La sintesi organica è la preparazione sistematica di un composto a partire da materiale di partenza...
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La sintesi organica è la preparazione sistematica di un
composto a partire da materiale di partenza facilmente accessibile
mediante uno o più stadi
Per risolvere un problema sintetico è necessario leggere attentamente le indicazione
A volte il composto di partenza è specificato, altre volte, invece, bisogna partire da un composto che
soddisfi un determinato criterio; per esempio, si può richiedere di sintetizzare un composto da alcoli a
cinque atomi di carbonio o meno; oppure da composti organici con non più di due atomi di carbonio o
ancora da un unico composto organico
Queste limitazioni hanno il significato di fornire delle indicazioni utili per progettare una sintesi multistadio
Quando dobbiamo progettare una sintesi, un modo per affrontare il problema e quello di osservare i materiali di
partenza e vedere se c’è una serie di reazioni ovvia che fornisca un valido percorso per ottenere la molecola bersaglio
(cioè il prodotto desiderato “target”)
Talvolta questo è il modo migliore per affrontare una sintesi
“semplice”
Esempio:
cyclohexane cyclohexa-1,3-diene
Poiché la sola reazione che un alcano può dare è l’alogenazione, decidere quale deve essere la prima reazione è piuttosto facile
Una reazione E2 si ottiene utilizzando una base forte per favorire l’eliminazione sulla sostituzione e quindi ci fornirà il cicloesene
La bromurazione del cicloesene darà un bromuro allilico, che porterà alla desiderata molecola bersaglio grazie ad un ulteriore reazione E2 cioè
all’1,3-cicloesadiene
Br
Br2
h
terz-BuO-
terz-BuOHBr
NBS
hterz-BuO-
terz-BuOH
Per progettare una sintesi a più stadi noi usiamo il procedimento
dell’analisi retrosintetica che consiste cioè nell’andare a ritroso
partendo dal composto desiderato allo scopo di determinare i composti
di partenza usati per sintetizzarlo
Precursore PrecursoreComposto "target" Composto di partenza
prodoto finalefreccia aperta
Per scrivere una sintesi a ritroso, dal prodotto al composto di partenza, si usa una freccia aperta
per indicare, a sinistra il prodotto e a destra il composto di partenza
e di norma i reattivi necessari a portare a termine ogni stadio non si inseriscono fino a che la reazione non
viene scritta nella direzione diretta
Precursore PrecursoreComposto "target" Composto di partenza
prodoto finalefreccia aperta
Usando l’analisi retrosintetica, dobbiamo determinare quale composto può essere convertito nel prodotto “target”
con una singola reazione
Cioè qual è il precursore immediato del composto “target”Dopo che è stato individuato un appropriato precursore,
il processo viene portato avanti fino ad arrivare ad uno specifico composto di partenza
Alcune volte conviene esaminare più di un percorso retrosintetico multistadio, prima di decidere in particolare quale strada seguire
Nel progettare una sintesi, spesso le reazioni sono distinte in due categorie
§ Quelle che formano nuovi legami carbonio-carbonio
§ Quelle che convertono un gruppo funzionale in un altro
Le reazioni che consentono la formazione del legame carbonio-carbonio occupano un posto centrale nella sintesi organica in
quanto è possibile convertire composti di partenza più semplici e meno pregiati in prodotti più complessi
E’ bene tener presente che, ogni volta che il prodotto di una sintesi
ha un numero maggiore di legami carbonio-carbonio, rispetto al composto di partenza, la sintesi deve contemplare
almeno una di queste reazioni
Sviluppare un’analisi retrosintetica
Stadio (1) Confrontare lo scheletro carbonioso del composto di partenza e del prodotto desiderato
§ Se il prodotto ha più legami carbonio-carbonio, rispetto al composto di partenza, la sintesi deve prevedere la formazione
di uno o più legami CCIn caso contrario si verifica solo una conversioni di gruppi funzionali
§ Confrontare i carboni del composto di partenza con quelli del prodotto, per individuare dove devono essere aggiunti i nuovi
legami CC o dove devono essere modificati i gruppi funzionali
Sviluppare un’analisi retrosintetica
Stadio (2) Concentra l’attenzione sui gruppi funzionali del composto di partenza e del prodotto e domandarsi:
§ Quali sono i metodi che permettono di introdurre i gruppi funzionali presenti nel prodotto?
