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Sommario

Premessa, p. 1 – 1. Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali, p. 7 - 2. La proposta di un modello per la razionalizzazione della raccolta dati, p. 29 – Allegato: Indicazioni sulla redazione del Bilancio Sociale previsto dalla DGR n. 5536/2007 della Regione Lombardia per il mantenimento dell’iscrizione all’Albo regionale delle cooperative sociali, p. 39

La cooperazione sociale in

provincia di Torino: una proposta di modello per la razionalizzazione

della raccolta dati

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Coordinamento editoriale: Osservatorio sull’economia civile, Camera di commercio di Torino

Coordinamento grafico: Settore comunicazione esterna, Camera di commercio di Torino

Confezionamento e Stampa: interna

Finito di stampare: febbraio 2010

Collana scenari

Osservatorio sull’economia civile Camera di commercio di Torino via Carlo Alberto, 16 10123 Torino Tel. 011 571 6683 Fax. 011 571 6681 www.to.camcom.it/osservatorioeconomiacivile [email protected]

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Premessa

Poco più di un anno fa, nell’ottobre 2008, usciva I numeri dell’economia civile

nella provincia di Torino, pubblicazione dell’Osservatorio sull’economia civile

curata da Gianfranco Marocchi.

La pubblicazione ha fornito un quadro informativo sulla consistenza e sulle

caratteristiche delle organizzazioni nonprofit in Torino e provincia basato su dati

raccolti, con finalità proprie da enti diversi (istituzionali e non). Dallo studio

emerge una visione complessiva che evidenzia la grande diffusione e importanza,

anche sul piano economico e occupazionale, delle organizzazioni che operano

con finalità sociali nella nostra provincia e regione, ma anche la grande difficoltà

di presentare informazioni attendibili e aggiornate su di loro. Questo problema è

ben evidenziato nella prima parte della pubblicazione che presenta una sintetica

ma attenta analisi della notevole dispersione delle fonti e rileva le difficoltà

derivanti dalla non omogeneità dei dati forniti dai diversi enti. Ci troviamo, infatti,

di fronte ad un quadro in cui più enti, ciascuno per le proprie finalità istituzionali,

raccolgono una grande varietà di dati riguardanti le organizzazioni nonprofit, ma

lo fanno in modo scoordinato con differenti periodicità delle rilevazioni e con

modalità di registrazione che in taluni casi non consentono elaborazioni statistiche

ed in altri neppure il trattamento elettronico dei dati.

Si tratta di un prezioso patrimonio conoscitivo che, se razionalizzato, potrebbe

consentire a ciascuno degli enti interessati di disporre di informazioni attendibili,

sempre aggiornate e senza alcun costo aggiuntivo, anzi ottenendo addirittura

qualche risparmio. Sul piano tecnico rendere compatibili ed utilizzabili per analisi

statistiche i dati rilevati da enti diversi non presenta difficoltà e sarebbe

velocemente fattibile. I problemi da risolvere sono di tipo istituzionale e

organizzativo. Si tratta di innovare procedure consolidate, e questo, come avviene

per qualunque problema di razionalizzazione e semplificazione amministrativa,

risulta difficilissimo, tanto che al momento attuale l’unica possibilità per offrire un

quadro completo e sufficientemente aggiornato sulle varie tipologie di

organizzazioni nonprofit1 è svolgere indagini ad hoc come ha fatto la Regione

1 La pubblicazione L’economia civile. Normativa civilistica, tributaria e locale, a cura di

Maurizio Cavanna e Monica Poletto, edita dalla Camera di commercio di Torino - Osservatorio sull’economia civile (2008), fornisce una analisi dettagliata delle diverse tipologie di organizzazioni che operano con finalità sociali.

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Premessa

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Piemonte nel corso del 2009 con un questionario sottoposto a tutte le cooperative

sociali di tipo A della regione che ha consentito di raccogliere dati aggiornati e

completi su di esse riferiti all’anno 2008.

Condurre periodicamente ricerche dirette di questo tipo, sebbene abbia il merito

di fornire un’istantanea della realtà attendibile e aggiornata, richiede, tuttavia,

l’impiego di molte risorse sia per l’ente che realizza l’indagine sia per le

organizzazioni oggetto dell’indagine e non risolve i problemi di disallineamento

delle informazioni utilizzate dai diversi enti evidenziati nella pubblicazione

dell’Osservatorio. Il soggetto che si fa carico della ricerca deve, infatti, impegnare

non poche risorse per l’invio dei questionari, il sollecito delle risposte e il

caricamento dei dati su un apposito data-base, mentre le organizzazioni oggetto

dell’indagine devono dedicare tempo per compilare l’ennesimo questionario che

ricevono durante l’anno. L’onerosità della raccolta, pertanto, rende estremamente

complesso e gravoso ripetere ogni anno ricerche dirette sulle varie tipologie di

organizzazioni.

Occorre, inoltre, considerare che non sempre le indagini dirette forniscono dati

completamente attendibili perché si basano su questionari compilati

volontariamente ma con scarsa motivazione e non su documenti che ne certificano

l’esattezza come, ad esempio, il bilancio d’esercizio, l’iscrizione dei dipendenti

all’INPS, i flussi occupazionali, ecc. Si tratta di dati che vanno ad aggiungersi a

quelli in possesso dei diversi enti che seguitano a usare i propri database e le

proprie rilevazioni per le loro attività. Si ha, così, un ulteriore disallineamento dei

dati e le ricerche dirette, nonostante la loro onerosità e pur mettendo a

disposizione dati più aggiornati, non contribuiscono a risolvere il problema della

confusione informativa esistente, sulla quale, per altro, vengono costruite politiche

e assunte decisioni amministrative. Ad una situazione di scoordinamento si è sino

ad ora cercato di far fronte moltiplicando le singole iniziative con il risultato di

ottenere alcuni risultati immediati, aumentando i dati disponibili ma senza

risolvere i problemi presenti nel sistema di raccolta di informazioni sul terzo

settore.

Sulla base di quanto precede, di fronte all’esigenza di fornire un quadro

periodicamente aggiornato sulle diverse tipologie di organizzazioni che operano a

fine sociale, abbiamo ritenuto fosse necessario e urgente provare a percorrere la

strada più difficile, quella che passa dalla collaborazione tra enti diversi, per

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Premessa

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affrontare il problema della razionalizzazione e della messa in rete dei dati sulle

organizzazioni del terzo settore. Siamo consapevoli che si tratta di un obiettivo

molto difficile, perché si scontra con procedure consolidate, con normative che

non si pongono problemi di semplificazione e razionalità e con una radicata

cultura autoreferenziale presente in enti non abituati a collaborare tra di loro.

La Camera di commercio ha le competenze professionali e istituzionali per farsi

promotrice di una proposta di semplificazione amministrativa nella raccolta delle

informazioni sulle diverse espressioni dell’imprenditorialità sociale: sulla base di

questa premessa abbiamo svolto il lavoro che presentiamo in queste pagine. Si

tratta di una proposta di integrazione nella raccolta dati relativa ad una tipologia

importante di organizzazioni del terzo settore: le cooperative sociali e stiamo già

operando per avanzare proposte analoghe per quanto riguarda le altre tipologie

di organizzazioni che operano con finalità sociali, a partire dalle associazioni di

volontariato.

Per rendere possibile una migliore comprensione delle proposte presentate in

questo documento di lavoro diamo conto delle diverse fasi che hanno

caratterizzato il processo seguito per elaborarle:

1. in prima battuta abbiamo identificato gli enti che per legge devono tenere un

aggiornamento su alcuni dati relativi a tutte le cooperative sociali, e, con gli

enti con cui è stato possibile, abbiamo chiesto l’inoltro del dettaglio dei dati.

Da alcuni enti abbiamo ricevuto le informazioni in loro possesso, dettagliate

per singola cooperativa ed aggiornate al 31/12/2008. Per altri enti abbiamo,

invece, a disposizione solo l’elenco della tipologia di informazioni che possono

trasmettere ed il valore complessivo di alcune informazioni

2. per ogni ente abbiamo, quindi, identificato:

quali sono le tipologie di informazioni raccolte

come e con quale periodicità avviene l’aggiornamento delle informazioni

le eventuali criticità che presenta ciascuna informazione rispetto all’utilizzo per

un aggiornamento annuale.

Dall’osservazione complessiva di quanto raccolto al punto 2), è emerso che:

vengono raccolte molte tipologie di informazioni che, dal nostro punto di vista,

non sono tutte necessarie per offrire un quadro d’insieme sulla cooperazione

sociale

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Premessa

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la stessa tipologia di informazione viene spesso raccolta da più enti

ad una stessa informazione, raccolta da enti diversi, possono corrispondere dati

differenti

alcune informazioni sono già ad oggi raccolte in modo adeguato al fine di

offrire un aggiornamento annuale sulla cooperazione sociale, mentre altre

informazioni non vengono raccolte in modo adeguato da nessun ente.

Le proposte illustrate in queste pagine dimostrano che razionalizzare e

semplificare è possibile e a portata di mano: occorre solo che ciascuno degli enti

interessati esprimano la volontà di collaborare e mettano in campo le proprie

risorse e strumenti. Crediamo che ne valga la pena perché i risultati che si

possono conseguire consentono di:

disporre ogni anno dell’aggiornamento delle informazioni necessarie a tutti i

soggetti interessati per monitorare l’andamento delle cooperative sociali e per

assumere le decisioni sulle politiche e sui progetti da avviare

poter contare su dati condivisi ed univoci su cui basare ogni successiva

elaborazione

limitare l’impegno di ogni ente a raccogliere esclusivamente le informazioni che

per mission e legge è più adatto a raccogliere

evitare alle cooperative l’onere di inviare a più enti documentazioni analoghe e

di dover rispondere a questionari ad hoc.

I soggetti che per legge raccolgono informazioni su tutte le cooperative sociali

(presenti su un determinato territorio) sono: Regione, Provincia, INPS, ISTAT,

Centro per l’impiego, Camera di commercio. Alcune organizzazioni, come

Confcooperative e Legacoop, raccolgono informazioni solo su una parte di

cooperative sociali (quelle a loro aderenti) e utilizzano i dati così ottenuti

nell’ambito della propria mission.

La proposta che avanziamo per la razionalizzazione e semplificazione della

raccolta delle informazioni sulle cooperative sociali, prevede di avviare un gruppo

di lavoro tra i soggetti sopra citati, che, partendo dall’analisi di quanto presentato

in questo documento, giunga alla definizione di un proprio modello e degli aspetti

organizzativi ed informativi che ne consentano la realizzazione.

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Premessa

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Una volta definito e messo in funzione il modello, il gruppo di lavoro potrebbe

trovarsi una volta l’anno ad analizzare i risultati emersi dalla raccolta dati, sulla

base della quale ipotizzare nuove politiche o progettualità per sviluppare le

cooperative sociali, per affrontare le criticità emerse e favorire l’interazione con il

mondo profit e gli enti pubblici.

Sappiamo che il processo di armonizzazione e di condivisione di prassi fra enti

di natura diversa è sempre un lavoro lento e irto di ostacoli ma crediamo che i

risultati in termini di ottimizzazione delle risorse e aumento della conoscenza che

può derivare dal processo di razionalizzazione della raccolta dati che qui

proponiamo valga la pena di affrontare le difficoltà che si possono incontrare nel

percorso.

Auspichiamo che questa proposta dell’Osservatorio sull’economia civile della

Camera di commercio di Torino possa essere accolta da tutti gli enti interessati

come un utile contributo e stimolo per dimostrare che fare rete e razionalizzare è

non solo possibile ma anche fattibile in tempi rapidi.

