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Numero 11/2013

Comunicato stampa dal 14/11/2013 al 16/12/2013

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Mondo INPS

Ced, inquadramento Inps valutato caso per caso(messaggio n. 18413/2013)

I titolari di imprese che svolgono attività di elaborazione dati (i cosiddetti Ced) non sempre sono iscrivibili alla gestione commercianti. Ai fini dell'inquadramento previdenziale, infatti, occorre distinguere le aziende che si limitano a elaborare dati da quelle che offrono anche servizi di consulenza. Lo precisa l'Inps nel messaggio n. 18413/2013.

Conguagli accelerati per il tfrIn caso di solidarietà e cigs quote recuperate entro l'anno

(messaggio n. 18092/2013)

Conguagli sprint per il Tfr. In caso di contratti di solidarietà difensivi con assistenza di cigs, infatti, le imprese possono recuperare le quote di Tfr a carico della cassa integrazione entro l'anno solare di conclusione del predetto contratto di solidarietà, senza dover attendere la cessazione del rapporto dei lavoratori interessati. Lo stabilisce l'Inps nel messaggio n. 18092/2013 condiviso dal ministero del lavoro, sciogliendo a distanza di quattro anni la riserva del messaggio n. 9468/2009 formulato in merito ai nuovi obblighi di versamento del Tfr al fondo tesoreria o alla previdenza integrativa.

Rifinanziata la cassa in deroga(messaggio n. 18131/2013)

Rifinanziati gli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2013. Con il messaggio n. 18131/2013 l'Inps dà il via libera all'utilizzo di ulteriori 287.741.250 euro per il pagamento della cig e mobilità, a seguito dell'assegnazione delle ulteriori risorse da parte dei decreti n. 76722/2013 per 500 milioni di euro a valere sul fondo sociale per l'occupazione e la formazione e n. 76773/2013 per 287.741.250 euro a valere sui fondi strutturali.

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Più facile presentare le domande di Aspi e mini Aspi(messaggio n. 18702/2013)

Più facile presentare la domanda di Aspi o mini Aspi. Dal 18 novembre sono operative, online, le nuove procedure che consentono di utilizzare la nuova modulistica Inps (SR134 e SR133), la quale include la dichiarazione d'immediata disponibilità al lavoro (Did) che prima andava fatta presso i centri per l'impiego. L'ha reso noto l'Inps con il messaggio n. 18702/2013. La novità riguarda uno dei requisiti per il diritto alla nuova indennità di disoccupazione Aspi e mini Aspi, ossia lo stato di disoccupazione (gli altri requisiti sono un anno di contribuzione ridotto a 13 settimane per la mini Aspi; e due anni d'iscrizione all'Inps ma solo per l'Aspi). Ai sensi del dlgs n. 181/2000 lo stato di disoccupazione è comprovato dalla presentazione dell'interessato presso il servizio competente in ragione del suo domicilio, cui l'interessato deve rendere una dichiarazione attestante l'eventuale attività di lavoro svolta in precedenza nonché l'immediata disponibilità a svolgere attività lavorativa. Al fine di semplificare l'erogazione delle indennità (Aspi e mini Aspi) la riforma Fornero ha previsto la facoltà, per il lavoratore disoccupato, di rilasciare all'Inps la predetta dichiarazione al momento di presentazione della domanda dell'indennità (art. 4, comma 38, della legge n. 92/2012. Con circolare n. 154/2013 l'Inps ha illustrato la novità spiegando di avere aggiornato la modulistica per le richieste di Aspi (SR134) e mini Aspi (SR133), di aver implementato la procedura per la presentazione della domanda in via telematica da parte dei cittadini, Patronati e Contact center integrato, nonché di aver sospeso la decorrenza del termine di presentazione delle predette domande (che è di due mesi per entrambe le prestazioni) tra la data di pubblicazione della circolare (28 ottobre) e il 30 novembre 2013.

Piccola mobilità in stalloStop alle verifiche sugli incentivi ai datori

(messaggio n. 18639/2013)

Stop alle verifiche sugli incentivi alla piccola mobilità. Per adesso, infatti, l'Inps blocca i controlli e, soprattutto, non richiede ai datori di lavoro il rimborso dei benefici eventualmente fruiti nonostante la mancata proroga dell'agevolazione per l'anno 2013.Lo stabilisce nel messaggio n. 18639/2013, con una decisione però solamente provvisoria in attesa di “definitivi chiarimenti ministeriali”.

Le mamme in pensione primaAnticipo fino a un anno per chi è nel sistema contributivo

(messaggio n. 18730/2013)

Le lavoratrici madri che maturano la pensione di vecchiaia nel sistema contributivo e coloro che scelgono il criterio di calcolo contributivo e che quindi possono anticipare l'uscita dal lavoro fino a un anno, devono fare i conti con i nuovi limiti anagrafici stabiliti dalla riforma Fornero. Lo precisa l'Inps nel messaggio n. 18730/2013, con il quale l'ente risponde ad alcune richieste di chiarimenti sull'argomento pervenute dai propri uffici periferici.

