La Testata - n° 0

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Il numero zero nelle 3 copertine disponibili

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Periodico di informazione

anno 1 - n.0 - gennaio 2009

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LA TESTATAPeriodico di informazione del PD provinciale Como edizione erbese

Sarà in via Carlo Porta 5, nella zonadel mercato di Erba, la nuova casacomune di alcuni circoli dell’erbese.

L’idea che ci muove è quella di avere nonsolo una casa comune, in cui incontrarsi ein cui incontrare i nostri territori, ma èanche quella di sviluppare iniziative comunirendendo più facile la loro organizzazionema soprattutto l’elaborazione politica in unterritorio, quello erbese, che ha visto il cen-tro sinistra perdere via via contatto con lagente. I direttivi del circolo di Erba e del cir-

CIRCOLI DELL�ERBESETROVA N O CASA Carla Cazzaniga

colotrentasette di Albavilla, hanno quindideciso di fare un investimento per assicura-re al PD una maggiore visibilità e una miglio-re efficacia comunicativa. E’ superfluo ricor-dare che la prossima primavera saranno108 i comuni del comasco che vedranno ilrinnovo delle amministrazioni, di questi 16fanno parte del territoro dell’Erbese. E’ una grossa sfida per il PD che ha biso-gno, ora più che mai, di affermare la pro-prio presenza sul territorio, di far sentire lapropria voce.

I CIRCOLI DELL ERBESE

CIRCOLO DI INVERIGO COMUNI DIINVERIGO - LAMBRUGO - LURAGO D’E.RBA - MERONE

Mario Canzi [email protected]

CIRCOLO DI CANZO COMUNI DIASSO - BARNI - CAGLIO - CASRTELMARTE - CIVENNA

LASNIGO - MAGREGLIO - REZZAGO - SORMANO - VALBRONAAlessandro Pontiggia [email protected]

CIRCOLO DI ERBA COMUNI DIERBA - EUPILIO - LONGONE AL S. - PONTE LAMBRO

PROSERPIO - PUSIANO MariaTeresa Agati [email protected]

CIRCOLO DI ALBAVILLA COMUNI DIALBAVILLA - ALBESE - BRUNATE

MONTORFANO - ORSENIGO TAVERNERIORossi Luca [email protected]

anno 1 - n.0 - gennaio 2009

ANNO NUOVOPD NUOVO

L’anno passato è stato particolar-mente denso di impegni, novità,problemi e questioni. Molti nodi

sono stati risolti, alcuni invece sono anco-ra da sciogliere. Il PD Comasco ha visto la definizione deisuoi organi esecutivi. Sono nati i circoli ter-ritoriali, sono stati organizzati eventi, feste,manifestazioni. È stata aperta la nuova sede. È stato un lavoro lungo, difficile e faticosoma adesso possiamo dire finalmente che ilPD a Como è una realtà, presente e attiva. Tutto questo però è solo l’inizio, o pocopiù. Il PD per crescere ha bisogno di tuttinoi. Abbiamo creato, tutti insieme, spazi incui si possano esprimere le proprie idee,luoghi in cui si possa finalmente fare politi-ca, ragione per cui noi tutti siamo qui.Recentemente hanno avuto inizio i lavoridei quattro gruppi della conferenza pro-grammatica e sono attivi i forum tematici.LA TESTATA vuole rappresentare un altrotassello, importante. Sappiamo che la comunicazione è unpunto debole, sensibile della nostra realtàcomasca. Il progetto editoriale del nostromensile è fondamentalmente quello didare informazioni sui fatti che riguardano ilPD a tutti i livelli, dal circolo al nazionale,ma è anche quello di offrirsi come luogo didibattito politico, di stimolo all’approfondi-mento, non solo delle grandi questioninazionali ma anche delle questioni locali, anoi vicine e per le quali il contributo di tuttiè assolutamente fondamentale. Per questo aspettiamo i vostri articoli, levostre riflessioni, le vostre segnalazioni.Quindi buon lavoro a tutti.

