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www.commercialistatelematico.com 1 LA REVISIONE NELLE COOPERATIVE a cura del dott. Marcello Mazza Prima parte La legge delega di riforma del diritto societario introduce la distinzione tra cooperative a mutualità prevalente e cooperative diverse. Sono società cooperative a mutualità prevalente ai sensi dell’art. 2512 del c.c., quelle che: 1) svolgono la loro attività prevalentemente in favore dei soci, consumatori o utenti di beni o servizi; 2) si avvalgono prevalentemente, nello svolgimento della loro attività, delle prestazioni lavorative dei soci; 3) si avvalgono prevalentemente, nello svolgimento della loro attività , degli apporti di beni o servizi da parte dei soci. Tutte le altre cooperative, per esclusione, si definiscono diverse. Esse non beneficiano delle agevolazioni fiscali di cui godono le cooperative a mutualità prevalente , tuttavia anch’esse possono fruire delle agevolazioni e degli incentivi diversi da quelli di natura tributaria che l’ordinamento concede alle società cooperative in genere. Le società cooperative a mutualità permanente si iscrivono in un apposito albo presso il Ministero delle Attività Produttive che si avvale per la raccolta delle notizie degli uffici delle Camere di Commercio. L’albo si compone di due sezioni. Nella prima sezione devono iscriversi le società cooperative a mutualità prevalente di cui agli art. 2512, 2513 e 2514 del codice civile. Nella seconda sezione devono iscriversi le società cooperative diverse da quelle a mutualità prevalente. La società cooperativa deve presentare la domanda di iscrizione presso l’ufficio della Camera di Commercio della provincia dove ha la sede legale. La domanda di iscrizione firmata dal legale rappresentante deve indicare la sezione - cooperativa a mutualità prevalente o cooperative diverse nella quale la società cooperative intende iscriversi. Nella domanda di iscrizione la società cooperativa deve indicare l’appartenenza ad una delle seguenti categorie: - cooperative di produzione e lavoro; - cooperative di lavoro agricolo; - cooperative sociali; - cooperative di conferimento di prodotti agricoli e allevamento; - cooperative edilizie di abitazione; - cooperative della pesca; - cooperative di consumo; - cooperative di dettaglianti; - cooperative di trasporto; - consorzi cooperativi; - consorzi agrari; - banche di credito cooperativo; - consorzi e cooperative di garanzia fidi; - altre cooperative.

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LA REVISIONE NELLE COOPERATIVE

a cura del dott. Marcello Mazza

Prima parte La legge delega di riforma del diritto societario introduce la distinzione tra cooperative a mutualità prevalente e cooperative diverse. Sono società cooperative a mutualità prevalente ai sensi dell’art. 2512 del c.c., quelle che:

1) svolgono la loro attività prevalentemente in favore dei soci, consumatori o utenti di beni o servizi;

2) si avvalgono prevalentemente, nello svolgimento della loro attività, delle prestazioni lavorative dei soci;

3) si avvalgono prevalentemente, nello svolgimento della loro attività , degli apporti di beni o servizi da parte dei soci.

Tutte le altre cooperative, per esclusione, si definiscono diverse. Esse non beneficiano delle agevolazioni fiscali di cui godono le cooperative a mutualità prevalente , tuttavia anch’esse possono fruire delle agevolazioni e degli incentivi diversi da quelli di natura tributaria che l’ordinamento concede alle società cooperative in genere. Le società cooperative a mutualità permanente si iscrivono in un apposito albo presso il Ministero delle Attività Produttive che si avvale per la raccolta delle notizie degli uffici delle Camere di Commercio. L’albo si compone di due sezioni. Nella prima sezione devono iscriversi le società cooperative a mutualità prevalente di cui agli art. 2512, 2513 e 2514 del codice civile. Nella seconda sezione devono iscriversi le società cooperative diverse da quelle a mutualità prevalente. La società cooperativa deve presentare la domanda di iscrizione presso l’ufficio della Camera di Commercio della provincia dove ha la sede legale. La domanda di iscrizione firmata dal legale rappresentante deve indicare la sezione - cooperativa a mutualità prevalente o cooperative diverse nella quale la società cooperative intende iscriversi. Nella domanda di iscrizione la società cooperativa deve indicare l’appartenenza ad una delle seguenti categorie:

- cooperative di produzione e lavoro; - cooperative di lavoro agricolo; - cooperative sociali; - cooperative di conferimento di prodotti agricoli e allevamento; - cooperative edilizie di abitazione; - cooperative della pesca; - cooperative di consumo; - cooperative di dettaglianti; - cooperative di trasporto; - consorzi cooperativi; - consorzi agrari; - banche di credito cooperativo; - consorzi e cooperative di garanzia fidi; - altre cooperative.

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L’Atto Costitutivo La società deve costituirsi per atto pubblico a pena di nullità. Ciò significa che l’atto costitutivo deve essere redatto da un notaio con la presenza di tutti i soci che intendono costituire la cooperativa. L’art. 2521 , al comma 2 si sofferma sull’obbligo di indicare nell’atto costitutivo le regole per lo svolgimento dell’ attività mutualistica, mentre il comma 3 dello stesso articolo elenca gli altri elementi da indicare nell’atto di costituzione della cooperativa. Nell’atto costitutivo delle società cooperative a mutualità permanente devono essere inoltre indicate le seguenti prescrizioni:

• divieto di distribuire dividendi in misura superiore all’interesse massimo dei buono postali fruttiferi aumentati di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato;

• divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo per i dividendi ;

• divieto di distribuzione delle riserve tra i soci cooperatori; • l’obbligo di devolvere, in caso di scioglimento della società, l’intero patrimonio sociale , dedotto

il capitale sociale e i dividendi eventualmente maturati e non distribuiti, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.

Viene prevista la possibilità che tra i soci della società cooperativa vi siano anche soggetti persone giuridiche. Ai sensi dell’art. 2515 del c.c. la denominazione sociale, in qualunque modo formata , deve contenere l’indicazione di società cooperativa. Questa indicazione non può essere usata da società che non hanno scopo mutualistico. Ai sensi dell’art. 2522 del c.c., per costituire una società cooperativa è necessario che i soci siano almeno nove, anche se è prevista la possibilità di costituirne con un numero di almeno tre soci quando i medesimi sono persone fisiche e la società adotta le norme della società a responsabilità limitata. Il capitale sociale può essere costituito da quote o da azioni. Esso non è determinato in un ammontare prestabilito, questa previsione è giustificata dal fatto che nelle società cooperative l’ingresso o l’uscita di un socio non comporta modificazioni dell’atto costitutivo ( principio della porta aperta ) . Il valore nominale di ciascuna azione o quota non può essere inferiore a venticinque euro né superiore a cinquecento euro. Ove la legge non preveda diversamente, nelle società cooperative nessun socio può avere una quota superiore a centomila euro né tante azioni il cui valore nominale superi tale somma. L’atto costitutivo , nelle società cooperative con più di cinquecento soci, può elevare tale limite al due per cento del capitale sociale. L’atto costitutivo può prevedere, anche per le società cooperative, l’emissione di strumenti finanziari, secondo la disciplina prevista per le società per azioni, stabilendo tuttavia i diritti patrimoniali o anche amministrativi attribuiti ai possessori degli strumenti finanziari e le condizioni a cui è sottoposto il loro trasferimento Per le cooperative, come per tutti i tipi di società è il notaio rogante che, verificata la sussistenza delle condizioni di legge per la validità dell’atto costitutivo , e contestualmente al deposito dello stesso presso il Registro delle Imprese ne chiede l’iscrizione.

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L’ AMMINISTRAZIONE L’ organizzazione interna delle società cooperative è improntata a quella delle società di capitali, tuttavia, se prima della riforma del diritto societario ( D. Lgs. 17/01/2003 n. 6) , la disciplina di riferimento era quella delle s.p.a., dopo la riforma è possibile prevedere, nell’atto di costituzione di una cooperativa, “anche” l’applicazione delle norme che regolano le s.r.l. a condizione che la costituenda cooperativa si parametri su un numero di soci inferiore a 20 e su di un attivo patrimoniale non superiore a 1.000.000 di euro. Amministrazione Modello S.p.A Se i soci della costituita società cooperativa non hanno, relativamente alla gestione, operato alcuna scelta, il regime naturale di amministrazione sarà quello delle s.p.a. ( 1° comma, art. 2519 c.c.), e quindi i sistemi di gestione possono essere tre:

• sistema ordinario; • sistema dualistico; • sistema monastico. IL SISTEMA ORDINARIO Il sistema ordinario o tradizionale è caratterizzato dalla presenza dell’organo amministrativo ( amministratore unico o consiglio di amministrazione) e del collegio sindacale che, dopo la riforma, è affiancato per il controllo contabile da un revisore contabile o da una società di revisione. Tuttavia quelle società , che non fanno ricorso al capitale di rischio e non sono tenute alla redazione del bilancio consolidato possono attribuire “ancora” al collegio sindacale “anche “ il controllo contabile. IL SISTEMA DUALISTICO Il sistema dualistico è fondato sulla compresenza del consiglio di gestione e del consiglio di sorveglianza. La gestione dell’impresa è di esclusiva competenza del consiglio di gestione che è composto da un numero di componenti, anche non soci, non inferiore a due. Essi restano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e sono rieleggibili dal consiglio di sorveglianza ( art.2409- nonies) . Il consiglio di sorveglianza si compone di un numero di componenti, anche non soci, non inferiore a tre. Fatta eccezione per i primi componenti che sono nominati nell’atto costitutivo, la nomina dei componenti il consiglio di sorveglianza spetta all’assemblea dei soci (art.2409 – duodecies ) . Il consiglio di sorveglianza ha compiti compositi sia perché gli sono attribuite le funzioni di vigilanza proprie del collegio sindacale, sia larga parte delle funzioni dell’assemblea dei soci ( nomina e revoca del consiglio di gestione, approvazione del bilancio, ecc) . Tutte le società che adottano il sistema dualistico sono assoggettate, senza eccezioni, al controllo contabile esercitato da un revisore contabile o da una società di revisione. Le società che hanno optato per questo tipo di governance, al contrario di quelle che hanno optato per il sistema ordinario, non possono “mai” nominare un collegio sindacale, anche quando non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio o non sono tenute alla redazione del bilancio consolidato.

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IL SISTEMA MONISTICO Il sistema monistico prevede un sistema di amministrazione sostanzialmente uguale a quello tradizionale, con la differenza che non è previsto il collegio sindacale il cui ruolo è svolto da un comitato sul controllo sulla gestione che è nominato dal consiglio di amministrazione al suo interno e dalla impossibilità di nominare un amministratore unico. L’ amministrazione ed il controllo in questo sistema di governance sono affidate quindi Rispettivamente al consiglio di amministrazione e da un comitato costituito al suo interno. Il consiglio di amministrazione svolge le stesse funzioni del modello tradizionale o ordinario di govenrnance con la differenza che al suo interno, per almeno un terzo, i componenti devono essere in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci dal primo comma dall’art. 2399 del c.c. . La vigilanza sull’adeguatezza della struttura organizzativa della società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo e contabile spetta , come detto, al Comitato per il controllo sulla gestione ( art. 2409 octiesdecies) , che non può essere costituito da meno di tre componen- ti. Il comitato è composto da amministratori in possesso dei requisiti di onorabilità e professiona- lità stabiliti dallo statuto e dai requisiti di indipendenza di cui all’art. 2409 – septiesdecies. Almeno uno dei componenti il comitato per il controllo sulla gestione deve essere scelto tra gli Iscritti nel registro dei revisori contabili. AMMINISTRAZIONE MODELLO S.R.L. . La società cooperativa che adotta da disciplina delle s.r.l. può scegliere di affidare la gestione a:

• Un Amministratore unico; • Un Consiglio di Amministrazione; • Degli Amministratori individuali. LA REVISIONE Il controllo contabile nelle società cooperative assume due forme: • controllo interno

* controllo esterno Il controllo interno, a sua volta si distingue in :

• controllo interno contabile • controllo interno di legalità.

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Il controllo interno contabile nelle cooperative a modello s.pa. Il controllo interno contabile nelle società cooperative viene svolto , a seconda del sistema di governance adottato, come segue: : 1) nel sistema di governance tradizionale dal collegio sindacale, che è obbligatorio tuttavia solo se si verifica una di queste condizioni:

a) se il capitale sociale è pari o superiore a euro120.000,00 ; b) se per due esercizi consecutivi sono stati superati due dei seguenti limiti previsti per la redazione

del bilancio in forma abbreviata: 1) totale dell’attivo dello stato patrimoniale maggiore di euro 3.125.000,00; 2) ricavi delle vendite e delle prestazioni maggiore di euro 6.125.000,00; 3) media dei dipendenti occupati: uguale o maggiore a 50 unità;

L’obbligo del collegio sindacale viene a cessare quando per due esercizi consecutivi non vengono superati due dei limiti di cui al punto b) , ovvero quando il capitale sociale viene ridotto a meno di 120 mila euro. Il collegio sindacale si compone di 3 o 5 membri effettivi e di due supplenti. E’ richiesta l’iscrizione nell’albo dei revisori contabili solo di un sindaco effettivo e di un sindaco supplente mentre gli altri membri del collegio sindacale possono essere scelti tra i soggetti appartenenti alle categorie professionali dei docenti universitari in materie giuridiche ed economiche, ovvero tra gli iscritti negli ordini professionali degli avvocati, dei dottori commercialisti, dei ragionieri economisti d’impresa. 2) nei sistema di governance dualisto e monistico il controllo contabile interno è svolto da un revisore contabile o da una società di revisione . Il controllo interno di legalità. Il controllo di legalità si sostanzia nel controllo della conformità degli atti e delle deliberazioni degli organi della società cooperativa allo statuto e all’osservanza della legge. L’organo societario a cui è demandato questo particolare tipo di controllo deve porre attenzione al rispetto, da parte della società, dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato e dal suo concreto funzionamento. Il controllo interno di legalità, a seconda del sistema di governance adottato viene svolto:

a) nel sistema tradizionale dal collegio sindacale; b) nel sistema dualistico dal consiglio di sorveglianza; c)nel sistema monistico dal controllo per il controllo sulla gestione.

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LA REVISIONE ESTERNA Gli organi preposti alla vigilanza delle società cooperative sono:

a) Le Regioni a Statuto speciale per le cooperative con sede legale nei loro territori ( Sicilia, Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Valle Aosta;

b) Le provincie autonome di Trento e Bolzano per le cooperative con s.l. nelle loro terre; c) Il Ministero delle Attività produttive per tutto il resto del territorio nazionale.

