La Voce Del Padre - Dicembre 2007
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7/29/2019 La Voce Del Padre - Dicembre 2007
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La Voce del PadreBollettino per la causa di canonizzazione del
Venerabile P. Vittorio De MarinoNuova serie - Anno 6 - dicembre 2007 N21
Venerabile P. De Marino:il barnabita secondo la spiritualit del santo Fondatore ( 2^ parte)
Lingresso nella vita consacrata ha voluto dire invece per
il p. De Marino elevarsi su ci che il mondo ama e
acquistare la sapienza vera. Lesperienza nel mondo, per
quanto operosa e retta, gli risultava insoddisfacente. Gi lacerchia degli affetti familiari si era andata disfacendo nel
dolore: dalla prima sorellina Clementina, morta in tenera
et, ai genitori, allultima sorella Aspasia, finita nella
sofferenza. Niente gli avrebbe impedito di farsi un
progetto di vita per realizzarsi nel mondo, possibile a lui
professionista affermato. Non vi pens mai, non per la
paura di un futuro al buio; era un medico, con idee
positive, non una psicologia immatura in cerca di
protezione e priva di potenza creativa. Le vicende familiari
avevano anzi rafforzato, schiarito quellistinto dello
Spirito, di cui parla il nostro santo Fondatore, e che era
presente in lui come grazia preveniente. Il suo camminoreligioso pu apparire allocchio umano, incapace e
distratto, come la scia sullacqua, che non lascia traccia e
illude; ma per Dio un sentiero luminoso: vita vera che
tende a Lui, fede fiduciosa che non esita nel dubbio, ma si
sostiene con lideale, il materiale povero nella
quotidianit regolare che diventa materia pregiata per la
santificazione, ed l dove si prova la perseveranza,
condizione di salvezza. Le regole della vita comune
religiosa sono in ultimo un limite per la creativit dello
spirito; chi vi aderisce per mostra la sua appartenenza
specifica. Nel pensiero di S. Antonio M. Zaccaria esse
sono principalmente fattori di virt, legate perci alla vitainteriore, crogiuolo della santificazione del singolo. E
ipotesi suggestiva che il s. Fondatore non riusc a
comunicare le sue regole (Costituzioni) non perch la
morte lo colse anzitempo, ma forse perch non volle,
desiderando anzitutto che i suoi si formassero nella mente
e nel cuore prima di leggerle nei libri(lett. 7 ). Lo spirito
delle regole perci educazione alla virt, via alla
perfezione. Prima che alla forma organizzativa esse mirano
alla santificazione, che si esprime negli infiniti modi di
attuazione. In esse trovano spazio tutti i carismi personali,
che fanno la variet dei religiosi santi.Sentire profondamente i valori religiosi la
certezza del cammino spirituale; p. De Marino vi si riporta
appena gli possibile come a una sorgente rinnovatrice di
vigore morale.
Qui c lenigma delluomo spirituale, del santo,
che si presenta con la sua intimit indecifrabile della vita
mistica con lo Spirito, ma che pure il movente segreto
della sua operosit, come fu per il p. De Marino, chesvolse anche unattivit febbrile davanti al dolore e alla
povert dei propri fratelli. Ma era un riflesso della sua
religiosit.
E indubbio per che la sua tendenza era verso la vita
raccolta, ritirata, miraggio della sua scelta iniziale. Gli
eventi della sua esistenza avevano bisogno di sedimentarsi,
cercava il modo di capirne il senso nel contatto con Dio e
nella preghiera. La sobriet della sua manifestazione
sembrava un limite, ma proprio quella sua interiorit gli
svelava la molteplicit dei sensi dell agire suo e altrui ed
egli meditava nel suo cuore per comprenderne il giusto
valore. Manifestarsi svelare i fremiti del proprio essere;ma pur vero che esternandosi facilmente essi si falsano,
tradiscono la loro incertezza e le stesse parole non sempre
vi corrispondono. Certamente vi uninterazione tra la sua
esperienza medica e la sua capacit dintrospezione
dellanimo umano; ma questo lo fa pi meditativo, non
invadente e gli accresce anzi quella bont dellanimo che
via alla fiducia. Non probabile che il p. De Marino sia
venuto a contatto frequente con gli scritti del s. Fondatore,
pubblicizzati e commentati molto pi
ai nostri tempi; ma egli ha realizzato
per intuizione proprio ci che il s.
