«La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino...

18
«La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto • Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 Tel. 826050 - c.c.p. n° 12158010 intestato a: Parrocchia S. Margherita - 01027 Montefiascone (VT) - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982 Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via O. Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. e Fax: 826297 Famiglia e Scuola Giovanni Paolo II li considera - giusta- mente - due problemi fondamentali per la società di oggi e su questi punti ritorna continuamente nei suoi discorsi. A i v e s c o v i della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza lunedì 14 settembre dice: "Un'altra grande linea di azione è la pastorale familiare: essa deve essere ribadi- ta come un'esigenza prioritaria, da porre al centro della vostra attenzione. Senza un serio e organico lavoro con le famiglie, nell'attuale contesto culturale anche la pastorale vocazio- nale e quella giovanile in senso lato diventa- no inevitabilmente più fragili. Come voi avete sperimentato, le famiglie credenti sono state il baluardo della fede nei periodi bui della per- secuzione e le vocazioni sono nate natural- mente da quegli ambienti di fede vissuta e provata come l'oro nel crogiolo. Esprimo pertanto il mio apprezzamento per le moltepli- ci iniziative in favore delle famiglie, dalle quali dipende appunto la predisposizione del terre- no favorevole per l'educazione dei giovani e per le vocazioni. Una buona rete formativa al servizio delle famiglie, che parta dalla parrocchia e, con l'aiuto dei movimenti e delle associazioni, cer- chi di coinvolgere le famiglie stesse per una presenza discreta ma incisiva dove la gente vive e soffre, appare anche come la più efficace risposta al proselitismo delle sètte e alla mentalità edonistica e permissiva, che mina alla base la fecondità della vita cristiana. Quale indispensabile servizio alle famiglie è da vedere anche l'impegno per l'istitu- zione, la difesa e lo sviluppo delle scuole cattoliche. Esse recano, per altro, un pre- zioso contributo alla stessa cultura della Nazione, come l'esperienza ampiamente con- ferma. Vi esorto pertanto a sostenerle, pro- movendo al tempo stesso l'insegnamento della religione nelle scuole statali, perché questo corrisponde ad un diritto fondamentale degli adolescenti e dei loro genitori. A tale proposito, esprimo apprezzamento anche per l'impegno che ponete perché i rap- porti con le autorità civili siano sempre improntati a lealtà e collaborazione. Ciò per- metterà di affrontare nel modo più proficuo le varie questioni che rimangono aperte e che è interesse sia della Chiesa sia dello Stato por- tare a conveniente soluzione." "Dirigere i passi sulla via della Pace" 1999! E' l'ultimo anno del mil- lennio. E' l'anno dell'apertura della Porta Santa (24 dicembre) e l'in- gresso all'Anno Santo - 2000. Per questo Sua Ecc.za il Vescovo Lorenzo ci esorta a "Dirigere i passi sulla via della pace". Siamo infatti "In cammino verso il 2000". "Un desiderio di futuro sembra diffondersi all'interno e soprattutto entrare nella mente e nei cuori, come attesa o come ti- more o come speranza, alla vigilia d'un nuovo millennio". E' un cammino che dobbiamo fare, un cammino pasquale - ci dice il Vescovo - durante il quale dobbiamo cercare di porre dei segni, che stanno non solo ad indicare la salvezza, ma ad anti- ciparla: ne sono la profezia. Verso il 2000 "Ecco il Giubileo del 2000: noi celebriamo i duemila anni di quell'evento, straordinario e irripetibile, che è l 'incarnazione del Figlio di Dio, culmine del disegno di salvezza e "pienezza del tempo" che ha il suo tra- guardo nel ritorno glorioso del Figlio di Dio "alia fine dei tempi". L'avvenimento è singolare: * per i credenti è far memoria dell'Incarnazione di Gesù Cristo all'inizio del Terzo mil- lennio cristiano; * per tutti è un passaggio storico, epocale, che apre il futuro con le sue attese e i suoi timori, le sue ansie e le.sue speranze. La celebrazione, fianca di significato religioso, si colloca nella ricca e suggestiva tra- dizione ebraico-cri^iana dei giubilei e degli anni santi. Il termine Giubileo (dall'ebraico jovei: il corno di montone che con il suo suono scan- diva l'inizio dell'anno) designa la solenne celebrazione di un "anno santo" che si ripete ogni cinquanta anni. Ha origine nell'esperienza del popolo di Israele. L'elemento fondamentale dell'anno giubilare ebraico è l'ideale di giustizia e di uguaglianza, con la liberazione degli ebrei dalla schiavitù e il riscatto delle proprietà terriere familiari, come è indicato nel Levitico: "Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia" (Lv 25,10). Nella Chiesa cattolica è proclamato "santo" l'anno nel quale i fedeli possono benefi- ciare di particolari doni spirituali (indulgenze) e sono invitati in modo solenne alla conversione. Sarebbe interessante ripercorrere la storia dei giubilei ebraici e degli anni santi e le prassi celebrative ad essi di volta in volta connesse. Qui basti ricordare appena qualche aspetto. Già nei primi secoli i cristiani usavano recarsi presso luoghi sacri: si coltivavano le memorie degli Apostoli, le tombe dei martiri e dei confessori. Roma era la meta privilegiata; sullo sfondo rimaneva il desiderio di visitare la Terrasanta. E' a questo proposito che via via si definiscono alcuni itinerari, si costruiscono alloggi e ospizi. Ci sta a cuore ricordare la Via Francigena che dai Paesi del Nord attraverso le Alpi e i nodi viari più importanti confluiva proprio a Viterbo e da qui conduceva alla tomba degli Apostoli Pietro e Paolo. E' a tutti noto che il primo solenne giubileo della cristianità ebbe luogo nel 1300: grande folla si era addensata a Roma nel Natale del 1299, alla vigilia di un nuovo secolo e con nel cuore attese di grazia e di rinnovamento. E Bonifacio Vili concesse la indulgenza giubilare con forte sollecitazione alla riconciliazione come esperienza collettiva della fede". (Dalla lettera pastorale del Vescovo) (continua)

Transcript of «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino...

Page 1: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

«La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto • Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 Tel. 826050 - c.c.p. n° 12158010 intestato a: Parrocchia S. Margherita - 01027 Montefiascone (VT) - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982

Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via O. Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. e Fax: 826297

Famiglia e Scuola

G i o v a n n i P a o l o II li c o n s i d e r a - g i u s t a -m e n t e - d u e p r o b l e m i f o n d a m e n t a l i per la s o c i e t à di o g g i e s u q u e s t i p u n t i r i to rna c o n t i n u a m e n t e ne i s u o i d i s c o r s i .

A i v e s c o v i d e l l a R e p u b b l i c a C e c a , r i c e v u t i in u d i e n z a l u n e d ì 14 s e t t e m b r e d i c e :

"Un'altra grande linea di azione è la pastorale familiare: essa deve essere ribadi-ta come un'esigenza prioritaria, da porre al centro della vostra attenzione. Senza un serio e organico lavoro con le famiglie, nell'attuale contesto culturale anche la pastorale vocazio-nale e quella giovanile in senso lato diventa-no inevitabilmente più fragili. Come voi avete sperimentato, le famiglie credenti sono state il baluardo della fede nei periodi bui della per-secuzione e le vocazioni sono nate natural-mente da quegli ambienti di fede vissuta e provata come l'oro nel crogiolo. Esprimo pertanto il mio apprezzamento per le moltepli-ci iniziative in favore delle famiglie, dalle quali dipende appunto la predisposizione del terre-no favorevole per l'educazione dei giovani e per le vocazioni.

Una buona rete formativa al servizio delle famiglie, che parta dalla parrocchia e, con l'aiuto dei movimenti e delle associazioni, cer-chi di coinvolgere le famiglie stesse per una presenza discreta ma incisiva là dove la gente vive e soffre, appare anche come la più efficace risposta al proselitismo delle sètte e alla mentalità edonistica e permissiva, che mina alla base la fecondità della vita cristiana.

Quale indispensabile servizio alle famiglie è da vedere anche l'impegno per l'istitu-zione, la difesa e lo sviluppo delle scuole cattoliche. Esse recano, per altro, un pre-zioso contributo alla stessa cultura della Nazione, come l'esperienza ampiamente con-ferma. Vi esorto pertanto a sostenerle, pro-movendo al tempo stesso l'insegnamento della religione nelle scuole statali, perché questo corrisponde ad un diritto fondamentale degli adolescenti e dei loro genitori.

A tale proposito, esprimo apprezzamento anche per l'impegno che ponete perché i rap-porti con le autorità civili siano sempre improntati a lealtà e collaborazione. Ciò per-metterà di affrontare nel modo più proficuo le varie questioni che rimangono aperte e che è interesse sia della Chiesa sia dello Stato por-tare a conveniente soluzione."

"Dirigere i passi sulla via della Pace" 1999! E' l'ultimo anno del mil-

lennio. E' l'anno dell'apertura della Porta Santa (24 dicembre) e l'in-gresso all'Anno Santo - 2000.

Per questo Sua Ecc.za il Vescovo Lorenzo ci esorta a "Dirigere i passi sulla via della pace". Siamo infatti "In cammino verso il 2000". "Un desiderio di futuro sembra diffondersi all'interno e soprattutto entrare nella mente e nei cuori, come attesa o come ti-more o come speranza, alla vigilia d'un nuovo millennio".

E' un cammino che dobbiamo fare, un cammino pasquale - ci dice il Vescovo - durante il quale dobbiamo cercare di porre dei segni, che stanno non solo ad indicare la salvezza, ma ad anti-ciparla: ne sono la profezia.

Verso il 2000 "Ecco il Giubi leo del 2000: noi

ce lebr iamo i duemi la anni di quel l 'evento, s t raord inar io e irr ipetibi le, che è l ' incarnaz ione del Figlio di Dio, cu lmine del d isegno di sa lvezza e "pienezza del tempo" che ha il suo tra-guardo nel r i torno glor ioso del Figlio di Dio "alia fine dei tempi".

L 'avven imento è singolare: * per i credent i è far memor ia de l l ' Incarnaz ione di G e s ù Cr is to al l ' inizio del Te rzo mil-

lennio cr ist iano; * per tutti è un passagg io storico, epoca le , che apre il fu turo con le sue at tese e i suoi

t imori, le sue ans ie e le.sue speranze. La ce lebraz ione, f ianca di signi f icato rel igioso, si co l loca nel la ricca e sugges t i va tra-

diz ione eb ra i co -c r i ^ i ana dei giubi lei e degl i ann i santi . Il te rmine Giubi leo (dal l 'ebraico jovei: il corno di mon tone che con il suo suono scan-

d iva l ' inizio del l 'anno) des igna la so lenne ce lebraz ione di un "anno santo" che si r ipete ogni c inquanta anni. Ha or igine ne l l 'esper ienza del popolo di Israele. L 'e lemento f ondamen ta le de l l 'anno giubi lare ebra ico è l ' ideale di giust iz ia e di uguag l ianza, con la l iberaz ione degl i eb re i da l la sch iav i tù e il r i sca t to de l le p rop r i e tà te r r i e re fami l ia r i , c o m e è ind i ca to ne l Levitico: "Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia" (Lv 25,10).

Nel la Ch iesa cattol ica è proc lamato "santo" l 'anno nel qua le i fedel i p o s s o n o benef i -c iare di part icolari doni spirituali ( indulgenze) e s o n o invitati in m o d o s o l e n n e alla convers ione .

Sarebbe in teressante r ipercor rere la stor ia dei g iubi le i ebra ic i e degl i ann i sant i e le prassi ce lebrat ive ad essi di vol ta in vol ta connesse . Qu i basti r icordare a p p e n a qua lche aspetto. Già nei pr imi secol i i cr ist iani usavano recarsi presso luoghi sacr i : si co l t i vavano le memor ie degl i Apostol i , le t ombe dei mart ir i e dei confessor i . R o m a era la me ta pr iv i legiata; sul lo s fondo r imaneva il desider io di v is i tare la Ter rasanta . E' a ques to propos i to che via v ia si def in iscono alcuni it inerari, si cos t ru iscono al loggi e ospizi . Ci sta a cuore ricordare la Via Francigena che dai Paesi del Nord at t raverso le Alpi e i nodi viari più impor tant i conf lu iva proprio a Vi terbo e da qui conduceva alla tomba degl i Apostol i P ietro e Paolo.

E' a tutti noto che il pr imo so lenne g iubi leo del la cr ist iani tà ebbe luogo nel 1300: g rande fol la si era addensa ta a R o m a nel Nata le del 1299, al la vigi l ia di un nuovo seco lo e con nel cuore at tese di graz ia e di r innovamento . E Boni fac io V i l i concesse la indu lgenza g iubi lare con forte sol lec i taz ione al la r iconci l iazione c o m e esper ienza col let t iva del la fede".

(Dal la lettera pastora le del Vescovo) (continua)

Page 2: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

pag. 2 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999

L'amico "polemista" Elio Giraldo "non molla!" Caro Don Agostino, grazie per aver pubblicato la mia lettera ne LA VOCE del novembre scorso e del commento

che hai fatto seguire.- Lasciami, innanzi tutto, complimentarmi con te per la finezza e la lapidarie-tà del tuo commento, concentrabile nella seguente frase: "Pubblico la tua lettera anche se il messaggio che vuoi veicolare non mi pare così semplice e chiaro". Se non ti conoscessi da tem-po e non sapessi che abbiamo studiato nello stesso Seminarlo, avrei pensato che la tua forma-zione intellettuale fosse maturata Insieme ai Gesuiti i quali, come sai, hanno la forza di risponde-re sempre ad ogni domanda con un'altra domanda. - Complimenti comunque e "BRAVO" di cuo-re: sei un gran "Politico" e fai bene a non fidarti mai di nessuno.- Spero soltanto però, che prima 0 poi tu non sia costretto a fare due pesi e due misure (mi riferisco solo alla fiducia negli uomini) qualora le circostanze e/o le convenienze dovessero importi un "dietro front" su questa fiducia che ormai stai accordando a piene mani a chi si è fatto le ossa alla scuola di Marxismo/Lenini-smo delle FRATTOCCHIE. -Ti cito questa importante Scuola di Marxismo Italiana visto che, co-me tu dici, stiamo parlando SUL PIANO NAZIONALE e non voglio coinvolgere i "compagni" locali che tutti noi conosciamo ed apprezziamo come "bravi cristiani" appartenenti allo stesso nostro ceppo culturale contadino ed un po' provinciale. -A proposito, scusami l'inciso, hai notato come, in occasione dell'insediamento di Veltroni alla Segreteria del suo partito, intanto che Egli saliva sul podio per ringraziare quell'89% che lo aveva eletto, la coordinatrice dell'avvenimento ha an-nunciato che il "COMPAGNO" W. Veltroni stava per prendere la parola?- Tu pensi che si sia sba-gliata l'annunciatrice, oppure che ella volesse precisare che, nonostante la metamorfosi Kafkiana del loro partito e le nuove alleanze "STRETTE" perfino con i TRAN-SFUGHI della destra, questi signori "SEMPRE COMPAGNI SO-NO"???.- All'uopo vorrei ricordarti che, né i LIBERALI (come D'Ale-ma dice di essersi ormai trasformato) né i Repubblicani, né i Demo-cristiani così come nessuno degli altri partiti di ispirazione NON MARXISTA si sia mai "AUTO DEFINITO" con l'appellativo di "COM-PAGNO".- Dopo questo inciso, permettimi ora di dire il mio punto di vista circa le aspettative che la Chiesa Cattolica può sperare di at-tendersi da questi "EX".- Per quanto io abbia letto su Marx ed En-gels (molto poco, per la verità) non mi è mai capitato di trovare, neppure nell'ultima opera Engeliana: "L'origine della Famiglia, della proprietà privata e dello Stato" (pubblicata nel 1884 essendo Egli ancor in vita) le classiche "due righe" che possano giustificare la tua speranza di veder difendere da chi ha fatto propria quella fede,

1 "valori di vita cristiana" con carattere di priorità.- Può darsi che tu abbia ragione a dar loro "credito" ma io non posso far mie queste "VERITÀ' RIVELATE" anche se D'Alema ha dichiarato, quando ha preso il potere, che il suo partito "GUARDA AL CATTOLICESIMO DEMOCRATICO" proprio perché non capisco il significato di que-ste parole...

1°)- Cosa intende dire D'Alema dicendo che Egli "GUARDA" al cattolicesimo? Forse Egli pensa di INVITARE i cattolici ad "ABIU-RARE" la loro fede, votando per lui?20)- Che cosa è il Cattolicesi-mo DEMOCRATICO? Da che il mondo è mondo, è risaputo che il Cattolicesimo NON E' DEMOCRATICO perché al cattolico non è concesso DEROGARE ai comandamenti della propria religione.-Se il Papa ci dice che la vita umana è SACRA, D'Alema è certa-mente libero di non essere d'accordo con il nostro Capo Spirituale e la Magistratura nominata dal Governo, anche nei suoi ranghi più alti, deve permettere alla donna, ORA ANCHE DA SOLA e perfino in contrasto con la volontà del padre del suo bambino, di ABORTI-RE se ELLA lo desidera.- D'Alema ed il Suo partito può legiferare come più gli aggrada, ma Egli NON PUÒ' CHIEDERE IL VOTO Al CATTOLICI perché li renderebbe "COMPLICI" nel far passare leggi che i Cristiani non possono condividere. ATTENZIONE: Spero che tu non creda, sentendo questi miei ragionamenti, che io sia un fau-tore del Fondamentalismo Religioso perché, chi mi conosce sa co-me io parteggi incondizionatamente per l'integrazione totale delle etnie e delle religioni monoteistiche perché, secondo me, abbiamo tutti da guadagnarci.- Poiché però, al di là del credo religioso, io mi considero soprattutto un "Democratico", intendo lottare affinché le maggioranze abbiano il diritto di eleggere come loro rappresentanti chi, una volta arrivato al Parlamento della Repubblica, si adoperi per contrastare le leggi che mortificano la sensibilità di chi lo ha e-letto.- Tutti sanno che l'Italia è un Paese a larghissima maggioran-za cristiana e, poiché è stato dimostrato che il Marxismo (ispiratore delle vere sinistre) non ha niente da spartire con il Cristianesimo, i Sacerdoti che si schierano consigliando i partiti "Marxisti" secondo me, orientano i loro seguaci in controtendenza al Cristianesimo.-Ed eccoci infine all'interpretazione del Comunicato della Conferen-za Episcopale Italiana da te citato ed evidenziato in grassetto, più

esattamente dove dice: " E' bene per la Chiesa Italiana non coinvolgersi in scelte di schieramento partitico, ma PROMUOVERE NEI CATTOLICI UNA SENSIBILITÀ' NEI VALORI MORALI IN GIO-CO SUL FRONTE DELLE SCELTE LEGISLATIVE 0 AMMINI-STRATIVE ".- lo ho visto come tu hai interpretato questo co-municato, ma resto convinto che la C.E.I. abbia voluto dire qualco-sa di diverso.- Forse, anche qui, io non ho capito bene e ti chiedo perciò, ancora una volta di darmi lumi, se vorrai e se avrai la pa-zienza di farlo.- Tu sai che io sono un Democristiano convinto che si sente orfano dopo la caduta in disgrazia di Andreotti (che ho sempre ammirato pur senza averlo mai incontrato di persona) e ti assicuro che anch'io, da quando é scomparsa la D.C., ogni volta

Dal Brasile Carissimo Don Agostino Eccomi ritornato sulle sponde

del fiume Almada e sulle spiagge dell'oceano scrivendo le peripezie del ritorno e dei primi giorni, sem-pre variati

Un fatto strano successe al mio arrivo. La cuciniera quando mi vide aprì la porta del garage e quando ritornò nella portineria, le due donne che stavano chiedendo l'elemosina a Frei Leo, approfittan-do del momento, rubarono la mac-china da scrivere. Bella accoglien-za, per ricordare subito l'ambiente dove abito, frutto di una margina-lizzazione sociale. Andiamo avanti che Dio ci protegga! Ancora non ho svuotato la valigia della bian-cheria. Le corone e le collane

P. Renato nel giorno del suo compleanno. Sulla maglia c'è scritto: Giovani in cerca di un mondo migliore, e sotto Parrocchia S. Rita di Cascia.