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L'avviso Inps lo porta il messoComuni in campo se la raccomandata non va a buon fine

(messaggio n. 18947/2013)

L'Inps arruola i comuni per notificare gli avvisi di addebito. In caso di mancata consegna tramite Postel, infatti, l'istituto previdenziale tenterà la notifica tramite Pec e, se non risulta disponibile un indirizzo di posta elettronica certificata, si rivolgerà agli enti locali affinchè procedano alla notifica tramite messo comunale. Lo stabilisce l'Istituto nel msg. n. 18947/2013 del 22 novembre, disciplinando modalità alternative di notifica degli avvisi di addebito che finora sono stati inviati esclusivamente tramite il canale postale (raccomandata a/r).

Congedi straordinari allargati ai parenti di terzo grado(circolare n. 159/2013)

Il congedo straordinario di durata non superiore a due anni, previsto dall'articolo 42, comma 5 del decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2001, per assistere una persona disabile in situazione di gravità, può essere chiesto, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti degli altri soggetti che prioritariamente ne hanno titolo, anche da parenti e affini entro il terzo grado purchè conviventi con la persona disabile.Lo ha comunicato l'Inps con la circolare n. 159 del 15 novembre 2013.Con l'estensione anche ai parenti o affini entro il terzo grado del diritto a fruire del congedo straordinario, l'istituto di previdenza sociale ha opportunamente provveduto a coprire il vuoto normativo che si era venuto a creare a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 2013/2013 con la quale i giudici della Consulta avevano dichiarato l'illegittimità costituzionale del citato comma 5 nella parte in cui non include nel novero dei soggetti legittimati a fruire del congedo ivi previsto il parente o l'affine entro il terzo grado convivente con la persona disabile.

Abc sulle pensioni di vecchiaiaOccorrono almeno 20 anni di copertura contributiva

Il periodo transitorio (2012-2024)Sesso Requisiti Anno di decorrenza

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024

UOMINI

Quota 86 87 88 89 90 91 92 92

Etàminima

65 65 65 65 65 66 66 67

Anzianitàminima

20 20 20 20 20 20 20 20

DONNE

Quota 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 92 92

Età minima

61 61 62 62 63 63 64 64 65 65 66 66 67

Anzianità minima

20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20

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Inserimenti rosa, sgravi al viaSconti contributivi oltre il 25% sulle assunzioni di donne

(circolare n. 166/2013)

Via libera ai super incentivi sui contratti d'inserimento rosa. Nella circolare n. 166/2013 l'Inps detta le istruzioni per gli sgravi contributivi superiori al 25% spettanti sulle assunzioni di donne fatte dal 2009 al 2012. E' l'ultimo appuntamento: dal 1° gennaio 2013 il contratto è stato abrogato dalla riforma Fornero. I territori agevolati appartengono alle regioni Veneto, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, nonché Sardegna limitatamente agli anni 2009 e 2010 e Lazio con esclusione dell'anno 2012.Per il recupero degli sconti contributivi c'è tempo fino al 16 marzo.

Denunce Inps solo con delegaDal 1°gennaio scatta l'obbligo per la gestione separata

Stop alle denunce contributive alla gestione separata Inps da parte di consulenti senza delega. Scade a fine anno infatti il periodo transitorio (iniziato il 7 agosto), durante il quale è stato ancora possibile operare in deroga alle regole che prevedono l'obbligatorietà della delega per effettuare le denunce all'Inps per conto di terzi soggetti assistiti professionalmente. Dal prossimo 1° gennaio, pertanto, i soggetti non delegati non potranno più inviare l'Emens per la gestione separata.

Il Tfr ai fondi anche durante il contratto di solidarietà(messaggio n. 18092/2013)

Le aziende possono recuperare le quote di Tfr connesse alla retribuzione persa dai lavoratori alla conclusione del periodo di vigenza del contratto di solidarietà assistito dalla Cigs (L.863/84). Questo il contenuto del messaggio n. 18092 dell'8 novembre 2013 diramato dall'Inps.

Risarcito il termine irregolare

Legittimo i risarcimento sui contratti a termine irregolari. La liquidazione dell'indennità compresa tra 2,5 e 12 mensilità introdotta dal collegato lavoro (legge n. 183/2010) non contrasta con le norme Ue sul contratto a termine (direttiva 199/70), consentendo un diverso risarcimento rispetto a quello spettante ai lavoratori a tempo indeterminato illegittimamente licenziati. A stabilirlo è la Corte Ue, nella sentenza alla causa C-361/12 promossa dal tribunale di Napoli in relazione a un dipendente delle Poste.

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Tredicesima, non in mobilitàLa mensilità aggiuntiva è compresa nell'indennità Inps

(circolare n. 166/2013)

La tredicesima fa la busta paga più pesante a Natale. In occasione delle festività natalizie, infatti, le imprese devono corrispondere ai dipendenti la gratifica natalizia, appunto la tredicesima mensilità, trattandosi infatti della corresponsione di una vera e propria mensilità in più di stipendio nell'anno solare. Sul calcolo della tredicesima però incidono le assenze, la malattia, gli infortuni, i congedi e, in alcuni casi, anche le sospensioni del lavoro, che sono sempre più ricorrenti con il perdurare della crisi economica.Tanti lavoratori in mobilità, per esempio, non percepiranno la mensilità aggiuntiva in quanto già compresa nell'indennità mensile erogata dall'Inps. Ecco che cosa bisogna sapere.

