L’inserimento lavorativo e le cooperative sociali: Quale ... · creazione di valore delle...
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E l i s a c h i a f
U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i B r e s c i a
S o c i a l i s – C e n t r o s t u d i i n i m p r e s e c o o p e r a t i v e , s o c i a l i e d e n t i n o n p r o f i t
L’inserimento lavorativo e le cooperative sociali:
Quale valore?
6 giugno 2014
AGENDA
• Introduzione
• Analisi quantitativa:
• Il modello di valutazione
• Il campione analizzato
• I risultati generali
• I risultati della cooperativa Sol.Eco
2 Elisa Chiaf - Università degli Studi di Brescia e Socialis
INTRODUZIONE (1)
La ricerca è frutto di un progetto pluriennale, il cui obiettivo è misurare la
creazione di valore delle cooperative sociali di tipo B sotto due aspetti:
• Il valore creato (inteso come risparmio generato) per le Amministrazioni
Pubbliche;
• Il valore sociale creato per i soggetti inseriti.
Tali due aspetti, di fondamentale importanza per misurare “l’efficienza”
dell’inserimento lavorativo, attualmente risultano poco indagati da
strumenti quali il bilancio d’esercizio e il bilancio sociale, seppure
quest’ultimo consideri aspetti più qualitativi rispetto al primo.
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INTRODUZIONE (2)
La ricerca non mira esclusivamente alla misurazione di tali effetti ma, nel primo
caso, alla creazione e consolidamento di uno strumento che consenta alle
cooperative sociali di tipo B di misurare, anno dopo anno, l’efficacia e gli effetti
che esse generano sui budget pubblici.
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Analisi quantitativa
Effetti sui budget pubblici
Creazione modello di
valutazione VALO.R.IS
Analisi qualitativa
Effetti sui soggetti inseriti
Utilizzo questionario elaborato
da Università Trento e
Rovereto, modificato secondo
peculiari esigenze
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AGENDA
• Introduzione
• Analisi quantitativa:
• Il modello di valutazione
• Il campione analizzato
• I risultati generali
• I risultati della cooperativa Sol.Eco
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ANALISI QUANTITATIVA
Valore creato per la P.A.
Necessità di metodi di misurazione:
• aziendali
• periodici
• fruibili dagli imprenditori sociali
• leggibili dagli Amministratori Pubblici
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Lacune
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IL MODELLO DI VALUTAZIONE
Il modello di valutazione (VALO.R.IS) si basa sull’analisi costi benefici.
Tale metodologia confronta quali costi e benefici derivano alla Pubblica
Amministrazione dall’esistenza di coop sociali di tipo B e dall’inserimento
lavorativo di soggetti svantaggiati nelle stesse.
Analisi costi benefici
Benefici per la P.A. Costi per la P.A.
Gettito IVA da attività degli svant. Contributi erogati alla coop.
Gettito IRPEF degli svant. Esenzioni fiscali ONLUS
Mancata assistenza socio-sanitaria Esenzione Oneri Contributivi svant.
Mancato versamento pensione I.C.
Mancato sostegno minimo vitale
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VALO.R.IS. (1)
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Il modello prevede:
•un calcolo di costi/benefici a livello aziendale,
•un calcolo di costi/benefici per singola tipologia di svantaggio.
Si sottolinea che, nel calcolo, sono state considerate le classi di
svantaggio previste dalla L 381/91:
•invalidità,
•disagio psichiatrico,
•dipendenze,
•misure alternative al carcere,
•minore età con disagio sociale.
In aggiunta, si è considerata la classe di soggetti non certificati, ma
“segnalati” dalle Amministrazioni Pubbliche per generico disagio
sociale, categoria che negli ultimi anni sta assumendo dimensioni
piuttosto rilevanti.
La pagina relativa alle tipologie di svantaggio
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La formula alla base di VALO.R.IS.
