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La scuola pratese: rapporto 2011 a cura di Paolo Sambo e Marcella Conte (Asel s.r.l.) Prato, febbraio 2012 Provincia di Prato

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La scuola pratese: rapporto 2011

a cura di Paolo Sambo e Marcella Conte

(Asel s.r.l.)

Prato, febbraio 2012

Provincia di Prato

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Il portale dell’Osservatorio Scolastico Provinciale: http://osp.provincia.prato.it

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Indice

Introduzione p. 5

1. La popolazione scolastica p. 6

2. Gli alunni stranieri p. 15

3. Gli esiti scolastici p. 23

4. L’abbandono scolastico p. 33

5. Dopo il diploma p. 37

Appendice statistica: vedi sezione “La scuola in cifre” del portale dell’Osservatorio Scolastico Provinciale (http://osp.provincia.prato.it)

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Osservatorio Scolastico della Provincia di Prato Palazzo Vestri - Piazza Duomo, 8 - Prato tel. 0574/534749 - fax 0574/534281 e-mail: [email protected]

Asel s.r.l. - Agenzia di Servizi per le Economie Locali Viale Vittorio Veneto, 7 - Prato tel. 0574/444024 - fax 0574/401597 e-mail: [email protected] - [email protected]

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Introduzione

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“La scuola pratese: rapporto 2011”, il consueto appuntamento di analisi e

riflessione sull’universo scuola che fotografa la popolazione scolastica dalla scuola

dell’infanzia al ciclo secondario di secondo grado, si arricchisce quest’anno di ulteriori

spunti.

Restano i consolidati elementi di analisi come: popolazione scolastica, tassi di scolarità,

incidenza degli alunni stranieri e cittadinanze più rappresentate, scelte degli studenti per

la scuola superiore, dati relativi al passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla

scuola secondaria di secondo grado, voti medi conseguiti alla conclusione del ciclo

secondario di primo grado ed alla maturità.

Accanto a questi elementi però, nuovi e ulteriori approfondimenti concorrono a

migliorare la risoluzione della fotografia scattata sull’universo scuola. In particolare il

capitolo Dopo il diploma, uno studio originale condotto attraverso l’incrocio degli

archivi dell’Osservatorio Scolastico con la banca dati IDOL e con gli archivi

dell’Università di Firenze, una metodologia sperimentata per la prima volta a livello

regionale.

L’altra novità — in linea con il monitoraggio e le politiche di contrasto di questa

amministrazione alla dispersione e all’abbandono scolastico — è il progetto pilota che

mira a ricostruire l’identità formativa di uno studente straniero, la sua permanenza nel

sistema scolastico, per poter comprendere meglio le dinamiche di successo e insuccesso e

poter adottare delle politiche più mirate ed efficaci.

La Provincia di Prato continuerà ad essere protagonista nel garantire il pieno rispetto del

diritto all’istruzione: promuovendo l’equità in termini di possibilità di accesso, di

trattamento e di risultati. Lo sviluppo dei percorsi formativi dovrà necessariamente

prestare attenzione alla continuità dei percorsi scolastici e la promozione di percorsi di

educazione interculturale, così come ribadito anche nell’Accordo SIC (Scuola Integra

Culture) rinnovato nel febbraio scorso.

Ambra Giorgi

Assessore provinciale alle politiche scolastiche, formative e del lavoro

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Nell’anno scolastico in corso (rilevazione completata nel mese di novembre 2011) gli alunni iscritti ai diversi ordini scolastici sono complessivamente 35.270. Di questi, 6.966 sono iscritti alla scuola dell’infanzia, 11.810 alla scuola primaria, 7.298 alla scuola secondaria di primo grado e 9.196 alla scuola secondaria di secondo grado1. A questi sono da sommare 190 iscritti ai corsi serali (Buzzi, Dagomari e Datini) e 121 iscritti ai corsi tenuti presso la Casa Circondariale di Prato. Mentre il dato di inizio anno è suscettibile di variazioni per effetto di arrivi, partenze ed abbandoni in corso d’anno, il dato di fine anno (rilevazione completata nel mese di settembre 2011 a seguito delle verifiche degli alunni con sospensione del giudizio) restituisce la situazione al momento degli scrutini finali. Alla fine dell’a.s. 2010/11 la popolazione scolastica risultava pari a 35.362 alunni, di cui 7.035 frequentanti la scuola dell’infanzia, 11.963 la scuola primaria, 7.227 la scuola secondaria di primo grado e 9.137 la scuola secondaria di secondo grado. I flussi migratori (compensando la riduzione dei contingenti di ragazzi nati negli anni ’90) e l’innalzamento dei tassi di natalità registrato a partire dagli anni 2000 con il

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1. La popolazione scolastica

1 Il tasso di scolarità — calcolato rapportando il numero di iscritti al livello di istruzione considerato alla popolazione residente appartenente alla corrispondente classe teorica di età (6-10 anni per la scuola pri-maria, etc) — è pari al 90,5% nella scuola dell’infanzia, al 100,5% nella scuola primaria, al 112,6% nella scuola secondaria di primo grado ed all’88,5% nella scuola secondaria di secondo grado. Un limite di questo indicatore è rappresentato dal fatto che numeratore e denominatore fanno riferimento a due po-polazioni leggermente differenti, determinando in taluni casi un valore superiore a 100: gli iscritti posso-no avere età differenti da quelle utilizzate come riferimento, inoltre gli iscritti non necessariamente sono anche residenti, così come allo stesso tempo vi possono essere residenti iscritti in scuole fuori provincia.

5.494 5.676 5.874 5.939 6.187 6.320 6.562 6.678 6.687 7.035

9.720 9.750 9.753 10.000 10.41010.962 11.316 11.469 11.805 11.963

2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11

Alunni iscritti alla scuola dell'infanzia ed alla scuola primaria - A.s. 2001/02-2010/11 (fine anno)

Infanzia Primaria

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determinante contributo delle donne migranti, oltre ai nuovi indirizzi di scuola secondaria di secondo grado (in particolare l’attivazione nell’a.s. 2006/07 dell’indirizzo alberghiero presso l’istituto Datini), hanno determinato un deciso e costante incremento della popolazione scolastica pratese. In cinque anni (confronto con i dati di fine a.s. 2005/06) il numero di alunni è infatti cresciuto del 13,7% nella scuola dell’infanzia (+848 unità), del 14,9% nella scuola primaria (+1.553 unità), dell’11,8% nella scuola secondaria di primo grado (+716 unità) e del 7,3% nella scuola secondaria di secondo grado (+619 unità).

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1. La popolazione scolastica

2010/11

(fine a.s.)

2011/12

(inizio a.s.)

56 60

426 421

576 561

334 329

5.208 5.145

274 277

161 173

7.035 6.966

Vaiano

Vernio

Totale

Comune

Cantagallo

Carmignano

Montemurlo

Poggio a Caiano

Prato

Alunni scuola dell’infanzia per comune - A.s. 2010/11

(fine anno) e a.s. 2011/12 (inizio anno)

6.566 6.541 6.535 6.433 6.466 6.436 6.496 6.796 7.099 7.227

8.312 8.444 8.424 8.594 8.5188.878 8.888 9.006 9.133 9.137

2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11

Alunni iscritti alla scuola secondaria di I e II grado -A.s. 2001/02-2010/11 (fine anno)

Sec. I grado Sec. II grado

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Gli istituti comprensivi

Guardando alle tipologie di istituzione scolastica, nel primo ciclo si contano 16 istituti comprensivi (Bartolini, Il Pontormo, Mazzei, Levi, Convenevole, Don Milani, Gandhi, Castellani, Cironi, Lippi, Malaparte, Marco Polo, Mascagni, Mazzoni, Puddu, Pertini), 3 circoli didattici (II Circolo, IV Circolo e Montemurlo) e 2 istituti principali di scuola secondaria di primo grado (Fermi e Salvemini-La Pira). A gennaio 2012 la Regione Toscana ha approvato il Piano regionale dell’offerta formativa e del dimensionamento della rete scolastica per l’a.s. 2012/132. Per quanto riguarda il primo ciclo, in tutta la regione saranno costituiti 26 nuovi istituti comprensivi (diventeranno 272, con una media di 1.052 alunni per comprensivo, 628 per le istituzioni nei comuni montani e nelle isole minori, nel pieno rispetto dei nuovi parametri ministeriali3). Nella provincia di Prato dall’a.s. 2012/13 saranno costituiti l’istituto comprensivo Est (ex istituto autonomo II Circolo) e l’istituto comprensivo Nord (fusione

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1. La popolazione scolastica

I II III IV V Tot.

17 14 19 15 17 82

138 129 141 95 127 630

193 184 188 173 191 929

127 91 111 93 98 520

1.868 1.789 1.835 1.784 1.751 9.027

79 76 84 83 77 399

44 43 53 46 37 223

2.466 2.326 2.431 2.289 2.298 11.810

Cantagallo

Carmignano

Montemurlo

Poggio a Caiano

Prato

Alunni scuola primaria per comune - A.s. 2011/12 (inizio anno)

Comune

Vaiano

Vernio

Totale

I II III IV V Tot.

15 18 15 15 18 81

130 140 150 131 140 691

186 196 173 186 172 913

90 121 108 100 106 525

1.864 1.879 1.791 1.770 1.820 9.124

76 86 85 75 81 403

49 50 50 34 43 226

2.410 2.490 2.372 2.311 2.380 11.963

Comune

Cantagallo

Carmignano

Alunni scuola primaria per comune - A.s. 2010/11 (fine anno)

Montemurlo

Poggio a Caiano

Prato

Vaiano

Vernio

Totale

2 Delibera Giunta Regionale Toscana n. 41 del 30 gennaio 2012: http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/istruzione_ricerca/visualizza_asset.html_525421008.html 3 Relativamente al dimensionamento degli istituti comprensivi, la nota del 13/12/11 del Ministero dell’Istruzione ha specificato che le finalità di cui all’art. 19, comma 4, del D.L. n. 98 del 6 luglio 2011, convertito con modificazione della legge n. 111 del 15 luglio 2011, si raggiungono anche considerando il valore limite di 1.000 alunni (e quello limite 600 per i casi specificamente previsti) anche se tale valore viene assunto come media regionale di riferimento.

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dell’ex istituto autonomo IV Circolo con la scuola secondaria di primo grado Fermi). Scuole non statali

Nell’anno scolastico in corso gli alunni che frequentano scuole non statali paritarie, private o comunali, sono 4.212. Oltre un terzo degli alunni della scuola dell’infanzia (2.606 unità, pari al 37,4%) sono iscritti ad una scuola paritaria: 1.915 alunni frequentano scuole private (il 27,5%) e 691 (il 9,9%) una scuola a gestione comunale. Nella scuola primaria frequenta una scuola paritaria l’11,2% degli alunni (1.317 unità). Nella scuola secondaria di primo e secondo grado sono iscritti ad una scuola paritaria rispettivamente 190 e 99 alunni, pari al 2,6% ed all’1,1%. La riforma della scuola secondaria di secondo grado

Nell’a.s. 2010/11 ha trovato prima attuazione la riforma della scuola secondaria di secondo grado, che entrerà a pieno regime dall’a.s. 2014/15. Il nuovo sistema liceale comprende 6 distinti indirizzi di studio: ai previgenti liceo scientifico, classico e delle scienze sociali, si sono infatti aggiunti l’indirizzo linguistico, l’indirizzo musicale e l’indirizzo artistico. Con il riordino degli istituti tecnici si passa da 10 settori e 39 indirizzi a 2 macro settori e 11 indirizzi. Gli istituti professionali erano suddivisi in 5 settori con 27 indirizzi, mentre con la riforma vengono suddivisi in 2 macrosettori con 6 indirizzi. Nella provincia di Prato, con il nuovo ordinamento l’istituto d’arte ad indirizzo moda e

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1. La popolazione scolastica

I II III Tot.

