La Voce Nr. 45+46/2012

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Anno 7 11.11.201225.11.2012 Nr. 45 + 46 all‘ombra del Signore „Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato“ (Atti 4,20)

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Bollettino della Missione Cattolica Italiana Giessen - Informationsdienst der ital.-kath. Pfarrgemeinde Giessen

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Anno 7

11.11.2012—25.11.2012

Nr. 45 + 46

all‘ombra del Signore

„Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato“

(Atti 4,20)

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Cari amici e fedeli,

Vogliamo ricordare che sabato 17 novembre verranno presentati i giovani che

vengono cresimati l‘anno prossimo. I ragazzi si incontreranno alle ore 15 nel

Martinshof per conoscersi e conoscere i loro capi gruppo della catechesi. Do-

po aver preparato anche la Messa prefestiva, vi partecipanno alle ore 18.30.

I gruppi si incontreranno poi periodicamente ogni martedí dalle 17 alle 18:30.

Accompagnamoli nel loro viaggio verso la Cresima, pregando per loro.

Responsabile per la catechesi è la Signora Sigrid Monnheimer. Referente pas-

torale della parrocchia.

Domencia, 25 novembre dopo la nostra Messa parrocchi-

ale in S. Bonifacio alle ore 10 siete tutti invitati a

comprare dei dolci per il caffé pomeridiano. Un occasio-

ne speciale e diversa per gustare il sapore e l‘amore che

le parrocchiane della nostra comunità mettono nei loro

dolci. Le offerte che verranno raccolte, saranno dedicate

al nuovo organo della chiesa.

Festa Natalizia

Quest‘anno festeggeremo la festa prenatalizia

sabato 15 dicembre in Verklärung Christi a

Bad Vilbel dopo la S. Messa.

Ci sara un numero di posti limitati, per coloro

che vengono da Giessen. E richiesta una pre-

notazione per il posto nell‘autobus, che viag-

gerà in occasione da Giessen e Bad Vilbel. Si

prega di contattare il consiglio pastorale o do-

po le SS. Messe dalla domencia.

Pace e Bene

il vostro parroco Gioacchino Wahl

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L‘anno della Fede La Santa Messa Cristiani si o no?

Per molti cristiani è un obbligo, una routine che rischia di diventare un peso.

In realtà le motivazioni di recarsi in chiesa la domenica hanno la loro prima

radice nei comandamenti dati da Dio, sul Sinai, a Mosé quando si legge:

“ricordati del giorno di sabato per santificarlo”. Quindi la dedicazione di un

giorno interamente al Signore. Gli ebrei hanno sempre riservato il sabato,

l’ultimo giorno della loro settimana a questo scopo. I cristiani hanno invece

scelto, come giorno del Signore, la Domenica perché esso era il giorno in cui

Gesù è risorto, inoltre era il primo giorno della settimana e, simbolicamente,

indicava il nuovo inizio in Cristo. Il senso di andare in chiesa la domenica e

celebrare il rito della messa, per i cristiani è quello di fare memoria del sacri-

ficio di Cristo e ringraziare Dio

per tutto ciò che ci ha donato

nella settimana passata e ci

donerà in quella futura. Rito

non è una parolaccia e non

indica qualcosa di vuoto e ripe-

titivo, ma indica il percorso che

vuole portare a un traguardo. Il

traguardo è proprio la reale e

continua presenza di Cristo, di

Dio Padre e dello Spirito Santo

nell’assemblea lì riunita e nella

nostra vita. Gesù è presente

nelle letture che sono Parola sua, Parola ispirata dallo Spirito, ed è presente

al massimo grado, per antonomasia, nel sacrificio eucaristico. Il termine Eu-

carestia significa proprio “rendere grazie” e quindi partecipandovi noi rendia-

mo grazie per tutto quello che di buono ci è successo nella settimana e

inoltre ci ricarichiamo per affrontare la settimana che arriva. Infatti solo la

costante frequentazione di Cristo, della sua Parola, del suo sacrificio ci per-

mette di essere in contatto con Lui e quindi di trasmettere agli altri quell’A-

more che da Lui assorbiamo. ()