Luca Corvi

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IL REGOLAMENTO ATTUATIVO Rosalba Benzoni

2 DAL PD NAZIONALE - SPECIALE SCUOLA

Idecreti emanati dal governo in attua-zione delle “riforme” Gelmini confer-mano le preoccupazioni e le valuta-

zioni negative che avevamo espressoquando il Parlamento aveva approvatola manovra finanziaria e il decreto 137.Di fronte alle proteste di famiglie, stu-denti, insegnanti, il governo sembravaaver fatto un passo indietro, e si era pro-digato in promesse tanto mirabolanti(più tempo pieno, più autonomia allescuole, più risorse per gli insegnanti)quanto infondate. Ora i regolamentiapprovati (che pur dovranno ancoraessere sottoposti ai pareri di legge: parti-colarmente importante il confronto conle autonomie locali) confermano invecela dura realtà: tagli pesanti e modificheordinamentali che colpiranno dall’annoprossimo in particolare la scuola prima-ria e che, per la nostra provincia, rischia-no di essere drammatici.Si salva, per il momento, sembra, lascuola dell’infanzia per la quale, puressendo prevista la possibilità di istituiresezioni a tempo ridotto (25 ore settima-nali) viene confermato come orario tipoquello di 40 ore settimanali. Si reintro-duce però l’anticipo delle iscrizioni per ibambini di due anni e mezzo, senza nep-pure la rete di protezione di accordi eprogetti in sede locale, relegando di con-seguenza l’esperienza positiva delle“sezioni primavera” a un ruolo margina-le e residuale.I colpi più gravi li subisce la scuola pri-maria. A partire dalle classi prime potràessere attuato, a richiesta delle famiglie,un orario di 24 ore, ma “l’insegnanteunico di riferimento” è previsto dairegolamenti (con una arbitraria estensio-ne dei contenuti del decreto e con unaindebita ingerenza nella sfera di autono-mia delle scuole) per tutte le classi (aregime) per tutti i tempi scuola, esclusosolo il tempo pieno; inoltre vengono eli-minate le compresenze, sia nel temponormale (che può essere di 27 o 30 ore)che nel tempo pieno. Si avranno dunquequattro tipi di modello orario, come se iltempo scuola fosse ininfluente ai fini delsuccesso formativo e del decondiziona-mento sociale.

La portata reale delle novità introdottesi potrà vedere soltanto quando sarannoassegnati gli organici alle scuole, e sarà

definita l’entità dei tagli in ogni singolarealtà. Solo allora, a iscrizioni da tempoconcluse, le scuole saranno in grado disapere e comunicare alle famiglie a qualirichieste potranno dare risposta, chemodello didattico e quale orario adotte-ranno, quali insegnanti potranno asse-gnare alle classi, se vi sarà servizio mensaoppure no. Esattamente il contrario diquello che dovrebbe accadere: prima didecidere dove iscrivo mio figlio, avreidiritto di conoscere il progetto formati-vo. Ma questo alla scuola pubblica nonè consentito: la sua vita, il suo rapportocon l’utenza, sono perennemente all’in-segna dell’incertezza, e chi ci governa edovrebbe guardare alla sua scuola comealla risorsa più preziosa per il paese, nonfa che aumentare la precarietà.La situazione è particolarmente grave inprovincia di Como, dove il tempo pienovero e proprio praticamente non esiste(cinque scuole in tutto) ma dove erageneralizzata un’offerta articolata suorario mattutino e pomeridiano (da 27a 30 ore) con servizio mensa organizza-to utilizzando le ore eccedenti (compre-senza) spesso integrate con risorse messea disposizione dai comuni. Questomodello, molto richiesto dalle famiglie,rischia di scomparire. Tutta l’impostazione dei regolamenti èispirata a una vecchia e burocratica logi-ca di tipo ministeriale. Di fronte all’esi-genza di razionalizzare e garantire effica-cia e efficienza si interviene con la prete-sa sempre più anacronistica di normaretutto dal centro, con esiti paradossali ein alcuni casi esilaranti, come quando siprevede che la deroga al numero dialunni per classe, sulla base di esigenze diedilizia scolastica, sia autorizzata con unpiano adottato da MIUR e MEF, o anco-ra quando si definisce inderogabile ilparametro di alunni per istituto tra 500e 900, salvo situazioni specificate, met-tendo fuori norma un gran numero diistituti della nostra provincia perchétroppo virtuosi (con oltre 900 e in diver-si casi oltre 1000 alunni).

