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La valutazione degli alunni BES dott.ssa Caterina Scapin

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La valutazione degli alunni

BES

dott.ssa Caterina Scapin

PERCORSO PERSONALE e COMPETENZE COMPENSATIVE

PEI

PDP

PROGRAMMAZIONE

EDUCATIVO/DIDATTICA

APPRENDIMENTO PER COMPETENZE

PROGRAMMAZIONE

PER UNITA’ DI APPRENDIMENTO

RUBRICHE VALTATIVE

dott.ssa Caterina Scapin

PROGRAMMAZIONE PER UNITA’ DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE

CONOSCENZE

ABILITA’

METODOLOGIE METODI

STRATEGIE STRUMENTI

COOPERATIVE LEARNING TUTORING

DIDATTICA LABORATORIALE MATACOGNIZIONE

METODO DI STUDIO MEDIATORI DIDATTICI

TECNOLOGIE FLESSIBILITA’ DIDATTICA (

classi aperte,recupero mirato..)

PE

R

S

O

N

A

L

I

Z

Z

A

Z

I

O

N

E

dott.ssa Caterina Scapin

VALUTAZIONE DI COMPETENZE

AUTOVALUTAZIONE

VALUTAZIONE DI PROCESSO E DI PRODOTTO

VERIFICHE: •GRADUALI

•USO STRUMENTI COMPENSATIVI •PROVE ORALI compensative delle

scritte •30% DI TEMPO AGGIUNTIVO

dott.ssa Caterina Scapin

COMPITO SIGNIFICATIVO

VALUTAZIONE

….che tipo di VALUTAZIONE per

gli alunni BES?

dott.ssa Caterina Scapin

La valutazione autentica

“ L’apprendimento non si dimostra con l’accumulo di conoscenze ma con la capacità di generalizzazione, trasferire, utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite mediante compiti di realtà agiti nella scuola prima e successivamente realizzabili in contesti reali.” ( Comoglio )

dott.ssa Caterina Scapin

PROBLEMI……….PROBLEMI DI VITA, REALI , VERI O VEROSIMILI

• La valutazione autentica valuta non tanto e non solo ciò che l’alunno sa ( il sapere) ma soprattutto ciò che l’alunno “ sa fare con quello che sa”

• La valutazione autentica è un’azione valutativa che intende valutare il possesso di competenze in rapporto ai contesti del mondo reale

• Implica le intelligenze multiple e gli stili cognitivi • Intende attivare “forme mentis” più che valutare le

singole abilità/conoscenze • E’ naturale e quotidiana e si struttura come processo

continuo • Usa misurazioni multiple e differenti perché la

competenza può essere esplicitata sotto diverse forme , non attraverso un solo modello di prova

• È sensibile alle differenze individuali, livelli di sviluppo e forme di competenza

dott.ssa Caterina Scapin

dott.ssa Caterina Scapin

VALUTAZIONE TRADIZIONALE VALUTAZIONE AUTENTICA

È gestita dall’insegnante È gestita anche dallo studente

I criteri di valutazione , non pubblici I criteri di valutazione sono pubblici, è ordinata in rubriche consegnate allo studente prima della prestazione

Accerta la conoscenza/abilità che era da apprendere

Accerta se lo studente sa spiegare, applicare, giustificare le risposte; verifica se la comprensione è profonda di ciò che ha appreso così da essere capace di applicarlo a situazioni nuove

Si richiede il riconoscimento delle conoscenza e l’applicazione mnemonica

Si chiede una applicazione / ricostruzione della conoscenza , l’uso responsabile ed autonomo di conoscenze/abilità/procedure metacognitive…..

dott.ssa Caterina Scapin

VALUTAZIONE TRADIZIONALE VALUTAZIONE AUTENTICA

Il compito è assegnato in contesto artificiale

Il compito è assegnato in contesto reale, vero o verosimile, che richiama un problema simile alla vita reale

Si svolge su compiti precisi, circoscritti per controllare l’esattezza della conoscenza/abilità appresa

Si svolge su compiti complessi che richiedono l’integrazione di numerose abilità e conoscenze

La conoscenza è nella forma proposta dall’insegnante o dal testo scolastico e l’applicazione è spesso riproduttiva

La conoscenza è strutturata dallo studente e la risoluzione è legata alla padronanza ed alla capacità di utilizzo delle proprie conoscenze, abilità e competenze

VALUTAZIONE DI VERIFICHE- BES ( in rosso quelle non previste all’esame di stato

per chi HA DIAGNOSI che non sia di DSA) • Valorizzazione del processo di apprendimento

dell’alunno

• Adattamento dei tempi nelle prove scritte ( anche 30% in più e “per situazioni eccezionali prove equipollenti in più giorni” - OM11/2015 art.22 comma 3 )

• Predisposizione di verifiche scritte più brevi

• Facilitazioni nella decodifica ( uso di formato digitale, sintesi vocale, esempi di risoluzione e/o esplicitazione della consegna,..)

dott.ssa Caterina Scapin

• Predisposizione di verifiche scritte strutturate ( Vero/Falso, close, risposte aperte,..)

• Predisposizione di verifiche scritte scalari ( = graduate per complessità, evidenziando le parole chiave per maggiore e immediata comprensione e per risposte adeguate; indicare la soglia della sufficienza)

• Predisposizione di verifiche scritte accessibili ( dimensione, font, interlinea, oridine degli argomenti, spazi tra parole/frasi/esercizi,..)

