La Voce Del Padre - Dicembre 2007

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    La Voce del PadreBollettino per la causa di canonizzazione del

    Venerabile P. Vittorio De MarinoNuova serie - Anno 6 - dicembre 2007 N21

    Venerabile P. De Marino:il barnabita secondo la spiritualit del santo Fondatore ( 2^ parte)

    Lingresso nella vita consacrata ha voluto dire invece per

    il p. De Marino elevarsi su ci che il mondo ama e

    acquistare la sapienza vera. Lesperienza nel mondo, per

    quanto operosa e retta, gli risultava insoddisfacente. Gi lacerchia degli affetti familiari si era andata disfacendo nel

    dolore: dalla prima sorellina Clementina, morta in tenera

    et, ai genitori, allultima sorella Aspasia, finita nella

    sofferenza. Niente gli avrebbe impedito di farsi un

    progetto di vita per realizzarsi nel mondo, possibile a lui

    professionista affermato. Non vi pens mai, non per la

    paura di un futuro al buio; era un medico, con idee

    positive, non una psicologia immatura in cerca di

    protezione e priva di potenza creativa. Le vicende familiari

    avevano anzi rafforzato, schiarito quellistinto dello

    Spirito, di cui parla il nostro santo Fondatore, e che era

    presente in lui come grazia preveniente. Il suo camminoreligioso pu apparire allocchio umano, incapace e

    distratto, come la scia sullacqua, che non lascia traccia e

    illude; ma per Dio un sentiero luminoso: vita vera che

    tende a Lui, fede fiduciosa che non esita nel dubbio, ma si

    sostiene con lideale, il materiale povero nella

    quotidianit regolare che diventa materia pregiata per la

    santificazione, ed l dove si prova la perseveranza,

    condizione di salvezza. Le regole della vita comune

    religiosa sono in ultimo un limite per la creativit dello

    spirito; chi vi aderisce per mostra la sua appartenenza

    specifica. Nel pensiero di S. Antonio M. Zaccaria esse

    sono principalmente fattori di virt, legate perci alla vitainteriore, crogiuolo della santificazione del singolo. E

    ipotesi suggestiva che il s. Fondatore non riusc a

    comunicare le sue regole (Costituzioni) non perch la

    morte lo colse anzitempo, ma forse perch non volle,

    desiderando anzitutto che i suoi si formassero nella mente

    e nel cuore prima di leggerle nei libri(lett. 7 ). Lo spirito

    delle regole perci educazione alla virt, via alla

    perfezione. Prima che alla forma organizzativa esse mirano

    alla santificazione, che si esprime negli infiniti modi di

    attuazione. In esse trovano spazio tutti i carismi personali,

    che fanno la variet dei religiosi santi.Sentire profondamente i valori religiosi la

    certezza del cammino spirituale; p. De Marino vi si riporta

    appena gli possibile come a una sorgente rinnovatrice di

    vigore morale.

    Qui c lenigma delluomo spirituale, del santo,

    che si presenta con la sua intimit indecifrabile della vita

    mistica con lo Spirito, ma che pure il movente segreto

    della sua operosit, come fu per il p. De Marino, chesvolse anche unattivit febbrile davanti al dolore e alla

    povert dei propri fratelli. Ma era un riflesso della sua

    religiosit.

    E indubbio per che la sua tendenza era verso la vita

    raccolta, ritirata, miraggio della sua scelta iniziale. Gli

    eventi della sua esistenza avevano bisogno di sedimentarsi,

    cercava il modo di capirne il senso nel contatto con Dio e

    nella preghiera. La sobriet della sua manifestazione

    sembrava un limite, ma proprio quella sua interiorit gli

    svelava la molteplicit dei sensi dell agire suo e altrui ed

    egli meditava nel suo cuore per comprenderne il giusto

    valore. Manifestarsi svelare i fremiti del proprio essere;ma pur vero che esternandosi facilmente essi si falsano,

    tradiscono la loro incertezza e le stesse parole non sempre

    vi corrispondono. Certamente vi uninterazione tra la sua

    esperienza medica e la sua capacit dintrospezione

    dellanimo umano; ma questo lo fa pi meditativo, non

    invadente e gli accresce anzi quella bont dellanimo che

    via alla fiducia. Non probabile che il p. De Marino sia

    venuto a contatto frequente con gli scritti del s. Fondatore,

    pubblicizzati e commentati molto pi

    ai nostri tempi; ma egli ha realizzato

    per intuizione proprio ci che il s.

