La Rivista del Lavoro - Spitella Tamilia Associati · 2017-10-23 · Decreto 20 settembre 2017 G.U....

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Settimanale giuridico, fiscale, previdenziale N.38 2017 10 ottobre Edizione di Roma ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO Consiglio Provinciale di Roma La Rivista del Lavoro

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Settimanale giuridico, fiscale, previdenziale

N.38 2 0 1 7

10 ottobre

Edizione di Roma

ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO

Consiglio Provinciale di Roma

La Rivista del Lavoro

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La Rivista del Lavoro

Sommario La rivista si compone di 38 pagine

APPUNTI DI LAVORO E NOTE DI STAMPA

Le novità della settimana La redazione

Pag. 3

Il Lavoro in Gazzetta Lia Pesarin

Pag. 12

La settimana sui quotidiani

Lia Pesarin

Pag. 15

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Fondi di solidarietà e Fis. Tetto aziendale per le prestazioni Stefania Altieri

Pag. 26

Ritenute previdenziali non versate. Le indicazioni dell’Ispettorato

Stefania Altieri

Pag. 32

Apprendistato. Accordo Sistema Impresa Romina De Bellis

Pag. 34

INDICI

Indici della rivista con i link ipertestuali

N.38 2 0 1 7 10 ottobre

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Pag.3

La Rivista del Lavoro 38/2017

Consiglio dei Ministri

Settore cinematografico: cambia la disciplina dei rapporti di lavoro

Consiglio dei Ministri

Comunicato n. 47 del 2 ottobre 2017

Si rende noto che sono stati approvati, in esame preliminare, tre decreti legislativi che, in attuazione

delle deleghe previste dalla legge sulla “Disciplina del cinema e dell’audiovisivo” (Legge 14 novembre

2016, n. 220), riformano in modo organico il settore della produzione audiovisiva, introducendo

nuove norme sul lavoro nel settore cinematografico e audiovisivo, sulla tutela del pubblico non adulto

e sulla promozione delle opere italiane ed europee. Uno dei tre decreti è particolarmente interessante

in ambito lavorativo; le nuove norme:

a) aggiungono la produzione di opere audiovisive nei settori che beneficiano di deroghe al numero

massimo di contratti a tempo determinato;

b) riconoscono le specificità del settore cinema e audiovisivo ai fini del l’apprendistato

professionalizzante;

c) prevedono una intesa nella Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le

Province autonome di Trento e Bolzano per definire la classificazione nazionale delle professioni

artistiche e tecniche nel settore.

Ministeri

Convenzioni Inps-medici per visite di controllo malattia

Ministero del Lavoro e Ministero della Salute

Decreto 2 agosto 2017

G.U. n. 229 del 30 settembre 2017

È stato pubblicato in Gazzetta il decreto che definisce l’atto d’indirizzo per la stipula delle convenzioni

tra l’Inps e le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale per gli accertamenti medico-

legali sui lavoratori dipendenti pubblici e privati assenti per malattia.

Fondo di solidarietà del credito: intervento diretto

Ministero del Lavoro

Appunti di lavoro

La Redazione

Le Novità della Settimana

da lunedì 2 a domenica 8 ottobre

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Pag.4

La Rivista del Lavoro 38/2017

Decreto n. 99789 del 26 luglio 2017

G.U. n. 230 del 2 ottobre 2017

Modificando il Decreto n. 83486 del 28 luglio 2014 (relativo al Fondo di solidarietà per la

riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del

personale del credito) si è stabilito che l’intervento diretto al finanziamento di programmi formativi

di riconversione o riqualificazione professionale non può superare l’ammontare dei contributi ordinari

dal complesso delle società del gruppo cui l’azienda appartiene. Nel testo originario il limite era

previsto unicamente con riferimento ai contributi dovuti dalla singola azienda. Per quanto riguarda i

trattamenti a favore dei lavoratori interessati da riduzione o sospensione dell’attività lavorativa,

comprese le prestazioni di solidarietà intergenerazionale, si stabilisce che l’intervento non può

superare l’ammontare di due volte i contributi ordinari dovuti dal complesso delle società del gruppo

cui appartiene l’azienda e non solo con riferimento ai contributi ordinari dovuti dalla singola azienda.

Lavori usuranti: domanda di accesso al pensionamento anticipato

Ministero del Lavoro e Ministero dell’Economia

Decreto 20 settembre 2017

G.U. n. 231 del 3 ottobre 2017

E’ stato pubblicato, in Gazzetta, il decreto che modifica il Decreto 20 settembre 2011, con riguardo

all’accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e

pesanti. Evidenziamo che il termine entro il quale deve essere comunicato al richiedente

l’accoglimento della domanda è fissato al:

30 ottobre di ciascuno degli anni 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016;

30 ottobre 2017;

30 novembre di ciascun anno precedente a quello di maturazione dei requisiti agevolati.

Il decreto prevede inoltre il trasferimento delle competenze:

dalle DtL all’Ispettorato nazionale del lavoro;

dall’Inpdap e dall’Enpals all’Inps.

InL

Adozione tabella di valutazione dei rischi

InL

Decreto direttoriale n. 25 del 3 ottobre 2017

E’ stato emanato il decreto con la tabella di valutazione dei rischi corruttivi, che porta modifiche al

modello di analisi dei rischi di cui all’Allegato 5 al Piano nazionale anticorruzione, al fine di renderlo

più aderente alle attività di competenza dell’InL e al proprio assetto organizzativo.

Vai alla pagina dedicata.

Agenzia delle Entrate

Definizione agevolata: nuove indicazioni

Agenzia delle Entrate

Circolare n. 23/E del 25 settembre 2017

Sono stati forniti nuovi chiarimenti sulla definizione agevolata delle liti fiscali pendenti, disciplinata

dalla Manovra correttiva 2017. In particolare sono stati analizzati i seguenti aspetti:

le modalità di compilazione del modello di pagamento F24;

le ipotesi per le quali la definizione agevolata non è applicabile;

la presentazione della domanda di definizione in caso di fallimento.

Inps

Inps: verificate e ufficiali le pagine Facebook

Inps

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Pag.5

La Rivista del Lavoro 38/2017

Comunicato stampa del 3 ottobre 2017

Dal 2 ottobre le quattro pagine Facebook dell’Inps: - Inps per la Famiglia – Inps Credito e Welfare

Dipendenti Pubblici - Inps Giovani - Inps per i Lavoratori Migranti - riportano un badge grigio che

attesta che si tratta di una Pagina autentica, ufficialmente riconducibile all’Istituto, e che quanto

comunicato proviene dall’Inps e ha valore istituzionale. La richiesta, della conferma di autenticità, a

Facebook si è resa necessaria dopo che, nel corso del 2017, l’Istituto ha effettuato un monitoraggio

di tutte le pagine Facebook che nel titolo facevano riferimento alla parola Inps. Monitoraggio dal

quale è emerso che circa cinquanta pagine utilizzavano la denominazione dell’Istituto o il logo in

maniera impropria. Queste pagine contengono informazioni non vere e diffondono notizie prive di

fondamento, le cosiddette bufale, inoltre è spesso utilizzato un linguaggio violento nei confronti

dell’Istituto e delle persone che vi lavorano. L’Inps, in maniera continua, monitora tali attività con

segnalazioni sia ai gestori di Facebook sia alla Polizia Postale laddove si rinvengano gli estremi di

utilizzo e comportamenti non corretti. Oltre al “badge” che garantisce l’affidabilità e autorevolezza

delle quattro pagine Facebook ufficiali, per essere sicuri di essere sulle pagine istituzionali è sempre

possibile accedere dalla home page del sito www.inps.it, cliccando sul simbolo (+) presente in alto

a destra.

UniEMens: blocco se manca la delega gestione separata

Inps

Non è più possibile inviare il flusso UniEMens se manca la delega per le ditte che hanno collaboratori

o amministratori iscritti alla gestione separata. Se si prova ad inviare un flusso UniEMens in

mancanza della delega, appare questo messaggio: "ATTENZIONE: non risulta alcuna delega attiva

nella Gestione Separata per il Committente XXXXXX, YYYYYYY, ZZZZZZZ Si prega di regolarizzare la

posizione mediante la procedura illustrata nella Circolare n. 126/2013.L'operazione è inibita."

Come attivare la delega

È possibile validare le deleghe in tempo reale ed inviare subito il flusso UniEMens. Il percorso

consigliato per attivare la delega è il seguente: accesso a www.inps.it –> servizi on line –> elenco

di tutti i servizi –> deleghe indirette per artigiani, commercianti, associanti e professionisti.

Riferimenti

La circolare di riferimento è la n. 126 del 7 agosto 2013 che al punto 4.1 prevede: “Delega diretta

per la Gestione separata (committenti/associanti). Qualora i titolari del rapporto contributivo

intendano delegare la gestione degli adempimenti nei confronti dell’Istituto ad uno o più lavoratori

dipendenti, collaboratori o altro soggetto di fiducia, dopo essersi autenticati al sito Internet

dell’Istituto mediante Pin o Cns, dovranno utilizzare l’apposita applicazione per l’attribuzione delle

deleghe ad operare, presente nel Cassetto Previdenziale per Committenti della Gestione Separata.

In particolare il committente/associante, personalmente o tramite il legale rappresentante o altro

responsabile, potrà collegarsi al sito www.inps.it ed accedere al cassetto previdenziale per i

committenti, presente nella sezione Aziende e Consulenti, selezionando la voce di Menu «Deleghe

rilasciate e nuove deleghe». Il suddetto applicativo consentirà di individuare un soggetto come

delegato mediante indicazione, negli appositi spazi riservati, del codice fiscale, dei dati anagrafici e

degli estremi di un documento d’identità della persona designata. La richiesta di delega debitamente

compilata e inviata all’Istituto, mediante l’esplicita conferma della stessa, sarà immediatamente

operativa. La delega potrà avere validità illimitata oppure fino alla data specificamente indicata, fatta

salva in ogni caso l’espressa revoca da parte del committente/associante. All’interno dello stesso

applicativo una funzione consentirà all’utente di consultare l’elenco delle deleghe già rilasciate .”

Fondo di solidarietà bilaterale Bolzano: presentazione domande

Inps

Messaggio n. 3815 del 4 ottobre 2017

Si rende noto che le prestazioni di assegno ordinario erogate dal Fondo di solidarietà bilaterale della

provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, sono riconosciute per i periodi di sospensione o riduzione

dell’attività lavorativa intervenuti dal 16 agosto 2017.

Termini di presentazione della domanda di assegno ordinario

A norma dell’art. 30, c. 2 del D. Lgs. 148/2015 la domanda di assegno ordinario deve essere

presentata all’Inps non prima di 30 giorni e non oltre 15 giorni dall’inizio della sospensione o

riduzione dell’attività lavorativa. Entrambi i termini hanno natura ordinatoria, pertanto il mancato

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La Rivista del Lavoro 38/2017

rispetto degli stessi non determina la perdita del diritto alla prestazione, ma, nel caso di

presentazione prima dei 30 giorni, l’irricevibilità dell‘istanza e, nel caso di presentazione oltre i 15

giorni, lo slittamento del termine di decorrenza della stessa. Per consentire alle aziende di poter

presentare le domande nel rispetto dei termini predetti e garantire ai beneficiari continuità di reddito,

in prima applicazione, ai soli fini della presentazione della domanda, il periodo intercorrente tra il 16

agosto 2017 e il 4 ottobre 2017 è neutralizzato e la decorrenza dei 15 giorni utili per la presentazione

della domanda di assegno ordinario è la data di pubblicazione del presente messaggio: 4 ottobre

2017. Invece, per gli eventi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa verificatisi dal 5 ottobre

2017, il termine di decorrenza dei 15 giorni coinciderà con la data di inizio dell’evento di sospensione

o riduzione dell’attività lavorativa.

Modalità di presentazione delle domande di assegno ordinario

La procedura è unica per tutti i fondi e consente alle aziende l’invio telematico della domanda di

accesso alle prestazioni di assegno ordinario. Il servizio per l’invio della domanda è disponibile nel

portale Inps www.inps.it. Per accedervi è possibile ut ilizzare la funzione ‘Cerca’ nella pagina

principale inserendo ‘Accesso ai servizi per aziende e consulenti’ oppure selezionare ‘Servizi per

aziende e consulenti’ nell’elenco alfabetico dei servizi, accessibile dal menu della pagina principale

‘Prestazioni e servizi’ -> ’Tutti i servizi’. Si accede a Servizi per aziende e consulenti tramite Codice

Fiscale e Pin rilasciato dall’Istituto. Una volta effettuato l’accesso, occorre selezionare nel menu

interno al servizio ‘CIG e Fondi di solidarietà’ -> ‘Fondi di solidarietà’. Il manuale per Aziende e

Consulenti per l’invio telematico delle domande è disponibile all’interno dell’applicazione stessa, nella

sezione ‘Area Download’. Per ogni altra indicazione procedurale l’Inps rimanda integralmente alla

Circolare n. 122/2015 e alla Circolare n. 201/2015.

Benefici fiscali vittime del dovere e familiari superstiti

Inps

Messaggio n. 3820 del 4 ottobre 2017

L’Inps effettuerà, quale sostituto d’imposta, in via straordinaria, i rimborsi o le trattenute derivanti

da modello 730/2017, ancorché avesse comunicato, con il Messaggio n. 3505/2017 che, a decorrere

dal 1° gennaio 2017, con specifico riferimento ai trattamenti pensionistici spettanti alle vittime del

dovere e ai loro familiari superstiti, avrebbe cessato il rapporto di sostituzione d’imposta.

Nuovi tassi per la cessione del quinto

Inps

Messaggio n. 3821 del 4 ottobre 2017

Sono stati pubblicati i tassi applicati nel periodo 1° ottobre 2017 – 31 dicembre 2017, per i prestiti

contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Sono i seguenti:

Importi Tasso medio Tasso soglia

fino a 15.00 euro 11,81% 18,7625%

oltre i 15.000 euro 9,04% 15,3000%.

