La sicurezza elettrica in casa (a cura di prosiel) · 2015-10-30 · rezza elettrica nei...

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Sicurezza in casa 1 Ns.rif.:web/banca_dati/linee_guida/impianti_elettrici/Anno2004/055

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Sicurezzain casa

1Ns.rif.:web/banca_dati/linee_guida/impianti_elettrici/Anno2004/055

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Il senso e il significato di PROSIEL e diqueste guide stanno nel suo acronimo:Promozione della sicurezza elettrica. Natanel maggio 2000, l’associazione PROSIELha infatti lo scopo statutario di promuove-re la sicurezza elettrica e la qualità del-l’impianto elettrico e di rendere consape-vole l’utente della possibilità di migliora-re il proprio stile di vita partendo dall’a-bitazione, che rappresenta il centro e ilfulcro della vita di ognuno. Fanno giàparte di PROSIEL molti importanti attoridella filiera elettrica ed altri stanno esa-minando la possibilità di parteciparvi.

Le radici dell’Associazione, sebbeneufficialmente costituita da poco, risalgonoa un decennio fa. E’ infatti del 1989 laprima Guida PROSIEL, intitolata La sicu-rezza elettrica nei condomini, diffusa conl’intento di aiutare gli amministratori diimmobili, i progettisti, gli installatori e icostruttori edili a garantire la sicurezzaelettrica dei cittadini in occasione dell’u-scita della legge 46/90, Norme per la sicu-rezza degli impianti.

Dopo circa dieci anni PROSIEL ripar-te. Innanzi tutto per ribadire l’importanzadella realizzazione dell’impianto elettrico se-condo la buona tecnica prescritta dalla nor-mativa vigente e per informare sui nuoviimpieghi delle apparecchiature di uso co-mune al fine di migliorare la qualità e la si-curezza della vita ma ora anche per ag-giornare gli utenti sulle novità introdottenel campo elettrico dalla cosiddetta Infor-mation and Communication Technology, fa-cilitando la comprensione delle nuove fun-zionalità, peculiari della rivoluzione infor-

matica e digitale, offerte da prodotti di al-ta tecnologia dei quali l’utente non cono-sce ancora i vantaggi.

Informare l’utenza sulle potenzialitàdell’impianto elettrico e sulle possibilitàofferte dalla nuove tecnologie utilizzabilinegli ambienti domestici è compito deglioperatori della filiera elettrica ai qualiPROSIEL si offre quale coordinatore delleinformazioni e delle iniziative di promozio-ne della sicurezza e del comfort, che i suoipromotori già svolgono nel proprio ambitoe secondo le proprie competenze.

Si tratta di un compito importante, dalmomento che la rivoluzione che corre suifili cambierà, nei prossimi anni, il rappor-to fra individuo e casa sovvertendo con-solidate abitudini.

La concezione circoscritta di abita-zione come luogo di vita meramente pas-sivo viene, infatti, superata dall’impiegodelle nuove tecnologie i cui vantaggi,soprattutto in termini di sicurezza ecomfort, ogni utente sarà personalmentein grado di assicurarsi e di regolare inrelazione alle sue proprie esigenze.

Con la stampa e la diffusione di duenuove Guide – alla sicurezza e al comfortnelle abitazioni – alle quali altre seguiran-no, PROSIEL si propone di fornire indica-zioni eminentemente pratiche per soddisfarele necessità degli utenti, informandoli sullenuove apparecchiature e sulle loro applica-zioni negli impianti, non trascurando disuggerire come predisporre l’impianto elet-trico all’ampliamento e all’aggiornamentoin funzione di nuove esigenze.

Presentazione

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La Federazione ANIE, aderente alla Confindustria, rappre-senta le imprese elettrotecniche ed elettroniche che operanoin Italia: un settore altamente tecnologico e globalizzato,che investe ingenti risorse in ricerca e sviluppo. Con le 16Associazioni che la compongono, fornisce un importantecontributo alla crescita del sistema-Paese ed al suo succes-so sui mercati internazionali e svolge, altresì, una intensaattività di tutela del mercato, offre servizi e informazionialle aziende associate, mantiene i rapporti con enti e istitu-zioni, collabora con prestigiosi organismi tecnici italiani einternazionali.

D’intesa con il Ministero del Commercio con l’Estero, harealizzato ElettroNet.it, il primo portale verticale associati-vo, rivolto agli utenti professionali e ai consumatori, che èfonte di riferimento dell’industria italiana del settore.

La struttura dell’ANIE si articola nella Direzione generale,nella Direzione affari internazionali, nella Direzione rap-porti interni (che comprende il Servizio legale ed il Serviziorapporti con gli associati), nelle segreterie delleAssociazioni ed in 5 Servizi centrali: Ambiente, Tecnico-normativo, Amministrazione e controllo, Studi economici,Comunicazione e immagine.

Il CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano, é l’ente riconosciu-to dallo Stato italiano e dalla Comunità Europea per la nor-mazione e l’unificazione del settore elettrotecnico ed elettro-nico e delle telecomunicazioni. Ha lo scopo di promuovere ediffondere la cultura tecnica attraverso attività normative eprenormative che includono, oltre alla redazione delle normee al recepimento delle direttive comunitarie, azioni di coordi-namento, ricerca, sviluppo, comunicazione e formazione. Lenorme tecniche pubblicate dal CEI stabiliscono i requisitifondamentali che devono avere materiali, macchine, apparec-chiature, installazioni e impianti per rispondere alla regoladell’arte, definendone le caratteristiche, le condizioni di sicu-rezza, di affidabilità, di qualità e i metodi di prova.

Il riconoscimento della personalità giuridica del CEI é sancitodalla legge 1° marzo 1968, n. 186 Disposizioni concernenti laproduzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installa-zioni ed impianti elettrici ed elettronici; dal decreto ministeria-le del 15 dicembre 1978 Designazione del CEI quale organismodi normalizzazione elettrotecnica ed elettronica; e dalla legge 5marzo 1990, n. 46 Norme per la sicurezza degli impianti. Il CEIé rappresentante italiano nei principali organismi di norma-zione e certificazione internazionali: IEC, CENELEC,IECQ, IECEE, CIGRE, AVERE ed ETSI.

La Federelettrica, attiva dal 1947, raggruppa soggetti pre-posti all’impianto e all’esercizio delle attività di produzio-ne, trasporto, trasformazione, distribuzione e vendita dienergia elettrica, alla produzione e distribuzione di caloreattraverso reti di teleriscaldamento, nonché alla gestione diimpianti di illuminazione pubblica e semaforici.

Si tratta di 150 associati, tra aziende elettriche degli Entilocali, gestioni in economia, società cooperative, piccoleimprese private ed altre realtà.

Scopi della Federazione sono lo sviluppo del sistema deiservizi pubblici locali nel campo energetico e la promo-zione e la tutela degli interessi degli associati che rappre-senta nella stipula di accordi di programma con ilGoverno, nelle trattative per i contratti collettivi di lavoroe nella definizione di accordi quadro in campo industria-le e commerciale.

Nel 2000, la Federelettrica, il cui impegno fondamentale èmigliorare la qualità dei servizi erogati dagli associati, si èfusa con Federgasacqua costituendo FedReti.