Assenze e tredicesimaAssenze utili a maturarela tredicesima

Assenze non utili a maturarela tredicesima

- congedo matrimoniale - malattia e infortunio (nei limiti di tempo relativi alla conservazione del posto previsti dal contratto)- ferie-permessi retribuiti-astensione obbligatoria per maternità- riposi giornalieri per allattamento- preavviso non lavorato e sostituito dalla corrispondente indennità

- malattia e infortunio oltre i limiti di tempo relativi alla conservazione del posto previsti dal contratto- sciopero- assenze ingiustificate- permessi non retribuiti- aspettativa e permessi senza retribuzione (a qualsiasi titolo richieste)- astensione facoltativa post-partum- permessi per malattia bambino di età inferiore a 8 anni- sospensione dal lavoro per provvedimenti disciplinari- servizio militare

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Inail

L'Inail integra le istruzioni sulle prestazioni agli inabiliIl rimborso dei farmaci si estende oltre il 2012

Il rimborso delle spese per l'acquisto di medicinali resterà possibile anche per gli anni successivi al 2012. Lo ha precisato l'Inail, così integrando la circolare n. 56/2013 (si veda ItaliaOggi del 21 novembre) che ha fissato la data di decorrenza della nuova prestazione, e aggiungendo inoltre di non escludere la possibilità di miglioramenti al termine della sperimentazione.

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Trasferte, la copertura è a 360°Lavoratori assicurati per eventi infortunistici in itinere

Copertura Inail a 360° per i lavoratori in missioni o trasferte. In questi casi, infatti, i lavoratori sono coperti per tutti gli eventi infortunistici, dal momento in cui lasciano la dimora abituale fino a quello del rientro in essa, compresi gli incidenti nel tragitto per andare in albergo e quelli accaduti nella stanza d'albergo. Peraltro, in questi casi l'evento sarà trattato come ordinario infortunio, ossia come se fosse capitato in attualità di lavoro, e non come un infortunio in itinere.

Gli adempimentiIn caso d'infortunio il lavoratore ha l'obbligo:- di informare immediatamente il proprio datore di lavoro di qualsiasi infortunio gli sia capitato, anche se di lieve entità, altrimenti perde il diritto all'indennità per i giorni precedenti a quello in cui il datore di lavoro ha avuto notizia dell'infortunio;- di presentare subito al datore di lavoro il primo certificato medico e gli eventuali successivi.In caso d'infortunio il lavoratore ha l'obbligo:- se l'infortunio non è guaribile entro tre giorni, di inviare la denuncia entro due giorni all'Inail e all'autorità di pubblica sicurezza, con accluso il certificato medico originale. In caso di inerzia del datore di lavoro, il lavoratore può denunciare egli stesso l'infortunio;- di pagare per intero la giornata in cui è avvenuto l'infortunio nonché il 60% della retribuzione, salvo migliore trattamento previsto dal contratto di lavoro, per i successivi tre giorni di astensione.

Autoliquidazione al countdownIn arrivo il modello per i premi assicurativi 2013-14

Conto alla rovescia per l'autoliquidazione premi assicurativi 2013/2014. Come avviene ogni anno, l'Inail sta per inviare ai datori di lavoro il modello 20SM per comunicare loro la classificazione dell'impresa ai fini tariffari, nonché il riepilogo storico sull'andamento infortunistico. Questi dati e informazioni, inviati via pec ma consultabili e prelevabili anche sul sito internet dell'Inail (www.inail.it), serviranno al calcolo dell'importo del premio da versare per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei lavoratori, il cui appuntamento è fissato per il 16 febbraio 2014 (ma ci sarà un giorno in più a disposizione: cadendo di domenica il termine slitta al lunedì successivo 17 febbraio).

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Ministero del Lavoro

Sull'orario multe senza scontiLa violazione dell'autotrasportatore si paga per intero

(circolare 19442/2013)

Senza sconti le violazioni all'orario di lavoro degli autotrasportatori. Infatti, nonostante interessino i tempi di guida e riposo, poiché le sanzioni sono disciplinate autonomamente senza rinvio al codice della strada, a esse non si può applicare la riduzione del 30% prevista se il pagamento è effettuato entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notificazione. Lo precisa il ministero del lavoro nella lettera circolare n. 19442/2013 illustrando la novità del pagamento in misura ridotta delle multe autostradali nel particolare caso di infrazioni commesse da autotrasportatori.

Interpreti, intermittente vietato(interpello n. 31/2013)

Interpreti e traduttori non possono essere occupati presso scuole o istituti di lingue con contratti di lavoro intermittenti. Le due figure, infatti, non sono assimilabili alla categoria professionale degli “interpreti alle dipendenze di alberghi o di agenzie di viaggio e turismo”, prevista al n. 38 del rd n. 2657/1923 che individua i casi di ricorso al contratto di lavoro a chiamata.Lo precisa il ministero del lavoro nell'interpello n. 31/2013 in risposta a un quesito avanzato dal consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro.Tuttavia, aggiunge la nota del ministero guidato da Enrico Giovannini, è possibile ovviare al divieto se l'attività sia autorizzata dalla contrattazione collettiva di settore ovvero in caso di instaurazione del rapporto di lavoro con soggetti di età inferiore a 25 anni o superiore a 55 anni (con soggetti in possesso di tale età il lavoro a chiamata è instaurabile incondizionatamente).

