La Stadera n. 96 (GEN/FEB) 2015

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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 2 - CNS BA Mensile della parrocchia SS. Crocifisso - Barletta anno XII 96 “PREMIO FALLANI Miglior Testata 2007” 2015 GEN/FEB (continua a pag. 2) agenda gennaio/febbraio 2015 cinema EFFETTO CHIESA L’umile profeta della vita e della pace Paolo VI nel 1968 celebrerò per la prima volta la Giornata della pace e ci consegnò l’enciclica Humanae vitae. Don Luigi Mansi ci racconta il suo legame con Papa Montini “T u hai un legame sacramentale con lui", mi hanno sempre detto. Ebbene sì, Paolo VI mi ha ordinato presbitero il 29 giugno 1975. Si trattava di uno dei tanti eventi del Giubileo del 1975. Vennero ordinati con me 358 presbiteri, di ogni lingua, popolo e nazione. Giustamen- te nella sua omelia il Papa parlava di composizione pentecostale dell’as- semblea. Mi lega perciò a lui un affetto davvero filiale. Ricordo con incredibile lucidità l’espressione dei suoi occhi che mi fis- sarono con intensità quando andai da lui per il gesto della imposizione delle mani: uno sguardo intenso, ma insieme teneramente paterno. Attimi che si sono impressi nella memoria del cuore e che da allora sono parte viva della mia interiorità. Paolo VI è stato un grande Papa. Non per niente la Chiesa lo ha pro- clamato beato. È stato al timone della Chiesa in un tempo particolarmente difficile: si trattava di raccogliere da S. Giovanni XXIII la poderosa eredità del Concilio Ecumenico Vaticano II che era appena iniziato. Egli con polso fer- mo e lucidità di pensiero lo ha portato a termine ed ha gestito con altrettanta fermezza il primo post concilio. Ha perciò sofferto non poco. Tantissimi, ovviamente, sono stati i documenti che portano la sua fir- ma, a cominciare da tutti i testi conciliari, ma a me piace qui ricordarne due in particolare: l’enciclica Ecclesiam suam e l’esortazione Gaudente in Domino. La prima chiamava la Chiesa, che stava vivendo il Concilio, a porsi in atteggiamento dialogico con il mondo e la seconda invitava tutti i credenti a non lasciarsi andare al pessimismo di fronte alle grandi sfide che la modernità presentava alla Chiesa. Come non pensare, leggendo questa esortazione, a una vera anticipazione profetica della Evangelii Gau- dium di Papa Francesco? Il Santo Padre Francesco così concludeva la sua omelia nella messa della beatificazione: «Nei confronti di questo grande Papa, di questo co- raggioso cristiano, di questo instancabile apostolo, davanti a Dio oggi non possiamo che dire una parola tanto semplice quanto sincera ed importante: grazie! Grazie, nostro caro e amato Papa Paolo VI! Grazie per la tua umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa! Nelle sue anno- tazioni personali, il grande timoniere del Concilio, all’indomani della chiusura dell’assise conciliare, scrisse: «Forse il Signore mi ha chiamato e mi tiene a questo servizio non tanto perché io vi abbia qualche attitudine, o affinché io governi e salvi la Chiesa dalle sue presenti difficoltà, ma perché io sof- Al servizio degli ultimi I l 4 gennaio scorso, Papa Francesco al termine dell’Angelus ha annunciato i nomi dei cardinali che creerà nel Concistoro del prossimo 14 febbraio. Tra questi spicca il nome di Mons. Francesco Montenegro, vescovo di Agrigento che comprende anche il territorio di Lampedusa. Proprio in riferimento alle situazioni di Lampedusa Mons. Mon- tenegro, negli ultimi mesi, ha fatto parlare di sé. Don Franco, come tutti lo chiamano, è uno degli animatori della accoglienza alle migliaia di immigrati che dal mare sbarcano sull'isola cercando una nuova possibilità di vita. Era presente a fianco di papa Francesco nel primo viaggio del pontificato, nel luglio 2013 a Lampedusa. Attuale presidente della Fondazione "Migrantes" promossa dalla Cei, il neo-cardinale è nato il 22 maggio 1946 a Messina, dove ha studiato Teologia pastorale all'Ignatianum ed è stato vice parroco in una zona periferica della città, pri- ma di diventare segretario particolare degli arcivescovi Fasola e Cannavò, prima che nel 2000 fosse eletto da Giovanni Paolo II alla chiesa titolare di Aurusuliana e nominato vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di Messina- Lipari-Santa Lucia del Mela, ricevendo la consacra- zione episcopale dalle mani dell'arcivescovo Giovanni Marra (co-consacranti l'arcivescovo Ignazio Cannavò e il vescovo Francesco Sgalambro). Dal maggio 2003, per cinque anni, è stato presi- dente della Caritas italiana. Nel 2008 Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo metropolita di Agrigento. Nella Cei, dal 2013, è presidente della Commissio- ne episcopale per le migrazioni. Il 9 maggio 2014 ab- biamo avuto il piacere di consegnare a Mons. Monte- negro anche la cattedra degli anargiri per la sua attività a Lampedusa; la frase che spiegava la motivazione del premio recitava: “Anàrgiro della cultura della diffe- renza”. Il suo intervento, la sua missione e il senso del- la sua Pastorale sono stati i temi trattati durante il 3° meeting delle testate giornalistiche laiche ed ecclesiali, oltre che motivo di celebrazione dei 20 anni di sacerdo- zio del nostro parroco don Rino. Forse non tutti sanno che don Franco, messinese di nascita, ha origini barlettane in quanto i suoi geni- tori erano proprio di Barletta, trasferitisi a Messina a causa del lavoro del papà di don Franco. Conosceva molto bene anche don Luigi Filannino. Come comuni- tà e come concittadini preghiamo perché la missione di Mons. Francesco Montenegro continui a produrre quei frutti di speranza e pace che cerca oggi come ieri di donare a chi arriva nel nostro Paese per cercare di costruirsi un futuro! Ad maiora! Ruggiero Dimonte [email protected] P resentato all’ultimo Fe- stival di Can- nes, “Due giorni, una notte“ è un film dedicato alla crisi economica e alla perdita del posto di lavoro ma soprat- tutto alla solidarie- tà senza ideologie. Sandra, (Marion Co- tillard) dipendente di una piccola azienda di pannelli solari, vorrebbe tornare al proprio lavoro dopo un lungo periodo di assenza in cui si è curata dal- la depressione. Il proprietario della fabbrica, che nel frattempo ha riorganizzato il processo produttivo sen- za di lei, distribuendo il lavoro fra gli altri dipendenti, propone un bonus di 1000 euro ciascuno in cambio del licenziamento di Sandra. La prima votazione è ampiamente a favore del bonus, Sandra si ritrova così senza lavoro, ma Juliette, sua amica, ottiene che il referendum, influenzato dalle pressioni del capo sta- bilimento, contrario al rientro di Sandra, venga ripe- tuto il lunedì mattina. Ora Sandra ha due giorni e una notte per fare campagna a favore