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LA VERTIGINE ED I DISTURBI DELL’EQUILIBRIO Dr Giulio Cicarelli UOC Neurologia AORN San Giuseppe Moscati Avellino

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LA VERTIGINE ED I DISTURBI

DELL’EQUILIBRIO

Dr Giulio Cicarelli

UOC Neurologia

AORN San Giuseppe Moscati

Avellino

VERTIGINE E DISTURBI DELL’EQUILIBRIO

� La vertigine è una delle manifestazioni che compaiono quando vi è un’ alterazione del senso dell’equilibrio.

� L’equilibrio sarebbe da definire più correttamente senso dell’orientamento del corpo nello spazio, cioè l’insieme delle informazioni che permettono al cervello di conoscere in ogni istante la posizione del proprio corpo rispetto allo spazio.

� Il senso dell’equilibrio è basato sulla complessa interazione di diverse parti del sistema nervoso che interagiscono con altri sistemi dell’organismo e che richiede due tipi di organizzazione e controllo: uno neuro-motorio ed uno neuro-sensoriale

VERTIGINE E DISTURBI

DELL’EQUILIBRIO

L'azione di questi sistemi si esplica con una serie di attività

senso-motorie (antigravitarie ed oculomotorie) che

consentono di ottenere sempre la migliore reazione in

presenza di stimoli gravotazionali o acceleratori, lineari o

rotatori, permettendo la postura più adeguata e stabile e la

costante fissazione dello sguardo al variare della posizione

del capo e del corpo rispetto all'ambiente.

VERTIGINE E DISTURBI DELL’EQUILIBRIO : SISTEMA

NERVOSO

Il sistema nervoso centrale(encefalo,cervelletto e midollo spinale) processa tutte le informazioni che provengono dalla periferia cioè i quattro sistemi descritti e coordina i movimenti siano essi automatici di riflesso o volontari.

Principali Funzioni del Cervelletto - Mantenimento dell’equilibrio

– Coordinazione dei movimenti

– Regolazione del tono muscolare

– Apprendimento dei movimenti

(2013)

- 1141 pazienti con stroke ischemico, di cui 1034 categorizzabili in anteriori o posteriori

- Sintomi troncoencefalici isolati (vertigine isolata, disartria, diplopia) erano molto piùfrequenti (circa 18%) nei giorni precedenti gli stroke vertebrobasilari e quasi sempreAssenti in quelli carotidei.

- Tali sintomi rispettavano i criteri diagnostici di TIA solo in 5 casi su 59 (8%).

- Negli altri casi si trattava di vertigini isolate (50%), diplopia, parestesie etc.

- I criteri NINDS (National Institute of Neurological Disorders and Stroke) per TIA suggeriscono cautela nella categorizzazione di brevi sintomi isolati troncoencefaliciveritigini, diplopia, disartria, confusione, amnesia, parestesie), ma questo potrebbefar sottodiagnosticare alcuni eventi predittivi per stroke.

VERTIGINE VERA : DEFINIZIONE

La vertigine vera è “un’illusione di movimento”, una falsa

sensazione di movimento dell’ambiente intorno al corpo

(vertigine oggettiva) o del corpo nell’ambiente (vertigine

soggettiva), che si manifesta come una sensazione di

rotazione o di pseudo-ebrezza, che spesso rende impossibile

la fissazione dello sguardo e la stazione eretta.

Si accompagna di solito a sintomi neurovegetativi (quali

pallore, sudorazione, nausea e vomito)

Il paziente rimane cosciente durante tutta la crisi, ma può

essere molto sofferente.

PSEUDOVERTIGINI E DISTURBO DELL’EQUILIBRIO

� Pseudovertigini (Disequilibrio) : Sensazione di alterato orientamento nello

spazio (sbandamento, instabilità). Mancano le caratteristiche della

vertigine vera, infatti è una situazione diversa riferita come malessere

generale, stordimento, testa vuota, equilibrio instabile. Manca l’elemento

tipico dell’allucinazione rotatoria.