La scuola italiana ha bisogno di un pro-fondo rinnovamento, ma di tutt’altrosegno: sulla base di un progetto educati-vo, di sperimentazioni e monitoraggiche consentano una valutazione dellericadute, anche a lungo termine, dei

provvedimenti decisi. La formazione èun settore troppo strategico per le poli-tiche di equità e promozione sociale, perlo sviluppo economico, per la competiti-vità del paese, perché venga lasciataall’improvvisazione e a decisioni dettateda pure esigenze di risparmio di spesa.

Una strada interessante era stata imboc-cata dal Ministro Fioroni che nella finan-ziaria 2008 aveva previsto la sperimen-tazione di un nuovo modello organizza-tivo finalizzato ad “innalzare la qualitàdel servizio ed accrescere efficienza edefficacia della spesa”. Era un modellofondato sulla decisione e la responsabili-tà territoriale, definito e gestito in formaintegrata dai soggetti (enti territoriali,scuole) coinvolti: un meccanismo cheper la prima volta avrebbe spezzato ilverticismo delle politiche scolastiche tra-dizionali del nostro Paese, introducendoforme di flessibilità virtuosa che premia-va, con il possibile reimpiego delle risor-se, le migliori prassi.Purtroppo la fine anticipata del GovernoProdi ha interrotto un percorso interes-sante e innovativo, ricco di potenzialità,un possibile laboratorio per un federali-smo vero nelle politiche scolastiche.Di fronte alle norme sbagliate e improv-vide del Governo Berlusconi occorreoggi l’impegno del nostro Partito, con ilcoinvolgimento più ampio possibiledegli amministratori locali, per limitare idanni (i regolamenti possono ancoraessere modificati e la loro applicazionepuò lasciare aperti alcuni margini didiscrezionalità da presidiare). I nostriparlamentari del PD stanno valutandoanche elementi di illeggittimità che sievidenziano nel percorso legislativo(interferenza con l’autonomia scolastica,incongruenza tra legge, regolamenti, cir-colari) e che potranno essere rimossi nel-l’iter di acquisizione dei pareri. Si preve-dono anche ricorsi ai tribunali ammini-strativi. E’ importante che le scuole nonsiano ora più realiste del Ministro, mapredispongano i propri POF sulla basedegli effettivi bisogni, senza autoridursipreventivamente i propri spazi di auto-nomia. Ma soprattutto è necessario guardare alfuturo ed elaborare proposte sempre piùdefinite per un piattaforma di governodella scuola fondata sulla centralità delterritorio, con le sue esigenze e specifici-tà, sulla qualità del progetto educativo,sul razionale utilizzo delle risorse, su unforte spirito di innovazione.

G RAZIE AL PD IL REGOLAMENTO ATTUATIVO CORREGGE LE PROPOSTE PI�

ABERRANTI PER IL FUTURO DELLA SCUOLA. EPPURE.....

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3 DAL PD REGIONALE - LA TESTATA

In questo periodo il tema deitrasporti in Lombardia è parti-colarmente caldo: l'introduzio-

ne dei nuovi orari ferroviari haportato ritardi e disagi a chi viag-gia in treno. Ma c'è di più: "I ritar-di han fatto sì che il problema deltrasporto ferroviario regionalebalzasse in prima pagina. Nonbasta, come ha fatto l'assessoreregionale Cattaneo, minacciaredi bloccare il Freccia Rossa: leferrovie locali sono in sofferenzada tempo.

Enon c'è solo Trenitalia:anche le Nord sono pocoaffidabili. La Milano-Asso

è costantemente sopra i limiti diritardo del bonus ferroviario".Occorre integrazione, cioè "crea-re connessioni tra rete ferrovia-ria, servizi su gomma, navigazio-ne. In Regione sono state votatenostre proposte in merito eanche il recente Patto del

Trasporto Pubblico Locale insisteper introdurre biglietti integratiche consentano di viaggiare supiù mezzi pubblici. Senza, i citta-dini non hanno a disposizione unreale servizio di trasporto. Altroaspetto riguarda l'integrazioneferroviaria: attualmente il traspor-to su rotaia della provincia avvie-ne in direzione nord-sud, versoMilano: il territorio è diviso in fette

