La responsabilità penale delle imprese

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Rimini, 4 dicembre 2009 La responsabilità La responsabilità penale delle penale delle imprese imprese Funzioni dell’Organismo Funzioni dell’Organismo di Vigilanza di Vigilanza

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La responsabilità penale delle imprese. Funzioni dell’Organismo di Vigilanza. Perché sanzionare “penalmente” le imprese?. Dato criminologico : crescente fenomeno della criminalità d’impresa ( corporate crimes ) - PowerPoint PPT Presentation

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La responsabilità penale La responsabilità penale delle impresedelle imprese

Funzioni dell’Organismo Funzioni dell’Organismo di Vigilanzadi Vigilanza

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Perché sanzionare Perché sanzionare “penalmente” le imprese?“penalmente” le imprese?

- Dato Dato criminologicocriminologico: crescente fenomeno della : crescente fenomeno della criminalità d’impresa (criminalità d’impresa (corporate crimescorporate crimes))

- Inefficacia degli strumenti repressivi tradizionali Inefficacia degli strumenti repressivi tradizionali incentrati sulla punizione della persona fisica incentrati sulla punizione della persona fisica (interscambiabilità dei ruoli) a fronte una (interscambiabilità dei ruoli) a fronte una politica politica (criminale) d’impresa(criminale) d’impresa

- Commissione (Pisapia) di riforma del codice penale: Commissione (Pisapia) di riforma del codice penale: “La “La responsabilità per reato di enti e persone giuridiche è responsabilità per reato di enti e persone giuridiche è assolutamente indispensabile per la coerenza del assolutamente indispensabile per la coerenza del sistema, specie alla luce della quantità di reati sistema, specie alla luce della quantità di reati compiuti non già nell’interesse specifico della persona compiuti non già nell’interesse specifico della persona fisica che opera nell’ambito di un soggetti giuridico, fisica che opera nell’ambito di un soggetti giuridico, bensì nell’interesse dei soci o degli associati”bensì nell’interesse dei soci o degli associati”

- Necessità di adeguamento a quanto previsto dalle Necessità di adeguamento a quanto previsto dalle fonti sovranazionalifonti sovranazionali

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I soggetti destinatari della disciplina: I soggetti destinatari della disciplina: ItaliaItalia

Enti forniti di Enti forniti di personalità giuridicapersonalità giuridica, le società e le , le società e le associazioni associazioni anche priveanche prive di personalità giuridica di personalità giuridica

Le norme del decreto "Le norme del decreto "non si applicanonon si applicano" allo Stato, " allo Stato, agli enti pubblici territoriali (Regioni, Province e agli enti pubblici territoriali (Regioni, Province e Comuni), agli altri "enti pubblici non economici", Comuni), agli altri "enti pubblici non economici", nonché agli "enti che svolgono funzioni di rilievo nonché agli "enti che svolgono funzioni di rilievo costituzionale" (come ad esempio i partiti politici ed costituzionale" (come ad esempio i partiti politici ed i sindacati)i sindacati)

La Suprema Corte (La Suprema Corte (CassCass., ., SezSez. VI, 3.3-22.4.2004, n. 18941. VI, 3.3-22.4.2004, n. 18941) ha escluso ) ha escluso l'applicabilità del Decreto alle l'applicabilità del Decreto alle imprese individuali imprese individuali

le norme del decreto legislativo sono applicabili le norme del decreto legislativo sono applicabili anche nei confronti di anche nei confronti di società stranierasocietà straniera che, pur che, pur avendo la sede principale all'estero, operi in Italia avendo la sede principale all'estero, operi in Italia ((TribTrib. Milano 27.4.2004. Milano 27.4.2004) )

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I criteri di attribuzione della I criteri di attribuzione della responsabilitàresponsabilità

- Commissione di una Commissione di una reatoreato (c.d. (c.d. reato presupposto)reato presupposto)

- Da parte di una Da parte di una persona fisicapersona fisica appartenente all’ente (apicale o appartenente all’ente (apicale o sottoposto)sottoposto)

- Nell’interesse o a vantaggioNell’interesse o a vantaggio dell’entedell’ente

- Rimproverabilità dell’enteRimproverabilità dell’ente (colpa (colpa di organizzazione)di organizzazione)

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I reati presuppostoI reati presupposto Reati commessi nei rapporti con la pubblica amministrazioneReati commessi nei rapporti con la pubblica amministrazione (

artt. 24 e 25), Falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori

di bollo (art. 25 bis) Criminalità economica e finanziaria (artt. 25 ter e 25

sexies) Terrorismo internazionale (art. 25 quater) Alcune ipotesi di reati contro la persona (artt. 25 quater e

25 quinquies), Crimine organizzato transnazionale (art. 10 L. 16.3.2006, n.

