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Scaletta intervento sulla valutazione
giorgio marconi novembre 2009
La valutazione da sempre utilizzata SOLO per certificare il livello di apprendimento, invece... Perchè valutiamo, a cosa serve (funzioni) Quale tipologia di prove somministrare (verifica) Come misurare e con quali modalità (valutazione) Come comunicare i risultati (pubblicizzazione)
1. Funzioni (a che cosa serve) a. Diagnostica :
informare sulle capacità iniziali, definire un quadro completo dell’alunno e /o della classe (s.m.base, condizionali, coordinative, autonomia...)
contributo per definire gli obiettivi della programmazione, (eventualmente anche i contenuti)
contributo per migliorare le modalità organizzative delle lezioni (lavori individuali, di gruppo, quali gruppi in base alle capacità ...)
b. Sommativa : informare e certificare sul livello di apprendimento c. Formativa : informare sull’azione didattica, sul processo di insegnamento-apprendimento 2. Cosa rilevare (obiettivi motori, cognitivi, emotivo-affettivi, relazionali) a. Motori :
Schemi motori di base Capacità coordinative e controllo dei movimenti
Sviluppo organico e capacità condizionali Capacità di risolvere problemi (nei giochi presportivi e non) ... b. Cognitivi : Conoscenze disciplinari Conoscenza e utilizzo del linguaggio specifico Capacità di osservazione e memorizzazione visiva ... c. Emotivo- affettivi : Sviluppo dell’autonomia Capacità di valutare e autovalutarsi ... d. Relazionali : ...
Scaletta intervento sulla valutazione
giorgio marconi novembre 2009
3. Come rilevare (quali variabili) e con quali prove (test, circuiti ...) a. Rilevazione quantitativa : (quanto fai) risultato raggiunto in una determinata prova b. Rilevazione qualitativa : (come lo fai) giusto/sbagliato livello del comportamento atteso (tassonomia del comportamento osservabile) c. Rilevazione mista (quanto e come) d. Rilevazione dei progressi: (quanto migliori)
Può essere standardizzato e ciò determina indirettamente una scelta sulla tipologia (funzione) della valutazione:
se non si utilizza voglio certificare il livello di apprendimento se si utilizza voglio valutare anche il processo di apprendimento
4. Chi rileva a. Insegnante :
attraverso tabulati e/o griglie di osservazione misurazioni dirette
b. Alunni : autocontrollo controllo e rilevazione tra compagni 5. Come comunicare i risultati
proposta di modello da compilare
informarsi
conoscenza obiettivi
conoscenza alunno
conoscenza attività motorie
conoscenza dell'attività di insegnamento
decidere
realizzare
valutare
conoscenza dell'ambiente
azione pedagocica
valutazione d'ingresso
DIAGNOSTICArecupero dei prerequisiti
comunicazione didattica
(obiettivo, metodo iniziale)
valutazione in itinere
FORMATIVA
comunicazione didattica (obiettivo
successivo fino alla valutazione
SOMMATIVA)
riadattare obiettivo
metodologie
L'INSEGNANTE VALUTA LE ACQUISIZIONI
PER L'ISTITUZIONE CHE
DECIDE(promozione)
INFORMA(alunno, famiglia)
CERTIFICA
L'INSEGNANTE VALUTA PER
SE' STESSO
L'ALUNNO
MODIFICARE OBIETTIVI
INDIVIDUALIZZARE
ADATTARE METODI
ESSERE INFORMATO
ESSERE GUIDATO
ESSERE CONSAPEVOLE
(CARATTERISTICHE DELLA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA, SOMMATIVA E FORMATIVA)
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA
VALUTAZIONE SOMMATIVA
VALUTAZIONE FORMATIVA
ESECUTORE INSEGNANTE EVENTUALMENTE
ALUNNO
INSEGNANTE INSEGNANTE ALUNNO
DESTINATARIO INSEGNANTE ALUNNO FAMIGLIA
ISTITUZIONE FAMIGLIA ALUNNO
INSEGNANTE ALUNNO
SCOPO INFORMARE SULLE CAPACITÀ INIZIALI, DEFINIRE UN QUADRO COMPLETO DELL’ALUNNO E /O DELLA CLASSE
CONTRIBUTO PER DEFINIRE GLI OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE
CONTRIBUTO PER MIGLIORARE LE MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLE LEZIONI
DEFINIRE DEI BILANCI
FORNIRE INFORMAZIONI SUL LIVELLO DI RENDIMENTO DEGLI ALUNNI
ADATTARE LE STRATEGIE DIDATTICHE ALLA REALTÀ DELLA CLASSE
RACCOGLIERE INFORMAZIONI SUI PROCESSI DI APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI
FUNZIONI PROGRAMMAZIONE CONTROLLO REGOLAZIONE RUOLO PREREQUISITI ALLA
PROGRAMMAZIONE CERTIFICARE
L’APPRENDIMENTO MODIFICARE E
REGOLARE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO
MOMENTO ALL’INIZIO DI UNA FASE DI APPRENEDIMENTO
ALLA FINE DI UNA FASE DI APPRENEDIMENTO
DURANTE L’APPRENDIMENTO
MODALITÀ DI CONTROLLO
RICHIESTE VERBALI AGLI ALUNNI
GRIGLIE DI OSSERVAZIONE
TEST SPECIFICI RELATIVI AL LIVELLO DELLA CLASSE E/O DI CLASSI PARALLELE
TABELLE DI RIFERIMENTO, PRODOTTE A LIVELLO NAZIONALE
RICHIESTE VERBALI AGLI ALUNNI
GRIGLIE DI OSSERVAZIONE
TEST SPECIFICI RELATIVI AL LIVELLO DELLA CLASSE E/O DI CLASSI PARALLELE
PROBLEMI COMPRENSIONE DA PARTE DEGLI ALUNNI DEGLI OBIETTIVI E DEI CRITERI DI VALUTAZIONE
REPERIRE TABELLE DI RIFERIMENTO AGGIORNATE E AFFIDABILI
COMPRENSIONE DA PARTE DEGLI ALUNNI DEGLI OBIETTIVI E DEI CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione di tipo sommativo definisce il PRODOTTO dell’azione motoria e può
essere identificabile con il concetto di PERFORMANCE riscontrabile e misurabile
nel soggetto;
La valutazione di tipo formativo definisce invece il PROCESSO di elaborazione
dell’azione motoria, e in questo caso è assimilabile al concetto di LIVELLO DI
ABILITA’ espresso dal soggetto.