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Paga Enasarco l'agente all'estero fino a due anni(interpello n. 32/2013)

C'è obbligo di iscrizione all'Enasarco per l'agente che svolge attività all'estero per una durata non superiore a 24 mesi. Lo precisa il ministero del lavoro nell'interpello n. 32/2013.

Cassa in deroga massimo per 12 mesi in un biennio

Durata massima di 12 mesi in un biennio (ma “mobile”, non “solare”), con un tetto che sarà valido per tutte le regioni. E' quanto prevede il decreto interministeriale sui nuovi parametri per la concessione della cassa integrazione in deroga, un giro di vite che scatterà dal 2014.

Il chiarimento del ministero sugli obblighi in materia di salute e sicurezza del lavoro

Formazione secondo mansioneAggiornamento in caso di trasferimento del lavoratore

(nota prot. n. 20791/2013)

La formazione segue le mansioni. Infatti, per verificare se ai fini della sicurezza sul lavoro ricorre l'obbligo dell'aggiornamento della formazione del lavoratore in caso di trasferimento, il datore di lavoro deve considerare se tale aggiornamento formativo si rende necessario in considerazione di un eventuale deficit informativo derivante dal mutato contesto lavorativo in cui lo stesso lavoratore si trova a operare. Lo precisa il ministero del lavoro nella nota protocollo n. 20791/2013.

Tutte le entrate nel nuovo IseeDiventano rilevanti anche i redditi fiscalmente esenti

Via libera al nuovo riccometro. Nel corso del consiglio dei ministri del 3 dicembre, infatti, è stato firmato il dpcm di riforma dell'Ise e dell'Isee, i due principali indicatori di ricchezza delle famiglie sulla base dei quali vengono erogati servizi e prestazioni agevolate. Diverse le novità, a cominciare dai redditi rilevanti con l’inclusione di quelli esenti da imposte (che oggi sono fuori), mentre sulla componente del patrimonio la modifica tocca il calcolo del valore degli immobili: andrà determinato sulla base dell’Imu, più cara rispetto all’attuale Ici. Per la messa in opera del nuovo regime, tuttavia, ci sarà da aspettare del tempo e soprattutto gli ulteriori adempimenti che vedono l’approvazione di una nuova Dsu (la dichiarazione sostitutiva unica per fornire i dati utili al calcolo) con apposito decreto entro 90 giorni dall’entrata in vigore del dpcm e l’adeguamento delle tariffe da parte degli enti erogatori entro 30 giorni dall’approvazione della nuova Dsu (in mancanza, il rischio è lo stop a tutti i servizi e prestazioni agevolate). Ise e Isee. La riforma conserva l’impianto originario del riccometro in vigore dal 2008, prevedendo come ora due principali indicatori: l’Ise, l’indicatore di ricchezza dell’intero nucleo familiare il cui valore è pari alla somma dei valori di reddito e patrimonio (immobiliare e mobiliare) di ciascun componente il nucleo familiare; l’Isee, l’indicatore di ricchezza di ogni singolo componente il nucleo familiare, il cui valore è dato dal rapporto tra l’Ise e un coefficiente prestabilito per legge (i coefficienti sono nella tabella «scala di equivalenza» anch’essa nuova e allegata al dpcm). Le novità essenziali invece sono contenute negli elementi e nei criteri di calcolo delle singole componenti sia di reddito che di patrimonio, utili a determinare gli indicatori.

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Collaboratori a progetto, al via le richieste per l'una tantum

Conto alla rovescia per le richieste della nuova “indennità di disoccupazione” per i collaboratori a progetto. Scade a fine anno il primo appuntamento con la c.d. una tantum, introdotta dalla riforma Fornero a favore dei co.co.pro. che restino privi di occupazione.Sono interessati i collaboratori che nel 2012 hanno operato in regime di mono-committenza, conseguendo un reddito lordo ai fini Irpef non superiore a 20 mila euro, e che siano rimasti disoccupati per almeno due mesi. Le domande si presentano entro il prossimo 31 dicembre e conviene premunirsi per tempo perchè la disciplina è di scarsa semplicità.

