La Settimana n. 39 del 4 novembre 2012

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emplicemente l’inizio: questo sarà la celebrazione di Domenica prossima in Cattedrale, perché l’Anno della Fede in realtà è ancora tutto da costruire, da realizzare, da vivere! Un tempo speciale per approfondire, maturare e far crescere la fede di ogni cristiano, per testimoniarla agli altri, per tramandarla alle nuove generazioni. La porta del Duomo si aprirà e attraverso di essa entreranno i tre gruppi che simbolicamente raccolgono il popolo di Dio che vive a Livorno, suddiviso secondo i Vicariati territoriali. Confluiranno insieme dopo un cammino, perché possa essere il segno di un peregrinare insieme, verso un’unica meta: Cristo. IL CARDINALE Ad accompagnare la Diocesi in questo inizio ci sarà il cardinal Camillo Ruini: nella sua presenza il segno della comunione tra la Chiesa locale e la Chiesa universale; nelle sue parole, attraverso la Lectio Magistralis, un’occasione per rendere più forti le radici della fede, uno stimolo a studiare ancora ed approfondire. Anche il suo ultimo libro «Intervista su Dio», sarà uno spunto per arricchirsi ulteriormente, alcune domande preparate da chi ha già letto il testo, vivacizzeranno il dibattito. LA GIORNATA DI AVVENIRE Domenica sarà anche la giornata diocesana del quotidiano Avvenire. In duomo saranno a disposizione 500 copie del giornale che ogni giorno racconta i fatti del mondo in un’ottica cristiana: un modo per ricordare quanto il cristiano debba essere «uomo del messale e del giornale». Sull’edizione del 4 Novembre di Avvenire sarà presente anche una pagina dedicata alla diocesi di Livorno, dove sono illustrate le proposte di questo anno speciale: la descrizione dell’opera segno di quest’anno: il Centro polifunzionale Caritas di via Donnini, con l’impegno grande di attenzione verso i più poveri; la formazione per gli Operatori pastorali; i progetti per i giovani con la costituzione dei Gruppi di Animatori Vicariali (GAV); le novità e gli appuntamenti ecumenici. La celebrazione di Domenica sarà solo l’inizio, ma essere presenti sarebbe già un’ottima partenza. c.d. Tutti gli eventi legati all’Anno della Fede, i documenti e le indicazioni sono disponibili sul sito ufficiale del Vaticano: http://www.annusfidei.va S Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 4 novembre 2012 ome il cristiano, per servire, si ispira alla figura di Mosè, così la nostra Chiesa (diocesi, parrocchie, comunità), dovrebbe davvero ispirarsi alla voce, che dal “Roveto ardente” ha chiamato Mosè. Sarebbe così una comunità che sa chiamare ogni uomo per dirgli che Dio lo manda; e per dirgli che tutti i suoi fratelli lo attendono. Essa potrebbe così risvegliare capacità di servizi e consapevolezza di missione in uomini di ogni età, grandi e piccoli; in uomini di ogni capacità, sani e ammalati; e per ogni disponibilità di servizio, episcopale o laicale o religioso. (Riflessioni per la Quaresima, 1980) C Domenica 4 Novembre 2012: L’apertura della porta della Cattedrale, la Lectio Magistralis del cardinal Ruini, l’inizio dell’Anno della Fede Ecco l’inizio, la strada è tracciata IL DECRETO l Santo Padre Benedetto XVI concederà ai fedeli l’indulgenza plenaria nell’Anno della Fede che sarà valida dalla data di apertura (11 ottobre 2012 fino alla data di chiusura, il 24 novembre 2013), come si legge in un decreto reso pubblico oggi, a firma del Cardinale Manuel Monteiro de Castro, Penitenziere Maggiore e del Vescovo Krzysztof Nykiel, Reggente della Penitenziera Apostolica. Si otterrà l’indulgenza: a.- Ogniqualvolta parteciperanno ad almeno tre mo- menti di predicazione durante le Sacre Missioni, op- pure ad almeno tre lezioni sugli Atti del Concilio Va- ticano II e sugli Articoli del Catechismo della Chiesa Cattolica, in qualsiasi chiesa o luogo idoneo; b.- Ogniqualvolta visiteranno in forma di pellegri- naggio una Basilica Papale, una catacomba cristiana, una Chiesa Cattedrale, un luogo sacro designato dall’Ordinario del luogo per l’Anno della fede (ad es. tra le Basiliche Minori ed i Santuari dedicati alla Beata Vergine Maria, ai Santi Apostoli ed ai Santi Pa- troni) e lì parteciperanno a qualche sacra funzione o almeno si soffermeranno per un congruo tempo di raccoglimento con pie meditazioni, concludendo con la recita del Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima, le invocazioni alla Bea- ta Vergine Maria e, secondo il caso, ai Santi Apostoli o Patroni; c.- Ogniqualvolta, nei giorni determinati dall’Ordi- nario del luogo per l’Anno della fede (ad es. nelle so- lennità del Signore, della Beata Vergine Maria, nelle feste dei Santi Apostoli e Patroni, nella Cattedra di San Pietro), in qualunque luogo sacro parteciperan- no ad una solenne celebrazione eucaristica o alla li- turgia delle ore, aggiungendo la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima; d.- un giorno liberamente scelto, durante l’Anno della fede, per la pia visita del battistero o altro luo- go, nel quale ricevettero il sacramento del Battesi- mo, se rinnoveranno le promesse battesimali in qualsiasi formula legittima. I Vescovi Diocesani o Eparchiali, e coloro che nel di- ritto sono ad essi equiparati, nel giorno più oppor- tuno di questo tempo, in occasione della principale celebrazione (ad es. il 24 Novembre 2013, nella so- lennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, con la quale si chiuderà l’Anno della fede) potranno impartire la Benedizione Papale con l’Indulgenza plenaria, lu- crabile da parte di tutti fedeli che riceveranno tale Benedizione devotamente. Tutti i fedeli che "per malattia o gravi motivi" non possono uscire di casa, potranno ottenere l’indul- genza plenaria "se, uniti con lo spirito e con il pen- siero ai fedeli presenti, particolarmente nei momen- ti in cui le Parole del Sommo Pontefice o dei Vescovi Diocesani verranno trasmesse per televisione e ra- dio, reciteranno nella propria casa o là dove l’impe- dimento li trattiene il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima, e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno della fede, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita. I Indulgenza plenaria nell’anno della fede PRESENTATI DALL’OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI 7 itinerari per Roma nell’anno della fede a Fede pregata, la fede celebrata, la fede vissuta e professata. Si articolano su queste 4 tappe, i 7 itinerari a piedi che l’Opera Romana Pellegrinaggi ha messo a punto. A guidare i cammini sarà il «Credo», preghiera nella quale la Chiesa ha raccolto il nucleo delle verità fondamentali della fede, mentre la Basilica di San Pietro sarà la tappa finale di tutti e 7 gli itinerari. I percorsi coinvolgono essenzialmente il centro della città, da San Giovanni in Laterano a Santa Maria Maggiore, dalla zona di Piazza Navona a quella del Pantheon e di Piazza Venezia, da Trastevere a San Pietro. Per i pellegrini è stato pensato un kit apposito in 4 lingue – francese, spagnolo, portoghese, inglese – e che prevede anche la “Credenziale del pellegrino” una sorta di carta sulla quale mettere un timbro e un adesivo dopo il passaggio in ognuna delle 4 tappe. Roma ospiterà anche altre iniziative: una mostra a Castel Sant’Angelo, a partire da febbraio, e un grande concerto in piazza San Pietro in programma per il 22 giugno 2013. È stato inoltre annunciato che molte delle chiese del centro di Roma spesso chiuse apriranno le porte ai pellegrini. L IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi IL PROGRAMMA Alle 15.30 partiranno dalle CHIESE: LA MADONNA (Vicariati 1 e 6), SS. PIETRO E PAOLO (Vicariati 3 e 4) e S. BENEDETTO (Vicariati 2 e 5), tre gruppi a piedi che confluiranno processionalmente verso la Cattedrale. Al loro arrivo il Vescovo monsignor Giusti aprirà la porta del Duomo, come segno di apertura ufficiale delle celebrazioni per l’Anno della fede. Seguiranno i Vespri. Successivamente il cardinale Camillo Ruini, ospite della Diocesi, offrirà ai presenti una LECTIO MAGISTRALIS sul tema della fede. Al termine spazio di approfondimento sul libro del Cardinale “Intervista su Dio”. La conclusione è prevista per le 19.00. NELL’ANNO DELLA FEDE

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Settimanale della Diocesi di Livorno

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emplicemente l’inizio:questo sarà lacelebrazione diDomenica prossima in

Cattedrale, perché l’Anno dellaFede in realtà è ancora tutto dacostruire, da realizzare, davivere!Un tempo speciale perapprofondire, maturare e farcrescere la fede di ognicristiano, per testimoniarlaagli altri, per tramandarla allenuove generazioni.La porta del Duomo si aprirà eattraverso di essa entreranno itre gruppi che simbolicamenteraccolgono il popolo di Dioche vive a Livorno, suddivisosecondo i Vicariati territoriali.Confluiranno insieme dopoun cammino, perché possaessere il segno di unperegrinare insieme, versoun’unica meta: Cristo.

