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La Radiospecola - Maggio 2007 pag. 1 Anno XLII mensile dei radioamatori bresciani EDITORE: Sezione A.R.I.di Brescia La Radiospecola SEDE: Via Maiera, 21 - 25123 Brescia RECAPITO: Casella Postale 230 - 25121 Brescia : 030/380964 (con segret. telef.) internet: www.aribrescia.it mail: [email protected] APERTURA SEDE:: tutti i martedi e venerdi non festivi dalle ore 20.30 ASSEMBLEA MENSILE: Alle ore 21.00 del 2° venerdi del mese. RIUNIONE DEL C.D.: Il mercoledì precedente la riunione mensile. PRESIDENTE: IK2DFO Carlo Gorno Tempini - 0302808689 CONSIGLIERI: VICEPRESIDENTE: IZ2CDX Giuseppe Morandi - 0309975382 SEGRETARIO: I2BZN Pietro Borboni - Tel.0302770402 IW2FFT Mauro Ricci - Tel: 0303756722 I2CZQ Pietro Gallo - 9971886 SINDACO: IK2YYI Paola Maradini - Tel 030-2002654 I2IRH Pasquale Consalvi - 0302000145 SINDACO SUPPL.: IK2SGO Giuseppe Gobbi - Tel. 030-2000042 I2IPK Antonio Saputo - 030802731 Apprendiamo all'ultimo minuto della scomparsa del nostro socio Otto Schwarz IZ2GAX Alla famiglia le più sentite condoglianze.

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La Radiospecola - Maggio 2007 pag. 1Anno XLII

mensile dei radioamatori brescianiEDITORE: Sezione A.R.I.di Brescia

La Radiospecola

SEDE: Via Maiera, 21 - 25123 BresciaRECAPITO: Casella Postale 230 - 25121 Brescia

: 030/380964 (con segret. telef.)internet: www.aribrescia.itmail: [email protected]

APERTURA SEDE:: tutti i martedi e venerdi non festividalle ore 20.30ASSEMBLEA MENSILE:Alle ore 21.00 del 2° venerdi del mese.RIUNIONE DEL C.D.:Il mercoledì precedente la riunione mensile.

PRESIDENTE: IK2DFO Carlo Gorno Tempini - 0302808689 CONSIGLIERI:VICEPRESIDENTE: IZ2CDX Giuseppe Morandi - 0309975382SEGRETARIO: I2BZN Pietro Borboni - Tel.0302770402 IW2FFT Mauro Ricci - Tel: 0303756722

I2CZQ Pietro Gallo - 9971886SINDACO: IK2YYI Paola Maradini - Tel 030-2002654 I2IRH Pasquale Consalvi - 0302000145SINDACO SUPPL.: IK2SGO Giuseppe Gobbi - Tel. 030-2000042 I2IPK Antonio Saputo - 030802731

Apprendiamo all'ultimo minuto della

scomparsa del nostro socio

Otto SchwarzIZ2GAX

Alla famiglia le più sentite condoglianze.

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pag. 2La Radiospecola - Maggio 2007Anno XLII

RESPONSABILI TECNICI

Ponti:IW2FFT - I2IPKContest/Diplomi:IK2GZUStazione radio di sezioneIK2DFOSmistamento QSL:IK2UJFProtezione Civile:IZ2CDX - IK2DFORadioassistenze:Consiglio DirettivoCorsi per OM:IW2CYRMostra Mercato Montichiari:Consiglio DirettivoSezione tecnica:I2IRHPubbliche relazioni:I2CZQ

LA RADIOSPECOLAanno 42- numero 5

Maggio 2007

Gli articoli pubblicati sono opera dei Soci dellaSezione di Brescia e simpatizzanti che vo-gliono far conoscere, tramite queste pagine,le loro impressioni e le loro esperienze.Tutto quanto pubblicato è di pubblico domi-nio, proprietà dei Soci della Sezione di Bre-scia e di tutti i Radioamatori

Editore:Sezione A.R.I.di BresciaRedazione:I2BZN - Piero BorboniTel.030-2770402 - mail to: [email protected]

L’Ispettorato Territoriale per la Lombardia diMilano - Via Principe Amedeo, 5 (UfficioRadioamatori) riceve ora il pubblico TUTTI igiorni, al mattino, dal lunedì al venerdì.

Dal sito internet del medesimo -www.mincomlombardia.it, si può scaricaretutta la modulistica di nostro interesse (rilascioe rinnovo autorizzazioni, ecc.)

Consiglio Direttivo Nazionale

PresidenteI4AWX Belvederi LuigiVice PresidenteI1JQJ Pregliasco MauroI0SNY Sanna NicolaSegretario GeneraleI5PVA Cavicchioli PaoloVice Segretario GeneraleIK1YLO Barbera AlbertoCassiereI1ANP Alberti MarioConsigliereI2MQP Ambrosi MarioI1BYH Ortona AlessioConsigliere (nominato dal Ministero delleComunicazioni) Tondi Maria

Ediradio s.r.l.Consigliere Delegato I1ANP Alberti MarioConsigliere Delegato I4AWX Belvederi LuigiConsigliere Delegato I8KGZ Grassini GianniConsigliere Delegato I3SGR Salvadori GiancarloConsigliere Delegato I0SNY Sanna NicolaDirettore RadioRivista I0SNY Sanna NicolaVice Direttore RadioRivista I0SKK Cantucci Aless.Consulenti Tecnici RadioRivistaI1ANP Alberti MarioI5BQN Bossolini GuidoI7SWX Moda GiancarloI2GAH Zamagni GiancarloIV3NWV Palermo AntonioIZ0FMA Martini Alberto

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La Radiospecola - Maggio 2007 pag. 3Anno XLII

INFO DALL' A.R.I.Si comunica che in data 4/11/05 è divenutaoperativa l’estensione della polizza dellaresponsabilità civile contro terzi sia peresercitazioni che per le emergenze comerichiesto dalla legge quadro sul volontariato n.266 dell’11 agosto 1991.L’estensione suddetta era stata sollecitata dallenostre organizzazioni periferiche ripetutamentenel corso degli scorsi anni ed il C.D.N. attualeha ritenuto prioritario per il Servizio ARI-RE larisoluzione di tale problema.Il Coordinatore Nazionale ARI-REA. Barbera, IK1YLO

INFO DI SEGRETERIASono stati ap-prontati daparte della Se-zione dei qua-derni conte-nenti l'elencodei prefissimondiali.Sono disponi-bili in segrete-ria al puro co-sto di stampadi Euro 2,00cad.

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SOCICOLLABORATE PERRADIOSPECOLA

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Per accordi:I2FZD - Virgilio - Tel 030 9196332

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pag. 4La Radiospecola - Maggio 2007Anno XLII

DX & CONTEST CORNER 2007“Un bilancio sempre positivo”

Eccoci qui… il DX & Contest Corner è appenaPASSATO ed è tempo di fare una breve cronaca diquesta intensa giornata e di “redigere” i primi bilanciche già a caldo ci sembrano più che positivi.

