LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

27
LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

Transcript of LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

Page 1: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

LA RIFORMA CATTOLICA

E LA CONTRORIFORMA

Page 2: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

QUESTIONI “TERMINOLOGICHE”

Età della Controriforma: periodo tra il

Concilio di Trento (1545) e il termine delle

guerre di religione (Westfalia, 1648).

Controriforma: termine coniato in ambito

protestante per indicare l’opposizione

cattolica alla diffusione della riforma.

Riforma cattolica: espressione con cui la

storiografica cattolica ha indicato il

rinnovarsi della Chiesa nell’età moderna.

Page 3: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

RIFORMA CATTOLICA O CONTRORIFORMA?

Lo storico Hubert Jedin ha mostrato (1946) che le due espressioni non vanno contrapposte: entrambe qualificano ciò che avviene nella Chiesa dopo Lutero:

Non c’è solo la volontà di estirpare o arginare l’eresia protestante, ma una ripresa di vitalità e una correzione degli abusi (una “riforma”) anche in ambito cattolico.

Page 4: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

NUOVI ORDINI RELIGIOSI

E SLANCIO MISSIONARIO

Nella Chiesa cattolica nascono nuovi ordini religiosi, caratterizzati da un impegno più attivo nella società (Barnabiti > scuole, Filippini > educazione, Camilliani > ospedali, Cappuccini > assistenza ai poveri) .

Viene anche ripresa l’attività missionaria, soprattutto verso i nuovi continenti esplorati e conquistati dagli Stati europei.

Tra i nuovi ordini religiosi un rilievo particolare ha la Compagnia di Gesù (Gesuiti)

Page 5: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

IGNAZIO DI LOYOLA

Nato nel 1491, nobile, si dedica al mestiere

delle armi.

Durante la convalescenza per una ferita

(1521) avviene la sua conversione.

Angosciato per la salvezza (analogia con

Lutero), fa penitenza e vive come eremita

(1522-23).

In seguito, si sente chiamato da Dio a operare

per la conversione delle anime, e progetta di

partire per una missione in Terra Santa

Page 6: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

AD MAIOREM DEI GLORIAM

…ma capisce di aver bisogno di istruzione e a

trent’anni torna a studiare a Parigi (un lungo

tirocinio di studi e una solida preparazione

culturale caratterizzeranno poi tutti i Gesuiti)

Nel 1534 a Parigi, con alcuni compagni, giura di

dedicarsi alla missione e si mette a disposizione

del papa (l’obbedienza al papa è il “quarto voto”

dei Gesuiti)

Paolo III approva (1540) la formazione del nuovo

ordine religioso chiamato “Compagnia di Gesù”.

Page 7: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

I “GESUITI”

L’ordine di Ignazio si caratterizza per:

Rigida organizzazione gerarchica culminante nella figura del “Generale”. I termini Generale e Compagnia di Gesù (di origine militare) manifestano l’atteggiamento “militante” dei Gesuiti, impegnati a diffondere la fede cattolica, ma anche a combatterne i nemici.

Solida preparazione teologica, culturale, scientifica.

Forte tensione all’apostolato. I Gesuiti furono protagonisti dell’evangelizzazione dell’Asia e dell’America.

Page 8: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

LE ATTIVITA’ DEI GESUITI

Missioni in America e in Asia (India, Giappone,

Cina)

In America meridionale (Paraguay) fondano le

Reducciones (comunità di indios che

condividono il lavoro e i beni e vengono protetti

dagli “schiavisti” bianchi)

In Cina il gesuita Matteo Ricci, accolto alla

corte dell’imperatore, propone il Cristianesimo

ma valorizza e accoglie la cultura locale…

Page 9: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

Francesco Xavier

(1506-1552) tra i

primi compagni di

Ignazio, compì

un’opera

missionaria in India,

nelle Filippine e in

Giappone.

