La sicilia 17/01/2013

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in breve SERRADIFALCO Inchiesta televisiva sulle “Miniere di Stato” E’ andata in onda ieri sera su Rai News l’inchiesta sulle “Miniere di Stato”. Si tratta di una inchiesta televisiva condotta dai giornalisti Rosario Sardella e Saul Caia sulle miniere dismesse. In primo piano, oltre al sito minerario ennese di Pasquasia, anche quelli nisseni di Bosco e Palo. Un’inchiesta alquanto articolata, quella dei due giornalisti, che è valsa ad entrambi la conquista del secondo posto nel prestigioso Premio Morrione per il giornalismo d’inchiesta che s’è svolto a Roma. Tra gli interventi, quelli di Leandro Iannì di Italia Nostra, del responsabile delle problematiche ambientali al Tavolo provinciale della Legalità Totò Alaimo, del presidente dell’Unione regionale delle miniere dismesse Giuseppe Regalbuto e dell’on. Giuseppe Scozzari, ex componente di una Commissione parlamentare d’inchiesta. Inquietante l’intervento del pentito di mafia Leonardo Messina, che appare destinato a far discutere, quanti, ormai da parecchi anni, sostengono che i siti minerari dismessi potrebbero essere serviti in passato per depositarvi scorie radioattive o medicinali scaduti.

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«Non uccise il boss»: assoltoOmicidio Mililli. Il mazzarinese Ghianda è stato scagionato dal Gup per la lupara bianca del 1998

in breveSERRADIFALCOInchiesta televisiva sulle “Miniere di Stato”

E’ andata in onda ieri sera su Rai Newsl’inchiesta sulle “Miniere di Stato”. Si tratta diuna inchiesta televisiva condotta dai giornalistiRosario Sardella e Saul Caia sulle minieredismesse. In primo piano, oltre al sitominerario ennese di Pasquasia, anche quellinisseni di Bosco e Palo. Un’inchiesta alquantoarticolata, quella dei due giornalisti, che è valsaad entrambi la conquista del secondo posto nelprestigioso Premio Morrione per il giornalismod’inchiesta che s’è svolto a Roma. Tra gliinterventi, quelli di Leandro Iannì di ItaliaNostra, del responsabile delle problematicheambientali al Tavolo provinciale della LegalitàTotò Alaimo, del presidente dell’Unioneregionale delle miniere dismesse GiuseppeRegalbuto e dell’on. Giuseppe Scozzari, excomponente di una Commissioneparlamentare d’inchiesta. Inquietantel’intervento del pentito di mafia LeonardoMessina, che appare destinato a far discutere,quanti, ormai da parecchi anni, sostengono chei siti minerari dismessi potrebbero essereserviti in passato per depositarvi scorieradioattive o medicinali scaduti.

SOMMATINOOggi la festa per S. Antonio Abate

c. s.) Oggi si festeggia S. Antonio Abate pressol’omonima parrocchia. Alle ore 18, l’arcipreteDomenico Lipani presiederà la solenne liturgiaeucaristica. Il clou dei festeggiamentidomenica alle ore 11,30 con la Messa solenneofficiata dall’arciprete e la tradizionalebenedizione degli animali. Le celebrazioni sisvolgono in due momenti: il primo coincidecon la solennità liturgica di oggi, quando vienecelebrata la Messa solenne e poi domenica sulsagrato della Chiesa quando vengonobenedetti gli animali, i frutti della terra e ilpane, confezionato in modo da riprodurre leparti del corpo in qualche modo guarite perl’intervento miracoloso del santo.

SERRADIFALCOEntro il 31 gennaio va pagata la Tosap

Il sindaco ha reso noto, tramite pubblicoavviso, che entro il 31 gennaio va pagata latassa per l’occupazione di spazi ed areepubbliche, meglio nota come Tosap. Semprenella data del prossimo 31 gennaio va anchepagata l’imposta sulla pubblicità. Il sindaco haanche spiegato che il pagamento della Tosapdovrà avvenire presso l’ufficio tributi delComune che si trova ubicato al primo piano delpalazzo comunale di Via Cavalieri di VittorioVeneto.