Innanzi tutto vorrei esprimere un personaleringraziamento al “BOSS” della manifestazione ovveroIK2EAD Romeo, infatti, quest’anno, grazie a lui, hoavuto l’opportunità di essere parte dello staff che hareso possibile tutto questo. Dovete sapere che Romeocirca 3 mesi prima della manifestazione mi ha chiamatoper chiedermi se “gli davo una mano…” e come poteteben capire non me lo sono lasciato dire due volte... misono ritrovato così alla segreteria del DX & ContestCorner.

Questo “compito”, oltre che avermi datol’opportunità di essere “parte attiva”, mi ha dato lapossibilità di rivedere molti amici e di conoscere moltidx’ers di altissimo livello sia italiano che internazionale.

Chiusa questa personale parentesi inizio ora unabreve cronaca della giornata che si è svolta con la solitavincente formula ovvero: apertura della manifestazionecon relazione di IK2EAD e IK2QEI, cui sono seguite3 ore di conferenze di altissimo livello ed alle ore 13 ilclassico DX & Contest Snack (tutto perfettamentepreparato da IK2SAU e Signora, aiutati da altri amici).

Dopo un’ora di pausa ci sono state altre 3 ore diconferenze e verso le ore 18 la relazione diringraziamento e di saluto sempre a cura di Romeo eStefano.

Prima di entrare nel dettaglio degli argomenti trattatiè doveroso segnalare i molti ospiti internazionali enazionali che erano presenti: quest’anno l’ospite piùimportante era sicuramente ON4UN che come voi tuttisanno è un grandissimo OM di fama mondiale, scrittoredi alcuni libri soprattutto riguardanti le cosiddette lowbands; F2JD Gerard, che ha partecipato alla recentespedizione a “Peter 1st Island”, che con il Call 3Y0Xha fatto circa 90.000 qso in 10 giorni di attività;VU2MY, Presidente delLA NIAR (AssociazioneRadioamatori Indiana) che ci ha esposto la recentespedizione nelle isole Laccadive (VU7RG e VU7MY),DL6RAI rappresentante del BCC (Bavarian ContestClub) noto gruppo DX che effettua DXspedizioni intutto il mondo.

Per la prima volta era presente lo stand del MDXC

(Mediterraneo DX Club); nell’area commerciale erapresente per la prima volta DH7SA Salvatore che èvenuto alla nostra manifestazione insieme a Carstenche esponeva l’ultimo nato della Ten-Tec, il famosoOMNI VII.

Oltre al nuovo Ten-Tec era esposta tutta la gammaORION (considerata da molti il migliore RTX che offrele migliori prestazioni sulle bande basse); infine, lastbut not leat, IN3QBR con la linea Completa degliamplificatori ACOM.

Per il secondo anno era presente lo stand dell’ARIcon il classico merchandising e l’impareggiabile Luana,con a un OM che è tradizionalmente presente aMontichiari ovvero I1JQJ (vicepresidente dell’ARINazionale ed anch’egli notissimo dx’er).

Tutti questi famosissimi OM si sono trattenutientrambi i giorni della Manifestazione Fieristica restandocosì a disposizione dei tanti “ammiratori” presenti.

Iniziamo ora ad analizzare più nel dettaglio le varieconferenze iniziando dalla consueta “apertura” tenutada IK2EAD e IK2QEI: quest’anno Romeo e Stefanohanno presentato i vari componenti del gruppo Contestdi Brescia ed hanno “ringraziato” il Centro Fiera perlo spazio che ci ha offerto e di conseguenza ci hapermesso di realizzare il “meeting”, al termine di questabreve premessa Stefano ha dato la parola a IZ4AKSche ha presentato la recentissima spedizione presso lasede romana del Sovrano Militare Ordine di Malta.

Forse non tutti sanno che la sede dello “S.M.O.M”non è a Malta, ma si trova sul colle Aventino a Romaed è costituita da una bellissima villa con un magnificoparco, con alcuni alberi che hanno oltre 300 anni!!!

Lo S.M.O.M è nato oltre 900 anni fa ed ora è unadelle più importanti organizzazioni No Profit a livellomondiale, sempre presente nei luoghi di emergenza coni suoi ospedali da campo super attrezzati.

Il Team di 1A4A ha realizzato oltre 33.000 QSO incirca 7 giorni di attività ed alle stazioni si sono alternati9 operatori facendo dei turni faticosissimi.

Al termine della conferenza IZ4AKS ha presentatoun importante progetto che la spedizione ha sostenuto:Costruire una scuola in Sudan e cercare così di rendereuna vita migliore a questi sfortunati bambini Africani.

Dopo 1A4A è il turno di VU2MY, che presenta neldettaglio la recente spedizione nelle Laccadive, questaspedizione si è svolta in concomitanza con l’annuale

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La Radiospecola - Maggio 2007 pag. 5Anno XLII

HAMFEST che ogni anno viene organizzata dallaNIAR e che quest’anno si è svolto in una cornicedavvero unica (soprattutto per noi OM dato che VU7non era on air da molto tempo).

Attraverso numerose Slides Mister Suri ha mostratotutti i particolari delle operazioni, le foto più belle edha spiegato che la NIAR è la prima volta che organizzauna spedizione di queste “dimensioni”.

Pensate che come VU7RG erano attive ben 3 isolediverse tutte facenti parte dell’arcipelago delleLaccadive. Si sono alternati ai trasmettitori circa 50OM provenienti da tutto il mondo e sono stati fatticirca 110.000 QSO in 15 giorni di attivazione.

Dopo l’affascinante illustrazione presentata da MisterSuri ecco la principale conferenza della giornata: larelazione di ON4UN che dall’alto della sua grandeesperienza ci ha dato dei preziosi consigli per migliorareil nostro parco antenne, John ci ha guidato attraversoil suo lungo percorso dal 1960 ad oggi che gli hapermesso di diventare uno di più grandi Dx’er mondiali.

La sua relazione E’ iniziata con un bellissimoconfronto che ha comparato i suoi anni di inizio attivitàcon i giorni nostri ed è molto bello constatare come in50 anni si siano acquisite conoscenze che allora eranoimpensabili (una per tutte l’utilizzo di antenne per lasola ricezione: le beverages).

Si continua poi con la descrizione della stazioneideale; qui c’è molta teoria ma purtroppo al lato praticosolo pochissimi di noi hanno la possibilità di avere una“location” come quella di John e di conseguenza tuttequeste belle parole, per molti OM, resteranno solodei sogni irrealizzabili.

Un discorso di grande rilievo all’interno di questaconferenza John la dedica alle Beverages; in questaparte ci viene spiegata l’importanza di queste antennee del vantaggio che queste hanno in ricezione rispettoalle antenne che solitamente si usano per latrasmissione, altro fattore da non sottovalutare è la lorodisposizione che può fare variare le prestazioni di RX.

Infatti le beveragas sono antenne “direttive” e diconseguenza vanno posizionate nel giusto modo; tuttociò ci è stato ampiamente spiegato tramite l’utilizzo dislideshow contenenti grafici ed analisi tecniche.

Altri aspetti importanti sono gli accoppiamenti, lealtezze di installazione, le lunghezze ed i materiali utilizzatiper le connessioni, in questa parte John ci mostra alcunedelle sue auto costruzioni per realizzare tutto questo;per terminare la sezione relativa alla RX ci vengonomostrate delle immagini di altre “SUPER STAZIONI”che si sono specializzate sulle cosiddette LOW

BANDS; come è ovvio ON4UN ha anche dellebellissime antenne per la trasmissione ed infatti eccoche entriamo nella fase dedicata a quest’ultimo aspetto.

