La Terra come Sistema viaggio nel cuore della Terra… · 2018. 7. 8. · •Il BIOSISTEMA...

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La Terra come Sistema viaggio nel cuore della Terra… Sistema terra 1 Filippo Quitadamo

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  • La Terra come Sistema

    viaggio nel cuore della Terra…

    Sistema terra

    1 Filippo Quitadamo

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  • IL SISTEMA TERRA

    IDROSFERA: parte liquida, formata da acqua (oceani, fiumi, laghi);

    ATMOSFERA: parte aeriforme, formata da una miscela di gas (azoto, ossigeno, anidride carbonica)

    LITOSFERA: parte solida, formata da rocce. IDROSFERA + ATMOSFERA + LITOSFERA = GEOSISTEMA In queste tre parti si trovano gli ambienti in cui vivono gli esseri viventi, che

    costituiscono la BIOSFERA (BIOSISTEMA).

    La Terra si può considerare un SISTEMA, cioè un insieme di componenti diverse, ma interdipendenti, mantenuto in funzione dall’energia proveniente dal Sole. La Terra, a sua volta, emette calore nello spazio. Poiché dallo spazio ci arriva prevalentemente energia, eccetto polvere e pietre (come le meteore e le meteoriti), la

    Terra è un sistema chiuso.

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  • • Il BIOSISTEMA comprende tutti gli organismi viventi e le relazioni che li legano.

    • Il GEOSISTEMA comprende tutti i corpi non viventi, cioè aria, acqua, rocce, e le loro interazioni.

    • Il biosistema e il geosistema sono sistemi aperti perché tutti gli esseri viventi ricevono materia (cibo) ed energia dall’ambiente esterno e restituiscono materia ed energia all’ambiente stesso.

    • Il sistema Terra nel suo insieme, invece, può essere considerato un sistema chiuso, perché riceve energia dal Sole, ma non materia, se si eccettua una trascurabile quantità di polveri provenienti dallo spazio e gli occasionali meteoriti che raggiungono la superficie terrestre.

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  • Viaggio nel cuore della Terra, per arrivare al cuore e alla mente dell’uomo Il nostro manifesto di scuola: la vision pedagogica di una scuola cooperativa, capace di futuro per tutti. Questo lavoro cooperativo, con l’attiva partecipazione degli alunni racchiude il nostro manifesto di scuola, la nostra visione pedagogica: ripensare la scuola, intesa come clinica della formazione, inclinata verso i bisogni dell’alunno, per passare dalla scuola della conoscenza alla scuola delle competenze, costruendo una scuola capace di futuro per tutti e che sia: ……………

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    un scaffolding emotivo e cognitivo permanente

  • Una scuola altamente formativa ed educativa in grado di promuovere, attraverso una pluralità di saperi, di progetti, di integrazioni curricolari e di esperienze significative, la maturazione di tutte le dimensioni della personalità dei propri alunni; (una scuola) dove si apprende attraverso un processo di costruzione attiva e non (solo) per ricezione passiva di informazioni e dove i docenti praticano una valutazione autentica, alternativa, educativa e per l’apprendimento.

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  • apprendimento, insegnamento e valutazione, nell’ottica dell’apprendimento permanente e della necessità di accertare non (solo) ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa (Wiggins, 1993) e perché (F. Tessaro).

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  • Una scuola, a partire dal dirigente, al SERVIZIO della PERSONA, che attiva percorsi intenzionali, in grado di recepire e di interpretare (anche di modificare) i bisogni sociali emergenti (degli alunni, dei genitori e della committenza sociale) in modo da coniugarli con le proprie finalità; che elabora iniziative a favore degli alunni in situazione di disagio personale e sociale, in particolare, per realizzare relazioni di aiuto in termini di accoglienza e/o di sostegno ai loro “progetti di vita”.

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  • • Una scuola dialogante e cooperante con altre agenzie educative per costruire un sistema formativo allargato, dove si crea una sinapsi tra apprendimento formale, informale e non formale, riconoscendo e valorizzando le tre dimensioni dell’apprendimento:

    • lifelong learning (dimensione verticale),

    • lifewide learning (dimensione orizzontale)

    • lifedeep learning (dimensione trasformativa, di profondità).

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  • la sfida delle competenze

    • La sfida delle competenze conduce a una scuola al servizio della persona, cooperativa, inclusiva, dove la fragilità interroga costantemente l’educazione, essendo capace, come un tagliatore abile, di ex-ducere e svelare dal diamante grezzo (che assomiglia a un ciottolo qualsiasi) la bellezza che giace in esso, nella certezza che ogni persona è un progetto unico e irripetibile, di cui non c’è mai stata, né mai ci sarà un’altra copia.

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  • Citazioni che condensano la nostra

    vision/idea di scuola e di vita: “La mente non ha bisogno, come un vaso, di

    essere riempita, ma, piuttosto, come legna, di una scintilla che l’accenda e vi infonda l’impulso della ricerca” (Plutarco).

    “… la fragilità interroga sempre l’educazione …”

    “Quello che facciamo per noi muore con noi, ma quello che facciamo per gli altri rimane per sempre”.

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  • “Viaggio nel cuore della terra” è frutto di un (meta)-percorso didattico, alternativo, in grado di condensare la nostra idea di scuola, capace di futuro per tutti, per creare competenze e ambienti per l’apprendimento, grazie a un approccio innovativo, in grado di superare la dimensione frontale e trasmissiva dei saperi, di promuovere la didattica attiva, di mettere al centro le alunne e gli alunni e di esplorare, orchestrare e valorizzare lo spirito d’iniziativa e le risorse interne e del contesto per affrontare in maniera feconda, efficace e coinvolgente lo sviluppo delle competenze di base. La sperimentazione didattica ha tenuto in considerazione i punti di forza e le criticità degli alunni, in modo da poter rispondere ai fabbisogni reali e da supportare loro e la scuola in un percorso di miglioramento continuo per diradare la nebbia dell’analfabetismo emotivo.

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  • • Il fine è, attraverso il viaggio nel cuore della Terra, arrivare al cuore e alla mente dell’uomo, per educarlo all’umanità, alla cittadinanza attiva e responsabile, per condividere la VISION del miglioramento permanente, quale vero premio per tutti, per ripensare la scuola e la didattica in senso costruttivo, autoregolato, situato e collaborativo/cooperativo (CSSC).

    • Come paradigma pedagogico abbiamo considerato l’insegnamento racchiuso in alcune parabole evangeliche (al di là di ogni credo politico e religioso): la parabola della pecorella smarrita, del figliol prodigo, la parabola dei talenti, ma con il fine di valorizzare e capitalizzare anche un solo talento………

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  • In conclusione ….

    • … per intraprendere questo viaggio bisogna farsi attraversare da una vena emotiva densa di passione e di servizio alla persona, sorretti dalla violenza dell’Amore e dell’Affettività (padre E. Balducci).

    • Ci siamo riusciti? Ci riusciamo? Noi ci crediamo, ci mettiamo alla prova, perché vogliamo, dobbiamo, possiamo farcela per costruire una comunità educante.

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  • FILIPPO QUITADAMO, DIRIGENTE SCOLASTICO

    GRAZIE PER L’ASCOLTO

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