La tassa dei milionari · I marxisti non possono sorvolare sulle contraddizioni sviluppatesi...

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La tassa dei milionari va’ a prendere i soldi dove ci sono!

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La tassa dei milionari va’ a prendere i soldi dove ci sono!

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Introduzione

Il Capitalismo non è riuscito a mantenere nessuna delle sue più grandi promesse. La capacità di autoregolamentazione del mercato e soprattutto la distribuzione di quote sempre crescenti di benessere si sono rilevate delle colossali menzogne. Non bisogna però stupirsi se le differenze sociali nei paesi a capitalismo avanzato stanno vivendo livelli mai visti prima. I fautori di questo sistema economico hanno fin da subito evidenziato come la distribuzione della ricchezza sarebbe potuta essere iniqua, ma hanno saputo convincere tutti come il fine ultimo del sistema economico sarebbe dovuto essere la ricerca della massima efficienza. Il tentativo di perseguire questo concetto astratto ha causato lo sfruttamento dell’ambiente e delle persone da parte di una minoranza della popolazione, che ha così ingigantito le proprie ricchezze. Negli ultimi decenni si è osservata una costante divaricazione tra la ricchezza prodotta destinata alla quota profitti e quella incamerata dalla massa salariale. In Europa la quota del reddito totale spettante ai lavoratori subordinati, è la più bassa mai registrata dal dopoguerra: la quota di ricchezza complessiva prodotta dal sistema, destinata ai lavoratori, è ora paragonabile solo a quella vigente negli anni ‘20. La crisi economica odierna è stata evidentemente aggravata da una forte disuguaglianza nei livelli di potere d’acquisto, che sono precipitati ai minimi storici e che hanno contribuito a bloccare il circolo virtuoso dell’economia. Inoltre, accanto ad una forte disuguaglianza reddituale, si vive un inasprimento delle disuguaglianze patrimoniali. I marxisti non possono sorvolare sulle contraddizioni sviluppatesi nell’ambito della struttura economica della società e devono saper analizzare e proporre contromisure efficienti ai processi di trasformazione in senso peggiorativo della classe sociale di riferimento.

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SOMMARIO

• La disuguaglianza come principio dell’economia capitalistica 4

• La Svizzera nel contesto mondiale 5

• La distribuzione della ricchezza in Svizzera 6

• Poca ricchezza per molti 7

• Molta ricchezza per pochi 8

• Il Ticino 8

• La tassa dei milionari 10

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La disuguaglianza come principio

dell’economia capitalistica La disuguaglianza si manifesta in due forme: tra nazioni e interna a una nazione. Il Grafico 1 (basato sulla media ponderata dei dati di tutti i paesi) ci mostra come la disuguaglianza tra nazioni sia in costante aumento dalla rivoluzione industriale, cioè dal momento di più forte sviluppo dell’economia capitalistica. Il grafico mostra anche una costante e leggera flessione della disuguaglianza all’interno delle nazioni. Se venissero presi in considerazione solo i paesi a capitalismo avanzato avremmo avuto un’area in crescita. I grandi paesi socialisti instaurati in Russia e Cina hanno sicuramente aiutato ad appianare quest’area.

Grafico 1 Fonte: Zilibotti, Slides Economic Growth, Uni Zürich, 2011

La Tabella 1, invece, mostra la fortissima concentrazione della ricchezza nei paesi a capitalismo avanzato. Stati Uniti, Giappone e le quattro potenze Europee (Regno Unito, Germania, Italia e Francia) possiedono più del 70% della ricchezza mondiale, sebbene solo il 14% della popolazione mondiale ci viva. Per misurare il livello di disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza all’interno di un certo territorio utilizziamo come strumento il coefficiente di Gini.

Questo coefficiente è un numero compreso tra 0 e 1, dove 0 indica la perfetta equidistribuzione, mentre 1 il grado massimo di iniquità . Con l’utilizzo di questo strumento possiamo osservare (tramite la Tabella 1) la tendenza alla forte

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iniquità di distribuzione nei paesi capitalistici rispetto ad altre realtà che si trovano in una fase di sviluppo delle forze produttive o che implementano un sistema economico di stampo socialista.