146), Infortuni sul lavoro (art. 25 septies), Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità

di provenienza illecita (art. 25 octies) Alcuni reati informatici (art. 24 bis), Criminalità organizzata (art. 24-ter), Delitti contro l’industria ed il commercio ed in materia di

diritto d’autore (artt. 25-bis1 e 25-nonies) Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere

dichiarazioni mendaci (art. 25-nonies).

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Gli autori del reato presuppostoGli autori del reato presupposto

Soggetti ‘apicali’ Soggetti ‘apicali’ chi svolgechi svolge funzioni di funzioni di amministrazione, amministrazione, direzionedirezione, , taluna delle taluna delle suddette funzioni suddette funzioni nell’ambito di una unità nell’ambito di una unità organizzativa dell’ente organizzativa dell’ente dotata di autonomia dotata di autonomia finanziaria e finanziaria e funzionalefunzionale, , la la gestione gestione ed il controlloed il controllo, anche , anche di fatto dell’entedi fatto dell’ente

Soggetti in Soggetti in posizione posizione subordinatasubordinata

Onere di provare Onere di provare l’assenza di una l’assenza di una colpa di colpa di organizzazione a organizzazione a carico dell’ente carico dell’ente

Onere della prova a Onere della prova a carico dell’accusacarico dell’accusa

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I criteri di collegamento tra reato e I criteri di collegamento tra reato e responsabilità dell’enteresponsabilità dell’ente

Il reato deve essere posto in Il reato deve essere posto in essere nell’essere nell’interesseinteresse o a o a vantaggiovantaggio dell’ente dell’ente

L’aver agito nell’interesse L’aver agito nell’interesse esclusivoesclusivo proprio o di terzi – proprio o di terzi – da parte della persona fisica -da parte della persona fisica -esclude la responsabilità esclude la responsabilità dell’entedell’ente

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La rimproverabilità dell’enteLa rimproverabilità dell’ente

Funzione del Modello organizzativo:Funzione del Modello organizzativo: Funzione Funzione esimenteesimente qualora l’Ente dimostri di aver qualora l’Ente dimostri di aver

adottato ed esplicitamente attuato, adottato ed esplicitamente attuato, primaprima della della commissione del fatto, Modelli di organizzazione e commissione del fatto, Modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire i reati della specie di gestione idonei a prevenire i reati della specie di quello verificatosiquello verificatosi.. Il Modello organizzativo si fonda su di un Il Modello organizzativo si fonda su di un complesso, complesso, strutturato ed organico, di procedure e controllistrutturato ed organico, di procedure e controlli finalizzati al presidio delle attività aziendali finalizzati al presidio delle attività aziendali maggiormente esposte, anche solo potenzialmente, alla maggiormente esposte, anche solo potenzialmente, alla verifica dei reati (aree a rischio) contemplati dal verifica dei reati (aree a rischio) contemplati dal Decreto, per prevenirne od impedirne la commissione. Decreto, per prevenirne od impedirne la commissione.

Se adottato ex post può Se adottato ex post può attenuareattenuare le le conseguenze sanzionatorieconseguenze sanzionatorie (riduzione sanzioni (riduzione sanzioni pecuniarie, inapplicabilità delle sanzioni pecuniarie, inapplicabilità delle sanzioni interdittive)interdittive)

Verifica dell’idoneità ed efficacia del Modello: Giudice Verifica dell’idoneità ed efficacia del Modello: Giudice penalepenale

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La facoltatività del ModelloLa facoltatività del Modello

Formalmente l’adozione del Formalmente l’adozione del Modello è facoltativaModello è facoltativa

Però occorre considerare chePerò occorre considerare che il il Regolamento MercatiRegolamento Mercati di Borsa Italiana ha inserito, di Borsa Italiana ha inserito,

tra i requisiti di governo societario per ottenere la tra i requisiti di governo societario per ottenere la qualifica STAR (segmento che comprende le medie qualifica STAR (segmento che comprende le medie imprese con requisiti di eccellenza), l’adozione imprese con requisiti di eccellenza), l’adozione obbligatoria del Modello organizzativo; obbligatoria del Modello organizzativo;

le le normative regionalinormative regionali prevedono, in molti casi, che prevedono, in molti casi, che le aziende debbano adottare il Modello organizzativo le aziende debbano adottare il Modello organizzativo se intendono intrattenere rapporti con la Pubblica se intendono intrattenere rapporti con la Pubblica Amministrazione;Amministrazione;

secondo la secondo la giurisprudenzagiurisprudenza civile il manager è civile il manager è responsabile, nei confronti della società, per la responsabile, nei confronti della società, per la mancata adozione del Modello organizzativo.mancata adozione del Modello organizzativo.

