Laboratorio di Fisica I Anno Accademico 2018 2019...1 Laboratorio di Fisica I – Anno Accademico...
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Laboratorio di Fisica I – Anno Accademico 2018–2019
Relazione esperienza n°3
Mario Lauriano, Francesco Giosuè, Flavio Magliozzo,
Chiara Coppola, Valeria Principato
3 gennaio 2018
Titolo: Misura del periodo di oscillazione e della costante elastica della molla di un oscillatore armonico
semplice
Sommario
L’esperienza svolta, nell’ambito del corso di Laboratorio di Fisica I, volta a:
i) misurare il periodo di oscillazione dell’oscillatore;
ii) determinare la costante elastica della molla elicoidale e commentate il risultato ottenuto.
1.0 Introduzione
L’esperienza si suddivide in due parti, che si svolgeranno avendo a disposizione un sistema massa-
molla e un cronometro digitale (avente risoluzione r = 0.01 s).
Procedimento - Parte I Ogni componente del gruppo misura il tempo corrispondente a 10 oscillazioni e ripete l’operazione almeno
20 volte. (Decidete quante misure fare, in modo che ogni componente del gruppo faccia lo stesso numero
di misure).
a) Utilizzando i risultati ottenuti dal singolo componente del gruppo, fate un istogramma.
b) Ricavate da esso il valore medio del periodo di oscillazione e la deviazione standard.
c) Calcolate il valore medio e la deviazione standard direttamente dai dati e confrontate i risultati ottenuti
con i due metodi.
d) Raccogliendo i dati ottenuti dai vari componenti del gruppo, fate un istogramma utilizzando l’intero
set di dati, confrontatelo con quelli fatti dai singoli componenti e commentate il risultato.
e) Dall’analisi complessiva dei dati, ricavate il periodo di oscillazione del sistema massa-molla e la
corrispondente indeterminazione.
Procedimento - Parte II Cambiare massa e ripetere le operazioni di misura del periodo di oscillazione (come meglio preferite: o
tutti insieme o separatamente). Fate le misure almeno con 5 differenti masse.
Per l’analisi dei dati procedete nel seguente modo:
a) per ciascuna massa, calcolate il valore medio e la deviazione standard della media;
b) riportate in un grafico log-log i valori della frequenza angolare in funzione della massa e
determinate la loro relazione funzionale;
c) applicando la procedura di linearizzazione, determinate graficamente il valore della costante
elastica della molla e la sua indeterminazione;
d) confrontate e commentate i risultati ottenuti con i vari metodi.
2
Suggerimento
Conviene portare avanti i calcoli considerando il tempo di 10 oscillazioni e alla fine dei calcoli ricavare il
periodo.
𝛿𝑠𝑡𝑟𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑐𝑟𝑜𝑛𝑜𝑚𝑒𝑡𝑟𝑜 = 𝛿𝑙𝑒𝑡𝑡 + 𝛿𝑝𝑟𝑒𝑐 =𝑟
2+ 𝛿𝑝𝑟𝑒𝑐 = 0.01 𝑠
Indice 1.0 Introduzione .......................................................................................................................................................... 1
1.1 PARTE PRIMA - Obiettivi ................................................................................................................................... 2
1.2 Procedimento ........................................................................................................................................................ 2
1.3 Raccolta ed analisi dei dati .................................................................................................................................... 3
1.4 Istogrammi ............................................................................................................................................................ 7
1.5 Confronto tra risultati analitici e grafici .............................................................................................................. 10
2.1 PARTE SECONDA - Obiettivi ........................................................................................................................... 10
2.2 Procedimento ...................................................................................................................................................... 10
2.3 Raccolta ed analisi dei dati .................................................................................................................................. 11
2.4 Determinazione di K ........................................................................................................................................... 14
2.4.1 Metodo 1- Grafico Log-Log .............................................................................................................................. 14
2.4.2 Metodo 2 – Linearizzazione ............................................................................................................................... 16
2.5 Conclusioni ............................................................................................................................................................... 19
1.1 PARTE PRIMA - Obiettivi
La parte prima dell’esperienza ha l’obiettivo di determinare il periodo di oscillazione di una data massa
(m=50 g), a partire dai dati dei periodi misurati per mezzo di un cronometro e relative a 10 oscillazioni
complete del sistema massa – molla.
