La rete territoriale pratese di contrasto alla violenza ... · Cosa ci dicono i dati Istat Indagine...

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La rete territoriale pratese di contrasto alla violenza intrafamiliare: dati a confronto Daniela Bagattini Luca Caterino Prato, 24 maggio 2016

Transcript of La rete territoriale pratese di contrasto alla violenza ... · Cosa ci dicono i dati Istat Indagine...

La rete territoriale

pratese di contrasto

alla violenza

intrafamiliare:

dati a confronto

Daniela Bagattini

Luca Caterino

Prato,

24 maggio 2016

Indice

• Cosa ci dicono i dati Istat (indagine

campionaria 2015)

• Dai dati Istat alle stime su Prato

• I dati del Consultorio e del Codice

Rosa

• I dati del Centro La Nara

• Il percorso della donna all’interno

della rete

• Conclusioni e spunti di riflessione

2

6 milioni 788 mila donne

hanno subìto nel corso della propria vita una

qualche forma di violenza fisica o sessuale

Il 20,2% ha subìto violenza fisica,

il 21% violenza sessuale,

il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale (stupri e tentati stupri).

652mila le donne che hanno subìto stupri e

746mila le vittime di tentati stupri

il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni

Cosa ci dicono i dati Istat Indagine campionaria

La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia (2015)

3

Cosa ci dicono i dati Istat Indagine campionaria

La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia (2015)

Cosa è cambiato dal 2006?

Negli ultimi 5 anni le violenze fisiche o sessuali sono passate dal 13,3%

all'11,3%, rispetto ai 5 anni precedenti l’indagine del 2006. Ciò è frutto di una

maggiore informazione, del lavoro sul campo, ma soprattutto di una migliore

capacità delle donne di uscire dalle relazioni violente o di prevenirle, grazie

anche ad una maggiore consapevolezza.

Più spesso le donne considerano la violenza subìta un reato (dal 14,3% al 29,6%

per la violenza da partner) e la denunciano di più alle forze dell'ordine (dal 6,7%

all'11,8%). Più spesso ne parlano con qualcuno (dal 67,8% al 75,9%) e cercano

aiuto presso i servizi specializzati, centri antiviolenza, sportelli (dal 2,4% al

4,9%). La stessa situazione si riscontra per le violenze subìte da non partner.

4

Caratteristiche della violenza

(da partner o ex partner)

Totale

Totale Fisica Sessuale

di cui Stupro

o tentato

stupro

Ha riportato ferite 38,2 42,6 44,3 37,8

Ha avuto paura che la sua vita fosse in

pericolo 36,3 46,7 47,4 36,1

L'episodio è stato molto grave 43,9 56,6 59,4 44,7

L'episodio è stato abbastanza grave 32,3 26,5 23,3 31,9

Considera l'episodio che ha subìto: un

reato 34,7 51,9 54,1 35,4

Considera l'episodio che ha subìto:

qualcosa di sbagliato ma non un reato 44,1 34,4 32,4 44,0

Considera l'episodio che ha subìto:

solamente qualcosa che è accaduto 20,0 12,5 12,2 19,4

Ne ha parlato con qualcuno 71,7 59,2 57,7 70,4

Non ha parlato con nessuno 26,9 39,2 41,5 28,1

Ha denunciato 12,5 16,0 17,5 12,3

Si rivolgono ai centri antiviolenza 3,6 7,1 8,0 3,4

Donne dai

16 ai 70

anni che

hanno

subìto

violenza da

un uomo

Anno 2014

(per 100

vittime)

Cosa ci dicono i dati Istat Indagine campionaria

La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia (2015)

Alcune stime per Prato sui dati Istat

In Toscana la quota di donne

tra 16 e 70 anni che dichiara

di aver subito violenze negli

ultimi 12 mesi è del 4,2%

Da partner o ex partner (1,1%)

Da non partner (3,2%)

…e Prato?

