La resistenza al Fuoco STABILITÀ Attitudine a conservare la resistenza meccanica TENUTA Attitudine...
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La resistenza al FuocoLa resistenza al Fuoco
STABILITSTABILITÀÀ
Attitudine a Attitudine a conservare la conservare la
resistenza resistenza meccanicameccanica
TENUTATENUTA
Attitudine a non lasciar Attitudine a non lasciar passare né a produrre, passare né a produrre,
se sottoposto se sottoposto all'azione del fuoco da all'azione del fuoco da
un lato, fiamme, un lato, fiamme, vapori, gas caldi, sul vapori, gas caldi, sul
lato oppostolato opposto
ISOLAMENTO ISOLAMENTO TERMICOTERMICO
Attitudine a Attitudine a ridurre la ridurre la
trasmissione trasmissione del caloredel calore
NON DEVE CROLLARE, NON DEVE FAR PASSARE FIAMME, FUMO E GAS; DEVE ISOLARE DAL CALORE
PROVA STANDARD DEL FUOCOPROVA STANDARD DEL FUOCO
Tale prova serve a determinare il grado di resistenza al fuoco Tale prova serve a determinare il grado di resistenza al fuoco nonché la proprietà di isolamento termico di ponti o paratie.nonché la proprietà di isolamento termico di ponti o paratie.
Si dispone un campione di lamiera con una superficie esposta Si dispone un campione di lamiera con una superficie esposta all'azione di un forno, la cui temperatura varia nel variare nel all'azione di un forno, la cui temperatura varia nel variare nel tempo, secondo la seguente tabella:tempo, secondo la seguente tabella:
Tempo (minuti) Temperatura (gradi)
0 0
5 556
10 659
15 718
30 821
60 925
A – 60Classe (paratia o ponte)Classe (paratia o ponte)
La LETTERA indica la La LETTERA indica la TENUTATENUTA
A non passano fuoco, fumo, A non passano fuoco, fumo, gas e vapori sul lato opposto gas e vapori sul lato opposto per 60 minutiper 60 minuti B non passano fuoco, fumo, B non passano fuoco, fumo, gas e vapori sul lato opposto gas e vapori sul lato opposto per 30 minutiper 30 minuti C le paratie sono costruite C le paratie sono costruite con materiali incombustibili ma con materiali incombustibili ma non soddisfano la prova non soddisfano la prova standard del fuocostandard del fuoco
Il NUMERO indica Il NUMERO indica l'ISOLAMENTO TERMICOl'ISOLAMENTO TERMICO (espresso in MINUTI)(espresso in MINUTI) -- 60: per 60 minuti la 60: per 60 minuti la superficie non esposta deve superficie non esposta deve avere una temperatura media avere una temperatura media non superiore ai 139°C (e non superiore ai 139°C (e comunque un qualsiasi suo comunque un qualsiasi suo punto non deve superare i punto non deve superare i 180° (225° per la classe B)180° (225° per la classe B)
Classe (paratia o ponte)Classe (paratia o ponte)
Cosa significano le seguenti sigle?Cosa significano le seguenti sigle?
A–60 A–30 A–15 A–0 B–30 B–15 B–0A–60 A–30 A–15 A–0 B–30 B–15 B–0
Sistemi di segnalazione degli incendi
Obiettivirilevare un incendio al suo nascere
segnalare l'incendio al personale di bordo
ComposizioneSensore – Trasduttore - Centralino di controllo
Applicato alla paratia o al cielo dei locali da proteggere, è sensibile agli effetti determinati dal processo di combustione: - variazione dei parametri FISICI
- temperatura- calore- pressione
- variazione dei parametri CHIMICI- fumo- ioni
Devono convertire l'informazione (es. l'interruzione di un circuito elettrico) in un segnale acustico o luminoso
Situato sul ponte di comando e nelle stazioni antincendio, consente di localizzare il locale e dare l'avvio alle procedure antincendio
Sistemi di segnalazione degli incendi
Tipologia - OTTICI
- Rilevatori di FUMO - Rilevatori di FIAMMA
- TERMICI - A MASSIMA ASSOLUTA - DIFFERENZIALI - SEMI DIFFERENZIALI - A FUSIBILE
- PNEUMATICI - A PRESSIONE - Ad ESPANSIONE
- IONICI
Sistemi di segnalazione degli incendiTermici a massima assoluta
Termici differenziali
Sistemi di segnalazione degli incendiTermici a fusibile
Sistemi di segnalazione degli incendiPneumatico
Sistemi di segnalazione degli incendirilevatore a fialetta con liquido volatile
Il liquido contenuto all'interno della fialetta (figura 1), all'aumento della temperatura, aumenta le sue dimensioni e rompe la fialetta. La molla ad essa collegata non trova più la resistenza della fialetta e si decomprime chiudendo il circuito d’allarme (figura 2 - impianto sprinkler)
Sistemi di segnalazione degli incendiRilevatore di fumo
Questo tipo di rilevatori è sensibile alla presenza dei prodotti della combustione tramite un sistema di cellule fotoelettriche. Le piccole particelle solide che compongono il fumo sono in grado di alterare le proprietà di riflessione dei vari tipi di radiazione impiegati
Sistemi di segnalazione degli incendiRilevatore ionico
In alcuni tipi di incendi nel “primo” fumo (quello sprigionato nella fasi di ignizione e sviluppo) è contenuto un certo numero di ioni generati dal processo chimico di combustione. Il rilevatore ionico è adatto a rilevare tutti i fumi chiari, scuri ed aerosol ed è particolarmente indicato per la rilevazione di fuochi covanti o a lenta combustione.