Il prodotto dell’azione e la valutazione sommativa.
La valutazione sommativa misura le acquisizioni ed ha essenzialmente una funzione di
controllo; sovente costituisce il metodo essenziale di una valutazione terminale.
Tiene conto dei risultati dell’azione, valutati in un preciso momento “M” che è logico
individuare alla fine di un apprendimento.
Essa consente, controllando il livello di apprendimento, di rendere conto alla società sportiva,
alle istituzioni, dei risultati dell’insegnamento.
Ha quindi come obiettivo principale quello di misurare delle acquisizioni, raggiunte o non
raggiunte; questo tipo di valutazione ha cioè una funzione di controllo.
Permette di gestire il sistema secondo una logica binaria: “accede o non accede alla classe
superiore” , “supera o non supera l’esame”.
I suoi effetti sono delle informazioni (generalmente sotto forma di giudizi e/o voti) per
l’allievo, la famiglia, per prendere delle decisioni (orientamento, acquisizione di un diploma)
Inoltre focalizzare la propria attenzione sul prodotto nel caso di un’attività sportiva,può
scaturire nella richiesta di riprodurre un “modello di riferimento” stereotipato, che poi in
alcuni casi viene superato dall’evoluzione tecnica, tecnologica e scientifica, mantenendo poi
bloccati i processi evolutivi.
Tale attitudine è stata chiamata “tecnicistica” o in termini più generali “materiocentrista”.
Anche per questi motivi molti insegnanti e pedagogisti si sono rivolti maggiormente verso
l’attore della prestazione (colui che deve apprendere) ed hanno cercato di comprendere
meglio e valutare quindi con maggiore efficacia i processi, i “modi di agire”.
Il processo e la valutazione formativa.
Il concetto di valutazione formativa è stato impiegato per rafforzare questa tendenza.
Si cerca cioè di conoscere, regolarmente, se l’allievo progredisce, se si avvicina e come
all’obiettivo prestabilito; la nozione di base è quella di osservare l’evolversi
dell’apprendimento, la dinamicità del processo.
Ciò determina inoltre una doppia retro-azione:
Da una parte l’alunno, per indicargli chiaramente le tappe che ha raggiunto nel suo
percorso di apprendimento e le difficoltà che ha incontrato;
Dall’altra l’insegnante, per indicargli come si sta svolgendo il suo programma e l’azione
didattica, quali sono gli ostacoli che incontra
La valutazione formativa informa l’insegnante e gli alunni sulle tappe raggiunte durante una
fase di apprendimento e sulle difficoltà incontrate; si può realizzare in itinere, durante lo
svolgimento di un percorso di apprendimento-insegnamento, ma anche nella fase terminale
dello stesso.
Permette quindi all’insegnante di migliorare la propria didattica e di facilitare il
raggiungimento degli obiettivi prefissati, modificando le strategie didattiche che ancora
devono essere predisposte.
L’effetto è quello di prendere decisioni pedagogiche: l'insegnate rivede il lavoro, torna
indietro, propone obiettivi intermedi più adeguati alla situazione, diversifica le richieste, varia
metodi e mezzi durante l’attività... quindi lo scopo è di differenziare l’azione pedagogica.
È un sistema di regolazione che permette di:
Riconoscere e individuare la riuscita del lavoro
Riconoscere ed individuare gli errori
Modificare le strategie di apprendimento
Da questo si evince come non è possibile che vi sia un apprendimento senza avere una
conoscenza dei risultati, una valutazione del lavoro svolto.
La rapidità e la qualità dell’apprendimento dipendono dalla precisione e dalla comprensione
di tali informazioni; la volontà di far emergere agli occhi dell’alunno le difficoltà da superare
e le diverse possibilità che gli si offrono per raggiungere un obiettivo, costituiscono
sicuramente il punto di partenza obbligato per una pedagogia individualizzata e differenziata.
Sul piano educativo, si cerca di far progredire tutti, e ciò non è certamente in contraddizione
con la selezione dei migliori, con la ricerca e la valorizzazione dei talenti; non significa
quindi massificare i comportamenti, ma ricercare per ognuno un aspetto positivo e
gratificante, che possa produrre un’evoluzione personale in un contesto di massa.
EDUCAZIONE FISICA
AREE
AFFETTIVAMOTORIA RELAZIONALE COGNITIVA
- CAPACITA' SENSO-PERCETTIVE - SVILUPPO FUNZIONI EMOTIVE: - RISPETTO DELLE REGOLE - INFORMAZIONE, CONOSC.- SCHEMI MOTORI DI BASE * CONTROLLO EMOTIVO - COLLABORAZIONE - MEMORIZZAZIONE- CAPACITA' CONDIZIONALI * VINCERE LA PAURA (ANSIA) - RELAZIONE D'AIUTO - COMPRENSIONE- CAPACITA' COORDINATIVE * CAPACITA' DI RISCHIARE - LAVORARE IN GRUPPO - ESECUZIONE. APPLICAZ.