Ne consegue che i tassi soglia Taeg per i prestiti con cessione del quinto della pensione, che variano

in base all’età del pensionato e all’importo del prestito concesso, sono i seguenti:

Importi Tassi soglia Taeg Età

fino a 15.00 euro

8,74 fino a 59 anni

9,54 da 60 a 64 anni

10,34 da 65 a 69

11,04 da 70 a 74

11,84 da 75 a 79 anni

oltre i 15.000 euro

7,45 fino a 59 anni

8,25 da 60 a 64 anni

9,05 da 65 a 69

9,75 da 70 a 74

10,55 da 75 a 79 anni

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Sostegno per l’inclusione attiva e integrazione dalla Regione

Inps

Circolare n. 134 del 5 ottobre 2017

Come noto, il decreto interministeriale Lavoro-Finanze del 26 maggio 2016, pubblicato in G.U. n.

166 del 18 luglio 2016, così come modificato dal Lavoro-Finanze del 16 marzo 2017, ha previsto tra

l’altro, all’articolo 2, comma 4, che le Regioni e le Provincie autonome, con riferimento ai propri

residenti, possano integrare il Fondo Carta Acquisti al fine di incrementare il beneficio concesso e/o

di ampliare la platea dei beneficiari, riducendo la selettività dei requisiti necessari per l’accesso al

beneficio. Pertanto, alcune Regioni, con propri provvedimenti, hanno deciso di adottare una misura

regionale di inclusione attiva ai sensi del predetto articolo 2, comma 4. Il 7 giugno 2017 è stato

approvato il Protocollo Quadro con le Regioni per l’integrazione, a livello regionale, della misura in

esame.

Soggetti beneficiari

I destinatari della misura integrativa del Sia sono individuati dalla singola Regione, la quale può

estendere la platea dei destinatari e/o la misura della prestazione.

Beneficio economico

Il beneficio economico è concesso dalla Regione, con cadenza bimestrale, in relazione alla

composizione del nucleo familiare beneficiario e all’esito della trasmissione di informazioni da parte

dell’Istituto, previa verifica dei criteri di accesso alla prestazione a livello regionale.

Modalità di erogazione

Il sostegno economico è erogato attraverso l’utilizzo di una carta di pagamento elettronica, così come

previsto dal protocollo con il Ministero dell’Economia e il Ministero del Lavoro per l’utilizzo del servizio

messo a disposizione da Poste Italiane in relazione a Carta Acquisti e la disciplina dei rapporti

finanziari.

Convenzione Inps - E.LAV. per la riscossione dei contributi

Inps

Circolare n. 135 del 5 ottobre 2017

E’ stata sottoscritta una convenzione per adesione tra l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e

L’Ente Bilaterale dei Lavoratori “E.LAV.”, avente ad oggetto la riscossione dei contributi da destinare

al finanziamento dell’Ente Bilaterale. L’istituto ha fornito le istruzioni per il servizio di riscossione.

Convenzione Inps - E.BI.N.CONF. per la riscossione dei contributi

Inps

Circolare n. 136 del 5 ottobre 2017

E’ stata sottoscritta una convenzione per adesione tra l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e

L’Ente Bilaterale Nazionale Confederale “E.BI.N.CONF.”, avente ad oggetto la riscossione dei

contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Bilaterale. L’istituto ha fornito le istruzioni per il

servizio di riscossione.

Sisma Marche: al via i tirocini con indennità

Inps

Circolare n. 137 del 5 ottobre 2017

E’ stata sottoscritta una convenzione con la regione Marche (approvata con Determinazione

Presidenziale 134/2017), che prevede l’erogazione di un’indennità mensile di tirocinio pari a euro

500,00 a favore dei soggetti disoccupati residenti nei Comuni della regione Marche interessati dagli

eventi sismici del 2016 e del 2017 e/o che lavorano presso aziende ubicate nelle stesse aree, con

oneri a carico della Regione. La realizzazione di ogni tirocinio deve concludersi entro il 30 giugno

2018. Il tirocinio ha la durata minima di 3 mesi e massima di 6; è prevista l’erogazione di un’indennità

mensile pari ad euro 500,00 lordi nei limiti dell’importo complessivo non superiore a 3.000 euro, che

costituiscono reddito assimilato a quello da lavoro dipendente [ex art. 50, c.1, lett. c) del Tuir].

Da-Dmag: allineamento da gennaio 2018

Inps

Messaggio n. 3842 del 6 ottobre 2017

Da gennaio 2018, la trasmissione, da parte delle aziende, delle denunce dei lavoratori agricoli

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La Rivista del Lavoro 38/2017

occupati avverrà con cadenza mensile e sarà canalizzata nel sistema UniEMens. L’Istituto invita le

aziende, qualora fossero intervenute ulteriori variazioni afferenti i propri dati aziendali, a

comunicare, con la massima tempestività, le eventuali difformità.

Inail

Prestazioni per infortunio e malattia professionale dal 1° luglio 2017

Inail

Circolare n. 38 del 27 settembre 2017

Con effetto dall'anno 2000 e a decorrere dal 1° luglio di ciascun anno, la retribuzione di riferimento

per la liquidazione delle rendite corrisposte dall'Inail ai mutilati e agli invalidi del lavoro relativamente

a tutte le gestioni di appartenenza dei medesimi, è rivalutata annualmente sulla base della variazione

effettiva dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati intervenuta rispetto all'anno

precedente. Tenuto conto che, per l’anno in corso, non è intervenuta la variazione retributiva minima

fissata dal citato articolo 20, commi 3 e 4, della Legge 28 febbraio 1986, n.41, l'Istituto ha avviato

l’iter per la riliquidazione delle rendite e delle altre prestazioni economiche a queste collegate sulla

base della variazione effettiva dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, con

decorrenza 1° luglio 2017. In virtù della norma di salvaguardia contenuta nella legge di stabilità

2016, i decreti ministeriali del Ministero del Lavoro del 19 luglio 2017 hanno confermato, a decorrere

dal 1° luglio 2017, gli importi delle prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia

professionale - nel settore industriale, compreso il settore marittimo, agricolo, medici radiologi e

tecnici sanitari di radiologia autonomi - approvati dai precedenti decreti ministeriali del 19 luglio

2016 con decorrenza 1° luglio 2016. Peraltro, si rammenta che i predetti decreti ministeriali del 2016

confermavano, a loro volta, gli importi fissati dai decreti ministeriali emanati nel 2015.

Conseguentemente, anche a decorrere dal 1° luglio 2017, l’importo delle prestazioni economiche è

pari all’importo corrisposto a decorrere dal 1° luglio 2015 e, quindi, sono confermati tutti gli importi

riportati nella circolare Inail del 3 settembre 2015, n. 73, e nei suoi allegati, fissati sulla base dei

precedenti decreti ministeriali emanati nel 2015. Nel settore industriale, la retribuzione media

giornaliera per la determinazione del massimale e del minimale della retribuzione annua è fissata in

euro 77,12 (retribuzione annua minima euro 16.195,20; retribuzione annua massima euro

30.076,80). Nel settore agricolo la retribuzione convenzionale annua per la liquidazione delle rendite

è fissata in euro 24.440,95. Nei settori industriale e agricolo l’importo dell’assegno una tantum per

i superstiti è fissato nella misura di euro 2.136,50. L’importo dell’assegno per assistenza personale

continuativa è rivalutato nella stessa misura percentuale fissata per le rendite del settore industriale

e agricolo e ammonta a euro 533,22.

Assicurazione allievi iscritti ai corsi professionali

Inail

Circolare n. 41 del 3 ottobre 2017

Cambiano le norme e, con decorrenza dall’anno formativo 2017-2018, i premi assicurativi dovuti per

gli allievi dalle istituzioni formative e dagli istituti scolastici paritari sono determinati ai sensi

dell’articolo 41 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124.

Voce di tariffa

L’attività formativa in genere è classificata alla voce di tariffa 0611 della gestione di riferimento e,

qualora il percorso formativo preveda anche la partecipazione alle lavorazioni svolte all’esterno in

azienda, devono essere applicate le voci di tariffa della lavorazione effettivamente svolta, previa

presentazione di apposita denuncia telematica di variazione, qualora il rischio assicurato non sia

presente nella posizione assicurativa territoriale interessata.

Denunce di variazione

Le denunce di variazione, rese necessarie in relazione al mutato quadro normativo, devono essere

inviate entro trenta giorni dalla pubblicazione della presente circolare.

Pagamento del premio

Il primo pagamento del premio per il periodo assicurativo 1° settembre 2017 – 31 dicembre 2017 è

richiesto dall’Istituto, con il provvedimento di assicurazione a seguito delle denunce inviate dalle

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La Rivista del Lavoro 38/2017

istituzioni formative e dagli istituti scolastici paritari. Per gli anni successivi, i premi assicurativi

devono essere versati con l’autoliquidazione annuale con le consuete modalità.

Autoliquidazione 2017-2018

Ai fini dell’autoliquidazione in scadenza al 16 febbraio 2018, le istituzioni formative e gli istituti

scolastici paritari includeranno le retribuzioni convenzionali riferite agli allievi per il periodo dal 1°

settembre al 31 dicembre 2017 nelle dichiarazioni delle retribuzioni da presentare entro il 28 febbraio

2018, imputandole alle relative voci di tariffa. I premi di rata anticipata per l’anno 2018 determinati

sulle retribuzioni suddette saranno oggetto di conguaglio con l’autoliquidazione 2018-2019, quando

saranno presentate le dichiarazioni retributive riguardanti il 2018.

Chiusura dei servizi telematici

Si rende noto che gli specifici servizi telematici correlati all’apertura e alla gestione della polizza

speciale IeFP sono stati disattivati.

Autoliquidazione: riaperti i servizi on line per le aree del sisma

Inail

Istruzione operativa del 5 ottobre 2017

Cessato il periodo di sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei premi a

seguito degli eventi sismici del 2016 e 2017, l’Inail ha riaperto i servizi online relativi

all’autoliquidazione 2016/2017. Dal 3 ottobre è possibile acquisire la comunicazione delle basi di

calcolo per l’autoliquidazione, accedendo al sito www.inail.it nella sezione “Fascicolo Aziende –

Visualizza Comunicazioni”. Si avvisa che sono disponibili anche i servizi telematici:

“Visualizza Basi di Calcolo”,

“Richiesta Basi di Calcolo”,

“AL.P.I. Online” nella nuova versione “UX”1,

“Invio telematico dichiarazione salari”,

“Riduzione del presunto”.

Ricordiamo che le istruzioni relativa alla sospensione erano state fornite con le Circolari 41/2016,

5/2017 e 24/2017.

Altri

Autoferrotranvieri: istruzioni sul versamento del contributo contrattuale

Fondo Priamo

Circolare n. 4 del 29 settembre 2017

Sono state definite le modalità operative per il versamento del "contributo mensile contrattuale" al

fondo di previdenza integrativa Priamo da parte delle aziende che applicano il Ccnl degli

Autoferrotranvieri, in applicazione dell’art. 38, comma a), del contratto Autoferrotranvieri

Internavigatori - Mobilità – Tpl.

Contribuzione

Per i lavoratori a tempo indeterminato compresi gli apprendisti, già iscritti a Priamo alla data del 1°

luglio 2017, o che si iscriveranno successivamente con la modalità di adesione volontaria, il

contributo è aggiuntivo rispetto a quanto previsto dal Ccnl (2% quota azienda, 2% quota lavoratore,

Tfr). Per i lavoratori che alla data del 1° luglio 2017 non risultino iscritti al Fondo, il contributo

comporta l'adesione contrattuale a Priamo, senza ulteriori obblighi contributivi anche a carico delle

aziende e dei lavoratori.

Andamento dell’occupazione a luglio 2017

Istat

Nota del 2 ottobre 2017

Ad agosto 2017 la stima degli occupati continua a crescere (+0,2% rispetto a luglio, pari a +36mila),

confermando la persistenza della tendenza positiva già osservata negli ultimi mesi. Il tasso di

occupazione sale al 58,2% (+0,1 punti percentuali). La crescita congiunturale dell’occupazione

interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni ed è interamente dovuta alla componente

femminile, mentre per gli uomini, dopo l’incremento dei due mesi precedenti, si registra un calo.

Aumentano i dipendenti a termine, sostanzialmente stabili i permanenti, ancora in lieve calo gli

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La Rivista del Lavoro 38/2017

indipendenti. Nel periodo giugno-agosto si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre

precedente (+0,5%, +113 mila) che interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di

età ad eccezione dei 35-49enni. L’aumento interessa i lavoratori dipendenti, quasi esclusivamente a

termine, mentre calano gli indipendenti. Dopo l’aumento di luglio, la stima delle persone in cerca di

occupazione ad agosto cala dell’1,4% (-42 mila). La diminuzione della disoccupazione interessa

entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. Il tasso di

disoccupazione scende all’11,2% (-0,2 punti percentuali), quello giovanile al 35,1% (-0,2 punti).

Dopo la forte diminuzione del mese scorso, ad agosto la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è

ancora in lieve calo (-0,1%, pari a -9 mila). La diminuzione è determinata dalle donne e dai 15-

34enni, a fronte di un aumento tra gli uomini e tra gli over 35. Il tasso di inattività è stabile al

34,3%. Nel trimestre giugno-agosto, rispetto ai tre mesi precedenti, alla crescita degli occupati si

accompagna sia il calo dei disoccupati (-1,2%, -36 mila) sia quello degli inattivi (-0,7%, -94 mila).

Su base annua si conferma l’aumento degli occupati (+1,6%, +375 mila). La crescita interessa

uomini e donne e riguarda i lavoratori dipendenti (+417 mila, di cui +350 mila a termine e +66 mila

permanenti), mentre calano gli indipendenti (-42 mila). A crescere sono soprattutto gli occupati

ultracinquantenni (+354 mila), ma crescono anche i 15-34enni (+167 mila), mentre calano i 35-

49enni (-147 mila, sui quali influisce in modo determinante il calo demografico di questa classe).

Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-2,0%, -60 mila) sia, soprattutto, gli inattivi (-

2,9%, -391 mila). Al netto dell’effetto della componente demografica tuttavia, su base annua cresce

l’incidenza degli occupati sulla popolazione in tutte le classi di età.

Privacy: criticità sulla sicurezza delle banche dati pubbliche

Garante per la protezione dei dati personali

Lettera del 3 ottobre 2017

E’ stata pubblicata una lettera aperta, al Presidente del Consiglio dei Ministri, sulle seguenti

questioni:

spesometro;

sicurezza banche dati pubbliche.

Studi professionali: istituito il Fondo di Solidarietà

Confprofessioni

Comunicato web del 4 ottobre 2017

Si rende noto che il 3 ottobre 2017 è stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali Filcams,

Fisascat e Uiltucs, un accordo per l’istituzione del Fondo di Solidarietà per il settore delle attività

professionali. Il nuovo Fondo di solidarietà, come prevede il D. Lgs. 148/2015, ha lo scopo di

assicurare ai lavoratori una tutela in costanza di rapporto di lavoro nei casi di riduzione o sospensione

dell’attività lavorativa. Nella fase di avvio, il Fondo coprirà gli studi professionali che occupano

mediamente più di tre dipendenti.

Organizzazioni sindacali

Terziario Confimpreseitalia: accordo di rinnovo

FEDER-IacCt, Confimpreseitalia e AssoPmi con Fesica-Confsal e Confsal-Fisals

Accordo di rinnovo del 23 giugno 2017

Decorrenza: 9 giugno 2017

Scadenza: 9 giugno 2020

E’ stato rinnovato il Ccnl dell’11 marzo 2017.

AUMENTI RETRIBUTIVI

Sono previsti aumenti retributivi con decorrenza dal 1° giugno 2017.

Minimi tabellari dal 1° giugno 2017

Livelli Importi mensili

Q 1.665,00

1 1.565,00

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La Rivista del Lavoro 38/2017

2 1.450,00

3 1.305,00

4 1.270,00

5 1.245,00

6 1.220,00

Ear

L'azienda che ometta il versamento delle quote Ebil è tenuta a corrispondere al lavoratore un Ear di

importo pari allo 0,20% della paga base conglobata, per 13 mensilità.

Aumenti periodici di anzianità

Gli aumenti periodici di anzianità decorrono dal primo giorno del mese successivo a quello di

compimento del biennio. Al lavoratore dipendente dovranno essere corrisposti un totale di 5 scatti

biennali di anzianità.

Aumenti periodici di anzianità

Livelli Importi mensili

Q 33,22

1 31,22

2 28,46

3 25,94

4 23,94

5 22,54

6 20,00

Indennità

Indennità di incarico: € 80 mensili, per 12 mensilità massime, revocabile anticipatamente rispetto

alla scadenza dell'incarico.

Indennità di disponibilità: 20% della retribuzione.

Altri aspetti

E’ stata inserita la Previdenza Complementare, l'Assistenza Sanitaria Integrativa tramite Mutua

Sanitaria, e il Welfare Contrattuale demandato alla Contrattazione di secondo Livello.

Sistema impresa: accordo interconfederale sull’apprendistato

Sistema impresa e Confsal

Accordo del 27 settembre 2017

E’ stato sottoscritto l’accordo interconfederale sull'apprendistato, in ottemperanza alle previsioni del

D. Lgs. 81/2015. Il contratto, che ha una durata compresa tra 6 e 36 mesi, deve essere stipulato

per iscritto. La retribuzione è stabilita dai contratti collettivi, in percentuale o con il sistema del

sotto-inquadramento.

Giurisprudenza

Legittimo il licenziamento inviato alla residenza comunicata

Corte di Cassazione

Sentenza n. 22295 del 25 settembre 2017

E’ legittimo il licenziamento disciplinare inviato alla residenza comunicata dalla lavoratrice nel caso

in cui la dipendente non abbia adempiuto, come era suo obbligo, alla comunicazione al datore di

lavoro del cambio di residenza.

Illegittimo il licenziamento per chiusura reparto della lavoratrice in gravidanza

Corte di Cassazione

Sentenza n. 22720 del 28 settembre 2017

E’ illegittimo il licenziamento adottato durante il periodo di gravidanza della lavoratrice, per chiusura

di reparto, sia pure posticipato per gli effetti, alla fine del periodo di tutela, in quanto le uniche

eccezioni che lo consentono sono quelle indicate espressamente dall’art. 54 del D. Lgs. n. 151/2001.

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La Rivista del Lavoro 38/2017

Il lavoro in Gazzetta

Settimana dal 2 al 8 ottobre

G. U. n. 230

del

2 ottobre

Ministero della Giustizia

DECRETO

29 settembre 2017

Modifiche al decreto 27 maggio 2016, relativo al

ripristino degli uffici del giudice di pace soppressi

ai sensi dell'articolo 2, comma 1-bis, del decreto-

legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con

modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11

- Esclusione dell'ufficio del giudice di pace di

Osimo (circondario di Ancona) dall'elenco delle

sedi ripristinate. (17A06750)

Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali

DECRETO

26 luglio 2017

Modifiche al decreto n. 83486 del 28 luglio 2014,

relativo al Fondo di solidarietà per la

riconversione e riqualificazione professionale, per

il sostegno dell'occupazione e del reddito del

personale del credito. (Decreto n. 99789).

(17A06630)

Istituto Nazionale di

Statistica

COMUNICATO

Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di

operai e impiegati, relativi al mese di agosto

2017, che si pubblicano ai sensi dell'art. 81 della

legge 27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina delle

locazioni di immobili urbani), ad ai sensi dell'art.

54 della legge del 27 dicembre 1997, n. 449

(Misure per la stabilizzazione della finanza

pubblica). (17A06625)

Istituto Nazionale di

Statistica

COMUNICATO

Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di

operai e impiegati, relativi al mese di aprile 2017,

che si pubblicano ai sensi dell'art. 81 della legge

27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina delle locazioni

di immobili urbani), ed ai sensi dell'art. 54 della

legge del 27 dicembre 1997, n. 449 (Misure per

la stabilizzazione della finanza pubblica).

(17A06633)

G. U. n. 231

del

3 ottobre

Presidente del Consiglio

dei Ministri

DECRETO

17 luglio 2017,

n. 143

Regolamento recante adeguamento

dell'organizzazione del Ministero delle politiche

agricole alimentari e forestali, a norma

dell'articolo 11, comma 2, del decreto legislativo

19 agosto 2016, n. 177. (17G00156)

Ministero dell’Interno

DECRETO

29 settembre 2017

Ripartizione, a favore delle Province delle Regioni

a statuto ordinario, di un ulteriore contributo,

pari a 72 milioni di euro, per l'esercizio delle

funzioni fondamentali, per l'anno 2017.

(17A06715)

Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali

DECRETO

20 settembre 2017

Modifica del decreto 20 settembre 2011,

concernente l'accesso anticipato al

pensionamento per gli addetti alle lavorazioni

particolarmente faticose e pesanti. (17A06648)

Ministero delle

Infrastrutture e dei

Trasporti

DECRETO

7 settembre 2017

Modello di certificato di abilitazione

professionale. (17A06646)

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Pag.13

La Rivista del Lavoro 38/2017

G. U. n. 231

del

3 ottobre

Ministero dello Sviluppo

Economico

COMUNICATO

Comunicato relativo alla circolare 21 settembre

2017, n. 120340, concernente l'avviso pubblico

per la selezione di iniziative imprenditoriali nel

territorio dell'area di crisi industriale complessa

«Val Vibrata - Valle del Tronto - Piceno» tramite

ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n.

181/1989. (17A06652)

G. U. n. 232

del

4 ottobre

Presidenza del Consiglio

dei Ministri

Dipartimento della

Funzione Pubblica

DECRETO

4 agosto 2017

Autorizzazione a bandire procedure concorsuali

ed ad assumere unità di personale a tempo

indeterminato, in favore dell'Agenzia italiana per

la cooperazione allo sviluppo, ai sensi dell'art. 1,

comma 364, della legge 11 dicembre 2016, n.

232 e dell'art. 1, comma 1, lettera b) del decreto

del Presidente del Consiglio dei ministri 27

febbraio 2017. (17A06654)

G. U. n. 233

del 5 ottobre

Ministero delle Politiche

Agricole Alimentari e

Forestali

DECRETO

7 agosto 2017

Modifica del decreto 12 gennaio 2015 in materia

di modalità di presentazione delle domande di

sostegno e di pagamento della misura

assicurativa del programma nazionale di sviluppo

rurale. (17A06674)

Presidenza del Consiglio

dei Ministri Dipartimento

della Funzione Pubblica

DECRETO

4 agosto 2017

Autorizzazione ad assumere a tempo

indeterminato unità di personale, a favore dei

Corpi di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del

fuoco, nonché del Ministero dell'economia e delle

finanze e dell'ICE - Agenzia per la promozione

all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese

italiane. (17A06673)

Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della

Ricerca

COMUNICATO

Rettifiche al decreto n. 720 del 29 settembre

2017, concernente il bando per l'ammissione dei

medici alle scuole di specializzazione di area

sanitaria, per l'a.a. 2016/2017. (17A06821)

G. U. n. 234

del 6 ottobre

Ministero dello Sviluppo

Economico

DECRETO

5 giugno 2017

Modifiche e integrazioni al decreto 10 aprile

2013, recante: «Condizioni, limiti, modalità e

termini di decorrenza delle agevolazioni fiscali e

contributive in favore di micro e piccole imprese

localizzate nelle zone franche urbane delle regioni

dell'obiettivo Convergenza». (17A06678)

Presidenza del Consiglio

dei Ministri

Dipartimento della

Protezione Civile

ORDINANZA

29 settembre 2017

Ulteriori interventi urgenti di protezione civile

conseguenti agli eventi sismici che hanno colpito

il territorio delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e

Abruzzo a partire dal giorno 24 agosto 2016.

(Ordinanza n. 484). (17A06778)

Comitato

Interministeriale per la

Programmazione

Economica

DELIBERA

10 luglio 2017

Sisma Abruzzo 2009 - Assegnazione di risorse per

il settore ricostruzione pubblica - Social Housing

interventi «Edilizia Economica e Popolare» -

piano annuale 2017 - Regione Abruzzo. (Delibera

n. 60/2017). (17A06679)

Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali

COMUNICATO

Approvazione della delibera n. 92/16 adottata dal

Consiglio di amministrazione dell'Ente nazionale

di previdenza ed assistenza per gli psicologi in

data 16 dicembre 2016. (17A06681)

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Pag.14

La Rivista del Lavoro 38/2017

G. U. n. 234

del 6 ottobre

Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali

COMUNICATO

Approvazione della delibera n. 22846/16 adottata

dal Consiglio di amministrazione della Cassa

nazionale di previdenza ed assistenza per gli

ingegneri ed architetti liberi professionisti

(INARCASSA) in data 18 novembre 2016.

(17A06680)

G. U. n. 235

del 7 ottobre

Ministero dell’Economia

e delle Finanze

DECRETO

28 settembre 2017

Modalità di attribuzione alla Regione Siciliana

della compartecipazione all'imposta sul reddito

delle persone fisiche. (17A06779)

Ministero delle Politiche

Agricole Alimentari e

Forestali

DECRETO

7 agosto 2017

Programma di sviluppo rurale nazionale 2014-

2020 - sottomisura 17.1 - Approvazione

dell'avviso pubblico a presentare proposte -

Campagna assicurativa 2016 - vegetali.

(17A06730)

Autorità Nazionale

Anticorruzione

COMUNICATO

Pubblicazione del ruolo del personale (17A06716)

Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali

COMUNICATO

Approvazione della delibera n. 51/2017 adottata

dal Consiglio di amministrazione dell'Ente

nazionale di previdenza ed assistenza dei medici

e degli odontoiatri (ENPAM) in data 19 maggio

2017. (17A06732)

Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali

COMUNICATO

Approvazione delle delibere n. 52/2017 e n.

53/2017 adottate dal Consiglio di

amministrazione dell'Ente nazionale di

previdenza ed assistenza dei medici e degli

odontoiatri (ENPAM) in data 19 maggio 2017.

(17A06733)

Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali

COMUNICATO

Approvazione della delibera n. 23011/17 adottata

dal Consiglio di amministrazione della Cassa

nazionale di previdenza ed assistenza per gli

ingegneri ed architetti liberi professionisti in data

20 gennaio 2017. (17A06734)

I documenti prelevabili tramite link provengono dalla Gazzetta Ufficiale

http://www.gazzettaufficiale.it. Si ricorda che l'unico testo definitivo è quello pubblicato sulla

Gazzetta Ufficiale a mezzo stampa, che prevale in casi di discordanza.

La Gazzetta Ufficiale è anticipata quotidianamente sul sito.

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Pag.15

La Rivista del Lavoro 38/2017

Lunedì 2 ottobre

Infortuni brevi da segnalare all’Inail

Scatta giovedì 12 ottobre l’obbligo di comunicare all’Inail – a fini statistici e informativi - gli infortuni

subiti dai lavoratori con prognosi superiore a un giorno oltre a quello dell’infortunio. Come stabilito

dal Decreto del Ministero del Lavoro n. 183/2016 – istitutivo del Sistema informativo nazionale per

la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp) - i datori saranno obbligati a comunicare all’Istituto, sempre

entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico, gli infortuni dei lavoratori anche se della durata

di un solo giorno, oltre a quello dell’evento.

Gabriele Taddia – Il Sole 24 Ore – N.T., pag. 33

Omesse ritenute, il tetto è annuo

Per il calcolo del tetto limite di 10 mila euro annui di omesso pagamento di ritenute, ai fini

dell'applicazione del relativo regime sanzionatorio (pena pecuniaria ovvero penale), vale il criterio di

«competenza» e non quello «di cassa» finora utilizzato. A stabilirlo è l'Ispettorato nazionale del

lavoro con Nota Protocollo n. 8376/2017, che rettifica le precedenti istruzioni (Nota Protocollo n.