1.2 Procedimento
Ciascun componente del gruppo di lavoro ha:
1. Messo sulla la molla una massa campione pari a 50 g (supposta esatta, cioè con un’indeterminazione
trascurabile);
3
2. Sollevato la massa (non eccessivamente, in relazione alla bassa elasticità della molla) e
successivamente lasciata in modo da dar luogo all’oscillazione;
3. All’istante in cui è stata lasciata, schiacciato il cronometro e aspettato (contando, una alla volta, le
oscillazioni) che la massa compiesse le 10 oscillazioni complete. Quando le oscillazioni sono state
dieci, schiacciato il cronometro e visualizzato il tempo;
4. Ripetuto i punti 2 e 3 per 20 volte.
In funzione dei tempi di risposta, ossia della prontezza con cui si è stati in grado di azionare ed arrestare il
cronometro, sono stati ottenuti dei dati influenzati da errori casuali (positivi se fatto partire in ritardo il
cronometro, o negativi viceversa, rispetto alle 10 oscillazioni complete). Pertanto, ciascun componente del
gruppo ha ottenuto Ti 10 per i da 1 a 20
In particolare, ciascun operatore ha proceduto alla misura diretta del tempo occorrente a che il sistema compia
le 10 oscillazioni complete riportando i dati misurati in un apposito foglio di calcolo che ne determini, per
ciascun set (5 set in totale – uno per ogni componente del gruppo), i valori del T10 quale valore medio tra
quelli ottenuti dalle misure (Periodo relativo alle 10 oscillazioni), le 𝜎𝑇 10 (Deviazioni Standard relative alle
10 oscillazioni) e la Deviazione Standard della Media x . Tutto ciò attraverso le relazioni:
�̅� =1
𝑁∑ 𝑥𝑖
𝑁1 𝜎𝑋 = √
1
𝑁−1√∑ (𝑥𝑖 − �̅�)2𝑁
1 𝜎�̅� =𝜎𝑋
√𝑁
1.3 Raccolta ed analisi dei dati
I dati sono stati raccolti ed inseriti in un apposito foglio di calcolo Excel, come appresso indicato.
Tutti i periodi relativi alle 10 oscillazioni sono in secondi
Mario Flavio Franco Chiara Valeria Set 1 Set 2 Set 3 Set 4 Set 5
T1 10 8,00 7,87 8,00 8,09 8,00
T2 10 8,06 7,88 8,04 7,84 8,00
T3 10 8,03 7,97 8,06 7,90 8,00
T4 10 8,03 7,94 7,97 7,97 7,86
T5 10 8,00 7,84 7,97 7,84 7,96
T6 10 8,00 7,94 8,03 7,97 7,95
T7 10 8,06 7,94 7,94 7,84 8,01
T8 10 8,00 7,93 7,88 7,97 8,00
T9 10 8,00 7,97 7,91 7,96 7,88
4
T10 10 8,15 7,90 8,09 7,94 7,87
T11 10 8,06 7,91 8,07 8,10 7,75
T12 10 8,03 7,94 8,03 8,03 7,84
T13 10 8,12 8,00 8,00 8,06 7,93
T14 10 8,00 7,90 7,81 7,97 7,94
T15 10 8,09 8,00 7,97 7,94 7,85
T16 10 8,00 7,94 8,15 8,09 8,00
T17 10 8,00 7,97 7,94 7,94 7,91
T18 10 7,97 8,04 7,75 7,88 7,91
T19 10 8,04 7,93 8,00 7,81 7,93
T20 10 8,00 7,94 7,90 8,00 7,91
Media ___________ Tbest 10
8,032 7,9375 7,9755 7,957 7,925
Deviaz. Stand. ____σT10
0,046180424 0,047336978 0,09500554 0,087965304 0,069167988
Dev. Stand d. Media__σṮ10
0,010326257 0,01058487 0,021243885 0,01966964 0,015466432
Allo stesso modo, costituito l’intero set di 100 misure si sono calcolati per via analitica i valori del periodo
relativo alle 10 oscillazioni (T10), le deviazioni Standard relative alle 10 oscillazioni (σT10) e la deviazione
standard della media ( x T10 ).