VALUTAZIONE DI VERIFICHE- BES ( in rosso quelle non previste all’esame di stato

per chi HA DIAGNOSI che non sia di DSA)

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• Pianificazione delle verifiche

• Utilizzo di mediatori didattici come strumenti compensativi finalizzati anche a compensare, oltre alla specificità del disturbo ( dislessia = sintesi vocale; discalculia= calcolatrice) difficoltà di memoria, recupero e organizzazione delle conoscenze

• Valutazione più del contenuto che della forma ( valutazione esclusiva del contenuto ..vs..valutazione più attenta del contenuto rispetto alla forma scritta, in parte valutata)

• Compensazione dello scritto con l’orale ( lingua inglese)

VALUTAZIONE DI VERIFICHE- BES ( in rosso quelle non previste all’esame di stato

per chi HA DIAGNOSI che non sia di DSA)

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• Gestione dei tempi nelle verifiche orali = dare il tempo della risposta per favorire il recupero mentale dell’informazione che può essere , in base al disturbo, lenta

• Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale ( non delle difficoltà di esposizione orale dell’alunno)

• Uso di strumenti compensativi e informatici

VALUTAZIONE DI VERIFICHE- BES ( in rosso quelle non previste all’esame di stato

per chi HA DIAGNOSI che non sia di DSA)

dott.ssa Caterina Scapin

VALUTAZIONE RUBRICHE ..vanno bene anche per i BES perchè……

• Valutazioni che includono le particolarità previste per le verifiche ( rispetto all’esecuzione di compiti significativi/autentici)

• Valutazione autentica, di processo e di prodotto

• Implica l’autovalutazione ( individuale e di gruppo)

• Consentono la personalizzazione/differenziazione

dott.ssa Caterina Scapin

La VALUTAZIONE dei BES si riferisce alla LORO PROGETTAZIONE

ALUNNI CON DIAGNOSI

ALUNNI CON CERTIFICAZIONE

L.104

PDP

PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE DELLA CLASSE

PEI

PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE CON

Obiettivi minimi

PROGRAMMAZIONE DIFFERENZIATA

PDP non contiene programmazione,

PEI sì

dott.ssa Caterina Scapin

dott.ssa Caterina Scapin

Bisogni Educativi Speciali

ALUNNI CHE HANNO IL

BISOGNO DI PERSONALIZZARE

IL PROPRIO PERCORSO

SCOLASTICO

COSTRUZIONE DI UN PDP

IL PERCORSO

Chi individua i Bisogni Speciali?

Alunni CERTIFICATI per DISABILITA’

Alunni con DIAGNOSI per DISTURBO

Alunni con BISOGNI SPECIALI

dott.ssa Caterina Scapin

ULSS

ULSS

SCUOLA

La valutazione degli alunni BES senza PDP

Per gli alunni individuati dal Consiglio di classe/équipe pedagogica come bisognosi di interventi personalizzati/individualizzati è possibile non prevedere la stesura di un PDP (come recita l’art. 4 del DPR 275/99). Questi interventi di personalizzazione possono essere documentati all’interno della Relazione iniziale e finale del consiglio di classe/équipe e negli spazi appositi del Registro Personale del docente.

dott.ssa Caterina Scapin

La valutazione degli alunni BES senza PDP

Vanno descritti gli interventi didattici (scelte di selezione dei contenuti, specifiche attività di recupero,..) , le modalità/metodi, i tempi, eventuali strumenti usati, i criteri di valutazione e le tipologie di verifiche di cui il singolo alunno BES ha bisogno per un fattivo apprendimento. Di ciò va informato l’alunno (la comunicazione va fatta sempre anche se bambino della Primaria con la dovuta semplicità linguistica ed efficacia comunicativa in quanto il principio da soddisfare è appunto l’attivazione di azioni autovalutative e quindi di miglioramento) e ovviamente la famiglia.

dott.ssa Caterina Scapin

La valutazione degli alunni BES senza PDP

• Va ricordato che per questi alunni è possibile selezionare e/o ridurre i contenuti , utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative (come per gli alunni con DSA) oppure ridurre i contenuti, gli esercizi e/o le verifiche, adattare e/o facilitare le stesse prove, sia all’inizio del loro percorso scolastico o nella prima fase di apprendimento ma comunque in un’ottica di estinzione poiché gli obiettivi da raggiungere devono essere quelli della classe e l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione deve essere sostenuto sulle stesse prove dei compagni con nessuna possibilità di usufruire di strumenti compensativi e/o misure dispensative (nemmeno la lettura dell’adulto può essere prevista).

dott.ssa Caterina Scapin

La valutazione degli alunni BES individuati dalla scuola con PDP

• Quando è opportuno fare un PDP?

dott.ssa Caterina Scapin

CRITICITA’ DEL PDP

• La compilazione chiede tempo e condivisione tra docenti

• L’alunno può sentirsi diverso ( caduta di autostima o interesse per la scuola)

• Difficoltà nei rapporti con i compagni ( alcune difficoltà non sono visibili, i compagni non se ne accorgono o ne danno poca importanza)

• Difficoltà nei rapporti con la famiglia ( nell’accettare le difficoltà, o la situazione di gravità tale da richiedere un intervento specifico da parte della scuola, o non condividere le scelte e risultare oppositiva….)

dott.ssa Caterina Scapin

PUNTI DI FORZA

• Maggiore coordinamento e corresponsabilità tra i docenti

• Maggiore efficacia della personalizzazione e traccia della stessa

• Maggiore ricaduta tra obiettivi-progressi e quindi con la valutazione

• La scuola dimostra concretamente alla famiglia l’intervento di personalizzazione

dott.ssa Caterina Scapin

Come scegliere?