109 111 97 317

172 186 160 518

127 133 160 420

1.846 1.895 1.815 5.556

88 90 94 272

43 52 49 144

2.385 2.467 2.375 7.227

Alunni scuola secondaria di primo grado per comune -

A.s. 2010/11 (fine anno)

Comune

Carmignano

Montemurlo

Poggio a Caiano

Prato

Vaiano

Vernio

Totale

I II III Tot.

122 104 117 343

170 178 182 530

135 125 130 390

1.911 1.815 1.883 5.609

104 92 87 283

45 45 53 143

2.487 2.359 2.452 7.298

Carmignano

Montemurlo

Poggio a Caiano

Prato

Vaiano

Alunni scuola secondaria di primo grado per comune -

A.s. 2011/12 (inizio anno)

Comune

Vernio

Totale

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costume, sezione distaccata dell’I.S.A. di Sesto Fiorentino, è diventato liceo artistico Brunelleschi, mantenendo anche l’indirizzo professionale in produzioni industriali ed artigianali per la moda. Dall’a.s. 2011/12 l’ex I.S.A. è stato unito al liceo Livi, diventando un solo istituto con due sedi e quattro indirizzi: liceo scientifico, liceo linguistico, liceo artistico e indirizzo professionale per la moda. Al Rodari il liceo socio-psicopedagogico è confluito nel nuovo liceo delle scienze umane, mentre dall’anno scolastico in corso presso il liceo scientifico Gramsci-Keynes è disponibile l’opzione scienze applicate. La novità per l’a.s. 2012/13 sarà rappresentata dalla ristrutturazione di Datini e Dagomari, con il dimensionamento entro i numeri indicati dalla Regione Toscana come ottimali per l’autonomia scolastica. Dal Datini, in forma graduale iniziando dalle classi prime dell’a.s. 2012/13, passeranno infatti al Dagomari l’indirizzo professionale dei servizi sociali e quello economico. Nell’anno scolastico in corso il 46,2% degli iscritti alla scuola secondaria di secondo grado frequenta un liceo (4.249 unità), il 29,3% un istituto tecnico (2.694 unità) ed il restante 24,5% un istituto professionale (2.253 unità). Gli iscritti alle classi prime (103 sezioni, 10 in più rispetto all’a.s. 2010/11) sono 2.656; gli studenti iscritti al secondo, terzo e quarto e quinto anno sono rispettivamente 1.940, 1.648, 1.549 e 1.403. I maschi rappresentano la maggioranza degli iscritti nei tecnici (69,6%) e nei professionali (53,3%), le femmine prevalgono invece nei licei (62,4%). Guardando ai singoli istituti, nell’anno scolastico in corso sono state attivate 5 classi prime in più al Gramsci-Keynes (da 13 passano a 18; tre classi di liceo scientifico in più, da 4 a 7, di cui 3 con la nuova opzione scienze applicate; l’indirizzo economico passa

1. La popolazione scolastica

Liceo Indirizzi Opzioni Istituto

Liceo artistico ISISS Livi

Convitto Cicognini;

ISISS Cicognini-

Rodari

ISISS Livi; Liceo

Copernico

Indirizzo generale

Convitto Cicognini;

Liceo Copernico; ISIS

Gramsci-Keynes;

ISISS Livi; Liceo

S.Niccolò

Opzione scienze applicateISIS Gramsci-

Keynes

Indirizzo generaleISISS Cicognini-

Rodari

Opzione economico-socialeISISS Cicognini-

Rodari

Liceo classico

Liceo linguistico

Liceo scientifico

Liceo delle scienze umane

Nuovo ordinamento scuola secondaria di secondo grado: l'offerta formativa

nella provincia di Prato

Architettura e ambiente; Design; Grafica

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1. La popolazione scolastica

Settore Indirizzi Articolazione Istituto

Amministrazione, Finanza

e MarketingISISS Dagomari

Relazioni internazionali per

il marketingISISS Dagomari

Sistemi informativi

aziendaliISISS Dagomari

ISIS Gramsci-

Keynes

Meccanica e meccatronica ITI Buzzi

Energia ITI Buzzi

Elettronica ed

ElettrotecnicaAutomazione ITI Buzzi

Informatica e

TelecomunicazioniInformatica ITI Buzzi

Chimica, Materiali e

BiotecnologieChimica e materiali ITI Buzzi

Sistema modaTessile, abbigliamento e

modaITI Buzzi

Costruzioni, Ambiente

e TerritorioGeotecnico

ISIS Gramsci-

Keynes

ISTITUTI TECNICI

Economico

Tecnologico

Amministrazione,

Finanza e Marketing

Meccanica,

Meccatronica ed

Energia

Turismo

Settore Indirizzi Articolazione Istituto

Servizi socio-sanitari Indirizzo generaleISISS Dagomari

(dall'a.s. 2012/13)

Enogastronomia IPS Datini

Servizi di sala e di vendita IPS Datini

Accoglienza turistica IPS Datini

IPISS Dagomari;

IPS Datini

Industria ISISS Livi

Artigianato ISISS Livi

IPS Marconi

ISTITUTI PROFESSIONALI

Servizi

Servizi per

l'enogastronomia e

l'ospitalità alberghiera

Industria e

Artigianato

Produzioni industriali e

artigianali

Servizi commerciali

Manutenzione e assistenza tecnica

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1. La popolazione scolastica

I II III IV V Tot.

549 366 366 361 187 1.829

124 95 106 60 43 428

325 246 201 145 142 1.059

209 132 112 93 78 624

I.T.C. Keynes 144 99 104 65 67 479

112 107 81 76 69 445

110 100 59 81 - 350

211 158 120 172 133 794

60 69 68 60 76 333

67 61 79 62 67 336

111 88 136 133 176 644

113 48 50 32 25 268

417 292 241 213 288 1.451

26 19 23 18 11 97

2.578 1.880 1.746 1.571 1.362 9.137

Convitto Cicognini

Liceo Livi

Liceo Copernico

Liceo Gramsci-Keynes

Conservatorio San Niccolò

I.P. Datini

I.P. Marconi

I.T.I. Buzzi

I.T.G. Gramsci

Totale

I.T.C. Dagomari

Scuola

Istituto d’Arte/ Liceo Artistico

Liceo Rodari

Liceo Cicognini

Alunni scuola secondaria di secondo grado per scuola - A.s. 2010/11

(fine anno)

I II III IV V Tot.

449 355 300 354 263 1.721

125 78 78 87 57 425

436 242 218 172 139 1.207

190 125 103 85 81 584

I.T.C. Keynes 170 86 93 89 63 501

93 85 82 74 68 402

166 84 97 52 76 475

228 215 141 100 166 850

73 56 65 63 59 316

64 63 56 71 64 318

204 87 82 114 120 607

122 61 36 45 26 290

317 380 277 219 208 1.401

19 23 20 24 13 99

2.656 1.940 1.648 1.549 1.403 9.196

Liceo Copernico

Conservatorio San Niccolò

Totale

Liceo Gramsci-Keynes

Liceo Rodari

Liceo Cicognini

Convitto Cicognini

Liceo Livi

Liceo Artistico/ Istituto d’Arte

I.P. Datini

I.P. Marconi

I.T.I. Buzzi

I.T.C. Dagomari

I.T.G. Gramsci

Alunni scuola secondaria di secondo grado per scuola - A.s. 2011/12

(inizio anno)

Scuola

invece da 5 a 7 classi); quattro sezioni in più anche per Buzzi (da 12 a 16) e Livi (il linguistico passa da 1 a 4, lo scientifico da 3 a 4). Una prima in più è stata formata al liceo artistico (da 4 a 5), al Rodari (da 8 a 9, di cui 3 per l’indirizzo economico-sociale), ed al Marconi (da 4 a 5). Dopo la forte crescita degli ultimi anni, fanno invece segnare una

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1. La popolazione scolastica

13

diminuzione Copernico (3 prime in meno, lo scientifico passa a 10 a 8, il linguistico da 5 a 4) e Datini (3 classi in meno, di cui una all’alberghiero che passa da 11 a 10). Datini (1.721 alunni complessivi) e Copernico (1.401) restano gli istituti con il maggior numero di iscritti, seguiti da Gramsci-Keynes (1.378), che quest’anno completa il ciclo di liceo scientifico con l’attivazione di 3 classi quinte, e Buzzi (1.207). Analizzando la variabile residenza degli studenti, l’11,0% degli iscritti proviene da comuni fuori provincia (in valori assoluti 1.014 ragazzi, di cui 800 residenti nella provincia di Firenze, 160 nella provincia di Pistoia e 54 in altre province).

Scuola F M Tot.

100 100 200

181 302 483

97 24 121

158 204 362

53 31 84

106 41 147

57 72 129

156 39 195

908 813 1.721

- 203 203

- 10 10

- 18 18

- 13 13

- 37 37

- 27 27

- 27 27

- 33 33

- 57 57

- 425 425

89 589 678

35 120 155

5 128 133

6 52 58

1 122 123

21 21 42

5 13 18

162 1.045 1.207

118 197 315

62 41 103

45 121 166

225 359 584

Alunni per scuola ed indirizzo di studio - A.s. 2011/12 (inizio anno)

Tecnico industrie elettriche

Indirizzo

Servizi sociali

Enogastronomia e ospitalità alberghiera

Operatore elettrico

Operatore elettronico

Operatore meccanico

Operatore termico

Servizi socio-sanitari

Alberghiero

Tecnico della grafica pubblicitaria

Tecnico gestione aziendale

Tecnico servizi ristorazione e servizi turistici

Manutenzione e assistenza tecnica

Datini

Marconi

Amministrazione, finanza e marketing

Totale Datini

Tecnico industrie sistemi energetici

Tecnico industrie elettroniche

Tecnico industrie meccaniche

Totale Marconi

Igea

Buzzi

Chimica, materiali e biotecnologie

Chimica

Elettronica industriale e telecomunicazioni

Informatica

Meccanica

Tessile/tintoria

Totale Dagomari

Tessile

Dagomari

Amministrazione, finanza e marketing

Progetto Mercurio

Totale Buzzi

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14

1. La popolazione scolastica

170 86 256

190 55 245

31 147 178

9 57 66

17 80 97

14 47 61

28 36 64

220 191 411

679 699 1.378

242 37 279

135 29 164

243 46 289

102 16 118

213 103 316

935 231 1.166

80 36 116

40 47 87

29 86 115

149 169 318

105 38 143

148 182 330

16 31 47

10 11 21

52 14 66

141 42 183

45 7 52

49 6 55

566 331 897

209 35 244

256 355 611

27 75 102

61 88 149

99 40 139

137 19 156

789 612 1.401

S. Niccolò 59 40 99

59 40 99

Totale Cicognini-Rodari

Liceo classico

Liceo classico europeo

Liceo scientifico

Linguistico (pre-riforma)

Totale Convitto Nazionale Cicognini

Liceo scientifico sp. bilingue

Liceo scientifico

Liceo scientifico sp. PNI

Cicognini-

Rodari

Scienze umane indirizzo generale

Liceo socio-psico-pedagogico tradizionale

Liceo socio-psico-pedagogico bilingue

Liceo classico

Totale Gramsci-Keynes

Gramsci-

Keynes

Amministrazione, finanza e marketing

Costruzioni, ambiente e territorio

Geometra ordinario

Geometra sperimentale

Geometra Progetto 5

Erika

Moda e costume

Liceo artistico

Liceo scientifico opzione scienze applicate

Scienze umane indirizzo economico-sociale

Convitto

Cicognini

Liceo scientifico

in corsivo i nuovi indirizzi post-riforma

Livi

Totale Copernico

Totale Conservatorio San Niccolò

Liceo linguistico

Progetto Michelangelo

Liceo scientifico sperimentazione PNI

Liceo scientifico

Linguistico (pre-riforma)

Totale Livi

Copernico

Liceo linguistico

Liceo scientifico

Liceo scientifico sperimentazione scienze

Liceo scientifico sperimentazione bilingue

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2. Gli alunni stranieri

15

1 Alunni con cittadinanza non italiana. Scuole statali e non statali. A.s. 2010/11, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Fondazione Ismu, anticipazione dei dati, ottobre 2011.