Anche qui John non sfigura affatto; Infatti, se per lebande basse ha ogni tipo di antenna “esistente” ancheper le bande alte non si è fatto mancare nulla, infattidispone di Yagi mono banda e soprattutto come dicelui “le ha alle giuste altezze” perché come molti sannoanche le yagi risentono molto l’effetto suolo e diconseguenza vanno installate in modo appropriato.

L’ultima parte della sua lunga relazione è statadedicata ai suoi risultati nei contest, ci ha mostrato ilsuo DXCC in 80 e 160 e fatto vedere molte immaginirelative al suo shack e ci ha spiegato il perché ha sceltoil TEN-TEC Orion II come suo “MAIN RIG “.

Prima dei ringraziamenti ON4UN raccomanda atutto il mondo “ham” di tenere un buon comportamentoin radio, educato e rispettoso verso gli altri perché laradio è e deve restare l’hobby più bello del mondo.

Dopo una meritata pausa la nostra lunga giornatariprende con la conferenza relazionata da FulvioIK4MGP che ci racconta la giovanissima “ContestStation” IR4M.

Da una idea nata nei primi mesi dell’anno 2000Fulvio ed altri amici hanno dato vita a questo progettoche prevedeva la costruzione di una piccola casetta sucocuzzolo di una collinetta in provincia di Cesena edattrezzarla con moderni apparati per diventare un luogomolto accogliente per divertirsi in compagnia e fareContest, a giudicare dalle slide che ci hanno mostratopossiamo affermare che ci sono riusciti alla grande,infatti tramite la loro presentazione hanno mostrato levarie fasi della costruzione e dell’arredamento dellastazione.

Attualmente la stazione IR4M utilizza dellemonobanda yagi dai 40 ai 10 metri, una verticale pergli 80 ed una beverage per ascoltare i 160; da partenostra facciamo i complimenti a questi ragazzi chehanno realizzato tutto “in casa” ed auguriamo loro diportare a termine tutti i progetti che hanno ancora incantiere per i prossimi anni.

Dopo IR4M è il turno di I2YSB che con il suo ormaicollaudato gruppo ci presenta la recentissimaspedizione a J20; solita scaletta per la presentazionedel TEAM infatti dopo una breve prefazione eccoche ci viene mostrato un DVD che documenta in mododettagliato i momenti salienti di questa attivazione.

Fortunatamente, questa volta, i nostri attivatori hannotrovato qualche difficoltà in meno rispetto alleprecedenti spedizioni in Somalia, infatti Djibouti è una

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pag. 6La Radiospecola - Maggio 2007Anno XLII

repubblica sostanzialmente tranquilla che ti permettedi passeggiare tranquillo per la città senza il timore diessere assalito da qualche malvivente.

Come viene documentato il team capitanato daI2YSB ha alloggiato benissimo e non sono mancati imomenti di relax e divertimento, per la prima voltahanno felicemente utilizzato delle SpiderBeam per lebande alte e le solite verticali per le bande basse.

Dopo qualche piccolo problema di taratura leoperazioni hanno avuto inizio ed in poco meno di 2settimane sono stati messi a log circa 48000 QSO.

Sono ormai arrivate le ore 16 ed alla fine dellagiornata mancano ancora due importanti relazioni: laprima ci racconterà le attività del Mediterraneo Dx Clube la seconda avrà come tema la spedizione nel WesternSahara S01R.

Il MDXC è una associazione che è nata a Cosenzacirca 10 anni fa ed ora conta oltre 400 iscritti, il“motore” è IZ8CCW e lo scopo principale di questoClub è quello di essere presenti ed aiutare le principaliattivazioni di “particolari Country”, promuovereattivazioni IOTA e fare contest.

Nicola ci ha inoltre spiegato che le quote dipartecipazione vengono quasi interamente devolute aquesti team ed a proposito di questo ci ha mostratotramite un video di circa 9 minuti tutte le attività eseguitedal Mediterraneo DX Club nel corso del 2006; soloper citarne alcune si sono visti all’opera gli operatoridi 3Y0X, 5A7A, YX5IOTA e moti altri.

Per il 2007 ci sono alcune sorprese che Nicola ciha anticipato; ovvero: la spedizione a BS7 e laprossima N8S.

Dopo la conferenza tenuta da Nicola per il MDXCè arrivato il momento di Fabrizio IN3ZNR che ciillustrerà la “sua spedizione” nel Western Sahara;Fabrizio inizia spiegando la situazione politica egeografica del Paese e soprattutto ci spiega la precariasituazione IN CUI vivono gli abitanti di questo piccoloterritorio circondato da paesi che sempre più voglionola sua scomparsa.

Dopo un estenuante viaggio di oltre 8 ore passate abordo di alcune jeep ecco che il team raggiunge lacittà di Tifariti e dopo qualche ora di riposo E’ giàall’opera per montare il parco antenne necessario perl’attivazione.

S01R è stato attivo su tutte le bande e in tutti i piùcomuni modi di emissione, l’attivazione è durata circa5 giorni e sono stati messi a log oltre 30.000 QSO.

Anche per noi è arrivato il momento di salutarci edanche se siamo un po’ stanchi siamo sicuri di aver preso

parte ad un eccellente meeting, lavoro che ci hapermesso di apprendere delle importanti nozionitecniche, di essere partecipi con molti importanti teamdi attivatori e soprattutto abbiamo avuto la possibilitàdi rivedere molti amici.

Prima di salutarvi volevo dirvi che quest’anno, perla prima volta, sono disponibili a richiesta i DVD inversione integrale del nostro Meeting, essendo statoun esperimento la qualità video non è eccellente masperiamo di migliorare nella prossima edizione; perrichiedere i DVD mandate una email a [email protected] [email protected]

Arrivederci al 2008Lorenzo Iz2FOS

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La Radiospecola - Maggio 2007 pag. 7Anno XLII

WOODPECKER

Tempo fa Angelo arriva in Sezione con degli articolisu Testa, sorpreso su quelle notizie. Già avevo notatoqualcosa di straordinario su questo inventore e insuccessive ricerche mi sono incuriosito su un articolointitolato IL SEGNALE DEL PICCHIO VERDE, dicui anche se cita Tesla solo di sfuggita, parla però anchedei radioamatori di tutto il mondo, e quindi di vastoraggio. So che il fenomeno è conosciuto anche daRadioamatori bresciani, ma è la prima volta che riescoa vederlo in un costrutto più ampio.

Woodpecker significa picchio in inglese e qui sarebbeun marchingegno con cui sperimentare gli effetti di unraggio invisibile. Il 14 Ottobre 1976, tutte lecomunicazioni radio del globo furono interrotte dasegnali radio di forte intensità. Le emissioni eranoirregolari e si alternavano frequenze molto elevate afrequenze molto basse. Sembra ne fosse responsabilela Russia, che dopo scuse formali per i loro esperimentia chi protestò cambiarono lunghezza d’onda ediniziarono le emissioni di gigantesche ondeelettromagnetiche stazionarie. L’articolista afferma chei Radioamatori del mondo intero chiamarono questeonde Il Pivert. Forse un tentativo di sviluppare armipsicotroniche a pulsione elettromagnetica.