E’ necessario “bilanciare”, cioè VALUTARE i PRO e i CONTRO rispetto a

• le DIFFICOLTA’ dell’alunno

• Il CONTESTO scolastico e/o famigliare

• Le CRITICITA’/FORZA del PDP

….. Decidere cioè, ciò che è CONVENIENTE!!

dott.ssa Caterina Scapin

Quando decido di fare un PDP?

Quando so che cosa serve all’alunno, ho in mente come personalizzare il suo apprendimento, ho proposte didattiche che possono essere effiaci.

Non può essere una lista di misure dispensative o strumenti compensativi!!!!

dott.ssa Caterina Scapin

Quando il Bisogno Speciale chiede un PDP?

E’ necessario formalizzare il Percorso Didattico Personale quando……

1. La DIFFICOLTA’ è persistente ( non temporanea) 2. Quando la GRAVITA’ della difficoltà richiede un

INTERVENTO MIRATO, SISTEMATICO e CONTINUO 3. Quando l’intervento mirato, sistematico e continuo

è CONVENIENTE 4. Quando le CONDIZIONI scolastiche lo richiedono

(es: il Tempo Pieno alla Primaria con 2/4 docenti di classe non è gestibile come un Tempo Normale con 10 docenti delle Medie)

dott.ssa Caterina Scapin

dott.ssa Caterina Scapin

•Area di Sviluppo Prossimale (Vygotskij)

•Scaffolding (Bruner)

•Impotenza appresa

FONDAMENTI DELL’AZIONE DIDATTICA

•L'aiuto veramente finalizzato all'autonomia:

•- non è mai eccessivo;

•- non è mai deresponsabilizzante;

•- è programmato verso l'estinzione.

Facilitazione = Regalo?

dott.ssa Caterina Scapin

LE DIFFICOLTA’ SI RIDUCONO, MA L’INTERVENTO SORTISCE UN EFFETTO RIDOTTO.

SI ADOTTANO COMPETENZE E STRATEGIE COMPENSATIVE DIDATTICHE

LE DIFFICOLTA’ DIMINUISCONO, SI RIDUCONO DI MOLTO, IN ALCUNI CASI SPARISCONO

L’ALUNNO SEGUE LA CLASSE CON SUCCESSO E IN MODO AUTONOMO, PUO’ AVERE RITMI PIU’ LENTI AVERE QLC VOLTA NECESSITA’ DI INTERVENTO

SI ADOTTANO STRATEGIE COMPENSATIVE TECNOLOGICHE

POTENZIAMENTO DELLE CONOSCENZE, COMPETENZE STATEGIE personali dell’alunno

dott.ssa Caterina Scapin

1. Profilo dell’alunno

2. Didattica individualizzata e personalizzata

3. Strumenti compensativi

4. Misure dispensative

5. Valutazione per l’apprendimento

6. Patto/Impegni con la famiglia

dott.ssa Caterina Scapin

QUALI SEZIONI DEL PDP?

Profilo dell’alunno

• Dati anagrafici

• Descrizione del funzionamento delle

Abilità

Conoscenze

Competenze

ricavabili dalla diagnosi, dal colloquio con la famiglia, dai colleghi, dal ragazzo stesso

dott.ssa Caterina Scapin

Didattica individualizzata e personalizzata

Le sotto aree di intervento didattico possono essere per esempio: 1 - Interventi didattici per migliorare …..l’accesso al testo ( lettura, scrittura, comprensione);

2- metodologie usate ( conflitto cognitivo, sviluppo del pensiero razionale, metacognizione, tutoraggio…)

3 - Strategie per rafforzare l’autonomia di studio ;

4- Strategie che valorizzano il ruolo dei compagni;

5 - Sviluppo di competenze compensative

dott.ssa Caterina Scapin

Strategie e competenze di accesso al testo

“Didattica individualizzata e personalizzata: le voci”

• Valorizzare linguaggi alternativi al codice scritto.

• Incentivare la lettura silente.

• Promuovere diverse strategie di lettura.

• Potenziare la consapevolezza fonologica e fonetica.

• Utilizzo dello stampato maiuscolo e minuscolo in lettura e scrittura.

• Promuovere la comprensione del testo

• Insegnare a sfruttare i dispositivi paratestuali del testo.

• Utilizzo di testi ad alta leggibilità.

dott.ssa Caterina Scapin

Insegnare a sfruttare i dispositivi paratestuali del testo

OBIETTIVO

Insegnare ad usare gli elementi

paratestuali del testo per lo studio

(titolo, paragrafi, immagini).

Consigliato quando l’alunno Da ricordare che

Ha marcate difficoltà nella lettura dei testi scritti,

soprattutto nello studio.

Stenta a individuare gli elementi chiave di un testo.

Ha un metodo di studio poco efficace, anche per

carenza di strategie operative e difficoltà nella

lettura funzionale.

