La rivoluzione BIM - himss.eu · zione a partire dai modelli e non dai tradizionali supporti...

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È stato recentemente approva-to dal Ministro Graziano Delrio il decreto sulla digitalizzazione degli appalti pubblici che pre-vede, a partire dal 2019 e con modalità graduali di entrata in vigore, l’utilizzo del BIM (Buil-ding Information Modeling) per la progettazione di grandi ope-re pubbliche.Si comincerà dai lavori com-plessi di importo pari o supe-riori ai 100 milioni di euro, per arrivare fino alle opere sotto il milione, nel 2025.Un percorso “in salita” che ci coinvolge in pieno in quanto l’ospedale è, per sua natura, un edificio complesso, caratterizza-to dall’elevato contenuto tecno-logico e da una stretta intercon-nessione degli aspetti architetto-nici, strutturali e tecnologici.

Coinvolge noi progettisti, che dovremo aggiornare le nostre strutture con l’adeguata com-petenza professionale e gli strumenti di lavoro appropriati; coinvolge le stazioni appaltanti, che dovranno adottare un piano di formazione del proprio perso-nale e un piano di acquisizione e di manutenzione di hardware e software informativi; coinvolge gli enti di verifica, che dovranno svolgere la loro attività di valida-zione a partire dai modelli e non dai tradizionali supporti cartacei.Un completo rinnovamento, sulla scorta di quanto è già in atto nei paesi che seguono gli standard anglosassoni e nei quali il ricorso al BIM, conte-nitore di dati grafici ma anche di dati tecnici e di informazioni funzionali alla successiva fase

di manutenzione, è già collau-dato da diversi anni.L’obiettivo dichiarato dal Mini-stro è quello di portare traspa-renza, efficienza e più qualità nella progettazione e realizza-zione delle opere. Ciò, a fronte di un investimento importante da parte di tutti, che promette ottimi risultati, anche in termini di risparmio dei tempi e di costi, in tutto il ciclo di vita dell’opera. L’esito positivo di questa “ri-voluzione” dipenderà, anche, dalla corretta valutazione delle tempistiche assegnate al pro-getto, degli importi dei lavori a base d’asta e delle remune-razioni relative alle prestazioni professionali che, il più delle volte, appaiono sottostimati.

Margherita Carabillò

Il Pars Hospital di Rasht (Iran)Progetto: New Wave Architecture

18CNETOCentro Nazionale per l’Edilizia e la Tecnica Ospedaliera

01

Organizzazione, tecnologia, architettura

Il Pars Hospital e il nuovo linguaggio dell’architettura ospedaliera in Iran / Valorizzare le farmacie per potenziare l’assistenza territoriale. Intervista a Marco Cossolo, presidente di Federfarma / Un modello a livelli crescenti di complessità assistenziale per progettare l’ospedale moderno / In Veneto la sanità digitale è “a km zero” / La climatizzazione nelle degenze, tre soluzioni a confronto / Igiene e pulizia, l’approccio innovativo dell’Ospedale di Forlì

Il Pars Hospital di Rasht (Iran)Progetto: New Wave Architecture

Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

Direttore Scientifico Margherita Carabillò

Direttore Editoriale Nicola Miglino

Redazione Roberto Guccione

Comitato scientificoStefano Capolongo, Margherita Carabillò, Albert de Pineda, Eric de Roodenbeke, Gilles Dussault, Tiziana Ferrante, Giuseppe Manara, Maurizio Mauri, Paolo Pettinelli, Walter Ricciardi, Aymeric Zublena

Comitato di redazioneArchitettura: Cristina DonatiNuove tendenze: Stefano CareraImpiantistica: Simone Cappelletti

Information Technoloy: Fabrizio Massimo FerraraOrganizzazione e management: Federico LegaServizi e facility management: Maurizio Pedrini

Hanno collaborato a questo numero:A. Brambilla, S. Capizzi, S. Cappelletti, A. Crugliano, C. Donati, S. Giroldi, M. Innorta, A. Laurenti, F. Lega, D. Nachiero, M. Pedrini, C. Saccavini