� Vertigini psicogene non correlate ad un meccanismo organico a significato

fisiopatologico (Sensazione di testa vuota - Paura di cadere Iperventilazione

- Panico - Depressione - Stanchezza –Debolezza –N.B. l’“ANSIA” non esclude

patologia organica)

� Atassia, Dismetria e rigidità nei movimenti difficoltà o impossibilità di

coordinare i movimenti volontari segmentari, deambulare e mantenere la

stazione eretta; è principalmente un segno di sofferenza centrale, in

particolare del cervelletto e dei nuclei della base

� Presincope Sensazione di imminente svenimento non seguita da pdc,

Sensazione di testa vuota - Offuscamento visivo Sudorazione/ Pallore/

Palpitazioni - Debolezza correlata alla postura

Vertigine: caratteri

� Vertigine centrale: correlate ad alterazione delle vie vestibolaricentrali encefaliche

� Vertigini periferiche: a genesi oto-labirintica o del nervo vestibolare.

� Vertigine oggettiva (90%): il paziente percepisce che lo spazio che locirconda si sta muovendo intorno a lui che resta relativamenteimmobile. La sensazione di rotazione dell’ambiente circostante ècorrelabile all’esistenza di un nistagmo di entità tale da impedire lafissazione

� Vertigine soggettiva (10%): il paziente percepisce che è lui che simuove rispetto allo spazio che lo circonda e che resta relativamenteimmobile. La sensazione di rotazione del soggetto rispettoall’ambiente circostante è spesso correlabile ad un ny di minoreentità e a maggiori capacità residue di fissazione, ma talora anche osolamente a patologia dei riflessi vestibolo-spinali

PRINCIPALI CAUSE DI VERTIGINE

� Periferiche

� Centrali

� Sistemiche

� Psicogene

Vertigine: Cause principali

Vertigini periferiche:� Malattie o malfunzioni oto-labirintiche.

� VPPB

� M.di Menière (vertigine, acufeni, sordità progressiva)

� Neuriti e neuropatie vestibolari-Neurinoma dell’acustico

� Tossico-Metaboliche e farmacologiche

� Traumi

Vertigine centrali:� Insufficienza vertebro-basilare , Furto succlavia

� Emorragia ed ischemia cerebellare

� Neoplasie cerebrali, Sclerosi multipla

� Sindrome post-commotiva

� Epilessia temporale, Emicrania con aura, cause oculari

� Tossico-metaboliche e farmacologiche

INCIDENZA ETÀ INFANTILE

� Vertigine parossistica infantile (36%)� Neuronite Vestibolare (17%)� Malattia di Ménière (7%)� Sequele postinfettive (7%)� Nessuna Patologia organica (7%)

Herraiz et al, Acta Otorinolaring. Esp 1998

INCIDENZA ETÀ ADULTA

� Vertigine periferica 30% (VPPB 16%,Labirintite 9%,Méniére 5%)

� Cause Psichiatriche 16%� Malattia cerebrovascolare 6%� Aritmie cardiache 1,5%� Neoplasie cerebrali 0,7%� Sclerosi Multipla 0,3%� Artrosi cervicale (?)

Kroenke et al, South Med J 2000

Cervicogenic Dizziness

- Vertigine dovuta ad alterato meccanismo propriocettivo del rachide cervicale superiore

- Frequente relazione temporale tra cervicalgia e vertigine

- Frequente antecedente traumatico o altra patologia cervicale.