Sfruttare le informazioni visive, di tutti i tipi, è

fondamentale per una alunno con DSA che dovrà

quindi imparare a "vedere", oltre che a "leggere", la

pagina del libro di testo.

Questo vale anche in caso di uso dei libri digitali e

della sintesi vocale.

Esempio di “ Guida operativa”

dott.ssa Caterina Scapin

Strumenti compensativi

1. La ricerca del miglioramento della padronanza delle abilità strumentali deve essere realizzata entro i limiti di ciò che è effettivamente modificabile, attraverso l’insegnamento e l’apprendimento, condizione che si verifica peculiarmente nella scuola dell’Infanzia e Primaria

2. Il Primo strumento compensativo è “Imparare ad Imparare”

3. Tra gli strumenti compensativi un grande rilievo è l’uso del computer

4. Qualsiasi sia lo strumento compensativo esso deve essere proposto con molta attenzione alla gradualità dell’intervento, indicando un percorso di progressiva acquisizione di competenze e autonomia.

dott.ssa Caterina Scapin

Strumenti compensativi: alcune possibili le voci

Tecnologie informatiche compensative

• Uso del PC per la scrittura

• Uso del PC con sintesi vocale

• Utilizzo dei libri digitali

• Utilizzo del diario informatico

Registratore e audiolibri

• Uso del registratore

• Utilizzo di audiolibri

Mappe, schemi e tabelle

• Utilizzare mappe e schemi

• Utilizzare tabelle

Strumenti per il calcolo

• Uso della calcolatrice

• Utilizzo di supporti per il calcolo (non tecnologici)

Consegne scritte

• Chiarire le consegne scritte

dott.ssa Caterina Scapin

“Misure Dispensative” L a declinazione delle Misure Dispensative sono richiamate in molti modelli scolastici di PDP e ricavabili anche dalla normativa ( circolari, note, Linee guida,…) rispetta il concetto di gradualità con cui le misure dispensative si applicano.

Risulta invece importante graduare le dispense in base agli effettivi bisogni e tendere possibilmente verso l’estinzione. Eventuali dispense da attività necessarie per lo studio devono prevedere valide alternative (es: prendere appunti con uso del registratore).

N.B.

Si può prevedere il massimo intervento con la dispensa totale, o quasi, anche se è compito sopratutto della scuola fornire le alternative, laddove siano necessarie.

E’ importante prevedere l’intervento minimo con la dispensa solo in certe situazioni particolari, perché l’alunno sa elaborare sistemi alternativi.

dott.ssa Caterina Scapin

Dispensa da attività di lettura Dispensa dalla lettura ad alta voce Dispensa dalla lettura di consegne scritte complesse

“Misure Dispensative” : le voci

Dispensa da attività di scrittura

Dispensa dal prendere appunti

Dispensa dal copiare dalla lavagna

Dispensa dallo scrivere sotto dettatura

Dispense nell'esecuzione dei compiti Assegnazione di tempi più lunghi nell'esecuzione dei lavori

Dispensa dall'esecuzione completa dei compiti

Dispense relative alla forma orale Privilegiare la forma orale Nella lingua straniera privilegiare la forma orale

Dispense da attività ad elevata componente mnemonica Dispensa dallo studio mnemonico Dispensa dal calcolo a mente Dispensa dallo studio della grammatica di tipo classificatorio

Dispense da attività specifiche Dispensa dalla consultazione di dizionari Dispensa da attività ad alta componente grafo-spaziale

dott.ssa Caterina Scapin

D1 Dispensa dalla lettura ad alta voce Enunciato unico Enunciati graduati

Dispensa dalla lettura ad alta voce

+2 Dispensa totale dalla lettura ad alta voce

+1 Dispensa dalla lettura ad alta voce in tutte le

situazioni in cui si rischiano ricadute negative

0 Dispensato dalla lettura ad alta voce

-1 Dispensato dalla lettura ad alta voce in

pubblico di testi complessi o che si leggono

per la prima volta

-2 In caso di lettura ad alta voce, si concorda

preventivamente il testo da leggere.

Consigliato quando l’alunno Da ricordare che

Ha marcate difficoltà di lettura.

È poco tollerante alla frustrazione all'errore.

La dispensa non può essere assoluta: è

opportuno cercare di individuare e cogliere

occasioni adatte per far sperimentare la lettura

senza effetti negativi.

dott.ssa Caterina Scapin

“Valutazione per l’apprendimento” La valutazione prevista dovrebbe fondarsi su

• concetto di valutazione per l’apprendimento e quindi di valutazione formativa

• la normativa vigente

• la teoria costruttivista dell’errore.

I criteri e le modalità di valutazione dovrebbero essere graduate in base alla maggiore o minore diversità rispetto alle scelte nella valutazione fatte per la classe. Le forme di verifica/valutazione che non rientrano tra gli strumenti che possono essere usate agli esami, possono essere previsti ma vanno proposte in un percorso di autonomia che porti ad una graduale estinzione.

N.B.

