La rete fissa 3 · 2012. 1. 13. · su una trama E1 interna e sincrona con il clock di centrale....

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La rete fissa 5

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  • La rete fissa 5

  • Le centrali di commutazione

  • Schema di principio di una rete telefonica

    Autocommutatore locale

    Interfaccia DTE/DCE

    DTE DCE

    • • •

    Collegamento di segnalazione

    Stadio di utente

    Linee di giunzione

    Autocommutatore di transito

    Elaboratore di controllo

    Punto di trasferimento della segnalazione

    Rete di segnalazione

    a canale comune

  • La commutazione

    La commutazione è l’insieme delle attività che svolge una rete di telecomunicazione per connettere tra di loro due o più utenti , nel momento che la connessione è richiesta , e di disconnetterli nel momento che la disconnessione è richiesta. Fanno anche parte delle funzioni di commutazione la ricezione e l’interpretazione delle richieste degli utenti ed l’invio della informativa sul processamento e lo stato delle loro richieste.

  • Le principali operazioni della commutazione

    Ricezione e interpretazione della richiesta di connessione dell’utente chiamante A.

    Ricerca di un canale vocale libero dalla centrale di origine alla centrale di destinazione, attraverso le centrali di transito e la rete di giunzione, e impegno fisico o virtuale del canale trovato (processo di routing).

    Inoltro all’ utente chiamato B della richiesta di connessione dell’utente A e comunicazione all‘utente A dell’ invio all’utente B dell’inoltro di tale richiesta.

  • Le principali operazioni della commutazione

    Ricezione della accettazione della richiesta da parte dell’ utente B della richiesta di connessione.

    Impegno fisico e per tutta la durata della comunicazione nella rete di giunzione e tra le centrali del canale selezionato.

    Monitoraggio della segnalazione degli utenti per rivelarle la volontà di disconnessione.

    Attuazione della disconnessione e rilascio del canale vocale utilizzato nella conversazione

  • Le centrali di commutazione ed i nodi di segnalazione sono i dispositivi della rete che realizzano le funzioni di commutazione.

  • In una rete telefonica esistono due tipi di centrali

    di commutazione

    le centrali locali e le centrali di transito.

  • Le centrali locali hanno gli utenti direttamente connessi ad esse attraverso la rete di accesso ed hanno anche connessioni ad altre centrali. Le centrali di transito hanno solo connessioni ad altre centrali che possono essere a loro volta o di transito o locali. Solo le centrali locali ricevono e interpretano le richieste degli utenti e li tengono informati sul processamento e lo stato delle loro richieste.

  • Le centrali locali

    Ogni centrale locale ha una sua area di responsabiltà (serving area). Tutti gli utenti appartenente ad una serving area sono connessi alla centrale responsabile di quella area. Molte chiamate in una serving area sono per utenti della stessa area e quindi la centrale si limita a fare una connessione interna tra un canale fonico di ingresso ed uno di uscita. Nel caso in cui l’utente chiamato è fuori della serving area la centrale fa partire il processo di instradamento (routing).

  • Le funzioni fondamentali di una centrale locale

    Le funzionalità fondamentali di una centrale locale non sono cambiate sostanzialmente nel tempo.

    Una centrale analogica manuale aveva le stesse funzioni di base di una moderna centrale digitale.

  • Una centrale manuale

    - Dispositivi di ingresso uscita dei canali fonici - meccanismi di interconnessione - meccanismi di generazione e di rivelamento di segnali - meccanismi di supervisione di stati - meccanismi di ricezione di informazioni, - meccanismi di trasmissione di informazioni. - La funzionalità di gestione operativa della chiamata che avveniva tramite una o più operatrici, che utilizzavano a tal scopo i meccanismi di cui sopra.

  • Le centrali digitali

  • Schema a blocchi semplificato di una centrale digitale

    SSS : Subscriber SubSystem GSS:Group Switching Subsystem TSS : Trunk and Signalling Subsystem

    ESS: Extend module Subsystem CSS:Common chanell signalling Subsystem

    SUS : Subscriber Service subsystem CHS: Charging Subsystem OMS: Operation & Maintenance Subsystem SCS : Supervisor & Control Subsystem TCS : Traffic Control Subsystem

    Central processor APZ

  • Schema a blocchi semplificato di una centrale digitale

    Central processor APZ

    Tale schema è relativo a una centrale pienamente equipaggiata. Le centrali nella rete reale utilizzano di solito, a secondo del loro ruolo , solo alcuni dei sottosistemi.

  • GSS Group Switching Subsystem

    Il GSS è il sottosistema che opera la funzione di distribuzione dei canali fonici da ingresso ad uscita della centrale , sia verso gli utenti della stessa area di servizio, che verso i link alle altre centrali ed e quindi presente in ogni tipo di centrale.