Nell’anno scolastico in corso nelle scuole della provincia di Prato si contano 6.771 alunni di cittadinanza non italiana, pari al 19,2% dell’intera popolazione scolastica. Come già osservato, il dato di inizio anno è suscettibile di variazioni per effetti di arrivi, partenze ed abbandoni in corso d’anno. Alla fine dell’a.s. 2010/11 risultavano 6.971 alunni di cittadinanza non italiana (pari al 19,7% dell’intera popolazione scolastica), a fronte dei 6.447 alunni stranieri iscritti a settembre, con un incremento nel corso dell’anno scolastico pari a circa 500 unità. Secondo gli ultimi dati diffusi dal MIUR1, ampio è il superamento sia dell’incidenza media nazionale (7,9%) che di quella regionale (11,4%). Tra le province italiane, Prato è la seconda come percentuale di stranieri sul totale degli studenti dopo Piacenza; seguono Mantova, Asti e Reggio Emilia.

L’accordo per l’accoglienza degli alunni stranieri (Accordo SIC)

Per gestire la straordinarietà della situazione e trasformarla da emergenza a risorsa, dalle singole esperienze promosse dalle scuole per favorire l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, nel 2007 è nato un progetto di rete condiviso su base provinciale per coordinare ed uniformare le azioni in tutte le scuole del territorio. E’ stato sottoscritto un “Protocollo d’Intesa per l'accoglienza degli alunni stranieri e per lo sviluppo interculturale del territorio pratese” tra Regione Toscana, Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio Scolastico Provinciale, Provincia di Prato, i 7 Comuni della provincia pratese e tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado del territorio, rinnovato una prima

6,98,4

9,310,5

12,5

14,516,0

17,318,8

19,7

3,74,7

5,46,3 7,3

8,49,4

10,210,9 11,4

2,33,0 3,5

4,2 4,8 5,6 6,47,0 7,5 7,9

2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11

Alunni stranieri ogni 100 iscritti - Provincia di Prato, Toscana e Italia - A.s. 2001/02-2010/11 (dati fine anno)

Prato Toscana Italia

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volta nel 2009 e poi nel febbraio 2012, sotto forma di accordo, per altri tre anni. Obiettivo primario dell’accordo (progetto SIC: “La scuola integra culture”) è garantire pari opportunità nell’accesso all’istruzione e nella prosecuzione degli studi agli alunni migranti, promuovendo la loro inclusione sociale e favorendo il confronto tra le culture. A partire dal 2007 il protocollo ha agito sulla costituzione di nuove reti e sul rafforzamento di quelle esistenti, favorendo l’attivazione di sinergie volte alla condivisione di buone prassi ed alla progettazione condivisa e permettendo allo stesso tempo di ottimizzare le risorse disponibili. Si è lavorato su un approccio integrato alunno/famiglia sia per l’orientamento che per il riconoscimento delle competenze acquisite nella scuola del paese di origine. Lo strumento del laboratorio è stato utilizzato per l’alfabetizzazione (sviluppo della conoscenza della lingua italiana), per l’apprendimento intensivo dell’italiano prima dell’inserimento scolastico e per lo sviluppo interculturale. Sono state inoltre attivate azioni di sistema per il sostegno alle famiglie ed azioni per la formazione di operatori del sistema (docenti, perdonale ATA, mediatori culturali e facilitatori linguistici) e la documentazione e la diffusione delle esperienze2.

Le cittadinanze

Complessivamente, alla fine dell’a.s. 2010/11 risultano ben 89 le cittadinanze rappresentate nella scuola pratese. I cinesi (3.077 unità) rappresentano il 44,1% degli alunni stranieri; seguono albanesi (1.443 unità, pari al 20,7%), rumeni (516 unità; 7,4%), marocchini (459 unità; 6,6%) e pakistani (328; 4,7%), quindi nigeriani, bengalesi, peruviani, tunisini, ucraini, ivoriani e filippini. All’inizio dell’anno scolastico in corso nei diversi ordini scolastici si contano invece 2.937 cinesi, 1.432 albanesi, 532 rumeni, 452 marocchini e 314 pakistani.

16

2. Gli alunni stranieri

44,1

20,7

7,4

6,6

4,7

1,9

1,513,1

Cittadinanze non italiane più rappresentate

nella scuola pratese (a.s. 2010/11 fine a.s.)

cinesi

albanesi

rumeni

marocchini

pakistani

nigeriani

bengalesi

altre cittadinanze

2 Per ulteriori approfondimenti sulle esperienze didattiche, interculturali e di formazione realizzate nelle scuole pratesi nell’ambito del protocollo d’intesa si rimanda al sito web www.scuolaintegraculture.it.

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Alunni stranieri per ordine scolastico

Mentre a livello nazionale la percentuale più elevata di alunni stranieri sul totale degli iscritti si calcola nella scuola primaria (9,0%), a Prato alla fine dell’a.s. 2010/11 la più alta incidenza di studenti stranieri si registra per la scuola secondaria di primo grado (23,2%; Toscana 13,0%, Italia 8,8%). La scuola media con la percentuale più elevata di alunni stranieri è la Ser Lapo Mazzei (59,4%), seguita dalla Sem Benelli (48,6%) e dalla Buricchi (38,4%). Nella scuola primaria la percentuale di alunni stranieri è pari al 22,3%, a fronte di un dato medio regionale del 12,6%. Gli alunni di cittadinanza non italiana rappresentano la maggioranza degli iscritti alla scuola Filzi (74,8%; 98 su 131) e quasi la metà degli iscritti nelle scuole Collodi (48,7%), Cesare Guasti (47,8%) e Mascagni (47,8%). Nella scuola dell’infanzia l’incidenza degli alunni stranieri è invece pari al 19,6% (Toscana 11,5%, Italia 8,6%). In quattro scuole la percentuale di bambini stranieri supera il 50% (Mascagni 58,0%, Don Milani 53,8%, Villa Carithas 53,6% e Collodi 50,9%), in due scuole (Oste 46,1% e San Paolo 44,0%) supera il 40%. Nella scuola secondaria di secondo grado, infine, alla fine dell’a.s. 2010/11 si contano 1.251 studenti stranieri (il 13,7% del totale degli iscritti; Toscana 9,0%, Italia 5,8%), di cui quasi la metà (600, pari al 48,0%) iscritti nelle classi prime ed appena 86 (il 6,9%) nelle classi quinte. Nelle classi prime gli studenti stranieri rappresentano il 23,3% del totale degli iscritti, una percentuale sostanzialmente pari a quella calcolata per l’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado (23,8%). Dal secondo anno in poi, la percentuale di stranieri diminuisce progressivamente (13,6% nelle classi seconde, 10,5% nelle terze, 8,0% nelle classi quarte e 6,3% nelle classi quinte).

17

2. Gli alunni stranieri

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/10 2010/11

Cittadinanze non italiane più rappresentate nella scuola

pratese - A.s. 2001/02 - a.s. 2010/11 (dati fine a.s.)

cinesi albanesi rumeni marocchini pakistani

Cittadinanze non italiane più rappresentate nella scuola pratese (A.s. 2001/02-2010/11 - dati fine anno)

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La percentuale più elevata di studenti stranieri sul totale degli iscritti si registra negli istituti professionali (18,9%) e negli istituti tecnici (17,4%); nei licei gli studenti di cittadinanza non italiana sono invece l’8,3%. Il Dagomari registra la più elevata incidenza di studenti stranieri sul totale degli iscritti (34,8%; si contano 217 stranieri su 624 iscritti, di cui 140 cinesi); seguono il Marconi (26,2%) e l’Istituto Statale d’Arte/Liceo artistico (23,5%). In valori assoluti il Datini è la scuola con più ragazzi di cittadinanza non italiana (323 studenti stranieri su 1.829 iscritti, pari al 17,7%), seguito dal Dagomari (217) e dal Gramsci-Keynes (188). Nell’anno scolastico in corso la percentuale di alunni stranieri sul totale degli iscritti è pari al 19,5% nella scuola dell’infanzia, al 22,0% nella scuola primaria, al 21,9% nella scuola secondaria di primo grado ed al 13,3% nella scuola secondaria di secondo grado (Dagomari 36,6%, Marconi 24,2%).