Sistemi di segnalazione degli incendiRilevatore termico semi-differenziale
(termovelocimetrico)
Il rilevatore termovelocimetrico sfrutta la variazione ohmica (resistenza elettrica) di una pastiglia termica a semiconduttore, al variare della temperatura, integrandola nell’unità di tempo. Adatto a rilevare un rapido aumento di temperatura e il superamento della massima prefissata. Viene utilizzato dove lo sviluppo d’incendio si manifesta con fiamme immediate, o in tutti quei luoghi in cui sono sempre presenti fumi, vapori o condizioni ambientali difficili, che rendono precario l’utilizzo di rilevatori di fumo.
Protezione Strutturale delle navi
TUTTE LE NAVII MEZZI DI SFUGGITA DEVONO ESSERE PROTETTI (CORRIDOI, SCALE, PORTE) AL FINE DI CONSENTIRE IL RAPIDO RAGGIUNGIMENTO DEI PUNTI DI RIUNIONE E GARANTIRE GLI SPOSTAMENTI IN CONDIZIONI DI SICUREZZA
GLI IMPIANTI DI VENTILAZIONE DEVONO ESSERE DOTATI DI DISPOSITIVI CHE CONSENTANO LA LORO CHIUSURA ANCHE A DISTANZA
OGNI NAVE DEVE ESSERE DOTATA DI UNA O DUE STAZIONI ANTINCENDIO ALTAMENTE PROTETTE E DOTATE DI ISOLAMENTO TERMICO, DALLE QUALI POTER AZIONARE OD ARRESTARE IL GENERATORE DI EMERGENZA, LE PORTE TAGLIAFUOCO, GLI IMPIANTI DI VENTILAZIONE, ECC...
Protezione Strutturale delle naviNavi passeggeri
1LO SCAFO E LE SOVRASTRUTTURE SONO COSTRUITE IN ACCIAIO OD IN
MATERIALE EQUIVALENTE
Protezione Strutturale delle naviNavi passeggeri
LE EVENTUALI APERTURE ESISTENTI SONO PROTETTE DA PORTE TAGLIAFUOCO (CLASSE A)
PROVVISTE DI SISTEMI DI CHIUSURA MANUALI ED AUTOMATICI
2
Protezione Strutturale delle naviNavi passeggeri
LE PARATIE TAGLIAFUOCO CONCORRONO A FORMARE LA “COMPARTIMENTAZIONE DI
GALLEGGIABILITA' E SONO TUTTE DI
CLASSE A3
Protezione Strutturale delle naviNavi passeggeri
LE SOVRASTRUTTURE SONO SUDDIVISE IN ZONE VERTICALI PRINCIPALI, DELIMITATE DA PARATIE
TRASVERSALI, DISTANTI TRA LORO AL MASSIMO 40 METRI, CHE SI ESTENDONO DAL CIELO DEL DOPPIOFONDO FINO
ALL'ULTIMA SOVRASTRUTTURA
4
Protezione Strutturale delle naviNavi passeggeri
5I LOCALI ALL'INTERNO DELLE ZONE VERTICALI PRINCIPALI
SONO SEPARATI DA PONTI O PARATIE DI CLASSE A, B OPPURE C IN BASE A QUANTO PRESCRITTO IN APPOSITE
TABELLE CHE TENONO CONTO DELLA DESTINAZIONE D'USO DEI LOCALI
Protezione Strutturale delle naviNavi passeggeri
6OGNI ALLOGGIO O LOCALE DI SERVIZIO DEVE ESSERE DOTATO DI UN SISTEMA FISSO DI RILEVAZIONE ED
ALLARME ED UN SISTEMA AUTOMATICO SPRINKLER DI ESTINZIONE
Protezione Strutturale delle naviNavi passeggeri
7LE DIVISIONI CHE DELIMITANO I CORRIDOI E LE VIE DI FUGA DEVONO ESSERE ALMENO DI
CLASSE B
Protezione Strutturale delle naviNavi cisterna, gasiere e chimichiere
