La Settimana Parrocchiale · 2020-03-07 · L’ascolto della Parola e lo sguardo su Cristo...

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Notiziario n° 1343 della Parrocchia di S. Vittore M. di Lainate (8-3-2020) don Fulvio tel 02.9370732; don Gabriele 02.9370874; don Ernesto 02.9370538; don Francesco 02.93550071; don Carlo 02.9370784 DAI BISOGNI AI DESIDERI l vangelo della Samaritana che ci propone la Seconda domeni- ca di Quaresima è la storia di un incontro. Un incontro casuale, un in- contro come tanti se ne possono fare. L’incontro di questa donna con Gesù poteva essere anonimo, frettoloso, freddo, eppure ci viene proposto come vangelo, come bella notizia. Dove sta la "cosa bella" di questo in- contro, che lo rende anche per noi parola di vita, mes- saggio che allarga il cuore? La cosa bella è che con Gesù la sama- ritana scopre se stessa, nasce vera- mente alla vita. E noi tutti, credo, vorremmo che l'e- sito dei nostri in- contri col Signore fosse di questo tipo: non un incon- tro anonimo, insi- gnificante, abitudinario, ma un incon- tro gioioso, liberante e trasformante. Come fare per ripercorrere la vicen- da della donna samaritana con i suoi stessi esiti felici? Mi sembra si possa dire così: occorre passare dai bisogni ai desideri. La Samaritana era giunta al pozzo per un bisogno elementare: soddi- sfare la sua sete. Gli stessi discepoli erano andati in città a far provvista di cibo. La sete e la fame: ecco due bi- sogni evidenti, fondamentali. C'è poi un'altra esigenza a cui era le- gata l'esistenza della donna.: "Va a chiamare tuo marito - Non ho marito - Hai detto bene: hai avuto cinque ma- riti e quello che hai non è tuo marito". Sono i bisogni, le esigenze della affet- tività, della sessualità. Questa donna, come tutti, aveva bisogno di compa- gnia, di esprimere la sua vita affetti- va, anche se lo fa in modo piuttosto sballato. C'è anche un altro bisogno espres- so dalla donna: riguarda la religio- ne ("Dove bisogna adorare Dio: qui, o a Gerusalem- me?") . È la ricer- ca di punti chiari, di norme religiose precise dove espri- mere il proprio senso religioso. Tutti questi bisogni esprimono bene la verità della nostra vita: tutti noi sia- mo guidati e condizionati quotidiana- mente da queste realtà. E c'è un rischio da tener presente: che questi bisogni diventino le realtà definitive, più importanti per noi; per cui tutta la vita si gioca dentro questo I (II DI QUARESIMA) La Settimana Parrocchiale La Settimana Parrocchiale

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Notiziario n° 1343 della Parrocchia di S. Vittore M. di Lainate (8-3-2020)don Fulvio tel 02.9370732; don Gabriele 02.9370874; don Ernesto 02.9370538;don Francesco 02.93550071; don Carlo 02.9370784

DAI BISOGNI AI DESIDERI l vangelo della Samaritana che ci propone la Seconda domeni-ca di Quaresima è la storia di un

incontro. Un incontro casuale, un in-contro come tanti se ne possono fare.L’incontro di questa donna con Gesù poteva essere anonimo, frettoloso, freddo, eppure ci viene proposto come vangelo, come bella notizia.Dove sta la "cosa bella" di questo in-contro, che lo rende anche per noi parola di vita, mes-saggio che allarga il cuore?La cosa bella è che con Gesù la sama-ritana scopre se stessa, nasce vera-mente alla vita. E noi tutti, credo, vorremmo che l'e-sito dei nostri in-contri col Signore fosse di questo tipo: non un incon-tro anonimo, insi-gnificante, abitudinario, ma un incon-tro gioioso, liberante e trasformante.Come fare per ripercorrere la vicen-da della donna samaritana con i suoi stessi esiti felici? Mi sembra si possa dire così: occorre passare dai bisogni ai desideri.La Samaritana era giunta al pozzo per un bisogno elementare: soddi-sfare la sua sete. Gli stessi discepoli