Enel Distribuzione, società del Gruppo ENEL fondata il 1°ottobre 1999, gestisce tutte le attività tecniche e commer-ciali connesse alla fornitura di energia elettrica, utilizzandole più moderne leve di marketing.

E’ una delle maggiori società italiane per fatturato, si avva-le di circa 50.000 dipendenti, serve oltre 29 milioni di clien-ti e dispone di una rete di distribuzione capillare compostada circa 17.000 km di linee ad alta tensione, 320.000 km inmedia tensione e 700.000 km in bassa tensione.

La missione di Enel Distribuzione è creare valore fornendoun servizio eccellente a costi competitivi, nel rispetto deglistandard di qualità indicati nella Carta del servizio elettricoe con l'obiettivo di un continuo miglioramento della soddi-sfazione del cliente.

Per raggiungere questi obiettivi, Enel Distribuzione haavviato un ampio programma di cambiamento organico ditutti i processi, cui si affiancano importanti progetti di inno-vazione tecnologica che consentiranno di operare un saltoquantitativo e qualitativo nel servizio fornito ai clienti.

Chi è nel Prosiel

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L’Unione Nazionale Consumatori è un’associazione senzascopo di lucro, diffusa su tutto il territorio, che dal 1955 èimpegnata in iniziative di educazione, informazione e dife-sa dei consumatori e degli utenti dei quali rappresenta idiritti in numerosi organismi nazionali ed internazionali. E’stata riconosciuta con Decreto del 9 novembre 1999, aisensi della Legge 30 luglio 1998, n. 281.

Segnala abusi e speculazioni in tutti i campi dei consumi;compie indagini per accertare se i prodotti rispondono alleprescrizioni di legge, ai requisiti di sicurezza e alle esigen-ze dei consumatori; si batte per il contenimento dei prezzie delle tariffe e per l’efficienza dei servizi pubblici; assistei propri associati nelle eventuali controversie; edita pubbli-cazioni scientifiche, informative ed educative e il trisetti-manale Le scelte del consumatore con un supplementomensile inviato agli associati che versano la quota annua dilire 50.000.

E’ impegnata a promuovere la Customer satisfaction a livel-lo nazionale ed europeo ed altresì le certificazioni dei siste-mi, dei processi, dei prodotti e dei servizi.

L’Associazione INTEL, la realtà fieristica dell’ANIE, pro-muove e organizza da oltre 20 anni le mostre biennaliINTEL e SICUREZZA, che si svolgono a Fiera Milano: laprima è la fiera internazionale di elettrotecnica ed elettroni-ca nel cui ambito si tiene la rassegna di illuminazione WorldLight Show; l’altra è la mostra internazionale dedicata allasicurezza e all’automazione degli edifici.

Negli anni dispari, inoltre, organizza a Bari, nell’ambitodella Fiera del Levante, la rassegna Sicurezza mediterranea.

Sportelli informativi, incontri con delegati stranieri, semi-nari e convegni arricchiscono il programma delle mostre,rendendole veri e propri poli culturali innovativi che costi-tuiscono il risultato di un’intensa attività di promozione chesi svolge in tutto il mondo.

L’Associazione INTEL cura anche la partecipazione diaziende italiane alle mostre specializzate che si svolgonoall’estero, favorendo il contatto tra le imprese nazionali e ipiù importanti mercati mondiali.

La Federazione Nazionale Grossisti e Distributori diMateriale Elettrico rappresenta, nell’ambito della filiera ita-liana di materiale elettrico, il comparto della distribuzionegrossista della quale tutela il ruolo e la funzione esercitatasul mercato.

Con un fatturato complessivo di circa 7.500 miliardi, laFederazione è costituita da circa 250 imprese associate, con13.000 addetti per oltre 750 sedi dislocate su tutto il territo-rio nazionale.

I comparti merceologici dei quali si occupa sono costituitiper circa il 60 per cento dal materiale civile-industriale, peril 25 per cento dal materiale illuminotecnico e per il 15 percento dai cavi.

La Federelettrica aderisce alla Confcommercio e, tra i suoicompiti istituzionali, particolare importanza rivestono leattività svolte per la sempre maggiore qualificazione pro-fessionale delle aziende rappresentate.

L’IMQ è la società italiana di prove e certificazioni per lasicurezza e la qualità di prodotti e aziende fondata nel 1951per iniziativa dei più autorevoli organi scientifici e tecnicidel settore. Da 50 anni si occupa di verificare e certificare lanon pericolosità dei materiali e degli apparecchi elettrici e agas, che sottopone a rigorosi controlli, autorizzando all'usodel marchio IMQ solo quelli risultati pienamente in regolacon le norme di sicurezza e affidabilità.

E’ un servizio di pubblica utilità gestito da tecnici al di sopradelle parti, che dispongono dei più perfezionati strumenti diindagine e sono quindi in grado di esprimere giudizi tantoobiettivi quanto scientificamente fondati.

Internazionalmente l’IMQ gode di numerosi riconoscimen-ti dovuti alla partecipazione dei suoi esperti ai lavori nor-mativi di comitati tecnici e scientifici, alle riunioni nell'am-bito degli accordi internazionali di certificazione e a quelledelle commissioni ministeriali, agli incontri promossi dalleAssociazioni di costruttori e installatori. Il suo lavoro sirivolge da un lato ad aziende e imprese interessate a valo-rizzare la qualità dei loro prodotti o del loro operato, dall'al-tra ai consumatori ai quali offre immediati strumenti di scel-ta: i marchi di sicurezza e di qualità.

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Le statistiche e le cronache quotidianemettono in evidenza la pericolosità del-l’uso dell’energia elettrica e del gas negliambienti domestici. Tenendo conto che iluoghi residenziali abitativi sono in mas-sima parte frequentati da persone nonaddestrate alla scelta e all’uso di mate-riali e componenti elettrici, una parterilevante spetta, ai fini della sicurezza, altipo di impianto elettrico realizzato e allacapacità dell’esecutore dell’impiantostesso. Ciò determina il fatto che gliimpianti elettrici devono essere costruitisecondo i criteri della regola dell’artedella quale le norme CEI rappresentanol’espressione più rilevante.

La sicurezza elettrica, per esseremessa in pratica, si avvale delle “Normedi sicurezza degli impianti”, stabilitedalla Legge n. 46 del 1990, con lo scopodi garantire a tutti i cittadini la sicurezzanelle abitazioni e nei luoghi di lavoro daipossibili pericoli derivanti dagli impiantitecnici. Per tutti gli impianti e, quindi,anche per l’impianto elettrico ed elettro-nico, la Legge prevede che chi ha il com-pito di realizzarli debba possedere deter-

minate caratteristiche di professionalità edi capacità a progettarli, installarli everificarli.

Questa Guida PROSIEL–Sicurezza èdestinata agli utilizzatori degli im-pianti elettrici domestici, anche non esper-ti in materia, che vuol mettere in condi-zione di accertare la sicurezza e la qua-lità del proprio impianto elettrico e lacompetenza di chi lo ha realizzato. Perciò,anche con l’ausilio di illustrazioni, la Gui-da offre una rassegna degli apparecchi diprotezione, dalla messa a terra all’inter-ruttore differenziale, e fornisce tutte leinformazioni necessarie per essere in re-gola con la Legge.