Presso il Ministero delle Attività produttive insistono poi i seguenti organi:

- La Commissione Centrale delle Cooperative - organo consultivo che esprime pareri sui progetti di legge e i regolamenti che riguardano le cooperative;

- Il Comitato Centrale per le cooperative che esprime il proprio parere in merito ai ricorsi contro i provvedimenti di cancellazione e sospensione dall’albo nazionale delle società cooperative.

Presso ogni Prefettura sono costituite le Commissioni Provinciali di Vigilanza che hanno il compito di verificare l’esistenza ad ogni cooperativa richiedente l’iscrizione, dei requisiti di mutualità. Gli organi preposti alla vigilanza , al fine dell’accertamento dei requisiti mutualistici dispongono: 1) le revisioni ordinarie delle cooperative con periodicità biennale; 2) le ispezioni straordinarie. Le revisioni ordinarie biennali vengono svolte:

a) da revisori incaricati dalle associazioni nazionali per quelle cooperative aderenti; b) da revisori incaricati dal M.A.P. per quelle cooperative non aderenti ad alcuna associazione.

La revisione si svolge in genere presso la sede legale della società cooperativa alla presenza del Presidente della cooperativa o di un suo delegato. Al termine del lavoro il revisore compilerà un Documento , il cui modello è allegato al D.M. 12.03.1993, nel quale sono previsti dei quesiti e di richieste di pareri che il revisore compilerà secondo scienza e coscienza. Dal verbale di revisione possono emergere:

• nessuna irregolarità e in questo caso la cooperativa riceverà una attestazione in questo senso dalla Associazione Nazionale di appartenenza o diversamente dalla Prefettura;

• irregolarità lievi che dovranno essere risolte dalla cooperativa con sollecitudine; • irregolarità gravi che determinano l’emissione di una diffida per la cooperativa ad adempiere

entro e non oltre un lasso di tempo alla eliminazione delle irregolarità, pena la cancellazione dall’albo ovvero il commissariamento.

Al verbale di revisione vanno allegate le copie del bilancio degli ultimi due esercizi . Certificazione annuale del Bilancio Le società cooperative e/o i loro consorzi che superano uno dei seguenti parametri sono assoggettati alla certificazione annuale del bilancio ad opera di una società di revisione:

- valore della produzione superiore a 60 milioni di euro; - riserve indivisibili superiori a 4 milioni di euro; - prestiti o conferimenti di soci finanziatori superiori a 2 milioni di euro.

Ottobre 2005

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Appendice:

- D. Lgs 02/08/2002 n. 220………….…. . . ..…pag. 7 – 12 - M.A.P. Decreto 06/12/2004 ………………….pag. 3 - 19 - Verbale di Revisione ………………………….pag. 20 - 54 - Attestazione di Revisione ……………………..pag. 55 – 56 - Diffida ……………………………………… .. pag. 52 - 58 - Relazione di mancata revisione ……………….pag. 59 - 63

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APPENDICE

La Vigilanza sulle società cooperative : Decreto legislativo 02 agosto 2002 si compone di 20 articoli.

Titolo I

PRINCIPI GENERALI

Art. 1 Vigilanza cooperativa

1. La vigilanza su tutte le forme di società cooperative e loro consorzi, gruppi cooperativi ex articolo 5, comma 1, lettera f), legge 3 ottobre 2001, n. 366, società di mutuo soccorso ed enti mutualistici di cui all’articolo 2512 del codice civile, consorzi agrari e piccole società cooperative, di seguito denominati enti cooperativi, è attribuita al Ministero delle attività produttive, di seguito denominato Ministero, che la esercita mediante revisioni cooperative ed ispezioni straordinarie come disciplinate dal presente decreto. 2. La vigilanza di cui al comma 1 è finalizzata all’accertamento dei requisiti mutualistici. Tale accertamento è riservato, in via amministrativa, al Ministero anche in occasione di interventi ispettivi di altre amministrazioni pubbliche. 3. I modelli di verbale di revisione cooperativa e di ispezione straordinaria sono approvati con decreto del Ministro delle attività produttive, di seguito denominato Ministro. 4. Sono fatte salve le diverse forme di vigilanza previste dalle disposizioni vigenti. 5. Restano ferme le funzioni di vigilanza riservate alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito della rispettiva competenza territoriale.

Titolo II LA REVISIONE COOPERATIVA

Art. 2 Modalità e soggetti abilitati

1. Gli enti cooperativi sono sottoposti a revisione secondo cadenze e modalità stabilite con decreto del Ministro. 2. Le revisioni cooperative devono avvenire almeno una volta ogni due anni, fatte salve le previsioni di leggi speciali che prescrivono una revisione annuale. 3. Le revisioni cooperative sono effettuate incaricati. 4. Nei confronti degli enti cooperativi aderenti alle Associazioni nazionali di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo, di seguito denominate Associazioni, le revisioni cooperative sono effettuate dalle associazioni stesse a mezzo di revisori da esse incaricati. 5. Nel caso in cui l’ente cooperativo ha la necessità di certificare il possesso dei requisiti mutualistici e non ha ancora ottenuto la revisione, può formulare esplicita richiesta agli Uffici territoriali del Governo di cui all’articolo 11 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e, nelle more dell’adozione del decreto del Ministro dell’interno di cui all’articolo 9, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica del 15 maggio 2001, n. 287, alle Direzioni provinciali del lavoro, ovvero, nel caso di enti cooperativi aderenti alle Associazioni, a quest’ultime. 6. Le Associazioni hanno l’obbligo di assoggettare a revisione gli enti cooperativi ad esse aderenti, compresi quelli in scioglimento volontario, ad eccezione degli enti nei cui confronti siano stati adottati i provvedimenti di cui agli articoli 2540, 2543, 2544 del codice civile. 7. A tale scopo, e per ogni finalità connessa all’attuazione del presente decreto, si considerano aderenti a ciascuna Associazione gli enti cooperativi dalle stesse assoggettati a revisione e quelli che, sebbene non vigilati, abbiano ad esse versato il contributo biennale previsto dalle norme vigenti. 8. Le Associazioni, alla scadenza del termine stabilito per l’esercizio della vigilanza, comunicano agli Uffici territoriali del Governo e, nelle more dell’adozione del decreto del Ministro dell’interno di cui all’articolo 9, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica del 15 maggio 2001, n. 287, alle Direzioni provinciali del lavoro: a) l’elenco degli enti cooperativi assoggettati a revisione; b) l’elenco degli enti cooperativi non revisionati, indicando espressamente quelli che non hanno versato il contributo. 9 Il mancato versamento del contributo biennale all’Associazione non esime quest’ultima dall’obbligo di effettuare la

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revisione fino quando l’ente cooperativo non è cancellato dall’elenco degli aderenti.

Art. 3 Riconoscimento delle associazioni

1. Il riconoscimento delle Associazioni nazionali di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione del movimento cooperativo, è concesso con decreto del Ministro. 2. Per ottenere tale riconoscimento, le Associazioni nazionali presentano al Ministero una istanza corredata da una copia dell’atto costitutivo e dello statuto, dall’eventuale regolamento interno, dalle dichiarazioni di adesione che, a decorrere dal 1 gennaio 2004, non possono essere inferiori al numero di duemila enti cooperativi associati, con l’indicazione, per ciascuno di essi, del numero dei soci, e da un documento da cui risulti nome, cognome e qualifica degli amministratori, sindaci e d i rettori in carica e delle altre persone autorizzate a trattare per conto dell’Associazione richiedente. 3. Le dichiarazioni di adesione di cui al comma 2 devono riferirsi ad enti cooperativi distribuiti in almeno cinque regioni e tre sezioni, definite sulla base del rapporto mutualistico, dell’Albo nazionale di cui all’articolo 15. 4. Le Associazioni richiedenti devono comprovare di essere in grado di assolvere le funzioni di vigilanza nei confronti degli enti cooperativi aderenti, per il tramite delle loro articolazioni organizzative centrali e periferiche. 5. Le Associazioni richiedenti devono disporre di un numero di revisori iscritti nell’apposito elenco, tale da garantire l’esecuzione delle revisioni cooperative di propria competenza, sia sul piano numerico sia su quello tecnico. 6. Il Ministro può chiedere la documentazione atta a dimostrare l’idoneità dell’Associazione ad assolvere le funzioni di vigilanza sugli enti cooperativi associati. Le Associazioni nazionali riconosciute sono sottoposte alla vigilanza del Ministero per quanto attiene all’osservanza delle disposizioni del presente decreto. 7. Il Ministro può revocare il riconoscimento di cui al comma 1 alle Associazioni nazionali che non sono in grado di assolvere efficacemente le proprie funzioni di vigilanza sugli enti cooperativi associati. 8. Nell’esecuzione delle funzioni di vigilanza sugli enti cooperativi associati, le Associazioni sono tenute ad osservare le norme stabilite dal Ministro.

Art. 4 Oggetto della revisione cooperativa

1. La revisione cooperativa è finalizzata a: a) fornire agli organi di direzione e di amministrazione degli enti suggerimenti e consigli per migliorare la gestione ed il livello di democrazia interna, al fine di promuovere la reale partecipazione dei soci alla vita sociale; b) accertare, anche attraverso una verifica della gestione amministrativo-contabile, la natura mutualistica dell’ente, verificando l’effettività della base sociale, la partecipazione dei soci alla vita sociale ed allo scambio mutualistico con l’ente, la qualità di tale partecipazione, l’assenza di scopi di lucro dell’ente, nei limiti previsti dalla legislazione vigente, e la legittimazione dell’ente a beneficiare delle agevolazioni fiscali, previdenziali e di altra natura. 2. Il revisore accerta altresì la consistenza dello stato patrimoniale, attraverso l’acquisizione del bilancio d’esercizio, delle relazioni del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, nonché, ove prevista, della certificazione di bilancio. 3. Il revisore verifica l’eventuale esistenza del regolamento interno adottato dall’ente cooperativo ai sensi dell’articolo 6 della legge 3 aprile 2001, n. 142, e accerta la correttezza e la conformità dei rapporti instaurati con i soci lavoratori con quanto previsto nel regolamento stesso.

Art. 5 Conclusione della revisione cooperativa

1. Le revisioni cooperative si concludono, per gli enti non associati, con un certificato di revisione rilasciato dagli Uffici territoriali del Governo e, nelle more dell’adozione del decreto del Ministro dell’interno di cui all’articolo 9, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica del 15 maggio 2001, n. 287, dalle Direzioni provinciali del lavoro, ovvero, per gli enti aderenti alle Associazioni, con una attestazione di revisione rilasciata dall’Associazione stessa. 2. I certificati o le attestazioni di revisione di cui al comma 1 sono rilasciati ove si siano conclusi senza rilievi di irregolarità gli accertamenti e le verifiche previste dall’articolo 4. 3. Le Associazioni trasmettono tempestivamente una copia dell’attestazione di revisione, di cui al comma 1, agli Uffici territoriali del Governo, competenti per territorio, e, nelle more dell’adozione del decreto del Ministro dell’interno di cui all’articolo 9, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica del 15 maggio 2001, n. 287, alle Direzioni provinciali del lavoro. 4. Il revisore ha la facoltà di diffidare gli enti cooperativi ad eliminare le irregolarità sanabili, inviando contestualmente copia della diffida agli Uffici territoriali del Governo e, nelle more dell’adozione del decreto del Ministro dell’interno di cui all’articolo 9, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica del 15 maggio 2001, n. 287, alle Direzioni provinciali del lavoro, ovvero, nel caso di enti cooperativi associati, anche alle Associazioni cui gli enti aderiscono. Alla scadenza del termine indicato nella diffida il revisore verifica l’avvenuta regolarizzazione con apposito accertamento. 5 Il revisore qualora riscontri il permanere delle anomalie rilevate trasmette il verbale di revisione con la proposta di

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provvedimento, agli Uffici territoriali del Governo e, nelle more dell’adozione del decreto del Ministro dell’interno di cui all’articolo 9, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica del 15 maggio 2001, n. 287, alle Direzioni provinciali del lavoro. 6. Nel caso di revisione di enti cooperativi associati ovvero nel caso di revisione in convenzione ai sensi dell’articolo 7, comma 2, la trasmissione dei verbali di revisione agli uffici di cui al comma 5 avviene per il tramite delle Associazioni.

Art. 6 Dichiarazione sostitutiva

1. Nel caso in cui l’ente cooperativo ha necessità di certificare il possesso dei requisiti mutualistici, al fine del godimento di un’agevolazione o dell’applicazione di un provvedimento di favore, e non dispone del certificato di revisione o dell’attestazione di revisione, relativi al periodo di vigilanza in corso, è tenuto a produrre agli Uffici territoriali del Governo e, nelle more dell’adozione del decreto del Ministro dell’interno di cui all’articolo 9, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica del 15 maggio 2001, n. 287, alle Direzioni provinciali del lavoro, e all’Associazione cui eventualmente aderisce, una dichiarazione, sottoscritta dal presidente dell’ente medesimo e, per asseverazione, dal presidente del collegio sindacale. 2. Se il collegio sindacale non è previsto dalla legge o dall’atto costitutivo, o il presidente dello stesso non è iscritto al registro dei revisori contabili, la sottoscrizione per asseverazione è apposta da un revisore contabile esterno, scelto fra i soggetti iscritti nel registro dei revisori contabili. 3. Nella dichiarazione di cui al comma 1 sono indicati, oltre agli estremi identificativi dell’ente cooperativo e del legale rappresentante: a) l’iscrizione all’albo nazionale delle società cooperative ovvero, nelle more dell’istituzione dello stesso, al registro prefettizio; b) eventuali iscrizioni richieste dalla legge per il godimento della agevolazione o del provvedimento di favore di cui si chiede l’applicazione; c) gli estremi del versamento del contributo dovuto ai fondi di mutualità nazionale, ai sensi degli articoli 8 e 11 della legge 31 gennaio 1992, n. 59, o, in difetto, le motivazioni per il mancato versamento; d) il numero dei soci, come risultante dal libro soci; e) l’indicazione dell’agevolazione o del provvedimento di favore di cui si chiede l’applicazione e dell’ente competente al riguardo, unitamente alla dichiarazione del possesso dei requisiti per poterne godere. 4. Alla dichiarazione sostitutiva deve essere allegato l’ultimo bilancio approvato, con l’indicazione degli estremi dell’avvenuto deposito presso il registro delle imprese, nonché copia del versamento del contributo biennale di revisione previsto dalle norme vigenti. 5. L’ente cooperativo che procede alla dichiarazione sostitutiva deve contestualmente formulare la richiesta prevista dall’articolo 2, comma 5. 6. Le eventuali dichiarazioni sostitutive prodotte devono essere indicate nel verbale di revisione o di ispezione straordinaria. 7. La copia della dichiarazione sostitutiva presentata, unitamente alla ricevuta dell’avvenuta notifica, può essere utilizzata, da parte dell’ente cooperativo, ai fini della richiesta di agevolazioni o di provvedimenti di favore alla pubblica amministrazione.