Intero set di 100 misure
Media ___________ Tbest 10 7,9668 s
Deviaz. Stand. ____σT10 0,088121587 s
Dev. Stand d. Media__σṮ10 0,008812159 δ statistico10 s δstrum.10 0,01
T10 = Tbest 10 ± δT10 = Tbest 10 ± (δstatistico10 + δstrum.10) = 7,9668 0,018812159 s
prima dell'approssimazione
T10 = Tbest 10 ± δT10 = 7,970 ± 0,019 s dopo l'approssimazione
𝑻 = 𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕 ± 𝜹𝑻 =𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕 𝟏𝟎
𝟏𝟎±
𝜹𝒔𝒕𝒂𝒕𝒊𝒔. + 𝜹𝒔𝒕𝒓𝒖𝒎.
𝟏𝟎 0,7970 ± 0,0019 s
5
Parimenti, ciascun componente del gruppo ha proceduto, dopo aver fissato il numero di intervalli e l’ampiezza
di ciascuno di essi, a costruire gli istogrammi normalizzati dei dati e stimare graficamente il valore medio
Tbest10 e della deviazione standard σT10 , al fine di confrontare queste con i valori dedotti analiticamente e
verificare che i due differenti risultati siano consistenti. Per la costruzione degli istogrammi, preso atto del
valore minimo tra i minimi e del valore massimo tra i massimi, si è proceduto a fissare un intervallo
Δi = 0.05 s e son state quantificate le occorrenze all’interno di ciascuno degli intervalli tali che
𝑇𝑖 ≤ T > Ti + Δi. In questo modo, le scale di tutti gli istogrammi saranno uguali e l’ampiezza di ciascuno
degli intervalli Δi è fissata in modo da essere maggiore o uguale a 2 x 0.01.
Legenda: ni frequenza assoluta ossia il numero di volte che la misura rientra nel range dell’intervallo Δi;
N numero di misure (20/100) singolo istogramma/set complessivo;
Fi frequenza relativa; fi densità di frequenza relativa; Δi ampiezza di ciascun intervallo.
𝐹𝑖 =𝑛𝑖
𝑁 𝑓𝑖 =
𝐹𝑖
Δ𝑖=
𝑛𝑖
𝑁Δ𝑖
Mario
Ampiezza intervallo 𝒏𝒊 𝑭𝒊 =𝒏𝒊
𝑵 𝒇𝒊 =
𝑭𝒊
𝟎,𝟎𝟓
Interv = 0,05 7,75 ≤ T < 7,80 0 0 0
Interv = 0,05 7,80 ≤ T < 7,85 0 0 0
Interv = 0,05 7,85 ≤ T < 7,90 0 0 0
Interv = 0,05 7,90 ≤ T < 7,95 0 0 0
Interv = 0,05 7,95 ≤ T < 8,00 1 0,05 1
Interv = 0,05 8,00 ≤ T < 8,05 13 0,65 13
Interv = 0,05 8,05≤ T < 8,10 4 0,2 4
Interv = 0,05 8,10≤ T < 8,15 2 0,1 2
20 1
6
Flavio
Ampiezza intervallo 𝒏𝒊 𝑭𝒊 =𝒏𝒊
𝑵 𝒇𝒊 =
𝑭𝒊
𝟎,𝟎𝟓
Interv = 0,05 7,75 ≤ T < 7,80 0 0 0
Interv = 0,05 7,80 ≤ T < 7,85 1 0,05 1
Interv = 0,05 7,85 ≤ T < 7,90 2 0,1 2
Interv = 0,05 7,90 ≤ T < 7,95 11 0,55 11
Interv = 0,05 7,95 ≤ T < 8,00 3 0,15 3
Interv = 0,05 8,00 ≤ T < 8,05 3 0,15 3
Interv = 0,05 8,05≤ T < 8,10 0 0 0
Interv = 0,05 8,10≤ T < 8,15 0 0 0
20 1
Franco
Ampiezza intervallo 𝒏𝒊 𝑭𝒊 =𝒏𝒊
𝑵 𝒇𝒊 =
𝑭𝒊
𝟎,𝟎𝟓
Interv = 0,05 7,75 ≤ T < 7,80 1 0,05 1
Interv = 0,05 7,80 ≤ T < 7,85 1 0,05 1
Interv = 0,05 7,85 ≤ T < 7,90 1 0,05 1
Interv = 0,05 7,90 ≤ T < 7,95 4 0,2 4
Interv = 0,05 7,95 ≤ T < 8,00 3 0,15 3
Interv = 0,05 8,00 ≤ T < 8,05 6 0,3 6
Interv = 0,05 8,05≤ T < 8,10 3 0,15 3
Interv = 0,05 8,10≤ T < 8,15 1 0,05 1
20 1
Chiara