del suo reintegro nel posto di lavoro, dovrà convincere la maggioranza dei suoi colleghi a cambiare idea. Inizia così un porta a porta umiliante, che provoca nell’umore, già scos- so della donna, una continua altalena di speranze e delusioni, incontra uno ad uno i suoi colleghi di cui comprende il destino fragile come il suo, e la continua esitazione tra solidarietà ed egoismo… L’esito della battaglia è superfluo, mentre è importante la volontà di combattere per i propri diritti in virtù della solidarie- tà che nasce tra le mura di casa, una fonte in grado di supportare ogni avversità nel momento del bisogno. Un film toccante su una tematica di estrema attualità, sicuramente da vedere. Liana Caputo, [email protected] Forse il Signore mi ha chiamato e mi tiene a questo servizio non tanto perché io vi abbia qualche attitudine, o affinché io governi e salvi la Chiesa dalle sue presenti difficoltà, ma perché io soffra qualche cosa per la Chiesa, e sia chiaro che Egli, e non altri, la guida e la salva. 17 sab ore 17.30 Catechesi 2ª e 3ª media e Cresimandi ore 20.00 Catechesi Giovani (ogni sabato) 18 dom ore 10.00 Catechesi Genitori 3ª elementare ore 11.00 Oratorio Invernale 3 elementare ore 11.00 Catechesi 1ª e 2ª elementare ore 17.30 Catechesi Genitori Battezzandi (2ª e 4ª del mese) ore 20.00 Catechesi Giovani/issimi 19 lun ore 18/20 Gruppo Villaggio Paradiso (catechesi diversamente abili) ore 19.30 Preghiera di lode, RnS (ogni lunedì) ore 20.00 Gruppo Culturale “La Stadera” e “Internet” 20 mar ore 18.30 Catechesi, RnS ore 20.00 Corale 21 mer ore 18.00 Catechesi 3ª e 4ª elementare 22 gio ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica animata da Rns e Catechisti 23 ven ore 18.00 Catechesi 5ª elementare e 1ª media 24 sab ore 19.30 Convegno Giornalisti 25 dom ore 11.00 Catechesi Genitori 4ª Confessione ore 11.00 Oratorio Invernale 4ª Elementare ore 20.00 Catechesi per Famiglie e Associati (don Abramo) (ultima del mese) 29 gio ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici ore 22.00 S. Messa, Rito dell’Incubatio e Adorazione Notturna 31 sab ore 16.30 AIBI (ogni sabato) ore 19.00 Catechesi genitori Cresimandi 1 dom Benedizione della gola ore 17.30 Corso prematrimoniale interparrocchiale (parr. Trinità) ore 20.00 Catechesi Biblica adulti (Dimarcantonio ogni 1ª e 3ª del mese) ore 20.00 Estrazione Lotteria e Festa dei nonni 2 lun Presentazione di Gesù al Tempio (Candelora) ore 20.00 Gruppo Culturale “La Stadera” e “Internet” 4 mer ore 18.00 Catechesi 3ª e 4ª elementare ore 19.30 Formazione Catechisti 5 gio ore 8.00 Gruppo Volontario (decoro della Chiesa ogni giovedì) 1° giovedì ore 9.00 Gruppo Caritas (ogni giovedì) ore 17.30/19.00 Gruppo EPASSS (lab. Scol. per diversamente abili ogni giovedì) ore 18.00/20.00 Gruppo Villaggio Paradiso (ogni lunedì e giovedì) ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica animata dai giovani 6 ven ore 18.00 Catechesi 5ª Elementare e 1ª Media 1° venerdì ore 19.00 S. Messa in riparazione e consacrazione al Cuore di Gesù ore 20.00 Catechesi Post-Cresima (ogni venerdì) ore 20.00 Catechesi Giovanissimi (ogni venerdì) 8 dom ore 17.30 Catechesi genitori Battezzandi (2ª e 4ª del mese) ore 20.00 Catechesi giovani coppie (ogni 2ª del mese) 9 lun ore 19.30 Incontro Gruppo Liturgico 11 mer Memoria della B.V. Maria Di Lourdes ore 19.30 Formazione per i Lettori 12 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica animata dai giovani 15 dom ore 11.00 Catechesi Genitori 1ª Confessione ore 11.00 Oratorio Invernale 3ª elementare ore 16.00 Veglione di Carnevale 1ª e 2ª elementare ore 18.00 Veglione di Carnevale 4ª e 5ª elementare ore 21.00 Veglione di Carnevale per i Giovani e Giovanissimi 18 mer Mercoledì delle Ceneri Imposizione delle Ceneri: ore 8.30-18.00-19.00-21.00 19 gio ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica Silenziosa 20 ven ore 17.00 Imposizione delle ceneri al Crocifissino di Campagna ore 19.30 Via crucis animata dai catechisti 22 dom I Domenica di Quaresima ore 11.00 Catechesi genitori 1ª Comunione ore 11.00 Oratorio Invernale 4ª Elementare 26 gio ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici ore 22.00 Rito Incubatio Adorazione Notturna 27 ven ore 19.30 Via Crucis animata dai giovani GENNAIO FEBBRAIO Non è vero che abbiamo poco tempo è che ne perdiamo molto. (Seneca) La religione è per così dire il fondale marino più profondo e calmo che rimane tranquillo, per quanto alte siano le onde in superficie. (L. Wittgenstein) Alcune persone quando suona il campanello della loro coscienza, fingono di non essere in casa. (L. Longanesi) Errare è umano, dare la colpa agli altri ancora di più. (Do- menico Iodice) Fai il bene e fallo conoscere. (don Bosco) L’importante non è avere tante idee, ma il viverne una. (Ugo Bernasconi) La pazienza è l’arte di sperare. (L. de C. Vauvenargues) Barletta 2014, il gruppo culturale La Stadera e l’associazione dei Santi Me- dici, consegna la Cattedra degli Anargiri a Mons. Montenegro GLI AUGURI DELLA NOSTRA COMUNITÀ Riportiamo il telegramma di auguri che don Rino ha inviato a mons. Montenegro subito dopo aver appreso della nomina car- dinalizia: “Hai messo più gioia nel mio cuore di quando ab- bondano vino e frumento”. La nostra Comunità par- rocchiale del SS. Crocifisso di Barletta è in festa per la bella notizia: un giusto riconoscimento ed un pre- mio per la tua dedizione agli ultimi, ai disperati della vita ai quali hai regalato un sorriso ed una speranza. La nostra umile preghiera ed il nostro memore affetto ti seguiranno sempre con filiale partecipazione e de- vozione. Ad maiora!” Angela Rizzi, [email protected] 6 Direttore editoriale: Ruggiero Caporusso Direttore responsabile: Ruggiero Dimonte Vicedirettore: Angela Rizzi, Ruggiero Rutigliano Redazione: Rossella Acconciaioco, Maria Rita Borraccino, Mario Borraccino, don Alessandro Brandi, Liana Caputo, Alberto Cassano, Daniela D’Alba, Antonio Diodovich, Silvia Giannella, Francesca Leone, Salvatore Mellone, Massimo Serio, don Nicola Salvemini, Mariagrazia Spadaro, Fausta Torre Hanno collaborato: Abramo Ferrara, Gerardo Del Negro, Pasquale Delvecchio, Alfredo Negro Premio “Fallani” Miglior Testata 2007 LA STADERA Mensile di informazione e formazione della Parrocchia SS. Crocifisso - Barletta Anno XII - n. 96 gennaio/febbraio 2015 Registrazione n. 4 del 5/2/2007 presso il Tribunale di Trani Direzione, redazione e ammin.: Parrocchia SS. Crocifisso Via Zanardelli, 33 76121 Barletta Tel. e fax 0883.333382 Impaginazione e stampa: Editrice Rotas - Barletta per segnalazioni e comunicazioni [email protected] puoi seguirci anche su www.facebook.com/sscrocifissobarletta delegato relazioni stampa [email protected]