Si stima che quasi 3.800 donne potrebbero aver subito violenze

fisiche o sessuali,

di cui 987 da partner o ex partner e 2.870 da altre figure

Solo il 7,9% delle donne denuncia la violenza subita

6

Consultorio e Codice Rosa

7

15 donne hanno effettuato

l’accesso al Consultorio per

maltrattamento/abuso

11 straniere e

4 italiane

Sono donne molto

giovani: 10 su 15

hanno meno di 30 anni

Violenza riferita (n. casi)

• Fisica: 8

• Psicologica: 5

• Sessuale: 3

• Stalking 1

In 10 casi la donna si era già rivolta al Consultorio

per ALTRI SERVIZI

In 9 casi la donna si è rivolta per la prima volta al

Consultorio per problemi di maltrattamento e

abuso; negli altri 6 casi si tratta di accessi ripetuti

In 13 casi su 15 la violenza avviene in

famiglia (in 11 casi da parte del marito,

compagno o dell’ex)

Consultorio, il profilo della donna

8

Consultorio

Procura della

Repubblica

Forze dell’Ordine

Servizi Sociali

Pronto Soccorso

Tribunale dei minorenni

7 invii

In 2 casi la donna si è rifiutata di

sporgere denuncia

Il Consultorio all’interno della rete

9

2010 Progetto

sperimentale ASL

Grosseto

2011 Firma

Protocollo di intesa Regione

Procura generale della Repubblica di

Firenze

2012 Estensione

Codice Rosa ASL Arezzo

Lucca, Prato, Viareggio

2013 Estensione

Codice Rosa ASL Pisa, Livorno,

Empoli, AOU Careggi, AOU

Mayer

2014 Estensione Codice Rosa ASL Massa Carrara, Pistoia, Siena, Firenze, AOU Pisana e

Senese

COPERTURA DELL'INTERO TERRITORIO

TOSCANO

L’estensione a tutte le Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione avviene in un processo a tappe,

che si è concluso nel gennaio 2014. L’esperienza toscana ha ispirato il progetto speciale nazionale

Codice Rosa bianca, promosso nel 2014 dalla FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e

Ospedaliere), che vede come capofila la Toscana, attraverso l’Azienda USL di Grosseto.

Il Codice Rosa

Il Codice Rosa “identifica un percorso di accesso al Pronto Soccorso riservato a tutte le

vittime di violenze che, a causa di particolari condizioni di fragilità, più facilmente

possono diventare vittime di violenze e discriminazioni sessuali: donne, uomini, adulti e

minori che hanno subito maltrattamenti e abusi”

10

Nel 2015, 22 accessi di donne al mese

al Pronto Soccorso di Prato per

maltrattamenti e abusi

226 267 264

18

24 5

2013 2014 2015

minori

donne

Codice Rosa, gli accessi

11

12 10 11 10

2 4

49

15 18

9

2 3 1

48

18>29 30>39 40>49 50>59 60>69 70+ Totale

Italiane

Straniere

Nel corso del 2015, sono state 97 le donne che si sono rivolte

al Pronto Soccorso di Prato per il Codice Rosa

2,7 accessi/donna (solo maggiorenni)

3,2 accessi/donna (italiane)

2,3 accessi/donna (straniere)

Tra le italiane, 1 donna

su 4 ha meno di 30 anni

Tra le straniere, il 69%

ha un’età compresa tra

18 e 39 anni

Codice Rosa, le donne

12

Alcune stime per Prato sui dati Istat

In Toscana la quota di donne

tra 16 e 70 anni che dichiara

di aver subito violenze negli

ultimi 12 mesi è del 4,2%

Da partner o ex partner (1,1%)

Da non partner (3,2%)

…e Prato? Quasi 3.800 donne hanno subito violenze fisiche o sessuali,

di cui 987 da partner o ex partner e 2.870 da altre figure

Per le violenze da partner o ex partner,

il 12,3% denuncia la violenza subita, in

percentuale superiore per gli abusi

sessuali. A Prato circa 10 denunce al

mese (oltre 120/anno).

Per le violenze da non partner, solo il 6%

denuncia la violenza subita, in

percentuale minore per gli abusi

sessuali. A Prato circa 14 denunce al

mese (oltre 170/anno)

Il 3,4% si rivolge a un Centro Antiviolenza (3,2% italiane;

6,4% straniere)

L’1% si rivolge a un Centro Antiviolenza (0,8% italiane;

3,3% straniere) 13

Alcune stime per Prato sui dati Istat

Secondo le stime Istat, in un territorio come quello

della provincia di Prato le donne che, in un anno,

si rivolgerebbero a un Centro antiviolenza sono

circa 60, di cui 34 per violenze da partner o ex

In realtà…

Nel 2015 si contano 380 donne* in carico al

Centro La Nara, di cui 245 al primo accesso

Il 62% delle donne ha subito violenza dal partner

e il 17,4% dall’ex partner

In teoria…

* di cui 39 con data primo accesso antecedente all’adozione dell’applicativo web regionale

14

L’emersione dalla violenza dipende da

molteplici fattori: psicologici, culturali,

economici, sociali…

Uno di questi è certamente la presenza

di centri antiviolenza fortemente radicati

e riconosciuti nel territorio.