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La rivoluzione BIM

1EDITORIALE

febbraio 2018Progettare

per la Sanità

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Sommario di febbraio

PARS HOSPITAL, GLI OSPEDALI IRANIANI GUARDANO AL FUTUROLo sviluppo della sanità privata sta innovando il sistema sanitario iraniano. L’esperienza del nuovo Pars Hospital di Rasht, progettato da New Wave Architecture

di Cristina Donati

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L’HOSPICE SOSPESO TRA GLI ALBERIPer il nuovo hospice pediatrico di Bologna, Renzo Piano ha progettato un edificio sospeso, con le degenze affacciate sulle chiome degli alberi. Per immergere i bambini nella bellezza profonda e guaritrice della natura

di Dario Nachiero e Andrea Brambilla

COSSOLO, FEDERFARMA: “L’ASSISTENZA TERRITORIALE PASSERÀ ANCHE DALLE FARMACIE”La nuova farmacia dovrà avere un ruolo socio assistenziale sempre più centrale e propulsivo sul territorio. Lo chiede Marco Cossolo, presidente nazionale di Federfarma

di Maurizio Pedrini

L’OSPEDALE MODERNO METTE IL PAZIENTE AL CENTRO DELL’ORGANIZZAZIONEUn modello organizzativo di riferimento a cinque livelli legati all’instabilità clinica del paziente. Su cui progettare l’organizzazione dell’ospedale considerando le caratteristiche e la vocazione di ogni singola struttura. Ecco come l’ospedale moderno risponde ai nuovi bisogni di salute

di Simona Giroldi e Federico Lega

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Progettare per la Sanità

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febbraio 2018

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Cadolto Italia IV Cop.www.cadolto.com

Gavazzi Tessuti Tecnici II Cop.www.gavazzispa.it

Le aziende presenti in questo numero

L’AUTOMAZIONE DI EDIFICI LIFE SCIENCESiemens approfondisce i vantaggi delle soluzioni digitali integrate per la realizzazione e la gestione degli edifici del settore Life Science

LA SALUTE A PORTATA DI SMARTPHONEL’evoluzione della sanità digitale in Veneto: dal fascicolo sanitario elettronico ai servizi di “Sanità km zero” accessibili online

di Claudio Saccavini

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IL SISTEMA SANITARIO ITALIANO NEL RAPPORTO OASI 2017Come stanno gli italiani? Criticità e prospettive di un sistema in equilibrio instabile

di Andrea Brambilla

CLIMATIZZAZIONE NELLE DEGENZE, TRE SOLUZIONI A CONFRONTOSoffitto radiante con aria primaria, trave fredda o impianto a tutt’aria: la scelta della miglior soluzione tecnologica per la climatizzazione delle degenze deve valutare attentamente le esigenze operative e le prestazioni termiche dell’edificio

di Simone Capelletti

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RIPENSARE IL RAPPORTO TERRITORIO-OSPEDALEIl Congresso nazionale 2017 del CNETO ribadisce l’importanza di considerare la progettazione ospedaliera in una visione di sistema centrata sulle esigenze del territorio

di Roberto Guccione

L’IGIENE IN OSPEDALE INIZIA DAL CAPITOLATOUn’alleanza strategica sull’approccio all’igiene e alla pulizia, tra la direzione sanitaria dell’ospedale di Forlì e l’azienda esternache cura le pulizie, per prevenire le infezioni ospedaliere

di Maurizio Pedrini

34 46

57I PROGETTI IN GRANDE FORMATO DELLE ARCHITETTURE DI QUESTO NUMERO

RUBRICHE

Notizie 53Normativa commentata 54Libro 56

Progettare per la Sanità

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di Claudio Saccavini

La salute a portata di smartphoneL’evoluzione della sanità digitale in Veneto: dal fascicolo sanitario elettronico ai servizi di “Sanità km zero” accessibili online