  • GSS Group Switching Subsystem

    Il GSS ha anche una funzione interna . I dispositivi in pool della centrale vengono collegati dal GSS ai processi che li richiedono tramite connessioni semipermanenti.

  • Group Switching Subsystem

    I 16 K dell’altro ieri non entrerebbero nella slide

  • Il commutatore analogico

  • Il commutatore digitale

    Con l’ elettronica si possono costruire matrici perfettamente equivalenti dal punto di vista funzionale a quelle analogiche, ma digitali e a divisione di tempo. Gli elementi costitutivi delle matrici digitali sono fondamentalmente due: TSI :Time Slot Interchange. SM : Spatial Matrix.

  • Il commutatore digitale

    Moduli TSI (T) e moduli SM (S) si possono unire a formare matrici di differenti dimensioni alternandoli nelle struttura. Possiamo quindi avere matrici TS, TST, STS , TSST etc.

  • Il commutatore digitale TST

  • TSI Time Slot Interchange sequential write, random read

    Writing address

    Reading address

  • TSI Time Slot Interchange random write,sequantial read

    Writing address

    Reading address

  • La matrice spaziale a divisione di tempo

  • La matrice spaziale a divisione di tempo

  • Il commutatore digitale delle centrali Ericsson

  • Time switch

  • PAY for USE

  • Subscriber Switching Subsystem (SSS)

  • Subscriber Switching Subsystem (SSS)

    Il sottosistema SSS gestisce gli ingressi e le uscite alla centrale degli utenti dell’area di servizio della centrale stessa. Vengono equipaggiate con il sottosistema SSS, solo le centrali locali

    GSS

  • Subscriber Switching Subsystem (SSS)

    Il sottosistema prevede tre tipi di moduli di interfaccia (LSM Local Subscriber module) : -Pots (plane old telephony service): per utenti analogici -BA ISDN Basic Access (2B+D) -PRA ISDN Primary access (30B + D o 23B + D): per utenti digitali

    GSS

  • Subscriber Switching Subsystem

    Gli LSM-BA e LSM –PRA ricevano i segnali già digitali, li rigenerano con le modalità tipiche dei ripetitori digitali , e attraverso un processo di concentrazione li multiplano su su una trama E1 interna e sincrona con il clock di centrale. Gli LSM-Pots , generano invece la trama E1 a partire direttamente dai segnali analogici di ingresso . I 128 ingressi analogici di un modulo LSM sono concentrati sui 32 time slot di un link E1 interno.

    GSS

  • Subscriber Switching Subsystem

    Gli LSM-Pots forniscono tutte le funzionalità necessarie all’attacco di utente analogico.

    GSS

  • Subscriber Switching Subsystem . Tali funzioni sono di solito riassunte dall’ acronimo BORSCHT:

    Battery (alimentazione) Overvoltage protection (protezione da sovratensioni) Ringing (generazione del segnale di chiamata) Supervisory (supervisione della linea) Coding ( campionamento e codifica del segnale vocale) Hybrid (passaggio da 2 a 4 fili) Testing (accesso per prove sulla linea).

    GSS

  • Subscriber Switching Subsystem LSM Pots: codifica del segnale vocale Il time slot interno è assegnato su base di chiamata

    GSS

  • Subscriber Switching Subsystem

    KDR sono i ricevitori della segnalazione multifrequenza di utente. Tone sender sono i generatori dei differenti toni di avviso necessari durante una chiamata Entrambi sono connessi agli LSM tramite il commutatore di gruppo su base chiamata e quindi sono dispositivi in “pool”

    GSS

  • Trunk and Signaling subsystem (TSS)

  • Trunk and Signaling subsystem (TSS)

    GSS

    La funzione fondamentale del sottosistema TSS è di gestire i collegamenti verso e da altre centrali attraverso gli ET (Exchange terminal). Sia le centrali locali che le centrali di transito sono equipaggiati con questo tipo di sottosistema

  • Trunk and Signaling subsystem ET

  • Trunk and Signaling subsystem (TSS)

    GSS

    Negli ET i flussi entranti, che sono plesiocroni o mesocroni rispetto al clock di centrale,vengono sincronizzati con il clock della centrale.

    Il processo di sincronismo è una del funzionalità più critiche della commutazione.

  • . L’ ideale sarebbe che tutto il mondo della telefonia lavorasse con la stessa temporizzazione , un solo clock per tutta la rete . Questo sarebbe possibile in via teorica equipaggiando ogni centrale con un clock al Cesio e tutti i clock al Cesio della rete tarati sulla la stessa frequenza nominale ( differenza massima fra i clock 2 10-11 ). La soluzione è chiaramente improponibile da un punto di vista economico.