IL CARDINALEAd accompagnare la Diocesi inquesto inizio ci sarà il cardinalCamillo Ruini: nella suapresenza il segno dellacomunione tra la Chiesa localee la Chiesa universale; nellesue parole, attraverso la LectioMagistralis, un’occasione perrendere più forti le radici dellafede, uno stimolo a studiareancora ed approfondire.Anche il suo ultimo libro«Intervista su Dio», sarà unospunto per arricchirsiulteriormente, alcunedomande preparate da chi hagià letto il testo,

vivacizzeranno il dibattito.

LA GIORNATA DI AVVENIREDomenica sarà anche lagiornata diocesana delquotidiano Avvenire. Induomo saranno adisposizione 500 copie delgiornale che ogni giornoracconta i fatti del mondo inun’ottica cristiana: un modoper ricordare quanto ilcristiano debba essere «uomodel messale e del giornale».Sull’edizione del 4 Novembredi Avvenire sarà presente ancheuna pagina dedicata alladiocesi di Livorno, dove sonoillustrate le proposte di questoanno speciale: la descrizionedell’opera segno diquest’anno: il Centropolifunzionale Caritas di viaDonnini, con l’impegnogrande di attenzione verso ipiù poveri; la formazione pergli Operatori pastorali; iprogetti per i giovani con lacostituzione dei Gruppi diAnimatori Vicariali (GAV); lenovità e gli appuntamentiecumenici.

La celebrazione di Domenicasarà solo l’inizio, ma esserepresenti sarebbe già un’ottimapartenza.

c.d.

Tutti gli eventi legati all’Annodella Fede, i documenti e leindicazioni sono disponibilisul sito ufficiale del Vaticano:http://www.annusfidei.va

S

Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

4 novembre 2012

ome il cristiano, per servire, si ispira alla figura di Mosè, così lanostra Chiesa (diocesi, parrocchie, comunità), dovrebbe davvero

ispirarsi alla voce, che dal “Roveto ardente” ha chiamato Mosè.Sarebbe così una comunità che sa chiamare ogni uomo per dirgliche Dio lo manda; e per dirgli che tutti i suoi fratelli lo attendono.Essa potrebbe così risvegliare capacità di servizi e consapevolezza dimissione in uomini di ogni età, grandi e piccoli; in uomini di ognicapacità, sani e ammalati; e per ogni disponibilità di servizio,episcopale o laicale o religioso.

(Riflessioni per la Quaresima, 1980)

C

Domenica 4 Novembre 2012:L’apertura della porta dellaCattedrale, la Lectio Magistralis del cardinal Ruini,l’inizio dell’Anno della Fede

Ecco l’inizio,la strada è tracciata

IL DECRETO

l Santo Padre Benedetto XVI concederà ai fedelil’indulgenza plenaria nell’Anno della Fede che sarà

valida dalla data di apertura (11 ottobre 2012 finoalla data di chiusura, il 24 novembre 2013), come silegge in un decreto reso pubblico oggi, a firma delCardinale Manuel Monteiro de Castro, PenitenziereMaggiore e del Vescovo Krzysztof Nykiel, Reggentedella Penitenziera Apostolica.Si otterrà l’indulgenza:a.- Ogniqualvolta parteciperanno ad almeno tre mo-menti di predicazione durante le Sacre Missioni, op-pure ad almeno tre lezioni sugli Atti del Concilio Va-ticano II e sugli Articoli del Catechismo della ChiesaCattolica, in qualsiasi chiesa o luogo idoneo;

b.- Ogniqualvolta visiteranno in forma di pellegri-naggio una Basilica Papale, una catacomba cristiana,una Chiesa Cattedrale, un luogo sacro designatodall’Ordinario del luogo per l’Anno della fede (ades. tra le Basiliche Minori ed i Santuari dedicati allaBeata Vergine Maria, ai Santi Apostoli ed ai Santi Pa-troni) e lì parteciperanno a qualche sacra funzione oalmeno si soffermeranno per un congruo tempo diraccoglimento con pie meditazioni, concludendocon la recita del Padre Nostro, la Professione di Fedein qualsiasi forma legittima, le invocazioni alla Bea-ta Vergine Maria e, secondo il caso, ai Santi Apostolio Patroni;

c.- Ogniqualvolta, nei giorni determinati dall’Ordi-nario del luogo per l’Anno della fede (ad es. nelle so-lennità del Signore, della Beata Vergine Maria, nellefeste dei Santi Apostoli e Patroni, nella Cattedra diSan Pietro), in qualunque luogo sacro parteciperan-no ad una solenne celebrazione eucaristica o alla li-turgia delle ore, aggiungendo la Professione di Fedein qualsiasi forma legittima;

d.- un giorno liberamente scelto, durante l’Annodella fede, per la pia visita del battistero o altro luo-go, nel quale ricevettero il sacramento del Battesi-mo, se rinnoveranno le promesse battesimali inqualsiasi formula legittima.

I Vescovi Diocesani o Eparchiali, e coloro che nel di-ritto sono ad essi equiparati, nel giorno più oppor-tuno di questo tempo, in occasione della principalecelebrazione (ad es. il 24 Novembre 2013, nella so-lennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, con la qualesi chiuderà l’Anno della fede) potranno impartire laBenedizione Papale con l’Indulgenza plenaria, lu-crabile da parte di tutti fedeli che riceveranno taleBenedizione devotamente.

Tutti i fedeli che "per malattia o gravi motivi" nonpossono uscire di casa, potranno ottenere l’indul-genza plenaria "se, uniti con lo spirito e con il pen-siero ai fedeli presenti, particolarmente nei momen-ti in cui le Parole del Sommo Pontefice o dei VescoviDiocesani verranno trasmesse per televisione e ra-dio, reciteranno nella propria casa o là dove l’impe-dimento li trattiene il Padre Nostro, la Professionedi Fede in qualsiasi forma legittima, e altre preghiereconformi alle finalità dell’Anno della fede, offrendole loro sofferenze o i disagi della propria vita.

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Indulgenza plenarianell’anno della fede

PRESENTATI DALL’OPERA ROMANAPELLEGRINAGGI

7 itinerari per Romanell’anno della fede

a Fede pregata, la fede celebrata, lafede vissuta e professata. Si

articolano su queste 4 tappe, i 7itinerari a piedi che l’Opera RomanaPellegrinaggi ha messo a punto. Aguidare i cammini sarà il «Credo»,

preghiera nella quale la Chiesa haraccolto il nucleo delle veritàfondamentali della fede, mentre laBasilica di San Pietro sarà la tappafinale di tutti e 7 gli itinerari. I percorsicoinvolgono essenzialmente il centrodella città, da San Giovanni inLaterano a Santa Maria Maggiore, dallazona di Piazza Navona a quella delPantheon e di Piazza Venezia, daTrastevere a San Pietro. Per i pellegriniè stato pensato un kit apposito in 4lingue – francese, spagnolo,

portoghese, inglese – e che prevedeanche la “Credenziale del pellegrino”una sorta di carta sulla quale mettereun timbro e un adesivo dopo ilpassaggio in ognuna delle 4 tappe.Roma ospiterà anche altre iniziative:una mostra a Castel Sant’Angelo, apartire da febbraio, e un grandeconcerto in piazza San Pietro inprogramma per il 22 giugno 2013.È stato inoltre annunciato che moltedelle chiese del centro di Roma spessochiuse apriranno le porte ai pellegrini.

L

IL GRANELLOdi senape

di mons. Alberto Ablondi

IL PROGRAMMA

Alle 15.30 partiranno dalle CHIESE: LA MADONNA (Vicariati 1 e 6), SS. PIETRO E PAOLO (Vicariati 3 e 4) e S. BENEDETTO (Vicariati 2 e 5),tre gruppi a piedi che confluirannoprocessionalmente verso la Cattedrale.

Al loro arrivo il Vescovo monsignor Giusti aprirà la portadel Duomo, come segno di apertura ufficiale dellecelebrazioni per l’Anno della fede.Seguiranno i Vespri.