Art. 7 Il revisore di cooperative

1. L’attività di revisione nei confronti degli enti cooperativi non associati è svolta dal Ministero, con propri dipendenti. 2. Il Ministero può altresì avvalersi, d’intesa con le amministrazioni interessate, di revisori esterni dipendenti da altre amministrazioni, nonché, sulla base di apposite convenzioni con le Associazioni riconosciute, di revisori delle medesime. Con decreto del Ministro, sono fissati i criteri e le modalità attuative della presente disposizione. 3. I soggetti di cui ai commi 1 e 2 conseguono l’abilitazione all’attività di vigilanza, attraverso appositi corsi di formazione promossi dal Ministero e finanziati con l’apposito capitolo di bilancio, alimentato con il contributo biennale a carico degli enti cooperativi. Con decreto del Ministro sono precisate le modalità di accesso al corso e di svolgimento del medesimo. 4. L’attività di revisione nei confronti degli enti cooperativi aderenti alle Associazioni è svolta da revisori appositamente abilitati attraverso corsi promossi dalle Associazioni stesse, previa autorizzazione del Ministero. 5. I corsi devono fornire le specifiche conoscenze tecniche necessarie per l’espletamento delle revisioni cooperative. 6. I revisori sono iscritti in apposito elenco tenuto presso il Ministero. 7. I revisori non dipendenti dal Ministero , nell’esercizio delle loro funzioni, si intendono incaricati di pubblico servizio. 8. Al revisore si applicano le cause di incompatibilità previste dall’articolo 2399 del codice civile. 9. Il revisore è tenuto alla riservatezza e al segreto d’ufficio nei confronti dei terzi.

Titolo III

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L'ISPEZIONE STRAORDINARIA

Art. 8 Modalità e soggetti incaricati

1. Le ispezioni straordinarie sono disposte dal Ministero sulla base di programmati accertamenti a campione, di esigenze di approfondimento derivanti dalle revisioni cooperative ed ogni qualvolta se ne ravvisi l’opportunità, con l’osservanza delle disposizioni stabilite nel presente titolo. 2. Le ispezioni di cui al comma 1 sono eseguite dai funzionari che transitano nei ruoli del Ministero appartenenti all’apposito profilo professionale previsto dall’articolo 15, comma 6, della legge 31 gennaio 1992, n. 59. 3. In caso di particolari esigenze le ispezioni possono essere effettuate anche da altri funzionari del Ministero, e, sulla base di apposita convenzione, da funzionari di altre amministrazioni che abbiano frequentato i corsi di cui all’articolo 7, comma 3.

Art. 9 Oggetto dell'ispezione straordinaria

1. Le ispezioni straordinarie accertano: a) l’esatta osservanza delle norme legislative, regolamentari, statutarie e mutualistiche; b) la sussistenza dei requisiti richiesti da leggi generali e speciali per il godimento di agevolazioni tributarie, previdenziali e di altra natura; c) il regolare funzionamento amministrativo contabile dell’ente; d) l’esatta impostazione tecnica e il regolare svolgimento delle attività specifiche promosse o assunte dall’ente; e) la consistenza patrimoniale dell’ente e lo stato delle attività e delle passività f) la correttezza dei rapporti instaurati con i soci lavoratori e l’effettiva rispondenza di tali rapporti rispetto al regolamento e alla contrattazione collettiva di settore od alle tariffe vigenti. 2. Il Ministero fissa, con proprio provvedimento, le modalità di esecuzione delle ispezioni e il modello del relativo verbale.

Art. 10 L'ispettore di cooperative

1. Agli ispettori di cooperative sono attribuiti, oltre alla facoltà di diffida di cui all’articolo 5: a) il potere di accesso presso la sede dell’ente cooperativo ed in tutti gli altri luoghi di esercizio dell’attività, anche presso terzi; b) il potere di convocare ed interrogare tutti i soggetti coinvolti nell’attività dell’ente cooperativo, compresi i terzi; c) il potere di acquisire e trattenere temporaneamente la documentazione sociale per il periodo ritenuto congruo per l’esecuzione dell’ispezione e comunque per un massimo di trenta giorni; d) il potere di estrarre copia e riprodurre atti; e) il potere di siglare i libri sociali e gli altri documenti al fine di impedire alterazioni o manomissioni degli stessi.

TITOLO IV LA CERTIFICAZIONE DI BILANCIO

Art. 11 Enti cooperativi assoggettati

1. Gli enti cooperativi ed i loro consorzi, con un valore della produzione superiore a 60.000.000 di euro o con riserve indivisibili superiori a 4.000.000 di euro o con prestiti o conferimenti di soci finanziatori superiori a 2.000.000 di euro, sono assoggettati alla certificazione annuale del bilancio per opera di una società di revisione in possesso dei requisiti di cui all’articolo 15 della legge 31 gennaio 1992, n. 59. 2. La relazione di certificazione, quale atto complementare della vigilanza, è allegata al progetto di bilancio da sottoporre all’approvazione dell’assemblea dei soci. 3. L’ente cooperativo che non richiede la certificazione del bilancio può essere sottoposto alla gestione commissariale di cui all’articolo 2543 del codice civile; in tale caso il commissario rimane in carica fino al perfezionamento dell’incarico ad una società di revisione. 4. Il Ministro definisce, con proprio decreto, lo schema di convenzione di cui all’articolo 15, comma 2, della legge 31 gennaio 1992, n. 59.

TITOLO V

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EFFETTI DELLA VIGILANZA

Art. 12 Provvedimenti

1. Il Ministero, sulla base delle risultanze emerse in sede di vigilanza, valutate le circostanze del caso, può adottare, i seguenti provvedimenti: a) cancellazione dall’albo nazionale degli enti cooperativi ovvero, nelle more dell’adozione del decreto ministeriale di cui all’articolo 15, comma 3, cancellazione dal registro prefettizio e dallo schedario generale della cooperazione; b) gestione commissariale, ai sensi dell’articolo 2543 del codice civile; c) scioglimento per atto dell’autorità, ai sensi dell’articolo 2544 del codice civile; d) sostituzione dei liquidatori, ai sensi dell’articolo 2545 del codice civile; e) liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell’articolo 2540 del codice civile. 2. I provvedimenti sanzionatori di cui alle lettere a), b), c) e d) del comma 1 sono adottati sentita la Commissione centrale per le cooperative. 3. Gli enti cooperativi che si sottraggono all’attività di vigilanza o non rispettano finalità mutualistiche sono cancellati, sentita la Commissione centrale per le cooperative, dall’albo nazionale degli enti cooperativi ovvero, nelle more dell’istituzione dello stesso, dal registro prefettizio e dallo schedario generale della cooperazione. 4. Agli enti cooperativi che commettono reiterate e gravi violazioni del regolamento di cui all’articolo 6 della legge 3 aprile 2001, n. 142, si applicano le disposizioni di cui all’articolo 2543 del codice civile. 5. Per i consorzi agrari, i provvedimenti di cui al comma 1 sono adottati di concerto con il Ministero delle politiche agricole e forestali.

TITOLO VI COLLEGIO SINDACALE

Art. 13 Disciplina

1. Fino all’emanazione dei decreti legislativi previsti dalla legge 3 ottobre 2001, n. 366, si applicano le disposizioni di cui ai commi 2 e 3. 2. Agli enti cooperativi e loro consorzi si applicano le norme in materia di collegio sindacale previste per le società a responsabilità limitata di cui all’articolo 2488 del codice civile. 3. Agli enti cooperativi e loro consorzi, soggetti obbligatoriamente alla certificazione del bilancio, che provvedono alla emissione di strumenti finanziari partecipativi e non partecipativi, si applicano le disposizioni contenute nel decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in materia di funzioni e composizione del collegio sindacale.

Art. 14 Termini per l'attuazione

1. Gli enti cooperativi e loro consorzi, costituiti prima della data di entrata in vigore del presente decreto, provvedono ad adeguarsi alle disposizioni di cui all’articolo 13, entro dodici mesi dalla suddetta data, con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria. 2. I componenti dei collegi sindacali, il cui mandato non è scaduto alla data di entrata in vigore delle presenti disposizioni, rimangono in carica fino al termine del mandato stesso, se questo scade successivamente al termine per l’adeguamento degli statuti di cui al comma 1.

TITOLO VII ALBO NAZIONALE DEGLI ENTI COOPERATIVI

Art. 15 Istituzione

1. E’ istituito, a fini anagrafici e della fruizione dei benefici fiscali o di altra natura, l’Albo nazionale degli enti cooperativi, di seguito denominato Albo. 2. L’Albo, tenuto presso gli Uffici territoriali del Governo, e, nelle more dell’adozione del decreto del Ministro dell’interno di cui all’articolo 9, comma 3, del decreto del P residente della Repubblica del 15 maggio 2001, n. 287, presso le Direzioni provinciali del lavoro, è articolato per provincia e sostituisce lo schedario generale della cooperazione e i registri prefettizi. 3. Le modalità di tenuta del predetto Albo e i rapporti con le Camere di commercio sono definiti con decreto del Ministro.

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TITOLO VIII

DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI

Art. 16 Modifica alla legge 18 febbraio 1999, n. 28

1. Il comma 2 dell’articolo 3 della legge 18 febbraio 1999, n. 28, è sostituito dal seguente: “2. Ferme restando le norme sulla devoluzione ai fondi mutualistici di cui all’articolo 11, comma 5, della legge 31 gennaio 1992, n. 59, sia in caso di liquidazione, sia in caso di perdita delle agevolazioni fiscali a seguito di violazione delle disposizioni richiamate dall’articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601, gli enti cooperativi e i loro consorzi, che non abbiano ancora recepito negli statuti le disposizioni di cui all’articolo 2536 del codice civile ed all’articolo 11, comma 5, della legge 31 gennaio 1992, n. 59, concernenti la devoluzione ai fondi mutualistici di quote degli utili netti e del patrimonio che residua dalla liquidazione, non incorrono nella decadenza dalle agevolazioni fiscali e di altra natura previste dalla normativa vigente, sempre che abbiano ottemperato agli obblighi di versamento previsti dal citato articolo 2536 ed adeguino il proprio statuto entro il termine prescritto in sede di attività di vigilanza.”.

Art. 17 Modifiche alla legge 31 gennaio 1992, n. 59

1. Il comma 6 dell’articolo 11 della legge 31 gennaio 1992, n. 59, è sostituito dal seguente: “6. Le società cooperative e i loro consorzi non aderenti alle associazioni riconosciute di cui al primo periodo del comma 1, o aderenti ad associazioni che non abbiano costituito il fondo di cui al comma 1, assolvono agli obblighi di cui ai commi 4 e 5, secondo quanto previsto all’articolo 20.”. 2. Il comma 3 dell’articolo 15 della legge 31 gennaio 1992, n. 59, è sostituito dal seguente: “3. Gli enti cooperativi sono tenuti ad affiggere presso la propria sede sociale, in luogo accessibile ai soci, un estratto del processo verbale relativo alla più recente revisione cooperativa o ispezione straordinaria, ovvero a consegnare tale estratto ai soci entro sessanta giorni dalla firma del processo verbale medesimo. L’avvenuta consegna deve risultare da apposito documento. Gli incaricati della vigilanza controllano il rispetto di tali disposizioni, riferendone nel processo verbale relativo alla revisione cooperativa o ispezione straordinaria successiva.”.

Art. 18 Vigilanza sulle banche di credito cooperativo

1. Fatte salve le competenze della Banca d’Italia e tenuto conto degli ambiti di competenza delle diverse autorità vigilanti, le banche di credito cooperativo, come definite dall’articolo 33 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, sono assoggettate alla disciplina dei controlli sugli enti cooperativi attribuiti all’autorità governativa, limitatamente al rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 21, comma 3, della legge 31 gennaio 1992, n. 59, e delle norme riguardanti i rapporti mutualistici ed il funzionamento degli organi sociali. 2. Per lo svolgimento della revisione cooperativa di cui all’articolo 4, i soggetti competenti possono avvalersi, sulla base di un’apposita convenzione e senza oneri per la finanza pubblica, della Associazione di categoria specializzata e sue articolazioni territoriali, che provvede ad inviare anche alla Banca d’Italia i verbali delle revisioni effettuate.

Art. 19 Norme transitorie

1. Fino alla data di entrata in vigore delle disposizioni organizzative relative all’Albo nazionale di cui all’articolo 15 continuano ad applicarsi le disposizioni degli articoli da 13 a 16 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 14 dicembre 1947, n. 1577.

Art. 20 Abrogazioni

1. Sono abrogati, in particolare, gli articoli da 1 a 7, 9, e da 13 a 16 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 14 dicembre 1947, n. 1577, fatto salvo quanto disposto dall’articolo 19. Art. 21. Invarianza di spesa 1. Il presente provvedimento non comporta nuovi e maggiori oneri per il bilancio dello Stato. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

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APPENDICE

Decreto Ministero delle Attività Produttive del 06 dicembre 2004 si compone di 20 articoli .

MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE

DECRETO 6 dicembre 2004

Il Ministro delle Attività Produttive

Visto l’art. 7 della legge 3 aprile 2001n. 142;

Visto il Decreto Legislativo 2 agosto 2002 n. 220;

Preso atto della diversificazione, operata dalle disposizioni predette, tra

revisione cooperativa ed ispezione straordinaria;

Visto il Decreto Legislativo 17 gennaio 2003 n. 6;

Sentita la Commissione Centrale per le Cooperative.

DECRETA

Sezione I - LA REVISIONE COOPERATIVA

Art. 1 - Campo di applicazione

Il presente Decreto disciplina la revisione cooperativa alle società cooperative

e loro consorzi.

Art. 2 - Oggetto

Fermo restando quanto stabilito dall’art. 4 del Decreto Legislativo n. 220/02

circa la natura sia assistenziale che accertativa della revisione cooperativa, i

contenuti delle verifiche devono essere limitati agli scopi propri della

revisione che si differenzia, sul piano formale e sostanziale, dalla vigilanza

di competenza di altre Amministrazioni, e ciò anche al fine di evitare

sovrapposizioni e duplicazioni di controlli.