15

I dati del Centro La Nara

1.215 donne prese in carico

tra il 2011 e il 2015

= 13,6 ogni 1.000 donne

tra i 15 e i 69 anni residenti

nella provincia di Prato

16

I dati del Centro La Nara

Le donne che negli ultimi cinque anni* (dal 1° gennaio

2011 al 31 dicembre 2015) si sono rivolte al Centro

Antiviolenza “La Nara” di Prato sono 1.215, con una

media di 243 nuove utenti ogni anno (e un valore massimo di

301 nuove utenti nel 2013).

* Donne che si sono rivolte per la prima volta al Centro; non sono conteggiate le

donne con data di primo accesso antecedente al 1° gennaio 2011.

196

235

301

258

225

2011 2012 2013 2014 2015

Nuove donne che si sono rivolte a La Nara dal 2011 al 2015

17

I dati del Centro La Nara

70,9

29,1

Italiane Straniere

14,2

25,7

29,4

19,9

10,9

32,9

39,8

21,1

5,3

1,0

<29 anni 30 - 39 40 - 49 50 - 59 > 60 anni

Italiane

Straniere

Le italiane rappresentano il

70,9% del totale delle donne

che si sono rivolte ai Centri, le

straniere il restante 29,1%.

Il 32,9% delle straniere ha fino a

29 anni e solo il 27,4% ha più di

40 anni. Tra le italiane la fascia

di età più rappresentata è quella

tra 40 e 49 anni (29,4%).

Cittadinanza

Classi di età e

cittadinanza

18

I dati del Centro La Nara

La violenza di genere è un fenomeno

multidimensionale e trasversale, che

interessa ogni strato sociale, economico e

culturale.

31,9

46,2

15,5

3,7 2,7

Nubile

Coniugata

Separata

Divorziata

Vedova

1,2

6,6

38,1

38,9

11,1

4,1

Nessuno

Licenza elementare

Media inferiore

Media superiore

Laurea

Altro

50,7

2,0

31,4

5,7

4,2 5,9

Occupata

Lavoro saltuario

Non occupata

Studentessa

Casalinga

Pensionata

Operaie, impiegate,

libere professioniste… Condizione professionale

Stato civile

Titolo di studio

19

I dati del Centro La Nara

Circa una donna su cinque (il 19,4%) presa in

carico dal Centro La Nara è residente fuori

provincia (in valori assoluti 235 donne in 5 anni)

80,6

4,8

5,7 8,9

Prato

Firenze

Pistoia

Altre province

Negli stessi anni, 91 donne pratesi si sono indirizzate verso centri antiviolenza

diversi da La Nara. In Toscana, la percentuale di donne prese in carico da centri

antiviolenza con sede in una provincia diversa da quella di residenza è pari al 14,5%.

Prossimità territoriale (es. Montale-

Montemurlo), vicinanza a luoghi di

lavoro, etc…

Provincia di residenza

I dati del Centro La Nara La violenza rilevata più frequentemente è quella

psicologica (84,5%), seguita da quella fisica (65,5%). Le

donne straniere sono, in proporzione, più spesso oggetto di

violenza fisica (78,1% vs. 60,5% italiane) ed economica

(32,9% vs. 26,8). Rispetto ai valori medi regionali (15,2%) a

Prato risultano meno donne vittime di stalking (9,6%).

84,5

65,5

28,4

10,3

9,6

1,7

0,4

Psicologica

Fisica

Economica

Sessuale

Stalking

Molestie sessuali

Mobbing

Il 70,5% delle donne dichiara di essere vittima di più

tipi di violenza.

