L’analisi finanziaria Sebastiano Di Diego -Fabrizio Micozzi 1 · 2018. 10. 14. · 26/02/2010 1...
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L’analisi finanziaria
1Sebastiano Di Diego - Fabrizio Micozzi
L’analisi dei flussi
Profili generali
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Le ragioni per uno studio dei flussi (1)
• Le riclassificazioni di dati economici epatrimoniali e lo studio dei quozientidipingono:
– unaziendale.
Le ragioni per uno studio dei flussi (2)
• L’analisi dei flussi finanziari accoglie invece unaprospettiva
– riveladelle risorse movimentate in un certo
periodo di tempo, riconducendole alle aree
della gestione aziendale
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Le ragioni per uno studio dei flussi (3)
• I modelli di analisi della liquidità possono essere redatti:
– ex-post, in sede di controllo (prospetti di tipo consuntivo: rendiconti finanziari, cashflow statement);
– ex-ante, in sede di pianificazione (prospetti previsionali di preventivazione finanziaria).
Le ragioni per uno studio dei flussi (4)
• Procedere allo studio della dinamica finanziaria significa rispondere a due quesiti fondamentali:
• Qual è il di risorse monetarie complessivamente movimentato nel corso del periodo di osservazione?
• Qual è la e qual è la delle risorse monetarie?
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Le ragioni per uno studio dei flussi (5)
• Esiste una profonda differenza tra i prospetti contabili e quelli finanziari, poiché differente è la logica a essi sottostante.
Le ragioni per uno studio dei flussi (6)
• A un analista esterno che disponga unicamente dell’informativa civilistica e fiscale obbligatoria per le società, si pone il problema di :
• trasformare le informazioni contenute nello stato patrimoniale e nel conto economico in dati significativi dal punto di vista finanziario.
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Il rendiconto finanziario
Profili generali
Il rendiconto finanziario (1)
• L’imprenditore resta spesso di fronte
ai risultati espressi
– nel conto economico: essi infatti recepiscono la logica COSTO-RICAVO,
– assai lontana da quella a lui più “congeniale” di ENTRATE-USCITE.
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Il rendiconto finanziario (1)
• L’imprenditore resta spesso
di fronte ai risultati espressi
– nel conto economico: essi infatti recepiscono la logica COSTO-RICAVO,
– assai lontana da quella a lui più “congeniale” di ENTRATE-USCITE.
Il rendiconto finanziario (2)
• I motivi di questa distanza sono diversi:
– Ci sono (es. ammortamenti, costi capitalizzati), o
(vendite in parte ancora da incassare, acquisti da pagare, rimanenze ancora in giacenza)
– Ci sono , e quindi ai costi e ai
ricavi (investimenti/disinvestimenti, aumenti/riduzioni di patrimonio netto, accensione/rimborsi di debiti finanziari a m/l termine)
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Il rendiconto finanziario (3)
• Per poter capire la dinamica finanziaria di
un’azienda, è necessario costruire un documento (anche in forma non necessariamente dettagliata) definito
• RENDICONTO FINANZIARIO.
Il rendiconto finanziario (4)
• E’ un prospetto che rappresenta, in modo sistematico e facilmente comprensibile, i flussi di ordine finanziario:
– ossia le variazioni intervenute, in aumento o in diminuzione, nell’arco di un determinato periodo di tempo, in un certo stock patrimoniale finanziariamente rilevante.
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Il rendiconto finanziario (5)
• Perché è importante il rendiconto finanziario
– L’analisi separata del Conto Economico e della Stato Patrimoniale non permette di individuare le dinamiche finanziarie
– Il rendiconto finanziario rappresenta un’efficace sintesi tra i due documenti, con l’attenzione incentrata sulla liquidità
Il rendiconto finanziario (6)
• Il rendiconto finanziario permette di
– Monitorare la capacità dell’impresa di generare (distruggere) liquidità, attraverso le sue diverse aree aziendali
– Determinare il valore dell’azienda, attraverso metodi finanziari di valutazione.