Art. 3 - Periodicità

La revisione deve essere effettuata almeno una volta ogni due anni.

Il biennio per l’esecuzione del ciclo di revisione ha inizio dagli anni dispari.

Sono soggette a revisione annuale le società cooperative di cui all’art. 1 della

Legge n. 381/91, quelle di cui all’art. 15 comma 1 della legge n. 59/92 e quelle

che saranno eventualmente individuate con successivi provvedimenti legislativi.

Art. 4 – Elenco dei Revisori

E’ istituito, presso il Ministero delle Attività Produttive, l’Elenco dei

Revisori, di seguito denominato “Elenco”.

Possono essere iscritti nell’Elenco i soggetti che conseguano l’abilitazione

attraverso i corsi organizzati ai sensi dell’art. 7 , commi 3 e 4, del Decreto

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Legislativo n. 220/02 e coloro che, alla data del presente decreto, risultino

già abilitati.

Vengono incaricati dell’effettuazione delle revisioni cooperative solo i

soggetti inseriti nell’Elenco di cui al comma 1.

All’atto dell’iscrizione nell’Elenco, al revisore viene attribuito un numero di

posizione.

Il Ministero, ovvero le Associazioni per le quali viene svolta l’attività di

revisione, rilasciano al revisore un tesserino di identificazione nel quale deve

essere obbligatoriamente riportato il numero di posizione nell’Elenco dei

revisori.

Il revisore che effettua l’attività di vigilanza in situazione di

incompatibilità, come previsto dall’art. 7, comma 8 del Decreto Legislativo n.

220/02, viene radiato dall’Elenco e ha l’obbligo di restituire il tesserino di

identificazione.

Il Ministero può altresì procedere alla cancellazione del revisore dall’Elenco

quando si alteri il necessario rapporto fiduciario tra Ministero o Associazione

ed il revisore stesso. L’elenco si articola in sezioni, separatamente tenute per

i revisori ministeriali e per quelli che prestano l’attiv ità per conto delle

Associazioni.

Per eccezionali e giustificati motivi, collegati anche alla specialità delle

verifiche, il soggetto che ha attribuito l’incarico può disporre che le

revisioni cooperative siano effettuate con l’ausilio di esperti non inclusi

nell’Elenco.

Art. 5 – Corsi di abilitazione all’attività di vigilanza

I revisori conseguono l’abilitazione all’attività di vigilanza esclusivamente

attraverso corsi organizzati dal Ministero o dalle Associazioni Nazionali di

Rappresentanza.

Possono essere ammessi ai corsi i soggetti, in possesso almeno del diploma di

scuola media superiore, che non si trovino nelle condizioni previste

dall’articolo n. 2382 del Codice Civile.

I corsi, la cui fase teorica svolta in aula non può avere durata inferiore alle

90 ore, si concludono con un esame di idoneità.

Art. 6 – Corsi di abilitazione promossi dalle Associazioni

I corsi promossi dalle Associazioni devono essere preventivamente autorizzati

dal Ministero.

Nella richiesta di autorizzazione devono essere specificati:

· Le date ed il luogo dell’attività formativa;

· Il programma didattico;

· Le generalità ed il titolo di studio dei discenti;

· Le generalità ed i requisiti dei docenti;

Il Ministero rilascia l’autorizzazione dopo aver valutato se i corsi siano

idonei a fornire le specifiche conoscenze tecniche necessarie per l’espletamento

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delle revisioni cooperative.

Ai corsi promossi dalle Associazioni partecipa un rappresentante ministeriale,

che ne accerta, con apposito verbale, da trasmettere al Ministero delle Attività

Produttive, il regolare svolgimento e la rispondenza a quanto dichiarato nella

richiesta di autorizzazione.

Le Associazioni, alla conclusione dell’esame di abilitazione, trasmettono al

Ministero delle Attività Produttive, l’elenco degli idonei, per la loro

iscrizione nell’Elenco dei Revisori.

La Commissione esaminatrice viene nominata dall’Associazione e deve essere

composta da esperti in materia cooperativa e vigilanza, di cui almeno uno

indicato dal Ministero.

Art. 7 – Modalità di svolgimento della revisione

La revisione viene effettuata da uno o più revisori appositamente incaricati

dalle strutture a ciò legittimate e, nel rispetto del principio del

contraddittorio, deve svolgersi alla presenza del legale rappresentante

dell’ente cooperativo o di un suo delegato.

Qualora il revisore lo ritenga utile ai fini delle verifiche, può consentire che

il rappresentante della cooperativa venga assistito da soci o dipendenti o da

professionisti di fiducia.

La revisione ha luogo, di norma, presso la sede sociale della cooperativa ovvero

presso altro luogo concordato con il rappresentante dell’ente.

Gli amministratori ed i sindaci possono assistere alla revisione e devono

intervenirvi ogni qualvolta ciò sia richiesto dal revisore.

Gli enti assoggettati a revisione hanno l’obbligo di mettere a disposizione del

revisore incaricato tutti i libri, i registri ed i documenti e di fornire i

dati, le informazioni ed i chiarimenti che fossero loro richiesti.

Se la revisione avviene presso la sede sociale i libri, i registri ed i

documenti devono trovarsi presso la predetta sede.

Se la revisione viene effettuata in luogo diverso dalla sede sociale, il

presidente dell’ente interessato o il suo delegato è tenuto a recarsi in detto

luogo con i libri sociali, i registri e la documentazione richiesta.

Il revisore può trattenere, per non più di dieci giorni, e purché ciò non rechi

pregiudizio alla normale gestione amministrativa della cooperativa, i libri, i

registri ed i documenti ed ha facoltà di fotocopiarli e siglarli al fine di

impedirne alterazioni o manomissioni.

Il revisore incaricato ha facoltà, ove lo ritenga utile per gli accertamenti di

competenza e nei limiti degli stessi, di effettuare sopralluoghi e verifiche

anche presso sed i secondarie, succursali, magazzini, spacci, impianti od altre

dipendenze in genere, di sentire i singoli soci dell’ente, i dipendenti ed

eventuali terzi interessati, dandone conto nel verbale di revisione.

Art. 8 - Verbale di revisione

Le risultanze dell’attività di revisione devono essere riportate esclusivamente

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nel modello di verbale di cui all’ allegato 1) che con il presente Decreto

ministeriale è approvato.

Al termine delle verifiche, il revisore ha l’obbligo di trasmettere il verbale

di revisione - sezione rilevazione - al soggetto che ha attribuito l’incarico,

entro quindici giorni dalla data di sottoscrizione da parte del legale

rappresentante della cooperativa o del suo delegato cui dovrà esserne consegnato

un originale.

In caso di rifiuto alla sottoscrizione da parte del rappresentante della

cooperativa il verbale dovrà essere notificato, a cura del revisore, presso la

sede sociale con lettera raccomandata.

Qualora al termine delle verifiche il revisore abbia rilevato irregolarità

sanabili, lo stesso provvede ad irroga re la diffida (allegato 1/D) concedendo

un lasso di tempo, a seconda della natura delle stesse, per la regolarizzazione

della posizione dell’ente.

Tale periodo potrà essere indicato in un arco temporale variabile, comunque non

inferiore a 30 giorni e non superiore ai novanta giorni.

Il verbale di revisione - sezione accerta mento, successivamente redatto, dovrà

essere inviato al soggetto che ha attribuito l’incarico entro quindici giorni

dalla data di sottoscrizione del legale rappresentante del sodalizio o del suo

delegato.

L’Ufficio pubblico o Associazione che riceve il verbale è tenuto a verificare la

completezza dello stesso e se l’eventuale diffida o i provvedimenti proposti

siano coerenti con le risultanze dell’attività revisionale, disponendo, ove

necessario e previo contraddittorio con il revisore, ulteriori approfondimenti,

sia attraverso la richiesta di integrazioni al verbale sia attraverso il

conferimento ad altro revisore di un nuovo incarico, ovvero ricorrendo a forme

di autotutela.

Art. 9 - Relazione di mancata revisione

Nel caso in cui venga verificata l’impossibilità di svolgere l’attività di

vigilanza, a causa del comportamento ostativo del legale rappresentante o della

irreperibilità dell’ente, e qualora detto comportamento permanga anche a seguito

della diffida irrogata secondo lo schema di cui all’allegato 2), il revisore

incaricato redige la relazione di mancata revisione, di cui all’allegato 3), che

deve essere tempestivamente trasmessa all’ufficio che ha disposto la revisione.

Art. 10 - Conclusione della revisione cooperativa

Gli Uffici pubblici, ovvero le Associazioni che attribuiscono l’incarico, entro

trenta giorni dal ricevimento delle risultanze conclusive della revisione, dopo

aver valutato la ricorrenza delle condizioni per il rilascio dei certificati o

delle attestazioni di cui all’art. 5, comma 1 del Decreto Legislativo 2 agosto

2002 n. 220, redigono i relativi modelli approvati con il presente Decreto.

(all. 4 e 5)

Copia di tali documenti viene rilasciata al legale rappresentante dell’ente.

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Una copia delle attestazioni di revisione deve essere tempestivamente trasmessa,

a cura dell’Associazione interessata, agli Uffici Territoriali del Governo

competenti per territorio o, nelle more dell’adozione del Decreto del Ministro

dell’Interno di cui all’art. 9 comma 3, del Decreto del Presidente della

Repubblica n. 287 del 15 maggio 2001, alle Direzioni Provinciali del Lavoro.

Art. 11 – Adozione dei provvedimenti

L’Associazione, valutate le risultanze della revisione cooperativa, qualora

ritenga che ricorrano le condizioni per l’adozione di provvedimenti, entro 30

giorni dal ricevimento del verbale, lo trasmette all’Ufficio pubblico con la

relativa proposta.

Nel caso in cui l’Ufficio pubblico ritenga che non ricorrano i presupposti per

l’adozione dei provvedimenti proposti, entro 30 giorni restituisce, con nota

motivata, il verbale all’Associazione, per il rilascio dell’Attestazione di

revisione.

L’Ufficio pubblico, valutata la ricorrenza dei presupposti per i provvedimenti,

li adotta se di sua competenza, ovvero trasmette tempestivamente il verbale al

Ministero delle Attività Produttive, provvedendo, in entrambi i casi, ad

informarne contestualmente l’Associazione in caso di cooperativa aderente.

Dell’esito dell’istruttoria il Ministero delle Attività Produttive informa

l’Ufficio pubblico e, nel caso di cooperative associate, anche l’Associazione,

per l’aggiornamento dell’archivio, ovvero, nel caso di mancata adozione del

provvedimento, per il rilascio del certificato o dell’attestazione di revisione.

Art. 12 – Obblighi delle Associazioni

Entro il primo trimestre successivo alla conclusione di ciascun biennio di

revisione, le Associazioni devono comunicare agli Uffici Territoriali del

Governo competenti per territorio o, nelle more dell’adozione del Decreto del

Ministro dell’Interno di cui all’art. 9 comma 3, del Decreto del Presidente

della Repubblica n. 287 del 15 maggio 2001, alle Direzioni Provinciali del

Lavoro:

1. l’elenco delle società cooperative revisionate nel biennio precedente,

specificando il numero di revisioni effettuate a ciascuna di esse;

2. l’elenco delle società cooperative non revisionate nel biennio precedente,

distinguendo quelli, tra essi, che non hanno versato il contributo 3. l’elenco

delle società cooperative aderenti, tenute al versamento del contributo per il

biennio in corso.

Si intendono revisionati nel biennio gli enti nei confronti dei quali la fase

rilevazione ,iniziata comunque entro il termine del biennio di riferimento , si

concluda entro il primo mese del biennio successivo.

Entro il primo semestre successivo alla conclusione di ciascun biennio di

revisione le Associazioni trasmettono al Ministero delle Attività Produttive una

dettagliata relazione sull’attività di revisione complessivamente svolta nel

biennio precedente, al fine di consentire la valutazione sull’efficienza ed

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efficacia dell’attività di revisione da esse svolta su tutto il territorio

nazionale.

La relazione di cui al comma precedente dovrà contenere la specifica delle

cooperative revisionate e di quelle non revisionate, delle eventuali difficoltà

incontrate, delle soluzioni adottate per il superamento delle stesse e dovrà

concludersi con un elenco aggiornato, distinto per provincia, delle società

cooperative tenute al versamento del contributo per il biennio in corso.

All’inizio di ciascun biennio, le Associazioni hanno l’obbligo di assoggettare

prioritariamente a revisione le cooperative loro associate non vigilate nel

biennio precedente.

Art. 13 – Durata della revisione.

Ai sensi degli articoli 2, 4 e 10 della legge 7 agosto 1990 n. 241 la revisione

alle società cooperative deve concludersi entro 90 giorni dall’inizio della

stessa.

L’eventuale successiva fase di accertamento deve concludersi entro trenta giorni

dalla scadenza del termine previsto nella diffida.

Sezione II - DIRITTO DI ACCESSO E TUTELA DELLA RISERVATEZZA

Art. 14 – Diritto di accesso

In riferimento all’attività di vigilanza cooperativa svolta dal Ministero o

dalle Associazioni, sono sottratte al diritto di accesso le seguenti categorie

di atti, in relazione all’esigenza di salvaguardare la vita privata e la

riservatezza di persone fisiche, di persone giuridiche ed associazioni:

a) i verbali di revisione alle società cooperative, con i relativi allegati, per

un periodo di cinque anni. Tale termine sarà prorogato se le notizie in essi

contenute risultino sottoposte a segreto istruttorio penale o quando dalla loro

divulgazione possano derivare azioni discriminatorie o indebite pressioni o

pregiudizi a carico di soci, di lavoratori o di terzi, ovvero quando la loro

divulgazione possa portare effettivo pregiudizio al diritto alla riservatezza o

provocare concretamente un’indebita concorrenza;

b) documenti contenenti notizie sulla programmazione complessiva dell’attività

di vigilanza, nonché sulla modalità e sui tempi di svolgimento della stessa per

un periodo di cinque anni;

c) documenti contenenti richieste di intervento della vigilanza cooperativa per

un periodo di cinque anni, o finché perduri con l’ente vigilato il rapporto

associativo o di lavoro nell’ipotesi che la richiesta d’intervento pervenga da

un socio o da un lavoratore ovvero quando la loro divulgazione possa portare

effettivo pregiudizio al diritto alla riservatezza o provocare concretamente

un’indebita concorrenza;

d) documenti contenenti notizie riguardanti gli enti cooperativi quando dalla

loro divulgazione possano derivare azioni discriminatorie o indebite pressioni o

pregiudizi a carico di soci, di lavoratori o di terzi, ovvero quando la loro

divulgazione possa portare effettivo pregiudizio al diritto alla riservatezza o

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provocare concretamente un’indebita concorrenza;

e) documenti riguardanti gli incaricati della vigilanza e contenenti notizie

sulla loro situazione familiare, sanitaria, professionale, finanziaria,

sindacale o di altra natura, sempre che dalla loro conoscenza possa derivare

effettivo pregiudiz io al diritto alla riservatezza.

