Laboratorio di riciclo - Roma | Sito web ufficiale€¦ · processo creativo, per tale motivo agli...
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Anno Scolastico 2017 -2018
Inizia l'avventura..…
Laboratorio
di riciclo
creativo
“..Chi usa le mani, il cuore e la testa è un
artista..”
S.Francesco
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Insegnanti del Laboratorio:
Mariani Marlena
Barboni Roberta
Sartirana Sabina
Referente: Sartirana Sabina
Classi coinvolte:
IC, IIC (extracurricolare), IIIC,
IA, ID, IIID, IVD
(extracurricolare),VD, IIIA, IB,
IIB, IIIB, IVB.
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Quest'anno si è deciso di partire con
l'angolo del cucito e l'idea è stata:
LA LANA E' LA
REGINA.
Non senza i suoi sudditi: Stoffe,
feltro, bottoni, cravatte.
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I principi fondamentali:
"AIUTAMI A FARE
DA SOLO"
"SAPER ESSERE E'
SAPER FARE”
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LE TECNICHE DI QUEST'ANNO:
FINGER KNITTING (Maglia con le
dita)
FINGER CROCHET (Uncinetto con le
dita)
APPLIQUE ( cucito di riciclo di
stoffe - cravatte)
RIVESTIMENTO O CREAZIONE di
OGGETTI CON LA LANA, stoffe, pon
pon, bottoni (riciclo creativo)
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CHE COSA E' IL LABORATORIO DI
RICICLO CREATIVO
Nasce all'interno del Progetto Unitario
di Istituto che era, come laboratorio
di riciclo creativo, già avviato nella
scuola media. Quest'anno inizia in
forma sperimentale con la scuola
elementare. Ha lo scopo di far
conoscere nuove tecniche ai bambini
inerenti il riciclo e la creatività.
Sarebbe dovuto inizialmente partire
con una sola classe, ma si è deciso di
coinvolgere in orario extrascolastico
tre classi con tre insegnanti, mentre
per gli alunni della scuola in orario
funzionale, le tre responsabili del
progetto, si sono messe a disposizione
delle insegnanti che avevano fatto
richiesta di far parte del laboratorio.
Ciò ha comportato il fatto che chi ne
aveva fatto richiesta, doveva
avvalersi della conoscenza di una
delle tecniche del laboratorio da
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trasferire ai bambini e che
l'insegnante di classe, una volta
appresa la tecnica, seguisse
autonomamente i propri alunni nel
percorso, facilitandoli nell'esecuzione
dei lavori.
E’ importante puntualizzare che si
stava abbracciando una nuova
tecnica, che la si proponeva alle classi
e che le insegnanti del laboratorio
dovevano solo controllare che gli
alunni l’applicassero al meglio, poiché
le tecniche avviate quest'anno, oltre
ad essere utili allo sviluppo del
bambino, erano molto veloci e facili
da eseguire, come da riscontri avuti
in svariati anni di applicazione.
Da notare inoltre che c'era la
possibilità di essere facilitati
nell’apprendimento delle tecniche,
mediante la visione dei video tutorial
presenti in rete.
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Le insegnanti di laboratorio,
proponevano una tecnica o un tema
come idea: La lana. Ma poi lasciavano
piena autonomia e responsabilità
personale agli insegnanti delle singole
classi aderenti al progetto.
Va tenuto in considerazione il fatto
che il laboratorio, nascendo
velocemente ed in forma
sperimentale, come ogni cosa in
embrione, sta prendendo forma ed è
aperto al miglioramento, alle
proposte ed alla critica costruttiva,
poiché il fine è uno solo:
La ricchezza di un istituto che ha
come protagonista il bambino.
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Descrizione del progetto
OBIETTIVI METODOLOGIE STRATEGIE
Realizzare oggetti di largo
consumo venduti ai mercatini
della scuola
Essere protagonisti dell’intero
processo ideativo e realizzativo
fino alla vendita del prodotto
Sviluppare la capacità di dare
un valore economico al lavoro
svolto
Capire l’importanza del riuso e
del riciclo dei materiale al fine
di trasformare il rifiuto o
materiale in risorsa.