Page 10: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

LE SCUOLE E I COLLEGI, LE CORTI

I Gesuiti fondano scuole e collegi aperti anche ai

laici, riorganizzano e disciplinano gli studi dando

forma ai licei attuali (con classi, materie,

programmi), valorizzano anche la letteratura

classica e materie profane come la danza e il

teatro, utili per formare i futuri “gentiluomini”.

Grazie alla propria levatura intellettuale, i Gesuiti

sono accolti come consiglieri nelle Corti dei

sovrani cattolici, e possono influenzarne la

politica

Page 11: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

LA PREDICAZIONE

I Gesuiti cercano di contrastare la diffusione

delle idee protestanti per mezzo della

predicazione (presenza clandestina dei Gesuiti

nell’Inghilterra anglicana, danno assietnza

religiosa ai cattolici, celebrano la Messa,

rischiando la vita).

In Polonia, dove si erano diffusi Luteranesimo e

Calvinismo, riescono a riportare la popolazione

al cattolicesimo solo con la predicazione, senza

costrizioni

Page 12: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

IL “SENSUALISMO”

Rivolgendosi al popolo ricorrono ad effetti

spettacolari e sorprendenti, capaci di suscitare

forti emozioni e sentimenti (= “sensualismo”

dei Gesuiti) > usano la pittura, la musica, il

teatro (arte barocca)

Page 13: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

LA VOLTA DELLA CHIESA DEL GESU’ A ROMA

•Voluta da Sant’Ignazio e terminata nel 1584.

È il modello per tutte le Chiese gesuitiche e una delle

prime espressioni architettoniche del Barocco

Page 14: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA
Page 15: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

RIFORMA E CONCILIO

All’inizio del Cinquecento i papi erano restii ad

affrontare il problema della riforma della

Chiesa (urgente anche prima di Lutero) con un

Concilio, perché temevano che la loro autorità

venisse messa in discussione

Leone X e Clemente VII (entrambi della famiglia

dei Medici di Firenze) sottovalutarono il

problema protestante .

Page 16: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

Leone X

dipinto nel 1518-19

insieme al cardinale

Giulio de Medici,

futuro Clemente VII

(Raffaello Sanzio)

Page 17: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

PAOLO III (1534-49)

Paolo III Farnese, seppure nepotista, prende

sul serio il problema della riforma:

Rinnova il collegio cardinalizio.

Istituisce una commissione per la riforma della

Curia.

Cerca il dialogo con i protestanti.

Ma adotta anche misure repressive: l’inquisizione

romana ottiene giurisdizione universale (1542):

nasce il “Santo Uffizio”

Page 18: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

Paolo III (1534-49)

con i nipoti

Alessandro e

Ottavio Farnese,

(Tiziano -1546)

Page 19: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

IL CONCILIO DI TRENTO (1545 – 1563)

Si apre nel 1545 a Trento, in una città dell’Impero (e non nello Stato della Chiesa) perché si spera di ottenere la partecipazione dei Protestanti, i quali però respingono l’invito a partecipare.

Subisce lunghe interruzioni sia per ragioni politiche (la guerra tra Impero e Francia) sia per l’atteggiamento contrario di alcuni papi.

Il Concilio di Trento riprende dopo la pace di Cateau-Cambresis sotto papa Pio IV (1559-65) e si conclude nel 1563, dopo ben 18 anni

Page 20: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

LE DECISIONI DEL CONCILIO – 1

In ambito di riforma disciplinare (eliminazione degli abusi):

Si rafforza la struttura gerarchica e organizzativa della Chiesa.

Si individua nella “cura delle anime” il compito principale del clero (obbligo di residenza dei vescovi e proibizione del cumulo di cariche, visite periodiche della diocesi, i parroci debbono tenere i registri dei sacramenti, predicare in volgare e istruire i fedeli > Catechismo).

Si creano i seminari per la formazione dei sacerdoti.