Art. 15 – Tutela della riservatezza

Sono tenuti alla riservatezza ed al segreto d’ufficio, previsto dall’art. 7

comma 9 del Decreto Legislativo 2 agosto 2002 n. 220, i revisori e tutti i

soggetti pubblici e privati che svolgono l’attività di vigilanza e che, per tale

motivo, ne detengano le risultanze.

Sezione III - DISPOSIZIONI FINALI

Art. 16 – Estratto del processo verbale di cui a ll’art. 17 comma 2 del Decreto

Legislativo 02.08.2002 n. 220

Per “estratto del processo verbale” relativo alla revisione, effettuata nei

confronti delle società cooperative e loro consorzi, cui si riferisce l’art. 15

comma 3 della legge 31.01.1992 n. 59 come modificato dall’art. 17 comma 2 del

Decreto Legislativo 02.08.2002 n. 220, deve intendersi almeno la parte relativa

alle conclusioni ed alla proposta dei provvedimenti della sezione rilevazione e

l’intera sezione accertamento , ove redatta.

Art. 17 – Dichiarazione sostitutiva

La dichiarazione sostitutiva di cui all’art. 6, comma 1, del Decreto Legislativo

02.08.2002 n. 220 deve essere prodotta utilizzando il modello di cui

all’allegato 6), che con il presente decreto viene approvato.

Art. 18 – Vigilanza sulle Banche di Credito Cooperativo

Con successivo decreto, anche in raccordo con la Banca d’Italia, saranno

specificamente disciplinati i contenuti e le modalità della vigilanza sulle

Banche di Credito Cooperativo.

Art. 19 – Abrogazioni

Sono abrogate le disposizioni precedentemente impartite in materia di ispezioni

ordinarie alle società cooperative e loro consorzi e formazione e tenuta

dell’elenco degli ispettori, in contrasto con il presente decreto.

Art. 20 – Entrata in vigore

Il presente decreto entra in vigore il 1 gennaio 2005.

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Appendice

Ministero delle Attività Produttive

DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

VIGILANZA SUGLI ENTI COOPERATIVI AI SENSI DEL D. Lgs. 2 AGOSTO 2002 N. 220

VERBALE DI REVISIONE

(conforme al modello approvato con D.M. 6 dicembre 2004 del Ministero delle Attività Produttive)

SEZIONE I - Rilevazione

DATI IDENTIFICATIVI Biennio di revisione: _______________ Revisione eseguita dal ___________al______________

Data delle eventuali dichiarazioni sostitutive prodotte (art. 6, comma 6, D.Lgs. 220/02): __________

Denominazione dell’ente

Sede legale (indirizzo, telefono, e-mail, sito WEB)

Eventuale sede amministrativa

Data costituzione

Data termine della società

Codice Fiscale

Data ultima revisione

Data ultima certificazione bilancio

Numero posizione Provinciale (ex B.U.S.C.)

Codice attività

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Eventuali altre iscrizioni richieste per il godimento delle agevolazioni o del provvedimento di favore di cui si chiede l’applicazione (art. 6, comma 3, lett. B D.Lgs. 220/02)

Posizione Albo Società Cooperative Mutualità Prevalente [] Mutualità non Prevalente []

N. di iscrizione ___________________________

Categoria cui appartiene l’ente cooperativo

Data ultima modifica statutaria

Aderente a: N. Matricola

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- RAGIONE SOCIALE ________________________ Ministero delle Attività Produttive n. Posizione

provinciale (ex busc) ________________ DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

n. posizione Albo nazionale_________

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Rappresenta l’ente cooperativo, nel corso della revisione, il Sig.

In qualità di: identificato con documento:

assistito da:

Redige il presente verbale il sig.

iscritto al n. _____/_____ dell’elenco tenuto presso il Ministero delle Attività Produttive (art. 7, comma 6, D.Lgs.

220/02)

In qualità di revisore incaricato da

1 - Descrizione dell’oggetto sociale e dell’attività effettivamente svolta:

a) oggetto sociale come risultante dallo statuto: ________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

b) attività svolta in concreto: ________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

2) L’attività effettivamente svolta è coerente con l’oggetto sociale? ___________________________________

_________________________________________________________________________________________

NATURA MUTUALISTICA

REQUISITI INERENTI L’ATTO COSTITUTIVO E LO STATUTO

Lo statuto prevede: 3 - lo scopo mutualistico (art. 2511 c.c.) [] Si [] No

- in caso di risposta affermativa riportarlo:

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

4 - l’obbligo della destinazione degli utili netti annuali a riserva legale

nella misura prevista dalla legge? [] Si [] No

5 - l’obbligo della devoluzione di una quota di utili netti annuali ai fondi mutualistici per la promozione e lo

sviluppo della cooperazione (art. 2545 quater, comma 2) ? [] Si [] No

6 - le modalità di scambio mutualistico di cui all’art. 2512 c.c. ? [] Si [] No

- i requisiti della mutualità prevalente di cui all’art. 2514 c.c. ? [] Si [] No

- il diritto agli utili ed alle riserve dei soci cooperatori di cui all’art. 2545 quinquies c.c. ? [] Si [] No

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- RAGIONE SOCIALE ________________________ Ministero delle Attività Produttive n. Posizione

provinciale (ex busc) ________________ DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

n. posizione Albo nazionale_________

24

7 - la definizione dei criteri per la ripartizione dei ristorni ? [] Si [] No

REQUISITI INERENTI L’ATTIVITA’ 8 – Osservazioni sull’effettivo rispetto delle previsioni di cui ai punti 4, 5, 6 e 7 del presente verbale:

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

9 - Esistono regolamenti interni che disciplinano alcuni aspetti della vita cooperativa e/o le modalità di

attuazione dello scambio mutualistico ? []

Si [] No

- In caso di risposta affermativa sono redatti ed approvati in conformità dell’art. 2521 c.c. ? [] Si []

No

10 - Descrivere gli aspetti oggetto di regolamentazione: ____________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

11 - Descrizione del sistema amministrativo dell’ente cooperativo: consente di distinguere lo scambio

mutualistico con i soci rispetto ai rapporti con terzi ?: [] Si [] No

Specificare: _______________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

12 – E’assicurata la parità di trattamento tra i soci cooperatori? [] Si

[] No

In caso negativo indicarne le motivazioni: ___________________________________________________

__________________________________________________________________________________________www.commercialistatelematico.com 24

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provinciale (ex busc) ________________ DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

n. posizione Albo nazionale_________

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__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

13 – Nella nota integrativa è documentata la condizione di prevalenza con l’evidenziazione dei parametri di cui

all’art. 2513 c.c. ? [] Si [] No

SCHEDA DI CONTROLLO PER LA VERIFICA DELLA PREVALENZA AI SENSI DELL’art. 2513 C.C.

1) attività svolta prevalentemente in favore dei soci A1 verso soci Ricavi delle vendite e delle prestazioni = ------------------------- = X% Totale A1

2) attività svolta prevalentemente avvalendosi delle prestazioni lavorative dei soci B9 verso soci Costo del lavoro = ------------------------- = Y% Totale B9

3) attività svolta prevalentemente avvalendosi degli apporti dei soci B6 conferiti dai soci Costo dei beni conferiti = ------------------------- = W% Totale B6 B7 ricevuti dai soci Costo della prestazione di servizi ricevuti = ------------------------- = K% Totale B7

4) attività svolta realizzando contestualmente più tipi di scambio mutualistico Determinazione dell'eventuale media ponderata per la condizione

di prevalenza:

(A1*X%)+(B9*Y%)+(B6*W%)+(B7*K%) (A1 soci + B9 soci + B6 soci + B7 soci) ------------------------------------------------- = --------------------------------------- = Z% A1 + B9 + B6 +B7 A1 + B9 + B6 +B7 N.B.) – La prevalenza è verificata se i risultati sono > 0,5 14 – L’attività dell’ente viene svolta in concreto prevalentemente in favore dei soci ai sensi dell’art. 2512 c.c.?

[] Si [] No

15 – In caso di cooperativa a mutualità non prevalente:

- nella ripartizione dei dividendi tra i soci, sono rispettate le previsioni di cui all’art. 2545 quinquies?

[] Si [] No

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n. posizione Albo nazionale_________

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- le riserve divisibili sono gestite separatamente? [] Si [] No

- la gestione separata è riportata in Nota Integrativa? [] Si [] No

16 - In caso di cooperativa a mutualità prevalente:

- nella ripartizione dei dividendi tra i soci, sono rispettate le previsioni di cui all’art. 2514 c.c. lettere a) e

b)? [] Si

[] No

- negli ultimi 2 esercizi sono stati rispettati i criteri di prevalenza di cui all’art. 2513 c.c.? [] Si []

No

- negli atti e nella corrispondenza è indicato il numero di iscrizione presso l’Albo? [] Si

[] No

17 - In base alle risposte fornite ai punti 6, 7, 13, 14, 15 e 16 nonché dalle verifiche di cui alla scheda di

controllo sulla prevalenza, la cooperativa può essere considerata a mutualità prevalente?

[] Si [] No

CATEGORIE DEI SOCI ED EFFETTIVITA’ DELLA BASE SOCIALE

18 - Categorie di soci presenti: n. soci

cooperatori persone fisiche

n. soci cooperatori

persone giuridiche

n. soci finanziatori (persone fisiche) e

sottoscrittori di titoli di debito

n. soci finanziatori (persone giuridiche) e sottoscrittori di titoli di

debito

n. soci ammessi a categorie speciali

Alla data della revisione Al termine del primo esercizio precedente (gg/mm/aaaa)

Al termine del secondo esercizio precedente (gg/mm/aaaa)

a) soci tecnici ed amministrativi n. __________

b) esiste la previsione di assemblee speciali in relazione alle diverse categorie di soci ? [] Si [] No

c) unità occupate nell’impresa sociale: Soci n. __________ Non Soci n. __________

19 - Ai sensi dell’art. 2527 c.c., i requisiti dei soci sono coerenti con l’attività svolta dalla cooperativa?

[] Si [] No

20 - La procedura seguita per l’ammissione, il recesso e l’esclusione dei soci, è conforme alle previsioni di Legge

e di statuto ? [] Si [] No

- in caso negativo specificare: _______________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

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Cooperative ex art. 1 Legge 3 aprile 2001 n. 142

21 – Alla tipologia dell’ente cooperativo è applicabile la normativa in materia di socio lavoratore ? [] Si [] No

- E’ stato redatto il Regolamento previsto dall’art. 6 della Legge n.142/01 ? [] Si [] No

- Data di approvazione da parte dell’Assemblea _________

- Data deposito presso l’Ufficio pubblico competente __________

- Il Regolamento è stato sottoposto a certificazione?

[] Si [] No

- Tipologie di rapporto lavorativo instaurate con i soci lavoratori: [] subordinato [] parasubordinato [] autonomo [] altro

- La tipologia dei rapporti di lavoro è corretta e conforme alle previsioni del Regolamento ? [] Si [] No

In caso di risposta negativa precisarne i motivi:

_____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

22 - Note ed osservazioni sulla natura mutualistica dell’ente cooperativo sotto il profilo formale e sostanziale,

sull’effettività e la composizione della base sociale e sulla partecipazione alla vita sociale: _________________

___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________

BILANCIO Al presente verbale viene acclusa copia dell’ultimo bilancio (stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa), depositato presso l’Ufficio del Registro delle Imprese. (Se ricorrono i presupposti della certificazione di bilancio si allega anche il relativo documento). 23 - Lo schema del bilancio (stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa) è conforme a quanto previsto

dagli artt. 2424, 2425, 2427 e 2435bis del codice civile? [] Si [] No

24 - Sono stati rispettati i termini di approvazione del bilancio? [] Si [] No

25 - Il bilancio risulta regolarmente depositato all’Ufficio del Registro delle Imprese? [] Si [] No

26 - L’ente cooperativo è tenuto alla certificazione di bilancio? [] Si [] No

- in caso affermativo provvede regolarmente ai sensi del comma 2 dell’art. 15 della Legge 59/92? [] Si [] No

- ragione sociale della Società di Revisione incaricata: ____________________________________________

27 – Qual è l’importo del patrimonio netto risultante dal bilancio negli ultimi 2 esercizi?

Anno __________ Importo _________________ Anno ____________ Importo ___________________

28 - Capitale sociale sottoscritto versato (gg/mm/aaaa) Capitale sociale sottoscritto versato

(gg/mm/aaaa)

29 - Il capitale sociale è suddiviso in: [] quote [] azioni -valore: € ____________________

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30 - Ai sensi dell’art. 2545 sexies, comma 2, in bilancio sono riportati separatamente i dati relativi all’attività

svolta con i soci, distinguendo eventualmente le diverse gestioni mutualistiche? [] Si [] No

31 - Gli eventuali ristorni risultano correttamente determinati e ripartiti? [] Si [] No

SCHEDA DI CONTROLLO PER LA VERIFICA DEI RISTORNI (BILANCIO CHIUSO AL__________) VERIFICA AVANZO DI GESTIONE IMPORTO A) Avanzo di gestione: Rigo 23 – (D+E positivi) Conto Economico € B) Avanzo di gestione generato dai soci: A) x percentuale di prevalenza € VERIFICA IMPORTO DEL RISTORNO IMPORTO Cooperative di Lavoro C) Trattamenti retributivi complessivi corrisposti ai soci € D) Ristorno € Cooperative di Utenza E) Ristorno € Cooperative di Apporto F) Ristorno € VERIFICA DELIBERE IMPORTO ORGANO SOCIALE E

DATA DELIBERA G) Liquidazioni salariali o del prezzo o del servizio € H) Aumento gratuito del Capitale Sociale € I) Distribuzione gratuita di titoli (art. 5, Legge n. 59/1992) € N.B. E), F) e la somma di G)+H)+I) non può essere superiore a B) D) non può essere superiore né a B) né al 30% di C)

32 - L’ente cooperativo raccoglie prestito dai soci? [] Si [] No

- in caso affermativo tale attività viene svolta correttamente? [] Si [] No

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SCHEDA DI CONTROLLO PER VERIFICA CONTABILE DEL PRESTITO DA SOCI

a) valore degli immobili risultante da dichiarazione ICI €

b) valore degli immobili risultante dall'ultimo bilancio €

c) valore per rettifica : ( a - b ) / 2 €

d) patrimonio netto dell'ultimo bilancio €

e) patrimonio netto rettificato ( c + d) €

f) prestito sociale alla data della revisione €

g) rapporto CICR ( f / e )

numero soci alla data della revisione

Gg/ mm/aa di chiusura dell'ultimo esercizio

32 - La società è stata destinataria di contributi pubblici successivamente alla data dell’ultima revisione?