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I requisiti del ModelloI requisiti del Modello

Il Modello deve:Il Modello deve: Prevedere Prevedere specifici protocollispecifici protocolli diretti a diretti a

programmare la formazione e l’attuazione programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni dell’ente in relazione ai delle decisioni dell’ente in relazione ai reati da prevenire;reati da prevenire;

Individuare le Individuare le modalità di gestione delle modalità di gestione delle risorse finanziarierisorse finanziarie idonee ad impedire la idonee ad impedire la commissione dei reati;commissione dei reati;

Prevedere Prevedere obblighi di informazioneobblighi di informazione nei nei confronti confronti dell’organismo deputato a vigilaredell’organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modello; sul funzionamento e l’osservanza dei modello;

Introdurre un Introdurre un sistema disciplinaresistema disciplinare privato privato idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.misure indicate nel modello.

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L’elaborazione del ModelloL’elaborazione del Modello

- - Identificazione e Identificazione e Valutazione dei Rischi Valutazione dei Rischi

- Definizione del Sistema - Definizione del Sistema di Controllo di Controllo

- Predisposizione del - Predisposizione del ModelloModello

- Verifica periodica e - Verifica periodica e revisionerevisione

Analisi del contesto aziendaleAnalisi del contesto aziendale per per evidenziare dove (in quale area/settore evidenziare dove (in quale area/settore di attività) e secondo quali modalità si di attività) e secondo quali modalità si possono verificare dei rischi-reato ai possono verificare dei rischi-reato ai sensi del Decreto. sensi del Decreto. Valutazione dei rischiValutazione dei rischi sulla base delle sulla base delle probabilità di accadimento al fine di probabilità di accadimento al fine di individuare eventuali carenze nei individuare eventuali carenze nei controlli esistenti.controlli esistenti.Elaborazione di una mappaElaborazione di una mappa documentata documentata delle potenziali modalità attuative delle potenziali modalità attuative degli illeciti nelle aree a rischio degli illeciti nelle aree a rischio individuateindividuate

Introduzione e coordinamento del sistema Introduzione e coordinamento del sistema dei dei controlli del rischio-reatocontrolli del rischio-reato, quali: , quali: codice etico, procedure manuali e codice etico, procedure manuali e informatiche, sistema di deleghe e di informatiche, sistema di deleghe e di poteri aziendali che assicuri una poteri aziendali che assicuri una chiara chiara e trasparente rappresentazione del e trasparente rappresentazione del processo aziendale di formazione e di processo aziendale di formazione e di attuazione delle decisioni, segregazione attuazione delle decisioni, segregazione delle funzionidelle funzioni. .

Predisposizione della Predisposizione della Parte GeneraleParte Generale e e delle singole delle singole Parti SpecialiParti Speciali del Modello del Modello relative alle aree a rischio reato. relative alle aree a rischio reato. Identificazione di un Identificazione di un Organismo di Organismo di VigilanzaVigilanza dotato di autonomi poteri di dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo sull’efficace iniziativa e controllo sull’efficace funzionamento del Modello funzionamento del Modello

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I protocolli interniI protocolli interniProtocolliProtocolli

- Protocollo relativo ai rapporti con Protocollo relativo ai rapporti con la P.A.la P.A.

- Protocollo relativo ai rapporti con Protocollo relativo ai rapporti con il Collegio sindacale e/o la il Collegio sindacale e/o la Società di revisioneSocietà di revisione

- Protocollo relativo alla Protocollo relativo alla circolazione, monitoraggio e circolazione, monitoraggio e comunicazione delle informazioni comunicazione delle informazioni riservateriservate

- Protocollo di verifica agli Protocollo di verifica agli adempimenti in materia di sicurezza adempimenti in materia di sicurezza sul lavorosul lavoro

- Protocollo relativo ai rapporti Protocollo relativo ai rapporti finanziari e societari con soggetti finanziari e societari con soggetti terziterzi

- Regolamento sull’utilizzo degli Regolamento sull’utilizzo degli strumenti informaticistrumenti informatici

Rischio-reatoRischio-reato

- Reati nei rapporti con la P.A. Reati nei rapporti con la P.A. (corruzione, truffa ai danni dello (corruzione, truffa ai danni dello Stato, etc.)Stato, etc.)