E’ stato attribuito a questi apparati il nome diPIVERT (o woodpecker) acausa del suono caratteristico cheemettono. Questo suonoassomiglia al rumore che si fabattendo su una tavola con unapenna, ad una velocità di 14 colpial secondo. In base ai calcolieseguiti, la loro origine è daindividuare nelle città sovietiche diRiga e di Gomel, dove i Russisperimentarono, a quanto dicono,dei mastodontici generatori adenergia continua basati sullatecnologia di Tesla.

Il sistema nervoso centrale èsottoposto, come il globoterrestre, ad un ambiente naturaleelettromagnetico e succede che lafrequenza di risonanza dellaionosfera è quasi identica a quelladel cervello umano. La frequenzadella ionosfera è dunque un’onda

portante perfetta, a partire dalla quale si può raggiungereil cervello senza cambiare la frequenza di emissione. Èquesto legame tra la sfera elettromagnetica della Terrae la frequenza di risonanza del cervello che potrebbeessere alla base di nuove armi invisibili. Ognunoconosce il cambiamento di umore e di disposizionementale che provocano i disordini meteorologici. Cosìsi può immaginare una potenza capace di influenzare,spingendo una manetta, le onde cerebrali di interepopolazioni.

L’articolista prosegue con un po’ di tragicità. È perquesto che il PIVERT ha gettato il mondo nellaperplessità. I servizi segreti canadesi attribuiscono lecapacità tecnologiche dei Sovietici agli apparecchisviluppati secondo le teorie di Nikola Tesla e finanziatida gruppi statunitensi… non voglio discutere del tonotragico e delle notizie azzardate, ma riporto quanto piùè vicino ai Radioamatori e a Tesla. Robert A. Golka,“un ammiratore appassionato(?)” di Tesla, ha condottomolteplici esperimenti in un capannone dell’U.S. AIRFORCE nella base di Wendover nello Utah, capannonetrasformato per questa circostanza. La trasmissione agrande distanza di elettricità senza fili (Wireless energy),la capacità di influenzare il clima e i differenti tipi diraggi elettromagnetici fanno parte di questi

“esperimenti” già compiuti eperfezionati.

È possibile trasmettere oltre leimmagini (anche 3D) dei suoni alivello subliminale e delle paroleintere in un cervello umano,inviando dei segnali emessi daapparecchi elettromagnetici dicontrollo neurologico, a partire dabasi militari tramite i radar oppure,più facilmente, tramite il networkdi torri piene di antennericetrasmittenti installate in tutto ilmondo dagli operatori telefonici?Tralascio tutto quanto dicatastrofico questi esperimentipotrebbero fare perché esulanotroppo dal contesto tecnico.

[email protected] – Rosario

foto di una realizzazione basatasulle idee di Tesla

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pag. 8La Radiospecola - Maggio 2007Anno XLII

OLD-TIMERS : chi sono ?LE ORIGINI

Molti hanno sentito parlare di radioamatori Old-timers ma credo pochi ne conoscano le origini, lemotivazioni e le attività. Letteralmente Old-timer si-gnifica “vecchio del mestiere” ed é il termine utilizzato,sin dalle origini, per indicare una categoria diradioamatori che, allonta-nandosi dagli schemi comu-ni, si dedicano alle varie at-tività che hanno per fulcrole apparecchiature radio deitempi passati, impegnando-si in prima persona nel la-voro tecnico, manuale e disviluppo culturale che nederiva.

Gli Old-timers non sonocollezionisti - anche se taluniabbinano in parte più omeno rilevante questo inte-resse - ma radioamatori che hanno scelto una stradaper mantenere viva l’attività tecnica e manuale qualeha distinto la categoria per molti decenni, sino a metàdel secolo scorso.

Non casualmente la nascita dei primi gruppi consi-stenti di Old-timers è avvenuta negli Stati Uniti, il pa-ese leader dell’evoluzione tecnologica dell’elettronicae relativi cambiamenti epocali, con impatto esteso an-che al radiantismo, per una enfasi progressivamenteannullata nelle cattività tecniche, sperimentali, manualie di arricchimento culturale. Prima di questa evoluzio-ne forte era l’iterazione tra la comunità radiantistica edil mondo dell’industria della radio. Ad esempio inU.S.A. a cavallo tra i due conflitti mondiali, il “tempio”nelle radiocomunicazioni, ovvero i laboratori RCA (Ra-dio Corporation of America), contavano moltissimiOM tra i ricercatori: nomi famosi passati alla storia perlo sviluppo di circuiti originali tutt’oggi impiegati. Unaltro caso significativo è stato lo sviluppo della SSB: laCasa che tra gli anni ’50 e ’60 diede impulso decisivoallo sviluppo delle comunicazioni in SSB fu la CollinsRadio di Cedar Rapids (Ohio), oltre che il fondatore -Arthur Collins (W0CXX) - gran parte dello staff tec-nico di questa Società era composto da radioamatori.

Sessanta anni orsono la radiotecnica era il cuore del-l’elettronica, sicché l’attività radiantistica si collocavanell’alveo della tecnologia più pervasiva e dinamica del-l’era moderna risultando intrinsecamente attraente, inun mondo ove le distanze costituivano anche nell’im-maginario una barriera fisica importante.

In tutti i paesi ed anche a casa nostra, i più anzianitra noi possono constatareche lo scemare d’importanzadell’industria radiotecnicaprofessionale e civile, lamarginalizzazione delle comu-nicazioni radio HF e lorovalenza strategica, laproliferazione di altre attivitàlegate alla comunicazione ocomplementari a queste, han-no fatto sì che la radiotecnicaabbia interessato un numeroprogressivamente sempre piùesiguo di soggetti, sia divenuta

marginale nella formazione professionale ed universi-taria, sia praticamente sparita dagli scaffali delle libre-rie, confinata negli angoli remoti delle biblioteche e nonultimo, posizionata nel subconscio delle nuove gene-razioni come un mezzo quasi da archeologia industria-le.

Dunque, la prima generazione di Old-timers è co-stituita da radioamatori non più giovani, con un passa-to radiantistico longevo - prevalentemente in HF - eche oggi si dedicano alle apparecchiature esclusiva-mente valvolari. Questa generazione è costituita quasiesclusivamente da tecnici e specialisti con una fortedeformazione professionale, ed anche mentale, per ilsolo mondo analogico e che nell’attività Old-timer ri-trovano la collocazione nel radiantismo con i valorid’origine.

Ad esempio il recupero o la riproduzione deiradioricevitori d’epoca - specie se antichi - ha assuntolivelli professionalmente elevati sotto molti punti di vi-sta: di ricostruzione storica, di studio dell’evoluzionescientifica e tecnologica, di manualità d’esecuzione ericerca del particolare che fa rivivere e percepire leemozioni del tempo passato, oggi non ripetibili.

Una seconda generazione di “vecchi del mestiere”,

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La Radiospecola - Maggio 2007 pag. 9Anno XLII

più numerosa, è correlata all’evoluzione tecnologicapiù recente ed alla trasformazione del mercato delleapparecchiature radiantistiche in un segmentoconsumer al pari di quello audio, HI-FI o della video-registrazione che vede il predominio delle Case giap-ponesi.