Tabella 1: Davles, Sandström, Shorrocks, Wolff (2008)

La Svizzera nel contesto mondiale La Svizzera è una delle nazioni che consta la più grande quantità di ricchezza al mondo ma allo stesso tempo la più ineguale distribuzione della stessa. La Tabella 1 presenta i dati svizzeri del 1997, i quali mostrano come la Svizzera sia il secondo paese tra i considerati con la più grande ricchezza per abitante. Dal 1997 al 2008 questa ricchezza è quasi raddoppiata e si attesta a circa 419'000 USD per abitante adulto1. Per quel che riguarda la disuguaglianza di distribuzione, la Svizzera si posiziona come paese con il più alto coefficiente di Gini (0.803), cioè come il paese in cui la distribuzione della ricchezza è più iniqua. Nel 2008 questo coefficiente è salito ancora fino a raggiungere lo 0.8462.

1 La répartition régionale de la richesse en Suisse, Administration fédérale des contributions (AFC), 2011 2 La répartition régionale de la richesse en Suisse, Administration fédérale des contributions (AFC), 2011

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La distribuzione della ricchezza in Svizzera3 Nel Grafico 2 sottostante è presentata la curva di Lorenz che ci offre una rappresentazione del livello di distribuzione patrimoniale in Svizzera. Nel grafico è presente una retta diagonale che riproduce un’ipotetica perfetta distribuzione della ricchezza, dove il 10% più povero della popolazione possiederebbe il 10% della ricchezza nazionale, il 20% più povero il 20% della ricchezza, e così via. In blu viene, invece, presentata la situazione reale in Svizzera, dove circa il 40% della popolazione più povera non possiede praticamente nulla del valore patrimoniale nazionale. Seguendo un andamento esponenziale la curva mostra come all’interno del 10% più ricco ci sia ancora una differenza di possesso del 70% della ricchezza. Questo è sinonimo di un’elevatissima disuguaglianza sociale della nazione.

Grafico 2: La répartition régionale de la richesse en Suisse,Administration fédérale des

contributions (AFC), 2011

Osservando i patrimoni dei super-ricchi e il Grafico 3 si può notare l’esistenza di una grandissima differenza di distribuzione anche tra i milionari.

3 Nelle seguenti statistiche è considerato il patrimonio netto: gli attivi meno i passivi prima delle deduzioni sociali accordati nel quadro dell’imposta sulla fortuna. Importante è ricordare che l’assetto fiscale d’imposta sulla fortuna a livello famigliare non copre che il 52% del valore netto totale (vedi i dati pubblicati dalla Banca Nazionale Svizzera). Nel calcolo del patrimonio netto sono presi in considerazione solo alcuni elementi: vedi il diritto al 2° e 3° pilastro. Inoltre gli immobili sono considerati per il loro valore fiscale cantonale che può differire notevolmente da cantone a cantone.

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Grafico 3 :La répartition régionale de la richesse en Suisse, Administration fédérale des contributions (AFC), 2011

I super-ricchi che rientrano tra il 5% dei patrimoni più elevati possiedono in media 3.2 milioni di franchi, chi invece rientra tra il 2% più alto in media 6.2 milioni, chi l’1%, 10.3 milioni e lo 0.1% più ricco possiede in media di 53.8 milioni di franchi. Le enormi differenze patrimoniali che si vengono a creare anche all’interno di una ricchissima minoranza della popolazione dimostra la tendenza alla concentrazione della ricchezza in poche mani.

Poca ricchezza per molti La maggioranza delle dichiarazioni patrimoniali (57%) non supera i 50'000 franchi, mentre più di un quarto della popolazione (26%) non ha dichiarato alcuna fortuna.

Grafico 4:La répartition régionale de la richesse en Suisse, Administration fédérale des contributions (AFC), 2011

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Molta ricchezza per pochi Il 4.3% dei patrimoni supera il milione di franchi e lo 0.18% supera i 10 milioni. Questi possiedono rispettivamente il 59% e il 24% della ricchezza nazionale. D’altro canto più della metà della popolazione (che dichiara un patrimonio tra 0 e 50'000 franchi) non possiede che il 2% della ricchezza totale e anche considerando chi dichiara fino a 200'000 franchi (il 77% dei contribuenti) ci fermiamo a quota 10.4% della ricchezza nazionale. I milionari compresi nello 0.1% delle fortune più elevate possiedono 495 volte quello che possiede il 95% della popolazione contribuente.

Grafico 5: La répartition régionale de la richesse en Suisse, Administration fédérale des contributions (AFC), 2011

Il Ticino Anche in Ticino il fenomeno è molto rilevante. Secondo l’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC), nel 2008 (ultimo anno statisticamente disponibile) vivevano in Ticino circa 6913 persone con un patrimonio superiore al milione di franchi e 2830 con più di due milioni. Gli individui con un patrimonio superiore ai 10 milioni erano 283.