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Il rendiconto finanziario
Le definizioni
Il rendiconto finanziario(1)
• Definizioni
– Fondo: qualunque elemento o qualunque aggregato di elementi del capitale di funzionamento dell’impresa considerato in un determinato istante temporale
– Flusso: la modificazione intervenuta in un determinato periodo di tempo nei fondi che costituiscono il capitale di funzionamento dell’impresa
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Il rendiconto finanziario(2)
• In generale:
– I fondi sono tutte le voci di Stato Patrimoniale
– I flussi tutte gli incrementati/decrementi che si sono verificati in un periodo di tempo, e che hanno quindi trasformato i valori iniziali in valori finali
Il rendiconto finanziario(3)
• Il Rendiconto Finanziario consiste in una rappresentazione dei flussi
– che hanno comportato la variazione del fondo
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Il rendiconto finanziario(4)
• La dinamica finanziaria è la spiegazione dell’evoluzione dei due Stati patrimoniali
– così come il conto economico, espressione dei flussi reddituali, è la spiegazione dell’ evoluzione del Patrimonio netto.
Il rendiconto finanziario(5)
• L’analisi della dinamica finanziaria è quindi l’analisi :
– dei flussi di fondi, o più semplicemente dei flussi;
– delle motivazioni di tali variazioni.
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Il rendiconto finanziario(6)
• I flussi che generano risorse sono chiamati fonti
• I flussi che invece producono un
assorbimento di risorse sono chiamati impieghi.
Il rendiconto finanziario
La risorsa finanziaria di riferimento
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La risorsa finanziaria di riferimento (1)
• Il momento fondamentale per l’elaborazione del rendiconto finanziario riguarda la selezione della risorsa finanziaria di
riferimento
– ossia la grandezza oggetto di interesse di cui si vuole conoscere la variazione subita in un determinato periodo di tempo.
La risorsa finanziaria di riferimento (2)
• La scelta della risorsa finanziaria di riferimento può ricadere all’interno di una vasta gamma di possibili alternative:
.
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La risorsa finanziaria di riferimento (3)
• A seconda del concetto di risorsa finanziaria analizzata possiamo distinguere le seguenti analisi della dinamica finanziaria aziendale:
La risorsa finanziaria di riferimento (4)
• Analisi dei flussi totali:
– fa riferimento ad una nozione di risorsa finanziaria (grandezza fondo) che comprende tutte le voci di Stato Patrimoniale
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La risorsa finanziaria di riferimento (5)
– Analisi dei flussi parziali:
– Analisi dei flussi di Capitale Circolante Netto: la risorsa finanziaria presa in considerazione (grandezza fondo) è il CCN
La risorsa finanziaria di riferimento (6)
– Analisi dei flussi parziali:
– Analisi del flussi di cassa: la risorsa finanziaria presa in considerazione è ancora più ristretta trattandosi della liquidità aziendale, data dalla somma di:
– Cassa
– Saldi conti correnti bancari attivi/passivi
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La risorsa finanziaria di riferimento (7)
• Delle tre diverse configurazioni la , oltre ad essere la più diffusa, è anche quella teoricamente più interessante.
– Di questa ci occuperemo nel corso di questa lezione.
La risorsa finanziaria di riferimento (8)
• Ma cosa s’intende esattamente con ?
– Dall’inglese “cash and cash equivalent” è assimilabile alla:
–cassa fisica (denaro contante);
–titoli liquidi o immediatamente liquidabili;
–giacenze attive bancarie;
–giacenze passive bancarie a breve.
cassa
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La risorsa finanziaria di riferimento (9)
• In sostanza coincide con la posizione
finanziaria netta a breve
– ossia con la quantità di disponibilità liquide
al netto dei debiti finanziari di breve.
La risorsa finanziaria di riferimento (10)
• Il documento che racchiude ed esprime i flussi si chiama rendiconto finanziario.
