La sostenibilità passa per il retail - wmido.com · di discesa libera ai Giochi Olimpici. Da...

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Issue #72 January 11 th 2017 pg. 2 Potere alle donne! pg. 5 Eye Pop a Pitti Uomo Torna lo spazio dedicato all'eyewear a Firenze pg. 3 La visione dello studio Vudafieri Saverino Partners La sostenibilità passa per il retail Photo Guilhem Nellim

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Issue #72January 11th 2017

pg. 2

Potere alle donne!

pg. 5

Eye Pop a Pitti UomoTorna lo spazio dedicato all'eyewear a Firenze

pg. 3

La visione dello studio Vudafieri Saverino Partners

La sostenibilità passa per il retail

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| Issue #72 | January 11th 2017

Cosa è cambiato nel progetto del retail degli ultimi anni?Ci viene chiesta meno standardizzazione. In seguito alla crisi del 2008 si è creata una frattura che ha messo in discussione i precedenti stili di vita e ha provocato due tipologie di crisi, una sociale e culturale, l’altra politica ed economica, vanificando il modello organizzativo dei marchi di gamma alta, creato dagli anni Ottanta al Duemila, che voleva punti vendita ovunque e tutti simili.Se da un lato avere e apparire hanno guidato per anni le scelte di vita, dove l’ostentazione ha prevalso sulla verità, l’eccesso ha oscurato l’etica, dall’altro i cambiamenti epocali, l’incertezza per il futuro, la paura per una società instabile, si sono manifestati in modo evidente in una contrazione delle vendite. Ciò ha comportato delle riflessioni sul prodotto ma anche sugli spazi e sul modo di vendere.Si continua a vendere un’idea, un sogno, ma in questi anni lo si fa in modo diverso: ora i marchi ci chiedono meno punti vendita e ciascuno con una peculiarità o specialità. L’esperienza del cliente e l’ospitalità nel punto vendita sono al centro del progetto con una particolare attenzione all’affermazione di uno stile di vita più autentico e sostenibile, mirato a promuovere comportamenti attenti ai bisogni della collettività e a consumi più consapevoli.

Quali sono le ultime tendenze dell'interior dei negozi?Facciamo fatica a parlare di tendenze generali; il nostro lavoro è far vivere al cliente l’esperienza del marchio attraverso il design del punto vendita, per cui ogni nostro progetto è unico e peculiare per quel marchio e quasi non dovrebbe risentire di tendenze esterne.Consideriamo il nostro lavoro, soprattutto nella moda, come il lavoro di cantastorie e in questo approccio narrativo, per noi è fondamentale il principio per cui usiamo i nostri attrezzi di designer e di architetti per raccontare una storia, la moda ci ha insegnato questo.Se vogliamo guardare ai macro-temi, vediamo da un lato una tendenza marmi + minimalismo + anni Sessanta, e dall’altro l’ultima versione della tendenza “home-feeling”, che è un richiamo storico all’interior design degli anni Cinquanta.

La sostenibilità ambientale è un tema molto sentito anche nella progettazione dei punti vendita: come viene inglobata nei vostri progetti?L’elemento “sano” che migliora molto la sostenibilità dei progetti rispetto a quindici anni fa, è che i budget si sono ridotti di molto, e questo porta a un salutare dimagrimento da tutti i punti di vista, e una conseguente diminuzione del consumo di idrocarburi. Altrimenti, l’elemento che diminuisce in maniera visibile e immediata il consumo di energia di un punto vendita è senz’altro l’avvento dell’illuminazione led.Per quanto riguarda il nostro lavoro di architetti e designer in particolare, diamo molta importanza al valore espressivo dei materiali, all’uso che se ne può fare, coerentemente con il progetto e con i valori simbolici, estetici e sensoriali che ne derivano. Siamo per cui sempre alla ricerca di materiali espressivamente nuovi ed è quindi inevitabile rivolgere l’attenzione al tema della sostenibilità ambientale: è nell’invenzione di nuovi prodotti che si concentra la ricerca industriale ed è nella sperimentazione di nuove potenzialità espressive che si concentra la nostra ricerca progettuale.