SANTA CATERINAProrogata la gestione dei 2 campi di bocce

L’amministrazione comunale ha deciso dicontinuare ad affidare la gestione dei duecampi di bocce della Villa Castelnuovo. LaGiunta ha ritenuto opportuno continuare aconcederli in gestione ad associazioni o enticapaci di garantirne la manutenzione e la curaper fini sociali. Da qui la decisione di rinnovareanche per il quadriennio 2013/2017 laconcessione alle due società di bocce che lihanno fin qui gestiti, l’Associazione BocciofilaCaterinese di cui è presidente Giuseppe Amico,e l’Associazione Sportiva “San Giuseppe” di cuiè presidente Cosimo Lipari.

SAN CATALDO

Gli ex Rmi da ieri al lavoro«Ma basta con il precariato»

SAN CATALDO. c. c.) Primo giorno di lavoro del 2013, ieri,per i 49 ex fruitori del Reddito minimo d’inserimento.Sono, infatti, riprese le attività dei cantieri di servizio, inseguito all’iter avviato nei giorni scorsidall’amministrazione comunale, previo provvedimento

di autorizzazione dell’esercizioprovvisorio della Regione. Il portavocedei lavoratori Gaetano Lucarelli (nellafoto) commenta: «Grazie alla sensibilitàdel sindaco e dell’amministrazione edalla solerzia delle funzionarie dei ServiziSociali, siamo riusciti a perdere solo pochigiorni di lavoro. Ci auguriamo di poterringraziare fattivamente chi ci ha aiutato,

dando dimostrazione di dedizione ed impegno nellavoro. La nostra proposta adesso è quella dipromuovere una riunione qui a San Cataldo di tutti isindaci delle province di Caltanissetta ed Enna dovesono attivi i cantieri di servizio, al fine di sensibilizzare laRegione sulle nostre condizioni di precariato».

VALLELUNGA

Ricotta nuovo vicesindaco«Dedico l’incarico a Biondo»

VALLELUNGA. g. l. p.) È Rosolino Ricotta (nella foto) ilnuovo vicesindaco di Vallelunga. Lo ha nominato ilsindaco Giuseppe Montesano, che ha assegnatoall’assessore ai servizi sociali la carica che fino adicembre era stato ricoperto dal prof. Pino Piraino. Il

nuovo vicesindaco nell’occasione, havoluto ringraziare il dott. Montesano peravergli affidato un incarico che richiedemolto impegno e responsabilità. «Ma èanche un incarico di prestigio – continua– che voglio dedicare innanzi tutto allamia famiglia, mia moglie e i miei figli chemi hanno sempre sostenuto nella miaattività politica, e lo dedico anche a due

persone che, per me, sono state maestri di vita e dipolitica amministrativa. Si tratta del dott. TommasoBiondo, per diversi anni sindaco di Vallelunga, e delprof. Liborio Zuzzè”. Un ringraziamento particolare,infine, anche al suo predecessore Pino Piraino.

FRANCESCO GHIANDA, L’IMPUTATO

SERRADIFALCO. Impegno di spesa al Comune, ma due hanno rinunciato

«Gettoni» per i consiglieri

«Processo senza prove, assolveteli»S. Cataldo. «Dino Calì non è il mandante degli agguati ai parenti». Domani il verdetto

Francesco Ghianda non ha ucciso, nébruciato dentro un fusto di gasolio il ca-davere di Giuseppe Mililli, il boss di Ai-done fatto sparire nel nulla a 31 anni il 10febbraio 1998 nelle campagne di Nisce-mi. Il mazzarinese Ghianda, 52 anni, èinnocente.