La Guida invita altresì a prestare par-ticolare attenzione alla professionalità del-l’installatore elettrico che realizza mate-rialmente l’impianto elettrico e che, al ter-mine dei lavori, ha l’obbligo di rilasciarela Dichiarazione di conformità dell’im-pianto alle normative vigenti, con la qua-le attesta che il lavoro è stato eseguito se-condo i criteri di sicurezza e funzionalitàprevisti dalle norme.

Introduzione

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Che cos’ è

L’elettricità è una forma di energia pulita di facile utiliz-zo, che viaggia attraverso fili aerei e sotterranei per esse-re distribuita in tutti i paesi e nelle città.

A che cosa serve

L’elettricità serve a illuminare, riscaldare, ventilare, guar-dare i programmi televisivi, ascoltare la radio e lo stereoe a far funzionare tutti i nostri elettrodomestici.

Come si utilizza

L’elettricità si utilizza mediante un circuito elettricocostituito da fili elettrici isolati tra di loro e collegati agliapparecchi elettrici attraverso prese e/o interruttori.

Precauzioni

E’ necessario utilizzare l’energia elettrica in modo cor-retto, senza sottovalutare i pericoli derivanti dal suo usoerrato in quanto il nostro corpo se attraversato dalla cor-rente elettrica, può subire danni gravi o irreparabili.

La sicurezza: una preoccupazione che non è mai eccessiva.Tutto funziona ma il pericolo è in agguato

L’elettricità: un’amica da non trascurare

Attenzione! L’elettricità è invisibile e inodore: non toccare fili scoperti o cavi danneggiati.

Gli incidenti elettrici sono piùfrequenti di quello che si possaimmaginare; ognuno di noiquotidianamente viene a contat-to con la corrente elettrica senzasapere che l’insidia o il pericolosono in agguato.

Il funzionamento di un impian-to elettrico non è di per sé indi-ce di sicurezza.

Infatti, nonostante operi rego-larmente, può essere fonte dipericoli che non si vedono e chesolo un esperto, dopo i necessa-ri controlli, può prevenire, rico-noscere ed eliminare.

L’impianto elettrico di un edifi-cio va tenuto sotto controllo pergarantire la sicurezza delle per-sone; esso è un po’ come ilcorpo umano, in cui una malat-tia può interferire su tutte lealtre funzioni dell’organismo.Inoltre, un guasto elettrico inun appartamento può provocaregravi incidenti in un altroappartamento, anche se que-st’ultimo ha l’impianto in pienaregola e dichiarato sicuro.

Questo significa che vanno con-trollate e protette sia le particomuni sia le proprietà esclusi-ve come le singole abitazioni.

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I fori delle prese di cor-rente hanno gli schermidi protezione?Se non li hanno chiamaun installatore qualificatoper farle sostituire conquelle provviste di scher-mi. Infatti, se mancano gli schermi protettivi,pezzi metallici inseriti nei fori possono entrare incontatto con parti pericolose attraversate da corrente.

Hai i cavi elettrici a vista?Se li hai, devi farli incassa-re nei muri o farli proteg-gere con tubi o canaline.

Le prese di corrente e gliinterruttori sono integri?Se non lo sono devi farlisostituire, perché possonocostituire fonte di pericolo.

Inoltre

Le prese di corrente e gliinterruttori devono esse-re ben fissati alle paretiperché si può prendere lascossa.

Evita di collegare tantespine ad una sola presa dicorrente.È meglio collegare ad ognipresa un solo apparecchio.

Le prolunghe devono esse-re utilizzate solo per unuso temporaneo e dopol’uso vanno scollegate.Se lasciate incustodite,possono essere fonte dipericolo.

Se il tuo impianto negli ultimi dieci anni non ha subi-to interventi potrebbe essere un impianto a rischio.Chiama un installatore qualificato per farlo controlla-re e verificare.

Nel tuo impianto elettricoesiste l’interruttore diffe-renziale?Se non c’è, fattene installa-re uno adeguato.

Controlli il regolare funzionamento del tuo interrut-tore differenziale?

Almeno una volta al mese devipremere il tasto di prova T edaccertarti che la leva dell’inter-ruttore scatti automaticamentetogliendo corrente all’impiantoelettrico. Subito dopo riportamanualmente la leva nella posi-

zione iniziale e verifica che si sia ripristinato il correttofunzionamento dell’impianto. Se ciò non accade puòesserci un grave pericolo: chiama l’installatore.

La tua abitazione ha l’im-pianto di terra?Se non sei sicuro di averlo,chiama un installatore qua-lificato per farlo verificare.

Le prese di corrente sonocollegate all’impianto dimessa a terra?Se non sei sicuro chiamaun installatore qualificatoper farle verificare.

Alcuni consigli per vivere tranquilli

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Interruttore magnetotermico

Protegge l’impianto elettrico quando, a causa di un prelie-vo eccessivo di energia o di un’anomalia (in genere cortocircuito), avviene l’improvvisa circolazione di una perico-losa quantità di corrente elettrica, che potrebbe danneg-giare irrimediabilmente l’impianto e/o le persone.

Interruttore differenziale

Protegge le persone quando accidentalmente vengonoin contatto con parti dell’impianto elettrico difettose:in tal caso si prende una scossa non pericolosa. Lastessa scossa può essere evitata se l’interruttore diffe-renziale è abbinato con l’impianto di terra.

Non tirare i cavi elettricidegli elettrodomestici pertogliere la spina perchépotrebbero danneggiarsi ostrappare la presa dal muro.

Non entrare nella vascada bagno con apparecchielettrici o telefonici per-ché si può morire folgorati.L’acqua è un ottimo con-duttore di elettricità.

Non toccare i componentimetallici degli impianti odegli apparecchi collegatialla rete elettrica quandosi hanno parti del corpo acontatto con l’acqua per-ché può essere mortale.

Il pavimento in legno è unottimo isolante, ma non tiprotegge se tocchi due cavicontemporaneamente.

Non stirare mai con lemani bagnate o a piedinudi né introdurre l’ac-qua nel ferro da stiro avapore mentre la spina èinserita. Nell’uno e nel-l’altro caso si corronogravi pericoli.

Il consiglio che si può quindi dare a tutti coloro chenon conoscono l’elettricità è quello di avvicinarsi adessa nel modo più attento possibile, cercando di evi-tare imprudenze e negligenze e facendo in modo diridurre i rischi senza distrarsi e facendosi consi-gliare da un installatore qualificato.

L’impianto elettrico: impariamo a conoscerlo e a non trascurarlo

Contatore

Misura l’energia utilizzata ed è installato dai distribu-tori che la forniscono. E’ abbinato ad un interruttoreche interrompe l’erogazione di energia elettrica quan-do si supera la potenza massima definita dal contratto.

Con i distributori erogatori di energia elettrica (ENEL,Aziende municipalizzate, ecc.) per un’utenza domestica,attualmente, si possono sottoscrivere diversi tipi di con-tratto in funzione della potenza di cui si vuole disporre.

Con l’aiuto di un installatore qualificato si può determi-nare la potenza massima assorbita dalle apparecchiatureelettriche in funzione del loro possibile uso contempora-neo e verificare se l’impianto elettrico è in grado di sop-portare tale potenza. In questo caso si è in grado di sce-gliere il tipo di contratto più adeguato alle proprie esigen-ze, in caso contrario bisogna far modificare l’impianto.

