La societa’ egizia

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LA SOCIETA’ EGIZIA BIANCA MARIA CARIA IV A BIANCA MARIA CARIA IV A

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LA SOCIETA’ EGIZIA

BIANCA MARIA CARIA IV ABIANCA MARIA CARIA IV A

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Per gli Egizi ogni persona svolgeva un ruolo nella società.

La suddivisione in ceti e la struttura gerarchica di quest'ultima seguivano la regola del maat.

L'ideologia egizia non concepiva la persona come individuo ma come un elemento che doveva compiere la propria funzione all'interno della società.

La regola del maat

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Lo stato sociale era legato all'occupazione che si svolgeva.

Si apparteneva a una "classe sociale" per il tipo di lavoro svolto.

La tendenza generale fu quella di mantenere le cariche e le occupazioni nell'ambito della famiglia, formando veri e propri gruppi, o “caste”.

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La società egizia era divisa in classi sociali:

FARAONE (gli egizi credevano che fosse figlio degli dei; essi quindi avevano potere urgente sulla popolazione)

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La società egizia aveva una struttura gerarchica. In cima alla piramide stavano il faraone e la sua famiglia (la regina madre, i principi e le principesse).Seguivano gli alti funzionari, come il visir, i sommi sacerdoti dei vari culti e gli alti ufficiali dell'esercito.Poi venivano gli scribi, i sacerdoti, i militari, gli artigiani e gli operai specializzati.

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I principi, soprattutto nell'Antico Regno, occupavano tutte le alte cariche amministrative.

Le principesse godevano di alcuni titoli religiosi.

Alle regine veniva riconosciuta una certa essenza divina, propria del faraone. Alcune ebbero un potere politico, come consigliere del re.

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I nobili godevano delle cariche e dei titoli più importanti nel campo amministrativo. Quanti più titoli appaiono sulle stele funerarie e sulle tombe, tanto maggiore era l'importanza nella società.

Anche le mogli degli alti funzionari egizi avevano numerosi titoli, soprattutto di carattere religioso, poiché il loro rango dipendeva di solito da quello dei mariti.

Quella di visir era la più alta carica amministrativa. Il visir rispondeva soltanto al faraone e nell'Antico Regno era di solito uno dei suoi figli.

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SCRIBA era la persona che entrava più in contatto con i Faraoni; infatti, era quella persona che scriveva tutto quello che facevano i Faraoni durante il giorno

Una delle basi dell'amministrazione egizia era costituita dagli scribi.

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SACERDOTIerano quelle persone che praticavano religione nelle piramidi, e nei luoghi di culto

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ARTIGIANI erano quella persone che costruivano oggetti preziosi lavoravano l’argilla, ma anche costruivano oggetti per coltivare, per misurare, ma anche per uso quotidiano nelle famiglie.

In Egitto esisteva una società urbana.Lo prova il fatto che esisteva una società stratificata, prima premessa di ogni popolazione urbana, con numerose persone che non si dedicavano alla produzione di alimenti ma ad attività artigianali, come i muratori, e organizzative.

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I militari usufruivano delle terre ricevute dallo Stato come ricompensa per i loro servizi e disponevano di schiavi. Durante il Nuovo Regno i padri trasmettevano la propria carica ai figli e, con essa, le terre in loro possesso. Perciò si può dire che nell'antico Egitto la "casta" militare arrivò a costituire una vera e propria classe media durante il Nuovo Regno.

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COLTIVATORI DI TERRA (quelle persone che coltivano la terra dopo la stradipazione del Nilo).La maggior parte della popolazione egizia viveva in campagna, poiché l'agricoltura e l'allevamento del bestiame costituivano la base dell'economia. Sappiamo poco delle grandi città egizie, come Menfi o Tebe. Sono rimasti soltanto resti archeologici di alcuni villaggi di artigiani, come Deir el-Medina e Illahun, e di alcune città, come l'effimera capitale di Akhenaten, Tell el-Amarna.

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SCHIAVI erano quelle persone che erano costrette a lavorare per i Faraoni Egizi, infatti, questi erano prigionieri di guerra, oppure egiziani che non potevano pagare i tributi al faraone, questi erano impiegati per costruire imponenti costruzioni come: la Sfinge, le Piramidi ecc.

In un primo tempo solo i prigionieri di guerra potevano divenire schiavi. Il faraone era proprietario dello schiavo e poteva donarlo ai semplici cittadini. Ma durante il Nuovo Regno iniziò il commercio di schiavi, soprattutto nel fiorente mercato del Vicino Oriente.

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La base della società egizia era formata dai contadini, che costituivano la maggior parte della popolazione; sotto i contadini stavano gli schiavi, la cui posizione non è ben definita.La società egizia non era però così statica come si potrebbe pensare. Subì varie trasformazioni e attraversò momenti di crisi, come la prima rivoluzione di cui si ha prova, citata nelle Lamentazioni di Ipu-ur. Alla fine dell'Antico Regno, la frammentazione dello Stato e varie carestie provocarono una rivolta che rovesciò il monarca e sconvolse l'ordine sociale; i ricchi furono privati dei loro beni, i poveri se ne appropriarono e furono distrutte le tombe (atto di gravità inaudita per la religione egizia). Alla fine della XX dinastia vi furono gli scioperi degli operai del villaggio di Deir el-Medina. Questi due esempi riflettono la realtà sociale meglio delle numerose immagini bucoliche delle tombe dei nobili, in cui è rappresentato l'ideale di una vita piacevole in cui regna il perfetto equilibrio guidato da maat.