[] Si [] No

34 - Descrizione: ____________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

Tipologia Ente erogatore Importo

35 - L’ente cooperativo è tenuto alla redazione del bilancio consolidato ? [] Si [] No

In caso affermativo: - viene regolarmente redatto ? [] Si [] No

- vene regolarmente depositato presso il Registro delle Imprese? [] Si [] No 36 – Società partecipate

Società partecipata Importo di capitale sottoscritto % se trattasi di Spa o di Srl

37 - Note ed osservazioni inerenti i punti da 23 a 36: _______________________________________________

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RAGGIUNGIMENTO DELLO SCOPO SOCIALE

38 - Descrizione dell’organizzazione aziendale e delle modalità operative e produttive delle singole attività

assunte nello specifico dall’ente cooperativo: ______________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

39 - Capacità dell’ente cooperativo di raggiungere gli scopi per cui è stato costituito: ______________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

40 - Eventi non attinenti alla gestione caratteristica che hanno provocato sensibili conseguenze sulla situazione

economica, finanziaria e patrimoniale della società: ________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

41 - Capitale circolante netto (attivo circolante – passività a breve): __________ - __________ = __________

42 - Indice di indipendenza finanziaria (patr. netto/capitale investito):__________ / __________ = __________

43 - Incidenza oneri finanziari netti su ricavi netti

(risultato gestione finanziaria/ricavi vendite e prestazioni): __________ / __________= __________

44 - Note e osservazioni sulla situazione aziendale con particolare riferimento alle risultanze di cui ai punti dal 38

al 43:

___________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________

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SISTEMA DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO (*) Norme sulle S.r.l. []

Norme sulle S.p.a. – Sistema ordinario []

Norme sulle S.p.a. – Sistema dualistico []

Norme sulle S.p.a. – Sistema monistico []

(*) N.B. Allegare la scheda relativa al sistema utilizzato

45 – Gli organi societari sono correttamente costituiti ? [] Si [] No

46 – Funzionano correttamente ? [] Si [] No

SCHEDA 1 - L’ENTE ADOTTA LE NORME DELLE S.R.L.

1. La cooperativa ha meno di nove soci? Si No2. La cooperativa ha meno di venti soci o un attivo patrimoniale inferiore a un

milione di euro? Si No

ASSEMBLEA DEI SOCI 3. L’Assemblea approva il bilancio? Si No 4. L’Assemblea nomina e revoca gli amministratori? Si No 5. L’Assemblea nomina i sindaci e il presidente del collegio sindacale? Si No 6. L’Assemblea ha nominato l’organo cui spetta eventualmente il controllo

contabile ai sensi dell’art. 2409-bis c.c. ? Si No

7. L’Assemblea determina il compenso degli amministratori e dei sindaci? Si No 8. L’assemblea delibera sulla responsabilità di amministratori e sindaci? Si No 9. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento dell’Assemblea

o su altre forme di raccolta del consenso dei soci: __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: Composizione, carica ricoperta e data di elezione Carica Cognome Nome Data elezione Socio Non Socio

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10. La maggioranza degli amministratori è composta da soci cooperatori? Si No11. Lo Statuto prevede forme di amministrazione congiuntiva o disgiuntiva? Si No12. In caso di risposta affermativa al punto precedente descriverne le modalità:

__________________________________________________________________________________

13. Gli Amministratori relazionano sul carattere mutualistico della cooperativa (art. 2545 c.c.)?

Si No

14. I sindaci partecipano alle riunioni del Consiglio di Amministrazione? Si No 15. Vi sono componenti del Consiglio di Amministrazione indicati dallo Stato o

da enti pubblici? Si No

16. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione:

______________________________________________________________________________

AMMINISTRATORE UNICO (parte da compilare in alternativa al Consiglio di Amministrazione) Cognome Nome Data elezione

17. E’ stato istituito il registro delle deliberazioni? Si No18. Note e osservazioni sull’attività dell’Amministratore Unico: ______________________________________________________________________________

LIQUIDATORI (per cooperative in liquidazione): Cognome Nome Data nomina Socio Non Socio

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13/bis - I Liquidatori relazionano sul carattere mutualistico della cooperativa (art. 2545 c.c.)?

Accertare e indicare tali criteri:_____________________________________________________ ______________________________________________________________________________

Si No

14/bis - I sindaci partecipano alle riunioni dei Liquidatori? Si No 17/bis - E’ stato istituito il registro delle deliberazioni? Si No 18/bis - Note e osservazioni sull’attività dei Liquidatori:

______________________________________________________________________________

COLLEGIO SINDACALE

Carica Cognome Nome Data elezione

19. Vi sono componenti dell’organo di controllo indicati dallo Stato o da enti pubblici?

Si No

Si No20. Vi sono componenti dell’organo di controllo eletti dai possessori degli strumenti finanziari emessi dall’ente ?

21. Se si viene rispettato il limite di un terzo Si No

22. I sindaci sono revisori contabili? Si No23. In caso di risposta negativa, sono scelti in coerenza con l’art. 2397 c.c.? Si No24. I sindaci relazionano sul carattere mutualistico della cooperativa (art. 2545

c.c.)?

Si No

25. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento del Collegio Sindacale

______________________________________________________________________________

CONTROLLO CONTABILE

26. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento dell’organo che esercita il Controllo Contabile:

______________________________________________________________________________

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- RAGIONE SOCIALE ________________________ Ministero delle Attività Produttive n. Posizione

provinciale (ex busc) ________________ DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

n. posizione Albo nazionale_________

34

SCHEDA 2 - L’ENTE ADOTTA LE NORME DELLE S.P.A. – SISTEMA ORDINARIO

27. La cooperativa ha almeno nove soci? Si No

ASSEMBLEA DEI SOCI 28. L’Assemblea approva il bilancio?

Si

No29. L’Assemblea nomina e revoca gli amministratori?

Si

No30. L’Assemblea nomina i sindaci e il presidente del collegio sindacale?

Si

No31. L’Assemblea ha nominato l’organo cui spetta il controllo contabile ai sensi dell’art. 2409-bis

c.c. ?

Si

No32. L’Assemblea determina il compenso degli amministratori e dei sindaci?

Si

No33. L’assemblea delibera sulla responsabilità di amministratori e sindaci? 34. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento dell’Assemblea:

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: Composizione, carica ricoperta e data di elezione Carica Cognome Nome Data elezione Socio Non Socio

35. La maggioranza degli amministratori è composta da soci cooperatori? Si

No

36. E’ stato nominato un Comitato Esecutivo? Si

No

37. Indicare le attribuzioni che gli sono state delegate: __________________________________________________________________________________

38. Gli Amministratori relazionano sul carattere mutualistico della cooperativa (art. 2545 c.c.)?

Si

No

39. I sindaci partecipano alle riunioni del Consiglio di Amministrazione? Si

No

40. Vi sono componenti del Consiglio di Amministrazione indicati dallo Stato o da enti pubblici? Si

No

41. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione:

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n. posizione Albo nazionale_________

35

______________________________________________________________________________

AMMINISTRATORE UNICO (parte da compilare in alternativa al Consiglio di Amministrazione) Cognome Nome Data elezione

42. E’ stato istituito il registro delle deliberazioni?

Si

No43. Note e osservazioni sull’attività dell’Amministratore Unico:

__________________________________________________________________________________

LIQUIDATORI (per cooperative in liquidazione): Cognome Nome Data nomina Socio Non Socio 38/bis - I Liquidatori relazionano sul carattere mutualistico della cooperativa (art. 2545 c.c.)?

Accertare e indicare tali criteri:____________________________________________________ ______________________________________________________________________________

Si No

39/bis - I sindaci partecipano alle riunioni dei Liquidatori? Si No 42/bis - E’ stato istituito il registro delle deliberazioni? Si No 43/bis - Note e osservazioni sull’attività dei Liquidatori:

______________________________________________________________________________

COLLEGIO SINDACALE

Carica Cognome Nome Data elezione www.commercialistatelematico.com 35

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provinciale (ex busc) ________________ DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

n. posizione Albo nazionale_________

36

44. Vi sono componenti dell’organo di controllo indicati dallo Stato o da enti pubblici? Si

No

45. Vi sono componenti dell’organo di controllo eletti dai possessori degli strumenti finanziari emessi dall’ente ?

46. Se si viene rispettato il limite di un terzo

Si

No

47. I sindaci sono revisori contabili? Si

No

48. In caso di risposta negativa, sono scelti in coerenza con l’art. 2397 c.c.? Si

No

49. I sindaci relazionano sul carattere mutualistico della cooperativa (art. 2545 c.c.)?

Si

No

50. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento del Collegio Sindacale ______________________________________________________________________________

CONTROLLO CONTABILE

51. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento dell’organo che esercita il Controllo Contabile:

______________________________________________________________________________

SCHEDA 3 - L’ENTE ADOTTA LE NORME DELLE S.P.A. – SISTEMA DUALISTICO

52. La cooperativa ha almeno nove soci? Si No

ASSEMBLEA DEI SOCI 53. L’Assemblea nomina e revoca i consiglieri di sorveglianza?

Si

No54. L’Assemblea determina il compenso spettante ai consiglieri di sorveglianza, se non è stato

stabilito dallo Statuto?

Si

No55. L’Assemblea delibera sulle responsabilità dei consiglieri di sorveglianza?

Si

No56. L’Assemblea delibera sulla distribuzione degli utili

Si

No57. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento dell’Assemblea:

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA: Cognome Nome Data elezione Socio Non Socio

58. La maggioranza consiglieri di sorveglianza è composta da soci cooperatori? Si

No

59. Nomina e revoca i consiglieri di gestione? Si

No

60. Approva il bilancio di esercizio? Si

No

61. Relaziona sul carattere mutualistico della cooperativa (art. 2545 c.c.)? Si

No

62. Vigila ai sensi dell’art 2403 c.c. 1° comma? Si

No

63. Riferisce per iscritto almeno una volta all’anno all’Assemblea? Si

No

64. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio di Sorveglianza: _____________________________________________________________________________

CONSIGLIO DI GESTIONE

Cognome Nome Data elezione Socio Non Socio

65. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio di Gestione: _____________________________________________________________________________

LIQUIDATORI (per cooperative in liquidazione): Cognome Nome Data nomina Socio Non Socio 61/bis - I Liquidatori relazionano sul carattere mutualistico della cooperativa (art. 2545 c.c.)?

Accertare e indicare tali criteri:____________________________________________________

Si No

61/ter - E’ stato istituito il registro delle deliberazioni? Si No 65/bis - Note e osservazioni sull’attività dei Liquidatori:

______________________________________________________________________________

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38

CONTROLLO CONTABILE

66. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento dell’organo che esercita il Controllo Contabile:

_____________________________________________________________________________

SCHEDA 4 - L’ENTE ADOTTA LE NORME DELLE S.P.A. – SISTEMA MONISTICO

67. La cooperativa ha almeno nove soci? Si NoASSEMBLEA DEI SOCI 68. L’Assemblea approva il bilancio?

Si

No69. L’Assemblea nomina e revoca gli amministratori?

Si

No70. l’Assemblea ha nominato l’organo cui spetta controllo contabile ai sensi dell’art. 2409-bis

c.c.?

Si

No71. L’Assemblea determina il compenso degli amministratori?

Si

No72. L’Assemblea delibera sulla responsabilità di amministratori?

Si

No73. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento dell’Assemblea:

_________________________________________________________________________________

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: Carica Cognome Nome Data elezione Socio Non Socio

74. La maggioranza degli amministratori è composta da soci cooperatori? Si No75. Almeno un terzo degli amministratori è in possesso dei requisiti di

indipendenza stabiliti dall’art. 2399 c.c.?

Si

No 76. Gli Amministratori relazionano sul carattere mutualistico della cooperativa

(art. 2545 c.c.)? Si No

77. Vi sono componenti del Consiglio di Amministrazione indicati dallo Stato o da enti pubblici?

Si No

78. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione: ___________________________________________________________

COMITATO DI CONTROLLO SULLA GESTIONE Carica Cognome Nome Data elezione www.commercialistatelematico.com 38

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79. Salvo diversa previsione statutaria, il numero e la nomina dei membri del Comitato di Controllo sono stati determinati dal Consiglio di Amministrazione

Si No

80. Vi sono componenti dell’organo di controllo indicati dallo Stato o da enti pubblici?

Si No

81. Almeno uno dei componenti è scelto tra i revisori contabili? Si No82. Vi sono componenti dell’organo di controllo eletti dai possessori degli

strumenti finanziari emessi dall’ente ? Si No

83. Relazionano sul carattere mutualistico della cooperativa (art. 2545 c.c.)? Si No84. Note e osservazioni sulla composizione e sul funzionamento del Comitato di

Controllo sulla gestione:

CONTROLLO CONTABILE 85. Note e osservazioni sul a composizione e sul funzionamento dell’organo che

esercita il Controllo Contabile:

LIQUIDATORI (per cooperative in liquidazione): Cognome Nome Data nomina Socio Non Socio 76/bis - I Liquidatori relazionano sul carattere mutualistico della cooperativa (art. 2545 c.c.)?

Accertare e indicare tali criteri:____________________________________________________

Si No

76/ter - E’ stato istituito il registro delle deliberazioni? Si No 78/bis - Note e osservazioni sull’attività dei Liquidatori:

______________________________________________________________________________

47 - Note ed osservazioni : _____________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

CONTRIBUTO BIENNALE 48 - Calcolo del contributo.