Il Veneto, in particolare nell’ultimo decennio, si è distinto in ambito nazionale nel campo della sanità digitale per il livello di diffusione raggiunto dai servizi digitali e per l’innovazione introdotta prima di tutto all’interno delle organizzazioni sanitarie. La condivisione dei dati clinici del paziente e la creazione di servizi online accessibili ai cittadini nel rispetto della normativa della privacy e nella piena tutela dei dati sanitari sono gli elementi cardine della trasforma-zione del sistema sanitario regionale in Veneto che, a partire dalla realizzazione del fascicolo sanitario elettronico regionale (FSEr), ha rivoluzionato i sistemi informativi, convergendo verso un modello unitario. Interoperabilità e collaborazione sono i termini chiave che con-notano tale modello di sanità digitale costruito nella nostra regione con l’obiettivo di realizzare il FSEr. Un modello organizzativo ca-pace di produrre un processo di change management, che offre ai quasi cinque milioni di assistiti del Veneto servizi sempre più facilmente accessibili e a misura di utente. In un futuro ormai alle porte, grazie al fascicolo elettronico, i cittadini saranno in grado di accedere ai propri dati, alla propria storia clinica e a servizi so-ciosanitari online, avendo a disposizione un sistema di servizi che semplifica in maniera significativa il dialogo con chi opera nel si-stema sanitario: dai medici di medicina generale agli specialisti, dalle professioni sanitarie al personale amministrativo.

UN SISTEMA INTEROPERABILE E SICUROPer raggiungere l’obiettivo nei tempi fissati a livello ministeriale è stato fondamentale lavorare alla costruzione di un sistema com-pletamente interoperabile e sicuro in grado di garantire agli opera-tori del sistema sanitario di intervenire in maniera più tempestiva e appropriata, grazie alla disponibilità di dati e di documenti aggior-nati in tempo reale e accessibili via web. A coordinare tale iniziativa Il v

ad ampio spettro è stato individuato il consorzio Arsenàl.IT, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, al quale la Re-gione nel 2012 ha affidato il ruolo di project management, rinno-vando nel 2016 l’accordo per la realizzazione degli obiettivi (www.consorzioarsenal.it). In sostanza il consorzio, in stretta collaborazione con Azienda Zero e le aziende che compongono il sistema sanitario regionale (nove

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aziende sociosanitarie, due ospedaliere e un istituto oncologico), funge da armonizzatore di processi, definendo linee guida e stan-dard di interoperabilità che, estesi a tutte le strutture delle aziende sanitarie venete, garantiscono l’allineamento dei sistemi, permet-tendo il raggiungimento di un livello omogeneo di servizi digitali su scala regionale. Per capire esattamente di cosa ci occupiamo forniamo un esem-pio. Nell’ambito della realizzazione del fascicolo elettronico, Ar-senàl.IT ha provveduto ad attivare una piattaforma di labelling che consente di testare concretamente e validare le varie soluzioni tecniche, per verificarne il livello di interoperabilità e di adesione a specifiche e requisiti fissati nel contesto della comunità tecni-ca del fascicolo veneto. I fornitori possono richiedere di verificare l’interoperabilità dei loro prodotti, sottoponendoli ad un processo di valutazione che si basa su una serie di parametri fissati in base al tipo di soluzione e al possibile contesto applicativo. Per questa attività è disponibile un’unità operativa del team tecnico del con-sorzio, formata ad hoc attraverso l’esperienza in ambito internazio-nale, che segue l’intero processo di testing e ne verifica il corretto svolgimento. La piattaforma è in grado di produrre una reportistica periodica delle attività di test, garantendo un monitoraggio con-tinuo sullo stato di avanzamento delle sperimentazioni in corso. Attraverso tale attività il gruppo di lavoro è in grado di effettuare il processo di labelling, garantendo ai fornitori delle aziende sanita-rie, dei MMG e delle farmacie un’attestazione concreta del percor-so e del superamento delle verifiche sui vari prodotti. Il vantaggio per le aziende sanitarie e per i medici è notevole. Tale processo e l’attestazione che ne risulta permettono di ridurre i tempi di ap-plicazione delle soluzioni tecniche che possono essere messe in opera molto più rapidamente. L’attività di labelling è alla base dell’allineamento dei software in ottica di realizzazione del FSEr, tanto che viene ripetuta per ogni fase progettuale che preveda un livello di integrazione dei sistemi. Il contributo di Arsenàl.IT non si limita comunque ad un ambito strettamente tecnico. Infatti il modello veneto di fascicolo sani-tario elettronico è riconosciuto come particolarmente atipico per il numero di operatori della sanità, oltre ottomila, coinvolti negli incontri di info-formazione e in oltre venti gruppi di lavoro regio-nali nei quali, a partire dal 2012, vengono discusse, definite e avvallate tecnicamente le principali linee guida e le indicazioni operative per la realizzazione degli obiettivi legati al fascicolo. Il complesso sistema organizzativo, coordinato da Arsenàl.IT sotto la supervisione della Regione Veneto, ha offerto anche l’opportunità di valorizzare gli investimenti pregressi delle azien-de sociosanitarie venete, mettendo a sistema i risultati di alcune significative esperienze realizzate in passato. Si tratta dei pro-getti che hanno permesso di digitalizzare il ciclo documentale, garantendo lo scarico dei referti via web a livello regionale, la