La differenziazione riguarda solo i tempi e l’uso di strum. compensativi. Nessuna facilitazione.

dott.ssa Caterina Scapin

N.B. Deve essere esclusa dalla valutazione gli aspetti che costituiscono il disturbo stesso

Principio generale • Valorizzazione del processo di apprendimento dell'alunno

Prove scritte

• Adattamento dei tempi nelle prove scritte

• Predisposizione di verifiche scritte più brevi

• Facilitazione della decodifica

• Predisposizione di verifiche scritte strutturate

• Predisposizione di verifiche scritte scalari

• Predisposizione di verifiche scritte accessibili

Criterio generale di valutazione • Valutazione più del contenuto che della forma

Organizzazione e compensazione • Compensazione dello scritto con l’orale • Pianificazione delle verifiche • Utilizzo di mediatori didattici

Prove orali • Gestione dei tempi nelle verifiche orali •Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale • Valutazione delle lingue straniere

“Valutazione per l’apprendimento”

dott.ssa Caterina Scapin

Patto/Impegni della famiglia In realtà tutto il PDP può essere inteso come un patto che prevede impegni della scuola (nelle altre sezioni) e della famiglia (in questa sezione), ecco perché può essere previsto, a parte, una sezione “Impegni della famiglia”.

Nelle Linea Guida questa sezione del PDP non è prevista e la scuola può decidere di volta in volta se può essere utile e opportuna la firma dei genitori che nel PDP può essere inserita con scopi diversi. Firmano il PDP perché:

1.Dichiarano di essere stati informati (presa visione)

2.Esprimono il loro consenso

3.Esprimono il loro consenso e assumono degli impegni ( in questo caso si inserisce la voce “ Impegni di Famiglia”)

dott.ssa Caterina Scapin

Condivisione educativa • Favorire lo scambio informativo famiglia/scuola • Sostegno della motivazione e dell’impegno • Condivisione dei criteri di valutazione

Informazione ai compagni • Accordo sulla comunicazione ai compagni

Supporto e verifica nel lavoro a casa • Verifica dello svolgimento dei compiti assegnati • Controllo dei materiali • Controllo del diario per la verifica dei compiti a casa • Organizzazione di un piano di studio settimanale

Collaborazione nell'uso degli strumenti compensativi • Uso degli strumenti compensativi anche nel lavoro domestico • Collaborazione nell'insegnare ad usare gli strumenti compensativi • Collaborazione nell'insegnare a scrivere correttamente con la tastiera

“Impegni della famiglia”: possibili voci ed enunciati

dott.ssa Caterina Scapin

F10 Collaborazione nell'insegnare ad usare gli

strumenti compensativi Obiettivo Enunciati graduati

La famiglia si impegna a insegnare ad

usare gli strumenti compensativi

condivisi con la scuola

+1 La famiglia coadiuva il figlio nell’utilizzo

degli strumenti compensativi condivisi con la

scuola

0 La famiglia si impegna a insegnare ad usare

gli strumenti compensativi condivisi con la

scuola

-1 La famiglia supporta il figlio nell’utilizzo

autonomo degli strumenti compensativi

condivisi con la scuola

N.B.

L'alunno non è pienamente autonomo nell'uso

degli strumenti compensativi, soprattutto se di

tipo tecnologico

La famiglia è in grado di sostenerlo in questa

attività

Si ritiene utile e necessario formalizzare uno

specifico impegno della famiglia in questo

ambito

dott.ssa Caterina Scapin

La valutazione degli alunni con DSA

art. 10 del DPR 122/99 che definisce

minuziosamente la “Valutazione degli alunni con difficolta' specifica di apprendimento (DSA).

dott.ssa Caterina Scapin

O.M.252/16

Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nel-le scuole statali e paritarie - Anno scolastico 2015/2016

dott.ssa Caterina Scapin

• ( Art. 23 comma 4, Pag. 40 )…..Per altre situazioni di alunni con Bisogni

Educativi Speciali (BES), formalmente indi-viduati dal consiglio di classe, devono essere fornite dal medesimo Organo utili e opportune indicazioni per consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l’esame di Stato. La Commissione d’esame – sulla base di quanto previsto dalla Di-rettiva 27.12.2012 recante Strumenti di intervento per alunni con Bisogni educativi speciali ed organizzazione scolastica per l’inclusione, dalla circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 e dalle successive note, di pari oggetto, del 27 giugno 2013 e del 22 novembre 2013 - esaminati gli elementi forniti dal consiglio di classe, tiene in de-bita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con Bi-sogni Educativi Speciali (BES). A tal fine il consiglio di classe trasmette alla Com-missione d’esame il Piano Didattico Personalizzato. In ogni caso, per tali alunni, non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è possibile conce-dere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per alunni e studenti con DSA, solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte.

dott.ssa Caterina Scapin

QUALE DIFFERENZA?

O.M. 11/2015 art.23 comma 4 , pag. 36

• In ogni caso, per tali alunni, non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per alunni e studenti con DSA.

O.M.252/16 Art. 23 comma 4, Pag. 40

• In ogni caso, per tali alunni, non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è possibile conce-dere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per alunni e studenti con DSA, solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte.

dott.ssa Caterina Scapin

….solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame senza che

venga pregiudicata la validità delle prove scritte

COME NON PREGIUDICARE LA

VALIDITA’ DELL’ESAME?

….., FORNENDO STRUMENTI COMPENSATIVI IN LINEA CON IL DISTURBO E/O LE DIFFICOLTA’ CHE SIANO DEBITAMENTE CERTIFICATI cioè DOCUMENTATI ( come da

circolari BES rispetto anche il disagio socio-famigliare che va documentato attraverso i Servizi Socio Sanitari)

dott.ssa Caterina Scapin

La valutazione di un alunno disabile pertanto…….