18

2. Gli alunni stranieri

ComuneT otale

stranieriCinesi

Alba-

nesi

Rum e-

ni

Maroc-

chini

Paki-

stani

% stranieri

su totale

iscritti

Cantagallo 7 1 2 - 3 1 12,5

Carmignano 49 25 5 4 6 - 11,5

Montemurlo 130 39 43 4 18 8 22,6

Poggio a Caiano 44 17 7 12 5 - 13,2

Prato 1.077 393 246 94 69 41 20,7

Vaiano 42 11 14 3 5 4 15,3

Vernio 27 - 9 2 5 5 16,8

Totale 1.376 486 326 119 111 59 19,6

Alunni stranieri scuola dell’infanzia per comune e principali cittadinanze

- A.s. 2010/11 (fine anno)

ComuneT otale

stranieriCinesi

Alba-

nesi

Rum e-

ni

Maroc-

chini

Paki-

stani

% stranieri

su totale

iscritti

Cantagallo 10 2 3 - 4 1 16,7

Carmignano 38 14 8 3 4 - 9,0

Montemurlo 115 27 43 3 15 9 20,5

Poggio a Caiano 55 22 10 10 7 - 16,7

Prato 1.064 398 232 99 64 40 20,7

Vaiano 49 8 18 4 7 2 17,7

Vernio 29 - 8 3 6 6 16,8

Totale 1.360 471 322 122 107 58 19,5

Alunni stranieri scuola dell’infanzia per comune e principali cittadinanze

- A.s. 2011/12 (inizio anno)

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2. Gli alunni stranieri

19

ComuneT otale

stranieriCinesi

Alba-

nesi

Rum e-

ni

Maroc-

chini

Paki-

stani

% stranieri

su totale

iscritti

Cantagallo 11 - 2 - 6 2 13,6

Carmignano 98 43 19 6 7 - 14,2

Montemurlo 215 75 60 15 15 12 23,5

Poggio a Caiano 83 32 15 20 8 - 15,8

Prato 2.174 1.070 390 143 138 113 23,8

Vaiano 46 9 21 1 2 4 11,4

Vernio 41 - 16 2 10 2 18,1

Totale 2.668 1.229 523 187 186 133 22,3

Alunni stranieri scuola primaria per comune e principali cittadinanze -

A.s. 2010/11 (fine anno)

ComuneT otale

stranieriCinesi

Alba-

nesi

Rum e-

ni

Maroc-

chini

Paki-

stani

% stranieri

su totale

iscritti

Carmignano 67 42 13 2 4 - 21,1

Montemurlo 102 39 37 1 8 3 19,7

Poggio a Caiano 50 20 10 10 1 1 11,9

Prato 1.417 772 208 104 70 83 25,5

Vaiano 22 2 11 1 3 1 8,1

Vernio 18 - 3 1 5 1 12,5

Totale 1.676 875 282 119 91 89 23,2

Alunni stranieri scuola secondaria di primo grado per comune e

principali cittadinanze - A.s. 2010/11 (fine anno)

ComuneT otale

stranieriCinesi

Alba-

nesi

Rum e-

ni

Maroc-

chini

Paki-

stani

% stranieri

su totale

iscritti

Cantagallo 11 - 1 - 7 3 13,4

Carmignano 93 46 16 8 5 - 14,8

Montemurlo 224 81 62 12 20 13 24,1

Poggio a Caiano 75 29 13 23 5 - 14,4

Prato 2.110 1.006 390 141 145 115 23,4

Vaiano 51 13 18 - 3 6 12,8

Vernio 29 - 12 6 5 1 13,0

Totale 2.593 1.175 512 190 190 138 22,0

Alunni stranieri scuola primaria per comune e principali cittadinanze -

A.s. 2011/12 (inizio anno)

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Alunni stranieri nati in Italia Prato è la prima provincia italiana come percentuale di residenti stranieri nati in Italia (19,7%; Italia 13,5%, Toscana 12,8%), seguita da Mantova (17,2%), Cremona, Brescia e Reggio Emilia3. Oltre la metà dei minori di cittadinanza non italiana residenti a Prato sono iscritti all’anagrafe dalla nascita; solo un minore straniero su quattro è immigrato dallo stesso paese di cittadinanza o da un altro paese estero.

20

ComuneT otale

stranieriCinesi

Alba-

nesi

Rum e-

ni

Maroc-

chini

Paki-

stani

% stranieri

su totale

iscritti

Carmignano 58 34 15 - 3 - 16,9

Montemurlo 101 36 32 7 8 6 19,1

Poggio a Caiano 42 19 11 4 2 1 10,8

Prato 1.354 738 219 89 71 57 24,1

Vaiano 24 4 12 - 4 2 8,5

Vernio 20 - 4 - 7 - 14,0

Totale 1.599 831 293 100 95 66 21,9

Alunni stranieri scuola secondaria di primo grado per comune e

principali cittadinanze - A.s. 2011/12 (inizio anno)

3 Bilanci demografici dei cittadini stranieri. Anno 2009 (www.demo.istat.it). La L. 91/1992 indica il principio dello ius sanguinis come unico mezzo di acquisto della cittadinanza italiana a seguito della na-scita.

ScuolaT otale

stranieriCinesi

Alba-

nesi

Rum e-

ni

Maroc-

chini

Paki-

stani

% stranieri

su totale

iscritti

I.P. Datini 323 85 89 25 18 17 17,7

I.P. Marconi 112 11 43 11 14 10 26,2

I.T.I. Buzzi 84 14 29 8 6 2 7,9

I.T.C. Dagomari 217 140 31 16 7 3 34,8

I.T.C. Keynes 96 61 22 1 6 - 20,0

I.T.G. Gramsci 57 23 15 6 6 1 12,8

Liceo Gramsci-Keynes 35 22 6 2 - 1 10,0

Liceo Rodari 52 5 18 10 3 2 6,5

Liceo Cicognini 9 2 2 - 1 - 2,7

Convitto Cicognini 12 1 1 - 2 - 3,6

Liceo Livi 91 35 19 6 6 7 14,1

Liceo Artistico/Ist. Arte 63 45 9 1 1 1 23,5

Liceo Copernico 94 38 28 5 1 3 6,5

Conserv. San Niccolò 6 5 - - - - 6,2

Totale 1.251 487 312 91 71 47 13,7

Alunni stranieri scuola secondaria di secondo grado per scuola e

principali cittadinanze - A.s. 2010/11 (fine anno)

2. Gli alunni stranieri

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21

2. Gli alunni stranieri

89,484,6

77,9 78,3

72,7

66,3

51,9

44,8

32,3

18,722,8

12,8 13,3 12,3

Infanzia I II III IV V I II III I II III IV V

Percentuale di alunni stranieri nati in Italia sul totale degli alunni

stranieri per classe frequentata - A.s. 2011/12 (inizio anno)

Primaria Secondaria I grado Secondaria II grado

Il 60,5% degli alunni stranieri frequentanti le scuole della provincia di Prato nell’anno scolastico in corso è nato in Italia. Nella scuola dell’infanzia la percentuale di alunni stranieri nati in Italia è pari all’89,4%; nella scuola primaria è pari al 76,1%, nella scuola secondaria di primo e di secondo grado rispettivamente al 43,1% ed al 17,7%.

ScuolaT otale

stranieriCinesi

Alba-

nesi

Rum e-

ni

Maroc-

chini

Paki-

stani

% stranieri

su totale

iscritti

I.P. Datini 258 57 70 29 15 13 15,0

I.P. Marconi 103 5 34 10 13 12 24,2

I.T.I. Buzzi 90 22 28 11 3 3 7,5

I.T.C. Dagomari 214 138 39 15 6 4 36,6

I.T.C. Keynes 95 63 17 6 4 1 19,0

I.T.G. Gramsci 59 21 21 7 4 1 14,7

Liceo Gramsci-Keynes 43 19 8 4 3 3 9,1

Liceo Rodari 60 8 18 14 3 4 7,1

Liceo Cicognini 8 2 3 - - - 2,5

Convitto Cicognini 11 2 2 1 2 - 3,5

Liceo Livi 115 46 23 13 6 5 18,9

Liceo Artistico/Ist. Arte 63 36 12 3 - 2 21,7

Liceo Copernico 96 38 30 7 1 4 6,9

Conserv. San Niccolò 4 3 - - - - 4,0

Totale 1.219 460 305 120 60 52 13,3

Alunni stranieri scuola secondaria di secondo grado per scuola e

principali cittadinanze - A.s. 2011/12 (inizio anno)

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22

2. Gli alunni stranieri

Continuità/discontinuità dei percorsi scolastici degli studenti stranieri

In questa sezione presentiamo alcune elaborazioni realizzate osservando i percorsi scolastici degli studenti stranieri che nell’a.s. 2011/12 frequentano le classi prime del Dagomari. Come osservato, il Dagomari è l’istituto con la più elevata incidenza di studenti stranieri sul totale degli iscritti (36,6%); nelle classi prime gli studenti stranieri sono 125 su 190 (pari al 65,8%), di cui 97 cinesi, 12 albanesi e 5 rumeni. Su 125, 38 sono nati in Italia (pari al 30%). Solo il 24% è in pari rispetto ad un corso di studi regolare (nati nel 1997), il 34% è in ritardo di un anno, il 42% è in ritardo di due o più anni. Attraverso l’analisi dei dati individuali contenuti negli archivi scolastici dall’a.s. 2001/02 all’anno scolastico in corso, è possibile ricostruire il percorso scolastico seguito da ciascuno studente. In particolare siamo andati a ricercare l’ordine scolastico e la classe frequentata a partire dalla quale si registra una presenza continuativa nella scuola pratese (non l’anno nel quale il ragazzo è stato iscritto per la prima volta, ma l’anno a partire dal quale è sempre risultato iscritto). Su 125 ragazzi stranieri, 14 (l’11%) sono presenti continuativamente negli archivi dell’Osservatorio Scolastico Provinciale fin dalla scuola dell’infanzia; a questi si sommano altri 18 ragazzi (14%) sempre presenti dal primo anno di scuola primaria: uno studente su quattro ha quindi svolto a Prato tutto il proprio percorso di scuola dell’obbligo. Di questi 32 ragazzi, 19 (il 59%) sono in pari con gli studi, 9 sono stati bocciati una volta, 4 hanno perso due anni. Il 26% (32 unità) è arrivato a Prato a scuola primaria avviata, iniziando dalla classe seconda (6), terza (12), quarta (8) o quinta (6). Il 36% (45 unità) è invece presente ininterrottamente nei nostri archivi solo dalla scuola secondaria di primo grado (19 sono comparsi in prima, 11 in seconda e 15 in terza). Infine, il 13% (16 unità) prima di iscriversi alla scuola secondaria di secondo grado non era mai stato iscritto in una scuola pratese (solo 2 di questi non risiedono in comuni della provincia di Prato).

14

18

32

45

16

Percorso scolastico nella scuola pratese degli studenti stranieri (n = 125) iscritti alle classi I del Dagomari nell'a.s. 2011/12: classe a partire dalla quale si registra una presenza continuativa nella scuola pratese

Materna

Primaria (dalla classe I)

Primaria (dalle classi II-V)

Secondaria I grado

Secondaria II grado

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Voto di licenza media

Il voto di licenza media ha una forte capacità predittiva sulla carriera scolastica futura degli alunni: i dati mostrano infatti una correlazione non solo con la scelta dell’indirizzo di scuola secondaria di secondo grado ma anche con la probabilità di arrivare al diploma e di ottenere un voto più o meno alto di maturità.

Il grafico mostra il voto medio degli alunni in uscita dalla scuola secondaria di primo grado per istituto frequentato (il dato è presentato per gli ultimi tre anni scolastici1). I dati hanno una discreta variabilità, andando nell’a.s. 2010/11 da un minimo di 7,03 calcolato per la scuola Ser Lapo Mazzei ad un massimo di 8,07 riportato da San Niccolò. Il valore medio provinciale è pari a 7,45. Il 7,7% degli studenti licenziati ha ottenuto il massimo dei voti; il 14,9% degli alunni si è visto assegnare 9/10, il 21,4% 8/10, il 27,0% 7/10 ed il 28,9% 6/10. Gli esiti negativi alla fine del terzo anno di scuola secondaria di secondo grado (non licenziati, non scrutinati o ritirati) rappresentano l’8,9% (il 24,8% tra gli alunni stranieri).

23

3. Gli esiti scolastici

8,07 8,04 7,96 7,937,71 7,63 7,59 7,54 7,46 7,44 7,44 7,42 7,33 7,31 7,30 7,28 7,20 7,16 7,10 7,03

7,46

Giudizio medio di licenza media per istituto scolastico -a.s. 2008/09, 2009/10 e 2010/11

2008/09 2009/10 2010/11

1 Dall’a.s. 2009/10 la valutazione finale viene espressa con voto in decimi, anziché con giudizio sintetico (ottimo, distinto, etc). Per il calcolo delle medie voto relative all’a.s. 2008/09 è stato attribuito un valore numerico ai giudizi (sufficiente = 6, buono = 7, distinto = 8, ottimo = 9).