costruzione della rete dei medici di medicina generale e dei pe-diatri di libera scelta, di costruire la rete regionale per il telecon-sulto e realizzato il sistema ospedaliero hub&spoke, oltre a re-alizzare uno studio HTA sul telemonitoraggio dei pazienti affetti dalle principali patologie croniche, vale a dire BPCO, patologie cardiovascolari e diabete.

LA RICETTA MEDICA DEMATERIALIZZATA: VANTAGGI PER IL CITTADINO E PER IL SISTEMA SANITARIO La tappa più significativa nel percorso di costruzione del fascico-lo è stata la dematerializzazione della ricetta rossa. Avviata con la ricetta farmaceutica digitale grazie alla sostituzione della tradizionale prescrizione cartacea con un promemoria in carta semplice, in aprile 2015 è stata avviata anche la ricetta spe-cialistica in versione digitale. Attualmente si sta sperimentando l’eliminazione del promemoria cartaceo, esperienza grazie alla quale il paziente, per ritirare i farmaci prescritti dal medico, può presentarsi in farmacia presentando la propria tessera sanitaria o mostrando una app dal proprio smartphone. Per raggiungere l’obiettivo della ricetta digitale è stato necessario un percorso for-mativo ad hoc che ha visto Arsenàl.IT e le aziende sociosanitarie promuovere incontri ai quali hanno partecipato oltre cinquemila operatori delle aziende sociosanitarie e ospedaliere, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e farmacisti. Tale im-ponente sforzo organizzativo ha permesso una condivisione ef-fettiva degli obiettivi, ha supportato e favorito il processo di cam-biamento che è avvenuto in tempi tutto sommato rapidi e senza particolari disservizi soprattutto per l’utenza. Il sistema è entrato a regime da oltre un anno con un livello di ricette dematerializzate che supera costantemente il 90%. Fondamentale funzione che viene garantita dalla ricetta digitale è il monitoraggio. La Regione Veneto ha scelto di realizzare un Sistema di Accoglienza Regionale (SAR) nel quale confluiscono i dati delle prescrizioni oltre che nel Sistema di Accoglienza Centrale (SAC) localizzato presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. In tale contesto Arsenàl.IT sta lavorando alla realizzazione di uno strumento che in tempo reale rileva e monitora i dati sulle prescri-zioni a livello regionale, fornendo dati specifici per ciascuna azien-da e per le relative strutture di erogazione dei servizi. Tale cruscotto permette il rilevamento e il monitoraggio costante e tempestivo delle prescrizioni attraverso una conoscenza puntuale del prescrit-to e dell’erogato, offrendo dati utili alla programmazione dell’offerta di prestazioni. Uno strumento di governo dalle grandi potenziali-tà che, una volta messo a regime, garantirà nuove opportunità di supporto decisionale per una migliore pianificazione dell’offerta di prestazioni e servizi.