P E v z s o j v s i g g < D O

D E J C J V I E S E

d i Z e l i n d o ( j i a n l o r e n z o

che si é dovuto votare non ho avuto idee chiare ed ho finito con l'esprimere le mie preferenze per colui che, di volta in vol-ta, ho considerato il MALE MINORE.- Ho votato a destra, sem-plicemente perché, con il mio piccolo voto individuale ho cer-cato di contrastare l'avanzata dei Marxisti ma, comunque, io non ho ancora definito le mie preferenze.- Ti prego quindi di continuare a consigliare sul tuo giornale quanti ti seguiamo con interesse, avvisandoci quando, almeno tu, sarai riuscito a trovare la soluzlone.-

Ricevi un carissimo fraterno saluto da chi ti legge sempre con molta attenzione e che, se ce la fa, cerca anche di far te-soro del tuo insegnamento pastorale ma che, quando ti metti a parlare di cose squisitamente "Politiche" ha la pretesa di poter-si permettere perfino di cercare di "farti le pulci".- Ricordami nelle tue preghiere se puoi farlo, perché io lo faccio raramente e resta pure con il tuo credo politico che, quasi certamente è diverso dal mio, ma ti prego di non considerarmi come uno che, oltre a "brindarti" un'Amicizia sincera che è fuori discus-sione, vuole impegnarti sul discorso politico, per il semplice "GUSTO DELLA POLEMICA".

Elio Giraldo La risposta la trovi a pag. 15 de "La Voce" n° 12/98.

Pensavi che ti avessi boicottato... Le tue "letterine" hanno bisogno di spazio che non sempre si trova. Buon Anno!

sono andate a ruba e tutti le vogliono, pensano che è il Papa che ha mandato le corone.

Oggi squilla il telefono e mi si chiede urgente-mente di andare a visitare una casa perché tutti i tentativi di orazione non riescono a migliorare una signora. Scendo e raggiungo la casa indicata e mi si dice che il diavolo sta possedendola e che non vuole andare via. Entro, faccio le mie orazioni e davanti al comportamento di svenimento chiedo di depositarla nel pavimento, ponendo sotto la testa un cuscino. Lo svenimento é caratterizzato per la visco-sità che il corpo prende, tornandosi molle come una gelatina senza nessuna resistenza. Un comporta-mento che esige attenzione poiché II posseduto si lancia con forza e violenza contro il pavimento o il muro e se riesce nell'Intento la testa si aprirebbe come un cocomero o una cucuzza. E' un parlare sconnesso, gesti violenti, sorriso di scheletro, sorri-siodi matto, ma mantengo ferma la persona e quan-do non riesco per i bracci prendo i capelli che torna-no sicurezza a ogni reazione. Nascono tante storie, sorrisi beffardi, infiniti insulti, ma mi mantengo calmo, poiché é il mezzo certo per aiutare a tranquil-lizzare chi ne ha bisogno. Quando rimane più calma si porta a letto la malata, ma continuo reggendola con fermezza, affinché non si faccia male battendosi nella parete o nell'armadio. Chiedo di chiamare il suo medico per dargli un calmante, già che la perso-na sta quasi calma e é importante che riposi. Salgo in casa e vedo che nel lavoro, da poco terminato, lo sforzo ha bagnato di sudore la camicetta e i pantalo-ni. Il giorno dopo un'altra viene attaccata e dopo aver data la benedizione e l'assoluzione di tutti i peccati, impongo a tutti il Santo Scapolare, affinché l'inercessione di N. Signora del Carmine risolva le condizioni spirituali e materiali di quelle persone afflitte. Quello che causa tutta questa rivoluzione psichica e spir i tuale, é la partecipazione alla macumba che sconvolge le persone, promettendo la realizzazione di sogni, di ricchezza e di salute, che tali rimangono: illusione e miraggi. Per avere una idea di questo fenomeno ho comprato, oltre i miei conoscimenti, sei libri che parlano di macumba, lin-gua usata, che é il nagó e tutto il cerimoniale. Certamente non mi trasformerò in Pai de Santo, ma avrò una visione più ampia e chiara-

Mentre scrivo il mio fedele Bethovem mi guarda e mi vigila dall'ira dei banditi. Quando avrò ricevuto la sua foto la manderò per contemplare, anche voi, certamente con una certa invidia, la bellezza di puro sangue inglese. Ieri che ero ammalato, non lasciava che nessuno si avvicinasse, voleva soccorrermi, ora sto bene, era carne guasta. Quante cose in poco tempo.Momentaneamente saluto e desidero tutto di bene.

Abbracci e salutoni. Frei Renato

P.S. Ho parlato al Vescovo del suo pensiero.

giusto frigo SPICCIOLI

("5 ' S'fl PC R Tom vft. 4ìifj

Page 3: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999 pag. 3

Vecchie Foto

Anno scolastico

1967/1968

L'insegnante: F I L I È P R I M O

e la classe augurano un "buon anno"

a tutti!

C R i s o r s e i d r i c h e e m e c c a n i s m i i d r a u l i c i ^ l n e l territorio di Montefiascone — di Giancarlo Breccola /

14 - (dal numero precedente) Pozz i e c is terne Per suppl i re alle r isorse idr iche natural i del

ter t i tor io, p rez iose , m a l imi tate e s c o m o d e , si r icorse anche al la rea l izzaz ione di c is te rne di raccol ta di acqua p iovana al l ' interno del paese e, laddove possibi le, al lo scavo di a lcuni pozzi a l imentat i dai bott ini p receden temente conside-rati. L 'uso del le c is terne idr iche, eredi tato dal-l ' ingegner ia idraul ica g reco- romana, p revedeva la real izzazione di serbato i interrati di fo rma cir-colare, genera lmen te in muratura, atti a fi l trare e a far decantare l 'acqua p iovana, rendendola potabi le.

Le no rme statutar ie di Monte f iascone con-t emp lavano , a m e z z o di seve re normat ive , la real izzazione di una c is terna in ogni abi taz ione, na tura lmente se tecn icamente possibi le.

Decretiamo ed ordiniamo che chiunque abbia una casa nella città di Montefiascone ove sia pos-sibile realizzare una cisterna, sia tenuto e obbliga-to a fare, o a far fare, entro due anni una cisterna nella suddetta casa, sotto pena di venticinque lire per chi non lo faccia dopo la pubblicazione del pre-sente Statuto, e che i signori Priori siano tenuti ad eleggere due sovrintendenti che indaghino scrupo-losamente sulle case e sui padroni delle suddette case e debbano decidere che si facciano le sud-dette cisterne sotto la pena predetta, e le norme suddette valgano se questi proprietari avranno facoltà sulle case predette, altrimenti vogliamo che in nessun modo siano obbligati, e sopra queste questioni i signori Priori secondo il loro parere, possano decidere e ordinare in considerazione della condizione e del luogo e delle persone.75

A queste c is terne pr ivate se ne agg iungeva-no poi al tre pubbl iche, previste per ogni contra-da del paese, qual i r iserve idriche da uti l izzare in caso d ' incendio.

Ugualmente decretiamo ed ordiniamo che a vantaggio della contrada di Borgheriglia, e delle altre contrade, nell'eventualità di incendi acciden-tali che bruciano o che occorre bruciare per avvici-namento dello stesso, ed anche per l'allontana-mento, che in qualche modo possa colpire la Comunità mentre non fosse possibile l'accesso alle fonti, nella piazza di San Bartolomeo si debba fare una cisterna o pozzo nel quale confuiscano le acque piovane che scendono dal tetto della stessa chiesa, e dagli altri luoghi circostanti, conforme a come i Magistrati delegati riterranno migliore e comodo realizzare.

Che gli uomini e le persone della detta contra-da scavino, e facciano scavare, un pozzo per con-servare le acque che scendono dai tetti, adatto all'uso della detta contrada distante dalle fonti

della Città oltre le altre contrade, e facciano mura-re lo stesso pozzo a spese e a carico della Città, con la condizione che gli uomini della detta contra-da debbano trasportare o far trasportare le pietre, la rena, l'acqua e la calce e servire da manuali.

E similmente sono tenuti a fare le altre contra-de, e il Camerario del Comune sia tenuto a dare la calce e i capomastri per il lavoro della detta cister-na e di quelle delle altre contrade.76

Per secol i gli abitanti del borgo fecero quin-di g rande a f f idamento su queste r iserve artifi-cial i e, ancora nel 1878 - prat icamente nell ' im-minenza del la real izzazione del l 'acquedot to del C im ino -, si f i ssavano prec ise regole a salva-guard ia del la qual i tà del le acque conservate.

Art. 8.1 pozzi, le cisterne e le Fontane in luo-ghi aperti al pubblico od in luoghi anche privati, ma frequentati da persone di diverse famiglie, devono avere le aperture e le bocche munite di ripari capa-ci d'impedire che vi cadano persone, o vi penetrino immondezze, erbe e simili.

Art. 9. E' proibito di fare gettare, o dar causa che cadano immondezze, erbe e simili nei pozzi, cisterne e fontane nei canali o tetti, dai quali deri-vano o per cui si diramano le acque, siccome pure di estrarre l'acqua con attingitoi od altri vasi che non siano perfettamente mitili e mondi.

Art. 10.1 pozzi, le cjsferne, i canali che immet-tono o derivano le aèque tanto di essi pozzi e cisterne, quando delle fontane, non potranno costi-tuirsi che ad una certa distanza che determinerà la Commissione Municipale di Sanità delle fogne, cloache, dai pozzi neri e dai condotti d'immissione a derivazione di essi.

Art. 11.1 pozzi, le cisterne o le fontane che servono all'uso di più famiglie, ogni qualvolta le acque ne sieno guaste, devono esser purgate a cura dei rispettivi proprietari mediante totale vuota-mente, e quando, nonostante la distanza di cui all'articolo precedente, il corrompimento delle acque provenga dalle fogne, dai pozzi neri, dalle cloache e dai relativi condotti, i proprietari, oltre la detta purgatura, dovranno pure eseguire le costru-zioni e riparazioni che il Sindaco, sentito l'avviso della Commissione Municipale di Sanità riscon-trerà indispensabili per rendere le acque pure e potabili.

Art. 12. Chiunque metterà animali morti od anche vivi per annegarli od immondizie di qualsivo-glia natura nei canali, serbatoi, pozzi, nelle cister-ne, o nei depositi delle acque pubbliche o private, senza pregiudizio dell'ammenda, sarà tenuto a pagare le spese che si dovessero fare per depura-re le acque, salvo sempre le maggiori pene commi-nate dal codice penale per reati da esso previsti.77

Uno dei pozzi ricavati lungo il percorso del cunicolo di S. Flaviano.

Tan to del icata era la funz ione del le c is terne che un crit ico redattore de "Il Fa l isco" 7 8 , vo len-do d e n i g r a r e l ' o p e r a t o d e l l ' a m m i n i s t r a z i o n e comuna le in occas ione del la rea l izzaz ione del-l ' a c q u e d o t t o de l C i m i n o , n o n t r o v ò n u l l a di megl io che b ias imare la sor te di quel le ant iche riserve d 'acqua.

Messo in attività nel prossimo agosto l'acque-dotto, che cosa si farà delle tante cisterne di acqua piovana che sono in città?...

Giacché è facile il prevedere che stante la buona qualità e l'abbondanza dell'acqua potabile derivata dal Cimino, le famiglie non si cureranno più dell'acqua delle cisterne; e così queste acque resteranno depositate e morte sotterra per mesi e anni. Ora avvenendo per effetto sicuro la loro cor-ruzione, avremo nelle abitazioni e in città una causa di ammorbamento, al quale non si potrà rimediare che coll'estrarre le acque corrotte, ed accrescere così anche di più la causa del male...

(segue)

75 COPIA STATUTI VETERIS CIVITATIS MONTIS FALISCI

( 1 4 7 1 ) , " D e Regimine"libro I, C a p . 1 0 7 , A . C M . M F . 76 COPIA STATUTI VETERIS CIVITATIS MONTIS FALISCI

(1471), "De Regimine"libro I, Cap. 74, A .CM.MF. 77 REGOLAMENTO D'IGIENE PUBBLICA, M o n t e f i a s c o n e ,

1 8 7 8 . 78 I I FALISCO, quindicinale di Montef iascone, anno IV, n. 7, 31 luglio 1898, pp. 3-4.

,Puccini Dominici

La Corte Massimo

bchirra Aderto

M a u r o

»¡Biancalancf Radicati \ Basili Sensi Socciarelli Paolo Paolo Luciano M a p o Mario Ciucci

Giuseppe

Mezzelti Maurizio itellani

Ivano _ . . Bronzetti ». I Gamberi A d r i a n o ^?!ce . t t l

Giovani" " ^ ^ Giorgio Pascucci Stefano

Morichetti Gadani Antonio Ferruccio

Page 4: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

pag. 4 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999

RiìAsUcg, a, C4A/ICI di 'l/fwube/ita Ricci

RECUPERO DEL TERRITORIO Sono iniziati i lavori di risanamento idrogeologico del territorio comu-

nale di Montefiascone per un impegno di spesa di 570 milioni di lire. Si trat-ta del primo stralcio di un programma a più ampio raggio che prevede un finanziamento totale di un miliardo e mezzo a carico della Regione Lazio.

Gli interventi sono infatti di competenza del Provveditorato alle Opere Pubbliche, ex Genio Civile, inseriti nel piano di risanamento idrogeologico regionale. Per quanto riguarda il terri torio di Montefiascone i primi inter-venti riguardano tre zone ad alto r ischio di stabilità e che da tempo rappre-sentano una sorta di "tallone di Achil le" della configurazione geologica del terreno vulcanico e friabile su cui poggia l' intero abitato di Montefiascone. Le tre zone che beneficeranno di questi primi interventi di consolidamento sono: la frazione rurale delle Coste che si trova sul declivio della valle del lago di Bolsena; la scarpata della frazione Castagno, caratterizzata da lapil-lo e tutta la zona sottostante la basilica di Santa Margherita f ino alle sue basi poste sul cigl io della strada provinciale Verentana.

Il sindaco Mario Trapè nel manifestare la propria soddisfazione per l'im-minente avvio del primo stralcio dei lavori da parte dell'ex Genio Civile, si augura che gli stessi siano portati a compimento nel più breve tempo pos-

sibile. "Le piogge eccezionali di questi ultimi tempi hanno evidenziato lo stato di precarietà statica di molte zone del nostro territorio - dice preoccu-pato il primo cittadino - che per la sua natura vulcanica è facilmente ogget-to di corrosione da parte delle acque piovane. I tre punti focalizzati da que-sti primi interventi: Coste, Castagno e S. Margherita, costituiscono ormai un reale pericolo cui bisognava porre un immediato rimedio".

Le abbondanti precipitazioni di questo piovoso mese di ottobre hanno già provocato, così come avvenuto più volte nel passato, smottamenti di terreno e apertura di crateri sulle strade del centro e della periferia. Uno di questi si è aperto su via Oreste Borghesi, al l ' incrocio con via Nazionale, sul versante occidentale del colle falisco, creando serie diff icoltà al traff ico e destando preoccupazioni per la stabilità degli edifici circostanti.

Altre voragini hanno interessato via delle Cannelle e via Card. Salotti. Precaria la stabilità della scarpata di via Solferino dove, qualche tempo fa, grossi massi erano precipitati sulla sottostante strada che fu chiusa al traf-fico per molti giorni. Fu necessario l ' intervento dei vigil i del fuoco di Viter-bo che verif icarono l' instabilità della scarpata e il pericolo costante di nuo-vi smottamenti.

Particolarmente delicati appaiono gli interventi alla base della basilica di S. Margherita la cui stabilità è messa a dura prova anche dal traff ico pe-sante che interessa la sottostante provinciale Verentana.

Lavori pubblici, la ditta non è pronta Siamo al paradosso. Diversi lavori pubblici ap-

paltati dal comune di Montefiascone non prendono l'avvio perché la ditta che se ne è aggiudicata l'ese-cuzione non si decide ad iniziarli nei tempi previsti dal contratto. "E così la gente protesta giustamente con noi - dicono il sindaco Mario Trapè e il consi-gliere delegato alle opere pubbliche Renzo Bertuc-cini - non sapendo che la responsabilità di questi assurdi ritardi è esclusivamente della ditta appaltatri-ce". Nello specifico si tratta del rifacimento di alcune importanti strade comunali che da tempo necessita-no di una ristrutturazione della pavimentazione e delle opere pertinenti e che sono ridotte ormai a dei veri percorsi di guerra. Sono nel dettaglio: via della Bastiglia il cui progetto è stato redatto dall'Ufficio Tecnico Comunale per un importo di lire 58 milioni.

I lavori sono stati aggiudicati con un ribasso a

base d'asta del 14,36% per circa 40 milioni ma non prendono il via per indisponibilità della ditta stessa. Altri rifacimenti stradali riguardano via Primie, via A-sinello e via XXV Aprile per un importo complessivo di circa 71 milioni aggiudicati con un ribasso che ha portato la cifra a 51 milioni ma che non vedono la lu-ce per le medesime ragioni.

Chiediamo al sindaco Trapè ed al suo collabora-tore Bertuccini come è possibile una situazione del genere, visto anche che tutte le formalità sono state espletate e che si dovrebbe presupporre la necessi-tà della ditta di eseguire i lavori per far lavorare i pro-pri operai e riscuotere i proventi degli appalti. "£ ' tut-to bloccato - rispondono i due amministratori - non sappiamo con certezza nemmeno l'indirizzo esatto della ditta in questione. Gli inviamo delle raccoman-date che ci ritornano indietro dopo la compiuta gia-

cenza postale e noi abbiamo le mani legate". Di intentare causa nemmeno se ne parla perché

sembra che quella del rinvio da parte delle ditte, di opere già aggiudicate, sia ormai una prassi consoli-data. Naturalmente a fronte di queste inadempienze che ritardano la sistemazione di strade così impor-tanti del centro storico e delle frazioni, ci sono opere che si stanno avviando regolarmente o sono in fase di avanzata realizzazione con grossi benefici per la popolazione residente. Si tratta, fra le altre, del mar-ciapiedi di via Zepponami per un importo di circa mezzo miliardo; la pavimentazione del piazzale Bel-vedere per 100 milioni, quella di via S. Lucia e la si-stemazione del tratto urbano della provinciale Veren-tana per 150 milioni. Ma l'impegno più importante è quello del recupero di un intero quartiere: quello del-la Bucarozza (zona di edilizia economica e popolare) dove il rifacimento di strade, marciapiedi, fogne e tratti di acquedotto comporterà un impegno di spesa di 1 miliardo e mezzo.

Chirurgia, nuovo metodo del Prof. Pugno Sta dando risultati eccellenti il metodo della spedalizzazione ridotta messa

in atto nella divisione di chirurgia dell'Ospedale di Montefiascone. Il primo ad esserne soddisfatto è il primario, prof. Vincenzo Pugno, principale artefice dell'innovativo sistema degli interventi chirurgici programmati ed eseguiti, per così dire, in tempo reale. "Non si tratta certo di un metodo rivoluzionario - so-stiene il prof. Pugno - perché è in atto da diverso tempo in tanti ospedali ita-liani, ma per noi è una novità assoluta che sta dando ottimi frutti, sia per quanto riguarda il paziente, che poi ne è il maggiore beneficiario, che per l'e-conomicità e la produttività dell'azienda, cui bisogna assolutamente adeguar-si".