Qual è il ruolo svolto della luce dello spazio in un interior retail?Fondamentale, importante tanto quanto il design. Nei nostri progetti, il lighting design concept è un progetto a sé, la luce giusta per un marchio può non esserlo per un altro. E i progetti sono sviluppati a un livello di dettaglio molto alto, considerando certamente l’esposizione del prodotto ma dando altrettanta importanza, per esempio, all’illuminazione sul cliente nel momento in cui prova un capo, un accessorio, un paio di occhiali.

La sostenibilità passa per il retailCon due sedi - una a Milano e una a Shanghai, lo studio di architettura Vudafieri Saverino Partners, è uno dei maggiori progettisti internazionali di spazi dedicati alla vendita delle merci. Con i titolari, Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino, abbiamo analizzato l'evoluzione del retail nell'ultimo decennio.

Pucci, Milano, Photo by Santi Caleca

Buccellati, NY, Photo by Donna Dotan

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È in corso questi giorni la 91ma edizione di Pitti Uomo presso la suggestiva cornice di Fortezza da Basso di Firenze. L'appuntamento invernale vede confermato Eye Pop, lo spazio dedicato all’eyewear realizzato da Pitti Immagine in collaborazione con Mido. Al piano terra del padiglione centrale, questo spazio dedicato all'occhiale d'avanguardia approfondisce il legame tra gli occhiali stessi e la moda sotto il segno della qualità e del design. Una proposta pensata per i migliori concept store, ma anche per aziende in cerca di nuove sinergie creative caratterizzata dal setting a cura di Alessandro Moradei. Tra i nomi: Kyme, Clan, Delirious Eyewear, David Marc e Spektre. La manifestazione terminerà il 13 gennaio.

Dopo il successo della prime due edizioni, Mido ripropone Bestore, il premio riservato ai centri ottici di tutto il mondo in grado di offrire la migliore shopping experience. In linea con l’evoluzione dei concept store, con questo award la fiera di Milano continua a promuovere la circolazione di nuove idee sugli elementi fondamentali per un’efficace strategia di visual merchandising: l’importanza del design degli interni, dell’esposizione del prodotto e dell’interazione con il cliente in un ambiente piacevole e creativo. Una giuria internazionale, composta da leader del settore, trend-setter ed esperti di marketing, sceglierà “il migliore negozio di ottica del mondo”. L’anno scorso il riconoscimento è andato a Thomas Hobmaier, titolare di Steingasse 14 di Heidelberg in Germania. I primi vincitori saranno annunciati durante l'edizione di quest'anno di Mido. Per candidarsi http://www.mido.com/bestore-award.

Luxottica Group ha concluso il 2016 con l'annuncio del rinnovo dell'accordo di licenza decennale - fino al 31 marzo 2027 - con Ralph Lauren Corporation, per la progettazione, la produzione e la distribuzione in esclusiva in tutto il mondo di montature da vista e occhiali da sole per alcuni marchi del gruppo Ralph Lauren, tra cui Polo e Ralph Lauren. Gli ultimi mesi dell'anno sono anche stati caratterizzati per il gruppo dall'inizio di un percorso di collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano in veste di fondatore sostenitore. L’accordo unisce l’istituzione culturale italiana più conosciuta a livello internazionale ed un gruppo che ha portato la creatività e lo stile italiani in tutto il mondo.

Torna il Bestore

L'occhiale torna a Firenze

Quattro progetti Interreg per Certottica e Dolomiticert

Nella prima call del bando Interreg V Italia-Austria 2014-2020 Certottica e Dolomiticert hanno ottenuto il finanziamento di quattro ricerche.La prima vede Certottica capofila di ICAP “Innovazione tramite applicazioni combinate delle tecnologie al plasma”. Al timone del progetto Idee, sarà invece l’Università di Udine, appoggiata da Certottica e da altri tre enti.Dolomiticert attesta invece il suo ruolo di spicco nella ricerca in ambito sportivo capitanando il progetto Outfeet “Ergonomia delle calzature: da analisi qualitativa a metodo scientifico” e nell’indagine Alpsportec “Equipaggiamento sportivo esposto all’ambiente Alpino”.