Successivamente il cardinaleCamillo Ruini, ospite della Diocesi,offrirà ai presenti una LECTIO MAGISTRALISsul tema della fede.

Al termine spazio diapprofondimento sul libro del Cardinale “Intervista su Dio”.La conclusione è prevista per le 19.00.

NELL’ANNODELLA FEDE

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI4 novembre 2012II

Per una nuova idea di Italia

economia,la crisi e lasfidaantro-

pologica” questo il temadella conferenzapresieduta dal professorLuigino Bruni, docentedi Economiadell’Università diMilano-Bicocca ededitorialista delquotidiano Avvenire, acui hanno preso parte,oltre a Mons. SimoneGiusti, l’avv. LucianoBarsotti, presidenteFondazione Cassa diRisparmi di Livorno esuor Raffaella Spiezio,presidente dellaFondazione CaritasOnlus di Livorno.

LA CRISIIl professor Brunipartendo dalla nascitadella crisi, verificatasiintorno agli anni ottantaa causa di un sistemaculturale che perdecenni si è basato sugliincentivi individuali, hadelineato in vari punti iproblemi principali delnostro paese.Mancherebbeinnanzitutto, secondo ilprofessore, un’idea disistema politico italiano,un’idea di paese.L’Occidente è cresciutotroppo ed è cresciutomale, in circaquarant’anni sono statedistrutte importantirisorse naturali, tramitesaccheggi al pianeta e aipopoli più poveri. Èstato creato un sistemaedonistico che consumacapitale sociale ma nonsa riprodurlo, portandonon solo una crisieconomica, ma una crisidell’ambiente e dellaterra.

I PIÙ ANZIANIUn importante tema daprendere in esameriguarda il problemadegli anziani, semprepiù messi in dispartedalla società, e cheinvece dovrebberorisultare cittadiniprotagonisti, tramite adesempio opere disostegno civile, in mododa poter riappropriarsidella stima e dignità cheun tempo gli venivaconferita. Il problemadelle pensioni è unodegli aspetti piùsignificativi dellacrisi, e testimonial’inefficienza delmodelloprecedente. Se unpaese lascia che lasocietà invecchimale a quel puntoviene consideratosciocco e inutile,si devono perquesto crearemondi culturalinuovi.

IL FUTUROMa dove stiamoandando? Si è chiesto ilprofessor Bruni. InAmerica da qualchetempo è stato codificatoun nuovo termine: NewNormal, che mette inevidenza come alcunefamiglie di ceto mediohanno adesso

’L«

comportamenti che untempo potevano essereconsiderati da personedisagiate.Comportamenti cheoggi sono appuntodefiniti normali, comead esempio compraremacchine in comunecon più persone escambiarsi favoriattraverso la cosiddetta“banca del tempo”,

un’associazione basataproprio sullo scambiogratuito di tempo, i socisi mettono adisposizione per lavoridi manutenzionecasalinga, lezioni dicucina, cura delgiardino, degli animali,scambi di attrezzature eripetizioni scolastiche.Un modo dignitoso pervivere senza denaro è

appunto costituito dallareciprocità. Ma semprepiù di frequente stiamovedendo comparire daogni parte il giocod’azzardo e la realtàdelle scommesse,troviamo le slotmachine in bar, autogrille persino neisupermercati,riproponendo un’ideaun po’ arcaica dellafortuna che può aiutarcia sconfiggere la crisi.Dovremo peròriappropriarci di uncomportamento piùetico che possapromuoverel’eliminazione di questimeccanismi.

GIOVANI E LAVOROUn altro problemafondamentale è quellodei giovani e lavoro,sempre più spessovediamo ragazzi chefino all’età di trent’anniimpiegano il proprioimpegno e denaro nellafrequentazione dimaster, arrivando incerti casi ad una vera epropria collezione,senza però riuscire adavere una formazionelavorativa. Inoltresempre più giovaniterrorizzati dallamancanza di lavoro siritrovano a svolgereoccupazioni che nonamano e per cui non sisentono portati. Ci sidovrebbe inveceaugurare che un ragazzopossa fare il lavoro cheama e per cui hastudiato.

UNA NUOVA IDEADELL’ITALIAInfine, oggi occorreavere una nuova idead’Italia, che non può piùessere formata suun’economia sociale dimercato ma deveripartire dall’idea delsociale, di comunità;deve essere inquadratacon le categorie giuste,riportando alla politicale persone capaci di faremergere il carattereproprio del nostropaese. Per cambiareveramente l’Italia civorrebbero minoranzeprofetiche, ci vorrebbeuna forza di movimentoin grado di modificare lacultura morale degliitaliani.Durante la secondaparte della conferenza èstato proiettato un videosull’operato dellaFondazione Caritas, cheha illustrato conimmagini moltosignificative i moltepliciservizi svolti come, ilcentro di ascolto, lamensa, il servizio pasti adomicilio, lo sportellolavoro, l’emergenzaabitativa, lo sportelloimmigrazione, ilprogetto rom, il codicerosa e il centro diurno.Un secondo filmatoriguardava invece ilprogetto Cariliv, chevede la collaborazionetra la Caritas e laFondazione Cassa diRisparmi di Livorno, cheinsieme ha visto laprogettazione del centrodi accoglienza e ascoltodi Via Donnini, l’operasegno dell’anno dellafede, come ha affermatoil Vescovo monsignorGiusti.

Alice Carpentiere

Il porto di fraternitàCENTRO DI ASCOLTO MONS. SAVIO Nuovi ascolti 2011: 429 - Primo sem.2012: +42.65% Ascolti Totali 2011: 1908- Primo sem.2012: +77% Biennio 2010/2012: +84%

CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA DONG. B. QUILICI GuardarobaAccessi 2011: 4.140- Primo sem. 2012: - 4.78% DocceAccessi 2011: 1491 - Primo sem. 2012: +31,27% MensaAccessi 2011: 18.545- Primo sem.2012: +61,45%

Servizi AbitativiCasa di Accoglienza "Incontro"AREA CARCERE :Accoglienze 2010: 122 Accoglienze 2011: 154 Accoglienze primo sem. 2012: 86

AREA IMMIGRAZIONE:(Progetto avviato nel 2011) Accoglienze 2011: 5 Accoglienze primo sem. 2012: 10

Casa di accoglienza Don R. AngeliAccoglienze 2010: 30Accoglienze 2011: 31

Viale dei Pini (progetto concluso nel2012)Accoglienze 2010:8Accoglienze 2011:9

Progetto SperimentandoAccoglienze 2011:2Accoglienze 2012: 4

Singoli progetti si accoglienzaabitativaFAMIGLIE:Accoglienze 2011: 6 (2 appartamenti)FAMIGLIE ROM:Accoglienze 2011: 11 (2 appartamenti)

Villa benedettaCasa accoglienza mamme con bambi-no e gestantiInizio accoglienza nel marzo 2012Primo inserimento nel maggio 2012Ad oggi ospita 2 donne e 2 bambini

Commissioni

UFFICIO LAVORO Nuove schede 2011: 443 Colloqui 2011: 982Inserimenti lavorativi 2011: 429Nuove schede primo semestre 2012: +38,14% Colloqui primo semestre 2012:24,43%

HANDICAP Persone accolte 2010: 36Persone accolte 2011: 36Persone accolte 2012: 38

TOSSICODIPENDENZA Ascolti 2011: 576Primo sem. 2012: +10,06%

ALTRI PROGETTI ED INIZIATIVEFondo Solidarietà Famiglie e lavoro: - 66 interventi per 12.850,35Prestito della Speranza - 5 interventi per 23.500,00; 2- 2 istruttorie in 6.500,00Emergenza freddo - media di 25 persone accolte per 24giorni Centro diurno (sperimentazionenovembre 2011-maggio 2012) - 20 utenti abituali

Caritas e servizioVolontari circa 150Servizio Civile , Tirocinio, Lavori dipubblica Utilità, convenzioni con lescuole, per un totale di 46 persone

WWW.CARITASLIVORNO.IT

Nell’appuntamento promosso dalla Caritas insieme alla FondazioneCassa di Risparmi di Livorno: le parole dell’economista sulle prossime sfide che ci attendono