• Si potrà quindi avere un rendiconto:
– per flussi totali
– per flussi di circolante
– per flusso di cassa
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La risorsa finanziaria di riferimento (11)
• Rendiconto per flussi totali
• composto da due sezioni contrapposte una
identificata con fonti l’altra con impieghi
La risorsa finanziaria di riferimento (12)
• Rendiconto per flussi di circolante
• la struttura è sempre a fonti ed impieghi,
dove però il circolante è la variabile
dipendente;
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La risorsa finanziaria di riferimento (13)
• Rendiconto per flusso di cassa
• in questo caso la struttura è scalare, nel
senso che si sommano o si sottraggono
secondo un ordine prefissato dei valori per
conseguire un risultato finale rappresentato
dalla variazione della cassa (variabile
dipendente).
Il rendiconto finanziario
Il modello a 4 aree
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Il modello a 4 aree (1)
• Ci possono essere molte configurazioni del
rendiconto finanziario per flussi di cassa
– quella prevalente è riconducibile alla
struttura introdotta dallo
.
Il modello a 4 aree (2)
• Lo Ias 7 non prevede uno schema rigido di
rendiconto finanziario.
– In appendice al principio sono presentati alcuni esempi secondo i quali lo schema potrebbe presentarsi come segue.
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Il modello a 4 aree (3)
I flussi finanziari (positivi o negativi) generati dalle singole attività (A, B e C) consentono di «riconciliare » il saldo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio esercizio (E) con il saldo alla fine dell’esercizio (F).
Il modello a 4 aree (4)
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Il modello a 4 aree (5)
• Il modello che proporremo è riconducibile
alla struttura IAS7 .
– Individueremo però 4 aree di attività in
grado di produrre o assorbire flussi
finanziari e non solo 3.
Il modello a 4 aree (6)
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Il modello a 4 aree (7)
• Per quanto concerne la , essa non rappresenta, in ottica finanziaria, un’area distinta dalle
– Le imposte non sono componenti negativi di reddito autonomi, ma dipendono:
• dai risultati della gestione caratteristica corrente, • dalla struttura finanziaria, • dal costo dell’indebitamento, • dagli oneri e dai ricavi accessori o straordinari.
Il modello a 4 aree (8)
• Ciascuna area in cui è stata suddivisa la gestione può contribuire all’insorgere di oneri tributari o al conseguimento di benefici fiscali
– la metodologia più precisa imporrebbe quindi di imputare a ogni area le relative conseguenze fiscali e di calcolare quindi risultati netti d’imposta.
Splitting fiscale
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Il modello a 4 aree (9)Risultato operativo 200
- Oneri finanziari -60
Imponibile 140
- imposte -56
Utile netto 84
Risultato operativo 200
- Oneri finanziari 0
Imponibile 200
- imposte -.80
Utile netto 120
Gli oneri finanziari hanno comportato un risparmio fiscale di 24Gli oneri finanziari al netto del beneficio fiscale sono dunque 36
Risultato operativo netto 120
- Oneri finanziari 36
Utile netto 84
Il modello a 4 aree (10)
– Rilevare un’uscita per inferiore all’importo contabilizzato per tener conto del c.d. scudo fiscale
– Rilevare, nell’ipotesi di ,
una entrata inferiore per effetto delle imposte
Splitting fiscale
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Il modello a 4 aree (11)
– Questa metodologia, tiene separato il risultato della gestione caratteristica corrente dai riflessi fiscali delle scelte finanziarie e patrimoniali,
• consente di attuare opportuni confronti tra i risultati della gestione tipica di imprese simili, che tuttavia perseguono politiche finanziarie differenti.
Splitting fiscale
Il modello a 4 aree (12)
– Nonostante il rigore formale delle operazioni di splitting,
• nella redazione del rendiconto finanziario spesso viene attribuito l’ammontare delle imposte stanziate in bilancio alla gestione caratteristica corrente, non distinguendo l’aggravio o i benefici che derivano da altre aree.
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Il modello a 4 aree (13)
Il modello a 4 aree (14)
• La ripartizione in quattro aree è sintetica.
• Le aree di riferimento possono essere un numero maggiore se si decide di disaggregare ulteriormente l’analisi.
– Es. l’area dei finanziamenti potrebbe essere suddivisa nelle componenti di capitale di
rischio e di debito.