Gli adempimentiAttenzioneai riferimentitemporali

- Per “anno di riferimento” si intende l'anno in cui il collaboratore matura il requisito contributivo di una mensilità (almeno) di contributi presso la gestione separata Inps e presenta la domanda per la prestazione in oggetto (per la prossima scadenza: anno 2013)- per “anno precedente” si intende solo ed esclusivamente l'anno solare immediatamente precedente quello di “riferimento” (per la prossima scadenza: anno 2012)

I requisitiper fare domanda

Requisiti maturati nell'anno 2012 (“anno precedente”):- aver operato in regime di mono-committenza (1);- aver conseguito un reddito lordo complessivo Irpef non superiore a 20 mila euro (considerando solo il reddito da collaboratore);- aver avuto un periodo di disoccupazione ininterrotto di almeno due mesi;- avere accreditate almeno tre mensilità presso la gestione separata Inps.Requisiti maturati nell'anno 2013 (“anno di riferimento”):- aver accreditato almeno una mensilità presso la gestione separata Inps

Il termine La domanda si presenta:- entro il 31 dicembre 2013, in via ordinaria;- entro il 31 gennaio 2014, esclusivamente nel caso in cui il requisito di contribuzione (almeno 1 mese) venga maturato a dicembre 2013

1. La mono-committenza va riferita al “committente”, il quale deve essere unico (e lo stesso) anche in presenza di più rapporti di collaborazione. Pertanto il requisito sussiste anche se nel corso del 2012 il collaboratore abbia avuto più rapporti di collaborazione, purchè con lo stesso committente.

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Lavoro: irregolari metà delle aziende ispezionate(Comunicato stampa Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 29/11/2013)

In aumento lavoro nero, finte collaborazioni e partite IVA: così il Ministero del lavoro sintetizza i dati recentemente divulgati inerenti l'attività ispettiva. Dal punto di vista finanziario, inoltre, le sanzioni per le irregolarità riscontrate ammontano complessivamente a 78,1 milioni di euro, con una diminuzione di circa 13 milioni di euro (-14,2%) rispetto all'anno precedente.Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali comunica i risultati dell'attività di vigilanza sulla mancata applicazione delle norme previdenziali e della prevenzione e sicurezza sul lavoro. Infine, sottolinea il Ministero del Lavoro, nonostante gli irrigidimenti previsti dalla legge 92 del 2012, si riscontra un aumento delle “riqualificazioni” dei rapporti di lavoro, che avvengono nel caso in cui l'ispettore giudica diversamente un rapporto di lavoro, sia dipendente sia autonomo, come nel caso delle collaborazioni a progetto non genuine e delle false partite Iva.

Durc negato, c'è la franchigiaDurante lo stop fino a scadenza vale il vecchio documento

(interpello n. 33/2013)

Stop al Durc, ma con franchigia. In caso di violazioni che comportano la pena del mancato rilascio del Durc per un determinato periodo di tempo (variabile dai 3 ai 24 mesi), l'impresa non può per tutto questo periodo fruire dei benefici normativi e contributivi (per esempio, sgravi su assunzioni incentivate). Tuttavia, se l'impresa è già in possesso di Durc, lo stop dei benefici opererà dalla scadenza del periodo di validità del predetto Durc (120 giorni dal rilascio). Lo precisa, tra l'altro, il ministero del lavoro nell'interpello n. 33/2013.

Ok per la ristrutturazione del debitoTicket mobilità, esenzione ampia

(interpello n. 34/2013)

Le imprese che hanno sottoscritto un accordo di ristrutturazione del debito non devono versare il contributo d'ingresso per i lavoratori collocati in mobilità, perchè l'ipotesi introdotta nella legge fallimentare è assimilabile al concordato preventivo. Lo precisa nell'interpello n. 34/2013 il ministero del lavoro, in risposta a un quesito del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro.

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Proroga per il prospetto disabiliLe informazioni sugli obblighi di assunzione entro il 15/2

(nota protocollo 16522/2013)

Più tempo per il prospetto disabili. Slitta al 15 febbraio (dal 31 gennaio) il termine per l'invio delle informazioni relative agli obblighi occupazionali per l'anno 2013.Lo stabilisce il ministero nella nota protocollo n. 16522/2013, spiegando la necessità della proroga in considerazione delle novità sulle sospensioni degli obblighi (cig, mobilità, ecc.) apportate alla modulistica e che hanno richiesto l'aggiornamento della procedura telematica che sarà operativo soltanto dalle ore 19 del prossimo 10 gennaio.

Quando non c'è obbligo di assunzione- Cassa integrazione guadagni (ordinaria, straordinaria e in deroga)- Contratto di solidarietà- Fondo di solidarietà di settore- Assunzioni di soggetti percettori di sostegno al reddito- Mobilità

Dimissioni, modulo ad hoc(nota protocollo 21490/2013)

Chi si dimette dal lavoro dovrà dichiarare anche l'età del figlio, l'eventuale incentivo all'esodo e le modalità flessibili di svolgimento del rapporto di lavoro (part-time). Lo richiede il nuovo modello di dichiarazione della lavoratrice madre o del lavoratore padre che chiudono il rapporto di lavoro per dimissioni o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, approvato dal ministero del lavoro, e che entrerà in uso dal prossimo 1° gennaio.Lo rende noto lo stesso ministero nella nota protocollo n. 21490/2013.

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Sentenze

Registrazione di telefonate e licenziamento(sentenza n. 26143/2013)

Con sentenza n. 26143 del 21 novembre 2013, la Cassazione ha affermato la legittimità di un provvedimento di licenziamento adottato da un'azienda ospedaliera nei confronti di un lavoratore che, violando il principio di riservatezza, aveva registrato le telefonate di colleghi, senza che gli stessi ne fossero a conoscenza, pur se tale condotta era finalizzata a provare una situazione di mobbing.