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Può essere che ci siano periodi in cui non vediamo alcun motivo per cui

ringraziare, in realtà i motivi ci sono, ma noi non siamo capaci di vederli per-

ché schiacciati dal peso di problematiche grosse. Questi sono i casi in cui

entra in campo con più forza la fede, infatti ricordando tutti i momenti passati

in cui i motivi per ringraziare il Signore erano evidenti, sappiamo che ce ne

sono anche adesso e che altri ne verranno, anche se non li vediamo chiara-

mente e per questo andiamo lo stesso a messa.

In definitiva l’andare a messa non deve essere un obbligo, ma un motivo di

gioia, perché è il momento in cui ringraziare colui che da sempre ci ha amati,

che sempre ci ama e che per sempre ci amerà. Alcune messe potranno stan-

carci più di altre, alcune potranno essere più coinvolgenti, altre più noiose,

ma in tutte è sempre Cristo che parla, sempre lo Spirito che agisce se noi

glielo permettiamo.

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S. Elisabetta d‘Ungheria— 17 novembre

Patronato: Infermieri, Società cari-

tatevoli, Fornai, Ordine Francescano

Secolare

Etimologia: Elisabetta = Dio è il mio

giuramento, dall’ebraico

Emblema: Cesto di pane

Martirologio Romano: Memoria di

santa Elisabetta di Ungheria, che,

ancora fanciulla, fu data in sposa a

Ludovico, conte di Turingia, al quale

diede tre figli; rimasta vedova, dopo

aver sostenuto con fortezza d’animo

gravi tribolazioni, dedita già da tempo

alla meditazione delle realtà celesti, si

ritirò a Marburg in Germania in un

ospedale da lei fondato, abbracciando

la povertà e adoperandosi nella cura

degli infermi e dei poveri

fino all’ultimo respiro

esalato all’età di venticin-

que anni.

Info im/su Internet:

http://

www.heiligenlexikon.de/

BiographienE/

elisa-

beth_von_thueringen.html

Legenda: Figlia di Andrea, re d'Ung-

heria e di Gertrude, nobildonna di

Merano, ebbe una vita breve. Nata

nel 1207, fu promessa in moglie a

Ludovico figlio ed erede del sovrano

di Turingia. Sposa a quattordici anni,

madre a quindici, restò vedova a 20.

Il marito, Ludovico IV morì ad Otranto

in attesa di imbarcarsi con Federico II

per la crociata in Terra Santa. Elisa-

betta aveva tre figli. Dopo il primoge-

nito Ermanno vennero al mondo due

bambine: Sofia e Gertrude, quest'ulti-

ma data alla luce già orfana di padre.

Alla morte del marito, Elisabetta si

ritirò a Eisenach, poi nel castello di

Pottenstein per scegliere infine come

dimora una modesta casa di Marbur-

go dove fece edificare a proprie spese

un ospedale, riducendosi in povertà.

Iscrittasi al terz'ordine francescano,

offrì tutta se stessa agli ultimi, visitan-

do gli ammalati due volte al giorno,

facendosi mendicante e attribuendosi

sempre le mansioni più umili. La sua

scelta di povertà scatenò la rabbia dei

cognati che arrivarono a privarla dei

figli. Morì a Marburgo, in Germania il

17 novembre 1231. È stata canonizza-

ta da papa Gregorio IX nel 1235.