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Il rendiconto finanziario
La gestione corrente
La gestione operativa o corrente(1)
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La gestione operativa o corrente(2)
Costi e ricavi non monetari
Variazione circolante
La gestione operativa o corrente(3)
• Ai fini dell’analisi della dinamica finanziaria è importante la distinzione tra:
: hanno come naturale conseguenza l’ottenimento e la corresponsione di risorse liquide
: non hanno mai alcuna manifestazione monetaria (es.
ammortamenti).
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La gestione operativa o corrente(4)
Distinte da
La gestione operativa o corrente(4)
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La gestione operativa o corrente(5)
• L’apprezzamento delle risorse assorbite o generate dalla gestione corrente può costituire un problema più complesso rispetto alla verifica della liquidità generata o assorbita in altre aree.
– Le risorse derivanti dalla gestione caratteristica prendono il nome di
La gestione operativa o corrente(6)
• L’ autofinanziamento reale ( o flusso di cassa
della gestione corrente) può essere calcolato:
– sottraendo all’autofinanziamento potenziale (o flusso di circolante della gestione corrente), la variazione del capitale circolante netto commerciale.
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La gestione operativa o corrente(7)
• Al di là delle modalità di calcolo,
rappresenta:
– che nel corso dell’esercizio sarebbero state messe a
dalla gestione corrente, se non vi fossero stati ulteriori assorbimenti (o liberazioni) di risorse attraverso del capitale circolante.
La gestione operativa o corrente(8)
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La gestione operativa o corrente(9)
La gestione operativa o corrente(10)
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La gestione operativa o corrente(11)
• Il risultato d’esercizio rettificato può essere ottenuto attraverso una semplice somma algebrica.
– Partendo dall’ di sottraggono i ricavi e si sommano tutti i costi che non sono stati prodotti dalla gestione caratteristica.
La gestione operativa o corrente(12)
• Si tratta in particolare di:
– componenti positive e negative di natura straordinaria (plusvalenze o minusvalenze, sopravvenienze attive e passive, svalutazioni e rivalutazioni)
– componenti positive e negative della gestione accessoria
– componenti negative e positive della gestione finanziaria (oneri e proventi finanziari)
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La gestione operativa o corrente(13)
Utile netto rettificato
Reddito operativo
Imposte
La gestione operativa o corrente(14)
Reddito operativo
Imposte
Costi non monetari
Autofinanziamento potenziale
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La gestione operativa o corrente(15)
• L’autofinanziamento potenziale non è ancora espressione del flusso di cassa prodotto dalla gestione caratteristica (autofinanziamento
reale)
Autofinanziamento potenziale
Autofinanziamento reale
Solo se tutto il fatturato è stato interamente incassato e tutti i costi interamente pagati
La gestione operativa o corrente(16)
– Perché sia concretamente possibile nessuna variazione deve intervenire nella dimensione del circolante.
Autofinanziamento potenziale
Autofinanziamento reale
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La gestione operativa o corrente(17)
– Per passare dall’autofinanziamento potenziale a quello reale si sottrae la variazione del capitale circolante netto operativo.
La gestione operativa o corrente(18)
Operativamente:
– Si calcola la variazione di capitale circolante tra due esercizi successivi:
• Se si tratta di un valore positivo lo si sottrae all’autofinanziamento potenziale
• Se si tratta di un valore negativo, il suo valore assoluto va sommato all’autofinanziamento
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La gestione operativa o corrente(19)
• Il Capitale Circolante Netto Operativo è rappresentato dalla somma:
– dei crediti non finanziari collegati al ciclo operativo;
– del magazzino;
– al netto dei debiti non finanziari collegati al ciclo operativo.
La gestione operativa o corrente(20)
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La gestione operativa o corrente(21)
La gestione operativa o corrente(22)
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La gestione operativa o corrente(23)
La gestione operativa o corrente(24)
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Il rendiconto finanziario
La gestione degli investimenti/disinvestimenti
La gestione degli investimenti/disinvestimenti (1)
• La dinamica della attività d’investimento è più intuitiva rispetto a quella operativa:
– l’attività d’investimento richiede risorse finanziarie che quindi tendono a defluire;
– al contrario una attività di disinvestimento produce risorse finanziarie.