……non può avere un riferimento a criteri o scale valutative standard, ma a criteri e scale valutative inserite nel PEI…personali, anche quando il PEI stesso prevede gli stessi obiettivi della classe

( L. 104/92 Legge Quadro sulla disabilità, DL 297/94Testo Unico in materia di istruzione, OM 90/2001 Ordinanza ministeriale sullo svolgimento degli esami di stato, DPR122/2009 Regolamento sulla valutazione degli alunni)

dott.ssa Caterina Scapin

Valutazione degli alunni disabili nel Primo Ciclo

di Istruzione.

• è importante precisare che per l’esame di Stato

del I ciclo l’alunno disabile consegue sempre un Diploma di Stato, indipendentemente se il PEI è curricolare o differenziato

• Le prove pertanto possono riguardare tanto obiettivi della classe quanto essere prove totalmente diverse; stessa cosa vale per le prove INVALSI che possono avere piccole o sostanziali differenze rispetto a quelle dei compagni.

dott.ssa Caterina Scapin

DM 62/29017 applicativo L.107

I CICLO- VALUTAZIONE SU:

• risultati di apprendimento (acquisizioni di conoscenze, abilita' e competenze)

• comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilita' e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.

• PDP e PEI

dott.ssa Caterina Scapin

DM 62/29017 applicativo L.107

Ammissione esame di stato, oltre ai criteri di valutazione, anche

Frequenza tre quarti anno scolastico o deroghe deliberate dal Collegio ( art. 5 comma 2 “purche' la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione”)

dott.ssa Caterina Scapin

DM 62/29017 applicativo L.107

I CICLO- VALUTAZIONE SU:

Capo II Valutazione, certificazione delle competenze ed esame di Stato nel primo ciclo di istruzione Art. 2 Valutazione nel primo ciclo

Comma 3 “La valutazione e' integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto.”

dott.ssa Caterina Scapin

DM 62/29017 applicativo L.107

• Comma 6. I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutte le alunne e gli alunni della classe; nel caso in cui a piu' docenti di sostegno sia affidato, nel corso dell'anno scolastico, la stessa alunna o lo stesso alunno con disabilita', la valutazione e' espressa congiuntamente

dott.ssa Caterina Scapin

DM 62/29017 applicativo L.107

Art. 8 comma 3 e 4

3. L’esame di Stato e' costituito da tre prove scritte ed un colloquio, valutati con votazioni in decimi. La commissione d'esame predispone le prove d'esame ed i criteri per la correzione e la valutazione.

4. Le prove scritte, finalizzate a rilevare le competenze definite nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali per il curricolo

dott.ssa Caterina Scapin

DM 62/29017 applicativo L.107

Art. 8 comma 5 Il colloquio e' finalizzato a valutare le conoscenze

descritte nel profilo finale dello studente secondo le Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alla capacita' di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, nonche' il livello di padronanza delle competenze di cittadinanza, delle competenze nelle lingue straniere. Per i percorsi ad indirizzo musicale, nell'ambito del colloquio e' previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.

dott.ssa Caterina Scapin

Cosa Valutare negli alunni con disabilità……

( DPR 122/2009 art. 9 comma 1)

• Comportamento

• Discipline

• Attività svolte sulla base del PEI

dott.ssa Caterina Scapin

Quando una prova è valutabile? -Quando la persona ha consapevolezza di ciò che sta facendo, non tanto nella

consapevolezza che sta per essere valutato, ma che le risposte sono intenzionali e quindi finalizza scopo/destinario/contenuto della riposta

-- quando la risposta ( orale, scritta, prodotto,…) cioè il prodotto della valutazione ha una consistenza nei criteri che risulta valutabile

DM 62/29017 applicativo L.107

Art. 11 Valutazione delle alunne e degli alunni con disabilita' e disturbi specifici di apprendimento

Comma 1 La valutazione delle alunne e degli alunni con disabilita' certificata frequentanti il primo ciclo di istruzione e' riferita al comportamento, alle discipline e alle attivita' svolte sulla base dei documenti previsti dall'articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio 1992 n. 104; trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli da 1 a 10.

Comma 4

dott.ssa Caterina Scapin

DM 62/29017 applicativo L.107

Art.11 Comma 4 Il consiglio di classe o i docenti contitolari della classe possono prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova ovvero l'esonero della prova.

Comma 5 Le alunne e gli alunni con disabilita' sostengono le prove di esame al termine del primo ciclo di istruzione con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonche' ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, utilizzato nel corso dell'anno scolastico per l'attuazione del piano educativo individualizzato.

dott.ssa Caterina Scapin

DM 62/29017 applicativo L.107

Art.11 Comma 6 Per lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, la sottocommissione, sulla base del piano educativo individualizzato, relativo alle attivita' svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza eventualmente prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone, se necessario, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, prove differenziate idonee a valutare il progresso dell'alunna o dell'alunno in rapporto alle sue potenzialita' e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove differenziate hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma finale.

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DM 62/29017 applicativo L.107

Art. 11 Comma 13 e 14 13- In casi di particolare gravita' del disturbo di apprendimento, anche

in comorbilita' con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, l'alunna o l'alunno, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, e' esonerato dall'insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato. In sede di esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma. L'esito dell'esame viene determinato sulla base dei criteri previsti dall'articolo 8.