- Descritta come episodica ed indefinita sensazione di instabilità, di durata variabile da minuti ad ore

- Necessità di escludere altre cause di dizziness

INCIDENZA ETÀ SENILE

� VPPB (26%)� Vestibolopatia cronica (13%)� Tossicità da farmaci (7%)� Ictus o TIA (7%)� Neuropatia periferica (5%)� Aritmia cardiaca (5%)� Eziologia non riconosciuta (14%)� Più di una patologia contribuente (49%)

Davis , J. Am. Geriatr. Soc.1994

VERTIGINI CENTRALI

� Le sindromi sottotentoriali sono le più frequenti e quelle più ricche di segni otoneurologici anche specifici; sono sostenute da:

� patologia del troncoencefalo con le varianti:� bulbare: da patologie vascolari (S di Wallemberg,

impressione basilare) e malformative (cerniera atlo-occipitale, Sd di Arnold Chiari, siringobulbia)

� pontina: neoplasie, patologie degenerative e demielinizzanti

� mesencefalica: patologie neoplastiche, infiammatorie e vascolari

� diffusa: malattie demielinizzanti (Sclerosi Multipla) e patologie vascolari tipo insufficienza vertebro-basilare

VERTIGINI CENTRALI

� Patologia degli annessi al tronco con le sedi:� angolo pontocerebellare: tumori, tra i quali l’80% è

rappresentato dal neurinoma dell’VIII n.c., il 10% dal meningioma e poi altre neoformazioni (cisti epidermidi, neurinomi degli altri nervi cranici, metastasi, angiomi, ecc)

� patologia del IV ventricolo: tumori quali il medulloblastoma e l’ependimoma, prevalente nell’età infantile o giovanile

VERTIGINI CENTRALIpatologia del cervelletto:� neoplasie: frequenti in età giovanile, sono rappresentate dal

medulloblastoma, dall’astrocitoma, dall’ependimoma e dall’emangioblastoma, dalle metastasi e dai meningiomi, ischemia,emorragia, cerebellite,alcolismo

� Patologie encefaliche diffuse : Malattia cerebrovascolare multiinfartuale, disordini frontali, diretti ed indiretti, come l’idrocefalo normoteso, sindrome da deficit multisensoriale dell’anziano

� patologie degenerative: eredoatassie (atassia di Friedreich, atrofia olivo ponto cerebellare, atrofia cerebellare pura, la paralisi sopranucleare progressiva l’atassia episodica famigliare; una atrofia del cervelletto può avere peraltro anche una eziologia paraneoplastica, tossico-metabolica (alcolica, da dintoina, da ipotiroidismo) o congenita (Louis Bar).

PSEUDOVERTIGINI: PRESINCOPE

� Ipotensione ortostatica

� Ipovolemia

� Anemia

� Cardiopatia ischemica

� Cardiopatia aritmica (QT lungo – IpoK)

� Cardiopatia valvolare

� Embolia polmonare

� Emorragia subaracnoidea

� Ipoglicemia

� Ipossia

� Ipokaliemia

� Sindrome da iperventilazione

� Sincope vasovagale

è VERA VERTIGINE sevedo girare l’ambiente

- ho l’imprssione di essere in giostra- mi sembra di essere su un girarrosto

è pseudo VERTIGINE se

- mi sento stordito, confuso- sento la testa leggera

- sento che sto per svenire- sbando qua e la’

- ho paura dell’altezza- paura ad attraversare piazze

patologia Labirintica

patologia non Labirintica

- sensazione di sprofondare- camminare sul morbido

PENSARE ALLE PATOLOGIE PIÙ COMUNI PER ETÀ DEL PAZIENTE

� L’insufficienza vertebro-basilare e l’artrosi

cervicale vengono indicate spesso a sproposito,come causa di vertigini, anche quando questesono l’unico sintomo ed addirittura nei giovani,mentre negli anziani può essere un sintomo dipatologia vascolare in evoluzione:

� Eco-Doppler dei tronchi sopra aortici sono spessorichiesti inutilmente!.

