Unità 6

Il secolo dei soldatie dei mercanti

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L’UNITà IN BREVE

Unità 6 Il secolo dei soldati e dei mercanti

1. Le grandi potenze del Seicento

Il Seicento fu un’epoca di guerre violente e brutali. La Germania fu sconvolta dalla guerra dei Trent’anni (1618-1648), un conflitto devastante che vide contrapposti l’Impero e i principi cattolici, da un lato, e gli Stati luterani dall’altro. Questi ultimi furono sostenuti dalle principali potenze protestanti d’Europa: Repubbli-ca delle Province Unite (Olanda), Svezia e Danimarca, mentre la Spagna si schierò con la coalizione cattolica. Nel 1635, intervenne nel grande conflitto anche la Francia, che si trovò in una situazione decisamente imba-razzante: essa, infatti, era un Paese cattolico, di fatto guidato da un primo ministro che era un alto esponente della Chiesa di Roma (il cardinale Richelieu); tuttavia, i suoi interessi politici spingevano il regno di Francia a opporsi alla Spagna.

Soprattutto in Germania, la guerra fu terribile, al punto che alcune zone persero il 90 per cento dei loro abitan-ti. Le carestie e le epidemie di peste aggravarono le conseguenze di un sistema barbarico e spietato, che permetteva in pratica totale libertà di saccheggio ai soldati (che i principi non riuscivano quasi mai a stipen-diare con regolarità).

L’esito della guerra dei Trent’anni fu determinante per la futura storia dell’Europa moderna. Uscita sconfitta, la Spagna di fatto cessò di essere una grande potenza; allo stesso modo, fallì il progetto imperiale di trasfor-mare la Germania in un vasto Stato guidato da una monarchia forte, efficiente e centralizzata. La Germania, di fatto, si organizzò in una moltitudine di Stati autonomi e sovrani. In ognuno di essi, i principi concessero un’ampia tolleranza religiosa: un provvedimento dettato dalla volontà di riempire il più in fretta possibile gli immensi vuoti provocati dalle violenze, dalle distruzioni e dai saccheggi.

2. L’egemonia economica dell’Olanda

Nel corso del xvii secolo, Amsterdam (capitale della Repubblica delle Province Unite, cioè, in altre parole, dell’Olanda) divenne il centro commerciale e finanziario più importante d’Europa e, per certi versi, del mondo intero.

L’economia olandese poteva contare su numerosi e complementari punti di forza. I cantieri navali di Amster-dam e di altre città producevano ottime navi, che trasformarono il Paese nella più importante potenza marina-ra del tempo.

Mercanti e marinai olandesi acquistavano e distribuivano le merci più diverse, coprendo distanze enormi: zucchero proveniente dal Brasile e dalle isole dei Caraibi; ferro e legname dalla Svezia; spezie e altri prodot-ti esotici dall’Estremo Oriente; cereali dalla Polonia e dalla Russia.

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3. Calvinismo e capitalismo

L’Olanda era un Paese ufficialmente riformato (anche le minoranze religiose ebraica e cattolica erano libere di praticare i propri culti in privato). Questo fatto ha spinto alcuni studiosi a individuare nell’etica calvinista un fattore storico determinante per lo sviluppo del capitalismo moderno, cioè il sistema economico e sociale in cui i capitali disponibili possono essere liberamente investiti in attività produttive, a fini di profitto. Una simile interpretazione non è più accettata oggi dalla maggioranza degli storici, i quali fanno notare che i più impor-tanti mercanti olandesi erano tutt’altro che fanatici o rigorosi, in campo religioso.

Intorno ad Amsterdam si venne a creare un vastissimo universo economico, che si estendeva fino a terre lontanissime dall’Olanda, come la Polonia, la Russia, il Brasile o le Indie. In queste terre, le condizioni di vita degli abitanti erano decisamente diverse rispetto a quelle degli olandesi: mentre in Olanda troviamo una po-polazione interamente composta da uomini liberi, i contadini polacchi o russi erano servi; quanto alle pianta-gioni di canna da zucchero del Brasile o dei Caraibi, va ricordato che esse erano coltivate da schiavi neri, deportati dall’Africa occidentale.

In pratica, già nel Seicento, il primo vasto sistema capitalistico (quello gravitante intorno ad Amsterdam) pre-senta caratteri simili a quelli odierni: mentre un’area privilegiata gode di notevole ricchezza e di ampia libertà, in periferia l’economia è asservita completamente alle esigenze della potenza che guida l’intero sistema, la povertà e la miseria sono universalmente diffuse mentre la libertà, al contrario, è praticamente assente.

4. L’Italia nel Seicento

Nel xvii secolo, il centro vitale dell’economia europea si era ormai spostato verso nord e verso ovest, cioè sull’Atlantico e, soprattutto, in Olanda. Il Mediterraneo e, in particolare, l’Italia sono ormai aree di secondaria importanza, che hanno perduto la vitalità dei secoli precedenti.

Per tutto il Seicento, la peste infierì senza tregua e spopolò le campagne italiane. Gli unici settori ancora dina-mici erano quelli legati all’industria del ferro (nel Bresciano), di carta (in Liguria) e di seta (dapprima a Bologna, poi in Piemonte). È in questo periodo che comincia a notarsi un progressivo divario tra il Nord e il Sud dell’I-talia: le regioni meridionali, infatti, fecero più fatica a trovare un nuovo assetto, nella crisi complessiva che in-vestì l’intera area mediterranea.