- Como, Brianza - che comunica-no solo per gomma. Inoltre si vada Como verso Malpensa oBrescia attraverso Milano, con-gestionata. Perciò abbiamo lan-ciato l'idea della Pedemontanaferroviaria: connettere la Milano-Chiasso, Como-Lecco e Milano-Asso è dare alla provincia unacolonna vertebrale, se lo si com-bina con servizi stradali e di navi-gazione che raggiungono il terri-torio capillarmente. Avremmo poiun corridoio per spostamenti araggio più ampio, a Malpensa viaMendrisio e verso Orio e la parteest della Lombardia: sarebbeimportante per il turismo e per lacompetitività". La programmazio-ne è compito delle istituzioni, iltempo passato senza prenderedecisioni porta al blocco. Ma ildisinteresse sul tema trasporto dichi amministra la nostra provin-cia non aiuta".

PENDOLARI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI a cura di Luca Gaffuri

Navigazione. "Il trasporto lacuale è una risorsa non solo per il turismo ma anche per la mobilità, però ètrascurato. Abbiamo chiesto che dopo 35 anni sia attuata la legge che dà alla Regione competenza sullaNavigazione Lago di Como: è il presupposto perché ci possa essere collegamento tra servizio su acqua,autobus e treno. Oggi chi per lavoro o studio da Menaggio va a Lecco, prendendo il traghetto e poi iltreno a Varenna, deve aspettare in stazione anche un'ora."

Pedemontana ferroviaria. "È importante che il territorio condivida l'obiettivo di potenziare Milano-Asso

e Como-Lecco. Molti sindaci in Brianza hanno concordato con noi sulla necessità di coordinarsi e crea-

re un comitato dei comuni, per poter sollecitare efficacemente Regione e gestori ferroviari.

Nell'immediato occorre risolvere le difficoltà dei pendolari, studenti e lavoratori: i ritardi sulla Asso non

sono accettabili; sulla Lecco occorre ripensare il nuovo orario dei treni del mattino, che ha lasciato let-

teralmente a piedi gli utenti della linea.

Mobilitàà sosteenibilee.. "C'è un'occasione per i comuni comaschi situati nell'area di mobilità critica: è il

recente via libera al decreto di finanziamento per la realizzazione e il potenziamento di aree e par-

cheggi d'interscambio. Nel comasco, che raggiunge livelli di criticità assoluta e costi ambientali trop-

po elevati, i comuni dovrebbero farsi avanti e cogliere un'opportunità importante per la salute dei cit-

tadini e il buono stato dell'ambiente. In più, nelle stazioni, aumentare il numero di parcheggi disponi-

bili è anche un modo per incentivare l'utilizzo del treno, penalizzato da ritardi e aumento di tariffe".

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4 DAL PD PROVINCIALE - LA TESTATA

LARGO AI GIOVANI.... Lucia Gallo

Un percorso naturale, che hal’ambizioso obiettivo di darevoce e sostanza alla partecipa-

zione giovanile che, fin dalle primarie, èstata una componente fondamentale delnostro partito, una componente spessosenza passato politico, con la voglia diimpegnarsi davvero in qualcosa dinuovo e concreto.Primo passo di questo percorsosono state le elezioni primarie del21 e 22 novembre 2008, nelle qualitutti i giovani tra i 16 e i 30 anni sonostati chiamati ad esprimersi sul nomedel Segretario Nazionale e sui delegatiprovinciali alle Assemblee Regionale eNazionale. La due giorni elettorale haregistrato un buon risultato di affluenzaa livello provinciale e ottimo a livellonazionale (oltre 120.000 votanti!) e haportato alla nomina a SegretarioNazionale di Fausto Raciti e alla sceltadei 15 delegati provinciali di Como divi-si nelle due Assemblee.Sabato 21 dicembre 2008 con laprima Assemblea Nazionale svol-tasi a Roma, è finalmente comin-ciata l’attività pratica dei GiovaniDemocratici, inaugurata dai discorsidei due segretari Veltroni e Raciti chehanno sottolineato l’importanza di quelmomento come l’avvio al nostro percor-so di costruzione di una nuova forzapolitica fatta dai giovani per i giovani e

che con i giovani di questo nostro paesepuò davvero segnare un cambiamentonel panorama della politica e dell’impe-gno giovanile nella vita pubblica. Altroconcetto fondamentale emerso è quellodell’indipendenza della giovanile dal PD“dei grandi”: infatti se da un lato ci deveessere una stretta collaborazione ed unacondivisione sostanziale di principi edobbiettivi noi certo non possiamo esseredei burattini senza propria identità, lagiovanile ha ed avrà un ampio marginedi indipendenza nell’azione politica chevorrà intraprendere.