«Non ha commesso il fatto» ha sanci-to ieri il Gup di Catania Anna Maggioreche l’ha giudicato col rito abbreviato, as-solvendolo con formula piena dall’ac-cusa di omicidio e distruzione di cadave-re, condividendo le argomentazioni del-l’avvocato Giampiero Russo. Reati suiquali pendeva l’aggravante di mafia. Dicontro il pm della Dda etnea, Lucio Seto-la, originariamente aveva sollecitato l’er-gastolo per l’imputato ma poi - dopol’audizione del pentito niscemese An-tonino Pitrolo che partecipò all’imbo-scata - la richiesta di condanna era scesaa 20 anni. Ma per il giudice, Francesco

Ghianda non faceva parte del comman-do che strangolò ‘u prosciuttaru, così in-fatti veniva soprannominato Mililli, pu-nito perché diventato scomodo gestendoin autonomia le estorsioni e per avere ac-quisito un impianto di calcestruzzo cheinfastidiva altri concorrenti vicini a CosaNostra ennese.

E una volta ammazzato, il corpo ven-ne sciolto dentro un bidone da 200 litririempito di gasolio. Ghianda e altre cin-que persone vennero incriminati dueanni fa nell’inchiesta “Crimen silentii”della Squadra Mobile, ma la sua ordinan-za di custodia cautelare venne annullataper due volte dal Tribunale del Riesame.

L’avvocato Russo, nella sua arringa,aveva evidenziato che «il collaborantePitrolo ha reso sei verbali d’interrogato-rio senza mai accusare Ghianda di que-sto delitto prima di essere nuovamentesentito dalla Procura e riferire che l’im-

putato aveva partecipato».L’unico che aveva fatto il nome di

Ghianda era stato il pentito gelese Fortu-nato Ferracane, ma non v’erano altri ri-scontri a queste dichiarazioni.

In particolare Ghianda, quel giorno,avrebbe accompagnato il cognato TotòSiciliano, il boss di Mazzarino che di re-cente la Corte d’Assise etnea ha condan-nato a 30 anni insieme a Gesualdo LaRocca, mentre 12 anni a testa sono statiinflitti ai pentiti Pitrolo e Ferracane. Pen-de in appello il processo stralcio per il ni-scemese Sebastiano Montalto, condan-nato a 30 anni. Ora Francesco Ghianda èstato scagionato pure da questo delitto,dopo l’assoluzione passata in giudicatoper il duplice omicidio dei netturbiniLuca Giorlando e Salvatore La Leggia,ammazzati nel novembre 2005 alla pe-riferia di Mazzarino.

VALERIO MARTINES

SAN CATALDO

Fognatura a Biginicompletati i lavori

NISCEMI

Dalla presenza sospetta di giovanial ritrovamento di droga: 5 denunce

SAN CATALDO. L’annuncio è del vice-sindaco e assessore comunale aiLavori Pubblici, Gianfranco Scar-ciotta: «Dopo oltre un anno dallaformale consegna e dall’ultimazio-ne della prima tranche, sono statiportati a termine e collaudati con leprove di funzionamento conclusi-ve, i lavori di realizzazione dellarete fognante del quartiere Bigini».

Dunque, sembra essere giunta atermine un’opera attesa da tempoimmemore dagli abitanti della zo-na, che per lunghi anni hanno spe-rato di poter usufruire della fogna-tura.

Le attività in contrada Bigini era-no iniziate nel 2011, sotto la prece-dente amministrazione comunalee curate da Caltaqua ma, col passa-re del tempo, le operazioni sonoandate sempre più a rilento. Giànell’estate scorsa, da poco insedia-

tosi, l’assessore Scarciotta avevasollecitato Caltaqua per la ripresadei lavori. Adesso, la notizia delcompletamento dell’opera: «Si è fi-nalmente definita una vicenda tra-vagliata, che ha messo in serio pre-giudizio le condizioni di vivibilitàdella comunità residente ed il co-mitato di quartiere rivendicare apiù riprese la realizzazione dell’o-pera - aggiunge il vicesindaco -. Laseconda parte dei lavori, affidatidall’Ato Idrico a Caltaqua ed ese-guiti dalla consociata Acqualia,hanno riguardato la realizzazionedella stazione di sollevamento deiliquami e la condotta di risalita alcollettore fognario cittadino. Aquesto punto, richiedendo l’auto-rizzazione a Caltacqua, le unità im-mobiliari del quartiere potrannoessere allacciate alla rete fognante».