Fondatore si augurava: che le regoleprima che leggerle sui libri fossero
scritte nel cuore, cio amate e
praticate. Esse sono la via al cielo,
non solo ordine di vita comune, ma
riflesso della verit nel senso pi
comprensivo.
Nel p. De Marino c la sintesi armonica della vita
religiosa con la vita sacerdotale. La vita religiosa non un
valore aggiunto, tanto meno lappartenenza a una categoria
sociale che facilita, senza bisogno di calcolare la spesa, la
realizzazione di sogni altrimenti da accantonare. Con la
vita dapostolato forma invece un circuito virtuoso di
sicura efficacia e di segno inconfondibile. Queste le qualit
dellapostolato del p. De Marino e quasi matrice della sua
santificazione.
P. Giuseppe DAngelo.
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La Speranza( dalla Lettera enciclica Spe salvi di Benedetto XVI, 30-11-07)
Speranza una parola centrale della fede cattolica In diversi passi le parole fede e
speranza sembrano intercambiabili. Quando la 1lettera di Pietro esorta i cristiani a
essere sempre pronti a dare una risposta circa il logos- il senso e la ragione- della loro
speranza(cf.3,15), speranza equivalente di fede.
I primi cristiani erano consapevoli di avere ricevuto in dono una speranzaaffidabileanche mettendo a confronto lesistenza cristiana con la vita prima della fede o
con la situazione di seguaci di altre religioni, Paolo ricorda agli Efesini come, prima
dellincontro con Cristo, fossero senza speranza e senza Dio nel mondo Nonostante
gli dei, essi erano senza Dio e conseguentementedavanti a un futuro oscuro. Nello
stesso senso Paolo dice ai Tessalonicesi: Voi non dovete affliggervi come gli altri che non hanno speranza (1Ts.4,13).
La Fede SperanzaAnche qui compare come elemento distintivo dei cristiani il fatto che essi hanno un futuro: non che sappiano
nei particolari ci che li attende, ma sanno nellinsieme che la loro vita non finisce nel vuoto. Solo quando il
futuro certo come realt positiva, diventa vivibile anche il presente
Il messaggio cristiano non era solo informativo, ma performativo. Ci significa: il Vangelo non soltanto una comunicazione di cose che si possono sapere, ma una comunicazione che produce fatti e cambia
la vita. La porta oscura del tempo, del futuro, stata spalancata. Chi ha speranza vive diversamente: gli stata
donata una vita nuova.
Maria, stella di speranzaDa pi di mille anni la Chiesa saluta Maria, la Madre di Dio, come stella del mare: Ave maris stella. La vita
umana un cammino. Verso quale meta? La vita umana un viaggio sul mare della storia, spesso oscuro ed in
burrasca, un viaggio nel quale scrutiamo gli astri che ci indicano al rotta.
Le vere stelle della nostra vita sono le persone che hanno saputo vivere rettamente. Esse sono luci di
speranza. Certo Ges Cristo la luce il sole sorto sopra tutte le tenebre della storia. Ma per giungere fino a
Lui abbiamo bisogno anche di luci vicine- di persone che donano luce traendola dalla sua luce e offrono cosorientamento per la nostra traversata.
E quale persona potrebbe pi di Maria essere per noi Stella di Speranza- Lei che con il suoSI apr a
Dio stesso la porta del nostro mondo?
Santa Maria , Madre di Dio, Madre nostra, insegnaci a credere, sperare ed amare con te. Indicaci la via verso il
suo regno! Stella del mare, brilla su di noi e guidaci nel nostro cammino.
P. De Marino luce di speranzaIn tutte le circostanze della sua vita il venerabile fu guidato da una incrollabile quanto viva speranza, che gli
permise di affrontare ogni prova con serenit e fermezza. Nessuno lo vide mai in preda allo sconforto, ma fu
anzi lui a sostenere e incoraggiare gli altri.Lui stesso racconta: Ottenni la licenza liceale non alla fine del triennio ma nellanno successivo perch
fui rimandato per la sola matematica scritta. Il Signore permise cos per farmi stare pi umile nello studio dimedicina che intrapresi allUniversit di Napoli e per farmi apprezzare di pi la vita di buon cristiano che quella
di dottore.
Avevo desiderio di farmi religioso, ma i miei genitori si opposero. Immagino che il Signore disponeva
cos, perch mia sorella Aspasia ebbe bisogno per pi di 20 anni della mia assistenza medica e finanziaria.