- SVILUPPO MOTIVAZIONI: - ANALISI - SVILUPPO CAPACITA' VOLITIVE - SINTESI * CONOSCENZA PROPRI LIMITI - VALUTAZIONE * AUTOSTIMA (FIDUCIA IN SE') * PERSEVERANZA
SAPER FARE SAPER ESSERE SAPER ESSERE CON... SAPEREMIGLIORARE LA FUNZIONALITA' MIGLIORARE LE CAPACITA' DI MIGLIORARE LE CAPACITA' DI UTILIZZARE LE INFORMAZIONIDI ORGANI E APPARATI, IN PAR- RELAZIONARE CON SE STESSI RELAZIONARE CON GLI ALTRI NTERNE ED ESTERNE E ELA-TICOLARE DI QUELLO NEURO- BORARLE, PER RISOLVERE DEIMUSCOLARE PROBLEMI
OBIETTIVI
LE FASI SENSIBILI
Fasi di maggior sensibilità delle diverse capacità motorie e qualità psicofisiche nelle età dai sei ai quindici anni secondo Martin (1982).
anni 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
capacità di apprendimento
motorio
capacità di differenziazione e
controllo
capacità di reazione acustico
ottica
capacità di orientamento
spaziale
capacità di ritmo
capacità coordinative
capacità di equilibrio
anni 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
resistenza
forza
rapidità
capacità condizionali
mobilità articolare
La linea conduttrice della lezione potrebbe essere quella definita da Maccario e sintetizzata di seguito: un decalogo da utilizzare come guida pratico-teorica, o meglio, un questionario che deve essere riempito di contenuti per dare sostanza alla professione dell’insegnante.
DA MACCARIO (MODIFICATO MARCONI)
1. A quale scopo saranno utilizzati i dati ottenuti dalle rilevazioni ? Diagnostico - preditivo Per classificare - categorizzare Per certificare l’apprendimento Per orientare e riorientare il lavoro dell’insegnante 2. L’obiettivo della valutazione è: Definire un livello (quali sono i miei livelli prestativi) Dare un giudizio (quale livello ho raggiunto) Fare un bilancio del lavoro svolto (quali risultati si sono raggiunti nel complesso) Fornire un’interpretazione didattica (quali sono le cause e i rimedi per migliorare) 3. L’oggetto della valutazione è coerente con quello che si vuole misurare attraverso
l’apprendimento-insegnamento ? 4. La performance da analizzare è complessa: quali sono gli aspetti principali che si devono
verificare ? 5. Gli strumenti impiegati nella valutazione rispondono ai seguenti parametri: Obiettività Attendibilità Validità 6. Le condizioni di riuscita sono precisate e inequivocabili, oppure possono essere soggette ad
interpretazioni personali ? 7. Le intenzioni dell’insegnante ed il linguaggio utilizzato è sufficientemente chiaro agli alunni; sono
stati precisati i significati della valutazione ? 8. Sono certo di saper utilizzare e gestire le metodologie scelte, o è meglio che mi affidi ad
un’organizzazione più semplice, anche se meno scientifica ? 9. Ho pensato che vi è la possibilità di coinvolgere direttamente gli alunni in ogni tappa del processo
valutativo ? 10. Al termine della valutazione, sono disposto a modificare le strategie didattico-pedagogiche
impiegate ?
RILEVAZIONE QUANTITATIVA
(QUANTO FAI)
VERIFICHE RESISTENZA INDIVIDUALI:
fissare tempo/spazio da correre (meglio il tempo) in modo continuativo, lungo un percorso prefissato
(a) il tempo può essere uguale per tutti gli alunni (5’, 6’, ...) (b) differenziato in base alle capacità individuate (test ingresso, osservazioni sistematiche,
attività sportiva praticata ...): si possono allora individuare tre fasce di livello:
A) 10’/12’ B) 8’/9’ C) 5’/6’
La valutazione finale in questi casi sarà POSITIVA / NEGATIVA (prova riuscita/non)
altra modalità è quella di fissare tempi diversi per il raggiungimento di valutazioni crescenti
VALUTAZIONE LIVELLO S B D O
C 5 6 7 8 B 7 8 9 10A 10 11 12 13
in questo caso va “dichiarato” prima da ogni alunno quale “contratto” vuole rispettare
fissare sul medesimo percorso (per un tempo stabilito 5’, 6’ ...) un “range” di f.c. da rispettare (120-160 per esempio). Gli alunni partono distanziati di 20” / 30” e alla chiamata dell’insegnante (concluso il tempo previsto) si fanno misurare la f.c. Si possono avere due tipi di valutazione:
POSITIVA / NEGATIVA (prova riuscita/non)
differenziata secondo la f.c. raggiunta: POSITIVA f.c. 120 – 160 PARZIALE f.c. 100 – 120 oppure 170 – 180 NEGATIVA f.c. – 100 oppure + 180
DI GRUPPO: Può essere meno discriminante per i ragazzi con minori capacità, anche se una verifica individuale è bene proporla:
fissare un tempo (5’, 6’ ...) che a gruppi (3 / 6 ... alunni) devono correre contemporaneamente con cambio del conduttore della fila al segnale dell’insegnante.