In parole povere si tratta di ridurre al minimo indispensabile il ricovero o-spedaliero dell'ammalato bisognoso di un intervento chirurgico semplice, sia prima che dopo l'intervento stesso. Non più dunque, come succedeva una volta quando il paziente veniva ricoverato con settimane di anticipo rispetto al suo ingresso in sala operatoria, per tutte le analisi e gli esami preliminari e via anche i lunghissimi tempi di ricovero post-operatorio. Tanto per fare un esem-pio, come spiega il primario di chirurgia, il paziente che deve subire un inter-vento, non certo di quelli cosiddetti di "alta chirurgia", viene sottoposto a visita ambulatoriale dove gli vengono indicate tutte le analisi del caso e quindi viene rispedito a casa. Il giorno avanti, o addirittura lo stesso giorno dell'operazione, il paziente viene convocato in ospedale e quindi dimesso nel giro di qualche ora. Naturalmente, come sostiene il prof. Pugno, è indispensabile, in questa fase e in questi episodi, la puntuale ed attenta collaborazione dei medici di base che devono seguire il paziente sia prima che immediatamente dopo l'in-tervento chirurgico, sgravando così l'ospedale di un sovraccarico di lavoro.

Come abbiamo accennato da questo nuovo sistema ne beneficiano tutte le parti in causa: dal malato che non subisce più lo stress prima e dopo l'inter-vento; per l'équipe chirurgica che può smaltire il lavoro con una celerità prima impensabile; per la disponibilità di letti da riservare esclusivamente a chi ha effettivo bisogno di ricoveri prolungati ed in ultimo per l'azienda che ne trae un doppio beneficio: quello del risparmio e quello della massima produttività.

Storie di abbandono e di accoglienza Cani e gatti abbandonati hanno

trovato, negli anziani ospiti della ca-sa di riposo "Villa Serena" di Mon-tefiascone, chi si occupa di loro con dedizione e generosità.

E fioriscono storie commoventi di reciproco affetto che uniscono uomini ed animali che il destino e il trascorrere del tempo hanno emar-ginato ai limiti della società civile.

L'ultimo episodio i cui protago-nisti hanno commosso l 'opinione pubblica sul colle falisco riguarda u-na intera cucciolata di cagnolini ab-bandonat i dalla crudeltà dei loro padroni e la pronta accoglienza che gli stessi hanno avuto presso la ca-sa di riposo della via Cassia.

Tutto è cominciato una domeni-ca pomeriggio dove, all'interno del grande parco di Villa Cardinal Sa-lotti alla periferia nord di Montefia-scone, una persona che si reca o-gni giorno a governare dei gatti ran-dagi, ha notato i piccoli cagnolini vagare impauriti lungo i viali della villa. Quattro lupetti dal pelo marro-ne e dagli occhietti spaventati che erano usciti da uno scatolone ab-bandonato sotto una siepe e che si aggiravano nella vana ricerca del-

l'ingrato padrone. Pur trattandosi di una giornata

festiva è stato contattato l'assesso-re ai servizi veterinari del comune, Roberto Catasca che ha dato su-bito la sua disponibilità a trovare u-na adeguata sistemazione alla cuc-ciolata.

Il mattino seguente, di buon o-ra, sul posto sono giunti l'assessore Catasca accompagnato dal veteri-nario dell'Azienda Sanitaria di Viter-bo, dr. Gentili, i quali hanno rifocil-lato i cagnolini e quindi hanno fatto intervenire due operai del comune che li hanno presi e condotti a "villa Serena". L'assessore Catasca ha emesso la seguente ordinanza: "In data odierna gli operai del Comune di Montefiascone Menghini e Scan-no provvedono alla sistemazione di n. 4 cuccioli presso la Casa di Ri-poso Villa Serena".

Il veterinario dr. Genti l i provve-de alla loro iscrizione per un even-tuale affidamento. Chiunque sia in-teressato ad adottare i cagnol in i deve rivolgersi alla direzione della stessa casa di riposo o al servizio veterinario dell 'ASL di Viterbo, di-stretto di Montefiascone"

Page 5: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999 pag. 5

NOTE DI AGRICOLTURA

i insetti ci somigliano? Gli insetti sono compars i sulla terra

molte cent inaia di mil ioni di anni fa. In tut to questo tempo lunghiss imo hanno conquistato ogni angolo del mondo e si sono adattat i a qualsiasi s i tuazione. Si trovano ovunque, anche nei ghiacciai dei poli, nelle caverne più profonde, nei cra-teri vulcanici, nei pozzi petrolife-ri e cost i tuiscono oltre i tre quarti di tutte le specie a-nimali della terra. Date le piccole d imensioni del la magg io r par te di essi, non vengo-no t e n u t i m o l t o in c o n s i d e r a z i o n e . Ci rendiamo conto della loro p r e s e n z a so la -mente q u a n d o ci pro-vocano disturbi da parassi-ti c o m e p idocch i , c im ic i e pulc i o ci p r o v o c a n o grav i malattie come malaria, peste e febbre gialla; oppure diventa-no dannosi per gli animali allevati o causano notevoli perdite nei raccolti. Si ca lco la che ogni anno gli insett i di-s t ruggano circa il t redici per cento dei raccolt i agricol i . Tut tav ia r isulta anche che contribuiscano alla produzione orto-f ru t t ico la e pra t ico la i ta l iana per c i rca quattromila miliardi di lire annue; inoltre c'è da aggiungere che il volume di affari r iguardante il miele e i suoi sottoprodotti è di circa cento miliardi di lire l'anno.

Pur essendo an imal i poco evolut i , tendono ad organizzarsi sotto forma di aggregazioni o addirittura di società. La più grande capaci tà societaria degli in-setti è la divisione dei compiti e dei lavo-ri, arrivando ad avere degli insetti sterili per lavori specifici. Essi provengono sia dall 'uno sia dall 'altro sesso ed essendo incapaci di procreare, diventano degli in-stancabili ed abili lavoratori assumendo il ruolo più importante nella comunità. Ad essi è aff idato anche il del icato ed es-senziale compito delle cure e dell'alleva-mento dei nuovi insetti, della manuten-zione e del l 'ampliamento del nido, della raccolta e stivaggio del cibo e della dife-sa da attacchi nemici. Una sola femmina viene esonerata da qualsiasi obbl igo e diventa la femmina regina, specializzata solamente alla r iproduzione. Altri indivi-dui con enormi ventr i vengono trasfor-mati in magazz in i ambulant i adatti alla distr ibuzione di cibo agli insetti operai. Alcune società di formiche incrementano le scorte invernali di cibo facendo depor-re, da parte delle formiche operaie, delle uova di grosse dimensioni che, essendo steri l i , ve r ranno usate esc lus ivamente per l 'al imentazione. . Alcune formiche o-pera ie a r r i vano ad essere apparen te -mente tanto altruiste da compiere atti e-roici, dandosi volontar iamente la morte. Du ran te lo s v o l g i m e n t o de l le p rop r ie mansioni di operaia, improvvisamente u-na formica interrompe il lavoro e si ar-rampica sull 'erba del prato. Arrivata alla sommità di un filo d'erba afferra l'estre-mità con le sue possenti mandibole e si immobi l i zza come per incantes imo. In quel momento ha compiuto l'atto eroico di votars i al suic id io, essendos i posta

nella posizione più favorevole per essere mangiata dalle pecore che stanno bru-cando l'erba nelle vicinanze. Quale è la ragione di tale drammatico altruismo? E' successo che nel regno degli insetti esi-ste anche un piccolissimo verme che per completare il suo ciclo biologico e diven-tare un insetto adulto, ha bisogno dell'in-testino della pecora, unico luogo adatto

al suo svi luppo. Per raggiungere tale me ta r icorre ad uno s t r a t a g e m m a

diabolico: penetra nel cervello delle f o r m i c h e s o s t i t u e n d o s i ad

esso e t r a s f o r m a n d o l e in automi ordina loro di salire sui fi l i d 'e rba e di restare immobili in attesa di essere mangiate dalle pecore. Le formiche sacrificano così la loro vita per lo svi luppo di un altro insetto che le ha sch iav izza te . Altr i insett i , per raggiungere l 'ambita e

sospirata meta dell 'accoppia-mento amoroso , r icorrono ad un sotterfugio così perf ido, in-

tel l igente ed ingegnoso, da po-tersi paragonare agli inganni più famosi nella storia dell 'umanità. Un insettuccio comunissimo, peloso e con la probosci-de atta a perforare, munito di un paio di ali membranose, rassomigliante alla sco-stante mosca domestica, solamente un po' più snello e lungo, ha attirato l'atten-zione degli scienziati per la sua furbizia. All 'epoca dell 'accoppiamento, i maschi di questa razza di mosca sono tutti intenti a costruire un candido e vistoso pallonci-no, con i fili di seta che secernono da ghiandole poste in prossimità delle loro zampe anteriori. A lavoro ultimato, ma-schi e femmine insieme, partono per un gran volo nuziale. I maschi si portano appresso il proprio palloncino che offri-ranno in dono, con un rito speciale ap-pollaiati su un ramoscello, alla femmina che avranno scelto per l 'accoppiamento.

Mentre la femmina che ha accettato il dono ammira e rigira fra le zampe la candida sfera, il maschio, approfittando di questa momentanea distrazione, com-plice la frivolezza femminile, da luogo al solenne cerimoniale della fecondazione, abbindolando la sprovveduta. Ma perché il maschio deve ricorrere a questo strata-gemma? Perché l 'accoppiamento è pie-no di tensione e di pericolo, infatti, è mol-to facile che la femmina non gradisca le effusioni e si divori il maschio. Del resto la sfera ruffiana ha un vero valore poiché vi è imprigionato un piccolo insetto che viene donato in pasto. Soltanto che il ci-bo impacchettato in quel bozzolo di seta, terrà occupata la femmina più a lungo, oltre al solo tempo impiegato a succhiare i liquidi vitali della preda. Ma l'inganno, la propria e vera fregatura, consiste nel fat-to che alcuni maschi sono diventati tanto furbi da filare un bozzolo sericeo intorno a qualsiasi oggetto, anche non comme-stibile, come un sassolino o un pezzetto di foglia. Peccato che ancora non si sia riusciti a valutare l 'esplosione di collera delle femmine, dopo aver scoperto il rag-giro.

Gimberto

Brevi cenni sulla prelazione di fondi rustici

(3a parte)

Al fine di poter consentire, in concreto, l'esercizio del diritto di pre-lazione il venditore del fondo ha l'onere di notificare all'avente diritto la proposta di alienazione (c.d. denuntiatio) con l'indicazione del prezzo, delle principali clausole contrattuali e delle generalità del terzo acqui-rente (10). Quest'ultimo elemento è sempre necessario, potendo influi-re sulla determinazione volitiva del prelazionario il quale, nel caso di acquisto da parte di persona diversa da quella indicata all'interno del-l'atto notificato, ha diritto di riscattare il bene; ciò anche quando tra le clausole del preliminare sia stata prevista la riserva di nomina, ad ec-cezione del caso in cui nella stessa sia contenuta una predetermina-zione dei soggetti tra i quali debba essere effettuata la scelta (11).

L'avente diritto alla prelazione, ricevuta la proposta di alienazione, ha trenta giorni di tempo per dichiarare, con atto recettizio, se intende esercitare la facoltà riservatagli dalla legge. Trascorso inutilmente tale termine il proprietario è libero di vendere alla persona indicata nella "denuntiatio".

Nel caso in cui, invece, il proprietario del fondo non notifichi la pro-posta di vendita oppure alieni il fondo a persona diversa o ad un prez-zo dissimile da quello contenuto all'interno della "denuntiatio", il prela-zionario ha la facoltà di procedere, entro un anno dalla trascrizione dell'atto di vendita nei Registri Immobiliari, al riscatto del fondo nei confronti del terzo acquirente e dei successivi aventi causa.

Secondo autorevole dottrina il riscatto deve essere classificato tra i diritti potestativi, il cui esercizio determina il mutamento della situazio-ne giuridica pregressa (12) e la eventuale sentenza pronunciata dal giudice al riguardo non ha carattere costitutivo, bensì di mero accerta-mento. La rinunzia alla prelazione, che può essere effettuata anche contestualmente alla stipula dell'atto notarile di trasferimento, è valida ed efficace solo successivamente alla comunicazione della proposta di vendita.

Secondo la Giurisprudenza di legittimità, infatti, non è ammissibile la rinunzia preventiva la quale, rivolgendosi ad un destinatario indeter-minato ed in mancanza di qualsiasi indicazione sul prezzo, costituisce un negozio atipico contrario al regime legale e non meritevole, perciò, di tutela giuridica (13).

La prevalente Giurisprudenza reputa ammissibile la compravendi-ta sottoposta alla condizione sospensiva del mancato esercizio della prelazione nei termini di legge (14). L'esercizio concreto del diritto di prelazione, nonché l'eventuale diritto di riscatto spettano, considerata la loro natura personale e potestativa, esclusivamente al titolare del rapporto agrario ma non al rispettivo coniuge in regime di comunione di beni, il quale può solo divenire contitolare del fondo acquistato o ri-scattato dal coniuge prelazionario (15).

Nel caso di concorso tra una pluralità di confinanti coltivatori diretti, aventi ciascuno un autonomo diritto alla prelazione, l 'orientamento consolidato alla Giurisprudenza non ritiene possibile, in quanto contra-stante con l'intento del legislatore di permettere la costituzione o l'am-pliamento della proprietà coltivatrice, l'esercizio congiunto dei rispettivi diritti con conseguente divisione pro-quota del terreno. Pertanto, aven-do ciascuno di tali soggetti un diritto di prelazione autonomo e distinto sull'intero fondo (16), occorre escludere da tale fattispecie l'ipotesi re-lativa all'instaurazione di un regime di comproprietà e dirimere il con-flitto a favore di un unico proprietario. Tale soluzione appare preferibile sebbene comporti, in concreto, il potere del giudice di accertare quale soggetto, attraverso l'accorpamento dell'intero fondo, realizzi maggior-mente le finalità della legge, volte alla ricomposizione fondiaria e all'in-cremento dell'impresa diretto-coltivatrice.

Nota 10 - L'intervento dell'Ufficiale Giudiziario non deve ritenersi necessa-rio, poiché la norma parla espressamente di lettera raccomandata; per la suffi-cienza di ogni forma idonea allo scopo vedasi Cass. 8 luglio 1991 n. 7948 in Vi-ta Notarile, 1992, pag. 156.

Nota 11 - Corte di Cassazione, sentenza n. 3272 del 13 maggio 1983 con nota redazione di Triola, in Giustizia Civile 1984,1, pag. 2573.

Nota 12 - Triola. La prelazione agraria, 1984, pag. 142. Nota 13 - Corte di cassazione, sentenza n. 872 del 29 gennaio 1991 in

Giustizia Civile, Rep. 1991 v. Contratti agrari n. 29. Nota 14 - Corte di Cassazione, sentenza n. 6108 del 16 giugno 1990 con

nota di Triola, in Giustizia Civile 1990,1, pag. 2530. Nota 15 - Corte di Cassazione, sentenza n. 954 del 15 gennaio 1981, in

Giustizia Civile, Rep. 1981, v. Contratti agrari n. 163. Nota 16 - Corte di Cassazione, sentenza n. 8701 dell'otto agosto 1995 in

Giustizia Civile, Mass. 1995. Roma 4 dicembre 1998

Dott. Marco Marianello

Page 6: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

pag. 6 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999

Taccuìno economico e tributario a cura del Dott. Franco Radicati

Negli ultimi giorni di ogni anno, il noto quotidiano economico "Il Sole 24 ore" pubblica i ri-sultati di una indagine statistica condotta da specialisti economici sulla qualità della vita nelle 103 province italiane. La classifica generale delle "Province dove si vive meglio" ci riserva u-na piacevole sorpresa: la provincia di Viterbo si è infatti piazzata al 10° posto, risalendo la classif ica rispetto alla 41 s posizione dello scorso anno. La lettura dell 'ampio servizio dedi-cato alle numerose statistiche usate per stilare la classifica generale ci sorprende ancora di più: infatti, il forte recupero di posizioni realizzato nella nostra provincia è sostanzialmente dovuto nientepopodimeno che al terzo posto assoluto ottenuto nell 'area "affari e lavoro".

In quest 'area mostr iamo risultati sbalorditivi: s iamo addirittura al secondo posto se si considera il numero di imprese registrate, che nella nostra provincia sono ben oltre tredici o-gni cento abitanti.

Ma sarà vero che fra tutte le oltre cento province italiane noi merit iamo la medaglia di bronzo per quanto riguarda gli affari e il lavoro? Speriamo almeno che questa inaspettata pubblicità orienti gli investitori verso la nostra provincia, che sembrerebbe invece bisogno-sa di lavoro e carente di affari.

Ma vediamo, in dettaglio, come si è piazzata la nostra provincia in ognuno dei gruppi in-dicatori utilizzati per le elaborazioni (si indica fra parentesi il piazzamento nelle classifiche parziali):

1) Tenore di vita: 5° posto in graduatoria, ottenuto come segue: - reddito pro-capite 21,3 milioni (60°); - deposito bancari per abitante 12,61 milioni (68°);

premi polizze vita per abitante 272 mila lire (65°), importo medio mensile pensioni INPS 798 mila (70°); - prezzo medio appartamenti nuovi semi-centrali al mq 1.750.000 lire (26°); - co-sto della v i ta - i -1%(57° ) .

2) Affari e il lavoro: 3a posizione, dato dai seguenti risultati. - imprese registrate: 13,31 imprese ogni 100 abitanti (2°); - nuove imprese: 49,92 ogni

100 già registrate (4°); - imprese fallite: 12,74 ogni 1000 registrate (11°); - infrastrutture per le imprese: punti 562 su 1000 (22°); - iscritti alle liste di col locamento: 13,4 ogni 100 abitanti (58°); - giovani (sotto 29 anni) iscritti al col locamento: 59,2 ogni 100 (83°).

3) Servizi e l 'ambiente: 16a posizione, come segue: - tempo impiegato dal l ' INPS per la l iquidazione delle pensioni di vecchiaia: 38 giorni me-

di (56°); - giorni necessari per la consegna di lettere nei capoluoghi: 1 giorno (1°); - numero dei posti letto negli istituti di cura: 7,9 ogni 1000 abitanti (23°); - affollamento nelle scuole se-condarie: 20,2 studenti per classe (26°); - ecosistema urbano: indice di 48,72 (42°); - nume-ro di autovetture circolanti: 56,8 ogni 100 abitanti (61°).

4) Criminalità e ordine pubblico: 16s posizione. - Zero è il numero di omicidi volontari denunciati ogni 100 mila abitanti che ci porta al

vertice della classif ica (1°); - rapine: 3,7 ogni 100 sportelli bancari (26°); - furti 301,4 ogni 100 mila abitanti (37°); - minorenni denunciati: 4,8 ogni 100 abitanti (30°); - truffe denuncia-te: 147,7 ogni 100 mila abitanti (94°); - borseggi e scippi: 137 ogni 100 mila abitanti (18°).

5) Popolazione: 308 posizione. - densità popolazione: 80,6 abitanti per Kmq (19°); - numero di morti: 10,81 ogni 1000 a-

bitanti (64°); - numero di suicidi: 6,5 ogni 1000 abitanti (32°); -numero di morti entro il pr imo anno di vita 2,77 ogni 1000 nati (38°); - trasferimenti da altre province: 121,9 iscrizioni ogni 100 cancellazioni (10°); - numero di separazioni legali: 23,17 ogni 100 mila famiglie (36°).