Ricordo circa la mia vocazione due auguri; uno di mio padre: Quando saremo morti noi, ti farai barnabita;
laltro del buono e dotto barnabita p. Sergio: Un giorno sarete barnabita. Cos fu. Si avverarono dopo pi di
20 anni queste parole. (dalla Positio super virtutibus pp. 12-13).
P. Enrico Moscetta
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CronacaCronacaCronaca
28 settembre. P. Giovanni e i tre Novizi vanno a Roma in occasione della
consacrazione episcopale del barnabita P. Sergio M. Pagano, Prefetto
dellArchivio Segreto Vaticano. Sar lo stesso Santo Padre Benedetto XVI, che la
mattina dopo, 29 settembre, nella basilica di san Pietro imporr le mani ai nuovi
vescovi recentemente eletti.
20 Ottobre. In serata i novizi ed alcuni ragazzi delloratorio con P. Giovannivanno a Napoli presso il collegio Bianchi. L dormono e al mattino seguente, 21
ottobre, accolgono il Santo Padre arrivato al porto in elicottero, prima che vada
alla piazza del Plebiscito per lincontro interreligioso organizzato dalla Comunit
di SantEgidio.
27 ottobre. Lo scultore Gaetano Cocco, insieme al pap e alla mamma, viene pervisitare il p. Gennaro Martol, che aveva conosciuto a Napoli, e per fare dono
alla comunit un busto in bronzo del venerabile p. Vittorio De marino.
Nel pomeriggio lAssociazione dei Medici Cattolici di Acerra tiene la propria riunione nella nostra sala
convegni.
31 ottobre. Alle ore 20.00 nella nostra chiesa, per la comunit parrocchiale, proiezione del filmato sul
Campo estivo svolto dai ragazzi e giovani della nostra comunit di san Giovanni nella missione barnabiticadi Milot in Albania, nellestate scorsa.
15 novembre. Inizia il Triduo di preparazione alla festa della madonna Madre della Divina Provvidenza.
Predica il p. Luiz Carlos Nunes, brasiliano, che da alcuni mesi lavora con il p. Giovanni Peragine nella
nostra missione di Milot .
17 novembre. Festa liturgica della madonna Madre della Divina Provvidenza. Durante la santa Messa, dopolomelia del p. Luiz, il Padre Superiore accoglie ufficialmente nella Confraternita Maria, Madre della
Divina Provvidenza quattro nuovi Confratelli.
18 novembre. Festa esterna della Madonna. Durante la santa Messa delle ore
10.00 p. Giovanni, responsabile provinciale del Movimento giovanile
zaccariano, accoglie ufficialmente nel movimento tre nuovi giovani.
Alla solenne concelebrazione delle ore 18.00, presieduta dal P. Superiore,seguono musiche di zampognari di Benevento, musiche della banda del paese,
fuochi artificiali ed agape fraterna. A tutti, ma specialmente agli organizzatori,
vanno i pi vivi ringraziamenti.
23 novembre. Chiusura dei festeggiamenti per i 400 anni della presenza dei
Barnabiti a Napoli. A nome della Comunit partecipano presso il collegio
Bianchi i padri Giuseppe ed Enrico con i novizi.
Alle ore 16 nella nostra sala convegni si svolge la prima Assemblea territoriale
di San Felice a Cancello dellAssociazione CittadinanzAttiva, alla presenza del
coordinatore provinciale e del Vice Presidente nazionale.
1 dicembre. Il ritiro spirituale in preparazione allAvvento per i postulanti e novizi lo predica il padreDanilo Fiori, degli Oblati di Maria Immacolata di Napoli.2 dicembre. Alle ore 17.00 partecipiamo alla grande fiaccolata cittadina per ricordare Maurizio Migliore,
deceduto due settimane dopo essere stato mortalmente ferito nel cimitero di San Felice a Cancello il giorno
di tutti i Santi, e gridare che solo Dio padrone della vita degli uomini e nessun uomo ha diritto a togliere
la vita ad un altro uomo, per nessun motivo.
7-10 dicembre. Ritiro spirituale dei giovani del Movimento Giovanile Zaccariano del centro sud dItalia.Circa 60 ragazzi e giovani di San Felice a Cancello, Curti, Bari, Napoli, Torre Gaia e Gianicolo di Roma,
accompagnati da p. Giovanni, p. Enrico p. Francisco, ang. Vera e ang. Domenica, hanno trascorso tre giorni
di ritiro spirituale presso la casa di accoglienza dei Padri Salesiani di Pacognano di Vico Equense (NA).
