LA TEORIA DELLA RELATIVITÁ - Mario Sandri · la teoria della relatività • Contribuire a...
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UNIVERSITArsquo DEGLI STUDI DI TRENTO SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE ALLrsquoINSEGNAMENTO SECONDARIO
INDIRIZZO SCIENTIFICO MATEMATICO FISICO INFORMATICO
classe A049 matematica e fisica
Unitagrave didattica
LA TEORIA DELLA
RELATIVITAacute
Dott Mario Sandri
Matricola 117039
Anno Accademico 20052006
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
INDICE DEI CONTENUTI
Pagina 4 Destinatari
Pagina 4 Prerequisiti
Pagina 4 Accertamento dei prerequisiti
Pagina 5 Obiettivi
Pagina 5 Obiettivi generali
Pagina 5 Obiettivi trasversali
Pagina 6 Obiettivi specifici
Pagina 6 Conoscenze (obiettivi cognitivi)
Pagina 6 Competenze (obiettivi operativi)
Pagina 6 Capacitagrave (obiettivi metacognitivi)
Pagina 7 Sviluppo dei contenuti
Pagina 8 La vita e le opere di Albert Einstein
Pagina 8 Primi anni di vita
Pagina 9 La sua opera scientifica
Pagina 12 Gli ultimi anni di vita
Pagina 14 La teoria della Relativitagrave
Pagina 14 Scopo della relativitagrave
Pagina 16 Relativitagrave speciale
Pagina 18 I postulati della relativitagrave speciale
Pagina 20 La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Pagina 24 Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Pagina 24 Il decadimento del muone
Pagina 25 Esempio
Pagina 25 Esempio
Pagina 26 Esempio
Pagina 27 Esempio
Pagina 29 La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Pagina 32 Esempio
Pagina 33 La composizione relativistica delle velocitagrave
Pagina 35 Esempio
Pagina 35 Esempio
Pagina 2
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Pagina 37 Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Pagina 40 Esempio
Pagina 40 Esempio
Pagina 42 Energia relativistica ed E = mc2
Pagina 43 Materia e antimateria
Pagina 44 Energia cinetica relativistica
Pagina 46 Esempio
Pagina 46 Esempio
Pagina 47 Esempio
Pagina 48 LrsquoUniverso relativistico
Pagina 49 Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Pagina 52 Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Pagina 53 Relativitagrave generale
Pagina 55 Cosmologia
Pagina 58 Metodologie didattiche
Pagina 58 Materiali e strumenti utilizzati
Pagina 59 Controllo dellrsquoapprendimento
Pagina 59 Valutazione
Pagina 59 Recupero e approfondimento
Pagina 59 Tempi dellrsquointervento didattico
Pagina 60 Bibliografia
Pagina 3
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
DESTINATARI
Questa unitagrave didattica egrave rivolta a studenti del 5deg anno del Liceo Scientifico e del Liceo
Scientifico PNI
PREREQUISITI
bull Conoscere i fondamenti della meccanica
bull Conoscere i fondamenti dellrsquoelettromagnetismo
bull Conoscere i fondamenti della meccanica galileiana
bull Conoscere la terminologia fisica
bull Conoscere la composizione dei moti
bull Conoscere i moti relativi
bull Conoscere il concetto di spazio tempo e velocitagrave
bull Conoscere le derivate
bull Saper fare calcoli letterari
bull Saper fare calcoli numerici
ACCERTAMENTO DEI PREREQUISITI
Questa unitagrave didattica prevede che lrsquoalunno abbia completamente acquisito nelle unitagrave didattiche
precedenti le conoscenze e le competenze sui concetti fondamentali della meccanica e sulla
terminologia specifica della disciplina noncheacute su concetti fondamentali dellrsquoelettromagnetismo
della cinematica quali composizione dei moti spazio e tempo e della matematica quali il calcolo
letterale e numerico
Come accertamento dei prerequisiti si accettano i risultati delle verifiche sommative delle unitagrave
didattiche precedenti pur ritenendo necessario condurre una lezione dialogata durante la quale
lrsquoinsegnante verifica ulteriormente le conoscenze ponendo alcune domande opportune
Alcuni punti essenziali e di strategica importanza sono da rivedere integrare e rinforzare in
classe durante la prima ora dellrsquounitagrave didattica con modalitagrave dialogica-interattiva Gli studenti
carenti in determinati argomenti saranno invitati entro la successiva lezione a rivedere le
tematiche in questione
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
OBIETTIVI
Obiettivi generali
bull Acquisire le conoscenze competenze e capacitagrave previste dallrsquounitagrave didattica per lrsquoargomento
la teoria della relativitagrave
bull Contribuire a sviluppare e soddisfare lrsquointeresse degli studenti per la fisica in generale e per
la meccanica in particolare
bull Saper utilizzare consapevolmente procedure matematiche nellrsquoambito fisico
bull Riconoscere il contributo dato dalla meccanica allo sviluppo delle scienze umane
bull Migliorare lrsquoabilitagrave di lettura di eventi fisici evidenziando in tal senso anche capacitagrave critiche
bull Motivare gli alunni ad attivitagrave di studio teorico degli aspetti quotidiani della fisica
bull Contribuire a rendere gli studenti in grado di affrontare situazioni problematiche di natura
meccanica avvalendosi dei modelli piugrave adatti alla loro rappresentazione
bull Condurre ad un appropriato utilizzo del lessico specifico della fisica e a saper argomentare
con proprietagrave di espressione e rigore logico
bull Sviluppare il senso critico e la capacitagrave di correggere errori
bull Acquisire unrsquoadeguata conoscenza e comprensione dei contenuti proposti insieme alla
consapevolezza del proprio stile di apprendimento
bull Possedere e migliorare il metodo di studio
bull Abituare ad un metodo autonomo di lavoro consolidando la capacitagrave progettuale ed
organizzativa
Obiettivi trasversali
bull Educare gli alunni ad un comportamento corretto e responsabile verso compagni ed
insegnanti e al rispetto reciproco nei rapporti interpersonali
bull Sviluppare attitudine alla comunicazione favorendo lo scambio di opinioni tra docente e
allievo e tra allievi
bull Proseguire ed ampliare il processo di preparazione scientifica e culturale degli studenti
bull Contribuire a sviluppare lo spirito critico e lrsquoattitudine a riesaminare criticamente ed a
sistemare logicamente le conoscenze acquisite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Obiettivi specifici
Conoscenze (obiettivi cognitivi)
bull Conoscere le trasformazioni di Lorentz
bull Conoscere i postulati della relativitagrave speciale
bull Conoscere la dilatazione dei tempi
bull Conoscere la contrazione delle lunghezze
bull Conoscere la composizione delle velocitagrave relativistica
bull Conoscere la quantitagrave di moto relativistica
bull Conoscere la relazione tra massa ed energia
bull Conoscere lrsquoenergia cinetica relativistica
Competenze (obiettivi operativi)
bull Saper determinare le trasformazioni delle coordinate
bull Saper determinare la velocitagrave relativa relativistica
bull Saper determinare la dilatazione del tempo
bull Saper determinare la contrazione della lunghezza
bull Saper determinare la quantitagrave di moto relativistica
bull Saper determinare lrsquoenergia cinetica relativistica
Capacitagrave (obiettivi metacognitivi)
bull Riconoscere la stretta analogia tra relativitagrave e mondo fisico
bull Acquisire la capacitagrave di leggere ed interpretare fenomeni del mondo reale e fisico
applicando le competenze matematiche acquisite
bull Saper utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite per risolvere problemi
bull Essere in grado di riconoscere in contesti diversi la presenza di fenomeni relativistici
ed essere in grado di trarre informazioni sul fenomeno che rappresentano utilizzando
le conoscenze e competenze acquisite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
SVILUPPO DEI CONTENUTI
There was this huge world out there independent of us human beings and standing before
us like a great eternal riddle at least partly accessible to our inspection and thought The
contemplation of that world beckoned like a liberation
It is almost a miracle that modern teaching methods have not yet entirely strangled the
holy curiosity of inquiry for what this delicate little plant needs more than anything
besides stimulation is freedom
When the Special Theory of Relativity began to germinate in me I was visited by all sorts
of nervous conflicts I used to go away for weeks in a state of confusion
It followed from the special theory of relativity that mass and energy are both but different
manifestations of the same thing -- a somewhat unfamiliar conception for the average mind
Furthermore the equation E is equal to m c-squared in which energy is put equal to mass
multiplied by the square of the velocity of light showed that very small amounts of mass may be
converted into a very large amount of energy and vice versa The mass and energy were in fact
equivalent according to the formula mentioned before This was demonstrated by Cockcroft and
Walton in 1932 experimentally
The physicist cannot simply surrender to the philosopher the critical contemplation of the
theoretical foundations for he himself knows best and feels most surely where the shoe
pinches he must try to make clear in his own mind just how far the concepts which he
uses are justified The whole of science is nothing more than a refinement of everyday
thinking
Dear Mother -- Good news today HA Lorentz has wired me that the British expeditions
have actually proved the light deflection near the sun
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA VITA E LE OPERE DI ALBERT EINSTEIN
Il fisico Albert Einstein nato in Germania poi cittadino svizzero e quindi statunitense (Ulm
Wuumlrttemberg 1879 - Princeton New Jersey 1955) contribuigrave piugrave di qualsiasi altro scienziato alla
moderna visione della realtagrave fisica del sec XX Sulla scia degli eventi della prima guerra mondiale
le teorie di Einstein specialmente la sua teoria della relativitagrave sembrarono a molte persone la via
per giungere a una qualitagrave di pensiero libera e incontaminata che la guerra e le sue conseguenze
avevano praticamente eliminato Raramente uno scienziato ha suscitato tanto interesse nellrsquoopinione
pubblica per la sua dedizione allrsquoaccrescimento della conoscenza
Primi anni di vita
Quando Einstein era bambino i suoi genitori ebrei non osservanti si trasferirono da Ulm a
Monaco di Baviera La sua famiglia si occupava della fabbricazione di apparecchi elettrici ma nel
1894 la ditta falligrave e quindi gli Einstein andarono a vivere a Milano Fu in questo periodo che Albert
Einstein decise ufficialmente di rifiutare la sua cittadinanza tedesca Lrsquoanno seguente senza aver
ancora terminato la scuola secondaria Einstein non riuscigrave a superare lrsquoesame di ammissione a un
corso di ingegneria elettrica presso lrsquoIstituto federale svizzero per la tecnologia (il Politecnico di
Zurigo) Passograve quindi lrsquoanno successivo nei pressi di Aarau frequentando la scuola secondaria
cantonale dove trovograve insegnanti eccellenti e ottime opportunitagrave per lo studio della fisica Einstein
tornograve quindi nel 1896 al Politecnico di Zurigo dove ebbe tra i suoi maestri il fisico Hermann
Minkowski e dove nel 1900 conseguigrave il diploma per lrsquoinsegnamento della matematica e della fisica
nelle scuole secondarie Nel 1901 assunta la cittadinanza svizzera si sposograve con una studentessa di
origine serba Dopo circa due anni ottenne un posto allrsquoufficio brevetti svizzero di Berna Il lavoro
lo occupava molto ma proprio durante questo periodo dal 1902 al 1909 Einstein pubblicograve una
sorprendente serie di articoli di fisica teorica scrivendo la maggior parte di questi lavori nei ritagli
di tempo e senza avere la possibilitagrave di contatti con la letteratura scientifica e con altri fisici teorici
Einstein presentograve uno di questi scritti allrsquoUniversitagrave di Zurigo per il conseguimento del dottorato
che ottenne nel 1905 Tre anni piugrave tardi spedigrave un secondo lavoro allrsquoUniversitagrave di Berna diventando
libero docente o lettore di quella Universitagrave Infine lrsquoanno successivo Einstein ricevette un
incarico di professore associato di fisica allrsquoUniversitagrave di Zurigo Nel 1909 Einstein fu riconosciuto
studioso e pensatore scientifico di primo piano in tutta lrsquoEuropa di lingua tedesca In rapida
successione tenne insegnamenti di fisica allrsquoUniversitagrave tedesca di Praga e al Politecnico di Zurigo
Nel 1914 arrivograve a ricoprire lrsquoincarico piugrave prestigioso e meglio retribuito che un fisico teorico
potesse ottenere in Europa professore alla Kaiser Wilhelm Gesellschaft di Berlino Sebbene
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Einstein avesse un doppio incarico di insegnamento allrsquoUniversitagrave di Berlino da questo periodo in
poi non tenne piugrave alcun corso universitario regolare Rimase perograve allrsquointerno dellrsquoUniversitagrave fino al
1933 e da quellrsquoanno fino al 1955 anno della sua morte ricoprigrave un equivalente incarico di ricerca
presso lrsquoInstitute for Advanced Study di Princeton New Jersey
La sua opera scientifica
Nel primo dei tre lavori pubblicati nel 1905 Einstein esaminograve il fenomeno scoperto da Max
Planck per il quale lrsquoenergia elettromagnetica sembra essere emessa dagli oggetti radianti in
quantitagrave discrete Lrsquoenergia di queste entitagrave i cosiddetti quanti di luce era direttamente
proporzionale alla frequenza della radiazione Questa circostanza dava abbastanza da pensare
percheacute la teoria elettromagnetica classica basata sulle equazioni di Maxwell e sulle leggi della
termodinamica aveva stabilito che lrsquoenergia elettromagnetica consisteva in onde propagantisi in un
mezzo che pervade tutto lo spazio ldquolrsquoetere luminifero e che le onde avrebbero potuto contenere
quantitagrave qualsiasi di energia anche quantitagrave comunque piccole Einstein utilizzograve lrsquoipotesi
quantistica di Planck per descrivere la radiazione elettromagnetica visibile cioegrave la luce Secondo il
pensiero euristico di Einstein la luce puograve essere immaginata come formata da particelle discrete di
radiazione Einstein si servigrave poi di questa interpretazione per spiegare lrsquoeffetto fotoelettrico per il
quale certi metalli emettono elettroni quando vengono colpiti da radiazioni luminose di determinate
frequenze Questa teoria e la sua seguente elaborazione sviluppata dallo scienziato stesso ha
costituito la base di gran parte della meccanica quantistica Il secondo dei lavori che Einstein
pubblicograve nel 1905 una memoria negli Annalen der Physik intitolata Zur Elektrodynamik bewegter
Koumlrper nella quale erano esposti i principi della sua teoria oggi nota della relativitagrave ristretta che
doveva sconvolgere le concezioni della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione
delle ricerche scientifiche la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche devono essere le stesse
per ogni sistema di riferimento inerziale e che la velocitagrave della luce nel vuoto egrave una costante ed egrave
indipendente da quella della sorgente luminosa Einstein in quel periodo era a conoscenza della
teoria dellrsquoelettrone sviluppata da Hendrick Antoon Lorentz secondo la quale la massa di un
elettrone aumenta se la sua velocitagrave si avvicina a quella della luce Inoltre Einstein sapeva che la
teoria dellrsquoelettrone basata sulle equazioni di Maxwell presupponeva lrsquoesistenza dellrsquoetere ma che
i tentativi fatti per determinarne le proprietagrave fisiche non avevano avuto successo Einstein perciograve
formulograve lrsquoipotesi che le equazioni che descrivono il moto di un elettrone possano in effetti
descrivere il moto non accelerato di qualsiasi particella e di qualsiasi corpo opportunamente definito
come rigido Basograve la sua nuova cinematica sulla reinterpretazione del principio di relativitagrave classico
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cioegrave che le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema di riferimento Come
seconda ipotesi fondamentale Einstein suppose che la velocitagrave della luce rimanesse costante in tutti i
sistemi di riferimento come era previsto dalla teoria maxwelliana classica e abbandonograve lrsquoipotesi
dellrsquoetere cosmico dato che non aveva alcun ruolo nella sua cinematica e nella sua
reinterpretazione della teoria dellrsquoelettrone di Lorentz Una conseguenza della teoria di Einstein egrave il
fenomeno della dilatazione del tempo per cui il tempo analogamente a ciograve che avviene per la
lunghezza e la massa egrave funzione della velocitagrave del sistema di riferimento Alcuni mesi piugrave tardi ma
sempre nel 1905 Einstein elaborograve la teoria secondo la quale in un certo senso massa ed energia
sono equivalenti Einstein non fu il primo a proporre tutti gli elementi che facevano parte della
teoria della relativitagrave speciale ma fu il primo a unificare importanti enunciazioni della meccanica
classica e dellrsquoelettrodinamica maxwelliana Il terzo lavoro di Einstein pubblicato nel 1905
riguardava la meccanica statistica un campo di studio elaborato tra gli altri da Ludwig Boltzmann e
Josiah Willard Gibbs Senza conoscere le ricerche di Gibbs Einstein sviluppograve il lavoro di
Boltzmann e calcolograve la traiettoria media di una particella microscopica urtata in collisioni casuali
dalle molecole di un fluido o di un gas Einstein osservograve che i suoi calcoli potevano spiegare il
fenomeno del moto browniano cioegrave il movimento disordinato del polline immerso in un liquido
osservato per la prima volta dal botanico inglese Robert Brown Il lavoro di Einstein dimostrograve
lrsquoesistenza di molecole di dimensioni atomiche esistenza che aveva giagrave dato origine a numerose
discussioni teoriche I suoi risultati furono ottenuti indipendentemente anche dal fisico polacco
Marian von Smoluchowski e piugrave tardi vennero rielaborati dal fisico francese Jean Perrin Grazie a
tale teoria fu possibile ottenere una diversa e diretta valutazione del numero di Avogadro Questi
studi gli valsero la nomina a professore ordinario di fisica teorica presso lrsquouniversitagrave tedesca di
Praga (1911-1912) e poi quella di professore ordinario di matematiche superiori presso il
politecnico di Zurigo (1912-1913) nel 1913 senza rinunciare alla cittadinanza svizzera accettograve
lrsquoincarico per lrsquoinsegnamento della fisica e della matematica presso lrsquoAccademia delle scienze
prussiana nel 1914 si stabiligrave definitivamente in Germania e nello stesso anno succedette a J E
Vanrsquot Hoff nella direzione del Kaiser Wilhelm Institut a Berlino passograve quindi a seconde nozze con
una sua cugina
Dopo il 1905 Einstein continuograve a lavorare in tutti e tre questi campi Contribuigrave largamente agli
sviluppi della teoria quantistica ma cercograve soprattutto di ampliare la teoria della relativitagrave speciale
estendendola ai fenomeni concernenti lrsquoaccelerazione La chiave per questa elaborazione vide la
luce nel 1907 con lrsquoenunciazione del principio di equivalenza secondo il quale lrsquoaccelerazione
gravitazionale non si puograve distinguere a priori dallrsquoaccelerazione causata da forze meccaniche la
massa gravitazionale egrave perciograve identica alla massa inerziale Einstein elevograve questo principio che egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
implicito nelle teorie di Isaac Newton a principio guida del suo tentativo di spiegare sia
lrsquoaccelerazione elettromagnetica che quella gravitazionale come facenti parte di un unico insieme di
leggi fisiche Cosigrave nel 1907 propose che se la massa egrave equivalente allrsquoenergia il principio di
equivalenza richiede che la massa gravitazionale interagisca con la massa apparente della radiazione
elettromagnetica compresa quella della radiazione luminosa Nel 1911 Einstein fu in grado di
prevedere che un raggio di luce proveniente da una stella lontana passando vicino al Sole viene
attratto e leggermente deviato in direzione della massa solare Allo stesso modo la luce che si
irradia dal Sole interagisce con la massa solare e il risultato di questa interazione egrave una leggera
variazione dello spettro ottico solare verso la sua estremitagrave infrarossa A questo punto Einstein
sapeva anche che ogni nuova teoria della gravitazione avrebbe dovuto tenere conto di una piccola
ma persistente anomalia del moto del pianeta Mercurio intorno al Sole Verso il 1912 Einstein iniziograve
una nuova fase delle sue ricerche sulla gravitazione con lrsquoaiuto del matematico Marcel Grossman
suo amico per riformulare le sue teorie utilizzando il calcolo tensoriale elaborato da Tullio Levi-
Civita e Gregorio Ricci-Cubastro Il calcolo tensoriale facilitava enormemente i calcoli nello
spazio-tempo a quattro dimensioni Einstein ricavograve questa nozione da unrsquoelaborazione matematica
della sua teoria della relativitagrave speciale fatta da Hermann Minkowski Nel 1916 nella memoria
intitolata Die Grundlagen der allgemeinen Relativitaumltstheorie espose in forma definitiva la sua
teoria della relativitagrave generale dove in base al postulato dellrsquoequivalenza fra tutti i sistemi inerziali
e non inerziali formulograve una nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato
da ogni corpo materiale egrave rappresentato come una modificazione delle proprietagrave geometriche dello
spazio fisico Come conseguenza di ciograve la geometria euclidea risultograve insufficiente a descrivere le
leggi secondo le quali i corpi si comportano nello spazio infatti la curvatura dello spazio
ipotizzata dalla teoria induce a considerare la retta il piano e le altre entitagrave geometriche il principio
drsquoinerzia e le altre leggi classiche della teoria newtoniana della gravitazione universale come casi
limite validi solo con grandissima approssimazione per lo spazio del nostro sistema planetario La
formulazione matematica della teoria fu possibile in quanto Einstein adottograve la nuova matematica
non euclidea formulata da Riemann In essa il campo gravitazionale era espresso da equazioni
covarianti percheacute cosigrave come per le equazioni di Maxwell le equazioni del campo assumono la
stessa forma in tutti i sistemi di riferimento equivalenti Dimostrando la propria validitagrave fin
dallrsquoinizio le equazioni covarianti del campo fornirono il moto osservato di Mercurio intorno al
Sole La teoria della relativitagrave generale di Einstein nella sua forma originale egrave stata verificata in
numerose occasioni e in particolar modo nelle spedizioni per le eclissi solari le quali permisero di
verificare la previsione di Einstein per la deflessione della luce dovuta al campo gravitazionale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
Pagina 30
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
Pagina 31
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
Pagina 33
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
Pagina 42
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
Pagina 46
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
Pagina 47
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
Pagina 54
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
Pagina 59
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
INDICE DEI CONTENUTI
Pagina 4 Destinatari
Pagina 4 Prerequisiti
Pagina 4 Accertamento dei prerequisiti
Pagina 5 Obiettivi
Pagina 5 Obiettivi generali
Pagina 5 Obiettivi trasversali
Pagina 6 Obiettivi specifici
Pagina 6 Conoscenze (obiettivi cognitivi)
Pagina 6 Competenze (obiettivi operativi)
Pagina 6 Capacitagrave (obiettivi metacognitivi)
Pagina 7 Sviluppo dei contenuti
Pagina 8 La vita e le opere di Albert Einstein
Pagina 8 Primi anni di vita
Pagina 9 La sua opera scientifica
Pagina 12 Gli ultimi anni di vita
Pagina 14 La teoria della Relativitagrave
Pagina 14 Scopo della relativitagrave
Pagina 16 Relativitagrave speciale
Pagina 18 I postulati della relativitagrave speciale
Pagina 20 La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Pagina 24 Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Pagina 24 Il decadimento del muone
Pagina 25 Esempio
Pagina 25 Esempio
Pagina 26 Esempio
Pagina 27 Esempio
Pagina 29 La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Pagina 32 Esempio
Pagina 33 La composizione relativistica delle velocitagrave
Pagina 35 Esempio
Pagina 35 Esempio
Pagina 2
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Pagina 37 Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Pagina 40 Esempio
Pagina 40 Esempio
Pagina 42 Energia relativistica ed E = mc2
Pagina 43 Materia e antimateria
Pagina 44 Energia cinetica relativistica
Pagina 46 Esempio
Pagina 46 Esempio
Pagina 47 Esempio
Pagina 48 LrsquoUniverso relativistico
Pagina 49 Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Pagina 52 Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Pagina 53 Relativitagrave generale
Pagina 55 Cosmologia
Pagina 58 Metodologie didattiche
Pagina 58 Materiali e strumenti utilizzati
Pagina 59 Controllo dellrsquoapprendimento
Pagina 59 Valutazione
Pagina 59 Recupero e approfondimento
Pagina 59 Tempi dellrsquointervento didattico
Pagina 60 Bibliografia
Pagina 3
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
DESTINATARI
Questa unitagrave didattica egrave rivolta a studenti del 5deg anno del Liceo Scientifico e del Liceo
Scientifico PNI
PREREQUISITI
bull Conoscere i fondamenti della meccanica
bull Conoscere i fondamenti dellrsquoelettromagnetismo
bull Conoscere i fondamenti della meccanica galileiana
bull Conoscere la terminologia fisica
bull Conoscere la composizione dei moti
bull Conoscere i moti relativi
bull Conoscere il concetto di spazio tempo e velocitagrave
bull Conoscere le derivate
bull Saper fare calcoli letterari
bull Saper fare calcoli numerici
ACCERTAMENTO DEI PREREQUISITI
Questa unitagrave didattica prevede che lrsquoalunno abbia completamente acquisito nelle unitagrave didattiche
precedenti le conoscenze e le competenze sui concetti fondamentali della meccanica e sulla
terminologia specifica della disciplina noncheacute su concetti fondamentali dellrsquoelettromagnetismo
della cinematica quali composizione dei moti spazio e tempo e della matematica quali il calcolo
letterale e numerico
Come accertamento dei prerequisiti si accettano i risultati delle verifiche sommative delle unitagrave
didattiche precedenti pur ritenendo necessario condurre una lezione dialogata durante la quale
lrsquoinsegnante verifica ulteriormente le conoscenze ponendo alcune domande opportune
Alcuni punti essenziali e di strategica importanza sono da rivedere integrare e rinforzare in
classe durante la prima ora dellrsquounitagrave didattica con modalitagrave dialogica-interattiva Gli studenti
carenti in determinati argomenti saranno invitati entro la successiva lezione a rivedere le
tematiche in questione
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
OBIETTIVI
Obiettivi generali
bull Acquisire le conoscenze competenze e capacitagrave previste dallrsquounitagrave didattica per lrsquoargomento
la teoria della relativitagrave
bull Contribuire a sviluppare e soddisfare lrsquointeresse degli studenti per la fisica in generale e per
la meccanica in particolare
bull Saper utilizzare consapevolmente procedure matematiche nellrsquoambito fisico
bull Riconoscere il contributo dato dalla meccanica allo sviluppo delle scienze umane
bull Migliorare lrsquoabilitagrave di lettura di eventi fisici evidenziando in tal senso anche capacitagrave critiche
bull Motivare gli alunni ad attivitagrave di studio teorico degli aspetti quotidiani della fisica
bull Contribuire a rendere gli studenti in grado di affrontare situazioni problematiche di natura
meccanica avvalendosi dei modelli piugrave adatti alla loro rappresentazione
bull Condurre ad un appropriato utilizzo del lessico specifico della fisica e a saper argomentare
con proprietagrave di espressione e rigore logico
bull Sviluppare il senso critico e la capacitagrave di correggere errori
bull Acquisire unrsquoadeguata conoscenza e comprensione dei contenuti proposti insieme alla
consapevolezza del proprio stile di apprendimento
bull Possedere e migliorare il metodo di studio
bull Abituare ad un metodo autonomo di lavoro consolidando la capacitagrave progettuale ed
organizzativa
Obiettivi trasversali
bull Educare gli alunni ad un comportamento corretto e responsabile verso compagni ed
insegnanti e al rispetto reciproco nei rapporti interpersonali
bull Sviluppare attitudine alla comunicazione favorendo lo scambio di opinioni tra docente e
allievo e tra allievi
bull Proseguire ed ampliare il processo di preparazione scientifica e culturale degli studenti
bull Contribuire a sviluppare lo spirito critico e lrsquoattitudine a riesaminare criticamente ed a
sistemare logicamente le conoscenze acquisite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Obiettivi specifici
Conoscenze (obiettivi cognitivi)
bull Conoscere le trasformazioni di Lorentz
bull Conoscere i postulati della relativitagrave speciale
bull Conoscere la dilatazione dei tempi
bull Conoscere la contrazione delle lunghezze
bull Conoscere la composizione delle velocitagrave relativistica
bull Conoscere la quantitagrave di moto relativistica
bull Conoscere la relazione tra massa ed energia
bull Conoscere lrsquoenergia cinetica relativistica
Competenze (obiettivi operativi)
bull Saper determinare le trasformazioni delle coordinate
bull Saper determinare la velocitagrave relativa relativistica
bull Saper determinare la dilatazione del tempo
bull Saper determinare la contrazione della lunghezza
bull Saper determinare la quantitagrave di moto relativistica
bull Saper determinare lrsquoenergia cinetica relativistica
Capacitagrave (obiettivi metacognitivi)
bull Riconoscere la stretta analogia tra relativitagrave e mondo fisico
bull Acquisire la capacitagrave di leggere ed interpretare fenomeni del mondo reale e fisico
applicando le competenze matematiche acquisite
bull Saper utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite per risolvere problemi
bull Essere in grado di riconoscere in contesti diversi la presenza di fenomeni relativistici
ed essere in grado di trarre informazioni sul fenomeno che rappresentano utilizzando
le conoscenze e competenze acquisite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
SVILUPPO DEI CONTENUTI
There was this huge world out there independent of us human beings and standing before
us like a great eternal riddle at least partly accessible to our inspection and thought The
contemplation of that world beckoned like a liberation
It is almost a miracle that modern teaching methods have not yet entirely strangled the
holy curiosity of inquiry for what this delicate little plant needs more than anything
besides stimulation is freedom
When the Special Theory of Relativity began to germinate in me I was visited by all sorts
of nervous conflicts I used to go away for weeks in a state of confusion
It followed from the special theory of relativity that mass and energy are both but different
manifestations of the same thing -- a somewhat unfamiliar conception for the average mind
Furthermore the equation E is equal to m c-squared in which energy is put equal to mass
multiplied by the square of the velocity of light showed that very small amounts of mass may be
converted into a very large amount of energy and vice versa The mass and energy were in fact
equivalent according to the formula mentioned before This was demonstrated by Cockcroft and
Walton in 1932 experimentally
The physicist cannot simply surrender to the philosopher the critical contemplation of the
theoretical foundations for he himself knows best and feels most surely where the shoe
pinches he must try to make clear in his own mind just how far the concepts which he
uses are justified The whole of science is nothing more than a refinement of everyday
thinking
Dear Mother -- Good news today HA Lorentz has wired me that the British expeditions
have actually proved the light deflection near the sun
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA VITA E LE OPERE DI ALBERT EINSTEIN
Il fisico Albert Einstein nato in Germania poi cittadino svizzero e quindi statunitense (Ulm
Wuumlrttemberg 1879 - Princeton New Jersey 1955) contribuigrave piugrave di qualsiasi altro scienziato alla
moderna visione della realtagrave fisica del sec XX Sulla scia degli eventi della prima guerra mondiale
le teorie di Einstein specialmente la sua teoria della relativitagrave sembrarono a molte persone la via
per giungere a una qualitagrave di pensiero libera e incontaminata che la guerra e le sue conseguenze
avevano praticamente eliminato Raramente uno scienziato ha suscitato tanto interesse nellrsquoopinione
pubblica per la sua dedizione allrsquoaccrescimento della conoscenza
Primi anni di vita
Quando Einstein era bambino i suoi genitori ebrei non osservanti si trasferirono da Ulm a
Monaco di Baviera La sua famiglia si occupava della fabbricazione di apparecchi elettrici ma nel
1894 la ditta falligrave e quindi gli Einstein andarono a vivere a Milano Fu in questo periodo che Albert
Einstein decise ufficialmente di rifiutare la sua cittadinanza tedesca Lrsquoanno seguente senza aver
ancora terminato la scuola secondaria Einstein non riuscigrave a superare lrsquoesame di ammissione a un
corso di ingegneria elettrica presso lrsquoIstituto federale svizzero per la tecnologia (il Politecnico di
Zurigo) Passograve quindi lrsquoanno successivo nei pressi di Aarau frequentando la scuola secondaria
cantonale dove trovograve insegnanti eccellenti e ottime opportunitagrave per lo studio della fisica Einstein
tornograve quindi nel 1896 al Politecnico di Zurigo dove ebbe tra i suoi maestri il fisico Hermann
Minkowski e dove nel 1900 conseguigrave il diploma per lrsquoinsegnamento della matematica e della fisica
nelle scuole secondarie Nel 1901 assunta la cittadinanza svizzera si sposograve con una studentessa di
origine serba Dopo circa due anni ottenne un posto allrsquoufficio brevetti svizzero di Berna Il lavoro
lo occupava molto ma proprio durante questo periodo dal 1902 al 1909 Einstein pubblicograve una
sorprendente serie di articoli di fisica teorica scrivendo la maggior parte di questi lavori nei ritagli
di tempo e senza avere la possibilitagrave di contatti con la letteratura scientifica e con altri fisici teorici
Einstein presentograve uno di questi scritti allrsquoUniversitagrave di Zurigo per il conseguimento del dottorato
che ottenne nel 1905 Tre anni piugrave tardi spedigrave un secondo lavoro allrsquoUniversitagrave di Berna diventando
libero docente o lettore di quella Universitagrave Infine lrsquoanno successivo Einstein ricevette un
incarico di professore associato di fisica allrsquoUniversitagrave di Zurigo Nel 1909 Einstein fu riconosciuto