Aldo Romagnolli

presidente dell’Osservatorio sull’economia civile

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1. Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali

Prima di addentrarci nell’analisi dei dati forniti dai soggetti che raccolgono

informazioni sulle cooperative sociali, vogliamo aprire una breve parentesi di

approfondimento sulla forma giuridica in questione.

Le informazioni che riportiamo di seguito sono prese dalla pubblicazione

dell’Osservatorio sull’economia civile della Camera di commercio di Torino:

L’economia civile: normativa civilistica, tributaria e locale, realizzata da Maurizio

Cavanna e Monica Poletto.

Le cooperative sociali possono essere di 4 tipologie:

- tipo A: svolgono servizi socio-assistenziali, socio-sanitari ed educativi

- tipo B: svolgono attività produttive diverse (agricole, industriali, commerciali, di

servizio, ecc.) e sono finalizzate all’inserimento lavorativo di persone

svantaggiate

- oggetto plurimo: svolgono contemporaneamente attività di tipo A e B

- consorzi di cooperative: hanno una base sociale formata in misura non inferiore

al 70% da cooperative sociali e generalmente si occupano di attività di servizio

e/o di promozione a favore delle associate.

TABELLA 1

FORMA GIURIDICA

TIPOLOGIA REGISTRI

ISTITUITI PER LEGGE ONLUS

COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO A

COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B

COOPERATIVE A OGGETTO PLURIMO

COOPERATIVE SOCIALI

CONSORZI DI COOPERATIVE

ALBO REGIONALE DELLE COOPERATIVE SOCIALI: la Provincia di Torino è competente per le funzioni amministrative relative alla tenuta della sezione provinciale dell’Albo. L’Ufficio Terzo Settore del Servizio Solidarietà Sociale è preposto all’accoglienza delle istanze di iscrizione e alla cura dei relativi adempimenti per il mantenimento dell’iscrizione all’albo. L’iscrizione non è obbligatoria ma è necessaria per ottenere i benefici previsti per legge e stipulare convenzioni con gli enti pubblici REGISTRO IMPRESE DELLE CAMERE DI COMMERCIO: l’iscrizione è obbligatoria ALBO NAZIONALE DELLE SOCIETA’ COOPERATIVE: istituito nel 2004 presso il Ministero delle Attività produttive (ora dello Sviluppo economico). L’iscrizione e il mantenimento dell’iscrizione è gestita con modalità telematica dagli uffici dei Registri Imprese delle Camere di commercio ed è necessaria per la fruizione dei benefici fiscali

di diritto

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Sezione I

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Le diverse tipologie di cooperative sociali sono state oggetto della nostra

analisi, che ha come obiettivo la proposta di un modello che consenta

annualmente una raccolta integrata, aggiornata ed il più possibile completa di

informazioni sulle cooperative sociali della provincia di Torino.

Il nostro punto di partenza è stata la pubblicazione curata dall’Osservatorio

sull’economia civile della Camera di commercio di Torino: I numeri dell’economia

civile nella provincia di Torino (dicembre 2008), realizzata da Gianfranco

Marocchi, in cui viene fornito un quadro generale, aggiornato all’anno 2005, su

consistenza e caratteristiche dell’economia civile in provincia di Torino e sulle

principali fonti informative.

La prima parte della nostra ricerca è stata dedicata ad identificare gli enti che

per legge devono tenere un aggiornamento su alcuni dati relativi a tutte le

cooperative sociali, capire quali tipologie di informazioni raccolgono e possono

trasmettere in formato elettronico e, con gli enti con cui è stato possibile, chiedere

l’inoltro del dettaglio dei dati. Da alcuni enti abbiamo ricevuto le informazioni in

loro possesso, dettagliate per singola cooperativa ed aggiornate al 31/12/2008.

Nel caso dell’INPS, dell’ISTAT e dell’Albo nazionale delle società cooperative

abbiamo, invece, a disposizione solo l’elenco della tipologia di informazioni che

possono trasmettere ed il valore complessivo di alcune informazioni.

Di seguito riportiamo le diverse fonti informative che abbiamo analizzato, con

indicazione di:

- quali informazioni2 vengono raccolte da ciascun ente

- la periodicità e la modalità di raccolta dei dati

- le criticità rilevate.

1. Albo regionale delle cooperative sociali, sezione provinciale di Torino

Informazioni a noi pervenute

- P. IVA

- denominazione

- tipologia (A, B, consorzio, soggetto plurimo)

- data iscrizione Albo

- numero iscrizione Albo nazionale delle società cooperative

2 Sono riportate solo le informazioni aggregabili e trasmissibili in formato elettronico.

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Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali

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- anno costituzione

- indirizzo sede legale

- indirizzo sede amministrativa

- indicazione di dove devono essere spedite le comunicazioni (indirizzo sede

legale o amministrativa)

- indirizzo e-mail

- telefono

- fax

- sito internet

- mutualità prevalente

- categoria mutualità prevalente

- consorzi collegati

- centrale cooperativa di appartenenza

- n. soci cooperatori (maschi, femmine e totale)

- n. soci volontari (maschi, femmine e totale)

- n. soci finanziatori (maschi, femmine e totale)

- n. soci speciali (maschi, femmine e totale)

- totale compagine sociale

- n. persone giuridiche (pubbliche, private, totale)

- n. soci svantaggiati (maschi e femmine)

- n. soci lavoratori a tempo indeterminato (part-time, full-time e totale)

- n. soci lavoratori a tempo determinato (part-time, full-time e totale)

- n. soci lavoratori in apprendistato (part-time, full-time e totale)

- n. soci lavoratori a progetto/co.co.co.

- n. soci lavoratori autonomi

- totale soci lavoratori

- totale soci lavoratori svantaggiati (maschi e femmine)

- n. dipendenti a tempo indeterminato (part-time, full-time e totale)

- n. dipendenti a tempo determinato (part-time, full-time e totale)

- n. apprendisti (part-time, full-time e totale)

- n. lavoratori a progetto/co.co.co.

- n. lavoratori autonomi

- totale lavoratori

- totale lavoratori svantaggiati (maschi e femmine)

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Sezione I

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- n. occupati per tipologia professionalità (educatore, OSS, psicologo, ...)

- contratto di riferimento

- n. giovani in servizio civile

- n. borse lavoro

- n. stagisti

- n. tirocini

- n. religiosi

- n. convenzioni con enti pubblici (ep)

- giro d’affari convenzioni con ep

- n. inserimenti lavorativi in convenzione con ep

- giro d’affari inserimenti lavorativi in convenzione con ep

- accreditamento

- certificazione qualità

- cancellazione Albo (data)

- causale cancellazione Albo

- azione minima capitale sociale

- valore della produzione

- costi della produzione

- costi per il personale

- immobilizzazioni

- capitale

Per le cooperative A:

- elenco servizi socio-sanitari

- elenco servizi socio-assistenziali

- elenco servizi socio-educativi

- elenco tipologia utenza

Per le cooperative B:

- tipologia attività produttive

- elenco tipologia e numero persone svantaggiate impiegate in attività

produttive della cooperativa

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Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali

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Per i consorzi:

- attività

- nominativi Soci

Periodicità ed aggiornamento

Le informazioni vengono chieste al momento dell’iscrizione all’Albo attraverso la

compilazione di una scheda cartacea, i cui dati vengono poi manualmente inseriti

da un operatore della Provincia all’interno del sistema informativo Rupar.

Le cooperative sociali ed i consorzi, entro 60 giorni dal verificarsi dell’evento,

devono comunicare alla Provincia:

- la messa in liquidazione o scioglimento della società

- la variazioni dello Statuto

- le variazioni della compagine sociale che comportino l’alterazione dei rapporti

tra soci-volontari e soci-ordinari o, per i consorzi, il venir meno del requisito del

70%.

La Direzione Politiche Sociali della Regione Piemonte ha condotto nel corso del

2009 un’indagine tra le cooperative di tipo A, per aggiornare alcuni dati presenti

nella banca dati di Rupar. Quest’indagine è stata condotta grazie ad un tirocinio

attivato con l’Università degli Studi di Torino.

Criticità

A) Le informazioni aggiornate e presenti per tutte le cooperative sociali sono:

Partita IVA, denominazione, tipologia cooperativa e data iscrizione all’Albo. Le

altre tipologie di informazioni non sono invece presenti per tutte le cooperative ed

in diversi casi si è riscontrato che non sono aggiornate. Il motivo va ricercato nel

fatto che la Provincia, una volta l’anno, controlla il bilancio d’esercizio e la nota

informativa sulle attività inviati dalle cooperative, al fine di verificare se

permangano le condizioni per il mantenimento dell’iscrizione al registro, ma non

aggiorna le informazioni su Rupar

B) ad oggi non è possibile una rilevazione di tipo statistico sulle seguenti

informazioni:

coop A: tipologia utenza, servizi offerti

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Sezione I

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coop B: tipologia e n. persone svantaggiate inserite lavorativamente, attività

produttive

consorzi: servizi offerti ai soci.

Non è possibile una rilevazione statistica delle suddette informazioni in quanto

non è prevista una raccolta per chiavi univoche e standard. Ad esempio:

nella stessa cella excel sono contenute più tipologie di servizi

vengono utilizzati termini diversi per identificare lo stesso servizio

la stessa tipologia di attività può essere prevista sia nei servizi socio-assistenziali

che sanitari

l’informazione sul servizio reso non è correlata alla tipologia di utenza

C) 2 cooperative hanno la partita IVA scritta non correttamente

D) è presente 1 cooperativa in liquidazione (informazione recuperata dal

registro imprese della Camera di commercio di Torino)

E) per 25 cooperative manca l’anno di costituzione.

2. Registro imprese della Camera di commercio di Torino

Informazioni a noi pervenute

- n. registro imprese

- n. REA

- natura giuridica

- codice fiscale

- P. IVA

- denominazione

- descrizione attività

- numero dipendenti (se dichiarato)

- indirizzo

- recapito telefonico

- codici attività

- codice attività prevalente

- codice ATECO

Richiedendo i bilanci di ogni singola cooperativa (disponibili in formato .pdf)

sono ricavabili le seguenti ulteriori informazioni:

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Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali

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- immobilizzazioni

- capitale sociale

- valore della produzione

- costi per materie prime

- costi per il personale.

Tali informazioni sono ricavabili, sia in forma aggregata sia in forma singola,

anche attraverso la consultazione della banca dati AIDA del Bureau Van Dijk,

disponibile presso la Camera di commercio di Torino.

A partire da febbraio 2010, per depositare il proprio bilancio presso il registro

imprese della Camera di commercio, le cooperative dovranno riportare i dati di

bilancio su un formato standard, compilabile online sul sito della Camera di

commercio e da sottoscrivere con firma digitale. I dati contenuti nel formato

standard potranno essere più facilmente estraibili in base alla tipologia di

informazione che interessa elaborare.

Richiedendo la visura camerale di ogni singola cooperativa è possibile avere

anche informazioni sulla composizione degli organi sociali.

Periodicità ed aggiornamenti

Le informazioni vengono fornite dalle cooperative al momento dell’iscrizione al

registro. Successivamente, una volta l’anno (nella maggior parte dei casi, entro il

31 luglio) le cooperative devono fornire copia del bilancio d’esercizio completo di

relazione degli amministratori e nota integrativa. Ogni volta che varia

un’informazione, le cooperative devono comunicare l’aggiornamento alla Camera

di commercio.

