La valutazione del modello organizzativo (Paolo Tedeschi)
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1
La valutazione del modello
organizzativo
Cure primarie – L’evoluzione della specie
XX Congresso Nazionale CSeRMEG
Paolo Tedeschi ([email protected])- Laboratorio Management e Sanità
25 ottobre 2008
pag. 2
ORGANIZZAZIONE DELLE CURE PRIMARIE: ESISTE UNA “VISIONE PER IL FUTURO” OPPURE VIGE LA “LEGGE DELLA GIUNGLA”?
Medicinadi gruppo
Medicinain rete
Medicinain associazione
Medicinadi distretto
Countryhospital
Cooperative
MMGSolo
Centri polifunzionali
AREA MEDICINA GENERALE
AREA CURE PRIMARIE
COMPLESSITÀORGANIZZATIVA
PORTAFOGLIO PRESTAZIONI / SERVIZI AGGIUNTIVI
Autonomia Lavoro per obiettivo Qualità lavoro Prestazioni aggiuntive Continuità Cure & Servizi integrati
CASA della SALUTE
Team, GTO,Ambiti, ecc.
UTAPPubbl./Priv.
MG + Personale+ MSpecialisti +Continuità Assist.
MG + Personale+ MSpecialisti
MG + Segretaria + Infermiera + LAN
MG + Segretaria+ LAN
MG + WAN
MG + collaboraz.
MG singolo
Gruppi di CurePrimarie
Equipes territoriali multidisciplinari
Srl
UMGUMG
pag. 3
LA MISURAZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI HA SENSO SE SI PASSA DA CONFRONTI “TRASVERSALI” A “LONGITUDINALI”
Da attenzione a modelli istituzionali A sviluppo organizzativo interno
Da riallocazione risorse al territorio A valorizzazione uso risorse
Da committenza formale A monitoraggio capacità di ridurre
distanza tra bisogno e offerta
Da una logica prestazionale A responsabilità su tasso di
risposta al bisogno locale
In sostanza, l’identità del “territorio” non deve svilupparsi in antagonismo con
l’ospedale, semmai in funzione della necessità di coordinare servizi e risorse dirette ed
indirette (di produzione o consumo), sviluppando una leadership basata sulla capacità
di influire sull’offerta sanitaria. Il territorio può essere gestito solo costruendo una
rete interorganizzativa locale (tra cure primarie, distretti sanitari, altri enti
territoriali).
pag. 4
LA SFIDA ATTUALE PER LE AZIENDE SANITARIE… VALE ANCHE PER I PROFESSIONISTI DELLE CURE PRIMARIE?
InputInput OutcomeOutcomeOutputOutputProcessoInputInput
OutcomeOutcome
OutputOutputProcess
1 - si sta facendo le cose bene? 2 -si sta facendo le cose giuste?
Input: fattori produttivi
Processo: attività, capacità lavorativa
Output: prodotti e servizi erogati
Outcome : risultati, impatti, soddisfazione?
Misurazione della performance
SOLO CIO’ CHE E’ MISURABILE E’ AMMINISTRABILE?
QUALI IMPLICAZIONI SULLA SODDISFAZIONE DEI CITTADINI?
pag. 5
UN POSSIBILE “PUNTO DI ATTACCO”: RIDURRE LA VARIABILITÀ DEI CONSUMI PER UNIFORMARE LA QUALITA’ ORGANIZZATIVA
SULLA VARIABILITA’ INFLUISCONO:
•Caratteristiche del paziente Età, Sesso, Tipo di Condizione/Patologia, Severità, Cultura, Professione
• Caratteristiche del medico Età, Specializzazione, Capacità/professionalità Valori/etica
•Caratteristiche di servizi/strutture
Vicinanza, accessibilità, …
E’ POSSIBILE DEFINIRE UN INTERVALLO ACCETTABILE PER LA VARIABILITA’ DEI CONSUMI SANITARI?
E’ POSSIBILE VALUTARE L’APPROPRIATEZZA IN ASSENZA DI DIAGNOSI?
pag. 6
DATABASE amministrativi
correnti
CARTELLE CLINICHE
REGISTRI DI PATOLOGIA
LA FRONTIERA ATTUALE: NON BASTANO GLI INDICATORI DI ESITO, OCCORRE UN MONITORAGGIO DI PROFILI SANITARI E CONSUMI
pag. 7
IL REPORT OMS 2008… 30 ANNI DOPO ALMA ATA, LE CURE PRIMARIE NON SONO ANCORA SCONTATE (SOPRATTUTTO IN FUTURO)
pag. 8
TUTTAVIA, L’APPROCCIO DEL QUALITY AND OUTCOME FRAMEWORK…
Il processo di accumulo dei punti avviene attraverso una formula che considera la dimensione della forma organizzativa in cui lavorano i medici territoriali ed il grado di prevalenza locale delle condizioni contemplate dal framework.
I medici possono accumulare fino ad un massimo di 1000 punti, cui se ne aggiungono altri 50 in caso di elevata accessibilità ai servizi.