studioso e pensatore scientifico di primo piano in tutta lrsquoEuropa di lingua tedesca In rapida
successione tenne insegnamenti di fisica allrsquoUniversitagrave tedesca di Praga e al Politecnico di Zurigo
Nel 1914 arrivograve a ricoprire lrsquoincarico piugrave prestigioso e meglio retribuito che un fisico teorico
potesse ottenere in Europa professore alla Kaiser Wilhelm Gesellschaft di Berlino Sebbene
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Einstein avesse un doppio incarico di insegnamento allrsquoUniversitagrave di Berlino da questo periodo in
poi non tenne piugrave alcun corso universitario regolare Rimase perograve allrsquointerno dellrsquoUniversitagrave fino al
1933 e da quellrsquoanno fino al 1955 anno della sua morte ricoprigrave un equivalente incarico di ricerca
presso lrsquoInstitute for Advanced Study di Princeton New Jersey
La sua opera scientifica
Nel primo dei tre lavori pubblicati nel 1905 Einstein esaminograve il fenomeno scoperto da Max
Planck per il quale lrsquoenergia elettromagnetica sembra essere emessa dagli oggetti radianti in
quantitagrave discrete Lrsquoenergia di queste entitagrave i cosiddetti quanti di luce era direttamente
proporzionale alla frequenza della radiazione Questa circostanza dava abbastanza da pensare
percheacute la teoria elettromagnetica classica basata sulle equazioni di Maxwell e sulle leggi della
termodinamica aveva stabilito che lrsquoenergia elettromagnetica consisteva in onde propagantisi in un
mezzo che pervade tutto lo spazio ldquolrsquoetere luminifero e che le onde avrebbero potuto contenere
quantitagrave qualsiasi di energia anche quantitagrave comunque piccole Einstein utilizzograve lrsquoipotesi
quantistica di Planck per descrivere la radiazione elettromagnetica visibile cioegrave la luce Secondo il
pensiero euristico di Einstein la luce puograve essere immaginata come formata da particelle discrete di
radiazione Einstein si servigrave poi di questa interpretazione per spiegare lrsquoeffetto fotoelettrico per il
quale certi metalli emettono elettroni quando vengono colpiti da radiazioni luminose di determinate
frequenze Questa teoria e la sua seguente elaborazione sviluppata dallo scienziato stesso ha
costituito la base di gran parte della meccanica quantistica Il secondo dei lavori che Einstein
pubblicograve nel 1905 una memoria negli Annalen der Physik intitolata Zur Elektrodynamik bewegter
Koumlrper nella quale erano esposti i principi della sua teoria oggi nota della relativitagrave ristretta che
doveva sconvolgere le concezioni della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione
delle ricerche scientifiche la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche devono essere le stesse
per ogni sistema di riferimento inerziale e che la velocitagrave della luce nel vuoto egrave una costante ed egrave
indipendente da quella della sorgente luminosa Einstein in quel periodo era a conoscenza della
teoria dellrsquoelettrone sviluppata da Hendrick Antoon Lorentz secondo la quale la massa di un
elettrone aumenta se la sua velocitagrave si avvicina a quella della luce Inoltre Einstein sapeva che la
teoria dellrsquoelettrone basata sulle equazioni di Maxwell presupponeva lrsquoesistenza dellrsquoetere ma che
i tentativi fatti per determinarne le proprietagrave fisiche non avevano avuto successo Einstein perciograve
formulograve lrsquoipotesi che le equazioni che descrivono il moto di un elettrone possano in effetti
descrivere il moto non accelerato di qualsiasi particella e di qualsiasi corpo opportunamente definito
come rigido Basograve la sua nuova cinematica sulla reinterpretazione del principio di relativitagrave classico
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cioegrave che le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema di riferimento Come
seconda ipotesi fondamentale Einstein suppose che la velocitagrave della luce rimanesse costante in tutti i
sistemi di riferimento come era previsto dalla teoria maxwelliana classica e abbandonograve lrsquoipotesi
dellrsquoetere cosmico dato che non aveva alcun ruolo nella sua cinematica e nella sua
reinterpretazione della teoria dellrsquoelettrone di Lorentz Una conseguenza della teoria di Einstein egrave il
fenomeno della dilatazione del tempo per cui il tempo analogamente a ciograve che avviene per la
lunghezza e la massa egrave funzione della velocitagrave del sistema di riferimento Alcuni mesi piugrave tardi ma
sempre nel 1905 Einstein elaborograve la teoria secondo la quale in un certo senso massa ed energia
sono equivalenti Einstein non fu il primo a proporre tutti gli elementi che facevano parte della
teoria della relativitagrave speciale ma fu il primo a unificare importanti enunciazioni della meccanica
classica e dellrsquoelettrodinamica maxwelliana Il terzo lavoro di Einstein pubblicato nel 1905
riguardava la meccanica statistica un campo di studio elaborato tra gli altri da Ludwig Boltzmann e
Josiah Willard Gibbs Senza conoscere le ricerche di Gibbs Einstein sviluppograve il lavoro di
Boltzmann e calcolograve la traiettoria media di una particella microscopica urtata in collisioni casuali
dalle molecole di un fluido o di un gas Einstein osservograve che i suoi calcoli potevano spiegare il
fenomeno del moto browniano cioegrave il movimento disordinato del polline immerso in un liquido
osservato per la prima volta dal botanico inglese Robert Brown Il lavoro di Einstein dimostrograve
lrsquoesistenza di molecole di dimensioni atomiche esistenza che aveva giagrave dato origine a numerose
discussioni teoriche I suoi risultati furono ottenuti indipendentemente anche dal fisico polacco
Marian von Smoluchowski e piugrave tardi vennero rielaborati dal fisico francese Jean Perrin Grazie a
tale teoria fu possibile ottenere una diversa e diretta valutazione del numero di Avogadro Questi
studi gli valsero la nomina a professore ordinario di fisica teorica presso lrsquouniversitagrave tedesca di
Praga (1911-1912) e poi quella di professore ordinario di matematiche superiori presso il
politecnico di Zurigo (1912-1913) nel 1913 senza rinunciare alla cittadinanza svizzera accettograve
lrsquoincarico per lrsquoinsegnamento della fisica e della matematica presso lrsquoAccademia delle scienze
prussiana nel 1914 si stabiligrave definitivamente in Germania e nello stesso anno succedette a J E
Vanrsquot Hoff nella direzione del Kaiser Wilhelm Institut a Berlino passograve quindi a seconde nozze con
una sua cugina
Dopo il 1905 Einstein continuograve a lavorare in tutti e tre questi campi Contribuigrave largamente agli
sviluppi della teoria quantistica ma cercograve soprattutto di ampliare la teoria della relativitagrave speciale
estendendola ai fenomeni concernenti lrsquoaccelerazione La chiave per questa elaborazione vide la
luce nel 1907 con lrsquoenunciazione del principio di equivalenza secondo il quale lrsquoaccelerazione
gravitazionale non si puograve distinguere a priori dallrsquoaccelerazione causata da forze meccaniche la
massa gravitazionale egrave perciograve identica alla massa inerziale Einstein elevograve questo principio che egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
implicito nelle teorie di Isaac Newton a principio guida del suo tentativo di spiegare sia
lrsquoaccelerazione elettromagnetica che quella gravitazionale come facenti parte di un unico insieme di
leggi fisiche Cosigrave nel 1907 propose che se la massa egrave equivalente allrsquoenergia il principio di
equivalenza richiede che la massa gravitazionale interagisca con la massa apparente della radiazione
elettromagnetica compresa quella della radiazione luminosa Nel 1911 Einstein fu in grado di
prevedere che un raggio di luce proveniente da una stella lontana passando vicino al Sole viene
attratto e leggermente deviato in direzione della massa solare Allo stesso modo la luce che si
irradia dal Sole interagisce con la massa solare e il risultato di questa interazione egrave una leggera
variazione dello spettro ottico solare verso la sua estremitagrave infrarossa A questo punto Einstein
sapeva anche che ogni nuova teoria della gravitazione avrebbe dovuto tenere conto di una piccola
ma persistente anomalia del moto del pianeta Mercurio intorno al Sole Verso il 1912 Einstein iniziograve
una nuova fase delle sue ricerche sulla gravitazione con lrsquoaiuto del matematico Marcel Grossman
suo amico per riformulare le sue teorie utilizzando il calcolo tensoriale elaborato da Tullio Levi-
Civita e Gregorio Ricci-Cubastro Il calcolo tensoriale facilitava enormemente i calcoli nello
spazio-tempo a quattro dimensioni Einstein ricavograve questa nozione da unrsquoelaborazione matematica
della sua teoria della relativitagrave speciale fatta da Hermann Minkowski Nel 1916 nella memoria
intitolata Die Grundlagen der allgemeinen Relativitaumltstheorie espose in forma definitiva la sua
teoria della relativitagrave generale dove in base al postulato dellrsquoequivalenza fra tutti i sistemi inerziali
e non inerziali formulograve una nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato
da ogni corpo materiale egrave rappresentato come una modificazione delle proprietagrave geometriche dello
spazio fisico Come conseguenza di ciograve la geometria euclidea risultograve insufficiente a descrivere le
leggi secondo le quali i corpi si comportano nello spazio infatti la curvatura dello spazio
ipotizzata dalla teoria induce a considerare la retta il piano e le altre entitagrave geometriche il principio
drsquoinerzia e le altre leggi classiche della teoria newtoniana della gravitazione universale come casi
limite validi solo con grandissima approssimazione per lo spazio del nostro sistema planetario La
formulazione matematica della teoria fu possibile in quanto Einstein adottograve la nuova matematica
non euclidea formulata da Riemann In essa il campo gravitazionale era espresso da equazioni
covarianti percheacute cosigrave come per le equazioni di Maxwell le equazioni del campo assumono la
stessa forma in tutti i sistemi di riferimento equivalenti Dimostrando la propria validitagrave fin
dallrsquoinizio le equazioni covarianti del campo fornirono il moto osservato di Mercurio intorno al
Sole La teoria della relativitagrave generale di Einstein nella sua forma originale egrave stata verificata in
numerose occasioni e in particolar modo nelle spedizioni per le eclissi solari le quali permisero di
verificare la previsione di Einstein per la deflessione della luce dovuta al campo gravitazionale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
Pagina 59
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Pagina 37 Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Pagina 40 Esempio
Pagina 40 Esempio
Pagina 42 Energia relativistica ed E = mc2
Pagina 43 Materia e antimateria
Pagina 44 Energia cinetica relativistica
Pagina 46 Esempio
Pagina 46 Esempio
Pagina 47 Esempio
Pagina 48 LrsquoUniverso relativistico
Pagina 49 Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Pagina 52 Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Pagina 53 Relativitagrave generale
Pagina 55 Cosmologia
Pagina 58 Metodologie didattiche
Pagina 58 Materiali e strumenti utilizzati
Pagina 59 Controllo dellrsquoapprendimento
Pagina 59 Valutazione
Pagina 59 Recupero e approfondimento
Pagina 59 Tempi dellrsquointervento didattico
Pagina 60 Bibliografia
Pagina 3
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
DESTINATARI
Questa unitagrave didattica egrave rivolta a studenti del 5deg anno del Liceo Scientifico e del Liceo
Scientifico PNI
PREREQUISITI
bull Conoscere i fondamenti della meccanica
bull Conoscere i fondamenti dellrsquoelettromagnetismo
bull Conoscere i fondamenti della meccanica galileiana
bull Conoscere la terminologia fisica
bull Conoscere la composizione dei moti
bull Conoscere i moti relativi
bull Conoscere il concetto di spazio tempo e velocitagrave
bull Conoscere le derivate
bull Saper fare calcoli letterari
bull Saper fare calcoli numerici
ACCERTAMENTO DEI PREREQUISITI
Questa unitagrave didattica prevede che lrsquoalunno abbia completamente acquisito nelle unitagrave didattiche
precedenti le conoscenze e le competenze sui concetti fondamentali della meccanica e sulla
terminologia specifica della disciplina noncheacute su concetti fondamentali dellrsquoelettromagnetismo
della cinematica quali composizione dei moti spazio e tempo e della matematica quali il calcolo
letterale e numerico
Come accertamento dei prerequisiti si accettano i risultati delle verifiche sommative delle unitagrave
didattiche precedenti pur ritenendo necessario condurre una lezione dialogata durante la quale
lrsquoinsegnante verifica ulteriormente le conoscenze ponendo alcune domande opportune
Alcuni punti essenziali e di strategica importanza sono da rivedere integrare e rinforzare in
classe durante la prima ora dellrsquounitagrave didattica con modalitagrave dialogica-interattiva Gli studenti
carenti in determinati argomenti saranno invitati entro la successiva lezione a rivedere le
tematiche in questione
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
OBIETTIVI
Obiettivi generali
bull Acquisire le conoscenze competenze e capacitagrave previste dallrsquounitagrave didattica per lrsquoargomento
la teoria della relativitagrave
bull Contribuire a sviluppare e soddisfare lrsquointeresse degli studenti per la fisica in generale e per
la meccanica in particolare
bull Saper utilizzare consapevolmente procedure matematiche nellrsquoambito fisico
bull Riconoscere il contributo dato dalla meccanica allo sviluppo delle scienze umane
bull Migliorare lrsquoabilitagrave di lettura di eventi fisici evidenziando in tal senso anche capacitagrave critiche
bull Motivare gli alunni ad attivitagrave di studio teorico degli aspetti quotidiani della fisica
bull Contribuire a rendere gli studenti in grado di affrontare situazioni problematiche di natura
meccanica avvalendosi dei modelli piugrave adatti alla loro rappresentazione
bull Condurre ad un appropriato utilizzo del lessico specifico della fisica e a saper argomentare
con proprietagrave di espressione e rigore logico
bull Sviluppare il senso critico e la capacitagrave di correggere errori
bull Acquisire unrsquoadeguata conoscenza e comprensione dei contenuti proposti insieme alla
consapevolezza del proprio stile di apprendimento
bull Possedere e migliorare il metodo di studio
bull Abituare ad un metodo autonomo di lavoro consolidando la capacitagrave progettuale ed
organizzativa
Obiettivi trasversali
bull Educare gli alunni ad un comportamento corretto e responsabile verso compagni ed
insegnanti e al rispetto reciproco nei rapporti interpersonali
bull Sviluppare attitudine alla comunicazione favorendo lo scambio di opinioni tra docente e
allievo e tra allievi
bull Proseguire ed ampliare il processo di preparazione scientifica e culturale degli studenti
bull Contribuire a sviluppare lo spirito critico e lrsquoattitudine a riesaminare criticamente ed a
sistemare logicamente le conoscenze acquisite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Obiettivi specifici
Conoscenze (obiettivi cognitivi)
bull Conoscere le trasformazioni di Lorentz
bull Conoscere i postulati della relativitagrave speciale
bull Conoscere la dilatazione dei tempi
bull Conoscere la contrazione delle lunghezze
bull Conoscere la composizione delle velocitagrave relativistica
bull Conoscere la quantitagrave di moto relativistica
bull Conoscere la relazione tra massa ed energia
bull Conoscere lrsquoenergia cinetica relativistica
Competenze (obiettivi operativi)
bull Saper determinare le trasformazioni delle coordinate
bull Saper determinare la velocitagrave relativa relativistica
bull Saper determinare la dilatazione del tempo
bull Saper determinare la contrazione della lunghezza
bull Saper determinare la quantitagrave di moto relativistica
bull Saper determinare lrsquoenergia cinetica relativistica
Capacitagrave (obiettivi metacognitivi)
bull Riconoscere la stretta analogia tra relativitagrave e mondo fisico
bull Acquisire la capacitagrave di leggere ed interpretare fenomeni del mondo reale e fisico
applicando le competenze matematiche acquisite
bull Saper utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite per risolvere problemi
bull Essere in grado di riconoscere in contesti diversi la presenza di fenomeni relativistici
ed essere in grado di trarre informazioni sul fenomeno che rappresentano utilizzando
le conoscenze e competenze acquisite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
SVILUPPO DEI CONTENUTI
There was this huge world out there independent of us human beings and standing before
us like a great eternal riddle at least partly accessible to our inspection and thought The
contemplation of that world beckoned like a liberation
It is almost a miracle that modern teaching methods have not yet entirely strangled the
holy curiosity of inquiry for what this delicate little plant needs more than anything
besides stimulation is freedom
When the Special Theory of Relativity began to germinate in me I was visited by all sorts
of nervous conflicts I used to go away for weeks in a state of confusion
It followed from the special theory of relativity that mass and energy are both but different
manifestations of the same thing -- a somewhat unfamiliar conception for the average mind
Furthermore the equation E is equal to m c-squared in which energy is put equal to mass
multiplied by the square of the velocity of light showed that very small amounts of mass may be
converted into a very large amount of energy and vice versa The mass and energy were in fact
equivalent according to the formula mentioned before This was demonstrated by Cockcroft and
Walton in 1932 experimentally
The physicist cannot simply surrender to the philosopher the critical contemplation of the
theoretical foundations for he himself knows best and feels most surely where the shoe
pinches he must try to make clear in his own mind just how far the concepts which he
uses are justified The whole of science is nothing more than a refinement of everyday
thinking
Dear Mother -- Good news today HA Lorentz has wired me that the British expeditions
have actually proved the light deflection near the sun
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA VITA E LE OPERE DI ALBERT EINSTEIN
Il fisico Albert Einstein nato in Germania poi cittadino svizzero e quindi statunitense (Ulm
Wuumlrttemberg 1879 - Princeton New Jersey 1955) contribuigrave piugrave di qualsiasi altro scienziato alla
moderna visione della realtagrave fisica del sec XX Sulla scia degli eventi della prima guerra mondiale
le teorie di Einstein specialmente la sua teoria della relativitagrave sembrarono a molte persone la via
per giungere a una qualitagrave di pensiero libera e incontaminata che la guerra e le sue conseguenze
avevano praticamente eliminato Raramente uno scienziato ha suscitato tanto interesse nellrsquoopinione
pubblica per la sua dedizione allrsquoaccrescimento della conoscenza
Primi anni di vita
Quando Einstein era bambino i suoi genitori ebrei non osservanti si trasferirono da Ulm a
Monaco di Baviera La sua famiglia si occupava della fabbricazione di apparecchi elettrici ma nel
1894 la ditta falligrave e quindi gli Einstein andarono a vivere a Milano Fu in questo periodo che Albert
Einstein decise ufficialmente di rifiutare la sua cittadinanza tedesca Lrsquoanno seguente senza aver
ancora terminato la scuola secondaria Einstein non riuscigrave a superare lrsquoesame di ammissione a un
corso di ingegneria elettrica presso lrsquoIstituto federale svizzero per la tecnologia (il Politecnico di
Zurigo) Passograve quindi lrsquoanno successivo nei pressi di Aarau frequentando la scuola secondaria
cantonale dove trovograve insegnanti eccellenti e ottime opportunitagrave per lo studio della fisica Einstein
tornograve quindi nel 1896 al Politecnico di Zurigo dove ebbe tra i suoi maestri il fisico Hermann
Minkowski e dove nel 1900 conseguigrave il diploma per lrsquoinsegnamento della matematica e della fisica
nelle scuole secondarie Nel 1901 assunta la cittadinanza svizzera si sposograve con una studentessa di
origine serba Dopo circa due anni ottenne un posto allrsquoufficio brevetti svizzero di Berna Il lavoro
lo occupava molto ma proprio durante questo periodo dal 1902 al 1909 Einstein pubblicograve una
sorprendente serie di articoli di fisica teorica scrivendo la maggior parte di questi lavori nei ritagli
di tempo e senza avere la possibilitagrave di contatti con la letteratura scientifica e con altri fisici teorici
Einstein presentograve uno di questi scritti allrsquoUniversitagrave di Zurigo per il conseguimento del dottorato
che ottenne nel 1905 Tre anni piugrave tardi spedigrave un secondo lavoro allrsquoUniversitagrave di Berna diventando
libero docente o lettore di quella Universitagrave Infine lrsquoanno successivo Einstein ricevette un
incarico di professore associato di fisica allrsquoUniversitagrave di Zurigo Nel 1909 Einstein fu riconosciuto
studioso e pensatore scientifico di primo piano in tutta lrsquoEuropa di lingua tedesca In rapida
successione tenne insegnamenti di fisica allrsquoUniversitagrave tedesca di Praga e al Politecnico di Zurigo
Nel 1914 arrivograve a ricoprire lrsquoincarico piugrave prestigioso e meglio retribuito che un fisico teorico
potesse ottenere in Europa professore alla Kaiser Wilhelm Gesellschaft di Berlino Sebbene
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Einstein avesse un doppio incarico di insegnamento allrsquoUniversitagrave di Berlino da questo periodo in
poi non tenne piugrave alcun corso universitario regolare Rimase perograve allrsquointerno dellrsquoUniversitagrave fino al
1933 e da quellrsquoanno fino al 1955 anno della sua morte ricoprigrave un equivalente incarico di ricerca
presso lrsquoInstitute for Advanced Study di Princeton New Jersey
La sua opera scientifica
Nel primo dei tre lavori pubblicati nel 1905 Einstein esaminograve il fenomeno scoperto da Max
Planck per il quale lrsquoenergia elettromagnetica sembra essere emessa dagli oggetti radianti in
quantitagrave discrete Lrsquoenergia di queste entitagrave i cosiddetti quanti di luce era direttamente
proporzionale alla frequenza della radiazione Questa circostanza dava abbastanza da pensare
percheacute la teoria elettromagnetica classica basata sulle equazioni di Maxwell e sulle leggi della
termodinamica aveva stabilito che lrsquoenergia elettromagnetica consisteva in onde propagantisi in un
mezzo che pervade tutto lo spazio ldquolrsquoetere luminifero e che le onde avrebbero potuto contenere
quantitagrave qualsiasi di energia anche quantitagrave comunque piccole Einstein utilizzograve lrsquoipotesi
quantistica di Planck per descrivere la radiazione elettromagnetica visibile cioegrave la luce Secondo il
pensiero euristico di Einstein la luce puograve essere immaginata come formata da particelle discrete di
radiazione Einstein si servigrave poi di questa interpretazione per spiegare lrsquoeffetto fotoelettrico per il
quale certi metalli emettono elettroni quando vengono colpiti da radiazioni luminose di determinate
frequenze Questa teoria e la sua seguente elaborazione sviluppata dallo scienziato stesso ha
costituito la base di gran parte della meccanica quantistica Il secondo dei lavori che Einstein
pubblicograve nel 1905 una memoria negli Annalen der Physik intitolata Zur Elektrodynamik bewegter
Koumlrper nella quale erano esposti i principi della sua teoria oggi nota della relativitagrave ristretta che
doveva sconvolgere le concezioni della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione
delle ricerche scientifiche la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche devono essere le stesse
per ogni sistema di riferimento inerziale e che la velocitagrave della luce nel vuoto egrave una costante ed egrave
indipendente da quella della sorgente luminosa Einstein in quel periodo era a conoscenza della
teoria dellrsquoelettrone sviluppata da Hendrick Antoon Lorentz secondo la quale la massa di un
elettrone aumenta se la sua velocitagrave si avvicina a quella della luce Inoltre Einstein sapeva che la
teoria dellrsquoelettrone basata sulle equazioni di Maxwell presupponeva lrsquoesistenza dellrsquoetere ma che
i tentativi fatti per determinarne le proprietagrave fisiche non avevano avuto successo Einstein perciograve
formulograve lrsquoipotesi che le equazioni che descrivono il moto di un elettrone possano in effetti
descrivere il moto non accelerato di qualsiasi particella e di qualsiasi corpo opportunamente definito
come rigido Basograve la sua nuova cinematica sulla reinterpretazione del principio di relativitagrave classico
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cioegrave che le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema di riferimento Come
seconda ipotesi fondamentale Einstein suppose che la velocitagrave della luce rimanesse costante in tutti i
sistemi di riferimento come era previsto dalla teoria maxwelliana classica e abbandonograve lrsquoipotesi
dellrsquoetere cosmico dato che non aveva alcun ruolo nella sua cinematica e nella sua
reinterpretazione della teoria dellrsquoelettrone di Lorentz Una conseguenza della teoria di Einstein egrave il
fenomeno della dilatazione del tempo per cui il tempo analogamente a ciograve che avviene per la
lunghezza e la massa egrave funzione della velocitagrave del sistema di riferimento Alcuni mesi piugrave tardi ma
sempre nel 1905 Einstein elaborograve la teoria secondo la quale in un certo senso massa ed energia
sono equivalenti Einstein non fu il primo a proporre tutti gli elementi che facevano parte della
teoria della relativitagrave speciale ma fu il primo a unificare importanti enunciazioni della meccanica
classica e dellrsquoelettrodinamica maxwelliana Il terzo lavoro di Einstein pubblicato nel 1905
riguardava la meccanica statistica un campo di studio elaborato tra gli altri da Ludwig Boltzmann e
Josiah Willard Gibbs Senza conoscere le ricerche di Gibbs Einstein sviluppograve il lavoro di
Boltzmann e calcolograve la traiettoria media di una particella microscopica urtata in collisioni casuali
dalle molecole di un fluido o di un gas Einstein osservograve che i suoi calcoli potevano spiegare il
fenomeno del moto browniano cioegrave il movimento disordinato del polline immerso in un liquido
osservato per la prima volta dal botanico inglese Robert Brown Il lavoro di Einstein dimostrograve
lrsquoesistenza di molecole di dimensioni atomiche esistenza che aveva giagrave dato origine a numerose
discussioni teoriche I suoi risultati furono ottenuti indipendentemente anche dal fisico polacco
Marian von Smoluchowski e piugrave tardi vennero rielaborati dal fisico francese Jean Perrin Grazie a
tale teoria fu possibile ottenere una diversa e diretta valutazione del numero di Avogadro Questi
studi gli valsero la nomina a professore ordinario di fisica teorica presso lrsquouniversitagrave tedesca di
Praga (1911-1912) e poi quella di professore ordinario di matematiche superiori presso il
politecnico di Zurigo (1912-1913) nel 1913 senza rinunciare alla cittadinanza svizzera accettograve
lrsquoincarico per lrsquoinsegnamento della fisica e della matematica presso lrsquoAccademia delle scienze
prussiana nel 1914 si stabiligrave definitivamente in Germania e nello stesso anno succedette a J E
Vanrsquot Hoff nella direzione del Kaiser Wilhelm Institut a Berlino passograve quindi a seconde nozze con
una sua cugina
Dopo il 1905 Einstein continuograve a lavorare in tutti e tre questi campi Contribuigrave largamente agli
sviluppi della teoria quantistica ma cercograve soprattutto di ampliare la teoria della relativitagrave speciale
estendendola ai fenomeni concernenti lrsquoaccelerazione La chiave per questa elaborazione vide la
luce nel 1907 con lrsquoenunciazione del principio di equivalenza secondo il quale lrsquoaccelerazione
gravitazionale non si puograve distinguere a priori dallrsquoaccelerazione causata da forze meccaniche la
massa gravitazionale egrave perciograve identica alla massa inerziale Einstein elevograve questo principio che egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
implicito nelle teorie di Isaac Newton a principio guida del suo tentativo di spiegare sia
lrsquoaccelerazione elettromagnetica che quella gravitazionale come facenti parte di un unico insieme di
leggi fisiche Cosigrave nel 1907 propose che se la massa egrave equivalente allrsquoenergia il principio di
equivalenza richiede che la massa gravitazionale interagisca con la massa apparente della radiazione
elettromagnetica compresa quella della radiazione luminosa Nel 1911 Einstein fu in grado di
prevedere che un raggio di luce proveniente da una stella lontana passando vicino al Sole viene
attratto e leggermente deviato in direzione della massa solare Allo stesso modo la luce che si
irradia dal Sole interagisce con la massa solare e il risultato di questa interazione egrave una leggera
variazione dello spettro ottico solare verso la sua estremitagrave infrarossa A questo punto Einstein
sapeva anche che ogni nuova teoria della gravitazione avrebbe dovuto tenere conto di una piccola
ma persistente anomalia del moto del pianeta Mercurio intorno al Sole Verso il 1912 Einstein iniziograve
una nuova fase delle sue ricerche sulla gravitazione con lrsquoaiuto del matematico Marcel Grossman
suo amico per riformulare le sue teorie utilizzando il calcolo tensoriale elaborato da Tullio Levi-
Civita e Gregorio Ricci-Cubastro Il calcolo tensoriale facilitava enormemente i calcoli nello
spazio-tempo a quattro dimensioni Einstein ricavograve questa nozione da unrsquoelaborazione matematica
della sua teoria della relativitagrave speciale fatta da Hermann Minkowski Nel 1916 nella memoria
intitolata Die Grundlagen der allgemeinen Relativitaumltstheorie espose in forma definitiva la sua
teoria della relativitagrave generale dove in base al postulato dellrsquoequivalenza fra tutti i sistemi inerziali
e non inerziali formulograve una nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato
da ogni corpo materiale egrave rappresentato come una modificazione delle proprietagrave geometriche dello
spazio fisico Come conseguenza di ciograve la geometria euclidea risultograve insufficiente a descrivere le
leggi secondo le quali i corpi si comportano nello spazio infatti la curvatura dello spazio
ipotizzata dalla teoria induce a considerare la retta il piano e le altre entitagrave geometriche il principio
drsquoinerzia e le altre leggi classiche della teoria newtoniana della gravitazione universale come casi
limite validi solo con grandissima approssimazione per lo spazio del nostro sistema planetario La
formulazione matematica della teoria fu possibile in quanto Einstein adottograve la nuova matematica
non euclidea formulata da Riemann In essa il campo gravitazionale era espresso da equazioni
covarianti percheacute cosigrave come per le equazioni di Maxwell le equazioni del campo assumono la
stessa forma in tutti i sistemi di riferimento equivalenti Dimostrando la propria validitagrave fin
dallrsquoinizio le equazioni covarianti del campo fornirono il moto osservato di Mercurio intorno al
Sole La teoria della relativitagrave generale di Einstein nella sua forma originale egrave stata verificata in
numerose occasioni e in particolar modo nelle spedizioni per le eclissi solari le quali permisero di
verificare la previsione di Einstein per la deflessione della luce dovuta al campo gravitazionale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
Pagina 45
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
Pagina 46
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
Pagina 47
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
DESTINATARI
Questa unitagrave didattica egrave rivolta a studenti del 5deg anno del Liceo Scientifico e del Liceo
Scientifico PNI
PREREQUISITI
bull Conoscere i fondamenti della meccanica
bull Conoscere i fondamenti dellrsquoelettromagnetismo
bull Conoscere i fondamenti della meccanica galileiana
bull Conoscere la terminologia fisica
bull Conoscere la composizione dei moti
bull Conoscere i moti relativi
bull Conoscere il concetto di spazio tempo e velocitagrave
bull Conoscere le derivate
bull Saper fare calcoli letterari
bull Saper fare calcoli numerici
ACCERTAMENTO DEI PREREQUISITI
Questa unitagrave didattica prevede che lrsquoalunno abbia completamente acquisito nelle unitagrave didattiche
precedenti le conoscenze e le competenze sui concetti fondamentali della meccanica e sulla
terminologia specifica della disciplina noncheacute su concetti fondamentali dellrsquoelettromagnetismo
della cinematica quali composizione dei moti spazio e tempo e della matematica quali il calcolo
letterale e numerico
Come accertamento dei prerequisiti si accettano i risultati delle verifiche sommative delle unitagrave
didattiche precedenti pur ritenendo necessario condurre una lezione dialogata durante la quale
lrsquoinsegnante verifica ulteriormente le conoscenze ponendo alcune domande opportune
Alcuni punti essenziali e di strategica importanza sono da rivedere integrare e rinforzare in
classe durante la prima ora dellrsquounitagrave didattica con modalitagrave dialogica-interattiva Gli studenti
carenti in determinati argomenti saranno invitati entro la successiva lezione a rivedere le
tematiche in questione
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
OBIETTIVI
Obiettivi generali
bull Acquisire le conoscenze competenze e capacitagrave previste dallrsquounitagrave didattica per lrsquoargomento
la teoria della relativitagrave
bull Contribuire a sviluppare e soddisfare lrsquointeresse degli studenti per la fisica in generale e per
la meccanica in particolare
bull Saper utilizzare consapevolmente procedure matematiche nellrsquoambito fisico
bull Riconoscere il contributo dato dalla meccanica allo sviluppo delle scienze umane
bull Migliorare lrsquoabilitagrave di lettura di eventi fisici evidenziando in tal senso anche capacitagrave critiche
bull Motivare gli alunni ad attivitagrave di studio teorico degli aspetti quotidiani della fisica
bull Contribuire a rendere gli studenti in grado di affrontare situazioni problematiche di natura
meccanica avvalendosi dei modelli piugrave adatti alla loro rappresentazione
bull Condurre ad un appropriato utilizzo del lessico specifico della fisica e a saper argomentare
con proprietagrave di espressione e rigore logico
bull Sviluppare il senso critico e la capacitagrave di correggere errori
bull Acquisire unrsquoadeguata conoscenza e comprensione dei contenuti proposti insieme alla