Domenica 18 gennaio 2009 è statainvece la prima volta dell’Assem-blea Regionale, che ha riunito glioltre 150 delegati lombardi. All’ordinedel giorno l’elezione del SegretarioRegionale e la determinazione dei rap-presentanti lombardi negli organisminazionali. Come guida del movimentoregionale è stata eletta Silvia Gadda, diBergamo, unica candidata dopo il ritirodi Luca de Vecchi, di Milano. Nella stes-sa assemblea sono stati poi votatialcuni ordini del giorno presenta-ti dai delegati provinciali e assuntidalla nuova Segretaria come impegniper il suo prossimo lavoro: uno di que-sti, in particolare, presentato dalla pro-vincia di Como unitamente a Lecco eSondrio, riguarda proposte per traspor-

ti e mobilità che rispondano alle esigen-ze dei giovani, lavoratori e studenti.Anche in provincia abbiamo cominciatoa muoverci, e già da parecchio tempo!Le primarie di novembre, infatti sonostate il punto di arrivo di un lavorointrapreso da parecchi mesi con l’obiet-tivo di fare rete sul territorio cercandoallo stesso tempo di organizzarci masenza creare una struttura rigida ma ingrado di dare voce a tutti e raccogliere lapartecipazione del maggior numero dipersone. Abbiamo constatato infatti lapresenza di numerosi gruppi di giovaniche in modo del tutto spontaneo si sonomessi a lavorare in concreto sul territo-rio, in molti circoli, spesso rifiutando ilmodo di lavorare tipico delle organizza-zioni partitiche, preferendo soluzionipiù semplici e concrete. Ai 15 delegatieletti nelle primarie di novembre spetta,da regolamento, il compito di coordina-re tutte queste esigenze e proposte finoa quando verrà indetto il congresso.

Per fare un primo bilancio di questimesi, per parlare insieme delle prospet-tive, degli impegni e delle iniziative inprogramma il Coordinamento provin-ciale dei Giovani Democratici ha convo-cato una riunione aperta a tutti i giova-ni per sabato 7 febbraio 2009.Per tutte le informazioni visita ilsito www.giovanixilpd.com.

IL M OVIMENTO NAZIONALE G IOVANILE DEL PA RTITO DEMOCRATICO MUOVE IPRIMI PASSI.

IlCorso di Formazione perAmministratori organizzatodal Partito Democratico si è

concluso con la consegna degli atte-stati a coloro che da maggio a ottobre,vacanze estive escluse, hanno sceltodi spendere una sera della propriasettimana per imparare qualcosa delfunzionamento di un Comune o con-solidare le proprie conoscenze. Gli oltre duecento iscritti avevano sor-preso gli stessi organizzatori. Sor-prendeva che a qualche settimanadalle elezioni e ancora caldi i ventigrillini di antipolitica, oltre duecentopersone avessero deciso di iscriversi aun corso con materie come il Testo

IL CORSO DI FORMAZIONE PER AMMINISTRATORI: UN’ESPERIENZA VISTA IN PROSPETTIVA Elisa Mariani

Unico degli Enti Locali, il Bilancio el’Urbanistica. La stessa composizionedei corsisti lasciava spazio a conside-razioni fatte con il sorriso sulle labbra:presente almeno uno dei componentidei 43 Circoli sul territorio, il giornodi chiusura delle iscrizioni si contava-no duecentocinque persone di cuicentoventitre uomini e ottantaduedonne. Guardando le età: novantano-ve iscritti tra i 30 e 50 anni, trentaiscritti sopra i 50 anni e settantaseiiscritti sotto i 30 anni. Dopo sei mesi,constata la presenza fissa di un centi-naio di persone, le considerazionifinali sul Corso hanno ancora il segnopositivo. Vissuto come investimento