(IVA – CON – ESE) + Svantaggiato*ImP + RPA + (MVI – SPE – PDI) - COS + CP
(Costi-benefici aziendali) + (Costi-benefici per ogni svantaggiato inserito al lavoro)
• IVA: IVA creata dal lavoro del personale svantaggiato
• CON: Contributi erogati dalla P.A. alla cooperativa
• ESE: Esenzioni fiscali garantite alla cooperativa
• ImP: Imposte sul reddito persone fisiche
• RPA: Risparmio per posizioni alternative del soggetto svantaggiato
• MVI: Minimo reddito vitale
• SPE: Spese sostenute spontaneamente dalla cooperativa (mediciali, affitto, mensa, ecc.)
• PDI: Interruzione della pensione di invalidità
• COS: Esenzioni su contributi e oneri sociali
• CP: Contributi pubblici ottenuti per il singolo soggetto
VALO.R.IS. (2)
Il calcolo non è generico o approssimativo, ma:
•viene effettuato persona per persona;
•considera l’anno trascorso, quindi con dati certi, a consuntivo;
•prende spunto da:
• dati di bilancio, ad esercizio ormai chiuso;
• dati della gestione risorse umane e da documenti quali CUD, ecc. (ore
lavorate, stipendio percepito, Irpef versata);
• valutazioni della situazione e dei bisogni socio-sanitari ed assistenziali
effettuati dai responsabili sociali (coloro che si occupano del percorso di
riabilitazione ed inserimento del soggetto svantaggiato)
Il calcolo è prudenziale: in ogni caso di “scelta tra alternative”, la
valutazione è a favore della soluzione meno onerosa per
l’Amministrazione Pubblica.
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VALO.R.IS. (3)
Il metodo VALO.R.IS. è stato creato tramite:
•Analisi della letteratura nazionale ed internazionale esistente in materia;
•Colloqui ed interviste con imprenditori sociali;
•Colloqui ed interviste con responsabili pubblici dell’inserimento lavorativo (Assistenti sociali, Responsabile NIL Brescia, Responsabile ASL Brescia settore disabilità, ecc.)
Il modello è stato sviluppato da Elisa Chiaf all’interno del testo "Le imprese sociali di inserimento lavorativo e la creazione di valore: modelli di valutazione", Università Cattolica del Sacro Cuore, tesi di dottorato XXII ciclo, a.a. 2008/09, Milano.
Archivio DOCTA http://tesionline.unicatt.it/handle/10280/752
Quest'opera è stata rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.5 Italy.
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IL CAMPIONE ANALIZZATO
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La ricerca si basa sull’analisi di 29 cooperative sociali della provincia di Brescia, tra le più rilevanti a livello nazionale in tema di inserimento lavorativo. Le 29 imprese corrispondono al 27,35% del totale cooperative sociali di tipo B bresciane iscritte all’albo regionale al 31.12.2010.
In totale, sono stati analizzati 746 casi di soggetti svantaggiati, inseriti nel corso del 2010 nelle suddette imprese. Tra essi:
•410 persone con invalidità;
•90 persone con disagio psichiatrico;
•119 persone con problemi di dipendenze;
•13 persone in misure alternative al carcere;
•8 minori in età lavorativa con disagio sociale;
•106 soggetti con un generico disagio sociale non certificato.
Escludendo questi ultimi, si tratta del 59% del tot. svantaggiati inseriti nelle coop sociali di tipo B bresciane e del 15% del tot. svantaggiati inseriti nelle coop sociali di tipo B lombarde.
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Le imprese considerate nell’analisi
1. Aesse
2. Cauto
3. Cerro Torre
4. Città Solidale
5. Clarabella
6. Cooperativa Sociale Palazzolese
7. Don Bosco
8. Fraternità Agricola
9. Fraternità Ambienti
10. Fraternità Comunicazione
11. Fraternità Ecologia
12. Fraternità Edile
13. Fraternità Impianti
14. Fraternità Motori
15. Fraternità Risorse
16. Fraternità Sebino
17. Fraternità Servizi
18. Fraternità Sistemi
19. Fraternità Verde
20. GF Consulting
21. Il Gelso
22. Isparo
23. La Bottega Informatica
24. La Fiaccolata
25. La Fontana
26. La Nuvola Lavoro
27. Selene
28. Sesamo
29. Sol.Eco
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I RISULTATI (1)
In totale, le 29 cooperative analizzate, nel 2010 hanno creato un valore
economico per la Pubblica Amministrazione di
€ 3.139.907,76
Tale valore, suddiviso per i 746 soggetti inseriti, dà un valore annuo medio, per
singolo soggetto inserito, di
€ 4.208,99
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Tot. benefici creati per P.A. Tot. costi creati per P.A.
leggibili come:
Tot. risparmi
generati/spese evitate alla
P.A.