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La Stadera n. 96 (GEN/FEB) 2015

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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 2 - CNS BA

Mensile della parrocchia SS. Crocifisso - Barletta

anno XII

n°96

“PREMIO FALLANI Miglior Testata 2007”

2015GEN/FEB

(continua a pag. 2)5

agenda gennaio/febbraio 2015cinemaEFFETTO CHIESA

L’umile profetadella vitae della pacePaolo VI nel 1968 celebrerò per la prima volta la Giornata della pace e ci consegnò l’enciclica Humanae vitae. Don Luigi Mansi ci racconta il suo legame con Papa Montini

“Tu hai un legame sacramentale con lui", mi hanno sempre detto. Ebbene sì, Paolo VI mi ha ordinato presbitero il 29 giugno 1975. Si trattava di uno dei tanti eventi del Giubileo del 1975. Vennero

ordinati con me 358 presbiteri, di ogni lingua, popolo e nazione. Giustamen-te nella sua omelia il Papa parlava di composizione pentecostale dell’as-semblea. Mi lega perciò a lui un affetto davvero filiale.

Ricordo con incredibile lucidità l’espressione dei suoi occhi che mi fis-sarono con intensità quando andai da lui per il gesto della imposizione delle mani: uno sguardo intenso, ma insieme teneramente paterno. Attimi che si sono impressi nella memoria del cuore e che da allora sono parte viva della mia interiorità.

Paolo VI è stato un grande Papa. Non per niente la Chiesa lo ha pro-clamato beato. È stato al timone della Chiesa in un tempo particolarmente difficile: si trattava di raccogliere da S. Giovanni XXIII la poderosa eredità del Concilio Ecumenico Vaticano II che era appena iniziato. Egli con polso fer-mo e lucidità di pensiero lo ha portato a termine ed ha gestito con altrettanta fermezza il primo post concilio. Ha perciò sofferto non poco.

