CHIARA

NASTI

Chiara Nasti, classe 1998, è la bella napoletana entratagiovanissima nell’universo del web come fashion blog-ger ed influencer. La sua ascesa è stata rapidissima,fino a diventare una delle top social più famose d’Ita-lia. Con 1,6 milioni di followers, richiesta da tantis-simi brand, Chiara è rimasta molto legata alla sua

Napoli e alla famiglia, scegliendo, a differenza di tanti, di restarci.Legatissima anche al suo fidanzato napoletano, Ugo Abbamonte,al punto da abbandonare, lo scorso anno, “l’Isola dei famosi”, realitydal quale ha scelto di uscire dopo soli sei giorni di partecipazioneper la sua mancanza. Non sarà un caso il suo soprannome, Nasti-love…

Per tutti sei Nastilove. Come è nato?Amici e parenti: tutti mi chiamano Nastilove. Questo soprannomeè nato già quando ho aperto il mio profilo Instagram aggiungendoal mio cognome la scritta Love. “Love” perché sin da quando eropiccola lo scrivevo ovunque. Intere pagine di diario.

Che differenza c’è tra Chiara Nasti e Nastilove?Tra me e Nastilove non c’è differenza. Mi mostro esattamente comesono nella realtà. Non ho mai usato stretegie. Sono solo me stessa.

I social ti hanno condizionato la vita?Mi hanno condizionato tantissimo la vita. Sin da quando avevo 14anni. All’inizio ero penalizzata moltissimo perché non c’erano moltepersone che “lavoravano” sui social, e non si capiva questo feno-meno. Venivo presa in giro per strada, soprattutto in una realtà

i’M NOVEMBRE-DICEMBRE 2019

Fortunata, determinata e ribelle. E soprattutto sincera

La top influencer

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Chiara Nasti. Influencer, nataa Napoli il 22/01/1998.

Founder del brand @plumetheree, hauna sorella più piccola, Angela, anche

lei influencer, ed è fidanzatada tre anni con l’imprenditorenapoletano Ugo Abbamonte.

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come Napoli. Ma io sono andata avanti comeun treno. La cosa positiva è che mi ha resa in-dipendente economicamente e posso gestirmida sola. Poi ho un grande affetto dalle personee questo è molto bello. L’unico aspetto negativoè che sei sempre sovraesposto, quindi se hai bi-sogno di stare un po’ in disparte non puoi.

Come ricordi l’inizio di questa espe-rienza?Sono partita come un razzo. Ero una delleprime e sono stata subito chiamata da moltibrand sia come testimonial che per le sponso-rizzazioni. All’inizio non è stato facile perchéavevo le mie cose da fare a 14 anni, infattiquando mi sono resa conto che non era più ungioco, ho dovuto scegliere, e al quarto anno diliceo ho lasciato gli studi per continuare questastrada.

Come vivi gli haters?Per me non è stato mai un problema, anzi que-sta cosa mi ha cambiata molto e formata. Miha reso molto più sicura di me. Innanzitutto bi-sogna fare un discrimine tra le critiche costrut-tive e le cattiverie gratuite. Le costruttive ser-vono sempre. Se poi arrivano dalla mia fami-glia hanno un gran valore, ma se arrivanodagli estranei non mi toccano. Le cattiveriegratuite, quelle me le lascio scivolare addosso.

La tua famiglia come ha affrontato la tuaascesa?All’inizio la mia famiglia non riusciva a capirecosa stessi facendo. Mi controllavano, avevanopaura. Ma io sono sempre stata una ragazzinamolto sveglia. Avverto subito il pericolo. Perquanto possa essere vivace e un po’ pazzarella,ho la testa sulle spalle. Poi hanno capito e mihanno aiutata. Quando i genitori impongono lecose non sempre va bene.

Cosa è per te la vanità e quanto ti appar-tiene?La vanità che ho io è più “interiore” se così sipuò dire. Non sono molto vanitosa estetica-mente, posso uscire tranquillamente in tutaoppure con gli occhiali e struccata. Ma sonocertamente molto sicura di me caratterial-mente perché, nel bene e nel male, sono unapersona autentica.

Quanto conta piacersi e piacere per farel’influencer?Piacersi sta alla base di questo lavoro. Se noncredi in te stesso non puoi convincere gli altri.Quanto a piacere, non si può piacere a tutti, maè normale che sia così.