consapevolezza del proprio stile di apprendimento
bull Possedere e migliorare il metodo di studio
bull Abituare ad un metodo autonomo di lavoro consolidando la capacitagrave progettuale ed
organizzativa
Obiettivi trasversali
bull Educare gli alunni ad un comportamento corretto e responsabile verso compagni ed
insegnanti e al rispetto reciproco nei rapporti interpersonali
bull Sviluppare attitudine alla comunicazione favorendo lo scambio di opinioni tra docente e
allievo e tra allievi
bull Proseguire ed ampliare il processo di preparazione scientifica e culturale degli studenti
bull Contribuire a sviluppare lo spirito critico e lrsquoattitudine a riesaminare criticamente ed a
sistemare logicamente le conoscenze acquisite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Obiettivi specifici
Conoscenze (obiettivi cognitivi)
bull Conoscere le trasformazioni di Lorentz
bull Conoscere i postulati della relativitagrave speciale
bull Conoscere la dilatazione dei tempi
bull Conoscere la contrazione delle lunghezze
bull Conoscere la composizione delle velocitagrave relativistica
bull Conoscere la quantitagrave di moto relativistica
bull Conoscere la relazione tra massa ed energia
bull Conoscere lrsquoenergia cinetica relativistica
Competenze (obiettivi operativi)
bull Saper determinare le trasformazioni delle coordinate
bull Saper determinare la velocitagrave relativa relativistica
bull Saper determinare la dilatazione del tempo
bull Saper determinare la contrazione della lunghezza
bull Saper determinare la quantitagrave di moto relativistica
bull Saper determinare lrsquoenergia cinetica relativistica
Capacitagrave (obiettivi metacognitivi)
bull Riconoscere la stretta analogia tra relativitagrave e mondo fisico
bull Acquisire la capacitagrave di leggere ed interpretare fenomeni del mondo reale e fisico
applicando le competenze matematiche acquisite
bull Saper utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite per risolvere problemi
bull Essere in grado di riconoscere in contesti diversi la presenza di fenomeni relativistici
ed essere in grado di trarre informazioni sul fenomeno che rappresentano utilizzando
le conoscenze e competenze acquisite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
SVILUPPO DEI CONTENUTI
There was this huge world out there independent of us human beings and standing before
us like a great eternal riddle at least partly accessible to our inspection and thought The
contemplation of that world beckoned like a liberation
It is almost a miracle that modern teaching methods have not yet entirely strangled the
holy curiosity of inquiry for what this delicate little plant needs more than anything
besides stimulation is freedom
When the Special Theory of Relativity began to germinate in me I was visited by all sorts
of nervous conflicts I used to go away for weeks in a state of confusion
It followed from the special theory of relativity that mass and energy are both but different
manifestations of the same thing -- a somewhat unfamiliar conception for the average mind
Furthermore the equation E is equal to m c-squared in which energy is put equal to mass
multiplied by the square of the velocity of light showed that very small amounts of mass may be
converted into a very large amount of energy and vice versa The mass and energy were in fact
equivalent according to the formula mentioned before This was demonstrated by Cockcroft and
Walton in 1932 experimentally
The physicist cannot simply surrender to the philosopher the critical contemplation of the
theoretical foundations for he himself knows best and feels most surely where the shoe
pinches he must try to make clear in his own mind just how far the concepts which he
uses are justified The whole of science is nothing more than a refinement of everyday
thinking
Dear Mother -- Good news today HA Lorentz has wired me that the British expeditions
have actually proved the light deflection near the sun
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA VITA E LE OPERE DI ALBERT EINSTEIN
Il fisico Albert Einstein nato in Germania poi cittadino svizzero e quindi statunitense (Ulm
Wuumlrttemberg 1879 - Princeton New Jersey 1955) contribuigrave piugrave di qualsiasi altro scienziato alla
moderna visione della realtagrave fisica del sec XX Sulla scia degli eventi della prima guerra mondiale
le teorie di Einstein specialmente la sua teoria della relativitagrave sembrarono a molte persone la via
per giungere a una qualitagrave di pensiero libera e incontaminata che la guerra e le sue conseguenze
avevano praticamente eliminato Raramente uno scienziato ha suscitato tanto interesse nellrsquoopinione
pubblica per la sua dedizione allrsquoaccrescimento della conoscenza
Primi anni di vita
Quando Einstein era bambino i suoi genitori ebrei non osservanti si trasferirono da Ulm a
Monaco di Baviera La sua famiglia si occupava della fabbricazione di apparecchi elettrici ma nel
1894 la ditta falligrave e quindi gli Einstein andarono a vivere a Milano Fu in questo periodo che Albert
Einstein decise ufficialmente di rifiutare la sua cittadinanza tedesca Lrsquoanno seguente senza aver
ancora terminato la scuola secondaria Einstein non riuscigrave a superare lrsquoesame di ammissione a un
corso di ingegneria elettrica presso lrsquoIstituto federale svizzero per la tecnologia (il Politecnico di
Zurigo) Passograve quindi lrsquoanno successivo nei pressi di Aarau frequentando la scuola secondaria
cantonale dove trovograve insegnanti eccellenti e ottime opportunitagrave per lo studio della fisica Einstein
tornograve quindi nel 1896 al Politecnico di Zurigo dove ebbe tra i suoi maestri il fisico Hermann
Minkowski e dove nel 1900 conseguigrave il diploma per lrsquoinsegnamento della matematica e della fisica
nelle scuole secondarie Nel 1901 assunta la cittadinanza svizzera si sposograve con una studentessa di
origine serba Dopo circa due anni ottenne un posto allrsquoufficio brevetti svizzero di Berna Il lavoro
lo occupava molto ma proprio durante questo periodo dal 1902 al 1909 Einstein pubblicograve una
sorprendente serie di articoli di fisica teorica scrivendo la maggior parte di questi lavori nei ritagli
di tempo e senza avere la possibilitagrave di contatti con la letteratura scientifica e con altri fisici teorici
Einstein presentograve uno di questi scritti allrsquoUniversitagrave di Zurigo per il conseguimento del dottorato
che ottenne nel 1905 Tre anni piugrave tardi spedigrave un secondo lavoro allrsquoUniversitagrave di Berna diventando
libero docente o lettore di quella Universitagrave Infine lrsquoanno successivo Einstein ricevette un
incarico di professore associato di fisica allrsquoUniversitagrave di Zurigo Nel 1909 Einstein fu riconosciuto
studioso e pensatore scientifico di primo piano in tutta lrsquoEuropa di lingua tedesca In rapida
successione tenne insegnamenti di fisica allrsquoUniversitagrave tedesca di Praga e al Politecnico di Zurigo
Nel 1914 arrivograve a ricoprire lrsquoincarico piugrave prestigioso e meglio retribuito che un fisico teorico
potesse ottenere in Europa professore alla Kaiser Wilhelm Gesellschaft di Berlino Sebbene
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Einstein avesse un doppio incarico di insegnamento allrsquoUniversitagrave di Berlino da questo periodo in
poi non tenne piugrave alcun corso universitario regolare Rimase perograve allrsquointerno dellrsquoUniversitagrave fino al
1933 e da quellrsquoanno fino al 1955 anno della sua morte ricoprigrave un equivalente incarico di ricerca
presso lrsquoInstitute for Advanced Study di Princeton New Jersey
La sua opera scientifica
Nel primo dei tre lavori pubblicati nel 1905 Einstein esaminograve il fenomeno scoperto da Max
Planck per il quale lrsquoenergia elettromagnetica sembra essere emessa dagli oggetti radianti in
quantitagrave discrete Lrsquoenergia di queste entitagrave i cosiddetti quanti di luce era direttamente
proporzionale alla frequenza della radiazione Questa circostanza dava abbastanza da pensare
percheacute la teoria elettromagnetica classica basata sulle equazioni di Maxwell e sulle leggi della
termodinamica aveva stabilito che lrsquoenergia elettromagnetica consisteva in onde propagantisi in un
mezzo che pervade tutto lo spazio ldquolrsquoetere luminifero e che le onde avrebbero potuto contenere
quantitagrave qualsiasi di energia anche quantitagrave comunque piccole Einstein utilizzograve lrsquoipotesi
quantistica di Planck per descrivere la radiazione elettromagnetica visibile cioegrave la luce Secondo il
pensiero euristico di Einstein la luce puograve essere immaginata come formata da particelle discrete di
radiazione Einstein si servigrave poi di questa interpretazione per spiegare lrsquoeffetto fotoelettrico per il
quale certi metalli emettono elettroni quando vengono colpiti da radiazioni luminose di determinate
frequenze Questa teoria e la sua seguente elaborazione sviluppata dallo scienziato stesso ha
costituito la base di gran parte della meccanica quantistica Il secondo dei lavori che Einstein
pubblicograve nel 1905 una memoria negli Annalen der Physik intitolata Zur Elektrodynamik bewegter
Koumlrper nella quale erano esposti i principi della sua teoria oggi nota della relativitagrave ristretta che
doveva sconvolgere le concezioni della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione
delle ricerche scientifiche la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche devono essere le stesse
per ogni sistema di riferimento inerziale e che la velocitagrave della luce nel vuoto egrave una costante ed egrave
indipendente da quella della sorgente luminosa Einstein in quel periodo era a conoscenza della
teoria dellrsquoelettrone sviluppata da Hendrick Antoon Lorentz secondo la quale la massa di un
elettrone aumenta se la sua velocitagrave si avvicina a quella della luce Inoltre Einstein sapeva che la
teoria dellrsquoelettrone basata sulle equazioni di Maxwell presupponeva lrsquoesistenza dellrsquoetere ma che
i tentativi fatti per determinarne le proprietagrave fisiche non avevano avuto successo Einstein perciograve
formulograve lrsquoipotesi che le equazioni che descrivono il moto di un elettrone possano in effetti
descrivere il moto non accelerato di qualsiasi particella e di qualsiasi corpo opportunamente definito
come rigido Basograve la sua nuova cinematica sulla reinterpretazione del principio di relativitagrave classico
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cioegrave che le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema di riferimento Come
seconda ipotesi fondamentale Einstein suppose che la velocitagrave della luce rimanesse costante in tutti i
sistemi di riferimento come era previsto dalla teoria maxwelliana classica e abbandonograve lrsquoipotesi
dellrsquoetere cosmico dato che non aveva alcun ruolo nella sua cinematica e nella sua
reinterpretazione della teoria dellrsquoelettrone di Lorentz Una conseguenza della teoria di Einstein egrave il
fenomeno della dilatazione del tempo per cui il tempo analogamente a ciograve che avviene per la
lunghezza e la massa egrave funzione della velocitagrave del sistema di riferimento Alcuni mesi piugrave tardi ma
sempre nel 1905 Einstein elaborograve la teoria secondo la quale in un certo senso massa ed energia
sono equivalenti Einstein non fu il primo a proporre tutti gli elementi che facevano parte della
teoria della relativitagrave speciale ma fu il primo a unificare importanti enunciazioni della meccanica
classica e dellrsquoelettrodinamica maxwelliana Il terzo lavoro di Einstein pubblicato nel 1905
riguardava la meccanica statistica un campo di studio elaborato tra gli altri da Ludwig Boltzmann e
Josiah Willard Gibbs Senza conoscere le ricerche di Gibbs Einstein sviluppograve il lavoro di
Boltzmann e calcolograve la traiettoria media di una particella microscopica urtata in collisioni casuali
dalle molecole di un fluido o di un gas Einstein osservograve che i suoi calcoli potevano spiegare il
fenomeno del moto browniano cioegrave il movimento disordinato del polline immerso in un liquido
osservato per la prima volta dal botanico inglese Robert Brown Il lavoro di Einstein dimostrograve
lrsquoesistenza di molecole di dimensioni atomiche esistenza che aveva giagrave dato origine a numerose
discussioni teoriche I suoi risultati furono ottenuti indipendentemente anche dal fisico polacco
Marian von Smoluchowski e piugrave tardi vennero rielaborati dal fisico francese Jean Perrin Grazie a
tale teoria fu possibile ottenere una diversa e diretta valutazione del numero di Avogadro Questi
studi gli valsero la nomina a professore ordinario di fisica teorica presso lrsquouniversitagrave tedesca di
Praga (1911-1912) e poi quella di professore ordinario di matematiche superiori presso il
politecnico di Zurigo (1912-1913) nel 1913 senza rinunciare alla cittadinanza svizzera accettograve
lrsquoincarico per lrsquoinsegnamento della fisica e della matematica presso lrsquoAccademia delle scienze
prussiana nel 1914 si stabiligrave definitivamente in Germania e nello stesso anno succedette a J E
Vanrsquot Hoff nella direzione del Kaiser Wilhelm Institut a Berlino passograve quindi a seconde nozze con
una sua cugina
Dopo il 1905 Einstein continuograve a lavorare in tutti e tre questi campi Contribuigrave largamente agli
sviluppi della teoria quantistica ma cercograve soprattutto di ampliare la teoria della relativitagrave speciale
estendendola ai fenomeni concernenti lrsquoaccelerazione La chiave per questa elaborazione vide la
luce nel 1907 con lrsquoenunciazione del principio di equivalenza secondo il quale lrsquoaccelerazione
gravitazionale non si puograve distinguere a priori dallrsquoaccelerazione causata da forze meccaniche la
massa gravitazionale egrave perciograve identica alla massa inerziale Einstein elevograve questo principio che egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
implicito nelle teorie di Isaac Newton a principio guida del suo tentativo di spiegare sia
lrsquoaccelerazione elettromagnetica che quella gravitazionale come facenti parte di un unico insieme di
leggi fisiche Cosigrave nel 1907 propose che se la massa egrave equivalente allrsquoenergia il principio di
equivalenza richiede che la massa gravitazionale interagisca con la massa apparente della radiazione
elettromagnetica compresa quella della radiazione luminosa Nel 1911 Einstein fu in grado di
prevedere che un raggio di luce proveniente da una stella lontana passando vicino al Sole viene
attratto e leggermente deviato in direzione della massa solare Allo stesso modo la luce che si
irradia dal Sole interagisce con la massa solare e il risultato di questa interazione egrave una leggera
variazione dello spettro ottico solare verso la sua estremitagrave infrarossa A questo punto Einstein
sapeva anche che ogni nuova teoria della gravitazione avrebbe dovuto tenere conto di una piccola
ma persistente anomalia del moto del pianeta Mercurio intorno al Sole Verso il 1912 Einstein iniziograve
una nuova fase delle sue ricerche sulla gravitazione con lrsquoaiuto del matematico Marcel Grossman
suo amico per riformulare le sue teorie utilizzando il calcolo tensoriale elaborato da Tullio Levi-
Civita e Gregorio Ricci-Cubastro Il calcolo tensoriale facilitava enormemente i calcoli nello
spazio-tempo a quattro dimensioni Einstein ricavograve questa nozione da unrsquoelaborazione matematica
della sua teoria della relativitagrave speciale fatta da Hermann Minkowski Nel 1916 nella memoria
intitolata Die Grundlagen der allgemeinen Relativitaumltstheorie espose in forma definitiva la sua
teoria della relativitagrave generale dove in base al postulato dellrsquoequivalenza fra tutti i sistemi inerziali
e non inerziali formulograve una nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato
da ogni corpo materiale egrave rappresentato come una modificazione delle proprietagrave geometriche dello
spazio fisico Come conseguenza di ciograve la geometria euclidea risultograve insufficiente a descrivere le
leggi secondo le quali i corpi si comportano nello spazio infatti la curvatura dello spazio
ipotizzata dalla teoria induce a considerare la retta il piano e le altre entitagrave geometriche il principio
drsquoinerzia e le altre leggi classiche della teoria newtoniana della gravitazione universale come casi
limite validi solo con grandissima approssimazione per lo spazio del nostro sistema planetario La
formulazione matematica della teoria fu possibile in quanto Einstein adottograve la nuova matematica
non euclidea formulata da Riemann In essa il campo gravitazionale era espresso da equazioni
covarianti percheacute cosigrave come per le equazioni di Maxwell le equazioni del campo assumono la
stessa forma in tutti i sistemi di riferimento equivalenti Dimostrando la propria validitagrave fin
dallrsquoinizio le equazioni covarianti del campo fornirono il moto osservato di Mercurio intorno al
Sole La teoria della relativitagrave generale di Einstein nella sua forma originale egrave stata verificata in
numerose occasioni e in particolar modo nelle spedizioni per le eclissi solari le quali permisero di
verificare la previsione di Einstein per la deflessione della luce dovuta al campo gravitazionale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
Pagina 30
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
Pagina 38
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
Pagina 53
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
OBIETTIVI
Obiettivi generali
bull Acquisire le conoscenze competenze e capacitagrave previste dallrsquounitagrave didattica per lrsquoargomento
la teoria della relativitagrave
bull Contribuire a sviluppare e soddisfare lrsquointeresse degli studenti per la fisica in generale e per
la meccanica in particolare
bull Saper utilizzare consapevolmente procedure matematiche nellrsquoambito fisico
bull Riconoscere il contributo dato dalla meccanica allo sviluppo delle scienze umane
bull Migliorare lrsquoabilitagrave di lettura di eventi fisici evidenziando in tal senso anche capacitagrave critiche
bull Motivare gli alunni ad attivitagrave di studio teorico degli aspetti quotidiani della fisica
bull Contribuire a rendere gli studenti in grado di affrontare situazioni problematiche di natura
meccanica avvalendosi dei modelli piugrave adatti alla loro rappresentazione
bull Condurre ad un appropriato utilizzo del lessico specifico della fisica e a saper argomentare
con proprietagrave di espressione e rigore logico
bull Sviluppare il senso critico e la capacitagrave di correggere errori
bull Acquisire unrsquoadeguata conoscenza e comprensione dei contenuti proposti insieme alla
consapevolezza del proprio stile di apprendimento
bull Possedere e migliorare il metodo di studio
bull Abituare ad un metodo autonomo di lavoro consolidando la capacitagrave progettuale ed
organizzativa
Obiettivi trasversali
bull Educare gli alunni ad un comportamento corretto e responsabile verso compagni ed
insegnanti e al rispetto reciproco nei rapporti interpersonali
bull Sviluppare attitudine alla comunicazione favorendo lo scambio di opinioni tra docente e
allievo e tra allievi
bull Proseguire ed ampliare il processo di preparazione scientifica e culturale degli studenti
bull Contribuire a sviluppare lo spirito critico e lrsquoattitudine a riesaminare criticamente ed a
sistemare logicamente le conoscenze acquisite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Obiettivi specifici
Conoscenze (obiettivi cognitivi)
bull Conoscere le trasformazioni di Lorentz
bull Conoscere i postulati della relativitagrave speciale
bull Conoscere la dilatazione dei tempi
bull Conoscere la contrazione delle lunghezze
bull Conoscere la composizione delle velocitagrave relativistica
bull Conoscere la quantitagrave di moto relativistica
bull Conoscere la relazione tra massa ed energia
bull Conoscere lrsquoenergia cinetica relativistica
Competenze (obiettivi operativi)
bull Saper determinare le trasformazioni delle coordinate
bull Saper determinare la velocitagrave relativa relativistica
bull Saper determinare la dilatazione del tempo
bull Saper determinare la contrazione della lunghezza
bull Saper determinare la quantitagrave di moto relativistica
bull Saper determinare lrsquoenergia cinetica relativistica
Capacitagrave (obiettivi metacognitivi)
bull Riconoscere la stretta analogia tra relativitagrave e mondo fisico
bull Acquisire la capacitagrave di leggere ed interpretare fenomeni del mondo reale e fisico
applicando le competenze matematiche acquisite
bull Saper utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite per risolvere problemi
bull Essere in grado di riconoscere in contesti diversi la presenza di fenomeni relativistici
ed essere in grado di trarre informazioni sul fenomeno che rappresentano utilizzando
le conoscenze e competenze acquisite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
SVILUPPO DEI CONTENUTI
There was this huge world out there independent of us human beings and standing before
us like a great eternal riddle at least partly accessible to our inspection and thought The
contemplation of that world beckoned like a liberation
It is almost a miracle that modern teaching methods have not yet entirely strangled the
holy curiosity of inquiry for what this delicate little plant needs more than anything
besides stimulation is freedom
When the Special Theory of Relativity began to germinate in me I was visited by all sorts
of nervous conflicts I used to go away for weeks in a state of confusion
It followed from the special theory of relativity that mass and energy are both but different
manifestations of the same thing -- a somewhat unfamiliar conception for the average mind
Furthermore the equation E is equal to m c-squared in which energy is put equal to mass
multiplied by the square of the velocity of light showed that very small amounts of mass may be
converted into a very large amount of energy and vice versa The mass and energy were in fact
equivalent according to the formula mentioned before This was demonstrated by Cockcroft and
Walton in 1932 experimentally
The physicist cannot simply surrender to the philosopher the critical contemplation of the
theoretical foundations for he himself knows best and feels most surely where the shoe
pinches he must try to make clear in his own mind just how far the concepts which he
uses are justified The whole of science is nothing more than a refinement of everyday
thinking
Dear Mother -- Good news today HA Lorentz has wired me that the British expeditions
have actually proved the light deflection near the sun
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA VITA E LE OPERE DI ALBERT EINSTEIN
Il fisico Albert Einstein nato in Germania poi cittadino svizzero e quindi statunitense (Ulm
Wuumlrttemberg 1879 - Princeton New Jersey 1955) contribuigrave piugrave di qualsiasi altro scienziato alla
moderna visione della realtagrave fisica del sec XX Sulla scia degli eventi della prima guerra mondiale
le teorie di Einstein specialmente la sua teoria della relativitagrave sembrarono a molte persone la via
per giungere a una qualitagrave di pensiero libera e incontaminata che la guerra e le sue conseguenze
avevano praticamente eliminato Raramente uno scienziato ha suscitato tanto interesse nellrsquoopinione
pubblica per la sua dedizione allrsquoaccrescimento della conoscenza
Primi anni di vita
Quando Einstein era bambino i suoi genitori ebrei non osservanti si trasferirono da Ulm a
Monaco di Baviera La sua famiglia si occupava della fabbricazione di apparecchi elettrici ma nel
1894 la ditta falligrave e quindi gli Einstein andarono a vivere a Milano Fu in questo periodo che Albert
Einstein decise ufficialmente di rifiutare la sua cittadinanza tedesca Lrsquoanno seguente senza aver
ancora terminato la scuola secondaria Einstein non riuscigrave a superare lrsquoesame di ammissione a un
corso di ingegneria elettrica presso lrsquoIstituto federale svizzero per la tecnologia (il Politecnico di
Zurigo) Passograve quindi lrsquoanno successivo nei pressi di Aarau frequentando la scuola secondaria
cantonale dove trovograve insegnanti eccellenti e ottime opportunitagrave per lo studio della fisica Einstein
tornograve quindi nel 1896 al Politecnico di Zurigo dove ebbe tra i suoi maestri il fisico Hermann
Minkowski e dove nel 1900 conseguigrave il diploma per lrsquoinsegnamento della matematica e della fisica
nelle scuole secondarie Nel 1901 assunta la cittadinanza svizzera si sposograve con una studentessa di
origine serba Dopo circa due anni ottenne un posto allrsquoufficio brevetti svizzero di Berna Il lavoro
lo occupava molto ma proprio durante questo periodo dal 1902 al 1909 Einstein pubblicograve una
sorprendente serie di articoli di fisica teorica scrivendo la maggior parte di questi lavori nei ritagli
di tempo e senza avere la possibilitagrave di contatti con la letteratura scientifica e con altri fisici teorici
Einstein presentograve uno di questi scritti allrsquoUniversitagrave di Zurigo per il conseguimento del dottorato
che ottenne nel 1905 Tre anni piugrave tardi spedigrave un secondo lavoro allrsquoUniversitagrave di Berna diventando
libero docente o lettore di quella Universitagrave Infine lrsquoanno successivo Einstein ricevette un
incarico di professore associato di fisica allrsquoUniversitagrave di Zurigo Nel 1909 Einstein fu riconosciuto
studioso e pensatore scientifico di primo piano in tutta lrsquoEuropa di lingua tedesca In rapida
successione tenne insegnamenti di fisica allrsquoUniversitagrave tedesca di Praga e al Politecnico di Zurigo
Nel 1914 arrivograve a ricoprire lrsquoincarico piugrave prestigioso e meglio retribuito che un fisico teorico
potesse ottenere in Europa professore alla Kaiser Wilhelm Gesellschaft di Berlino Sebbene
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Einstein avesse un doppio incarico di insegnamento allrsquoUniversitagrave di Berlino da questo periodo in
poi non tenne piugrave alcun corso universitario regolare Rimase perograve allrsquointerno dellrsquoUniversitagrave fino al
1933 e da quellrsquoanno fino al 1955 anno della sua morte ricoprigrave un equivalente incarico di ricerca
presso lrsquoInstitute for Advanced Study di Princeton New Jersey
La sua opera scientifica
Nel primo dei tre lavori pubblicati nel 1905 Einstein esaminograve il fenomeno scoperto da Max
Planck per il quale lrsquoenergia elettromagnetica sembra essere emessa dagli oggetti radianti in
quantitagrave discrete Lrsquoenergia di queste entitagrave i cosiddetti quanti di luce era direttamente
proporzionale alla frequenza della radiazione Questa circostanza dava abbastanza da pensare
percheacute la teoria elettromagnetica classica basata sulle equazioni di Maxwell e sulle leggi della
termodinamica aveva stabilito che lrsquoenergia elettromagnetica consisteva in onde propagantisi in un
mezzo che pervade tutto lo spazio ldquolrsquoetere luminifero e che le onde avrebbero potuto contenere
quantitagrave qualsiasi di energia anche quantitagrave comunque piccole Einstein utilizzograve lrsquoipotesi
quantistica di Planck per descrivere la radiazione elettromagnetica visibile cioegrave la luce Secondo il
pensiero euristico di Einstein la luce puograve essere immaginata come formata da particelle discrete di
radiazione Einstein si servigrave poi di questa interpretazione per spiegare lrsquoeffetto fotoelettrico per il
quale certi metalli emettono elettroni quando vengono colpiti da radiazioni luminose di determinate
frequenze Questa teoria e la sua seguente elaborazione sviluppata dallo scienziato stesso ha
costituito la base di gran parte della meccanica quantistica Il secondo dei lavori che Einstein
pubblicograve nel 1905 una memoria negli Annalen der Physik intitolata Zur Elektrodynamik bewegter
Koumlrper nella quale erano esposti i principi della sua teoria oggi nota della relativitagrave ristretta che
doveva sconvolgere le concezioni della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione
delle ricerche scientifiche la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche devono essere le stesse
per ogni sistema di riferimento inerziale e che la velocitagrave della luce nel vuoto egrave una costante ed egrave
indipendente da quella della sorgente luminosa Einstein in quel periodo era a conoscenza della
teoria dellrsquoelettrone sviluppata da Hendrick Antoon Lorentz secondo la quale la massa di un
elettrone aumenta se la sua velocitagrave si avvicina a quella della luce Inoltre Einstein sapeva che la
teoria dellrsquoelettrone basata sulle equazioni di Maxwell presupponeva lrsquoesistenza dellrsquoetere ma che
i tentativi fatti per determinarne le proprietagrave fisiche non avevano avuto successo Einstein perciograve
formulograve lrsquoipotesi che le equazioni che descrivono il moto di un elettrone possano in effetti
descrivere il moto non accelerato di qualsiasi particella e di qualsiasi corpo opportunamente definito
come rigido Basograve la sua nuova cinematica sulla reinterpretazione del principio di relativitagrave classico
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cioegrave che le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema di riferimento Come
seconda ipotesi fondamentale Einstein suppose che la velocitagrave della luce rimanesse costante in tutti i
sistemi di riferimento come era previsto dalla teoria maxwelliana classica e abbandonograve lrsquoipotesi
dellrsquoetere cosmico dato che non aveva alcun ruolo nella sua cinematica e nella sua
reinterpretazione della teoria dellrsquoelettrone di Lorentz Una conseguenza della teoria di Einstein egrave il
fenomeno della dilatazione del tempo per cui il tempo analogamente a ciograve che avviene per la
lunghezza e la massa egrave funzione della velocitagrave del sistema di riferimento Alcuni mesi piugrave tardi ma
sempre nel 1905 Einstein elaborograve la teoria secondo la quale in un certo senso massa ed energia
sono equivalenti Einstein non fu il primo a proporre tutti gli elementi che facevano parte della
teoria della relativitagrave speciale ma fu il primo a unificare importanti enunciazioni della meccanica
classica e dellrsquoelettrodinamica maxwelliana Il terzo lavoro di Einstein pubblicato nel 1905
riguardava la meccanica statistica un campo di studio elaborato tra gli altri da Ludwig Boltzmann e
Josiah Willard Gibbs Senza conoscere le ricerche di Gibbs Einstein sviluppograve il lavoro di
Boltzmann e calcolograve la traiettoria media di una particella microscopica urtata in collisioni casuali
dalle molecole di un fluido o di un gas Einstein osservograve che i suoi calcoli potevano spiegare il
fenomeno del moto browniano cioegrave il movimento disordinato del polline immerso in un liquido
osservato per la prima volta dal botanico inglese Robert Brown Il lavoro di Einstein dimostrograve
lrsquoesistenza di molecole di dimensioni atomiche esistenza che aveva giagrave dato origine a numerose
discussioni teoriche I suoi risultati furono ottenuti indipendentemente anche dal fisico polacco
Marian von Smoluchowski e piugrave tardi vennero rielaborati dal fisico francese Jean Perrin Grazie a
tale teoria fu possibile ottenere una diversa e diretta valutazione del numero di Avogadro Questi
studi gli valsero la nomina a professore ordinario di fisica teorica presso lrsquouniversitagrave tedesca di
Praga (1911-1912) e poi quella di professore ordinario di matematiche superiori presso il
politecnico di Zurigo (1912-1913) nel 1913 senza rinunciare alla cittadinanza svizzera accettograve
lrsquoincarico per lrsquoinsegnamento della fisica e della matematica presso lrsquoAccademia delle scienze
prussiana nel 1914 si stabiligrave definitivamente in Germania e nello stesso anno succedette a J E
Vanrsquot Hoff nella direzione del Kaiser Wilhelm Institut a Berlino passograve quindi a seconde nozze con
una sua cugina
Dopo il 1905 Einstein continuograve a lavorare in tutti e tre questi campi Contribuigrave largamente agli
sviluppi della teoria quantistica ma cercograve soprattutto di ampliare la teoria della relativitagrave speciale
estendendola ai fenomeni concernenti lrsquoaccelerazione La chiave per questa elaborazione vide la
luce nel 1907 con lrsquoenunciazione del principio di equivalenza secondo il quale lrsquoaccelerazione
gravitazionale non si puograve distinguere a priori dallrsquoaccelerazione causata da forze meccaniche la
massa gravitazionale egrave perciograve identica alla massa inerziale Einstein elevograve questo principio che egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
implicito nelle teorie di Isaac Newton a principio guida del suo tentativo di spiegare sia
lrsquoaccelerazione elettromagnetica che quella gravitazionale come facenti parte di un unico insieme di
leggi fisiche Cosigrave nel 1907 propose che se la massa egrave equivalente allrsquoenergia il principio di
equivalenza richiede che la massa gravitazionale interagisca con la massa apparente della radiazione
elettromagnetica compresa quella della radiazione luminosa Nel 1911 Einstein fu in grado di
prevedere che un raggio di luce proveniente da una stella lontana passando vicino al Sole viene
attratto e leggermente deviato in direzione della massa solare Allo stesso modo la luce che si
irradia dal Sole interagisce con la massa solare e il risultato di questa interazione egrave una leggera
variazione dello spettro ottico solare verso la sua estremitagrave infrarossa A questo punto Einstein
sapeva anche che ogni nuova teoria della gravitazione avrebbe dovuto tenere conto di una piccola
ma persistente anomalia del moto del pianeta Mercurio intorno al Sole Verso il 1912 Einstein iniziograve
una nuova fase delle sue ricerche sulla gravitazione con lrsquoaiuto del matematico Marcel Grossman
suo amico per riformulare le sue teorie utilizzando il calcolo tensoriale elaborato da Tullio Levi-
Civita e Gregorio Ricci-Cubastro Il calcolo tensoriale facilitava enormemente i calcoli nello
spazio-tempo a quattro dimensioni Einstein ricavograve questa nozione da unrsquoelaborazione matematica
della sua teoria della relativitagrave speciale fatta da Hermann Minkowski Nel 1916 nella memoria
intitolata Die Grundlagen der allgemeinen Relativitaumltstheorie espose in forma definitiva la sua
teoria della relativitagrave generale dove in base al postulato dellrsquoequivalenza fra tutti i sistemi inerziali
e non inerziali formulograve una nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato
da ogni corpo materiale egrave rappresentato come una modificazione delle proprietagrave geometriche dello
spazio fisico Come conseguenza di ciograve la geometria euclidea risultograve insufficiente a descrivere le