I NUMERI DEI SERVIZICARITAS

■ LA CONFERENZA del professor Luigino Bruni

li operatori della Caritas diocesana sono già impegnati costantementenell’attuazione di vari progetti: anzitutto per l’ausilio alle famiglie e ai

giovani in difficoltà tramite la gestione di un fondo per il sostegno mate-riale ed economico; per la gestione della mensa diurna giornaliera e il ser-vizio di raccolta di generi di prima necessità grazie anche al sostegno di

privati; per favorire l’integrazione dei Rom ed il reinse-rimento sociale di persone senza dimora o colpite damisure restrittive, segnalate dagli uffici competenti; perl’accoglienza degli immigrati; per l’accoglienza di gio-vani madri (presso le Suore di S. Anna); per l’aiuto adanziani e portatori di handicap. Sul nostro territorio sono attivi anche vari gruppi,commissioni e Centri Ascolto, all’interno delle varieParrocchie, che operano come punti di distribuzioned’indumenti e di viveri (ad esempio S. Maria del Soc-corso), o come vere e proprie mense (S. Lucia ad Anti-gnano e Castiglioncello). In alcune Parrocchie è attivoanche lo “sportello per il lavoro” (come in S. Agosti-no) e l’Ambulatorio medico, per due ore alla settima-na, con distribuzione di farmaci, in collaborazionecon il Banco Farmaceutico; nelle ore serali, è attivo un

servizio giornaliero di ronda per portare pasti caldi agli indigenti in deter-minati punti della città (S. Giovanni Bosco).Molte di queste attività sono spesso svolte in collaborazione con associa-zioni di settore e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmi diLivorno.( I dati relativi a molti di questi servizi è possibile leggerli nella colonna afianco ndr)

Fabio Figara

G

I servizi CARITAS

Un aiuto a 360 gradi

L'analisi sugli ultimitre anni

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI4 novembre 2012 III

uella finestra che rendepossibile trovare nuoviequilibri nella vita èstata aperta a maggiodai primi ospiti della

Casa Villa Benedetta diMontenero. Le Suore dell’Istituto delle Figliedi S. Anna hanno accolto laprima mamma e i suoi duepiccoli con entusiasmo epassione. Uno dei bambini è natosolo poche settimane fa.

GLI EDUCATORISuor Maria, Suor Tarcisia, SuorEnrica e Suor Bertillacostituiscono la comunitàeducante.Suor Bertilla è arrivata a fineagosto, ma sembra che anche leisia lì da sempre.Suor Maria e Filippo Daidone,assistente sociale dellaFondazione Caritas ecoordinatore del progetto, cihanno parlato della funzionedella struttura, ci hanno indicatoin linea di massima i tempi delsingolo progetto educativo e ladurata massima. Il primo passo è l’accoglienza. LaCasa Villa Benedetta può ospitaregestanti e madri con bambiniprovenienti da situazionifamiliari di bisogno: situazioniproblematiche di carattere sociosanitario o situazioni di violenza.Questo è il momento dedicatoall’osservazione delcomportamento tenuto nellanuova comunità e può durare dauno a due mesi. Dopo questa fase viene decisol’eventuale inserimento definitivoe viene, subito dopo, individuatoil progetto educativo personale.

QIl progetto accompagnerà lapersona tenendo conto delle sueesigenze e di quelle dellacomunità.Ogni progetto ha i suoi tempi direalizzazione e la sua duratacomplessiva può variare da caso acaso, ma non può avere un temposuperiore a due anni. L’obiettivo, infatti, è di ri-accompagnare le persone nellaloro nuova vita: una vita ri-trovatain una coscienza di sé e in unaconsapevolezza delle propriepossibilità e della propriacapacità di volere e dicondividere. La permanenzapresso la struttura e il progettoeducativo terminano, infatti, conl’uscita dalla comunità el’elaborazione di un programma,dove possibile, che favorisca

l’inserimento nella vita sociale elavorativa che appartiene a tuttinoi.

GIORNO PER GIORNOGli ospiti della Casa devonoattenersi ad alcune regole base perl’organizzazione della giornata:l’ora della colazione del pranzo edella cena, l’ora in cui rincasare e itempi per le attività all’internodella struttura e all’esterno della

stessa.“Valutiamo soprattutto le capacitàgenitoriali - sottolinea Suor Maria- e in alcuni casi speriamo dievitare che le giovani madri sitrovino nuovamente in quellesituazioni negative che hannocaratterizzato il loro nucleofamiliare di origine, solo perchénon hanno avuto esempi diversi.Invece devono imparare cheognuno di noi può cambiare lapropria situazione”.

“Il lavoro che svolgiamo èun lavoro di sinergia econfronto continuo con isoggetti coinvolti, tra cuil’assistente sociale e tutti iservizi che gravitanointorno al singolo nucleofamiliare - spiega Filippo -Il nostro è un lavoro dimonitoraggio continuo,seguito da un equipe disupporto al percorso dicrescita della persona”.“All’interno della strutturalavora anche laneuropsichiatra che ha giàcominciato ad impostare illavoro con la mamma econ i bambini presentinella casa”.

La Fondazione Caritas LivornoOnlus è il soggetto gestore dellastruttura, cura lo svolgimento delservizio, il coordinamento delpersonale e la stipula diconvenzioni e dei protocollid’intesa.In sintesi questa realtà costituisceuna risorsa sul nostro territorio epuò accogliere madri e minoriprovenienti da tutto il territorionazionale.Chiunque volesse maggioriinformazioni può rivolgersi aiseguendi indirizzi: VillaBenedetta Via Del Castellaccio, 16- Montenero – 57128 Livornotel/fax 0586/579035 – e-mail:[email protected];Fondazione Caritas via delleCateratte 15 57122 Livorno tel.0586 884693 –http://www.caritaslivorno.it

Angela Blanco

Una risorsaimportante sul nostroterritorio

Domenica 11 novembre l’incontro a S. Luca

Avviso a tuttii chierichetti

uando intorno ai primi del 1900 la casa chiamata Villa Benedetta, sulla strada per il Ca-stellaccio, fu donata alla Congregazione delle Figlie di Sant’Anna, ebbe proprio come pri-

mo compito quello di accogliere alcune ragazze madri, bisognose di aiuto.

Oggi, a più di un secolo di distanza, Villa Benedetta si riappropria di questa vocazione e tornaad aprire il suo meraviglioso giardino e una parte della casa alle donne che hanno scelto di so-stenere la vita, al di là di tutte le difficoltà. Villa Benedetta è sita in zona Montenero, sul colleche sovrasta la città di Livorno ed accoglie il Santuario della Madonna delle Grazie di Monte-nero, Patrona della Toscana.

La casa si compone di una sala comune, quattro camere (per un totale di 8 posti letto) con ba-gno, una lavanderia, una cucina ed altri luoghi comuni, tra cui il bellissimo parco. L’arreda-mento è stato donato dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, mentre la Congregazio-ne, insieme alla Fondazione Caritas della Diocesi e ad altri amici hanno sostenuto altre spesedi ristrutturazione della casa. Ma oltre agli ambienti, ad accogliere le ragazze ci saranno le suo-re: suor Maria, suor Tarcisia, suor Eugenia ed altre persone: volontari, medici, psicologi, educa-tori, che aiuteranno le ospiti a far fronte alle diverse difficoltà sostenendole nel loro percorsodi crescita personale e di reinserimento nella società.

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INAUGURATA A DICEMBRE 2011

I primi ospiti nella casa

di Montenero

UNA CASA PER LE MADRI E LE GESTANTI

Dall’Ufficio di PastoraleFamiliare

PARLAREALLA NET-GENERATIONIl 17 novembre alle 18.30nella chiesa S. Lucia

La vita a VillaBenedetta

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI4 novembre 2012IV

VENERDÌ 2 NOVEMBRE9.30 benedizione al cimitero diSanta Giulia10.00 S. Messa al cimiterocomunale15.00 S. Messa al cimitero dellaPurificazione16.30 S. Messa al cimitero dellaMisericordia

SABATO 3 NOVEMBRE16.30 S. Messa e saluto in occasionedel primo centenario della morte diPio Alberto del Corona alla chiesadi San Ferdinando (vd. Brevi )18.30 S. Messa per i defunti delRotary alla chiesa di Santa Giulia

DOMENICA 4 NOVEMBRE11.00 S. Messa e cresime alla chiesadella Seton15.30 Apertura dell’Anno della Fedein Duomo, incontro con il card.Camillo Ruini

MARTEDÌ 6 NOVEMBRENella mattina, udienze clero invescovado18.00 consiglio affari economici invescovado21.00 incontro con i direttori delcentro di pastorale perl’evangelizzazione, in vescovado

MERCOLEDÌ 7 NOVEMBRE11.00 incontro con i vicariepiscopali in vescovado21.00 consiglio pastoraleparrocchiale a San Jacopo

GIOVEDÌ 8 NOVEMBRE9.30 ritiro del clero alla parrocchiadi San Giovanni Bosco 18.00 incontro con i coordinatoridelle commissioni del ProgettoCulturale21.00 alla chiesa dellaPurificazione, presentazione dellaII parte della lettera pastorale alconsiglio pastorale del I vicariato