    Fondatore si augurava: che le regoleprima che leggerle sui libri fossero

    scritte nel cuore, cio amate e

    praticate. Esse sono la via al cielo,

    non solo ordine di vita comune, ma

    riflesso della verit nel senso pi

    comprensivo.

    Nel p. De Marino c la sintesi armonica della vita

    religiosa con la vita sacerdotale. La vita religiosa non un

    valore aggiunto, tanto meno lappartenenza a una categoria

    sociale che facilita, senza bisogno di calcolare la spesa, la

    realizzazione di sogni altrimenti da accantonare. Con la

    vita dapostolato forma invece un circuito virtuoso di

    sicura efficacia e di segno inconfondibile. Queste le qualit

    dellapostolato del p. De Marino e quasi matrice della sua

    santificazione.

    P. Giuseppe DAngelo.

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    La Speranza( dalla Lettera enciclica Spe salvi di Benedetto XVI, 30-11-07)

    Speranza una parola centrale della fede cattolica In diversi passi le parole fede e

    speranza sembrano intercambiabili. Quando la 1lettera di Pietro esorta i cristiani a

    essere sempre pronti a dare una risposta circa il logos- il senso e la ragione- della loro

    speranza(cf.3,15), speranza equivalente di fede.

    I primi cristiani erano consapevoli di avere ricevuto in dono una speranzaaffidabileanche mettendo a confronto lesistenza cristiana con la vita prima della fede o

    con la situazione di seguaci di altre religioni, Paolo ricorda agli Efesini come, prima

    dellincontro con Cristo, fossero senza speranza e senza Dio nel mondo Nonostante

    gli dei, essi erano senza Dio e conseguentementedavanti a un futuro oscuro. Nello

    stesso senso Paolo dice ai Tessalonicesi: Voi non dovete affliggervi come gli altri che non hanno speranza (1Ts.4,13).

    La Fede SperanzaAnche qui compare come elemento distintivo dei cristiani il fatto che essi hanno un futuro: non che sappiano

    nei particolari ci che li attende, ma sanno nellinsieme che la loro vita non finisce nel vuoto. Solo quando il

    futuro certo come realt positiva, diventa vivibile anche il presente

    Il messaggio cristiano non era solo informativo, ma performativo. Ci significa: il Vangelo non soltanto una comunicazione di cose che si possono sapere, ma una comunicazione che produce fatti e cambia

    la vita. La porta oscura del tempo, del futuro, stata spalancata. Chi ha speranza vive diversamente: gli stata

    donata una vita nuova.

    Maria, stella di speranzaDa pi di mille anni la Chiesa saluta Maria, la Madre di Dio, come stella del mare: Ave maris stella. La vita

    umana un cammino. Verso quale meta? La vita umana un viaggio sul mare della storia, spesso oscuro ed in

    burrasca, un viaggio nel quale scrutiamo gli astri che ci indicano al rotta.

    Le vere stelle della nostra vita sono le persone che hanno saputo vivere rettamente. Esse sono luci di

    speranza. Certo Ges Cristo la luce il sole sorto sopra tutte le tenebre della storia. Ma per giungere fino a

    Lui abbiamo bisogno anche di luci vicine- di persone che donano luce traendola dalla sua luce e offrono cosorientamento per la nostra traversata.

    E quale persona potrebbe pi di Maria essere per noi Stella di Speranza- Lei che con il suoSI apr a

    Dio stesso la porta del nostro mondo?

    Santa Maria , Madre di Dio, Madre nostra, insegnaci a credere, sperare ed amare con te. Indicaci la via verso il

    suo regno! Stella del mare, brilla su di noi e guidaci nel nostro cammino.

    P. De Marino luce di speranzaIn tutte le circostanze della sua vita il venerabile fu guidato da una incrollabile quanto viva speranza, che gli

    permise di affrontare ogni prova con serenit e fermezza. Nessuno lo vide mai in preda allo sconforto, ma fu

    anzi lui a sostenere e incoraggiare gli altri.Lui stesso racconta: Ottenni la licenza liceale non alla fine del triennio ma nellanno successivo perch

    fui rimandato per la sola matematica scritta. Il Signore permise cos per farmi stare pi umile nello studio dimedicina che intrapresi allUniversit di Napoli e per farmi apprezzare di pi la vita di buon cristiano che quella

    di dottore.

    Avevo desiderio di farmi religioso, ma i miei genitori si opposero. Immagino che il Signore disponeva

    cos, perch mia sorella Aspasia ebbe bisogno per pi di 20 anni della mia assistenza medica e finanziaria.