Tantissimi, ovviamente, sono stati i documenti che portano la sua fir-ma, a cominciare da tutti i testi conciliari, ma a me piace qui ricordarne due in particolare: l’enciclica Ecclesiam suam e l’esortazione Gaudente in Domino. La prima chiamava la Chiesa, che stava vivendo il Concilio, a porsi in atteggiamento dialogico con il mondo e la seconda invitava tutti i credenti a non lasciarsi andare al pessimismo di fronte alle grandi sfide che la modernità presentava alla Chiesa. Come non pensare, leggendo questa esortazione, a una vera anticipazione profetica della Evangelii Gau-dium di Papa Francesco?

Il Santo Padre Francesco così concludeva la sua omelia nella messa della beatificazione: «Nei confronti di questo grande Papa, di questo co-raggioso cristiano, di questo instancabile apostolo, davanti a Dio oggi non possiamo che dire una parola tanto semplice quanto sincera ed importante: grazie! Grazie, nostro caro e amato Papa Paolo VI! Grazie per la tua umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa! Nelle sue anno-tazioni personali, il grande timoniere del Concilio, all’indomani della chiusura dell’assise conciliare, scrisse: «Forse il Signore mi ha chiamato e mi tiene a questo servizio non tanto perché io vi abbia qualche attitudine, o affinché io governi e salvi la Chiesa dalle sue presenti difficoltà, ma perché io sof-

Al serviziodegli ultimiIl 4 gennaio scorso, Papa Francesco al termine dell’Angelus ha annunciato i nomi

dei cardinali che creerà nel Concistoro del prossimo 14 febbraio. Tra questi spicca il nome di Mons. Francesco Montenegro, vescovo di Agrigento che comprende anche

il territorio di Lampedusa. Proprio in riferimento alle situazioni di Lampedusa Mons. Mon-tenegro, negli ultimi mesi, ha fatto parlare di sé.

Don Franco, come tutti lo chiamano, è uno degli animatori della accoglienza alle migliaia di immigrati che dal mare sbarcano sull'isola cercando una nuova possibilità di vita. Era presente a fianco di papa Francesco nel primo viaggio del pontificato, nel luglio 2013 a Lampedusa.

Attuale presidente della Fondazione "Migrantes" promossa dalla Cei, il neo-cardinale è nato il 22 maggio 1946 a Messina, dove ha studiato Teologia pastorale all'Ignatianum ed è stato vice parroco in una zona periferica della città, pri-ma di diventare segretario particolare degli arcivescovi Fasola e Cannavò, prima che nel 2000 fosse eletto da Giovanni Paolo II alla chiesa titolare di Aurusuliana e nominato vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, ricevendo la consacra-zione episcopale dalle mani dell'arcivescovo Giovanni Marra (co-consacranti l'arcivescovo Ignazio Cannavò e il vescovo Francesco Sgalambro).

Dal maggio 2003, per cinque anni, è stato presi-dente della Caritas italiana. Nel 2008 Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo metropolita di Agrigento.

Nella Cei, dal 2013, è presidente della Commissio-ne episcopale per le migrazioni. Il 9 maggio 2014 ab-biamo avuto il piacere di consegnare a Mons. Monte-negro anche la cattedra degli anargiri per la sua attività a Lampedusa; la frase che spiegava la motivazione del premio recitava: “Anàrgiro della cultura della diffe-renza”. Il suo intervento, la sua missione e il senso del-la sua Pastorale sono stati i temi trattati durante il 3° meeting delle testate giornalistiche laiche ed ecclesiali, oltre che motivo di celebrazione dei 20 anni di sacerdo-zio del nostro parroco don Rino.

Forse non tutti sanno che don Franco, messinese di nascita, ha origini barlettane in quanto i suoi geni-tori erano proprio di Barletta, trasferitisi a Messina a causa del lavoro del papà di don Franco. Conosceva molto bene anche don Luigi Filannino. Come comuni-tà e come concittadini preghiamo perché la missione di Mons. Francesco Montenegro continui a produrre quei frutti di speranza e pace che cerca oggi come ieri di donare a chi arriva nel nostro Paese per cercare di costruirsi un futuro!

Ad maiora!Ruggiero Dimonte

[email protected]

Pr e s e n t a t o all’ultimo Fe-stival di Can-

nes, “Due giorni, una notte“ è un film dedicato alla crisi economica e alla perdita del posto di lavoro ma soprat-tutto alla solidarie-tà senza ideologie. Sandra, (Marion Co-tillard) dipendente di una piccola azienda di pannelli solari, vorrebbe tornare al proprio lavoro dopo un lungo periodo di assenza in cui si è curata dal-la depressione. Il proprietario della fabbrica, che nel frattempo ha riorganizzato il processo produttivo sen-za di lei, distribuendo il lavoro fra gli altri dipendenti, propone un bonus di 1000 euro ciascuno in cambio del licenziamento di Sandra. La prima votazione è ampiamente a favore del bonus, Sandra si ritrova così senza lavoro, ma Juliette, sua amica, ottiene che il referendum, influenzato dalle pressioni del capo sta-bilimento, contrario al rientro di Sandra, venga ripe-tuto il lunedì mattina. Ora Sandra ha due giorni e una notte per fare campagna a favore del suo reintegro nel posto di lavoro, dovrà convincere la maggioranza dei suoi colleghi a cambiare idea. Inizia così un porta a porta umiliante, che provoca nell’umore, già scos-so della donna, una continua altalena di speranze e delusioni, incontra uno ad uno i suoi colleghi di cui comprende il destino fragile come il suo, e la continua esitazione tra solidarietà ed egoismo… L’esito della battaglia è superfluo, mentre è importante la volontà di combattere per i propri diritti in virtù della solidarie-tà che nasce tra le mura di casa, una fonte in grado di supportare ogni avversità nel momento del bisogno. Un film toccante su una tematica di estrema attualità, sicuramente da vedere.