Queste hanno trasformato e selezionato ilradioamatore ‘medio’ essenzialmente in un consuma-tore, privo di un proprio ruolo propulsore, ed a rimor-chio dell’offerta e dell’incisiva opera di marketing deglioperatori industriali del settore.

LE MOTIVAZIONI

Il radioamatore si è trovato sempre più distante da-gli strumenti che attiva e dal lavoro sperimentale e que-sta frattura è in continua espansione. In un futuro nontroppo lontano le “scatole magiche” negli “shack” sa-ranno oggetti misteriosi autosufficienti, finanche conpossibilità di autodiagnosi e riparazione ove possibile,e la frattura con l’operatore sarà così profonda chenessun intervento sarà possibile al singolo ed anchequelli effettuati dall’assistenza tecnica competente - cheaccompagna ogni prodotto industriale - saranno ope-razioni codificate indecifrabili a chi le esegue: solo ilcostruttore sarà il depositario della conoscenza estesadella “scatola magica”. Ma anche il fabbricante si com-porterà in certa misura come operatore di scatole chiuseper alcuni aspetti ed in primo luogo per il contenutotecnologico e sistemistico dei circuiti integrati a largascala sviluppati dai fabbricanti di semiconduttori. Fun-zioni complesse non saranno più il risultato di circuitielettronici più o meno elaborati ma sequenze di istru-zioni e programmi residenti sotto forma di labili cari-che elettriche nell’intimo di qualche circuito integratocostituito da decine o centinaia di milioni di transistori.Già oggi in un moderno apparato se per qualsivogliaragione il sistema operativo è perso, non si è nemme-no in grado di accenderlo e se le chiavi soft risultanocorrotte bisogna risalire sino alla sorgente - sempre ascatola chiusa - senza avere la pur minima conoscenzao semplice percezione delle tecnologie e tecniche coin-volte.

Il radioamatore nei confronti delle apparecchiaturemoderne si trova quindi all’ultimo anello di una catenadi dipendenza tecnologica, a lui è riconosciuta, de facto

e solo in parte, una competenza: l’uso.Il radioamatore quindi è gradualmente evoluto ver-

so la figura di un’utente’ per un’attività di svago e di-vertimento e poiché la ragione d’essere dell’industriacollegata esiste sinché gli ‘utenti’ costituiscono un mer-cato sufficientemente vasto, questa si è ingegnata peroffrire prodotti sempre più appetibili, sempre piùautomatizzati e “user-friendly” per abbracciare mer-cati sempre più vasti.

Questo stato di cose ha prodotto in un primo tempoun aumento della comunità radiantistica per effetto dellenuove adesioni, ma contestualmente è iniziato l’abban-dono da parte di alcuni e l’orientamento di molti altri insettori ove il radioamatore si riappropria di un ruolocentrale. L’autocostruzione ed il QRP, le Microonde,lo Spazio e l’attività Old-timer sono solo alcuni deisegmenti che hanno come denominatore comune que-sta motivazione. Alla base di questa mutazione d’inte-ressi ed orientamenti v’è dunque la presa di coscienzadi alcuni OM che possiamo sintetizzare in poche pa-role:

“Riappropriarsi del ruolo ponendo al centrodell’attività’ radiantistica la propria persona perlo sviluppo ed accrescimento delle capacità in-tellettuali e manuali “

A larga maggioranza gli OM che fanno questa scel-ta condividono una caratteristica che reputo sia un va-lore positivo a difesa della categoria: vivono ilradiantismo e l’appartenenza all’Associazione con spi-rito analitico e critico, rifiutando d’essere a rimorchiodi venditori di fumo e gadget, o di Enti ed operatoricommerciali che considerano i radioamatori come un“parco buoi”, cercando anche di plasmare o piegarel’Associazione ai loro fini mercantili con il supporto diiscritti al Sodalizio. Questa caratteristica può ancherisultare fastidiosa o di intralcio a personaggi strutturalia tali tentativi, ben sapendo che in maggioranza, gli Old-timers sono OM determinati e non disponibili al com-promesso nei valori fondanti del radiantismo. Ugualeconsiderazione gli Old-timers riserverebbero a colo-ro che mirassero ad emergere nell’Associazione perprocurarsi un “balcone” di visibilità al fine di persegui-re obiettivi personali, come ad esempio quelli di naturapolitica o di partito.

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pag. 10La Radiospecola - Maggio 2007Anno XLII

COSA FANNO

I “ vecchi del mestiere” sono i primi a rendersi con-to, proprio per le conoscenze tecniche che coltivano,che le realizzazioni frutto del proprio lavoro ed i vecchiapparati che ricondizionano a nuova vita, non posso-no competere (se non per alcuni aspetti) con le ultimecostose novità del Sol Levante. Ma chi è interessato alproprio arricchimento culturale non considera ciò ele-mento determinante; ma poter avvicinare - con l’im-pegno intellettuale e quanto realizzato con le propriemani - il risultato della scatola ‘magica’ dell’ultima ge-nerazione od il superamento occasionale di alcuniaspetti, costituisce una gratificazione incommensurabile.In fondo, chi usa le scatole ‘magiche’ per la comunica-zione può essere sempre battuto - con la propagazio-ne chiusa o aperta - dalla badante filippina che con iltelefonino cellulare saluta le amiche che vivono in qual-che isola dell’Oceano Pacifico: qual è la differenza?

In modo crudo possiamo dire: chi usa il telefoninoha accesso ad un sistema complesso con tecnologiamolto più evoluta e sofisticata di quella delle scatole“magiche” e non si cura del mezzo; chi usa le scatole“magiche” è gratificato dal possesso da un sistemaautosufficiente molto più semplice - anche se lo ritiene“ la fine del mondo” - con la percezione di svolgere unruolo importante o in taluni casi indispensabile. En-trambi non hanno accesso all’intimo del sistema tec-nologico che operano ed il livello conoscitivo è super-ficiale oppure semplicemente azzerato a causa dellebarriere poste dalla tecnologia. Chi invece privilegia ilfatto d’ottenere risultati col frutto del proprio lavoro ed’essere in grado in ogni momento di mettere manoall’attrezzatura che ha sul tavolo, tararla, fare opera dimanutenzione e riparazione, eseguire confronti concompetenza, modificarla o migliorarla, pone in altri valorila sua ragione d’essere OM.

Possiamo distinguere i “ vecchi del mestiere” in 3categorie principali ciascuna delle quali e’ articolata indiversi segmenti:

I) OLD-TIMERS PER RADIO PROFESSIONA-LI E MILITARIII) OLD-TIMERS PER APPARECCHIATURERADIANTISTICHEIII) OLD-TIMERS PER SOLO RICEVITORID’EPOCA

I “Vecchi del mestiere” che si dedicano alle radioprofessionali e militari sono forse il gruppo più nume-roso in tutti i paesi a causa della abbondante disponi-bilità di materiale surplus dopo il secondo conflittomondiale e quelli successivi o a seguito di eventigeopolitica: Corea, Vietnam, Balcani, Medio Oriente,caduta del muro di Berlino ed altri minori. Questiradioamatori si sono organizzati in Associazioni al finedi poter svolgere meglio l’attività. In Italia avevamo laA.S.T. (ARI Surplus Team) che tra i Soci includevaanche chi scrive. In USA gli appassionati militanonella M.A.R.S. (Military Affiliate Radio System)ed in altre Associazioni, mentre in Europa i gruppi prin-cipali li troviamo in Germania e Regno Unito (V.M.A.R.S.). Essendo il settore molto vasto sono nateanche delle specializzazioni. Oltre coloro che operano“ a largo spettro” troviamo infatti gli specialisti, quellisolo per le radio degli Alleati, altri delle apparecchiaturetedesche o italiane, altri ancora per gli apparati a bor-do degli aerei etc. Per alcuni settori vi è anche unadivisione per periodi di riferimento: la più importante èquella che separa l’era delle radio con valvoletermoioniche da quella delle radio con semiconduttori.Alle radio militari si affiancano le apparecchiature pro-fessionali, quali ad esempio derivanti dalle dismissioninel settore dell’impiego navale, degli Enti Postali, odoperatori industriali.