- Reati societariReati societari

- Abusi di mercato (insider trading, Abusi di mercato (insider trading, manipolazione del mercato)manipolazione del mercato)

- Omicidio colposo e lesioni colpose Omicidio colposo e lesioni colpose derivanti da infortuni sul lavoroderivanti da infortuni sul lavoro

- Ricettazione, riciclaggio, Ricettazione, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza reimpiego di denaro di provenienza illecitaillecita

- Reati informatici, reati contro la Reati informatici, reati contro la personapersona

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Funzioni e poteri dell’OdvFunzioni e poteri dell’Odv

a) vigilare che i Destinatari del Modello, appositamente individuati in base alle diverse fattispecie di reato, osservino le prescrizioni in esso contenute (funzione ispettiva);

b) verificare i risultati raggiunti dall’applicazione del Modello in ordine alla prevenzione di reati e valutare la necessità o semplicemente l’opportunità di adeguare il Modello a norme sopravvenute ovvero alle nuove esigenze aziendali (funzione preventiva).

c)c) In sintesi: In sintesi: costante vigilanza in merito al recepimento, all’attuazione e costante vigilanza in merito al recepimento, all’attuazione e

all’adeguatezza ed efficacia nel tempo del Modello, promuovendo le all’adeguatezza ed efficacia nel tempo del Modello, promuovendo le

opportune azioni correttive.opportune azioni correttive.

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Segue: funzioni e poteri Segue: funzioni e poteri dell’Odv. dell’Odv.

Su di un piano operativo occorre prevedere flussi informativi periodici ed in occasione del verificarsi di specifici rischi-reato:

- dall’Odv verso gli organi della società (reporting periodico sui controlli effettuati e da effettuare)

- dagli organi societari verso l’Odv in merito all’attuazione del Modello e possibile rischio-reato per l’ente

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Esemplificazione 1: Procedure e controlli per la Esemplificazione 1: Procedure e controlli per la prevenzione dei reati di riciclaggio/ricettazioneprevenzione dei reati di riciclaggio/ricettazione

Elaborazione di principi di comportamento relativi ai rapporti con Soggetti Terzi con i quali vengano conclusi rapporti di natura finanziaria, immobiliare o societaria, nell’ambito di operazioni di investimento o disinvestimento

Individuazione dei soggetti preposti all’effettuazione delle operazioni Individuazione delle modalità di raccolta delle informazioni relative ai

Soggetti Terzi Valutazione dei profili di rischio dei Soggetti Terzi

Verifiche Odv Controllo sul rispetto, l’aggiornamento e l’efficacia della procedura interna Archiviazione dei controlli e delle istruzioni Esame di eventuali segnalazioni specifiche ed effettuare gli accertamenti

ritenuti necessari od opportuni in relazione alle segnalazioni ricevute

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Esemplificazione 2: i compiti dell’Odv in tema di Esemplificazione 2: i compiti dell’Odv in tema di reati societari/finanziarireati societari/finanziari

monitoraggio sull’efficacia delle procedure interne e delle regole di corporate governance per la prevenzione dei reati di false comunicazioni sociali;

Verifica circa il rispetto del Protocollo relativo alla circolazione, Verifica circa il rispetto del Protocollo relativo alla circolazione, monitoraggio e comunicazione delle informazioni riservatemonitoraggio e comunicazione delle informazioni riservate

esame di eventuali segnalazioni provenienti dagli organi di controllo o da qualsiasi dipendente e disposizione degli accertamenti ritenuti necessari od opportuni in conseguenza delle segnalazioni ricevute;

vigilanza sull’effettivo mantenimento da parte del Revisore dell’indipendenza necessaria a garantire il reale controllo sui documenti predisposti dalla Società.