Ampiezza intervallo 𝒏𝒊 𝑭𝒊 =𝒏𝒊
𝑵 𝒇𝒊 =
𝑭𝒊
𝟎,𝟎𝟓
Interv = 0,05 7,75 ≤ T < 7,80 0 0 0
Interv = 0,05 7,80 ≤ T < 7,85 4 0,2 4
Interv = 0,05 7,85 ≤ T < 7,90 1 0,05 1
Interv = 0,05 7,90 ≤ T < 7,95 4 0,2 4
Interv = 0,05 7,95 ≤ T < 8,00 5 0,25 5
Interv = 0,05 8,00 ≤ T < 8,05 2 0,1 2
Interv = 0,05 8,05≤ T < 8,10 3 0,15 3
Interv = 0,05 8,10≤ T < 8,15 1 0,05 1
20 1
7
Valeria
Ampiezza intervallo 𝒏𝒊 𝑭𝒊 =𝒏𝒊
𝑵 𝒇𝒊 =
𝑭𝒊
𝟎,𝟎𝟓
Interv = 0,05 7,75 ≤ T < 7,80 1 0,05 1
Interv = 0,05 7,80 ≤ T < 7,85 1 0,05 1
Interv = 0,05 7,85 ≤ T < 7,90 4 0,2 4
Interv = 0,05 7,90 ≤ T < 7,95 6 0,3 6
Interv = 0,05 7,95 ≤ T < 8,00 2 0,1 2
Interv = 0,05 8,00 ≤ T < 8,05 6 0,3 6
Interv = 0,05 8,05≤ T < 8,10 0 0 0
Interv = 0,05 8,10≤ T < 8,15 0 0 0
20 1
Complessivo
Ampiezza intervallo 𝒏𝒊 𝑭𝒊 =𝒏𝒊
𝑵 𝒇𝒊 =
𝑭𝒊
𝟎,𝟎𝟓
Interv = 0,05 7,75 ≤ T < 7,80 2 0,02 0,4
Interv = 0,05 7,80 ≤ T < 7,85 7 0,07 1,4
Interv = 0,05 7,85 ≤ T < 7,90 8 0,08 1,6
Interv = 0,05 7,90 ≤ T < 7,95 25 0,25 5
Interv = 0,05 7,95 ≤ T < 8,00 14 0,14 2,8
Interv = 0,05 8,00 ≤ T < 8,05 30 0,3 6
Interv = 0,05 8,05≤ T < 8,10 10 0,1 2
Interv = 0,05 8,10≤ T < 8,15 4 0,04 0,8
100 1
1.4 Istogrammi
Per mezzo di SciDAVis sono costruiti gli istogrammi relativi ai dati raccolti: 5 set, uno per ciascun operatore,
più un grafico complessivo. Da ciascuno di tali istogrammi si sono potute apprezzate le stime grafiche del
periodo T10 e le deviazione standard (chiamate Г al fine di distinguerle da quelle trovate per via analitica),
pari a metà dell’ampiezza dell’istogramma misurata a metà altezza dello stesso.
8
9
Per la determinazione grafica del valore medio è stato imposto, per ciascuno degli istogrammi, che la somma
delle aree sino al Tbest 10 (incognito) fosse uguale alla metà dell’area complessiva, ossia a 0,5.
10
1.5 Confronto tra risultati analitici e grafici
N°
misure
Stima grafica del
Periodo da
Istogramma
Tbest 10
Stima grafica della
Deviazione
standard da
Istogramma
Г
Calcolo
analitico del
Periodo
Tbest 10
Calcolo analitico
della Deviazione
Standard
𝝈𝑻 𝟏𝟎
Mario
20
8.034
0,025
8.032
0,046
Flavio
20
7.93
0,025
7.9375
0,047
Franco
20
8.00
0,1
7.9755
0,095
Chiara
20
7.96
0,15
7.957
0,087
Valeria
20
7.89
0,1
7.925
0,069
N°
misure
Stima grafica
del Periodo da
Istogramma
Tbest 10
Stima grafica della
Deviazione
standard da
Istogramma
Г
Calcolo
analitico del
Periodo
Tbest 10
Calcolo
analitico della
Deviazione
Standard
𝝈𝑻 𝟏𝟎
Set
complessivo
100
7.97
0.075
7,970
0,088
2.1 PARTE SECONDA - Obiettivi
La parte seconda dell’esperienza ha l’obiettivo di determinare la costante elastica k della molla a partire dalla
misura dei periodi di oscillazione (calcolati come per la prima parte attraverso il valore medio e la deviazione
standard della media) relative a 6 masse campioni pari a 30, 40, 50, 60, 70, 80 g.