leggi secondo le quali i corpi si comportano nello spazio infatti la curvatura dello spazio
ipotizzata dalla teoria induce a considerare la retta il piano e le altre entitagrave geometriche il principio
drsquoinerzia e le altre leggi classiche della teoria newtoniana della gravitazione universale come casi
limite validi solo con grandissima approssimazione per lo spazio del nostro sistema planetario La
formulazione matematica della teoria fu possibile in quanto Einstein adottograve la nuova matematica
non euclidea formulata da Riemann In essa il campo gravitazionale era espresso da equazioni
covarianti percheacute cosigrave come per le equazioni di Maxwell le equazioni del campo assumono la
stessa forma in tutti i sistemi di riferimento equivalenti Dimostrando la propria validitagrave fin
dallrsquoinizio le equazioni covarianti del campo fornirono il moto osservato di Mercurio intorno al
Sole La teoria della relativitagrave generale di Einstein nella sua forma originale egrave stata verificata in
numerose occasioni e in particolar modo nelle spedizioni per le eclissi solari le quali permisero di
verificare la previsione di Einstein per la deflessione della luce dovuta al campo gravitazionale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
Pagina 27
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
Pagina 31
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
Pagina 40
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
Pagina 42
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
Pagina 53
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
Pagina 54
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
Pagina 55
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Obiettivi specifici
Conoscenze (obiettivi cognitivi)
bull Conoscere le trasformazioni di Lorentz
bull Conoscere i postulati della relativitagrave speciale
bull Conoscere la dilatazione dei tempi
bull Conoscere la contrazione delle lunghezze
bull Conoscere la composizione delle velocitagrave relativistica
bull Conoscere la quantitagrave di moto relativistica
bull Conoscere la relazione tra massa ed energia
bull Conoscere lrsquoenergia cinetica relativistica
Competenze (obiettivi operativi)
bull Saper determinare le trasformazioni delle coordinate
bull Saper determinare la velocitagrave relativa relativistica
bull Saper determinare la dilatazione del tempo
bull Saper determinare la contrazione della lunghezza
bull Saper determinare la quantitagrave di moto relativistica
bull Saper determinare lrsquoenergia cinetica relativistica
Capacitagrave (obiettivi metacognitivi)
bull Riconoscere la stretta analogia tra relativitagrave e mondo fisico
bull Acquisire la capacitagrave di leggere ed interpretare fenomeni del mondo reale e fisico
applicando le competenze matematiche acquisite
bull Saper utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite per risolvere problemi
bull Essere in grado di riconoscere in contesti diversi la presenza di fenomeni relativistici
ed essere in grado di trarre informazioni sul fenomeno che rappresentano utilizzando
le conoscenze e competenze acquisite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
SVILUPPO DEI CONTENUTI
There was this huge world out there independent of us human beings and standing before
us like a great eternal riddle at least partly accessible to our inspection and thought The
contemplation of that world beckoned like a liberation
It is almost a miracle that modern teaching methods have not yet entirely strangled the
holy curiosity of inquiry for what this delicate little plant needs more than anything
besides stimulation is freedom
When the Special Theory of Relativity began to germinate in me I was visited by all sorts
of nervous conflicts I used to go away for weeks in a state of confusion
It followed from the special theory of relativity that mass and energy are both but different
manifestations of the same thing -- a somewhat unfamiliar conception for the average mind
Furthermore the equation E is equal to m c-squared in which energy is put equal to mass
multiplied by the square of the velocity of light showed that very small amounts of mass may be
converted into a very large amount of energy and vice versa The mass and energy were in fact
equivalent according to the formula mentioned before This was demonstrated by Cockcroft and
Walton in 1932 experimentally
The physicist cannot simply surrender to the philosopher the critical contemplation of the
theoretical foundations for he himself knows best and feels most surely where the shoe
pinches he must try to make clear in his own mind just how far the concepts which he
uses are justified The whole of science is nothing more than a refinement of everyday
thinking
Dear Mother -- Good news today HA Lorentz has wired me that the British expeditions
have actually proved the light deflection near the sun
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA VITA E LE OPERE DI ALBERT EINSTEIN
Il fisico Albert Einstein nato in Germania poi cittadino svizzero e quindi statunitense (Ulm
Wuumlrttemberg 1879 - Princeton New Jersey 1955) contribuigrave piugrave di qualsiasi altro scienziato alla
moderna visione della realtagrave fisica del sec XX Sulla scia degli eventi della prima guerra mondiale
le teorie di Einstein specialmente la sua teoria della relativitagrave sembrarono a molte persone la via
per giungere a una qualitagrave di pensiero libera e incontaminata che la guerra e le sue conseguenze
avevano praticamente eliminato Raramente uno scienziato ha suscitato tanto interesse nellrsquoopinione
pubblica per la sua dedizione allrsquoaccrescimento della conoscenza
Primi anni di vita
Quando Einstein era bambino i suoi genitori ebrei non osservanti si trasferirono da Ulm a
Monaco di Baviera La sua famiglia si occupava della fabbricazione di apparecchi elettrici ma nel
1894 la ditta falligrave e quindi gli Einstein andarono a vivere a Milano Fu in questo periodo che Albert
Einstein decise ufficialmente di rifiutare la sua cittadinanza tedesca Lrsquoanno seguente senza aver
ancora terminato la scuola secondaria Einstein non riuscigrave a superare lrsquoesame di ammissione a un
corso di ingegneria elettrica presso lrsquoIstituto federale svizzero per la tecnologia (il Politecnico di
Zurigo) Passograve quindi lrsquoanno successivo nei pressi di Aarau frequentando la scuola secondaria
cantonale dove trovograve insegnanti eccellenti e ottime opportunitagrave per lo studio della fisica Einstein
tornograve quindi nel 1896 al Politecnico di Zurigo dove ebbe tra i suoi maestri il fisico Hermann
Minkowski e dove nel 1900 conseguigrave il diploma per lrsquoinsegnamento della matematica e della fisica
nelle scuole secondarie Nel 1901 assunta la cittadinanza svizzera si sposograve con una studentessa di
origine serba Dopo circa due anni ottenne un posto allrsquoufficio brevetti svizzero di Berna Il lavoro
lo occupava molto ma proprio durante questo periodo dal 1902 al 1909 Einstein pubblicograve una
sorprendente serie di articoli di fisica teorica scrivendo la maggior parte di questi lavori nei ritagli
di tempo e senza avere la possibilitagrave di contatti con la letteratura scientifica e con altri fisici teorici
Einstein presentograve uno di questi scritti allrsquoUniversitagrave di Zurigo per il conseguimento del dottorato
che ottenne nel 1905 Tre anni piugrave tardi spedigrave un secondo lavoro allrsquoUniversitagrave di Berna diventando
libero docente o lettore di quella Universitagrave Infine lrsquoanno successivo Einstein ricevette un
incarico di professore associato di fisica allrsquoUniversitagrave di Zurigo Nel 1909 Einstein fu riconosciuto
studioso e pensatore scientifico di primo piano in tutta lrsquoEuropa di lingua tedesca In rapida
successione tenne insegnamenti di fisica allrsquoUniversitagrave tedesca di Praga e al Politecnico di Zurigo
Nel 1914 arrivograve a ricoprire lrsquoincarico piugrave prestigioso e meglio retribuito che un fisico teorico
potesse ottenere in Europa professore alla Kaiser Wilhelm Gesellschaft di Berlino Sebbene
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Einstein avesse un doppio incarico di insegnamento allrsquoUniversitagrave di Berlino da questo periodo in
poi non tenne piugrave alcun corso universitario regolare Rimase perograve allrsquointerno dellrsquoUniversitagrave fino al
1933 e da quellrsquoanno fino al 1955 anno della sua morte ricoprigrave un equivalente incarico di ricerca
presso lrsquoInstitute for Advanced Study di Princeton New Jersey
La sua opera scientifica
Nel primo dei tre lavori pubblicati nel 1905 Einstein esaminograve il fenomeno scoperto da Max
Planck per il quale lrsquoenergia elettromagnetica sembra essere emessa dagli oggetti radianti in
quantitagrave discrete Lrsquoenergia di queste entitagrave i cosiddetti quanti di luce era direttamente
proporzionale alla frequenza della radiazione Questa circostanza dava abbastanza da pensare
percheacute la teoria elettromagnetica classica basata sulle equazioni di Maxwell e sulle leggi della
termodinamica aveva stabilito che lrsquoenergia elettromagnetica consisteva in onde propagantisi in un
mezzo che pervade tutto lo spazio ldquolrsquoetere luminifero e che le onde avrebbero potuto contenere
quantitagrave qualsiasi di energia anche quantitagrave comunque piccole Einstein utilizzograve lrsquoipotesi
quantistica di Planck per descrivere la radiazione elettromagnetica visibile cioegrave la luce Secondo il
pensiero euristico di Einstein la luce puograve essere immaginata come formata da particelle discrete di
radiazione Einstein si servigrave poi di questa interpretazione per spiegare lrsquoeffetto fotoelettrico per il
quale certi metalli emettono elettroni quando vengono colpiti da radiazioni luminose di determinate
frequenze Questa teoria e la sua seguente elaborazione sviluppata dallo scienziato stesso ha
costituito la base di gran parte della meccanica quantistica Il secondo dei lavori che Einstein
pubblicograve nel 1905 una memoria negli Annalen der Physik intitolata Zur Elektrodynamik bewegter
Koumlrper nella quale erano esposti i principi della sua teoria oggi nota della relativitagrave ristretta che
doveva sconvolgere le concezioni della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione
delle ricerche scientifiche la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche devono essere le stesse
per ogni sistema di riferimento inerziale e che la velocitagrave della luce nel vuoto egrave una costante ed egrave
indipendente da quella della sorgente luminosa Einstein in quel periodo era a conoscenza della
teoria dellrsquoelettrone sviluppata da Hendrick Antoon Lorentz secondo la quale la massa di un
elettrone aumenta se la sua velocitagrave si avvicina a quella della luce Inoltre Einstein sapeva che la
teoria dellrsquoelettrone basata sulle equazioni di Maxwell presupponeva lrsquoesistenza dellrsquoetere ma che
i tentativi fatti per determinarne le proprietagrave fisiche non avevano avuto successo Einstein perciograve
formulograve lrsquoipotesi che le equazioni che descrivono il moto di un elettrone possano in effetti
descrivere il moto non accelerato di qualsiasi particella e di qualsiasi corpo opportunamente definito
come rigido Basograve la sua nuova cinematica sulla reinterpretazione del principio di relativitagrave classico
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cioegrave che le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema di riferimento Come
seconda ipotesi fondamentale Einstein suppose che la velocitagrave della luce rimanesse costante in tutti i
sistemi di riferimento come era previsto dalla teoria maxwelliana classica e abbandonograve lrsquoipotesi
dellrsquoetere cosmico dato che non aveva alcun ruolo nella sua cinematica e nella sua
reinterpretazione della teoria dellrsquoelettrone di Lorentz Una conseguenza della teoria di Einstein egrave il
fenomeno della dilatazione del tempo per cui il tempo analogamente a ciograve che avviene per la
lunghezza e la massa egrave funzione della velocitagrave del sistema di riferimento Alcuni mesi piugrave tardi ma
sempre nel 1905 Einstein elaborograve la teoria secondo la quale in un certo senso massa ed energia
sono equivalenti Einstein non fu il primo a proporre tutti gli elementi che facevano parte della
teoria della relativitagrave speciale ma fu il primo a unificare importanti enunciazioni della meccanica
classica e dellrsquoelettrodinamica maxwelliana Il terzo lavoro di Einstein pubblicato nel 1905
riguardava la meccanica statistica un campo di studio elaborato tra gli altri da Ludwig Boltzmann e
Josiah Willard Gibbs Senza conoscere le ricerche di Gibbs Einstein sviluppograve il lavoro di
Boltzmann e calcolograve la traiettoria media di una particella microscopica urtata in collisioni casuali
dalle molecole di un fluido o di un gas Einstein osservograve che i suoi calcoli potevano spiegare il
fenomeno del moto browniano cioegrave il movimento disordinato del polline immerso in un liquido
osservato per la prima volta dal botanico inglese Robert Brown Il lavoro di Einstein dimostrograve
lrsquoesistenza di molecole di dimensioni atomiche esistenza che aveva giagrave dato origine a numerose
discussioni teoriche I suoi risultati furono ottenuti indipendentemente anche dal fisico polacco
Marian von Smoluchowski e piugrave tardi vennero rielaborati dal fisico francese Jean Perrin Grazie a
tale teoria fu possibile ottenere una diversa e diretta valutazione del numero di Avogadro Questi
studi gli valsero la nomina a professore ordinario di fisica teorica presso lrsquouniversitagrave tedesca di
Praga (1911-1912) e poi quella di professore ordinario di matematiche superiori presso il
politecnico di Zurigo (1912-1913) nel 1913 senza rinunciare alla cittadinanza svizzera accettograve
lrsquoincarico per lrsquoinsegnamento della fisica e della matematica presso lrsquoAccademia delle scienze
prussiana nel 1914 si stabiligrave definitivamente in Germania e nello stesso anno succedette a J E
Vanrsquot Hoff nella direzione del Kaiser Wilhelm Institut a Berlino passograve quindi a seconde nozze con
una sua cugina
Dopo il 1905 Einstein continuograve a lavorare in tutti e tre questi campi Contribuigrave largamente agli
sviluppi della teoria quantistica ma cercograve soprattutto di ampliare la teoria della relativitagrave speciale
estendendola ai fenomeni concernenti lrsquoaccelerazione La chiave per questa elaborazione vide la
luce nel 1907 con lrsquoenunciazione del principio di equivalenza secondo il quale lrsquoaccelerazione
gravitazionale non si puograve distinguere a priori dallrsquoaccelerazione causata da forze meccaniche la
massa gravitazionale egrave perciograve identica alla massa inerziale Einstein elevograve questo principio che egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
implicito nelle teorie di Isaac Newton a principio guida del suo tentativo di spiegare sia
lrsquoaccelerazione elettromagnetica che quella gravitazionale come facenti parte di un unico insieme di
leggi fisiche Cosigrave nel 1907 propose che se la massa egrave equivalente allrsquoenergia il principio di
equivalenza richiede che la massa gravitazionale interagisca con la massa apparente della radiazione
elettromagnetica compresa quella della radiazione luminosa Nel 1911 Einstein fu in grado di
prevedere che un raggio di luce proveniente da una stella lontana passando vicino al Sole viene
attratto e leggermente deviato in direzione della massa solare Allo stesso modo la luce che si
irradia dal Sole interagisce con la massa solare e il risultato di questa interazione egrave una leggera
variazione dello spettro ottico solare verso la sua estremitagrave infrarossa A questo punto Einstein
sapeva anche che ogni nuova teoria della gravitazione avrebbe dovuto tenere conto di una piccola
ma persistente anomalia del moto del pianeta Mercurio intorno al Sole Verso il 1912 Einstein iniziograve
una nuova fase delle sue ricerche sulla gravitazione con lrsquoaiuto del matematico Marcel Grossman
suo amico per riformulare le sue teorie utilizzando il calcolo tensoriale elaborato da Tullio Levi-
Civita e Gregorio Ricci-Cubastro Il calcolo tensoriale facilitava enormemente i calcoli nello
spazio-tempo a quattro dimensioni Einstein ricavograve questa nozione da unrsquoelaborazione matematica
della sua teoria della relativitagrave speciale fatta da Hermann Minkowski Nel 1916 nella memoria
intitolata Die Grundlagen der allgemeinen Relativitaumltstheorie espose in forma definitiva la sua
teoria della relativitagrave generale dove in base al postulato dellrsquoequivalenza fra tutti i sistemi inerziali
e non inerziali formulograve una nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato
da ogni corpo materiale egrave rappresentato come una modificazione delle proprietagrave geometriche dello
spazio fisico Come conseguenza di ciograve la geometria euclidea risultograve insufficiente a descrivere le
leggi secondo le quali i corpi si comportano nello spazio infatti la curvatura dello spazio
ipotizzata dalla teoria induce a considerare la retta il piano e le altre entitagrave geometriche il principio
drsquoinerzia e le altre leggi classiche della teoria newtoniana della gravitazione universale come casi
limite validi solo con grandissima approssimazione per lo spazio del nostro sistema planetario La
formulazione matematica della teoria fu possibile in quanto Einstein adottograve la nuova matematica
non euclidea formulata da Riemann In essa il campo gravitazionale era espresso da equazioni
covarianti percheacute cosigrave come per le equazioni di Maxwell le equazioni del campo assumono la
stessa forma in tutti i sistemi di riferimento equivalenti Dimostrando la propria validitagrave fin
dallrsquoinizio le equazioni covarianti del campo fornirono il moto osservato di Mercurio intorno al
Sole La teoria della relativitagrave generale di Einstein nella sua forma originale egrave stata verificata in
numerose occasioni e in particolar modo nelle spedizioni per le eclissi solari le quali permisero di
verificare la previsione di Einstein per la deflessione della luce dovuta al campo gravitazionale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
SVILUPPO DEI CONTENUTI
There was this huge world out there independent of us human beings and standing before
us like a great eternal riddle at least partly accessible to our inspection and thought The
contemplation of that world beckoned like a liberation
It is almost a miracle that modern teaching methods have not yet entirely strangled the
holy curiosity of inquiry for what this delicate little plant needs more than anything
besides stimulation is freedom
When the Special Theory of Relativity began to germinate in me I was visited by all sorts
of nervous conflicts I used to go away for weeks in a state of confusion
It followed from the special theory of relativity that mass and energy are both but different
manifestations of the same thing -- a somewhat unfamiliar conception for the average mind
Furthermore the equation E is equal to m c-squared in which energy is put equal to mass
multiplied by the square of the velocity of light showed that very small amounts of mass may be
converted into a very large amount of energy and vice versa The mass and energy were in fact
equivalent according to the formula mentioned before This was demonstrated by Cockcroft and
Walton in 1932 experimentally
The physicist cannot simply surrender to the philosopher the critical contemplation of the
theoretical foundations for he himself knows best and feels most surely where the shoe
pinches he must try to make clear in his own mind just how far the concepts which he
uses are justified The whole of science is nothing more than a refinement of everyday
thinking
Dear Mother -- Good news today HA Lorentz has wired me that the British expeditions
have actually proved the light deflection near the sun
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LA VITA E LE OPERE DI ALBERT EINSTEIN
Il fisico Albert Einstein nato in Germania poi cittadino svizzero e quindi statunitense (Ulm
Wuumlrttemberg 1879 - Princeton New Jersey 1955) contribuigrave piugrave di qualsiasi altro scienziato alla
moderna visione della realtagrave fisica del sec XX Sulla scia degli eventi della prima guerra mondiale
le teorie di Einstein specialmente la sua teoria della relativitagrave sembrarono a molte persone la via
per giungere a una qualitagrave di pensiero libera e incontaminata che la guerra e le sue conseguenze
avevano praticamente eliminato Raramente uno scienziato ha suscitato tanto interesse nellrsquoopinione
pubblica per la sua dedizione allrsquoaccrescimento della conoscenza
Primi anni di vita
Quando Einstein era bambino i suoi genitori ebrei non osservanti si trasferirono da Ulm a
Monaco di Baviera La sua famiglia si occupava della fabbricazione di apparecchi elettrici ma nel
1894 la ditta falligrave e quindi gli Einstein andarono a vivere a Milano Fu in questo periodo che Albert
Einstein decise ufficialmente di rifiutare la sua cittadinanza tedesca Lrsquoanno seguente senza aver
ancora terminato la scuola secondaria Einstein non riuscigrave a superare lrsquoesame di ammissione a un
corso di ingegneria elettrica presso lrsquoIstituto federale svizzero per la tecnologia (il Politecnico di
Zurigo) Passograve quindi lrsquoanno successivo nei pressi di Aarau frequentando la scuola secondaria
cantonale dove trovograve insegnanti eccellenti e ottime opportunitagrave per lo studio della fisica Einstein
tornograve quindi nel 1896 al Politecnico di Zurigo dove ebbe tra i suoi maestri il fisico Hermann
Minkowski e dove nel 1900 conseguigrave il diploma per lrsquoinsegnamento della matematica e della fisica
nelle scuole secondarie Nel 1901 assunta la cittadinanza svizzera si sposograve con una studentessa di
origine serba Dopo circa due anni ottenne un posto allrsquoufficio brevetti svizzero di Berna Il lavoro
lo occupava molto ma proprio durante questo periodo dal 1902 al 1909 Einstein pubblicograve una
sorprendente serie di articoli di fisica teorica scrivendo la maggior parte di questi lavori nei ritagli
di tempo e senza avere la possibilitagrave di contatti con la letteratura scientifica e con altri fisici teorici
Einstein presentograve uno di questi scritti allrsquoUniversitagrave di Zurigo per il conseguimento del dottorato
che ottenne nel 1905 Tre anni piugrave tardi spedigrave un secondo lavoro allrsquoUniversitagrave di Berna diventando
libero docente o lettore di quella Universitagrave Infine lrsquoanno successivo Einstein ricevette un
incarico di professore associato di fisica allrsquoUniversitagrave di Zurigo Nel 1909 Einstein fu riconosciuto
studioso e pensatore scientifico di primo piano in tutta lrsquoEuropa di lingua tedesca In rapida
successione tenne insegnamenti di fisica allrsquoUniversitagrave tedesca di Praga e al Politecnico di Zurigo
Nel 1914 arrivograve a ricoprire lrsquoincarico piugrave prestigioso e meglio retribuito che un fisico teorico
potesse ottenere in Europa professore alla Kaiser Wilhelm Gesellschaft di Berlino Sebbene
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Einstein avesse un doppio incarico di insegnamento allrsquoUniversitagrave di Berlino da questo periodo in
poi non tenne piugrave alcun corso universitario regolare Rimase perograve allrsquointerno dellrsquoUniversitagrave fino al
1933 e da quellrsquoanno fino al 1955 anno della sua morte ricoprigrave un equivalente incarico di ricerca
presso lrsquoInstitute for Advanced Study di Princeton New Jersey
La sua opera scientifica
Nel primo dei tre lavori pubblicati nel 1905 Einstein esaminograve il fenomeno scoperto da Max
Planck per il quale lrsquoenergia elettromagnetica sembra essere emessa dagli oggetti radianti in
quantitagrave discrete Lrsquoenergia di queste entitagrave i cosiddetti quanti di luce era direttamente
proporzionale alla frequenza della radiazione Questa circostanza dava abbastanza da pensare
percheacute la teoria elettromagnetica classica basata sulle equazioni di Maxwell e sulle leggi della
termodinamica aveva stabilito che lrsquoenergia elettromagnetica consisteva in onde propagantisi in un
mezzo che pervade tutto lo spazio ldquolrsquoetere luminifero e che le onde avrebbero potuto contenere
quantitagrave qualsiasi di energia anche quantitagrave comunque piccole Einstein utilizzograve lrsquoipotesi
quantistica di Planck per descrivere la radiazione elettromagnetica visibile cioegrave la luce Secondo il
pensiero euristico di Einstein la luce puograve essere immaginata come formata da particelle discrete di
radiazione Einstein si servigrave poi di questa interpretazione per spiegare lrsquoeffetto fotoelettrico per il
quale certi metalli emettono elettroni quando vengono colpiti da radiazioni luminose di determinate
frequenze Questa teoria e la sua seguente elaborazione sviluppata dallo scienziato stesso ha
costituito la base di gran parte della meccanica quantistica Il secondo dei lavori che Einstein
pubblicograve nel 1905 una memoria negli Annalen der Physik intitolata Zur Elektrodynamik bewegter
Koumlrper nella quale erano esposti i principi della sua teoria oggi nota della relativitagrave ristretta che
doveva sconvolgere le concezioni della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione
delle ricerche scientifiche la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche devono essere le stesse
per ogni sistema di riferimento inerziale e che la velocitagrave della luce nel vuoto egrave una costante ed egrave
indipendente da quella della sorgente luminosa Einstein in quel periodo era a conoscenza della
teoria dellrsquoelettrone sviluppata da Hendrick Antoon Lorentz secondo la quale la massa di un
elettrone aumenta se la sua velocitagrave si avvicina a quella della luce Inoltre Einstein sapeva che la
teoria dellrsquoelettrone basata sulle equazioni di Maxwell presupponeva lrsquoesistenza dellrsquoetere ma che
i tentativi fatti per determinarne le proprietagrave fisiche non avevano avuto successo Einstein perciograve
formulograve lrsquoipotesi che le equazioni che descrivono il moto di un elettrone possano in effetti
descrivere il moto non accelerato di qualsiasi particella e di qualsiasi corpo opportunamente definito
come rigido Basograve la sua nuova cinematica sulla reinterpretazione del principio di relativitagrave classico
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cioegrave che le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema di riferimento Come
seconda ipotesi fondamentale Einstein suppose che la velocitagrave della luce rimanesse costante in tutti i
sistemi di riferimento come era previsto dalla teoria maxwelliana classica e abbandonograve lrsquoipotesi
dellrsquoetere cosmico dato che non aveva alcun ruolo nella sua cinematica e nella sua
reinterpretazione della teoria dellrsquoelettrone di Lorentz Una conseguenza della teoria di Einstein egrave il
fenomeno della dilatazione del tempo per cui il tempo analogamente a ciograve che avviene per la
lunghezza e la massa egrave funzione della velocitagrave del sistema di riferimento Alcuni mesi piugrave tardi ma
sempre nel 1905 Einstein elaborograve la teoria secondo la quale in un certo senso massa ed energia
sono equivalenti Einstein non fu il primo a proporre tutti gli elementi che facevano parte della
teoria della relativitagrave speciale ma fu il primo a unificare importanti enunciazioni della meccanica
classica e dellrsquoelettrodinamica maxwelliana Il terzo lavoro di Einstein pubblicato nel 1905
riguardava la meccanica statistica un campo di studio elaborato tra gli altri da Ludwig Boltzmann e
Josiah Willard Gibbs Senza conoscere le ricerche di Gibbs Einstein sviluppograve il lavoro di
Boltzmann e calcolograve la traiettoria media di una particella microscopica urtata in collisioni casuali
dalle molecole di un fluido o di un gas Einstein osservograve che i suoi calcoli potevano spiegare il
fenomeno del moto browniano cioegrave il movimento disordinato del polline immerso in un liquido
osservato per la prima volta dal botanico inglese Robert Brown Il lavoro di Einstein dimostrograve
lrsquoesistenza di molecole di dimensioni atomiche esistenza che aveva giagrave dato origine a numerose
discussioni teoriche I suoi risultati furono ottenuti indipendentemente anche dal fisico polacco
Marian von Smoluchowski e piugrave tardi vennero rielaborati dal fisico francese Jean Perrin Grazie a
tale teoria fu possibile ottenere una diversa e diretta valutazione del numero di Avogadro Questi
studi gli valsero la nomina a professore ordinario di fisica teorica presso lrsquouniversitagrave tedesca di
Praga (1911-1912) e poi quella di professore ordinario di matematiche superiori presso il
politecnico di Zurigo (1912-1913) nel 1913 senza rinunciare alla cittadinanza svizzera accettograve
lrsquoincarico per lrsquoinsegnamento della fisica e della matematica presso lrsquoAccademia delle scienze
prussiana nel 1914 si stabiligrave definitivamente in Germania e nello stesso anno succedette a J E
Vanrsquot Hoff nella direzione del Kaiser Wilhelm Institut a Berlino passograve quindi a seconde nozze con
una sua cugina
Dopo il 1905 Einstein continuograve a lavorare in tutti e tre questi campi Contribuigrave largamente agli
sviluppi della teoria quantistica ma cercograve soprattutto di ampliare la teoria della relativitagrave speciale
estendendola ai fenomeni concernenti lrsquoaccelerazione La chiave per questa elaborazione vide la
luce nel 1907 con lrsquoenunciazione del principio di equivalenza secondo il quale lrsquoaccelerazione
gravitazionale non si puograve distinguere a priori dallrsquoaccelerazione causata da forze meccaniche la
massa gravitazionale egrave perciograve identica alla massa inerziale Einstein elevograve questo principio che egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
implicito nelle teorie di Isaac Newton a principio guida del suo tentativo di spiegare sia
lrsquoaccelerazione elettromagnetica che quella gravitazionale come facenti parte di un unico insieme di
leggi fisiche Cosigrave nel 1907 propose che se la massa egrave equivalente allrsquoenergia il principio di
equivalenza richiede che la massa gravitazionale interagisca con la massa apparente della radiazione
elettromagnetica compresa quella della radiazione luminosa Nel 1911 Einstein fu in grado di
prevedere che un raggio di luce proveniente da una stella lontana passando vicino al Sole viene
attratto e leggermente deviato in direzione della massa solare Allo stesso modo la luce che si
irradia dal Sole interagisce con la massa solare e il risultato di questa interazione egrave una leggera
variazione dello spettro ottico solare verso la sua estremitagrave infrarossa A questo punto Einstein
sapeva anche che ogni nuova teoria della gravitazione avrebbe dovuto tenere conto di una piccola
ma persistente anomalia del moto del pianeta Mercurio intorno al Sole Verso il 1912 Einstein iniziograve
una nuova fase delle sue ricerche sulla gravitazione con lrsquoaiuto del matematico Marcel Grossman
suo amico per riformulare le sue teorie utilizzando il calcolo tensoriale elaborato da Tullio Levi-
Civita e Gregorio Ricci-Cubastro Il calcolo tensoriale facilitava enormemente i calcoli nello
spazio-tempo a quattro dimensioni Einstein ricavograve questa nozione da unrsquoelaborazione matematica
della sua teoria della relativitagrave speciale fatta da Hermann Minkowski Nel 1916 nella memoria
intitolata Die Grundlagen der allgemeinen Relativitaumltstheorie espose in forma definitiva la sua
teoria della relativitagrave generale dove in base al postulato dellrsquoequivalenza fra tutti i sistemi inerziali
e non inerziali formulograve una nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato
da ogni corpo materiale egrave rappresentato come una modificazione delle proprietagrave geometriche dello
spazio fisico Come conseguenza di ciograve la geometria euclidea risultograve insufficiente a descrivere le
leggi secondo le quali i corpi si comportano nello spazio infatti la curvatura dello spazio
ipotizzata dalla teoria induce a considerare la retta il piano e le altre entitagrave geometriche il principio
drsquoinerzia e le altre leggi classiche della teoria newtoniana della gravitazione universale come casi
limite validi solo con grandissima approssimazione per lo spazio del nostro sistema planetario La
formulazione matematica della teoria fu possibile in quanto Einstein adottograve la nuova matematica
non euclidea formulata da Riemann In essa il campo gravitazionale era espresso da equazioni
covarianti percheacute cosigrave come per le equazioni di Maxwell le equazioni del campo assumono la
stessa forma in tutti i sistemi di riferimento equivalenti Dimostrando la propria validitagrave fin
dallrsquoinizio le equazioni covarianti del campo fornirono il moto osservato di Mercurio intorno al
Sole La teoria della relativitagrave generale di Einstein nella sua forma originale egrave stata verificata in
numerose occasioni e in particolar modo nelle spedizioni per le eclissi solari le quali permisero di
verificare la previsione di Einstein per la deflessione della luce dovuta al campo gravitazionale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
Pagina 36
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
Pagina 46
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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LA VITA E LE OPERE DI ALBERT EINSTEIN
Il fisico Albert Einstein nato in Germania poi cittadino svizzero e quindi statunitense (Ulm
Wuumlrttemberg 1879 - Princeton New Jersey 1955) contribuigrave piugrave di qualsiasi altro scienziato alla
moderna visione della realtagrave fisica del sec XX Sulla scia degli eventi della prima guerra mondiale
le teorie di Einstein specialmente la sua teoria della relativitagrave sembrarono a molte persone la via
per giungere a una qualitagrave di pensiero libera e incontaminata che la guerra e le sue conseguenze
avevano praticamente eliminato Raramente uno scienziato ha suscitato tanto interesse nellrsquoopinione
pubblica per la sua dedizione allrsquoaccrescimento della conoscenza
Primi anni di vita
Quando Einstein era bambino i suoi genitori ebrei non osservanti si trasferirono da Ulm a
Monaco di Baviera La sua famiglia si occupava della fabbricazione di apparecchi elettrici ma nel
1894 la ditta falligrave e quindi gli Einstein andarono a vivere a Milano Fu in questo periodo che Albert
Einstein decise ufficialmente di rifiutare la sua cittadinanza tedesca Lrsquoanno seguente senza aver
ancora terminato la scuola secondaria Einstein non riuscigrave a superare lrsquoesame di ammissione a un