ALGORITMO DIAGNOSTICO

� Un semplice algoritmo diagnostico può

prevedere 5 elementi di valutazione iniziale nel

sintomo vertigine che conducono ad una iniziale

diagnosi differenziale

� 1)modalità di presentazione, acuta o cronica

� 2)coesistenza di sintomi e segni neurologici

associata alla vertigine

� 3)coesistenza di sintomi e segni audiologici

� 4)scatenamento con i movimenti del capo

� 5)pattern temporale

ALGORITMO DIAGNOSTICO� modalità di presentazione - acuta o cronica

� l’acuzie e la completa remissione suggerirebbero un disordine funzionale piuttosto che un danno d’organo o una patologia a carattere evolutivo

� coesistenza di sintomi e segni neurologici associati

� rappresenta un valido indicatore di coinvolgimento cerebrale

� coesistenza di sintomi e segni audiologici

� costituiscono elementi utili per l’ipotesi di una patologia periferica,

� di natura disfunzionale o strutturale che potrà coinvolgere l’orecchio medio, la mastoide, il labirinto, il nervo VIII

� scatenamento con i movimenti del capo

� evoca l’ipotesi di una vertigine parossistica benigna

� pattern temporale

� andamento continuo o ricorrente ed eventuale durata abituale delle manifestazioni

VERTIGINE VERA PERIFERICA

Disfunzione vestibolare = periferica 85%

� ESORDIO improvviso

� SINTOMI severi - nausea/vomito/diaforesi

� intensa sensazione di rotazione/oscillazione/spinta

� episodi intermittenti che durano secondi/minuti, raro ore

� possibile associati ipoacusia e tinnito

� aggravamento per variazioni di posizione o movimento

� NISTAGMO orizzontale o orizzontale/rotatorio, mai verticale

� esauribile, inibito dalla fissazione dello sguardo

� EO NEURO normale

VERTIGINE CENTRALE

Patologia tronco-cerebellare = centrale

15%

� ESORDIO graduale

� SINTOMI moderati ma continui, mal definiti

� udito integro� sintomi non correlati alla posizione� NISTAGMO multidirezionale, sia orizzontale che

verticale che rotatorio

� non esauribile né inibito� EO NEURO presenza di segni/sintomi

neurologici di tronco o cerebellari

� (diplopia, disfagia, disartria, intorpidimento facciale, atassia, emiparesi)

DEFINIZIONE:

Il ny è un movimento tonico clonico, bifasico, coniugato,

involontario e ritmico dei bulbi oculari che è caratterizzato da due

fasi, la lenta e la rapida. La direzione del ny per convenzione è

quella della fase rapida.

Unica eccezione è il ny pendolare detto anche ondulatorio,

oscillatorio o sinusoidale, che è costituito da due fasi uguali per

durata e per ampiezza ed è generalmente di origine extra-

vestibolare.

Il nistagmo

Nistagmo ORIZZONTALE (o orizzontale-rotatorio)

Tipico della sindrome vertiginosa periferica e presenta la fase rapidache batte verso il lato prevalente, Esso tipicamente viene inibitodalla fissazione di una mira, per incrementarsi ancora quando questacessa, al contrario di quello centrale che, non solo non viene inibito,ma anzi si accentua.

Nistagmo VERTICALE

Indiscutibilmente è di origine centrale.Se diretto verso l’alto è suggestivo di lesioni ponto-mesencefaliche odella giunzione ponto-midollare o del tronco alto (non è influenzato

dalla fissazione)Se diretto verso il basso può essere compatibile condegenerazione o atrofia cerebellare, sclerosi multipla, encefaliti oemorragie del tronco.

Nistagmo spontaneo e correlazione

con le possibili sedi di lesione

PROVE SPONTANEE

- valutano principalmente i riflessi posturali, vestibolo – spinali, - possono inoltre avere importanti interferenze propriocettive,

visive, ortopediche, psicologiche.- In fase acuta, per l’intensa vertigine, possono non essere

eseguibili.(rischio di caduta !)