2.2 Procedimento
“Cambiare massa e ripetere le operazioni di misura del periodo di oscillazione (come meglio preferite: o tutti
insieme o separatamente). Fate le misure almeno con 5 differenti masse.”
11
Si è proceduto, per ciascuna delle sei masse campioni, alla misura dei relativi periodi per 10 oscillazioni
complete (Ti 10) e per un numero di 20 volte ciascuno. Il modus operandi è simile a quello adottato per la prima
parte dell’esperienza:
1. Messo sulla la molla la prima massa campione, 30 g (supposta esatta ossia con una indeterminazione
trascurabile);
2. Sollevato la massa (non troppo, in relazione alla bassa elasticità della molla) indi lasciata in modo
che essa con la molla potesse oscillare;
3. All’istante in cui è stata lasciata, schiacciato il cronometro e aspettato (contando, una alla volta, le
oscillazioni) che la massa compiesse le 10 oscillazioni complete. Quando le oscillazioni sono state
dieci, schiacciato il cronometro e visualizzato il tempo;
4. Ripetuto i punti 2 e 3 per 20 volte.
Ripetuto i punti 1 – 2 – 3 –4 per le altre masse 40, 50, 60, 70, 80 g.
2.3 Raccolta ed analisi dei dati
Per effetto di ciò, si è ottenuta una tabella, dalla quale è possibile riscontrare, per ciascuna delle masse 𝑚𝑖, il
Tbest10 = Media e deviazione standard della media, cioè l’errore statistico riferito alle 10 oscillazioni
complete.
𝑻𝟏𝟎 = 𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕 𝟏𝟎 ± 𝜹𝑻𝟏𝟎 = 𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕 𝟏𝟎 ± (𝜹𝒔𝒕𝒂𝒕𝒊𝒔𝒕. 𝟏𝟎 + 𝜹𝒔𝒕𝒓𝒖𝒎. 𝟏𝟎)
Tutti i periodi relativi alle 10 oscillazioni sono in secondi Grammi [g]
s 30 40 50 60 70 80
T1 10 6,19 7,13 7,97 8,81 9,44 10,06
T2 10 6,13 7,09 8,00 8,87 9,50 10,13
T3 10 6,18 6,97 7,94 8,81 9,47 10,10
T4 10 6,18 7,12 8,00 8,84 9,59 10,06
T5 10 6,10 7,03 8,03 8,84 9,63 10,03
T6 10 6,25 7,09 7,97 8,78 9,50 10,18
T7 10 6,12 7,15 8,03 8,79 9,47 10,15
T8 10 6,18 7,13 8,03 8,87 9,46 10,13
12
T9 10 6,21 7,10 8,00 8,78 9,60 10,09
T10 10 6,12 7,10 8,07 8,84 9,47 10,13
T11 10 6,16 7,13 8,00 8,79 9,53 10,06
T12 10 6,25 7,12 8,06 8,87 9,47 10,16
T13 10 6,22 7,12 8,06 8,84 9,50 10,09
T14 10 6,15 7,09 8,00 8,78 9,50 10,12
T15 10 6,13 7,16 8,00 8,78 9,44 10,16
T16 10 6,13 7,13 8,09 8,84 9,44 10,12
T17 10 6,19 7,18 8,06 8,76 9,57 10,09
T18 10 6,19 7,12 8,03 8,81 9,59 10,09
T19 10 6,22 7,12 8,00 8,76 9,40 10,16
T20 10 6,22 7,13 8,03 8,87 9,43 10,20
Media 6,176 7,1105 8,0185 8,8165 9,5 10,1155
Deviaz. Stand. 0,0446507 0,0452449 0,0375955 0,0380132 0,0648074 0,0450117
Dev. Stand. d. Media 0,0099842 0,0101171 0,0084066 0,0085 0,0144914 0,0100649
Quindi, dai valori relativi alle 10 oscillazioni si è passati all’ottenimento dei medesimi relativi alla singola
oscillazione.