corso di ingegneria elettrica presso lrsquoIstituto federale svizzero per la tecnologia (il Politecnico di
Zurigo) Passograve quindi lrsquoanno successivo nei pressi di Aarau frequentando la scuola secondaria
cantonale dove trovograve insegnanti eccellenti e ottime opportunitagrave per lo studio della fisica Einstein
tornograve quindi nel 1896 al Politecnico di Zurigo dove ebbe tra i suoi maestri il fisico Hermann
Minkowski e dove nel 1900 conseguigrave il diploma per lrsquoinsegnamento della matematica e della fisica
nelle scuole secondarie Nel 1901 assunta la cittadinanza svizzera si sposograve con una studentessa di
origine serba Dopo circa due anni ottenne un posto allrsquoufficio brevetti svizzero di Berna Il lavoro
lo occupava molto ma proprio durante questo periodo dal 1902 al 1909 Einstein pubblicograve una
sorprendente serie di articoli di fisica teorica scrivendo la maggior parte di questi lavori nei ritagli
di tempo e senza avere la possibilitagrave di contatti con la letteratura scientifica e con altri fisici teorici
Einstein presentograve uno di questi scritti allrsquoUniversitagrave di Zurigo per il conseguimento del dottorato
che ottenne nel 1905 Tre anni piugrave tardi spedigrave un secondo lavoro allrsquoUniversitagrave di Berna diventando
libero docente o lettore di quella Universitagrave Infine lrsquoanno successivo Einstein ricevette un
incarico di professore associato di fisica allrsquoUniversitagrave di Zurigo Nel 1909 Einstein fu riconosciuto
studioso e pensatore scientifico di primo piano in tutta lrsquoEuropa di lingua tedesca In rapida
successione tenne insegnamenti di fisica allrsquoUniversitagrave tedesca di Praga e al Politecnico di Zurigo
Nel 1914 arrivograve a ricoprire lrsquoincarico piugrave prestigioso e meglio retribuito che un fisico teorico
potesse ottenere in Europa professore alla Kaiser Wilhelm Gesellschaft di Berlino Sebbene
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Einstein avesse un doppio incarico di insegnamento allrsquoUniversitagrave di Berlino da questo periodo in
poi non tenne piugrave alcun corso universitario regolare Rimase perograve allrsquointerno dellrsquoUniversitagrave fino al
1933 e da quellrsquoanno fino al 1955 anno della sua morte ricoprigrave un equivalente incarico di ricerca
presso lrsquoInstitute for Advanced Study di Princeton New Jersey
La sua opera scientifica
Nel primo dei tre lavori pubblicati nel 1905 Einstein esaminograve il fenomeno scoperto da Max
Planck per il quale lrsquoenergia elettromagnetica sembra essere emessa dagli oggetti radianti in
quantitagrave discrete Lrsquoenergia di queste entitagrave i cosiddetti quanti di luce era direttamente
proporzionale alla frequenza della radiazione Questa circostanza dava abbastanza da pensare
percheacute la teoria elettromagnetica classica basata sulle equazioni di Maxwell e sulle leggi della
termodinamica aveva stabilito che lrsquoenergia elettromagnetica consisteva in onde propagantisi in un
mezzo che pervade tutto lo spazio ldquolrsquoetere luminifero e che le onde avrebbero potuto contenere
quantitagrave qualsiasi di energia anche quantitagrave comunque piccole Einstein utilizzograve lrsquoipotesi
quantistica di Planck per descrivere la radiazione elettromagnetica visibile cioegrave la luce Secondo il
pensiero euristico di Einstein la luce puograve essere immaginata come formata da particelle discrete di
radiazione Einstein si servigrave poi di questa interpretazione per spiegare lrsquoeffetto fotoelettrico per il
quale certi metalli emettono elettroni quando vengono colpiti da radiazioni luminose di determinate
frequenze Questa teoria e la sua seguente elaborazione sviluppata dallo scienziato stesso ha
costituito la base di gran parte della meccanica quantistica Il secondo dei lavori che Einstein
pubblicograve nel 1905 una memoria negli Annalen der Physik intitolata Zur Elektrodynamik bewegter
Koumlrper nella quale erano esposti i principi della sua teoria oggi nota della relativitagrave ristretta che
doveva sconvolgere le concezioni della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione
delle ricerche scientifiche la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche devono essere le stesse
per ogni sistema di riferimento inerziale e che la velocitagrave della luce nel vuoto egrave una costante ed egrave
indipendente da quella della sorgente luminosa Einstein in quel periodo era a conoscenza della
teoria dellrsquoelettrone sviluppata da Hendrick Antoon Lorentz secondo la quale la massa di un
elettrone aumenta se la sua velocitagrave si avvicina a quella della luce Inoltre Einstein sapeva che la
teoria dellrsquoelettrone basata sulle equazioni di Maxwell presupponeva lrsquoesistenza dellrsquoetere ma che
i tentativi fatti per determinarne le proprietagrave fisiche non avevano avuto successo Einstein perciograve
formulograve lrsquoipotesi che le equazioni che descrivono il moto di un elettrone possano in effetti
descrivere il moto non accelerato di qualsiasi particella e di qualsiasi corpo opportunamente definito
come rigido Basograve la sua nuova cinematica sulla reinterpretazione del principio di relativitagrave classico
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cioegrave che le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema di riferimento Come
seconda ipotesi fondamentale Einstein suppose che la velocitagrave della luce rimanesse costante in tutti i
sistemi di riferimento come era previsto dalla teoria maxwelliana classica e abbandonograve lrsquoipotesi
dellrsquoetere cosmico dato che non aveva alcun ruolo nella sua cinematica e nella sua
reinterpretazione della teoria dellrsquoelettrone di Lorentz Una conseguenza della teoria di Einstein egrave il
fenomeno della dilatazione del tempo per cui il tempo analogamente a ciograve che avviene per la
lunghezza e la massa egrave funzione della velocitagrave del sistema di riferimento Alcuni mesi piugrave tardi ma
sempre nel 1905 Einstein elaborograve la teoria secondo la quale in un certo senso massa ed energia
sono equivalenti Einstein non fu il primo a proporre tutti gli elementi che facevano parte della
teoria della relativitagrave speciale ma fu il primo a unificare importanti enunciazioni della meccanica
classica e dellrsquoelettrodinamica maxwelliana Il terzo lavoro di Einstein pubblicato nel 1905
riguardava la meccanica statistica un campo di studio elaborato tra gli altri da Ludwig Boltzmann e
Josiah Willard Gibbs Senza conoscere le ricerche di Gibbs Einstein sviluppograve il lavoro di
Boltzmann e calcolograve la traiettoria media di una particella microscopica urtata in collisioni casuali
dalle molecole di un fluido o di un gas Einstein osservograve che i suoi calcoli potevano spiegare il
fenomeno del moto browniano cioegrave il movimento disordinato del polline immerso in un liquido
osservato per la prima volta dal botanico inglese Robert Brown Il lavoro di Einstein dimostrograve
lrsquoesistenza di molecole di dimensioni atomiche esistenza che aveva giagrave dato origine a numerose
discussioni teoriche I suoi risultati furono ottenuti indipendentemente anche dal fisico polacco
Marian von Smoluchowski e piugrave tardi vennero rielaborati dal fisico francese Jean Perrin Grazie a
tale teoria fu possibile ottenere una diversa e diretta valutazione del numero di Avogadro Questi
studi gli valsero la nomina a professore ordinario di fisica teorica presso lrsquouniversitagrave tedesca di
Praga (1911-1912) e poi quella di professore ordinario di matematiche superiori presso il
politecnico di Zurigo (1912-1913) nel 1913 senza rinunciare alla cittadinanza svizzera accettograve
lrsquoincarico per lrsquoinsegnamento della fisica e della matematica presso lrsquoAccademia delle scienze
prussiana nel 1914 si stabiligrave definitivamente in Germania e nello stesso anno succedette a J E
Vanrsquot Hoff nella direzione del Kaiser Wilhelm Institut a Berlino passograve quindi a seconde nozze con
una sua cugina
Dopo il 1905 Einstein continuograve a lavorare in tutti e tre questi campi Contribuigrave largamente agli
sviluppi della teoria quantistica ma cercograve soprattutto di ampliare la teoria della relativitagrave speciale
estendendola ai fenomeni concernenti lrsquoaccelerazione La chiave per questa elaborazione vide la
luce nel 1907 con lrsquoenunciazione del principio di equivalenza secondo il quale lrsquoaccelerazione
gravitazionale non si puograve distinguere a priori dallrsquoaccelerazione causata da forze meccaniche la
massa gravitazionale egrave perciograve identica alla massa inerziale Einstein elevograve questo principio che egrave
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implicito nelle teorie di Isaac Newton a principio guida del suo tentativo di spiegare sia
lrsquoaccelerazione elettromagnetica che quella gravitazionale come facenti parte di un unico insieme di
leggi fisiche Cosigrave nel 1907 propose che se la massa egrave equivalente allrsquoenergia il principio di
equivalenza richiede che la massa gravitazionale interagisca con la massa apparente della radiazione
elettromagnetica compresa quella della radiazione luminosa Nel 1911 Einstein fu in grado di
prevedere che un raggio di luce proveniente da una stella lontana passando vicino al Sole viene
attratto e leggermente deviato in direzione della massa solare Allo stesso modo la luce che si
irradia dal Sole interagisce con la massa solare e il risultato di questa interazione egrave una leggera
variazione dello spettro ottico solare verso la sua estremitagrave infrarossa A questo punto Einstein
sapeva anche che ogni nuova teoria della gravitazione avrebbe dovuto tenere conto di una piccola
ma persistente anomalia del moto del pianeta Mercurio intorno al Sole Verso il 1912 Einstein iniziograve
una nuova fase delle sue ricerche sulla gravitazione con lrsquoaiuto del matematico Marcel Grossman
suo amico per riformulare le sue teorie utilizzando il calcolo tensoriale elaborato da Tullio Levi-
Civita e Gregorio Ricci-Cubastro Il calcolo tensoriale facilitava enormemente i calcoli nello
spazio-tempo a quattro dimensioni Einstein ricavograve questa nozione da unrsquoelaborazione matematica
della sua teoria della relativitagrave speciale fatta da Hermann Minkowski Nel 1916 nella memoria
intitolata Die Grundlagen der allgemeinen Relativitaumltstheorie espose in forma definitiva la sua
teoria della relativitagrave generale dove in base al postulato dellrsquoequivalenza fra tutti i sistemi inerziali
e non inerziali formulograve una nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato
da ogni corpo materiale egrave rappresentato come una modificazione delle proprietagrave geometriche dello
spazio fisico Come conseguenza di ciograve la geometria euclidea risultograve insufficiente a descrivere le
leggi secondo le quali i corpi si comportano nello spazio infatti la curvatura dello spazio
ipotizzata dalla teoria induce a considerare la retta il piano e le altre entitagrave geometriche il principio
drsquoinerzia e le altre leggi classiche della teoria newtoniana della gravitazione universale come casi
limite validi solo con grandissima approssimazione per lo spazio del nostro sistema planetario La
formulazione matematica della teoria fu possibile in quanto Einstein adottograve la nuova matematica
non euclidea formulata da Riemann In essa il campo gravitazionale era espresso da equazioni
covarianti percheacute cosigrave come per le equazioni di Maxwell le equazioni del campo assumono la
stessa forma in tutti i sistemi di riferimento equivalenti Dimostrando la propria validitagrave fin
dallrsquoinizio le equazioni covarianti del campo fornirono il moto osservato di Mercurio intorno al
Sole La teoria della relativitagrave generale di Einstein nella sua forma originale egrave stata verificata in
numerose occasioni e in particolar modo nelle spedizioni per le eclissi solari le quali permisero di
verificare la previsione di Einstein per la deflessione della luce dovuta al campo gravitazionale
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Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
Pagina 25
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
Pagina 26
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
Pagina 27
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
Pagina 28
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
Pagina 29
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
Pagina 30
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
Pagina 31
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
Pagina 33
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
Pagina 34
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
Pagina 36
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
Pagina 38
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
Pagina 40
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
Pagina 41
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
Pagina 42
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
Pagina 44
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
Pagina 45
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
Pagina 53
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
Pagina 54
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
Pagina 55
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Einstein avesse un doppio incarico di insegnamento allrsquoUniversitagrave di Berlino da questo periodo in
poi non tenne piugrave alcun corso universitario regolare Rimase perograve allrsquointerno dellrsquoUniversitagrave fino al
1933 e da quellrsquoanno fino al 1955 anno della sua morte ricoprigrave un equivalente incarico di ricerca
presso lrsquoInstitute for Advanced Study di Princeton New Jersey
La sua opera scientifica
Nel primo dei tre lavori pubblicati nel 1905 Einstein esaminograve il fenomeno scoperto da Max
Planck per il quale lrsquoenergia elettromagnetica sembra essere emessa dagli oggetti radianti in
quantitagrave discrete Lrsquoenergia di queste entitagrave i cosiddetti quanti di luce era direttamente
proporzionale alla frequenza della radiazione Questa circostanza dava abbastanza da pensare
percheacute la teoria elettromagnetica classica basata sulle equazioni di Maxwell e sulle leggi della
termodinamica aveva stabilito che lrsquoenergia elettromagnetica consisteva in onde propagantisi in un
mezzo che pervade tutto lo spazio ldquolrsquoetere luminifero e che le onde avrebbero potuto contenere
quantitagrave qualsiasi di energia anche quantitagrave comunque piccole Einstein utilizzograve lrsquoipotesi
quantistica di Planck per descrivere la radiazione elettromagnetica visibile cioegrave la luce Secondo il
pensiero euristico di Einstein la luce puograve essere immaginata come formata da particelle discrete di
radiazione Einstein si servigrave poi di questa interpretazione per spiegare lrsquoeffetto fotoelettrico per il
quale certi metalli emettono elettroni quando vengono colpiti da radiazioni luminose di determinate
frequenze Questa teoria e la sua seguente elaborazione sviluppata dallo scienziato stesso ha
costituito la base di gran parte della meccanica quantistica Il secondo dei lavori che Einstein
pubblicograve nel 1905 una memoria negli Annalen der Physik intitolata Zur Elektrodynamik bewegter
Koumlrper nella quale erano esposti i principi della sua teoria oggi nota della relativitagrave ristretta che
doveva sconvolgere le concezioni della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione
delle ricerche scientifiche la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche devono essere le stesse
per ogni sistema di riferimento inerziale e che la velocitagrave della luce nel vuoto egrave una costante ed egrave
indipendente da quella della sorgente luminosa Einstein in quel periodo era a conoscenza della
teoria dellrsquoelettrone sviluppata da Hendrick Antoon Lorentz secondo la quale la massa di un
elettrone aumenta se la sua velocitagrave si avvicina a quella della luce Inoltre Einstein sapeva che la
teoria dellrsquoelettrone basata sulle equazioni di Maxwell presupponeva lrsquoesistenza dellrsquoetere ma che
i tentativi fatti per determinarne le proprietagrave fisiche non avevano avuto successo Einstein perciograve
formulograve lrsquoipotesi che le equazioni che descrivono il moto di un elettrone possano in effetti
descrivere il moto non accelerato di qualsiasi particella e di qualsiasi corpo opportunamente definito
come rigido Basograve la sua nuova cinematica sulla reinterpretazione del principio di relativitagrave classico
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cioegrave che le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema di riferimento Come
seconda ipotesi fondamentale Einstein suppose che la velocitagrave della luce rimanesse costante in tutti i
sistemi di riferimento come era previsto dalla teoria maxwelliana classica e abbandonograve lrsquoipotesi
dellrsquoetere cosmico dato che non aveva alcun ruolo nella sua cinematica e nella sua
reinterpretazione della teoria dellrsquoelettrone di Lorentz Una conseguenza della teoria di Einstein egrave il
fenomeno della dilatazione del tempo per cui il tempo analogamente a ciograve che avviene per la
lunghezza e la massa egrave funzione della velocitagrave del sistema di riferimento Alcuni mesi piugrave tardi ma
sempre nel 1905 Einstein elaborograve la teoria secondo la quale in un certo senso massa ed energia
sono equivalenti Einstein non fu il primo a proporre tutti gli elementi che facevano parte della
teoria della relativitagrave speciale ma fu il primo a unificare importanti enunciazioni della meccanica
classica e dellrsquoelettrodinamica maxwelliana Il terzo lavoro di Einstein pubblicato nel 1905
riguardava la meccanica statistica un campo di studio elaborato tra gli altri da Ludwig Boltzmann e
Josiah Willard Gibbs Senza conoscere le ricerche di Gibbs Einstein sviluppograve il lavoro di
Boltzmann e calcolograve la traiettoria media di una particella microscopica urtata in collisioni casuali
dalle molecole di un fluido o di un gas Einstein osservograve che i suoi calcoli potevano spiegare il
fenomeno del moto browniano cioegrave il movimento disordinato del polline immerso in un liquido
osservato per la prima volta dal botanico inglese Robert Brown Il lavoro di Einstein dimostrograve
lrsquoesistenza di molecole di dimensioni atomiche esistenza che aveva giagrave dato origine a numerose
discussioni teoriche I suoi risultati furono ottenuti indipendentemente anche dal fisico polacco
Marian von Smoluchowski e piugrave tardi vennero rielaborati dal fisico francese Jean Perrin Grazie a
tale teoria fu possibile ottenere una diversa e diretta valutazione del numero di Avogadro Questi
studi gli valsero la nomina a professore ordinario di fisica teorica presso lrsquouniversitagrave tedesca di
Praga (1911-1912) e poi quella di professore ordinario di matematiche superiori presso il
politecnico di Zurigo (1912-1913) nel 1913 senza rinunciare alla cittadinanza svizzera accettograve
lrsquoincarico per lrsquoinsegnamento della fisica e della matematica presso lrsquoAccademia delle scienze
prussiana nel 1914 si stabiligrave definitivamente in Germania e nello stesso anno succedette a J E
Vanrsquot Hoff nella direzione del Kaiser Wilhelm Institut a Berlino passograve quindi a seconde nozze con
una sua cugina
Dopo il 1905 Einstein continuograve a lavorare in tutti e tre questi campi Contribuigrave largamente agli
sviluppi della teoria quantistica ma cercograve soprattutto di ampliare la teoria della relativitagrave speciale
estendendola ai fenomeni concernenti lrsquoaccelerazione La chiave per questa elaborazione vide la
luce nel 1907 con lrsquoenunciazione del principio di equivalenza secondo il quale lrsquoaccelerazione
gravitazionale non si puograve distinguere a priori dallrsquoaccelerazione causata da forze meccaniche la
massa gravitazionale egrave perciograve identica alla massa inerziale Einstein elevograve questo principio che egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
implicito nelle teorie di Isaac Newton a principio guida del suo tentativo di spiegare sia
lrsquoaccelerazione elettromagnetica che quella gravitazionale come facenti parte di un unico insieme di
leggi fisiche Cosigrave nel 1907 propose che se la massa egrave equivalente allrsquoenergia il principio di
equivalenza richiede che la massa gravitazionale interagisca con la massa apparente della radiazione
elettromagnetica compresa quella della radiazione luminosa Nel 1911 Einstein fu in grado di
prevedere che un raggio di luce proveniente da una stella lontana passando vicino al Sole viene
attratto e leggermente deviato in direzione della massa solare Allo stesso modo la luce che si
irradia dal Sole interagisce con la massa solare e il risultato di questa interazione egrave una leggera
variazione dello spettro ottico solare verso la sua estremitagrave infrarossa A questo punto Einstein
sapeva anche che ogni nuova teoria della gravitazione avrebbe dovuto tenere conto di una piccola
ma persistente anomalia del moto del pianeta Mercurio intorno al Sole Verso il 1912 Einstein iniziograve
una nuova fase delle sue ricerche sulla gravitazione con lrsquoaiuto del matematico Marcel Grossman
suo amico per riformulare le sue teorie utilizzando il calcolo tensoriale elaborato da Tullio Levi-
Civita e Gregorio Ricci-Cubastro Il calcolo tensoriale facilitava enormemente i calcoli nello
spazio-tempo a quattro dimensioni Einstein ricavograve questa nozione da unrsquoelaborazione matematica
della sua teoria della relativitagrave speciale fatta da Hermann Minkowski Nel 1916 nella memoria
intitolata Die Grundlagen der allgemeinen Relativitaumltstheorie espose in forma definitiva la sua
teoria della relativitagrave generale dove in base al postulato dellrsquoequivalenza fra tutti i sistemi inerziali
e non inerziali formulograve una nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato
da ogni corpo materiale egrave rappresentato come una modificazione delle proprietagrave geometriche dello
spazio fisico Come conseguenza di ciograve la geometria euclidea risultograve insufficiente a descrivere le
leggi secondo le quali i corpi si comportano nello spazio infatti la curvatura dello spazio
ipotizzata dalla teoria induce a considerare la retta il piano e le altre entitagrave geometriche il principio
drsquoinerzia e le altre leggi classiche della teoria newtoniana della gravitazione universale come casi
limite validi solo con grandissima approssimazione per lo spazio del nostro sistema planetario La
formulazione matematica della teoria fu possibile in quanto Einstein adottograve la nuova matematica
non euclidea formulata da Riemann In essa il campo gravitazionale era espresso da equazioni
covarianti percheacute cosigrave come per le equazioni di Maxwell le equazioni del campo assumono la
stessa forma in tutti i sistemi di riferimento equivalenti Dimostrando la propria validitagrave fin
dallrsquoinizio le equazioni covarianti del campo fornirono il moto osservato di Mercurio intorno al
Sole La teoria della relativitagrave generale di Einstein nella sua forma originale egrave stata verificata in
numerose occasioni e in particolar modo nelle spedizioni per le eclissi solari le quali permisero di
verificare la previsione di Einstein per la deflessione della luce dovuta al campo gravitazionale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cioegrave che le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema di riferimento Come
seconda ipotesi fondamentale Einstein suppose che la velocitagrave della luce rimanesse costante in tutti i
sistemi di riferimento come era previsto dalla teoria maxwelliana classica e abbandonograve lrsquoipotesi
dellrsquoetere cosmico dato che non aveva alcun ruolo nella sua cinematica e nella sua
reinterpretazione della teoria dellrsquoelettrone di Lorentz Una conseguenza della teoria di Einstein egrave il
fenomeno della dilatazione del tempo per cui il tempo analogamente a ciograve che avviene per la
lunghezza e la massa egrave funzione della velocitagrave del sistema di riferimento Alcuni mesi piugrave tardi ma
sempre nel 1905 Einstein elaborograve la teoria secondo la quale in un certo senso massa ed energia
sono equivalenti Einstein non fu il primo a proporre tutti gli elementi che facevano parte della
teoria della relativitagrave speciale ma fu il primo a unificare importanti enunciazioni della meccanica
classica e dellrsquoelettrodinamica maxwelliana Il terzo lavoro di Einstein pubblicato nel 1905
riguardava la meccanica statistica un campo di studio elaborato tra gli altri da Ludwig Boltzmann e
Josiah Willard Gibbs Senza conoscere le ricerche di Gibbs Einstein sviluppograve il lavoro di
Boltzmann e calcolograve la traiettoria media di una particella microscopica urtata in collisioni casuali
dalle molecole di un fluido o di un gas Einstein osservograve che i suoi calcoli potevano spiegare il
fenomeno del moto browniano cioegrave il movimento disordinato del polline immerso in un liquido
osservato per la prima volta dal botanico inglese Robert Brown Il lavoro di Einstein dimostrograve
lrsquoesistenza di molecole di dimensioni atomiche esistenza che aveva giagrave dato origine a numerose
discussioni teoriche I suoi risultati furono ottenuti indipendentemente anche dal fisico polacco
Marian von Smoluchowski e piugrave tardi vennero rielaborati dal fisico francese Jean Perrin Grazie a
tale teoria fu possibile ottenere una diversa e diretta valutazione del numero di Avogadro Questi
studi gli valsero la nomina a professore ordinario di fisica teorica presso lrsquouniversitagrave tedesca di
Praga (1911-1912) e poi quella di professore ordinario di matematiche superiori presso il
politecnico di Zurigo (1912-1913) nel 1913 senza rinunciare alla cittadinanza svizzera accettograve
lrsquoincarico per lrsquoinsegnamento della fisica e della matematica presso lrsquoAccademia delle scienze
prussiana nel 1914 si stabiligrave definitivamente in Germania e nello stesso anno succedette a J E
Vanrsquot Hoff nella direzione del Kaiser Wilhelm Institut a Berlino passograve quindi a seconde nozze con
una sua cugina
Dopo il 1905 Einstein continuograve a lavorare in tutti e tre questi campi Contribuigrave largamente agli
sviluppi della teoria quantistica ma cercograve soprattutto di ampliare la teoria della relativitagrave speciale
estendendola ai fenomeni concernenti lrsquoaccelerazione La chiave per questa elaborazione vide la
luce nel 1907 con lrsquoenunciazione del principio di equivalenza secondo il quale lrsquoaccelerazione
gravitazionale non si puograve distinguere a priori dallrsquoaccelerazione causata da forze meccaniche la
massa gravitazionale egrave perciograve identica alla massa inerziale Einstein elevograve questo principio che egrave
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implicito nelle teorie di Isaac Newton a principio guida del suo tentativo di spiegare sia
lrsquoaccelerazione elettromagnetica che quella gravitazionale come facenti parte di un unico insieme di
leggi fisiche Cosigrave nel 1907 propose che se la massa egrave equivalente allrsquoenergia il principio di
equivalenza richiede che la massa gravitazionale interagisca con la massa apparente della radiazione
elettromagnetica compresa quella della radiazione luminosa Nel 1911 Einstein fu in grado di
prevedere che un raggio di luce proveniente da una stella lontana passando vicino al Sole viene
attratto e leggermente deviato in direzione della massa solare Allo stesso modo la luce che si
irradia dal Sole interagisce con la massa solare e il risultato di questa interazione egrave una leggera
variazione dello spettro ottico solare verso la sua estremitagrave infrarossa A questo punto Einstein
sapeva anche che ogni nuova teoria della gravitazione avrebbe dovuto tenere conto di una piccola
ma persistente anomalia del moto del pianeta Mercurio intorno al Sole Verso il 1912 Einstein iniziograve
una nuova fase delle sue ricerche sulla gravitazione con lrsquoaiuto del matematico Marcel Grossman
suo amico per riformulare le sue teorie utilizzando il calcolo tensoriale elaborato da Tullio Levi-
Civita e Gregorio Ricci-Cubastro Il calcolo tensoriale facilitava enormemente i calcoli nello
spazio-tempo a quattro dimensioni Einstein ricavograve questa nozione da unrsquoelaborazione matematica
della sua teoria della relativitagrave speciale fatta da Hermann Minkowski Nel 1916 nella memoria
intitolata Die Grundlagen der allgemeinen Relativitaumltstheorie espose in forma definitiva la sua
teoria della relativitagrave generale dove in base al postulato dellrsquoequivalenza fra tutti i sistemi inerziali
e non inerziali formulograve una nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato
da ogni corpo materiale egrave rappresentato come una modificazione delle proprietagrave geometriche dello
spazio fisico Come conseguenza di ciograve la geometria euclidea risultograve insufficiente a descrivere le
leggi secondo le quali i corpi si comportano nello spazio infatti la curvatura dello spazio
ipotizzata dalla teoria induce a considerare la retta il piano e le altre entitagrave geometriche il principio
drsquoinerzia e le altre leggi classiche della teoria newtoniana della gravitazione universale come casi
limite validi solo con grandissima approssimazione per lo spazio del nostro sistema planetario La
formulazione matematica della teoria fu possibile in quanto Einstein adottograve la nuova matematica
non euclidea formulata da Riemann In essa il campo gravitazionale era espresso da equazioni
covarianti percheacute cosigrave come per le equazioni di Maxwell le equazioni del campo assumono la
stessa forma in tutti i sistemi di riferimento equivalenti Dimostrando la propria validitagrave fin
dallrsquoinizio le equazioni covarianti del campo fornirono il moto osservato di Mercurio intorno al
Sole La teoria della relativitagrave generale di Einstein nella sua forma originale egrave stata verificata in
numerose occasioni e in particolar modo nelle spedizioni per le eclissi solari le quali permisero di
verificare la previsione di Einstein per la deflessione della luce dovuta al campo gravitazionale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
Pagina 27
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
Pagina 28
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
Pagina 29
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
Pagina 30
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
Pagina 31
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
Pagina 35
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
Pagina 36
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
Pagina 38
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
Pagina 40
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
Pagina 42
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
implicito nelle teorie di Isaac Newton a principio guida del suo tentativo di spiegare sia
lrsquoaccelerazione elettromagnetica che quella gravitazionale come facenti parte di un unico insieme di
leggi fisiche Cosigrave nel 1907 propose che se la massa egrave equivalente allrsquoenergia il principio di
equivalenza richiede che la massa gravitazionale interagisca con la massa apparente della radiazione
elettromagnetica compresa quella della radiazione luminosa Nel 1911 Einstein fu in grado di
prevedere che un raggio di luce proveniente da una stella lontana passando vicino al Sole viene
attratto e leggermente deviato in direzione della massa solare Allo stesso modo la luce che si
irradia dal Sole interagisce con la massa solare e il risultato di questa interazione egrave una leggera
variazione dello spettro ottico solare verso la sua estremitagrave infrarossa A questo punto Einstein
sapeva anche che ogni nuova teoria della gravitazione avrebbe dovuto tenere conto di una piccola
ma persistente anomalia del moto del pianeta Mercurio intorno al Sole Verso il 1912 Einstein iniziograve
una nuova fase delle sue ricerche sulla gravitazione con lrsquoaiuto del matematico Marcel Grossman
suo amico per riformulare le sue teorie utilizzando il calcolo tensoriale elaborato da Tullio Levi-
Civita e Gregorio Ricci-Cubastro Il calcolo tensoriale facilitava enormemente i calcoli nello
spazio-tempo a quattro dimensioni Einstein ricavograve questa nozione da unrsquoelaborazione matematica
della sua teoria della relativitagrave speciale fatta da Hermann Minkowski Nel 1916 nella memoria
intitolata Die Grundlagen der allgemeinen Relativitaumltstheorie espose in forma definitiva la sua
teoria della relativitagrave generale dove in base al postulato dellrsquoequivalenza fra tutti i sistemi inerziali
e non inerziali formulograve una nuova teoria della gravitazione in cui il campo gravitazionale generato
da ogni corpo materiale egrave rappresentato come una modificazione delle proprietagrave geometriche dello
spazio fisico Come conseguenza di ciograve la geometria euclidea risultograve insufficiente a descrivere le
leggi secondo le quali i corpi si comportano nello spazio infatti la curvatura dello spazio
ipotizzata dalla teoria induce a considerare la retta il piano e le altre entitagrave geometriche il principio
drsquoinerzia e le altre leggi classiche della teoria newtoniana della gravitazione universale come casi
limite validi solo con grandissima approssimazione per lo spazio del nostro sistema planetario La
formulazione matematica della teoria fu possibile in quanto Einstein adottograve la nuova matematica
non euclidea formulata da Riemann In essa il campo gravitazionale era espresso da equazioni
covarianti percheacute cosigrave come per le equazioni di Maxwell le equazioni del campo assumono la
stessa forma in tutti i sistemi di riferimento equivalenti Dimostrando la propria validitagrave fin
dallrsquoinizio le equazioni covarianti del campo fornirono il moto osservato di Mercurio intorno al
Sole La teoria della relativitagrave generale di Einstein nella sua forma originale egrave stata verificata in
numerose occasioni e in particolar modo nelle spedizioni per le eclissi solari le quali permisero di
verificare la previsione di Einstein per la deflessione della luce dovuta al campo gravitazionale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
Pagina 30
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
Pagina 38
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Gli ultimi anni di vita
Quando le spedizioni inglesi in occasione dellrsquoeclissi solare del 29 marzo 1919 confermarono
le previsioni di Einstein lo scienziato venne lungamente celebrato dalla stampa popolare Anche la