§ A che tipo di reazioni deve essere sottoposto il composto di partenza?
Stadio (3) Vai a ritroso, partendo dal prodotto e in avanti, partendo dal composto di partenza
§ Chiedersi: qual è l’immediato precursore del prodotto
§ Mettere a confronto ciascun precursore con il composto di partenza per determinare se c’è una reazione a un solo stadio capace di
convertire l’uno nell’altro
Continuare questo processo fino ad arrivare al composto di partenza
§ Quando si lavora a ritroso considerare sempre precursori più semplici
§ Quando sono possibili più strade, usare quella che richiede meno stadi
§ Tenere presente che potrebbe essere necessario valutare una serie di differenti precursori per un dato composto
Stadio (4) Controlla la sintesi riscrivendola nella direzione giusta
§ Per controllare un’analisi retrosintetica, scrivere gli stadi iniziando dal composto di partenza, indicando tutti i reagenti necesari
HC CCH2CH2CH3
pent-1-yne
HC CH
ethyne
Progettare una sintesi per l’1-pentino partendo da acetilene e qualsiasi altro reagente organico o inorganico
Soluzione
I due carboni del composto di partenza corrispondono ai due carboni ibridati sp del prodotto, quindi deve essere addizionata una unità a tre atomi di carbonio
Ragionando a ritroso: (1) Formare un nuovo legame C_C usando un anione acetiluro ed un alogenuro alchilico 1° (2) Preparare lo ione acetiluro dall’acetilene per trattamento con una base
HC C
composto "target"
CH2CH2CH3
nuovo legame C-C
(1) (2)HC CH
composto di partenza
HC C- Na+
+CH3CH2CH2
_ X
SINTESI: La deprotonazione dell’acetilene con NaNH2 forma
l’anione acetiluro che va incontro a una reazione SN2 con un
alogenuro alchilico per formare il composto “target” cioè un alchino a cinque carboni
HC CHNaNH2 CH3CH2CH2
_ ClHC C CH2CH2CH3HC C- Na+
HC C CH2CH2CH31) NaNH2
2) CH3CH2CH2 _ Cl
HC CH
Progettare una sintesi per il p-clorostirene, utilizzando come composto di partenza il benzene e qualsiasi altro composto organico ed inorganico necessario
Soluzione
benzene Cl 1-chloro-4-vinylbenzene(p-clorostirene)
Cl Cl
BrCl
Cl
Cl
Cl Cl
Br
Cl
AlCl3
Cl2 C2H5Cl
AlCl3 h
NBS C2H5O- Na+
C2H5OH
1) Sostituzione elettrofila aromatica (clorurazione)2) Ulteriore sostituzione elettrofila aromatica (alchilazione di Friedel-Crafts)3) Bromurazione benzilica (via radicalica)4) Eliminazione E2 (-eliminazione) con una base forte per formare il composto desideratoIl composto non presenta centri stereogenici quindi nessuno stereoisomero
COOH
NO2
CH3
NO2
OxCH3
nitrazione
alchilazione di Friedel-Crafts
Progettare una sintesi per l’acido 4-nitrobenzoico, utilizzando come composto di partenza il benzene e qualsiasi altro composto organico ed inorganico necessario
Soluzione
CH3
NO2
CH3
H2SO4
CH3Cl
AlCl3
HNO3 KMnO4
COOH
NO2
BrOH
Sintetizzare il 3-metil-3-esanolo utilizzando come prodotto di partenza l‘1-bromobutano e qualsiasi altro composto organico ed inorganico necessario. Dire inoltre quanti stereoisomeri
del prodotto finale si possono formare.
Soluzione
OOH
Br
CH3CH2CH2MgBr
+OH
BrKOH
EtOH, OH
OOH
2) NaBH4
1) Hg(OAc)2, H2O
K2Cr2O7
H2SO42) H2O
1) CH3CH2CH2MgBr
*
*Un centro chirale quindi due stereoisomeri cioè una coppia di enantiomeri
OH
(R)-3-methylhexan-3-ol
HO
(S)-3-methylhexan-3-ol