fissare un tempo (15’) che a gruppi di 3 alunni si devono suddividere, regolandosi in base
alle capacità di ognuno (determinare un tempo min. e max. di corsa) La valutazione finale in questi casi è di gruppo e sarà POSITIVA / NEGATIVA (prova riuscita/non)
VERIFICHE VELOCITA’
velocità di reazione
prova dei 3m con partenza supina, arti superiori alla nuca, gomiti appoggiati sulla linea di partenza
velocità di esecuzione (8” / 10”)
arti inferiori: saltelli a dx / sx di una linea / fune / ostacoletto con cinesini a piedi pari;
arti superiori: lanci della palla a due mani dal petto alla parete da distanza fissa (2m);
globale: saltelli della funicella sul posto (possibili varianti la tipologia di salto: piedi pari,
corsa sul posto, abbinati...) sopra / sotto ostacolo formato da coni + nastro / bacchetta (in questo caso il tempo
di 10” deve aumentare a 20” -tempi pausa- )
velocità di traslocazione
30m con partenza libera
esercizio a stella con i coni nella zona di difesa del campo da pallavolo
Attraverso i punteggi grezzi di un test è possibile effettuare le prime considerazioni, rispetto alla prova somministrata (vedi media e mediana). Tuttavia una valutazione più precisa è possibile conoscendo la misura della variabilità, cioè la deviazione standard (DS). La DS è alla base dei principali metodi di standardizzazione dei punteggi, come la distribuzione pentenaria o il calcolo dei punti z (PZ).
ESEMPI E APPLICAZIONI Un alunno ha ottenuto i seguenti voti grezzi: TIPOLOGIA DI PROVE PUNTI
GREZZIPUNTIMAX.
MEDIA DS
(1) capacità coordinative 22 25 15 2.5 (2) capacità condizionali 72 100 50 10 (3) conoscenza regole di gioco 26 50 29 5 calcolo PZ: PZ=(x – M) / DS PZ=(22-15) / 2.5 PZ=2.8
utilizzando la DS e il calcolo dei PZ si ottengono due importanti risultati: (A) Si possono confrontare risultati ottenuti in prove che verificano abilità/capacità diverse (B) Si possono confrontare alunni di classi ed età diverse
Scuola Media di Zogno Valutazione CAPACITA’ CONDIZIONALI (capacità organiche)
CLASSI PRIME 2007/2008
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
LUNGO 121 123 126 129 132 136 140 144 148 152 156 160 164 168 172 176 180 183 186 189 191
PALLA 240 245 250 255 265 275 285 295 305 315 325 335 345 355 365 375 385 395 400 405 410
FLESSIONE -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 5 6 7 8 9 11 12 13 14 15 16 17 18
30 M 5,99 5,95 5,90 5,85 5,78 5,70 5,62 5,54 5,46 5,38 5,30 5,22 5,14 5,06 4,98 4,90 4,82 4,75 4,70 4,65 4,61
1350 1400 1450 1500 1550 1600 1650 1700 1750 1800 1850 1900 1950 2000 2050 2100 2150 2200 2250 2300 2350
FEM
MIN
E
COOPER 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 4 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 5 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 5.7
LUNGO 131 133 136 139 142 146 150 154 158 162 166 170 174 178 182 186 190 193 196 199 201
PALLA 250 255 260 265 275 285 295 305 315 325 335 345 355 365 375 385 395 405 410 415 420
FLESSIONE -9 -8 -7 -6 -5 -4 -3 -2 0 1 2 3 4 6 7 8 9 10 11 12 13
30 M 5,74 5,71 5,66 5,61 5,56 5,48 5,41 5,34 5,27 5,20 5,12 5,04 4,97 4,90 4,83 4,76 4,68 4,63 4,58 4,53 4,50
1600 1650 1700 1750 1800 1850 1900 1950 2000 2050 2100 2150 2200 2250 2300 2350 2400 2450 2500 2550 2600
MA
SCH
I
COOPER 4 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 5 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 5.7 6 6.1 6.2 6.3 6.4
VALUTAZIONE SINGOLO TEST
FPUNTI ASCIA VALUTAZIONE 0 - 2 BASSA 3 - 7 MEDIO BASSA
NON SUFFICIENTE
8 - 12 MEDIA SUFFICIENTE 13 - 15 BUONO 16 - 17 MEDIO ALTA DISTINTO 18 - 20 ALTA OTTIMO
VALUTAZIONE COMPLESSIVA FPUNTI ASCIA VALUTAZIONE
0 - 10 BASSA 15 - 35 MEDIO BASSA
NON SUFFICIENTE
40 - 60 MEDIA SUFFICIENTE 65 - 75 BUONO 80 - 85 MEDIO ALTA DISTINTO 90 - 100 ALTA OTTIMO
RILEVAZIONE QUALITATIVA
(COME FAI)
GIUSTO/SBAGLIATO
LIVELLO 1 (6/7 anni)
Istituto Comprensivo di Zogno - educazione motoria -
TEST MOTORI DI PASSAGGIO a.s. 2009 / 2010
La commissione educazione motoria dell’Istituto Comprensivo propone ai docenti delle classi
interessate (III^ anno materna e V^ primaria) una batteria di test motori, per supportare il
lavoro dell’insegnante nel:
orientare e scegliere i contenuti da proporre durante le lezioni (lettura verticale o di
classe);
verificare i progressi conseguiti da ogni alunno nel corso dell’anno scolastico ed
eventualmente integrare la valutazione quadrimestrale (lettura orizzontale o individuale);
utilizzare strumenti comuni ai tre ordini di scuola e indirizzare le scelte per produrre una
programmazione “in continuità”.
Per l’applicazione pratica dei test e le modalità di rilevazione, ogni insegnante può rivolgersi
ai componenti della commissione, oppure direttamente alla funzione strumentale.
Si ringrazia in anticipo per la collaborazione.