sua etica personale aveva acceso lrsquoimmaginazione della gente Einstein che dopo il suo ritorno in
Germania nel 1914 non richiese la cittadinanza tedesca rifiutata anni prima entrograve a far parte del
piccolo gruppo di professori tedeschi pacifisti che non appoggiava la politica degli armamenti della
Germania Dopo la fine della guerra quando gli alleati vittoriosi tendevano a escludere gli scienziati
tedeschi dagli incontri internazionali Einstein un ebreo che viaggiava con passaporto svizzero fu
considerato accettabile come rappresentante tedesco La sua visione politica di pacifista e sionista
lo fece entrare in conflitto con i conservatori tedeschi che lo bollarono di tradimento e disfattismo I
riconoscimenti pubblici tributati alla sua teoria della relativitagrave gli valsero anche negli anni Venti
furiosi attacchi da parte dei fisici antisemiti Johannes Stark e Philipp Lenard uomini che dopo il
1932 cercarono di fondare in Germania la cosiddetta fisica ariana Le circostanze in cui Einstein
ricevette il premio Nobel nel 1921 dimostrano come la teoria della relativitagrave rimanesse discutibile e
controversa per i fisici piugrave rigidi e chiusi infatti il premio fu assegnato ad Einstein non per la
relativitagrave ma per il suo lavoro del 1905 sullrsquoeffetto fotoelettrico Con lrsquoavvento del nazismo in
Germania Einstein si trasferigrave negli Stati Uniti e abbandonando il suo pacifismo convenne sia pure
con riluttanza che il nuovo stato di cose poteva essere cambiato soltanto con la forza delle armi In
questo contesto Einstein inviograve una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo spingeva a
istituire un programma di ricerca per la realizzazione della bomba atomica prima che lo facesse la
Germania La lettera scritta dallrsquoamico di Einstein Leo Szilard fu uno dei molti scambi di opinioni
avuti tra Einstein e la Casa Bianca e contribuigrave alla decisione di Roosevelt di fondare il progetto
Manhattan Sebbene fosse considerato dallrsquoopinione pubblica un eroe delle cause impopolari come
la sua opposizione negli anni Cinquanta alla Commissione sulle attivitagrave antiamericane del senatore
McCarthy le sue iniziative a favore del disarmo nucleare le maggiori energie di Einstein erano
comunque rivolte ancora ai problemi della fisica Allrsquoetagrave di 59 anni quando altri fisici teorici
avevano ormai abbandonato da tempo le ricerche scientifiche originali Einstein insieme ai suoi
collaboratori Leopold Infeld e Banesh Hoffmann giunse a nuovi e importanti risultati nella teoria
della relativitagrave Fino al termine della sua vita Einstein cercograve di elaborare una teoria unificata dei
campi con la quale i fenomeni della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo potessero essere derivati
da un unico gruppo di equazioni Pochi fisici seguirono la strada di Einstein negli anni dopo il 1920
dato che la loro attenzione fu attirata piugrave della fisica quantistica che dalla relativitagrave Da parte sua
Einstein non riuscigrave mai ad accettare la nuova meccanica quantistica con il suo principio di
indeterminazione formulato da Werner Heisenberg ed elaborata in un nuovo modello
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
Pagina 34
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
Pagina 36
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
Pagina 38
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
Pagina 40
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
Pagina 44
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
Pagina 45
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
Pagina 46
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
Pagina 47
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
epistemologico da Niels Bohr Sebbene le ultime idee di Einstein siano state abbandonate per
diversi anni adesso i fisici si stanno dedicando seriamente e con grande impegno alla realizzazione
del sogno di Einstein una grande unificazione delle teorie fisiche Nel 1950 pubblicograve unrsquoappendice
alla terza edizione del suo libro The Meaning of Relativity in cui formulava alcune ipotesi sul
problema cosmologico affermando tra lrsquoaltro che lrsquoasserzione di un inizio dellrsquoespansione
dellrsquouniverso va considerata solo una singolaritagrave in senso matematico che lo spazio
quadridimensionale egrave isotropo rispetto a tre dimensioni che lrsquouniverso va inteso come unrsquoentitagrave
finita in espansione che lrsquoetagrave dellrsquouniverso egrave maggiore di quella della Terra (ipotesi questa poi
confermata) Nel 1953 pubblicograve una seconda appendice alla stessa opera con la quale esponeva i
principi di una generalizzazione della teoria della relativitagrave (teoria del campo unificato) mediante
cui erano legate in una sola relazione le teorie della gravitazione e dellrsquoelettromagnetismo il che
ricondurrebbe a un unico sistema tutti i fenomeni fisici macroscopici Non fu possibile per Einstein
giungere a controllare lrsquoesattezza delle sue formulazioni poicheacute non esiste una matematica in grado
di risolvere il sistema di equazioni proposto per la verifica sperimentale della nuova teoria
Convinto della giustezza delle sue idee lo scienziato finigrave con lrsquoisolarsi dalla maggior parte dei
fisici che egli giudicava soggetti a una concezione statica della materia e legati allrsquointerpretazione
probabilistica dei fenomeni fisici da lui ritenuta pur essendone uno degli ideatori non
soddisfacente Per la genialitagrave delle sue concezioni per la profonditagrave di pensiero per lrsquoinflusso
esercitato su intere generazioni di studiosi Einstein deve essere considerato uno dei maggiori se
non il piugrave grande scienziato di tutti i tempi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
Pagina 30
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LA TEORIA DELLA RELATIVITArsquo
La teoria della relativitagrave di Albert Einstein ha dato origine alla piugrave grande rivoluzione nel campo
della fisica e della astronomia del sec XX Essa ha introdotto nel pensiero scientifico il concetto di
relativitagrave (la nozione che nellrsquouniverso non vi egrave nessun moto assoluto ma soltanto moto relativo)
sostituendo in tal modo la teoria della meccanica di Isaac Newton formulata 200 anni prima
Einstein ha mostrato che noi non viviamo in uno spazio euclideo piatto e nel tempo assoluto e
uniforme dellrsquoesperienza quotidiana ma in un ambiente diverso lo spazio-tempo curvo La teoria
ha giocato un ruolo importante negli sviluppi della fisica che hanno portato allrsquoera nucleare (con
tutte le sue potenzialitagrave sia per quanto riguarda i benefici che per quanto riguarda le distruzioni) e
che hanno reso possibile una comprensione del microcosmo delle particelle elementari e delle loro
interazioni Essa ha anche rivoluzionato il nostro punto di vista sulla cosmologia con le sue
predizioni di fenomeni astronomici apparentemente strani come a esempio il big bang le stelle di
neutroni i buchi neri e le onde gravitazionali
Scopo della relativitagrave
La teoria della relativitagrave egrave unrsquounica teoria che comprende la teoria dello spazio-tempo della
gravitazione e della meccanica Essa tuttavia egrave generalmente considerata come formata di due parti
separate teoricamente indipendenti la relativitagrave speciale o ristretta e la relativitagrave generale Un
motivo di questa divisione egrave senzrsquoaltro il fatto che Einstein presentograve la relativitagrave speciale nel 1905
mentre la relativitagrave generale non venne pubblicata nella sua forma finale fino al 1916 Unrsquoaltra
ragione risiede nei campi di applicazione molto diversi delle due parti della teoria la relativitagrave
speciale nel campo della fisica microscopica la relativitagrave generale nel campo dellrsquoastrofisica e della
cosmologia Un terzo motivo risiede nel fatto che i fisici hanno accettato e compreso la relativitagrave
speciale fin dagli inizi degli anni Venti Essa divenne rapidamente uno strumento di lavoro per i
teorici e per gli sperimentatori nei campi allora nascenti della fisica atomica e nucleare e della
meccanica quantistica Questa rapida accettazione non ebbe luogo tuttavia per la relativitagrave
generale La teoria infatti non sembrograve avere lo stesso diretto collegamento con lrsquoesperienza come la
teoria speciale la maggior parte delle sue applicazioni si avevano su scala astronomica ed essa si
limitava in apparenza ad aggiungere minuscole correzioni alle previsioni della teoria della
gravitazione di Newton il suo influsso sulla cosmologia non si sarebbe sentito per un altro decennio
ancora Inoltre il livello di comprensione della matematica che interveniva nella teoria era portato
a un grado di difficoltagrave estremamente alto Allrsquoastronomo inglese sir Arthur Eddington uno dei
primi a comprendere interamente la teoria nei suoi dettagli fu chiesto una volta se era vero che
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
soltanto tre persone al mondo comprendevano la relativitagrave generale Si dice che egli avesse risposto
Chi egrave la terza Questo stato di cose perdurograve per quasi quarantrsquoanni La teoria della relativitagrave
generale veniva considerata un argomento di grande impegno adatto non per i fisici ma per i
matematici puri e per i filosofi Verso il 1960 tuttavia cominciograve a rinascere un notevole interesse
per la relativitagrave generale che in tal modo egrave diventata una branca importante della fisica e
dellrsquoastronomia (nel 1977 la battuta di Eddington venne ricordata a una conferenza sulla relativitagrave
generale alla quale erano presenti piugrave di 800 ricercatori in quel campo) Questo sviluppo ha le sue
radici in primo luogo nellrsquoapplicazione iniziata attorno al 1970 di nuove tecniche matematiche
allo studio della relativitagrave generale Tali tecniche hanno semplificato in modo ragguardevole i
calcoli e hanno permesso di estrarre dalla complessitagrave matematica i concetti fisici significativi In
secondo luogo tale sviluppo egrave dovuto alla scoperta di fenomeni astronomici fuori del comune in cui
la relativitagrave generale poteva giocare un ruolo importante tra questi si includono i quasar (1963) il
fondo di radiazione a microonde a 3 K (1965) le pulsar (1967) e la probabile scoperta dei buchi
neri (1971) Inoltre il rapido sviluppo tecnologico degli anni Sessanta e Settanta ha fornito ai fisici
sperimentali nuovi strumenti di alta precisione per verificare se la teoria della relativitagrave generale
fosse la corretta teoria della gravitazione La distinzione tra la relativitagrave speciale e lo spazio tempo
curvo della relativitagrave generale egrave in larga misura una questione di gradualitagrave In realtagrave la relativitagrave
speciale egrave unrsquoapprossimazione allo spazio tempo curvo valida in regioni dello spazio-tempo
sufficientemente piccole nella stessa maniera in cui la superficie totale di una mela egrave curva anche
se una piccola regione di essa puograve essere considerata approssimativamente piatta Perciograve la relativitagrave
speciale puograve venire usata ogni volta che la scala dei fenomeni studiati egrave piccola in confronto alla
scala su cui la curvatura dello spazio-tempo (gravitazione) comincia a manifestarsi Per la maggior
parte delle applicazioni nella fisica atomica o nucleare questrsquoapprossimazione egrave cosigrave accurata che la
relativitagrave speciale puograve considerarsi esatta in altre parole si puograve ammettere che la gravitagrave sia
completamente assente Da questo punto di vista la relativitagrave speciale e tutte le sue conseguenze
possono venire dedotte da un unico semplice postulato In presenza della gravitagrave tuttavia puograve
manifestarsi la natura approssimata della relativitagrave speciale stessa e quindi egrave necessario introdurre il
principio di equivalenza per determinare la maniera in cui la materia si comporta nello spazio tempo
curvo Infine per capire in che modo lo spazio-tempo viene incurvato dalla presenza della materia
egrave necessario applicare la relativitagrave generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
Pagina 30
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Relativitagrave speciale
I due concetti fondamentali della relativitagrave speciale sono il sistema inerziale e il principio di
relativitagrave Un sistema di riferimento inerziale egrave una qualsiasi regione dello spazio come a esempio
un laboratorio in caduta libera in cui tutti i corpi si muovono in linea retta con velocitagrave uniforme
Tale regione egrave esente da effetti di gravitazione e viene detta sistema galileiano Il principio di
relativitagrave postula che il risultato di un qualsiasi esperimento fisico eseguito allrsquointerno di un
laboratorio in un sistema inerziale egrave indipendente dalla velocitagrave uniforme del sistema stesso In altre
parole le leggi della fisica devono avere la stessa forma in qualsiasi sistema inerziale Un corollario
che ne discende egrave che la velocitagrave della luce deve essere la stessa in ogni sistema inerziale (dal
momento che la misura della velocitagrave della luce egrave un esperimento fisico) indipendentemente dalla
velocitagrave della sorgente e da quella dellrsquoosservatore In definitiva tutte le leggi e tutte le conseguenze
della relativitagrave generale possono venir dedotte da questi concetti La prima conseguenza importante
egrave la relativitagrave della simultaneitagrave Poicheacute una definizione operativa di eventi simultanei in punti
diversi dello spazio implica lrsquoinvio di segnali luminosi tra essi si deduce che due eventi simultanei
in un sistema inerziale possono non essere simultanei quando sono osservati da un sistema di
riferimento che risulti in moto relativo rispetto al primo Questa conclusione ha permesso di
rigettare il concetto newtoniano di un tempo assoluto e universale Unrsquoaltra conseguenza della
relativitagrave egrave che la legge di trasformazione che permette il passaggio dalle coordinate x y z t di un
sistema di riferimento inerziale alle coordinate xrsquo yrsquo zrsquo trsquo di un altro sistema di riferimento che si
muove con velocitagrave v rispetto al primo (a esempio nella direzione x) non egrave piugrave la legge di
trasformazione galileiana bensigrave la trasformazione di Lorentz dove c egrave la velocitagrave della luce
(300000 Kms)
2
2
2
2
2
1
1
x vtxvc
y yz z
v xtctvc
minus⎧ =⎪⎪ minus⎪⎪ =⎪⎪⎨ =⎪ sdot⎪ minus⎪ =⎪⎪ minus⎪⎩
Questa legge di trasformazione fu ottenuta nel 1895 da Hendrik A Lorentz come risultato del
suo lavoro sullrsquoelettromagnetismo e sulla teoria degli elettroni Einstein dimostrograve che tale legge era
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
Pagina 33
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
Pagina 45
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
Pagina 46
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
Pagina 47
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
una proprietagrave fondamentale dello spazio tempo Un effetto previsto dalle trasformazioni di Lorentz
egrave la contrazione di Fitzgerald-Lorentz che consiste in unrsquoapparente diminuzione della lunghezza di
una bacchetta in movimento rispetto a una bacchetta identica in quiete Questo effetto fu proposto
per la prima volta nel 1892 da George F Fitzgerald allo scopo di spiegare lrsquoinsuccesso
dellrsquoesperimento di Michelson e Morley eseguito nel 1887 per rivelare la dipendenza della velocitagrave
della luce dal moto della Terra attraverso il cosiddetto etere cioegrave il mezzo nel quale si pensava che
la luce dovesse propagarsi Einstein puntualizzograve che il principio di relativitagrave rendeva superfluo il
concetto di etere dal momento che il risultato di Michelson e Morley poteva venire spiegato usando
un qualsiasi sistema di riferimento inerziale Un altro effetto della relativitagrave speciale egrave lrsquoapparente
dilatazione degli intervalli temporali misurati da un orologio in movimento rispetto a quelli misurati
da un orologio in quiete Questa dilatazione temporale egrave stata confermata con un elevato grado di
precisione da numerosi esperimenti eseguiti in laboratorio compreso uno del 1966 in cui dei muoni
instabili (mesoni mu) che si muovevano a una velocitagrave di 0997 c avevano una vita media
esattamente 12 volte piugrave lunga di quella dei muoni a riposo Quando si modifica la meccanica di
Newton che egrave invariante per una trasformazione di Galileo per renderla invariante per una
trasformazione di Lorentz si ottiene come conseguenza che la quantitagrave di moto di una particella la
cui massa di riposo egrave m non egrave piugrave mv ma la massa della particella aumenta con il progressivo
aumentare della sua velocitagrave Questo aumento relativistico dellrsquoinerzia impedisce alle particelle di
venire accelerate fino e oltre alla velocitagrave della luce Tale effetto egrave stato osservato innumerevoli
volte negli acceleratori di particelle ad alta energia Einstein ha inoltre mostrato che ciograve che in un
sistema di riferimento inerziale appare come energia si puograve manifestare come massa in un altro
sistema di riferimento quindi entrambe sono manifestazioni della stessa entitagrave e sono collegate fra
loro dalla famosa equazione E = mcsup2 Le piugrave importanti conseguenze e conferme della relativitagrave
speciale emergono in varie maniere quando essa viene associata alla meccanica quantistica si
hanno in tal modo molte previsioni in accordo con gli esperimenti come a esempio lo spin delle
particelle elementari la struttura fine dellrsquoatomo lrsquoantimateria ecc I fondamenti matematici della
relativitagrave speciale vennero posti nel 1908 dal matematico tedesco Hermann Minkowski che
introdusse il concetto di uno spazio-tempo quadridimensionale nel quale il tempo cioegrave la quarta
dimensione dello spazio-tempo di Minkowski egrave trattato alla stessa stregua delle tre dimensioni
dello spazio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
Pagina 36
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
Pagina 46
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
I postulati della relativitagrave speciale
Puograve sorprenderci il fatto che la teoria della relativitagrave di Einstein sia basata su due semplici
postulati e che lrsquoalgebra sia lrsquounica conoscenza matematica richiesta per ottenere i risultati piugrave
importanti
I postulati della relativitagrave ristretta formulati da Einstein possono essere espressi nel seguente
modo
bull Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali
bull La velocitagrave della luce nel vuoto c = 300 108 ms egrave la stessa in tutti i sistemi di riferimento
inerziali ed egrave indipendente dal moto della sorgente e da quello dellrsquoosservatore
Il primo postulato egrave sicuramente ragionevole Ricordiamo che un sistema di riferimento
inerziale egrave un sistema nel quale valgono le leggi del moto di Newton In particolare un corpo sul
quale non agiscono forze ha unrsquoaccelerazione nulla in tutti i sistemi inerziali Il primo postulato di
Einstein non fa altro che estendere questa nozione di sistema inerziale per coprire tutte le leggi della
fisica comprese quelle della termodinamica dellrsquoelettricitagrave del magnetismo e delle onde
elettromagnetiche Per esempio un esperimento di meccanica eseguito sulla superficie della Terra
(che approssimativamente possiamo considerare un sistema inerziale) fornisce gli stessi risultati che
fornirebbe se fosse fatto a bordo di un aereo che viaggia a velocitagrave costante Inoltre il
comportamento del calore dei magneti e dei circuiti elettrici egrave il medesimo sullrsquoaereo e a terra
Tutti i sistemi di riferimento inerziali si muovono lrsquouno rispetto allrsquoaltro con velocitagrave costante
(che vuol dire accelerazione nulla) Quindi la teoria della relativitagrave ristretta egrave ldquoristrettardquo nel senso
che limita le considerazioni a sistemi non accelerati Il caso piugrave generale nel quale viene preso in
considerazione il moto accelerato egrave lrsquoargomento della teoria della relativitagrave generale Nel caso della
Terra le accelerazioni associate al suo moto orbitale e di rotazione sono abbastanza piccole da poter
essere trascurate nella maggior parte degli esperimenti Perciograve salvo avviso contrario
considereremo la Terra e i corpi in movimento con velocitagrave costante rispetto a essa come sistemi di
riferimento inerziali
Il secondo postulato della relativitagrave egrave meno intuitivo del primo In particolare esso stabilisce che
la luce viaggia nel vuoto sempre alla stessa velocitagrave c indipendentemente dal fatto che la sorgente
oppure lrsquoosservatore siano in movimento Per comprendere le implicazioni di questa affermazione
consideriamo per un momento le onde nellrsquoacqua Immaginiamo un osservatore fermo rispetto
allrsquoacqua e due sorgenti A e B in movimento che generano onde Sia le onde prodotte da A sia
quelle prodotte da B una volta generate viaggiano alla velocitagrave caratteristica va delle onde
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nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
Pagina 23
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
Pagina 24
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
Pagina 25
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
Pagina 27
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
Pagina 30
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
Pagina 42
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
Pagina 54
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
nellrsquoacqua Perciograve lrsquoosservatore vede una velocitagrave delle onde che egrave indipendente dalla velocitagrave della
sorgente proprio come postulato per la luce Per contro supponiamo che lrsquoosservatore sia in moto
con una velocitagrave v rispetto allrsquoacqua Se lrsquoosservatore si muove verso destra e le onde dellrsquoacqua si
muovono verso sinistra con velocitagrave va le onde passano davanti allrsquoosservatore con velocitagrave v + va
Analogamente se anche le onde dellrsquoacqua si muovono verso destra lrsquoosservatore troveragrave che
viaggiano a una velocitagrave v - va Chiaramente il fatto che lrsquoosservatore sia in moto rispetto al mezzo
nel quale viaggiano le onde (in questo caso lrsquoacqua) ci fa capire che la velocitagrave osservata delle onde
nellrsquoacqua dipende dalla velocitagrave dellrsquoosservatore
Prima della teoria della relativitagrave di Einstein era generalmente accettato che una simile
situazione valesse anche per le onde luminose In particolare si pensava che la luce si propagasse
attraverso un ipotetico mezzo chiamato etere luminifero o piugrave brevemente ldquoetererdquo che permeava
tutto lo spazio Dato che la Terra ruota intorno al suo asse a circa 1500 kmh e orbita intorno al Sole
con una velocitagrave di circa 100000 kmh ne consegue che deve muoversi rispetto allrsquoetere Se ciograve egrave
vero deve essere possibile rivelare questo moto misurando la velocitagrave della luce che si propaga in
direzioni diverse come nel caso delle onde nellrsquoacqua I fisici americani AA Michelson (1852-
1931) ed E W Morley (1838-1923) condussero dal 1883 al 1887 a questo scopo esperimenti
estremamente precisi Non riuscirono a rivelare alcuna differenza nella velocitagrave della luce Piugrave
recenti e accurati esperimenti hanno portato alla medesima conclusione permettendoci di affermare
che il secondo postulato della relativitagrave egrave una descrizione accurata del comportamento della luce
Per vedere quanto possa essere poco intuitivo il secondo postulato esaminiamo la seguente
situazione Un raggio di luce si propaga verso destra con velocitagrave c rispetto ad un osservatore fermo
Un secondo osservatore si muove anchrsquoesso verso destra con velocitagrave 09 c Sebbene sembri
naturale pensare che il secondo osservatore veda il raggio di luce passare a una velocitagrave di solo 01
c non egrave cosigrave Egli come tutti gli osservatori in sistemi di riferimento inerziali vede il raggio
viaggiare con la velocitagrave della luce c Perchegrave le osservazioni fatte siano valide cioegrave perchegrave entrambi
gli osservatori misurino la stessa velocitagrave della luce il comportamento dello spazio e quello del
tempo quando le velocitagrave si avvicinano a c devono essere diversi dallrsquoesperienza quotidiana
Questo egrave quanto avviene effettivamente come vedremo in dettaglio Nelle situazioni quotidiane la
fisica descritta dalle leggi di Newton egrave perfettamente adeguata In effetti le leggi di Newton sono
valide per velocitagrave molto piccole mentre la teoria della relativitagrave di Einstein fornisce risultati
corretti per tutte le velocitagrave da zero alla velocitagrave della luce
Poicheacute tutti gli osservatori inerziali misurano la stessa velocitagrave della luce essi hanno tutti
ugualmente ragione quando affermano di essere in quiete Per esempio il primo osservatore del
caso precedente puograve dire di essere in quiete e che lrsquoaltro osservatore si sta muovendo con velocitagrave di
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
Pagina 46
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
09 c verso destra Anche questrsquoosservatore egrave ugualmente nel giusto quando afferma di essere in
quiete e che il primo osservatore egrave in moto verso sinistra con velocitagrave di 09 c Dal punto di vista
della relativitagrave entrambi hanno ragione Non esiste una quiete assoluta o un moto assoluto ma
soltanto un moto rispetto a qualcosrsquoaltro Infine osserviamo che non avrebbe senso per il secondo
osservatore avere una velocitagrave maggiore di quella della luce Se fosse cosigrave non sarebbe possibile
per la luce sorpassare lrsquoosservatore tanto meno sorpassarlo con la velocitagrave c Perciograve concludiamo
che la massima velocitagrave nellrsquoUniverso egrave la velocitagrave della luce
La relativitagrave del tempo e la dilatazione del tempo
Generalmente pensiamo che il tempo fluisca in avanti a velocitagrave costante come ci suggerisce la
nostra esperienza di tutti i giorni Tuttavia non egrave cosigrave quando abbiamo a che fare con velocitagrave che si
avvicinano alla velocitagrave della luce Se per esempio osservassimo una navicella spaziale che si
muove rispetto a noi con una velocitagrave di 05 c vedremmo che gli orologi nella navicella sono
rallentati rispetto al nostro anche se sono identici in tutti gli altri aspetti
Per calcolare la differenza tra un orologio in movimento e uno in quiete consideriamo
ldquolrsquoorologio a lucerdquo In questo orologio un ciclo inizia quando viene emesso un lampo di luce dalla
sorgente S la luce percorre la distanza d fino allo specchio dove viene riflessa torna indietro per
una distanza d fino al rivelatore D e fa partire il lampo successivo Potremmo pensare che ogni
viaggio di andata e ritorno di un raggio di luce sia un ldquoticrdquo dellrsquoorologio
Iniziamo con il calcolare lrsquointervallo di tempo fra i tic di questo orologio quando egrave in quiete
cioegrave quando la sua velocitagrave rispetto allrsquoosservatore egrave nulla Poicheacute la luce percorre una distanza 2d
con una velocitagrave costante c il tempo fra due tic egrave
02dtc
∆ =
Lrsquoindice 0 indica che lrsquoorologio egrave in quiete (v = 0 ms) nel momento in cui effettuiamo la misura
Al contrario consideriamo lo stesso orologio a luce che si muove con una velocitagrave v La luce
ora deve seguire un percorso a zigzag per completare un tic Poicheacute questo percorso egrave piugrave lungo di
2d e la velocitagrave egrave sempre la stessa per quanto affermato dal secondo postulato della relativitagrave il
tempo fra due tic deve essere maggiore di ∆t0 Poicheacute il tempo fra due tic egrave maggiore lrsquoorologio
rallenta Chiamiamo questo fenomeno dilatazione del tempo percheacute lrsquointervallo fra due tic egrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
Pagina 38
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
Pagina 47
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
Pagina 52
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
aumentato cioegrave dilatato Per calcolare il tempo dilatato ∆t osserviamo che nel tempo ∆t2
lrsquoorologio si egrave mosso orizzontalmente di un tratto v∆t2 che egrave a metagrave fra la posizione iniziale e
quella finale (cioegrave alla fine del tic) La distanza percorsa dalla luce in tale tempo egrave c∆t2
Applicando il teorema di Pitagora a questo triangolo troviamo la relazione seguente
2 2
2
2 2t tv d c∆ ∆⎛ ⎞ ⎛ ⎞+ =⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
Ricaviamo il tempo ∆t
2 2 2
2
2 2
1
d dtc v vc
c
∆ = =minus
minus
Ricordando che 02dtc
∆ = possiamo legare tra loro i due intervalli di tempo come segue
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
Osserviamo che per v = 0 ms ∆t = ∆t0 come deve essere Per velocitagrave v che sono maggiori di
zero ma minori di c il denominatore nellrsquoultima equazione egrave minore di 1 Di conseguenza ∆t egrave
maggiore di ∆t0 Infine a mano a mano che la velocitagrave v si avvicina alla velocitagrave della luce
osserviamo che il denominatore dellrsquoequazione tende a zero e lrsquointervallo di tempo ∆t tende
allrsquoinfinito Questo comportamento egrave illustrato in figura sottostante dove egrave mostrato il rapporto
∆t∆t0 in funzione del rapporto della velocitagrave vc Il fatto che ∆t tenda allrsquoinfinito significa che
occorre un tempo infinito per avere un tic in altre parole a mano a mano che v si avvicina a c
lrsquoorologio rallenta fino a fermarsi Chiaramente quindi la velocitagrave della luce fornisce un limite
superiore naturale alla possibile velocitagrave di un corpo La relazione egrave valida per qualsiasi tipo di
orologio e non solo per quelli a luce Se non fosse cosigrave se cioegrave orologi differenti funzionassero a
velocitagrave differenti quando sono in moto a velocitagrave costante sarebbe violato il primo postulato della
relativitagrave
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0
1
2
3
4
5
6
7
8
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
Pagina 29
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
Pagina 46
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
tt0
Introduciamo alcuni termini comunemente utilizzati in relativitagrave Innanzitutto un evento egrave un
avvenimento fisico che accade in uno specificato posto in uno specificato istante In tre dimensioni
per esempio specifichiamo un evento fornendo i valori delle coordinate x y e z e del tempo t Se
due eventi accadono nello stesso posto ma in momenti diversi lrsquointervallo di tempo fra di essi
viene detto tempo proprio
Il tempo proprio egrave lrsquointervallo di tempo che separa due eventi che avvengono nello stesso posto
Il tempo proprio fra i tic di un orologio a luce per esempio egrave il tempo fra una emissione di luce
(evento 1) e la sua rivelazione (evento 2) quando lrsquoorologio egrave in quiete rispetto allrsquoosservatore
Perciograve ∆t0 nellrsquoequazione precedente egrave il tempo proprio e ∆t egrave il corrispondente tempo quando
lrsquoorologio si muove rispetto allrsquoosservatore con velocitagrave v
Nelle situazioni della vita quotidiana le velocitagrave non raggiungono mai valori nemmeno prossimi
a metagrave della velocitagrave della luce la massima velocitagrave che un essere umano puograve ragionevolmente
raggiungere al giorno drsquooggi egrave la velocitagrave dello Space Shuttle in orbita Questa velocitagrave egrave ldquosolordquo
7700 ms circa ovvero 28000 kmh Sebbene questa sia una velocitagrave considerevole egrave ancora
soltanto 139000 della velocitagrave della luce
Per trovare la dilatazione del tempo in un caso come questo non possiamo sostituire
semplicemente v = 7700 ms nellrsquo equazione poicheacute una normale calcolatrice probabilmente non ha
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
Pagina 54
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
abbastanza cifre decimali per fornire la risposta corretta Infatti se proviamo a fare questo calcolo
otteniamo un risultato sbagliato ∆t uguale a ∆t0 Troveremo la risposta giusta utilizzando lo
sviluppo in serie e riscrivendo lrsquoequazione nel seguente modo
2
00 22
2
11 2
1
t vt tcv
c
⎛ ⎞∆∆ = asymp ∆ + +⎜ ⎟
⎝ ⎠minus
Sostituendo la velocitagrave dello Space Shuttle e la velocitagrave della luce troviamo
( )2
100 08
7700 11 12 300 10
m st t tm s
minus⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥∆ asymp ∆ + = ∆ + sdot⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦
33 10
Perciograve un orologio a bordo dello Space Shuttle va piugrave lentamente di un fattore 100000000033 Con
questo ritmo occorrono almeno 100 anni percheacute lrsquoorologio sullo Shuttle perda 1 s rispetto a un
orologio sulla Terra Chiaramente una differenza di tempo cosigrave piccola non puograve essere misurata con
un orologio normale perciograve negli ultimi anni sono stati costruiti orologi atomici con una
precisione sufficiente per poter effettuare un test diretto sulla relativitagrave
I fisici JC Hafele e RE Keating hanno effettuato nel 1971 questo test mettendo un orologio
atomico a bordo di un jet e un altro identico in quiete in laboratorio Dopo aver fatto volare
lrsquoorologio in moto per molte ore i ricercatori trovarono che era andato piugrave lentamente di quello
lasciato nel laboratorio La differenza misurata nei tempi era in accordo con la previsione della
relativitagrave Oggi se viene trasportato un orologio atomico da un posto a un altro bisogna tener conto
degli effetti relativistici della dilatazione del tempo altrimenti lrsquoorologio forniragrave un tempo inferiore
a quello corretto
Un altro aspetto della dilatazione del tempo egrave il fatto che osservatori diversi sono in disaccordo
sulla simultaneitagrave Per esempio supponiamo che lrsquoosservatore 1 noti che due eventi in posizioni
diverse avvengono nello stesso istante Per lrsquoosservatore 2 che si muove rispetto allrsquoosservatore 1
con velocitagrave v questi stessi due eventi non sono simultanei Perciograve per osservatori diversi la
relativitagrave non solo cambia il modo di fluire del tempo ma cambia anche lrsquointervallo di tempo che
separa due eventi
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Viaggi spaziali e invecchiamento biologico
Finora abbiamo discusso della dilatazione del tempo applicandola solamente agli orologi ma
questi non sono gli unici oggetti che mostrano una dilatazione del tempo Infatti la dilatazione
relativistica del tempo vale in modo uguale per tutti i processi fisici incluse le reazioni chimiche e
le funzioni biologiche