del Partito Democratico nei confrontidei suoi amministratori ma aperto achiunque avesse voluto iscriversi, ilCorso riconosceva e rispondevaall’esigenza di formazione propria dichi vuole essere pienamente consape-vole di ciò che fa nel momento in cuigestisce la cosa pubblica. Un anno fasembrava fatto anzi tempo, le elezionicomunali nella provincia di Comovenivano viste come un miraggio eva-nescente. Oggi, a poche ore dall’inizio dellacampagna elettorale, va riconosciutoil merito al P D di aver guardato oltrel’immediata ricaduta delle proprieazioni, lavorando in prospettiva..

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LA TESTATAPeriodico di informazione del PD provinciale Como edizione olgiatese

anno 1 - n.0 - gennaio 2009

0ANNO NUOVOPD NUOVO

L’anno passato è stato particolar-mente denso di impegni, novità,problemi e questioni. Molti nodi

sono stati risolti, alcuni invece sono anco-ra da sciogliere. Il PD Comasco ha visto la definizione deisuoi organi esecutivi. Sono nati i circoli ter-ritoriali, sono stati organizzati eventi, feste,manifestazioni. È stata aperta la nuova sede. È stato un lavoro lungo, difficile e faticosoma adesso possiamo dire finalmente che ilPD a Como è una realtà, presente e attiva. Tutto questo però è solo l’inizio, o pocopiù. Il PD per crescere ha bisogno di tuttinoi. Abbiamo creato, tutti insieme, spazi incui si possano esprimere le proprie idee,luoghi in cui si possa finalmente fare politi-ca, ragione per cui noi tutti siamo qui.Recentemente hanno avuto inizio i lavoridei quattro gruppi della conferenza pro-grammatica e sono attivi i forum tematici.LA TESTATA vuole rappresentare un altrotassello, importante. Sappiamo che la comunicazione è unpunto debole, sensibile della nostra realtàcomasca. Il progetto editoriale del nostromensile è fondamentalmente quello didare informazioni sui fatti che riguardano ilPD a tutti i livelli, dal circolo al nazionale,ma è anche quello di offrirsi come luogo didibattito politico, di stimolo all’approfondi-mento, non solo delle grandi questioninazionali ma anche delle questioni locali, anoi vicine e per le quali il contributo di tuttiè assolutamente fondamentale. Per questo aspettiamo i vostri articoli, levostre riflessioni, le vostre segnalazioni.Quindi buon lavoro a tutti.

La ricchezza dell’olgiatese è sempre statadata dalla capacità di lavoro dei suoi abitan-ti e dalle capacità delle sue imprese, piccole

o grandi, di affermarsi con i loro prodotti non soloin Italia ma ovunque nel mondo. Per decenni le industrie, e non solo quelle tessilio meccaniche, hanno lavorato a pieno ritmo, assi-curando benessere e tranquillità a una zona digrande densità abitativa, superando anche fasicongiunturali più o meno accentuate.Oggi anche questo territorio non è risparmiato dalfenomeno della crisi che sta investendo il nostroPaese e non solo. L’ultimo eclatante caso quello della Sisme, dove170 dipendenti sono da gennaio in mobilità senzasperanza di rientro nell’azienda, che ha delocaliz-zato diverse linee di produzione e che in questomomento soffre, come molte altre, di una signifi-cativa contrazione della richiesta. In questo sce-nario però, il centrodestra locale, che governanella maggioranza dei comuni della zona, è rima-sto assolutamente assente, indifferente ed estra-neo ai problemi dei lavoratori e delle imprese.A Olgiate anche la richiesta di un consiglio comu-nale aperto, su cui la minoranza aveva portato ad

L’OLGIATESE, UN TERRITORIO CHE CHIEDE LAVORO E STRADE Maria Luisa Livio

CIRCOLO DI SAN FERMO COMUNI DICAVALLASCA - SAN FERMO D.B.