- Prova di Romberg: pz. in piedi, talloni uniti, punte divaricate di 30°, far

chiudere gli occhi; durata della prova 30” massimo 60”

Pz. periferico: latenza e lenta deriva, a volte lateropulsione, verso lato malato

Pz. centrale : instabilità già ad occhi aperti, poi, senza latenza, oscillazioni sul

piano sagittale, tendenza ad allargare la base

Prova della marcia: necessita di almeno 6 – 7 metri di spazio, occhi chiusi, 5

passi avanti e 5 all’indietro, il Pz. periferico, deviando sempre verso il lato

malato disegna la classica “stella”

- Prova di Unterberger: o della marcia sul posto; “segnare il passo”, ginocchia

alte ma non troppo, compiere 30 – 50 passi, è usuale un avanzamento

rettilineo.

Pz. periferico devia verso il lato malato di oltre 45°Pz. centrale esegue passi scoordinati, senza vera rotazione

1. Disartria –parola scandita

2. Nistagmo

3. Atassia

4. Dismetria

5. Tremore intenzionale

6. Adiadococinesia e frenage

7. Ipotonia

La Sindrome Cerebellare

Holmes identificò tre deficit fondamentali: ipotonia

diminuizione di resistenza al movimento passivo degli arti, atassia

anomalie nell'esecuzione dei movimenti volontari tremore cinetico od intenzionale.

Le lesioni cerebellari provocano tali disturbi negli arti omolaterali alla lesione poiché le vie efferenti cerebellari decorrono nel peduncolo

cerebellare superiore che si decussa e agiscono principalmente sui sistemi corticospinale che sono anch'esse vie crociate.

SINDROME CEREBELLARE

Atassia statica

Posizione eretta

Atassia (dal greco ataxiā, disordine)

è un disturbo consistente nella progressiva perdita della coordinazione muscolare che quindi rende

difficoltoso eseguire i movimenti volontari

Atassia dinamica

Nella marcia

Atassia Cerebellare

Marcia a base allargata a zig zag

Romberg negativo

Atassia tabetica (cordone posteriore)

Brusco lancio delle gambe in avanti

Tallonamento

Romberg positivo

Atassia labirintica

Marcia astella (occhi chiusi)

Romberg positivo

Atassia cerebrale

Atassia frontale e callosa

retro e lateropulsione

atassia parietale

atassia delle sensibilità profonde

DISTURBI DELLA COORDINAZIONE NELLA MARCIA

COME DISTINGUEREUN DISTURBO VESTIBOLARE PERIFERICO (LABIRINTO)

DA UNA LESIONE “CENTRALE” ( TRONCO NN VESTIBOLARI /CERVELLETTO)

�Disturbi uditivi

�Nistagmo

�Disequilibrio (Instabilità Posturale)

�Presenza di altri segni neurologici

COME DISTINGUERE UN DISTURBO VESTIBOLARE PERIFERICO DA UNA LESIONE “CENTRALE”( TRONCO O CERVELLETTO)

Lesione periferica

� Nistagmo

� - su piani diversi (orizzontale � con componente torsionale)

� - non cambia direzione con i � cambiamenti di direzione � dello sguardo� - ridotto dalla fissazione

� - non risponde al test calorico� sull’orecchio affetto

Lesione centrale

Nistagmo

- su un solo piano ( orizzontale,

verticale o torsionale)

- cambia direzione con i

cambiamenti dello sguardo

- non influenzato dalla fissazione

- aumenta al test calorico sull’orecchio affetto

- altre forme di nistagmo

COME DISTINGUERE UN DISTURBO VESTIBOLARE PERIFERICO DA UNA LESIONE “CENTRALE”( TRONCO O CERVELLETTO)

Lesione periferica

�Disequilibrio- moderato - deviazione verso il lato della lesione del nistagmo e Romberg(Sindrome armonica)

Lesione centrale

• Disequilibrio

• - grave

- deviazione variabile

(Sindrome disarmonica)

COME DISTINGUERE UN DISTURBO VESTIBOLARE PERIFERICO DA UNA LESIONE “CENTRALE”( TRONCO O CERVELLETTO)