Un astronauta che viaggia nello spazio invecchia piugrave lentamente di uno sulla Terra e
precisamente dello stesso fattore che vale per un orologio che trovandosi sulla nave spaziale va piugrave
lentamente di uno in quiete Per lrsquoastronauta tuttavia il tempo sembra scorrere come al solito
Il decadimento del muone
Un esempio particolarmente interessante di dilatazione del tempo riguarda particelle
subatomiche chiamate muoni che vengono create dalla radiazione cosmica nellrsquoalta atmosfera
terrestre Un muone egrave una particella instabile infatti un muone a riposo in media esiste soltanto per
circa 22 10-6 s prima di decadere Supponiamo per esempio che un muone venga creato a
unrsquoaltitudine di 5 km rispetto alla superficie della Terra se viaggia verso il suolo con una velocitagrave
di 0995 c puograve coprire soltanto una distanza di 657 m prima di decadere Potremmo quindi
concludere che i muoni prodotti a grandi altitudini non possono raggiungere la superficie terrestre
Invece un gran numero di muoni raggiunge effettivamente il suolo La ragione egrave che essi
invecchiano molto lentamente a causa del loro moto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
Pagina 29
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
Pagina 30
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
Pagina 33
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
Pagina 42
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
Pagina 46
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una nave spaziale che trasporta un orologio a luce si muove con una velocitagrave di 0500 c rispetto
a un osservatore che si trova sulla Terra Secondo questo osservatore quanto tempo occorre
allrsquoorologio sulla nave spaziale per avanzare di 1 secondo
Soluzione
Sostituendo ∆t = 100 s e v = 0500 c nellrsquoequazione otteniamo
( )0
2 2
22
100 100 1151 02505001 1
t s st sv cc c
∆∆ = = = =
minusminus minus
Anche a questa alta velocitagrave lrsquoeffetto relativistico egrave abbastanza piccolo solo il 15 circa
Esempio
Lrsquoastronauta Luigi viaggia verso Vega la quinta stella piugrave luminosa nel cielo notturno
lasciando la sua sorella gemella Stefania di 35 anni sulla Terra Luigi viaggia con una velocitagrave di
0990 c e Vega egrave a 264 anni-luce dalla Terra Trova
a) quanto dura il viaggio dal punto di vista di Stefania
b) lrsquoetagrave che avragrave Luigi quando arriveragrave su Vega
Soluzione
I due eventi salienti di questo problema sono la partenza dalla Terra e lrsquoarrivo su Vega Per
Stefania questi due eventi avvengono chiaramente in due luoghi diversi Ne consegue che
lrsquointervallo di tempo per lei egrave ∆t e non il tempo proprio ∆t0 Per Luigi invece i due eventi
avvengono nello stesso posto cioegrave fuori dalla porta dellrsquoastronave (in effetti dal punto di vista di
Luigi lrsquoastronave egrave in quiete e le stelle sono in moto) Pertanto lrsquointervallo di tempo misurato da
Luigi egrave il tempo proprio ∆t0 Infine ∆t e ∆t0 sono legati dallrsquoequazione vista precedentemente
(Ricordiamo che un anno-luce egrave la distanza percorsa dalla luce che viaggia alla velocitagrave c in un
anno cioegrave 1 anno-luce = c 1 anno)
Lrsquoastronave copre la distanza d in un tempo ∆t con una velocitagrave v = 0990 c Utilizzando v = d∆t0
per ricavare ∆t
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
Pagina 31
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
Pagina 36
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
Pagina 37
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
Pagina 38
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
Pagina 39
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
Pagina 41
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
Pagina 42
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
Pagina 44
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
Pagina 55
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dvt
=∆
264 264 1 2670990 0990
al c adt av c c
sdot∆ = = = =
Ricaviamo ora ∆t0
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2
0 21 vt tc
∆ = ∆ minus
Sostituiamo v = 0990 c e ∆t = 267 anni per trovare ∆t0
( )22
0 2 2
09901 267 1 377
cvt t ac c
∆ = ∆ minus = minus = a
Quando Luigi raggiunge Vega ha solo 388 anni mentre Stefania che egrave rimasta sulla Terra ha 617
anni Dal punto di vista di Luigi il viaggio egrave durato 377 anni a una velocitagrave di 0990 c Di
conseguenza egli direbbe che la distanza percorsa nel viaggio verso Vega era soltanto (377 anni)
(0990 c) = 373 anni-luce
Esempio
Un astronauta che viaggia con velocitagrave v rispetto alla Terra misura i battiti del suo cuore e
trova che hanno un intervallo di 0850 s ll controllo missione sulla Terra che sta monitorando le
attivitagrave del suo cuore osserva un battito ogni 14 s Calcola la velocitagrave dellrsquoastronauta rispetto alla
Terra
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Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
Pagina 53
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
Pagina 54
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
Pagina 55
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Soluzione
Identifichiamo il tempo proprio ∆t0 e il tempo dilatato ∆t0
∆t0 = 0850 s
∆t = 140 s
Ricaviamo v
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo i valori numerici
0795v c=
Esempio
Consideriamo i muoni che viaggiano verso la Terra con una velocitagrave di 0995 c dal punto in cui
sono stati creati a unrsquoaltitudine di 500 km
a) Trova la loro vita media assumendo che un muone a riposo abbia una vita media di 22 10-6
s
b) Calcola la distanza media che questi muoni possono percorrere prima di decadere
Soluzione
I due eventi da considerare in questo caso sono la creazione del muone e il decadimento del
muone Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra questi due eventi avvengono in posizioni
diverse Ne consegue che il tempo corrispondente egrave ∆t Dal punto di vista del muone la Terra si
muove verso di esso che egrave fermo a una velocitagrave di 0995 c Quindi per il muone i due eventi
avvengono nello stesso posto e il tempo fra essi egrave ∆t0 = 220 10-6 s Possiamo trovare il tempo ∆t
Sostituiamo v = 0995c e ∆t0 = 220 10-6 s
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
Pagina 53
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
Pagina 54
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
( )
660
2 2
22
220 10 220 1009951 1
t st sv cc c
minusminus∆ sdot
∆ = = = sdot
minus minus
Moltiplichiamo v = 0995 c per il tempo ∆t = 220 10-6 s per trovare la distanza media percorsa
( )( )60995 220 10 6570md c sminus= sdot = m
La dilatazione relativistica del tempo consente ai muoni di percorrere uno spazio circa 10 volte
maggiore (6570 m invece di 657 m) di quello che ci aspettiamo da una fisica non relativistica Il
risultato egrave che i muoni vengono rilevati sulla superficie terrestre
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
Pagina 52
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
Pagina 53
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La relativitagrave delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze
Cosigrave come viene alterato il tempo per un osservatore in moto con una velocitagrave vicina a quella
della luce altrettanto succede per le lunghezze Per esempio un metro che si muove con una
velocitagrave di 05 c apparirebbe in modo evidente piugrave corto di un metro in quiete A mano a mano che
la velocitagrave del metro si avvicina a c la sua lunghezza diminuisce fino a zero
Per vedere percheacute le lunghezze si contraggono e per calcolare lrsquoentitagrave della contrazione
ricordiamo lrsquoesempio dei gemelli Luigi e Stefania e il viaggio verso Vega Dal punto di vista di
Stefania sulla Terra il viaggio di Luigi egrave durato 267 anni e ha percorso una distanza di (0990 c)
(267 anni) = 264 anni-luce Dal punto di vista di Luigi invece il viaggio dura solo 377 anni
Poicheacute entrambi i gemelli concordano sulla loro velocitagrave relativa Luigi nel suo viaggio percorre
una distanza di solo (0990 c) (377 anni) = 373 anni-luce Perciograve dal punto di vista dellrsquoastronauta
la Terra e Vega si muovono a una velocitagrave di 0990 c e la distanza fra essi non egrave 264 anni-luce ma
373 anni-luce Questo egrave un esempio di contrazione delle lunghezze
In generale vogliamo determinare la lunghezza contratta L di un corpo che si muove con una
velocitagrave v Quando un corpo egrave a riposo (v = 0 ms) diciamo che la sua lunghezza egrave la lunghezza
propria L0
La lunghezza propria egrave la distanza fra due punti misurata da un osservatore che egrave in quiete rispetto
a loro
Nellrsquoesempio precedente Stefania egrave in quiete rispetto alla Terra e a Vega Di conseguenza la
distanza fra i due gemelli che lei stessa misura egrave la lunghezza propria cioegrave L0 = 264 anni-luce La
lunghezza contratta L = 373 anni-luce egrave quella misurata da Luigi Come per i tempi misurati per il
viaggio spaziale dal punto di vista di Stefania i due eventi (lrsquoevento 1 = partenza dalla Terra
lrsquoevento 2 = arrivo a Vega) avvengono in posti diversi Di conseguenza lei misura il tempo dilatato
∆t = 267 anni anche se misura la lunghezza propria L0 Al contrario Luigi misura il tempo
proprio ∆t0 = 377 anni e la lunghezza contratta L
Dobbiamo stare molto attenti nel determinare dalle definizioni date quale osservatore misura il
tempo proprio e quale osservatore misura la lunghezza propria e non si deve mai presumere che
per esempio poicheacute un osservatore misura il tempo proprio allora lo stesso osservatore misura
anche la lunghezza propria
Utilizzeremo ora queste osservazioni per ottenere unrsquo espressione generale che leghi L a L0 Per
cominciare notiamo che entrambi gli osservatori misurano la stessa velocitagrave relativa v Per Stefania
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
Pagina 53
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
la velocitagrave egrave v = L0∆t e per Luigi la velocitagrave egrave v = L∆t0 Uguagliando queste due velocitagrave
otteniamo
0
0
L Lvt t
= =∆ ∆
Ricavando L in funzione di L0 troviamo L = L0 (∆t0∆t) Infine se utilizziamo lrsquoequazione
vista precedentemente per esprimere ∆t in funzione di ∆t0 otteniamo la seguente relazione
2
0 21 vL Lc
= minus
Osserviamo che se nellrsquoequazione poniamo v = 0 ms troviamo L = L0 Se v si avvicina alla
velocitagrave della luce la lunghezza contratta tende a zero In generale la lunghezza di un corpo in
moto egrave sempre minore della sua lunghezza propria In figura egrave mostrata la lunghezza L di un metro
in funzione della velocitagrave v e vediamo di nuovo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave
possibile
0
01
02
03
04
05
06
07
08
09
1
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Lung
hezz
a L
(m)
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Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
Pagina 54
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Riprendiamo per un attimo lrsquoesempio del muone visto precedentemente Illustriamo lrsquoeffetto
della contrazione delle lunghezze nel caso del muone che viaggia verso la superficie della Terra
Dal punto di vista di un osservatore sulla Terra il muone percorre una distanza di 5 km alla velocitagrave
di 0995 c e per coprire questa distanza deve vivere circa 10 volte piugrave a lungo di quando egrave a riposo
Dal punto di vista del muone la Terra si muove verso lrsquoalto con una velocitagrave di 0995 c e la
distanza che essa deve percorrere per raggiungere il muone egrave soltanto
( ) ( )2
2
0995500 1 499
cL km m
c= minus = La Terra puograve facilmente coprire questa distanza durante la
vita media del muone che egrave di 22 micros
Possiamo concludere dicendo che la contrazione delle lunghezze che abbiamo calcolato con
lrsquoequazione precedente si riferisce soltanto a lunghezze nella direzione del moto relativo Le
lunghezze perpendicolari alla direzione del moto relativo non ne risentono
Il fatto che lunghezze in direzioni diverse si contraggano in modo differente ha effetti
interessanti sul modo con il quale un corpo che si muove rapidamente appare ai nostri occhi
Ulteriori effetti sono legati al tempo finito che impiega la luce ad arrivare agli occhi di un
osservatore provenendo dalle diverse parti del corpo
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
Pagina 53
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
Pagina 54
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
Pagina 55
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova la velocitagrave per la quale la lunghezza di un metro diventa 0500 m
Soluzione
L = 0500 m Il metro in quiete ha la sua lunghezza propria L0 = 100 m
Possiamo trovare la velocitagrave richiesta ricavando v dallrsquoequazione precedente e sostituendo i valori
dati di L e L0
2
0 21 vL Lc
= minus
2
20
1 Lv cL
= minus
( )( )
22
220
05001 1 0866
100
mLv c c cL m
= minus = minus =
Una persona che viaggia assieme al metro in movimento lo vede di una lunghezza pari alla sua
lunghezza propria di 100 m
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
Pagina 46
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
Pagina 59
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
La composizione relativistica delle velocitagrave
Supponiamo di guidare unrsquoastronave nello spazio profondo viaggiando verso un asteroide con
una velocitagrave di 25 ms Per mandare un segnale a un collega sullrsquoasteroide attiviamo un fascio di
luce sulla punta dellrsquoastronave e lo puntiamo nella direzione del moto Poicheacute la luce nel vuoto
viaggia con la stessa velocitagrave relativa c rispetto a tutti gli osservatori inerziali la velocitagrave del fascio
luminoso rispetto allrsquoasteroide egrave semplicemente c e non c + 25 ms Chiaramente allora la semplice
addizione delle velocitagrave che sembra funzionare benissimo per le velocitagrave ordinarie della vita
quotidiana non egrave piugrave corretta
Il modo corretto di comporre le velocitagrave valido per tutti i valori delle velocitagrave da zero a c fu
ottenuto da Einstein Immaginiamo che lrsquoastronave si muova con velocitagrave v1 rispetto allrsquo asteroide
Se qualcosa si muove lungo la stessa direzione con una velocitagrave v2 rispetto allrsquo astronave la sua
velocitagrave v rispetto allrsquoasteroide egrave data dalla seguente espressione
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
Nel caso precedente la velocitagrave dellrsquoastronave rispetto allrsquoasteroide egrave v1 e la velocitagrave del fascio
di luce rispetto allrsquoastronave egrave v1 = c Per trovare la velocitagrave del fascio di luce rispetto allrsquoasteroide
utilizziamo lrsquoequazione precedente
1
1 2 1
1 2 1 12 2
1
1 1 1
vcv v v c cv cv v v c v
c c c
⎛ ⎞+⎜ ⎟+ + ⎝ ⎠= = =+ + +
=
Perciograve come ci aspettiamo sia lrsquoosservatore nellrsquoastronave sia quello sullrsquoasteroide misurano la
stessa velocitagrave per il fascio di luce indipendentemente dalla loro velocitagrave relativa v1
Lrsquoequazione fornisce il risultato corretto per un fascio di luce ma come funziona se viene
applicata a velocitagrave molto minori di quella della luce Supponiamo che una persona sullrsquoastronave
lanci una palla con una velocitagrave di 15 ms nella direzione dellrsquoasteroide Secondo la composizione
delle velocitagrave classica (non relativistica) la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave 15 ms + 25
ms = 40 ms Lrsquoapplicazione dellrsquoequazione relativistica ci fornisce il seguente risultato
v = 3999999999999997ms
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve con entrambi i calcoli la velocitagrave della palla rispetto allrsquoasteroide egrave sempre 40 ms
Concludiamo quindi che il risultato classico v = v1 + v2 anche se non rigoroso per piccole velocitagrave
egrave appropriato
Per prendere maggiore confidenza con la composizione relativistica delle velocitagrave consideriamo
unrsquoastronave inizialmente in quiete che aumenta la sua velocitagrave di 01 c quando accende i suoi
razzi Allrsquoinizio la velocitagrave dellrsquoastronave cresce linearmente con il numero di accensioni dei razzi
come egrave indicato dalla linea blu in figura A mano a mano che la velocitagrave dellrsquoastronave si avvicina a
quella della luce le ulteriori accensioni dei razzi hanno sempre minore effetto come vediamo dalla
curva rossa In un tempo infinito con un infinito numero di accensioni dei razzi la velocitagrave
dellrsquoastronave si avvicina a c senza peraltro raggiungerla mai
0
02
04
06
08
1
12
14
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Numero di accensioni razzi
vc
Nei seguenti esempi applicheremo la composizione relativistica delle velocitagrave a una serie di sistemi
fisici
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Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
Pagina 43
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
Pagina 44
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
Pagina 46
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
Pagina 52
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Unrsquoastronave si avvicina a un asteroide con una velocitagrave di 0750 c Supponi che lrsquoastronauta
lanci verso lrsquoasteroide una sonda con una velocitagrave di 0800 c rispetto allrsquoastronave stessa qual egrave la
velocitagrave della sonda rispetto allrsquoasteroide
Soluzione
Sostituendo v1 = 0750 c e v2 = 0800 c nellrsquoequazione precedente otteniamo
( )( )1 2
1 22
2
0750 0800 09690750 08001 1
v v c cv cv v c cc c
+ += = =
+ +
Come ci potevamo aspettare la velocitagrave rispetto allrsquoasteroide egrave minore di c
Esempio
Alla base stellare Faraway Point osservi due astronavi che si avvicinano provenendo dalla stessa
direzione Lrsquoastronave LaForge viaggia a una velocitagrave di 0606 c e la Picard a una velocitagrave di 0552
c Trova la velocitagrave della La Forge rispetto alla Picard
Soluzione
La chiave per risolvere un problema come questo egrave scegliere le velocitagrave v1 e v2 in modo
coerente Per esempio scegliamo v1 come velocitagrave della Picard rispetto alla base stellare v2 come
velocitagrave della LaForge rispetto alla Picard e v come velocitagrave della LaForge rispetto alla base
stellare Ricavando la velocitagrave incognita v2 dallrsquoequazione vista otteniamo il risultato voluto
Ricaviamo la velocitagrave v2
1 2
1 221
v vv v vc
+=
+
12
121
v vv vvc
minus=
minus
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
Pagina 53
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
Pagina 54
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
Pagina 55
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sostituiamo v1 = 0552 c e v = 0606 c per trovare la velocitagrave v2 della LaForge rispetto alla Picard
( )( )1
21
22
0606 0552 008110606 05521 1
v v c cv cvv c cc c
minus minus= = =
minus minus
Come verifica del nostro risultato osserviamo che la composizione relativistica della velocitagrave v1 =
0552 c con la velocitagrave v2 = 00811 c fornisce la velocitagrave v = 0606 c come previsto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Quantitagrave di moto e massa relativistiche
Il primo postulato della relativitagrave afferma che le leggi della fisica sono le stesse per tutti gli
osservatori in tutti i sistemi di riferimento inerziali Fra le leggi piugrave importanti ricordiamo la
conservazione della quantitagrave di moto e la conservazione dellrsquoenergia in un sistema isolato
Se consideriamo lo strano modo in cui si sommano relativisticamente le velocitagrave non egrave
sorprendente che lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto p = mv non valga per tutte le
velocitagrave Egrave noto che se una massa grande che viaggia a una velocitagrave v urta elasticamente una massa
piccola ferma la massa piccola acquista una velocitagrave 2v Chiaramente questo non puograve avvenire se
la velocitagrave della massa grande egrave maggiore di 05 c poicheacute la massa piccola non puograve avere una
velocitagrave finale maggiore della velocitagrave della luce Perciograve la relazione non relativistica p = mv deve
essere modificata per velocitagrave confrontabili con c
Con unrsquoanalisi dettagliata possiamo dimostrare che lrsquoespressione relativistica corretta della
quantitagrave di moto egrave
2
21
mvpvc
=
minus
A mano a mano che v si avvicina alla velocitagrave della luce la quantitagrave di moto relativistica (linea
rossa) diventa significativamente piugrave grande di quella classica (linea blu) divergendo allrsquoinfinito
quando v rarr c Per piccole velocitagrave i risultati classico e relativistico corrispondono
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
Pagina 47
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
Pagina 48
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
Pagina 50
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
Pagina 52
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Qua
ntitagrave
di m
oto
p
Un modo conveniente di pensare alla quantitagrave di moto data dallrsquo equazione precedente egrave
considerare una massa che aumenta con la velocitagrave Supponiamo per esempio che un corpo abbia
una massa m0 quando egrave in quiete diciamo quindi che la sua massa a riposo egrave m0 Se la velocitagrave del
corpo egrave v la sua quantitagrave di moto egrave
0 02 2
2 21 1
m v mp vv vc c
⎛ ⎞⎜ ⎟⎜ ⎟= =⎜ ⎟
minus minus⎜ ⎟⎝ ⎠
Se 2
0 21 vm mc
= minus rappresenta la massa relativistica possiamo scrivere la quantitagrave di moto nel
modo seguente
p mv=
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
Pagina 55
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Perciograve lrsquoespressione classica della quantitagrave di moto puograve essere utilizzata per tutte le velocitagrave se
semplicemente interpretiamo la massa come qualcosa che aumenta con la velocitagrave secondo
lrsquoespressione
2
0 21 vm mc
= minus
Osserviamo che per v che tende a c m tende allrsquoinfinito Quindi una forza costante che agisce
su un corpo genera unrsquoaccelerazione a = Fm sempre piugrave piccola a mano a mano che ci
avviciniamo alla velocitagrave della luce Ciograve ci fornisce un ulteriore modo di vedere il fatto che la
velocitagrave della luce non puograve essere superata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Una massa di 24 kg si muove con una velocitagrave di 081 c Trova la quantitagrave di moto classica e
relativistica
Soluzione
Calcoliamo p = mv
( )( )( )8 82 4 081 300 10 58 10 p mv kg m s kg m s= = sdot = sdot sdot
Calcoliamo 2
21
mvpvc
=
minus
( )( )( )( )
88
2 2
22
24 081 300 10 99 10
0811 1
kg m smvp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Come ci aspettavamo la quantitagrave di moto relativistica egrave piugrave grande di quella classica
Esempio
Un satellite inizialmente in quiete nello spazio profondo esplode in due pezzi Uno ha una
massa di 150 kg e si muove dal punto in cui egrave avvenuta lrsquoesplosione con una velocitagrave di 076 c
Lrsquoaltro pezzo si muove in direzione opposta con una velocitagrave di 088 c Trova la massa del secondo
pezzo del satellite
Soluzione
Lrsquoidea di base in questo sistema egrave che poicheacute sul satellite non agiscono forze esterne la
quantitagrave di moto totale deve conservarsi La quantitagrave di moto iniziale egrave zero quindi anche la
quantitagrave di moto finale deve essere zero Ciograve significa che i due pezzi si muovono in direzioni
opposte come afferma il testo del problema e hanno quantitagrave di moto di uguale modulo Perciograve
iniziamo con il calcolare il modulo della quantitagrave di moto del primo pezzo del satellite poi
uguagliamo i due moduli delle quantitagrave di moto e ricaviamo la massa cercata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Calcoliamo il modulo della quantitagrave di moto del pezzo di satellite che ha massa m1 = 150 kg e
velocitagrave v1 = 076 c
( )( )( )( )
8101 1
1 2 212
2
150 076 300 10 53 10
0761 1
kg m sm vp kg m sv cc c
sdot= = = sdot sdot
minus minus
Uguagliamo la quantitagrave di moto del secondo pezzo del satellite a quella del primo pezzo
2 22 12
221
m vp pvc
= =
minus
Ricaviamo la massa m2 del secondo pezzo del satellite dalla relazione precedente e sostituiamo i
valori numerici v2 = 088 c e p1 = 53 1010 kg ms
( )( )( )2
2 101 2
2 2 282
08853 10 1 1088 300 10
cp v kg m sm kv c cm s
⎡ ⎤⎛ ⎞ sdot sdot⎢ ⎥= minus = minus =⎜ ⎟sdot⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎣ ⎦
95 g
Il calcolo classico per cui p = mv fornisce il risultato errato di 130 kg per la massa del secondo
pezzo del satellite
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia relativistica ed E = mc2
Si egrave visto che la massa di un corpo cresce con lrsquoaumentare della sua velocitagrave Pertanto se viene
effettuato del lavoro su un corpo una parte del lavoro aumenta la velocitagrave e unrsquoaltra aumenta la sua
massa Ne consegue che la massa egrave unrsquoaltra forma di energia Questo risultato come la dilatazione
del tempo era completamente imprevedibile prima dellrsquointroduzione della teoria della relativitagrave
Consideriamo per esempio un corpo che ha massa ma quando egrave in quiete Einstein dimostrograve
che quando il corpo egrave in movimento con velocitagrave v la sua energia totale E egrave data dalla seguente
espressione
2
202
21
m cE mcvc
= =
minus
Questo egrave il piugrave famoso risultato della teoria della relativitagrave di Einstein cioegrave E = mc2 dove m egrave
la massa relativistica
Osserviamo che lrsquoenergia totale E non svanisce quando la velocitagrave tende a zero come avviene
per lrsquoenergia cinetica classica Lrsquoenergia di un corpo in quiete cioegrave la sua energia a riposo E0 egrave
invece
2
0E m c=
Essendo la velocitagrave della luce cosigrave grande il prodotto della massa di un corpo per il quadrato
della velocitagrave della luce egrave una quantitagrave enorme di energia Questa espressione illustra il principio
base del funzionamento delle centrali nucleari nelle quali piccole diminuzioni di massa dovute a
varie reazioni nucleari vengono trasformate in energia Il tipo di reazione utilizzata in questi
impianti si chiama fissione nucleare un nucleo pesante si divide in due nuclei piugrave leggeri piugrave
alcuni neutroni Per esempio il nucleo di un atomo di uranio-235 puograve decadere in due nuclei piugrave
piccoli e un certo numero di neutroni Poicheacute la massa del nucleo di uranio egrave maggiore della somma
delle masse dei prodotti del decadimento la reazione rilascia unrsquo enorme quantitagrave di energia Infatti
mezzo chilogrammo di uranio puograve produrre circa 3106 kWh di energia elettrica mentre dalla
combustione della stessa quantitagrave di carbone possiamo produrre solo l kWh
Anche il Sole egrave alimentato dalla trasformazione della massa in energia ma in questo caso
lrsquoenergia viene prodotta dalla fusione nucleare reazione nella quale due nuclei molto leggeri si
combinano per formarne uno piugrave pesante
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Materia e antimateria
Di particolare interesse nellrsquoequivalenza massa-energia egrave lrsquoesistenza dellrsquoantimateria Per ogni
particella elementare conosciuta esiste una particella corrispondente di antimateria che ha
esattamente la stessa massa ma carica opposta Per esempio un elettrone ha massa me = 911 10-31
kg e carica e = -16 10-19 C un antielettrone ha massa di 911 10-31 kg e carica uguale a + 16 10-
19 C Poicheacute un antielettrone ha una carica positiva viene generalmente chiamato positrone
Lrsquoantimateria viene frequentemente creata negli acceleratori dove le particelle si urtano a
velocitagrave prossime a quella della luce In effetti egrave possibile creare in laboratorio antiatomi costituiti
interamente di antimateria Egrave unrsquoipotesi affascinante pensare che lrsquoUniverso possa realmente
contenere antigalassie di antimateria Se egrave effettivamente cosigrave bisognerebbe stare attenti a visitare
tali galassie percheacute le particelle di materia e antimateria quando si incontrano si annichilano Il
risultato della collisione egrave che le particelle cessano di esistere il che soddisfa la conservazione della
carica poicheacute la carica totale del sistema egrave zero sia prima sia dopo lrsquoannichilazione Per la
conservazione dellrsquoenergia la massa delle due particelle egrave trasformata in due raggi gamma simili ai
raggi X ma piugrave energetici Ognuno dei raggi gamma deve avere unrsquoenergia pari almeno a E = mec2
Perciograve nellrsquoannichilazione materia-antimateria le particelle svaniscono in un lampo di radiazione
Lrsquoannichilazione elettrone-positrone egrave alla base della tecnica diagnostica chiamata ldquotomografia
elettrone-positronerdquo o ldquotomografia a emissione di positronirdquo (PET dallrsquoinglese position emission
tomography) che egrave spesso utilizzata per esaminare processi biologici allrsquointerno del cervello del
cuore o di altri organi In una tipica PET per esaminare il cervello per esempio si inietta nel
paziente del glucosio (che egrave la sorgente primaria di energia per lrsquoattivitagrave del cervello) che contiene
traccianti radioattivi Questi traccianti emettono positroni che a loro volta incontrano nel cervello
elettroni e si annichilano I raggi gamma originati dal processo vengono monitorati dallrsquoanalizzatore
PET che li trasforma in immagini a falsi colori che mostrano i livelli del metabolismo del glucosio
allrsquointerno del cervello
La trasformazione fra massa ed energia puograve avvenire anche in altri modi Possiamo trasformare
un raggio gamma che non ha massa in una coppia particella-antiparticella trasformiamo un raggio
gamma con unrsquoenergia di almeno (2me)c2 in una coppia elettrone-positrone cioegrave convertiamo
lrsquoenergia del raggio gamma nellrsquoenergia a riposo delle due particelle
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Energia cinetica relativistica
Se compiamo un lavoro su un corpo isolato accelerando lo dalla quiete a una velocitagrave finita v
la sua energia totale aumenta Chiamiamo lrsquoaumento di energia del corpo energia cinetica Perciograve
lrsquoenergia totale E di un corpo egrave la somma della sua energia a riposo m0c2 piugrave lrsquoenergia cinetica K
In particolare
2
2002
21
m cE m c Kvc
= = +
minus
Ricavando lrsquoenergia cinetica troviamo
2
2002
21
m cK mvc
= minus
minus
c
Come verifica osserviamo che lrsquoenergia cinetica egrave nulla se la velocitagrave egrave zero Nella figura egrave
mostrato un confronto fra lrsquoenergia cinetica relativistica e quella classica
0 01 02 03 04 05 06 07 08 09 1
vc
Ene
rgia
cin
etic
a K
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Sebbene lrsquoespressione nellrsquoequazione precedente non assomigli a quella classica 212
mv il
valore che assume approssima lrsquoaltro per basse velocitagrave Come verifica sviluppiamo lrsquoequazione per
piccole velocitagrave utilizzando lo sviluppo in serie Il risultato egrave il seguente
22 2 22 2 2 20
0 0 0 0 02 22 2
2 2
1 1 31 2 8
1 1
m c v vK m c m c m c m c m cc cv v
c c
⎡ ⎤⎢ ⎥ ⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥ ⎢ ⎥= minus = minus = + + + minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎣ ⎦minus minus⎢ ⎥⎣ ⎦
2
Il secondo termine nelle parentesi quadre egrave per velocitagrave usuali molto piugrave piccolo del primo Per
esempio se la velocitagrave v egrave uguale a 000001 c (circa 10000 kmh valore giagrave notevole rispetto alle
velocitagrave usuali) il secondo termine egrave soltanto un decimilionesimo per cento del primo termine I
termini successivi sono ancora piugrave piccoli Quindi per tutti gli scopi pratici lrsquoenergia cinetica per
basse velocitagrave egrave
2
2 2 20 0 0 02
1 112 2
vK m c m c m c m v m cc
⎡ ⎤⎛ ⎞= + minus = + minus⎢ ⎥⎜ ⎟
⎝ ⎠⎣ ⎦
2 20
Eliminando lrsquoenergia a riposo m0c2 troviamo
20
12
K m v=
Osserviamo che lrsquoindice 0 in questa espressione sottolinea il fatto che la massa da utilizzare egrave la
massa a riposo
Ancora una volta vediamo che la velocitagrave della luce egrave la massima velocitagrave possibile per un corpo
di massa a riposo finita Come appare evidente lrsquoenergia cinetica di un corpo tende allrsquoinfinito se la
sua velocitagrave si avvicina a c Perciograve per accelerare un corpo alla velocitagrave della luce occorrerebbe una
quantitagrave di energia infinita Qualsiasi quantitagrave di lavoro finita faragrave aumentare la velocitagrave portandola
a un valore comunque minore di c
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Esempio
Trova lrsquoenergia a riposo di una mela di 012 kg
Soluzione
Sostituendo m0 = 012 kg e c = 300 108 ms nellrsquoequazione dellrsquoenergia a riposo troviamo
( )( )22 80 0 012 300 10 11 1016E m c kg m s J= = sdot = sdot
Per valutare il risultato confrontiamo lo con lrsquoenergia totale utilizzata negli Stati Uniti in un
anno che egrave circa 1020 J Questo significa che se lrsquoenergia a riposo di una mela potesse essere
trasformata interamente in una forma di energia utilizzabile potrebbe coprire il fabbisogno
energetico degli interi Stati Uniti per circa unrsquoora Se inoltre potessimo utilizzare lrsquoenergia a riposo
di una mela per tenere accesa una lampada da 100 W questa rimarrebbe accesa per circa 10 milioni
di anni
Esempio
Il Sole irraggia energia a un ritmo di 392 1026 W Calcola la corrispondente diminuzione della
massa del Sole per ogni secondo di irraggiamento
Soluzione
Se lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave ∆E la corrispondente variazione di massa egrave data da
Per trovare ∆E ricordiamo) che la potenza egrave lrsquoenergia nellrsquounitagrave di tempo
perciograve lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s egrave
2m E c∆ = ∆
P E= ∆ ∆t E P t∆ = sdot∆ con ∆t = 100 s
Calcoliamo lrsquoenergia irraggiata dal Sole in 100 s
( )( )26 26392 10 100 392 10E P t J s s J∆ = sdot∆ = sdot = sdot
Dividiamo ∆E per il quadrato della velocitagrave della luce c2 per trovare la diminuzione della massa
( )26
922 8
392 10 436 10300 10
JEm kc m s
sdot∆∆ = = = sdot
sdotg
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il Sole perde ogni secondo una notevole quantitagrave di massa uguale a circa 2000 Space Shuttle
ma avendo una massa di 199 1030 kg la quantitagrave che perde in 1500 anni egrave soltanto 10-10 della sua
massa totale Anche dopo 15 miliardi di anni di irraggiamento a questo ritmo il Sole avragrave perso
solo lo 001 della sua massa Chiaramente il Sole non evaporeragrave nello spazio in breve tempo
Esempio
Un osservatore guarda unrsquoastronave che passa ad alta velocitagrave e nota che un orologio a bordo egrave