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Interruttoredifferenziale magnetotermico

È formato dall’affiancamento di un interruttore diffe-renziale con un interruttore magnetotermico che, abbi-nati, compongono un unico dispositivo in grado di svol-gere le funzioni sopra descritte, integrate tra esse. Uninterruttore differenziale magnetotermico singolo pro-tegge e toglie corrente elettrica a tutto l’impianto. Seinvece i dispositivi sono più di uno, normalmente pro-teggono parti diverse dell’impianto elettrico (es.: zonagiorno, zona notte, elettrodomestici, box, cantine, ecc.).

Centralino elettrico dell’appartamento

Denominato anche quadro di unità abitativa, è queldispositivo, di solito posto all’ingresso di un apparta-mento, che consente di raggruppare in un solo conteni-tore appositi apparecchi (interruttori automatici, inter-ruttori differenziali ed altri dispositivi) che comandano,proteggono e controllano i circuiti dell’impianto elettri-co di un’unità abitativa. In genere, per unità abitative dipiccole dimensioni (ad esempio monolocali, ecc.) o dinon recente costruzione, l’impianto elettrico è costitui-to da un solo circuito; in unità dimaggiori dimensioni, ai fini diuna migliore gestione dei servizi,è consigliabile una suddivisionein più circuiti.

La ripartizione può essere ese-guita per soddisfare diverse esi-genze come:

dividere (sezionare) i circuiti ele zone per effettuare la manu-tenzione su una porzione diimpianto, mantenendo la con-tinuità degli altri servizi:

• zona giorno e zona notte

• linee prese e linee luce

• singoli locali (cucina, ba-gno, autorimessa, ecc.);

dividere le applicazioni dell’impianto elettrico inmodo da consentire il funzionamento di alcuni servi-zi, quando ci sia l’esigenza di togliere correnteall’impianto stesso (per esempio nel periodo diferie):

• lasciare collegati il frigorifero ed il congelatoreper evitare il deterioramento degli alimenti

• lasciare collegata l’irrigazione automatica

• lasciare collegate alcune apparecchiature elettro-niche come personal computer, fax, segreteriatelefonica, videoregistratore, ecc. per evitare laperdita delle memorie

• lasciare collegati alcuni sistemi di protezione(antifurto, rilevazione di fughe di gas, antiallaga-mento, ecc.) per evitare che nei periodi di assen-za vengano a mancare i servizi di sicurezza;

proteggere le persone dalla scossa elettrica dovuta aguasti dell’impianto e degli apparecchi utilizzatoridurante le operazioni di:

• pulizia e sostituzione di elettrodomestici

• sostituzione di lampadine.

Nelle applicazioni più moderne il centralino elettrico,oltre a contenere i normali interruttori automatici, è ingrado di accogliere altri apparecchi (suonerie, ronzato-ri, temporizzatori, relè, ecc.) concentrando così moltefunzioni altrimenti dislocate disordinatamente nell’u-nità abitativa.

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ATTENZIONE! In alcuni casi l’impianto luce e quel-lo di forza elettromotrice anziché essere distinti com-pongono un unico circuito elettrico.

Sono parte integrante del circuito elettrico i seguenti impianti:

impianto d’antenna TV

impianto telefonico

impianto videocitofonico

impianto dati (computer) e/o segnalazione

impianto d’allarme/antifurto

impianto di rivelazione gas

impianto di riscaldamento e/o condizionamen-to/ventilazione

impianto diffusione sonora.

L’impiego di apparecchi che compongono gli impiantisopra citati consente di aggiungere comfort e di ottenereun corretto utilizzo dell’energia elettrica da parte dell’u-tente (vedi Guida Prosiel 2).

Impianto forza elettromotrice

E’ composto da tutte le prese di corrente alle quali ven-gono collegati i vari elettrodomestici (frigorifero,forno, lavatrice, lavastoviglie, aspirapolvere, ecc.).

Impianto luce

E’ composto da tutti gli apparecchi di comando, segna-lazione, controllo, regolazione e per illuminazione fissa(lampadari, termostati, cronotermostati, ronzatori,campanelli, accensione luci, ecc.).

Impianto di messa a terra

Serve per scaricare verso terra correnti pericolose deri-vate da guasti elettrici, provocando l’intervento dell’in-terruttore differenziale ed evitando situazioni di perico-lo sugli elettrodomestici.

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L’impianto di terra costituisce una garanzia di sicurezza.L’involucro metallico di una lavatrice o di un frigori-fero, infatti, non è normalmente percorso da correnteelettrica, perciò non si è mai sfiorati dall’idea che incerte circostanze può diventare pericolosissimo; eppu-re è così. Quell’involucro, chiamato massa, può, acausa di un guasto, essere percorso da corrente, conpossibili tragiche conseguenze (pericolo di prendere lascossa). E’ importante quindi non eliminare dalla spinalo spinotto di messa a terra perché altrimenti l’elettro-domestico diventa pericoloso.

L’impianto di terra è costituito da un cavo elettrico di colo-re giallo-verde che collega le masse a una serie di disper-sori i quali scaricano nel terreno sottostante l’edificio quel-

L’impianto di terra:una sicurezza indispensabile

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la corrente che può provocare la folgorazione di chi entrain contatto con una massa accidentalmente in tensione.

L’impianto elettrico nasconde un pericolo ancorapiù imprevedibile: la cosiddetta “massa estranea”.

Per massa estranea si intende una parte metallica che nonfa parte di un apparecchio elettrico ma che, in particola-ri circostanze, può diventare un pericolosissimo condut-tore di elettricità, capace di portarla da un ambiente a unaltro o, addirittura, da un appartamento ad un altro.

Tipico esempio di massa estranea sono le tubaturemetalliche dell’acqua che, in seguito a un guasto, pos-sono diventare dei conduttori di elettricità e portarla, adesempio, nel bagno o nella doccia di un altro apparta-mento. Attraverso un opportuno collegamento all’im-pianto di terra è possibile scongiurare questo pericolo.

L’impianto di terra non è, da solo, sufficiente agarantire la sicurezza; occorre prevedere un dispo-sitivo di protezione: l’interruttore differenziale.

Questo dispositivo, coordinato all’impianto di terra,permette di aumentare il grado di sicurezza dell’abi-tazione, poiché si tratta di un apparecchio che, incaso di guasto dell’impianto elettrico, intervieneistantaneamente togliendo corrente e salvando la vitadelle persone. L’efficienza dell’impianto di terradeve essere fatta verificare periodicamente da uninstallatore qualificato.

Spesso si è portati a ritenere indispensabili oggetti deltutto superflui, mentre un effettivo strumento di sicu-rezza è considerato un optional di cui si può benissimofare a meno.

Per questo, la disposizione che prevede l’obbligato-rietà dei differenziali in tutti gli impianti elettrici èsicuramente uno degli aspetti qualificanti della Legge46/90 in materia di sicurezza.

L’impianto di terra: una sicurezza indispensabi-le prevista per Legge!

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sostituire tutte le prese che sono prive del contattodi terra;

non togliere mai dalle spine lo spinotto di terra;

far verificare che le prese munite di contatto di terrasiano correttamente collegate all’impianto di terra.