LA FUNZIONE STRUMENTALE
Istituto Comprensivo di Zogno - educazione motoria -
Test ingresso / uscita classe III^ infanzia PROVA CON N.5 ESERCIZI
(A) corsa di 5m e successivamente curvare in modo
perpendicolare per altri 5m (corridoio largo 30cm). Ripetere all’indietro.
controllo motorio / equilibrio dinamico controllo spaziale
(B) quadrupedia prona sotto n.2 ostacoli
(h= 60cm) strutturazione schema corporeo
(C) equilibrio statico con n.3 battute di mani sopra il capo e davanti al busto, sia
con ginocchio dx che sx. equilibrio statico
(D) saltare un ostacoletto (h=10 / 20 cm) staccando con un
piede e atterrando su due, ripetere due volte. controllo segmentario / lateralità
(E) lancio palla alla parete + bloccaggio (distanza 2.5m), da
ripetere n.3 volte coordinazione oculo-manuale controllo spaziale
giorgio marconi anno 2009/2010
Istituto Comprensivo di Zogno - educazione motoria -
Test ingresso / uscita classe V^ primaria PROVA CON N.5 ESERCIZI
(A) corsa sul posto a ginocchia alte + movimenti alternati arti superiori in
quattro tempi (n.2 slanci avanti, n.2 slanci in alto, n.2 slanci un arto avanti + uno in alto, idem contrario)
coordinazione intersegmentaria
(B) quadrupedia prona con ginocchia
sollevate superando un ostacoletto alto 20 cm e una gabbia formata da n.3 cerchi (diametro 60cm)
controllo intersegmentario strutturazione schema corporeo
(C) equilibrio statico su ceppo con n.3 rotazioni della pallina da tennis sotto
il ginocchio sia a dx che sx equilibrio statico
(D) corsa tra 4 ostacoletti (d=2,5 /
3m / h=20cm) alternando il piede di stacco (sx / dx / dx / sx oppure contrario)
controllo lateralità
(E) lancio della palla + bloccaggio dopo una linea
posta a 3.5m sopra un tappeto (2m x 1m) coordinazione oculo-manuale controllo spaziale
giorgio marconi anno 2009/2010
Educazione MotoriaTEST D'INGRESSO - USCITA SCUOLA PRIMARIA
classe : V^ ________________periodo : ________________
nomi A B C D E VALUTAZIONE
1 / 52 / 53 / 54 / 55 / 56 / 57 / 58 / 59 / 5
10 / 511 / 512 / 513 / 514 / 515 / 516 / 517 / 518 / 519 / 520 / 521 / 522 / 523 / 524 / 525 / 526 / 527 / 528 / 529 / 530 / 531 / 532 / 533 / 5
/ 33 / 33 / 33 / 33 / 33
A = corsa sul posto + movimenti alternati arti superioriB = quadrupedia prona con ostacoletto e gabbia (cerchi da 60cm)C = equilibrio statico su ceppo con 3 rotazioni pallina tennis dx/sxD = corsa tra 4 ostacoletti (d=2,5m / h=20cm) alternando il piede di stacco (sx/dx/dx/sx)E = lancio palla + bloccaggio dopo linea posta a 3,5m su tappeto
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOGNO Anno sc. 2008/09 PROVE DI INGRESSO CL.1 – SVILUPPO MOTORIO – ALUNNI SCUOLA PRIMARIA DI CL.1
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RILEVAZIONE QUALITATIVA
(COME FAI)
LIVELLO DEL
COMPORTAMENTO ATTESO
ESEGUE LE CAPOVOLTE CON I SEGUENTI ARRIVI, UTILIZZANDO IL TAPPETO INCLINATO PER FAVORIRE IL ROTOLAMENTO ROTOLAMENTI
LIVELLO CAPOVOLTE AVANTI
CAPOVOLTE INDIETRO
5 RACCOLTA E SQUADRA DIVARICATA E GINOCCHIO
4 SQUADRA GINOCCHIO
3 CON INTERVENTO ATTIVO DELL’INSEGNANTE
CON INTERVENTO ATTIVO DELL’INSEGNANTE
2 CON ARRIVO LIBERO / ROTOLAMENTO SULLA SPALLA
CON ARRIVO LIBERO / ROTOLAMENTO SULLA SPALLA
1 ROTOLAMENTO SU ASSE LONGITUDINALE
ESEGUE IL “DONDOLO” SUL TAPPETO
0 NON RIECE AD ESEGUIRE I ROTOLAMENTI AVANTI
NON RIECE AD ESEGUIRE I ROTOLAMENTI INDIETRO
VALUTAZIONE LIVELLO
OTTIMO 5
DISTINTO 4
BUONO 3
SUFFICIENTE 2
QUASI SUFFICIENTE 1
NON SUFFICIENTE 0 SI SCALA DI UN LIVELLO VERSO L’ALTO SE IL ROTOLAMENTO È ESEGUITO SU TAPPETO ORIZZONTALE
QUANDO RIESCI AD ESEGUIRE UN ESERCIZIO COLORA L’IMMAGINE
MI SO IMMERGERE
IL MAESTRO O LA MAESTRA CONTROLLERANNO SE SAI ESEGUIRE
TATTICA PALLA SOPRA LA CORDA
OBIETTIVO : capacità di scegliere la posizione e l’azione più efficace alunno :__________________________ controllore :__________________________ __________________________ classe : V^ __ INDICARE CON “X” IL COMPORTAMENTO OSSERVATO
ABILITÀ COMPORTAMENTO OSSERVATO RILEVAZIONE - LASCIA CADERE LA PALLA NELLA SUA
ZONA DI COMPETENZA
ZONA DI COMPETENZA + CERCA DI RICEVERE / RICEVE LA PALLA
NELLA SUA ZONA DI COMPETENZA
(difesa) ++ RICEVE OPPURE CHIAMA LA PALLA (“MIA”) NELLE ZONE DI INTERFERENZA
LANCIO DELLA PALLA - LANCIA INDIRIZZANDO NEGLI SPAZI
OCCUPATI DALL’AVVERSARIO
(attacco) + CERCA DI LANCIARE INDIRIZZANDO NEGLI SPAZI VUOTI
OCCUPAZIONE SPAZIO - RIMANE FERMO NELLA SUA ZONA
(attacco) + CERCA DI OCCUPARE / OCCUPA GLI SPAZI VUOTI NEL SUO CAMPO
Gioco palla sopra la corda con due varianti:
• 3 c. 3 e rotazione chiamata dall’insegnante / compagno che lancia • 2+1 c. 2+1 e rotazione continua
GIOCHI DI SQUADRA
OBIETTIVO : capacità di scegliere l’azione più efficace in attacco
ABILITÀ NELLA SOLUZIONE DI PROBLEMI MOTORI alunno :__________________________ controllore :__________________________ __________________________ classe :__
INDICARE CON “X” IL COMPORTAMENTO OSSERVATO ABILITÀ COMPORTAMENTO OSSERVATO RILEVAZIONE
-
CASUALMENTE O NON SA COSA FARE
PASSAGGIO (passa la palla ...)