14- Le alunne e gli alunni con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese di cui all'articolo 7.

I ciclo

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DM 62/29017 applicativo L.107 Capo III Esame di Stato nel secondo ciclo di

istruzione Art. 17 Prove di esame

Comma 9. Il colloquio ha la finalita' di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale della studentessa o dello studente

Comma 10. Il colloquio accerta altresi' le conoscenze e competenze maturate dal candidato nell'ambito delle attivita' relative a «Cittadinanza e Costituzione»,

PEI CURRICOLARE

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DM 62/29017 applicativo L.107 Capo III Esame di Stato nel secondo

ciclo di istruzione Art. 20 Esame di Stato per le studentesse e gli

studenti con disabilita' e disturbi specifici di apprendimento

Comma 13. Il consiglio di classe stabilisce la tipologia delle prove d'esame e se le stesse hanno valore equipollente all'interno del piano educativo individualizzato.

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DM 62/29017 applicativo L.107 Capo III Esame di Stato nel secondo

ciclo di istruzione Art. 20 Esame di Stato per le studentesse e gli studenti con

disabilita' e disturbi specifici di apprendimento Comma 2. La commissione d'esame, sulla base della

documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attivita' svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone una o piu' prove differenziate, in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del piano educativo individualizzato e con le modalita' di valutazione in esso previste. Tali prove, ove di valore equipollente, determinano il rilascio del titolo di studio conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nel diploma finale non viene fatta menzione dello svolgimento di prove differenziate.

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DM 62/29017 applicativo L.107 Capo III Esame di Stato nel secondo

ciclo di istruzione Art. 20 Esame di Stato per le studentesse e gli

studenti con disabilita' e disturbi specifici di apprendimento

Comma 4. La commissione potra' assegnare un tempo differenziato per l'effettuazione delle prove da parte del candidato con disabilita'.

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DM 62/29017 applicativo L.107 Capo III Esame di Stato nel secondo

ciclo di istruzione Art. 20 Esame di Stato per le studentesse e gli studenti

con disabilita' e disturbi specifici di apprendimento

Comma 6 Per le studentesse e gli studenti con disabilita' il riferimento all'effettuazione delle prove differenziate e' indicato solo nella attestazione e non nelle tabelle affisse all'albo dell'istituto.

(questo solo quando le prove differenziate non hanno valore equipollente, quindi non danno diritto al diploma ma al solo attestato, dove si indica che ha fatto prove differenziate)

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DM 62/29017 applicativo L.107 Capo III Esame di Stato nel secondo ciclo di

istruzione Comma 7 . Al termine dell'esame di Stato viene rilasciato ai

candidati con disabilita' il curriculum della studentessa e dello studente di cui al successivo articolo 21, comma 2.

Comma 11 . Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati con DSA possono utilizzare tempi piu' lunghi di quelli ordinari per l'effettuazione delle prove scritte ed utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato e che siano gia' stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali alla svolgimento dell'esame, senza che venga pregiudicata la validita' delle prove scritte. Nel diploma finale non viene fatta menzione dell'impiego degli strumenti compensativi.

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DM 62/29017 applicativo L.107 Capo III Esame di Stato nel secondo ciclo di

istruzione Comma 12. Per i candidati con certificazione di

DSA che hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua straniera, la commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di seconda prova scritta, sottopone i candidati medesimi a prova orale sostitutiva della prova scritta. Nel diploma finale non viene fatta menzione della dispensa dalla prova scritta di lingua straniera.

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DM 62/29017 applicativo L.107 Capo III Esame di Stato nel secondo ciclo di

istruzione Comma 13. In casi di particolari gravita' del disturbo di

apprendimento, anche in comorbilita' con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, la studentessa o lo studente, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, sono esonerati dall'insegnamento delle lingue straniere e seguono un percorso didattico differenziato. In sede di esame di Stato sostengono prove differenziate, non equipollenti a quelle ordinarie, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestato di credito formativo di cui al comma 5. Per detti candidati, il riferimento all'effettuazione delle prove differenziate e' indicato solo nella attestazione e non nelle tabelle affisse all'albo dell'istituto.

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TIPO DI PROVE Sec. II^

DIFFERENZIATE corrispondenti

agli insegnamenti impartiti MA

curricolare, con obiettivi minimi

(PEI)

UGUALI ( PDP )

UGUALI CON STRUMENTI COMPENSATIVI

E/O MISURE DISPENSATIVE

(PDP)

Prove d’esame

Prove INVALSI,

NAZIONALI

Differenziazione minima

HANNO VALORE EQUIPOLLENTE A QUELLE

ORIDNARIE

DIPLOMA

In situazione di particolare

GRAVITA’ dove non sia possibile

costruire una prova

INTENZIONALE e VALUTABILE

ATTESTATO

DIFFERENZIATE corrispondenti

agli insegnamenti impartiti (PEI)