VENERDÌ 9 NOVEMBRENella mattina, udienze laici invescovado16.00 Incontro con la caritasparrocchiale dell’unità pastoraledel terzo vicariato, alla chiesa dellaSeton21.00 meditazione ed esercizispirituali per le coppie di ReggioEmilia al Calambrone

SABATO 10 NOVEMBRE9.30 meditazione ed esercizispirituali per le coppie di ReggioEmilia al Calambrone16.00 meditazione ed esercizispirituali per le coppie di ReggioEmilia al Calambrone18.00 S. Messa delle Aggregazionilaicali alla chiesa di SS. Pietro ePaolo

DOMENICA 11 NOVEMBRE9.30 meditazione ed esercizispirituali per le coppie di ReggioEmilia al Calambrone11.00 S. Messa in occasione dellafesta patronale a Parrana S.Martino16.00 alla parrocchia di San Luca aStagno, convegno dei ministranti18.00 Ingresso di don Jean Michelcome parroco della chiesa nascentedella Beata Madre Teresa diCalcutta

Agenda del VESCOVO

Tutte le INIZIATIVE

ono in programma dal 19 al 25 novembre una serie diappuntamenti per conoscere meglio il Seminario ed i

ragazzi che hanno scelto di seguire la strada del sacerdo-zio.Questo il programma* 19 Novembre ore 21,00 veglia di preghiera vocazio-nale in Duomo preparata dai Seminaristi

* 21 Novembre ore11,00 nella chiesadi S. Andrea S.Messa con il Cleroe i seminaristi.Pranzo comunita-rio con il Clero inSeminario* 22 Novembre Pel-legrinaggio con iSeminaristi a Mon-tenero. 8,30 p.za delle Carrozze

salita al santuario e recita S. Rosario a seguire S. Mes-sa* 23 Novembre ore 17,30 in sala Fagioli (vescovado)Film e dibattito* 25 Novembre in tutte le Parrocchie: Giornata delSeminario, preghiera e raccolta delle offerte; anima-zione dei seminaristi con la collaborazione del Serraclub.

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BREVI DALLA DIOCESIUna giornata per mons. Pio Alberto Del CoronaSABATO 3 NOVEMBRE ALLE 16.30Il coro polifonico “Pio Alberto del Corona” e laSchola Cantorum Gregoriana organizza pressola chiesa di San Ferdinando la S. Messa XII PaterCuncta con canti gregoriani concelebrata damonsignor Tardelli Vescovo di San Miniato emonsignor Giusti Vescovo di Livorno. Canto fi-nale composto e interpretato dal soprano Rosa-lia Gallardo GonzalezAlle 17.30 Tavola Rotonda: "Mons. Pio Alberto DelCorona. Primo centenario della morte di un livorneseillustre".Relatori: Angelo Montonati, giornalista, agio-grafo: “Fare la carità della verità. Un esempio lu-minoso: mons. Del Corona”; Riccardo Novi, di-rettore generale Fondazione Madonna del Soc-corso di Fauglia: “mons. Del Corona e le “Figlie”del Quilici”; moderatore Marco Marrocchini, cu-ratore della nuova biografia

Formazione Ordo VirginumSABATO 10 NOVEMBRE ALLE ORE 9Le Donne delle Diocesi Della Toscana Consacra-te, in formazione Ed interessate all’Ordo Virgi-num si incontrano in Arcivescovado a Firenzecon Cardinale Giuseppe Betori nel proseguo de-gli incontri di formazione con i Vescovi toscani

Associazione Cooperatori Paolini LivornoSABATO 10 NOVEMBRE ORE 15.45Presso la Chiesa S.S. Pietro e Paolo “L’evento Con-cilio Vaticano II, dialogo tra uno storico e un giorna-lista” Intervengono: dr Marco Roncalli, dr. AngeloMontonati, Monsignor Simone GiustiIn collaborazione con AIMC e CIFOre 18.00 S. Messa Presieduta da Mons. Giusticon le aggregazioni laicali

Libri da LEGGEREdi Mo.C.

Dossetti G. - Il Vangelo nella storia. Conversazioni1993-1995- Ed. Paoline, pp. 136, Euro 19,00

Importante per l’Anno della Fede che ci apprestiamo acelebrare, ma anche a vivere, guardare a figure chesono state testimoni di una fede vissuta nel quotidianoe in ambiti che oggi più che mai vivono senza unabussola di riferimento. La politica è uno di questi.Pertanto è quanto mai preziosa questa che è la quartapubblicazione di scritti di Giuseppe Dossetti (1913-1996), giurista, canonista, dirigente politico nellaResistenza, deputato nell’Assemblea Costituente e nellaI Legislatura e segretario della Democrazia Cristiana.Lasciata la politica nel 1952. Da laico fonda la PiccolaFamiglia dell’Annunziata e nel 1959 viene ordinatosacerdote dal Card. Di Bologna Giacomo Lercaro di cuidiventerà stretto collaboratore durante il ConcilioVaticano II e nel post-concilio. Dal 1968 al 1996, vissecome monaco nella comunità da lui fondata. In questaraccolta vengono presentati discorsi, conversazioni,dialoghi che riguardano l’ultimo periodo della sua vitaed hanno un contenuto fortemente autobiografico.Dossetti, fortemente ancorato alla storia, ma tenendocome punto di riferimento costante la Parola di Dio,meditata e studiata, ribadisce quanto sia necessariounire l’impegno politico ad una vita di fede che nonvuol dire solo fare, ma dare gratuitamente e servire.

11 ottobre 1962 il papa Giovanni XXIII apriva il Concilio Ecu-menico Vaticano II, iniziando così un cammino di non ritorno

per il rinnovamento della Chiesa.50 anni dopo sentiamo la necessità di ricordare quell’evento ma,soprattutto, sentiamo il bisogno di farci ancora aiutare dal Conci-lio orientarci per il cammino futuro.Giovanni Paolo II scrisse, nella “Novo Millennio ineunte”: sentopiù che mai il dovere di additare il Concilio, come la grande gra-zia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX: in esso ci è offer-ta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che siapre.” Vengono così organizzati alcuni incontri con testimoni e studiosidel Concilio per ricordare quell’evento e per riscoprire quella“bussola che ci orienta nel cammino per il futuro”

MARTEDÌ 6 NOVEMBRE ORE 17.30 E ORE 21.15Presso la Chiesa Parrocchiale di Santa TeresaSacerdozio universale, responsabilità dei laici, Chiesa comunita-ria e di carismi (Lumen Gentiulm e Apostolicam Actuositatem)Relatore: Mons Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea

MARTEDÌ 27 NOVEMBRE ORE 17.30 E ORE 21.15Presso la Chiesa Parrocchiale di Castiglioncello Che cos’è un Concilio, che cosa è stato il Concilio Ecumenico Va-ticano II… io c’ero.Relatore: don Ordesio Bellini, storico della Chiesa e parroco dellaParrocchia dei Sette Santi in Livorno

GIOVEDÌ 13 DICEMBRE ORE 17.30 E ORE 21.15Presso la Chiesa Parrocchiale di Santa CroceRinnovamento e Tradizione nel Concilio ecumenico Vaticano IIMons Agostino Marchetto, Arcivescovo ex segretario del PontificioConsiglio per la pastorale dei migranti e itineranti

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UNA SETTIMANA PER IL SEMINARIO VESCOVILE

GLI INCONTRI SULConcilio Vaticano II

Diocesiinforma

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI4 novembre 2012 V

Vescovi e le comunitàdiocesane in Italia si sonomolto impegnati da oltreun quarantennio a tradurre

pastoralmente la teologia e leindicazioni pastorali delConcilio Vaticano II,specialmente nell’ambitocatechistico. Il Documento diBase Il rinnovamento dellacatechesi, ed i susseguenticatechismi CEI, per i bambini,per l’Iniziazione Cristiana difanciulli e ragazzi, per igiovani, per gli adulti, le tantenote sul loro utilizzo, sullaformazione dei catechisti e sul"primo annuncio" esull’Iniziazione cristiana, sonoun vero "tesoro" catechistico,che culmina nel Catechismodegli Adulti La verità vi faràliberi, autentica "mediazione"del Catechismo della Chiesacattolica. Con il sitowww.educat.it viene raccoltoquel prezioso materiale cheora, attraverso le funzionalitàinformatiche, si arricchiscedella possibilità di ricerca econfronto.