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SANITÀ KM ZERO: UN ECOSISTEMA DI SERVIZI DIGITALIAll’interno del progetto, dal costante e costruttivo confronto con operatori e rappresentanti dei cittadini, è stata sviluppata una nuova concezione di servizi definita di “Sanità km zero”, che si fonda sul presupposto che siano i dati a muoversi e non i pazienti/cittadini. A partire da tale nuovo punto di vista la Regione Veneto, insieme alle aziende e con il supporto e la supervisione di Arsenàl.IT, sta co-struendo servizi di sanità digitale su misura che vanno sempre più incontro all’utente, in un’ottica che supera il concetto di accessibi-lità e sposa quello di prossimità e vicinanza. Servizi che si stanno costruendo mediante percorsi di collaborazione e co-progettazione che coinvolgono sia di chi opera in sanità sia i cittadini, in particolare attraverso le associazioni che rappresentano pazienti e popolazio-ne. Una volta completati tutti i tasselli sarà messo a disposizione davvero un sistema di servizi di “Sanità km zero” con vantaggi in termini di efficienza e anche di risparmio direttamente per il cittadino.

IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO E LA RACCOLTA DEL CONSENSOCompletata la digitalizzazione del ciclo prescrittivo, attualmente Arsenàl.IT sta lavorando all’apertura del fascicolo sanitario elet-tronico al cittadino. L’assistito vi troverà all’interno in primis le proprie ricette, successivamente i referti di laboratorio e via via tutti i documenti clinici previsti nei vari percorsi di cura come, ad esempio, le lettere di dimissione e i verbali di pronto soccorso. Da circa un anno in un gruppo di aziende sociosanitarie speri-mentatrici, alcuni medici di medicina generale hanno iniziato a raccogliere su base volontaria i consensi necessari all’attivazio-ne del fascicolo da parte dell’assistito. Una volta rilasciato tale consenso, fornito il proprio indirizzo email e numero di telefono mobile, il cittadino riceve una email dalla Regione Veneto che, attraverso l’apposita app “Sanità km zero”, permette di attivare il fascicolo personale e di avere a disposizione da smartphone

le proprie ricette e, in un prossimo futuro, i vari documenti clinici che riguardano il proprio stato di salute. Il rilascio del consenso è quindi una fase fondamentale sulla quale sono state fatte delle scelte che sono orientate in un’ottica di sempre maggior integra-zione dei servizi con il territorio. Il consenso informato è la porta di accesso al fascicolo sanitario elettronico, che non può essere attivato senza il suo rilascio da parte del cittadino. In base alla normativa nazionale il fascicolo è istituito dalle Regioni e Province autonome, nel rispetto della nor-mativa vigente in materia di protezione dei dati personali, a fini di: a) prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; b) studio e ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico; c) programmazione sanitaria, verifica delle qualità delle cure e valuta-zione dell’assistenza sanitaria (governo).

Senza il consenso informato del cittadino il fascicolo sanitario elettronico non può essere attivato

CHE COSA S’INTENDE PER INTEROPERABILITÀ DEI SISTEMI INFORMATICI

Interoperabilità è un termine chiave in ambito di sanità digitale. Si tratta della capacità di mettere in collegamento e di far dialogare i vari sistemi per far circolare i dati clinici. Arsenàl.IT è il soggetto tecnico che la Regione utilizza per rendere interoperabili i sistemi delle varie aziende sanitarie, ospedaliere, dello IOV e anche degli altri attori che operano in ambito sanitario come, ad esempio, medici di medicina generale e farmacie. Arsenàl.IT, in linea con quanto disposto

a livello regionale, coordina la stesura, la definizione e l’emanazione di linee guida per l’utilizzo di standard ICT dentro le aziende sociosanitarie e ospedaliere regionali, supervisionando il raggiungimento di un comune livello di omogeneità e l’adeguamento dei sistemi alle norme. Tutto ciò rende di fatto il consorzio una sorta di motore per l’attivazione e la messa in opera di sistemi interoperabili nell’ottica di offrire all’assistito un servizio sempre più su misura.