Tot. contributi/Esenzioni
ricevute dalla P.A. Differenza
€ 7.082.052,15 € 3.942.144,39 € 3.139.907,76
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I RISULTATI (2)
Il valore creato totale (€ 3.139.907,76), suddiviso nelle singole classi di
svantaggio, permette di calcolare il valore medio per tipologia di svantaggio. Il
valore medio creato per l’inserimento di un soggetto:
•con invalidità è di € 4.689;
•con disagio psichiatrico è € 5.346;
•con problemi di dipendenze è € 3.034;
•in misure alternative al carcere è € 9.918;
•in minore età, con disagio sociale è € 1.281;
•con disagio sociale non certificato è € 5.931.
Nella pagina che segue, il dettaglio dei risultati. Il valore “aziendale”, che risulta
negativo, è dato dalla differenza tra “IVA creata – contributi ricevuti a livello
aziendale ed esenzioni fiscali ottenute”.
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I RISULTATI (3)
N. inseriti Valore creato Valore per classe
di svantaggio
Azienda -€ 392.685,93
Invalidi 410 € 1.922.549,92 € 4.689,15
Psichiatria 90 € 481.135,65 € 5.345,95
Dipendenze 119 € 360.995,87 € 3.033,58
Carcere 13 € 128.940,64 € 9.918,51
Minori 8 € 10.246,96 € 1.280,87
Non certificati 106 € 628.724,66 € 5.931,36
Totale € 3.139.907,76
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I RISULTATI (4)
I benefici sono stati suddivisi tra livello Statale, Regionale e Comunale.
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IVA Irpef
Tariffe servizi e
reddito minimo
Pensione
invalidità Totale benefici
Benefici a Stato € 1.243.687,29 € 668.129,47 € 281.124,02 € 136.300,10 € 2.329.240,88
Benefici a
Regione € 33.406,47 € 1.290.812,02 € 1.324.218,50
Benefici a
Comune € 5.809,82 € 3.422.782,96 € 3.428.592,78
Totale Benefici € 1.243.687,29 € 707.345,77 € 4.994.719,00 € 136.300,10 € 7.082.052,15
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ALCUNE PROIEZIONI (1)
Tenendo in considerazione il valore medio creato per singolo soggetto (€
4.208,99) e utilizzando i dati degli inserimenti al 31.12.2009, si possono
ipotizzare le seguenti valutazioni.
La cooperazione di inserimento lavorativo ha generato un risparmio economico a
favore della P.A.:
•di € 5.294.909 in tutta la provincia di Brescia;
•di € 20.817.664 in Regione Lombardia.
Ovviamente tali valori sono proiezioni della media ottenuta dalle 29 imprese
analizzate, ma la significatività del dato deriva dalla rappresentatività del
campione, soprattutto a livello provinciale.
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ALCUNE PROIEZIONI (2)
Se si considerano le singole classi di svantaggio e il numero degli inseriti al
31.12.2009 in Provincia di Brescia e in Regione Lombardia, si hanno i seguenti
risultati.
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Numero inseriti
a Bs Valore creato a BS
Numero inseriti in
Regione Lombardia
Valore creato in
Regione Lombardia
Invalidi 724 € 3.394.944,60 3.018 € 14.151.854,70
Psichiatria 238 € 1.272.336,10 793 € 4.239.338,35
Dipendenze 241 € 731.092,78 725 € 2.199.345,50
Carcere 49 € 486.006,99 385 € 3.818.626,35
Minori 6 € 7.685,22 25 € 32.021,75
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