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24

3. Gli esiti scolastici

23,2

41,6

61,2

77,3

84,6

31,5

43,0

36,6

22,7

14,0

45,2

15,4

2,2

0,0

1,4

6

7

8

9

10

Scelta del tipo di studi di scuola secondaria di II grado (a.s. 2011/12) in funzione del voto di licenza media conseguito

(a.s. 2010/11)

Licei Tecnici Professionali

66,4

67,2

67,6

69,5

69,7

70,8

72,5

72,6

73,4

74,1

74,2

76,1

77,2

77,2

80,1

80,2

81,0

81,7

83,3

89,1

15,6

19,8

13,9

18,3

18,2

17,5

18,1

15,5

19,0

17,7

17,8

20,6

12,6

14,5

10,8

14,7

16,7

11,3

11,9

8,7

18,0

12,9

18,5

12,2

12,1

11,7

9,3

11,9

7,7

8,2

8,0

3,3

10,2

8,3

9,1

5,2

2,4

7,0

4,8

2,2

IL PONTORMO

ZIPOLI

SEM BENELLI

SALVEMINI-LA PIRA

DANTE ALIGHIERI

BARTOLINI

SER LAPO MAZZEI

DON BOSCO

LIPPI

TINTORI

CONVENEVOLE

ENRICO FERMI

FILIPPO MAZZEI

MAZZONI

BURICCHI

MALAPARTE

CONVITTO CICOGNINI

PIER CIRONI

SANTA CATERINA DE RICCI

SAN NICCOLO'

Scelta del tipo di studi di scuola secondaria di II grado (a.s. 2011/12) per scuola secondaria di I grado frequentata (a.s. 2010/11)

Licei Tecnici Professionali

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25

3. Gli esiti scolastici

15,9

47,8

69,8

87,3

100,0

25,1

32,8

20,1

11,0

0,0

55,3

18,7

8,8

1,2 0,03,6

0,7 1,4 0,4 0,0

6 7 8 9 10Voto di licenza media

Licenziati a.s. 2009/10 per voto di licenza media conseguitoe esito riportato nel primo anno di scuola secondaria di II grado

(a.s. 2010/11)

Promossi Promossi a settembre Non ammessi Ritirati

Il passaggio tra scuola secondaria di primo e secondo grado Il primo dei due grafici nella pagina precedente evidenzia la relazione esistente tra il voto di licenza media e la scelta dell’indirizzo di studi di scuola secondaria di secondo grado. L’84,6% degli studenti licenziati nell’a.s. 2010/11 con il massimo dei voti, nell’anno scolastico in corso frequenta un liceo (il 14,0% si è invece iscritto ad un istituto tecnico e l’1,4% ad un professionale). Sceglie un liceo anche la maggioranza degli alunni che hanno ottenuto un voto pari a 9/10 e 8/10 (rispettivamente il 77,3% ed il 61,2%). Tra gli studenti licenziati con 7/10 la scelta di un liceo è fatta dal 41,6%, mentre il 43,0% opta per l’istruzione tecnica ed il 15,4% si orienta verso un indirizzo professionale. Il 45,2% degli alunni che hanno conseguito la votazione minima (6/10) frequenta un istituto professionale (il 31,5% un tecnico). Il secondo grafico presenta invece la scelta dell’indirizzo di studi di scuola secondaria di secondo grado per scuola secondaria di primo grado frequentata nell’a.s. 2010/11. Il grafico seguente fa vedere gli esiti riportati al termine del primo anno di scuola secondaria di secondo grado dagli alunni licenziati nell’a.s. 2009/10 per voto di licenza media conseguito (promosso, promosso a settembre, non ammesso alla classe successiva o ritirato). Più della metà degli alunni licenziati con 6/10 ha riportato un esito negativo (55,3% non ammessi, 3,6% ritirati), mentre il 25,1% è stato promosso a settembre. Ha invece conseguito un esito positivo l’80,6% degli alunni con voto di licenza media pari a 7/10 (il 32,8% promosso a settembre), l’89,9% degli alunni con voto pari a 8/10 e la quasi totalità degli alunni con voti pari a 9/10 e 10/10 (rispettivamente 98,3% e 100%).

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26

3. Gli esiti scolastici

39,6

34,0 33,9 33,332,1 31,4

29,127,5 26,8

25,3 25,324,0 23,8

21,9

19,017,2

15,1

11,1

7,75,4

24,5

Licenziati per scuola secondaria di I grado frequentata (a.s. 2007/08, 2008/09 e 2009/10) e percentuale esiti negativi nel

primo anno di scuola secondaria di II grado

2007/08 2008/09 2009/10

29,2 31,1 30,4

22,7

14,9

29,423,6 25,0

21,3 23,1 23,3

13,6 16,019,4 17,5 16,0 13,3

9,1 8,1 5,7

19,8

54,5 57,150,0

57,9

73,8

40,0

61,5

50,056,3

38,5

75,0

100,0

62,5

50,0

31,8 33,329,4

25,0

0,0 0,0

51,7

Licenziati per scuola secondaria di I grado frequentata (a.s. 2009/10) e percentuale esiti negativi nel primo anno di scuola

secondaria di II grado (a.s. 2010/11) per cittadinanza

Italiani Stranieri

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27

3. Gli esiti scolastici

Il grafico in alto alla pagina precedente evidenzia la percentuale di esiti negativi registrati al termine del primo anno di scuola superiore dagli alunni licenziati nell’a.s. 2009/10 (e per confronto nei due anni scolastici precedenti) per istituto secondario di primo grado frequentato. Il grafico in basso mostra lo stesso dato (relativo all’ultimo anno scolastico) disaggregato però per cittadinanza. L’insuccesso scolastico nella scuola secondaria di secondo grado

Al termine dell’anno scolastico ciascuna scuola certifica all’alunno la possibilità o meno di proseguire gli studi nella classe successiva o nell’ordine scolastico seguente. I motivi per cui ad un alunno può essere chiesto di ripetere la classe sono vari (ritiro, bocciatura, troppe assenze, etc). Questo dato, presente anche nella scuola secondaria di primo grado, diventa rilevante nella scuola secondaria di secondo grado, arrivando a superare il 50% nelle classi prime del Dagomari (51,7%) ed il 40% nelle classi prime di Marconi (43,5%) e Datini (41,7%). Nelle classi prime le percentuali più basse di alunni respinti si registrano per Convitto Cicognini (3,0%), San Niccolò (7,7%), Rodari (8,0%) e Copernico (9,6%). Le spiegazioni relative alle cause dei differenti esiti degli alunni sono molteplici. Nei licei si concentrano soprattutto gli alunni che hanno ottenuto 9/10 o 10/10 come voto di licenza media; gli alunni sono in maggioranza figli di genitori con un elevato titolo di studio (diploma o laurea); sono pochissimi gli alunni in ritardo negli studi. Nei professionali si concentrano invece gli alunni scolasticamente più “fragili” (usciti con 6/10 come giudizio di licenza media; la metà ha almeno un anno di ritardo) e con un background familiare medio-basso. Inoltre, come già osservato, negli istituti professionali e tecnici è maggiore l’incidenza degli alunni stranieri, la maggioranza dei

totale stranieri

I.P. Datini 41,7 51,0 18,3 7,1 18,0 7,0

I.P. Marconi 43,5 48,9 20,0 12,3 10,0 7,0

I.T.I. Buzzi 33,2 59,0 18,3 20,4 10,3 4,2

I.T.C. Dagomari 51,7 68,0 32,6 29,5 23,7 14,1

I.T.C. Keynes 36,8 53,2 10,1 11,5 3,1 1,5

I.T.G. Gramsci 33,0 55,6 27,1 18,5 11,8 1,4

Liceo Gramsci-Keynes 25,5 43,5 12,0 18,6 6,2 -

Liceo Rodari 8,1 16,7 13,3 13,3 1,7 0,8

Liceo Cicognini 10,0 - 5,8 2,9 1,7 0,0

Convitto Cicognini 3,0 12,7 4,9 2,5 0,0 3,0

Liceo Livi 26,1 51,5 25,0 17,6 9,0 2,8

Liceo Artistico/Ist. Arte 31,0 46,3 22,9 10,0 9,4 8,0

Liceo Copernico 9,6 21,1 4,8 7,5 1,9 0,7

Conserv. San Niccolò 7,7 25,0 5,3 4,3 11,1 0,0

Totale 29,0 51,0 16,0 12,5 9,5 3,5

Scuola secondaria II grado - Percentuale esiti negativi (non ammesso, non

diplomato, ritirato) per scuola e classe frequentata - A.s. 2010/11

ScuolaI

II III IV V

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quali comincia il proprio percorso di studi superiore avendo già accumulato uno o più esiti negativi nel primo ciclo (nel biennio di scuola superiore è in ritardo negli studi oltre il 65% degli studenti stranieri).

Mobilità nel primo biennio da e per gli istituti secondari di secondo grado

Il grafico seguente mostra le scelte per l’anno scolastico in corso (asse orizzontale: stessa scuola, professionali, tecnici, licei, altro) degli alunni che nell’a.s. 2010/11 hanno frequentato le classi prime e seconde riportando un esito negativo (asse verticale: scuola frequentata). Quasi il 30% degli alunni non ammessi alla classe successiva (297 su 1.209, pari al 28,9%, contro il 32,7% dell’anno scolastico precedente) al termine dell’anno scolastico appena concluso, non figura nell’archivio di inizio a.s. 2010/11 (nel grafico: “altro”); si tratta di alunni che hanno già assolto l’obbligo di istruzione, di giovani passati a percorsi di formazione professionale o apprendistato e, in minima parte, di studenti iscritti in istituti fuori provincia.

Si osserva che: - Rodari (70,3%) e Livi (68,6%) fanno segnare le percentuali più elevate di alunni nuovamente iscritti nella stessa scuola; in media si iscrive nuovamente nello stesso istituto il 56,9% degli studenti non ammessi alla classe successiva; - il 62,3% degli studenti del Marconi con esito negativo non è presente negli archivi di inizio a.s. 2011/12 (43 su 69); la categoria “altro” assume un peso rilevante anche per

28

3. Gli esiti scolastici

51,7

43,541,7

36,8

33,2 33,031,0

26,1 25,5

10,0 9,68,1 7,7

3,0

29,0

Esiti negativi classi prime scuola secondaria di secondo grado (a.s. 2008/09, 2009/10 e 2010/11)

2008/09 2009/10 2010/11

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Datini (36,9%, 109 su 295 studenti respinti), Dagomari (35,2%, 50 su 192) e Liceo Artistico (37,0%, 17 su 46); - il 59,1% degli studenti del Buzzi non ammessi alla classe successiva, nell’anno scolastico in corso frequenta nuovamente lo stesso istituto; il 15,4% è invece passato ad un professionale (9,4% Marconi, 6,0% Datini), il 4,0% ad un altro istituto tecnico e lo 0,7% ad un liceo; il restante 22,1% non risulta più iscritto in scuole pratesi (33 su 149 respinti); - il 65,1% degli alunni con esito negativo al Keynes si è iscritto nuovamente nello stesso istituto; il 7,9% ha invece scelto un professionale (6,3% Datini), il 3,5% un altro istituto tecnico (Dagomari) ed il 3,2% un liceo (Rodari o artistico); il restante 20,6% figura nella categoria “altro”. Al Gramsci il 59,1% degli studenti respinti frequenta lo stesso istituto, il 16,7% è passato ad un professionale (12,1% Marconi) ed il 3,0% al liceo artistico, mentre il 21,1% non risulta negli archivi di inizio a.s. 2011/12. Non si registrano, nell’anno considerato, passaggi di alunni tra i diversi indirizzi dell’ISIS Gramsci Keynes; - il 68,6% degli studenti bocciati del Livi frequenta nuovamente lo stesso liceo (il 15,7% è passato ad un professionale, in numero uguale al Datini ed al Marconi, il 7,8% ad un tecnico, soprattutto al Keynes, ed il 5,9% ad un liceo, quasi tutti al Rodari) contro il 50,9% dei non ammessi del Copernico (il 30,2% degli alunni è passato ad un altro liceo, nell’ordine Rodari, Liceo Gramsci-Keynes e Livi; il 7,5% ha scelto un istituto tecnico, la metà dei quali al Buzzi, l’1,9% un professionale); - il 24,3% dei non ammessi alla classe successiva del Rodari si è invece iscritto ad un professionale (tutti al Datini); il restante 5,4% non appare invece nell’archivio di inizio anno scolastico.