Criticità

A) Per alcune cooperative gli indirizzi non sono aggiornati

B) la natura giuridica non è sempre corretta. 131 cooperative sociali su 222,

sono registrate come semplici cooperative. Da alcuni anni, infatti, il registro

imprese iscrive le cooperative sociali come semplici cooperative, anche se sono

iscritte all’Albo regionale delle cooperative sociali e se comunicano alla Camera di

commercio un eventuale cambiamento della forma giuridica da “cooperativa” a

“cooperativa sociale”

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C) non sono iscritte al registro imprese due cooperative che invece risultano

attive. Si è verificato che ci sono state delle criticità nella ricezione della

documentazione per l’iscrizione al Registro

D) errata o mancata assegnazione del codice-attività e del codice ATECO:

8 cooperative non hanno assegnato alcun codice attività

almeno 9 cooperative di tipo A hanno assegnato un codice ATECO errato

(manifattura, commercio, ecc., quando invece si occupano di servizi socio-

assistenziali a disabili, anziani, ecc.).

3. Albo nazionale delle società cooperative del Ministero dello Sviluppo

economico

Informazioni raccolte dall’ente

- denominazione

- provincia

- codice fiscale

- sezione di appartenenza: coop a mutualità prevalente: si/diversa

- categoria di appartenenza: produzione e lavoro, lavoro agricolo, sociale,

edilizia e abitazione, ecc.

- consorzio: sì/no

- (solo per le cooperative sociali) attività: gestione servizi socio-

sanitari/culturali/ educativi, inserimento lavoratori svantaggiati, consorzio

- (solo per cooperative B) attività produttiva: agricola, edilizia, consumo, ecc.

- n. soci volontari inferiore alla metà dei soci: sì/no

- numero di iscrizione all’Albo cooperative

- soggetto che ha effettuato l’ultima revisione

- ricavi verso soci

- ricavi art. 2425, punto A1

- costo lavoro soci

- costo lavoro art. 2425, punto B9

- costo produzione servizi soci

- costo produzione servizi art. 2425, punto B7 e costo materie prime/merci,

punto B6

- valore della produzione (conto economico – totale lettera A)

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Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali

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- capitale sociale sottoscritto

- capitale sociale versato

- imponibile per il calcolo della quota degli utili

- n. soci (maschi e femmine, extracomunitari maschi e femmine)

- n. persone giuridiche

- n. lavoratori (soci: maschi/femmine/ di cui extra-comunitari, non soci:

maschi/femmine/ di cui extra-comunitari)

- (solo per le cooperative sociali) n. soci svantaggiati, n. soci volontari e n. soci

ordinari.

Periodicità ed aggiornamenti

Per iscriversi all’Albo e per continuare ad essere iscritte, le cooperative devono

ogni anno inviare alle Camera di commercio il modulo C17, compilato in ogni

sua parte, insieme al Bilancio d’esercizio. I singoli moduli C17 compilati sono

disponibili su archiviazione ottica presso la Camera di commercio.

La Camera di commercio non entra nel merito delle informazioni, ma, entro 10

giorni lavorativi, ne verifica la completezza e le inoltra per via telematica al

Ministero dello Sviluppo economico, che, dopo gli opportuni controlli, inserisce o

meno la cooperativa nell’Albo. La Camera di commercio non ha informazioni di

ritorno sulle informazioni validate ed inserite nell’Albo dal ministero.

Criticità

Al momento non abbiamo a disposizione queste informazioni, ma recentemente

l’Osservatorio sulla cooperazione della Regione Piemonte ha sottoscritto un

accordo con il Ministero per lo scambio delle informazioni contenute nell’Albo.

4. INPS - sezione di Torino

Informazioni a noi pervenute

Abbiamo fornito all’INPS l’elenco dei codici fiscali delle cooperative sociali della

provincia di Torino e l’INPS ci ha restituito il numero complessivo dei dipendenti al

31/12/2008.

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Sezione I

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Periodicità ed aggiornamenti

Ogni volta che una cooperativa assume o cessa un rapporto di lavoro.

Criticità

All’INPS risultano senza dipendenti alcune cooperative, che sono attive sull’Albo

Regionale delle cooperative sociali e sul registro imprese della Camera di

commercio.

Inoltre, il numero di dipendenti appare sottostimato rispetto ai dati del

censimento ISTAT 2005.

Da una prima analisi sembrerebbe che queste incongruenze di numeri vadano

ricercate nel modo con cui è stata fatta l’estrazione del numero dei dipendenti,

cioè per codice fiscale e non in base ai codici matricola di ogni cooperativa.

5. INPS nazionale

Informazioni raccolte dall’ente

- matricola

- codice fiscale criptato

- partita IVA criptato

- mese

- data costituzione azienda

- data sospensione o cessazione attività

- tipo cessazione

- ragione sociale

- classe

- codice statistico contributivo (settore e attività)

- codice ATECO 91

- n. soci-lavoratori operai

- n. soci-lavoratori impiegati

- n. soci-lavoratori operai part-time

- n. soci-lavoratori impiegati part-time

- n. lavoratori operai dipendenti non soci operai

- n. lavoratori operai dipendenti non soci impiegati

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Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali

17

- n. lavoratori operai dipendenti non soci operai part-time

- n. lavoratori operai dipendenti non soci impiegati part-time

- n. lavoratori operai dipendenti non soci apprendisti operai

- n. lavoratori operai dipendenti non soci apprendisti impiegati

- codice provincia di appartenenza

Periodicità ed aggiornamenti

Ogni volta che una cooperativa assume o cessa un rapporto di lavoro.

Criticità

A) Queste informazioni vengono per ora condivise esclusivamente tra la

Regione Piemonte (Osservatorio sulla cooperazione) e l’INPS. L’Osservatorio

sull’economia civile ha ricevuto dalla Regione il tracciato record del file inviato

dall’INPS ed un dato aggregato relativo al numero di lavoratori presso le

cooperative sociali della provincia di Torino

B) i dati sono aggiornati al 31/12/2006

C) esistono delle incongruità tra il numero degli occupati presso le cooperative

sociali della provincia di Torino indicati dall’ISTAT, dall’INPS Nazionale e dall’INPS

di Torino. Sono in corso degli approfondimenti su queste incongruità

D) mancano i dati sui collaboratori (a progetto, occasionali, ecc.) e sui

lavoratori svantaggiati. Siamo in attesa di sapere se queste informazioni sono

disponibili.

6. Centro per l’impiego (CPI)

Informazioni a noi pervenute

Raccoglie informazioni sulle assunzioni e sulle cessazioni dei rapporti lavorativi

in un certo periodo:

- codice fiscale azienda che ha assunto/cessato un rapporto di lavoro

- codice fiscale lavoratore assunto/cessato

- comune di residenza azienda

- comune di residenza lavoratore

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Sezione I

18

- settore attività azienda

- descrizione attività azienda

- genere lavoratore

- data nascita lavoratore

- lavoratore comunitario: si/no

- cittadinanza lavoratore

- qualifica lavoratore

- inizio rapporto di lavoro

- fine rapporto di lavoro

- durata rapporto di lavoro

- socio - lavoratore: sì/no

- tipologia rapporto di lavoro: tempo determinato/indeterminato/tirocini/ecc.

Periodicità ed aggiornamenti

Le informazioni sono disponibili una volta al mese entro il 20 del mese

successivo al periodo di riferimento.

Criticità

Da verificare la coincidenza tra il codice ATECO assegnato dal CPI e dalla

Camera di commercio. Da alcune prime verifiche sembrerebbe che, in alcuni casi,

questa corrispondenza non ci sia e che per alcune cooperative non sia assegnato

un codice ATECO da parte del CPI.

7. ISTAT

Informazioni raccolte dall’ente

Sezione 1 – DATI ANAGRAFICI

- codice fiscale

- denominazione

- acronimo

- indirizzo sede legale (indirizzo, CAP, comune, prov.)

- recapito telefonico

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Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali

19

- fax

- indirizzo sede operativa (indirizzo, CAP, comune, prov.)

- recapito telefonico

- fax

- indirizzo e-mail

- sito internet

Sezione 2 - STRUTTURA

- presidente (sesso, anno di nascita, titolo di studio, condizione professionale)

- indicazione dell’anno da quale il presidente ricopre la carica

- indicazione se il presidente è attivo in altre cooperative sociali (s/n)

- se sì, in quante

- indicazione del nome e dell’indirizzo della cooperativa in cui il presidente

ricopre la carica più elevata

- anno costituzione

- iscrizione o meno al registro prefettizio

- tipologia (A, B, misto o consorzio)

- indicazione se la cooperativa opera con lo stesso CF in altre sedi diverse da

quelle indicate

- se sì, in quante?

- adesione a federazioni o centrali cooperative

- adesione a consorzi

- se sì, indicazione del nome e dell’indirizzo del consorzio

- anno in cui la coop si è consorziata

- indicazione di quali servizi il consorzio ha offerto alla cooperativa nel 2005

(sì/no tra 16 tipologie di servizi, ad es. promozione immagine, assistenza

contabile, ecc.)

- specificazione se nel corso del 2005 la cooperativa ha stipulato accordi scritti

con istituzioni pubbliche o private (s/n)

- se sì, precisazione con quali e quante istituzioni (scelte obbligate tra: regioni,

comuni, fondazioni, associazioni, imprese private, ASL, ecc.)

- n. di convenzioni in vigore con istituzioni pubbliche (suddivise tra: gara di

appalto, trattativa privata, ecc)

- domanda se la coop ha partecipato alla creazione di nuove coop o consorzi

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Sezione I

20

- domanda se la coop è stata creata da altre coop o consorzi

Sezione 3 – RISORSE UMANE

- n. di soci persone fisiche (maschi, femmine, totale)

- n. soci persone giuridiche

- n. soci per tipologia (soci-lavoratori, soci volontari, soci lavoratori

svantaggiati, ecc.)

- totale soci

- n. soci membri del consiglio di amministrazione per tipologia (idem come

sopra)

- totale membri del consiglio di amministrazione

- n. volontari, religiosi, volontari servizio civile attivi nella coop.

- n. volontari secondo la modalità di svolgimento delle attività (sistematici,

saltuari, totale)

- n. lavoratori (compresi i non soci): tempo pieno, part-time, collaboratori,

interinali, totale lavoratori (maschi/femmine)

- domanda se sono inseriti stagisti (s/n). Se si, quanti (maschi/femmine)?

- n. di lavoratori (compresi i non soci) per categoria professionale (dirigenti,

operatori, amministrativi, altro, totale)

- domanda se i lavoratori hanno partecipato a corsi di formazione (s/n). Se sì

con corsi base o tirocini, con corsi di aggiornamento o specializzazione

- se sì, specificazione se la formazione è stata fatta dalla cooperativa o da enti

esterni

Sezione 4 – RISORSE ECONOMICHE E PATRIMONIALI

Da conto economico:

- valore della produzione (totale e suddivisa tra ricavi di fonte pubblica, di

fonte privata, ecc.

- costi della produzione(totale e suddivisi tra servizi, personale, ecc.)

- proventi/oneri finanziari

- rettifiche attività finanziarie

- proventi/oneri straordinari

- imposte sul reddito

- utile/perdita d’esercizio

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Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali

21

Da stato patrimoniale:

- immobilizzazioni

- patrimonio netto

- debiti

Sezione 5 – ATTIVITÀ

Cooperative A e ad oggetto plurimo:

- indicazione dei settori nei quali la coop svolge l’attività

(istruzione/sanità/assistenza sociale/altro)

- indicazione del settore prevalente

- indicazione del numero complessivo di utenti suddivisi per i servizi

sottoelencati (intrattenimento e animazione/istruzione per adulti/assistenza in

residenza protette/assistenza domiciliare, ecc.)