Page 21: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

LE DECISIONI DEL CONCILIO - 2

In ambito teologico - dottrinale:

Contro il “sola Scriptura” e il “libero esame” si

afferma che la Rivelazione cristiana è affidata ai libri

sacri (interpretati dalle autorità della Chiesa) e alla

tradizione apostolica.

Nel Decreto Sulla Grazia si afferma (contro il “Sola

fide” di Lutero) che la fede deve essere

accompagnata dalle opere, perché la salvezza

richiede l’intervento della libertà umana.

Si riafferma il valore dei 7 sacramenti (e la

transustanziazione nell’Eucarestia)

Page 22: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

GLI STRUMENTI REPRESSIVI

Per contrastare a diffusione delle eresie protestanti si adottano due strumenti repressivi: la Santa Inquisizione e l’Indice dei Libri proibiti

I tribunali dell’Inquisizione (già istituiti nel Medioevo e dipendenti dai vescovi) vengono sottoposti al Sant’Uffizio romano, che regolamenta le procedure e giudica i casi più importanti.

Scopo: ricercare e condannare gli eretici (a pene “lievi” se si pentono, a morte se sono ostinati o recidivi). La sentenza viene eseguita dalle autorità civili (l’inquisizione quindi può funzionare solo se le autorità politiche l’accettano e collaborano)

E’ammessa la tortura come mezzo d’indagine, ma sono anche previsti l’avvocato difensore e altre garanzie per l’imputato (procedure “moderne”)

Page 23: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

LA “SANTA” INQUISIZIONE

La storiografia recente ha “rivalutato” l’Inquisizione

romana, riconoscendo che, rispetto agli standard

dell’epoca, adottava procedure accettabili, moderate,

“garantiste”, e che molti degli imputati venivano assolti o

condannati a pene “lievi”.

Resta per noi inaccettabile il principio che le idee e le

credenze religiose possano essere represse,

condannate. Il principio della libertà di coscienza e della

tolleranza religiosa si è affermato lentamente nel corso

dell’età moderna.

Processi a Giordano Bruno (condannato al rogo nel 1600)

Tommaso Campanella e Galileo Galilei (condannato al

carcere nel 1632)

Page 24: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

L’INQUISIZIONE SPAGNOLA

L’Inquisizione spagnola, famosa per il gran numero delle

sue vittime e per la durezza di suoi inquisitori (tra cui il

famigerato Tomàs de Torquemada) , non dipendeva dal

Sant’Uffizio, ma dal re di Spagna, e venne utilizzata non

tanto contro gli eretici quanto contro i musulmani e gli

ebrei convertiti al cristianesimo (moriscos e marrani),

sospettati di falsa conversione e perseguitati per motivi

razziali (in base al concetto della “limpieza de sangre)

Page 25: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

INDEX LIBRORUM PROHIBITORUM

L’indice dei libri proibiti era un catalogo dei libri che

venivano condannati e vietati dalla Chiesa cattolica (dal

Sant’Uffizio) in quanto diffondevano idee eretiche

oppure avevano contenuti immorali. Nei paesi cattolici

era proibito pubblicare, diffondere, leggere i libri inseriti

nell’Index. Chi veniva trovato in possesso di tali libri

veniva processato dall’Inquisizione .

L’Inquisizione e l’Indice determinarono nei paesi cattolici

una condizione psicologica e culturale di conformismo,

di paura e di sospetti, che frenò la creatività e la libertà

espressiva (caso Torquato Tasso, caso Paolo Veronese)

Page 27: LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA

LA CHIESA POST-TRIDENTINA

Anche se l’attuazione della riforma fu lenta e

parziale, la Chiesa cambiò dopo il concilio di Trento:

Si accentua la centralità del papato;

Si attua una rigenerazione morale del clero;

Si amplia l’impegno missionario.

LA SOCIETA’ EUROPEA NELL’ETA’ DELLA

CONTRORIFORMA:

Disciplinamento sociale - Caccia alle streghe