rallentato di un fattore l50 Se la massa a riposo dellrsquoorologio egrave 0320 kg qual egrave la sua energia
cinetica
Soluzione
Iniziamo utilizzando lrsquoequazione relativa ai tempi e il fattore di dilatazione del tempo ∆t∆t0 =
l50 per trovare la velocitagrave v Poi utilizziamo questa velocitagrave per trovare lrsquoenergia cinetica
Ricaviamo v
02
21
ttvc
∆∆ =
minus
2021 tv c
t∆
= minus∆
Sostituiamo ∆t0∆t = 1l50 poicheacute il tempo dilatato ∆t egrave maggiore del tempo proprio ∆t0 di un
fattore 15
211 07
150v c c⎛ ⎞= minus =⎜ ⎟
⎝ ⎠45
Sostituiamo v = 0745 c e m0 = 0320 kg nellrsquoequazione dellrsquoenergia
( )( )( )
( )( )282 22 8 10
02 2
22
0320 300 10 0320 300 10 144 10
07451 1
kg m sm cK m c kg m sv cc c
sdot= minus = minus sdot = sdot
minus minus
6 J
In confronto lrsquoenergia cinetica classica a questa velocitagrave sarebbe 799 1015 J
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
LrsquoUniverso relativistico
Egrave molto riduttivo dire che la relativitagrave ha rivoluzionato la nostra comprensione dellrsquoUniverso Se
ripensiamo ai risultati presentati nei paragrafi precedenti (dilatazione del tempo contrazione delle
lunghezze aumento della massa equivalenza massa-energia) egrave chiaro che la relativitagrave ci rivela un
Universo molto piugrave ricco e piugrave vario nei suoi comportamenti di quanto non si fosse mai immaginato
prima Infatti si sente spesso dire che lrsquoUniverso non solo egrave piugrave strano di quanto si immagini ma egrave
anche piugrave strano di quanto si possa immaginare
Egrave quasi come se avessimo passato la nostra vita in una piccola isola allrsquoequatore non
conosceremmo la neve ne i deserti o le montagne La nostra conoscenza della Terra sarebbe
comunque valida per la nostra piccola isola ma avremmo una immagine incompleta del mondo La
nostra posizione rispetto alla relativitagrave egrave simile Prima avevamo una conoscenza dellrsquoUniverso
fisico che dava buoni risultati le leggi di Newton e gli altri principi fondamentali della fisica ci
permettevano di comprendere qualsiasi cosa accadeva Quello che Einstein rivelograve con la sua teoria
fu che noi stavamo guardando solo una piccola parte del tutto e che il comportamento osservato per
le piccole velocitagrave non poteva essere esteso a quelle alte
Potrebbe sembrare che la relativitagrave non influenzi molto la nostra vita quotidiana poicheacute non ci
muoviamo a velocitagrave prossime a quella della luce Per molti aspetti questa osservazione egrave corretta
la relativitagrave non viene utilizzata per progettare automobili migliori o aeroplani ne viene impiegata
per calcolare le orbite necessarie per spedire gli astronauti sulla Luna o su Marte Drsquoaltra parte in
alcuni ospedali importanti nei sotterranei ci sono degli acceleratori di particelle per produrre
elementi radioattivi utilizzati per svariati tipi di trattamenti Gli acceleratori portano le particelle a
velocitagrave molto vicine a quella della luce e quindi gli effetti relativistici non possono essere ignorati
Perciograve un acceleratore lavora correttamente solo quando egrave costruito tenendo conto degli effetti
relativistici
Ormai viviamo in un mondo nel quale la relativitagrave egrave veramente una parte della nostra vita
quotidiana
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
Pagina 60
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Lrsquoesperimento di Michelson-Morley
Precedentemente abbiamo presentato lrsquoipotesi di Einstein adesso ben verificata che nel vuoto
la luce si propaga con la stessa velocitagrave c qualunque sia la velocitagrave relativa della sorgente rispetto
allrsquoosservatore Abbiamo osservato come questa ipotesi fosse in disaccordo con il modo di
considerare la propagazione ondulatoria da parte dei fisici del diciannovesimo secolo Fu difficile
per questi fisici abituati ai problemi della meccanica classica di quel tempo concepire che un lsquoonda
si potesse propagare senza un mezzo Se si fosse potuto stabilire il mezzo di propagazione la
velocitagrave della luce sarebbe stata considerata come velocitagrave rispetto a questo mezzo cosigrave come la
velocitagrave del suono egrave sempre riferita ad un mezzo come ad esempio lrsquoaria
Sebbene non fosse ovvio in quale mezzo si propagasse la luce i fisici ne postularono uno
chiamato ldquoetere luminiferordquo e fecero lrsquoipotesi che le proprietagrave dellrsquoetere fossero tali da non poterlo
rivelare con mezzi ordinari come ad esempio pesandolo
Nel 1881 (24 anni prima dellrsquoipotesi di Einstein) AA Michelson si assunse il compito di
mettere in evidenza lrsquoetere ammesso che esistesse assoggettandolo ad una verifica fisica diretta In
particolare Michelson in seguito affiancato da E W Morley cercograve di misurare la velocitagrave u con la
quale la terra si muove nellrsquoetere Se la Terra si muoveva effettivamente attraverso lrsquoetere la
velocitagrave di un raggio di luce misurata sulla Terra sarebbe dipesa dalla sua direzione in modo molto
simile al modo in cui la
velocitagrave di un nuotatore
dipende dal fatto che egli
nuoti secondo la corrente
contro la corrente o
trasversalmente a essa
Michelson progettograve
allora un apparecchio
chiamato interferometro
che poteva rivelare
questo effetto
Schematicamente un
interferometro consiste in
due sezioni diritte poste
ad angolo retto tra loro
Ogni braccio porta a una
estremitagrave uno specchio
Pagina 49
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nel punto di intersezione dove i bracci si congiungono uno specchio semiargentato divide un
fascio di luce in due Ciascuna metagrave del fascio diviso percorre un braccio di lunghezza d ed egrave
riflessa allrsquoindietro dallo specchio posto nella parte terminale Quando i due raggi si ricombinano
essi interferiscono in modo da produrre un caratteristico diagramma di frange che dipende
dallrsquoentitagrave della differenza del tempo impiegato da ciascun raggio a compiere il percorso di andata e
ritorno Se si ruota lo strumento di 90deg i bracci parallelo e perpendicolare si scambiano di posto e le
frange di interferenza si dovrebbero spostare
Lrsquointerferometro che si muove insieme alla terra con velocitagrave u rispetto allrsquoetere egrave equivalente
ad un interferometro fermo rispetto al quale lrsquoetere si muove con velocitagrave -u Consideriamo un
lsquoonda luminosa che si muove lungo il percorso R1CR1 ed un lsquoaltra che si muove lungo il percorso
R1R2R1 Lrsquoanalogo classico della prima onda egrave il vogatore che copre una distanza d prima nel
verso della corrente e dopo in verso opposto lrsquoanalogo della seconda onda egrave il vogatore che
percorre avanti e indietro una distanza d muovendosi perpendicolarmente alla corrente
Nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere la velocitagrave della luce nel tratto R1C egrave c + u e nel tratto di ritorno
CR1 egrave c - u Il tempo necessario per il percorso completo egrave
1 22 2
2
2 2 1
1
d d c dt dvc u c u c u cc
= + = =+ minus minus minus
La velocitagrave della luce nellrsquoipotesi che esista lrsquoetere lungo il tratto R1R2 egrave 2c uminus 2 La stessa
velocitagrave si ha pure nel tratto R2R1 per cui il tempo richiesto per compiere tutto il cammino egrave
2 2 2 2
2
2 2 1
1
d dtcc u v
c
= =minus minus
La differenza di tempo impiegato nei due percorsi egrave
112 2 2
1 2 2 2
2 1 1d v vt t tc c c
minus minus⎡ ⎤⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎢ ⎥∆ = minus = minus minus minus⎜ ⎟ ⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
Se possiamo sviluppare le quantitagrave contenute allrsquointerno delle parentesi quadrate in
serie binomiale arrestandoci ai primi due termini Si ottiene cosigrave
u c 1
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
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Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
Pagina 59
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
Pagina 60
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
2 2 2
2 2 2
2 1 2 11 1 2 2
d v v d v dtc c c c c c⎧ ⎫⎡ ⎤ ⎡ ⎤⎪ ⎪∆ = + + minus + + = =⎨ ⎬⎢ ⎥ ⎢ ⎥⎪ ⎪⎣ ⎦ ⎣ ⎦⎩ ⎭
2
3
u
Se lrsquointero interferometro egrave fatto ruotare di 90deg il cammino R1CR1 diventa perpendicolare ad u
e R1R2R1 parallelo Anche il ritardo fra due onde che arrivano allrsquoocchio egrave invertito questo provoca
uno sfasamento fra le onde che si combinano e sposta le posizioni dei massimi di interferenza
Lrsquoesperimento consiste nellrsquoosservare spostamenti delle frange di interferenza quando si ruota il
dispositivo
La variazione della differenza di tempo egrave 2∆t che corrisponde ad uno spostamento di frange
che si prevede debba spostarsi per una rotazione di 90deg egrave
222 2t ct dN
T cλ λ∆∆ ⎛ ⎞∆ = = = ⎜ ⎟
⎝ ⎠v
Il valore aspettato per lo spostamento delle frange era di quattro decimi di lunghezza drsquoonda
invece non si osservograve neppure uno spostamento dieci volte minore Lrsquoesperimento venne ripetuto
numerose volte da altri ricercatori e lrsquoassenza di spostamento fu sempre confermata
Lrsquoanalogia tra unrsquoonda luminosa nellrsquoetere e un battello che si muove nellrsquoacqua che nel 1881
sembrava tanto ovvia egrave sbagliata come pure egrave sbagliato il risultato che si ottiene per le onde
luminose basandosi su questa analogia Quando si ripete lrsquoanalisi dellrsquoesperimento tenendo conto
dellrsquoipotesi di Einstein il risultato negativo ottenuto nellrsquoesperimento si puograve facilmente prevedere
dato che la velocitagrave della luce egrave c per tutti i percorsi Il moto della terra attorno al Sole e la rotazione
di 90deg dellrsquointerferometro non influenzano in base allrsquoipotesi di Einstein la velocitagrave della luce
nellrsquointerferometro
Dovrebbe essere chiaro che sebbene lrsquoipotesi di Einstein sia in accordo completo con
lrsquoesperianza di Michelson-Morley questo esperimento da solo non puograve provare lrsquoipotesi di
Einstein Diceva Einstein che un numero comunque grande di esperimenti non avrebbe potuto
dimostrare lrsquoesattezza dellrsquoipotesi e che sarebbe stato sufficiente il disaccordo con un solo
esperimento per dimostrare che lrsquoipotesi era sbagliata La nostra attuale fiducia nellrsquoipotesi di
Einstein egrave basata sul fatto che essa egrave consistente con un gran numero di esperimenti che sono stati
progettati per verificarne la validitagrave Nessun esperimento finora ha dimostrato che lrsquoipotesi di
Einstein sia sbagliata
Pagina 51
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Il principio di equivalenza e la curvatura dello spazio-tempo
Lo spazio-tempo di Minkowski della relativitagrave speciale egrave incompatibile con lrsquoesistenza della
gravitagrave Un sistema di riferimento che egrave supposto inerziale per una particella situata lontano dalla
Terra in una regione dove il campo gravitazionale egrave trascurabile non saragrave piugrave inerziale quando la
particella si troveragrave vicino alla Terra Si puograve ottenere tuttavia una compatibilitagrave approssimata tra i
due sistemi a causa di una notevole proprietagrave della gravitazione che prende il nome di principio di
equivalenza debole (PED) tutti i corpi di dimensioni sufficientemente piccole che si trovano in un
dato campo gravitazionale esterno cadono con la stessa accelerazione indipendentemente dalla
loro massa dalla loro composizione e dalla loro struttura La validitagrave di questo principio egrave stata
verificata sperimentalmente da Galileo Newton e Friedrich Bessel e nei primi anni del sec XX
dal barone Roland von Eoumltvoumls (da cui tali esperimenti hanno preso il nome) Per un osservatore
allrsquointerno di un ascensore che cade liberamente in un campo gravitazionale tutti i corpi allrsquointerno
dellrsquoascensore dovrebbero muoversi uniformemente in linea retta come se la gravitagrave non esistesse
dal momento che essi stanno cadendo alla stessa maniera dellrsquoosservatore Viceversa in un
ascensore accelerato nello spazio libero tutti i corpi allrsquointerno di esso devono cadere con la stessa
accelerazione (a causa della loro inerzia) come se vi fosse un campo gravitazionale La grande
intuizione di Einstein fu quella di postulare che questo annullarsi della gravitagrave nella caduta libera
si deve applicare non solo al moto meccanico ma a tutte le leggi della fisica come a esempio
lrsquoelettromagnetismo In ogni sistema di riferimento in caduta libera perciograve le leggi della fisica
devono assumere (almeno localmente) la loro espressione prevista dalla relativitagrave speciale Questo
postulato prende il nome di principio di equivalenza di Einstein (PEE) Una conseguenza di esso egrave
lo spostamento verso il rosso per effetto della gravitazione cioegrave uno spostamento della frequenza di
un raggio luminoso che si propaga verso lrsquoalto di un tratto h in un campo gravitazionale Questo
effetto puograve essere descritto in maniera equivalente come uno spostamento relativo delle frequenze
di due orologi identici che si trovano a due altezze diverse Una seconda conseguenza del PEE egrave
data dalla curvatura dello spazio-tempo Consideriamo a esempio il caso di due sistemi di
riferimento in caduta libera che si trovano su lati opposti della Terra Secondo il PEE lo spazio-
tempo di Minkowski egrave valido localmente in ciascun sistema di riferimento tuttavia poicheacute i due
sistemi di riferimento si muovono di moto accelerato lrsquouno verso lrsquoaltro i due spazi-tempi di
Minkowski non possono venire prolungati fino a incontrarsi nel tentativo di farli combaciare In
presenza della gravitagrave lo spazio tempo egrave piatto solo localmente ma nella sua globalitagrave deve essere
curvo Ogni teoria della gravitagrave che soddisfi il principio di equivalenza di Einstein viene detta
metrica (secondo il punto di vista di una gravitagrave geometrica in uno spazio-tempo curvo) Poicheacute
il principio di equivalenza egrave unrsquoipotesi fondamentale per questo modo di vedere le cose esso egrave stato
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
verificato molto accuratamente Alcune versioni dellrsquoesperimento di Eoumltvoumls eseguite a Princeton
nel 1964 e a Mosca nel 1971 hanno verificato il PEE con la precisione di 1012 Misure di
spostamento verso il rosso per effetto della gravitagrave con lrsquouso di raggi gamma che si propagavano
verso lrsquoalto in una torre del campus dellrsquoUniversitagrave di Harvard (1965) o con lrsquouso di luce emessa
dalla superficie del Sole (1965) e infine con lrsquouso di orologi atomici posti su aeroplani e razzi in
movimento (1976) hanno verificato questo effetto con una precisione maggiore dellrsquo1
Relativitagrave generale
Il principio di equivalenza e la sua conferma sperimentale mostrano che lo spazio-tempo viene
incurvato dalla presenza della materia ma non indicano quale sia lrsquoentitagrave della curvatura dello
spazio-tempo prodotta effettivamente dalla materia La determinazione di questa curvatura richiede
unrsquoopportuna teoria metrica della gravitagrave come a esempio la relativitagrave generale la quale fornisce un
insieme di equazioni che permettono di effettuare il calcolo della curvatura dello spazio-tempo a
partire dalla conoscenza di unrsquoassegnata distribuzione della materia Queste equazioni vengono
chiamate equazioni del campo Lo scopo di Einstein era quello di trovare le equazioni del campo
piugrave semplici che potessero venire formulate in termini della curvatura dello spazio-tempo e che
avessero come sorgente la distribuzione della materia Il risultato di questo lavoro egrave rappresentato
da un gruppo di dieci equazioni Drsquoaltra parte questa non rappresenta lrsquounica possibile teoria
metrica Nel 1960 CH Brans e Robert Dicke formularono una teoria metrica che oltre alle
equazioni del campo per la curvatura forniva delle equazioni per un campo gravitazionale
addizionale il cui ruolo era quello di mediare e accrescere i modi con cui la materia dagrave origine al
fenomeno della curvatura Tra il 1960 e il 1976 tale teoria si presentograve come una valida alternativa
alla relativitagrave generale Inoltre a partire dal 1976 sono state proposte molte altre teorie metriche
Un problema importante egrave perciograve quello di sapere se la relativitagrave generale rappresenta
effettivamente la corretta teoria della gravitagrave La sola maniera di rispondere a questa questione egrave
quella di ricercare la conferma sperimentale Negli anni scorsi gli scienziati parlavano usualmente
delle tre classiche verifiche sperimentali proposte da Einstein lo spostamento verso il rosso per
effetto della gravitazione la deflessione della luce e lo spostamento del perielio di Mercurio Lo
spostamento verso il rosso rappresenta tuttavia una verifica del principio di equivalenza e non della
relativitagrave generale in se stessa Inoltre due nuovi importanti verifiche sperimentali sono state
scoperte dal tempo di Einstein il ritardo temporale da parte di II Shapiro (1964) e lrsquoeffetto
Nordtvedt da parte di K Nordtvedt jr (1968) La verifica della deflessione dei raggi luminosi
provenienti dalle stelle da parte del Sole ottenuta durante lrsquoeclisse solare del 1919 rappresentograve uno
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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dei momenti trionfali per la relativitagrave generale e procurograve a Einstein una fama universale Secondo la
teoria un raggio di luce che si propaga attraverso lo spazio-tempo curvo in prossimitagrave del Sole deve
venire deflesso dalla sua direzione iniziale di 175 arcs ogni volta che rasenta la superficie solare
Sfortunatamente le misure della deflessione di radiazione ottica proveniente dalle stelle sono molto
difficili (in parte per la necessitagrave di unrsquoeclisse di Sole per oscurare la luce proveniente dal Sole) e
serie ripetute di misure eseguite tra il 1919 e il 1973 hanno fornito risultati poco rassicuranti
Questo metodo egrave stato sostituito da misure della deviazione di onde radio provenienti da quasar
lontani eseguite con metodi di interferometria radiotelescopica che possono essere fatte in pieno
giorno Tra il 1969 e il 1975 dodici misure eseguite nella maniera sopra descritta hanno mostrato un
sostanziale accordo con varianti che rientrano entro lrsquo1 con la deviazione prevista dalla relativitagrave
generale Lrsquoeffetto di ritardo temporale consiste in un piccolo ritardo temporale nel percorso del
ritorno di un segnale luminoso attraverso lo spazio-tempo curvo in vicinanza del Sole Esso viene
inviato a un pianeta o a un veicolo spaziale che si trova dalla parte opposta del Sole e da questo
restituito alla Terra Per un raggio luminoso che rasenta la superficie solare il ritardo temporale egrave di
200 milionesimi di secondo A partire dal 1964 un programma sistematico di cammini radar
eseguito con i pianeti Mercurio e Venere con i veicoli spaziali Mariner 6 7 e 9 e con i Viking che
hanno orbitato intorno a Marte dove sono atterrati egrave stato capace di confermare questa previsione
con una precisione maggiore dello 05 Un altro dei primi successi della relativitagrave generale egrave
rappresentato dalla spiegazione che essa ha saputo dare del problema dellrsquoorbita di Mercurio Dopo
che si sono presi in considerazione gli effetti delle perturbazioni di tutti gli altri pianeti sullrsquoorbita di
Mercurio rimane ancora inspiegabile uno spostamento della direzione del suo perielio (cioegrave il punto
di maggior vicinanza al Sole) di 43 arcs per secolo tale spostamento ha costituito un rompicapo
per gli astronomi della fine del sec XIX La relativitagrave generale ha spiegato lo spostamento del
perielio di Mercurio come un effetto naturale del moto di Mercurio nello spazio-tempo curvo
attorno al Sole Recenti misure radar del moto di Mercurio hanno confermato questo accordo con
una precisione di circa lo 05 Lrsquoeffetto Nordtvedt egrave un effetto che non si presenta soltanto nella
relativitagrave generale ma viene previsto da molte teorie metriche alternative della gravitagrave compresa la
teoria di Brans e Dicke Esso rappresenta una possibile violazione dellrsquouguaglianza dei valori
dellrsquoaccelerazione di corpi massivi come a esempio i pianeti e le stelle che sono tenuti insieme
dalla gravitazione Lrsquoesistenza di un effetto simile non violerebbe il principio di equivalenza debole
che egrave stato usato come un fondamento dello spazio-tempo curvo dal momento che tale principio egrave
valido solo per oggetti di dimensioni limitate le cui forze interne di legame dovute alla
gravitazione sono trascurabili Una delle proprietagrave piugrave notevoli della relativitagrave generale egrave che essa
soddisfa il principio di equivalenza di Einstein per ogni tipo di forza Se dovesse verificarsi lrsquoeffetto
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Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
Pagina 59
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
Pagina 60
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
Nordtvedt la Terra e la Luna dovrebbero venire attratte dal Sole con accelerazioni leggermente
differenti Ne deriverebbe una piccola perturbazione nellrsquoorbita lunare che potrebbe essere rivelata
da misure di distanze lunari con il laser una tecnica per la misura della distanza dalla Luna che fa
uso di impulsi laser riflessi da un sistema di specchi deposti sulla Luna dagli astronauti della
missione Apollo Nei dati sperimentali presi fra il 1969 e il 1976 non egrave stata riscontrata la presenza
di una perturbazione simile entro un limite di precisione di 30 cm in completo accordo con un
risultato nullo previsto dalla relativitagrave generale e in disaccordo con la previsione della teoria di
Brans e Dicke Durante lrsquoultimo decennio egrave stato eseguito inoltre un certo numero di verifiche
secondarie di effetti gravitazionali piugrave sottili La relativitagrave generale li ha superati tutti con successo
mentre molte delle teorie antagoniste hanno dato previsioni sbagliate Ersquo importante continuare la
verifica sperimentale della relativitagrave generale allo scopo di rafforzare la fiducia nel suo uso come
un mezzo efficace per analizzare molti dei fenomeni scoperti recentemente nellrsquoastronomia e
nellrsquoastrofisica
Cosmologia
Le prime applicazioni astronomiche della relativitagrave generale si sono avute nellrsquoarea della
cosmologia La teoria prevede che lrsquouniverso potrebbe trovarsi attualmente in uno stato di
espansione derivante dallrsquoesplosione di uno stato iniziale condensato processo questo che egrave
conosciuto come il big bang Nonostante molte difficoltagrave (inclusa la popolaritagrave della teoria dello
stato stazionario durante gli anni Cinquanta) il big-bang egrave attualmente accettato come il modello
standard dellrsquouniverso Questa conclusione viene rafforzata da tre importanti prove sperimentali
messe insieme principalmente dopo gli anni Sessanta 1) misure piugrave raffinate della velocitagrave di
espansione dellrsquouniverso (determinata per la prima volta da Edwin Hubble nel 1929) le quali
mostrano che il big bang egrave avvenuto tra 10000 e 20000 milioni di anni fa 2) la scoperta nel 1965
del fondo di radiazione a microonde di 3 K (3 degC al di sopra dello zero assoluto) vale a dire un
mare uniforme di radiazione elettromagnetica prodotto dalla primitiva fase calda dellrsquouniverso
(700000 anni dopo il big-bang) 3) lrsquoavere evidenziato che la presenza di elio osservata nel cosmo
(dal 20 al 30 in peso) egrave necessariamente compatibile con una condizione di big-bang Un aspetto
del modello che egrave tuttora incerto egrave se lrsquouniverso continueragrave a espandersi indefinitamente o se
rallenteragrave lrsquoespansione ed eventualmente si ricomprimeragrave in una big crunch Una risposta puograve
giungere dalle osservazioni astronomiche Unrsquoaltra applicazione importante di relativitagrave generale
riguarda le stelle di neutroni corpi i quali sono stati talmente compressi dalle forze gravitazionali
che la loro densitagrave egrave confrontabile con quella esistente allrsquointerno del nucleo atomico e la loro
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
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La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
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BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
Pagina 60
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composizione egrave principalmente fatta di neutroni (una stella di neutroni la cui massa egrave uguale a
quella del Sole ha un raggio di appena 10 Km) Si pensa che le stelle di neutroni si formino in
conseguenza di fenomeni violenti come a esempio la generazione di supernove e altre implosioni
gravitazionali di stelle Le pulsar scoperte per la prima volta nel 1967 sono generalmente
considerate come stelle di neutroni in rapida rotazione si tratta di oggetti che emettono impulsi di
radioonde a intervalli regolari compresi tra 130000s e 3s fino a tutto il 1979 ne sono state
scoperte 200 Secondo un modello la stella di neutroni si comporta come un faro che emette un
ristretto fascio di radiazione dalla sua superficie tale fascio mentre esegue una pulsazione viene
rivelato da un telescopio in osservazione una volta per ogni periodo di rotazione Una delle
previsioni piugrave singolari della relativitagrave generale riguarda il buco nero Lrsquoimplosione di stelle con
massa estremamente grande puograve andare oltre la configurazione delle stelle di neutroni Man mano
che la materia continua a concentrarsi la superficie che la racchiude supposta sferica arriva a
coincidere con una superficie sferica immaginaria che prende il nome di evento-orizzonte il cui
raggio egrave dato da 2 MGcsup2 dove M egrave la massa che si egrave concentrata e G egrave la costante di gravitazione
di Newton per una massa pari a quella del Sole questo raggio egrave di circa 3 Km Una volta che si egrave
allrsquointerno dellrsquoevento-orizzonte niente puograve uscirne fuori neppure la luce La geometria dello
spazio-tempo esterno al buco nero egrave descritta dalla soluzione dellrsquoequazione di campo di
Schwarzschild se non crsquoegrave rotazione e dalla soluzione di Kerr se il buco nero egrave in rotazione (tali
soluzioni furono scoperte rispettivamente nel 1916 da Karl Schwarzschild e nel 1963 da R Kerr)
Attualmente esistono prove sperimentali abbastanza ben fondate che nella costellazione del Cigno egrave
presente una stella doppia formata dalla stella denominata HDE 226868 e da un buco nero Secondo
il modello teorico piugrave seguito attualmente il gas proveniente dallrsquoatmosfera della stella HDE
226868 viene attirato dal campo gravitazionale del buco nero si riscalda mentre viene convogliato
verso il buco ed emette una copiosa quantitagrave di radiazione X prima di immergersi allrsquointerno
dellrsquoevento orizzonte I raggi X provenienti da questa sorgente chiamata Cygnus X 1 furono
rivelati nel 1971 da un telescopio posto su un satellite detto Uhuru Alcuni fisici teorici hanno
proposto che dei buchi neri supermassivi possano essere presenti al centro di alcuni ammassi di
stelle e di alcune galassie inclusa forse la nostra galassia Una previsione della relativitagrave generale
non egrave stata ancora verificata la radiazione gravitazionale cioegrave unrsquoonda di forza gravitazionale che
si propaga con la velocitagrave della luce trasporta energia e induce un moto relativo tra coppie di
particelle che si trovano sulla sua traiettoria oppure produce deformazioni allrsquointerno dei corpi Gli
astrofisici credono che la radiazione gravitazionale possa venire emessa da sorgenti dinamiche
come a esempio le supernove i sistemi di stelle doppie e i buchi neri durante la loro formazione o
le loro collisioni Per quanto alcuni esperimenti eseguiti verso il 1970 nei quali venivano usati dei
Pagina 56
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cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
Pagina 57
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
Pagina 58
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
Pagina 59
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BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
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cilindri di alluminio di 15 t che erano predisposti a rivelare delle deformazioni abbiano dato
risultati interpretabili in termini di esistenza di onde gravitazionali esperimenti successivi eseguiti
da altri gruppi di ricercatori non hanno confermato tale indicazione Attualmente si sta sviluppando
una collaborazione in tutto il mondo per costruire antenne di radiazione gravitazionale non soltanto
allo scopo di rivelare questo fenomeno ma anche in ultima analisi per fare uso di esso come un
nuovo mezzo di indagine per studiare lrsquouniverso In tempi recenti si egrave avuta una prova indiretta
dellrsquoesistenza di radiazione gravitazionale in un sistema conosciuto come una pulsar binaria cioegrave
una pulsar che esegue unrsquoorbita attorno a unrsquoaltra stella Misure accurate del moto delle pulsar
eseguite con radiotelescopi hanno mostrato che la pulsar diminuisce la sua energia lungo lrsquoorbita e
lrsquoorbita stessa si restringe con una velocitagrave uguale a quella che ci si aspetta dalla diminuzione di
energia mediante lrsquoemissione di onde gravitazionali da parte del sistema binario
Pagina 57
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
Pagina 58
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
Pagina 59
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
Pagina 60
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le strategie didattiche che si intendono adottare sono prevalentemente la lezione frontale
limitata ad una breve parte dellrsquoora di lezione per sfruttare al meglio i tempi di attenzione la lezione
interattiva che stimoli gli allievi a porre e a porsi domande a collegare situazioni e a ricercare
soluzioni
Per la presentazione dei nuovi contenuti e per lo svolgimento di esercizi significativi si faragrave uso
di lezioni frontali per la risoluzione di ulteriori esercizi in collaborazione insegnate-allievi si faragrave
uso invece di lezioni dialogiche con lo scopo di coinvolgere gli studenti nella realizzazione delle
lezioni sollecitandoli con opportune domande I momenti di lezione frontale e dialogica non
saranno rigidamente distinti ma si potranno alternare nellrsquoambito della stessa ora di lezione Alla
presentazione di ogni nuovo concetto o metodo di risoluzione di problemi seguiragrave lo svolgimento
di esempi numerici Talvolta saragrave piugrave opportuno partire da esempi significativi per giungere alla
formulazione di proprietagrave generali Inoltre la correzione in classe degli esercizi faragrave da spunto per
nuove riflessioni e argomentazioni
MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
bull Lavagna gessi colorati
bull Libro di testo Questo strumento dovragrave presentare un linguaggio adeguato allrsquoetagrave
evidenziare i nodi concettuali evitando nel contempo pericolose banalizzazioni sostenere
uno studio individuale e le attivitagrave in classe Il testo andragrave usato in modo critico adattandolo
ed eventualmente semplificandolo cercando un punto di contatto tra gli obiettivi della
programmazione in classe e le abilitagrave possedute dagli alunni La difficoltagrave di un testo puograve
essere legata ai contenuti alle operazioni cognitive agli aspetti linguistici o agli aspetti
grafici Per questo motivo spesso emerge la necessitagrave di completare ridurre schematizzare
ed evidenziare quanto contenuto nel testo
bull Personal computer Saragrave possibile utilizzare semplici simulazioni atte a spiegare i concetti
fondamentali della relativitagrave
bull Videoregistratore con televisione Lrsquoimportanza dellrsquoargomento offre il vantaggio di poter
reperire facilmente videocassette esplicative su alcuni esperimenti particolarmente
significativi riguardanti sia la relativitagrave speciale che generale
Pagina 58
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
Pagina 59
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
Pagina 60
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
CONTROLLO DELLrsquoAPPRENDIMENTO
Lrsquoinsegnante potragrave valutare lrsquoandamento dellrsquoattivitagrave didattica e controllare la comprensione
dellrsquoargomento da parte degli alunni attraverso verifiche formative costituite da esercizi mirati di
difficoltagrave crescente da svolgere a casa Tali esercizi saranno successivamente discussi in classe
puntando principalmente su quelli in cui gli studenti hanno riscontrato maggiori difficoltagrave
VALUTAZIONE
La valutazione dellrsquoapprendimento si attua attraverso prove orali
RECUPERO E APPROFONDIMENTO
Si prevedono attivitagrave di recupero per integrare e completare lrsquoattivitagrave didattica Lrsquoinsegnamento
egrave in ogni caso orientato alla continua ripresa degli argomenti su cui gli studenti incontrano maggiori
difficoltagrave Gli argomenti da recuperare sono individuati attraverso le prove orali Le forme di
recupero previste sono
bull Recupero svolto in classe attraverso la ripresa di concetti non ben assimilati e lo
svolgimento di esercizi chiarificatori
bull Attivitagrave pomeridiane con gli studenti interessati (ldquosportellordquo e rdquoascolto didatticordquo)
bull Assegnazione allo studente di esercizi mirati alla difficoltagrave da recuperare e guidati nella
risoluzione
TEMPI DELLrsquoINTERVENTO DIDATTICO
Viene proposta una descrizione del susseguirsi delle attivitagrave didattiche con i tempi necessari a
ciascuna attivitagrave Questa proposta va comunque considerata in maniera elastica in quanto lrsquoattivitagrave
dipende molto dalle esigenze degli studenti
Accertamento dei prerequisiti 1 h
Vita e opere di Albert Einstein 1 h
La relativitagrave speciale 4 h
La relativitagrave generale 2 h
Esempi ed esercizi 2 h
Prove orali
Pagina 59
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BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
Pagina 60
La teoria della Relativitagrave Mario Sandri
BIBLIOGRAFIA
A Fontana ndash Appunti del corso di Esperimentazioni di Fisica II
L Nobili ndash Astrofisica relativistica - Cleup
A Einstein - Come io vedo il mondo La teoria della relativitagrave - Newton editore
C Mencuccini V Silvestrini ndash Fisica I Meccanica Termodinamica ndash Liguori editore
JS Walzer ndash Fisica vol II ndash Zanichelli editore
A Einstein ndash Il significato della relativitagrave ndash Newton editore
A Caforio A Ferilli ndash Physica 2 ndash Le Monnier
E Cassirer ndash Teoria della relativitagrave di einstein ndash Newton editore
Pagina 60