Niente licenziamento per “file sharing”L'azienda deve dimostrare di aver subito un danno per le azioni del dipendente

(sentenza n. 26397/2013)

Installare un programma per scaricare gratis musica e film nel computer aziendale non è un'azione così grave da giustificare il licenziamento. Neppure se il lavoratore nega, malgrado l'evidenza, di aver messo nel pc aziendale il software in condivisione.Secondo la Corte di Cassazione (sentenza 26397 del 26/11/2013), la violazione della policy aziendale non fa scattare il licenziamento a meno che la società non dimostri di aver subito un danno a causa del comportamento contestato al dipendente.

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Congedo straordinario a 360°

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Platea di beneficiari fino al terzo grado di parentela(sentenza n. 203/2013)

Più ampia la platea di beneficiari del congedo straordinario. Comprende infatti i parenti e gli affini entro il terzo grado conviventi della persona con grave disabilità. La novità, stabilita dalla sentenza n. 203/2013 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità l'art. 42, comma 5, del dlgs n. 151/2001 (T.u. maternità), è stata spiegata dall'Inps (circolare n. 159/2013) che, peraltro, ha avvitato il riesame delle richieste di permesso presentate e rigettate in virtù del precedente divieto entro il termine di prescrizione della relativa indennità (vale a dire entro un anno dal giorno dopo la fine del periodo indennizzabile).

Non c'è obbligo di reperibilità per i dipendenti in ferie(sentenze n. 27055 e 27057/2013)

La Cassazione blinda il posto di lavoro per i dipendenti che sono in ferie e per le neo spose durante il primo anno di nozze. Con due sentenze depositate il 3 dicembre 2013 i giudici, spostandosi su campi diversi, annullano altrettanti licenziamenti bollandoli come illegittimi. Gli appigli legislativi per giustificare la pretesa erano individuati nell'articolo 23 del Ccnl di comparto e nell'articolo 18 del Ccnl. Il primo, secondo l'ente ricorrente, inseriva tra i doveri del dipendente anche quello di “comunicare all'amministrazione la propria residenza e, ove non coincidente, la dimora temporanea nonché ogni successivo mutamento delle stesse”. Mentre l'articolo 18 consentirebbe di interrompere o sospendere il periodo di vacanza quando questa è già in atto. Ma la Cassazione invita a leggere correttamente le norme invocate. Non c'è dubbio che il datore debba essere informato del luogo in cui inviare le comunicazioni al suo dipendente, ma il diritto non si estende ai periodi di ferie, che sono un bene costituzionalmente tutelato. Decisamente male interpretato anche l'articolo 18. Anche in questo caso è vero che il datore, per esigenze organizzative, può modificare i periodi di ferie ma deve farlo, con un congruo preavviso, prima che queste abbiano inizio. La norma invocata specifica il diritto al rimborso delle spese documentate del viaggio interrotto per motivi di servizio, ma non fa alcun riferimento alle modalità con cui l'interruzione può essere adottata.Al contrario la giurisprudenza ha affermato il dovere di una comunicazione tempestiva ed efficace prima che il lavoratore abbia fatto le valige, momento dal quale cessa ogni obbligo di reperibilità.Un'altra lancia contro i licenziamenti, in questo caso discriminatori, la Cassazione la spezza in favore delle neo spose (sentenza 27055). Il divieto di licenziare la lavoratrice che ha detto sì vale per l'intero anno delle nozze. Nè il licenziamento, se avviene in periodo “sospetto”, può essere giustificato da ragioni di ristrutturazione e di ridimensionamento dell'organico, essendo la deroga al divieto ammessa solo in caso di cessazione dell'attività dell'azienda.

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Agenzia delle Entrate

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Tfr, acconto fiscale in scadenzaVa versata la prima rata dell'imposta sostitutiva (11%)

Alla cassa per versare l'acconto fiscale sui rendimenti del Tfr dei dipendenti. Scade il prossimo 16 dicembre, infatti, il termine per pagare l'anticipo di tasse dovute dai lavoratori sul “guadagno” (il rendimento) derivante dal proprio trattamento di fine rapporto nelle casse aziendali. Una tassazione peraltro ridotta perchè al posto dell'ordinaria Irpef sui rendimenti si paga un'imposta sostitutiva di misura pari all'11%.

Per il saldo arrivederci a febbraio 2014Il prossimo appuntamento concerne la tassazione dei rendimenti del tfr e il versamento della relativa imposta sostitutiva.