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La gestione degli investimenti/disinvestimenti (2)
• Nel caso degli investimenti, le uscite che si sostengono a fronte del bene acquistato sono generalmente pari
– al valore che viene iscritto nello stato patrimoniale
La gestione degli investimenti/disinvestimenti (3)
• Nel caso dei disinvestimenti, si verifica sovente uno scostamento, talvolta molto sensibile,
– fra le variazioni nella situazione patrimoniale e le entrate nette effettivamente realizzate.
• In concreto le differenze tra flussi in ingresso per disinvestimenti e le variazioni contabili dell’attivo patrimoniale hanno un impatto reddituale a livello di plus - minusvalenze
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La gestione degli investimenti/disinvestimenti (4)
Il rendiconto finanziario
La gestione dei finanziamenti / rimborsi
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La gestione dei finanziamenti/rimborsi (1)
• L’analisi dei flussi finanziari riferiti a questa area è meno complessa rispetto a quella condotta per le altre sfere della gestione aziendale.
• Esiste quasi sempre perfetta coincidenza fra:
− ammontare dei finanziamenti accesi e relative entrate;
− rimborsi ed uscite.
La gestione dei finanziamenti/rimborsi (2)
• Questa area può essere divisa in due sezioni:
– La finanza di debito
collegata al processo di indebitamento /
restituzione a medio e lungo termine nei
confronti di soggetti finanziari;
– La finanza di equity
collegata alle dinamiche del Patrimonio netto
e quindi ai rapporti con i soci.
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La gestione dei finanziamenti/rimborsi (3)
Il rendiconto finanziario
Remunerazioni finanziarie e gestioni accessorie
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Remunerazioni finanziarie e gestioni accessorie (1)
• In quest’ultima categoria rientrano:
– dividendi pagati e percepiti dalle società partecipate;
– tutte le componenti di reddito aventi natura monetaria (quindi finanziariamente rilevanti) ma estranee all’attività caratteristica dell’impresa. È il caso, per esempio, di oneri e proventi finanziari.
Remunerazioni finanziarie e gestioni accessorie (2)
• Se le gestioni accessorie assumono un rilievo dimensionale che ne giustifica la separazione dalle remunerazioni finanziarie, il modello potrà prevedere cinque (o più) aree.
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Il rendiconto finanziario
Aree di provenienza - destinazione
Aree di provenienza / destinazione
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Il rendiconto finanziario
La costruzione
La metodologia di costruzione (1)
• Il rendiconto è un documento obbligatorio
solo
– per le imprese che hanno adottato gli IAS, ovvero per un limitato numero di realtà che da poco tempo lo hanno assimilato.
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La metodologia di costruzione (2)
• Per questo motivo non c’è stato un contributo teorico ben strutturato sul meccanismo di costruzione, che appare spesso confuso o più
ancora complesso.
– In realtà il processo di costruzione è indicato dalla definizione dello stesso: il rendiconto è un prospetto che contiene flussi finanziari e i flussi sono differenze di fondi.
La metodologia di costruzione (3)
• La costruzione passa :
• dallo “sfruttamento informativo” dello stato patrimoniale
– non nelle variabili stock ma nelle variabili flusso (variazioni intercorse nelle voci)
• e successivamente dallo sfruttamento dei flussi economici.
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La metodologia di costruzione (4)
La metodologia di costruzione (4)
• La successione delle attività è la seguente:
– determinazione delle differenze di tutti i conti dello stato patrimoniale;
– inserimento delle stesse all’interno dello schema di rendiconto prescelto;
– effettuazione delle rettifiche economiche.
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Il rendiconto finanziario
Determinazione delle differenze
Determinazione delle differenze (1)
• Questa fase permette di trasformare i fondi in flussi.
– Facendo infatti le differenze delle singole voci che compongono lo stato patrimoniale si ottengono per ciascuna delle voci stesse i relativi flussi.
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Determinazione delle differenze (2)
• Occorre prevedere tre accortezze:
• Collegata alla disponibilità dei dati:
– I debiti ed i crediti per investimenti/disinvestimenti devono essere distinti rispetto a quelli operativi;
– i crediti/debiti infra gruppo da distinguere se di natura finanziaria o operativa.