Le ultime mosse dell'anno di Luxottica

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Jean Vuarnet, grande campione di sci che ha dato il suo nome al noto brand di occhiali francese, è scomparso lo scorso 2 gennaio all'età di 83 anni. Brillante uomo d’affari, diede impulso e strategia al marchio Vuarnet che crebbe diventando un punto di riferimento internazionale nel mercato degli occhiali da sole grazie alla qualità delle proprie lenti. La maison venne fondata nel 1959 grazie al suo incontro con l’ottico Roger Pouilloux il quale ideò in suo onore il famoso modello di occhiali da sole 02 con cui Vuarnet vinse nel 1960 a Squaw Valley (USA) la megaglia d’oro di discesa libera ai Giochi Olimpici. Da quella vittoria olimpica nacque tra i due uomini un sodalizio, una visione comune, che portò il brand al successo.

Safilo entra nel campo delle wearable technologies

Addio a Jean Vuarnet

Safilo e Interaxon, leader mondiale nello sviluppo di tecnologie e prodotti per rilevamento delle onde cerebrali, hanno siglato una partnership strategica di ricerca e sviluppo e il relativo accordo di licenza. Il progetto si chiamerà SafiloX.“SafiloX è il punto di incontro perfetto tra il nostro iconico design di prodotto di autentica qualità artigianale dal 1878, la tecnologia più avanzata per il rilevamento e il monitoraggio delle onde cerebrali, e quello che cerca la nostra società oggi: creare la concentrazione mentale che offre a tutti la serenità e quindi l’alta performance”, ha dichiarato Luisa Delgado, CEO di Safilo. “SafiloX non è un altro esempio di tecnologia applicata a una montatura, né di tecnologia fine a se stessa. Con questo prodotto il nostro gruppo fa leva sul suo leggendario savoir-faire di prodotto per offrire quello che pensiamo debbano essere tutti gli occhiali del futuro wearable: occhiali per ogni giorno e ogni occasione, con stile e design aspirazionali, comfort e fit, e un’assoluta rilevanza d’uso”. Con questa partnership il gruppo di Padova entra quindi ufficialmente nel campo delle wearable technologies.

Essilor Sun Solution collabora con lo IED

Sofia Ciucchi CEO Il BisonteUgo Giorcelli CFO Salvatore FerragamoFabio Gnocchi CEO AspesiChristie Markowitz Senior Director & ECP Marketing Lead Shire OphthalmicsDarragh O’Connor Vice President, Global Marketing Transitions OpticalMassimo Renon Worldwide Commercial General Manager Marcolin

Essilor® Sun Solution™, la divisione del gruppo Essilor dedicata alle lenti da sole plano, ha avviato una collaborazione con lo IED - Istituto Europeo di Design di Torino. Lo scopo di questa partnership è quello di finanziare un progetto per lo sviluppo di un “concept frame”, di una campagna di comunicazione e di strumenti di marketing basati su E-SUN™ Kolor Up™ - un marchio e una tecnologia di lenti da sole sviluppati dalla divisione Essilor® Sun Solution™.La prima parte del progetto coinvolgerà gli studenti all’ultimo anno del corso di Design del Gioiello e Accessori (che include un corso sul design degli occhiali). In una seconda fase, i tre migliori modelli di “concept frame” saranno oggetto di specifici progetti da parte degli studenti di Graphic Design e Comunicazione Pubblicitaria.