- Soci n. ______________

- Capitale sociale € _______________

- Valore della Produzione* € _______________

- Aumento per revisione annuale € _______________

- Contributo dovuto € _______________ www.commercialistatelematico.com 39

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- Contributo versato € _______________

- Maggiorazione del 10 per cento (per le cooperative edilizie) dovuta € _______________

- Maggiorazione del 10 per cento (per le cooperative edilizie) versata € _______________

- Data scadenza da cui far decorrere il calcolo delle penalità: ________________

*)In caso di cooperative edilizie, deve intendersi l’incremento di valore dell’immobile in costruzione, sia che

lo stesso sia rilevato nello Stato Patrimoniale alle voci B/II o C/I, sia che transiti per il Conto Economico alla

voce A), relativa al Valore della Produzione.

49 - Note ed osservazioni sul contributo biennale: __________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

CONTRIBUTO AI SENSI DELL’ART. 11 DELLA LEGGE 59/92

Scheda controllo per la devoluzione ai Fondi Mutualistici ex-art. 11 legge 59/92 a) risultato dell'esercizio € b) eventuali preaccantonamenti a riserva indivisibile € c) eventuale accantonamento art. 11 L. 59 € d) eventuali perdite di esercizio € e) eventuali ristorni (deliberati dall’assemblea di bilancio) € f) BASE DI CALCOLO: A + B + C - D - E g) Importo complessivo art. 11 L. 59 (f*x/100)1) € Importo/i versato/i € data/e di versamento fondo/i beneficiario/i

50 - L’ente cooperativo ha correttamente effettuato i versamenti eventualmente dovuti ? [] Si [] No

- in caso negativo specificare :

__________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

_______________________________ 1) In luogo della “x” andrà inserito il valore percentuale vigente al momento della verifica.

ALTRE NOTIZIE

51 - Il legale rappresentante dichiara la sussistenza di vertenze giudiziarie particolarmente rilevanti in corso ?

[] Si [] No

Quali ? (indicare sinteticamente parti in causa, oggetto e stato degli atti e gli eventuali rischi sulla situazione www.commercialistatelematico.com 40

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41

patrimoniale ed economica): ___________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

52 - I libri sociali e fiscali sono stati regolarmente istituiti, tenuti ed aggiornati ? [] Si [] No

- in caso negativo specificare: ___________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

53 - L’estratto del verbale della più recente revisione o ispezione è stato portato a conoscenza dei soci con le

modalità previste dall’art. 17 del D.Lgs. 220/02 ? [] Si [] No

- in caso negativo specificare: __________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

_________________ 54 - Altro:

__________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

CONCLUSIONI

55 - Eventuali suggerimenti e consigli per migliorare la gestione, il livello di democrazia interna, al fine di

promuovere la reale partecipazione dei soci alla vita sociale:

_________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

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___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

56 – Irregolarità non sanabili contestate al legale rappresentante:

______________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

57 - Irregolarità sanabili per le quali deve essere irrogata la diffida : ___________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

58 - Eventuali osservazioni e controdeduzioni del legale rappresentante : _______________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________

_________________ ___________________________________________________________________________________________________

Il revisore, considerate le risultanze fin qui emerse, ed in particolare quanto indicato ai punti 57 e 58, preso

atto delle osservazioni e controdeduzioni del legale rappresentante:

[] propone il rilascio del certificato/attestazione di revisione.

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[] propone l’adozione del/i provvedimento/i di:

[] gestione commissariale ai sensi dell’art. 2545 sexiesdecies c.c.

[] scioglimento per atto dell’autorità ai sensi dell’art. 2545 septiesdecies c.c.

[] con nomina del liquidatore

[] senza nomina del liquidatore

[] sostituzione dei liquidatori ai sensi dell’art. 2545 octiesdecies c.c.

[] liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell’art. 2545 terdecies c.c.

[] variazione dell’iscrizione nell’Albo delle società cooperative ai sensi dell’art. 2545 octies c.c.

[] irroga la diffida ad eliminare le irregolarità indicate al punto 57 entro il termine di gg. _____ come da

notifica allegata.

La presente sezione del verbale (integrata, per gli enti cooperativi di Edilizia Abitativa e quelli Sociali,

con la relativa scheda di settore) debitamente controfirmata, è redatta in n. …….. originali, uno dei quali viene

consegnato al rappresentante dell'ente revisionato o, in caso di rifiuto di sottoscrizione, notificato a mezzo

raccomandata.

Il legale rappresentante viene reso edotto della possibilità di presentare, entro 15 giorni dalla data

odierna, eventuali ulteriori osservazioni o controdeduzioni all’ente che ha disposto la revisione oltre che

dell’obbligo di portare a conoscenza dei soci i contenuti del presente verbale con le modalità di cui all’art. 17

del Decreto legislativo n. 220/2002.

Luogo, data

Il legale rappresentante dell'ente revisionato Il revisore

_________________________________ _________________

SEZIONE II – Accertamento

Biennio di revisione: _______________

Denominazione dell’ente

Sede legale (indirizzo, telefono, e-mail, sito WEB)

Codice Fiscale

Numero posizione Provinciale (ex B.U.S.C.)

Posizione Albo Società Cooperative Mutualità Prevalente [] Mutualità non Prevalente []

N. di iscrizione ___________________________

Categoria cui appartiene l’ente cooperativo

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Aderente a: N. Matricola

59 - Il sottoscritto revisore ______________________________ alla presenza del Sig. _____________________

rappresentante dell’ente cooperativo in qualità di __________________________________________________

identificato con documento __________________ assistito da _________________________________________

effettua l’accertamento al fine di verificare se sono state sanate le seguenti irregolarità, già oggetto di diffida,

emerse nel corso della revisione:

1) _________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

2) _________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

3) _________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

etc.) ________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

60 - Risultanze degli accertamenti effettuati :

1) ________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

2) ________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

3) ________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

etc.) ________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________

61 – Eventuali altre notizie anche sulla sussistenza di nuovi fatti, indipendenti dall’oggetto della diffida, che

possano comportare la richiesta di un provvedimento: _______________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

62 - Eventuali dichiarazioni del legale rappresentante: _______________________________________________

___________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

63 - L’estratto del verbale – sezione rilevazione è stato portato a conoscenza dei soci con le modalità previste

dall’art. 17 del D.Lgs. 220/02 ? [] Si [] No

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- in caso negativo specificare: ___________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

________________________________

Il revisore, considerate le risultanze di cui ai punti precedenti:

[] propone il rilascio del certificato/attestazione di revisione.

[] propone l’adozione del/i provvedimento/i di:

[] gestione commissariale ai sensi dell’art. 2545 sexiesdecies c.c.

[] scioglimento per atto dell’autorità ai sensi dell’art. 2545 septiesdecies c.c.

[] con nomina del liquidatore

[] senza nomina del liquidatore

[] sostituzione dei liquidatori ai sensi dell’art. 2545 octiesdecies c.c.

[] liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell’art. 2545 terdecies c.c.

[] variazione dell’iscrizione nell’Albo delle società cooperative, ai sensi dell’art. 2545 octies c.c.

La presente sezione del verbale, debitamente controfirmata, è redatta in n. …….. originali, uno dei

quali viene consegnato al rappresentante dell'Ente revisionato o, in caso di rifiuto di sottoscrizione, notificato

a mezzo raccomandata.

Il legale rappresentante viene reso edotto della possibilità di presentare, entro 15 giorni dalla data odierna,

eventuali ulteriori osservazioni o controdeduzioni all’ente che ha disposto la revisione oltre che dell’obbligo di

portare a conoscenza dei soci i contenuti del presente verbale con le modalità di cui all’art. 17 del Decreto

legislativo n. 220/2002.

Luogo, data

Il legale rappresentante dell'ente revisionato Il revisore

_________________________________ ________________

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SCHEDA DI SETTORE COOPERATIVE DI ABITAZIONE E LORO CONSORZI

Biennio di revisione: _______________

Denominazione dell’ente

Sede legale (indirizzo, telefono, e-mail, sito WEB)

Codice Fiscale

Numero posizione Provinciale (ex B.U.S.C.)

Posizione Albo Società Cooperative Mutualità Prevalente [] Mutualità non Prevalente []

N. di iscrizione ___________________________

Categoria cui appartiene l’ente cooperativo

Aderente a: N. Matricola

1 - Albo di cui all'art. 13 della legge n. 59/92. La cooperativa risulta al momento:

non iscritta [] iscritta [] sospesa [] cancellata []

Se iscritta, indicare il numero di posizione

__________________________________________________________

2 - Dalla data di iscrizione al predetto Albo sono state deliberate modifiche statutarie ? [] Si [] No

- In caso affermativo, una copia del nuovo statuto depositato presso la C.C.I.A.A. è stata trasmessa

all’Ufficio per l’Amministrazione del Comitato per l’Albo ? [] Si [] No

3 - L’ente aderisce ad un consorzio ? [] Si [] No

- Se si, specificare

____________________________________________________________________________

4 - La cooperativa è a proprietà (____) divisa (____) indivisa (____) con entrambe le tipologie (___) altro

ACCERTAMENTO DEI REQUISITI PER IL MANTENIMENTO DELL’ISCRIZIONE ALL’ ALBO

NAZIONALE DELLE SOCIETA’ COOPERATIVE EDILIZIE DI ABITAZIONE E DEI LORO

CONSORZI

a) - La cooperativa ha mantenuto l’iscrizione nell’apposita sezione (Edilizia Abitativa) dell’Albo delle

società cooperative ? [] Si [] No

b) - La cooperativa ha presentato ogni anno la relazione sull’attività svolta con le modalità e nei

termini di cui al comma 10, lettera c) dell’art. 13 della L. 59/92 ?

[] Si [] No

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c) - Data di presentazione dell’ultima relazione annuale ___________ Anno di riferimento

_________

d) – In caso di iscrizione richiesta ai sensi dell’art. 13, comma 7, lettera a) della L. 59/92, tutti i soci

hanno sottoscritto e versato la prescritta quota di Euro 258,23 ? [] Si

[] No

e) - Dalla data di presentazione dell’ultima relazione, il numero dei soci è mai sceso al di sotto di 18 ?

[] Si [] No

f) – Nel caso si tratti di cooperativa, dalla data dell’iscrizione sono subentrati soci persone giuridiche ?

[] Si [] No

- Se si, sono cooperative edilizie iscritte all’Albo Nazionale delle Società Cooperative edilizie di

abitazione e dei loro consorzi ?

[] Si [] No

- In caso contrario specificare la natura dell’ente subentrato :

______________________________________

g) - Nel caso si tratti di consorzio, dalla data dell’iscrizione sono subentrati soci persone fisiche ?

[] Si [] No

- Le eventuali persone giuridiche subentrate sono cooperative edilizie iscritte all’ Albo Nazionale delle

Società Cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi ? [] Si

[] No

- In caso contrario specificare la natura dell’ente

subentrato:________________________________________

N. B. In caso di Cooperativa iscritta all’Albo di cui all’art. 13 della L. n. 59/1992, copia della presente scheda dovrà essere inviata Direzione generale per gli enti cooperativi - Divisione V - Ufficio per l’amministrazione del Comitato per l’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi, per il tramite dell’Ufficio competente all’esame del verbale di revisione.

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SCHEDA DI SETTORE COOPERATIVE SOCIALI

1 - La denominazione sociale contiene l'indicazione “cooperativa sociale”? [] Si

[] No

2 - La cooperativa ha lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione

umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso:

a) la gestione di servizi sociosanitari ed educativi non finalizzati all'inserimento lavorativo di

persone svantaggiate?

[] Si [] No

b) lo svolgimento di attività diverse in quanto finalizzate all'inserimento lavorativo di persone

svantaggiate in campo:

- agricolo

[] Si [] No

- industriale

[] Si [] No

- commerciale

[] Si [] No

- di servizio

[] Si [] No

c) oggetto plurimo comprensivo di entrambe le tipologie

[] Si [] No

3 - Lo statuto prevede la presenza di soci volontari che prestino la loro attività gratuitamente?

[] Si [] No

- Numero dei soci volontari: __________ di cui maschi n. __________; femmine n.

__________

4 - I soci volontari sono iscritti in un'apposita sezione del libro soci ?

[] Si [] No

5 - Percentuale dei soci volontari rispetto al numero complessivo dei soci ? ________________ %

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Posizione provinciale (ex busc) ________________ DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

n. posizione Albo nazionale_________

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6 - I soci volontari sono coperti da assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie

professionali?

[] Si [] No

7 - Ai soci volontari viene corrisposto soltanto il rimborso delle spese effettivamente sostenute e

documentate sulla base di parametri stabiliti dalla cooperativa sociale per la totalità dei soci ?

[] Si [] No

8 - In caso di risposta negativa evidenziarne i motivi:

9 - Le categorie dei soggetti svantaggiati rientrano tra quelle previste dall’art. 4 della legge 381/91?

[] Si [] No

10 - Percentuale delle persone svantaggiate rispetto al numero complessivo dei lavoratori:

______________________

- Numero delle persone svantaggiate: __________

11 - La cooperativa ha stipulato le seguenti convenzioni con enti pubblici e / o privati:

Ente Oggetto convenzione Importo

- descrizione:

________________________________________________________________________________

__

________________________________________________________________________________

_____________

________________________________________________________________________________

_____________

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12- La cooperativa è iscritta all'Albo Regionale/Provinciale delle Cooperative Sociali ?

[] Si [] No

In caso negativo evidenziarne i motivi:

13 - La cooperativa è correttamente inquadrata nell’Albo Nazionale delle Società Cooperative?

[] Si [] No

14 - Sono ammesse come soci persone giuridiche pubbliche o private nei cui statuti sia previsto il

finanziamento e lo sviluppo delle attività di tali cooperative ?

[] Si [] No

15 - Elenco di tali persone giuridiche :

16 - Nel caso di consorzio di cooperative sociali :

- Quante cooperative aderiscono al consorzio?

______________________________________________________

- Il consorzio ha una base sociale conforme a quanto previsto dall'art. 8 della legge n. 381/91?

[] Si [] No

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MINISTERO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE

DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

VIGILANZA SUGLI ENTI COOPERATIVI AI SENSI DEL DLGS 2 AGOSTO 2002 N.220

VERBALE DI REVISIONE Conforme al modello approvato con D.M. 06 dicembre 2004 del M.A.P. – G.U. n. 304 del 29/12/2004

SCHEDA DI SETTORE COOPERATIVE DI ABITAZIONE E LORO CONSORZI

Biennio di revisione: _______________

Denominazione dell’ente

Sede legale (indirizzo, telefono, e-mail, sito WEB)

Codice Fiscale

Numero posizione Provinciale (ex B.U.S.C.)

