La Rete Ematologica: il progetto della Regione Puglia · CITOGENETICA CONVENZIONALE (81.6%) 13...

51
La Rete Ematologica: il progetto della Regione Puglia Giorgina Specchia

Transcript of La Rete Ematologica: il progetto della Regione Puglia · CITOGENETICA CONVENZIONALE (81.6%) 13...

La Rete Ematologica: il progetto della Regione Puglia

Giorgina Specchia

2010

- Intraprendere un lavoro condiviso su aspetti di comune interesse di carattere scientifico e organizzativo.

- Definire una forte caratterizzazione e specificità degli impegni di assistenza delle Strutture di Ematologia rispetto al panorama della oncologia pugliese .

- Costruire un “network” organizzativo e professionale, in cui ven-gano raccolte e discusse le problematiche dell’Ematologia regionale, i dati rilevanti delle attività realizzate, le collaborazioni, l’uso efficiente

delle risorse, i percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali, le appro-priatezze, gli outcomes dei pazienti, i modelli clinico-organizzativi ed il confronto e integrazione strutturata con i livelli decisionali della pro-grammazione sanitaria regionale.

Lean Six Sigma

Metodologia

Il processo base del metodo Six Sigma è il percorso DMAIC(Define, Measure, Analyze, Improve, Control).Si tratta di un iter semplice ma rigoroso che si basa su cinquefasi sequenziali, ognuna con i propri obiettivi raggiungibiliscegliendo, fra gli strumenti messi a disposizione dallametodologia, quelli più applicabili al processo in esame.

MIGLIORAMENTOCONTINUO

processo iterativoprocesso iterativo

Struttura organizzativa

1. Leucemie Acute2. Sindromi Mielodisplastiche3. Sindromi Mieloproliferative Croniche4. Mieloma Multiplo5. Linfomi6. Leucemia Linfatica Cronica e Sindromi CLL-like7. Trapianto di cellule staminali8. Patologia ematologica non neoplastica9. Terapia di supporto in Ematologia

Commissioni tematiche per area clinicaCoordinatori scientifici

OBIETTIVI GENERALI DELLA RETE

Aggregazione funzionale ed integrata di Unità Operative Ematologiche Pugliesi in RETE che operi nel rispetto dell’autono-mia clinica ed assistenziale delle singole componenti.

Gestione coordinata delle procedure dia-gnostiche e terapeutiche per migliorare l’accesso alle Unità Operative e pari op-opportunità di diagnosi e trattamento.

…….è stata istituita la Rete Ematologica Pugliese (REP), con il compito prioritario di: realizzare uno scambio efficace di informazioni e di riferimenti, tra Pazienti, Medici delle Cure Primarie e Strutture Ospedaliere, per la gestione delle condizioni dipatologia ematologica, la presa in carico globale del paziente, con integrazionetra ospedale e livelli di assistenza gestiti sul territorio; offrire e garantire diagnosicoerenti, migliore accessibilità alle cure per gli utenti, …..perseguire la realizzazione di un modello unico di informatizzazione delle attivitàcon l’obiettivo di integrare un unico “network di patologia”.

Al Coordinamento REP spetta realizzare gli Obiettivi Strategici di Rilevanza Regionale:

-La realizzazione del sistema informativo delle ematologie pugliesi, al fine di collegare la rete dei servizi ematologici e di creare un flusso informativo che alimenti le attività del Registro Tumori Puglia per il miglioramento della completezzae della qualità della registrazione oncologica regionale;

-L’attivazione di un Registro Clinico e Terapeutico delle Patologie Ematologiche per la Valutazione dell’Efficacia,Efficienza ed Outcomes delle Strategie Terapeutiche, anche con il supporto del Registro Tumori Puglia;

-La definizione di PDTA con attenzione all’appropriatezza prescrittiva sia diagnostica che terapeutica, che facciano sistema in ambito regionale e garantiscano equità nell’accesso alle cure, standardizzazione delle procedure ed efficacia dei trattamenti

-La definizione di specifici Day Service ematologici

-Il miglioramento delle performance di farmaco-economia

Studio prospettico, multicentrico, di fase II di chemioterapia COMP (ciclofosfamide,vincristina, myocet® e prednisone) ±rituximab, nella terapia di prima linea dei pazienti anziani

(>65 anni) affetti da linfoma non-Hodgkin aggressivo.