O
AL COMPAGNO MARCATO
+
AL GIOCATORE SMARCATO (ANCHE SE IL PASSAGGIO VIENE INTERCETTATO)
-
RIMANE FERMO SOLLEVANDO LE BRACCIA / CHIAMANDO LA PALLA
CORRE TROPPO VICINO AL COMPAGNO
SMARCAMENTO (riceve la palla ...)
O
MA TROPPO LONTANO DAL COMPAGNO
MA IN LINEA CON IL DIFENSORE
+
SI SPOSTA NEGLI SPAZI VUOTI E IN SITUAZIONE FAVOREVOLE
esercitazioni : gioco dei ’10 passaggi” 4 c. 4 note per la rilevazione:
inizialmente far rilevare solo l’azione del giocatore con la palla (eventualmente smarcamento osservato dall’insegnante);
nella successiva/e lezioni rilevare anche il gioco senza palla; ogni controllore può utilizzare un colore diverso;
GIOCHI DI SQUADRA IL TRIANGOLO VALUTATIVO
OBIETTIVO : capacità di scegliere l’azione più efficace in attacco e in difesa
ABILITÀ NELLA SOLUZIONE DI PROBLEMI MOTORI alunno :__________________________ controllore :__________________________ __________________________ classe :__
INDICARE CON “X” IL COMPORTAMENTO OSSERVATO ABILITÀ COMPORTAMENTO OSSERVATO RILEVAZIONE
1
CASUALMENTE O NON SA COSA FARE
PASSAGGIO (passa la palla ...)
2
AL COMPAGNO MARCATO
3
AL GIOCATORE SMARCATO (ANCHE SE IL PASSAGGIO VIENE INTERCETTATO)
1
RIMANE FERMO SOLLEVANDO LE BRACCIA / CHIAMANDO LA PALLA
CORRE TROPPO VICINO AL COMPAGNO
SMARCAMENTO (riceve la palla ...)
2
MA TROPPO LONTANO DAL COMPAGNO
MA IN LINEA CON IL DIFENSORE
3
SI SPOSTA NEGLI SPAZI VUOTI E IN SITUAZIONE FAVOREVOLE
DIFESA 1
SI SPOSTA CASUALMENTE / RIMANE FERMO
2
CORRE SEMPRE VERSO LA PALLA E CREA CONFUSIONE
3
MARCA UN GIOCATORE, SEGUENDOLO NEGLI SPOSTAMENTI
esercitazioni : gioco dei ’10 passaggi” 4 c. 4
triangolorettangolopunta sx
STIMOLARE L’ALUNNO AD UTILIZZARE
ANCHE I RUOLI DI DIFENSORE
GIOCATORE CHE CERCA
SOPRATTUTTO LA FASED’ATTACCO
triangoloisoscele
ALLARGARE LA BASE DEL TRIANGOLO.SOLLECITARE IL GIOCATORE NELLE
FASI DI ATTACCO
GIOCATORE PIUTTOSTODIFENSIVO
triangoloisoscele
OBIETTIVO FINALE DA RAGGIUNGEREGIOCATORE COMPLETO
triangoloequilatero
FO RMA DEL TRIANGO LO PRO FILO DEL GIOCATO RE OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE
GIOCO DEI DIECI PASSAGGI
Cerchia le risposte esatte. DISPOSIZIONE DEI GIOCATORI
come si organizza la classe per eseguire il gioco ? tre squadre due squadre due file
tutti in campo contemporaneamente alcuni giocatori in campo e gli altri a guardare alcuni giocatori in campo e gli altri a contare i passaggi
REGOLE DI GIOCO
quali sono le regole di gioco che abbiamo utilizzato ? il passaggio è valido se la palla non cade a terra chi ha la palla in mano deve palleggiare chi commette fallo viene espulso per tutto l’incontro chi effettua 10 passaggi guadagna un punto chi effettua 10 passaggi consecutivi guadagna un punto chi fa cadere la palla viene eliminato il giocatore con la palla può correre
TATTICA DI GIOCO
è più efficace passare: al compagno marcato al compagno smarcato al compagno che chiama la palla
per ricevere la palla è più efficace:
correre in tutto lo spazio correre negli spazi vuoti correre velocemente, cambiando direzione correre velocemente
se possibile è più efficace effettuare un passaggio teso, perchè:
il compagno vede meglio la palla la palla arriva al compagno in minor tempo il compagno riesce a ricevere meglio la palla
RILEVAZIONE MISTA
(QUANTO E COME)
CAPACITA’ COORDINATIVE GENERALI
CIRCUITO DI DESTREZZA CONI-CAS DENOMINAZIONE: CIR. DESTREZSTANDARDIZZAZIONE RICERCA CONI-CAS Capacità motorie dominanti: COORDINAZIONE GENERALE E – RAPIDITÀ. Impianto consigliato: PALESTRA
MATERIALE − 6 bacchette a sezione rotonda. − 6 paletti (h = 1.20 mt. ca.). − 2 materassini.