La maggior parte delle apparecchiature è di origineo progetto statunitense, mentre modesta è la disponi-bilità di radio ed attrezzature tedesche, anche perchèqueste vennero distrutte in quantità rilevanti al terminedel conflitto, con l’obiettivo non dichiarato, d’ottenereuna standardardizzazione nei componenti e manufattiche consentisse un margine di vantaggio alle aziendestatunitensi, almeno per il primo decennio di ricostru-zione dell’industria manifatturiera europea. Solo dopola caduta del muro di Berlino gli Old-timers hanno avutoaccesso a materiale non angloamericano o dei paesinon aderenti alla NATO.

In tutti i paesi più importanti i “vecchi del mestiere”tengono contatti regolari con QSO circolari giornalierio settimanali: quelli di casa nostra possiamo ascoltarlila sera dopo le 20.00 GMT in 80 metri a 3740 KHz,o dintorni in caso di QRM. L’attività operativa e lediverse prove sono in SSB ma anche in AM, RTTY,ed in qualche caso anche HELLSCHREIBER. Le sta-zioni presenti impiegano un ampio ventaglio di appa-rati: da quelli impiegati nel secondo conflitto mondiale,

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La Radiospecola - Maggio 2007 pag. 11Anno XLII

come l’intramontabile trasmettitore ATC/ART13 convalvola 813 in finale e modulatore di placca e grigliaschermo con push-pull di triodi 811, alla stazione com-pleta in SSB usata nella guerra del Golfo, con frequenzacontrollata da sintetizzatore e 400 Watt di potenza contetrodi in metallo-ceramica. Non mancano i piccolitransceiver QRP a stato solido SEG-15 della ex Ger-mania-Est o i cloni russi delle apparecchiature tede-sche o ricevitori prestigiosi come i Collins 51J-4 edR390, Rohde & Schwarz EK07, Siemens E311,Hammarlund SP600. Ma soprattutto non mancanogli uomini, taluni dei quali hanno un bagaglio conosciti-vo enciclopedico, corredato di capacità di primo livel-lo in diversi settori tecnologici. Quelli dotati di talentoche militano nell’Associazione costituiscono una risor-sa e dovrebbero essere motivati per un’opera formativadelle nuove generazioni: ciò è fattibile qualora gliinterlocutori abbiano credibilità e carisma riconosciu-to. Questi OM organizzano incontri anche in occasio-ne di manifestazioni o mercatini, privilegiando quelli discambio diretto tra radioamatori come avviene aMarzaglia, Voghera e Montalto. I lavori di varia naturae complessità sviluppati da questi OM sono pubblicatinei media radiantistici o raccolti in collane ed i più va-lidi divengono “Standard” adottati in tutto il mondo:due semplici esempi li troviamo alle Ref.1, Ref.2.

I “vecchi del mestiere” che si dedicano alle soleapparecchiature radiantistiche costituiscono una cate-goria distinta in tutti i paesi. Generalmente questi OMlavorano e svolgono attività radio selezionando, o pri-vilegiando, i prodotti di un singolo costruttore:Hallicrafters, Collins, National, Drake, Hammarlund elimitatamente a casa nostra anche Geloso. Talvolta l’at-tività è confluita nel collezionismo in parte più o menorilevante. Anche in questo caso sono sorte Associa-zioni ed una tra le più importanti a livello mondiale è laCCA (Collins Collector Association) che si è do-tata di strumenti di informazione e di supporto validi.(http://www.collinsradio.org)

Anche gli aderenti alla CCA mantengono appunta-menti regolari con net serali che sono strutturati in fun-zione dei fusi orari per raccogliere la maggior parteci-pazione possibile. Tra gli appuntamenti più originali èda segnalare il net in Modulazione d’Ampiezza in 80metri che si svolge il primo mercoledì di ogni mese coninizio alle 8 P.M. di ogni fuso orario muovendosi daEst ad Ovest e quello, la domenica, in 10 metri.(@29050 KHz, dalle 18.00Z); altri appuntamenti sono

fissati in 20 metri. Durante un ascolto occasionale in20 metri l’estate scorsa ho contato (ma non tutte co-piate) oltre 25 stazioni in AM di cui ben tre impiegava-no il famoso trasmettitore KW-1 che è una rarità, con-siderando che furono prodotti solamente un centinaiodi esemplari. Anche la terza categoria di “vecchi delmestiere” che si occupa solo di ricevitori è molto vastama la quota più importante è relativa a coloro che sidedicano ai radioricevitori domestici d’epoca, con in-teressi parzialmente sovrapposti col mondoradiantistico. Uno dei punti di convergenza verte ilrestauro e riproduzione dei radioricevitori dei primidecenni del secolo scorso con specializzazioni che han-no raggiunto livelli di eccellenza. Un esempio che moltihanno potuto ammirare funzionante in occasione di unafiera, è stata la riproduzione da parte di un “guru” delsettore - della cui amicizia sono onorato - della stazio-ne radio della sfortunata spedizione del dirigibile Italiaal polo Nord nel 1928 che dal’pack’ ha consentito ilsalvataggio dei superstiti. Questo signore, in collabo-razione con altri appassionati, ha riprodotto una copiaesatta nei minimi particolari del ricevitore e del tra-smettitore, senza “scorciatoie” od approssimazioni: adesempio le manopole degli apparati sono state costru-ite programmando - con dati ricavati da fotografie eda un frammento dell’originale - una macchina utensilea controllo numerico che ha lavorato (per ablazione)un blocco di materiale grezzo.

Concludendo possiamo affermare dunque che i “vecchi del mestiere “ con la loro attività sono coerenticon il vero radiantismo sperimentale, costituendo unpunto di riferimento per i nuovi OM ed al pari di altriche, in settori diversi, pongono la cultura, la conoscenzae le capacità manuali al centro dell’attività del tempolibero, avranno vita lunga perchè perseguono valori chenon declinano.

Gianfranco Sabbadini ( I2SG)

BIBLIOGRAFIA1) “ Circuito di STAND BY per Siemens E311 “I8SKG - RadioKit 1/20062) “ Il circuito AGC del ricevitore EK07 “ I2SG -Radio Rivista 2/20033) “ Il ricevitore Siemens E309: analisi, peculiaritàe demodulazione SSB “ I2SG Radio Rivista 20044) “ Ricevitore Collins 75S-1 “ I2SG - Radio Rivista2/3/5/2005

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pag. 12La Radiospecola - Maggio 2007Anno XLII

Giusto cinquant’anni orsono avevo escogitatoun modo particolare di comportarminell’effettuare i collegamenti con gli amiciradioamatori.