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Design, fashion & lifestyle

Helix, la prima sedia in legno di B-Line, è stata insignita del premio 2016 Good Design Award.Progettata nello studio Favaretto & Partners, ha una struttura dinamica, data dal continuo cambio di sezioni geometriche lungo la struttura e una forte capacità evocativa. Il premio 2016 Good Design Award, istituito da Museum of Architecture and Design Athenaum di Chicago e da The European Centre for Architecture art Design and Urban Studies nel 1950, è tutt’oggi uno dei più prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale per le eccellenze del design in tutto il mondo. La giuria, riunitasi a New York e Los Angeles in ottobre, ha selezionato tra centinaia di progetti di industrial design e grafica candidati da più di 46 paesi per eleggere tra i vincitori i progetti che meglio esprimono i valori del “buon design”. Helix, insieme agli altri progetti vincitori, sarà pubblicata nel Good Design Yearbook 2016-2017.

Editorial Director: Francesco Gili MIDO Srl Unipersonale · Via Petitti, 16 - 20149 Milano (Italy) · Phone +39 02 32673673 · P. Iva IT 07164050150

Cod. Fiscale e n. Iscr. Ufficio Imprese di Milano 07164050150 · Cap. soc. 120.000,00 i.v. R.e.a. 1710133 Company subject to the direction and the coordination of Anfao - Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici WMido is published in cooperation with Publicomm srl · Via Quadrio 20/40 - 20154 Milano (Italy) · P. Iva 02030290999

email: [email protected]

Fino al 30 aprile 2017 il Museum of Contemporary Art San Diego (MCASD) ospiterà la mostra Tristano di Robilant, a cura di Anthony Graham.Le sculture in vetro, metallo, ceramica di Tristano di Robilant mettono in equilibrio forme geometriche, luce e colore. Le sue eleganti creazioni evidenziano le particolari qualità dei materiali, enfatizzandone le forme peculiari ed entrando in sintonia con il mondo che le circonda, grazie alle superfici traslucide che giocano con la luce e i riflessi. Le loro forme irregolari e apparentemente casuali sono allo stesso tempo sorprendenti e affascinanti. Le fattezze giocose delle sculture sono spesso abbinate a titoli enigmatici che di Robilant prende in prestito da un vasto archivio di influenze letterarie, filosofiche e storiche.

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Per la prossima edizione, che si terrà dal 20 al 23 gennaio 2017 a Porte de Versailles, Parigi, Who’s Next, esposizione internazionale dedicata al ready-to-wear femminile e Premiere classe, dedicata al mondo degli accessori, hanno scelto di esplorare un tema sociale di grande attualità: #Girlsquad, il nuovo potere delle donne, dei collettivi al femminile, dei nuovi team di creative e di imprenditrici, che con la loro fantasia ed estro stanno prendendo il controllo degli scenari culturali, sociali e del mondo degli affari.Intorno a questo potente tema, le due fiere si stanno reiventando in modo da offrire un’esperienza unica, guidata al 100% da gruppi di donne. Con una selezione di brand esclusivi, pop-up stores, ospiti influenti, un programma musicale ed una scenografia unica, offriranno una lettura completa di questa rivoluzione urbana.

Potere alle donne!

Helix ottieneil Good Design Award

Anime come gioielliAlla base delle collane, dei bracciali e degli orecchini Kina c'è la

consapevolezza che l’anima può essere il gioiello che rende speciali. Partendo da questo concetto, la designer Zaklina Jovanic ha infatti realizzato la collezione attingendo ai colori e alle forme della natura.Kina pone l’attenzione sulle sensazioni, tattili e visive, che la natura ci regala, trasponendole in accessori in morbida pelle e pietre dure, dai colori pieni e saturi.Ciascun pezzo è un esercizio di stile e sapiente manifattura artigiana italiana: collane formate da lunghi fili in pelle multicolori, bracciali che ricordano corolle di fiori e creature marine, orecchini dalle forme inusitate date dalle caratteristiche della pelle montata sull’acciaio, e ancora, avvolgenti gorgiere dalle sfumature metalliche e ammalianti.

Eleganti creazioni