29

3. Gli esiti scolastici

31,9

59,7

54,2

57,7

59,1

65,1

52,5

68,6

56,5

50,9

60,0

70,3

20,0

66,7

1,4

3,0

3,2

12,5

5,9

2,2

30,2

40,0

40,0

33,3

2,9

1,4

4,0

3,2

7,5

7,8

7,5

1,4

9,2

15,4

16,7

7,9

7,5

15,7

4,3

1,9

24,3

62,3

36,9

35,2

22,1

21,2

20,6

20,0

2,0

37,0

9,4

5,4

40,0

Marconi

Datini

Dagomari

Buzzi

Gramsci

Keynes

Liceo Gramsci-Keynes

Livi

Liceo Artistico

Copernico

Cicognini

Rodari

Convitto Cicognini

San Niccolò

Studenti con esito negativo nell'a.s. 2010/11 (classi I e II) per tipo di scuola frequentata nell'a.s. 2011/12

Stessa scuola Licei Tecnici Professionali Altro

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30

Ritardo negli studi

Il ritardo scolastico è uno degli indicatori fondamentali per il riconoscimento e la prevenzione dei fenomeni di dispersione ed abbandono prematuro. Esso infatti costituisce l’accumulo nel tempo degli esiti negativi che gli alunni hanno avuto nella loro carriera scolastica. Si parla di ritardo negli studi quando un alunno ha un’età superiore a quella che si ottiene considerando un corso di studi regolare che prevede l’iscrizione alla classe prima di scuola primaria a 6 anni e la promozione ogni anno alla classe successiva. Consideriamo ad esempio i dati relativi al primo anno della scuola secondaria di secondo grado, dove il numero di insuccessi è il più alto di tutto il percorso scolastico (nell’anno scolastico in corso è in parità uno studente nato nel 1997, in anticipo uno studente nato nel 1998, in ritardo uno studente nato nel 1996 o prima). La maggior parte degli alunni in ritardo si concentra negli istituti professionali, verso i quali si orientano gli alunni più deboli scolasticamente provenienti dalla scuola media e, dopo esiti negativi, da altre scuole secondarie. Ciò produce un effetto moltiplicativo sul ritardo, tanto che nelle classi prime degli istituti professionali è in ritardo di uno o più anni oltre la metà degli studenti (56,8%; Marconi 71,8% e Datini 53,4%), contro il 36,6% degli istituti tecnici (Dagomari 62,7%) ed il 18,3% dei licei (liceo artistico 55,8%, liceo scientifico Gramsci-Keynes 30,0%, Livi 27,9%). Rispetto agli indicatori di ritardo scolastico viene proposto un confronto tra studenti italiani e stranieri. In prima superiore è in pari o in anticipo il 78,0% dei ragazzi italiani (il 90,1% dei liceali contro, rispettivamente, il 79,9% ed il 51,8% degli iscritti ai tecnici ed ai professionali) e solo il 32,7% degli stranieri. Il ritardo degli alunni stranieri, peraltro, non è necessariamente determinato da una bocciatura, ma può dipendere anche da un

3. Gli esiti scolastici

4,0 5,18,2

23,7 24,427,7

32,0

27,5

37,4

44,0

53,3

67,365,2

66,9

60,9

67,9

11,313,8

17,9

33,329,6 31,2

34,430,6

I II III I II III IV V

Alunni in ritardo per anno di corso (valori %) - Italiani e stranieri A.s. 2011/12

italiani stranieri totale

Secondaria I grado Secondaria II grado

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31

3. Gli esiti scolastici

21,6

26,7 26,3

43,6

36,8 38,1

5,9

13,0

54,658,1

66,2

72,7 73,671,7

69,4

83,1

37,4

44,0

53,3

67,365,2 66,9

60,9

67,9

I II III I II III IV V

Alunni stranieri in ritardo per anno di corso (valori %)

Nati in Italia e nati all'estero - A.s. 2011/12

nati in Italia nati all'estero totale stranieri

Secondaria I grado Secondaria II grado

63,5

55,1

31,1 28,7 27,9 29,9

9,6

22,216,7

8,013,4 13,1

7,24,2

23,7

82,5 81,477,6

83,6

75,0

60,0

53,6

0,0

40,0

72,4

44,9

0,0

24,0

0,0

67,369,6

60,8 59,5

46,5 44,141,0

24,521,1 19,3 19,3 17,0

12,58,5

4,1

33,3

Scuola secondaria di II grado, classi prime - Ritardo negli studi per scuola e cittadinanza - A.s. 2011/12

italiani stranieri totale

arrivo in corso d’anno con inserimento in una classe inferiore rispetto a quella prevista per l’età. Gli stranieri nati in Italia hanno percentuali di ritardo nettamente inferiori a quelle dei nati all’estero (in prima superiore 43,6% vs. 72,7%)

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3. Gli esiti scolastici

81,3

79,778,3 78,0 77,8 77,4

76,3 76,075,3

74,3

72,571,2 71,1

68,8

76,5

Voto medio di maturità per scuola - A.s. 2008/09, 2009/10 e 2010/11

2008/09 2009/10 2010/11

Il ritardo scolastico è maggiore tra i maschi rispetto alle femmine, in tutti gli ordini scolastici. Tra gli iscritti al primo anno di scuola secondaria di secondo grado è in ritardo il 21,3% dei maschi contro il 14,2% delle femmine (tra gli italiani 10,5% vs. 5,3%). Voto di maturità

Un altro indicatore di successo scolastico è il risultato ottenuto dagli studenti al termine della scuola secondaria di secondo grado, con l’esame di Stato. Il voto di maturità è un indicatore importante per il proseguimento degli studi universitari anche se, da ricerche effettuate, sembra esserci un legame meno forte tra voto di maturità e laurea rispetto a quello tra giudizio/voto di scuola media e voto di maturità. Il 16,0% dei diplomati nell’a.s. 2010/11 ha conseguito un punteggio pari o superiore a 90/100 (nell’a.s. 2009/10 i diplomati con voto pari o superiore a 90/100 costituivano il 14,8%), il 36,5% ha ottenuto un punteggio tra 75 e 89/100, mentre quasi la metà degli studenti (il 47,5%) si è visto assegnare un voto compreso tra 60 e 74/100. Il 6,2% degli studenti ha ottenuto il massimo dei voti (nell’a.s. 2009/10 i diplomati con 100/100 rappresentavano il 5,6%), mentre il 6,4% ha riportato il punteggio minimo (60/100). La percentuale di esiti negativi (non scrutinati, non ammessi, non diplomati o ritirati) nelle classi quinte è pari al 3,5%. Sono sei le scuole che fanno segnare un voto medio di maturità superiore al valore medio provinciale (76,5): Classico Cicognini (81,3), Istituto d’Arte (79,7), Copernico (78,3), Rodari (78,0), Convitto Cicognini (77,8) e Buzzi (77,4). Il grafico riporta il voto medio di maturità per istituto negli ultimi tre anni scolastici.

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Quanti studenti pratesi completano il ciclo di istruzione secondaria di secondo grado? Qual è invece il tasso di abbandono prematuro (giovani con la sola licenza media e non più in formazione)? Quali risultati scolastici ottengono gli studenti stranieri? Come si posiziona Prato rispetto agli obiettivi di Lisbona 2010 ed ai nuovi traguardi fissati dalla Strategia Europa 20201? Il monitoraggio degli indicatori strutturali viene effettuato da Eurostat in collaborazione con i Sistemi Statistici Nazionali, attraverso le indagini campionarie sulle forze di lavoro; il dato è disponibile per i 27 Stati membri2 ed in Italia fino al livello regionale3. A livello provinciale i dati sono invece elaborati annualmente da Asel ricostruendo il percorso scolastico di ciascuno studente presente negli archivi dell’Osservatorio Scolastico Provinciale4. In particolare, viene di seguito presentato uno studio longitudinale retrospettivo realizzato seguendo nel tempo la coorte fissa costituita dai residenti nei comuni della provincia di Prato, nati nel 1989 e nel 1990 che negli a.s. 2003/04, 2004/05 e 2005/06 risultavano iscritti per la prima volta in una classe prima di una scuola secondaria di secondo grado con sede nella provincia di Prato5. Tasso di conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore

Nel 2010 hanno conseguito almeno il diploma di scuola secondaria di secondo grado tre giovani italiani su quattro in età 20-24 anni (il 76,3% secondo Eurostat, il 75,9% secondo l’Istat6). L’Italia si colloca in linea con la media dei 15 paesi UE di prima adesione

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4. L’abbandono scolastico

1 Il 3 marzo 2010 la Commissione Europea ha presentato la “Strategia Europa 2020” per uscire dalla crisi e preparare l’economia dell’UE ad affrontare le sfide del prossimo decennio. La Strategia Europa 2020 propone un progetto per l’economia sociale di mercato europea nel prossimo decennio, sulla base di tre settori prioritari strettamente connessi che si rafforzano a vicenda: crescita intelligente, attraverso lo svi-luppo di un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione; crescita sostenibile, attraverso la pro-mozione di un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente sotto il profilo dell’impiego delle risorse e competitiva; crescita inclusiva, attraverso la promozione di un’economia con un alto tasso di occupazio-ne che favorisca la coesione sociale e territoriale. I progressi verso la realizzazione di questi obiettivi sa-ranno valutati sulla base di cinque traguardi principali rappresentativi a livello europeo, che gli Stati membri saranno invitati a tradurre in obiettivi nazionali definiti in funzione delle rispettive situazioni di partenza: il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro; il 3% del PIL dell’UE deve essere investito in ricerca e sviluppo (R&S); i traguardi “20/20/20” in materia di clima/energia devono essere raggiunti (compreso un incremento del 30% della riduzione delle emissioni se le condizioni lo permettono); il tasso di abbandono scolastico prematuro deve essere inferiore al 10% ed almeno il 40% dei giovani deve avere una laurea; 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà. Per approfondimenti si veda il sito web: http://ec.europa.eu/europe2020/index_it.htm. 2 http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/table.do?tab=table&plugin=1&language=en&pcode=t2020_40 e http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/refreshTableAction.do?tab=table&plugin=1&pcode=tsiir110&lan guage=en 3 http://www.istat.it/it/files/2011/07/istruzione_formazione.xls 4 Per calcolare il tasso di abbandono scolastico prematuro sono stati messi in relazione gli archivi scola-stici gestiti dall’Osservatorio Scolastico Provinciale con la banca dati dei corsi di formazione professiona-le riconosciuti dalla Regione Toscana. La procedura di abbinamento di informazioni relative allo stesso individuo ma contenute in archivi diversi è avvenuta tramite procedure di record linkage esatti, ovvero utilizzando campi (Codice Fiscale, nome e cognome, data e luogo di nascita) che hanno permesso di iden-tificare in maniera certa ed univoca ogni singolo individuo presente nei due diversi archivi. 5 La coorte è costituita da 3.032 ragazzi, di cui 214 stranieri (pari al 7,1%), in maggioranza cinese (94) ed albanesi (55). Sono stati esclusi 116 ragazzi che risultano trasferiti.