Imparare a pianificare
un’attività.
Sviluppare la collaborazione tra
compagni.
Migliorare l’organizzazione del
lavoro.
Proposta di lavoro di gruppo
per favorire lo scambio di idee
e la capacità di organizzarsi.
Stimolare il gruppo per trovare
soluzioni originali.
Coordinare il lavoro in livelli di
difficoltà crescente.
Dare importanza alla
sequenza delle fasi del lavoro
da svolgere.
Illustrare tecniche specifiche
e metodi per la realizzazione
dei manufatti.
Usare strumenti tecnici
specifici per la realizzazione
degli oggetti.
Coordinare e diffondere abilità
e conoscenze tra
alunni,docenti e genitori
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Accrescere l’autostima.
Far emergere gli aspetti
positivi di ognuno per il
raggiungimento degli obiettivi
comuni.
Partecipare ad esperienze
trasversali dell’istituzione
scolastica (primaria )
Coordinazione oculo-manuale
Autoregolazione e autonomia(
pazienza,concentrazione,attenz
ione, coordinazione)
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PARLIAMO ORA DEL PERCHÉ ....
COSA HA MOTIVATO LE SCELTE ....
PERCHÉ QUESTE
TECNICHE?
FACCIAMO UN DIARIO DI BORDO,
DOVE SONO RACCOLTE ESPERIENZE,
TRAGUARDI, VISSUTI, OBIETTIVI
RAGGIUNTI E IMPRESSIONI DEI
PROTAGONISTI COINVOLTI.
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Diario di bordo:
UN VERO MONDO A CLASSI APERTE.
E’ stata incontrata a settembre la
Prof. De Falco, responsabile da anni
del progetto di riciclo creativo per la
scuola media. La stessa si era
dimostrata entusiasta nel sapere che
si sarebbe avviato un laboratorio
sperimentale per la scuola
elementare. Spiegò quali dovevano
essere le modalità e i tempi per la
realizzazione del progetto. Si Voleva
garantire la conoscenza di una tecnica
nuova, veloce e utile, alla portata di
tutti e si intendeva dare un ordine ed
un "tema centrale" a questo avvio
sperimentale. Si è pensato così di
rendere protagonista la lana e di
sfruttare per quest'anno uno dei
quattro angoli attrezzati nel
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laboratorio di riciclo: Quello del
cucito.
Conoscendo da anni, grazie a un corso
di pedagogia Waldorf, la tecnica della
maglia con le dita (la feci fare due
anni fa ad una classe quinta con
successo, osservando con meraviglia
un alunno portatore di handicap
eseguirla autonomamente e con
facilità), decisi che questo doveva
essere l'avvio. Doveva essere qualcosa
alla portata di tutti e per chi
richiedeva tale conoscenza, insieme
con le colleghe del laboratorio, ci
saremo messe a disposizione per
insegnare l'arte dell'uncinetto, della
maglia con le dita ed il rivestimento
di oggetti con la lana (parte inerente
al riciclo).
Ognuna avrebbe messo quindi in
campo tecniche, abilità e competenze
relative alla lana da avviare in primis
con i bambini del laboratorio e poi
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con le classi che avevano aderito al
progetto.
Mi sono trovata a vedere tante
insegnanti far emergere i loro talenti,
apportare contributi, fare proposte,
apportare varianti, ma soprattutto,
con immensa meraviglia, aggiungere
elementi creativi come l'idea
dell'insegnante Patrizia e dei suoi
alunni, di fare un telaio con l'abaco.
Ci tengo a sottolineare che il
laboratorio non chiede di meglio che
accogliere idee, originalità,
innovazioni, consigli, proposte e di
ampliare una conoscenza con varianti
creative.
E' stato importante e sano vedere
come alcune colleghe, mettendo da
parte ogni attaccamento all'aula
chiusa, si sono aperte per condividere
conoscenze, scoperte e video tutorial,
così come è stato il laboratorio per
loro: Scambio reciproco.