In data 11 ottobre 2011, con laLettera apostolica Porta Fidei(PF), il Santo Padre BenedettoXVI ha indetto l’Anno dellaFede che verrà celebratodall’11 ottobre 2012 (50°dell’apertura del ConcilioVaticano II) al 24 novembre2013. L’Anno della Fede vuolecelebrare anche il ventennaledella pubblicazione delCatechismo della ChiesaCattolica promulgato dalBeato Papa Giovanni Paolo II,"allo scopo di illustrare a tuttii fedeli la forza e la bellezzadella fede". Tale riconsegna sicolloca nella linea della NuovaEvangelizzazione per latrasmissione della fedecristiana.

L’espressione Porta della Fedeè tratta dagli Atti degliApostoli (14,27). Il Papaafferma nella Lettera che tale

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soglia può essere oltrepassataquando "la Parola di. Dioviene annunciata e il cuore silascia plasmare dalla graziache trasforma. Attraversarequella porta comportaimmettersi in un camminoche dura tutta la vita. Essoinizia con il Battesimo (cfr Rm6, 4), mediante il qualepossiamo chiamare Dio con ilnome di Padre, e si concludecon il passaggio attraverso lamorte alla vita eterna, fruttodella risurrezione del SignoreGesù che, con il dono delloSpirito Santo, ha volutocoinvolgere nella sua stessagloria quanti credono in Lui(cfr Gv 17,22)" (PF 1).L’orizzonte, come emerge daqueste parole di BenedettoXVI, è quello di una riscopertadel dono della Fede, scaturitoe corroborato dai sacramentidell’Iniziazione cristiana, invista dell’annunciomissionario. Questa "porta"spalanca lo sguardo dell’uomosu Gesù Cristo, presente inmezzo a noi "tutti i giorni,fino alla fine del mondo" (Mt28, 20). Egli ci mostra come"l’arte del vivere" si impara "inun intenso rapporto con lui.

"Per questo anche oggi ènecessario un più convintoimpegno ecclesiale a favore diuna nuova evangelizzazioneper riscoprire la gioia nelcredere e ritrovarel’entusiasmo nel comunicarela fede". Un fede professata(fides quae) che non può maiessere disgiunta dall’atto difede (fides qua), in unacircolarità virtuosa: "Solocredendo, quindi, la fedecresce e si rafforza; non c’èaltra possibilità per possederecertezza sulla propria vita senon abbandonarsi, in uncrescendo continuo, nellemani di un amore che sisperimenta sempre più grandeperché ha la sua origine inDio" (PF 7). Tale esperienzafonda la professionecomunitaria, ecclesiale dellafede: "La stessa professionedella fede è un atto personaleed insieme comunitario. È laChiesa, infatti, il primosoggetto della fede" (PF 10).

Già alcune opere editedall’Ufficio CatechisticoNazionale della CEI avevanoin questi anni accompagnato efavorito una lettura trasversale

dei Catechismi CEI,mostrandone il solidoimpianto e l’armoniadottrinale in rapporto con ilCatechismo della ChiesaCattolica.

www.educat.it offre a tutti inavigatori una nuova forma diaccesso digitale ai Catechismi,anche in linea con le nuoverichieste dalla didattica dibambini e ragazzi. Il sitopresenta infatti tutti i testi deiCatechismi, sia in versionenavigabile, sia in versionesfogliabile, le note e, cosa piùimportante, l’intero apparatosinottico con il Catechismodella Chiesa Cattolica. Oltre aicollegamenti incrociati tratutti i Catechismi, il sito offrela possibilità di accederedirettamente a tutte lecitazioni della Bibbia, sia nellaversione CEI del 2008 sia inquella del 1974.I testi sono accessibilimediante navigazione e indicetematico, grazie ad un motoredi ricerca completo ed esteso atutti i testi di corredo. Unaspeciale barra di navigazioneconsente all’utente dimantenere memoria delleproprie visite, attivare unsegnalibro, fare stampepersonalizzate. Il sito èintegralmente accessibile, puògià essere consultato attraversoi tablet e sarà prestodisponibile anche in forma diAPP.

Nel ringraziare coloro chehanno reso possibilequest’opera desideriamoricordare le parole del SantoPadre in PF, 9: "Desideriamoche questo Anno susciti inogni credente l’aspirazione aconfessare la fede in pienezzae con rinnovata convinzione,con fiducia e speranza. Saràun’occasione propizia ancheper intensificare lacelebrazione della fede nellaliturgia, e in particolarenell’Eucaristia…Riscoprire icontenuti della fedeprofessata, celebrata, vissuta epregata, e riflettere sullo stessoatto con cui si crede, è unimpegno che ogni credentedeve fare proprio, soprattuttoin questo Anno". Buona navigazione su EduCat!

+ Mariano Crociata

È arrivato EDUCAT!

LA PRESENTAZIONE DI MONSIGNOR CROCIATA........ .

Il sito webper tutto quello che riguardala catechesi

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI4 novembre 2012VI

Progetto CULTURALE

La fede in dialogo con la scienzaL’iniziativa dell'Ufficio Scuola della diocesi

ella serata conclusiva diun’assemblea parrocchiale

durata tre giorni, il parroco donGino ha citato gli Atti degli Apostolie si è chiesto: perché stare insieme?Per trasmettere quello che abbiamoricevuto: il dono della fede.L’incontro ha visto l’apporto dellaCommissione Famiglia e di quelladella Cultura e confronto.Per la Commissione Famiglia,Giuliana, ha sottolineato che la crisiantropologica a cui ci troviamo difronte coinvolge prima di tutto lafamiglia e il matrimonio. E’ alloranecessario scoprire nuovi stili di vitae ridare alla famiglia il suo ruolofondamentale che è quello di essere“fonte di educazione” ma per farquesto è necessario “sostenere igenitori” e “aiutare i figli”.Educazione ed evangelizzazione nonpossono che andare insieme, infattil’educazione deve essere “umana ecristiana” e quindi scoprire Dio è ilsuo fine. La famiglia deve esserel’espressione di un dialogo internoche si apre alla comunità e deveoffrire occasioni concrete per lariscoperta della Parola di Diomediante una verifica costante. E’necessario che la comunità si facciacarico della solidarietà e dell’aiutoalle famiglie in difficoltà,prospettando loro la speranza di unavita diversa.I coniugi Voltattorni, psicologi epsicoterapeuti, che svolgono la loroopera di aiuto a favore della strutturaparrocchiale hanno ricordato lediverse metodologie per entrare incomunicazione sia con i ragazzi checon i genitori e l’idea di realizzareseminari e percorsi formativi per igiovani e uno sportello d’ascoltorivolto ai genitori.Franca per la Commissione Culturaha preso in esame la ComunicazioneSociale e ha evidenziato che èopportuno comunicare la fede inmodo che riesca ad inculturarsi edentrare nella mentalità delle persone,nei loro cuori, per poi passare nelleazioni concrete. Il comunicare puòessere inteso come crocevia delcambiamento dei modi di pensareed è in stretto legame con i mediache sono mezzi pervasivi in quantopropongono contenuti valoriali chesi riflettono sulle coscienze. E’necessario perciò analizzarecriticamente questi mezzi per unatrasmissione coerente con il Vangelo,c’è infatti sempre il rischio chepassino valori contrari. Questo fattoha richiamato l’attenzione dellaparrocchia alla possibilità di crearedegli animatori dellaComunicazione che si incarichino disviluppare e maturare dellecoscienze critiche.Don Marco ha poi distribuito aipresenti il calendario programmaticodelle attività parrocchiali, quindidon Gino ha concluso dicendo che ilprogetto serve a dare unorientamento al cammino che sivuole compiere, dà qualità al nostrofare, non dimenticando che mentresi cammina si può sempremigliorarlo. Don Gino ha aggiuntodi aver presentato il progettopastorale al Vescovo, monsignorSimone Giusti, che lo ha apprezzatoe lo ha incaricato di portare avanti ilCantiere Giovani della Diocesi perintercettare i ragazzi che vivono sullastrada, coinvolgendo per questafinalità alcune espressioni diocesanecome la Caritas e la Pastoralegiovanile. In questo modo -haaggiunto don Gino- vogliamo essereuna comunità partecipe della chiesalocale livornese.Le frontiere che ci attendono sonoquelle della Famiglia, dellaComunicazione sociale, del CantiereGiovani, stare alla frontiera èdifficile, ma è da lì che passa lanuova cultura, Don Bosco lo hasempre fatto, su questo fronte igiovani possono essere gli agenti piùefficaci.