Liana Caputo, [email protected]

Forse il Signore mi ha chiamato e mi tiene a questo servizio non tanto perché io vi abbia qualche attitudine, o affinché io governi e salvi la Chiesa dalle sue presenti difficoltà, ma perché io soffra qualche cosa per la Chiesa, e sia chiaro che Egli, e non altri, la guida e la salva.

17 sab ore 17.30 Catechesi 2ª e 3ª media e Cresimandi ore 20.00 Catechesi Giovani (ogni sabato)

18 dom ore 10.00 Catechesi Genitori 3ª elementare ore 11.00 Oratorio Invernale 3 elementare ore 11.00 Catechesi 1ª e 2ª elementare ore 17.30 Catechesi Genitori Battezzandi (2ª e 4ª del mese) ore 20.00 Catechesi Giovani/issimi

19 lun ore 18/20 Gruppo Villaggio Paradiso (catechesi diversamente abili) ore 19.30 Preghiera di lode, RnS (ogni lunedì) ore 20.00 Gruppo Culturale “La Stadera” e “Internet”

20 mar ore 18.30 Catechesi, RnS ore 20.00 Corale

21 mer ore 18.00 Catechesi 3ª e 4ª elementare

22 gio ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Ss. Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica animata da Rns e Catechisti

23 ven ore 18.00 Catechesi 5ª elementare e 1ª media

24 sab ore 19.30 Convegno Giornalisti

25 dom ore 11.00 Catechesi Genitori 4ª Confessione ore 11.00 Oratorio Invernale 4ª Elementare ore 20.00 Catechesi per Famiglie e Associati (don Abramo) (ultima del mese)

29 gio ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici ore 22.00 S. Messa, Rito dell’Incubatio e Adorazione Notturna

31 sab ore 16.30 AIBI (ogni sabato) ore 19.00 Catechesi genitori Cresimandi

1 dom Benedizione della gola ore 17.30 Corso prematrimoniale interparrocchiale (parr. Trinità) ore 20.00 Catechesi Biblica adulti (Dimarcantonio ogni 1ª e 3ª del mese) ore 20.00 Estrazione Lotteria e Festa dei nonni

2 lun Presentazione di Gesù al Tempio (Candelora) ore 20.00 Gruppo Culturale “La Stadera” e “Internet”

4 mer ore 18.00 Catechesi 3ª e 4ª elementare ore 19.30 Formazione Catechisti

5 gio ore 8.00 Gruppo Volontario (decoro della Chiesa ogni giovedì)1° giovedì ore 9.00 Gruppo Caritas (ogni giovedì) ore 17.30/19.00 Gruppo EPASSS (lab. Scol. per diversamente abili ogni giovedì) ore 18.00/20.00 Gruppo Villaggio Paradiso (ogni lunedì e giovedì) ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica animata dai giovani

6 ven ore 18.00 Catechesi 5ª Elementare e 1ª Media1° venerdì ore 19.00 S. Messa in riparazione e consacrazione al Cuore di Gesù ore 20.00 Catechesi Post-Cresima (ogni venerdì) ore 20.00 Catechesi Giovanissimi (ogni venerdì)

8 dom ore 17.30 Catechesi genitori Battezzandi (2ª e 4ª del mese) ore 20.00 Catechesi giovani coppie (ogni 2ª del mese)

9 lun ore 19.30 Incontro Gruppo Liturgico

11 mer Memoria della B.V. Maria Di Lourdes ore 19.30 Formazione per i Lettori

12 gio dalle ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica animata dai giovani

15 dom ore 11.00 Catechesi Genitori 1ª Confessione ore 11.00 Oratorio Invernale 3ª elementare ore 16.00 Veglione di Carnevale 1ª e 2ª elementare ore 18.00 Veglione di Carnevale 4ª e 5ª elementare ore 21.00 Veglione di Carnevale per i Giovani e Giovanissimi

18 mer Mercoledì delle Ceneri Imposizione delle Ceneri: ore 8.30-18.00-19.00-21.00

19 gio ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici ore 20.00 Adorazione Eucaristica Silenziosa

20 ven ore 17.00 Imposizione delle ceneri al Crocifissino di Campagna ore 19.30 Via crucis animata dai catechisti

22 dom I Domenica di Quaresima ore 11.00 Catechesi genitori 1ª Comunione ore 11.00 Oratorio Invernale 4ª Elementare

26 gio ore 18.00 Confessioni ore 19.00 S. Messa a dev. B.V. di Pompei e Santi Medici ore 22.00 Rito Incubatio Adorazione Notturna

27 ven ore 19.30 Via Crucis animata dai giovani

GEN

NAIO

FEBBRAIO

Non è vero che abbiamo poco tempo è che ne perdiamo molto. (Seneca) La religione è per così dire il fondale marino più profondo e calmo che rimane tranquillo, per quanto alte siano le onde in superficie. (L. Wittgenstein)Alcune persone quando suona il campanello della loro coscienza, fingono di non essere in casa. (L. Longanesi)Errare è umano, dare la colpa agli altri ancora di più. (Do-menico Iodice)Fai il bene e fallo conoscere. (don Bosco)L’importante non è avere tante idee, ma il viverne una. (Ugo Bernasconi)La pazienza è l’arte di sperare. (L. de C. Vauvenargues)

Barletta 2014, il gruppo culturale La Stadera e l’associazione dei Santi Me-dici, consegna la Cattedra degli Anargiri a Mons. Montenegro

GLI AUGURI DELLA NOSTRA COMUNITÀ

Riportiamo il telegramma di auguri che don Rino ha inviato a

mons. Montenegro subito dopo aver appreso della nomina car-

dinalizia:

“Hai messo più gioia nel mio cuore di quando ab-

bondano vino e frumento”. La nostra Comunità par-

rocchiale del SS. Crocifisso di Barletta è in festa per

la bella notizia: un giusto riconoscimento ed un pre-

mio per la tua dedizione agli ultimi, ai disperati della

vita ai quali hai regalato un sorriso ed una speranza.