Le spine degli apparecchi di classe II (vedi pag. 14)non devono avere lo spinotto di terra.

Esistono diversi tipi di prese di corrente alle quali ven-gono collegati, tramite le spine, i vari apparecchi elet-trici e/o elettrodomestici.

Ai fini della sicurezza è fondamentale che le prese a230V siano dotate del contatto di terra collegato al cir-cuito di terra.

Sempre ai fini della sicu-rezza è inoltre indispensa-bile la presenza deglischermi di protezione,ovvero coperchietti mobiliin materiale plastico cheotturano i 2 fori o alveolidelle prese in tensione enon il foro o alveolo di

terra. Questi schermi si spostano solo quando entrambi glispinotti di una spina li premono contemporaneamente.

In questo modo viene impedito l’ingresso nelle prese dicorpi metallici (fili di ferro, cacciaviti, chiodi, ecc.) diver-si dalle spine, come spesso tentano di fare i bambini.

Consigli per un corretto utilizzo delle prese e delle spine

Per evitare di mettere in pericolo l’incolumità delle per-sone e per non correre rischi di danni agli apparecchi elet-trici, è importante seguire poche ma fondamentali regole:

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Prese e spine:di facile impiego nascondono insidie da non sottovalutare mai

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Adattatori

Sono dispositivi che possono essere utilizzati quandola spina dell’apparecchio da collegare non è compati-bile con la presa dell’impianto elettrico. Sono costrui-ti in versione monoblocco, cioè con la spina e una opiù prese contenute in uno stesso involucro non apri-bile, e devono essere conformi alle relative normeCEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) come quellidotati di marchio IMQ (Istituto Italiano del Marchiodi Qualità).

Non devono essere usati adattatori con spinotti pic-coli da 10 A e fori grandi da 16 A né devono essereutilizzati inseriti uno sull’altro.

Gli adattatori si posso-no collegare ad appa-recchi utilizzatori finoad una potenza mas-sima complessiva di1500 W e solo per unuso temporaneo.

Nel caso si debbano collegare apparecchi utilizzatori dielevata potenza (ad esempio >1500W) quali lavatrici,forni elettrici, ecc. si consiglia di far installare preseaggiuntive e adatte allo scopo, previa verifica dell’im-pianto fisso da parte di un installatore qualificato.

Prese multiple da tavolo e ciabatte

Sono dispositivi costituiti da una spina, un cavo flessi-bile ed un involucro contenente diverse prese, che pos-sono essere utilizzati quando:

le prese non sono sufficienti per soddisfare il nume-ro degli apparecchi da collegare;

le prese sono in posizione non facilmente accessibile.

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Adattatori e prese multiple:soluzioni pratiche e comode, ma attenzione alla sicurezza

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Gli elettrodomestici normalmente presenti in un appar-tamento sono:

Apparecchi di classe I

Sono costruiti con involucri metallici accessibili che,in caso di guasto, possono essere percorsi da corren-te e devono necessariamente essere muniti di spinecon contatto di terra.

Apparecchi di classe IIidentificati con il simbolo

A differenza di quelli di classe I non richiedono ilcollegamento all’impianto di terra.

Le prese multiple da tavolo e le ciabatte, rispetto agliadattatori, hanno il vantaggio di poter collegare contem-poraneamente un numero maggiore di apparecchi, maoccorre sempre verificare che la loro potenza comples-siva sia inferiore a quella indicata sulla presa multipla.

Non posizionare le prese multiple da tavolo e le cia-batte in luoghi dove possano essere danneggiate (cal-pestate, schiacciate, bagnate, ecc.).

Per prevenirne l’uso improprio è conveniente fareinstallare prese fisse supplementari ben distanziatelungo tutto il perimetro delle stanze.

Tutte le prese multiple devono essere conformi allerelative norme CEI, come quelle dotate di marchioIMQ.

A garanzia della sicurezza, gli adattatori, le presemultiple da tavolo e le ciabatte non devono essere innessun modo manomessi.

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Gli apparecchi elettrodomestici:amici fidati ed indispensabili che non si conoscono mai abbastanza

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I locali da bagno e doccia sono considerati ambienti apiù alto rischio elettrico rispetto agli altri locali perchél’utilizzo della vasca da bagno e della doccia implicala presenza di un’elevata quantità d’acqua.

Essendo l’acqua un pericoloso conduttore di elettricità,

per ridurre i rischi di folgorazione la normativa preve-de la suddivisione di questi locali in zone; per ciascunazona esistono degli obblighi riguardo all’installazioneed all’utilizzo di apparecchiature elettriche. Le regoleda osservare per gli apparecchi utilizzatori sono indi-cate nella seguente tabella:

Impianti ed ambienti particolari:hanno caratteristiche specifiche ma devono essere pratici e confortevoli

Non essendo possibile fornire qui tutte le informazio-ni necessarie è quindi fondamentale, per l’installazio-ne o l’utilizzo di apparecchiature nei locali da bagno,contattare le aziende produttrici di tali apparecchiatu-re o un installatore qualificato.

Quando le dimensioni del locale da bagno non con-sentono di rispettare le opportune distanze, è consi-gliabile separare la vasca da bagno e la doccia dagliapparecchi elettrici utilizzando pareti in vetro, plexi-glas, ecc.

1) Vietati gli scaldacqua a pompa di calore

2) Con collegamento equipotenziale supplementare ed accesso alle parti in tensione con attrezzo

3) Se di classe I protetta con interruttore differenziale da 30 mA

4) Solo per illuminazione e riscaldamento se protetti con interruttore differenziale da 30 mA

5) Solo per illuminazione e riscaldamentoSono ammessi ventilatori aspiratori con grado IP X 4 purchè protetti da interruttori differenziali da 30 mA

6) Se alimentati da presa a spina situata in zona 3 devono essere utilizzati a condizione che nessuna loro parte entri nella zona 0,1 e 2

7) Bassissima tensione fino a 5 V in c.a. e fino a 60 V in c.c.

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Ammessi (6)

Scaldacqua (1)

Tutti quelli alimentati a bassissima tensione

di sicurezza (7)

Unità per vasca per idromassaggio (2)

Scaldacqua (1)

Tutti quelli alimentati a bassissima tensione

di sicurezza (7)

Unità per vasca per idromassaggio (3)

di classe I (4)

di classe II (5)

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Vani comuni interni (scale, corridoi, ...)

Il circuito elettrico nei vani comuni viene derivato dalquadro generale dei servizi comuni. E’ consigliabileprevedere per l’illuminazione di ogni vano un circuitodedicato ed in particolare:

illuminazione con circuito dedicato

pulsanti di tipo luminoso che ne facilitano l’individuazione

una presa di corrente attivabile solo da personeautorizzate (addetti alla pulizia, portieri, ecc.)

un punto luce ad ogni cambio di direzione

un interruttore/pulsante ad ogni ingresso

un interruttore/pulsante in prossimità di ogni scala

un interruttore/pulsante vicino alla porta dell’ascensore

un interruttore/pulsante vicino all’ingresso di ogniunità immobiliare.

Zone esterne (viali, cortili, terrazze, scale...)

Sono caratterizzate dalla presenza di umidità e di con-densa, soggette ad allagamenti occasionali, polverose einquinate da sostanze corrosive e sottoposte ad agentiatmosferici (pioggia, neve, grandine, ecc.).