6) Tempo libero: 52a posizione. - associazioni artistiche culturali e ricreative: numero 41,88 ogni 100 mila abitanti (45°); -

spesa per spettacoli sportivi: 2.263 lire medie per abitante (81°); - spesa media per spettaco-li teatral i e musicali : 4.765 lire (70°); - sale cinematograf iche: 3,43 otjni 100 mila abitanti (38°); - palestre: 9,27 ogni 100 mila abitanti (59°); - librerie: 9,27 ogni "100 mila abitanti (30°).

In conclusione non si può fare a meno di accontentarci e rallegrarci poiché, fra le varie classif iche, abbiamo ottenuto il pr imo posto in ben due classifiche: quella per il numero di o-micidi in quanto nella nostra provincia, grazie al Cielo, non ne è stato commesso nessuno; e quella per la velocità del servizio postale, per il quale si rende necessario un plauso ai solerti impiegati postelegrafonici.

Informazioni di difesa delle colture e di politica agraria a cura del Dott. Agr. Massimo Angeloni

Via Verentana, 27 - Montefiascone - Tel. 0761/820310

Con i migl iori augur i per un p rosperoso anno nuovo diamo una piccola rassegna ai trattamenti da effettuare in questo periodo di riposo per le piante. Per l'olivo, tenendo presente che si devono riman-dare nel tempo il più possibile i tagli sulle piante per non anticipare il risveglio vegetativo, per la fine del mese si può prevedere l'inizio della potatura, ricor-dandosi di disinfettare bene i tagli con prodotti ra-meici nel caso si debba fare anche una slupatura.

Per la potatura delle Drupacee, si consigl ia di eliminare e distruggere con il fuoco tutti i residui che portano infezioni di cancri rameali e se per caso le temperature di f ine mese dovessero essere miti, si consiglia di fare anche dei trattamenti con ziram o TMDT, ma solo negli appezzament i dove non si sia usato DNOC ammonico.

Per le Pomacee l 'unica raccomandazione da fa-re, oltre natura lmente ad una buona d is infez ione dei tagl i grossi che va le anche per tut te le al tre piante, la lotta diretta contro le larve di insetti xilo-fagi, cioè che entrano dentro il legno, con l' introdu-zione di prodotti gassif icanti o, se i fiori lo permetto-no, con un sempl ice fil di ferro.

Anche per la vite si possono prevedere degli in-terventi chirurgici per quelle piante che sono state evidenziate durante l 'estate con nastri per renderle riconoscibil i, colpite da mal dell 'esca: per queste piante la tecnica più sicura è quella della capitozza-tura appena sopra il punto di innesto e allevare poi uno dei ge rmog l i che spun te ranno a p r imavera ; questo nuovo tralcio comunque ha la stessa proba-bilità di essere infettato quanto una nuova barbatel-la.

Anno nuovo=Moneta nuova

1 t z u r o e q u i v a l e

a £ . 1 9 3 6 , 2 ?

Del Duca nuovo

Comandante CC.

Il comandante della Compagnia dei Ca-rabinieri di Montef iascone, Capitano Enio Simone ha raggiunto Hebron, in Cisgiorda-nia dove sarà impegnato nella missione u-manitaria, sotto la bandiera delle Nazioni U-nite, che lo ha già visto, in precedenza, pro-tagonista in Bosnia. Il comando della Com-pagnia viene assunto dal Maresciallo Aiu-

tante Stefano Del Duca, già a capo del Nu-cleo Comando della caserma "Col. Giusep-pe Contadini".

Un compi to del icato che Del Duca ha già svolto dal maggio del '97 al maggio di quest 'anno durante il distacco in Bosnia del Cap. Simone. Quel lo del comando di una Compagnia importante come quella di Mon-tefiascone, aff idato in via del tutto eccezio-nale ad un Sottuff ic iale, è per il M.llo Del Duca un ambito r iconoscimento che il Co-mando Generale del l 'Arma gli ha voluto tri-butare per le sue particolari doti di umanità, di senso del dovere e di giusta fermezza de-cisionale. Al Cap. S imone gli auguri di un buon lavoro in quel la terra martor iata e al M.llo Del Duca, che guiderà la Compagnia fino alla prossima primavera, un caloroso in bocca al lupo.

Umberto G. Ricci

Page 7: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999 pag. 7

Anno 1999. Attesa e speranza Il pontificato di Giovanni Paolo II passerà alla storia come quello caratterizzato dall'appuntamento con il 2000. Il tema di fondo che ha

stimolato e permeato le sue iniziative in vista del Terzo Millennio è quello, come lui stesso ha affermato, dell'evangelizzazione, anzi della Nuova Evangel izzaz ione. (T.M.A. , 21)

Giovanni Paolo II guarda in particolare alle nazioni tradizionalmente cristiane d'Europa e delle Americhe, dove sono presenti e vistosi i segni dell'ateismo, della secolar izzaz ione, dell'indifferenza religiosa, sì da r iconoscere che molti cristiani v ivono c o m e se Dio non esistes-se. Particolarmente a questi popoli propone un rinnovamento, che partendo dalla riscoperta di Gesù Cristo e del suo messaggio, rinnovi la vita personale, la famiglia, le comunità parrocchiali, e trasmetta alla comunità civile i valori evangelici della pace, della giustizia, della carità. Questo argomento è stato oggetto di attenzione nel numero di dicembre 1998 de "La Voce".

SPERANZA... NELLO SPIRITO SANTO

Non ci nasconde Giovanni Paolo II la difficoltà di questo cammino; ma ricorda che l'agente principale della Nuova Evangelizzazione è lo Spirito Santo e invita tutti i credenti a riporre in lui la speranza. "Il fon-damentale atteggiamento della speranza, da una parte, spinge il cristiano a non perdere di vista la meta finale che dà senso e valore all'intera sua esistenza e, dall'al-tra, gli offre motivazioni solide e profonde per l'impegno quotidiano nella trasformazione della realtà per renderla conforme al progetto di Dio". (T.M.A., 46)

E aggiunge: "I cristiani sono chiamati a prepararsi al Grande Giubileo dell'inizio del terzo millennio rinno-vando la loro speranza nell'avvento definitivo del Regno di Dìo, preparandolo giorno dopo giorno nel loro intimo, nella Comunità cristiana a cui appartengono, nel contesto sociale in cui sono inseriti e così anche nella storia del mondo.

E' necessario inoltre che siano valorizzati ed approfonditi i segni dì speranza presenti in questo ultimo scorcio di secolo, nonostante le ombre che spesso li nascondono ai nostri occhi: in campo civile, i progressi realizzati dalla scienza, dalla tecnica e soprat-tutto dalla medicina a servizio della vita umana, il più vivo senso di responsabilità nei confronti dell'ambiente, gli sforzi per ristabilire la pace e la giustizia ovunque siano state violate, la volontà di riconciliazione e di soli-darietà fra i diversi popoli, in particolare nei complessi

rapporti fra il Nord ed il Sud del mondo ; in campo ecclesiale, il più attento ascolto della voce dello Spirito attraverso l'accoglienza dei carismi e la promozione del laicato, l'intensa dedizione alla causa dell'unità di tutti i cristiani, lo spazio dato al dialogo con le religioni e con la cultura contemporanea "(T.M.A., 46)

VARI SEGNI DI SPERANZA I segni di speranza leggibili nel tempo che viviamo

e che il Papa riconosce nei due versanti, quello della società civile e quello della Chiesa, sono stati ripresi e illustrati dallo stesso Giovanni Paolo II nelle udienze generali del 19 e del 26 novembre 1998.

Segni di speranza presenti nella società civile sono riconosciuti nei progressi realizzati dalla scienza, dalla tecnica, dalla medicina. Ma questi progressi sono vera-mente tali, se si muovono nel rispetto dell'autentica ed integrale promozione umana. Un particolare cenno il Papa riserva "all'enorme progresso nel campo delle comunicazioni", e aggiunge: "Se i mass media saranno gestiti in modo da garantirne il pieno controllo democra-tico, e facendone veicoli di autentici valori, l'umanità potrà godere grandi benefici e si sentirà un'unica e grande famiglia" (Oss. Rom., 19 nov. 1998, pag.4)

Sul piano internazionale osserva i seguenti segni di .speranza:

• un più vivo senso di responsabilità nei confronti dell'ambiente, sia per ridurre i danni causati dall'uomo nel passato, sia per il rispetto e la valorizzazione dell'ambiente naturale per il futuro.

• Gli sforzi per ristabilire la pace e la giustizia nei rapporti tra i popoli. Le guerre e le stragi compiute nel secolo ormai al tramonto, come anche le condizioni di povertà estrema di molti popoli, non sembrano più tolle-rabili e gli interventi per riconciliare popoli e nazioni in contrasto tra loro o all'interno per avvenimenti storici non ancora superati, si moltiplicano e spesso con suc-cesso.

E' noto, almeno in generale se non misurato con dati statistici, il contributo dato dai cristiani con gli scritti e la parola, e più visibilmente con le opere, alla crescita di sensibilità e di impegno concreto per costruire a livel-

Padre eterno tra gli angeli, affresco (sec. XVI), Basilica di San Flaviano

lo internazionale rapporti di pace e di giustizia. Lo rico-nosceva già Giovanni Paolo XXIII nell'enciclica "Mater et Magistra" nel 1961 e Paolo VI nel l 'encic l ica "Populorum Progressio" nel 1968. Ma le stesse organiz-zazioni delle Nazioni Unite riconoscono ed apprezzano questo contributo.

Dio stesso opera nella storia umana per mezzo dei credenti, illuminati e sostenuti mediante il suo Santo Spirito.

SEGNI DI SPERANZA PRESENTI NELLA CHIESA

Nella successiva udienza generale svoltasi il 25 novembre, Giovanni Paolo II ha offerto una lettura dei segni di speranza presenti nella Chiesa alla fine del secondo millennio, che manifestano la continuità dell'ef-fusione dello Spirito Santo che ebbe inizio il giorno di Pentecoste.

"Tra gli avvenimenti ecclesiali che hanno ampiamente segnato il nostro secolo, il primo posto spetta al Concilio Ecumenico Vaticano II. Grazie ad esso la Chiesa ha estratto dal suo tesoro "cose nuove e cose antiche" e ha sperimentato in certo modo la grazia di^nia rinnovata Pentecoste.

A ben vedere i segni di speranza che animano oggi la missione della Chiesa sono strettamente congiunti a questa effu-sione abbondante dello Spirito Santo che la Chiesa ha sperimentato nella preparazione, nella celebrazione, e nell'applicazione del Concilio Vaticano II" (Oss. Rom. 26 nov. 1998, pag.6).

In effetti alcuni segni di speranza collegati con il Concilio Ecumenico Vaticano II hanno il carattere di novità; altri dal Concilio hanno tratto un impulso nuovo assai promettente. Tra i primi è certamente da ricordare la vocazione e la missione dei laici nella Chiesa, chiamati a partecipare alla sua vita e ad assumere com-piti di corresponsabilità. Attraverso i laici il Vangelo può entrare negli ambiti complessi della vita sociale, econo-mica, politica; i laici sono chiamati a sollevare i ministri sacri dalle responsabilità amministrative e essere loro di aiuto perfino nell'assunzione di alcuni ministeri.

• Altro segno di speranza è il ruolo della donna nella Chiesa; mediante lo specifico "genio femminile" di cui è dotata, la donna attua la vocazione che le è pro-pria in conformità al disegno di Dio. Già Paolo VI rico-nosceva che i due terzi delle persone impegnate nell'e-vangelizzazione, soprattutto mediante la catechesi, erano donne, suore o laiche.

• Segni visibili di speranza si possono riconoscere nello sviluppo che hanno preso in questi ultimi decenni alcuni ambiti della vita e dell'azione pastorale della Chiesa. Seguendo le riflessioni proposte da Giovanni

Paolo II nell'udienza generale citata, li sottoponiamo all'intelligenza del lettore di queste righe, ma anche al suo impegno di partecipazione a segni del nostro tempo promossi dall'azione dello Spirito Santo. Ai movimenti ecclesiali il Papa dedica queste parole: "Essi sono un segno della libertà di forme, in cui si realizza l'unica Chiesa, e rappresentano una sicura novità, che ancora attende di essere adeguatamente compresa in tutta la sua positiva efficacia per il Regno di Dio all'opera nel-l'oggi della storia".

La molteplicità dei movimenti può essere favorita dalla complessità e dalla varietà delle situazioni, ma esige di essere sempre coordinata nell'unità, che è ele-mento essenziale della Chiesa. Perdendo di vista l'esi-genza dell'unità, è possibile che la diversità dei movi-menti conduca all'incomprensione se non alla conflittua-lità.

"Il nostro secolo - continua Giovanni Paolo II - ha visto germogliare e crescere il seme del movimento ecumenico, nel quale lo Spirito Santo ha convogliato i membri delle diverse Chiese e comunità ecclesiali a ricercare le vie del dialogo per il ristabilimento della piena unità".

Giovanni Paolo II indubbiamente ha presente il grande impulso a questo dialogo, derivato dall'attenzio-ne che il Concilio Ecumenico Vaticano II ha dedicato all'Ecumenismo, offrendo, al termine di un lungo dibatti-to, un decreto conci l iare su questo argomento. L'appassionata preghiera di Gesù rivolta al Padre "che tutti siano una cosa sola perché il mondo creda" non può essere disattesa alle soglie del Terzo Millennio. E' necessario superare decisamente le divisioni del passa-to e vivere nella comprensione, nella carità interiore, nella preghiera, nella santità della vita il rapporto, anzi la ricerca di comunione con le altre Chiese cristiane.

• Lo spazio dato al dialogo con le religioni e con la cultura contemporanea" chiude l'elenco dei segni di speranza offerto dal Santo Padre alla nostra attenzione e al nostro operare in vista del Terzo Millennio. In effetti l'atteggiamento avuto nel passato verso le religioni non cristiane ha suscitato spesso sospetti e reazioni, che hanno reso difficili i rapporti della Chiesa con questi popoli, soprattutto quando il colonialismo è caduto per dare spazio alla loro indipen-denza. Tut tavia, in part icolare dopo il Conci l io Ecumenico, è stata intrapresa la via del dialogo, della comprensione reciproca, del riconoscimento dei valori religiosi comuni e "dell'urgenza di unire gli sforzi per dare un'anima al progresso e contribuire all'impegno morale dei popoli". Del resto i Paesi cristiani d'Europa da alcuni anni stanno accogliendo lavoratori con le loro famiglie e turisti provenienti da tanti Paesi del mondo. Con questi "ospiti" entrano in contatto le nostre parroc-chie, le quali, soprattutto per i più poveri, promuovono iniziative benefiche, avviando quel processo di integra-zione che è nella natura delle relazioni umane.

Le vergini sagge e le vergini stolte

Page 8: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

pag. 8 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999

CARITAS INFORMA

Si è a p p e n a c o n c l u s a la n o s t r a ini-z ia t i va

NATALE DI FRATERNITÀ'

t e n d e n t e a r a c c o g l i e r e o f f e r t e a l i -m e n t a r i da d e s t i n a r e ai n o s t r i p o v e r i .

La c r i s t i a n a s o l i d a r i e t à d e l l a n o s t r a g e n t e ha a v u t o u n a u l t e r i o r e c o n f e r m a .

I r isu l ta t i s o n o stat i a d d i r i t t u r a s u p e -r ior i a que l l i d e l l o s c o r s o a n n o c h e p u r e f u r o n o a m p i a m e n t e pos i t iv i .

I n t e n d i a m o q u i n d i e s p r i m e r e c o m -p i a c i m e n t o e g r a t i t u d i n e a tut t i gl i o f fe -rent i ai q u a l i ci p i a c e a g g i u n g e r e i t i to-l a r i d e i d u e S u p e r m e r c a t i C O O P e C O N A D e d al p e r s o n a l e d e g l i s t e s s i c h e h a n n o o f f e r t o u n a p r e z i o s a c o l l a b o r a -z i o n e .

L ' o c c a s i o n e ci è g r a d i t a per r i vo lge -re a n c o r a u n a v o l t a a t u t t e le p e r s o n e c h e h a n n o u n a i n t i m a c o n v i n z i o n e d i s v o l g e r e a t t iv i tà c a r i t a t i v a a d of f r i re a l la C a r i t a s l o c a l e la p r o p r i a d i s p o n i b i l i t à a n c h e p e r la g e s t i o n e d e i d u e n u o v i se rv i z i in c o r s o d i r e a l i z z a z i o n e :

- un p a s t o c a l d o - un p o s t o letto

a chi non ce l'ha!

CARITAS - Santa Margherita Tel. 0761 826684

(mercoledì e sabato ore 10-12)

A / o ^ t l ^ i C i ^ i O - Giuseppe Ferìizzi

S. Cecilia 1998 Nel g io rno de l la so lenn i tà l i turg ica de l la

I m m a c o l a t a C o n c e z i o n e , il C o m p l e s s o Bandist ico "Città di Montef iascone" ha festeg-giato la Patrona S. Cecilia Vergine e Martire.

Le vie e le piazze cittadine sono state ralle-grate da piacevoli esecuzioni che hanno accre-sciuto il cl ima festoso della eccezionale giorna-ta.

C o n i c o m p o n e n t i de l C o m p l e s s o Bandis t ico e loro fami l iar i , e rano present i il bravo di ret tore, Maest ro V incenzo Gioiosi , simpat izzant i e sostenitori , oltre alle Autor i tà cittadine: notati il Sindaco Trapè e gli assesso-ri Paradiso e Fumagalli. Ha fatto gli onori di c a s a l ' i n f a t i c a b i l e p r e s i d e n t e F r a n c o Zampetta.

Ma indubbiamente il momento più sugge-s t i vo si è ve r i f i ca to ne l la Bas i l i ca di San ta Margheri ta durante la Messa Solenne celebra-ta da Mons. Antonio Patrizi, esperto musicale di grande levatura, che nella Omel ia ha sottoli-neato il grande significato cristiano ed artistico delle due festività. Una piacevole sorpresa per i numeros i fede l i p resent i è s ta ta cos t i tu i ta dal la esecuzione, ot t imamente eseguita, dell' "Ave Maria" di Gounod.

E' poi seguita la tradizionale riunione convi-v ia le p resso il R istorante "Da Corrado" al lago, che ha servito ai commensal i un ricco e gustoso menù.

Al compimento del suo quindicesimo anno del la sua r icost i tuz ione, la nost ra Banda si mantiene ben salda ed efficiente e l'augurio di tutti i cittadini è che possa continuare a vivere e crescere per tenere in piedi una cultura musi-cale di eccel lente estrazione popolare come quella bandistica.

A conclusione di queste note non possiamo dimenticare di rivolgere un pensiero, pieno di affettuosa commozione, al caro amico e bra-vissimo trombettista Pietro Bartolozzi, recen-temente scomparso, che nel passato fu la figu-ra emblematica della nostra grande tradizione bandistica.

Incontro di fine d'anno con l'Associazione di Solidarietà Falisca Il g i o r n o 5 d i c e m b r e l ' A s s o c i a z i o n e di

Sol idar ietà Fal isca ha celebrato il suo ottavo a n n o di p r o f i c u a a t t i v i t à p r e s e n t a n d o a l l a Assemblea dei Soci il consueto consunt ivo di fine d'anno.

Nel la re laz ione presentata dal Presidente Goffredo Balestra, sono state riferite notizie di grande interesse sulla f i lantropica attività ese-gu i ta i n fa t i cab i lmen te dag l i o l t re cen tod iec i volontari che ne compongono l 'organico, soste-nuti e diretti da tutti gli organi direttivi (presiden-za, consiglio di amministrazione, collegio sinda-cale) e dai tre benemerit i medici dottori Cricco, Foscarini e Rosetto. Ad essi si uniscono con continua, ammirevole disponibil ità altri numero-si medici di base e specialisti che ne rafforzano la solidità strutturale e la professionalità opera-tiva.