9099/2016) in seguito di nuovi principi indicati dalla Corte di Cassazione (Sentenza n. 39882/2017).

Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 19

Arretrati utilizzabili ai fini del comporto

Il lavoratore che si ammala (sempreché abbia assolto gli obblighi di certificazione e di reperibilità al

domicilio) ha diritto a conservare il proprio posto per tutto il periodo stabilito dal contratto collettivo:

decorso tale lasso temporale, il datore può procedere al licenziamento semplicemente dando il

preavviso, o provvedendo all’erogazione dell’indennità economica sostitutiva. Oltre al caso in cui il

datore spontaneamente rinunci al recesso, per esempio concedendo la fruizione di un’aspettativa.

Alberto Bosco e Josef Tschöll – Il Sole 24 Ore, pag. 3

Confermato l’importo dell’assegno di incollocabilità 2017

L'importo dell'assegno di incollocabilità dal 1° luglio 2017 è stato confermato nella misura vigente

per l'anno precedente ed è pari a 256,39 euro mensili. L'Inail ne dà notizia con la Circolare 27

settembre 2017, n. 40, dopo l'emanazione del decreto del 27 giugno 2017 che ha ufficializzato la

somma. Ciò in considerazione dell'indice negativo Istat dei prezzi al consumo e della relativa

Note di stampa

Lia Pesarin

La Settimana sui Quotidiani

da lunedì 2 a domenica 8 ottobre

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La Rivista del Lavoro 38/2017

previsione legislativa che stabilisce, in tali casi, l'invarianza del valore.

Pietro Gremigni – Il Sole 24 Ore, pag. 4

L’Inps chiede ai pensionati con la minima di restituire i soldi

Nonostante la Cassazione abbia stabilito a gennaio che nessun rimborso possa essere richiesto ai

pensionati, la burocrazia italiana continua inesorabilmente a fare danni come una specie di automa

impazzito. L’ultima vittima è la classica signora Maria, pensionata che secondo l’Adnkronos avrebbe

ricevuto dall’Inps due lettere con altrettante richieste di recuperare somme non dovute per circa 154

euro. «Pochi per qualcuno, ma tanti su una pensione di circa 480 euro al mese», ha spiegato il marito

Peppino. Secondo la Federazione dei pensionati aderente a Confesercenti, la signora Maria non

sarebbe stata l’unica destinataria di simili missive, anzi «in giro ce ne sarebbero parecchie», ma

neanche dall’Inps sanno dire quante ne abbiano mandate e riferiscono invece di «un normale ricalcolo

a conguaglio» come quello delle bollette e «non di un errore».

Francesco Rigatelli – Libero, pag. 9

Case antisismiche, il fisco è soft

Acquisto di una nuova casa nei comuni classificati a «rischio sismico 1» con detrazione d'imposta

sino all'85% del prezzo e relativo credito scaturente dalla detrazione fiscale cedibile a terzi: sono

queste le principali novità emerse dall'aggiornamento della guida fiscale sulle ristrutturazioni edilizie

pubblicata sul sito dell'Agenzia delle Entrate.

Francesco Campanari e Lorenzo Tosoni – Italia Oggi, pag. 12

Master deducibili con plafond

Le spese per la formazione e l'aggiornamento professionale sostenute dai professionisti a partire dal

2017 sono deducibili per intero fino alla soglia annua di 10 mila euro. È questa una delle novità più

importanti contenute negli articoli 8 e 9 della Legge n. 81/2017 (il cosiddetto «Jobs Act» per i

lavoratori autonomi) che modificano alcune disposizioni dell'articolo 54 del Tuir relative alla

determinazione del reddito di lavoro autonomo.

Sandro Cerato – Italia Oggi, pag. 8

Minori, rendite senza placet

Prestazioni Inail a favore dei minorenni anche senza autorizzazione del giudice tutelare. Non serve,

infatti, per l'erogazione dell'indennità per inabilità temporanea assoluta, per la rendita diretta, per

la rendita ai superstiti e per l'assegno una tantum per vittime di gravi infortuni sul lavoro. È l'Inail a

precisarlo nella Circolare n. 34/2017.

Carla De Lellis – Italia Oggi, pag. 18

Martedì 3 ottobre

Aumenti non uguali per tutti

«C'è un disallineamento tra l'accordo» del 30 novembre scorso sugli 85 euro lordi mensili di scatto

di stipendiali anche per il lavoratori della scuola e «il mio mandato». Sergio Gasparrini, Presidente

dell'Aran, l'Agenzia che siede al tavolo delle trattative con il Governo, evidenzia subito una delle

difficoltà della nuova stagione contrattuale intervenendo, la scorsa settimana, al Consiglio nazionale

dello Snal-Confal.

Emanuela Micucci – Italia Oggi, pag. 35

"Crescono gli occupati". Il Governo festeggia ma sono tutti precari

Il lavoro cresce in agosto, ma solo quello con caratteristiche molto estive: contratti a tempo, tante

donne e tanti giovani. Gli ultimi dati Istat sull'occupazione sono stati salutati dal Ministro

dell'Economia Pier Carlo Padoan come l'effetto del Jobs Act. Cioè della riforma del governo di Matteo

Renzi che puntava a incentivare il lavoro a tempo indeterminato. La verità è che, di mese in mese,

il mercato sta premiando proprio l'altro tipo di lavoro, quello precario, a tempo determinato. Senza

contare che - cosa che in realtà non dovrebbe sorprendere - proprio per questo sta crescendo

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Pag.17

La Rivista del Lavoro 38/2017

l'occupazione femminile e giovanile. I dati provvisori di agosto diffusi ieri dicono che gli occupati

dovrebbero crescere dello 0,2% rispetto a luglio. Sono 36mila occupati in più. Crescita, spiega

l'istituto di statistica, «interamente dovuta alla componente femminile, mentre per gli uomini, dopo

l'incremento dei due mesi precedenti, si registra un calo».

Antonio Signorini – il Giornale, pag. 1 e pag. 14

Agli assunti con il Jobs Act ipotesi 200 euro in più annui

Caccia a nuove risorse per potenziare il taglio dei contributi per i neo-assunti. Il Governo alle prese

con la messa a punto della legge di Bilancio punta ad allargare il campo di riduzione del cuneo fiscale

oltre il perimetro già individuato estendendo il taglio del cuneo a tutti i lavoratori assunti dal 2015

con le nuove regole del Jobs Act. Ma per riuscirci è necessario reperire altri fondi e, anche in

quest’ottica, si spiega la volontà di realizzare una rottamazione-bis delle cartelle esattoriali Equitalia,

capace di far incassare 1,5 miliardi aggiuntivi rispetto ai 7,2 già previsti.

Michele Di Branco – Il Messaggero, pag. 1 e pag. 11

Ma ora è più difficile conciliare lavoro e figli. Dimissioni su del 44%

Più che farsi avanti, le donne italiane continuano a farsi indietro. Altro che «Lean in», il manifesto

femminista di Sheryl Sandberg datato ormai 2013 con cui la numero due di Facebook incitava le

donne di tutto il mondo a non scegliere tra famiglia e lavoro. «Vivere in modo soddisfacente entrambe

le dimensioni è possibile, ma per farlo dobbiamo prima di tutto vincere i nostri pregiudizi» scriveva

la manager «dall’alto del suoi tacchi Prada» (insinuavano i detrattori). Quattro anni dopo, mentre la

Silicon Valley si scopre sessista, l’Italia conferma la sua immagine di paese in cui le donne che fanno

figli battono in ritirata. Non solo sono poche quelle che hanno un lavoro (il 48,9% il dato record di

ieri dell’occupazione femminile su base mensile contro una media europea del 62,5%), ma molte lo

lasciano al primo figlio. Corinna De Cesare – Corriere Della Sera, pag. 37

Alternanza, un aiutino alle Pmi

Senza aziende non si fa alternanza scuola-lavoro. Così cresce il numero dei bandi delle Camere di

commercio per i voucher alle imprese impegnate nei percorsi on the job delle scuole. Uno degli ultimi

quello promosso dalla Camera di commercio fiorentina, lanciato la scorsa settima alla Fiera Didacta

Italia. Al via il 12 ottobre il voucher riconosce fino a 1.300 euro alle aziende che ospitano gli studenti

in alternanza e 500 euro al mese per 6 mesi ai ragazzi che, dopo aver seguito un corso di formazione

online, vanno a fare tirocinio in azienda.

Emanuela Micucci – Italia Oggi, pag. 37

Sgravi per la solidarietà

Solidarietà fa non più rima con produttività. Da quest'anno, infatti, lo sgravio contributivo del 35%

spetta «a pioggia» alle imprese che riducono l'orario di lavoro oltre il 20% per evitare i licenziamenti,

con stipula di un contratto di solidarietà difensiva. Non è più necessario, in altre parole, realizzare

un miglioramento della produttività in misura pari allo sgravio, condizione prevista dalle vecchie

regole. A stabilirlo è il Decreto n. 2/2017.

Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 27

Piani di welfare collegabili a risultati individuali

Un piano di welfare può prevedere l’erogazione dei benefit collegata al raggiungimento di obiettivi,

aziendali e individuali. Queste le indicazioni contenute in risposta a un interpello fornita dalla

Direzione regionale della Lombardia dell’agenzia delle Entrate secondo cui un piano di welfare di

questo tipo non osta all’applicazione delle norme agevolative in materia di benefit, a condizione che

il budget di spesa figurativo assegnato, in caso di non utilizzo, non venga convertito in denaro e

rimborsato al lavoratore.

Marco Strafile – Il Sole 24 Ore, pag. 22

La voluntary-bis chiude al 70%

La voluntary bis chiude i battenti, ma resta distante dall’obiettivo: le istanze arrivate - alla sera del

1° ottobre - sono state 18.654, contro le 27.090 attese. Quasi il 70%, anche se dal conteggio

mancano gli invii dell’ultima ora. Un risultato comunque significativo, soprattutto se confrontato a

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La Rivista del Lavoro 38/2017

quello registrato il 15 luglio, quando la proroga ancora non c’era e pur mancando solo due settimane

alla deadline del 31 luglio le domande presentate si fermavano a 6.500.

Federica Micardi – Il Sole 24 Ore, pag. 21

Srl innovative, restyling via web

La registrazione fiscale dell'atto modificativo delle Srl - Startup innovative (senza l'intervento del

notaio) viaggia online e con modello 69 (quadro B). La registrazione deve essere richiesta all'ufficio

dell'Agenzia delle Entrate territorialmente competente, in relazione alla sede della Camera di

Commercio nella quale esercita la funzione il pubblico ufficiale che ha autenticato l'atto. Questo è

quanto si legge in una Guida rapida del 2 ottobre 2017, stilata dalla stessa Agenzia delle Entrate.

Cinzia De Stefanis – Italia Oggi, pag. 30

Spesometro, sito ancora con funzionalità limitate

Ancora lavori in corso sullo spesometro. A ieri la piattaforma telematica predisposta da Sogei, per

l'invio dei dati fattura, era ancora a scartamento ridotto, con le funzionalità legate alla modifica dei

dati fattura attraverso interfaccia web; la visualizzazione delle notifiche di esito delle sole fatture

elettroniche, delle comunicazioni trimestrali Iva, quelle relative ai corrispettivi e la precompilazione

dei dati all’interno della funzionalità di generazione dati fattura, ancora in manutenzione.

Italia Oggi, pag. 1 e pag. 25

Mercoledì 4 ottobre

Sconti «usuranti», semplificate le istanze per gli assunti dal 2008

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri il decreto del Ministero del Lavoro del 20 settembre

2017 che avrebbe dovuto semplificare la documentazione necessaria per la richiesta di accesso al

pensionamento anticipato da parte degli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti

(cosiddetti usurati). Il provvedimento è la conseguenza delle modifiche apportate dall’ultima legge

di bilancio (Legge n. 232/2016) al D.Lgs. n. 67/2011, per effetto del quale la pensione può essere

conseguita a condizione che gli interessati possano vantare almeno sette anni negli ultimi dieci di

attività lavorativa ovvero metà della vita lavorativa complessiva in una delle lavorazioni considerante

usuranti.

Fabio Venanzi – Il Sole 24 Ore, pag. 25

Occasionale, il minimo raddoppia

Un lavoratore occasionale svolge 4 ore di lavoro ma il datore di lavoro è tenuto a pagarne 8: questo

uno dei tanti paradossi che potrebbero essere nascosti tra le pieghe della cervellotica disciplina del

contratto di prestazione occasionale, la fattispecie contrattuale introdotta dal Decreto Legge n.

50/2017 con l’intento (in gran parte vanificato dagli eccessivi limiti di utilizzo) di colmare il vuoto

creatosi dopo l’abrogazione dei voucher.

Giampiero Falasca - Il Sole 24 Ore, pag. 25

Per i corsi di formazione coperture Inail a maggior costo

È destinato a crescere il costo dei premi a carico delle istituzioni formative e degli istituti scolastici

paritari accreditati dalle Regioni per la copertura degli allievi dei corsi ordinamentali di istruzione e

formazione. A partire dall’anno formativo 2017-2018 non verrà, infatti, più applicato dall’Inail il

premio speciale unitario da 58 euro, a cui si abbinava un ulteriore onere di 45 euro per i maggiori

rischi legati all’attività formativa svolta negli ambienti di lavoro, che era interamente a carico dello

Stato. A chiarirlo è stato l’Istituto con la Circolare n. 41/2017, pubblicata ieri.