Lesione perifericaNon deficit neurologici

Lesione centrale

Deficit neurologici

Associati

- altri nervi cranici,atassia

- dismetria, disartria

- disturbi sensitivi

- anomalie dei riflessi

Caratteristiche V.Periferiche V.Centrali

Inizio Improvviso Insidioso

Quadro clinico Parossistico Continuo

Intensità Massima iniziale Lieve

Durata Minuti/ore Giorni/settimane

Nistagmo verticale Assente Comune

Influenza movimenti Notevole Lieve o nulla

Acufeni, sordità Comuni Assenti

Test di Romberg Negativo Positivo

Altri n. cranici Rari Comuni

Aspetti anamnestico/semeiologici delle vertigini

La vertigine da patologia delNervo vestibolare

NEURITE VESTIBOLARE

Eziologia virale

frequente riscontro anamnestico di episodio influenzalecontemporaneo o recente.

Caratteristiche della vertigine

• Rotatoria

• Oggettiva (soggettivo eccezionale)

• Dura 24 ore (ma anche più giorni)

• Posizione sul fianco (sano), ad occhi chiusi o al buio

Segni uditivi e neurologici

Assenti

Test di Romberg e indicazione

Positivi

SINDROME DI RAMSEY-HUNT

Eziologia virale

Si manifesta durante infezione da Herpes-Zoster

Caratteristiche della vertigine

Rotatoria intensa

Segni uditivi e neurologici

Ipoacusia neurosensoriale

Paresi del faciale

AcufeniOtoscopia

Classiche vescicole crostose sulla conca del padiglione e sulla pareteposteriore del C.U.E.

La vertigine da patologia delNervo vestibolare

VERTIGINE DA TOSSICOSI DEL LABIRINTO

Ci sono farmaci capaci di indurre vertigine in pazienti predisposti e pertantoè bene considerarli nella fase anamnestica, soprattutto in presenza di casicon sintomatologia non peculiare.

• Alfa-agonisti (clonidina) � instabilità• Beta-bloccanti (propanololo) � senso di sbandamento

• Brocnodilatatori (salmeterolo) � senso di sbandamento

• Aminoglicosidi (genta-streptomicina) � vertigine rotatoria• Benzodiazepine � instabilità

• Antiepilettici � vertigine soggettiva

• Dopaminergici e anticolinergici � senso di sbandamento• Diuretici dell’ansa � vertigini oggettive

• FANS (ASA-naprossene) � instabilità

• Miorilassanti (baclofene) � vertigine soggettiva• Steroidi (prednisone) � senso di instabilità

La vertigine da patologia delNervo vestibolare

EMICRANIA

� Sensazione vertiginosa nel 50-70 % dei casi� Vertigine vera nel 5 - 25 % dei casi� La cefalea ha caratteri diversi (non pulsante, non

lateralizzata, moderata e senza fenomeni neurovegetativi di accompagnamento)

• Emicrania basilare: vertigine associata a disartria, acufeni, ipoacusia, diplopia, sintomi visivi campimetrici, atassia, alterazione della coscienza, parestesie bilaterali

� Spesso solo aura emicranica: anamnesi e familiarità� Forma pediatrica di VPPB: evolve in emicrania e

scompare con l’adolescenza

EPILESSIA “VERTIGINOSA”

� Rara� Crisi parziale semplice del lobo temporale� Fase premonitrice di una crisi complessa

con sospensione dello stato di coscienza� Talvolta seguita da allucinazioni uditive� E’ correlata ad attività parossistica delle aree