Violenza riferita

21

I dati del Centro La Nara

0,4

0,5

1,1

1,1

3,4

3,5

3,7

4,0

4,1

4,4

7,5

8,5

15,3

42,8

Datore di lavoro

Collega

Madre

Sconosciuto

Partner non convivente

Padre

Ex partner non convivente

Altro parente

Figlio/a

Conoscente

Ex partner convivente

Ex coniuge

Partner convivente

Coniuge

E’ il partner (61,5%) il principale artefice della violenza, in

modo particolare per le donne straniere (76,7%). Nel 19,7%

dei casi l’aggressore è invece l’ex-partner, nel 9,2% un parente

e nel 5,3% un conoscente. Solo nell’1,1% l’aggressore è

uno sconosciuto.

* Il totale non è pari a 100% poiché gli aggressori possono essere più di uno

Relazione che intercorre tra aggressore e vittima

22

Le donne che si rivolgono al Centro chiedono soprattutto informazioni

(63,2%), consulenza legale (17,7%) e ascolto (15,6%).

Si conferma il dato di una maggior richiesta di protezione da parte delle

donne straniere (18,7% vs. 5,8%).

I dati del Centro La Nara

0,0

1,8

1,8

9,3

15,6

17,7

63,2

assistenza sanitaria

assistenza psicologica

assistenza nelle procedure relative al sostegno

protezione

ascolto

consulenza legale

informazioni

I servizi richiesti dalle donne in carico al Centro La Nara nell’anno 2015

23

La violenza assistita

55,0%

75,4%

69,6%

18-29

30-39

40-49

Tra le donne 30-49enni che si sono rivolte al Centro dopo

essere state vittime di violenza da parte del partner, il 72,6%

ha uno o più figli che assistono al maltrattamento.

Indagine sulla Sicurezza delle donne (ISTAT, 2015)

E’ in aumento il numero di violenze domestiche a cui sono esposti i figli: dal 60,3%

del 2006 la percentuale passa al 65,2%. Il dato è calcolato sulle donne che dichiarano di

aver subito violenza da parte del partner e che dichiarano di avere figli

Rischio trasmissione intergenerazionale del fenomeno:

i dati Istat evidenziano la relazione esplicita tra

vittimizzazione vissuta e/o assistita da piccoli e

comportamento violento

Presenza di figli coinvolti nei casi di donne vittime di violenza domestica

24

La propensione alla denuncia Indagine sulla Sicurezza delle donne (ISTAT, 2015)

Alla maggiore capacità delle donne di uscire dalle relazione violente o di prevenirle si

affianca anche una maggiore consapevolezza della violenza subita. Aumenta infatti

dal 6,7% all’11,8% la percentuale di donne che hanno sporto denuncia contro

partner o ex-partner per le violenza subite negli ultimi cinque anni.

31,8

2,1

66,1

Ha sporto denuncia

Denuncia ritirata

Non ha sporto denuncia

Donne vittime di violenza da parte del partner o

dell’ex-partner e propensione alla denuncia

Tra le donne in carico al Centro, vittime di violenza da parte del partner o

dell’ex-partner, il 31,8% ha sporto denuncia. La propensione alla denuncia è direttamente correlata alla presenza di figli coinvolti

nella violenza e inversamente proporzionale alla “vicinanza” in termini di legame intimo-

affettivo tra vittima e aggressore, variabile che condiziona l’atteggiamento delle donne

ancor più della gravità fisica dell’atto: molto diversa la percentuale di donne che

denuncia il partner (28%) da quella che denuncia l’ex partner (45%) 25

Donne in carico nel 2015 al Centro La Nara

Le donne seguite nel corso del 2015 dal Centro

antiviolenza La Nara di Prato sono 380, di cui 39 con data di

primo accesso antecedente all’adozione dell’applicativo web regionale

(1° luglio 2010).

39

10 17 22 37

160

2 2 1 7 18

65

Precedentea 1/7/2010

2010 2011 2012 2013 2014 2015

italiane straniere

Donne seguite nel corso del 2015 dal Centro La Nara

per data di primo accesso

72,6% 27,4%

Le 225 nuove utenti

prese in carico nel

2015 rappresentano

il 59,2% delle donne

seguite nel corso

dell’anno dalle

operatrici del Centro.