- indicazione del numero di utenti nel 2005 secondo la tipologia

(alcolisti/anziani/disabili fisici, ecc.)

- indicazione del luogo in cui vengono erogati i servizi (struttura

residenziale/struttura diurna, ecc.)

Cooperative B e ad oggetto plurimo

- indicazione del n. di persone svantaggiate presenti per almeno un mese, nel

corso del 2005, nella cooperativa secondo la tipologia di svantaggio

(detenuti/ disabili) e la modalità di inserimento (borsa lavoro, contratto, ecc.)

- indicazione dell’area di attività della cooperativa (agricola, industriale e

artigianale, commerciale e servizi).

Consorzi

- n. di cooperative o consorzi aderenti al consorzio

- indicazione di quali servizi offre il consorzio (promozione/reclutamento

personale/assistenza contabile/ecc.)

Per tutte le tipologie di cooperative

- indicazione se nel corso dell’ultimo biennio la cooperativa ha:

- effettuato ricambi di dirigenti

- avviato nuovi tipi di servizio/attività

- individuato nuovi tipi di utenti

- redatto guide ai servizi ad uso degli utenti

- n. di riunioni di consiglio di amministrazione fatte nel corso del 2005

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Sezione I

22

- n. di assemblee dei soci convocate nel corso del 2005

- indicazione della % di soci che hanno partecipato all’ultima assemblea per

l’approvazione del bilancio

Periodicità ed aggiornamenti

Nel 2005 l’ISTAT ha realizzato un censimento sulle cooperative sociali, che

intendeva ripetere ogni 2 anni. Ad oggi non si sono avute altre rilevazioni.

8. Registro delle Onlus dell’agenzia delle entrate

Informazioni raccolte dall’ente

Indicazioni delle cooperative sociali che hanno ottenuto il contributo del 5 per

mille e del relativo importo.

Periodicità ed aggiornamenti

Indefinito.

Criticità

I dati disponibili sono pubblicati sul sito dell’Agenzia delle entrate all’indirizzo

http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/connect/Nsi/ModulisticaAP/Comunicazioni+e+domande/Comunicazioni+e

+domande+2008/5+per+mille+2008/Archivio+5permille/. Ad oggi si trovano i dati completi

solo relativamente al 2007, mentre per il 2008 sono stati solo pubblicati gli

elenchi degli aventi diritto. Il formato degli archivi non permette l’estrapolazione

informatizzata dei dati.

9. IRES Piemonte

Tra i soggetti che possono fornire informazioni sulle cooperative sociali e che

possono dare un utile contributo nel definire la metodologia con cui raccogliere i

dati, segnaliamo l’IRES Piemonte.

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Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali

23

Ad esempio, nell’ambito del lavoro preliminare alla redazione del Piano Sociale

della Regione Piemonte, l’IRES Piemonte ha realizzato una ricognizione sistematica

sulle attività svolte dalle cooperative sociali piemontesi, desumibili dalla narrativa

delle relazioni degli amministratori e delle note integrative depositate presso gli

uffici provinciali, competenti nella tenuta della sezione provinciale dell’Albo

regionale delle cooperative scoiali. Le informazioni raccolte si basano sui bilanci

depositati al 31/7/2007 e, quindi, riferiti nella maggior parte dei casi all’anno

2006. I dati sono stati sistematizzati all’interno di una banca dati, in cui le attività

sono state classificate per destinatari, finalità e tipo di servizio.

Alcune considerazioni di carattere generale

I soggetti che raccolgono informazioni per legge su tutte le cooperative sociali

sono quindi: Provincia di Torino (Albo regionale delle cooperative sociali – Sezione

di Torino); Camera di commercio di Torino (Registro imprese); Ministero dello

Sviluppo economico (Albo nazionale delle società cooperative); INPS; Centro per

l’impiego; ISTAT; Agenzia delle entrate (Registro delle Onlus).

Analizzando la tipologia di informazioni che tali enti raccolgono, possiamo

evidenziare che:

- sono molto numerose

- in molti casi la stessa informazione viene raccolta da più soggetti

- molte informazioni sono utili a fini amministrativi e burocratici, ma non per

offrire un quadro d’insieme sulla cooperazione sociale

- alcuni dati non possono essere rielaborati da un punto di vista statistico.

Quindi, non tutte le informazioni sono rilevanti per descrivere il mondo della

cooperazione sociale e la stessa informazione viene raccolta da più enti.

Proseguendo nel nostro proposito di analisi delle fonti, nella Tabella 2, di

seguito, abbiamo riportato quali, secondo noi, sono le informazioni rilevanti per

descrivere il mondo della cooperazione sociale e quindi quali e quanti sono gli

enti che, ad oggi, raccolgono la stessa informazione3:

3 Aggregabile e trasmissibile in formato elettronico

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Sezione I

TABELLA 2

Informazione Provincia Camera di commercio

Min. dello sviluppo economico

INPS Centro per l’impiego

Agenzia entrate

ISTAT

Albo reg. delle cooperative

sociali registro imprese Albo nazionale delle

società cooperative Torino Nazionale Registro delle ONLUS

Censimento 2005

codice fiscale cooperativa x 4 x x x x x x x denominazione x x x x x indirizzo sede legale x x x x indirizzo email x x telefono x x x sito internet x x anno costituzione x x x tipologia (A, B o C) x x x data iscrizione albo/registro x n. soci persone fisiche (totale) x x x n. soci persone fisiche femmine x x x n. soci persone fisiche maschi x x x n. soci persone fisiche extra-comunitari x n. soci – svantaggiati x x x n. soci – volontari x x x n. soci – ordinari x x n. soci persone giuridiche x x x n. soci – lavoratori (totale) x x x x n. soci – lavoratori full-time x x n. soci – lavoratori part-time x x n. soci – lavoratori maschi x n. soci – lavoratori femmine x n. soci – lavoratori extra-comunitari x n. soci – lavoratori svantaggiati x x n. dipendenti totale (esclusi i soci-lav.) x x x n. dipendenti full-time (esclusi i soci-lav.) x x

4 La Partita IVA indicata dalla Provincia coincide con il Codice Fiscale

24

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Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali

segue tabella 2

Informazione Provincia Camera di commercio

Min. dello sviluppo economico

INPS Centro per l’impiego

Agenzia entrate

ISTAT

Torino Nazionale n. dipendenti part-time (esclusi i soci-lav.) x x n. dipendenti maschi (esclusi i soci-lav.) x n. dipendenti femmine (esclusi i soci-lav.) x n. dip. extra-comunitari (esclusi i soci-lav.) x n. apprendisti x x n. lavoratori (soci-lav. e dipendenti) x x x x x x n. lavoratori (soci-lav e dip) svantaggiati x se è stata fatto o meno formazione ai lav. x valore della produzione (c/e lettera a) x x x x ricavi da fonte privata x ricavi da fonte pubblica x capitale sociale sottoscritto x x x x capitale sociale versato x x x costo del lavoro dei soci x totale costo del lavoro (c/e, punto B9) x x x x costi servizi, merci, ecc. (c/e, p.to B7 e B6) x x x x codice ATECO x x x FOA5: n. dip. e n. soci-lav. assunti da coop. sociali della provincia di Torino

x

FOA: n. dip. e n. soci-lavoratori cessati x FOA: quanti lavoratori assunti da coop. sociali in Torino e quanti in provincia

x

FOA: n. coop. sociali che hanno assunto x FOA: in quali settori sono stati assunti i lavoratori e quanti per ogni settore

x

5 Flussi occupazionali nell’anno

25

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Sezione I

segue tabella 2

Informazione Provincia Camera di commercio

Min. dello sviluppo economico

INPS Centro per l’impiego

Agenzia entrate

ISTAT

Torino Nazionale FOA: n. extra-comunitari assunti x FOA: quanti lavoratori assunti a tempo determinato e quanti a tempo indeterm.

x

FOA: n. lav. a tempo determ. assunti con un rapporto subordinato e quanti con altra tipologia (progetto, tirocini, ecc?)

x

FOA: quante donne e quanti uomini x FOA: fasce di età x quante coop. hanno chiesto il 5xmille x quante coop. hanno ottenuto il 5xmille x importo complessivo erogato per il 5xmille alle cooperative sociali

x

Solo per le cooperative di tipo A:

Informazione Provincia Camera di commercio

Min. dello sviluppo economico INPS

Centro per l’impiego

Agenzia entrate ISTAT

Torino Nazionale settore attività x x x x x settore prevalente x x quali servizi vengono offerti x x numero di utenti per servizio x numero utenti per tipologia svantaggio x

26

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Le fonti dei numeri sulle cooperative sociali

segue tabella 2

Solo per le cooperative di tipo B:

Informazione Provincia Camera di commercio

Min. dello sviluppo economico

INPS Centro per l’impiego

Agenzia entrate

ISTAT

Torino Nazionale attività produttive x x x x x n. lavoratori svantaggiati, suddivisi per tipologia svantaggio x x

Solo per i Consorzi:

Informazione Provincia Camera di commercio

Min. dello sviluppo economico

INPS Centro per l’impiego

Agenzia entrate

ISTAT

Torino Nazionale servizi x x x x x

27

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Sezione I

28

Analizzando le informazioni abbiamo riscontrato la impossibilità di utilizzarne

alcune. Questo perché: i dati non sono aggiornati (per scarsità di personale da

dedicare a questa attività, vedi ad esempio il caso della Provincia di Torino);

oppure il dato è mancante; oppure l’imputazione delle informazioni non è corretta

(si veda ad esempio il caso della Camera di commercio su informazioni relative

alla natura giuridica o all’attività produttiva); o, ancora, perché le informazioni

sono raccolte per finalità amministrative, e, quindi, non secondo chiavi univoche e

standard, che consentirebbero di effettuare rilevazioni statistiche (si veda ad

esempio, nella Tabella 2, come sono raccolte le informazioni relative alla tipologia

di servizi svolti dalle cooperative sociali nell’Albo regionale delle cooperative

sociali - sezione provinciale).

Confrontando, invece, le stesse informazioni raccolte da enti differenti, si rileva

che in alcuni casi i dati possono presentare delle incongruità. Ad esempio, dal

confronto tra l’Albo regionale delle cooperative sociali – sezione provinciale ed il

registro imprese della Camera di commercio, è emerso che:

- nell’Albo regionale è presente una cooperativa in liquidazione e due

cooperative hanno la partita IVA scritta non correttamente

- nel registro imprese della Camera di commercio non sono presenti due

cooperative attive, per difficoltà di inoltro e ricezione documentazione

- nel registro imprese risultano 91 cooperative sociali, contro le 222

effettivamente attive al 31/12/2008. Il motivo va ricercato nel fatto che negli

ultimi anni le cooperative sociali vengono iscritte semplicemente come

cooperative

- tra i due registri esistono alcune discrepanze rispetto al numero di cooperative

che si dedicano ad una certa attività e/o appartengono ad un certo settore

d’attività.

Si riscontrano, inoltre, incongruità tra il numero di occupati forniti dall’INPS

Nazionale, dall’INPS di Torino e dall’ISTAT. Abbiamo segnalato queste incongruità

alla Regione Piemonte (Osservatorio della cooperazione), che ci ha fornito i dati

dell’INPS Nazionale, che sta approfondendo i motivi di questi scostamenti.

