LA SAZIETÀ CREA SQUILIBRIO-Omraam Mikhaël Aïvanhov

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  • 7/28/2019 LA SAZIET CREA SQUILIBRIO-Omraam Mikhal Avanhov

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    LA SAZIET CREA SQUILIBRIO

    Molti pensano che sia necessario mangiare molto per avere una buona salute.Niente affatto, vero piuttosto il contrario: mangiando molto, si affaticalorganismo, sintralcia e si blocca il processo digestivo, il che provoca inutili

    sovraccarichi che sono poi difficili da eliminare.In realt la fame che prolunga la vita. Se ogni giorno terminate il pastocompletamente sazi, vi appesantirete, diventerete sonnolenti e non avrete pialcuno slancio verso la perfezione. Se invece vi alzate da tavola con un leggeroappetito, il corpo eterico riceve limpulso di andare ad attingere nei mondisuperiori gli elementi che andranno a colmare il vuoto rimasto. Qualche minutodopo, non solo non avrete pi fame, ma vi sentirete pi leggeri, pi in forma,pi capaci di lavorare, proprio perch gli elementi che il corpo eterico andatoad attingere nello spazio sono di qualit superiore. Se invece mangiate asaziet come fanno tante persone, provocherete in voi uno squilibrio.

    Naturalmente, quando dico di alzarvi da tavola non completamente sazi,intendo imporvi soltanto una leggera rinuncia. Se su un chilogrammorinunciate a venti grammi, vi sentirete pi leggeri e pi soddisfatti, grazieallelemento eterico che andr ad aggiungersi al cibo gi ingerito.Mi direte: Ma la tentazione ci porta la voglia di continuare! Eh, lo so beneche si tentati. Ma che ne fate della ragione e della volont? un occasioneper esercitarle! Anche ai pi grandi ricevimenti bisogna saper rifiutare. Iospesso rifiuto. Dove vengo invitato, mi vengono presentati piatti dogni generepur avendo avvertito prima: Non preparate nulla di straordinario, datemi soloun po dinsalata, della verdura, qualche frutto Ma naturalmente non ne

    tengono conto. Preparano ugualmente un pranzo favoloso, e quando vedonoche prendo pochissimo rimangono delusi. Ma peggio per loro, dovevanocredermi!Gi da molto tempo ho compreso quanto si perde continuando a mangiareoltre i limiti dellappetito: lo si paga con la perdita di un elemento sottile moltopi prezioso del sapore di mille piatti. Anche voi dovete imparare a rifiutare ciche vi si offre. Se non riuscirete, non sarete in grado di portare avanti unlavoro importante. Sazi oltre misura, ve ne andrete a dormire, mentre proprioin quella situazione cera un lavoro spirituale che vi attendeva.Certo, ognuno deve giudicare da s la quantit di cibo che gli conviene.

    Naturalmente, non tutti hanno lo stesso stomaco. Infatti nella mia vita hoincontrato alcuni fenomeni, come Tseko per esempio, un fratello dellaFratellanza in Bulgaria: il suo appetito stupiva tutti, perch non era mai sazio!Era un ragazzo gentile, servizievole, sempre sorridente. Siccome eraestremamente robusto, portava i bagagli per tutti, e quando il gruppo salivaper campeggiare sul Mussala, Tseko era carico come un mulo. Le sorelle,soprattutto le pi anziane, gli davano le loro borse da portare, ed egliaccettava tutto senza opporsi, senza lamentarsi. Guardando indietro, lungo ilsentiero, si vedeva una montagna avanzare. Spesso, anche durante leescursioni, portava sul dorso il samovar per il t, e lo portava con la braceaccesa! Lacqua bolliva e si vedeva il vapore: era Tseko che avanzavatranquillamente, sembrava una locomotiva.

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    Naturalmente, con un cos buon carattere era simpatico a tutti e ognuno volevainvitarlo a casa sua. Ma ovunque andasse divorava tutto ci che cera sullatavola. Se si voleva conservare qualcosa, non bisognava assolutamentelasciargliela a portata di mano, perch in quello stomaco unico al mondospariva tutto. Quando campeggiavamo sul Rila, rimaneva qualche avanzo di

    cibo che si metteva da parte perch era gi fermentato. Ma quando le sorelleche si occupavano della cucina andavano a cercarlo per buttarlo via, era giscomparso. Era Tseko che laveva divorato. Ma qualunque cosa mangiasse, nonsi ammalava mai! Il Maestro Peter Deunov, rendendosi conto del fenomeno concui aveva a che fare, faceva sedere vicino a lui tutti coloro che non avevanoappetito: bastava guardare Tseko che lappetito ritornava.Ma non tutto. Malgrado non avesse alcuna preparazione, aveva cominciato ascrivere poesie. Credeva che la poesia consistesse nello scrivere in rima, escriveva cose che non avevano n capo n coda, ma che facevano soltantorima! Naturalmente, quando leggeva i suoi poemi era talmente buffo che non

    potevamo fare a meno di ridere. Vedeva bene che lo si prendeva in giro, maimperturbabile e sorridente non si scoraggiava mai, e la sera vicino al fuococontinuava a leggere le sue poesie. Ma un giorno cominci a scrivere delle verepoesie. Eravamo tutti stupiti. Da allora non lo prendemmo pi in giro. Poicompose della musica e scrisse dei canti, e ricominciammo a deriderlo e aschernirlo. Tseko compositore! Ma ben presto ci accorgemmo che i fratelli e lesorelle che passeggiavano in montagna, vicino al lago di Rila, canticchiavano learie di Tseko. Comunque, non ho mai pi visto uno stomaco simile.Voi per, che non siete Tseko, dovete sapere che leccesso di cibo nocivo allasalute. Il discepolo, nel nutrirsi, deve imparare a non superare i limiti. Deve

    sapersi fermare prima di essere sazio. Certe madri, per amore verso i loro figli,credono di fare il loro bene rimpinzandoli. Quelle sono madri sciocche! Invecedi forzare un bambino a mangiare, bisogna insegnargli come mangiare emostrargli qual la giusta misura.Da oggi in poi, mangiando, cercate di mantenervi sempre entro una certamisura, poich un argomento questo che va molto oltre il campodellalimentazione. Per di pi, se imparaste a mangiare con maggiorconsapevolezza e amore, perfino riducendo il cibo a met o a un quarto neattingereste delle energie straordinarie, poich in realt lenergia che un soloboccone in grado di sprigionare sarebbe capace di far compiere ad un treno il

    giro della terra. S, un solo boccone!

    Omraam Mikhal Avanhov