Rola
nd
M. Li
nki
ng
ph
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ed
20
04
;35
1:
14
48
-54
.
pag. 9
…SEMBRA GENERARE QUALITA’ ASSISTENZIALE…
pag. 10
…ED ANCHE RIDUZIONE DELLE DISUGUAGLIANZE SANITARIE
pag. 11
pag. 11
LA VALUTAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO DEVE QUINDI CONSIDERARE DIVERSE COMPONENTI & CRITERI DI MISURAZIONE
I servizi offerti (che cosa: risorse coinvolte, prestazioni offerte, );
Le sedi (dove);
Le attività (quanto) ed i consumi sanitari (chi consuma cosa e dove);
I meccanismi di accesso (come);
Quali dimensioni di analisi?
Quali indicatori?
Modalità di calcolo (realistico)
Dimensioni: efficienza, efficacia, processo,
output economico, fisico, outcome
Riferimento: mediana, gold standard,
periodo
Frequenza di rilevazione
Obiettivo: economico finanziario, efficienza
gestionale, adeguatezza /
appropriatezza, accessibilità, qualità.
Stratificazione dell’indicatore o correlazione
con altri indicatori .
pag. 12
pag. 12
Età
Sesso
22,0%
24,6%
21,7%
18,3%
26,6%
24,8%
23,1%
25,6%
22,0%
26,0%
21,2%
16,1%
23,7%
78,0%
75,4%
78,3%
81,7%
73,4%
75,2%
76,9%
74,4%
78,0%
74,0%
78,8%
83,9%
76,3%
0% 20% 40% 60% 80% 100%
AUSL 1 MCAUSL 2 LUAUSL 3 PTAUSL 4 POAUSL 5 PIAUSL 6 LIAUSL 7 SI
AUSL 8 ARAUSL 9 GRAUSL 10 FI
AUSL 11 EMAUSL 12 VI
Regione Toscana
MF
23,6
%
22,9
%
24,8
%
28,6
%
24,8
%
21,8
%
23,8
%
25,5
%
21,5
%
23,8
%
26,6
%
28,3
%
24,1
%
40,4
%
37,0
%
38,2
%
36,0
%
36,0
%
37,7
%
37,5
%
38,0
%
40,6
%
38,2
%
37,1
%
37,2
%
38,0
%
34
,07
%
38
,12
%
36
,75
%
33
,14
%
37
,06
%
39
,26
%
37
,35
%
34
,99
%
36
,57
%
36
,72
%
35
,37
%
32
,22
%
36
,47
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
AUSL 1 M
C
AUSL 2 LU
AUSL 3 PT
AUSL 4 PO
AUSL 5 PI
AUSL 6 LI
AUSL 7 SI
AUSL 8 AR
AUSL 9 GR
AUSL 10 F
I
AUSL 11 E
M
AUSL 12 V
I
Region
e Tos
cana
over 65
tra 46 e 65
tra 18 e 45
Non rilevato
6.158Regione Toscana
180AUSL 12 VI
410AUSL 11 EM
749AUSL 10 FI
722AUSL 9 GR
843AUSL 8 AR
731AUSL 7 SI
726AUSL 6 LI
545AUSL 5 PI
175AUSL 4 PO
351AUSL 3 PT
362AUSL 2 LU
364AUSL 1 MC
Interviste
6.158Regione Toscana
180AUSL 12 VI
410AUSL 11 EM
749AUSL 10 FI
722AUSL 9 GR
843AUSL 8 AR
731AUSL 7 SI
726AUSL 6 LI
545AUSL 5 PI
175AUSL 4 PO
351AUSL 3 PT
362AUSL 2 LU
364AUSL 1 MC
IntervisteAzienda
ESEMPIO: INDAGINE CONOSCITIVA 2007 SULLA MEDICINA DI BASE IN TOSCANA
ANNO 2007
Medicina di base
Il suo medico è associato con altri medici?
22
,8%
34
,0%
28
,5%
27
,4%
29
,4%
32
,1%
36
,1%
26
,6%
27
,1%
23
,9%
29
,3%
18
,3%
28
,6%
41
,5%
30
,9%
29
,6%
36
,0%
29
,4%
32
,8%
30
,1%
37
,8%
35
,3%
33
,6%
31
,2%
34
,4% 33
,5%
35
,7%
35
,1%
41
,9%
36
,6%
41
,3%
35
,1%
33
,8%
35
,6%
37
,5%
42
,5%
39
,5%
47
,2%
37
,9%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
AUSL 1
MC
AUSL 2
LU
AUSL 3
PT
AUSL 4
PO
AUSL 5
PI
AUSL 6
LI
AUSL 7
SI
AUSL 8
AR
AUSL 9
GR
AUSL 1
0 FI
AUSL 1
1 EM
AUSL 1
2 VI
Regione
Tos
cana
Sì No Non so
ANNO 2007
Medicina di base
Se sì, lei è stato visitato anche da un altro medico dello studio associato?