Mauro Pizzin – Il Sole 24 Ore, pag. 25

Per la formazione non conta l'Ordine

Formazione dei revisori legali anche fuori dall'Ordine di appartenenza. I professionisti che

partecipano a un corso organizzato da altri Odcec, infatti, acquisiscono comunque i crediti formativi

previsti. Lo chiarisce il Cndcec in un Pronto Ordini (n. 229/2017) in risposta a un quesito sottoposto

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La Rivista del Lavoro 38/2017

dall’Ordine di Ancona.

Gabriele Ventura – Italia Oggi, pag. 31

Manovra da 19,6 miliardi di euro. “Priorità a giovani e povertà”

Il Governo ha messo a punto la manovra economica per il 2018 da 19,6 miliardi di euro. «Daremo

la priorità - ha spiegato il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan - a giovani, povertà e

investimenti». Iniziano a definirsi i primi dettagli della legge di bilancio, che per un quarto sarà

coperta con misure che derivano dalla lotta all’evasione, soprattutto quella dell’ Iva. Padoan ha

parlato di interventi «selettivi», date le poche risorse disponibili, che sarebbero comunque utili a

proseguire il rafforzamento della crescita, che «sta guadagnando robustezza». Dei quasi 20 miliardi

complessivi di manovra, solo 3,8 potranno essere usati infatti per nuove spese. Nella legge di Bilancio

sono comprese anche le cosiddette «clausole di salvaguardia» che valgono 15,7 miliardi: in questo

modo il Governo ha disinnescato gli aumenti dell’Iva per il prossimo anno e lo ha fatto utilizzando il

maggior deficit autorizzato da Bruxelles.

Nicola Lillo – La Stampa, pag. 2 e pag. 5

L'equo compenso entra nel vivo

Entra nel vivo l'iter parlamentare del Ddl sull'equo compenso per le professioni legali (Atto Camera

n. 4631). Presentato ieri in Commissione Giustizia alla Camera il pacchetto delle proposte

emendative (60 in tutto) al disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso sette

agosto.

Michele Damiani – Italia Oggi, pag. 31

Incentivi alle casse

Incentivi governativi (ad ampio raggio) per gli investimenti delle Casse previdenziali dietro l'angolo.

E, se si tratterà di una correzione del precedente decreto nella (incombente) legge di Bilancio, o di

un testo «ad hoc» che riguarderà l'impiego delle risorse, verrà presto svelato. A darne notizia il

sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta.

Simona D’Alessio – Italia Oggi, pag. 36

La Caporetto del fisco on line

Lo spesometro è diventato la sirena d'allarme del funzionamento delle banche dati finanziarie. Il

garante della privacy, Antonello Soro, ieri ha scritto al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per

segnalare che dietro le falle della piattaforma telematica gestita da Sogei c'è in gioco la credibilità

stessa del Governo nella sua opera di attuazione dell'agenda digitale.

Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 29

Start Up senza notaio legittime

Le Start Up innovative possono continuare a essere costituite online, senza l'intervento di un notaio.

La possibilità di ricorrere a una scrittura privata con firma digitale, alternativa all'atto pubblico, è

legittima. Non lo è invece la previsione secondo cui una Start-Up innovativa, una volta persi i requisiti

che le consentono di essere iscritta nell'apposita sezione del Registro imprese, transita d'ufficio nella

sezione ordinaria. È quanto ha deciso il Tar Lazio nella Sentenza n. 10004/2017, depositata il 2

ottobre 2017.

Fabio Tassi – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 35

Start Up, il super-sconto attende il decreto

Dopo il via libera all’aumento dal 19% al 30% della detrazione per gli investimenti nel capitale delle

Start-Up innovative e dal 20% al 30% della deduzione per gli investitori soggetti Ires, da parte della

Commissione europea (decisione 19 giugno 2017 n. 4285, pubblicata il 18 settembre 2017), si

attende ora l’aggiornamento del decreto attuativo del 25 febbraio 2016, che dovrà essere emanato

dal Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico.

Luca De Stefani – Il Sole 24 Ore, pag. 21

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Giovedì 5 ottobre

Mandare a casa gli anziani non crea posti per i giovani

Mettere al lavoro i giovani italiani non coinvolge solo il destino sociale e la felicità di una generazione

ma anche la tenuta previdenziale e la ricchezza futura del nostro Paese. Per far lavorare di più i

giovani il dibattito politico-sindacale e di Governo offre due proposte: 1. tagliare a metà i contributi

di chi viene assunto a tempo indeterminato, 2. modificare il meccanismo di adeguamento dell’età

pensionistica. 1. L’ aliquota attuale al 33% sarebbe dimezzata per 3 anni seguita da un taglio

permanente del 3-4%. Bene: stimolo congiunturale e riduzione strutturale alleggeriscono un cuneo

che frena crescita e assunzioni. Male: l’età massima per godere del bonus si ferma a 29 anni.

Alessandra Del Boca e Antonietta Mundo – Corriere Della Sera, pag. 32

Lavoratori autonomi, trattamento fiscale delle spese per alberghi e ristoranti

Il Jobs Act lavoratori autonomi, di cui alla Legge 22 maggio 2017, n. 81, ha introdotto importanti

novità, oltre che in ambito di lavoro autonomo, anche in materia fiscale. In particolare, l'articolo 8

della legge interviene sulla deducibilità delle spese relative a prestazioni alberghiere e di

somministrazione di alimenti e bevande, per un determinato incarico professionale addebitate in

capo al committente.

Salvatore Servidio – Il Sole 24 Ore, pag. 30

Lavoro subordinato anche se non c’è continuità giornaliera

La presenza di continuità nello svolgimento della prestazione lavorativa non costituisce requisito

indispensabile al fine di riconoscere la natura subordinata del rapporto di lavoro, sviluppatosi tra le

parti in assenza di formale regolamentazione contrattuale. Precisa la Corte di Cassazione (Sentenza

n. 23056/2017) che la fattispecie di subordinazione prevista dall'articolo 2094 del Codice Civile non

richiede necessariamente una continuità giornaliera nell'esercizio dell'attività lavorativa, essendo

compatibile con la natura dipendente del rapporto.

Giuseppe Bulgarini d'Elci – Il Sole 24 Ore, pag. 30

Possibile chiedere l’assegno ordinario al Fondo di solidarietà dell’Alto Adige

Il Fondo di solidarietà dell'Alto Adige è stato istituito per la Provincia Autonoma di Bolzano in

attuazione di quanto disposto dall'articolo 36 del Decreto Legislativo n. 148/2015, dalle

organizzazioni sindacali e imprenditoriali comparativamente più rappresentative. Con il Messaggio n.

3815 del 4 ottobre 2017 l'Inps illustra le modalità di presentazione della domanda di assegno

ordinario.

Paola Sanna – Il Sole 24 Ore, pag. 26

Contro le crisi Fondo di solidarietà per gli studi professionali

Conto alla rovescia per la nascita del nuovo Fondo di solidarietà bilaterale destinato a garantire

l’occupazione dei lavoratori impegnati nel settore delle attività professionali nei casi di riduzione o

sospensione dell’attività lavorativa, sostituendo in particolare la Cassa d’integrazione in deroga.

Dopo l’accordo raggiunto martedì 3 ottobre tra Confprofessioni e le organizzazioni sindacali Filcams,

Fisascat e Uiltucs, il fondo previsto dal D. Lgs. 148/2015 (prima della sua istituzione come gestione

costituita presso l’Inps), dovrà ottenere il via libera del Ministro del Lavoro, di concerto con il Mef,

tramite decreto che in teoria dovrebbe essere adottato entro 90 giorni.

Mauro Pizzin – Il Sole 24 Ore, pag. 32

Arriva la proroga, spesometro al 16 ottobre

Al Ministero dell’Economia vogliono archiviare in fretta questa brutta pagina del nuovo fisco digitale

vissuta nelle ultime due settimane con lo spesometro. Così il Ministro dell’Economia, Pier Carlo

Padoan, ha firmato ieri il Dpcm che consente a professionisti e imprese di inviare i dati di fatture e

corrispettivi entro il 16 ottobre; da sottolineare che dal 18 settembre – iniziale data per lo

spesometro nuova versione – ad oggi ci sono state quattro date e tre proroghe.

Federica Micardi e Marco Mobili – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 3

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La Rivista del Lavoro 38/2017

Crisi d'impresa, arriva l'alert

Razionalizzazione della procedura di liquidazione, anticipazione e gestione dello stato di crisi in via

confidenziale con una procedura di allerta, incentivi agli attuali strumenti di composizione

stragiudiziale della crisi. Ieri la Commissione Giustizia del Senato ha dato il via libera al

provvedimento di riforma dei fallimenti nel testo già approvato a luglio scorso dalla Camera, che ora

va in aula per il sì definitivo.

Claudia Morelli – Italia Oggi, pag. 28

La Cassa commercialisti (Cnpadc) dà l'ok al restyling delle linee di investimento

Restyling delle linee di investimento (con particolare riferimento alle operazioni finanziarie

«strategico-istituzionali») della Cassa di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti (Cnpadc):

l'assemblea dei delegati dell'ente, infatti, ha dato ieri pomeriggio il via libera alla delibera contenente

la proposta di “incrementare il limite massimo dell’1,5% del patrimonio netto precedentemente

approvato”.

Simona D'Alessio – Italia Oggi, pag. 28

Modello 770 con invio divisibile

Il 31 ottobre scade il termine per presentare il 770, dopo la proroga della scadenza ordinaria del 31

luglio. Ci sarà comunque tempo fino al 29 gennaio del prossimo anno (90 giorni dal 31 ottobre) per

adempiere validamente all’obbligo, con il pagamento spontaneo della sanzione di 25,82 euro prevista

dal ravvedimento operoso (articolo 13 del D.Lgs. n. 472/1997).

Nevio Bianchi e Barbara Massara – Il Sole 24 Ore, pag. 32

Nuove vie per i commercialisti

Oggi e domani si svolgerà, a Reggio Emilia, il Convegno nazionale dell'Unione giovani dottori

commercialisti ed esperti contabili dal titolo «La centralità del dottore commercialista nella gestione

dei sistemi di pianificazione, programmazione e controllo aziendale.

Pier Luigi Marchini – Italia Oggi, pag. 30

Spesometro, per Sogei è tutto ok

Sul caso spesometro Sogei, il partner informatico dell'Agenzia delle Entrate, respinge tutte le accuse.

Di più. L'amministratore delegato Andrea Quacivi, intervenuto, ieri, in audizione, davanti la

Commissione di Vigilanza dell'Anagrafe Tributaria, spiega che la condivisione dei dati delle fatture

ricevute e inviate fino a venerdì 22 settembre, dai professionisti, per conto dei loro clienti, fosse una

scelta precisa e voluta.

Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 26

Venerdì 6 ottobre

I laureati italiani sono pochi e spesso «bistrattati» sul lavoro

Pochi laureati (non è una novità) e il paradosso che chi si laurea ha conoscenze poco in linea con

quello che serve nel mondo del lavoro. «L’Italia è intrappolata in un basso livello di competenze»,

sentenzia l’Ocse, che ha consegnato al nostro Paese un rapporto in cui fa il punto sui perché di una

crescita col freno tirato e su come uscire dalla trappola. Negli ultimi quindici anni, dice

l’Organizzazione, i risultati economici dell’Italia sono stati «fiacchi» anche a causa di un livello di

competenze relativamente basso; di una debole domanda di competenze avanzate; e di un uso

limitato di quelle disponibili.

Antonella De Gregorio - Corriere Della Sera, pag. 19

Verso la possibilità di Ape sociale con contributi maturati all’estero

La contribuzione previdenziale accumulata all’estero potrebbe essere utilizzata, totalizzandola con

quella italiana, per raggiungere i minimi contributivi necessari per richiedere l’Ape sociale. Al

momento i periodi assicurativi “esteri” non possono essere valorizzati, come precisato dall’Inps nella

Circolare n. 100/2017.

Il Sole 24 Ore, pag. 26

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La Rivista del Lavoro 38/2017

Dis-coll, indennità anche se la volontà recessiva del lavoratore è indotta

L'indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi (Dis-Coll) compete per

qualunque ipotesi o causa di cessazione del contratto, salvo che in caso di recesso volontario del

collaboratore. Il principio è stabilito dall'articolo 15 del D.Lgs. n. 22/2015, che subordina, tra gli altri

requisiti, l'erogazione della provvidenza in conseguenza di un generico «evento di cessazione» del

contratto avulso dalla volontà del lavoratore.

Mauro Marrucci – Il Sole 24 Ore, pag. 30

Enpam apre le iscrizioni a studenti degli ultimi due anni di università

Gli studenti del quinto e sesto anno dei corsi di laurea in medicina e odontoiatria ora si possono

iscrivere all’Enpam, l’Ente previdenziale di categoria. Diventa realtà quanto previsto dalla legge di

Stabilità 2015, cioè la possibilità per questa tipologia di professionisti di iniziare a costruirsi una

posizione previdenziale di primo pilastro prima di aver terminato gli studi. A scelta dell’interessato il

versamento dei contributi, che saranno di importo contenuto, potrà essere rinviato al momento

dell’iscrizione all’Ordine (comunque entro tre anni), mentre sin da subito si avrà accesso al sistema

welfare.

Il Sole 24 Ore, pag. 26

Alta vigilanza per il coordinatore

In materia di sicurezza sul lavoro nei cantieri, il coordinatore per l’esecuzione riveste un ruolo di

vigilanza che riguarda la generale configurazione delle lavorazioni e non il puntuale e stringente

controllo momento per momento, che è demandato alle figure operative, ossia al datore di lavoro,

al dirigente, al preposto. Questo è il principio che viene enucleato dalla Sentenza n. 45862/2017

della Corte di Cassazione (quarta sezione penale) depositata ieri.

Luigi Caiazza – Il Sole 24 Ore, pag. 27

Bonus fiscali, attenti al «tetto»

Agevolazioni fiscali al vaglio del quadro RU entro la scadenza del 31 ottobre. Anche per l’annualità

in corso, infatti, il modello di dichiarazione dei redditi diventa un banco di prova per la corretta

fruizione dei bonus fiscali fruiti nel 2016 da rendicontare all’interno dell’apposito quadro RU.