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Il cittadino ha la possibilità di esprimere tre diversi consensi: il con-senso all’alimentazione del fascicolo con i dati e i documenti che saranno prodotti, il consenso all’alimentazione dei dati e dei do-cumenti pregressi e il consenso alla consultazione degli stessi da parte di soggetti del Sistema Sanitario Nazionale e da persone che prenderanno in cura l’assistito. In Veneto il consenso viene raccolto dai medici di medicina generale che, attraverso incontri specifici realizzati nel 2016, sono stati formati sul tema. Una scelta che va verso un’integrazione con il territorio dal momento che il MMG è l’operatore del sistema sanitario più vicino al cittadino.La procedura suggerita ai MMG per la raccolta del consenso infor-mato secondo il documento di “Linee guida per la raccolta del con-

senso informato FSE” prevede che il medico segua le seguenti fasi: 1. Identificazione del soggetto: il medico provvede ad accerta-

re l’identità del proprio assistito.2. Spiegazione - illustrazione all’interessato, con l’ausilio

dell’informativa: █ Che cos’è il FSEr: è l'insieme dei dati e documenti digitali sanitari e socio-sanitari di un cittadino, prodotti dai diversi professionisti sanitari che lo prendono in cura.

█ Quali sono gli obiettivi del FSEr: il FSEr permette l’ac-cesso digitale e tempestivo ai propri dati e documenti a ogni cittadino veneto e ai professionisti sanitari che lo prendono in cura. Acconsentire all’alimentazione e consultazione dei propri dati e documenti garantisce il miglioramento dell’effi-cacia e dell’efficienza della cura.

█ Stato di avanzamento del progetto: il FSEr è un progetto in fase di sviluppo e, per tale ragione, i dati e i documen-ti dell’interessato e i servizi collegati, ad oggi, non sono tutti immediatamente disponibili, ma saranno progressiva-mente attivati.

3. Raccolta di tutti o alcuni dei consensi previsti: apporre nella cartella un flag di conferma, subordinata al benestare del soggetto, in corrispondenza dei tre tipi di consenso che il citta-dino intende rilasciare:

█ Consenso all’ALIMENTAZIONE: informare preventiva-mente cosa comporta l’acconsentire o il negare il consenso all’alimentazione del FSEr.

█ Consenso al PREGRESSO: informare preventivamente cosa comporta l’acconsentire o il negare il consenso all’alimentazione

Consenso all’alimentazione del fascicolo sanitario elettronico regionale (FSEr) Consenso alla consultazione del FSEr

Consenso all’alimentazione del FSEr con dati e documenti pregressi

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del FSEr con i dati e i documenti relativi a eventi clinici pregressi alla data di rilascio del consenso all’alimentazione del fascicolo.

█ Consenso alla CONSULTAZIONE: informare preventiva-mente cosa comporta acconsentire o negare la consultazio-ne del FSEr.