    Sincronizzazione di rete

  • Nella realtà la differenza della temporizzazione tra le varie centrali e mantenuta in limiti accettabili , attraverso un processo di sincronizzazione dei clock delle varie centrali ad un clock di riferimento, che solo a fine catena fa riferimento ad un clock al Cesio. Per ottenere sufficiente stabilità e accuratezza del clock in ogni nodo della rete, si fa uso di circuiti PLL ad altissimo Q che estraggono la frequenza di clock da un flusso dati o da un tono proveniente da un nodo di riferimento, che appartiene a quella che viene chiamata la rete di sincronizzazione. Il clock così estratto viene utilizzato quale clock di centrale

    Sincronizzazione di rete

  • Le reti di sincronizzazione

    In Europa nelle reti di sincronizzazione attuali i clock sono divisi gerarchicamente in 3 tipologie che si differenziano per qualità e funzioni offerte: -PRC (Primary Reference Clock) che producono un cronosegnale di altissima precisione e stabilità e che costituiscono le fonti primarie di distribuzione. -SSU (Syncronizzation supply unit) che funzionano normalmente come slave ma che hanno in free running una precisione ed una affidabilità elevata anche se inferiore a quelli a Cesio, ma che in caso di guasto e per un breve periodo di tempo IN FREE RUNNING possono fungere da riferimento nella catena di distribuzione -SEC (SDH Equipment clock ) che sono i clock asserviti dei generici nodi

  • Le reti di sincronizzazione Ogni nodo con un clock di tipo slave (SSU o SEC) si aggancia al crono segnale di riferimento fornitogli da un assegnato nodo ,lo usa per la sua temporizzazione e lo fornisce rigenerato alle sue uscite. Se si verificano guasti il crono segnale di riferimento viene cambiato secondo una preassegnata sequenza. La pianificazione della rete di sincronizzazione cura attentamente che in nessun caso un nodo possa agganciarsi ad una sorgente generata da un clock di qualità inferiore al suo o che addirittura possa agganciarsi ad un clock che deriva da se stesso creando quello che viene chiamato un “timing loop”.

  • Sincronizzazione di rete

    PRC

    SSU SSU SSU

    SEC SEC SEC SEC SEC SEC SEC

  • Sincronizzazione di rete

    PRC

    SSU SSU SSU

    SEC SEC SEC SEC SEC SEC SEC

  • Sincronizzazione di rete

    PRC

    SSU SSU SSU

    SEC SEC SEC SEC SEC SEC SEC

  • Sincronizzazione di rete

    PRC

    SSU SSU SSU

    SEC SEC SEC SEC SEC SEC SEC

  • Sincronizzazione di rete

    PRC

    SSU SSU SSU

    SEC SEC SEC SEC SEC SEC SEC

  • Schema di principio per la rete di sincronizzazione nel Nord America

    Nel Nord America la gerarchia prevede, invece di 3 livelli 5, livelli , ma il principio di funzionamento rimane sostanzialmente lo stesso.

  • Jitter e Wander

    Due segnali si dicono plesiocroni se hanno la stessa frequenza nominale. Si dicono mesocroni se hanno la stessa frequenza media. Si dicono sincroni se hanno se la stessa frequenza in qualsiasi istante di tempo t. Il risultato del processo di distribuzione del sincronismo porta in caso di corretto funzionamento ad avere tutti i nodi con cronosegnale mesocrono.

  • Jitter e Wander

    Cronosegnali perfettamente sincroni per quanto buono sia il processo di distribuzione descritto sono improbabili. La lunghezza delle catene di distribuzione fa si che si accumuli sui crono segnali il rumore randomico di fase chiamato Jitter. Le variazioni climatiche incrementano la componente a bassa frequenza del jitter producendo il Wander. A causa del jitter il cronosegnale di centrale e flusso dati in ingresso non saranno mai perfettamente in fase anche dopo il processo di sincronizzazione per cui e necessario intervenire con una funzione di allineamento

  • Dal mesocronismo esterno al sincronismo interno

    TS: temporizzazione di scrittura

    TL: temporizzazione di lettura

    Ricezione

    Trasmissione

    Estrattore di temporizzazione

    Rivelatore Memoria elastica

    Allineatore di trama

    Inserimento allineamento

    di trama

    Centrale di commutazione

    Ambiente mesocrono

    Ambiente sincrono

    TS TL Orologio interno

    Orologio esterno

  • Estrattore di temporizzazione • L'estrattore di temporizzazione provvede a estrarre il

    cronosegnale associato dal flusso multiplato entrante;con tale clock il segnale viene letto nel buffer di entrata

  • Allineatore di trama • Le funzioni dell'allineatore sono quelle di:

    – rivelare situazioni di fuori allineamento;

    – recuperare l'allineamento in caso di fuori allineamento;

    • le informazioni di allineamento di trama sono contenute nella parola di allineamento composta da M bit collocati in posizione opportuna nella trama stessa.