A causa di ciò i componenti elettrici possono esseresoggetti a deterioramento degli isolanti, corrosione deimetalli, perdita di isolamento per ingresso di acqua eperdita di efficienza per accumulo di polvere.

Per questi motivi è consigliabile che gli apparecchi e icomponenti elettrici abbiano involucri con opportunogrado di protezione e siano resistenti alle prevedibilisollecitazioni meccaniche.

Il circuito delle zone esterne comuni viene derivato dalquadro generale dei servizi comuni.

Cantine e box auto

Sono luoghi frequentemente umidi e dove possono for-marsi allagamenti occasionali. Inoltre sono caratterizza-ti dalla presenza di polvere e sostanze corrosive. A causadi ciò i componenti elettrici possono essere soggetti adanni come ad esempio:

deterioramento degli isolanti

corrosione delle parti metalliche

perdita di isolamento per ingresso di acqua

perdita di efficienza per accumulo di polvere.

Per questi motivi è consigliabile che gli apparecchi e icomponenti elettrici abbiano involucri con opportunogrado di protezione.

Il circuito elettrico nelle cantine e nei box auto di uncondominio viene generalmente derivato dal quadrogenerale dei servizi comuni oppure, come avvienenelle unità unifamiliari (ville), è collegato all’alimenta-zione della relativa unità abitativa (centralino). Inentrambi i casi è importante proteggere il circuito elet-trico con un interruttore differenziale appropriato.

Nei locali delle cantine e dei box è consigliabile prevede-re un interruttore che comandi un punto luce e, come mini-mo, una presa di corrente. Nei relativi corridoi si consigliadi prevedere un punto luce, con comando locale, ogni 8-10metri e, comunque, ad ogni cambiamento di direzione.

Se il comando è temporizzato si consiglia di installarepulsanti di comando di tipo luminoso in modo dapoterli individuare se si spegne la luce. Se le particomuni ed i singoli box sono alimentati con circuitiseparati, occorre prevedere un pulsante di emergenzache permetta di togliere tensione contemporaneamentea tutte le fonti di alimentazione.

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Intossicazione

A seguito di un malfunzionamento di caldaie,scaldabagni, caminetti, braceri e stufe, alimentatia gas, a kerosene, a legna, a carbone, nell’ambien-te si può disperdere il monossido di carbonio(CO) che, essendo assolutamente inodore e nonfacilmente rilevabile, provoca intossicazionianche mortali.

E’ possibile migliorare la sicurezza facendoinstallare da un installatore qualificato un rivela-tore di CO, conforme alla normativa UNI-CEIvigente, che ne segnali la presenza nell’ambiente.

Attenzione: il rivelatore di CO non è idoneo perrivelare le fughe di gas combustibile e viceversa.

A lavori ultimati accertarsi che:

siano state consegnate le istruzioni degli appa-recchi;sia visibile la data di scadenza dei rivelatori.

Sistemi di rivelazione gas

La crescente diffusione di apparecchi a gas ha, pur-troppo, aumentato il numero degli incidenti tra le muradomestiche.

Occorre, innanzi tutto, distinguere i due diversi tipi diincidente che si possono verificare, perché hanno causediverse e necessitano di specifici e dedicati sistemi diprevenzione:

Esplosione

A seguito di una fuga di gas combustibile (meta-no o GPL) si può raggiungere, nell’ambiente, illimite di esplosività, oltrepassato il quale si puòfacilmente innescare l’esplosione ed il conseguen-te crollo dell’edificio.

Nonostante il gas combustibile sia odorizzato inmodo da poterne avvertire l’eventuale fuga, l’o-dorizzazione da sola non è sufficiente per staretranquilli. E’ possibile migliorare la sicurezzafacendo installare da un installatore qualificato unrivelatore di gas combustibile conforme allenorme UNI-CEI-CIG vigenti, dotato di comandoautomatico per l’elettrovalvola di intercettazionedel gas in modo che, anche in assenza di persone,la fuga si arresti prima di raggiungere il pericolo-so limite di esplosività.

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Rivelatori di gas: prudenza e prevenzione garantiscono la sicurezza

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Rivolgersi a personale qualificato.

L’impianto d’antenna è un impianto tecnologicoche deve essere progettato prima di essere realizza-to. Per progettarlo sono necessarie competenze spe-cifiche che solo uno specialista possiede. È un erro-re farlo realizzare da personale specializzato in altri

L’impianto d’antenna è l’elemento più importante per lacorretta ricezione dei segnali televisivi. Il compito del-l’impianto, dall’antenna in poi, è di distribuire i segna-li con la giusta potenza a tutte le prese collegate dete-riorando il meno possibile la qualità del segnale.

Vediamo allora cosa fare per avere un buon impianto.

Il consiglio che si può dare è quello di chiedereall’installatore di fiducia di dotare l’impianto delleopportune protezioni contro le sovratensioni.

Scaricatore di sovratensione

Protegge l’impianto e le apparecchiature dalle sovra-tensioni. Sorvegliando in ogni istante il livello di ten-sione dell’impianto, in caso di sovratensione intervie-ne scaricando verso terra tutta l’energia che accompa-gna la sovratensione stessa, salvando così le apparec-chiature, l’impianto e l’edificio.

L’errata scelta ed installazione di questo dispositivopuò essere causa di gravi danni all’impianto. E’ oppor-tuno, pertanto, rivolgersi ad un installatore qualificato.

Generalmente, quando si parla di utilizzare corretta-mente gli impianti e le apparecchiature elettriche, nonci si preoccupa mai delle sovratensioni, ovvero disituazioni in cui il nostro impianto e le nostre apparec-chiature ricevono una tensione ben superiore ai norma-li 230V, per la quale non sono sufficientemente resi-stenti. Quando ciò accade si hanno spiacevoli conse-guenze, ovvero il danneggiamento di apparecchi deli-cati e costosi come televisori, computer e altri elettro-domestici.

In alcune circostanze le scariche elettriche dovute allesovratensioni possono provocare incendi.

Le sovratensioni non sono evitabili e possono arrivaresia direttamente da un fulmine che colpisce l’edificiosia indirettamente attraverso i fili che arrivano allanostra abitazione.

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Sovratensioni:un pericolo insidioso

Non limitiamoci a guardare la televisionema prestiamo attenzione anche all’impianto d’antenna

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settori, tipo l’installatore elettrico, cui mancano leconoscenze tecniche necessarie.

Evitare il fai da te e, in particolare, non fareinterventi sulle prese TV.

Le prese TV presenti nel nostro alloggio sono parteintegrante dell’impianto d’antenna per cui ognimodifica effettuata su un punto presa può creareproblemi all’intero impianto.

Fare molta attenzione al cavo di collegamentotra televisore e presa TV.

Non trascurare l’impor-tanza del cavo che col-lega il televisore allapresa TV: è una parteimportante dell’impian-to d’antenna.Molto spesso i guastiall’impianto sono pro-vocati dall’utente stesso non sufficientementeinformato che utilizza spezzoni di cavo e connetto-ri di pessima qualità per il collegamento dei televi-sori oppure manomette le prese TV.

Limitare la lunghezza del cavo di collegamentotra televisore e presa TV.