La nostra umile preghiera ed il nostro memore affetto

ti seguiranno sempre con filiale partecipazione e de-

vozione. Ad maiora!”Angela Rizzi, [email protected]

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Direttore editoriale:Ruggiero Caporusso

Direttore responsabile:Ruggiero Dimonte

Vicedirettore:Angela Rizzi, Ruggiero Rutigliano

Redazione:Rossella Acconciaioco, Maria Rita Borraccino, Mario Borraccino, don

Alessandro Brandi, Liana Caputo, Alberto Cassano, Daniela D’Alba, Antonio Diodovich, Silvia Giannella, Francesca Leone, Salvatore Mellone, Massimo Serio, don Nicola Salvemini, Mariagrazia Spadaro, Fausta Torre

Hanno collaborato:Abramo Ferrara, Gerardo Del Negro, Pasquale Delvecchio, Alfredo Negro

Premio “Fallani”Miglior Testata 2007

LA STADERAMensile di informazionee formazione della ParrocchiaSS. Crocifisso - BarlettaAnno XII - n. 96 gennaio/febbraio 2015Registrazione n. 4 del 5/2/2007presso il Tribunale di Trani

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Page 2: La Stadera n. 96 (GEN/FEB) 2015

OLTREL'APPUNTOVITA E FAMIGLIA

La vita umana ha origine nella fami-glia. Questo dato incontrovertibile, che nasce dalla constatazione che

proveniamo da una relazione d’amore tra un uomo ed una donna, deve farci riflet-tere sul fondamentale bisogno di sereni-tà e di felicità che deve essere presen-te in essa: una famiglia serena e felice, nonostante incomprensioni e difficoltà che fanno ontologicamente parte delle stesse relazioni, anche quelle d’amore, genera vita serena e felice. Sappiamo tutti bene che un bimbo o una bimba che nasce in una famiglia dove c’è amo-re e rispetto, dove c’è serenità affettiva ed economica, vive e cresce orientato od orientata verso i valori umani e cri-stiani; qualora queste situazioni di base dovessero mancare, sia affettivamente sia economicamente, la crescita potreb-be essere compromessa. Il dato biblico ci indica nelle parole di Gesù Cristo un orientamento (preferisco tale termine a “comando”; gli Ebrei chiamano “le dieci Parole” quelli che noi definiamo “coman-damenti”): “L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto” (Mc 10,9). Occorre contestualizzare la frase di Gesù. Egli ha vissuto in una società ove era ammes-so il divorzio, solo da parte dell’uomo nei confronti della donna, ed i matrimoni erano prevalentemente combinati (im-maginiamo il numero dei tradimenti co-niugali!). Azzardiamo un’ipotesi di lavoro: e se Gesù avesse proferito questa fra-se, in realtà così radicale, ma forse nelle intenzioni non tale, per arginare questo fenomeno del divorzio, chiesto dalla sola parte maschile, anche per motivi futili?

La Chiesa Cattolica ha sempre rifiu-tato il divorzio (che tra l’altro è stato la causa della Separazione Anglicana con il re Enrico VIII, anche se in realtà vi erano motivi economici) e non concesso uffi-cialmente l’Eucarestia ai divorziati rispo-sati.

Ma ci e vi poniamo una domanda: nel caso di una persona che “ha subìto” la decisione della separazione da parte del coniuge (che alle volte nei casi più gravi “dimentica” pure d’essere geni-

tore!) con uno o più figli a carico e si è risposata civilmente sforzandosi di vive-re al meglio questa seconda relazione, che compie un cammino di conversione e penitenza all’interno della comunità cristiana e desidera davvero con tutto il cuore accostarsi ai sacramenti, non sarebbe opportuno concederle l’Euca-ristia, come sostiene il Cardinal Walter Kasper nel libro Il Vangelo della famiglia (ed. Queriniana; relazione al Concistoro straordinario dei cardinali sulla famiglia del febbraio 2014)?

Nella Chiesa Ortodossa è possibile, nel concetto di oikonomìa, benedire (non consacrare!) secondo prassi antiche, le seconde nozze per non allontanare dalla Chiesa questi fedeli con i loro figli che hanno commesso un errore, dopo un percorso di penitenza e pentimento. Origene, Basilio il Grande e Gregorio Na-zianzeno, padri della Chiesa non ancora separata, dichiaravano “non irragionevo-le” tale pratica non rigorista per “evitare il peggio”.

Questa comprensione o tolleranza “economica”, presente anche nella Chie-sa Cattolica nel concetto di epicheia, non vuol significare svilire la misericordia di Dio, perché non è data a tutti i divor-ziati, massificando la concessione, ma solo a coloro che mostrano veramente pentimento e conversione, né vuol chiu-dere la misericordia ed il perdono di Dio a chi ha sbagliato nella vita.

Tutti abbiamo bisogno di misericor-dia e perdono, nessuno escluso. E la Chiesa deve essere sempre più “casa di misericordia”, “luogo” di accoglienza, che chiede fedeltà al Vangelo, ma tra-smette anche misericordia divina a chi la richiede.

Una vita nuova che nasce in una fa-miglia che ha ritrovato serenità e pace, che ha vissuto il dolore, ma anche la misericordia ed il perdono, sarà decisa-mente più aperta alla bellezza della vita, più disposta al perdono, perché perdo-nata.