Riccardo Gagliardi [email protected]

CIRCOLO TERRE DI FRONTIERA COMUNI DI DREZZO - GIRONICO - PARÈ

Massimiliano Mascetti [email protected]

CIRCOLO DI OLGIATE COMASCOFrancesca Nieto [email protected]

CIRCOLO DI LURATE CACCIVIOAntonietta Monti [email protected]

CIRCOLO DI VILLA GUARDIAMilena Mazzoni [email protected]

CIRCOLO DI APPIANO GENTILE COMUNI DIAPPIANO G. - BEREGAZZO c. F.IGLIARO - BINAGO

CASTELNUOVO B. - OLTRONA S.M. - Riccardo Gagliardi [email protected]

esprimere un voto unanime, è stata poi completa-mente disattesa: gli amministratori del centro-destra erano troppo impegnati in complicate ope-razioni di spartizione di poltrone e nella ricerca diappoggi esterni per occuparsene.Anche la viabilità presenta nodi non risolti: sull’as-se Como-Varese il Piano Territoriale Provincialedelinea tre direttrici: variante alla Briantea,Garibaldina bis, autostrada. Il costo ipotizzato perquest’ultima ammonta alla cifra sbalorditiva di 990milioni di Euro. Una assoluta utopia!Perchè non puntare invece a completare veloce-mente, e con ben minore spesa l’unica stradache veramente la popolazione residente nell’ol-giatese richiede, e cioè la variante alla stataleBriantea? Perchè l’Amministrazione Provinciale,targata Lega/PDL, ancora insiste su un tracciatodi Garibaldina bis osteggiato da tutti i Comunicoinvolti, in quanto ritenuta inutile doppione dellaBriantea che comprometterebbe importanti areenei territori tra Albiolo, Solbiate e Cagno, oltre aportarvi traffico inutile?L’Olgiatese ha bisogno di una sola nuova stradasulla linea Como-Varese, e questa non può esse-re che la statale Briantea.

Luca Corvi

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LA TESTATAPeriodico di informazione del PD provinciale Como speciale Bulgarograsso

anno 1 - n.0 - gennaio 2009

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Cari concittadini vi chiedo subito scusa per l'uso priva-to che intendo fare di queste poche righe, ma ritengoun obbligo morale togliere dall'ignoranza coloro che,

dopo aver riempito il "Quadrifoi" con articoli meramentepretestuosi, sembrano avere una percezione alquanto con-fusa e alterata della realtà (almeno della realtà amministra-tiva bulgarese).Innanzi tutto voglio ricordare i nomi degli attuali consiglie-ri LEGHISTI di minoranza: Dinale Giuliano, Luraschi Alfredo,Clerici Pierino e Liberalato Matteo, in modo che tutti i cit-tadini bulgaresi, che lo vogliano e lo desiderano, possanoriconoscerli per strada ed esprimergli la loro riconoscen-za per la fattiva (???) e costruttiva (???) collaborazione pre-stata in questi anni all'Amministrazione Comunale diBulgarograsso. Inoltre, ho citato i loro nomi, poiché ho l'im-pressione che vogliano restare nell'anonimato in quantoprivi del coraggio minimo necessario per firmare talunedichiarazioni che, evidentemente, anche loro considerano ver-gognose "balle"!Infatti, pur in tempi di scarsità di vocazioni, solo degli stol-ti possono pensare e continuare a dire, che sia stato l'exSindaco Cotta a trasferire e a chiudere LLAA CCAASSAA DDEELLLLEESSUUOORREE MMIISSEERRIICCOORRDDIINNEE dopo oltre mezzo secolo di onoratoservizio sul territorio; quindi, il mio consiglio è di smetter-la di parlare di ciò di cui non si conosce, così da evita-re di apparire per quello che si è veramente. Un sospetto;che l'invettiva non sia stata rivolta solo contro il sottoscrit-to ma anche contro quella Diocesi Ambrosiana che, pur per-sonificando il Nord distinto e distante da Roma, è statacapace di grandi iniziative sociali e umane non sempre gra-dite dalla Lega? Se così fosse, anche la sete di potere pada-na però, si dovrà fermare!Parliamo poi del SSEERRVVIIZZIIOO IIDDRRIICCOO IINNTTEEGGRRAATTOO. Il primo istin-to che mi prende è di invitare a discuterne solo con cogni-zione di causa e dopo un attento studio delle relativenorme, altrimenti, sarebbe auspicabile, parlare dei soli liqui-di di cui se ne conoscono a fondo le caratteristiche. Prosit! A proposito, tra i documenti di cui suggerisco la lettura aiconsiglieri di minoranza, vi è la delibera di adesione delnostro Comune alla proposta di referendum abrogativo sullalegge regionale per la "privatizzazione" dell'acqua.Referendum abrogativo di cui mi onoro di essere stato uno