Il cavo d’antenna introdu-ce delle perdite di segnale;di conseguenza più il cavoè lungo maggiori sono leperdite. Se la lunghezzadiventa eccessiva il segna-le risulta degradato.

Effettuare una manutenzione periodica del-l’impianto.

Spesso si trascura cheanche l’impianto d’an-tenna può nasconderedei pericoli elettrici emeccanici. Mantenereefficiente l’impiantosignifica averlo sem-pre perfettamente fun-zionante e sicuro.

L’impianto di domanideve essere realizzato oggi

La televisione sta facendo i passi di un cambiamentoche la porterà ad essere completamente diversa nel-l’arco di 10/15 anni.

L’obiettivo europeo e mondiale è quello di arrivare aduna televisione completamente digitale che ne cam-bierà il concetto stesso di utilizzo. Per evitare chenasca “vecchio”, l’impianto si deve adeguare allenuove tecnologie e, anzi, le deve precedere.

L’impianto d’antenna deve essere sempre progettatoper il domani.

La soluzione ottimale è la realizzazione di una rete didistribuzione adatta sia ai canali terrestri sia a quellisatellitari.

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parole esiste il pericolo di prendere la scossa anche attra-verso l’impianto d’antenna.

E’ bene cancellare alcuni luoghi comuni secondo i qualiun sostegno d’antenna attira i fulmini; non è vero. Sonorarissimi i casi in cui un fulmine abbia colpito un palod’antenna. Nella quasi totalità dei casi le scariche elet-triche generate da fenomeni atmosferici che causanodanni arrivano attraverso l’impianto elettrico, com’èprecisato nel capitolo dedicato alle sovratensioni.

Cosa chiedere e pretendere dall’installatore

Si deve richiedere che l’impresa, al termine della rea-lizzazione dell’impianto, rilasci la “dichiarazione diconformità” dei lavori eseguiti a regola d’arte.

La sicurezza degli impianti d’antenna

Per essere sicuro, l’impianto d’antenna richiede le stes-se attenzioni riservate ad altri impianti.

E’ costituito da due parti: una elettrica, formata dal-l’insieme di cavi e componenti che servono a distribui-re i segnali, e una meccanica, costituita dalle antenne edai relativi sostegni.

Nell’impianto d’antenna vengono impiegate apparec-chiature elettriche che possono guastarsi e metteresotto tensione l’intero impianto. Lo stesso può accade-re per guasti di apparecchi collegati all’impianto, cometelevisori, videoregistratori, ricevitori, eccetera; in altre

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togliere corrente solo in una di queste, si puòagire sullo specifico interruttore della parte inte-ressata. Questa operazione si può fare solo se siconosce bene l’esatta configurazione dell’im-pianto elettrico, altrimenti è consigliabile agiresull’interruttore generale.

Particolare attenzione deve essere prestata quan-do si opera nei box e nelle cantine condominia-

Gestione

Per evitare che l’impianto elettrico possa andarefuori servizio o possa risultare pericoloso occorreutilizzarlo tenendo presente una serie di accorgi-menti e comportamenti.

• Come togliere corrente

E’ una operazione apparentemente banale, ma seeffettuata senza conoscere alcuni importanti det-tagli dell’impianto elettrico (familiare o condo-miniale) può essere molto pericolosa.

L’operazione più semplice è quella di agire sul-l’interruttore generale, cioè quello normalmentein corrispondenza del contatore. Se l’impiantoelettrico è suddiviso in più parti e si desidera

Uso dell’impianto elettrico: pochi accorgimenti per operazioni semplici ma insidiose

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• Inserimento e disinserimento delle spine nelle prese

Nelle operazioni di inserimento e disinserimen-to delle spine nelle prese non bisogna mai tocca-re la spina con le mani bagnate e non si deve maidistaccarla tirandone il cavo elettrico.

Guasti e/o disservizi dell’impianto elettrico

Per un corretto uso del proprio impianto elettricoè importante sapere come comportarsi in presenzadi alcuni possibili guasti.

Per risolvere qualunque tipo di inconvenientenell’impianto elettrico, come ad esempio quelliche qui di seguito si elencano, è necessariorivolgersi ad un installatore qualificato.

• Surriscaldamento dei componenti elettrici

Il surriscaldamento anormale di portalampade,spine, prese, adattatori, prese multiple, ciabatteecc., è spesso provocato dall’ossidazione deicontatti elettrici o da un cattivo collegamentomeccanico.

In questi casi occorre togliere corrente e far veri-ficare l’impianto elettrico. Situazioni di questogenere possono provocare l’interruzione dell’a-limentazione impedendo all’utente di utilizzareal meglio i propri elettrodomestici.

• Disinserimento automatico dell’interruttoregenerale

L’interruttore generale si disinserisce automati-camente ogni qual volta nell’impianto elettricosi verifica un disservizio e/o una situazione peri-colosa. Prima di reinserire l’interruttore genera-le occorre individuare ed eliminare, se possibile,la causa del disservizio; in caso contrario, ten-

li; infatti tali locali possono essere collegati oall’interruttore generale dell’impianto condomi-niale o a quello dell’impianto familiare.

Attenzione! Se si sta operando in ambientidistanti dall’interruttore generale (ad es. in con-dominio, nel box, nella cantina, in soffitta) e seesiste la possibilità che un altro utente possareinserire l’interruttore generale all’insaputa delprimo operatore, è necessario prendere provve-dimenti opportuni per evitare che ciò avvenga.

• Sostituzione di lampade, pulizia di lampadari, ecc.

Prima delle operazioni di sostituzione e/o puliziadi lampadine o lampade è necessario innanzitutto togliere corrente agendo sull’interruttoregenerale o su quello della parte di impianto inte-ressata, se conosciuto.

Durante la sostituzione della lampadina è neces-sario tenere fermo il portalampade; nel caso incui la lampadina non si riesca a svitare perchébloccata sul portalampade o il portalampade siasorretto solamente dai cavi elettrici è necessariorivolgersi ad un installatore qualificato.

Non utilizzare spugne o panni umidi per pulireportalampade e lampade.

Le lampade non devono essere immerse inacqua o poste sotto il getto dei rubinetti.

Nel caso una lampada si bagni o si inumidisca,occorre attendere che si asciughi perfettamenteprima di inserirla nel portalampade.

Evitare di toccare con spugne o stracci umidi lelampade accese o ancora calde: il brusco raffred-damento ne provoca l’immediata esplosione conproiezione di pericolosissimi frammenti di vetro.

Prestare attenzione a non rompere i tubi al neon:all’interno contengono pericolose sostanze.

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Questo pericoloso inconveniente è generato dauna perdita di isolamento di un apparecchio elet-trico o di una parte dell’impianto elettrico, percui occorre disinserire l’apparecchio o il circui-to elettrico in questione.

• Inconvenienti su cavi elettrici o prolunghe

Nel caso si avverta un anormale innalzamentodella temperatura dei cavi o delle prolunghe checollegano gli apparecchi elettrici all’impianto,occorre scollegarli e farli verificare. Anche sol-lecitazioni meccaniche improprie o ripetute pos-sono danneggiare i cavi elettrici o le prolunghe,provocando la rottura totale o parziale dell’iso-lamento che, in taluni casi, può consentire lafuoriuscita del filo elettrico con conseguenzepericolosissime per l’utente.