𝑇 =𝑇𝑏𝑒𝑠𝑡10
10±
(𝜎𝑥 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎 + 0,01)
10= 𝑇𝑏𝑒𝑠𝑡 ±
𝛿𝑇
10=
∑ 𝑇𝑖10
2010
±1
10(
𝜎𝑥
√100+ 0,01) 𝑠
𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕 =𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕𝟏𝟎
10
0,6176 0,71105 0,80185 0,88165 0,95 1,01155
𝜹𝒔𝒕𝒂𝒕𝒊𝒔𝒕𝒊𝒄𝒐 =𝑫𝒆𝒗. 𝑺𝒕. 𝒅. 𝑴𝒆𝒅𝒊𝒂
𝟏𝟎
0,00099842 0,001011708 0,000840661 0,00085 0,001449138 0,001006492
𝜹𝒔𝒕𝒓𝒖𝒎. =𝟎, 𝟎𝟏
𝟏𝟎
0,001 0,001 0,001 0,001 0,001 0,001
δT = δstatist. + δstr.
0,0019984 0,0020117 0,0018407 0,00185 0,0024491 0,0020065
13
Alla luce di quanto espresso, si riporta il migliore risultato del minimo periodo per ogni massa mi
T = Tbest ± δT
0,618 ± 0,002 0,711 ± 0,002 0,802 ± 0,002 0,882 ± 0,002 0,950 ± 0,002 1,012 ± 0,002
[s] [s] [g] [g]
Massa n° 𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕 𝜹𝑻 m 𝜹𝒎
1 0,618 0,002 30 0
2 0,711 0,002 40 0
3 0,802 0,002 50 0
4 0,882 0,002 60 0
5 0,950 0,002 70 0
6 1,012 0,002 80 0
Trascurabile
Da tali valori si sono ottenuti, secondo le regola della propagazione degli errori, i relativi valori in termini di
pulsazione ω. Infatti, essendo noto che: 𝜔 =2𝜋
𝑇 휀𝜔 = 휀𝑇 =
𝛿𝑇
𝑇=
𝛿𝜔
𝜔
Risulta: 𝛿𝜔 = 𝜔𝛿𝑇
𝑇=
2𝜋
𝑇2
E poiché è nota la legge numerica che lega i diversi Ti con le mi, abbiamo ottenuto la legge numerica che
lega le ωi alle medesime mi e quindi la legge numerica ω = ω (m)
[s] [g]
Massa n.ro ωbest δω m δm
1 10,16695793 0,032902776 30 0
2 8,837102672 0,024858235 40 0
3 7,834389027 0,01953713 50 0
4 7,123786848 0,016153712 60 0
5 6,613873684 0,013923945 70 0
6 6,208675889 0,01227011 80 0
Trascurabile
14
La seguente tabella rappresenta la legge numerica di variazione della pulsazione ω rispetto alla massa m. Da
quest’ultima si può determinare la migliore stima della costante elastica k della molla.
[𝒓𝒂𝒅𝒔⁄ ] [g]
Massa n° 𝝎 𝒃𝒆𝒔𝒕 𝜹𝝎 m 𝜹𝒎
1 10,17 0,03 30 0
2 8,84 0,02 40 0
3 7,83 0,02 50 0
4 7,12 0,02 60 0
5 6,614 0,014 70 0
6 6,209 0,012 80 0
Trascurabile
Com’è noto, infatti, la legge che lega la pulsazione alla massa è: 𝝎 = √𝒌
𝒎 e proprio a partire da questa è
possibile determinare k per mezzo della la rappresentazione log-log e tramite la linearizzazione.