Alessandro Sacrestano – Il Sole 24 Ore, pag. 29

Ecobonus, atti in tre mesi

Il termine ordinario per l'invio della documentazione per attestare i lavori di risparmio energetico

sulle parti comuni condominiali che, a partire dallo scorso 1° gennaio (e fino al prossimo

31/12/2021), garantiscono una maggiorazione dell'agevolazione al 70 e al 75% corrisponde al 90°

giorno successivo alla fine dei lavori (dopo il collaudo delle opere). E’ quanto si legge nel vademecum

del 4 ottobre 2017 col quale Enea detta le regole per l'invio della documentazione per usufruire del

bonus 70% o del 75% per interventi di riqualificazione energetica delle parti comuni degli edifici.

Cinzia De Stefanis – Italia Oggi, pag. 31

La rottamazione spinge le entrate di agosto (+1,4%)

Nel mese di agosto le entrate sorridono all’Erario. A partire dall’autotassazione, che resta in linea

con quella dello scorso anno e sul fronte delle imprese chiude con +670 milioni di euro versati a

titolo di Ires dai contribuenti che hanno usufruito della proroga dei termini di pagamento dal 31

luglio al 21 agosto.

Marco Mobili – Il Sole 24 Ore, pag. 25

Spesometro inviato, l’ultimo ostacolo è trovare la ricevuta

Professionisti e contribuenti ancora in difficoltà nell’invio dello spesometro. Come dimostrano i

numerosi quesiti inviati al forum del quotidiano l’adempimento è impegnativo, poiché presuppone

l’invio di moltissimi dati e spesso il sistema si è dimostrato inadeguato. Le anomalie che si riscontrano

nella trasmissione dei dati delle fatture emesse e registrate sono frequentemente generate in

presenza di clienti o fornitori residenti in Paesi extra Ue.

Alessandra Caputo e Gian Paolo Tosoni – Il Sole 24 Ore, pag. 24

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La Rivista del Lavoro 38/2017

Visto sul 770 con credito oltre 5mila euro

Riguarda anche il 770/2017 l’abbassamento, da 15.000 a 5.000 euro, del limite del credito derivante

da dichiarazione in presenza del quale è necessario apporre il visto di conformità. Lo ha chiarito

l’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 57/2017, nella quale ha precisato che il nuovo tetto

riguarda le dichiarazioni presentate dal 24 aprile 2017.

Nevio Bianchi e Barbara Massara – Il Sole 24 Ore, pag. 27

Sabato 7 ottobre

I sindacati: la categoria ha bisogno di unità

Un appello alla compattezza della categoria è arrivato ieri nella tavola rotonda finale del Congresso

dell’Unione nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, che si conclude oggi a Reggio

Emilia con l'ufficializzazione del cambio al vertice (Fazio Segantini passa il testimone a Daniele

Virgillito). Nel confronto tra alcune sigle sindacali, alla presenza dell’onorevole Maino Marchi,

capogruppo Pd in Commissione Bilancio, si è parlato di sciopero e delle promesse disattese, di

spesometro, di eccessiva burocrazia, ma soprattutto della necessità di coesione interne.

Federica Micardi – Il Sole 24 Ore, pag. 17

Decontribuzione al 100% per i Neet

Il dimezzamento dei contributi per le assunzioni stabili di giovani potrebbe salire, per il primo anno,

al 100% per i «Neet», vale a dire quei ragazzi sotto i 29 anni che non studiano e non lavorano,

agganciati al programma europeo Youth Guarantee. L’ipotesi è allo studio del Governo per rafforzare,

in vista dell’imminente legge di Bilancio, l’impatto del nuovo sgravio per rilanciare l’occupazione

giovanile. Il disegno dei tecnici dell’esecutivo sarebbe questo: per chi assume i giovani stabilmente

da Milano a Palermo scatterebbe, dal 1° gennaio, la riduzione al 50% dei contributi per tre anni. Ma

per gli under29 «Neet», attraverso la proroga per il 2018 dell’attuale bonus occupazione, il primo

anno di contratto a tempo indeterminato porterebbe in dote all’impresa il 100% di esonero

contributivo (al 50% “nazionale” si sommerebbe la proroga del bonus Occupazione di Youth

Guarantee). I successivi due anni resterebbero esonerati al 50 per cento.

Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pagina 4

La malattia scusa

La malattia del contribuente, adeguatamente documentata, prevale sugli studi di settore del Fisco.

Lo afferma la Corte di Cassazione con l'Ordinanza n. 20505/2017. L'amministrazione finanziaria

accertava maggiori ricavi pari a 104.882,00 a fini Ires, Iva e Irap per l'anno 2004.

Vincenzo Delli Priscoli – Italia Oggi, pag. 25

La produttività torna a cadere

La produttività del lavoro resta uno dei punti di debolezza del nostro sistema produttivo. L’ultimo

dato Eurostat segna -0,8% nel 2016, in controtendenza con i competitor europei. L’Istat: fatto 100

il livello di produttività per ora lavorata del 2010, l’Italia ha toccato 100,4. Intanto Moody’s conferma

il rating dell’Italia a Baa2 e l’outlook negativo: «Buona crescita ma Paese vulnerabile per l’incertezza

politica».

Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore, pagina 4

Agevolazioni, conta il collaudo

Per i beni consegnati nel 2016, la cui accettazione definitiva del collaudo da parte dell'acquirente è

avvenuta solamente nei primi mesi del 2017 a seguito di non conformità, è applicabile l'agevolazione

dell'iper ammortamento del 150% e non quella del super ammortamento del 40%. È quanto emerge

da un'interessante risposta fornita dalla Direzione regionale delle Entrate del Veneto a un'istanza di

interpello presentata da una società industriale.

Sandro Cerato – Italia Oggi, pag. 1 e pag. 29

Agricoli, denunce mensili

La denuncia contributiva dei dipendenti agricoli diventa mensile. Da gennaio, infatti, l'attuale sistema

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La Rivista del Lavoro 38/2017

di denunce trimestrali, specifico del settore agricolo (Dmag), si allineerà a quello Uniemens dei

lavoratori degli altri settori diventando a cadenza mensile. Non cambierà, invece, né il sistema di

tariffazione (da parte dell'Inps), né i termini di pagamento (trimestrali, differiti di sei mesi). Lo

spiega l'Inps nel Messaggio n. 3842/2017 di ieri.

Daniele Cirioli – Italia Oggi, pag. 34

Bonus R&S sganciato dal bilancio

Il quadro RU del modello Redditi Sc 2017 contiene le informazioni sulla spettanza e sull'utilizzo del

credito per l'attività di ricerca e sviluppo, disciplinto dall'articolo 3 del D.L. n. 145/2013. In via

preliminare va ricordato che, in base, al comma 8 dell’articolo 3, il credito d'imposta non concorre

alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, comprese le relative addizionali

comunali e regionali, e dell'Irap, e non rileva nella determinazione del pro rata di indeducibilità degli

interessi passivi e delle spese generali, di cui all'articolo 61 e all'articolo 109, comma 5 del Tuir.

Emanuele Reich e Franco Vernassa – Il Sole 24 Ore, pag. 1 e pag. 15

Entrate, un restyling sprint

Riorganizzazione dell'Agenzia delle Entrate, approvazione sprint. Settanta emendamenti al disegno

di legge sulla riorganizzazione delle Agenzia fiscali con l'impegno del Viceministro all'Economia Luigi

Casero di inserire le disposizioni che ridisegnano l'aspetto dell'Agenzia delle Entrate nella prossima

legge di Bilancio con l'intenzione di accelerare i lavori e chiuderli entro settimana prossima.

Cristina Bartelli – Italia Oggi, pag. 22

Domenica 8 ottobre

Contratti a termine: un milione in più dal 2004

Gli occupati in Italia sono tornati al livello del 2008, superando quota 23 milioni. Ma il risultato è

stato raggiunto grazie a una crescita «record» dei contratti a tempo determinato, saliti ad agosto

2017 a quota 2,8 milioni, la più alta dal 2004. Quasi un milione in più. Il lavoro, quindi, è «più

debole, precario e povero». L’affondo arriva dall’ultimo report della Fondazione Di Vittorio della Cgil.

Secondo il documento, calano anche le ore lavorate: il 5,8% in meno dai massimi precrisi e cioè 10,9

miliardi del secondo trimestre 2017 contro 11,6 miliardi del 2008. Con la prossima legge di Bilancio

i contratti a termine potrebbero essere resi ancora più cari rispetto a quelli stabili. Altro dato

contenuto nello studio della Fondazione Di Vittorio è l’aumento del part time: nel secondo trimestre

del 2017 ha raggiunto il livello record di 4,3 milioni occupati. Oltre 900 mila in più rispetto al 2008

e quasi 1,5 milioni in più del 2004.

Corriere Della Sera, pag. 29

Università, la soluzione a concorsopoli è abolire i concorsi

Vogliamo dirlo una volta per tutte? La “concorsopoli” universitaria si risolve eliminando i concorsi.

Non si tratta dell’uovo di Colombo dei folli, quanto della presa d’atto che in una comunità scientifica,

perché questa è l’università, non si entra come in un qualsiasi ramo dell’Amministrazione pubblica.

L’università produce didattica e ricerca di alto livello. È arduo pensare che tali funzioni possano

essere valutate con modalità simili a quelle di un qualsiasi impiego pubblico. Proposta che non va

confusa con quella, di ispirazione liberista, che vede l’eliminazione del concorso come viatico per il

mutamento dello stato giuridico degli atenei.

Renzo Guolo – la Repubblica, pag. 23

Pensioni a 67 anni, ipotesi di rinvio a dopo le urne

E se le pensioni facessero la stessa fine dello ius soli? Nel Governo cresce sempre di più la tentazione

di rinviare a dopo le elezioni di primavera la decisione sull’aumento dell’età pensionabile, che nel

2019 dovrebbe salire di altri cinque mesi per arrivare a 67 anni tondi. Uno slittamento che farebbe

il paio con quello già annunciato per la legge per rendere più facile l’acquisizione della cittadinanza

italiana, sciopero della fame a staffetta permettendo. E che, in fondo, ne avrebbe la stessa ragione

politica: schivare una decisione scomoda alla vigilia del voto per evitare ripercussioni nelle urne.

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Pag.25

La Rivista del Lavoro 38/2017

Melina a centrocampo, deciderà il nuovo Governo.

Lorenzo Salvia – Corriere Della Sera, pag. 1 e pag. 9

«Povertà, partite Iva più a rischio dei pensionati»

Nel 2015 le famiglie che vivono grazie ad un reddito da lavoro autonomo sono quelle più a rischio

povertà: si tratta del «popolo delle partite Iva», composto soprattutto da piccoli imprenditori,

artigiani, commercianti, liberi professionisti e soci di cooperative, le più colpite dalla crisi. Lo sostiene

la Cgia, associazione degli artigiani di Mestre, dopo avere calcolato che due anni fa il 25,8% dei

nuclei di questa categoria era al di sotto della soglia di rischio povertà dell’Istat. Per i nuclei in cui i l

capofamiglia ha la pensione come reddito principale, invece, il rischio è al 21%, mentre per quelle

che vivono con un stipendio o un salario da lavoro dipendente il tasso si è fermato al 15,5.

Francesco Di Frischia - Corriere Della Sera, pag. 31

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Pag.26

La Rivista del Lavoro 38/2017

Premessa

I Fondi di solidarietà sono stati istituiti dalla Legge n. 92/2012 con la finalità di assicurare:

ai lavoratori, dipendenti di datori di lavoro che non rientrano nell’ambito di applicazione della

normativa sulla Cig sia ordinaria sia straordinaria,

una tutela in costanza di rapporto di lavoro,

nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per le cause previste dalla

normativa in materia di Cigo e Cigs.

Con D. Lgs. n. 148/2015, è stata poi razionalizzata la disciplina dei Fondi di solidarietà, prevedendo:

un ampliamento della platea delle imprese aderenti

e un’uniformità delle prestazioni erogate.

L’Inps, con il Messaggio n. 3617 del 20 settembre 2017, ha fornito le indicazioni necessarie per la

determinazione del c.d “tetto aziendale” in base al quale:

il datore di lavoro può accedere alle prestazioni dei Fondi di solidarietà e del FIS

in proporzione alla contribuzione dovuta

in un determinato arco temporale,

secondo i criteri di proporzionalità definiti dai Fondi stessi.

Aggiornamento professionale

Stefania Altieri

Fondi di solidarietà e Fis

Tetto aziendale per le prestazioni Argomento

Il datore di lavoro può accedere alle prestazioni dei Fondi di solidarietà e del

Fondo di integrazione salariale (Fis) in proporzione alla contribuzione

dovuta in un determinato arco temporale, secondo i criteri di

proporzionalità definiti dai Fondi stessi.

Novità

L’Inps ha fornito le indicazioni sulla determinazione del “tetto aziendale”.

Riferimenti

● Legge n. 92/2012 ● D. Lgs. n. 148/2015 ● Inps, Messaggio n. 3617 del 20

settembre 2017.

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Pag.27

La Rivista del Lavoro 38/2017

Prestazioni e tetto aziendale

Alcuni Fondi di solidarietà bilaterali e il Fondo di integrazione salariale prevedono che l’erogazione

delle prestazioni sia riconosciuta:

entro i limiti delle risorse finanziarie acquisite,

secondo criteri di proporzionalità definiti dai Fondi stessi.

Per alcuni Fondi perciò, il datore di lavoro può accedere alle prestazioni tenendo conto:

delle prestazioni già deliberate

e degli oneri di gestione e amministrazione del Fondo.

Il Messaggio n. 3617/2017 riepiloga i tetti aziendali vigenti per i Fondi di solidarietà attivi e

fornisce un’importante precisazione:

“il tetto aziendale è parametrato sulla contribuzione dovuta dal datore di lavoro, a

nulla rilevando l’importo della contribuzione effettivamente versata dal medesimo. Per

questo motivo, ai fini dell’erogazione della prestazione non è richiesta la regolarità

contributiva dell’azienda.”