1
Sono dichiarate ZONE PERICOLOSECISTERNE
LOCALE POMPESPAZIO SOVRASTANTE LA ZONA DI CARICO
LOCALE VERNICI
Protezione Strutturale delle naviNavi cisterna, gasiere e chimichiere
2
LO SCAFO, LE SOVRASTRUTTURE E LE PARATIE STRUTTURALI SONO COSTRUITE IN ACCIAIO O IN MATERIALE EQUIVALENTE
Protezione Strutturale delle naviNavi cisterna, gasiere e chimichiere
3
I LOCALI ALLOGGI SONO POSTI A POPPAVIA DELLA ZONA PERICOLOSA (ZONA
SUPERIORE ALLA ZONA DI CARICO) E SONO SEPARATI DA ESSA DA UNA PARATIA DI
CLASSE A60 (NON HANNO APERTURE CHE SI AFFACCIANO NELLA ZONA DI CARICO)
Protezione Strutturale delle naviNavi cisterna, gasiere e chimichiere
4
IL LOCALE MACCHINE É POSTO A POPPAVIA DELLA ZONA DI CARICO,
SEPARATO DA ESSA CON UNA PARATIA DI CLASSE A60 E CON UNA INTERCAPEDINE (ANCHE IL LOCALE POMPE PUÒ FUNGERE
DA INTERCAPEDINE)
Protezione Strutturale delle naviNavi cisterna, gasiere e chimichiere
5
NELLA SUDDIVISIONE INTERNA DEI LOCALI EQUIPAGGIO SONO USATE PARATIE E
PONTI DI CLASSE B O C, SENZA PREVEDERE SISTEMI AUTOMATICI DI
SEGNALAZIONE O ESTINZIONE (PREVISTI NEI MEZZI DI SFUGGITA)
Protezione Strutturale delle naviNavi cisterna, gasiere e chimichiere
6
NELLE ZONE PERICOLOSE NON SONO AMMESSE INSTALLAZIONI ELETTRICHE DI
ALCUN GENERE (SALVO POCHE E REGOLAMENTATE ECCEZIONI).
(LA ZONA DI CARICO E SCARICO DEVE ESSERE PROTETTA DA UN SISTEMA DI MESSA A TERRA)
Protezione Strutturale delle naviNavi da carico (portacontainer, porta auto, ecc...)
1
LO SCAFO, LE SOVRASTRUTTURE E LE PARATIE STRUTTURALI SONO COSTRUITE IN ACCIAIO O IN MATERIALE EQUIVALENTE
Protezione Strutturale delle naviNavi da carico (portacontainer, porta auto, ecc...)
2
LE AREE ADIBITE AD ALLOGGI E SERVIZI DEVONO AVERE UNA
PROTEZIONE PASSIVA ANTINCENDIO (TRE DIVERSI METODI)
Protezione Strutturale delle naviNavi da carico (portacontainer, porta auto, ecc...)
Metodo IC: si basa sulla circoscrizione dell'incendio, facendo uso di paratie tagliafuoco classe B o C, senza prevedere né apparecchi automatici di estinzione o segnalazione (previsti per i mezzi di sfuggita)Metodo IIC: si basa sull'intervento rapido di un mezzo estinguente e non pone limiti sul tipo di paratie divisionali, da usare nelle suddette aree. Nelle zone a rischio è prescritta l'esistenza di un impianto automatico per la rilevazione, l'allarme e l'estinzione (tipo sprinkler)Metodo IIIC: si basa sulla rilevazione dell'incendio e quindi sull'intervento umano. I locali con una superficie superiore ai 50m2 vanno delimitati con paratie di classe A o B, mentre per le altre zone è prevista l'istallazione di un sistema di rilevazione e di allarme.