Premiati gli stipendi più bassiLo sgravio Irpef massimo va da 1.840 a 1.880 euro

Il cuneo fiscale premia gli stipendi più bassi, attraverso la rimodulazione delle fasce reddituali di detrazione. Per i lavoratori dipendenti, ma anche per gli assimilati (co.co.co., soci di cooperative, borse di studio, sacerdoti, ecc.) lo sgravio Irpef teorico massimo sarà pari a 1.880 euro e non più a 1.840: ciò significa, di fatto, un leggero ampliamento della no tax area dagli attuali 8.000 a 8.174 euro annui. Ma è nella fascia reddituale immediatamente successiva che arrivano le novità principali: oggi ai lavoratori con reddito complessivo compreso tra 8 mila e 15 mila euro spettano 1.338 euro fissi più una quota di detrazione variabile che diminuisce all'aumentare dell'imponibile. In futuro la “base” verrà dimezzata (669 euro), ma la quota accessoria sarà più favorevole. E' quanto prevede il maxiemendamento del governo alla legge di stabilità 2014, che conferma la proposta di modifica di alcuni senatori Pd approvata in commissione (prima firmataria Rita Ghedini). Stop, quindi, alla detrazione di partenza di 1.520 euro ipotizzata dall'esecutivo nella bozza iniziale del ddl. L'effetto concreto, secondo le prime simulazioni, sarà quello di garantire aumenti in busta paga fino a 220 euro all'anno a chi guadagna tra i 15 e i 18 mila euro.La disposizione riconosce un bonus aggiuntivo di detrazione Irpef nella fascia tra 23-28 mila euro, la cui misura varia in ragione del reddito complessivo dichiarato.

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Il Cud 2014 è a prova di errori

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Più spazio a detrazioni e previdenza complementare

Pronti i modelli Cud e 770 Semplificato per l'anno 2013. Sul sito internet dell'Agenzia delle entrate (sezione “modelli in bozza”) sono state pubblicate ieri le bozze dei modelli da utilizzare nel 2014 con le relative istruzioni. Il primo servirà ai datori di lavoro a certificare ai fini fiscali e contributivi i redditi di lavoro dipendente e assimilato erogati nel corso del corrente anno; il secondo servirà ai sostituti d'imposta per comunicare alla stesa Agenzia delle Entrate i dati fiscali relativi alle ritenute operate sempre nel corrente anno.Nuovi campi per le detrazioni fiscali, per le addizionali comunali e per lo stop dei versamenti in Sardegna le principali novità.

Modelli al restylingNuovo volto al Cud 2014 ...

- Nuova veste grafica, istruzioni più semplici e una copertina con un indice dettagliato per facilitarne la lettura. Continuano a trovare spazio alcune agevolazioni, come l'abbattimento della base imponibile dei redditi erogati ai ricercatori, alle lavoratrici e ai lavoratori che rientrano in Italia dopo aver effettuato esperienze culturali e professionali maturate all'estero e l'assoggettamento a imposta sostitutiva delle somme erogate per l'incremento della produttività.- Arriva nel Cud 2014 una nuova annotazione con la quale il sostituto comunica al dipendente, con rapporto di lavoro a tempo inferiore all'anno solare, di aver applicato le detrazioni per carichi di famiglia solo per il periodo nel quale si è svolto il rapporto di lavoro.- Ampliata la sezione dedicata alla previdenza complementare. Le informazioni aggiuntive saranno utili ai lavoratori, i cui dati previdenziali siano riportati in più Cud non conguagliati, per evitare il commettere errori durante la compilazione della dichiarazione dei redditi.- Maggiore detraibilità, con l'aliquota che passa dal 19% al 24%, per le erogazioni liberali a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus).Entra in scena anche un'altra nuova detrazione al 19% per le erogazioni liberali al fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.

… e per il 770 Semplificato- Il nuovo modello per il 2014 presenta nuovi campi nella Comunicazione dati certificazioni lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi. Inoltre, il prospetto SS fa spazio alle addizionali comunali di compartecipazione all'Irpef applicate sulle somme percepite in relazione all'esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche. Tra le novità anche l'inserimento di nuovi campi per gestire l'ipotesi in cui il Fondo di Tesoreria dell'Inps eroghi il Tfr accantonato a partire dal 2007 e l'indicazione delle casistiche nelle quali il sostituto d'imposta non è tenuto a trasmettere i prospetti ST, SV e/o SX.

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Riforma del lavoro

Professionisti fuori dalla Cig

Professionisti discriminati. La riforma degli ammortizzatori sociali in deroga (cassa integrazione e mobilità), infatti, prevede che i trattamenti si applichino esclusivamente ai lavoratori dipendenti di “imprese”, escludendo in questo modo per il 2014 i dipendenti degli studi professionali (che non sono invece “imprese”), a differenza di quanto previsto per l'anno in corso. A stabilirlo è lo schema di decreto per il riordino dei fondi destinati alla Cassa integrazione in deroga per il 2014.

Il Cup scrive a GiovanniniLevata di scudi contro l'esclusione dei professionisti dalla Cassa integrazione in deroga per i loro dipendenti. Il Comitato unitario delle professioni, infatti, dopo aver appreso della disposizione nella bozza del decreto che ridisegna i criteri di accesso per la Cig in deroga (si veda ItaliaOggi del 5 dicembre), ha scritto al ministro del lavoro Enrico Giovannini.“Sarebbe un gravissimo errore non ricomprendere questo comparto che, anche in un periodo di crisi, continua a garantire il 15% del pil con un indotto occupazionale di 3,9 milioni di persone”. “Se la notizia fosse confermata”, scrive la presidente Marina Calderone, “non le nascondo lo sconcerto misto a preoccupazione per il momento storico in cui si collocherebbe questo provvedimento”.