A tutt 'oggi la Associazione ha eseguito oltre c i n q u e m i l a i n t e r v e n t i , p e r c o r r e n d o p iù di 160.000 km, disponibi le sempre, in ogni stagio-ne ed in ogni manifestazione a coprire il servi-zio di pronto intervento.

Se oltre 2 .500 capi famig l ia , equivalent i a circa 6.000 concittadini danno spontaneamente la p r o p r i a a d e s i o n e v e r s a n d o il c o n t r i b u t o annuo, esiste indubbiamente un motivo di spe-

ranza e di fiducia che li coinvolge nella attività e nella eff icienza di un servizio introvabile altro-ve.

E' per questa ragione che intendiamo espri-mere anche da queste pagine il nostro più vivo compiacimento a tutti i magnifici componenti di un volontar iato così in t imamente ed intensa-mente motivato a servizio della nostra salute.

Al Presidente Balestra, al vice Presidente

Marziali, allo staff medico ed a tutti gli operatori va il nostro più vivo app rezzamen to ins ieme alla più ampia espressione di gratitudine.

Alla riunione conviviale presso il Ristorante "Il Caminetto" gestito con signoril ità e profes-sional i tà dal Cav. Cesare Salviani, notata la presenza del Sindaco Trapè che ha conferma-to il sostegno del l 'Amministrazione Comunale e l 'augurio di buon lavoro per il futuro.

û i l ï ï I

S1I0ÄMFT4 FAlfSCâ WMtFU:

Page 9: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999 pag. 9

"La Zingara" a Montefiascone Lo show televis ivo di RAI UNO "La Zingara" è appro-dato a Montefiascone il gior-no 17 dicembre; la trasmis-sione è imperniata sui pro-verbi e condotta da Giorgio Comaschi, con la parteci-paz ione de l l ' a f fasc inan te Cloris Broschi, nei panni de l la Z ingara . La RAI ha registrato le puntate poi tra-smesse il 28, il 29 dicembre ed il 1° gennaio 1999. La mani festazione, voluta d a l l ' A m m i n i s t r a z i o n e Comunale, in particolare dal Sindaco Mario Trapè e dagli Assessori Fumagalli Fernando (turismo) e Paradiso Maurizio (cultura), si è svolta presso il salone della Rocca dei Papi, per l'occasione rivestito con tutti gli addobbi e gli armamenti del Corteo Storico Falisco, sem-pre disponibile ad ogni iniziativa.

Si è riscontrato un enorme successo, non solo perché i concorrenti che si sono alternati sul palco hanno complessivamente vinto più di 30 milioni, ma perché ha fatto conoscere la nostra città a milioni di italiani che ogni sera seguono con interesse questa trasmissione.

La Scuola Cattolica Montefiascone con gli Istituti del Seminario Barbarigo, le

Maestre Pie Filippini, il Magistrale delle Benedettine S. Pietro, può vantare un glorioso passato e un florido presente nella realtà della Scuola Cattolica.

Sono quasi tre secoli che, da quando il Ven.le Cardinal Barbarigo con S. Lucia Filippini iniziarono la loro opera, la Scuola Cattolica ha supplito la mancanza del potere civile che a stento ha fornito, specialmente ai piccoli centri, le sue strutture.

Le scuole materne che un tempo si chiamavano Asilo di Infanzia, ancora non erano nei sogni dello Stato e /è nostre Maestre Pie erano presenti ed attive in tutti i paesi del nostro comprensorio, e il Seminario era l'unica scuola postelementare.

Il 21 dicembre u.s. si è voluta celebrare questa presenza con una festa che le Maestre Pie, il Seminario e l'Istituto S. Pietro hanno organizzato e ben realizzato.

"Villa Serena" e Scuola Media

Presenti il Preside della Scuola Media del Seminario prof. Arzildo Moschini, il Preside dell'Istituto Magistrale prof. Mons. Luigi Mocini, la ex direttrice della Scuola Elementare prof.ssa Adua Tranquilli, la Superiora delle Maestre Pie Sr. Teresa.

Ai vari momenti della festa, animata da belle prestazioni degli alunni, sono stati presenti, oltre le autorità scolastiche interessa-te, il sindaco sig. Trapè, un rappresentante del Provveditorato, e

Manifestazioni spo "La Valle"

D o m e n i c a 20 d i c e m b r e a Montef iascone presso il Maneggio "La Valle" alla presenza di un folto pubbl ico (circa 2000 persone) si è svolta la 2- Prova del Campionato di Società Regionale Allievi Promesse e Senior, la 2- Prova del "Trofeo delle Regioni" allievi e junior, la 1s Prova di C a m p i o n a t o Reg iona le ragazz i e cadetti e la 18 Prova Trofeo Esordienti. La manifestazione, ottimamente organizzata dall'Assessore allo Sport e Turismo Fumagalli Fernando, insieme all'Atletica Montefiascone del Presidente Gatti Bruno e Gianlorenzo Massimo in collaborazione con la F.I.D.A.L. di Viterbo del Presidente Biscetti, ha visto la presenza di circa 700 atleti provenienti da tutta la regione. Perfetto il campo di gara, buone prestazioni in tutte le categorie, la vittoria più interessante nei 10 km, dove Trivelloni Silvio del C.S. Aeronautica si è imposto allo sprint davanti al compagno di squadra Innerhofer Wilhelm; nei 6 km Senior femminile vittoria di Novelli Firmana della SAI Assicurazioni. Buonissima la 6- piazza dell'atleta falisco Mencio Marco nella categoria cadetti già campione regionale nella stessa specialità. Buone anche le pre-stazioni dei montefiasconesi Mocini Daniele (juniores) e del fratello Mocini Devis (senior). A detta di tutti gli atleti e dei rappresentanti regionali federali, è stata una grande giornata di sport perfettamente riuscita sotto il profilo tecnico ed organizzativo. Non rimane che ringraziare l'Assessore allo Sport Fumagalli Fernando, nonché i due diri-genti dell'Atletica Montefiascone Bruno Gatti e Gianlorenzo Massimo. L'Assessore ringrazia, inf ine, il s ig. Quat t ranni Luigi, propr ietar io del Maneggio "La Val le", l 'ASVÒM di Montefiascone, l'Associazione Solidarietà Falisca ed i Vigili Urbani per la piena collabo-razione.

Il rappresentante del Provveditorato agli Studi, il Sindaco Mario Trapè, il Direttore Didattico prof. Enzo De Benedetti.

delegati delle varie scuole di Montefiascone ed altre autorità. La presenza più gradita e significativa è stata quella del

nostro Vescovo Chiarinelli, che ha preso la parola per far riflette-re sull'importanza della realtà anche in presenza di pubblicizzate manifestazioni in contrario.

Queste scuole: Seminario, Maestre Pie, Benedettine non sono "scuole dei preti"! Sono scuole delle famiglie che le scelgono e, in mancanza di interessamento dei pubblici poteri, le sostengono.

Siano presenti, nelle scelte che ora devono fare i genitori per l'anno scolastico '99-2000.

Auguri agli Istituti, a chi li dirige e a chi li sceglie. d.L.M.

Il g iorno 17 d i cembre i ragazzi della S c u o l a Med ia "A. M a n z o n i " , come con-s u e t u d i n e ( 3 ° a n n o ) , hanno fa t to v is i ta agl i osp i t i de l la casa di ripo-so di "V i l la

Serena" per gli auguri di fine anno. Per l'occasione i ragazzi, ben diretti dal professore Boldini Pietropaolo, si sono esibiti in un concerto comprendente pezzi di flauto alternati a canti natalizi. Al termine i ragazzi, accompagnati dall'Assessore Fumagalli e da tutti i loro insegnanti, si sono trattenuti a colloquiare con gli ospiti, rimasti entusiasti della manifestazio-ne. Lo stesso concerto è stato poi ripetuto il giorno 19 dicembre, presso l'oratorio di Zepponami, ed il giorno 21 alla presenza del Sindaco, del Preside e di un foltissimo pubbli-co, presso la Basilica di S. Flaviano. Un plauso va fatto alla scuola ed a tutti i ragazzi che vi hanno partecipato con bravura ed entusiasmo.

Page 10: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

pag. 10 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999

Che il tempo?

V Si nasce, si cresce, ci si sposa, come è avvenuto per Giuseppe Camicia che il 5 dicembre, presso il C O S S G Convento dei Cappuccini di Amelia (Terni) si è involato a nozze con l'insegnante Giovanna Carboni, si rea-

lizza, ... e poi... ci si prepara a raggiungere la giovinezza eterna. La vita è un breve arco che si compie per approdare alla mèta che Dio Padre ci ha fissato. Tutto quello che facciamo può avere il valore dell'eternità se lo compiamo con l'amicizia di Dio nel cuore. Scorre inesorabile il tempo... ma possiamo applicarci sopra il timbro dell'eternità!

Novantenne Il giorno 13/12/1998, circondata dall 'affet-to de i f ig l i e pa ren t i , la s i g n o r a Ba ldo Maria ha festeggiato il bel t raguardo dei novant 'ann i . Per la c i rcos tanza era pre-sente anche il figlio Torquato e la moglie Elisa (nella foto), giunti dal Friuli Venezia Giulia.

Auguri Mamma, per i novant'anni, ch'oggi ti festeggiamo con amore, tutti preghiamo, con gioia, il Signore che ti porti al traguardo dei cent'anni.

Cosi, senza grossissimi malanni, ti sia propizio il prossimo avvenire e noi, tuoi figli, senza alcun ridire dobbiamo esserti accanto: senza inganni.

L'amico Fanali Giovanni Fino a poco tempo fa, scendendo per la "scesa di Mimmi", sen-tivate il rumore sonoro e regolare di una pialla o di una seghe-ria, accompagnato dal ritmico battere di un pesante martello. C'era il "fagocchio", il sig. Fanali Giovanni con i suoi fratelli. Dalla sua ampia bottega uscivano lucenti carri con mastodontici ruote o anche aratr i , a t t rezz i p rez ios i per i con tad in i di un tempo. Ora quegli attrezzi non si usano più. I fratelli Fanali hanno chiu-so bottega. Il signor Giovanni porta bene i suoi anni e si trattie-ne in f raterna conversaz ione con gli altri ospiti della Casa di Riposo.

Utopia e Fiducia Se cerchi la vita la morte t'assale; la vita immortale dell'uom sei Tu, Signore Gesù.

Se cerchi la gioia incontri il dolore, la gioia del cuore soltanto sei Tu Signore Gesù.

Se cerchi l'eterno il tempo ti serra; la Fede non erra: l'eterno sei Tu, Signore Gesù.

Se cerchi la pace tu trovi la guerra; la pace qui in terra dell'uomo sei Tu, Signore Gesù.

Chi segue demente la sfinge fatale dal campo morale per sempre sbandò.

La sete dell'oro - funesta radice -nessuno felice finora lasciò.

O Cristo pietoso dal cuore ferito ad ogni pentito perdono Tu dà, Signore Pietà!

Domenico Cruciani

Nozze d'oro

Un campo spesso sconosciuto Un lavoratore

Il s ig. A l f r e d o C h i o d o con la s p o s a Ines Ranucci hanno voluto ricordare, con la bene-d i z i o n e de l S i g n o r e , n e l l a c h i e s a d e l l a Madonna di Montedoro, i loro 50 anni di matri-monio.

La mamma è mamma, merita ogni bene, va curata ed amata giornalmente e dobbiamo far nostre le sue pene.

Il figlio deve porsi bene in mente, che gli ha dato la vita e tanto affetto e, che senza di Te, sarebbe NIENTE!

Tuo figlio Torquato

La festa di allora (6 d icembre 1948) l 'hanno ripetuta, circondati dal la figlia Agostina, dal genero Bruno Ciripicchio e dai due splenidi nipoti Monica e Marco. Il tutto naturalmente è finito in gloria, con un bel simposio. A risentirci, cari sposi, per le prossime nozze di diamante!

Giuseppe Raggi Alle ore 15 del 17.12.98, nel tempio della "Madonna delle Grazie", il parro-co Don Biagio Governatori ha celebra-to la S. M e s s a in s u f f r a g i o d i Giuseppe Raggi. Era presente la con-s o r t e , il f i g l i o , i nepo t i , i p a r e n t i e numerosi amici L'eterno riposo dona a lui, o Signore. Riposi in pace.

E. Cataldi Abbiamo voluto riportare qui la notizia per completare i vari aspetti della vita... Si nasce... si muore. Ci attende l'eternità . di Dio Padre.

E' il marmista Porroni Guido che sta siste-m a n d o la cappe l l a de l le M a e s t r e Pie, con maestria e competenza, tanto è vero che ha preso quasi il colore del marmo che sta lavo-rando. "Chi non lavora - dice S. Paolo - non deve neppure mangiare". E' l e g g e di n a t u r a , ognuno nel la v i ta deve c o m p i e r e il p ropr io dovere. Dare a questo lavoro il valore dell 'e-ternità, signif ica r i t rovarselo al termine del la propria esistenza terrena.

Sono alcuni stu-denti dell'istituto Diocesano S c i e n z e Religiose insie-me ad un loro insegnante: D. Pino Vittorangeii di Tuscania. P r e s i d e dell'Istituto è D. R a f f a e l e Ponziani. Tutti, avendo un titolo di studio, posso-no iscriversi all'Istituto e completare così i propri studi con le scienze religiose, un mondo spesso sconosciuto ma ricco d'interesse culturale. Perché non ci provi?

Page 11: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999 pag. 11

A.I.D.O. ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI ORGANI

"ORNELLA CACALLORO" - MONTEFIASCONE

La Pastorella edizione 1998

Otto anni fa, era il 1990, per la prima volta ebbe luogo una manifestazione che, con gli anni, è diventata un appuntamento, una tradizione per un numero sempre crescente di bambini e quindi di famiglie di Montefiascone.

A dicembre, in prossimità delle vacanze di Natale, sono diventati un centi-naio, ma le caratteristiche sono rimaste le stesse: i bambini si vestono da pasto-relli, le bambine da contadinelle. I costumi sono i più approssimativi possibile: si rispolverano cappellacci a larga tesa, i vecchi bastoni di nonni, coloratissimi scialli e fazzolettoni; è spuntata anche una pecorella impaurita...! E questo im-probabile popolo agreste in miniatura intona convincenti canti natalizi provenienti dalla tradizione di tutto il mondo, dalla Francia alla Germania, dagli Stati Uniti al Portogallo passando anche per il latino internazionale di Adeste Fideles. Come sempre alla testa del corteo anche quest'anno, il 20 dicembre, c'era, anche lui intabarrato, quella specie di Pifferaio magico che è il Maestro Roberto Aronne, il quale è riuscito a far cantare tutti insieme, e a tono, i bambini.

Il corteo, con tutto l'armamentario di cestini, tamburelli, sonagli e pecora al seguito, ha preso le mosse dal Piazzale antistante la Scuola Elementare, facen-do tappe frequenti per il Corso per ricevere dai negozianti dolciumi e mance che poi, attraverso Don Agostino, andranno ad alcuni bambini bisognosi.

Una sosta più lunga c'è stata alla Chiesa del Divino Amore, dove i bambini hanno cantato insieme al Coro S. Margherita e dove si sono esibite tre ex pasto-relli ormai cresciuti che, dimessi gli abiti rituali della Pastorella, hanno intrapreso più impegnativi studi musicali.

Alla fine, in Piazza, cioccolata e dolci per tutti.

La parrocchia di S. Flaviano rifiorisce spiritualmente La parrocchia di S. Flaviano in questi ultimi tempi ha iniziato un nuovo percorso di rinnova-

mento spirituale attraverso vari settori: da una parte la Corale che, sorta in sordina, è ormai una realtà, dall'altra il gruppo di Azione Cattolica che nel nuovo direttivo ha trovato uno stimolo in più per la sua crescita ed il suo rinnovamento.

In questo contesto la Corale costituita da circa trentacinque e-lementi, diretta dal giovane mae-stro Roberto Bracaccin i , ac-compagnata dall'organista Stefa-no Calandrelli e preparata tecni-camente dalla maestra Lia Sara-ca, oltre le esibizioni del servizio liturgico prestato in Basilica che è il suo primo impegno, si è esibita diverse volte in concerti che han-no riscosso validi apprezzamenti sia dai musicisti locali che da altri venuti da fuori al di la di quelli

che il folto pubblico presente le ha riservato. Il gruppo di Azione Cattolica, costituito da cinquanta iscritti tra uomini e donne, nella festività del-

l'Immacolata Concezione di Maria ha celebrato in modo solenne la festa del tesseramento. La Vergine Immacolata è la patrona dell'Azione Cattolica pertanto una coincidenza al di fuo rv i questa il Direttivo dell'Associazione stessa non lo poteva trovare.

Nella Santa Messa dell'Immacolata, celebrata dal Vicario Vescovile Mons. Pietro Concioli, è stata attuata una liturgia che da anni si doveva vedere in Montefiascone. Era ufficialmente presente la Scino-la Cantorum che ha dato dignità canora all'evento. Dopo il Credo il vice presidente-segretario Pietro Brigliozzi ha rivolto un breve saluto all'intera comunità parrocchiale presente senza tralasciare il ringra-ziamento al Vicario Vescovile ed indirettamente al Vescovo Mons. Lorenzo Chiarinelli ed al parroco Don Biagio Governatori che, dell'Associazione è l'Assistente di diritto.

E' seguita la preghiera dei fedeli, le intenzioni della quale sono state precedentemente elaborate e poi elevate a Dio dal Presidente Mario Morano.

Gli iscritti Umberto Brachino, Salvatore Gaietti, Maria Andreazzi, Rina Ficari e Clementina Go-vernatori hanno effettuato la processione offertoriale nella quale sono state presentate al celebrante, oltre pane e del vino, le tessere degli iscritti da benedire ed un mazzo di fiori.

Il momento culminante si è avuto al momento della Comunione allorché, per l'occasione, agli iscritti di Azione Cattolica è stata data la precedenza su tutti, è stata loro impartita la Comunione sotto le due Specie. Un momento di commozione per tutti gli iscritti, un momento di alta spiritualità per tutta la co-munità orante presente, mentre la Schola Cantorum eseguiva il pezzo a quattro voci "0 Salutaris 0 -stia". Con questa solenne cerimonia nella festa dell'Immacolata il gruppo di Azione Cattolica ha voluto dare il suo esempio a tutta la comunità parrocchiale ed al tempo stesso ha voluto mandare un messag-gio a tutti; un messaggio di presenza nella parrocchia, un messaggio di stimolo ad aderire all'Associa-zione, un messaggio per contribuire a rendere la nostra società più umana e soprattutto più cristiana. Ognuno nel proprio posto di lavoro deve essere un testimone della sua fede e dei valori spirituali prove-nienti dal suo Battesimo. Valori spirituali che molto spesso hanno una forte valenza anche a carattere sociologico e umano calandosi così nel normale svolgimento delle attività che la vita materiale ogni giorno ci chiama ad effettuare.

Dopo la Santa Messa, presso la sede parrocchiale il Vicario Vescovile Mons. Pietro Concioli, con la collaborazione del Presidente Mario Morano, ha distribuito le tessere a tutti gli iscritti presenti. E' segui-to quindi un lauto rinfresco offerto personalmente dal presidente.

Pietro Brigliozzi

Parlando di A.I.D.O., viene spontaneo chiedersi in che cosa consiste un trapianto e quali siano gli organi che si possono donare...