Su navi destinate a servizi speciali, come ad esempio trasporto di automobili, dove la sistemazione delle paratie tagliafuoco sarebbe incompatibile con lo scopo al quale la nave è destinata (i garage si estendono per tutta la lunghezza della nave), devono essere sistemati, con specifica approvazione da parte dell’amministrazione, mezzi equiva-lenti per circoscrivere e estinguere gli incendi (impianti a schiuma meccanica ad alta espansione o Hi-Fog)
Protezione Strutturale delle naviImpianti fissi antincendio
Impianti a idrante (detti anche “semifissi”)
Impianti a pioggia tipo sprinkler
Impianti nebulizzatori
Impianti a CO2
Impianti a Schiuma meccanica
Impianti a Gas inerti
Impianti a pioggia tipo sprinkler
A UMIDOL'impianto sprinkler a umido è composto da una rete di tubazioni piene d'acqua in pressione, sulle quali sono installati degli ugelli erogatori ed una valvola d'allarme. Gli ugelli erogatori montano un bulbo termosensibile, generalmente in vetro, all'interno del quale è contenuto un liquido. Con l'innalzamento della temperatura questo liquido si dilata sino a rompere il bulbo (tale temperatura è detta temperatura nominale del bulbo – 70, 80 o 100°C). Quando la temperatura dell'ambiente protetto raggiunge la temperatura nominale del bulbo, quest'ultimo si rompe lasciando fuoriuscire l'acqua nel punto interessato dall'incendio. L'impianto è alimentato da un apposita cisterna di acqua dolce, e da un sistema di pompaggio ad acqua marina, che si aziona una volta che si è esaurita la cisterna. Per ripristinare l'impianto si deve provvedere alla pulizia delle tubazioni.
Impianti a pioggia tipo sprinkler
A SECCOL'impianto sprinkler a secco ha un funzionamento molto simile a quello a umido ma nelle tubazioni di distribuzione è presente aria compressa anziché acqua. Quando si apre uno sprinkler, la variazione di pressione (come nell'impianto a umido) permette l'apertura del piattello della valvola d'allarme. L'acqua invade le tubazioni e fuoriesce dagli ugelli intervenuti. Tale impianto deve essere accessoriato da un compressore d'aria e da sistemi di controllo e gestione anche di tipo elettrico. L'utilizzo di questo tipo di impianto permette l'istallazione ove ci sia pericolo di gelo.
L'IMPIANTO AD ACQUA DI TIPO SPRINKLER È NECESSARIO IN TUTTI I LOCALI IN CUI L'UOMO È PRESENTE (ESEMPIO ALLOGGI EQUIPAGGIO E PASSEGGERI, MENSE, BAR, LUOGHI DI RITROVO).
UNA PERSONA CHE DOVESSE TROVARSI NEL LOCALE IN CUI SI ATTIVA L'IMPIANTO AVREBBE DEL TEMPO PER ALLONTANARSI SENZA SUBIRE GRAVI DANNI.
Impianto sprinkler in funzione
Impianti nebulizzatori HI FOG (water mist)
Impianti a CO2
IDEALE PER LOCALI IN CUI Ė PRIORITARIA LA CONSERVAZIONE DEL BENE CONTENUTO E LO SPEGNIMENTO IMMEDIATO DELL'INCENDIO (ES. LOCALE MACCHINE). DATO CHE LA CO2 IN TALI QUANTITÁ È MORTALE PER L'UOMO CHE SI DOVESSE TROVARE NEL LOCALE, L'IMPIANTO È ESCLUSIVAMENTE AD ATTIVAZIONE MANUALE. L'IMPIANTO PRIMA DI ENTRARE IN FUNZIONE EMETTE UN SEGNALE ACUSTICO E OTTICO DI PREAVVISO.