In Ticino, come nel resto delle regioni capitalisticamente avanzate, la concentrazione della ricchezza aumenta in modo fortemente disuguale. Osservando i dati a disposizione possiamo facilmente dimostrarlo4. Da un lato vediamo una forte concentrazione della ricchezza dei super-ricchi negli ultimi anni: la percentuale degli individui che possiede più di un milione di sostanza è rimasta pressoché invariata, ma questi sono passati a spartirsi in 5 anni dal 4 Statistique de la fortune des personnes physiques pour l’ensemble de la Suisse, Administration fédérale des contributions (AFC), 2008.

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37.4% al 53.4%. della ricchezza cantonale. Inoltre, dal 2003 al 2008 i contribuenti che possedevano più di 10 milioni di patrimonio sono passati da 136 unità (circa lo 0.06% di tutti i contribuenti) a 283 (0.12% dei contribuenti). Questo a dimostrazione di come il Ticino sia ancora considerato una meta per i milionari, alla faccia delle continue pressioni per nuovi sgravi fiscali voluti dai partiti borghesi. Dall’altro lato vediamo un aumento dei contribuenti che non possiedono niente. Negli stessi anni sono passati da 53'299 unità a 75'013. In percentuale essi equivalgono al 25,27% del totale dei contribuenti nel 2003, contro il 31,82% nel 2008.

E ancora: nel 2003 il 94% della popolazione possedeva il 48% della ricchezza patrimoniale ticinese. Nel 2008 la stessa percentuale di popolazione ne possedeva solo il 33%. In sintesi: un misero 6% di contribuenti ha aumentato la sua quantità di ricchezza dal 52% al 67%.

Grafico 6: Dati dell’Amministrazione federale delle contribuzione (AFC) e inserimento della

tassa die milionari

Se si calcola la media patrimoniale ticinese: (Totale patrimoni dichiarati/numero contribuenti) si trova un valore teorico di 191'426 franchi per persona. Il 50% della popolazione contribuente ticinese però dichiara meno di 50'000 franchi: quasi 4 volte meno! Questo risultato è sintomo di una forte disuguaglianza all’interno del Cantone.

L’andamento in Ticino segue dunque quello svizzero, ed è emblematico: esso mostra una crescente divaricazione delle differenze sociali: da una parte si vive una forte concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, dall’altra un impoverimento delle classi medio e basse.

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La tassa dei milionari La tassa dei milionari è una tassa progressiva che colpisce chi possiede sproporzionalmente troppo rispetto alla maggioranza della popolazione. Si tratta di uno strumento fiscale che può essere utilizzato per appianare le divergenze sociali e per far fronte a momenti di crisi economica, attingendo da chi può permetterselo i fondi necessari per rilanciare l’economia in senso sostenibile e/o per rifinanziare le assicurazioni sociali. La tassa è prelevata dai patrimoni superiori a 1'000'000 di franchi. Essa tiene in considerazione la possibilità di esonerare la prima casa per un totale massimo di 750'000 franchi. Rientrano nel calcolo del patrimonio: gli edifici e i terreni di proprietà (beni immobiliari), le automobili, i diamanti, le opere d’arte (beni mobiliari), i conti bancari, le azioni e le obbligazioni (beni finanziari). La tassa non è basata sul guadagno annuale, bensì su tutto lo stock di ricchezza accumulata durante l’anno. Secondo i dati dell’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) gli individui colpiti da questa tassa saranno circa il 2% della popolazione totale. Perché una tassa dei milionari? L’idea della tassa è semplice: i milionari dovrebbero pagare più della popolazione media, in quanto hanno approfittato negli ultimi anni di numerosi vantaggi fiscali. È giunto il momento che queste persone ridistribuiscano parte della ricchezza fin’ora accumulata alla popolazione che non ha potuto approfittare in larga misura di questi benefici. La tassa dei milionari come soluzione alle crescenti disuguaglianze Con l’introduzione della tassa dei milionari è possibile mettere un primo cerotto alla divaricazione sociale in Svizzera, consci del fatto che fino al superamento definitivo del capitalismo, la tendenza sarà sempre e comunque la concentrazione della ricchezza in modo disuguale. Questa tassa è economicamente e socialmente realizzabile, poiché va a prendere i soldi dove ci sono. I dati elencati nei capitoli precedenti indicano come la Svizzera offra il terreno ideale per una tassa redistributiva che colpisca le forti concentrazioni di capitali. La crisi la paghi chi l’ha causata e chi può! In Svizzera le politiche di “salvataggio” dalla crisi economica hanno avuto dimensioni finanziarie (salvataggio UBS, innalzamento cambio fisso EURO/CHF a 1.2,ecc. ) oppure hanno avuto come conseguenza riduzione dei servizi sociali (riforma della Legge sull'Assicurazione Disoccupazione, riforma