26

Il percorso della donna

all’interno della rete

27

delle donne seguite da La Nara nel corso

del 2015 (informazione disponibile per 325 donne)

è passato da un altro servizio prima di rivolgersi a La Nara

Complessivamente la percentuale di donne che si è rivolta ad almeno un

altro servizio è pressoché identica tra italiane e straniere (79,6% italiane,

80,9% straniere). Cambiano però i servizi a cui si sono rivolte

94

40

73

2334

23

Italiane Straniere Italiane Straniere Italiane Straniere

Forze dell'ordine Servizi sociali Codice Rosa/Pronto Soccorso

La maggior parte delle donne che si è rivolta ad un altro servizio è passata dalle forze

dell’ordine: 38% delle italiane e 43% delle straniere. Quasi identica la proporzione di donne

che si è rivolta ai servizi sociali: 29% per le italiane, 29,7% per le straniere. Maggiore invece

la proporzione di donne straniere passate dal Codice Rosa, rispetto alle italiane

Ma da soli i singoli dati dicono poco. Prato ormai da anni ha un

protocollo e una rete antiviolenza. E’ utile allora vedere a quali e

quanti servizi ha avuto accesso una donna, perché quasi la metà

delle donne (114) è passata da almeno due servizi

39 ....

.... 30

19 FF.OO.

PS/CR

Servizi

sociali

Un terzo delle donne seguite nel 2015,

prima di rivolgersi a La Nara è passata da

almeno 2 “servizi”

29

… e gli altri servizi?

Per la variabile relativa alla segnalazione e per quella

sui servizi a cui la donna si è rivolta in precedenza,

molti sono i casi in cui compare il campo “altro”

E’ quindi utile capire quali soggetti “non codificati”

sono parte significativa del percorso delle donne che

si rivolgono a La Nara

30

Gli altri servizi*

50 Avvocati

44 Psicologi e psichiatri

16 Terzo settore (associazioni,

Caritas, sindacati…)

12 Altri centri antiviolenza/ 1522

21 Tribunale

11 ASL (MMG, Psichiatria, Sert…)

6 Scuola

Professionisti privati 82 donne (di cui 12 si sono rivolte sia a avvocato che a

psicologo/psichiatra)

Terzo settore

Tribunale

Altro servizio pubblico

*Domanda a risposta multipla

31

Segnalazione diretta

Sono troppo poche le donne segnalate direttamente

a fronte di quelle che si sono rivolte ai servizi?

L’uscita dalla spirale della violenza necessita di

un’interiorizzazione da parte della donna, della presa di

coscienza di quello che sta subendo: fare il percorso

“con le proprie gambe” è dunque un elemento

importante che potrebbe condizionare l’esito

In alcuni casi il passaggio della donna da un servizio si

trasforma in una segnalazione diretta a La Nara

75%

25%

Italiana

Diretto

Segnalazioneda altri

49%

51%

Straniera

32

Chi segnala? Rete familiare - amicale 40

Servizio sociale 28

Forze dell’ordine 12

Terzo settore 7

Pronto Soccorso- Codice Rosa 7

Altri centri antiviolenza 6

Asl 3

Scuola 2

Consultorio 1

Avvocato 1

Numero donne in carico a La Nara nel 2015

segnalate al Centro da:

Precedentemente, avevamo

visto quante donne sono

passate da un altro servizio

prima di rivolgersi a La Nara:

134

96

57

50

44

21

Forze dell'ordine

Servizi sociali

Codice Rosa/Pronto Soccorso

Avvocato

Psicologo

Tribunale

Ne consegue che… non

necessariamente se una

donna si rivolge a un

servizio, questo la segnala

Processo complesso,

autodeterminazione della

donna… 33

Alcune riflessioni sulla relazione

tra tipo di accesso e tipo di percorso

Mediamente la rinuncia al servizio è simile tra le donne

che hanno avuto un accesso diretto e tra quelle che sono

state segnalate (6,1% versus 6,4%)

Esistono però delle differenze rispetto al soggetto

segnalante: si riscontra un basso tasso di abbandono per

le donne segnalate dalle forze dell’ordine e pronto

soccorso (che hanno tutte iniziato un percorso presso il

centro) e dai servizi sociali (3,6%), mentre più alto è il

tasso di abbandono delle donne segnalate dal terzo

settore (14,3%)

Per quelle segnalate da una rete amicale o familiare, un

7,5% rinuncia, una quota identica viene inviata ad altri

servizi

Questi numeri tengono conto delle donne seguite nel 2015,

indipendentemente dall’anno in cui sono arrivate per la

prima volta al Centro 34

Considerando tutto il periodo per cui sono presenti i dati,

vediamo che le percentuali di donne segnalate da Pronto

Soccorso/ Codice Rosa e Servizi sociali che rinunciano sono

sensibilmente diminuite.