erano andati in città a far provvista di cibo. La sete e la fame: ecco due bi-sogni evidenti, fondamentali.C'è poi un'altra esigenza a cui era le-gata l'esistenza della donna.: "Va a chiamare tuo marito - Non ho marito - Hai detto bene: hai avuto cinque ma-riti e quello che hai non è tuo marito". Sono i bisogni, le esigenze della affet-tività, della sessualità. Questa donna, come tutti, aveva bisogno di compa-

gnia, di esprimere la sua vita affetti-va, anche se lo fa in modo piuttosto sballato.C'è anche un altro bisogno espres-so dalla donna: riguarda la religio-ne ("Dove bisogna adorare Dio: qui, o a Gerusalem-me?"). È la ricer-ca di punti chiari, di norme religiose precise dove espri-

mere il proprio senso religioso.Tutti questi bisogni esprimono bene la verità della nostra vita: tutti noi sia-mo guidati e condizionati quotidiana-mente da queste realtà. E c'è un rischio da tener presente: che questi bisogni diventino le realtà definitive, più importanti per noi; per cui tutta la vita si gioca dentro questo

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(II DI QUARESIMA)

La Settimana ParrocchialeLa Settimana Parrocchiale

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orizzonte limitato, molto terrestre e materiale.Ma ecco nel vangelo la molla che fa scattare la vita nuova della donna sa-maritana: Gesù la prende per mano e la fa passare da un'esistenza chiusa nei bisogni a una vita aperta ai desideri."Se tu conoscessi il dono di Dio": se tu conoscessi che c'è dell'altro ri-spetto a quello per cui vivi. Se tu fossi capace di dare voce ai tuoi desideri nascosti che vogliono farti sperimen-tare la libertà e la gioia…Quando scopri questo, si apre una fonte d'acqua addirittura dentro di te!E Gesù non solo suscita nella donna il desiderio di cose grandi; ma le fa sperimentare che lui stesso è la ri-sposta ai suoi desideri più belli, più grandi e più veri.

L'acqua viva è già per oggi, perché ha incontrato Gesù, che le ha aper-to il cuore, che le ha rivelato l'amore del Padre che si prende cura anche di lei, che l'ha tirata fuori dal limite dei suoi bisogni e ha dato alla sua vita un senso nuovo e gioioso, fino a quel momento insospettato.Noi tutti siamo spesso scontenti, sia-mo insoddisfatti, lamentosi e tesi, perché siamo ancora prigionieri del-la dimensione dei bisogni: se cono-scessimo il dono di Dio, la bellezza di essere amati dal Signore e di poter amare, tutto sarebbe diverso.Probabilmente andremmo anche noi dagli altri, come la Samaritana, a dire la gioia di un incontro che ci ha cam-biato la vita.

Don Fulvio

Il cellulare Un giorno, il cellulare di un uomo suonò in Chiesa. Confuso e imbaraz-zato, l’uomo lo spense immediata-mente e chiese scusa a tutti. Il prete che stava predicando si offese e lo rimproverò pubblicamente. Anche i fedeli che stavano ascoltando la pre-dica si misero a mormorare contro di lui. Egli si sentì veramente umiliato; non riusciva a capire il perché di tutto questo accanimento contro di lui: ep-pure aveva chiesto perdono.Alla sera, non potendo più senti-re i rimproveri della moglie a causa dell’incidente in chiesa, uscì di casa e entrò in un bar. Era la prima vol-ta nella sua vita che entrava in un luogo del genere. Ordinò un bicchie-re di birra. E mentre beveva, il suo bicchiere scivolò, cadde per terra e si ruppe. Imbarazzato, l’uomo chiese scusa al barista. Quest’ultimo gli sor-rise e gli disse di stare tranquillo. Un signore seduto accanto a lui gli offrì