Cominciamo a capire che cosa è un trapianto: per tra-pianto si intende la sostituzione di un organo malato e non più funzionante in una persona, mediante un inter-vento chirurgico, con un organo sano prelevato da un do-natore. Il trapianto rappresenta ormai sicuramente una ef-ficace terapia (non un esperimento) per alcune grave pa-tologie che possono colpire organi diversi del corpo uma-no, come reni, cuore, polmoni, fegato, pancreas e cornee quindi l'unica possibilità di risoluzione alla radice del pro-blema non può essere altro che la sostituzione dell'orga-no.

Un esempio sono le patologie renali che vengono ini-zialmente trattate con farmaci e restrizioni dietetiche e successivamente con la Dialisi, che comunque crea gravi disagi e scarsa qualità della vita per i pazienti stessi.

In questo caso il trapianto permette la guarigione completa e il reinserimento dell'individuo nella società e anche nel mondo del lavoro.

Grazie all'esperienza acquisita negli ultimi anni, il tra-pianto consente, come detto precedentemente, una mi-gliore qualità e una maggiore durata della vita stessa, che nessuna terapia è in grado di assicurare in quanto l'orga-no trapiantato ripristina integralmente la funzione dell'or-gano malato.

I pazienti trapiantati sopravvivono molti anni anche dopo aver effettuato trapianti complessi, ma purtroppo non tutti coloro che necessitano di trapianto possono gio-varsene, a causa dello scarso numero di organi disponibi-li. Dobbiamo comunque specificare che non tutte le per-sone in realtà possono essere trapiantate, esistono dei criteri di esclusione legati sia alla carenza di organi da tra-piantare, sia all'età, sia a situazioni oggettive per le quali il trapianto potrebbe essere più deleterio a causa delle diffi-coltà del paziente a tollerare la terapia post-trapianto.

Criteri aggiuntivi di esclusione possono essere la pre-senza di altre patologie rilevanti in organi diversi da quello necessitante di sostituzione.

Nel prossimo numero parleremo di chi può donare gli organi, con lo scopo di fare chiarezza e dare risposte alle domande che più spesso ci vengono rivolte.

Probabilmente non risolveremo tutti i dubbi ma spe-riamo di dare alcune certezze, alcuni punti fermi, che per-mettono a chi legge, di avere una dimensione più veritiera dei problemi in questione.

IL PRESIDENTE Foscarini Anna Rita

Quest'anno La Pastorella ha visto il convergere di più /'-stituzioni per la sua realizza-zione. Accanto infatti all'As-sociazione Giuseppe Verdi e al Laboratorio della Creativi-tà, si è posta la Direzione Di-dattica della Scuola Elemen-tare, che ha voluto inserirla nel progetto scuola aperta che, integrando, secondo i nuovi indirizzi della autono-mia scolastica, l'orario cuti-colare, offre un'ampia gam-ma dì opportunità formative agli alunni delle scuole ele-mentari.

Soddisfatto dunque il Di-rettore Vincenzo De Benedetti che fa della Scuola Elementare un centro di atti-vità formativa pomeridiana; soddisfatto il Maestro Roberto Aronne che vede ap-pagate le sue fatiche spese nella creazione di un così ampio gruppo vocale-stru-mentale che si affianca al già esistente coro di voci bianche "I Cardellini di Mon-tefiascone" da lui stesso diretto; ma più soddisfatti di tutti i bambini e, a dire il ve-ro, quelli che li hanno visti e ascoltati, perché la loro spontaneità, la loro convin-zione, il loro entusiasmo hanno saputo far balenare come un riflesso di una tradi-zione che era perduta, come una scìa di un profumo dì un Natale che per buona parte si è andato svilendo in ansie di consumo.

Page 12: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

pag. 12 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999

Lettera aperta al nostro Vescovo Morts. Lorenzo

Eccellenza! Questa, che nell'intenzione, avrebbe dovuto essere una seconda serie d'au-spici, non lo è affatto. E' piuttosto un sapiente programma di autentico lavoro apostolico e per di più fortemente impegnativo. E quel che conta è il dire che è suo. Non si meravigli: è suo, per-ché l'ho tratto dal suo stemma, dopo averlo attentamente studiato. E avvenne così. Mentre stavo compilando quel lungo articolo sui prono-stici apparso poi su "La Voce" in una di quelle inevitabili pause, il mio occhio scivolò sulla copertina della Rivista Diocesana.

Chi mi colpì la vista e mi destò viva sorpresa non furono i leoni o gli splendidi archi gotici, bensì il suo stemma relegato lassù, in alto, a sinistra, rimpicciolito e quasi timoroso di lasciarsi vedere. Non ci voleva altro ad accen-dere la mia curiosità. Provai subito a capirci. Inutilmente! Lì per lì, alla sprovvista, ogni tentati-vo mi riusciva vano: troppo minuto e sbiadito per farsi leggere. Disarmare? neppure per sogno. Tralasciai di continuare l'articolo e, detto fatto, afferrai una lente e con quella affrontai l'impresa. Mi soffermai dapprima ad esaminare l'insieme, poi nei suoi particolari, specialmente sul cartiglio con la sua doppia iscrizione. Ed eccone la sco-perta. Un cielo azzurro e stellato nell'insieme si stendeva sullo sfondo: lo divideva in due parti dall'alto in basso uno spaccato ad arco trionfale nel cui centro spiccava una croce minuscola sì, ma grande segno di vittoria. A pensarci, per via di immagini, mi ricordava la visione che ebbe Costantino la notte avanti la battaglia a saxa rubra contro Massenzio: su cielo azzurro e stellato gli apparve una croce lumino-sa con sopra scritte le celebri parole "In hoc si-gno vinces". L'imperatore prese sul serio quel sogno e quel segno, armò i legionari con l'ana-gramma di Cristo, affrontò la battaglia e fu vitto-ria piena e definitiva.

Quel segno, Vostra Eccellenza, oltre che sullo stemma, lo porta anche continuamente sul petto, sotto gli occhi. Allora mi permetta di sba-gliare. Lo guardi spesso quel segno: non sia da meno di Costantino, Lei sa bene qual'è il

Associazione Alta Tuscia

j g } RIVISTA D I O C E S A N A

t BaujrrrjNO ufficiale deli a Dkxtsì di Vm

^ M

suo Massenzio, qual'è la sua lotta, quale la sua milizia, in hoc signo vinces.

Non molto diverse, se non proprio identiche, le prospettive augurali che sorgono dalla doppia iscrizione posta sul cartiglio: "libero nella chia-rezza, servo nell'amore..." Libero e servo sem-brerebbero realtà opposte, ma non è così. Sono piuttosto una felice sintesi di valori umani e reli-giosi non bisognosi di semplificazioni perché parlano da sole e perché "intelligenti pauca" Libertà e carità sono oltretutto un autentico pro-gramma di lavoro apostolico degno di un pastore che non molla. Ridurlo a fatti vuol dire segnare il proprio passaggio di una ricca fioritura di beni. Sostenerlo con la preghiera vuol dire sostenerlo con la compiacenza di Dio e renderlo valida pre-parazione al prossimo Anno Santo.

Con ossequio e auguri. D. Domenico Cruciani

La buona notizia Rubrica di spiritualità curata dalla comu-

nità Giovanni Paolo II di Montefiascone

Padre Nostro che sei nei cieli

Questo mese vi proponiamo una testi-monianza sulla paternità di Dio scritta e vis-suta da una ragazza durante una riflessio-ne sul Padre nostro:

"Un Dio Padre, non solo perché genera e crea, ma soprattutto perché genera per amore e perché continua ad amare la sua creatura anche se questa lo rinnega come Padre.

Un Dio che prima di crearci ci ha pro-gettato, ha pensato a noi e ci ha voluto così: "unici" ma tutti "creature" amate fin dall'eternità.

Un figlio non può dire al Padre: "Perché mi hai fatto così?", non può rimproverarlo per avergli dato la vita, nessuno può esse-re accusato per aver amato. S iamo figli ingrati a volte: dovremmo r ingraziare ed invece rimproveriamo, accusiamo e minac-ciamo.

Nessuno di noi è frutto del "caso", né di uno sbaglio: Lui, il Dio-Amore, ci vuole pro-prio così, ama i nostri limiti e i nostri difetti perché nella nostra debolezza può incon-trarci e manifestarci il suo amore.

Lui, il Dio Padre , a m a s o p r a t t u t t o i nostri cuori ed è per questo che "fatica" per entrarci: anche se i nostri cieli sono pieni di smog e di buchi neri Lui ama v iverc i , a volte mi sembra che Lui si trovi bene solo nel cuore degli uomini, anche se non sde-gna il mare, la terra e i fiori.

Un Dio nel cuore: si fa sentire quanto entra, porta pace e

gioia; r iscalda con il suo Amore il nostro p icco lo c ie lo e a l lora i buch i s e m b r a n o meno neri e anche lo smog svanisce.

Quell 'amore che all'inizio ci ha donato la v i ta non m u o r e nel m o m e n t o in cu i nasciamo: è sempre lo stesso Amore che poi viene a consolare, guarire e riempire, ma anche a sradicare, ad abbat tere e a scuotere.

"Dio co r regge chi ama" e il r isu l ta to della sua azione è sempre il bene, è sem-pre amore, anche se a volte non capiamo i suoi "metodi".

Dio non "chiude un occhio sui nostr i peccati", anzi li spalanca tutti e due, ma il suo sguardo resta sempre d 'amore e di pe rdono : nessun pecca to è più g rande della sua misericordia: Dio, Padre mio, tu che hai voluto che tutti gli uomini ti chia-massero Abbà, apri il mio cuore al tuo amore, rendi il mio cielo meno oscuro e meno inquinato dal male. Padre, vorrei essere meno ingrata e vorrei vivere per sempre con la certezza che tu mi hai amato per primo. Non voglio più sciupare l'amore che mi dai e non voglio mai più dimenticare che tu ri-mani ad aspettare anche me, a quella fine-stra, con le braccia aperte".

La comunità Giovanni Paolo il si riunisce ogni venerdì sera

alle ore 21 nella Chiesa di Sant'Andrea

a Montefiascone.

i l 26 n o v e m b r e 98, in Montefiascone, presso la Chiesa del Divino Amore, si è tenuta una c o n f e r e n z a - d i b a t t i t o su l t e m a "Fede e Ragione".

La m a n i f e s t a z i o n e è s ta ta o rgan izza ta da l l 'Associaz ione Alta Tuscia, con il patrocinio del Comune di Montefiascone.

Le relazioni, dopo breve pre-sentazione degli oratori da parte di D. Agostino, sono state tenute da l V e s c o v o di V i t e r b o s u a E c c . z a M o n s . L o r e n z o Ch ia r ine l l i e dal Prof . Dante Sbarra. Le relazioni, pur trattan-do a r g o m e n t i c o m p l e s s i e di grande attualità, sono state svolte

con molta chiarezza. Hanno posto domande agli oratori: la Prof.ssa Porretti (Preside del Liceo di Montefiascone), il Prof. Settimio Trapè e il Prof. Gustavo Egidi, ai quali hanno risposto, alternan-dosi, con molta competenza, Mons. Chiarinelli e il Preside Sbarra.

Dal convegno è emersa l'attualità del binomio "Fede e Ragione" trattata dal S. Padre Giovanni Paolo II nella sua enciclica.

Il Vescovo è rimasto soddisfatto ed ha ringraziato gli organizzatori del Convegno, in particolare l 'Avv. Bruno Mecali, le Suore del Divino Amore e soprattutto il numeroso, attento e qualificato pubblico.

Page 13: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999 pag. 13

LA VOCE E' GRATA Al SUOI CAVALIERI: Ballarotto Salvatore, Ugolini Margherita, prof.ssa Salvicchi, Putano Bisti Vittoria, Sciuga Lidia, Morichetti Leandro, Castra Luca, Rosati Chiara, Pietropaoli Giuseppe e Vincenzo, Rosati Rossella, Cinti Felicetto, Scarponi Ludovica, Marini Aldo, Frigerio Maria, Mosca Anna, Balestra Goffredo, Presciuttini Giuseppe, Associazione di Solidarietà Falisca, Piacentini Giuseppe, Cappannella Carla, Gianlorenzo Franco, Ricci L i l iana, Es tampi G iuseppe , Sr. Te resa Tasson i , C ipr ian i Ferdinando, Trapè Serafina, la sposa in memoria di Fabene Angelo, Lupattelli Bartooeschi Giovannina, Mezzetti Paolo, famiglia Lucattini, Catasca Bruno, Ceccarell i Valerio, P.I., Menchinelli Emilio, Benatti Chiara, Camicia Angela, Ciripicchi Bruno, Menghini Leonardo, Loreti Paolo, Agenzia Viaggi "Il Viandante", Francia Roberto, Piciollo Adalgisa, Piciollo Diodato, Camicia Enrico, Pelliccioni Enza, Belella Elena, Ricci Cesare, Moscetti Luigi, Trapè Ornella, Sacco Gildo, Maestre Pie Castel Giorgio, Cataldi Gemma, Caterina Vaggi, Cimarello Luciano, Carelli Alberto, Ballarotto Roberto, Scaglini Giuseppina, Corba Torquato, Bassi Luigi, in memoria di Franco Polidori, Ceccarelli Domenico e Patrizia, Burla Agostino. S O S T E N I T O R I : M iche le t t i Pat r iz ia , Sens i Or i f i amma, Ranucc i Domenico, Cirilli Paolo, Bertuccini Lucia, De Grossi Eraldo, Brigliozzi Pietro, Ceccarini Remo, Mosca Marino, Marianello Stefania, Francini Giovan Battista, Mosca Antonio, Manzi Agostino, Scalia Michele. BENEMERITI: Fidati Massimo, Lucattini Giuseppe, Giraldo Venanzio, Monanni Adelio, Aistei Nello, Oatteruccia - Crocetti, Del Nonno Giulia, Pecugi Anna, Romoli Liana, Fazi Mario, Mocini Luigi, Burla Vincenzo, Valleriani Angelo, Agostini Nadia, Zampetta Enrico, Vittorini Gino, Ceccarelli Andrea, Rosetto Anna, Merlo Ugo. AMICI: Ci ri p icchio Ange lo , Brachino Nel lo, Catasca Giuseppe, Presciuttini Giuseppe, Rinaldi Rachele, Aranova (Roma).

AMICI DELLA CATTEDRALE Sono entrati a far parte degli "Amici della cattedrale": Porroni Romano, N.N., Trapè Domenico e Margherita, Romoli Lucci Lionella, Radicati Quinto, Mecali Ludovina, N.N., Paoletti Florido, Pepponi Camil lo, Biancalana Corrado, Bartoleschi Vincenzo, Fanali Flaviano, Putano Bisti, Del Priore Angelo, Gruppo "Giovanni XXIII"; i familiari in suffragio di: Andreoni Agata, Vincenzo Burla.

ANAGRAFE CITTADINA NATI: Greco Tancredi Saverio di Giovanni e Saraca Stefania (8.11); Vagnucci Martina di Roberto e Pescatori Federica (27.11); Silvestri Chiara di Andrea e Savelli Stefania (19.11); Santini Sara di Alessandro e Bracoloni Simona (28.11); Cicoria Andrea di Gianpiero e Menghini Raffaela (2.12); Pezzato Danilo di Enrico e Notazio Silvia (11.12); Trapè Diego di Augusto e Ugolini Antonella (15.12); Maiucci Sofia di Massimo e Mancini Carla (28.12); Delle Monache Matteo di Marco e Duggan Janet Anne (26.12). MATRIMONI: 13/12 Cicoria Giuliano e Pagliaccia Anita; 27/12 Paladino Massimiliano e Adami Katia. MORTI: Cortonesi Ottavio (n. 8.9.28 m. 25.12); Cherchi Andreana (n. 19.1.07 m. 23.12); Castellani Angelina (n. 13.10.23 m. 22.12); Trapè Quinto (n. 6.6.24 m. 5.12); Burla Vincenzo (n. 24.1.18 m. 16.12); Ceccariglia Paolina (n. 9.4.16 m. 17.12); Andreoni Agata (n. 5.2.26 m. 22.11); Notazio Rosina Teresa (n. 4.5.40 m. 26.11); Cipriani Domenico (n. 13.2.10 m. 8.12); Cevolo Vincenza (n. 8.8.10 m. 8.12); Lucattini Giuseppe (n. 30.1.41 m. 9.12); Raggi Giuseppe (n. 22.3.28 m. 15.12); Giraldo Valerio (n. 17.12.44 m. 15.12); Crisciotti Angela (n. 13.8.13 m. 15.12); Marini Adele (n. 2.6.18 m. 29.11); Giuliobello Nello (n. 12.2.09 m. 16.12); Porroni Ludovico (n. 23.4.31 m. 27.12); Menghini Augusta (n. 31.7.13 m. 26.12); Bruni Settimia (2.3.15 m. 29.12); Ranucci Lorenzo (n. 29.1.29 m. 18.12).

PRO LAVORI STRAORDINARI BASILICA S. MARGHERITA:

500.000 300.000 200.000 150.000 100.000

L. 50.000

Ballarotto Roberto Paolo Mezzetti Moretti Margherita, Carelli Alberto in suffragio di Valeria Fardini e Defunti Ferlicca la madre in suffragio di Giusti Emilio, Rosati Chiara, Catteruccia Crocetti, Carloni Sandro, Neri Agatina Pietropaoli Giuseppe e Vincenzo, Ceccarelli Felice Francia Roberto, Burla Agostino

Comunicato della Sezione Coltivatori Diretti di Montefiascone

a cura del Presidente Mario Buroni

1 - La sezione della Coltivatori Diretti rivolge a tutti gli agricoltori fali-sci i migliori auguri di Buone Feste nella speranza che il 1999 sia una buona stagione.

2 - Sono in riscossione presso la Cantina Sociale di Montefiascone gli acconti per il conferimento delle uve consegnate nella campa-gna vitivinicola conclusa nel settembre scorso.

3 - Ridotta l ' IRAP ( imposta regionale sulle attività produttive del Lazio) che interessa soprattut to il settore del l 'agr icol tura; il Consiglio dei Ministri ha ridotto l'aliquota dal 2,5% all' 1,9%.

4 - La finanziaria, approvata pochi giorni fa, nel testo delegato preve-de la sanatoria dei contributi agricoli unificati c/o INPS con l'accet-tazione del condono.

5 - Nel pross imo mese di gennaio 1999 è prevista una grande assemblea di tutti gli iscritti alla sezione di Montefiascone. Per tempo la sezione spedirà a tutti i coltivatori diretti iscritti e in regola con il tesseramento, la lettera d'invito. All'incontro parteci-peranno i vertici della Coltivatori Diretti della provincia di Viterbo con il presidente Leonardo Michelini e il direttore provinciale Luigi Pianura.

M42 in una foto di A. Cempanarì, A. Burla

Il cielo d'inverno di A . C e m p a n a r i

L 'anno 1998 è stato caratterizzato da un solo tema, anche se di natura astrono-mica : i quadrant i solari.

In e f fe t t i devo a m m e t t e r e che la gnomonica (si chiama così la sc ienza che studia le meridiane) mi ha preso la mano, in un anno caratteriz-zato dalla realizzazio-ne di una meridiana tutta nostra e dall'im-pegno preso in seno alla U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) di cercare e censire le meridiane nell'alto Lazio.

Mi sono concesso però una tregua, anche se ho ancora numerose sorprese da rac-contare sulle meridiane, per dedicare almeno un numero de "La Voce" ad un argomento prettamente astronomico: il cielo d'inverno.

La stagione invernale è ormai incominciata, la notte tra il 21 e il 22 dicembre [98 si è verificato il solstizio invernale, cioè il sole ha raggiunto il punto più basso sull'orizzonte che è di 23,3 gradi al di sotto dell'equatore celeste.