Infine, si segnala che, per alcuni enti conosciamo esclusivamente quali sono le

informazioni in loro possesso, ma non abbiamo a disposizione i dati numerici (ad

esempio dal Ministero dello Sviluppo economico - Albo Nazionale delle Società

Cooperative).

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29

2. La proposta di un modello per la razionalizzazione della raccolta dati

Come si evince dalle pagine precedenti, il modello di raccolta delle informazioni

che si è venuto a creare in modo non concertato tra gli enti, presenta una

duplicazione di attività a fronte di una rilevazione dei dati incompleta, poco

utilizzabile e talvolta non aggiornata.

L’Osservatorio vuole proporre un modello che consenta la razionalizzazione

della raccolta dati tra gli enti che, già ad oggi, se ne occupano per legge.

Il modello che proponiamo si basa su 4 premesse:

1) è sufficiente che un’informazione venga raccolta da un solo ente e che

quest’ultimo la condivida con gli altri

2) l’informazione deve essere fornita dall’ente che deve raccoglierla per legge e

per ruolo istituzionale (ad esempio: l’INPS è senza dubbio l’ente che può fornire

agli altri enti le informazioni in materia di dipendenti), purché sia disponibile a

condividere i dati con gli altri enti

3) ad oggi alcune informazioni sono raccolte secondo una metodologia che non

ne consente una rielaborazione statistica. In alcuni casi deve quindi essere

reimpostata la modalità di raccolta

4) le cooperative ad oggi ricevono, più volte e da più enti, la richiesta di fornire la

stessa informazione. Sarebbero sicuramente più disponili a fornire

l’informazione, se venisse chiesta da un solo ente e percepissero che esiste un

coordinamento tra enti diversi.

Il modello si compone di due parti:

PARTE A) Informazioni che già ad oggi vengono raccolte in modo adeguato

Alcune informazioni vengono già ad oggi raccolte in modo completo e

adeguato rispetto a tempi e modalità (cioè secondo chiavi univoche e standard

che ne consentono un utilizzo a fini statistici). Per questa tipologia di informazioni,

il nostro modello prevede che:

- venga identificato un unico ente che si occupa della raccolta della singola

informazione. Nella Tabella 3, abbiamo riportato quale secondo noi è l’ente più

adatto a raccogliere ciascuna informazione. È, però, necessario che

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Sezione II

30

l’informazione relativa al codice fiscale della cooperativa sia raccolta da tutti gli

enti al fine della predisposizione di un database riepilogativo e di consentire

l’accorpamento delle informazioni rispetto alla singola cooperativa sociale

- una volta l’anno, entro la fine del mese di settembre successivo all’anno in

questione, l’ente deputato alla raccolta della singola informazione, invia

l’informazione all’Osservatorio. L’informazione dovrà essere aggiornata al 31

dicembre dell’anno oggetto di analisi e dovrà essere inviata in formato excel

- l’Osservatorio sull’economia civile accorpa ed elabora le informazioni inviate

da tutti gli enti e mette in condivisione con gli altri enti sia il database grezzo

completo sia le elaborazioni effettuate

- al fine di evitare che le cooperative si rechino ogni anno presso enti diversi a

portare la stessa documentazione, si propone di razionalizzare la raccolta dei

bilanci. Ogni anno le cooperative sociali devono infatti inoltrare il proprio

bilancio d’esercizio alla Provincia e alla Camera di commercio per continuare

ad essere iscritte ai rispetti Registri e al Registro nazionale delle cooperative.

Potrebbe essere cura della Camera di commercio raccogliere i bilanci di

esercizio6 (completi di nota integrativa, relazione amministratori ed eventuale

bilancio sociale7,) e successivamente inoltrarli alla Provincia8.

PARTE B) Informazioni che ad oggi vengono raccolte in modo non adeguato

Ad oggi alcune informazioni non vengono raccolte in modo completo e

adeguato da nessun ente. Queste informazioni sono riportate nella Tabella 4, al

fondo del presente capitolo.

Per questa tipologia di informazioni, l’Osservatorio propone due ipotesi di

modalità di raccolta, da valutare con gli enti coinvolti nel modello di

razionalizzazione:

6 Delle cooperative già iscritte al Registro provinciale delle cooperative sociali 7 Che in alcuni casi viene spontaneamente inviato dalle cooperative 8 L’inoltro del bilancio da parte della cooperativa alla Camera di commercio deve avvenire

entro 30 giorni dalla sua approvazione, che a sua volta deve avvenire entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio. La Camera di commercio può mettere a disposizione i Bilanci solo quando la documentazione è completa, che generalmente avviene a partire dal mese di agosto. In alcuni casi potrebbero però verificarsi dei ritardi nella lavorazione delle pratiche da parte della Camera di commercio o nell’invio della documentazione mancante da parte della cooperativa.

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La proposta di un modello per la razionalizzazione della raccolta dati

31

Modalità B 1)

Al momento dell’inoltro annuale dei bilanci d’esercizio alla Camera di

commercio, le cooperative forniscono anche i dati della Tabella 4, attraverso la

compilazione on-line di un format predisposto sul sito della Camera di

commercio, con accesso tramite username e password. Il format prevederà

l’indicazione delle informazioni attraverso l’utilizzo di chiavi univoche e standard.

Nelle Tabelle 5.A, 5.B E 5.C si propone una modalità di raccolta delle

informazioni relative ai servizi offerti dalle cooperative.

Le cooperative non saranno soggette ad altri obblighi di comunicazione verso

gli altri enti.

L’Osservatorio accorperà le informazioni raccolte sul sito della Camera di

commercio e le metterà in condivisione con gli altri enti.

Modalità B 2)

Ad oggi, la Regione Piemonte, con la legge n. 18 del 1994, art. 4, comma 2.,

ha stabilito che: Entro il 31 luglio di ogni anno, le cooperative sociali ed i consorzi

iscritti all'albo trasmettono alla Regione:

a) la dichiarazione degli Enti previdenziali attestante la regolarità dei versamenti

relativa ai soci lavoratori ed ai lavoratori dipendenti

b) copia del bilancio dell'esercizio finanziario precedente e relative relazioni,

controfirmate dai Presidenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio

sindacale

c) una nota informativa relativa all'attività' svolta ed alla composizione o

eventuale variazione della base sociale.

La Regione potrebbe specificare con una DGR in cosa consiste la nota

informativa, prevedendo un format da compilare esclusivamente on-line sul sito

della Regione Piemonte, con accesso tramite username e password. Alcuni campi

del modulo potrebbero coincidere con le informazioni indicate nella Tabella 4, da

compilare secondo chiavi univoche e standard (vedi le Tabelle 5.A, 5.B e 5.C).

La Regione inoltrerà le informazioni raccolte all’Osservatorio, che le metterà in

condivisione con gli altri enti.

Questa modalità operativa si ispira a quanto già fatto, ad esempio, dalla

Regione Lombardia con DGR n. 5536/2007, che prevede, a partire dall’anno

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Sezione II

32

2009, l’obbligo di elaborare il bilancio sociale per le cooperative sociali che

desiderano rimanere iscritte al registro provinciale. Il bilancio sociale deve essere

redatto secondo un formato predefinito ed inviato esclusivamente utilizzando il

sistema informativo regionale9.

L’Osservatorio propone un gruppo di lavoro tra i soggetti che manifesteranno

l’interesse a definire e gestire un modello che razionalizzi la raccolta dati partendo

dall’analisi di quanto da proposto in queste pagine.

Tale proposta vuole essere semplicemente un punto di partenza per il gruppo di

lavoro, che dovrà elaborare un proprio modello e definire l’organizzazione delle

attività operative che ne consentono la sua realizzazione e funzionalità.

Una volta reso operativo il modello, il gruppo di lavoro potrebbe trovarsi una

volta l’anno ad analizzare i risultati emersi dalla raccolta dati, sulla base della

quale ipotizzare nuove politiche o progettualità per sviluppare le cooperative

sociali, per affrontare le criticità emerse e favorire l’interazione con il mondo profit

e gli enti pubblici.

Nella tabella che segue, si riportano le informazioni che pensiamo sia utile

raccogliere annualmente e che già ad oggi vengono raccolte in modo adeguato.

Inoltre, per ogni informazione viene indicato l’ente che è istituzionalmente più

adatto alla sua raccolta.

9 A titolo esemplificativo alleghiamo al presente documento la DGR della Regione Lombardia.

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La proposta di un modello per la razionalizzazione della raccolta dati

TABELLA 3

Informazione Provincia Camera di commercio

Min. dello sviluppo economico

INPS Centro per l’impiego

Agenzia entrate

Torino Nazionale Codice Fiscale x x x x x x x Denominazione x Tipologia (A, B o C) x Data iscrizione albo/registro x x x N. soci persone fisiche (totale) x N. soci persone fisiche femmine x N. soci persone fisiche maschi x N. soci persone fisiche extra-comunitari x N. soci – svantaggiati x N. soci – volontari x N. soci – ordinari x N. soci persone giuridiche x N. soci – lavoratori (totale) x N. soci – lavoratori full-time x N. soci – lavoratori part-time x N. soci – lavoratori maschi x N. soci – lavoratori femmine x N. soci – lavoratori extra-comunitari x N. dipendenti totale (esclusi i soci-lav.) x N. dipendenti full-time (esclusi i soci-lav.) x N. dipendenti part-time (esclusi i soci-lav.) x N. dipendenti maschi (esclusi i soci-lav.) x N. dipendenti femmine (esclusi i soci-lav.) x N. dip. extra-comunitari (esclusi i soci-lav.) x

33

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Sezione II

34 segue tabella 3

Informazione Provincia Camera di commercio

Min dello sviluppo economico

INPS Centro per l’impiego

Agenzia entrate

Torino Nazionale N. apprendisti x N. lavoratori (soci-lav. e dipendenti) x Valore della produzione (conto/econ. lettera A) x Capitale sociale versato x Costo del lavoro (c/e, punto B9) x Costi servizi, merci, ecc. (c/e, p.to B7 e B6) x Codice ATECO x Flussi occupazionali nell’anno (di seguito FOA): n. dip. e n. soci-lav. assunti x FOA: n. dip. e n. soci-lavoratori cessati x FOA: quanti lavoratori assunti da coop. sociali in Torino e quanti in provincia x FOA: n. coop. sociali che hanno assunto x FOA: in quali settori sono stati assunti i lavoratori e quanti per ogni settore x FOA: n. extra-comunitari assunti x FOA: quanti lavoratori assunti a tempo determinato e quanti a tempo indeterm. x FOA: n. lav. a tempo determ. assunti con un rapporto subordinato e quanti con altra tipologia (progetto, tirocini, ecc?)

x

FOA: quante donne e quanti uomini x FOA: fasce di età x Quante coop. hanno chiesto e ottenuto il 5Xmille x Importo complessivo erogato per il 5xmille x

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La proposta di un modello per la razionalizzazione della raccolta dati

35

Di seguito si riportano le informazioni che ad oggi non vengono raccolte in

modo adeguato da alcun ente, rispetto all’aggiornamento, al contenuto e/o alla

metodologia:

TABELLA 4

INFORMAZIONI codice fiscale indirizzo sede legale indirizzo e-mail telefono sito internet anno costituzione n. cooperative che hanno fatto formazione ai propri lavoratori ricavi da fonte privata ricavi da fonte pubblica Solo per le cooperative di tipo A: settore attività settore prevalente quali servizi vengono offerti numero e tipologia di utenti per servizio

Solo per le cooperative di tipo B:

settore attività produttiva numero e tipologia lavoratori svantaggiati per attività produttiva

Solo per i consorzi:

servizi offerti alle consociate

Come già detto, è necessario reimpostare la modalità di raccolta delle

informazioni relative alle attività/servizi delle diverse tipologie di cooperative

sociali, secondo chiavi univoche e standard, che ne consentano una

rielaborazione statistica.