TIPOLOGIE DI FONDO

Fondi di solidarietà

bilaterali

Fondo di integrazione

salariale (FIS)

Fondi di solidarietà

alternativi

Comprende Fondi di

nuova costituzione o già

istituiti o adeguati alla

Riforma Fornero o

adeguati entro il 31

dicembre 2015 al Jobs Act

Fondi che operano

nell’ambito di sistemi di

bilateralità

(dell’artigianato e

somministrazione)

Vi confluiscono tutti i

datori di lavoro di settori

che mancano di un Fondo

di solidarietà bilaterale o

Fondo di solidarietà

bilaterale alternativo, che

occupano mediamente più

di 5 dipendenti.

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Pag.28

La Rivista del Lavoro 38/2017

Tetti aziendali vigenti

Tipo fondo Prestazione Tetto aziendale

Credito Assegno

ordinario

Il doppio dei contributi ordinari dovuti dalla data di iscrizione al

trimestre precedente la data di presentazione dell’istanza,

tenuto conto degli oneri di gestione e al netto delle prestazioni

già deliberate Formazione Ammontare dei contributi ordinari

dovuti dalla data di iscrizione al trimestre precedente la data di

presentazione dell’istanza, tenuto conto degli oneri di gestione

e al netto delle prestazioni già deliberate.

Cooperativo Assegno

ordinario

Il doppio dei contributi ordinari dovuti dalla data di iscrizione al

trimestre precedente la data di presentazione dell’istanza,

tenuto conto degli oneri di gestione e al netto delle prestazioni

già deliberate Formazione Metà dei contributi ordinari dovuti

dalla data di iscrizione al trimestre precedente la data di

presentazione dell’istanza, tenuto conto degli oneri di gestione

e al netto delle prestazioni di formazione già deliberate.

Trentino Assegno

ordinario

A regime: quattro volte i contributi ordinari dovuti tenuto conto

delle prestazioni già deliberate.

Formazione. A regime: quattro volte i contributi ordinari dovuti

tenuto conto delle prestazioni già deliberate.

Bolzano-

Alto

Adige

Assegno

ordinario

Quattro volte i contributi ordinari dovuti tenuto conto delle

prestazioni già deliberate.

Assicurativi Assegno

ordinario

1,4 volte l’ammontare complessivo dei contributi ordinari dovuti

da ciascuna impresa istante fino al trimestre precedente la data

di presentazione della domanda, al netto degli oneri di gestione

e amministrazione del Fondo.

Formazione. Ammontare dei contributi ordinari dovuti da

ciascuna impresa istante fino al trimestre precedente la data di

presentazione della domanda, al netto degli oneri di gestione e

amministrazione del Fondo.

Fondo

trasporto

pubblico

Assegno

ordinario

Il doppio dei contributi ordinari annui dovuti nell’anno

precedente, dedotto quanto già erogato con riguardo a tale

contributo dal fondo nel biennio precedente.

Solimare Assegno

ordinario

Quattro volte l’ammontare dei contributi ordinari dovuti dal

medesimo datore di lavoro dalla data di iscrizione al Fondo alla

data di presentazione dell’istanza, tenuto conto delle prestazioni

già deliberate a qualunque titolo a favore dello stesso.

Fondo di

integrazione

salariale

(FIS)

Assegno

ordinario

Assegno di

solidarietà

A regime: quattro volte l’ammontare dei contributi ordinari

dovuti dal medesimo datore di lavoro dalla data di iscrizione al

Fondo alla data di presentazione dell’istanza, tenuto conto delle

prestazioni già deliberate a qualunque titolo a favore dello

stesso.

Tetto aziendale nelle operazioni societarie

In caso di aziende istanti interessate da operazioni societarie, la contribuzione dovuta dall’azienda

cedente per i lavoratori transitati nell’azienda istante è computata ai fini del tetto aziendale

esclusivamente nelle ipotesi di fusioni/incorporazioni totali, ossia nelle ipotesi in cui l’azienda

istante abbia acquisito la totalità dei lavoratori dell’azienda cedente.

A tal fine occorre distinguere tra:

1. operazioni societarie nelle quali l’azienda cessa di esistere e trasferisce interamente i suoi

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Pag.29

La Rivista del Lavoro 38/2017

dipendenti ad una sola azienda già esistente o nuova (es. fusioni totali, incorporazioni totali,

eccetera.);

2. operazioni societarie nelle quali l’azienda cessa di esistere e trasferisce la totalità dei suoi

dipendenti a più aziende esistenti o nuove;

3. operazioni societarie nelle quali l'azienda di origine resta in essere e trasferisce parte dei suoi

dipendenti ad una o più aziende già esistenti o nuove (es. scissioni parziali, cessione di ramo

d'azienda, etc.).

Nel primo caso nel computo del tetto aziendale si tiene conto sia della contribuzione dovuta

dall’azienda istante sia della contribuzione totalmente dovuta dalle aziende incorporate all’esito

delle operazioni societarie.

Negli altri casi, nel computo del tetto aziendale, si tiene conto della sola contribuzione dovuta

dall’azienda istante, a nulla rilevando la contribuzione precedentemente dovuta dalle aziende

cedute.

ESEMPIO

Azienda istante A, che ha incorporato

totalmente le aziende B e C e

un ramo d’azienda della società D.

Il tetto aziendale viene determinato prendendo a riferimento la contribuzione totalmente dovuta

dalle aziende A, B e C, tenuto conto, se previsto, delle prestazioni già fruite dalle società A, B e C

e degli oneri di gestione e amministrazione del Fondo.

L’Inps precisa che

gli importi concessi NON possono eccedere il tetto aziendale come in precedenza determinato;

nei predetti importi sono ricompresi i costi relativi alla prestazione (al lordo del contributo

del 5,84% di cui all’art. 26 della Legge n. 41/1986 ove previsto) ed alla contribuzione correlata;

Tetto aziendale nelle operazioni societarie

L’azienda cessa di

esistere e trasferisce

interamente i suoi

dipendenti ad una sola

azienda già esistente o

nuova

L’azienda di origine resta

in essere e trasferisce

parte dei suoi dipendenti

ad una o più aziende già

esistenti o nuove

L’azienda cessa di

esistere e trasferisce la

totalità dei suoi

dipendenti a più aziende

esistenti o nuove

Nel computo del tetto

aziendale si tiene conto sia

della contribuzione

dovuta dall’azienda

istante sia della

contribuzione totalmente

dovuta dalle aziende

incorporate all’esito delle

operazioni societarie.

Nel computo del tetto aziendale, si tiene conto della sola

contribuzione dovuta dall’azienda istante, a nulla

rilevando la contribuzione precedentemente dovuta dalle

aziende cedute.

Page 30: La Rivista del Lavoro - Spitella Tamilia Associati · 2017-10-23 · Decreto 20 settembre 2017 G.U. n. 231 del 3 ottobre 2017 E’ stato pubblicato, in Gazzetta, il decreto che modifica

Pag.30

La Rivista del Lavoro 38/2017

per i fondi che lo prevedono, le prestazioni già autorizzate si computano in relazione

all’importo effettivamente fruito, salva l’ipotesi in cui il periodo autorizzato sia ancora in corso

di pagamento. In tale ultimo caso si computa l’importo autorizzato e gli eventuali risparmi di spesa

relativi agli importi effettivamente fruiti sono rimessi nella disponibilità del tetto aziendale una

volta terminati i pagamenti.

Tetto aziendale del Fis

Sappiamo che, il Fondo di integrazione salariale (Fis) garantisce:

l’assegno di solidarietà per i datori che occupano mediamente più di 5 dipendenti;

l’ulteriore prestazione dell’assegno ordinario per i datori di lavoro che occupano mediamente

più di 15 dipendenti.

Ai sensi dell’art. 29, comma 4, del D. Lgs. 148/2015, il Fondo eroga dette prestazioni in misura non

superiore a quattro volte l’ammontare dei contributi ordinari dovuti

dal medesimo datore di lavoro;

dalla data di iscrizione al Fondo alla data di presentazione dell’istanza,

tenuto conto delle prestazioni già deliberate a qualunque titolo a favore dello stesso datore.

L’Istituto ricorda che, con Nota prot. n. 4055 del 14 giugno 2017, l’Ufficio legislativo del Ministero

del Lavoro ha ritenuto che il citato articolo 29, comma 4, del D. Lgs 148/2015 vada interpretato nel

senso che “le prestazioni già deliberate a qualunque titolo” a favore del singolo datore di lavoro, che

devono essere scomputate dal c.d. tetto aziendale, sono quelle fruite dal medesimo datore di

lavoro nel biennio mobile.

Il limite all’erogazione delle prestazioni del Fis (non superiore a quattro volte l’ammontare dei

contributi ordinari dovuti) entrerà a regime dall’anno 2022, fino ad allora la limitazione è graduata

nelle misure indicate nella seguente la tabella:

Anno Tetto aziendale

2016 Nessun limite

2017 10 volte l’importo accantonato

2018 8 volte l’importo accantonato

2019 7 volte l’importo accantonato

2020 6 volte l’importo accantonato

2021 5 volte l’importo accantonato

2022 in poi 4 volte l’importo accantonato

Ai fini della determinazione del tetto aziendale nel periodo della deroga transitoria relativa agli

anni 2016-2021, è necessario fare riferimento alla data di decorrenza delle sospensioni o

riduzioni di attività lavorativa specificata dal datore di lavoro nell’istanza di accesso.

Pertanto, a titolo esemplificativo, in caso di richiesta di prestazione a cavallo di due anni, dal 1°

dicembre 2017 al 31 gennaio 2018, il tetto aziendale sarà determinato sulla base del limite vigente

per il 2017, ossia dieci volte la contribuzione ordinaria dovuta.

Sempre per le istanze a cavallo di anno, nell’eventualità in cui, a seguito delle verifiche istruttorie,

la decorrenza della prestazione è posticipata all’anno successivo, ai fini della determinazione

del tetto aziendale sarà applicato il criterio di proporzionalità relativo a quell’anno.

Pertanto, a titolo esemplificativo, ad una domanda presentata con inizio prestazione in data 27

dicembre 2017, per la quale a seguito di adempimenti istruttori (esempio presentazione tardiva della

domanda) la decorrenza della prestazione è posticipata al 2 gennaio 2018, si applicherà il tetto

previsto per l’anno 2018.

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Pag.31

La Rivista del Lavoro 38/2017

Tetto aziendale e pagamenti diretti di assegno ordinario

In caso di pagamento diretto, il datore di lavoro è tenuto ad inviare il Mod. SR41 alla struttura Inps

compente in base all’Unità produttiva.

In particolare l’Inps ricorda che in caso di istanze presentate per:

una sola Unità produttiva, una volta ricevuto il provvedimento di concessione emesso dalla sede

su cui insiste l’Unità produttiva e il relativo numero di autorizzazione al pagamento, il da tore di

lavoro trasmetterà alla stessa sede i moduli SR41;

più Unità produttive per il medesimo periodo (plurilocalizzate), una volta ricevuto il

provvedimento di concessione emesso dalla sede competente in base all’accentramento

contributivo e le autorizzazioni al pagamento dalle singole sedi competenti in base all’Unità

produttiva, il datore di lavoro è tenuto a trasmettere ad ognuna delle sedi competenti i relativi

modelli SR41.

Per ogni singola Unità produttiva la prestazione è pagata nel rispetto dei limiti indicati nel

provvedimento di concessione.

In particolare si chiarisce che

il pagamento ai lavoratori può essere effettuato nel limite delle ore e degli importi concessi

e il raggiungimento anche solo di uno dei due limiti non consente il riconoscimento ulteriore della

prestazione;

nel caso in cui, in un flusso SR41 siano presenti ore e/o importi eccedenti quelli concessi, il datore

di lavoro ad inviare nuovamente il Mod. SR41 nel rispetto dei limiti contenuti nel provvedimento

di concessione.

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Pag.32

La Rivista del Lavoro 38/2017

Premessa

Il D. Lgs. n. 8/2016, ha depenalizzato alcune ipotesi di reato in materia di lavoro e di legislazione

sociale, tra le quali l’omesso versamento delle ritenute previdenziali. In particolare,

ha trasformato in illecito amministrativo il reato di omesso versamento dei contributi previdenziali

il cui omesso versamento sia inferiore all’ammontare annuo di 10.000.

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro interviene, in seguito alla recente sentenza della Corte di

Cassazione per definire il limite temporale di riferimento.

Il contesto normativo

L’articolo 2, comma 1, del Decreto Legge 12 settembre 1983, n. 463 (convertito, con modificazioni,

dalla Legge 11 novembre 1983, n. 638) prevede che:

“Le ritenute previdenziali ed assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni

dei lavoratori dipendenti, ivi comprese le trattenute effettuate ai sensi degli articoli 20,

21 e 22 della Legge 30 aprile 1969, n. 153, debbono essere comunque versate ….

Aggiornamento professionale

Stefania Altieri

Ritenute previdenziali non versate

Le indicazioni dell’Ispettorato Argomento

Il D. Lgs. n. 8/2016, ha depenalizzato alcune ipotesi di reato in materia

di lavoro e di legislazione sociale, tra le quali l’omesso versamento delle

ritenute previdenziali, ponendo una soglia con riferimento all’anno.

Novità

L’InL, con la Lettera Circolare 8376 del 25 settembre 2017, si è adeguato alla

Sentenza della Corte di Cassazione (n. 39882/2017) con cui si è stabilito che

ai fini della determinazione dell’annualità deve essere utilizzato il criterio

di competenza.

Riferimenti

● D.L. 12 settembre 1983, n. 463 (convertito, con modificazioni, dalla Legge

11 novembre 1983, n. 638) ● Ministero del Lavoro, Lettera circolare n. 9099

del 3 maggio 2016 ● Corte di Cassazione, Sentenza n. 39882, depositata il 4

settembre 2017 ● InL, Lettera Circolare n. 8376 del 25 settembre 2017.