temporali

INSUFFICIENZA E TIA

VERTEBRO/BASILARE

< 1 % causa di vertigine• Raramente vertigine isolata

• Diplopia• Amaurosi bilat. o emianopsia

• Deficit motori anche alternanti• Deficit sensitivi anche alternanti

• Atassia e dismetria• Vertigini isolate che si ripetono non

sono TIA

INSUFFICIENZA E TIA

VERTEBRO/BASILARE

� COMPARSA ACUTA� UDITO NON COMPROMESSO� VERTIGINE E NISTAGMO MENO INTENSI CHE

NELLA VESTIBOLARE� NISTAGMO PEGGIORATO DALLA

FISSAZIONE DELLO SGUARDO� COMPRESENZA DI SINTOMI NEUROLOGICI� ANZIANI CON PATOLOGIE FAVORENTI� RARI SINTOMI VEGETATIVI

EMORRAGIA CEREBELLARE

Cefalea nucaleVertigine oggettiva

AtassiaNystagmo bidirezionale che

cambia direzione con lolo sguardo e non è abolito

dalla fissazioneDisartriaDismetria

Adiadococinesia

ICTUS DELLA PICA

Sindrome di WallembergVertigine rotatoria importante

Nausea e vomitoParalisi dl velo palatino

EmilaringeIpoestesia facciale

HornerAtassia

ICTUS DELL’AICA

L’AICA vascolarizza la porzione laterale del cervelletto

e la porzione dorso laterale del ponte• Paralisi periferica del VII

• Deficit del VI nc• Horner

• Ipoestesia del volto• Ipoacusia• Acufeni

Arteria vestibolare anterioreVertigineNauseaVomito

Età , fattori di rischio vascolare

S tra te g ia d ia g n o s tic a s tru me n ta le :

A u d io me tria to n a le

S tu d io d e l r ifle s s o s ta p e d ia le (s o g lia e d e c a y )

B S E R (s e n sib ili tà p e r p a to lo g ia re tro c o c le a re 1 0 0 %)

a s s e nz a o n d a V

a llu n g a me n to la te n z a o n d a V

a llu n g a me n to in te rv a llo I-V

B ila n c io c a lo ric o : ip o o a re fle s s ia o mo la te ra le a lla le s io n e

Ima g in g : in q u e s ta fa s e d ia g n o s tic a s e n sib ile s o lo R M c o n g a d o lin io

NEURINOMA DELL’ACUSTICO

(Fase otologica, quando il tumore è intrameatale ed ha dimensioniinferiori a 2 cm)

Segni uditivi e neurologici

Acufene (spesso il primo sintomo)

Ipoacusia neurosensoriale monolaterale

Vertigine acuta (più rara come primo sintomo)

Nistagmo spontaneo (92-95% dei casi) presente

Diagnostica strumentale

Audiometria tonale

Studio del riflesso stapediale (soglia e decay)

ABR (sensibilità per patologia retrococleare 100%)

Imaging: in questa fase diagnostica sensibile solo a RMN con gadolinio

La vertigine da patologia delNervo vestibolare

SCLEROSI MULTIPLADANNI DEL CERVELLO E DELLE VIE CEREBELLARI POSSONO PROVOCARE DISTURBI DELL’EQUILIBRIO E DELLA COORDINAZIONE. I SINTOMI OSSERVATI SONO MOLTEPLICI E COMPRENDONO ATASSIA (ANDATURA OSCILLANTE), PERDITA DI EQUILIBRIO, VERTIGINI, GOFFAGGINE NEI MOVIMENTI, MANCANZA DI COORDINAZIONE, DEBOLEZZA DEGLI ARTI E TREMORE. QUESTI ULTIMI SONO TRA I SINTOMI DELLA SM PIÙ DISABILITANTI, POSSONO APPARIRE IN VARIE FORME E CON MODALITÀ PIÙ O MENO INTENSE.

Vertigine nel giovane adulto• Ny di tipo centrale dissociato• Oftalmoparesi internucleare

La sindrome vertiginosa è presente nel 20 % dei casi

Molto più frequente il disequilibrioVertigine posizionale parossistica

centrale

COMPRESSIONE ANGOLO PONTO-CEREBELLARE

Dolicoectasia dellabasilare

Meningioma

ALTRE CAUSE CENTRALI DI DISTURBI DELL’EQULIBRIO

Atrofia cerebellareAtassia cerbellare

Idrocefalo normotesoAtassia

Incontinenza sfintericaDeterioramento cognitivo

Grazie per l'attenzione!