PRESTO NUOVI SERVIZI DIGITALI PER LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALEMentre procede la raccolta del consenso e quindi cresce il nume-ro dei cittadini che attivano il loro fascicolo sanitario elettronico, dall’altra si sta lavorando ad ampliare la gamma dei servizi dispo-nibili. Ad esempio, altra iniziativa alla quale la Regione e Arsenàl.IT stanno lavorando, è un servizio sperimentale che permette ai medici di medicina generale di prenotare le visite specialistiche e gli esami diagnostici direttamente al momento della prescrizio-

ne, con l’opportunità di condividere con il proprio assistito i tempi e le modalità della visita o dell’esame diagnostico prescritto. Un servizio che va a incidere in maniera significativa sul concetto di continuità assistenziale, permettendo da un lato all’utente di avere un punto unico di accesso e dall’altro al medico di poter gestire il percorso di cura del proprio assistito. Solo un esempio dell’ampia gamma di servizi che potrà essere messa in campo una volta che tutti i tasselli del fascicolo sanitario elettronico saranno collocati al loro posto, garantendo un’effettiva continuità assistenziale e un’ef-ficace integrazione tra ospedale e territorio.

ARSENÀL.IT, CENTRO VENETO RICERCA E INNOVAZIONE PER LA SANITÀ DIGITALE

Arsenàl.IT - consorzio volontario di tutte le aziende sociosanitarie, le ospedaliere, l’Istituto Oncologico Veneto e l’Azienda Zero - è il centro di ricerca che cura la sanità digitale in Veneto, studiando metodi innovativi per produrre percorsi di cambiamento nell’organizzazione sanitaria, garantendo l’interoperabilità del sistema su base regionale, favorendo il change management dentro le organizzazioni e la sostenibilità dei servizi. Un modello unico a livello nazionale nel quale lavora un team multidisciplinare di una cinquantina di giovani risorse, caratterizzate da competenze specialistiche, in prevalenza donne con un’età media che non supera i 33 anni. Il metodo di lavoro si fonda su un approccio multidisciplinare che parte da un’attenzione specifica alla valutazione delle soluzioni di eHealth sia dal punto di vista dell’efficacia clinica, dell’impatto economico e sociale (come gli utenti/utilizzatori intesi come pazienti e operatori, accolgono i servizi) e degli aspetti legali. La convinzione è infatti che le innovazioni tecnologiche non hanno un impatto sulle organizzazioni se non la loro introduzione non è accompagnata da una riorganizzazione funzionale.Arsenàl.IT è un acceleratore di processi, centro di competenza capace di fare sistema tra le aziende. Il consorzio attraverso il team multidisciplinare, giovane, qualificato e dinamico, è in grado di proporre soluzioni concrete, affrontando i problemi e governando i tempi. Uno dei principali punti di forza sta nella scelta di Arsenàl.IT

di credere e investire sul valore che le persone - sia operatori del sistema sociosanitario sia utenti - sono in grado di offrire nel processo di creazione e disegno dei servizi. Questa la via intrapresa grazie al fascicolo nell’attività di co-creazione volta a costruire servizi sempre più a misura di cittadino. La principale iniziativa della quale si sta occupando oggi consorzio è, infatti, il fascicolo sanitario elettronico regionale che in Veneto rappresenta un’occasione per ripensare completamente i sistemi informativi sanitari regionali. Il fascicolo, una volta messo a regime su scala regionale, permetterà a qualsiasi cittadino di accedere ai propri dati e documenti, alla storia clinica e ai servizi sociosanitari online e digitali. Il consorzio ha oggi come mission principale la realizzazione degli obiettivi legati al fascicolo sanitario elettronico regionale, esperienza che oggi rappresenta un’occasione importante ancor più alla luce della riforma sanitaria in atto a livello veneto. Il lavoro realizzato nell’ultimo decennio è base di partenza per l’integrazione dei sistemi sanitari delle singole aziende sanitarie in ottica regionale per garantire l’accesso a dati e documenti clinici di ogni assistito. Dall’esperienza sviluppata nel confronto con operatori è stata sviluppata una nuova concezione di servizi definita di “Sanità km zero”, che garantisce la costruzione di un’offerta di servizi sanitari digitali sempre più su misura e vanno sempre più incontro all’utente, in un’ottica che supera il concetto di accessibilità e sposa quello di prossimità e vicinanza.

CLAUDIO SACCAVINIDirettore tecnico di Arsenàl.IT, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale

L’autore

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