CLAUDIO COSTANZO

NISCEMI. g. v.) Continua, da parte delle forze dell’or-dine la lotta contro lo spaccio e la detenzione di dro-ga. Lunedì sera agenti del locale Commissariato, di-retto dal commissario capo Gabriele Presti, hannodenunciato in stato di libertà cinque giovani, S. S., 28anni, C. A., 24 anni, B. G., 2 anni, P. D., 22 anni, P. S.,21 anni, sorpresi in possesso di stupefacente. Nellaserata il commissariato avev predisposto un servi-zio di polizia giudiziaria volto contrastare e preve-nire il traffico di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito di tale attività, in contrada Apa nel-la strada che conduce alla base della stazione Radio-Muos Usa, la polizia notava che alcuni giovani sosta-vano nei pressi di un abbeveratoio intenti a confa-bulare tra loro. Il posto era completamente buio edisolato. Gli agenti chiedevano ai giovani il motivodella loro presenza in quel posto, rispondevano,dapprima che stavano discutendo di un incidenteavvenuto poco prima fra i due veicoli. Alla richiestadei poliziotti di fare visionare i danni sui veicoli delsinistro, i giovani cambiavano versione dicendoche in realtà si era trattato solo di un sorpasso pe-ricoloso fra i due veicoli. A questo punto gli agenti

procedevano allaperquisizione deigiovani e delle loroautovetture.

L’operazionepermetteva di tro-vare sul ciglio del-la strada, un faz-zolettino di cartabianca con all’in-terno della sostan-za vegetale di co-lore verde, tipomarijuana, peso 7grammi. Nella ta-sca dei pantalonidi uno dei giovani veniva trovata la somma di circa400 euro, verosimilmente proveniente dall’attivitàdi spaccio di stupefacenti. Gli investigatori, per-tanto, deferivano i cinque giovani, in stato di li-bertà, alla Procura della Repubblica di Caltagirone,per detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stu-pefacente in concorso tra loro.

La marijuanatrovata dallapolizia di Niscemie le banconotesequestrate aicinque denunciati

SERRADIFALCO. Il responsabile dell’area am-ministrativa Po1 del Comune, il dott. Lui-gi Petix, ha predisposto i due provvedi-menti per la liquidazione dei gettoni dipresenza dei consiglieri comunali per lapartecipazione ai consigli comunali del2012 e per la partecipazione alle commis-sioni consiliari sempre in riferimento al-l’anno 2012.

I due provvedimenti sono stati messi apunto sulla base di quanto prevede la leg-ge 30/2000, il decreto del presidente del-la Regione n. 19/2001 e della legge regio-nale 22/2008.

In particolare, per la partecipazione al-le sedute del consiglio comunale è stataprevista la somma di 25,82 euro a consi-gliere. Considerato che la minoranza s’èdimessa in blocco, il costo complessivodei gettoni da corrispondere ai consiglie-ri comunali, rispetto all’anno precedente,è sceso parecchio.

A questo va anche aggiunto il fatto che,nel frattempo, il consigliere comunale del-l’Udc Ciro Raggio, lo scorso 14 dicembre,ha inviato una nota con la quale ha annun-ciato di voler rinunciare tanto ai gettoni dipresenza per la sua partecipazione a sedu-te consiliari, sia per la partecipazione ai la-vori in commissione consiliare.

Nello stesso tempo, va ricordato che ilpresidente del consiglio comunale Car-melo Magro Malosso ha fin qui rinuncia-to alla corresponsione dell’indennità pre-vista per la carica di presidente della mas-sima assise civica. Dunque, per i consiglie-ri comunali, per le sedute consiliari del2012, è stata posta in liquidazione la som-ma di 766,92 euro.

Per quanto riguarda invece i gettoni dipresenza per le commissioni consiliari, èstata invece messa a punto la liquidazionedella somma di 255, 64 euro. In totale,pertanto, la spesa prevista per il 2012 rife-rita ai gettoni di presenza dei consiglieri inconsiglio e in commissione consiliare am-monta a complessivi 1.022,56 euro.