dei primi sottoscrittori e uno tra i maggiori promotori.Tutto ciò nonostante quanto pensi o dica l'On. Lanzillotta(anche questo è …federalismo!).In ultimo, non posso che condividere il buon lavoro sino-ra svolto dalla presente amministrazione. Per onestà intel-lettuale mi preme però ricordare come sia stata soprattut-to la precedente amministrazione a garantire le premesseper un buon governo nei prossimi cinque anni (senza peral-tro nulla togliere agli attuali membri di maggioranza di cuianch'io faccio parte). Un esempio per tutti. La realizzazionedella NNUUOOVVAA PPIIAAZZZZAA RRIISSOORRGGIIMMEENNTTOO vedrà il suo compimen-to nel prossimo lustro, ma è stata la precedente ammini-strazione ad acquistarne le areee a bandirne il concorso peril progetto definitivo, ma soprattutto, è stato nel preceden-te mandato che si è "tirato la cinghia" tanto da garantirele necessarie risorse finanziarie per completare l'opera (quasiun milione di euro), senza gravare sui futuri bilanci !Ormai il gioco leghista è sempre lo stesso, denigrare gliavversari per nascondere i propri limiti. Infatti, come spie-gare ai lombardi che il Governo Berlusconi, con l'assensodella Lega, ha regalato 300 milioni a Catania ed altri 500milioni a Roma con la possibilità di non rispettare i vinco-li di bilancio per i prossimi due anni? E come spiegare aisuoi elettori di essersi assunti 4 miliardi di nuovi debiti perAlitalia con il risultato di aver visto ridotto Malpensa adaeroporto di provincia? E infine, come spiegare agli italianil'atteggiamento del governo subito accorso in favore dellebanche ma per nulla sensibile ai problemi di imprese efamiglie? Il debito pubblico è aumentato come sono aumen-tate le tasse a carico degli italiani.CITTADINI DEL NORD, SVEGLIATEVI!

BULGARO VAL BENE UNA MESSA? Ferruccio Cotta

CIRCOLO DI BULGAROGRASSOLuca [email protected]

ANNO NUOVOPD NUOVO

L’anno passato è stato particolar-mente denso di impegni, novità,problemi e questioni. Molti nodi

sono stati risolti, alcuni invece sono anco-ra da sciogliere. Il PD Comasco ha visto la definizione deisuoi organi esecutivi. Sono nati i circoli ter-ritoriali, sono stati organizzati eventi, feste,manifestazioni. È stata aperta la nuova sede. È stato un lavoro lungo, difficile e faticosoma adesso possiamo dire finalmente che ilPD a Como è una realtà, presente e attiva. Tutto questo però è solo l’inizio, o pocopiù. Il PD per crescere ha bisogno di tuttinoi. Abbiamo creato, tutti insieme, spazi incui si possano esprimere le proprie idee,luoghi in cui si possa finalmente fare politi-ca, ragione per cui noi tutti siamo qui.Recentemente hanno avuto inizio i lavoridei quattro gruppi della conferenza pro-grammatica e sono attivi i forum tematici.LA TESTATA vuole rappresentare un altrotassello, importante. Sappiamo che la comunicazione è unpunto debole, sensibile della nostra realtàcomasca. Il progetto editoriale del nostromensile è fondamentalmente quello didare informazioni sui fatti che riguardano ilPD a tutti i livelli, dal circolo al nazionale,ma è anche quello di offrirsi come luogo didibattito politico, di stimolo all’approfondi-mento, non solo delle grandi questioninazionali ma anche delle questioni locali, anoi vicine e per le quali il contributo di tuttiè assolutamente fondamentale. Per questo aspettiamo i vostri articoli, levostre riflessioni, le vostre segnalazioni.Quindi buon lavoro a tutti.

Luca Corvi