Determinazione delle differenze (3)
• Occorre prevedere tre accortezze:
• Successione dei termini delle differenze:
– per l’attivo fare il vecchio periodo meno il nuovo (una diminuzione di attività avrà segno positivo e
rappresenterà un afflusso di liquidità);
– per il passivo il nuovo meno il vecchio (un
aumento di debiti avrà segno positivo e
rappresenterà un afflusso di liquidità).
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Determinazione delle differenze (4)
• Occorre prevedere tre accortezze:
• Il terzo ed ultimo accorgimento è legato al risultato di esercizio: questa posta economica inserita all’interno del Patrimonio netto è infatti già un flusso.
• Operare la differenza dei risultati di esercizio condurrebbe a trovare un flusso di flussi che non ha alcun significato.– Occorre così sfalsare su due “righe” diverse le due
voci per ottenere dei risultati coerenti con le attese.
Determinazione delle differenze (5)
• Il controllo da effettuare al termine di questa fase è che
– la variazione intervenuta complessivamente in tutte le voci dell’attivo patrimoniale sia uguale ma di segno contrario alla variazione complessiva delle voci del passivo patrimoniale.
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Determinazione delle differenze (6)
Il rendiconto finanziario
Inserimento dei flussi all’interno dello schema di rendiconto
finanziario
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Inserimento dei flussi (1)
Inserimento dei flussi (2)
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Inserimento dei flussi (3)
Inserimento dei flussi (4)
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Inserimento dei flussi (5)
• Il controllo da effettuare al termine di questa operazione è che la somma di tutti i valori inseriti corrisponda alla variazione delle poste non considerate,
– quindi della posizione finanziaria netta a breve (l’obiettivo del rendiconto finanziario)
Il rendiconto finanziario
Effettuazione delle rettifiche
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Effettuazione delle rettifiche (1)
• Nel conto economico devono essere evidenziate tutte le voci estranee alla gestione caratteristica.
• Esempio:– plusvalenze o minusvalenze, sopravvenienze
attive e passive, svalutazioni e rivalutazioni– componenti positive e negative della gestione
accessoria– oneri e proventi finanziari
Effettuazione delle rettifiche (2)
• Plusvalenze e minusvalenze.
– Le plusvalenze si dovranno sottrarre dalla componente reddituale e sommare in quella relativa alle immobilizzazioni;
– Al contrario per le minusvalenze.
• Questa ultima operazione avrà la finalità di rappresentare all’interno della sezione immobilizzazioni il prezzo della dismissione e non solo lo scarico a valore di libro contabile.
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Effettuazione delle rettifiche (3)
Effettuazione delle rettifiche (4)
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Effettuazione delle rettifiche (5)
• Nel conto economico devono poi essere evidenziate tutte le voci che abbiano caratteristiche non monetarie.
• Esempio:– ammortamenti;– storno di fondi;– accantonamenti;– svalutazioni;– ecc.
Effettuazione delle rettifiche (6)
• Si dovrà operare secondo la seguente successione:
– rettificare il risultato economico dell’influsso di ciascuna di esse (+ costi – ricavi)
– singolarmente,ma con segno contrario, dovranno essere inserite nella sezione del rendiconto finanziario nella quale si trova il flusso patrimoniale a cui questi si riferiscono.
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Effettuazione delle rettifiche (7)
Il rendiconto finanziario
Analisi della dinamica finanziaria
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L’analisi della dinamica finanziaria (1)
L’analisi della dinamica finanziaria (2)
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L’analisi della dinamica finanziaria (3)
L’analisi della dinamica finanziaria (4)
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L’analisi della dinamica finanziaria (5)
L’analisi della dinamica finanziaria (5)
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L’analisi della dinamica finanziaria (6)
L’analisi della dinamica finanziaria (7)
26/02/2010
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L’analisi della dinamica finanziaria (8)
L’analisi della dinamica finanziaria (9)
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L’analisi della dinamica finanziaria (10)
L’analisi della dinamica finanziaria (11)
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L’analisi della dinamica finanziaria (12)