L’isoonda non era eseguita azzerando il VFOsulla "portante" del corrispondente, ma sul suopicco riportato nel ricevitore panoramico.

Per puro caso questo picco era più su di circaventi chilocicli, in questo modo gli eventualiinterventi d’altri corrispondenti noninterferivano con quello in QSO, ma apparivanosullo schermo panoramico.

Allora sintonizzavo per un istante, e creavole premesse per il prossimo QSO.

Talvolta capitava che l’intervento fosseregistrato, e quando irradiavo di ritorno ilmessaggio, il corrispondente eraapparentemente sommerso da quello nuovo, consuo gran disappunto.

In questo modo la frequenza di trasmissioneera aumentata ogni volta dei venti chilocicli, peril fatto che nessun corrispondente rifaceval’isoonda.

Ogni giorno erano una trentina icorrispondenti che si susseguivano, el’argomento più ricorrente, con gli amici diBuenos Aires, Città privilegiata dallapropagazione terrestre con Brescia, eral’agognata occupazione delle loro Malvine.Queste però erano le Falkland, coloniedell’Inghilterra.

Raccontavo che l’Italia, il "giardino d’Europa"aveva inutilmente fatto gola ai vicini, con guerretanto cruente quanto sceme ed inconcludenti.

Per anni abbiamo avuto la dominazionespagnola, poi quella francese, l’inglese, poil’Austro Ungarica: "Wo ist das Land wo diZirtronen blumen"

"Dov’è la terra nella quale fioriscono i limoni…"D’ogni occupazione è rimasta soltanto una

traccia nei nostri dialetti: ad esempio i ciottolisi dicono "cogoi" dal tedesco "Kugell" = sfere.

"Chi ha un ferro l’affili, chi un sopruso patì se lo ricordi: via da noi questo brancod’ingordi…" Infine la tedesca e l’americana.

Ognuno cercò inutilmente di sottomettercicon le armi, ammazzando una quantità d’italiani.Sono un sopravvissuto: un giorno ero solo, inmezzo ad un vasto piazzale della "OM", quandovedo arrivare, basso sull’orizzonte un bell’aereo,

NON SOLDATI, MA DONNE

esattamente puntando la mia direzione.D’istinto salutai, ed il pilota non mitragliò;

forse per la reazione di meraviglia scaricò labomba con un attimo di ritardo, e quella finì adesplodere, invece che sui capannoni delle lineedi montaggio, nell’adiacente campo.

Raccontavo che è più opportuno non mandarein quelle isolette dei soldati, ma le donne…"specialmente se carine, con bambini, tende dacampeggio e greggi di pecore".

Al contrario il risultato è stato quello diadirare gli inglesi, che in seguito mandaronograndi "forze militari" a ripristinare la coloniadei circa tremila abitanti.

Oggi l’Italia, e l’Europa tutta è in viad’occupazione non militarmente, ma come aitempi dei Vandali, delle orde d’Attila, deiLanzichenecchi, da una miriade diextracomunitari d’ogni lingua e religione, i quali,nel migliore dei casi cercano d’integrarsi.

Da radioamatore ho perfezionato l’onestà,meno vendicativo, un buon patriota felice dicollegare qualsiasi altro paese, qualsiasi razzad’abitante, ad illustrare ogni perfezionamentosperimentato, nel rispetto dovuto alleelaborazioni originali, insomma tutto quello chesi apprende sul canale satellitare "IMC", quellodegli "Italiani nel Mondo": Telespazio, 11297MHz, polarizzazione orizzontale, 27500, 3/4.

Ricordano che a nostra volta siamo stati degliapprezzati, pacifici invasori, cantando:"Partono i bastimenti, per terre assai lontane…"

Si apprende che adesso non arrivano più i "vucumprà", ma anche loro con l’aspirazione aperseguire delle fiorenti imprese.

Il risultato più costruttivo è tuttavia quelloche si va ottenendo una popolazione più giovane,multietnica e multi religiosa, con la possibilitàche con il tempo sia apprezzata la florida civiltàlocale, e succeda un’integrazione, unalivellazione culturale capace d’attenuare lepericolose rivendicazioni estremiste.

Con il solito rispettoso saluto ai gentili lettorida

Edo I2 BAT<lunedì 12 marzo 2007>

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La Radiospecola - Maggio 2007 pag. 13Anno XLII

Ovviamente questo mese non posso nonscrivere un poco del rally. Tra poco ci saràil debriefing e lì se ne parlerà diffusamente;quindi gli organi preposti del ConsiglioDirettivo provvederanno a relazionare e adesporre una sintesi generale.

Vorrei solo accennare ad una osservazioneche, secondo me, è stata vincentenell’organizzazione ed ha funzionato moltobene: i gruppi. Ho osservato che la presenzadi “gruppi” omogenei precostituiti vuoi peramicizia, attività, o territorio, ha facilitato.

Voglio dire: ci sono le prove speciali, ladirezione gara, i transponder, come semplicedivisione del tutto, in una specie di orgboardnaturale. L’Orgboard fa sempre capolino edè sempre la soluzione. Ogni entità può quindiessere considerata un gruppo a se stante.Quindi, per le prove speciali, sono statiutilizzati dei gruppi già precostituiti. Inquesto modo è rimasta scoperta solamente unaprova speciale che si è dovuta completarecon singole persone da trovare una ad una.Anche la direzione gara tende ad essere ungruppo di per sé.

L’organizzazione si semplifica perché puòavvenire con il contatto di un basso numerodi persone: i coordinatori dei gruppi. Sequesta logica venisse portata avanti ancorapiù chiaramente i prossimi rally dovrebberoessere più facili da organizzare.

La parte tecnica ha manifestato alcunemancanze già evidenziate e stanziate nelle

assemblee e nei consigli degli scorsi anni, manon ancora realizzate. Nessuna di questemancanze è catastrofica per fortuna

Per quanto concerne il mio principalecontributo al rally, a parte l’aver partecipatoa tutte e 15 le uscite sul territorio, è statodi stretta vicinanza, per questione diposizione fisica (rifugio Piardi), con quelladegli amici di Cremona di cui non posso chemagnificare l’efficienza, velocità eprecisione. Il primi due giorni mi avevanoanche visto sia sulla terrazza della DirezioneGara per i puntamenti preliminari con itransponder, sia nella Direzione stessa comesupporto tecnico in attesa che tutti icollegamenti del venerdì fossero consoni alleaspettative. Quest’anno l’esordiente aiutantein campo è stato Dario. Anche lo scorso annoc’è stato un giovane esordiente, David. Chequel transponder stia diventando lapostazione di iniziazione al rally dei giovani?

Ora mi aspetto di sentire, accanto alle lodiche ha avuto il buon funzionamento, anche lenote su ciò che si può migliorare, le tecniche,le persone, le strategie. Se vogliamo, il nostrocompito nei collegamenti è sempre stato unpo’ il “rally nascosto” nel rally, in quanto c’èda sgommare parecchio per stare al passocon tutto.