Fausta Torre, [email protected] Rutigliano, [email protected]

“La professione giornalistica istruzioni per l’esercizio”IV meeting delle testate giornalistiche ecclesiali e laicherelatore Valentino Losito, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della PugliaModera: Riccardo LosappioBarletta, parrocchia Crocifisso sabato 24 gennaio 2015 - ore 19.30

Per il quarto anno consecutivo, gennaio sarà il mese che accoglierà il “Meeting delle testate giornalistiche eccle-siali e laiche”. Un appuntamento ideato dalla redazione

del nostro giornale che ha visto ogni anno riunire diversi attori, tra giornalisti professionisti e semplici volontari del campo, che hanno condiviso tematiche e opinioni sempre molto attuali.

Anche quest’anno, dunque questo appuntamento si rinnova. In collaborazione con la Commissione Cultura e Comunicazioni sociali e il periodico diocesano “In Comunione”, diretti dal diacono Ric-cardo Losappio, sabato 24 gennaio alle ore 19,30 presso il sa-lone della nostra parrocchia avremo il piacere di ospitare il dott. Valentino Losito, presidente dell’ordine dei Giornalisti della Puglia.

Il titolo scelto per questo appuntamento è: “La professione giornalistica: istruzioni per l’esercizio”; la scelta di questa tematica e dell’ospite da presentare è dovuta al fatto che nell’ultimo anno, l’ordine dei giornalisti ha introdotto delle novità circa le modalità di mantenimento dell’iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti. In particolare ha effettuato diverse cancellazioni co-atte di persone che non esercitano la professione in modo continuativo, o meglio, professionale (senza percepire, per cui, alcun compenso); altro particolare è che questo provvedimento riguarda i giornalisti pubblicisti iscritti all’albo da meno di 15 anni (per cui i più anziani sono esentati dal provvedimento!).

L’ODG ha introdotto, inoltre, la Formazione Professionale Continua (FPC) che obbliga tutti gli iscritti all’albo, sia professionisti che pubblicisti, al raggiungimento di un numero definito di crediti annuali (maggiori informazioni nella breve sotto, ndr).

Proprio la partecipazione a questo meeting darà diritto, agli iscritti all’ordine, a 2 crediti formativi per la FPC.Ovviamente anche noi giornalisti pubblicisti de “La Stadera”, così come i volontari del giornale diocesano “In Comunione”,

siamo toccati da questi provvedimenti che vedono mettere a rischio tanti anni di lavoro silenzioso e gratuito fatto con passione e dedizione, che cerca di dare un’opportunità in più a dei giovani che cercano di costruirsi un futuro.

La presenza del presidente Losito sarà importante per mettere in chiaro gli aspetti di questa riforma; sarà l’occasione anche per mettere in luce le nostre ragioni, il nostro lavoro. Perché noi vorremmo continuare ad offrirvi questo servizio, nella semplicità e nella gratuità che ci caratterizza. Non siamo noi a dovervi dire che anche il volontariato è un lavoro, è sacrificio, potremmo dire anche che è “tempo che perdiamo e che sottraiamo a noi stessi”. Noi questo non vogliamo pensarlo!

Ma se ci viene tolto anche questo…Ruggiero Dimonte, [email protected]

(in) FormarsiColoro i quali sono iscritti all’Albo dei pubblicisti hanno il

compito di assolvere all’obbligo della Formazione Professiona-le Continua (FPC) consistente nell’ acquisizione di 60 crediti in un triennio (con un minimo di 15 crediti annuali) di cui almeno 15 crediti su temi deontologici.

L’iscrizione a questi corsi di aggiornamento si effettua trami-te il Sigef, sistema informatizzato gestione formazione, a cui si accede dal sito web dell’Ordine dei giornalisti della Puglia clic-cando sul link “Formazione”. Da questa piattaforma nazionale ci si registra per poter poi frequentare corsi ed eventi formativi che si svolgono sia all’interno che al di fuori della nostra regione.

Massimo [email protected]

NON È QUESTA

L’EUROPA DA CELEBRARE

La nevicata dei giorni passati in ciascuno di noi ha rievocato la poesia e la nostalgia di luoghi

lontani, ma per moltissime altre persone è stata solo una grandissima sciagura.E così le feste invernali appena trascorse si sono lasciate dietro una intensa scia di freddo e tantissimi danni specie a svantaggio di chi ormai non ha più un luogo dove abitare. Di chi si è inventato abitacoli di fortuna. Di chi ormai usa l’automobile come bene rifugio. I “nuovi poveri”. A cui è stata pignorata la casa perché impossibilitati a pagare il mutuo, o corrosi dal pagamento delle bollette che li ha portati sull’orlo del precipizio. La società civile li chiama indebitati, esodati, falliti, disoccupati, precari. Ma prima di tutto sono persone. Dai volti segnati da solchi di sofferenze e lacrime per la paura di non riuscire a vedere la luce nemmeno in questo 2015.Non sono numeri statistici ma emblemi dell’odierna condizione economica in cui più importante della dignità dell’uomo è il “dio denaro” sul cui altare si sacrifica il bene comune a vantaggio dei diritti individualistici.Per cui non è questa l’Europa che vogliamo decantare e non le canteremo gli onori fin quando farà della paura e del ripiegamento le sue caratteristiche principali. Non la celebreremo fin