Gianni Giovangiacomo

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LE NUOVE FRONTIERESU CUI IMPEGNARSI

Ufficio Scuoladiocesano, nell’ambitodelle iniziative delProgetto Culturale

Diocesi, ha promosso unconvegno dal titolo “NiccolòStenone e Teilhard deChardin: tra scienza espiritualità in tensione versoDio”. Un’iniziativa condotta incollaborazione con il GruppoAmici di don Renato Roberti,il Progetto permanente “ilcoraggio della ricerca”, ed ilcentro studi “R.Angeli”.Relatori del convegno sonostati, Ludovico Galleni,professore di zoologianaturale dell’Università diPisa; Valfredo Zolesi,ingegnere e fondatore dellaKaiser Livorno; FabioCaporali, professore diEcologia Agraria all’Universitàdella Tuscia; Marco Bacci,insegnante di religione alLiceo Scientifico F.Cecioni edEnrica Talà, direttricedell’Ufficio Scuola Diocesi diLivorno.Un tema del confronto trascienza e fede, chemerita un coraggiosocammino verso stradenon praticate e pococonosciute. Ilconfronto tra questidue scienziati risultaardito a causa deisecoli che li separano,Stenone è unoscienziato del seicentomentre Teilhard delnovecento, marisultano comunque duefigure interessanti e che ancoraaffascinano i giovani studenti.«L’anno della fede apreproprio a prospettive diriconciliazione tra la ricercascientifica e la teologia, pertrovare una formulacomplementare per l’uomomoderno», così ha affermatola dottoressa Enrica Talàaprendo l’incontro.Il professor Galleni ha volutosottolineare come il dialogocon la scienza risulti oggi unodei modi fondamentali percreare una nuovaevangelizzazione. «Abbiamobisogno dell’aiuto dellascienza, della cultura degli altriper realizzare importantiprogetti e scoprire nuove verità–ha detto il professore- nondobbiamo sempre guardarciindietro, è più vero ciò che è ilfuturo». Il professor Bacci hainvece ricordato il gruppodella parrocchia di San Matteoche si era formato intorno allafigura di don Renato Roberti;nel dopoguerra dietro la spintadella Resistenza siincontravano per parlare deivalori dell’esistenza e delConcilio. E fu proprio donRenato che cominciò a parlaredei temi teilhardiani, il primoa Livorno a diffondere il suopensiero.Valfredo Zolesi ha spiegato checos’è la vita dal punto di vistadi un ingegnere: «L’universo èun caos- ha affermato- e la vitanon è altro che un cercare direndere questo caos un po’ piùstabile intromettendosiall’interno. L’inserimentodell’uomo nella vitacontribuisce a rallentare lostato di caos». E ha suggeritopoi una tesi moltointeressante: la vita può esserepensata fuori dalla terra? Puòessere immaginata con glistessi parametri e con le stessemodalità su altri pianeti? Harivelato che sono stati scopertifuori dal sistema solare più dicinquecento pianeti e su questipotrebbe esserci la vita. Sullacostellazione di Orione, adesempio, è stata rilevata unamolecola molto simileall’ortica. Non è da escluderequindi che tra cinque odiecimila anni gli uomini e le

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donne si potranno traferire suun altro pianeta. Per tentare dicapire questo occorre avere unapproccio che guardi semprepiù avanti per essere prontialle innovazioni e al nonancora conosciuto.

Il professor Fabio Caporali havoluto sottolineare comel’incontro sulla figura diTeilhard possa costituire ilprologo per una proposta dilavoro. Teilhard infatti insegnaad avere un approcciotransdisciplinare, inglobando,in un’opera colossale, lascienza e la fede. È unoscienziato che piace perché dàgioia, ha un linguaggioaccattivante e narrativo, sacostruire affreschi cosmici congrande ottimismo e dàsperanza all’uomo.Al termine il Vescovo,monsignor Simone Giusti, hapresentato il programma

annuale degli eventi delProgetto Culturale e, nel trarrele conclusioni dell’incontro,ha affermato: «Noi, attraversouna serie di leggi, vediamo chel’universo non è caos ma ècosmo, e capiamo che la vita èun’opportunità che ci vienedata. Vogliamo una culturasempre più oggettiva e occorreper questo una scienza laica,che non si metta paraocchi mache studi tutti i fenomeni checircondano l’uomo. Maproprio tutti, anche quelli,apparentemente inspiegabili,che accadono spesso anche ainostri giorni».

Alice Carpentiere

Alla parrocchia dei Salesiani

Tra Stenone e Teilhard de Chardin un confronto arditoFamiglia,Comunicazioni,Cantiere Giovani

L’anno della fede apre a prospettive di riconciliazione tra ricercascientifica e teologia, per trovare una formulacomplementare per l’uomo moderno

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI4 novembre 2012 VII

Soli e vecchi:Livorno, quale futuro?

DI LUCA LISCHI*

ivorno: una cittàfragile perchésempre più vecchiae piena di persone

che vivono sole. Questa èla prima considerazioneche emerge dalla letturadei primi dati delcensimento 2011, ancoraprovvisori, per i definitivioccorrerà aspettare il2014.La popolazione rimanestabile rispetto al 2001ma nel contempoaumentano le abitazioni.Ne sono state contateoltre 70.000 per 156.914persone censite. Con unaumento in soli 10 annidi 4277 abitazioni. Ben2371 sono quelle cherisultano effettivamentevuote.Se rimaniamo stabili ègrazie agli stranieri chesono passati in soli 20anni da 958 a 8976.Sicuramente su livelliancora relativamentebassi rispetto ad altre areedella Toscana ma conuna età anagrafica cheaiuta a mantenerealmeno un minimopositivo il datopreoccupantedell’invecchiamento (1giovane ogni 2 anziani).Vivere più a lungo è unaconquista della nostrasocietà anche se vivere dipiù significasostanzialmente vivere dasoli e non sempre insalute e quindi con costisociali altissimi.I nuclei familiari Lefamiglie che hanno unsolo componentearrivano ad essere lamaggioranza con il32,26%, erano il 25,25%nel 2001! Se è pur veroche in esse sonoconteggiate anche quelleche vivono sole inseguito a separazionilegali (che ammontano a

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5114) a separazioni difatto (che sono 1435), adivorzi (se ne contano5191) o per sceltapersonale (vita da single)e anche quelle cheoptano per tale soluzioneper sfuggire a certeimposte fiscali, lamaggioranza ècomunque formata daanziani (solitamentedonne) che stanno dasoli nella loro abitazione.Il dato di una famigliasempre più parcellizzatae atomizzata deve farriflettere e impone sceltepiù coraggiose tendentirealmente a mettere lafamiglia al centro dellepolitiche sociali. Lalievissima crescitarispetto al 2001 dellafascia 0-4 anni e anche diquella di 0-14 anni èquasi totalmente dovutaalla presenza deglistranieri che con i lorofigli danno un piccolocontributo ad arginarequel suicidio

demografico che stacolpendo Livorno el’intero nostro Paese.La famiglia si stariducendo in modomacroscopico dalmomento che quellatipica degli anni ‘60-‘70formata da 4 persone alcensimento del 1991risultava essere quasi il21% del totale ed oggi si èridotta al 13%. In soloventi anni si è avuta unacontrazione dell’8%. E,viceversa, sono appuntoaumentate le famiglie diuna o al massimo duepersone checostituiscono oggi ben il62,70%.Tali cambiamentidemografici invitanonecessariamente albisogno di attuareriflessioni profonde per ilfuturo delle nostre città.A quali risultati portamantenere i giovani finoa oltre trent’anni infamiglia? Cosa implicanon favorire il loro

ingresso verso lacreazione di loro famigliein una età non troppoadulta? Le conseguenzesono evidenti e destanopreoccupazione dalmomento che siamo difronte ad una presenzadi soggetti sempre piùsoli e quindi poveri direlazioni, di affetti, dilegami solidi. Come èpossibile “mettere sufamiglia” se un Paese nonè amico della famiglia?Se una città non mette alprimo posto la famiglia e“ne riconosce i diritticome società naturalefondata sul matrimonio”(art. 29) . Se “laRepubblica (non)agevola con misureeconomiche e altreprovvidenze laformazione dellafamiglia” (art. 31Costituzione).E i giovani? Dareprospettive ai giovanisignifica aiutarli arimanere meno a lungo

parcheggiati nellaistruzione e formazione,a spronarli a trovare unlavoro (sono 7802 lepersone che risultanodisoccupate con unaprevalenza delle donne)avendo prima favoritooccasioni per lo svilupposociale ed economico. Edancora a creare lecondizioni per offrire sulmercato case accoglientinelle quali far crescere ifigli e a prezzi equi epossibili. A ritrovare labellezza dello stareinsieme ed essere solidalie generosi. Occorre un’iniezione di fiducia daproporre alle giovanigenerazioni, unaoperosità fondata su unasolidarietà che metta inmoto il voler bene allavita e quindi al futurodelle nostre città. Casa,lavoro famiglia: trepriorità assolute a cuidare urgentementerisposte concrete.Altrimenti le nostre cittàsaranno sempre piùricche di case abitate dapersone sole.