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Si sono creati interessanti movimenti,
dove bambini di varie età, in cortile o
in aula, si sono dedicati a queste
nuovi attività.
Gli alunni più grandi hanno aiutato i
più piccoli, i più abili si sono messi a
disposizione dei meno abili. Abbiamo
assistito a collaborazioni, ad esempi
dell’applicazione delle tecniche
tramite i loro prodotti, ad
insegnamenti ed a racconti delle loro
scoperte a coetanei ed adulti.
E' stato estremamente interessante
osservare che:
1) Il bambino, quando riesce, viene
gratificato dal proprio successo ed un
traguardo raggiunto comporta una
crescita di autostima.
2) E' il lavoro stesso che racconta, il
bambino è in grado di auto-valutarsi
e di dare una misura alla sua
pazienza, concentrazione, ascolto,
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osservazione, attenzione ed
esecuzione.
3) L'errore è propedeutico nel
processo creativo, per tale motivo
agli alunni viene detto:
L'ERRORE E' L'ARMONIA IN CERCA DI
STESSA.
Gli alunni infatti, hanno osservato in
più situazioni, come l'errore può
essere lo spunto per un tocco creativo
ed originale; Una nuova partenza.
Il presentarsi di un errore spinge il
bambino nel processo di "problem
solving" forzandolo a trovare una
soluzione alternativa ed originale, in
grado di superare la situazione.
4) Il bambino, acquisita una maestria,
ne diviene abile padrone.
5) Gli alunni imparano a chiudere ciò
che hanno iniziato: Autodisciplina.
6) La passione ha radice nella
curiosità.
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7) Il "come" si fanno le cose è
collegato al "perché". Se non si ha un
come, cioè un metodo, si pensa
sempre al cosa fare che è sempre
un'operazione senza radici, quindi
senza un perché.
7) Si ha oggettività invece della
soggettività, quando l'artista si fa
mezzo e non fine, cioè quando
interrompe il bisogno di dire quanto
é bravo per ricevere attenzione.
Perciò sottolineo:
E' Vero ciò che è Grande oppure è
Grande ciò che è Vero?
8) I bambini, appreso il metodo,
sperimentano varianti ed a questo
punto subentra la fase creativa, che
richiede quelle che definisco diagonali
mentali. Il nostro processo mentale
necessita di percorsi alternativi e non
di un percorso univoco.
Esso deve procedere per tentativi ed
errori nel processo di apprendimento.
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9) L'atto creativo rompe schemi
ordinari ed abitudini cristallizzate:
SCALZA IL VECCHIO ED IRROMPE CON
IL NUOVO.
Fornisce un atto concreto di
creatività, creando percorsi non
ancora esplorati.
10) All'inizio il caos e poi il logos.
I bambini all'inizio si sentono persi,
ma passo dopo passo, procedendo con
determinazione e pazienza attraverso
il metodo, riorganizzano e generano
ordine, bellezza ed armonia.
11) I genitori si ritrovano bambini
entusiasti e laboriosi, con un nuovo
centro di interessi. Molti di loro
hanno condiviso che i loro figli si
sono allontanati dalla tv o dai
videogiochi per fare la lana a casa.
Addirittura un alunno ha confessato
di aver migliorato la calligrafia grazie
ai lavori manuali.
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12) Per Natale saranno i bambini a
fare doni: Sciarpe, scalda colli,
collane e altri oggetti creati con la
lana, con stupore di familiari o
amici, che vedranno bambini di 6
anni, fare con le dita, tecniche che le
nostre care nonne eseguivano con i
ferri
LE TECNICHE, LE OPINIONI,
LE ESPERIENZE VISSUTE E
RACCONTATE DAI
BAMBINI
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IMMAGINI DI VITA VISSUTA E
MOMENTI CONDIVISI
PICCOLE MANI ALL’OPERA
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ALCUNI DEI PRODOTTI REALIZZATI
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DIDATTICA ”MENTE” CON LA LANA
L’EPILOGO...
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