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(76,6%; Francia 83,2%, Gran Bretagna 80,4%, Germania 74,4%, Spagna 61,2%), ma al di sotto della media UE27 (79,0%). Raggiungono l’obiettivo dell’85% fissato dalla Strategia di Lisbona soltanto 9 paesi: Slovacchia (93,2%), Repubblica Ceca, Polonia, Slovenia, Irlanda, Lituania, Cipro, Svezia ed Austria. Nel nostro paese, dall’analisi a dettaglio regionale emergono significative differenze: tra il Molise, l’unica regione con un tasso superiore all’85% (86,0%), e la Sardegna (66,4%) vi sono infatti quasi 20 punti di differenza. La Toscana (75,0%) fa segnare un valore sostanzialmente in linea con la media nazionale, ma inferiore alla media delle regioni centrali (79,0%).

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6 L’indicatore diffuso da Eurostat è relativo al secondo trimestre dell'indagine sulle forze di lavoro, men-tre il dato Istat è espresso come media annuale.

Nella provincia di Prato ha conseguito il diploma il 72,6% della coorte di studenti osservata (di cui il 78,2% in pari, il 17,2% con un anno di ritardo ed il restante 4,6% con due o più anni di ritardo). Il dato provinciale risulta circa tre punti e mezzo al di sotto della media nazionale e due punti e mezzo al di sotto di quella regionale. La distribuzione dei livelli di istruzione è tradizionalmente influenzata dalle caratteristiche dei mercati locali del lavoro: laddove si sperimentano maggiori opportunità occupazionali anche per i lavori meno qualificati (aree caratterizzate dalla presenza di sistemi di piccola e media impresa), minore è infatti il proseguimento degli studi dopo l’obbligo scolastico e più bassa è la quota di popolazione in possesso di titoli di studio più elevati. A Prato si registra una differenza di genere più accentuata rispetto a quanto rilevato a livello nazionale: si è diplomato infatti il 77,6% delle femmine contro il 67,4% dei maschi

72,6

75,0

75,9

79,0

Prato (OSP 2011)

Toscana (Istat 2010)

Italia (Istat 2010)

UE27 (Eurostat 2010)

Tasso di conseguimento del diploma di scuola

secondaria superiore

85%

4. L’abbandono scolastico

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4. L’abbandono scolastico

(oltre 10 punti di differenza; in Italia ha conseguito il diploma l’80,2% delle femmine contro il 72,6% dei maschi, 7,6 punti di scarto; il dato per genere non è disponibile a livello regionale). Disaggregando il dato provinciale per cittadinanza (variabile per la quale non sono disponibili elementi di confronto a livello regionale o nazionale), si osserva che solo il 31,3% degli studenti stranieri iscritti al primo anno della scuola secondaria di secondo grado tra l’a.s. 2003/04 e l’a.s. 2005/06 è riuscito a conseguire il diploma (si è diplomato solo il 12,8% dei cinesi, mentre tra gli alunni stranieri di altre cittadinanze si è diplomato il 45,8%). Tra gli studenti di cittadinanza italiana la percentuale di diplomati è invece pari al 75,6%, un dato che attesterebbe Prato sostanzialmente in linea con la media nazionale e regionale. E' possibile calcolare anche il tasso di conseguimento del diploma per tipologia di istituto frequentato (si fa riferimento alla prima iscrizione): nei licei hanno concluso con successo il percorso di studi quinquennale 83,8 studenti su 100, nei tecnici 73,8 studenti su 100. Negli istituti professionali i diplomati rappresentano invece il 45,4% (tra i non diplomati vi sono però anche quanti hanno interrotto gli studi al raggiungimento della qualifica). Tasso di abbandono scolastico prematuro (early school leavers)

La Strategia di Lisbona aveva posto come obiettivo europeo da raggiungere entro il 2010, la riduzione al 10% della quota di giovani tra 18 e 24 anni che lasciano la scuola senza essere in possesso di un adeguato titolo di studio. Nel 2010 in Italia il valore dell’indicatore si attesta al 18,8%, a fronte di una media UE27 pari al 14,1%. L’obiettivo del 10%, riproposto nell’ambito della Strategia Europa 2020, è stato raggiunto soltanto da 8 paesi: Slovacchia (4,7%), Repubblica Ceca, Slovenia, Polonia, Lussemburgo, Lituania, Austria e Svezia. Nell’ambito dei principali paesi europei, si trovano in buona posizione Germania e Francia, con valori pari rispettivamente all’11,9% ed al 12,8%, mentre la Spagna occupa la posizione peggiore con un tasso di abbandoni scolastici precoci pari al 28,4%. Il divario dell’Italia con il dato medio europeo è più accentuato per la componente maschile (22,0% vs. 16,0%) in confronto a quella femminile (15,4% vs. 12,2%). Nel nostro paese il fenomeno dell’abbandono prematuro interessa il 22,3% dei giovani meridionali (Sicilia 26,0%, Sardegna 23,9%) ed il 16,2% dei coetanei del Centro-Nord (Friuli Venezia Giulia 12,1%, provincia autonoma di Trento 11,8%). In Toscana il fenomeno riguarda ancora il 17,6% dei giovani, un dato al di sopra della media delle regioni centrali. Nella provincia di Prato ogni 100 studenti che hanno iniziato il ciclo di istruzione secondaria di secondo grado, 18,9 hanno abbandonato gli studi senza aver conseguito il diploma o la qualifica professionale e senza aver frequentato un corso di formazione professionale riconosciuto dalla Regione Toscana. Il dato provinciale risulta in linea con la media nazionale mentre si discosta di 1,3 punti percentuali da quello regionale, con una differenza più accentuata per i maschi (22,5% a Prato vs. 20,3% in Toscana) rispetto alle femmine (15,6% vs. 14,8%). Rispetto allo studio realizzato nel 2010 sui nati nel 1998, si rileva una riduzione del tasso di abbandono scolastico prematuro di circa un punto percentuale (dal 20,0% al 18,9%).

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18,9

17,6

18,8

14,1

Prato (OSP 2011)

Toscana (Istat 2010)

Italia (Istat 2010)

UE27 (Eurostat 2010)

Tasso di abbandono scolastico prematuro

10%

4. L’abbandono scolastico

Disaggregando il dato provinciale per cittadinanza, si osserva che quasi la metà degli studenti stranieri (il 45,0%) ha abbandonato prematuramente gli studi (il 65,8% dei cinesi contro il 33,8% degli alunni stranieri di altre cittadinanze), mentre tra gli studenti italiani la percentuale di abbandoni è pari al 17,9%. Particolarmente negativi risultano gli esiti dei ragazzi che conseguito la licenza media con uno o più anni di ritardo (il 6,3% della coorte osservata): solo il 21,6% di questo sottogruppo ha infatti conseguito il diploma (il 23,5% degli italiani ed il 20,0% degli stranieri), mentre ben il 66,8% ha abbandonato prematuramente gli studi (il 62,4% degli italiani ed il 70,5% degli stranieri; tra i soli cinesi l’89,3%). Il dato conferma la forte capacità predittiva dei risultati scolastici ottenuti dai ragazzi nel ciclo di istruzione secondaria di primo grado.

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Quanti giovani pratesi si iscrivono all’Università? E quali sbocchi occupazionali si presentano invece per i neodiplomati che decidono di interrompere il proprio percorso formativo? A queste ed altre domande tenta di rispondere una ricerca realizzata da Asel1 attraverso l’incrocio dei record individuali degli archivi dell’Osservatorio Scolastico Provinciale con l’archivio delle comunicazioni obbligatorie dei rapporti di lavoro2 e con il database fornito alla Provincia di Prato dall’Università degli Studi di Firenze (oltre che attraverso l’analisi dei dati aggregati resi disponibili dal MIUR3). La ricerca prende in esame i 1.278 studenti pratesi (670 femmine e 608 maschi) diplomati nell’a.s. 2008/09 in istituti con sede nella provincia di Prato o fuori provincia (180 unità, 14,1%); il 43,7% di questi ha conseguito la maturità liceale, il 33,4% quella tecnica ed il 22,9% la maturità professionale. Gli studenti stranieri rappresentano il 4,4% (56 unità). Iscritti all’università

Conseguita la maturità, il 62,2% dei ragazzi pratesi ha deciso di proseguire il proprio percorso di studi iscrivendosi all’università (il 63,7% delle femmine, il 60,5% dei maschi). Gli studenti residenti nella provincia di Prato diplomati nell’a.s. 2008/09 ed immatricolati nell'a.a. 2009/10 in un qualsiasi ateneo italiano (dati MIUR) sono infatti 795 (427 femmine e 368 maschi). Il 91,8% è iscritto ad un corso di laurea dell’Università di Firenze. L’82,5% degli studenti ha scelto un corso di laurea triennale, il restante 17,5% un corso di laurea a ciclo unico. La facoltà con il maggior numero di iscritti è Economia (16,6%); seguono Scienze matematiche, fisiche e naturali (16,0%), Lettere e filosofia (14,1%), Ingegneria (13,6%), Giurisprudenza (11,2%), Medicina e chirurgia (6,0%) e Scienze politiche (5,7%). Gli iscritti all’ateneo fiorentino

L’Università degli Studi di Firenze ha messo a disposizione dell’Osservatorio Scolastico Provinciale i dati relativi agli studenti iscritti presso l’ateneo fiorentino che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado in istituti superiori con sede nella provincia di Prato. Incrociando i record individuali degli studenti diplomati nell’a.s. 2008/09 con gli elenchi forniti dall’Università di Firenze, si rileva che nell’a.a. 2009/10 si sono iscritti ad un corso di laurea dell’ateneo fiorentino 588 dei 1.098 studenti pratesi diplomati a Prato, pari al 53,6%. Si è iscritto all’Università di Firenze il 74,0% dei diplomati in un liceo (con percentuali che variano dall’89,3% del Cicognini al 59,5% del Rodari), il 42,6% dei ragazzi con

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5. Dopo il diploma

1 I percorsi post-diploma dei giovani pratesi, Paolo Sambo e Marcella Conte, Asel, Osservatorio Scolasti-co della Provincia di Prato, 2011, pubblicata on-line all’indirizzo: http://osp.provincia.prato.it/pubblicazioni/Pubblicazione_ID_29.pdf. 2 La procedura di abbinamento di informazioni relative allo stesso individuo ma contenute in archivi di-versi (Osservatorio Scolastico Provinciale e IDOL) è avvenuta tramite procedure di record linkage esatti, ovvero utilizzando campi (Codice Fiscale, data e luogo di nascita) che hanno permesso di identificare in maniera certa ed univoca ogni singolo individuo presente nei diversi archivi. Si ringrazia Giancarlo Car-boncini (Settore lavoro Provincia di Prato). 3 E’ possibile effettuare interrogazioni all’indirizzo web http://anagrafe.miur.it/index.php.