*docente all’Universitàdi Sociologia

dell’Educazione

La conferenzadell’Istoreco

IL CONCILIO TRACONTINUITÀ E SVOLTA

ella Sala Consigliare della Provincia l’I-storeco (Istituto storico della resistenza e

della società contemporanea) ha organizza-to un incontro sul Concilio Ecumenico Vati-cano II a cinquant’anni dal suo svolgimento.Catia Sonetti, direttrice dell’Istituto, ha volu-to subito precisare che l’organismo da lei di-retto non era impegnato solo nello studiodella Resistenza ma si proponeva anche diaffrontare tematiche contemporanee, eccoallora il motivo di esaminare un avvenimen-to storico come il Concilio, così come erastato affrontato l’argomento delle “stragi diStato”.L’iniziativa è stata introdotta da GianlucaDella Maggiore, collaboratore dell’Istituto,che ha evidenziato che l’incontro si propo-neva di condurre una riflessione sul Conci-lio, un evento che aveva prodotto effetti nonsolo per la Chiesa ma anche per la societàitaliana. Un Concilio -ha detto- volto a pro-porre un “aggiornamento” della Chiesa nel-l’intento di presentare il messaggio cristianoin modo consono alla mentalità dell’uomocontemporaneo. Il rapporto tra cattolicesi-mo e società civile è stato vissuto anche inquella “realtà complessa” che è stata Livornoche, nel tempo, aveva visto l’alternarsi tra unrigido conservatorismo e l’apertura al dialo-go. Emergono due particolari figure di Ve-scovi: Emilio Guano, un protagonista delConcilio, che partecipò alla stesura dellaGaudium et Spes e il suo successore AlbertoAblondi che grazie alla sua pastorale sinoda-le rivolta anche alla comprensione del terri-torio in una reciproca osmosi si sviluppò neldialogo e nell’apertura al mondo. Oggi l’at-tenzione per l’anniversario del Concilio èmolto alta, l’obiettivo -ha concluso DellaMaggiore- è allora quello di rileggerlo e dicostruire intorno ad esso un dibattito chetenga presente due interpretazioni: quelladella svolta epocale e quella della novità nel-la continuità.Su questo schema interpretativo ha svolto larelazione il professor Daniele Menozzi, Or-dinario di Storia Contemporanea alla Nor-male di Pisa, il Concilio –ha detto -mostradue ermeneutiche: quella della continuità equella della rottura. La continuità è espres-sione del governo della Chiesa mentre la rot-tura è propria a quegli ambienti legati aduna riforma radicale. Cosa intendeva fare Pa-pa Roncalli con il Concilio? Voleva condurreun aggiornamento ecclesiale per far compie-re un balzo in avanti alla Chiesa, di fronte aduna situazione di incapacità apostolica e diun linguaggio inadeguato all’uomo moder-no, una prospettiva largamente recepita dal-l’Assemblea ecumenica. Si sviluppò un di-battito tra una minoranza e una maggioran-za che, alla fine, trovò “una unanimità mora-le” dovuta all’intervento conclusivo di PaoloVI. Venne così approvato un testo -ha ribadi-to il relatore- “intrinsecamente contradditto-rio”. Da questo suo punto di vista il profes-sor Menozzi ha fatto alcuni esempi: sul con-cetto del rapporto Chiesa-società, la Gau-dium et Spes rivendica l’autonomia degli uo-mini che non può essere violata, ma questagiusta autonomia viene però ad essere limi-tata dalle norme morali. In merito al proble-ma della pace e della guerra, si ripete la tra-dizionale teologia della guerra giusta e sulconcetto di legittima difesa il Concilio nondà una risposta esauriente. Riguardo alle isti-tuzioni della vita collettiva si applica il con-cetto tradizionale secondo il quale tutti gliordinamenti politici son ammessi. La salva-guardia della dignità dell’uomo e dei suoidiritti fondamentali si rifanno all’uomo co-me immagine di Dio, ma i diritti sono dovu-ti anche alla loro costruzione durante il cam-mino storico dell’umanità, il Concilio -ha af-fermato- oscilla tra queste due posizioni. Inmerito alla “dichiarazione sulle libertà reli-giose” il Concilio dice che ogni uomo ha di-ritto di ricercare la verità libero da ogni coer-cizione ma se poi si concede allo Stato di tu-telare la verità di una sola salta anche la li-bertà da ogni coercizione. Il relatore si è mo-strato perciò molto critico sulle realizzazionidel Concilio che sono macchiate da una“contraddittorietà” di fondo. Bisogna allora-ha concluso- ripensare a quell’aggiorna-mento che si è realizzato solamente in parte. Il rapporto tra Chiesa cattolica e religioninon cristiane è stato trattato dalla professo-ressa Elena Mazzini dell’Università di Firen-ze, la relatrice non è stata presente ed il suointervento è stato letto da Catia Sonetti. E’stato illustrato il contenuto della “Nostra ae-tate” riguardo al rapporto tra Chiesa e Ebrai-smo, si è parlato delle origini cristiane del-l’antisemitismo, del successivo dialogo con-dotto da Giorgio La Pira e dal CardinaleAgostino Beha fino alla denuncia dell’antise-mitismo che nel 1998 si espresse chiaramen-te per “l’unità del genere umano”.

Gianni Giovangiacomo

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■ UN COMMENTO ai primi dati emersi dall’ultimo Censimento

L’INGRESSO DI DON CRISTIAN LEONARDELLI A VALLE BENEDETTA

Il coraggio di seguire Gesùna navata così popolatala chiesa di Valle

Benedetta non la vedeva datempo, ma il pomeriggio didomenica 28 ottobre, anchese sotto un cielo plumbeo, siaccingeva a diventare unagiornata particolare per iparrocchiani della chiesa disan Giovanni Gualberto acui la chiesa è intitolata el’arrivo dei fedeli sin dalleprime ore del pomeriggio,sottolineava l’eccezionalitàdell’evento che di lì a pocheore tutta la comunitàavrebbe vissuto.Nel brusio dell’attesa, allaparlata locale s’intrecciavanoaccenti di un dialetto a noimolto lontano.Quell’idioma parlato daalcuni fedeli della Val diNon, poco conosciuto allamaggioranza dei presenti,rappresentava la terra, l’aria,le montagne del piccolopaese trentino di Coredo,dove è nato don CristianLeonardelli: il nuovoparroco di Valle Benedetta.L’arrivo del giovanesacerdote significava ilpassaggio di consegne condon Renzo Vignocchi, coluiche per ben quarantaquattro

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anni aveva retto laparrocchia e che ora, perraggiunti limiti di età avevafatto un passo indietro.Come avviene in questecircostanze, il neo parrocoha ricevuto le chiavi dellaseicentesca chiesa dell’exConvento dei fratibenedettini, da parte delvescovo Simone Giusti, chenel corso della sua omelia,commentando il branoevangelico ha ricordato:«bisogna sapere seguireGesù, come ci ricorda ilcieco del Vangelo di oggi

che, una volta riacquistata lavista e vedendo nostroSignore, non ha esitato adabbandonare tutto ed aseguirlo. Ma Gesù ha anchedetto una frase moltoimportante: Và, la tua fede tiha salvato. La Fededimostrata da quel ciecodeve essere presente semprein tutti noi, infatti soloavendo Fede si superanomomenti turbolenti dellanostra vita terrena ma, unavolta superati si apriranno leporte della vita eterna cheattende ognuno di noi, basta

volerlo».Per sottolineare meglio ilbrano evangelico di Marco,mettendo in evidenza unsignificato particolare ancheper i sacerdoti, monsignorGiusti ha così proseguito«l’abbandono dei propriaveri è la fondamentalescelta per il sacerdozio a cuii prescelti, rinunciano allecose terrene, per poterseguire alla testa del propriogregge, Colui che è via,verità e vita».Sentimenti di gioia ecommozione hanno fatto dasfondo al saluto di Daniela,una giovane mamma diValle Benedetta, che a nomedei parrocchiani haformulato parole diapprezzamento per il lavorosvolto da don Renzo el’augurio di un serenocammino per don Cristian,che nella circostanza avevavicino i suoi genitori etantissimi amici trentini che,per meglio festeggiarlo nelcorso della celebrazioneeucaristica, lo hanno avvoltocon i canti della corale diCoredo, giunta dalla suaterra appositamente per lui.

Roberto Olivato

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI4 novembre 2012VIII