15 dicembre. Giornata di ritiro spirituale del gruppo di circa 60 persone di Acerra. Organizzano le suore di
Maria Immacolata di Ivrea. Noi mettiamo a disposizione i nostri locali e siamo disponibili per leconfessioni.
16 dicembre. Circa 60 giovani e adulti della nostra parrocchia, dopo la santa Messa delle ore 18.00,
celebrano il rito di accoglienza ed esorcismo, prima tappa del loro cammino di preparazione alla Cresima.
P. Ferruccio Trufi
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Mondo Zaccariano*Dalla Cina alla Birmania
LAnno Paolino indetto da Papa Benedetto XVI e lattuale situazione della Birmania, della quale si parla
tanto in questi giorni, mi danno loccasione di stralciare dal bellissimo articolo di P. Filippo Lovison,
pubblicato nel numero di settembre 2007 del ECO dei Barnabiti, la scheda della Missione e un passo, in
cui si pu ammirare il grande lavoro missionario svolto dai Padri barnabiti nei regni di Ava e Peg, attuale
Birmania o Myianmar.
La Missione, in breve, nei regni di Ava e PegTitolo: Missionari apostolici di Propaganda FideLuogo: Indie orientaliPeriodo: 1722-1832Religione: BuddismoTheravada odel piccolo veicolo, detto anche Hinayana. AnimismoCultura: Alfabetizzazione di massa
Lingua: pali, barmano e peguano, dialetti localiViaggi: via mare(levante) o via terra (ponente) durava circa un anno e mezzoNumero di Missionari: 28 +3 nativiEt media di arrivo in missione: 28 anni
Periodo di maggiore o minore permanenza: P. DAmato 48 anni e 10 mesi, P. Gazzari nessun giorno, in quantonaufrag nelle secche di Martaban
Missionari eletti vescovi o vicari apostolici: nove.
Di natura diversa furono dunque i frutti di quella epopea: dal Dizionario Birmano di Sigismondo
Calchi, alla Grammatica della lingua birmana e al Dizionario latino-portoghese-birmano di Giovanni
Percoto,dallAlphabetum Barmanum seu Barmanum regni Avae finitimarumque regionum, fatto stampare
nel 1776 dal Carpani, alla Relazione dei Regni di Ava e Peg di Gaetano Mantegazza, dalle chiese in
muratura a Syriam e a Rangoon (di san Giovanni Battista e dellAssunzione) alle scuole di ogni villaggio,
dai seminari di Monl, Nebek e di Rangoon agli ospedali, per non parlare dei Conservatori per le giovani
donne birmane, dove per prime poterono emettere i voti religiosi secondo la regola delle Angeliche. Le
conversioni furono circa 1300 nel 1763, 5000 nel 1770, 12.000 nel 1773, solo 1200 nel 1820, quando vecchi
e malati, le loro forze stavano per venire meno. Ma alludire questa sciorinata di risultati, essi forse selavrebbero un poco a male. Sapevano bene, come S. Paolo insegn, che lunico vanto la croce del Signore
nostro Ges Cristo.
BUON
NATALE
FELICE
ANNO
NUOVORingraziano il Venerabile: Mallardi Antonietta, Mallardi Maria, Maria e Silvestro, N. N., DellaMorte Rocco, Savinelli Anna, Fam. Mauriello, Di Marino Elvira, Topo Antonietta, Russo Giuseppina, Russo Maria,
Alfiero Rosa, Pirozzi Vincenza, Aquilani Maria Domenica, Palladino Maria, N. N., Ferrara Adriana, Balletta
Maddalena, Nuzzo Francesca, Mauriello Luigi, DellAmura Carmela.
PreghieraO Dio onnipotente e misericordioso, che vi degnaste eleggere il vostro servo P. Vittorio De Marino a essere il padre
dei poveri e il consolatore degli afflitti, concedetemi per sua intercessione che io sia liberato dalle presenti angustie e
possa con animo lieto e riconoscente cantare le vostre misericordie. Cos sia.
La voce del Padre-Padri Barnabiti-San Felice a Cancello(CE)Piazza Vittorio De Marino, gi via Roma 433
Tel e fax: 0823.751313 C/CP. 14413819e-mail [email protected]