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Segue: rapporti con il Collegio Segue: rapporti con il Collegio SindacaleSindacale

Rapporti di natura informativo-Rapporti di natura informativo-conoscitiva “bidirezionale”conoscitiva “bidirezionale”

Il Collegio Sindacale è chiamato Il Collegio Sindacale è chiamato a fornire assicurazione ai soci a fornire assicurazione ai soci e al mercato sull’adeguatezza e al mercato sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della amministrativo e contabile della societàsocietà

Interlocutore principe dell’OdvInterlocutore principe dell’Odv

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I requisiti dei membri dell’OdvI requisiti dei membri dell’OdvLe previsioni del Regolamento di Le previsioni del Regolamento di

funzionamentofunzionamento

- ProfessionalitàProfessionalità

- AutonomiaAutonomia

- IndipendenzaIndipendenza

I membri dell’Organismo possono essere I membri dell’Organismo possono essere nominati sia tra nominati sia tra soggetti esterni sia soggetti esterni sia tra soggetti internitra soggetti interni alla Società. I alla Società. I membri dell’Organismo membri dell’Organismo non sono non sono soggettisoggetti, in tale qualità e , in tale qualità e nell’ambito dello svolgimento della nell’ambito dello svolgimento della propria funzione, propria funzione, al potere gerarchico al potere gerarchico e disciplinare di alcun organo o e disciplinare di alcun organo o funzione societariafunzione societaria

Nessun membro dell’Odv può ricoprire Nessun membro dell’Odv può ricoprire incarichi di incarichi di gestione o esecutivigestione o esecutivi

L’Organismo deve avere a propria L’Organismo deve avere a propria disposizione una disposizione una dotazione di risorse dotazione di risorse finanziariefinanziarie, proposta dall'Organismo , proposta dall'Organismo stesso, della quale l'Organismo potrà stesso, della quale l'Organismo potrà disporre per ogni esigenza necessaria disporre per ogni esigenza necessaria al corretto svolgimento delle sue al corretto svolgimento delle sue funzionifunzioni

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I componenti dell’OdvI componenti dell’Odv Le Linee Guida delle associazioni di categoria rinunciano a fornire un’indicazione univoca Le Linee Guida delle associazioni di categoria rinunciano a fornire un’indicazione univoca

da un lato suggerito di integrare i poteri e le competenze di funzioni già esistenti (quali, da un lato suggerito di integrare i poteri e le competenze di funzioni già esistenti (quali, in particolare, l’in particolare, l’internal auditinternal audit, l’, l’audit commiteeaudit commitee ed il collegio sindacale; ed il collegio sindacale; cfr. Position paper, 37, dell’Associazione Italiana Internal Auditors););

dall’altro, di creare all’interno dell’ente una dall’altro, di creare all’interno dell’ente una struttura specificastruttura specifica. Es. Linee guida ABI: . Es. Linee guida ABI: prevedereprevedere professionalità interne alla banca (come legali, esperti contabili, di gestione del personale, di controllo interno, nonchè, ad esempio, un membro del collegio sindacale) che esterna ad essa (consulenti, esperti di revisione, etc.) con la presenza di uno o più amministratori non esecutivi (o indipendenti) che diano garanzia di effettività sul controllo dell’alta amministrazione e omogeneità di indirizzo.

La creazione di un organismo La creazione di un organismo ad hocad hoc è la soluzione più seguita nella prassi è la soluzione più seguita nella prassi Non è coerente identificare Non è coerente identificare tout courttout court l’Odv con il l’Odv con il Collegio sindacaleCollegio sindacale, sprovvisto di quei , sprovvisto di quei

poteri autonomi di iniziativa e di controllo cui fa riferimento il decreto 231 poteri autonomi di iniziativa e di controllo cui fa riferimento il decreto 231 Per le piccole imprese i compiti di controllo e vigilanza possono essere svolti direttamente Per le piccole imprese i compiti di controllo e vigilanza possono essere svolti direttamente

dall’organo dirigentedall’organo dirigente

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Segue: la composizione dell’Odv Segue: la composizione dell’Odv secondo la giurisprudenzasecondo la giurisprudenza

““appare auspicabile che si tratti di un organismo di vigilanza appare auspicabile che si tratti di un organismo di vigilanza formato da formato da soggetti non appartenenti agli organi socialisoggetti non appartenenti agli organi sociali, , soggetti da individuare eventualmente ma non soggetti da individuare eventualmente ma non necessariamente, necessariamente, ancheanche in in collaboratori esternicollaboratori esterni, forniti della , forniti della necessaria professionalità […] Indubbio che per enti di necessaria professionalità […] Indubbio che per enti di dimensioni medio-grandi la forma collegiale dimensioni medio-grandi la forma collegiale si imponesi impone, così , così come si impone una come si impone una continuità di azionecontinuità di azione, ovverosia un , ovverosia un impegno esclusivo sull'attività di vigilanza relativa alla impegno esclusivo sull'attività di vigilanza relativa alla concreta attuazione del modello” (Trib. Roma, 4.4.2003)concreta attuazione del modello” (Trib. Roma, 4.4.2003)