    Ricordo circa la mia vocazione due auguri; uno di mio padre: Quando saremo morti noi, ti farai barnabita;

    laltro del buono e dotto barnabita p. Sergio: Un giorno sarete barnabita. Cos fu. Si avverarono dopo pi di

    20 anni queste parole. (dalla Positio super virtutibus pp. 12-13).

    P. Enrico Moscetta

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    CronacaCronacaCronaca

    28 settembre. P. Giovanni e i tre Novizi vanno a Roma in occasione della

    consacrazione episcopale del barnabita P. Sergio M. Pagano, Prefetto

    dellArchivio Segreto Vaticano. Sar lo stesso Santo Padre Benedetto XVI, che la

    mattina dopo, 29 settembre, nella basilica di san Pietro imporr le mani ai nuovi

    vescovi recentemente eletti.

    20 Ottobre. In serata i novizi ed alcuni ragazzi delloratorio con P. Giovannivanno a Napoli presso il collegio Bianchi. L dormono e al mattino seguente, 21

    ottobre, accolgono il Santo Padre arrivato al porto in elicottero, prima che vada

    alla piazza del Plebiscito per lincontro interreligioso organizzato dalla Comunit

    di SantEgidio.

    27 ottobre. Lo scultore Gaetano Cocco, insieme al pap e alla mamma, viene pervisitare il p. Gennaro Martol, che aveva conosciuto a Napoli, e per fare dono

    alla comunit un busto in bronzo del venerabile p. Vittorio De marino.

    Nel pomeriggio lAssociazione dei Medici Cattolici di Acerra tiene la propria riunione nella nostra sala

    convegni.

    31 ottobre. Alle ore 20.00 nella nostra chiesa, per la comunit parrocchiale, proiezione del filmato sul

    Campo estivo svolto dai ragazzi e giovani della nostra comunit di san Giovanni nella missione barnabiticadi Milot in Albania, nellestate scorsa.

    15 novembre. Inizia il Triduo di preparazione alla festa della madonna Madre della Divina Provvidenza.

    Predica il p. Luiz Carlos Nunes, brasiliano, che da alcuni mesi lavora con il p. Giovanni Peragine nella

    nostra missione di Milot .

    17 novembre. Festa liturgica della madonna Madre della Divina Provvidenza. Durante la santa Messa, dopolomelia del p. Luiz, il Padre Superiore accoglie ufficialmente nella Confraternita Maria, Madre della

    Divina Provvidenza quattro nuovi Confratelli.

    18 novembre. Festa esterna della Madonna. Durante la santa Messa delle ore

    10.00 p. Giovanni, responsabile provinciale del Movimento giovanile

    zaccariano, accoglie ufficialmente nel movimento tre nuovi giovani.

    Alla solenne concelebrazione delle ore 18.00, presieduta dal P. Superiore,seguono musiche di zampognari di Benevento, musiche della banda del paese,

    fuochi artificiali ed agape fraterna. A tutti, ma specialmente agli organizzatori,

    vanno i pi vivi ringraziamenti.

    23 novembre. Chiusura dei festeggiamenti per i 400 anni della presenza dei

    Barnabiti a Napoli. A nome della Comunit partecipano presso il collegio

    Bianchi i padri Giuseppe ed Enrico con i novizi.

    Alle ore 16 nella nostra sala convegni si svolge la prima Assemblea territoriale

    di San Felice a Cancello dellAssociazione CittadinanzAttiva, alla presenza del

    coordinatore provinciale e del Vice Presidente nazionale.

    1 dicembre. Il ritiro spirituale in preparazione allAvvento per i postulanti e novizi lo predica il padreDanilo Fiori, degli Oblati di Maria Immacolata di Napoli.2 dicembre. Alle ore 17.00 partecipiamo alla grande fiaccolata cittadina per ricordare Maurizio Migliore,

    deceduto due settimane dopo essere stato mortalmente ferito nel cimitero di San Felice a Cancello il giorno

    di tutti i Santi, e gridare che solo Dio padrone della vita degli uomini e nessun uomo ha diritto a togliere

    la vita ad un altro uomo, per nessun motivo.

    7-10 dicembre. Ritiro spirituale dei giovani del Movimento Giovanile Zaccariano del centro sud dItalia.Circa 60 ragazzi e giovani di San Felice a Cancello, Curti, Bari, Napoli, Torre Gaia e Gianicolo di Roma,

    accompagnati da p. Giovanni, p. Enrico p. Francisco, ang. Vera e ang. Domenica, hanno trascorso tre giorni

    di ritiro spirituale presso la casa di accoglienza dei Padri Salesiani di Pacognano di Vico Equense (NA).

