Il perfido

Meleagant, figlio

del re di Gorre,

regno dal quale

non è possibile fare

ritorno, rapisce la

regina Ginevra.

Lancillotto parte

alla sua ricerca e,

per non perderne le

tracce, deve salire

su una carretta

che è adibita al

trasporto dei

malfattori che sono

stati condannati al

patibolo.

Per Lancillotto è

un disonore

terribile salire su

quella carretta e

subire il dileggio

di tutti, ma la

forza dell'amore è

così grande che

egli sottostà al

ricatto che gli fa

un nano, simbolo

di sventura, che

gli darà

informazioni su

Ginevra

solamente se lui

acconsentirà a

salire sul mezzo.

Lancillotto si

adopererà in tutti

i modi per

ritrovare Ginevra,

superando le

prove più terribili

e le tentazioni più

dure, spinto

unicamente dalla

forza dell’amore

che prova per lei.

Dopo averla,

infine, trovata,

ucciderà il

traditore.