un fazzoletto per pulire la camicia sporca di birra e gli pagò un altro bic-chiere di birra. Egli accettò volentieri e tutti due iniziarono a chiacchierare amichevolmente.Quando tornò a casa, prese due im-portanti decisioni: non sarebbe più’ andato in quella chiesa dove era sta-to giudicato e umiliato pubblicamen-te; anzi non sarebbe più’ andato in nessuna chiesa; viceversa avrebbe frequentato con più’ assiduità quel bar dove aveva incontrato persone buone che non lo giudicavano.Dobbiamo sforzarci di rendere le no-stre chiese luoghi di accoglienza, di condivisione fraterna e di perdono. È proprio dal nucleo ecclesiale, meglio dalle nostre comunità parrocchiali, che la testimonianza dell'amore di Dio e la sua misericordia deve irra-diare gli altri centri di vita.D'altra parte, il Dio cristiano non è un

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SOSPENSIONE CELEBRAZIONIIl nostro Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, insieme agli altri Vescovi lom-bardi, dispone la sospensione delle Celebrazioni eucaristiche con con-corso di popolo fino a data da de-finire.I vostri sacerdoti, nella Messa che co-munque quotidianamente concelebra-no in privato, faranno proprie le inten-zioni fissate a suffragio dei defunti per le Messe di questo periodo. Appe-na sarà possibile celebrare l’Eucaristia in forma normale ricorderemo ancora comunitariamente i defunti di queste settimane.La mancanza della celebrazione eu-caristica comunitaria deve portarci a riscoprire momenti di preghiera in fami-glia – genitori e figli insieme –, la medi-tazione della Parola di Dio di ogni gior-no, gesti di carità e rinvigorire affetti e relazioni che la vita quotidiana di solito rende meno intensi.

idolo che si lascia confinare dentro un luogo sacro per un culto rituale specifico: «I nostri padri hanno ado-rato su questo monte» replicò la Sa-maritana a Gesù (Gv 4, 5-42). Gesù le rispose: «Credimi, donna (…) i veri adoratori adoreranno il Padre in spi-rito e verità». Mi sembra che la vera adorazione di cui parla Gesù in que-sto brano di Vangelo secondo Gio-vanni è il riconoscere il Padre (Dio) non soltanto nell'adorazione cultua-le dentro le mura di una chiesa ma nell'impegno quotidiano benevolo e misericordioso verso i nostri fratelli e le nostre sorelle. Quindi, i veri adora-tori non si lasciano necessariamente rinchiudere in un luogo specifico ma fanno della loro vita un’occasione di testimonianza dell'Amore che viene da Dio, Padre di tutti.

Don Gioele

SOSPENSIONE INCONTRIGli incontri previsti in questa settimana (preparazione Gruppi di Ascolto della Parola, Consiglio pastorale, Via Crucis e Quaresimale di venerdì 13 marzo, Incon-tro di Seconda elementare) sono sospesi.

Le chiese rimangono aperte per la pre-ghiera personale e l’incontro con i sa-cerdoti. I funerali verranno celebrati in chiesa in forma strettamente familiare con la liturgia della Parola e la benedizione della salma.

La preghiera del nostro Arcivescovo

Benedici, Signore, la nostra terra, le nostre famiglie, le nostre at-tività. Infondi nei no-stri animi e nei nostri ambienti la fiducia e l'impegno per il bene di tutti, l'attenzione a chi è solo, povero, malato. Benedici, Si-gnore, e infondi for-tezza e saggezza in

tutti coloro che si dedicano al servizio del bene comune e a tutti noi: le scon-fitte non siamo motivo di umiliazione o di rassegnazione, le emozioni e le pau-re non siano motivo di confusione, per reazioni istintive e spaventate. La voca-zione alla santità ci aiuti anche in que-sto momento a vincere la mediocrità, a reagire alla banalità, a vivere la carità a dimorare nella pace. Amen.

ANAGRAFE Parrocchiale

DEFUNTI:16. Fortuna Brigida (anni 90);17. Accardo Angelina (anni 82);18. Leonarduzzi Antonia (anni 90);19. Airaghi Terenzio (anni 82);20. Cattaneo Domenica (anni 95);21. Irco Giuseppina (anni 77);22. Marelli Carlo (anni 84).