quando farà dell’egocentrismo sfrenato la religione in cui credere, piegando le ginocchia al culto dell’opulenza per far propria la cultura dello scarto.L’Europa ha altre qualità e le canteremo inni solo quando avrà ripreso il coraggio e avrà modificato l’ordine delle sue priorità che Papa Francesco a Strasburgo il 25 Novembre ha provato a suggerire: “È giunta l’ora di costruire insieme l’Europa che non ruota intorno all’economia, ma intorno alla sacralità della persona umana, dei valori inalienabili”.La nostra critica è conseguenza del fatto che non resistiamo più a tenere lo sguardo fisso sui 6 milioni di persone residenti nel nostro Paese (9,9% del totale) che nel 2013 hanno sperimentato la povertà assoluta. E per comprendere che non si tratta di qualunquismo basterebbe ascoltare le interviste fatte ai volontari della stazione Ostiense della Capitale. Ma questo è solo un primo e pronto intervento. Necessita fare molto di più.E non serve essere grandi economisti per comprendere come gli interventi assistenzialistici non risolveranno mai i problemi che invece sono intrinseci al sistema. La soluzione sta nel rivedere a monte il modello di economia corrotto e ingiusto a cui ci siamo affidati.È il tempo di impegnarci, ciascuno nel proprio ambito perché urge fare qualcosa e non possiamo più limitarci

a quel tipo di elemosina “che non costa e non duole” (Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2014).Dobbiamo creare una rete in cui tutti possano fare la propria parte perché il tempo di starsene fermi a guardare è azzerato e tutto ciò risulta ancora più vero e impellente per i credenti chiamati ad “essere presenti nella storia come un prolungamento di Cristo e, insieme, dover inventare questa sua presenza” come ha detto e fatto nelle periferie francesi Madeleine Delbrel, mistica della “spiritualità laicale”.L’Europa è in affanno soprattutto alla vigilia delle prossime elezioni in Grecia i cui esiti potranno aprire scenari nuovi e forse inauditi se dovesse vincere Alexis Tsipras perché a quel punto l’uscita della Repubblica Ellenica dall’Euro non sarebbe più una possibilità ma una grande certezza. Alla fine di quel giorno capiremo il destino della spada di Damocle sospesa sulla testa dell’Europa dall’inizio del suo sorgere.

Massimo [email protected]

Auguri Massimo!

Tutta la redazione de “La Stadera” si congratula con il no-stro caro seminarista e giornalista Massimo Serio per l’iscri-zione all’albo dei giornalisti pubblicisti dell’Ordine Regionale della Puglia. È una bella penna, che sa coniugare le corde del cuore e dell’intelligenza, raccontandoci la vita e la fede.

L’impegno di Massimo per il nostro giornale continuerà anche in questi mesi; inoltre ha cominciato a collaborare con il periodico diocesano “In Comunione” diretto dal diacono Riccardo Losappio. Ancora auguri!

Mariagrazia [email protected]

Buon cammino!La redazione de La Stadera e tutta la comunità parrocchiale

del SS.mo Crocifisso rinnovano gli auguri a Salvatore Mellone, seminarista della nostra parrocchia. Salvatore, il 26 dicembre scorso, ha raggiunto la prima tappa verso il ministero del sacer-dozio; è stato ammesso tra i candidati all’ordine del diaconato e del presbiterato. Dopo un cammino di discernimento, con il rito dell’ammissione, Salvatore ha manifestato pubblicamente la vo-lontà di proseguire con gli studi e con la preghiera, per poi offrirsi completamente a Dio e alla Chiesa attraverso il ministero del Pre-sbiterato. Noi tutti continueremo a pregare incessantemente per te, Salvatore, affinché tu possa giungere, come Maria e i profeti, al tuo “Eccomi” definitivo.

Angela [email protected]

In breve…don Luigi Mansi

Nato nel 1952, sacerdote dal 1975 Mons. Mansi è sa-cerdote della Diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano.

Svolge, per i pri-mi 20 anni di sacer-dozio, il suo servizio come educatore, pri-ma vice-rettore e poi rettore, del seminario diocesano. Per 11 anni è parroco nella parrocchia San Roc-

co di Stornara. Nel 1978 ha consegui-to la Licenza in Sacra Teologia presso la Pontificia Università Lateranense e nel 2012 il Dottorato in Antropologia Teologica presso la Facoltà Teologica Pugliese e per molti anni ha insegna-to materie teologiche nell'Istituto di Scienze Religiose della propria Dio-cesi. Per oltre un decennio ha lavo-rato presso la Curia Vescovile come Cancelliere e ha prestato vari servizi di carattere pastorale, come quello di Assistente di vari rami dell'Azione Cattolica. Ha ricoperto il ruolo di Pa-dre Spirituale presso il Pontificio Se-minario Regionale Pugliese “Pio XI” di Molfetta dal 2006 al 2013. La Confe-renza Episcopale Italiana, nel genna-io 2014, lo ha nominato Presidente nazionale dell'Unione apostolica del clero (UAC).

Ruggiero [email protected]

fra qualche cosa per la Chiesa, e sia chiaro che Egli, e non altri, la guida e la salva» (P. Macchi, Paolo VI nella sua parola, Brescia 2001, pp. 120-121). In questa umiltà risplende la grandezza del Beato Paolo VI che, mentre si pro-filava una società secolarizzata e osti-le, ha saputo condurre con saggezza lungimirante – e talvolta in solitudine – il timone della barca di Pietro sen-za perdere mai la gioia e la fiducia nel Signore.

Forse la grandezza della sua figu-ra fu subito – diciamo così – messa in ombra dalla esuberante personalità del papa polacco, San Giovanni Paolo II, ma ora con la Beatificazione anche Paolo VI può a buon titolo essere an-noverato tra i grandi Papi dell’ultimo secolo del secondo millennio.

Don Luigi [email protected]

(segue da pag. 1)

VITA e “LEGAMI SPEZZATI”

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