DIFF. TOTALE

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DM 62/29017 applicativo L.107 Capo III Esame di Stato nel secondo ciclo di

istruzione • Art. 21 Comma 2. Al diploma e' allegato il curriculum della studentessa e

dello studente, in cui sono riportate le discipline ricomprese nel piano degli studi con l'indicazione del monte ore complessivo destinato a ciascuna di esse. In una specifica sezione sono indicati, in forma descrittiva, i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove scritte a carattere nazionale di cui all'articolo 19, distintamente per ciascuna delle discipline oggetto di rilevazione e la certificazione sulle abilita' di comprensione e uso della lingua inglese. Sono altresi' indicate le competenze, le conoscenze e le abilita' anche professionali acquisite e le attivita' culturali, artistiche e di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extra scolastico nonche' le attivita' di alternanza scuola-lavoro ed altre eventuali certificazioni conseguite,

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OM257/2017 Esami II ciclo

Art. 22 Esami dei candidati con disabilità Comma 1. Ai sensi dell'articolo 6 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, la

commissione d'esame, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone per i candidati con disabilità prove equipollenti a quelle assegnate agli altri candidati.

comma 2. Tali prove equipollenti, in coerenza con il PEI, possono consistere nell'utilizzo di mezzi tecnici o modalità diverse, ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti, ma comunque atti a consentire la verifica degli obiettivi di apprendimento previsti dallo specifico indirizzo di studi, al fine del rilascio del relativo diploma

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OM257/2017 Esami II ciclo Prove ed esperto

Art. 22 Esami dei candidati con disabilità

Per la predisposizione delle prove d’esame e nel corso del loro svolgimento, la commissione d’esame può avvalersi di personale esperto; a tal fine la stessa si avvale, se necessario, dei medesimi operatori che hanno seguito l’alunno durante l’anno scolastico. 4

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Prove per ipovedenti/cechi

I testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi dal Ministero anche in codice Braille, ove vi siano scuole che le richiedano per candidati non vedenti. Per quei candidati che non conoscono il codice Braille si possono richiedere ulteriori formati (audio e/o testo), autorizzando anche la utilizzazione di altri ausili idonei, abitualmente in uso nel corso dell’attività scolastica ordinaria. Per i candidati ipovedenti i testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi in conformità alle richieste delle singole scuole le quali indicano su apposita funzione SIDI tipologia, dimensione del carattere e impostazione interlinea

Commissione può provvedere alla

trascrizione del testo ministeriale su

supporto informatico,

mediante scanner

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EQUIPOLLENTE

PERCORSI AMBIENTI DI

APPRENDIMENTO STRUMENTI (

STRUTTURATI/TECNOLOGICI) METODI TEMPI

CONTENUTI QUANTITA’

FORME DI VERIFICA ( SCRITTO/ORALE) ASSISTENTE

RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI DELLA

CLASSE

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Come progettare un PEI per competenze

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PEI per COMPETENZE

1- Analisi della diagnosi ed estrapolazione dei dati

significativi

2- Stesura del Profilo Dinamico Funzionale definendo I

TRAGUARDI DI SVILUPPO

3- PEI : Abilità, conoscenze da obiettivi di

apprendimento/ Traguardi di sviluppo, evidenze

4- Rubriche valutative

5- Certificazione di Competenze

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Strumenti delle fasi operative

FASE 1 : Sintetizzare in modo significativo i risultati della Diagnosi Funzionale FASE 2 : Definire gli obiettivi a lungo termine nella prospettiva del Progetto di vita. FASE 3 : Scegliere gli obiettivi a medio termine , da raggiungere nell’arco di un anno/alcuni mesi

FASE 4 : Definire gli obiettivi a breve termine e le sequenze di sotto-obiettivi

PEI

UdA dott.ssa Caterina Scapin

1. Abilità , 2. Conoscenze,

3. Ambiente di Apprendimento, 4. Evidenze

5. Rubriche Valutative,

PEI

Certificazione di competenze “ Profilo di competenze al termine della

scuola….”

UdA

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4- Rubriche valutative

Strumenti di valutazione e

inclusione

STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

PORTFOLIO

RUBRICA VALUTATIVA

QUETIONARI AUTOVALUTAZIONE

GRIGLIE DI OSSERVAZIONE

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RUBRICHE • LIVELLI sono corrispondenti ai livelli della Circolare Ministeriale n. 3

del 13 febbraio 2015 per la Certificazione delle competenze : • Per ogni livello e a seconda della competenza da valutare sono

inseriti i quattro fattori dell’ICF rilevati solo se in positivio ( concetto speculare alla competenza) che sono : Funzioni corporee, Strutture corporee, Fattori ambientali e Personali, Attività Personali e Partecipazione Sociale.

• I livelli corrispondono a quanto io mi aspetto che migliori l’alunno con il mio intervento

• I livelli devono essere declinati in base al PDF e quindi al possibile miglioramento previsto all’interno di tale documento

• il livello avanzato è quello auspicabile , l’apprendimento maggiore, l’eccellenza che può corrispondere all’evidenza prevista nel PEI

• Gli altri livelli si declinano rispetto sempre a miglioramenti possibili di quel ragazzo in quella situazione di apprendimento, sono personalizzati. E’ come un abito su misura

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Cosa fare domani a scuola

• Chiedere un momento in Collegio dei Docenti dove come Referente relazione sul corso:

Alcune slide con Normativa vigente Proiettare l’esercitazione Chiedere chi vuole provare ( far passare un foglio

bianco con nome e mail) per realizzare UNA UdA con Rubrica . Il Referente come Tutor. Impegno due incontri, poi si realizza e un incontro per vedere com’è andata

Far circolare le UdA/Rubriche del gruppo

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