Numero EudraCT 2008-004156 - 76

Study Coordinator: Dr. Nicola Di Renzo

Obiettivi primari:• Percentuale di risposta completa (RC+RCu) e parziale (RP) • Percentuale dei pazienti che completano il trattamento

Obiettivi SecondariValutare a 3 anni:- PFS, OS, DFS and EFS - Incidenza degli eventi avversi seri (SAEs) di grado 3 o 4

2014

Obiettivi

Aumentare l’attenzione verso le SMD, dall’inquadramento diagnostico alla definizione della prognosi, fino all’approccio terapeutico.

Migliorare l’appropriatezza diagnostica.

Individuare pazienti non ancora giunti all’osservazione del medico (diagnosi sommerse).

Fornire informazioni di rilevanza prognostica che contribuiscano a far scegliere le opzioni terapeutiche più appropriate per ogni paziente (tailored therapy).

2011

CELGENE

For all bone marrow samples a classical cytogenetic analysis should be provided for patient with a

suspected MDS on the basis of FAB classification

Cytogenetic analysis for bone marrow samples and courier service should be required through web

access at www.andromeda-smd.it

This project was development with the support of MeDePha srl a CRO

Inclusion Criteria

143*ASPIRATI MIDOLLARI ESAMINATI

124 VALUTABILI CON

CITOGENETICA CONVENZIONALE (81.6%)

13 ASSENZA DI METAFASI

6 NON IDONEI

138 CARIOTIPI DISPONIBILI

82 BOM

126 CONFERME SOSPETTA DIAGNOSI MDS (WHO) (82.4%)

+15 ANALISI FISH

2° data cleaning:Analisi Citogenetiche e Midollari

*9 campioni esclusi per diagnosi diversa da MDS: n.4 AML >30%BM; n.1 neutropenia di Incerto Significato; n.1 anemia in trait talassemico; n.1 LMMC; n.1 trombocitopenia da LUPUS; n.1 Anemia megaloblastica.

Analisi del Cariotipo Pazienti con diagnosi di MDS dopo 2° data-cleaning

Normal Karyotype [55.6%]

+ 8 isolate (5.51 %)

Del(5q)isolated (7.2%)

- Y isolated ( 4.0 %)

Others Karyotypes (8.9%)

Del (5q)+ others ( 5.6%)

Normal Karyotype = 55.6%;Abnormal Karyotype = 44.4%

Complex karyotype ( 13.0%)

Del7/-7 isolated (0.8%)

Orbassano –

prof. Saglio

Roma

Bari – prof.ssa

Specchia

Hub’s

Coordinator

Latina

Viterbo

Perugia -

prof.ssa

Mecucci

Ferrara – dr.

Cuneo

Roma –

prof.ssa Voso

Cytogenetics Hubs2015

ANDROMEDA vs PEGASO

ANDROMEDA

Pilot project

All suspected MDS patients were included (no restriction)

Cytogenetic analysis was performed in all bone marrow samples collected with suspected MDS

Prognostic scores: IPSS

PEGASO

Extension at national level

All suspected MDS patients will be included after an accurate diagnostic Work-Up

Complete cytogenetic analyses should be performed after morphological confirmation of MDS disease

Prognostic scores: IPSS and R-IPSS

Flow- chart

21

Spoke CentersCytogenetic Hub

Web Platform

Summary of data collection and Diagnostic workup

22

Demographic data and clinical history;

WBC, full differential count, Hb level and PLTs count;

Morphological analysis on BM smears;

Cytogenetic assessment;

Classification according WHO 2008;

Risk assessment according IPSS and R-IPSS;