Periodicamente occorre controllare le prolun-ghe, i cordoni dei ferri da stiro, i cavi dei rasoielettrici, degli asciugacapelli, ecc.

• Integrità e funzionalità dei componenti fissati aparete

In nessun punto della casa l’utente, agendo suinterruttori, prese o altri dispostivi, deve potervenire a contatto con parti elettriche sotto tensio-ne. Per questo motivo, prima di manipolare o toc-care tali componenti, occorre verificare che essisiano integri e perfettamente fissati alla loro sede,in modo che non tendano a sfilarsi dalla parete.Se si riscontra tale anomalia occorre toglieretensione e fare verificare l’impianto.

tando di reinserire l’interruttore generale, questoscatta di nuovo.

A seconda del tipo di guasto può intervenirerispettivamente l’interruttore magnetotermico oquello differenziale; in entrambi i casi occorrestaccare la spina dell’apparecchio guasto o isola-re la parte di impianto elettrico che è andata fuoriservizio: per esempio, circuito delle prese, repar-to “notte”, ecc.; successivamente si può reinseri-re l’interruttore generale.

Un assorbimento di potenza superiore allapotenza prevista dal contratto elettrico determi-na l’intervento dell’interruttore limitatore delcontatore che interrompe l’erogazione dell’e-nergia mettendo fuori servizio l’impianto.

Per ovviare a questo tipo di disservizio si puòprocedere in due modi:

manualmente: è sufficiente spegnere uno opiù apparecchi (per esempio, lavastoviglie,forno, ferro da stiro, lavatrice, scaldabagnoelettrico, stufa, ecc.) al fine di riportare l’as-sorbimento di potenza al di sotto di quellomassimo contrattuale; successivamente occor-re riattaccare manualmente l’interruttore limi-tatore ripristinando la funzionalità dell’im-pianto elettrico;

automaticamente: è possibile evitare il disser-vizio installando dei dispositivi per la gestio-ne automatica degli apparecchi elettricidella casa (descritti nella guida Prosiel 2) che,in caso di superamento del massimo assorbi-mento di potenza fissato nel contratto, provve-dono a disinserire automaticamente alcuneapparecchiature secondo un ordine di prioritàprefissato, evitando di mettere fuori serviziotutto l’impianto elettrico.

• Lieve scossa superficiale sugli elettrodomesticio sulle parti metalliche

L’assenza o l’inadeguatezza dell’impianto diterra e/o dell’interruttore differenziale fanno sìche l’utente percepisca una lieve scossa quandotocca o sfiora le parti metalliche di taluni appa-recchi elettrici o alcune masse metalliche appa-rentemente scollegate dall’impianto elettrico(tubature idriche, del riscaldamento, del gas,telai metallici, ecc.).

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dichiarazione di conformità, cioè un documento redat-to secondo apposite disposizioni in cui si indica la rea-lizzazione e verifica dell’impianto secondo le norme disicurezza vigenti e l’elenco dei materiali utilizzati.

L’impresa installatrice rischia severe conseguenze nelcaso di esecuzione non regolare dell’impianto.

Responsabilità del committente

Il committente, proprietario dell’appartamento o ammi-nistratore del condominio, ha l’obbligo di far eseguirel’impianto elettrico o interventi sullo stesso esclusiva-mente da imprese abilitate secondo quanto previstodalla Legge e alla fine dei lavori deve farsi rilasciare ladichiarazione di conformità per non incorrere nellesanzioni previste.

Vantaggi derivanti dal possesso della dichia-razione di conformità

Il possesso della dichiarazione di conformità dell’im-pianto elettrico produce i seguenti benefici:

garantisce all’inquilino e/o proprietario l’utilizzo diun impianto elettrico sicuro e conforme alla leggederesponsabilizza il proprietario in caso di cessioneo di locazione dell’immobileevita sanzioni da parte delle autorità di controllocontribuisce ad elevare il valore commerciale del-l’immobile.

Atto di notorietà

Per i soli impianti realizzati prima del 1990 è consen-tito ai proprietari di singole unità abitative o agliamministratori di condominio attestare che gli impian-ti sono in regola con la Legge 46/90 con una dichiara-zione sostitutiva di notorietà, che deve essere veritierasotto pena di severe sanzioni.

Un ultimo consiglio: evitare di far da sé.La sicurezza non si improvvisa!

Legge 46/90

Il 31 dicembre 1998 è scaduta la proroga per l’adegua-mento degli impianti elettrici secondo la Legge 46/90,Norme per la sicurezza degli impianti, che disciplina icompiti e le responsabilità di utenti ed imprese instal-latrici per numerosi impianti ed in particolar modo pergli impianti elettrici, a gas, d’antenna e di protezionedalle scariche atmosferiche per gli edifici adibiti ad usocivile.

La Legge, per i nuovi impianti e per le ristrutturazionidi quelli esistenti, è in vigore dal 1990, ma il legislato-re aveva concesso un periodo di tempo necessario perl’adeguamento degli impianti già esistenti, periodo chesi è appunto concluso il 31 dicembre 1998. Pertantotutti gli impianti non adeguati a quanto prescritto sonofuori legge e potenzialmente pericolosi.

Per effetto di tale Legge tutti gli impianti e il loroampliamento e la loro manutenzione devono essererealizzati esclusivamente da imprese abilitate, in pos-sesso dei requisiti previsti e regolarmente iscritte nelregistro delle ditte o delle imprese artigiane.

In questo caso si ha la certezza che i lavori sono effet-tuati secondo la regola dell’arte, applicando le normedi prodotto e di installazione stabilite dal ComitatoElettrotecnico Italiano, ente preposto ad emanare ledisposizioni in materia di sicurezza elettrica.

Responsabilità dell’impresa installatrice

L’impresa installatrice è responsabile della corretta ese-cuzione degli impianti e della scelta dei materialiimpiegati e, alla fine dei lavori, deve rilasciare la

Esistono dei doveri che dobbiamo conoscere per difendere i nostri diritti

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IndicePresentazione pag. 1

Chi è nel Prosiel pag. 2

Introduzione pag. 5

L’elettricità: pag. 6un’amica da non trascurare

La sicurezza: pag. 6una preoccupazione che non è mai eccessiva

Alcuni consigli per vivere tranquilli pag. 7

L’impianto elettrico: pag. 8impariamo a conoscerlo e a non trascurarlo

L’impianto di terra: pag. 10una sicurezza indispensabile

Prese e spine: pag. 12di facile impiego nascondono insidie da non sottovalutare mai

Adattatori e prese multiple: pag. 13soluzioni pratiche e comode ma attenzione alla sicurezza

Gli apparecchi elettrodomestici: pag. 14amici fidati ed indispensabili che non si conoscono mai abbastanza

Impianti ed ambienti particolari: pag. 15hanno caratteristiche specifiche ma devono essere pratici e confortevoli

Rivelatori di gas: pag. 17prudenza e prevenzione garantiscono la sicurezza

Sovratensioni: un pericolo insidioso pag. 18

Non limitiamoci a guardare la televisione pag. 18ma prestiamo attenzione anche all’impianto d’antenna

Uso dell’impianto elettrico: pag. 20pochi accorgimenti per operazioni semplici ma insidiose

Esistono doveri pag. 23che dobbiamo conoscere per difendere i nostri diritti

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