2.4 Determinazione di K
2.4.1 Metodo 1- Grafico Log-Log
𝝎 = √𝒌
𝒎 ⇛ 𝝎 = (
𝒌
𝒎)
𝟏
𝟐 ⇛ 𝝎 = 𝒌
𝟏
𝟐 ⋅ 𝒎−𝟏
𝟐
Questa funzione di potenza è del tipo: y = b xm’ , per cui passando ai logaritmi (per esempio decimali), si ha:
log y = log ( b xm’ ) = log b + m’ log x
e ponendo Y = log y e X = log x si ottiene:
𝑌 = 𝑙𝑜𝑔 𝑏 + 𝑚′𝑋 = 𝑄 + 𝑚′𝑋
che nel piano log-log sarà rappresentata da una retta, dove m’ sarà il coefficiente angolare e Q l’intercetta con
l’asse delle ordinate (pulsazione). Nella fattispecie, si ha:
log 𝜔 =1
2log 𝑘 −
1
2log 𝑚
15
Per cui, la retta in scala log-log è del tipo: 𝑌 = −1
2𝑋 + 𝑄 , dove l’intercetta Q sull’asse delle ordinate (ω),
ossia con m = 1 g sarà pari a:
log 𝜔 =1
2log 𝑘 −
1
2log 1 𝜔 = √𝐾
Cioè, il valore letto di ω (per m = 1 g), all’intercetta con retta di pendenza -1/2, permette di determinare il
valore di K .
Allo stessa maniera, per m = 100 g, si ha:
log 𝜔 =1
2log 𝑘 −
1
2log 100 = log
√𝐾
10
E, quindi: 𝜔 =√𝐾
10
Pertanto, tracciando due rette parallele con pendenza pari a -1/2, passanti per tutti gli intorni di dispersione,
ed intercettando queste con la verticale ad m = 100 g, si leggeranno nelle ordinate:
𝜔𝑚𝑎𝑥 = √𝐾𝑚𝑎𝑥
10= 5.56 𝑟𝑎𝑑
𝑠⁄ 𝜔𝑚𝑖𝑛 = √𝐾𝑚𝑖𝑛
10= 5.49 𝑟𝑎𝑑
𝑠⁄
𝐾𝑚𝑎𝑥 = (5.56 × 10)2 = 3091 𝑔
𝑠2⁄ 𝑘𝑚𝑖𝑛 = (5.49 × 10)2 = 3014 𝑔
𝑠2⁄
16
Noti 𝐾𝑚𝑎𝑥 e 𝐾𝑚𝑖𝑛 è possibile determinare Kbest e δk:
𝐾𝑏𝑒𝑠𝑡 =𝐾𝑚𝑖𝑛+𝐾𝑚𝑎𝑥
2=
3014+3091
2= 3052
𝑔𝑠2⁄ = 3,052 𝑁
𝑚⁄
𝛿𝑘 =𝐾𝑚𝑎𝑥 − 𝐾𝑚𝑖𝑛
2=
3091 − 3014
2= 38,5
𝑔𝑠2⁄ = 0.039 𝑁
𝑚⁄
𝑲 = 𝑲𝒃𝒆𝒔𝒕 ± 𝜹𝒌 = (𝟑, 𝟎𝟓 ± 𝟎, 𝟎𝟒) 𝑵𝒎⁄
휀𝑘 =𝛿𝑘
𝐾𝑏𝑒𝑠𝑡= 0,013 휀𝑘% = 1.30%
2.4.2 Metodo 2 – Linearizzazione
𝝎 = √𝒌
𝒎 𝝎𝟐 = (
𝟐𝝅
𝑻)
𝟐
=𝒌
𝒎 𝒎 = (
𝑻
𝟐𝝅)
𝟐
𝒌 = 𝒌𝒛 𝒎 = 𝒎(𝒛)
Riportiamo m in funzione di z e determiniamo le rette di min e max pendenza: Kmin e Kmax, essendo k il
coefficiente angolare di tale retta. In effetti, la massa della molla non può essere trascurata, per cui è corretto
utilizzare la relazione: m massa applicata alla molla, M = 2,0 g ± 0,1 Massa della molla
𝜔2 =𝑘
𝑚+𝑀
3
= (2𝜋
𝑇)
2
da cui: 𝑚 +𝑀
3= (
𝑇
2𝜋)
2
𝑘
Pertanto, 𝑚 = (𝑇
2𝜋)
2
𝑘 −𝑀
3= 𝑘𝑧 −
𝑀
3= 𝑘𝑧 − 𝑀0
Quindi, le rette di min e max pendenza non potranno passare per l’origine degli assi. Si tracciano e si
determinano Kmin e Kmax , da cui Kbest e δk . Poi si confrontano questi valori con quelli ottenuti in scala
log-log e si decide quali siano i valori più precisi (confrontando ovviamente gli errori relativi).