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Il secolo dei soldati e dei mercanti - UNITÀ 6

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TEST D’INGRESSO: ANALISI DELLE FONTI ICONOGRAFICHE

Osserva le immagini e poi rispondi alle domande

Che cosa raffigura l’illustrazione?

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Quali conseguenze ebbe l’episodio?

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Chi è il personaggio raffigurato?

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Quali era il suo ruolo?

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6 Il secolo dei soldati e dei mercanti

1. Le grandi potenze del Seicento

1 Completa la tabella relativa alla guerra dei Trent’anni.

Data di inizio della guerra ..................................................................................................................................................................

Causa scatenante ..................................................................................................................................................................

Fase boema (date) ..................................................................................................................................................................

Fase danese (date) ..................................................................................................................................................................

Fase svedese

Date:

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Ruolo di Wallenstein:

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Caratteristiche dell’esercito svedese:

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Conseguenze:

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Fase francese (date) ..................................................................................................................................................................

Data di conclusionedella guerra ..................................................................................................................................................................

Conseguenze della guerra

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Contenuti della pacedi Westfalia

a livello politico

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a livello religioso

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a livello sociale

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VERIFICA LE TUE ABILITÀ E CONOSCENZE

2 Scrivi un testo – massimo una facciata di foglio protocollo – sul cardinale Richelieu, utilizzando le se-guenti domande-guida.

In che periodo governò la Francia? Quali erano le sue profonde convinzioni? Quale fu la sua politica nei confronti degli ugonotti? Alla sua morte, chi prese il suo posto, e come cambiò la politica francese?

3 Compila la tabella relativa alla Fronda.

Significato del termine..................................................................................................................................................................

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Obiettivi che perseguiva..................................................................................................................................................................

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Conclusioni dell’esperienza..................................................................................................................................................................

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Significato storico..................................................................................................................................................................

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4 Rispondi brevemente alle seguenti domande.

a) Quale attività, relativamente povera, permise all’Olanda di diventare una potenza economica?

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b) Che cosa erano, e che funzione avevano, le haringbuis?

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c) Come veniva impiegato il ricavato della grande pesca?

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d) Quale favorevole occasione sfruttarono gli olandesi per attaccare i possedimenti portoghesi in Asia e in Ame-rica, e quali furono le conseguenze di questa iniziativa?

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2. L’egemonia economica dell’Olanda

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6 Il secolo dei soldati e dei mercanti

e) Che cos’è la Compagnia delle Indie Orientali?

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f ) Con che cosa venivano pagate le materie prime importate dall’Oriente?

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5 Elenca gli elementi che permisero all’Olanda di diventare la principale potenza economica del Seicento.

1. ................................................................................................................................................................................................................................

2. ................................................................................................................................................................................................................................

3. ................................................................................................................................................................................................................................

VERIFICA LE TUE ABILITÀ E CONOSCENZE

6 Scrivi un breve testo – massimo una facciata di foglio protocollo – sullo scontro tra l’Olanda, il Portogal-lo e l’Inghilterra rispondendo alle seguenti domande-guida.

Quali territori gli olandesi cercarono di occupare nell’America del Sud? Per quali ragioni? Con quali strumenti e provvedimenti l’Inghilterra cercò di limitare lo strapotere commerciale olandese? Come risposero gli olandesi alle iniziative inglesi? Quale importante svolta segnarono le guerre del 1652 e 1665-1667 ai fini del declino della supremazia commer-

ciale olandese?

3. Calvinismo e capitalismo

7 Rispondi brevemente alle seguenti domande.

a) Che cosa intende lo storico Fernand Braudel con l’espressione economia-mondo?

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b) Che cosa sono, per lui, il centro e la periferia di un’economia-mondo?

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c) Quali sono state le più importanti economie-mondo fino al Seicento?

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8 Definisci correttamente il termine capitalismo.

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Il secolo dei soldati e dei mercanti - UNITÀ 6

VERIFICA LE TUE ABILITÀ E CONOSCENZE

9 Dopo aver letto le pagine 358 e 359, scrivi un testo – massimo una facciata di foglio protocollo – sul rapporto tra calvinismo e capitalismo, utilizzando le seguenti domande-guida.

Quali sono, secondo Max Weber, gli aspetti della fede calvinista che inducono l’uomo a credere di essere pre-destinato alla salvezza?

Perché il calvinista divenne l’individuo produttivo per eccellenza? Perché oggi le tesi di Max Weber non sono più accettate? Quali sono le tesi dello storico Hugh R. Trevor-Roper?

4. L’Italia nel Seicento

VERIFICA LE TUE ABILITÀ E CONOSCENZE

10 Dopo aver letto da pagina 363 a pagina 365, descrivi in un breve testo le cause della crisi italiana.

11 Spiega il significato del termine delocalizzazione nel contesto economico italiano del Seicento.

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12 Rispondi brevemente alla seguente domanda.

Perché le regioni settentrionali della penisola riuscirono ad adeguarsi più rapidamente di quelle del Sud al perio-do di crisi?

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