Laboratorio per la Citogenetica Centri Ematologici

PUGLIA

Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale

Policlinico di BariProf.essa G. Specchia

Dott. F. Albano

Osp. MOSCATI – TARANTO Dr. P. Mazza

Osp. PERRINO – BRINDISI Dr.ssa A. Melpignano

Osp. FAZZI – LECCEDr. N. Di Renzo

Osp. Dimiccoli – Barletta(BAT)Dr. G. Tarantini

Osp. PANICO – TRICASE (LE)Dr. V. Pavone

Osp. RIUNITI – FOGGIA Dr.essa S. Capalbo

Osp. Casa Sollievo della Sofferenza – S. GIOVANNI ROTONDO (FG) Dr. N. Cascavilla

IST. TUMORI ‘GIOVANNI PAOLO II’ – BARI Dr. A. Guarini

Osp. MIULLI – ACQUAVIVA DELLE FONTI (BARI)Dr. G. Polimeno

Osp. Di VENERE – CARBONARA (BARI ) Dr. P. Ditonno

PEGASO dati aggiornati al 5-12-2015

0

10

20

30

40

50

60

2012 20142013

INCIDENZA LMC Puglia

59

30

57

ANNO INCIDENZA

2012 1.475/100.000

2013 1.425/100.000

INCIDENZA LMC

REGIONE POPOLAZIONE INCIDENZA

PUGLIA 4.000.000 Abitanti 1.45/100.000

SICILIA 5.500.000 Abitanti 1/100.000

CALABRIA 1.930.000 Abitanti 1.7/100.000

PIEMONTE 4.400.000 Abitanti 1/100000

59

31

45

35

28

22 21

56

35

5157

53

Altri gruppi hanno cercato di definire nella pratica clinica, il management deipazienti con LMC nell’era dei TKIs, l’aderenza alle indicazioni di ELN, lautilizzazione dei parametri citogenetico-molecolari nella gestione dellaterapia.

Valutazioni epidemiologiche e studi osservazionali effettuati in singoli PaesiEuropei riportano che si osserverà negli anni un incremento della incidenza dellaLMC fino 2.5/100.000

E’ stata rilevata una notevole eterogeneità nel management tra i diversi Centri Europei, anche in rapporto della età dei pazienti.

BACKGROUND

METODOLOGIA

Lo studio prevede la registrazione consecutiva di pazienti con

nuova diagnosi di LMC (in qualsiasi fase di malattia), osservati nei

singoli Centri.

Per ogni paziente, come da pratica clinica, saranno effettuate le

indagini su sangue midollare e periferico alla diagnosi e alle rivalutazioni

di malattia (ELN 2009 / 2013).

I pazienti saranno trattati secondo pratica clinica del Centro

I dati saranno raccolti mediante una scheda raccolta dati elettronica

(eCRF)

LabNet Puglia

Laboratorio Policlinico,Bari

Laboratorio ASL U.O.C.

Brindisi

Azienda Ospedaliera-Universitaria OO RR Foggia

Osp Vito Fazzi, Lecce

Laboratorio Ospedale

S. Giovanni Rotondo FG

Osp Moscati, Taranto

La REP costituisce un ottimo punto di partenza per larealizzazione di uno studio che consenta la raccolta diinformazioni cliniche e biologiche di un ampio gruppo dipazienti con LMC non selezionati.

Esistono pochi studi osservazionali riportati in una singolaRegione Italiana che “fotografano” l’applicazione nella realepratica clinica delle raccomandazioni di ELN e la utilizzazioneottimale nel management dei pazienti con LMC della rete diLaboratori LABNET

OBIETTVI ED ENDPOINT

Registrazione consecutiva di tutti i nuovi casi di LMC

(in qualsiasi fase di malattia)

Analisi dell’utilizzazione nella pratica clinica dello strumento LABNET

Valutazione della tipologia e durata della risposta e degli eventi (resistenza, intolleranza, progressioni, ecc…);

Correlazione tra risposta molecolare e gruppi di rischio Sokal /Eutos;

Valutazione delle patologie intercorrenti, di altre neoplasie, e della familiarità neoplastica;

Segnalazione delle cause di decesso (LMC correlate e non).

Obiettivo primario

Obiettivi secondari (1)

Comparazione tra la valutazione quantitativa di BCR-ABL mRNA nel

Midollo e quella del Sangue Periferico alla diagnosi e nei tempi in cui è

prevista la valutazione del midollo (3°,6°,12° mese) mediante tecnica

della Real-Time qPCR (LABNET)

Definizione della clearance di BCR-ABL mRNA durante il

trattamento con i diversi TKI mediante tecnica della Real-Time qPCR

(LABNET)

Obiettivi secondari (2)

www.epiclin.it/lmc

Arruolamento: anagrafica e

consenso informato

Arruolamento: conferma e

assegnazione del codice paziente

Anamnesi

Diagnosi

Programma delle visite

Visita programmata

SITUAZIONE ARRUOLAMENTO

Bari Policlinico – 45

Bari Oncologico – 26

Lecce – 16

Brindisi – 17

San G. Rotondo – 14

Foggia – 14

Centri attiviP

azien

ti arru

ola

ti

Lo studio è attivo per l’arruolamento dal 02 Aprile 2015

Pazienti Totali Arruolati

174

Taranto – 26

Trani – 9

Tricase (LE) – 7

Dal 2010

A oggi 2015 alcuni Obiettivi sono stati realizzati grazieall’impegno di tutti comprese le Istituzioni e le Aziendema molto resta ancora da fare………………….