Inoltre calano anche le donne segnalate dai tre attori

considerati che iniziano percorsi con altre strutture ma non con

il Centro.

Anno

primo accesso

Tipo di accesso/

segnalazione

2010-2014 2015

% di donne che

rinunciano ad

essere seguite

% di donne

inviate

direttamente

ad altri servizi

% di donne che

rinunciano ad

essere seguite

% di donne

inviate

direttamente ad

altri servizi

Rete amicale - familiare 6,3% 8,7% 9,4% 9,4%

Terzo settore 4,2% 16,7% 33,3% 33,3%

Pronto Soccorso/Codice Rosa 9,1% 6,8% 0,0% 0,0%

Servizi Sociali 7,7% 26,4% 5,9% 5,9%

Forze dell’ordine 0,0% 11,1% 0,0% 0,0%

Accesso diretto 4,6% 14,1% 9,1% 7,1%

Le donne si rivolgono a soggetti istituzionali sono più motivate e consapevoli del tipo di percorso di uscita, rispetto a quelle segnalate da reti informali o dal terzo settore

Nel corso degli anni è migliorata la capacità da parte dei servizi che da anni fanno parte della rete, di riconoscere e rispondere alle richieste delle donne. non si spingono tutte le donne ad andare al Centro, ma si cerca di capire quanto queste siano intenzionate ad effettuare un percorso

Secondo i dati del VII Rapporto dell’Osservatorio

Sociale Regionale, Prato è tra le province con la minore

percentuale di denunce ritirate nel complessivo (media

regionale 2010-2015 I semestre: 2,2%; Prato: 1,8%).

Il punto è però controverso: si sta assistendo ad un

aumento generale delle denunce ritirate, che

coinvolge anche Prato (tra il 2014 e il 2015 la

percentuale regionale è salita al 3,7% (Prato 3,4%).

Per la provincia di Prato il dato sembra però calare nel

secondo semestre del 2015.

Due possibili fattori:

36

Le donne che arrivano al Centro La Nara:

l’esito del percorso

Il primo step: la maggior parte delle donne decide di intraprendere un

percorso con il Centro antiviolenza La Nara …e dopo???

Nessun esito 6,3%

Solo informazioni

2,4%

Seguite solo da altri servizi

6,9%

Seguite dal Centro insieme ad altri servizi

2,7%

Seguite dal Centro 81,7%

37

Quanti i casi seguiti insieme?

Quante donne seguite

complessivamente nel 2015

dai tre servizi?

Consultorio

Codice Rosa

Centro Antiviolenza La Nara

38

Si tratta di una stima,

effettuata grazie a:

Collaborazione dei soggetti coinvolti

Protocolli di collaborazione e scambio dati

su casi comuni

Utilizzo di più fonti di dati

Confronto qualitativo

Quante donne sono state seguite da

tre dei nodi della rete antiviolenza di

Prato nel 2015?

39

stima dei casi seguiti da

• Consultorio

• Codice Rosa

• Centro La Nara

Per tre quarti di queste donne l’aggressore

è il partner o l’ex partner

Proiezione utilizzando Istat 2015 (dati 2014): a Prato 987

donne hanno subito violenza dal partner o ex nei 12

mesi precedenti

Quante donne sono state seguite da

tre dei nodi della rete antiviolenza di

Prato nel 2015?

40

I casi comuni.

Alcuni spunti di riflessione

Consultorio

Dal 2011 al 2015 si registrano 85 contatti tra

Consultorio e Centro antiviolenza La Nara.

I contatti avvengono soprattutto in fase di percorso

e, quindi, non sono registrati nel database del Centro

La Nara, che inserisce le informazioni durante i primi

contatti

Che tipo di utenti si rivolgono come

primo accesso al Consultorio?

Quale il loro percorso?

41

I casi comuni.