A questo proposito, chi ha osservato a fine dicembre la nostra meridiana avrà notato che l'ombra dello stilo ha raggiunto il punto più alto lambendo le estremità superiori delle linee orarie. Quando leggerete questo articolo l'ombra avrà già incominciato il suo cammi-no verso il basso, segno incontrovertibile perché prodotto da fenomeni astronomici, che le giornate si stanno allungando sempre di più.

A dicembre si sono verificati alcuni fenomeni particolari. Ricordate il detto "Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia". In realtà il giorno più corto dell'anno, 8 ore e 4 minuti, è il 22 dicembre data reale del solstizio d'inverno.

Per le osserva-zioni bisogna fare i conti con il f reddo, però l ' aspe t t o de l cielo d'inverno per la sua s p e t t a c o l a r i t à r ipaga ogni sacrif i-cio. In prima serata il pianeta Giove domi-na il cielo Sud-ovest, ment re Sa turno è ancora altissimo nel cielo Sud.

Il f o n d o c ie lo p a r t i c o l a r m e n t e terso e limpido evi-denzia la Via Lattea

che, partendo da Cefeo, attraversa Cassiopea, l'Auriga, il Toro, i due Cani fino al gigante Orione. Consiglio di dedicare un po' di tempo ad osservare il cielo ad occhio nudo e con l'ausilio di un piccolo binocolo, cercando poi di rintracciare le costellazioni citate.

Per motivi di spazio mi limiterò a descrivere gli oggetti più importanti. Molto alte nel cielo Sud spiccano vistose le Pleiadi (foto) e le ladi, due ammassi stellari aperti più noti anche ai profani. Le prime di colore bianco azzurro sono sette stelle che riproducono in miniatura la costellazione dell'Orsa Maggiore. E' impossibile per chiunque non individuar-le all'istante, essendo l'ammasso vistosissimo, tanto che può essere usato come test di acutezza visiva contare le sette stelle principali. Le seconde hanno una disposizione a V e contengono (prospetticamente) al loro interno Aldebaran, l'occhio del Toro, una stella gigante dal caratteristico colore rosso.

Leggermente più bassa è visibile la costellazione simbolo del cielo d'inverno: Orione. La stella Alfa in alto a sinistra si chiama Betelgeuse (dall'arabo "la spalla del gigante") una stella gigante rossa, vero e proprio mostro del cielo, mille volte più grande del nostro sole molto rarefatta e con una temperatura superficiale di soli 3000 gradi. Posta a livello della nostra stella lambirebbe con i suoi gas incandescenti, il pianeta Giove.

In basso a destra del quadrilatero di Orione spicca la stella beta Rigel, una gigante azzurra 70-80 volte più grande del Sole ma 60.000 volte più luminosa, che posta al centro del sistema solare, con i suoi 25.000 gradi di temperatura superficiale, brucerebbe tutti i pianeti interni e l'unica chance di vita biologica si potrebbe verificare solo sul pianeta Plutone. Al centro della costellazione la cintura di Orione costituita da tre stelle allineate e più in basso la nebulosa M42 (foto). Si tratta praticamente della nebulosa più osservata e fotografata di tutto il cielo. E' costituita essenzialmente da gas idrogeno e la sua densità è circa 10.000 volte inferiore al vuoto più spinto prodotto nei nostri laboratori ma è anche la più grande (intendo sempre dal punto di vista visuale), sottende infatti un arco maggio-re della Luna piena e distante 4.500 anni luce ha un diametro di 30 anni luce. Con il gas di cui è composta si potrebbero formare 10.000 nuove stelle.

Come ho detto, per motivi di spazio, non posso dilungarmi oltre né posso mortificare in poche righe il cielo invernale, preferisco ritornare sull'argomento un'altra volta.

Le Pleiadi M45, in una foto di A. Cempanari, A. Burla

Page 14: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

pag. 14 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999

E' giunto il momento di sciogliere le vele (2 Tm. 4,6)

Giuseppe 30.1.1941 -

Lucattini 9.12.1998

Un uomo, uno sposo, un padre senza nulla di eccezio-nale, ma tutto eccezionale se si considera la sua vita, di impiegato modello alla Scuola di Arti e Mestieri di Villa Salotti, al suo amore schietto e sincero per la sposa, per i due figli, alla sua sincera moralità fondata su principi cristiani genuini. Dopo la crisi avuta circa 15 anni fa, ha vissuto concre-tamente sapendo che la vita è nelle mani di Dio, il quale la può riprendere quando vuole. Se n'è andato quasi improvvisamente, ma continuerà a stendere il suo manto protettivo sulla sposa e sui figli che incarna-no le sue migliori qualità. Ecco cosa scrivono di lui i figli e la sposa: Caro Direttore, Le scriviamo queste poche righe per introdurre alcune fra le più belle poesie scritte da nostro padre ed anche per ringraziare le tante persone che ci sono state accanto in questi momenti di infinito dolore. Giuseppe Lucattini ha dedicato la sua vita alla fami-glia ed al lavoro trascurando la propria salute, cosa che è stata a lui fatale, lasciandoci, così, nello sconforto più grande. Nei nostri ricordi resteranno sempre i suoi insegna-menti e i valori che ci ha trasmesso: la famiglia, il lavoro, la fede in Dio, ma tutto questo non conta se non si cerca di vivere in modo profondamente onesto. Lui, del principio dell'onestà, ne ha fatto la sua bandie-ra e questo lo hanno testimoniato i moltissimi amici che sono accorsi a dargli l'ultimo saluto. Vogliamo infine ringraziare il Dottqt Carlo Pieretti che tanto ha fatto e continua a fare per la nostra famiglia; il Dottor Luigi Cricco e il Dottor Sergio Farina che hanno assistitilo nostro padre fino agli ultimi istanti della sua vita e dutti i medici, gli infermieri e il personale dell'o-spedale di Montefiascone.

Concludiamo ringraziando l'amico Giancarlo Silvi che non lo ha mai lasciato solo, neanche quando la morte ha trascinato con sé nostro padre, e l'amico Luciano

Trapè col quale ha pas-sato tanti e tanti momenti lieti e felici.

I figli Giordano e Fabrizio

e la moglie Elisabetta

La vita Qual foglia secca che il vento stacca da un albero secco, così è la vita negli ultimi istanti dell'agonia.

Sorella morte Sorella morte, vestita di nero, tu silenziosa aspetti, come un'ombra, venire il tuo momento. Poi d'improvviso, senza alcun invito, arrivi inaspettata, nemmeno ti presenti, entri senza bussare, chiedendo a qualcuno di seguirti. Questa richiesta fai tra lo sgomento delle persone care, ove il prescelto, giovane o vecchio, donna oppur bambino, dovrà risponder sì, non rifiutare, in modo che sia fatto

il tuo volere. Ogni persona porta il suo destino, e non c'è nulla che lo può mutare. Soltanto questo nel mio cuore spero: quel giorno, quando giunge la mia ora, che pace ci sia nella coscienza, con i miei cari, amici e conoscenti, e, amore in Dio. Alla mia porta, allora puoi bussare, ché, dopo una vita, così dura, e già temprata da altri dolori, Sorella morte non mi fai paura.

Franco Polidori 11.12.1939 - 20.11.1998

Egidio Capotosto 3.3.1929- 21.11.1998

Caro nonno, amaci e proteggici come hai sempre fatto quando eri insieme a noi. Ti ricorderemo sempre con tutto il nostro affetto, per sempre nel nostro cuore. I tuoi cari

Emiliano, Roberta, Simone,

Rosita, Giuseppe

"Caro Babbo, improvvisamente è svanita la tua presenza tra di noi ed i nostri cuori, soffocati dal dolore, non trova-no la pace. I tuoi occhi, il tuo sorrico, le tue mani forti, la tua bontà, riuscivano a riempire i nostri gior-ni, ci davano calore. Ora tutto ci parla di te... ed è a te che noi vogliamo parlare ancora. Perché l'amore con cui tu ci avvolgevi possa conti-nuare a scaldare i nostri cuori, e asciugare queste nostre lacrime, perché tu che ora sei nell'Eterno, possa riempire di paté chi quaggiù ti ha tanto amato. Dal Cielo, o/mai ricongiunto alla Mamma, continua a vegliai su di noi con un amore che più nulla ha di terreno, ma che ora non possiede più ostacoli né limiti.

Accetta il nostro dolore inconsolabile come ultimo pegno di eterna devozione filiale, e, nel dirti addio, ti giunga il nostro grazie per tutto ciò che hai saputo insegnarci con le parole, con l'affetto, con l'esem-pio. A te, padre e nonno indimenticabile, il nostro sem-piterno e infinito amore. Arrivederci, Babbo, nella gloria di Dio. Ti vogliamo bene"

Paola e Roberto con Luca e Daniele, Antonella e Luca

e i familiari tutti.

Angelo Valleriani 2.11.1931 - 30.11.1998

Gino Brunetti 20.4.1925 - 9.11.1998

Vincenzo Burla 24.1.1918 - 16.12.1998

La redaz ione de "La V o c e " e s p r i m e le più sent i te c o n d o g l i a n z e al la famig l ia Marroni per la s c o m p a r s a del la sig.ra A D E L E MARINI , s p o s a del nostro t ipo-grafo EL ISEO.

Carnevale e discoteche Per voi clienti della discoteca, che molto convivete in quel frastuono, sentir tanto rumore non fa bonol Suvvia! Pensate al danno che vi arreca!

Vi resta un usso in testa che v'acceca: la musica assordante e il forte suono. La vita che del Cielo è un grande dono l'incauto senza regola, la spreca.

La droga sì lì circola ed il liquore, le sigarette lì son dannose uguale: corrodono l'organismo e ci si muore.

Lo stordimento nel mattino è tale: s'illude ognuno: - Sono un corridore! -Mentre per l'aldilà dispiega l'ale...

Quasi assonnati sforzano il motore per l'incidente per lo più mortale, lasciando i lor parenti nel dolore.

Piciollo Diodato di anni 85

La dolorosa notizia della tua improvv isa quanto inaspettata morte ci ha lasciato tutti sgomenti. Le parole srevono a ben poco a lenire il dolore, in quanto il vuoto che hai lasciato in ciascuno di noi è ancora troppo grande. Sei presente in ogni nostro pensiero, in ogni ricordo e in ogni progetto futuro. Spero che la tua anima e il tuo amore siano sempre vicini a ciascuno di noi e sono certa che la tua dolce e cara figura così nobile, rimarrà sempre nel cuore di tutti coloro che l'hanno conosciuta, e la tua esemplare esistenza ci sarà sem-pre di esempio e di conforto. E' questo l'ultimo mes-saggio da coloro che non ti dimenticheranno mai!

Se n'è andato all'improv-viso lasciando nel dolore la moglie Lidia, la figlia Bruna, il genero Vittorio ed i nipoti Marco e Fabio. Non ha mai voluto essere di peso agli altri ed anche nel la sua d ipar t i ta ha voluto essere coerente. Al rimpianto dei familiari

si unisce quello di tutti coloro che lo hanno conosciuto.

Tutti lo conosce-vano, lo stima-vano, e tutt i sono r imast i sorpres i del la sua improvvisa s c o m p a r s a , dopo due anni che se ne era andata la sua sposa Teresa B u r l a . S ' e r a fat to st rada come impresa-rio e organizza-tore di v iaggi con pul lman fuori serie. Poi

ha preferito intraprendere - per conto suo - un viag-gio per l'eternità dove s'è incontrato con la sua ado-rabile sposa Teresa. Così lo ricordano le figlie:

Eri un "burbero benefi-co", Vincenzo, ma dal cuore schietto, buono. Ti sei fat to da solo, sostenuto dalla sposa F r a n c e s c a , che hai preferito raggiungere in c ie lo. Cr is t iano tutto d'un pezzo, hai sempre frequentato la Chiesa, la Lega di Perseve-

ranza, nutrendoti della Parola di Dio e dei sacramenti, che hai continuato a ricevere in casa quando non potevi più venire in Chiesa. Primo Presidente della Cantina Sociale, hai contribuito con il tuo lavoro, a ridare un volto nuovo alla nostra società, dopo gli anni bui della guerra. Ti ricordano con affetto la figlia Rosetta con lo sposo Sergio Cuccodoro, i nipoti Anna Rita e Roberto, e tutti gli amici e conoscenti. Goditi ora il premio eterno insieme alla tua sposa Francesca.

Page 15: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999 pag. 15

Regala ciò che non hai Occupati dei guai,

dei problemi del tuo prossimo.

Prenditi a cuore gli affanni,

le esigenze di chi ti sta vicino.

Regala agli altri la luce che non hai,

la forza che non possiedi,

la speranza che senti vacillare in te,

la fiducia di cui sei privo.

Illuminali dal tuo buio.

Arricchiscili con la tua povertà.

Regala un sorriso

quando hai voglia di piangere. Produci serenità

dalla tempesta che hai dentro.

"Ecco, quello che non hai, te lo do". Questo è il tuo paradosso.

Ti accorgerai che la gioia

a poco a poco entrerà in te,

invaderà il tuo benessere,

diventerà veramente tua

nella misura in cui

l'avrai regalata agli altri.

Alessandro Manzoni

New - AGE. Attenzione! Spesso nelle nostre case arr iva anche la p ropaganda del mov imento reli-

g ioso-cul tura le del la "New - Age" = Nuova Era = Mov imento del l 'Acquario. In ques to mov imen to t rovano un posto importante Gesù di Nazaret , e sua

Madre Maria. * Cristo è cont rapposto a Buddha, a Kr ishna e ad altri santi uomini; è un

personaggio di a m p i e vedute, non il Messia; è un maestro tra i maestri . Il Cr isto storico, personale, indiv iduale è sempre separato dal Cristo eter-

no, impersonale , universale. * Per quanto riguarda Maria di Nazaret non si t rova mai l 'espressione

"Madre di Cristo" e "Madre di Dio" m a solo Madonna. Ha la funzione di indi-care la venu ta di un 'epoca nuova.

Si pone grande at tenz ione agli event i miracolosi , alle più recenti appari-z ioni mar iane. Impor tanza acquis tano oggett i para religiosi: ufo, maghi , gua-ritori spir i tual i , astrologi , pranoterapeut i .

In poche parole per la "New - Age" = "Era del l 'Acquar io" Maria non è la Madre di Dio, e Cr isto non è f iglio di Dio.

Si r i torna così a Nestor io, il qua le diventato Vescovo di Costant inopol i nel 428, a f fe rmava che Mar ia poteva essere ch iamata "Madre di Cristo" e non " Madre di Dio".

A Montef iascone potete t rovare il "Panis cari tat is" presso forni: Perandria, Cir ipicchio, Brachino

Visita a una pinacoteca

Quando non c'era il trattore (olio di Franco Tangari)

vista da luoghi diversi , c o m e pure parecch i par t ico lar i de l l ' in terno del la Basi l ica di "S. Flaviano" e propr io in quel la c i rcostanza ci fu chi ch iese a lui: come mai tan ta pred i lez ione per ques ta tecn ica? Ed egli r ispose che si sent iva af fasc inato dal la pi t tura c inese di paesag-gio a solo Inchiostro.

"In Cina, infatti, egli precisò, sotto la dinastia Sung e successiva-mente sotto la sovranità Ming, la pittura e la scrittura erano conside-rate due attività di intensa nobiltà spirituale. Quindi, lo strumento per dipingere e il mezzo di scrittura si identificavano nella penna, unica chiave per l'accesso a uno scrigno da dove si potevano irradiare i sentimenti più profondi dell'intelletto".

Al termine del la visita gli eminent i presul i si sono conven ien te-mente compl imentat i con Franco Tangar i , augurandog l i di cont inua-re ancora nel terzo mil lennio, ormai pross imo. E a propos i to di mil-lennio, cog l iamo l 'occasione per annunc iare che in uno dei pross imi numer i de "La Voce" com ince remo a pubbl icare un suo scri t to, ri-guardante il secondo mil lennio.

Gli ecce l lent iss imi Vescov i emer i t i Mons. Fiorino Tagl iaferr i e Mons. Giovanni D 'Ascenzi , in uno dei pr imi giorni di d icembre scorso, hanno visi-tato con p iacere la p inacoteca di Franco Tangari . Nel l 'ammirare c iascuna opera s ingo larmente , c o m e sugger i to dal l 'art ista per non far distrarre l 'atten-z ione da quel le poste a sinistra e a destra, hanno avuto occas ione di apprez-zare la r ivelazione espress iva che ogni quadro e f fonde a sol l ievo del l 'animo

del visi tatore. L ' impulso, le sensaz ion i deri-

van t i d a l l ' i m p r e s s i o n e r i cevu ta da l s o g g e t t o d ip in to , si l e g a n o p e r f e t t a m e n t e c o n i s e n t i m e n t i p ro fondamente espressi dal pitto-re. Nelle pr ime opere di circa cin-q u a n t a n n i fa, hanno avuto modo di s t i m a r e un a c c o s t a m e n t o al N e o c l a s s i c i s m o e infat t i , Mons . Tag l i a fe r r i ha co l to l ' o c c a s i o n e per e s p r i m e r e il s u o c o m p i a c i -mento verso varie f igure e parti-co larmente per i ritratti; negli anni p i ù v i c i n i , i n v e c e , s i e s p l i c i t a c h i a r a m e n t e la c o r r e n t e d e l Romant ic ismo, ove al di là delie regole accademiche si ev ince la sensibi l i tà dell 'art ista, i colori che v i v i f i cano il quad ro , lo r e n d o n o espressivo.

O l t r e a l l e p i t t u r e a o l io , g l i ecce l l en t i p re la t i h a n n o g rad i to

Viale dei cipressi a n c h e la v i s i o n e d i n u m e r o s i (penna e china di Franco Tangari) acquerel l i , di ritratti a pastello, in

ser igraf ia e var i scorc i di paesagg io a penna e ch ina sui qual i ha trat tenuto lo sguardo Mons. D 'Ascenzi .

In var i numer i de "La Voce" furono stampat i , tempo fa, alcuni quadr i a p e n n a e ch ina di F ranco Tangar i , raf f igurant i la cupo la di "S. Margher i ta"

In preparazione al Grande Giubileo . v - / del 2000 il Santo Padre ha dedicato il ^ ^ prossimo anno liturgico alla riflessione jnflT^ «SHk su Dio Padre. Giovanni Paolo II ha voluto W aiutare il cammino di ogni fedele dando nella sua Lettera Apostolica "Tertio mil- ^^m&.JgfW lennio adveniente" delle indicazioni con- . ^^BMpP^ crete per la riflessione e per l'azione che • / j ^ ^ v> ne consegue: ' -

"Sarà pertanto opportuno, specialmente in questo anno mettere in risalto la virtù teologale della carità, ricordando la sintetica e pregnante affermazione della prima Lettera di Giovanni: "Dio è amore" (4,8.16). La carità, nel suo duplice volto di amore per Dio e per i fratelli è la sintesi della vita morale del credente. Essa ha in Dio

, la sua scaturigine e il suo

«j,, ^ j ' ,, approdo" (n.50).

Z ti Pontificio Consiglio Cor / . v Unum - dicastero preposto a

''lÌMm*^'1'*^^- " j i promuovere la carità - ha pre-' J j f f ^ ^ è ^ ^mT parato, per questo anno, l'i ni-

J9, ziativa denominata Panis 'V 1 Caritatis, che non graverà ne

i ' * a livello organizzativo, né a \ . • ^ • ¡ g M p ' j j p l l i v e l l o economico, sulle strut-

: ^ j ture delle Chiese particolari é^W cosi come sui parrocchiani.

J \ Il Panis Caritatis, infatti, è una comunissima pagnotta

di pane fresco, che gli italiani troveranno ogni giorno, fino al 2000, sui banchi del proprio fornaio.