17
Il primo passo è determinare dalla seguente tabella dei periodi, con i relativi errori, Z e δz :
[s] [s] [g] [g]
Massa n° 𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕 𝜹𝑻 m 𝜹𝒎
1 0,618 0,002 30 0
2 0,711 0,002 40 0
3 0,802 0,002 50 0
4 0,882 0,002 60 0
5 0,950 0,002 70 0
6 1,012 0,002 80 0
Trascurabile
𝑻 = 𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕 ± 𝜹𝑻 𝒁𝒃𝒆𝒔𝒕 = (𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕
𝟐𝝅)
𝟐
𝜺𝒛 = 𝜺𝑻𝟐 = 𝟐𝜺𝑻 = 𝟐𝜹𝑻
𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕=
𝜹𝒛
𝒁𝒃𝒆𝒔𝒕 𝜹𝒛 = 𝟐 𝜹𝑻
𝒁𝒃𝒆𝒔𝒕
𝑻𝒃𝒆𝒔𝒕
18
[𝒔𝟐] [𝒔𝟐]
𝒁𝒃𝒆𝒔𝒕 𝜹𝒁
0,009674264 0,000062617
0,012805018 0,000072039
0,016292575 0,000081260
0,019705078 0,000089365
0,022860631 0,000096255
0,025941914 0,000102537
Pertanto, ottenuti i valori di Zbest e δZ, si riportano in ascissa e in ordinata le relative masse m.
[𝒔𝟐] [𝒔𝟐]
Zbest δZ
0,00968 0,00006
0,01281 0,00007
0,01630 0,00008
0,01970 0,00009
0,02290 0,00010
0,02600 0,00010
Il valore di K è stato ricavato con il metodo delle rette divergenti, perché la molla ha una massa a riposo
M = 2,0 ± 0,1 [g] e, quindi, la retta è del tipo m = k z – Mo, dove Mo è la massa effettiva della molla data da
𝑀0 =𝑀
3.
Mo = 0,7 g è trascurabile rispetto alle altre masse.
Quindi, tracciando le due rette che passano per gli intorni di dispersione si ottengono i seguenti valori di
pendenze:
𝐾𝑚𝑎𝑥 = 𝑡𝑔 𝛼𝑚𝑎𝑥 =ΔY
Δ𝑋=
77,38 − 14,84
0,0025 − 0,005=
62,74
0,02= 3,137
𝑔𝑠2⁄
𝐾𝑚𝑖𝑛 = 𝑡𝑔 𝛼𝑚𝑖𝑛 =ΔY
Δ𝑋=
76,13 − 16,22
0,0025 − 0,005=
59,91
0,02= 2,996
𝑔𝑠2⁄
19
𝐾𝑏𝑒𝑠𝑡 =𝐾𝑚𝑖𝑛+𝐾𝑚𝑎𝑥
2=
2,996 + 3,137
2= 3,066
𝑔𝑠2⁄ = 3,066 𝑁
𝑚⁄
𝛿𝐾 =𝐾𝑚𝑎𝑥 − 𝐾𝑚𝑖𝑛
2=
3,137 − 2,996
2= 0,071 𝑁
𝑚⁄
𝛿𝐾 =𝐾𝑚𝑎𝑥 − 𝐾𝑚𝑖𝑛
2=
3,137 − 2,996
2= 70,5
𝑔𝑠2⁄ = 0,0705 𝑁
𝑚⁄
𝑲 = 𝑲𝒃𝒆𝒔𝒕 ± 𝜹𝑲 = (𝟑, 𝟎𝟕 ± 𝟎, 𝟎𝟕) 𝑵𝒎⁄
휀𝐾 =𝛿𝐾
𝐾𝑏𝑒𝑠𝑡= 0,0228 휀𝐾 % = 2,28 %
2.5 Conclusioni
Alle luce di quanto affermato, i due valori di 𝑲𝒃𝒆𝒔𝒕 ottenuti, uno ricavato dal grafico in scala Log-Log e
l’altro con la linearizzazione, risultano consistenti. Tuttavia, dal confronto dei due rispettivi errori relativi di
K risulta che il primo valore 𝐾𝑏𝑒𝑠𝑡 (dal grafico in scala log-log) è più accurato del secondo.