CARMELO LOCURTO

Il sancataldese Diego “Dino”Calì: il Pg ha chiesto dicondannarlo a 28 anni perassociazione mafiosa e comemandante di due agguati

SAN CATALDO. va. ma.) Per la difesa «Non è la concor-renza tra titolari di agenzie funerarie a San Catal-do, il movente che lega l’omicidio di Totò Calì e ilfallito agguato al nipote Stefano Mosca».

Ultimo giro di arringhe ieri in Corte d’Assised’Appello, che domani emetterà la sentenza con-tro i cinque imputati accusati a vario titolo di ma-fia e dei delitti di sangue. Come Dino Calì, assoltoin primo grado come mandante e condannato a 10anni per mafia ma per il quale il Pg ha chiesto lariforma e la condanna a 28 anni.

«I pentiti Mastrosimone - ha detto l’avvocato An-tonio Impellizzeri, invocando l’assoluzione di Calìda tutti i reati - non hanno mai parlato di lui, nécollegandolo agli omicidi o come sodale al clan. Èimpensabile che volesse uccidere tutti i titolariesistenti e sopravvivere solo lui, che fin da subitonon viene accusato degli altri progetti omicidiariche voleva attuare la cosca mafiosa di Cosimo DiForte, per la sua voglia di supremazia nella scena

criminale. La rivalità commerciale è un moventeaccessorio, ma non v’è prova che sia la causale deidelitti. Non fare le condoglianze alla vedova Calìequivale ad essere colpevoli? Ma se il fratello Catal-do non s’è costituito parte civile a processo».

Assoluzione dall’accusa di mafia è stata chiestadall’avvocato Giuseppe Dacquì per Salvatore Lom-bardo, condannato a 6 anni e assolto per detenzio-ne d’armi. «Il Gup si esprime sulla verosimiglianzadella condotta dell’imputato ma non contesta unepisodio specifico. C’è un cenno che Lombardosapesse della condotta malavitosa di Di Forte, lega-ti da un’amicizia fin da bambini? E poi non ci sonocontatti tra Lombardo e gli altri indagati accusati difar parte del sodalizio».

Infine l’avvocato Giuseppe Giardina ha propostodi assolvere Enzo Mancuso, condannato a 16 anniper mafia e per il tentato omicidio Mosca. Imputa-ti pure i pentiti Gioacchino e Salvatore Mastrosi-mone, condannati a 3 anni e 9 mesi e a 16 anni.

««PPRROOGGEETTTTOO LLEETTTTUURRAA»»,, 220000 AALLUUNNNNII DDII VVAALLLLEELLUUNNGGAA IINN BBIIBBLLIIOOTTEECCAA

VALLELUNGA. g. l. p.) Accompagnati dagli stessi docenti che occupano le ore dilezione con la lettura di fiabe, i bambini della scuola primaria F. Sorrentino diVallelunga si recheranno nella biblioteca comunale. In questo modo tutti i 200alunni potranno entrare in un mondo a loro ancora sconosciuto. Per loro, infatti,sarà la prima visita in biblioteca alla scoperta di scaffali colmi di libri che non sono isoliti testi scolastici. Conosceranno, in questo modo, l’esistenza di diversi generiletterari. Il primo appuntamento è fissato per oggi e ad inaugurare il ciclo di visitesaranno gli alunni delle classi seconde. I piccoli, insieme alle insegnanti Carolina LaPaglia e Mariolina Dragna, si recheranno in biblioteca a partire dalle ore 11.L’iniziativa nasce dall’entusiasmo dimostrato da molti alunni verso il “ProgettoLettura”, che impegna tutti gli insegnanti a leggere racconti brevi in aula. I bambinivengono poi invitati dalle maestre a narrare la storia che hanno ascoltato in classeai propri genitori. Scopo dell’iniziativa è invogliare i piccoli all’amore per la lettura.Per raggiungere l’obiettivo del progetto curricolare, quindi, sono state organizzatele visite in biblioteca che continueranno durante i prossimi martedì.

GIUSEPPE MILILLI, LA VITTIMA

LA SICILIAGIOVEDÌ 17 GENNAIO 2013

.31CCALTANISSETTA PPROVINCIA

Saul Caia
Saul Caia