Ed ogni giorno chiunque, scegliendo proprio quella pagnotta tonda con 12 spicchi e un cerchio nel centro, potrà dare simbolica-mente una fettina di pane ai più poveri. Questo sarà possibile per-ché una grande azienda di produzione di farina, ha deciso di desti-nare una parte dei proventi della vendita del pane alle opere di carità che Cor Unum promuove per esplicito mandato del Papa.

Page 16: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

pag. 16 LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999

Grazie, Sr. Come ogni anno, il grand'uff. Cesare

Salviani ha invitato i collaboratori de "La Voce" ad un lauto simposio, preparato con cura e maestr ia dalla sposa Anna e dal f igl io Giancarlo. E' diventata ormai una tradizione, per cui il Sr. Cesare entra di dir i t to a far parte del la famig l ia de "La Voce".

Assenti per varie ragioni, i fedeli colla-boratori Zelindo Gianlorenzo, Umberto e Valerio Ricci, Goffredo Balestra, Volpini Augusto, Busà Angelo, Pappagallo llda, A. Cempanari e soprattutto Sua Ecc.za M o n s . L o r e n z o p e r c h é i m p e g n a t o a Roma, rappresentato , però, dal Vicar io Generale Mons. Pietro Concioli.

Nella foto, oltre ai due Vescovi Mons. F io r ino e M o n s . G i o v a n n i v e d i a m o i C e s a r e e per la p r i m a v o l t a G i a n c a r l o Breccola, perché questa volta era non dietro,

Sr. ma davanti la macchina fotografica! E' una bella famiglia questa de "La

Voce", manca solo l'elemento femminile, e

speriamo che si aggiunga anche per poter trattare con competenza problemi esclusi-vamente loro.

Abbiamo un santo... a cui ricorrere Montefiascone, 23.12.98 Caro Don Agostino, la ringrazio degli auguri che mi ha voluto esprimere ed

altrettanto ringrazio tutti gli amici e conoscenti di Montefiascone che, in questa occasione, mi hanno rinnovato i segni di stima e simpatia.

Quello che tuttavia più mi preme far sapere è che, con la dirigenza, sono stato nominato capo dell'Ufficio Assistenza agli italiani all'estero, il che vuol dire che dall'ufficio da me diretto dipende anche tutta l'opera di intervento a favore dei turisti italiani in eventuale difficoltà in giro per il mondo.

Molti concittadini ormai non esitano a trascorrere le loro vacanze fuori d'Italia, oppure vi sono costretti per brevi periodi d'affari, e non può escludersi che in qualche caso sfortunato ci si trovi in occasionale necessità. Sappiano, gli amici di Montefiascone, che nell'eventualità di bisogno (furto, incidente, o quant'altro può disgraziatamente capitare ai vacanzieri) possono rivolgersi all'autorità consolare italiana più vicina, la quale non mancherà di fornire la dovuta assistenza in accordo con l'ufficio centrale in Roma, al Ministero degli Esteri, posto sotto la mia direzione. Se lo ritengono, i concittadini possono fare il mio nome in appoggio alla loro domanda di assistenza rivolta al Consolato. Anche se non serve, la conoscenza facilita ed aiuta le cose.

Inoltre, a noi possono rivolgersi, in Italia, i parenti che abbiano i familiari all'e-stero momentaneamente in difficoltà, per aiutare i loro cari e/o per avere notizie.

Naturalmente questo vale pure per i concittadi-ni stabilmente residenti all'estero (penso con immensa stima alle Suore ed ai Missionari che potrebbero aver bisogno d'assistenza materiale nel corso della loro opera di carità in terra stra-niera). Pensando dunque di fare cosa utile e gradi-ta alla cittadinanza di Montefiascone, comune dove ho l'onore ed il piacere di risiedere, le trascrivo il mio indirizzo d'ufficio:

Francesco Piccione - Capo Ufficio VI Emigrazione ed Affari Sociali Ministero Affari Esteri

P.le Farnesina, 1 - 00195 ROMA Tel. 06/3236215 - 06/36912832 - Fax 06/3691-3818

E/mail: [email protected] Con i più cordiali auguri di S. Natale e Felice, Sereno Anno Nuovo, mi creda,

suo Francesco Piccione

Grazie, sig. Francesco, per la sua enorme disponibilità in favore dei concittadini di Montefiascone e sinceri complimenti per la sua brillante car-riera. Auguroni di Buon Anno!

Brava gioventù! Fa sempre piacere trattare di argomenti

che siano di buon augurio e di speranza. Vogliamo dare pubblico riconoscimento

al giovane Stefano Ranucci, Vigile del Fuoco, che, entrato in qualità di ragioniere nel Corpo, è stato poi autorizzato a conse-guire il diploma di geometra.

La fiducia dell'Amministrazione è stata ben ripagata perché il Ranucci si è diplo-mato ottenendo la massima votazione di 60/60.

A t t u a l m e n t e il C o m a n d o Vig i l i del Fuoco ha istituito un Ufficio particolare che è stato affidato alle cure del Ranucci mede-simo.

Si parlava di augurio, prima di tutto per l ' i n te ressa to , e poi per le fo r tune dell'Amministrazione; la speranza infine è che la meritevole vecchia guardia venga man mano sostituita nel tempo da giovani della qualità del neofita Stefano Ranucci.

Ti voglio bene Allora dillo! Ripetilo al tuo cuore e non badare, se l'ultime speranze ti fuggono nel Cielo come gli aquiloni. Ti voglio bene! Dillo con un sorriso ad ogni amico che incontri per la via.

Ti voglio beneee!! Gridalo al vento quando impetuoso dilata gli orizzonti saturo di lamenti e di parole, dille che infranga la clessidra d'oro e sparga sulla terra un po' di amore.

L'amore si sgretola, dissolve vestito di luce, risorge dalle tenebre, l'amore si cela negli abissi emerge, si diffonde, riverbera scintille sugli astri e le comete.

L'amore dilata ogni speranza è l'antico stupore di esistere nell'immenso poema della vita è il fluido divino che alimenta il cuore, e la storia infinita dell'universo.

SCAGLINI GIUSEPPINA

• Caro Don Agostino, quando avrà la possibilità, due righe su "La Voce" solo per notizia, senza entrare in particolari: il 24 novembre Federica Simoncini ha conseguito la Laurea in Scienze Politiche ad indirizzo Internazionale. Federica, sposata da poco con Fabio è riuscita a laurearsi con grande volontà e spirito di sacrificio avendolo fatto mentre lavorava mattino e sera. I primi a goderne sono suo padre Domenico e sua madre Ornella oltre,

naturalmente allo sposo e a tutti coloro che la stimano ed apprezzano. • Il 9 dicembre scorso, presso "La Sapienza" di Roma si è laureata in Lingue: Spagnola e Inglese, la sig.na Laura Trapè, figlia di Tonino e Gabriella Scatolini. Si è guadagnata il punto di 110 e lode, discutendo la tesi "Il don Cloriballe, opera spagnola del 500". Oltre ai genitori, ne ha goduto anche sua sorella Irene, che sta studian-do anche lei Lingue. Complimenti!

Page 17: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

LA VOCE - n° 1 - Gennaio 1999 pag. 17

All'Italia non venga mai meno la luce del Vangelo Pubblichiamo il discorso che il Papa ha pronunciato l'8 dicembre in S. Pietro ai partecipanti alla X Assemblea Nazionale dell'Azione

Cattolica Italiana, durante la celebrazione della Santa Messa in onore dell'Immacolata. E questo lo facciamo per incoraggiare le giovani coppie, i giovani, i ragazzi a guardare con simpatia e poi a far parte della sempre glo-

riosa e meritoria A.C.I.. Un tempo era l'unica Associazione Cattolica esistente nelle nostre parrocchie. Dopo un periodo di stasi, ora è in ri-presa. Lo sia anche da noi.

L'Azione Cattolica Italiana ha scelto Maria Immacolata

come regina e speciale patrona L'Azione Cattol ica Ital iana ha scelto Maria

Immacolata come regina e speciale patrona nei suoi itinerari formativi nel l ' impegno missionario. Per questo, carissimi Fratelli e Sorelle, siete qui oggi, presso la sede di Pietro, prendendo parte alla vostra decima Assemblea Nazionale. So-no trascorsi centotrent 'anni dalla vostra fonda-zione, e commemorate quest 'anno il trentenna-le del nuovo Statuto, che traduce, in termini o-perativi, la dottr ina del Concil io Vat icano II sul laicato e sulla missione nella Chiesa.

Rinnovare l'Impegno di un'autentica

spiritualità cristiana Carissimi Fratelli e Sorelle! La vostra mis-

sione, alle soglie del terzo mil lennio, si rende ancor più urgente nella prospettiva della nuo-va evangelizzazione. Siete chiamati a favorire con il vostro quot id iano intervento un sempre più fecondo incontro tra Vangelo e culture, come richiede il progetto culturale orientato in senso cristiano.

Per le Chiese che sono in Italia, come già ri-cordavo al Convegno ecclesiale di Palermo, si tratta di r innovare l ' impegno di una autentica spiritualità cristiana, perché ogni battezzato possa diventare cooperatore dello Spirito San-to, "agente principale della nuova evangelizza-zione" (n. 2).

Alcune chiare indicazioni In questo quadro, la vostra opera di membri

del l 'Azione Cattol ica deve attuarsi secondo al-cune chiare direzioni, che vorrei qui richiamare: la formazione di un laicato adulto nella fede; lo sviluppo e la diffusione di una coscienza cristiana matura, che orienti le scelte di vita delle persone; animazione della società civi-le e de l le cu l tu re , in c o l l a b o r a z i o n e con quanti si pongono al servizio della persona umana.

Per p rocede re s e c o n d o ques te d i rez ioni , l 'Azione Cattol ica deve confermare la propria carat ter is t ica di assoc iaz ione ecclesiale; al servizio cioè della crescita della comuni tà cri-stiana, in stretta unione con i ministeri ordinati. Questo servizio richiede un'Azione Cattolica vi-va, attenta e disponibile, per contribuire effi-cacemente ad aprire la pastorale ordinaria al-la tens ione missionaria , a l l 'annuncio, all ' in-contro ed al dialogo con quanti, anche battez-zati, v ivono un'appartenenza parziale alla Chie-sa o mostrano atteggiamenti di indifferenza, di estraneità e, forse, talora di avversione.

L ' incontro tra Vange lo e culture possiede, infatti, un' intr inseca d imens ione missionar ia e questa esige - nell 'attuale contesto culturale e nella vita quotidiana - la test imonianza ed il ser-vizio dei fedeli laici, non solo come singoli ma anche, come associati, al servizio dell 'evange-l izzazione. Singol i e associazioni , propr io per l ' indole secolare che li contraddist ingue, sono chiamati a percorrere la via della condivisione e del d ia logo , a t t raverso la qua le passa , ogni giorno, l 'annuncio della Parola e la crescita nel-la fede.

"La Santa Madre del Redentore protegga sem-pre questa grande Associazione Ecclesiale e renda fruttuoso il suo lavoro"- Giovanni Paolo II

Specifico servizio dell'Azione Cattolica per il

rinnovamento della società italiana

Il rinnovato incontro tra Vangelo e culture è anche il terreno sul quale l 'Azione Cattolica, co-me associazione ecclesiale di laici, può svilup-pare uno speci f ico e signif icat ivo serviz io per il r innovamento della società italiana, dei suoi costumi e delle sue istituzioni: è l 'anima-zione cristiana del tessuto sociale, della vita ci-vile e della dinamica economica e politica

Le questioni nodali per il futuro del Paese

La vostra ricca storia mostra che l 'animazio-ne cristiana è particolarmente necessaria in cir-costanze come le attuali, nelle quali l'Italia è chiamata ad affrontare questioni nodali per il futuro del Paese e della sua millenaria ci-viltà. E' urgente r icercare strategie eff icaci e dar vita a soluzioni concrete, tenendo sempre presente il bene comune e l' inalienabile dignità del la persona. Tra le grandi quest ion i , sul le quali è domandato il vostro impegno, vanno ri-cordati l 'accoglienza e il rispetto sacro della vita, la tutela della famiglia, la difesa delle garanzie di libertà e di equità nella formazio-ne e nell'istruzione delle nuove generazioni, l'effettivo riconoscimento del diritto al lavo-ro.

La vostra missione alle porte del Terzo Millennio

Ecco delineata, carissimi Fratelli e Sorelle, la vostra missione, alle porte ormai del terzo millennio: operare affinché all'Italia non ven-

ga mai a m a n c a r e la s p l e n d i d a luce del Vangelo, che sempre dovete annunciare con franchezza e vivere con coerenza.

Solo così sare te tes t imon i credib i l i del la speranza cristiana e potete diffonderla a tutti.

Vi protegga Maria, la "piena di grazia", Co-lei che oggi con temp l iamo sp lenden te nel la gloria e nella santità di Dio.

CALENDARIO PARROCCHIALE 17 gennaio domenica " Domenica

del Tempo Ordinario Festa di S. Antonio, abate SS. Messe: ore 7,30-9-10: Chiesa S. Andrea ore 11 e 12: S. Margheri ta ore 18: S . A n d r e a

Dal 18 al 25 gennaio Sett imana di preghiera per l 'unità dei cristiani «Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno il suo popolo ed egli sarà il 'Dio con loro'» Ap 21,3

20 gennaio mercoledì

21 gennaio giovedì

2 febbraio martedì

S . S E B A S T I A N O patrono dei giovani

S . A G N E S E patrona delle giovani

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE ore 17: in S. Margheri ta S. Messa e benedizione delle candele

3 febbraio mercoledì

7 febbraio domenica

S . B I A G I O protettore dei mali di gola

Augur i onomast ic i al parroco di S. Flaviano

V del Tempo Ordinario XXI Giornata per la vita

"Paternità e maternità: dono e impegno"

Annunzio del giorno della Pasqua

Centro di tutto l 'anno l iturgico è il Tr iduo del S ignore croci f isso, sepol to e r isorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 4 aprile.

Dal la P a s q u a s c a t u r i s c o n o tutt i i g iorn i santi: le Ceneri, inizio della Quaresima, il 17 febbra io , l 'Ascens ione del S ignore , il 16 m a g g i o ; la P e n t e c o s t e , il 23 m a g g i o ; la pr ima domenica di Avvento, il 28 novem-bre.

PRO DEFUNCTIS 15 gennaio: 22 gennaio: 5 febbraio: 12 febbraio:

Cortonesi Ottavio; Burla Vincenzo; Trapè Quinto; Lucattini Giuseppe.

Page 18: «La Voce»- Mensile di Montefiascone - Direttore Agostino ...s4efada82658df4a6.jimcontent.com/download/version/1414236097/module...Ai vescovi della Repubblica Ceca, ricevuti in udienza

pag . 18 LA V O C E - n° 1 - G e n n a i o 1 9 9 9

A dare gli auguri di Buon Natale è la primogenita Del Nonno Giulia, nata l'11 ottobre, mandando in tilt papà Luca e mamma Donatella! E' la fe l ic i tà dei nonn i Bonaventura , Maria Teresa, Rosetta e Massimo, in particolare dei b isnonni Santa e Paolo. Il giorno 8 dicembre nel la ch iesa di S. Flaviano ha r icevuto il suo pr imo sac ramento dal Vicar io Genera le Don Pietro Mons. Concioli. Noi lo ringraziamo della sua presenza ed auguria-

Sara Cerci è la stupenda primogenita di Fabio e Carla Stefanoni, nata il 9 luglio 1998, anche lei circondata ed amata dal nonno Amerigo,dal la nonna Nel la , da i b i s n o n n i C l e m e n t e e Maddalena (Nena).

Michele Cherubini è il primogenito di Pietro e Donatella Bronzetti, nato il 15 settembre 1998 e rinato il giorno dell'Immacolata alla vita della grazia con il battesimo. I nonni Giuseppe e Diana, Giuseppe e Veris, il pro-zio Saverio sembrano ringiovaniti, lo zio Marco con la sposa Viviana in quel di Orvieto, sentono gioia ma anche un pizzico di invidia, perché la sorella più piccola è già mamma, inve-ce...

1

leravigliatcKgiisn;

basilica di S. Margh< Natale, n e r ^

l o F è . ¿ » ^ ¿ ¿ • ¿ ^ ^ ^ i j g ^ l l i w y i y w f e t o in m o d o \ ^ B C T ^ H r j s m i i i f l i i W i B p f f o t t e di

SWa, mentre suo padre G i a n T H W f i C T ^ T a d r e Mara inter-pretavano Maria SS.ma e S. Giuseppe. Sarà un ricordo incancellabile per la sua vita!

CORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO ... E ALLA VITA! - 1999 -

Nei seguen t i g iorn i , al le o re 18, p resso l 'ex ed i f ic io sco las t i co de l le Maes t re Pie, con ing resso da v ia Fa l isco ( C o m u n e ) o da P iazza S. Margher i ta . Nel la pr ima sera si r i ceveranno le iscr iz ioni. I parroci s o n o invitati a presenz iare al le r iunioni: Sabato 9 genna io Sabato 16 genna io Sabato 23 genna io Sabato 30 genna io Sabato 6 febbra io Sabato 13 febbra io Sabato 20 febbra io Sabato 27 febbra io Sabato 13 e domen ica 14 marzo

"Credo in Dio Padre..." "Credo in Gesù Cristo..." "Credo nello Spirito Santo e nella Chiesa..." La coppia e la trasmissione della vita La sessualità nel matrimonio Aspetti morali del matrimonio La famiglia, primo luogo di educazione Il matrimonio nella legislazione civile e canonica

la famiglia, Chiesa domestica, ritiro spirituale comunitario

PER COMODITÀ' DEI LETTORI D E " L A VOCE"

Potete versare sul c.c. n° 1853/76 presso la Banca Cattolica o sul c.c. n° 10/61268 p r e s s o la C a s s a di R i s p a r m i o di Montefiascone, preoccupandovi di mette-re il vostro nome per essere inseriti nella rubrica "La Voce è grata ai suoi".

Mangiavacchi Pier Luigi e nonno Pelecca Luigi di 92 anni. Il 10 novembre Pier Luigi ha festeggiato i suoi tre anni, mentre il nonno i suoi 92, che differenza c'è?

Doppia festa in casa Camicia-Menghini: il 29 dicembre il piccolo Leonardo ha compiuto 2 anni, mentre la mamma Emanuela, l'11 dicem-bre si è l au rea ta p resso la Faco l tà di Conservazione dei Beni Culturali di Viterbo, otte-nendo il punteggio di 110. T i to lo del la tesi: "Oreficeria sacra/é Viterbo dal XIV al XV secolo: tre calici e i busti reliquiario della Cattedrale di Montefiascone". Relatore il prof. Francesco Car lo G a n d o l f o e co r re l a t r i ce la do t t . ssa Francesca Pomarici. Un ringraziamento particolare a Mons. Emilio Marinelli e a Don Biagio Governatori.

Il 27 novembre 1998 è nata a Roma una splendida bambina, Martina Vagnucci, di Roberto e Federica Pescatori. Auguri sinceri ai genitori, ai nonni Giuseppe, Leda, Fulvio, Elide e alla zia Luana.

UNA VITA Una vita che si dona non è un oggetto che appartiene ma una parte di te che si stacca da te e ti cammina a fianco, muove i primi passi sorretto dalla tua mano e se crescendo le vostre strade si separeranno tu sarai sempre presente nel suo cuore, lui sentirà sempre la forza e l'amore di chi gli ha premesso di esistere, si sentirà per sempre parte di te.

E' un granello della tua anima che continuerà a vivere anche quando tu non ci sarai più, un momento della tua storia che lotterà contro il tempo: vincerà dove tu hai vinto, lotterà per tutto quello in cui hai creduto anche tu forse potrà anche perdere ma non si arrenderà se tu, da buon genitore, gli avrai trasmesso la tua voglia di lottare.

Un'amica