    Stato di Allineamento

    Rivelazione di un Fuori Allineamento

    Recupero di Allineamento

    Stato di Fuori Allineamento

  • Allineatore di trama

    • Con il segnale allineato, la sequenza dei time slot esterni è identificata.

    • Il passo successivo e di allinearla con la sequenza di time slot interna.

  • La memoria tampone

    lettura

    scrittura

    i

    N+i+1 N+i N+i-1

    cella di memoria

    Clock di centrale

    Clock esterno

    N= lunghezza di trama

    Modello di funzionamento

    La memoria tampone ha lo scopo di compensare le fluttuazioni di fase tra i cronosegnali esterno e interno e sincronizzare la sequenza dei time slot esterni a quella interna

  • Grado di servizio e qualità di servizio

    I principali parametri tecnici, stabiliti dagli organi di standardizzazione, da mantenere entro prefissati limiti (grade of service GoS) in una rete telefonica digitale, al fine di assicurare una prestazione adeguata alle necessità e alle aspettative degli utenti (quality of services QoS), sono i seguenti:

    - Probabilità di blocco (Blocking Probability) - Error performance - Slip

  • Probabilità di blocco (block probability)

    La probabilità di blocco B, come abbiamo visto in precedenza,dipende dal rapporto di concentrazione dei canali fonici in relazione al traffico offerto nei circuiti di giunzione, dalla strategie di instradamento , ma anche dalla capacità di elaborazione delle chiamate e dalla concentrazione in entrata delle centrali locali . Gli organi di standardizzazione hanno fissato il valore limite di questo parametro a

    B = 1% Nelle attuali reti il valore misurato di B è intorno a 0.5%

  • Error performance

    Le comunicazioni telefoniche sono soggetto,su qualunque mezzo viaggino al degrado dovuto al rumore. Il rumore può essere di varie natura : rumore termico, rumore impulsivo , da interferenza e diafonia. Nelle trasmissioni digitali il rumore in se non si accumula lungo la catena di trasmissione a causa del processo di rigenerazione ai ripetitori ed ai nodi, si accumula invece il BER (Bit Error Rate).

  • Error performance Per il solo rumore termico la relazione rapporto segnale rumore/ BER è riportata in tabella:

    Ma il contributo più importante al degrado del segnale digitale proviene spesso dal rumore di diafonia e da quello impulsivo , che influenzano anche la tipologia del BER , più a burst che uniformemente distribuito.

  • Error perfomance

    Vale la pena far notare che se si pensa solo alla voce l’ intelligibilità rimane accettabile con la codifica PCM anche con un tasso di errore di 10-2 , ma chiaramente un tale degrado non è accettabile nella trasmissione dati .

  • Error performance

    Per tenere conto anche della trasmissione dati e della tipologia di errori il CCITT con la raccomandazione G.821, ha preso a riferimento il singolo canale a 64 kbit/s della rete ISDN/POTS, sia quando usato come canale voce sia come canale dati ,ed ha specificato una serie di obiettivi prestazionali per una connessione “ end to end “:

  • Slip

  • Trunk and Signaling subsystem

    GSS

    Fanno parte del TSS anche il pool di EC ( Echo Canceller ) utilizzati sulle le tratte molto lunghe dove il ritardo può provocare un eco fastidioso. I TRA (Transcoder) sono invece dispositivi utilizzati quando sui link viaggiano codifiche diverse dal PCM

  • ESS Extend Switching Subsystem

  • Il calcolatore di una centrale elettronica

  • Controllo centralizzato o controllo distribuito

    Domanda fondamentale negli anni 80

  • Schema a blocchi semplificato di una centrale digitale

    SSS : Subscriber SubSystem GSS:Group Switching Subsystem TSS : Trunk and Signalling Subsystem

    ESS: Extend module Subsystem CSS:Common chanell signalling Subsystem

    SUS : Subscriber Service subsystem CHS: Charging Subsystem OMS: Operation & Maintenance Subsystem SCS : Supervisor & Control Subsystem TCS : Traffic Control Subsystem

    APT

  • APZ Function Block

  • Il processore APZ

  • Duplicazione per assicurare affidabiltà

  • Gli stati del processore centrale

  • Gli stati del processore centrale

  • APZ e il tempo reale

  • Le caratteristiche del processore centrale

  • Back up slides