Nelle Tabelle 5.A, 5.B e 5.C, è riportata una proposta, basata sulle tipologie di

attività indicate dalle cooperative stesse all’interno dell’Albo regionale delle

cooperative sociali – sezione provinciale.

Per i servizi sotto-elencati le cooperative dovranno indicare il numero di utenti

seguiti nell'anno 200X, suddivisi per tipologia:

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Sezione II

TABELLA 5.A (solo per le cooperative di tipo A) Per i servizi sotto-elencati, indicare il numero di utenti seguiti nell'anno 200X, suddivisi per tipologia:

36

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La proposta di un modello per la razionalizzazione della raccolta dati

Per ogni tipologia di servizio, indicare con una x la provenienza del finanziamento (ad eccezione dei casi “ente gestore” e “asl” in cui è richiesto di indicare il nominativo dell’ente o dell’asl):

37

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Sezione II

TABELLA 5.B (solo per le cooperative di tipo B) Per le attività produttive di seguito elencate, indicare il n. di soggetti svantaggiati inseriti lavorativamente al 31/12/200X, suddivisi per tipologia di svantaggio:

TABELLA 5.C. (solo per i consorzi) Indicare con una x, quali servizi vengono offerti alle consociate:

38

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Allegato

Regione Lombardia, DGR n. 5536/2007- Allegato n. 1 Il bilancio di responsabilità sociale nelle cooperative sociali

Le cooperative sociali hanno lo scopo di “perseguire l’interesse generale della comunità alla

promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini” (art. 1 L. n. 381/1991). Il bilancio di esercizio non fornisce informazioni esaurienti riguardo alle finalità della

cooperativa sociale. Per mettere in luce le peculiarità di questa particolare tipologia di imprese è necessario che le

cooperative sociali affianchino al bilancio di esercizio una relazione sociale nella quale evidenziare altri elementi essenziali, descrivendo sinteticamente i risultati non economici delle attività sviluppate, gli intendimenti riguardanti il raggiungimento delle finalità istituzionali e il rapporto con la comunità di riferimento.

Negli ultimi anni sono sempre più numerosi i soggetti profit e nonprofit che, accanto al tradizionale strumento contabile raffigurante la situazione patrimoniale, economica e finanziaria di fine esercizio, redigono il bilancio sociale come strumento di rendicontazione dei risultati prodotti nei confronti dei diversi portatori di interessi (clienti, fornitori, soci lavoratori, volontari, altre organizzazioni aventi finalità sociali, comunità locali, amministrazioni pubbliche, ecc.).

Nelle cooperative sociali il bilancio sociale: serve a verificare e rendicontare il grado di coerenza tra la missione, la visione, i valori espressi

e resi noti, gli impegni assunti nei confronti della collettività e quanto effettivamente realizzato può essere assunto, oltre che come strumento di comunicazione interno ed esterno, anche come

base da cui partire per elaborare la strategia sociale della cooperativa sociale e per indagare la rispondenza agli interessi dei diversi soggetti coinvolti, della società e dell’ambiente di riferimento

va considerato come un processo ed un elemento costitutivo del sistema che solo alla fine si traduce in un “documento”: la sua redazione è perciò il momento conclusivo di un percorso che dovrebbe prevedere il coinvolgimento sia dei diversi livelli di governance della cooperativa che dei portatori di interesse ed interagisce con gli strumenti adottati per le attività di programmazione e di controllo. Il presupposto fondamentale per una corretta redazione del bilancio sociale è che la

cooperativa abbia preliminarmente definito, attraverso il coinvolgimento degli interlocutori interni ed esterni: la missione i valori di riferimento il rapporto tra i valori dichiarati e le politiche gestionali adottate nel tempo le prospettive multistakerholder (cioè riguardanti i diversi portatori di interesse) e gli obiettivi

futuri l’attivazione di un sistema continuo di dialogo e di partecipazione con gli stakeholders.

Il percorso di predisposizione del documento si dovrebbe articolare in:

una fase di organizzazione del lavoro nella quale individuare la struttura interna di gestione del processo di rendicontazione sociale nella logica della trasversalità; in tale fase si stenderà il piano di lavoro sulla base del mandato rilasciato dagli organi istituzionali

una fase di riflessione durante la quale puntualizzare gli elementi identitari e gli obiettivi strategici; definire la mappa dei diversi portatori di interessi; individuare le realizzazioni, i risultati e gli impatti connessi alle attività sviluppate, avvalendosi degli indicatori necessari al monitoraggio del livello strategico e operativo

una fase di raccolta dei dati e delle informazioni, individuando le fonti disponibili e programmando la rilevazione, in prospettiva, dei dati non disponibili

una fase di coinvolgimento dei principali portatori di interesse, attraverso momenti strutturati di verifica e di confronto con gli interlocutori sulle scelte e le azioni poste in essere dalla cooperativa.

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Allegato

40

Pur esistendo oramai in letteratura diversi standard per la redazione del bilancio sociale, si ritiene che in fase di prima applicazione le cooperative sociali iscritte all’Albo regionale possano predisporre il proprio elaborato, senza vincoli rigidamente predeterminati.

Le indicazioni per la redazione del bilancio sociale - qui proposte tenuto conto della specificità delle cooperative sociali - non sono dunque prescrittive, ma costituiscono una offerta di assistenza tecnica, e rappresentano lo sforzo di selezionare e organizzare, attraverso un lavoro di analisi documentale, gli elementi quantitativi e qualitativi ritenuti adeguati a comporre il bilancio sociale.

INDICAZIONI PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO DI RESPONSABILITÀ SOCIALE

Le cooperative sociali iscritte all’Albo regionale sono tenute a redigere il bilancio di

responsabilità sociale delle attività svolte. Il bilancio di responsabilità sociale deve rendere conto ai diversi portatori di interesse interni ed

esterni alla cooperativa: - degli obiettivi prefissati - dell’attività svolta - dei risultati sociali ed economici raggiunti - delle prospettive future che l’organizzazione si prefigge.

Il documento: - contiene le informazione e i dati riferiti al 31 dicembre del precedente anno solare - ove possibile, fornisce dati comparati nel tempo per meglio mettere in evidenza l’evoluzione

dell’organizzazione - è approvato dall’assemblea dei soci, come avviene per il bilancio di esercizio - deve essere inviato alla competente Provincia, unitamente alla richiesta di iscrizione o di

mantenimento nell’Albo regionale delle cooperative sociali, utilizzando il sistema informativo regionale. Le cooperative che richiedono per la prima volta l’iscrizione all’Albo sono tenute ad inviare il

bilancio sociale solo nel caso in cui la cooperativa abbia redatto anche il bilancio economico. Il mancato invio del documento determina l’avvio della procedura per la cancellazione

dall’Albo, per quanto riguarda le cooperative già iscritte e l’interruzione dell’iter per le cooperative che richiedono l’iscrizione.

Il bilancio di responsabilità sociale contiene le informazioni ed i dati indicati nelle sezioni di seguito elencate.

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Indicazioni per la redazione del bilancio sociale Allegato alla DGR Regione Lombardia n. 5536/2007

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SEZIONI INFORMAZIONI

obiettivi che con la redazione del bilancio di responsabilità sociale la cooperativa si pone destinatari (a chi è rivolto il documento e per quali scopi) metodologia adottata per la redazione riferimenti normativi modalità di utilizzo e di pubblicizzazione

1 Premessa

data e modalità di approvazione oggetto sociale dati anagrafici e forma giuridica nominativi degli amministratori e dei componenti dell’organo di controllo eventuale adesione ad associazioni di rappresentanza e tutela del settore cooperativo giuridicamente riconosciute eventuale appartenenza a consorzi di cooperative eventuale partecipazione della cooperativa sociale ad altre imprese o cooperative eventuale partecipazione di altre imprese o cooperative nella cooperativa sociale settore di attività

2 Informazioni generali sulla cooperativa e sugli amministratori

composizione della base sociale finalità istituzionali valori di riferimento obiettivi e strategie di medio-lungo periodo obiettivi di esercizio valutazione dei risultati politiche di impresa sociale ambito territoriale di riferimento

3 Relazione di missione

storia della cooperativa processi decisionali e di controllo disposizione contenute nello Statuto sulla composizione degli amministratori e degli organi di controllo modalità seguite per la nomina ed eventuali deleghe conferite agli amministratori compensi agli amministratori

4 Struttura di governo della cooperativa

relazione sulla vita associativa portatori di interessi interni all’impresa cooperativa portatori di interessi esterni tipologia della relazione con la cooperativa

5 I portatori di interessi

modalità di coinvolgimento e partecipazione evoluzione e cambiamenti della base sociale attività e servizi sviluppati in relazione all’oggetto sociale personale occupato nei diversi servizi informazioni sulla forza lavoro altre figure coinvolte nell’attività nella cooperativa relazioni con il territorio

6 Relazione sociale

tipologia e numero dei beneficiari ammontare e composizione del fatturato eventuali attività di raccolta fondi modalità di distribuzione della ricchezza prodotta

7 Esame della situazione finanziaria

rischi cui la cooperativa è esposta

8 Prospettive future prospettive di evoluzione finalizzate al processo di elaborazione del bilancio di responsabilità sociale

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Allegato

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NOTE ESPLICATIVE SEZIONE 1 - PREMESSA

I contenuti della Premessa hanno valore programmatico e definiscono le linee generali dell’agire della cooperativa esplicitando le motivazioni che sono alla base dell’attivazione di un percorso di rendicontazione sociale.

È importante che gli elementi indicati siano preventivamente dichiarati e formalizzati da parte dell’organo amministrativo; tale passaggio è fondamentale sia per quanti sono incaricati di redigere il bilancio di responsabilità sociale sia per gli interlocutori esterni che hanno una chiave di lettura che li accompagna nella visione del documento.

La cooperativa, attivando proprie risorse che prevedono il coinvolgimento dei diversi portatori di interessi, nel momento in cui si orienta alla redazione del bilancio di responsabilità sociale individua: Obiettivi che l’impresa si pone nell’attivare il percorso che porta alla redazione del bilancio di

responsabilità sociale. A titolo esemplificativo: comprendere il ruolo della cooperativa; fidelizzare i portatori di interesse; misurare le prestazioni dell’organizzazione; informare il territorio; favorire la comunicazione interna; rispondere ad adempimenti previsti dalle norme; altro (specificare). Inserire le informazioni

Destinatari principali ai quali è rivolto il documento Inserire le informazioni

Metodologia adottata per la redazione, evidenziando: - il periodo di riferimento della rendicontazione; - le modalità interne e il processo di elaborazione e redazione alla base del bilancio sociale; - l’eventuale costituzione di un gruppo di lavoro incaricato dell’elaborazione del documento; - il livello di comunicazione/condivisione/approvazione nell’ambito dell’organizzazione; - la documentazione di riferimento. Inserire le informazioni

Riferimenti normativi riferiti sia all’impresa cooperativa che alle attività svolte Inserire le informazioni

Modalità di utilizzo e di pubblicizzazione del bilancio sociale programmate, con eventuale

riferimento a: assemblea dei soci; assemblea dei portatori di interesse;

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Indicazioni per la redazione del bilancio sociale Allegato alla DGR Regione Lombardia n. 5536/2007

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organizzazione di uno o più eventi specifici; altro (specificare). Inserire le informazioni

Data e modalità di approvazione del bilancio sociale Inserire le informazioni

SEZIONE 2 - INFORMAZIONI GENERALI SULLA COOPERATIVA E SUGLI AMMINISTRATORI Si dovranno far risaltare, attingendo ai documenti ufficiali e agli eventuali codici etici, le

caratteristiche della cooperativa al fine di fornire una fotografia dell’impresa sociale.