Page 33: La Rivista del Lavoro - Spitella Tamilia Associati · 2017-10-23 · Decreto 20 settembre 2017 G.U. n. 231 del 3 ottobre 2017 E’ stato pubblicato, in Gazzetta, il decreto che modifica

Pag.33

La Rivista del Lavoro 38/2017

Il successivo comma 1 bis, come modificato dispone che:

“1-bis. L'omesso versamento delle ritenute di cui al comma 1, per un importo superiore

a euro 10.000 annui, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino

a euro 1.032. Se l'importo omesso non è superiore a euro 10.000 annui, si applica

la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.000 a euro 50.000. Il datore di lavoro

non è punibile, ne' assoggettabile alla sanzione amministrativa, quando provvede al

versamento delle ritenute entro tre mesi dalla contestazione o dalla notifica dell'avvenuto

accertamento della violazione.”1

Il Ministero del Lavoro, intervenuto in data 3 maggio 2016 con la lettera circolare n. 9099/2016,

fornendo chiarimenti in merito, aveva precisato che:

per stabilire la natura dell’illecito,

si fa riferimento al loro ammontare complessivo annuale

individuabile nel periodo dal 16 gennaio al 16 dicembre di ciascun anno3.

La Corte di Cassazione invece, con la recente Sentenza n. 39882, depositata il 4 settembre 2017, ha

stabilito che la verifica della soglia di punibilità va intesa secondo il criterio di competenza;

ossia:

ai fini della definizione della rilevanza penale dell’inadempimento

l’anno da prendere a riferimento va da gennaio a dicembre2.

Più in particolare ha stabilito che il riferimento debbano essere

le ritenute dovute per ogni mese dell’anno nel quale siano state corrisposte retribuzioni

ai dipendenti,

indipendentemente dal momento in cui sia dovuto il versamento all’ente previdenziale;

ciò in quanto, il debito sorge al momento della corresponsione delle retribuzioni.

Così si è espressa la Suprema Corte:

“la consumazione del reato appare coincidere, secondo una triplice diversa

alternativa, o con il superamento, a partire dal mese di gennaio, dell’importo di euro

10.000 ove allo stesso non faccia più seguito alcuna ulteriore omissione, o con l’ulteriore

o le ulteriori omissioni successive sempre riferite al medesimo anno, ovvero,

definitivamente e comunque, laddove anche il versamento del mese di dicembre sia

omesso, con la data del 16 gennaio dell’anno successivo”.

L’Ispettorato cambia le proprie istruzioni

L’Ispettorato nazionale del lavoro dopo aver preso atto dell’interpretazione giurisprudenziale e,

previo confronto con l’Inps e con l’Ufficio legislativo del Ministero del Lavoro, ha modificato le

istruzioni impartite stabilendo che

l’eventuale omissione del versamento delle ritenute

deve essere verificata secondo il criterio della competenza contributiva

cioè facendo riferimento al periodo intercorrente

- dalla scadenza del primo versamento dell’anno contributivo dovuto relativo al mese di gennaio

(16 febbraio)

- sino alla scadenza dell’ultimo, relativo al mese di dicembre (16 gennaio dell’anno successivo).

________________________

Note 1 L'art. 2 comma 1 bis è stato modificato da:

-> il D. Lgs. 24 marzo 1994, n. 211 (in G.U. 29/03/1994, n.73) – art. 1 comma1;

-> la Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (in S.O. n. 244 - G.U. 27/12/2006, n. 299) - art. 1 co. 1172;

-> il D. Lgs. 15 gennaio 2016, n. 8 (in G.U. 22/01/2016, n. 17) - art. 3, comma 6. 2 Così anche l’Inps con la Circolare n. 121/2016. 3 Già si era espressa la Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 22140 dell’8 maggio 2017.

Page 34: La Rivista del Lavoro - Spitella Tamilia Associati · 2017-10-23 · Decreto 20 settembre 2017 G.U. n. 231 del 3 ottobre 2017 E’ stato pubblicato, in Gazzetta, il decreto che modifica

Pag.34

La Rivista del Lavoro 38/2017

Premessa

Il 27 settembre 2017 è stato sottoscritto l’accordo interconfederale sull'apprendistato che tiene conto

delle novità introdotte dal Jobs Act e dalle sue disposizioni attuative (D. Lgs. n. 81/2015 e D.M. 12

ottobre 2015).

Contratto di apprendistato

Il contratto di apprendistato, finalizzato alla formazione e all'occupazione dei giovani, è definito

secondo le seguenti tipologie:

apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria

superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore;

apprendistato professionalizzante;

apprendistato di alta formazione e ricerca.

Quadro normativo

Ai sensi dell'articolo 44 del D. Lgs. n. 81/2015 possono essere assunti in tutti i settori di attività,

Aggiornamento professionale

Romina De Bellis

Apprendistato

Accordo Sistema Impresa Argomento

Sistema impresa con Confsal hanno siglato un accordo interconfederale

sull'apprendistato come regolato dal Jobs Act.

Novità

L’accordo prevede quanto segue:

il contratto deve essere stipulato per iscritto;

la durata del contratto va da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 36

mesi;

la retribuzione dell'apprendista è stabilita dai contratti collettivi, in

percentuale o con il sistema del sotto-inquadramento.

Riferimenti

● D. Lgs. n. 81/2015 ● D.M. 12 ottobre 2015 ● Sistema impresa e Confsal,

Accordo del 27 settembre 2017.

Page 35: La Rivista del Lavoro - Spitella Tamilia Associati · 2017-10-23 · Decreto 20 settembre 2017 G.U. n. 231 del 3 ottobre 2017 E’ stato pubblicato, in Gazzetta, il decreto che modifica

Pag.35

La Rivista del Lavoro 38/2017

pubblici o privati, con contratto di apprendistato professionalizzante per il conseguimento di una

qualificazione professionale ai fini contrattuali, i soggetti di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Per i

soggetti in possesso di una qualifica professionale, conseguita ai sensi del D. Lgs. n. 226/2005, il

contratto di apprendistato professionalizzante può essere stipulato a partire dal diciassettesimo anno

di età.

L'articolo 43 del D. Lgs. n 81/2015 definisce l'apprendistato per la qualifica e il diploma

professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica

superiore quale tipologia contrattuale strutturata "in modo da coniugare la formazione effettuata in

azienda con l'istruzione e la formazione professionale svolta dalle istituzioni formative che operano

nell’ambito dei sistemi regionali di istruzione e formazione sulla base dei livelli essenziali delle

prestazioni".

Lo stesso articolo 43 prevede che possano essere assunti con il contratto di apprendistato per la

qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di

specializzazione tecnica superiore, in tutti i settori di attività, i giovani che abbiano compiuto i 15

anni di età e fino al compimento dei 25. La durata del contratto è determinata in considerazione

della qualifica o del diploma da conseguire e non può, in ogni caso, essere superiore a tre anni o a

quattro anni nel caso di diploma professionale quadriennale.

L'articolo 43, inoltre, prevede che possano essere stipulati contratti di apprendistato, di durata non

superiore a quattro anni, rivolti ai giovani iscritti a partire dal secondo anno dei percorsi di istruzione

secondaria superiore, per l'acquisizione, oltre che del diploma di istruzione secondaria superiore, di

ulteriori competenze tecnico-professionali rispetto a quelle già previste dai vigenti regolamenti

scolastici, utili anche ai fini del conseguimento del certificato di specializzazione tecnica superiore.

L’articolo 45 del D. Lgs. n. 81/2015 definisce l'apprendistato di alta formazione tecnica,

stabilendo che possono essere assunti, in tutti i settori di attività, pubblici o privati, con contratto di

apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e di alta formazione, compresi i

dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori di cui all'articolo 7 del

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008, per attività di ricerca nonché per

il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, i soggetti di età compresa tra i 18 e i 29

anni in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore o di un diploma professionale

conseguito nei percorsi di istruzione e formazione professionale integrato da un certificato di

specializzazione tecnica superiore o del diploma di maturità professionale all'esito del corso annuale

integrativo.

Sia per l'apprendistato di cui all'articolo 43 sia per quello di cui all'articolo 45 del D. Lgs. n. 81/2015,

per le ore di formazione svolte nell'istituzione formativa il datore di lavoro è esonerato da ogni

obbligo retributivo. Per le ore di formazione a carico del datore di lavoro è riconosciuta al lavoratore

la retribuzione pari al 10 per cento di quella che gli sarebbe dovuta, fatte salve diverse previsioni

contenute nei singoli Contratti Collettivi sottoscritti dalle parti firmatarie dell’Accordo.

Il Decreto del Ministro del Lavoro di concerto con il Ministro dell'Istruzione dell'Università e della

Ricerca e del Ministro dell'Economia e delle Finanze del 12 ottobre 2015 ha definito, ai sensi

dell'articolo 45, comma 1, del D. Lgs. n. 81/2015, gli standard formativi dell'apprendistato, che

costituiscono i livelli essenziali delle prestazioni ai sensi dell'articolo 16 del D. Lgs. n. 226/2005.

Norme comuni

Il contratto deve essere stipulato per iscritto e, in base alla tipologia, sono contenuti essenziali:

il periodo di prova, la prestazione, il titolo di studio e la qualifica professionale raggiungibili, il livello

iniziale e finale di inquadramento, la durata, il tutor, le ore di formazione interna ed esterna,

l'articolazione dell'orario di lavoro, il piano formativo individuale.

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La Rivista del Lavoro 38/2017

L'accordo in oggetto può essere superato da eventuali regolamentazioni dei contratti collettivi

nazionali sulla medesima materia.

Apprendistato professionalizzante

La retribuzione spettante è quella stabilita dai contratti collettivi, in percentuale o col sistema del

sotto-inquadramento, in tal caso con un inquadramento fino a 2 livelli inferiori a quello di

destinazione. In nessun caso l'apprendista può essere retribuito a cottimo.

Il tutor o referente aziendale, se diverso dal datore di lavoro, è un lavoratore qualificato di livello

superiore o almeno pari a quello in cui l'apprendista sarà inquadrato al termine del contratto di

apprendistato, che svolge attività lavorativa coerente con quella dell'apprendista.

La durata è stabilita dal contratto collettivo, da un minimo di 6 a d un massimo di 36 mesi. Per le

figure professionali omologhe alle figure artigiane, la durata può arrivare a 5 anni.

In attesa della piena operatività del fascicolo elettronico, le parti del contratto individuale provvedono

all'attestazione dell'attività formativa nel "Piano Formativo individuale per gli apprendisti"

secondo il format fornito dall’Accordo.

Gli standard professionali sono quelli contenuti nel sistema di classificazione dei contratti collettivi

e/o risultanti dalle competenze professionali da questi individuate e/o dalla classificazione Inapp.

Le ore di formazione (di base o professionalizzanti) effettuate entro un anno in precedenti rapporti

di lavoro sono computate presso il nuovo datore di lavoro qualora coerenti col nuovo rapporto.

In caso di conseguimento della qualifica o diploma professionale, il contratto può essere trasformato

in apprendistato professionalizzante: i due periodi non possono eccedere la durata massima

individuata dal contratto collettivo.

Il periodo di formazione si conclude al termine del periodo di apprendistato e, di conseguenza,

le parti del contratto individuale potranno recedere dal contratto ai sensi dell'articolo 2118 del codice

civile, con preavviso decorrente dal medesimo termine. In caso d mancato esercizio della facoltà di

recesso il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale

Il piano formativo individuale e il protocollo di formazione di cui all'articolo 43, comma 6, e all'articolo

42, comma 1, del D.lgs. n. 81/2015 devono comprendere e descrivere puntualmente anche la

formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e quella relativa alla disciplina

lavoristica di riferimento.

All'apprendista assunto con il contratto di cui all'articolo 43 del D. Lgs. n. 81/2015 va attribuito

convenzionalmente un livello di inquadramento contrattuale -coerente con il percorso formativo

tra quelli individuati all'articolo 4 del D.M. 12 ottobre 2015- al fine della determinazione della

retribuzione di riferimento.

La retribuzione è di conseguenza stabilita in misura percentuale rispetto a quella spettante per il

livello di inquadramento suddetto, come segue:

Anno Retribuzione

1° non inferiore al 45%

2° non inferiore al 55%

3° non inferiore al 65%

4° non inferiore al 70%

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La Rivista del Lavoro 38/2017

E' consentito prolungare il periodo di apprendistato in caso di malattia, infortunio o altra causa di

sospensione involontaria del rapporto di durata superiore a 30 giorni.

Apprendistato di alta formazione e ricerca

L'apprendista è inquadrato, anche ai fini retributivi e in coerenza con il percorso formativo, come

segue:

Percorsi Periodi Retribuzione

Superiori all'anno

Prima metà del periodo 2 livelli sotto quello

di destinazione finale

Seconda metà del periodo 1 livello sotto quello

di destinazione finale

Non superiori

all'anno Tutto il periodo

1 livello sotto quello

di destinazione finale

E' possibile prolungare il periodo di apprendistato in caso di malattia, infortunio o altra causa di

sospensione involontaria del rapporto di durata superiore a 30 giorni.

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del titolo III della legge 22.04.1941 n. 633 e

successive modificazioni.

Responsabilità

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attenzione da parte dei nostri esperti; tuttavia

eventuali errori, inesattezze o mancanze non

possono comportare specifiche responsabilità.

LA RIVISTA DEL LAVORO - REDAZIONE

ANNO DI PUBBLICAZIONE X RIVISTA N. 38/2017

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Gli autori

Hanno collaborato alla realizzazione di questo

numero:

Stefania Altieri

Comitato di redazione

Romina De Bellis

Comitato di redazione

Lia Pesarin

Comitato di redazione

ISSN 2531-9353 La Rivista del Lavoro