(Avvenire)

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Domenica, 11 novembre 2012—S. Martino di Tours vesc.

ore 10:00 S. Messa in S. Bonifacio (Giessen)

ore 10:00 S. Messa in Verklärung Christi (Bad Vilbel)

ore 10:30 S. Messa in Maria Frieden (Caritas) Giessen

ore 11:30 S. Messa ital. in Maria Frieden (Caritas) Giessen

Sabato, 17 novembre 2012—S. Elisabetta di Ungheria

ore 17:00 confessioni in Verklärung Christi (Bad Vilbel)

ore 17:30 S. Messa in Verklärung Christi (Bad Vilbel)

ore 17:30 confessioni in S. Bonifacio (Giessen)

ore 18:30 S. Messa in S. Bonifacio (Giessen) con presentazione

dei Cresimanti 2013

ore 19:00 S. Messa ital. in Verklärung Christi (Bad Vilbel)

ore 20:00 Incontro della Comunità italiana a Bad Vilbel nella sala

della parrocchia

Domenica, 18 novembre 2012—S. Frediano vesc.

ore 10:00 S. Messa in S. Bonifacio (Giessen)

ore 10:00 S. Messa in Verklärung Christi (Bad Vilbel)

ore 10:30 S. Messa in Maria Frieden (Caritas) Giessen

ore 11:30 S. Messa ital. in Maria Frieden (Caritas) Giessen

Sabato, 24 novembre 2012—S. SS. Flora e Maria di Cordova

ore 17:00 confessioni in Verklärung Christi (Bad Vilbel)

ore 17:30 S. Messa in Verklärung Christi (Bad Vilbel)

ore 17:30 confessioni in S. Bonifacio (Giessen)

ore 18:30 S. Messa in S. Bonifacio (Giessen)

Domenica, 25 novembre 2012—Cristo Re

ore 10:00 S. Messa iin S. Bonifacio (Giessen)

ore 10:00 S. Messa in Verklärung Christi (Bad Vilbel)

ore 10:30 S. Messa in Maria Frieden (Caritas) Giessen

ore 11:30 S. Messa ital. in Maria Frieden (Caritas) Giessen

Novembre, mese di preghiera per i defunti.

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Spesso un semplice grazie può cambiarti la giornata,

un saluto un gesto affettuoso può migliorare la tua vita,

non ce ne accorgiamo,ma è così !

Basta poco per cambiare il nostro umore.

pensa al sacrificio che ha fatto il Signore per te !!

Pensa a ciò che ha fatto e sta facendo tutt’oggi per renderti la vita migliore.

E vedi se nei momenti tristi, nei momenti di sconforto, di afflizione non torne

à il sorriso a splendere sulle tue labbra !!

Quattrocchi, Santo 1° novembre

Sisca, Chiara 8 novembre

Jahnz-Buess, Ursula 15 novembre

Leo, Roberta 15 novembre

Jannotta 18 novembre

Jannotta Santa 28 novembre

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Informazione legale / Impressum

Missione Cattolica Italiana Giessen

Liebigstrasse 28

35392 Giessen

(06 41) 8 47 47

Fax: (06 41) 8 77 33 15

email: [email protected]

www.missione-giessen.de

Orari ufficio pastorale / Öffnungszeiten des Pfarrbüro:

martedì dalle ore 11:00 alle ore 13:00 / Dienstag Vormittag

dalle ore 15:00 alle ore 18:00 / Dienstag Nachmittag

Contatti: Susanna Caroli ([email protected])

Consulto con il parroco/ Sprechzeiten mit dem Pfarrer:

Pfarrer Hans-Joachim Wahl

su appuntamento / nach Vereinbarung

Consiglio Pastorale / Pfarrgemeinderat:

Presidente del consiglio: Ursula Jahnz-Buess

(0 60 48) 10 11

email: [email protected]

Ufficio pastorale S. Bonifacio / Pfarrbüro St. Bonifatius:

(06 41) 56 55 99-0

Fax: (06 41) 56 55 99-20

email: [email protected]

www.bonifatius-giessen.de

martedì, giovedì: ore 10-12 /dienstags, donnerstags

mercoledì: ore 09:00 alle ore 10:30 / mittwochs

**non si fa assistenza di carattere consolare / Keine Auskünfte zu Konsolatsfragen**