Oggetto sociale come previsto dallo Statuto Inserire le informazioni

Dati anagrafici e forma giuridica

Considerato che il bilancio sociale è un documento che rappresenta la cooperativa anche verso i portatori di interesse esterni, si riportano i dati e le informazioni previste per l’iscrizione e il mantenimento nell’albo delle cooperative sociali, ed in particolare:

denominazione della cooperativa e forma giuridica adottata secondo quanto previsto dalla riforma del diritto societario (società per azioni, società a responsabilità limitata...)

Inserire le informazioni

indirizzo della sede legale e delle eventuali sedi operative

Inserire le informazioni

riferimenti alle iscrizioni negli albi e registri previsti dalla normativa vigente (Albo nazionale delle

cooperative sociali; eventuali iscrizioni previste per l’attività svolta; …) Inserire le informazioni

Nominativi degli amministratori e dei componenti dell’organo di controllo, riportando anche la

data di prima nomina e il periodo di durata in carica Consiglio di amministrazione

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Allegato

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Altre cariche istituzionali

Nome e cognome Carica Data prima nomina

Durata dell'attuale

incarico dal… al …

Socio dal Residente a

Organo di controllo (Specificare_____________)

Altre cariche istituzionali

Nome e cognome Carica Data prima nomina

Durata dell'attuale

incarico dal… al …

Socio dal Residente a

Eventuale adesione ad Associazioni di rappresentanza e tutela del settore cooperativo

giuridicamente riconosciute Inserire le informazioni

Eventuale appartenenza a consorzi di cooperative Illustrare le appartenenze della cooperativa sociale al sistema allargato delle cooperative Inserire le informazioni

Eventuale partecipazione della cooperativa sociale ad altre imprese o cooperative

Riportare la denominazione delle imprese – specificando se si tratta di cooperative, imprese sociali, cooperative sociali - di cui la società possieda partecipazioni a qualunque titolo, con indicazione dell’attività svolta dalle partecipate e dell’entità della partecipazione

Inserire le informazioni

Eventuale partecipazione di altre imprese o cooperative nella cooperativa sociale Riportare la denominazione delle imprese – specificando se si tratta di cooperative, imprese

sociali, cooperative sociali - che abbiano nella società partecipazioni a qualunque titolo, con indicazione dell’attività svolta dalle partecipate e dell’entità della partecipazione

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Indicazioni per la redazione del bilancio sociale Allegato alla DGR Regione Lombardia n. 5536/2007

45

Inserire le informazioni

Settore di attività

Indicare, partendo dallo Statuto ed in particolare dall’oggetto sociale, l’attività svolta, nonché il settore nel quale la cooperativa produce o scambia beni e servizi di utilità sociale con indicazione dei beni e servizi prodotti o scambiati

Inserire le informazioni

Composizione della base sociale

Riportare la composizione della base sociale, suddivisa per tipologia di soci e per genere; in particolare indicare i soci lavoratori, i soci volontari, i soci persone giuridiche, i soci fruitori, i soci sovventori o finanziatori. Per le cooperative sociali di tipo B, indicare le persone svantaggiate socie della cooperativa inserite, distinte in base alla tipologia indicata all’art. 4 della legge n. 381/1991.

n. % n. % n. %

lavoratori 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

volontari 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

fruitori 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

sovventori 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

altri 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

totale persone fisiche 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

persone giuridiche 0 #DIV/0!

Totale soci 0 #DIV/0!

n. % n. % n. %

lavoratori 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

lavoratori svantaggiati 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

volontari 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

fruitori 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

sovventori 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

altri 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

totale persone fisiche 0 #DIV/0! 0 #DIV/0! 0 #DIV/0!

persone giuridiche 0 #DIV/0!

Totale soci 0 #DIV/0!

0

0

maschi femmine totale

Tipologia dei soci delle cooperative sociali

di tipo B

Tipologia dei soci delle cooperative sociali

di tipo A

maschi femmine totale

Tipologia dei soci dei consorzi totale%

cooperative sociali di tipo A 0 #DIV/0!

cooperative sociali di tipo B 0 #DIV/0!

consorzi di cooperative sociali 0 #DIV/0!

cooperative non sociali 0 #DIV/0!

consorzi di cooperative non sociali 0 #DIV/0!

persone giuridiche 0 #DIV/0!

altri 0 #DIV/0!

totale 0 #DIV/0!

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Allegato

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SEZIONE 3 – RELAZIONE DI MISSIONE La relazione di missione illustra in forma sintetica le finalità ultime per perseguire le quali

l’organizzazione esiste ed esprime il senso complessivo dell’azione della cooperativa. La “missione” rappresenta una particolare ed originale declinazione del sistema sociale scelto

dall’organizzazione e orienta l’azione dei singoli componenti, pertanto è fondamentale che: sia definita e formalizzata in modo chiaro; sia elaborata e condivisa dai soci; sia conosciuta e rispettata dai dipendenti; favorisca il consolidamento di una cultura d’impresa; indichi il posizionamento della cooperativa in relazione al territorio in cui opera.

La relazione di missione, in particolare, fornisce i tratti distintivi della cooperativa rispetto a: Finalità istituzionali perseguite in termini di cambiamento sociale atteso sul territorio di

riferimento (descrizione delle finalità istituzionali, ecc.) Inserire le informazioni

Valori di riferimento cui la cooperativa si ispira nel proprio agire Inserire le informazioni

Obiettivi e strategia di medio- lungo periodo (almeno 3 anni) perseguiti dall’impresa Inserire le informazioni

Obiettivi di esercizio annuali: risultati raggiunti nell’anno e analisi degli scostamenti rispetto alle

previsioni Inserire le informazioni

Valutazione dei risultati conseguiti con gli interventi e degli impatti prodotti negli ambiti

territoriali di riferimento Inserire le informazioni

Politiche di impresa sociale, indicando ciò che la cooperativa mette in atto per configurarsi

come impresa socialmente responsabile, con particolare riferimento a: principi per l’identità della cooperativa sociale indirizzi di strategia imprenditoriale presenti nell’eventuale codice etico: gestione democratica e

partecipata; parità di condizione tra soci; trasparenza gestionale; dimensione; territorialità; specializzazione e valorizzazione delle risorse umane; porta aperta e integrazione societaria di lavoratori retribuiti; volontari e fruitori; collaborazione e integrazione tra cooperative

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Indicazioni per la redazione del bilancio sociale Allegato alla DGR Regione Lombardia n. 5536/2007

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Inserire le informazioni

Ambito territoriale nel quale la cooperativa svolge la propria attività Inserire le informazioni

Storia della cooperativa, ripercorrendo in modo schematico le tappe fondamentali che hanno

caratterizzato la vita dell’impresa, contribuendo a delinearne il profilo, le finalità, i risultati e le evoluzioni. In particolare vanno riportate le motivazioni alla base della costituzione della cooperativa sociale, descrivendo le attività svolte nel corso degli anni e le eventuali modifiche intervenute

Inserire le informazioni

SEZIONE 4 –STRUTTURA DI GOVERNO DELLA COOPERATIVA Nella sezione si descrivono sinteticamente i processi decisionali e di controllo, facendo emergere

- attingendo ai documenti e ai verbali della cooperativa - il grado di partecipazione e di coinvolgimento nelle decisioni dei diversi livelli organizzativi in relazione a: Processi decisionali e di controllo, descrivendo le aree di attività, i livelli di responsabilità e le

relazioni tra le diverse aree; evidenziando le motivazioni delle scelte che hanno portato a determinare la struttura organizzativa; eventualmente integrando la descrizione con l’organigramma

Disposizioni contenute nello Statuto sulla composizione degli organi amministrativi e degli

organi di controllo Inserire le informazioni

Modalità seguite per la nomina degli amministratori e per il conferimento di eventuali deleghe

Inserire le informazioni - Esempio di organigramma

Assemblea dei soci

Area/servizi

Area/servizi

Area/servizi

Consiglio di amministrazione

Direzione Ufficio amministrat.

Gestione personale

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Allegato

48

Inserire le informazioni

Compensi, a qualunque titolo corrisposti, ad amministratori e a persone che ricoprono cariche

istituzionali, compresi i componenti degli organi di controllo, al netto dell’eventuale retribuzione di socio lavoratore

Inserire le informazioni

Relazione sulla vita associativa indicando il numero delle assemblee svolte nell’anno, il numero

dei soci partecipanti all’assemblea annuale di approvazione del bilancio e i temi trattati sui quali i soci sono stati coinvolti

Inserire le informazioni

SEZIONE 5 – I PORTATORI DI INTERESSI In questa sezione si rappresentano i diversi portatori di interessi specificando la natura delle

relazioni esistenti. Una delle caratteristiche della cooperativa sociale è la presenza contemporanea di più portatori

di interessi: tale caratteristica fa sì che l’attività della cooperativa sia influenzata o influenzi una pluralità di interlocutori, ciascuno con bisogni, aspettative, diritti, interessi diversi. Per tenere conto delle varie istanze che, con una diversa intensità, sono in grado di influenzare il perseguimento della missione, la cooperativa deve essere in grado di individuare i diversi interlocutori con i quali interagisce, evidenziando la natura della relazione che intrattiene con ciascuno e ricavandone, di conseguenza, le attese informative che influenzano direttamente i contenuti del bilancio di responsabilità sociale.

La rappresentazione può avvenire anche in forma schematica con una mappa mediante la quale illustrare i collegamenti fra visione e missione dell’organizzazione, strategie relative ed evidenze empiriche di rendicontazione (dati di contabilità economica e sociale).

Oltre all’eventuale rappresentazione grafica, in un’ottica di definizione delle strategie da perseguire e delle attese informative di ciascun portatore di interessi, nella sezione si riporteranno la natura della relazione che lega la cooperativa sociale a ciascun interlocutore, esplicitando le modalità di coinvolgimento dei diversi portatori di interesse (forme di coinvolgimento e di partecipazione dei lavoratori, dei beneficiari delle attività, dei portatori di interesse esterni, …).

In particolare le categorie di portatori di interessi possono essere divise tra soggetti interni all’organizzazione, coinvolti direttamente o capaci di influenzare i processi decisionali, e soggetti esterni alla cooperativa, vale a dire coloro che non sono direttamente coinvolti nei processi produttivi, ma sono in grado di condizionarli.

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Indicazioni per la redazione del bilancio sociale Allegato alla DGR Regione Lombardia n. 5536/2007

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Portatori di interessi interni: Organi direzionali Assemblea dei soci (organo di indirizzo delle politiche aziendali) consiglio di amministrazione della cooperativa presidente direttore della cooperativa collegio sindacale.