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La presenza di organi sociali La presenza di organi sociali nell’Odvnell’Odv

Secondo alcune pronunce Secondo alcune pronunce giurisprudenziali e posizioni giurisprudenziali e posizioni dottrinali è auspicabile che i dottrinali è auspicabile che i componenti dell’Odv componenti dell’Odv non appartengano non appartengano ad organi socialiad organi sociali (consiglieri, (consiglieri, sindaci)sindaci)

Tuttavia la presenza, ad es. di un Tuttavia la presenza, ad es. di un amministratore indipendente, può amministratore indipendente, può essere accrescere la capacità di essere accrescere la capacità di conoscere ed accedere alle attività conoscere ed accedere alle attività della societàdella società

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I consulenti esterniI consulenti esterni

Non è necessario che all’interno Non è necessario che all’interno dell’Odv siano presenti soggetti dell’Odv siano presenti soggetti esperti di esperti di tutti gli illecititutti gli illeciti di di cui al d.lgs 231/2001 (sicurezza cui al d.lgs 231/2001 (sicurezza sul lavoro, riciclaggio, reati sul lavoro, riciclaggio, reati scoietari, etc.);scoietari, etc.);

L’Odv è un soggetto preposto alla L’Odv è un soggetto preposto alla ““gestione del rischiogestione del rischio” e non un ” e non un organo puramente “tecnico”, organo puramente “tecnico”, sommatoria di competenze specifichesommatoria di competenze specifiche

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L’Odv nei gruppi societariL’Odv nei gruppi societari La presenza di un La presenza di un gruppo societariogruppo societario non fa venir meno l’onere della singola non fa venir meno l’onere della singola

impresa (controllata o collegata) di dotarsi di un autonomo sistema di prevenzione impresa (controllata o collegata) di dotarsi di un autonomo sistema di prevenzione del rischio di reato ritagliato sulle peculiaritdel rischio di reato ritagliato sulle peculiaritàà dell’impresa stessa. dell’impresa stessa.

Tuttavia, Tuttavia, ll’adozione di un organismo di vigilanza presso la societ’adozione di un organismo di vigilanza presso la societàà madre madre faciliterfaciliteràà la mutuazione, da parte delle aziende controllate, di omologhe strutture di la mutuazione, da parte delle aziende controllate, di omologhe strutture di gestione e controllo: i singoli organismi di vigilanza, nomiati all’interno di ciascuna gestione e controllo: i singoli organismi di vigilanza, nomiati all’interno di ciascuna di esse, potranno talvolta assumere di esse, potranno talvolta assumere sagome semplificatesagome semplificate e, nei contesti meno e, nei contesti meno complessi, addirittura unipersonali (cfr. Bartolomucci 2008 , 144).complessi, addirittura unipersonali (cfr. Bartolomucci 2008 , 144).

Per le piccole imprese i compiti di controllo e vigilanza possono essere svolti direttamente dall’organo dirigente; al contempo, tuttavia, si rileva che, se si tratta di imprese di piccole dimensioni facenti capo ad una società capogruppo, sarà necessario prevedere uno specifico obbligo della società controllata di informare tempestivamente l’organo (della società capogruppo) preposto al controllo delle vicende rilevanti (T. Roma, 4-4-2003, cit., 2803).

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La responsabilità penale dei La responsabilità penale dei membri dell’Odvmembri dell’Odv

l’obbligo gravante sull’organismo di controllo è un obbligo di sorveglianza (relativo, cioè, alla funzionalità del modello) che non comporta un obbligo impeditivo dell’evento, ovverosia, il reato

Ne consegue che l’organismo in questione è privo di quei poteri di intervento che fondano la posizione di garanzia su cui si basa la responsabilità omissiva di cui all’art. 40, cpv., c.p.

Con particolare riferimento al compito di vigilare sull’osservanza delle disposizioni antiriciclaggio l’art. 55, co. 4 d.lgs. 231/2007 prevde una specifica sanzione per l’omesa segnalazione dell’Odv