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Il tempo santo della Quaresima è ricco di gesti e di segni finalizzati a farci percorrere un vero cammino di conversione. Li pre-sentiamo sinteticamente:Sacramento della Confessione

L’ascolto della Parola e lo sguardo su Cristo crocifisso ci sollecitano a fare ricorso con la dovuta preparazione al Sacramento della Confessione. Ricordiamo che i sacerdoti del-la nostra Comunità sono disponibili in Chiesa parrocchiale al Sabato, ore 15.30-18.00.Nella Settimana Santa avremo in parroc-chia la celebrazione comunitaria e la pre-senza anche di confessori straordinari.Proposte di Incontri (da confermare)Quest’anno abbiamo pensato ad una serie di in-contri dal titolo “Percorsi di sequela, di riconci-liazione e di incontro” con questo calendario:- Venerdì 13 marzo: ore 21 La passione di Maria nell’arte (don Fulvio). SOSPESO- Venerdì 20 marzo: ore 21 In cammino con Maria Maddalena attraverso il cinema (prof. Alberto Bourlot).- Venerdì 3 aprile: ore 21 Incontri impos-sibili dagli anni di piombo (Franco Bonisoli, ex brigatista incontra…).

Proposte CaritativeCome Comunità pastorale vogliamo soste-nere i nostri missionari lainatesi, in partico-lare in questa quaresima aiuteremo la mis-sione a Nazareth di padre Giovanni Marco, originario della parrocchia di s. Francesco. La raccolta di fondi avverrà con queste mo-dalità: attraverso la busta nelle messe della

domenica dopo Pasqua e i salvadanai per i ragazzi; cesto della carità in Chiesa per de-porre materiale alimentare per le persone assistite dalla Caritas parrocchiale.2020C

OM

UNITA' PASTORA

LE ✠LAINATE (M

I)✠

S. PA

OLO

VI e

B.TA ALFONSA

CLERICI

Da Lunedì 29 giugno a Mercoledì 8 luglio si terrà a Champoluc, in Val d’Aosta, la vacanza in montagna dei ragazzi dalla Terza alla Quinta elementare (10 giorni/9 notti - costo € 350); la vacanza dei ragazzi dalla Prima alla Terza Media sarà a Claviere (To) da sabato 11 lu-glio a domenica 19 luglio (9 giorni/8 notti - costo € 320). Le iscrizioni per le elementari sono aperte sia in segrete-ria della parrocchia san Vittore che in segreteria dell’O-ratorio di Lainate; le iscrizioni delle Medie in segreteria dell’oratorio di Lainate.

Vacanze Estive Elementari e Medie

Appuntamenti di MAR. 2020(NB: Tutti da confermare)• Venerdì 20: ore 21 Incontro di Qua-resima: In cammino con Maria Madda-lena attraverso il cinema.• Domenica 22: Festa del Papà con s.Messa e varie proposte.• Lunedì 23: Partenza Pellegrinaggio Turchia.• Venerdì 27: Via Crucis con l’Arcive-scovo a Parabiago.• Sabato 28: Raccolta Caritas presso isupermercati.• Domenica 29: Raccolta Caritas por-ta a porta.

n L’Oratorio con tutte le attività di ca-techesi, incontri e attività sportive resta chiuso fino a prossima comunicazione per l’emergenza coronavirus.

In Oratorio

APRILE: Sabato santo 11 aprile ore 21.00 Incontro plenario di preparazione: lunedì 24 febbraio ore 21 in OratorioMAGGIO: Domenica 17 maggio ore 16.30 Incontro plenario di preparazione: martedì 12 maggio ore 21 in OratorioGIUGNO: Domenica 14 giugno ore 18.00 Incontro plenario di preparazione: martedì 12 maggio ore 21 in OratorioLUGLIO: Domenica 12 luglio ore 16.30 Incontro plenario di preparazione: martedì 12 maggio ore 21 in Oratorio

Battesimi 2020