Impianti a Schiuma
Impianti a Schiuma Alta espansione=
Copertura Volumetrica
Ideale per le stive delle navi CAR Carrier, In caso di
incendio la schiuma invade in pochi secondi tutta la stiva
Bassa espansione=
Copertura Superficiale
Ideale per la coperta delle navi cisterna. In pochi
secondi copre di schiuma una vasta superficie
Impianti a Gas inerte autoprodotto
I gas di scarico di una nave, opportunamente DEPURATI (dalle sostanze solide ancora in sospensione) e RAFFREDDATI, possono essere usati come GAS INERTIZZANTI all’interno delle cisterne. Il gas inerte così prodotto non ha la funzione di ESTINGUENTE, cioè non interviene per spegnere un incendio, ma viene usato in maniera PREVENTIVA, cioè per prevenire che l’incendio si verifichi, prendendo, in maniera automatica, il posto dell’ossigeno all’interno di una cisterna parzialmente vuota. Ovviamente il gas inerte può essere usato anche come estinguente ma tale non è la sua funzione principale.
Il gas inerte così prodotto è molto economico ed ugualmente efficace
Gas di scarico DepuratoreScarico residui
Gas inerte depurato caldo
Impianto di
raffreddamento
Gas in
erte
Gas inerte
Combustibile
Gas inerte
CISTERNA
Schema a blocchi
semplificato
Piano di Controllo di Incendio (Fire Plan)
Tutte le navi dovranno avere un Piano Generale della Nave in cui tutte le dotazioni, le attrezzature, le suddivisioni in
compartimentazioni ed ogni altra informazione in materia di Sicurezza Antincendio devono essere illustrate, per ogni piano
o ponte.
In alternativa, ogni Ufficiale dovrà avere in dotazione un manuale in cui i dati devono essere illustrati ed aggiornati in
caso di variazioni.
Il testo dovrà essere in una lingua Ufficiale oltre alla lingua dell'equipaggio. Altre notizie relative alla
manutenzione e alla messa in servizio, dovranno essere inserite nel Piano/Manuale.
Copia del Piano deve essere Contenuta in un Involucro ben visibile in posizione accessibile, ed un duplicato,
in contenitore stagno, deve essere fissato in coperta a disposizione di eventuale personale di Terra in
assistenza alla lotta Antincendio.
Per quanto riguarda uno specifico locale, cosa deve essere descritto nel piano antincendio?
1) Tipo di Compartimentazione
2) Tipo di porta
3) N° persone che lavorano nel locale (o divieti di ingresso)
4) Tipo di Impianto fisso
5) Tipo di rilevatore antincendio
6) Tipo di estintore portatile eventualmente presente (il simbolo ne indica anche la posizione
7) Presenza (eventuale) di quadro elettrico (con relativo estintore a CO2)
8) Via di fuga
9) Eventuali segnali di pericolo per la presenza di combustibili altamente infiammabili.
4
CH
CO2
INERT GAS
Esempio di cisterna
Esempio di ufficio
Responsabile della squadra antincendio
1) CONOSCENZA DELLA NAVE
2) CONOSCENZA DELLE RISORSE
3) PRIORITÁ DEL SALVATAGGIO
MATERIALI
UMANE
EQUIPAGGIAMENTI
SCORTE
VITA UMANA SOCCORRITORE
VITA UMANA VITTIMA
BENI MATERIALI
LOCALI
IMPIANTI FISSI
EQUIPAGGIO
IMPIANTI MOBILI
EQUIPAGGIAMENTI
STIVE - CISTERNE
LUOGHI -OPERAZIONI PERCOLOSE
MISURE DI PREVENZIONEMISURE DI PREVENZIONE
MISURE DI PROTEZIONEMISURE DI PROTEZIONE
LOCALELOCALELOCALELOCALE
VALUTAZIONE RISCHI
COSA PUÓ BRUCIARE
MEZZI ESTINGUENTI (fissi - mobili)
PERSONALE PRESENTE (eventuale)PIANO
PREVENTIVO ASSEGNARE I VARI COMPITI AI COMPONENTI DELLA SQUADRA
DESCRIVERE DETTAGLIATAMENTE LE PROCEDUREESERCITAZIONE E
ADDESTRAMENTO SIMULARE VARI TIPI DI INCENDIO
SIMULARE LO STESSO TIPO DI INCENDIO IN CONDIZIONI DIVERSE DI NAVIGAZIONE O ORARIO
RIUNIONERIUNIONEDEBRIEFINGDEBRIEFING
RISULTATI OTTENUTITEMPO IMPIEGATOMEZZI – RISORSE UTILIZZATIMODIFICA PIANO D'AZIONE
LOCALELOCALELOCALELOCALE
IDENTIFICAZIONE
DOVE BRUCIA?