Alcuni spunti di riflessione

Codice Rosa

26 utenti del Codice Rosa (fonte dati Codice Rosa) sono state nel 2015 anche al Centro antiviolenza LaNara. 12 di queste non lo hanno dichiarato in fase di primo accesso: il passaggio al Codice Rosa è successivo all’arrivo al Centro?

Che tipo di utenti si rivolgono come primo accesso al Codice Rosa? Quale il loro percorso? Molti sono i casi delle utenti 2015 del Centro La Nara che si sono rivolte sia al Codice Rosa che alle Forze dell’ordine 42

I casi comuni.

Alcuni spunti di riflessione

Codice Rosa

Tra le 57 donne che dichiarano al Centro La Nara che si sono rivolte al Codice Rosa, 35 non sono passate dal servizio nel 2015. Un segnale positivo? L’inizio di un percorso che ha visto la collaborazione dei due attori ha segnato una diminuzione delle violenze fisiche?

Che tipo di utenti si rivolgono come primo

accesso al Codice Rosa? Quale il loro

percorso? Molti sono i casi delle utenti 2015

del Centro La Nara che si sono rivolte sia al

Codice Rosa che alle Forze dell’ordine 43

Perché è importante parlare dei percorsi?

Monitorare le modalità di accesso e i rapporti tra i soggetti della rete è importante per rendere i percorsi più efficienti.

Analizzare i dati nel corso del tempo per registrare nuove tendenze e nuovi bisogni

Ci sono 8 casi di donne arrivate al Centro su

segnalazione diretta della figlia: sono tutti casi

recenti.

Possibili interpretazioni:

Lavoro nelle scuole

Esiti a lungo termine del progetto Percorsi di

libertà

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Alcuni spunti di riflessione

Una diversa lettura dei dati monitorati a livello regionale, con la collaborazione attiva dei soggetti interessati (Centro antiviolenza, Codice Rosa, Consultori) hanno permesso di approfondire il tema dei percorsi, pur nella mancanza di un database comune.

I dati mostrano come la capacità di emersione del fenomeno, che a livello pratese è tra le più alte in regione, si collega a stretti legami tra la rete, che appare più diffusa e capillare dei protocolli ufficiali: le donne arrivano a LaNara dopo essere passate da altri servizi.

Per approfondire questo tema (anche a livello regionale) sarebbe utile capire quando e dove le donne hanno sentito parlare dei Centri antiviolenza

Rapporto tra modalità di accesso e esito

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Quali i problemi per le donne

che iniziano un percorso di uscita?

Fonte: VI Rapporto sulla violenza di genere in Toscana - Osservatorio Sociale Regionale

Problemi e proposte

Possibile livello di intervento

Locale Regionale Nazionale

La necessità di

allontanamento

Aumentare posti letto in Casa rifugio: rendere più

semplici le procedure di spostamento

intraregionale

X

La multiproblematicità Stretto collegamento tra servizi: inclusione delle

reti di Sert e Salute e Mentale X

Le donne straniere Problemi relativi al permesso di soggiorno:

possibili soluzioni dalla Legge 119/2013? X

La presa in carico di

rete: i casi particolari

Studiare soluzioni che aiutino la presa in carico

sociale di donne che non rientrano nei parametri di

accesso ai servizi sociali (sia per sostegno

economico che abitativo)

X X

L’indipendenza

economica

Soluzioni per favorire l’ingresso nel mondo del

lavoro X X X

La formazione degli

operatori

Passare da interventi spor ad un piano di

formazione continuo X X X

Gli uomini maltrattanti E’ possibile prendere in carico anche l’uomo

maltrattante in un momento di scarsità di risorse? X X

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Altri spunti di riflessione:

mappare gli esiti

Come prosegue il percorso?

Quanti e quali problemi

rimangono? Cosa potrebbe

migliorare la riattivazione delle

potenzialità della donna?

Cosa accade invece alle donne

che passano dagli altri servizi e

poi non si rivolgono al Centro?

Da chi vengono seguite? Con

quali esiti?

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Le domande sono centrali: la presenza di

servizi è correlata ad una maggiore

emersione del fenomeno. La capacità di

fornire risposte concrete, di dare

continuità a quei primi passi, sono

fondamentali per continuare a fornire alle

donne la possibilità di scegliere di

uscire da una situazione di violenza

Grazie per l’attenzione!

[email protected]

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