− 4 Ostacoli (h = 50 cm.). − 1 cronometro
DESCRIZIONE Il ragazzo si schiera alla partenza; quando è pronto parete e corre alternando i piedi negli spazi fra le bacchette, senza saltarne nessuna; quindi corre a slalom tra i paletti; effettua una capovolta avanti ed una indietro, supera il primo ostacolo e poi passa sotto al medesimo, supera quindi i due ostacoli, compie una corsa a navetta toccando con una mano i due ostacoli che delimitano lo spazio della corsa a navetta ed infine corre in velocità fino all'arrivo.
COMPORTAMENTO DEI RILEVATORI Verificare l'esattezza del percorso facendo ripetere la prova in caso di errore.
MISURAZIONE Si effettuano due prove con registrazione della migliore con approssimazione al centesimo di secondo.
OSSERVAZIONI Verificare le misure del circuito far eseguire parti del circuito ed almeno una prova completa a velocità ridotta.
Risultati orienteering zogno V^ elementare 2003. Cortile elementari e parco belotti. V^ A V^ B
NOME ERRORI TEMPO VALUTAZIONE 2 B 1 D 0 12.10 OT 4 S 2 B 3 ESATTI NS 0 8.27 OT 0 14.52 D 0 13.18 OT 0 13.03 OT 0 12.22 OT 3 S 3 S 1 D 0 12.06 OT
NOME ERRORI TEMPO VALUTAZIONE 4 ESATTI NS 2 B 1 D 0 18.25 D 0 14.25 OT 1 D 0 9.05 OT 0 12.33 OT 0 14.29 OT 1 D 2 B 1 D 1 D 0 15.19 D
V^ C
NOME ERRORI TEMPO VALUTAZIONE
3 S 0 14.46 D 1 D 1 D 1 D 2 B 0 11.30 OT 2 B 1 D 1 D 1 D 1 D 0 18.04 D 0 14.10 OT 3 S 3 S 0 14.19 OT 0 10.24 OT
VALUTAZIONE ORIENTEERING PROVA CORTILE ELEMENTARI E PARCO BELOTTI 2003
ERRORI TEMPO VALUTAZIONE
0 - di 14.30 OTTIMO
0 da 14.30 in poi
1 DISTINTO
2 BUONO
3 - 4 SUFFICIENTE
+ 4 NON SUFFICIENTE
RILEVAZIONE DEI PROGRESSI
(QUANTO MIGLIORI)
PROGRESSI VALUTAZIONE
++ AVER MIGLIORATO NOTEVOLMENTE LE PROPRIE CAPACITA'
SCALARE DI UNA FASCIA VALUTATIVA O PIU’
+ AVER MIGLIORATO LE PROPRIE CAPACITA'
SCALARE DI MEZZA FASCIA VALUTATIVA O PIU’
o/+ AVER MIGLIORATO SOLO IN PARTE LE PROPRIE CAPACITA’
SCALARE DI MEZZA FASCIA VALUTATIVA
o NON AVER MIGLIORATO LE PROPRIE CAPACITA'
NON SCALARE NESSUNA FASCIA
- AVER PEGGIORATO LE PROPRIE CAPACITA’
passare da ---------> a UN MOVIMENTO CONTINUAMENTE CONTROLLATO DALLA VISTA (“LA TESTA SUI PIEDI”)
--------->
UN CONTROLLO “CINESTESICO”: LO SGUARDO NON È PIÙ INDISPENSABILE PER INFORMARE SUI MOVIMENTI DEL CORPO, MA PER OSSERVARE PARTICOLARI SIGNIFICATIVI NELLO SPAZIO
UN MOVIMENTO “GLOBALE” DOVE TUTTO IL CORPO PARTECIPA ALL’AZIONE MOTORIA (MOLTO FATICOSO !)
--------->
LA CAPACITÀ DI FAR INTERVENIRE SOLO UNA PARTE DEI DISTRETTI CORPOREI, SELEZIONANDO INFORMAZIONI E COMANDI (ECONOMIA DEL GESTO)
UN MOVIMENTO DOVE I DIFFERENTI ELEMENTI ESECUTIVI SONO DISARTICOLATI, REALIZZATI SPESSO CON TEMPI DI PAUSA: LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI SONO GLI SCATTI IMPROVVISI E LE ESITAZIONI
--------->
UN MOVIMENTO DOVE LE FASI ESECUTIVE SI SUSSEGUONO IN MODO CONTINUATIVO: SCIOLTEZZA, FLUIDITÀ ARMONIOSITÀ SONO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI
COMUNICAZIONE
SCUOLA ELEMENTARE di
Petosino - Ponteranica - Sorisole EDUCAZIONE MOTORIA Verifica pratica: coordinazione segmentaria (1) capacità di controllare i vari segmenti corporei (2) livello di partecipazione (3) capacità di lavorare in modo autonomo In questo periodo dell’anno scolastico, gli alunni sono stati impegnati in attività rivolte a migliorare la capacità di controllo motorio, dovendo muovere con sincronia e precisione i vari segmenti corporei. Il lavoro in palestra è stato svolto attraverso esercitazioni statiche e dinamiche, sia a carattere individuale che di gruppo, utilizzando la seguente scaletta didattico-operativa:
circuiti a stazioni con piccoli e grandi attrezzi: con esercizi preparati dall’insegnante con esercizi “a tema” (saltare, strisciare ...) e/o creati liberamente dall’alunno;
esercizi a coppie con la palla; giochi di gruppo:
staffetta doppia (bowling, basket) lupo ghiaccio (con e senza palla).