22
,9%
29
,3%
23
,0%
25
,0%
26
,3%
31
,3%
36
,4%
38
,8%
41
,3%
26
,8%
34
,2%
42
,4%
32
,4%2,4%
4,1%4,0% 2,5%
3,9%3,0%
3,6%
2,2%
3,0%
2,7%12,0%
10,6%17,0%20,8%
6,3%
9,0%9,1% 6,3% 7,1%
14,5% 7,5%
6,1%
9,6%
62
,65
%
56
,10
%
56
,00
%
54
,17
%
65
,00
%
55
,79
%
51
,52
%
51
,34
%
51
,02
%
56
,42
%
57
,50
%
48
,48
%
55
,25
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
AUSL 1
MC
AUSL 2
LU
AUSL 3
PT
AUSL 4
PO
AUSL 5
PI
AUSL 6
LI
AUSL 7
SI
AUSL 8
AR
AUSL 9
GR
AUSL 1
0 FI
AUSL 1
1 EM
AUSL 1
2 VI
Regione
Tos
cana
Sì, perché il mio medico era assente Sì, per poter essere visitato il prima possibile
No, preferisco essere visitato sempre dal mio medico No, non è mai capitato
ANNO 2007
Medicina di base
Ha notato se nell’ambulatorio del suo medico di famiglia c’è un cartello che informa i pazienti su: orari di apertura, orari di
reperibilità, numeri di telefono, ecc.)?
87
,9%
84
,8%
81
,8%
76
,6%
82
,6%
85
,7%
84
,0%
84
,8%
84
,6%
79
,9%
78
,9%
81
,7%
83
,3%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
AUSL 1
MC
AUSL 2
LU
AUSL 3
PT
AUSL 4
PO
AUSL 5
PI
AUSL 6
LI
AUSL 7
SI
AUSL 8
AR
AUSL 9
GR
AUSL 1
0 FI
AUSL 1
1 EM
AUSL 1
2 VI
Regione
Tos
cana
No, non c’ho fatto caso/non ricordo No, non c’è nessun cartello
Sì, ma contiene solo gli orari di apertura Sì, e contiene tutte le informazioni
ANNO 2007
Medicina di base
Da 1 a 5, come valuta complessivamente il servizio che riceve dal suo medico di famiglia?
57,1%
52,8%
52,7%
59,4%
49,5%
50,0%
43,5%
47,7%
51,5%
41,9%
47,1%
48,3%
48,8%
33,5%
37,0%
37,3%
32,6%
40,2%
39,8%
40,9%
41,2%
38,6%
45,1%
41,0%
42,2%
39,9%
7,4%
8,3%
8,3%
7,4%
8,3%
7,0%
12,0%
8,7%
7,2%
10,0%
10,2%
8,3%
8,8%
1,1%
1,4%
1,7%
0,6%
0,9%
2,5%
2,5%
1,8%
1,9%
2,0%
1,2%
0,0%
1,7%
0% 20% 40% 60% 80% 100%
AUSL 1 MC
AUSL 2 LU
AUSL 3 PT
AUSL 4 PO
AUSL 5 PI
AUSL 6 LI
AUSL 7 SI
AUSL 8 AR
AUSL 9 GR
AUSL 10 FI
AUSL 11 EM
AUSL 12 VI
Regione Toscana
5 (Ottimo) 4 (Buono) 3 (Così così) 2 (Scarso) 1 (Pessimo)
QUALE SPAZIO DUNQUE PER UNA PAY-FOR-PERFORMANCE ORGANIZZATIVO E NON SOLO INDIVIDUALE?
quota capitaria stipendio tariffa per prestazione, caso, attività, oraria tariffe per obiettivo gestione di un budget acquisto prestazioni per conto assistiti (es. esperienza
inglese...)
La letteratura dimostra che il sistema retributivo influenza la pratica clinica dei MMG, ma non che un metodo di pagamento sia superiore ad un altro.
Altre modalità futuribili? voucher? DRG territoriale? pagamento diretto (es. medical saving accounts) o tramite assicuratore?
pag. 18
IN DEFINITIVA, LA VALUTAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO PRESUPPONE UNA “CASSETTA DEGLI ATTREZZI”
Una governance delle cure primarie presuppone chiarezza, ad esempio sul
territorio, circa:
•Ambito di attività (es. attività medicina convenzionata, attività ambulatoriale o
domiciliare, assistenza ospedaliera, assistenza socio-sanitaria, altro);
•Finalità di utilizzo (es. equità, efficienza, efficacia, qualità assistenziale, soddisfazione
pazienti, miglioramento stato di salute);
•Soggetti responsabilizzati (es. dal singolo professionista, alle unità organizzative, alle
ASL, alla Regione);
•Tipologia di valutazione (es. input, struttura, processo, output, esito intermedio &
finale);
•Fonti informative (es. flussi correnti regionali e/o aziendali, flussi alimentati dalla
medicina convenzionata, rilevazioni ad-hoc, ecc.);
pag. 19pag. 19
ED UNA “VISION” SIA SUL POSIZIONAMENTO CHE SULLE MODALITA’ DI RELAZIONI CON ALTRI SOGGETTI DEL SISTEMA SOCIO-SANITARIO
Fonte: WHO report 2008