Se ti chiedono “che lavoro fai”, cosa ri-spondi?Se mi chiedono che lavoro faccio dico influen-cer, ma se dovessi spiegare bene direi che sono

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“La vanità che ho io è più “interiore”se così si può dire. Non sono moltovanitosa esteticamente, posso uscire

tranquillamente in tutaoppure con gli occhiali e struccata.Ma sono certamente molto sicuradi me caratterialmente perché,

nel bene e nel male, sonouna persona autentica.

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mette un attimo a travisare. Ma fa partedel gioco e lo accetto. Mi considero piùche fortunata per quello che faccio.

Chi fa questo lavoro non rischia diavere una vita parallela e che que-sta prevalga su quella reale?Io vivo molto serenamente questo lavoroe tengo per me le cose più intime comeun litigio con il fidanzato. Insomma “ipanni sporchi li lavo in famiglia”, quindinon ho una vita parallela, ma lo consi-dero solo un lavoro. Particolare sicura-mente, ma pur sempre un lavoro, chenon è totalizzante nella mia vita.

Chiara che tipo di fidanzata è?Sono molto dolce, anche se forse nonsembra. Sono una persona molto sincerae rispettosa nella relazione, come anchenella vita reale. Ho una persona vicinoche è un vero e proprio uomo. C’è com-plicità, c’è verità…

Come si fa a incrementare fal-lowers?Inventarsi sciocchezze, cosa che però io

non faccio. Oppure andare in tv, ma nem-meno mi piace molto. Non ho strategie,sono davvero molto spontanea e tutto nelmio caso è avvenuto naturalmente.

Cosa rappresentano i soldi per te?I soldi sono un di più. Prima vengono lafamiglia, l’amore e la salute. Sarei ipo-crita a dire che non servono, ma nonfanno la felicità. La fanno solo se hai leprime tre cose che ho detto. Che sonofondamentali.

Come si evolverà il mondo dei so-cial secondo te?Non so di preciso cosa avverrà, ma speroche una delle evoluzioni sarà quella difiltrare gli haters e tutti coloro chi fannoinsulti gravi e gratuiti anche su temi de-licati. Io sono forte e non mi hanno maitoccata, ma se prendono di mira personefragili, diventa pericoloso.

IM?Ho un tatuaggio che mi sintetizza: For-tunata, determinata e ribelle..

I soldi sono un di più. Prima vengono la famiglia, l’amoree la salute. Sarei ipocrita a dire che non servono, ma non fannola felicità. La fanno solo se hai le prime tre cose che ho detto.

Che sono fondamentali.““

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anche imprenditrice. Sto creando un altro brand,oltre a Plumetheree, il mio brand di costumi e bodydi cui ho il negozio a Chiaia con la mia famiglia.

Cosa consigli alle ragazze che vorrebbero se-guire le tue orme?Alle ragazze che vogliono seguire le mie orme dicoche il lavoro dell’influencer non puoi comprartelo.C’è gente che vuole farlo a tutti i costi, anche com-prando follower, ma non è così che si fa. È la genteche ti sceglie e non il contrario. Poi certamente bi-sogna avere un profilo interessante con delle bellefoto accattivanti. L’importante, e non è retorica, èessere se stessi.

“L’isola dei famosi” è una esperienza che fagola a tutti. Perché hai abbandonato?Se fossi stata single sarebbe stata una esperienzameravigliosa anche perché io sono un po’ maschiac-cio e amo la natura. Mi piaceva pescare. Ho abban-donato per la mancanza del mio fidanzato (Ugo Ab-

bamonte ndr), con il quale sono fidanzata da treanni.

Che rapporto hai con tua sorella Angela?Io ed Angela abbiamo un rapporto bellissimo. Dapiccole, due femminucce con un anno di differenza,litigavamo sempre, adesso invece siamo molto com-plici. Ci confidiamo e mi manca in questo periodoche sta spesso a Milano. Non la vedo molto, quindiquando torna è ancora più bello.

Desidereresti, a volte, stare un po’ nell’om-bra?Si, a volte in dei momenti down ho desiderato starepiù in disparte. La sovraesposizione talvolta pesaperché so di non poter fare le stesse “stronzate” chefanno le mie coetanee. Hai sempre la telecameradei cellulari puntata e sei a rischio di video da partedella gente. Quindi concedersi un bicchiere di vinoin più al bar con una amica, o dire una parola senzadarle peso, può scatenare un casino. La gente ci

Alle ragazze che vogliono seguire le mie orme dico che il lavorodell’influencer non puoi comprartelo. C’è gente che vuole farloa tutti i costi, anche comprando follower, ma non è così che si fa.

È la gente che ti sceglie e non il contrario. ““