    15 dicembre. Giornata di ritiro spirituale del gruppo di circa 60 persone di Acerra. Organizzano le suore di

    Maria Immacolata di Ivrea. Noi mettiamo a disposizione i nostri locali e siamo disponibili per leconfessioni.

    16 dicembre. Circa 60 giovani e adulti della nostra parrocchia, dopo la santa Messa delle ore 18.00,

    celebrano il rito di accoglienza ed esorcismo, prima tappa del loro cammino di preparazione alla Cresima.

    P. Ferruccio Trufi

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    Mondo Zaccariano*Dalla Cina alla Birmania

    LAnno Paolino indetto da Papa Benedetto XVI e lattuale situazione della Birmania, della quale si parla

    tanto in questi giorni, mi danno loccasione di stralciare dal bellissimo articolo di P. Filippo Lovison,

    pubblicato nel numero di settembre 2007 del ECO dei Barnabiti, la scheda della Missione e un passo, in

    cui si pu ammirare il grande lavoro missionario svolto dai Padri barnabiti nei regni di Ava e Peg, attuale

    Birmania o Myianmar.

    La Missione, in breve, nei regni di Ava e PegTitolo: Missionari apostolici di Propaganda FideLuogo: Indie orientaliPeriodo: 1722-1832Religione: BuddismoTheravada odel piccolo veicolo, detto anche Hinayana. AnimismoCultura: Alfabetizzazione di massa

    Lingua: pali, barmano e peguano, dialetti localiViaggi: via mare(levante) o via terra (ponente) durava circa un anno e mezzoNumero di Missionari: 28 +3 nativiEt media di arrivo in missione: 28 anni

    Periodo di maggiore o minore permanenza: P. DAmato 48 anni e 10 mesi, P. Gazzari nessun giorno, in quantonaufrag nelle secche di Martaban

    Missionari eletti vescovi o vicari apostolici: nove.

    Di natura diversa furono dunque i frutti di quella epopea: dal Dizionario Birmano di Sigismondo

    Calchi, alla Grammatica della lingua birmana e al Dizionario latino-portoghese-birmano di Giovanni

    Percoto,dallAlphabetum Barmanum seu Barmanum regni Avae finitimarumque regionum, fatto stampare

    nel 1776 dal Carpani, alla Relazione dei Regni di Ava e Peg di Gaetano Mantegazza, dalle chiese in

    muratura a Syriam e a Rangoon (di san Giovanni Battista e dellAssunzione) alle scuole di ogni villaggio,

    dai seminari di Monl, Nebek e di Rangoon agli ospedali, per non parlare dei Conservatori per le giovani

    donne birmane, dove per prime poterono emettere i voti religiosi secondo la regola delle Angeliche. Le

    conversioni furono circa 1300 nel 1763, 5000 nel 1770, 12.000 nel 1773, solo 1200 nel 1820, quando vecchi

    e malati, le loro forze stavano per venire meno. Ma alludire questa sciorinata di risultati, essi forse selavrebbero un poco a male. Sapevano bene, come S. Paolo insegn, che lunico vanto la croce del Signore

    nostro Ges Cristo.

    BUON

    NATALE

    FELICE

    ANNO

    NUOVORingraziano il Venerabile: Mallardi Antonietta, Mallardi Maria, Maria e Silvestro, N. N., DellaMorte Rocco, Savinelli Anna, Fam. Mauriello, Di Marino Elvira, Topo Antonietta, Russo Giuseppina, Russo Maria,

    Alfiero Rosa, Pirozzi Vincenza, Aquilani Maria Domenica, Palladino Maria, N. N., Ferrara Adriana, Balletta

    Maddalena, Nuzzo Francesca, Mauriello Luigi, DellAmura Carmela.

    PreghieraO Dio onnipotente e misericordioso, che vi degnaste eleggere il vostro servo P. Vittorio De Marino a essere il padre

    dei poveri e il consolatore degli afflitti, concedetemi per sua intercessione che io sia liberato dalle presenti angustie e

    possa con animo lieto e riconoscente cantare le vostre misericordie. Cos sia.

    La voce del Padre-Padri Barnabiti-San Felice a Cancello(CE)Piazza Vittorio De Marino, gi via Roma 433

    Tel e fax: 0823.751313 C/CP. 14413819e-mail [email protected]