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Legge sull'Assicurazione Invalidità, ecc.). Anche nei paesi occidentali i governi stanno facendo pagare la crisi alle lavoratrici e i lavoratori a suon di politiche d’austerità. Queste misure non sono la soluzione a una crisi che è principalmente di “bassi salari”. Il taglio alle prestazioni sociali (dalle casse disoccupazione a quelle d’anzianità) porteranno inevitabilmente a un ulteriore calo dei consumi e dunque della ricchezza nazionale. Questo atteggiamento è spiegato semplicemente dall’egemonia che ancora detengono i fautori del liberismo. Coloro che non vengono colpiti, o che vengono coinvolti solo in minor parte, sono coloro che hanno approfittato delle contraddizioni del sistema capitalistico per arricchirsi. Con l’introduzione della tassa dei milionari questi individui dovranno pagare il peso della crisi al posto della popolazione lavoratrice rinunciando a quei soldi che sono stati sottratti ai lavoratori sfruttando la loro posizione di vantaggio.

Funzionamento della tassa La tassa dei milionari si basa su tre “tranches”: Sopra 1 milione di CHF 1% Sopra 2 milioni di CHF 2% Sopra i 3 milioni di CHF 3% Importante: La prima casa è esonerata dalla tassa per un valore massimo di 750'000 CHF. I milionari con una casa inizieranno a pagare la tassa una volta raggiunto un patrimonio totale di 1'750'000 CHF. Esempio: La famiglia XX possiede un patrimonio di 3,7 milioni di CHF comprendente una casa di 500'000 CHF. Il montante della tassa sarà calcolato nel seguente modo: Tranche [0 a 1'000'000 CHF]: CHF 0.-- Tranche [1'000'000 a 1'750’000]: la casa viene esonerata Tranche [1'750'000 a 2'000’000]: CHF 250'000.-- x 1% = CHF 2’500.-- Tranche [2'000'000 a 3'000’000]: CHF 1'000'000.-- x 2% = CHF 20'000.-- Tranche [3'000'000 a 3'700’000]: CHF 700'000 < 3% = CHF 21'000.--

Totale della tassa = 43'500.-- CHF Il totale della tassa per un patrimonio di 3,7 Milioni è di 43'500 CHF: un tasso medio dell’1,17%.

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Valore della tassa in Svizzera La tassa colpirà solo il 2% della popolazione residente ma porterà nelle casse della Confederazione circa 12 miliardi di franchi. Chi possiede in media un patrimonio di 10 milioni di franchi dovrà fare a meno di circa 250'000 franchi. Questo equivale al 2.5% della sua ricchezza. Paragonando questa percentuale con una persona “media” residente in Svizzera (il 43% della popolazione dichiara un patrimonio di almeno 50'000) è come se questa paghi 1'250 franchi. In Ticino verrebbe colpito meno del 2% della popolazione ed è possibile ricavare circa 340 Milioni di franchi. L’impiego dei soldi ricavati dalla tassa Questa tassa ha una forte impronta in termini di ricavato, che sarà destinato a un piano d’urgenza per lo scudo sociale. Infatti, sia gli attacchi all’assicurazione contro la disoccupazione (che hanno sì fatto risparmiare 600 milioni di franchi, ma sulle spalle dei disoccupati) che le prossime revisioni di AVS e AI non presentano nulla di buono, con decine di migliaia di persone che si vedranno ridurre le rendite e dovranno probabilmente contare su un’assistenza sociale. Allo stesso tempo i premi di cassa malati continuano a salire. Con i miliardi ricavati dalla tassa bisognerà fin da subito risanare tutte le assicurazioni sociali e fare in modo che si possa superare con serenità l’iniquo sistema dei tre pilastri, abolendo il principio di capitalizzazione nelle casse pensioni per sostituirlo con il principio della solidarietà fra le generazioni, ossia una Super-AVS. Inoltre occorre istituire una cassa malati unica, pubblica e coi premi in base al reddito e alla sostanza, impedendo così che i privati possano lucrare sulle condizioni di salute dei malati.

Partito Comunista, sezione del PSdL Dipartimento Finanze ed Economia

Alessandro Lucchini

aprile 2012

Il sito della campagna http://www.partitocomunista.ch/milionari