Durante l’unità didattica si è posta particolare attenzione affinchè l’alunno/a potesse lavorare con consapevolezza e con la massima autonomia possibile. In base alle osservazioni dirette e ai test oggettivi effettuati, l'alunno/a dimostra : (1) di saper coordinare i movimenti tra i vari segmenti corporei:
A. IN TUTTI GLI ESERCIZI PROPOSTI (5/5) OTTIMO B. IN QUASI TUTTI GLI ESERCIZI PROPOSTI (4/5) DISTINTO C. IN UNA PARTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI (3/5) BUONO D. IN ALCUNI DEGLI ESERCIZI PROPOSTI (2/5) SUFFICIENTE E. SOLO IN POCHI / IN NESSUNO DEGLI ESERCIZI PROPOSTI (1/5 - 0/5) NON SUFF.
(2) e di aver partecipato alle esercitazioni pratiche lavorando:
A. IN MODO ATTIVO E COSTANTE B. QUASI SEMPRE IN MODO ATTIVO C. ATTIVAMENTE NELLE ESERCITAZIONI CHE LO INTERESSAVANO, MENO IN ALTRE D. ADEGUATAMENTE SOLO SE SOLLECITATO DALL’INSEGNANTE E. IN MODO POCO ATTIVO E A VOLTE E’ STATO ELEMENTO DI DISTURBO
ALUNNO/A _________________________ CLASSE __ __ DATA __ / __ / 2000 L’INSEGNANTE IL GENITORE
SCUOLA ELEMENTARE di
Petosino - Ponteranica - Sorisole EDUCAZIONE MOTORIA Verifica pratica: coordinazione oculo-manuale e rafforzamento della lateralità (1) capacità di controllare e valutare le traiettorie (2) livello di partecipazione (3) capacità di lavorare in modo autonomo In questo periodo dell’anno scolastico gli alunni sono stati impegnati in attività rivolte a migliorare la capacità di controllare e valutare le traiettorie verticali, orizzontali e paraboliche di palloni con dimensione, peso e materiale diversi. Nel lavoro in palestra si sono utilizzati gli schemi motori del lanciare, ricevere, colpire e rotolare, attraverso esercitazioni sia a carattere individuale che soprattutto di gruppo, seguendo la seguente scaletta didattico-operativa:
esercizi individuali per il controllo della palla esercizi e giochi a coppie:
discesa a due con e senza intercettatore passaggi da fermo e in movimento
giochi di gruppo/squadra: gioco della “palla sopra la corda” con relative varianti gioco della “palla rilanciata” e “palla boccia” gioco dei “dieci passaggi” gioco della “pallamano” con portiere e/o bersaglio gioco dell’ “unihock” svolto in forma individuale
Durante l’unità didattica si è posta particolare attenzione affinchè l’alunno/a potesse lavorare con consapevolezza e con la massima autonomia possibile. In base alle osservazioni dirette e ai test oggettivi effettuati, l'alunno/a dimostra : (1) di saper controllare e valutare le traiettorie della palla:
A. IN TUTTI GLI ESERCIZI PROPOSTI (5/5) OTTIMO B. IN QUASI TUTTI GLI ESERCIZI PROPOSTI (4/5) DISTINTO C. IN UNA PARTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI (3/5) BUONO D. IN ALCUNI DEGLI ESERCIZI PROPOSTI (2/5) SUFFICIENTE E. SOLO IN POCHI / IN NESSUNO DEGLI ESERCIZI PROPOSTI (1/5 - 0/5) NON SUFF.
(2) e di aver partecipato alle esercitazioni pratiche lavorando:
A. IN MODO ATTIVO E COSTANTE B. QUASI SEMPRE IN MODO ATTIVO C. ATTIVAMENTE NELLE ESERCITAZIONI CHE LO INTERESSAVANO, MENO IN ALTRE D. ADEGUATAMENTE SOLO SE SOLLECITATO DALL’INSEGNANTE E. IN MODO POCO ATTIVO E A VOLTE E’ STATO ELEMENTO DI DISTURBO
ALUNNO/A _________________________ L’INSEGNANTE CLASSE __ __ DATA __ / __ / 2000 IL GENITORE
Riferimenti bibliografici
AA.VV., “Didactique des sports collectifs à l’école”, Dossier EPS n.17
AEEPS, “Le guide de l’insegnant: comment enseigner l’EPS aux enfants”, EPS
Amicale Ancien élève EPS “premiere degré d’èducation physique et sportive”, Armand Colin
Broseta-Duteau, “L’educazione fisica e i giochi di gruppo”, La scuola
Dal Monte, “La valutazione funzionale dell’atleta”, Manuali Sansoni
Gori, “I contenuti dell’educazione fisica”, S.S.S.
Hebrard, “L’éducation physique et sportive -rèflexion et perspectives-” Revue star EPS
Letessier, “Table de cotation”, EPS
Maccario, “Théorie e pratique de l’évaluation dans la pédagogie des APS”, Vigot
Mager, “Come progettare l’insegnamento”, Giunti & Lisciani
Mager, “Come sviluppare l’atteggiamento ad apprendere”, Giunti & Lisciani
Pieron, “Analisi dell’insegnamento delle attività fisiche”, S.S.S.
Ree K. Spaeth Arnold, “Le developpement des habiletés sportives” Dossier EPS n.3
Tosi, “Introduzione all’approccio tassonomico nella motricità educativa”, Montefeltro
Vangioni, “Objectifs pedagogiques et didactique des APS”, Dossier EPS n.6
Vertecchi, “Valutazione formativa”, Loescher