Inserire le informazioni

Base sociale soci lavoratori soci lavoratori svantaggiati(solo per le cooperative sociali di tipo B) soci volontari soci fruitori soci sovventori e/o soci finanziatori. Inserire le informazioni

Risorse umane lavoratori lavoratori svantaggiati volontari altri (stage, servizio civile, borse lavoro, ecc.). Inserire le informazioni

Fruitori utenti famiglie. Inserire le informazioni

Inserire le informazioni - Esempio di mappe

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Allegato

50

Portatori di interessi esterni, per i quali si deve specificare la natura del rapporto instaurato: Rete economica committenti/clienti fornitori finanziatori ordinari finanziatori di altra natura donatori altro. Inserire le informazioni

Rete territoriale istituzioni locali (Comune, Provincia, Regione, ASL, altri Enti pubblici, ecc.) altro. Inserire le informazioni

Rete di sistema altre cooperative sociali cooperative non sociali imprese non cooperative consorzi territoriali associazioni di volontariato altre associazioni altro. Inserire le informazioni

Tipologia della relazione con la cooperativa indicando se continuativa, occasionale, sporadica,

periodica, e distinguendo i portatori di interesse tra portatori di interessi primari e portatori di interessi secondari

Inserire le informazioni

Modalità di coinvolgimento e partecipazione, tenuto conto della natura della relazione Inserire le informazioni

SEZIONE 6 – RELAZIONE SOCIALE Evidenziare in che modo la cooperativa ha dato attuazione alla missione e ha concretamente

realizzato gli obiettivi e le finalità sociali.

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Indicazioni per la redazione del bilancio sociale Allegato alla DGR Regione Lombardia n. 5536/2007

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Nella relazione sociale si individuano e si rappresentano le azioni, le attività, i servizi messi in atto per soddisfare i bisogni, le attese, le aspettative dei diversi interlocutori.

La sezione si ricollega agli obiettivi e alle strategie indicati nella sezione 3 per misurarne il perseguimento, indicando in particolare: Evoluzione e cambiamenti della base sociale, riferiti ad ogni tipologia di soci. Particolare

attenzione deve essere posta al numero delle dimissioni, dei recessi o delle esclusioni

Inserire le informazioni

Attività e servizi sviluppati in relazione all’oggetto sociale; modalità di organizzazione e

realizzazione di ogni attività Inserire le informazioni

Personale occupato nelle diverse attività Inserire le informazioni

Informazioni sulla forza lavoro indicando la tipologia del rapporto di lavoro, con riferimento al

contratto applicato e distinguendo i compensi: dovuti ai lavoratori dipendenti con contratto di lavoro subordinato

Inserire le informazioni

corrisposti per prestazioni di lavoro non regolate da contratto di lavoro dipendente

(specificare)

Inserire le informazioni

Altre figure coinvolte nelle attività della cooperative (specificare) Inserire le informazioni

Relazione con il territorio descrivendo le modalità di rapporto con gli enti pubblici, con altre

organizzazioni del settore nonprofit e del settore profit, …..; Inserire le informazioni

Tipologia e numero di beneficiari, diretti ed indiretti, delle attività svolte, precisando per

ciascuna attività il numero dei fruitori ed i cambiamenti avvenuti negli anni.

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Allegato

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Per le cooperative di tipo B specificare il numero delle persone svantaggiate inserite. Utilizzare eventualmente gli schemi proposti per evidenziare le specificità delle cooperative di

tipo A e di tipo B

residenziale indicare con X

semi residenziale indicare con X

domiciliare indicare con X

Anziani e problematiche relative alla terza età

Disabili fisici psichici e sensoriali

Minori e giovani

Problematiche legate alla famiglia

Tossicodipendenti

Alcooldipendenti

Pazienti psichiatrici ed ex degenti in istituti psichiatrici

Sieropositivi / malati di AIDS

Detenuti ed ex detenuti Stranieri, in particolare di provenienza extracomunitariaGiovani in situazioni di disagio

Emarginazione in genere

Prevenzione della emarginazione e del disagio sociale

Educativa

Altro

totale 0

Ambito

Aree di intervento

numero utenti

Cooperativa sociale di tipo A

agricola

manutenz. Verde -orto-floro-vivaismo

industriale artiginale

servizi alle imprese

servizi pubblici commerciale altro

Disabili fisici psichici e sensoriali

Malati psichici o ex degenti in istituti psichiatrici

Tossicodipendenti - Alcoldipendenti

Minori

Detenuti

totale 0

Aree di attività (indicare con una X)

tipologia delle persone svantaggiate

numero inseriti

COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B

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Indicazioni per la redazione del bilancio sociale Allegato alla DGR Regione Lombardia n. 5536/2007

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SEZIONE 7 – ESAME DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA

Il bilancio sociale si pone come strumento in grado di presidiare tutte le dimensioni dell’agire dell’organizzazione. In tal senso si propone anche l’obiettivo di monitorare l’andamento della dimensione economica, che seppur strumentale rispetto al perseguimento delle finalità sociali, è in grado di influenzare direttamente o indirettamente il conseguimento della missione.

La relazione mette in evidenza le modalità attraverso le quali la cooperativa sociale produce utili e reperisce le eventuali risorse economiche aggiuntive e come queste vengono utilizzate per il perseguimento delle finalità tenuto conto degli obiettivi e delle strategie già precedentemente evidenziate. I dati, preferibilmente, dovrebbero essere comparabili su base pluriennale, evidenziando eventuali cambiamenti intervenuti e facendo emergere:

Ammontare e composizione del fatturato, indicando le voci che compongono il valore della

produzione (ricavi per vendite e prestazioni di servizi), i costi di produzione e gestione, gli elementi finanziari e gli ammortamenti che consentono di definire il valore aggiunto e potranno essere rappresentati utilizzando anche grafici e tabelle

Inserire le informazioni

Eventuali attività di raccolta fondi, illustrando le risorse reperite; i costi sostenuti per il

reperimento; e le attività cui sono state destinate le somme disponibili

Inserire le informazioni

Modalità di distribuzione della ricchezza prodotta a favore dei diversi portatori di interessi, in

linea con le finalità mutualistiche della cooperativa

Inserire le informazioni

Rischi, relazionando in merito ai rischi cui la cooperativa è potenzialmente esposta ed ai fattori

generali che possono compromettere il raggiungimento dei fini istituzionali

Inserire le informazioni

SEZIONE 8 – PROSPETTIVE FUTURE Prospettive di evoluzione finalizzate al processo di elaborazione del bilancio di responsabilità

sociale (anche in riferimento ai portatori di interesse).

Inserire le informazioni

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Allegato

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Nota: Le cooperative sociali maggiormente impegnate nella elaborazione del bilancio sociale e in grado di fornire informazioni particolarmente articolate ed esaustive, possono implementare la relazione sociale avvalendosi di indicatori più evoluti. In merito, a titolo esemplificativo, di seguito si forniscono alcuni suggerimenti. Sezione 1 – Premessa tappe del percorso attivato (es. formazione di un apposito gruppo di lavoro; costruzione di

momenti partecipati nell’ambito della cooperativa; specificazioni sulle modalità di coinvolgimento dei portatori di interessi esterni; …)

relazioni stabilite tra il percorso realizzato in funzione del bilancio sociale e gli strumenti di gestione (carta dei servizi; manuale della qualità; budget; controllo di gestione; sistemi di valutazione,…)

impegni assunti pubblicamente da coloro che detengono la responsabilità del governo della cooperativa

comunicazione del legale rappresentante in cui si motivano la scelta ed il percorso che hanno portato alla redazione del bilancio di responsabilità sociale

messa in atto di processi di coinvolgimento dei portatori di interesse anche relativamente alle attività di rendicontazione sociale.

Sezione 6 – Relazione sociale Consiglio di Amministrazione: numero di incontri del CdA nell’anno di riferimento, specificando argomenti trattati e

partecipanti eventuali partecipazioni di consiglieri a CdA o organi direzionali di altre cooperative, consorzi,

istituzioni, tavoli di lavoro, … numero di eventuali CdA allargati svolti nell’anno di riferimento (specificando se aperti a soci

della cooperativa, a soggetti esterni,…). Base sociale meccanismi di mutualità interna (formazione dirigenti, ristorno a favore dei soci, ….) composizione del capitale sociale per tipologia degli associati valore medio della quota sociale ammontare dell’eventuale prestito dei soci suddiviso per tipologia partecipazione a corsi specificatamente rivolti a soci di cooperativa sociale organizzati dalla

stessa cooperativa o da organizzazioni appartenenti alle stesse reti di riferimento eventuali prassi e modalità di ricambio cariche. Altre risorse umane risorse umane di cui la cooperativa si è avvalsa: numero, sesso, turn over (entrate e uscite)

nell’anno professionalità coinvolte modalità di gestione delle risorse umane della cooperativa: incentivi economici, formazione,

percorsi di crescita professionale e di carriera; assunzione di responsabilità eventuali strumenti di rilevazione/comunicazione sottoposti ai lavoratori (es: questionari,

interviste, …); esiti relativi; Volontari numero totale dei volontari della cooperativa numero delle persone volontarie entrate/uscite nell’anno tipologia delle attività svolte dai volontari numero di ore di lavoro effettuate dai volontari rapportate al totale; eventuali strumenti di rilevazione/comunicazione sottoposti ai volontari, (es: questionari,

interviste …); esiti relativi.

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Indicazioni per la redazione del bilancio sociale Allegato alla DGR Regione Lombardia n. 5536/2007

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Rete economica Principali soggetti finanziatori della cooperative e rapporti instaurati con essi: finanziatori ordinari altri finanziatori donatori di contributi a fondo perduto (eventuali politiche di raccolta fondi; eventuali

collaborazioni con soggetti diversi sviluppate sul piano locale; eventi appositamente realizzati; ...).

Rete territoriale eventuali forme di collaborazione con altre cooperative o istituzioni nella gestione di progetti

personalizzati di inserimento lavorativo (per le cooperative di tipo B) eventuali forme di collaborazione in caso di partecipazione a gare in territori in cui operano

altre cooperative, specificando oggetto e finalità. Eventuale adozione di un apposito codice etico ruolo riconosciuto da istituzioni locali alla cooperativa per il soddisfacimento di bisogni della

comunità (sussidiarietà); riferimenti ad eventuali documenti delle istituzioni in cui vengono valutati le realizzazioni, i risultati e/o gli impatti delle attività della cooperativa; partecipazioni a tavoli istituzionali, commissioni, piani di zona, legge n.328/2000; …

entità e tipologia di contratti in essere con le pubbliche amministrazioni, individuando in particolare le convenzioni ex art. 5 della legge n. 381/91.

Cooperative sociali di tipo A servizi offerti: risorse umane dedicate; utenti; risultati conseguiti (progetto educativo,

convenzioni, documenti di accreditamento, ...) eventuali strumenti di rilevazione/comunicazione sottoposti agli utenti (es: questionario,

interviste, ...); esiti relativi integrazione dei servizi con il territorio grado di partecipazione dei beneficiari alla progettazione e programmazione dei servizi servizi innovativi avviati modalità di analisi del fabbisogno modalità di rilevazione dell’efficacia dell’intervento.

Cooperative sociali di tipo B allocazioni esterne; percorsi di inclusione dei lavoratori svantaggiati nell’ambito della

cooperativa; eventuali abbandoni e/o interruzioni degli inserimenti progetti di inserimento lavorativo: modalità di realizzazione; persone specificatamente addette;

evoluzione degli inserimenti effettuati, … eventuali partecipazioni ad attività di verifica con i responsabili degli enti pubblici dei progetti

personalizzati di inserimento lavorativo eventuali modalità di informazione/consultazione/coinvolgimento delle persone svantaggiate

inserite in cooperativa modalità di rilevazione dell’efficacia degli inserimenti.

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5000

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15000

20000

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30000

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