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15,8

15,9

18,2

31,6

34,8

53,6

60,3

71,2

72,1

75,0

76,2

77,1

Marconi

Datini

Isa Montemurlo

Dagomari

Gramsci-Keynes

Totale

Buzzi

Cicognini-Rodari

Livi

S. Niccolò

Copernico

Convitto Cicognini

Percentuale di studenti diplomati nell’a.s. 2008/09 iscritti ad un corso di laurea dell’Università degli Studi di Firenze nell’a.a. 2009/10

maturità tecnica (il 60,3% dei diplomati del Buzzi) ed il 16,2% dei ragazzi con maturità professionale. Gli studenti immatricolati provenienti da un liceo si sono orientati maggiormente verso i corsi di laurea in Giurisprudenza, Scienze biologiche, Economia aziendale, Ingegneria meccanica, Storia e tutela dei beni artistici e Medicina e chirurgia. Nelle scelte dei ragazzi provenienti da tecnici e professionali si osserva una forte attinenza rispetto al titolo di studio conseguito. I diplomati del Buzzi si sono infatti indirizzati verso le facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali (ed in particolare verso i corsi di laurea in chimica e scienze biologiche) ed Ingegneria (ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni ed ingegneria meccanica); i diplomati del Keynes e del Dagomari verso la facoltà di Economia, quelli del Gramsci verso la facoltà di Ingegneria (edile e civile). I ragazzi provenienti dal Datini hanno scelto soprattutto la facoltà di Economia (Scienze turistiche), mentre i diplomati del Marconi si sono iscritti alla facoltà di Ingegneria (elettronica ed informatica). A due anni di distanza dall’inizio del percorso di studi universitario, risulta ancora iscritto allo stesso corso di laurea l’85,5% degli studenti; il 2,6% ha cambiato corso mentre l’11,9% ha rinunciato agli studi. In media ciascuno studente con carriera attiva ha sostenuto con esito positivo 8,2 esami. Dalla scuola al lavoro

Su 1.278 ragazzi diplomati, il 37,9% (485 avviati, 244 femmine e 241 maschi) ha avuto almeno un avviamento di lavoro nei 24 mesi successivi al conseguimento del diploma. Ha registrato almeno un avviamento il 59,4% dei ragazzi che hanno conseguito la

5. Dopo il diploma

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maturità professionale ed il 45,4% dei diplomati tecnici. I 485 avviati hanno registrato un totale di 1.073 avviamenti (580 maschi e 493 femmine); in media ciascun avviato ha quindi avuto 2,21 contratti di lavoro nei due anni presi in esame. Il 39,4% degli avviati ha avuto il primo avviamento di lavoro entro i primi 6 mesi dal conseguimento del diploma (il 42,3% dei maschi vs. il 36,5% delle femmine); il 27,2% ha invece dovuto aspettare da 6 a 12 mesi ed il restante 33,4% oltre un anno. Contratti e settori

Gli avviamenti non standard (sommando tempo determinato, lavoro a progetto, lavoro intermittente, lavoro interinale, associazione in partecipazione ed altre forme di lavoro occasionale) costituiscono il 73,8% degli avviamenti. Solo il 4,2% degli avviamenti registrati è a tempo indeterminato, mentre l’apprendistato (professionalizzante, ex art. 16 L. 196/97 e per l’espletamento del diritto dovere) rappresenta il 18,9% dei contratti.

39

5. Dopo il diploma

Il 26,8% degli avviamenti di diplomati pratesi è nel settore alberghiero e della ristorazione (34,1% tra i maschi e 18,3% tra le femmine); di poco inferiore è il peso del commercio (23,8%; 31,4% tra le femmine e 17,2% tra i maschi). Seguono servizi di supporto alle imprese (call center, organizzazione di fiere e convegni, servizi di pulizia, etc; 10,3%) ed altri servizi pubblici, sociali ed alla persona (7,5%). Gli avviamenti nel settore tessile-abbigliamento sono pari al 4,6%; complessivamente gli avviamenti nel comparto manifatturiero rappresentano meno del 10% del totale degli avviamenti. Il 46,8% degli avviamenti avviene presso aziende con sede fuori dalla provincia di Prato (Firenze, Campi Bisenzio, Calenzano, Sesto Fiorentino e Pistoia). Nelle prime 15 imprese per numero di avviamenti effettuati non troviamo aziende manifatturiere, ma

3,0

4,2

4,6

11,4

12,5

22,0

42,4

Lavoro autonomo

Lavoro a tempo indeterminato

Lavoro interinale

Lavoro intermittente

Lavoro a progetto

Apprendistato

Lavoro a tempo determinato

Avviamenti nei due anni successivi al conseguimento diploma per tipo di contratto (valori %)

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alberghiere e di ristorazione, agenzie immobiliari e interinali e radiotelevisive, oltre alla grande distribuzione (Decathlon, Unicoop, Stefan, Zara, Ikea) ed alle Poste. Gli avviamenti “buoni”

Gli avviamenti a tempo indeterminato (45) o con contratto di apprendistato (236) rappresentano insieme circa un quarto degli avviamenti (il 26,2%). Mediamente ciascun avviato (230) dopo il diploma ha impiegato 288 giorni prima di essere contrattualizzato stabilmente. A due anni dal conseguimento della maturità risulta occupato stabilmente il 18,0% dei diplomati (ed il 47,4% dei ragazzi che hanno avuto almeno un avviamento di lavoro, con qualsiasi tipo di contratto, nei due anni presi in esame). Il 24,9% degli avviamenti con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato è nel settore del commercio, il 19,2% nel settore alberghiero e della ristorazione. Seguono costruzioni (9,6%), tessile e abbigliamento (9,6%) ed altre imprese manifatturiere (7,8%). Complessivamente gli avviamenti nel manifatturiero rappresentano il 17,4% del totale.

L’incidenza dei contratti “buoni” è più elevata nel comparto manifatturiero (tessile e abbigliamento 55,1%, altre imprese manifatturiere 44,0%), mentre i contratti non standard rappresentano la netta maggioranza dei contratti nei settori della ristorazione (81,2%) e dei servizi (servizi di supporto alle imprese 89,1%; servizi pubblici, sociali ed

40

0,7

1,8

2,1

2,8

4,3

5,3

5,3

6,4

7,8

9,6

9,6

19,2

24,9

Istruzione

Credito e assicurazioni

Agricoltura

Sanità e assistenza sociale

Servizi di supporto alle imprese

Trasporti e comunicazioni

Altri servizi pubblici, sociali e alla persona

Servizi avanzati

Altre imprese manifatturiere

Tessile e abbigliamento

Costruzioni

Alberghi e ristoranti

Commercio

Avviamenti ’buoni’ nei due anni successivi al diploma per settore (valori %)

5. Dopo il diploma

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41

5. Dopo il diploma

4 E’ opportuno ricordare che l’indirizzo alberghiero del Datini è stato attivato nell’a.s. 2006/07, i primi ragazzi diplomati si sono avuti nell’a.s. 2010/11.

alla persona 81,2%). Il 70,5% degli avviamenti "buoni" avviene presso aziende con sede nella provincia di Prato, il 20,6% in aziende con sede nella provincia di Firenze ed il 6,4% a Pistoia. Minima è la mobilità verso le altre province toscane (1,4%) e le altre regioni (1,1%). Incrociando il dato con la scuola di provenienza, la percentuale più elevata di diplomati avviati al lavoro si calcola per il Marconi (il 78,9% dei diplomati ha avuto almeno un avviamento di lavoro nei 24 mesi considerati); seguono Dagomari (64,6%), Istituto d’Arte (59,1%), Datini (55,1%) e Keynes (53,8%), mentre, come già osservato, i ragazzi provenienti dai licei e dal Buzzi si indirizzano principalmente verso l’università. I diplomati che, almeno nei due anni successivi alla maturità, hanno trovato un lavoro più stabile, provengono da Keynes (il 66,7% degli avviati è occupato con contratto standard), Marconi (60,0%), Dagomari (58,8%), Buzzi (55,8%) e Datini (50,0%)4.

0,0

0,0

0,0

8,3

28,6

29,4

45,8

46,2

47,4

50,0

55,8

58,8

60,0

66,7

Liceo Cicognini

Convitto Cicognini

Liceo San Niccolò

Liceo Livi

Liceo Rodari

Liceo Copernico

ITG Gramsci

ISA Montemurlo

Totale

IPSCT Datini

ITIS Buzzi

ITC Dagomari

IPSIA Marconi

ITC Keynes

Avviamenti ‘buoni’ sul totale degli avviamenti nei due anni successivi al diploma per istituto di provenienza (valori %)

Le qualifiche

Le qualifiche più frequentemente attribuite ai diplomati pratesi sono cameriere di sala o aiuto cameriere, commesso o aiuto commesso, ausiliario di vendita, aiuto cuoco, telefonista, addetto a mansioni d'ordine di segreteria, addetto alle attività amministrative ed elettricista. Incrociando la qualifica attribuita dall'azienda con l'indirizzo di studio dell'avviato è possibile supporre l'esistenza o meno di una “consonanza” tra le due variabili5. Analizzando gli avviamenti con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato, si

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5 Ad esempio è consonante con un diploma del Buzzi con indirizzo tessile un avviamento con "perito tes-sile" piuttosto che come "cameriere di sala". 6 L'obbligo di comunicazione sussiste per i tirocini di formazione e orientamento, mentre non sono sog-getti agli obblighi di comunicazione i tirocini o stage promossi da istituzioni scolastiche o formative a fa-vore dei propri studenti e allievi frequentanti, se moduli del percorso di studi o di formazione, anche cofi-nanziati dal Fse.

rileva una consonanza tra qualifiche attribuite ed indirizzo di studio in circa della metà dei rapporti di lavoro avviati (51,1%; maschi 56,8% vs. femmine 44,8%). La maggiore consonanza tra qualifica ed indirizzo di studio si rileva per i diplomati di Marconi (81,0%) e Buzzi (73,3%); seguono Keynes (61,0%) e Gramsci (50,0%). I tirocini Nei due anni successivi al conseguimento del diploma, 121 giovani hanno intrapreso un tirocinio (complessivamente i tirocini attivati sono 164)6. Il 21,3% di queste esperienze formative e di orientamento ha condotto ad un successivo avviamento nella stessa azienda ed il 9,1% (15 casi) ha avuto come esito un contratto di apprendistato o a tempo indeterminato.

5. Dopo il diploma

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Appunti

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Finito di stampare nel mese di marzo 2012 da Tipografia Thomas

In copertina: Biblioteca ISIS Gramsci Keynes