Posizione Albo Nazionale Enti Cooperativi Mutualità Prevalente [] Mutualità non Prevalente []

N. di iscrizione ___________________________

Categoria cui appartiene l’ente cooperativo

Aderente a: N. Matricola

1 - Albo di cui all'art. 13 della legge n. 59/92. La cooperativa risulta al momento:

non iscritta [] iscritta [] sospesa [] cancellata []

Se iscritta, indicare il numero di posizione

__________________________________________________________

2 - Dalla data di iscrizione al predetto Albo sono state deliberate modifiche statutarie ?

[] Si [] No

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- In caso affermativo, una copia del nuovo statuto depositato presso la C.C.I.A.A. è stata trasmessa

all’Ufficio per l’Amministrazione del Comitato per l’Albo ?

[] Si [] No

3 - L’ente aderisce ad un consorzio ? [] Si

[] No

- Se si, specificare

____________________________________________________________________________

4 - La cooperativa è a proprietà (____) divisa (____) indivisa (____) con entrambe le

tipologie (___) altro

ACCERTAMENTO DEI REQUISITI PER IL MANTENIMENTO DELL’ISCRIZIONE ALL’

ALBO NAZIONALE DELLE SOCIETA’ COOPERATIVE EDILIZIE DI ABITAZIONE E DEI

LORO CONSORZI

a) - La cooperativa ha mantenuto l’iscrizione nell’apposita sezione (Edilizia Abitativa) dell’Albo

Nazionale degli enti cooperativi ?

[] Si [] No b) - La cooperativa ha presentato ogni anno la relazione sull’attività svolta con le modalità e nei termini di cui al comma 10, lettera c) dell’art. 13 della L. 59/92 ? [] Si [] No c) - Data di presentazione dell’ultima relazione annuale ___________ Anno di riferimento _________ d) – In caso di iscrizione richiesta ai sensi dell’art. 13, comma 7, lettera a) della L. 59/92, tutti i soci hanno sottoscritto e versato la prescritta quota di Euro 258,23 ? [] Si [] No e) - Dalla data di presentazione dell’ultima relazione, il numero dei soci è mai sceso al di sotto di 18 ? [] Si [] No f) – Nel caso si tratti di cooperativa, dalla data dell’iscrizione sono subentrati soci persone giuridiche ? [] Si [] No - Se si, sono cooperative edilizie iscritte all’Albo Nazionale delle Società Cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi ? [] Si [] No - In caso contrario specificare la natura dell’ente subentrato : ________________________________________

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g) - Nel caso si tratti di consorzio, dalla data dell’iscrizione sono subentrati soci persone fisiche ? [] Si [] No - Le eventuali persone giuridiche subentrate sono cooperative edilizie iscritte all’ Albo Nazionale delle Società Cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi ? [] Si [] No - In caso contrario specificare la natura dell’ente subentrato :

____________________________________________

N. B. In caso di Cooperativa iscritta all’Albo di cui all’art. 13 della L. n. 59/1992, copia della presente scheda dovrà essere inviata Direzione generale per gli enti cooperativi - Divisione V - Ufficio per l’amministrazione del Comitato per l’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi, per il tramite dell’Ufficio competente all’esame del verbale di revisione.

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Alla Direzione Provinciale del Lavoro di ___________ Servizio Politiche del Lavoro

All’Associazione Nazionale di Rappresentanza ………………………………….*

Oggetto: Dichiarazione sostitutiva resa ai sensi dell’art. 6, D.Lgs. 2 agosto 2002, n. 220.

L’ente cooperativo …………………………………………………….……………………...............,

con sede in …………..…………………………………………………………... (prov.)…………

Via/Piazza……………………….…………………………C.F. ………………….………………….

Registro delle Imprese di……………………………………………………………………………...;

costituito in data …………………………, con atto dott. …………………………………………...,

notaio in …………………………………..…, nella persona del legale rappresentante pro-tempore

sig. …………………………...............… nato a ………….……………….………...…………

(prov.) …..…… il …………………...... e residente a ………………………………………….

(prov.) ……….... in Via/Piazza ……………………………………………………………………….

PREMESSO CHE

- alla data odierna non è stato ancora assoggettato alla revisione prevista dal D.Lgs. 2 agosto

2002 n. 220 e quindi non dispone del relativo certificato/attestazione ;

- ha la necessità di certificare il possesso dei requisiti mutualistici al fine di beneficiare di

una agevolazione o dell’applicazione di un provvedimento di favore.

DICHIARA

a) di essere iscritto all’Albo delle Società cooperative;

b) di essere altresì iscritto nell’albo/elenco/ecc.**)……………….……………………

…...……………………………………………………………………………………………,

che è requisito necessario per il godimento del beneficio di cui sopra;

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c) di essere stato sempre in regola con il versamento del contributo dovuto al Fondo

Mutualistico come previsto dall’art. 8, comma 1 e dall’art. 11, comma 4 e segg. della Legge

59/1992, in particolare:

l’ultimo versamento è stato effettuato in data …………. sul c/c n. …………………….

intestato a …………………………………… per € ……………………… ;

non sono stati effettuati versamenti per uno dei seguenti motivi:

[] non è ancora stato redatto il primo bilancio d’esercizio;

[]non sono stati realizzati utili d’esercizio;

[]gli utili d’esercizio sono stati interamente impiegati per ripianare perdite

pregresse;

[] l’importo dovuto è risultato inferiore a € 10,33 (art. 11, comma 4 l.

59/92 così come modificato dall’art. 3, comma 3 della l. 28/99);

d) che dal libro soci risulta una platea sociale composta da n. ……….. soci;

e) che intende richiedere all’Ente pubblico …………………………………………..………….

l’ottenimento della seguente agevolazione/provvedimento di favore: ………………….

……………………………………………………………….….…………….., prevista/o da:

(Legge, Decreto, altro) .………………………………………………………………………

e di essere in possesso dei prescritti requisiti.

Per quanto sopra, nell’allegare alla presente una copia dell’ultimo bilancio di esercizio

approvato, con l’indicazione degli estremi dell’avvenuto deposito presso il registro delle

imprese e una copia della quietanza di versamento del contributo biennale dovuto ai sensi

dell’art. 15 comma 4 della Legge 59/1992,

RICHIEDE

una urgente revisione cooperativa ai sensi dell’articolo 6, comma 5, del Decreto Legislativo n.

220/02.

Data……………………………….. TIMBRO DELLA SOCIETA’ COOPERATIVA

(Il Legale Rappresentante)

…………………………………………..

Il sottoscritto Presidente del Collegio dei sindaci/ Revisore esterno, iscritto al Registro dei

Revisori Contabili al n……………, dichiara, sotto la propria personale responsabilità, di aver

verificato quanto dichiarato dal legale rappresentante dell’ente cooperativo

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……………………………………………………………….., di confermarne il contenuto e di

sottoscrivere la presente per asseverazione.

In Fede (Presidente del Collegio dei Sindaci – Revisore Contabile)

………………………………………………………… *) - Da compilarsi esclusivamente a cura degli enti cooperativi aderenti ad Associazioni di rappresentanza. **)-Ai sensi dell’art. 6, comma 3, lettera b) del Decreto L.gs. n. 220/02, devono essere indicate le eventuali iscrizioni richieste dalla legge per il godimento della agevolazione o del provvedimento di favore di cui si chiede l’applicazione.

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n. posizione Albo nazionale_________

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Appendice VIGILANZA SUGLI ENTI COOPERATIVI

ATTESTAZIONE DI REVISIONE

(conforme al modello approvato con D.M. 6 dicembre 2004 del Ministero delle Attività Produttive)

Biennio di revisione: _______________

Ai sensi dell’art. 5, commi 1 e 2 del Decreto Legislativo 2 agosto

2002 n. 220, si attesta che la società cooperativa

___________________________________

____________________________________________________

con sede in ____________________________________________

codice fiscale _______________

n. di posizione ______________

Sezione Albo delle Società Cooperative [] Mutualità prevalente

[] Mutualità non prevale

Categoria Albo delle Società Cooperative: _______________________

assoggettabile a revisione [] annuale

[] biennale

è stata revisionata in data _____________ .

Data

IL RESPONSABILE

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n. posizione Albo nazionale_________

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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO DI __________

Servizio Politiche del Lavoro VIGILANZA SUGLI ENTI COOPERATIVI

(conforme al modello approvato con D.M. 6 dicembre 2004 del Ministero delle Attività Produttive)

Biennio di revisione: _______________

In conformità alla convenzione stipulata tra il Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali ed il Ministero delle Attività Produttive in data

30.11.2001, si certifica, ai sensi dell’art. 5, commi 1 e 2 del Decreto

Legislativo 2 agosto 2002 n. 220, che la Società

Cooperativa__________________________________________

con sede in

__________________________________________________________

codice fiscale _______________

n. di posizione ______________

Sezione Albo delle Società Cooperative [] Mutualità prevalente

[] Mutualità non prevalente

Categoria Albo delle Società Cooperative: _______________________

assoggettabile a revisione [] annuale

[] biennale

è stato revisionato in data _____________ .

Data, IL DIRIGENTE

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Posizione provinciale (ex busc) ________________ DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

n. posizione Albo nazionale_________

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APPENDICE

Ministero delle Attività Produttive DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

VIGILANZA SUGLI ENTI COOPERATIVI AI SENSI DEL D.Lgs. 2 AGOSTO 2002 N. 220

DIFFIDA

(conforme al modello approvato con D.M. 6 dicembre 2004 del Ministero delle Attività Produttive)

Sig. ________________________________ ________________________________ Oggetto: Revisione alla Soc. Coop. ____________________________________________ con sede in ________________________ - N.BUSC _________ Con la nota che si allega in copia lo scrivente è stato incaricato di effettuare una revisione alla cooperativa indicata in oggetto, di cui Ella risulta essere il legale rappresentante. Al fine di poter eseguire detta revisione, successivamente alla comunicazione inviata presso la sede legale dell’ente non è seguito alcun riscontro, pertanto, ai sensi del Decreto Legislativo n. 220/02,

SI DIFFIDA

la S. V. a prendere immediati contatti per permettere il regolare svolgimento della stessa. Si fa presente che, in difetto di un pronto riscontro (comunque entro e non oltre sette giorni dalla data della presente) sarà proposta l'adozione dei provvedimenti di rigore previsti dalla legge. Data, Il Revisore

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Ministero delle Attività Produttive

DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

VIGILANZA SUGLI ENTI COOPERATIVI AI SENSI DEL D.Lgs. 2 AGOSTO 2002 N. 220

DIFFIDA

(conforme al modello approvato con D.M. 6 dicembre 2004 del Ministero delle Attività Produttive)

Sig. _______________________________ _______________________________ Oggetto:Revisione alla Società Cooperativa_________________________________con sede

in_______________________ - n. Busc __________ - Codice Fiscale___________

Il sottoscritto __________________, incaricato di effettuare la revisione alla Società

cooperativa indicata in oggetto, di cui Ella è il legale rappresentante, ha completato la revisione –

Sezione Rilevazione.

Al termine della stessa, sono state evidenziate al punto 57 del verbale le seguenti

irregolarità:

a. ______________________;

b. ______________________;

etc.______________________,

in relazione alle quali si irroga formale Diffida perché siano eliminate entro il termine di _____

giorni dal ricevimento della presente.

Si preannuncia che, alla scadenza del citato termine, lo scrivente procederà a completare la

revisione compilando la Sezione Accertamento del verbale, al fine di verificare se siano state

eliminate le irregolarità oggetto della presente diffida.

Si informa che, in difetto, sarà proposta l’adozione dei provvedimenti previsti dalle leggi.

Data,

Il Revisore

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APPENDICE

Ministero delle Attività Produttive DIREZIONE GENERALE PER GLI ENTI COOPERATIVI

VIGILANZA SUGLI ENTI COOPERATIVI AI SENSI DEL D.Lgs. 2 AGOSTO 2002 N. 220

RELAZIONE DI MANCATA REVISIONE

(conforme al modello approvato con D.M. 6 dicembre 2004 del Ministero delle Attività Produttive)

DATI IDENTIFICATIVI Biennio di revisione: _______________

Denominazione della società cooperativa

Sede legale (indirizzo, telefono, e-mail, sito WEB)

Codice Fiscale

Numero posizione Provinciale (ex B.U.S.C.)

Il sottoscritto iscritto al n. ___/___ dell’elenco tenuto presso il

Ministero delle Attività Produttive (art. 7, comma 6, D.L.vo 220/02), in qualità di revisore incaricato da

con nota n.__________ del _________ , nello svolgimento

dell’attività di revisione cooperativa nei confronti dell’ente sopra indicato, dopo aver inutilmente tentato di

prendere contatti, per le vie brevi, con il legale rappresentante, ha provveduto a notificare allo stesso

l’incarico di revisione presso la sede sociale, con lettera raccomandata A.R. (all. 1) che ha avuto il seguente

esito:

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

____

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Successivamente, ai sensi dell’art. 5, comma 4 del D.L.vo N. 220/02, ha provveduto a diffidare il

legale rappresentante dell’ente a mezzo raccomandata A.R. (all. 2), inviata presso

_______________________________________________________________________________________

__ che ha avuto il seguente esito :

________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

__

_______________________________________________________________________________________

__

_______________________________________________________________________________________

__

Dall’acquisizione della seguente documentazione:

[] visura storica presso il Registro delle imprese e copia dell’ultimo bilancio depositato

(all. 3 e 4)

[] altro (specificare)_______________________________________________________

__________________________________________________________________________

__

è risultato che

_____________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

__

_______________________________________________________________________________________

__

_______________________________________________________________________________________

__

_______________________________________________________________________________________

__

_______________________________________________________________________________________

__

_______________________________________________________________________________________

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Il revisore, considerato quanto sopra evidenziato, propone l’adozione del provvedimento di:

[] verifica dell’iscrizione all’Albo delle società cooperative ed eventuale variazione con

iscrizione del sodalizio nella sezione a mutualità non prevalente

[] gestione commissariale ai sensi dell’art. 2545 sexiesdecies c.c.

[] scioglimento per atto dell’autorità ai sensi dell’art. 2545 septiesdecies c.c.

[] con nomina del liquidatore

[] senza nomina del liquidatore

[] sostituzione dei liquidatori ai sensi dell’art. 2545 octiesdecies c.c.

[] liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell’art. 2545 terdecies c.c.

Data,

IL REVISORE

Allegati:

Raccomandata relativa alla notifica dell’incarico di revisione;

Raccomandata relativa alla diffida irrogata;

Visura storica dal Registro delle Imprese;

Copia dell’ultimo bilancio depositato.

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