COSA BRUCIA?
PIANO D'AZIONE
UOMINI
MEZZI
PROCEDURE
AZIONE CIRCOSCRIVEREISOLAREIMPEDIRE LA PROPAGAZIONE
BONIFICARE
COMBATTERE
RIUNIONERIUNIONEDEBRIEFINGDEBRIEFING
RISULTATI OTTENUTIANALISI DEI DANNITEMPO IMPIEGATOMEZZI – RISORSE UTILIZZATIMODIFICA PIANO D'AZIONE
PORTOPORTOPORTOPORTO
IDENTIFICAZIONE
DOVE BRUCIA?
COSA BRUCIA?
PIANO D'AZIONE CONGIUNTO
UOMINI
MEZZI
PROCEDURE
AZIONE CONGIUNTA
CIRCOSCRIVEREISOLAREIMPEDIRE LA PROPAGAZIONE
BONIFICARE
COMBATTERE
RIUNIONERIUNIONEDEBRIEFING DEBRIEFING CONGIUNTACONGIUNTA
RISULTATI OTTENUTIANALISI DEI DANNITEMPO IMPIEGATOMEZZI – RISORSE UTILIZZATIMODIFICA PIANO D'AZIONE
CAPITANERIA DI PORTO
ALLARME SQUADRA ANTINCENDIO PORTUALERIMORCHIATORI - ORMEGGIATORI
DISORMEGGIARE LA NAVE ED ALLONTANARLA
INTERROMPERE LE LINEE (ELETTRICHE, TELEFONICHE)
INTERROMPERE LE OPERAZIONI DI CARICO/SCARICO MERCE, ACQUA, COMBUSTIBILE
DISORMEGGIARE LE NAVI VICINE (SE NON SI PUO' ALLONTANARE LA NAVE)
RAFFREDDARE LE ALTRE NAVI (IN EXTREMIS)
Nave
Nave
Ban
chin
aB
anch
ina
PORTOPORTOPORTOPORTO
NOTA BENENOTA BENENorme di Diritto della Norme di Diritto della
NavigazioneNavigazione
1) entro 6 ore 1) entro 6 ore dall'evento il dall'evento il Comandante della Nave Comandante della Nave DEVE fare una DEVE fare una “DENUNCIA di evento “DENUNCIA di evento straordinario” alla straordinario” alla Capitaneria di Porto. Capitaneria di Porto.
2) entro 24 dall'evento il Comandante 2) entro 24 dall'evento il Comandante della nave e quello della Squadra A.I. della nave e quello della Squadra A.I. Portuale (es. V.F.) DEVONO presentare Portuale (es. V.F.) DEVONO presentare ciascuno una RELAZIONE SCRITTA alla ciascuno una RELAZIONE SCRITTA alla Capitaneria di Porto. Capitaneria di Porto.
Se la nave è all'estero entrambi i Se la nave è all'estero entrambi i documenti devono essere presentati documenti devono essere presentati anche al Console italiano.anche al Console italiano.
NOTA BENENOTA BENEOBIETTIVI DELL'ADDESTRAMENTO OBIETTIVI DELL'ADDESTRAMENTO
ANTINCENDIOANTINCENDIODURANTE L'ADDESTRAMENTO SI DEVONO RAGGIUNGERE ALTI LIVELLI DI COORDINAZIONE, COLLABORAZIONE ED AUTOMAZIONE (INTESA COME LA CAPACITÁ DI ESEGUIRE IL PROPRIO COMPITO IN MANIERA AUTOMATICA) PROPRIO PERCHÉ IN UNA VERA EMERGENZA C'É POCO TEMPO PER PENSARE A COSA FARE. L'UNICO MODO PER RAGGIUNGERE QUESTO ALTO LIVELLO DI PROFESSIONALITÁ É QUELLO DI INTENSIFICARE E DIVERSIFICARE LE ESERCITAZIONI.
ALLA RIUNIONE SUCCESSIVA ALL'ESERCITAZIONE (O ALL'EVENTO) DEVONO PARTECIPARE TUTTI I COMPONENTI DELLA SQUADRA IN QUANTO UN BUON SUGGERIMENTO PUÓ ARRIVARE DA CHIUNQUE
IL PIANO (PREVENTIVO O D'AZIONE) PUÓ ESSERE
CAMBIATO!