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Varie

Pos negli studi, vale 2 miliardiUn costo per i professionisti. Un business solo per le banche

L'introduzione del sistema di pagamento con carte di debito, anche per gli studi professionali, frutterà al sistema creditizio un utile di oltre due miliardi di euro all'anno.Sono questi i dati che emergono dall'indagine dell'Osservatorio della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, che ha analizzato i dati macroeconomici dei movimenti bancari medi in quest'ultimi anni. Da detta analisi emerge un dato sconfortante nel momento in cui si parla di spending review e diminuzione dei costi ad ogni livello.

Pos non obbligatorio, il chiarimento di Banca d’ItaliaLa risposta alla lettera di Federarchitetti

Anche se arrivasse l’apposito decreto con le disposizioni attuative entro il 1° gennaio 2014, i professionisti potranno tranquillamente continuare ad incassare i compensi tramite gli attuali mezzi di pagamento. Infatti l’art. 15 del D.L. 179/2012 non introduce a partire dal prossimo anno un obbligo di utilizzo di strumenti di pagamento elettronico a carico del pagatore, bensì solo un obbligo di accettazione della carta di debito a carico del venditore di beni e servizi. E’ quanto chiarisce Banca d’Italia in risposta ad una lettera di Federarchitetti. Come già detto, resta fondamentale l’emanazione del provvedimento attuativo dell’art. 15 del D.L. 179/2012, che al momento non c’è.

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Contratto scritto per i tirocini

Contratto scritto per i tirocini, con l'indicazione dei contenuti dell'apprendimento e delle condizioni di lavoro; e chiara indicazione della remunerazione prevista per lo stage.Sono alcune delle indicazioni che la Commissione europea ha raccolto in una raccomandazione al Consiglio Ue “per consentire ai tirocinanti di acquisire un'esperienza professionale di qualità, in condizioni eque e di sicurezza, e di aumentare la possibilità di trovare un posto di lavoro di qualità”.

Sicurezza, incentivi più pesantiSarà anche possibile rottamare macchine e attrezzature

Più pesanti gli incentivi Inail alla sicurezza. Il bando del 2013, che verrà pubblicato la settimana prossima fissando a metà marzo del prossimo anno il termine per inviare le istanze, alza l'aliquota del contributo in conto capitale al 65% del progetto proposto (in passato 50%) ed eleva pure il tetto massimo di contributo finanziabile portandolo a 130mila euro (finora 100 mila euro). Sempre con il bando 2013 le imprese avranno l'opportunità di rottamare il parco macchine e attrezzature in uso prima del 21 settembre 1996 (cioè prima della direttiva macchine) e richiedere il finanziamento per l'acquisto di nuovi impianti.

Minimale più alto da gennaioLa retribuzione imponibile nel 2014 sale a 1.238 euro

Sale a 1.238 euro mensili la retribuzione minima imponibile ai fini del versamento della contribuzione previdenziale. Il valore utile per il 2014 è frutto dell'aggiornamento Istat (stimato in un più 1,2%).

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Sanzioni ai datori per la mancata fruizioneDue settimane di ferie 2013 da utilizzare entro fine mese

I datori di lavoro devono verificare che entro il 31 dicembre i lavoratori abbiano goduto di almeno due settimane di ferie relative al 2013. Entro il 30 giugno 2014, poi, dovranno essere godute le ultime due settimane di ferie dell'anno scorso. E' la tabella da tenere presente sui periodi di riposo spettanti nell'anno.Le quattro settimane annue previste dalla legge, salvo il caso di risoluzione del rapporto di lavoro nell'anno, non possono essere monetizzate. Inoltre, il periodo di preavviso non può essere computato nelle ferie. E' sempre possibile, invece, “monetizzare”, ossia erogare l'indennità sostitutiva per i giorni di ferie eventualmente previsti dal contratto collettivo che eccedono le quattro settimane annue.E' opportuno, dunque, in vista della fine dell'anno, che il datore verifichi se tutti i dipendenti hanno effettivamente fruito di almeno due settimane di ferie perchè, se così non è, bisogna rapidamente individuare i giorni per lo smaltimento.Fanno eccezione i casi nei quali non sia stato possibile godere in tutto o in parte delle prime due settimane, per maternità, malattie o altri eventi non riconducibili alla volontà delle parti: in questo caso, datore e dipendente dovranno accordarsi individuando un nuovo periodo per recuperare le ferie non godute.In base a quanto previsto dall'articolo 18-bis del Dlgs 66/2003, il mancato (o parziale) godimento del periodo minimo legale delle ferie, ossia le quattro settimane entro il termine stabilito dalla legge o quello più ampio previsto dai contratti collettivi, è punito con una sanzione pecuniaria: la sanzione base va da 100 a 600 euro; se la violazione è riferita a più di cinque lavoratori (quindi almeno 6) o si è verificata in almeno due anni, la sanzione va da 400 a 1.500 euro; se la violazione è riferita a più di 10 lavoratori o si è verificata in almeno quattro anni, la sanzione è compresa fra 800 e 4.500 euro.Nel part-time verticale, il numero di ferie va riproporzionato in relazione all'orario di lavoro effettivamente prestato.

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La Redazione dell’Associazione Giovani C.d.L. di Palermo