Non posso non ringraziare l’ospitalità diMario IW2MQM e Giacomo IZ2FNX a cuiho fatto una visita a sorpresa su al santuariodi San Bartolomeo proprio nell’ora di pranzodel venerdì dopo il mio servizio di supportotecnico alla Direzione Gara. Vista l’ora, mihanno invitato al loro desco anche se mi sonosentito un po’ in colpa per aver ridotto leloro cibarie. Per un attimo ho anche temutoche la pastasciutta fosse finita nell’erba perlo scolapasta non avvitato alla pentola, mapoi mi sono reso conto ed ho scoperto essereuna burla di un Mario in vena di scherzi. Hoapprezzato.

[email protected] – Rosario

RTT pages

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pag. 14La Radiospecola - Maggio 2007Anno XLII

L’ANTENNA “CORRETTA “Si avete letto bene, non è un nuovo tipo di antenna,

ma un metodo per mantenere stabile un collegamento.Che che se ne voglia dire, il Piardi e S. Maria del Giogonon sono in vista ottica e quindi si sfruttano delleriflessioni. C’è una conca alla sinistra del MonteGuglielmo guardandolo da nord verso sud, lì vengonopuntate le quattro eliche accoppiate dei duegigawww.fabi.

Nella foto sopra si vede la catena del Guglielmodove decresce, è lì che viene puntato il transverter dei2300. Il segnale è fondo scala, ma non di quelli buoniperchè riflesso, basta qualche cambiamento di climache la propagazione cambia. Basta spostare di pochigradi l’antenna, a volte di solo un grado, per far tornarefondo scala il segnale. Lo sa bene Rosario I2RTT chedeve tirare su lo start di Pisogne in uhf, l’unicapostazione, non in vista ottica della prova San Zeno.Durante la giornata la propagazione cambia in manieranetta e a volte il segnale lo si trova in direzioniimpossibili, che solo con l’esperienza si riesce a trovare.Sui ponti non ci può improvvisare, ci vuole sensibilità,una buona dose di intuizione. Nasce così l’antenna“corretta”, un ingegnere dovrebbe progettarci un rotoreelettronico che insegue il miglior segnale, sarebbe cosìuna nuova invenzione. Per adesso, il tocco delradioamatore, rende l’antenna “corretta” ancorameccanica.

Ecco il puntamento delle quattro eliche del 2300

verso il Piardi, la foschia molto densa non ha certofavorito la propagazione e la foto del Guglielmo èd’archivio, quando Rosario mi farà avere quellaodierna, la pubblicherò. Però e bene tutto ciò che finiscebene.

ANTENNA IN ALTO O IN BASSO EIL “QUADRIPIEDICIPIDE”

Ciò che ho sempre pensato e non ho mai osato dire.Il sottoscritto i cavi se li è fatti fare (grazie MauroIW2FFT) di tre metri, il buon Evaristo IK2YXQ miha costruito un supporto per le antenne favoloso. Melo ha pure verniciato, lo chiamo uovo di Colombo oltrea “quadripiedicipide”. Che vantaggio c’è a mettere unantenna dei 1200 mhz a dieci metri di altezza quandosei a mille metri di altezza? Cavo corto, poche perdite,antenne a portata di mano giusto sopra il tuo capo e lapossibilità di spostare il “quadripiedicipide” del buonEVARISTO e il gioco è fatto. Se poi usi le direttivenon puoi sbagliare, quelle del Pasquale I2IRH,

RALLY 1000 MIGLIA 2007

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La Radiospecola - Maggio 2007 pag. 15Anno XLII

s’intende. Ecco cosa è successo oggi, guardate comeerano installate le antenne, Adriano I2XBO me lodiceva, qui ci voleva il “quadripiedicipide”.

Vedete che l’antenna ad elica dei 1200 mhz è sottoil transponder. Già il fatto che il palo sia legato allosteccato, nonostante sia una installazione sicura e ferma,non ti consente margini di operatività per il puntamento.Aumentando la potenza del nostro tx e quello didirezione gara la prima prova è stata effettuata senzaproblemi. Però non era il massimo. Mi sono fatto lascarpinata fino alla mia auto, 500 metri nel boscoall’andata in discesa ma al ritorno in salita, per prenderela mia yagi 18 elementi fatta dal Pasquale. La agganciosotto lo scatolotto e finita la prima prova verifico che ilsegnale da uno andava a cinque sullo smeter. Indirezione però il segnale, avendo l’elica, calava dacinque a uno. Ecco la soluzione qui sotto:

Ho installato l’elica su un altro palo e il segnale èandato a sette sull’smeter, per poi calare a cinque, maè stato stabile fino alla fine. Quindi il “quadripiedicipide”diventa essenziale, se poi hai anche la crocera e puoi

brandeggiare anche in elevazione è il massimo. Ilpuntamento era sempre quello, ma spostando in bassodi pochi centimetri l’elica, abbiamo risolto ricevendola benedizione di quelli che si beccavano il soffio incuffia.

I CREMONOCCHI (Cremonesi) E IVALCAMONICHESI (Valcamuni)

Meno male che ci sono anche loro, se no il rally nonsi potrebbe fare. Sulla prova San Zeno ho trovato tuttigli amici di Cremona. Dopo il primo momento di panico,la prova si è svolta in maniera impeccabile. D’altrondevengono da Cremona e li mandiamo in alta valle, unpò di ritardo è comprensibile e d’altronde il presidentedi Cremona, con falsa modestia dice sempre che perimparare è dovuto venire a Brescia ( i difetti sono quelliche si imparano alla svelta), ma non è che poi l’allievosupera il maestro................. grazie ragazzi!!!

Alla prossima.IK2UIQ - Fabrizio

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pag. 16La Radiospecola - Maggio 2007Anno XLII

TEMPO DI PULIZIA PCMaggio 2007

L’estate sembra già arrivata e di conseguenza ancheil nostro pc comincia a sentirne le conseguenze.

La temperatura del processore sale ed essendoovercloccato si è frizzato, praticamente si è bloccato.La temperatura della CPU era vicino ai 60 gradi.

Mi sono deciso e ho cominciato ad aprire il case,non era la prima volta che succedeva. Ho dovutosmontare l’alimentatore dato che non riuscivo adaccedere alla molla del dissipatore. Come ho avuto ildissipatore in rame della Volcano in mano mi sonosubito reso conto che la polvere aveva tappato le alettein rame del dissipatore con un folto strato.

Con l’occasione ho fatto, con un pennello, una bellapulizia anche della scheda madre piena di polvere. Lapasta conduttrice era del tutto sparita tra CPU edissipatore.

Pulito a dovere il dissipatore ho provveduto astendere un velo di pasta conduttrice sulla CPU e suldissipatore. Rimontato il tutto come per incanto latemperatura della CPU è tornata sotto i 50 gradi, eccola foto del programma MBM:

Il numero 38 in rosso è relativo alla temperatura disistema e il 49 nero alla temperatura CPU.

Una controllatina anche al bios per verificare lacorrettezza delle opzioni non fa male. Infatti l’aperturadella memoria della scheda video non era corretta, l’horipristinata a 256mega, la mia scheda madre non hapiù di quella dimensione, anche se la mia scheda videoa 256 mega di memoria. Normalmente dovrebbeessere settata al doppio della memoria della schedavideo stessa. Poi altre opzioni si erano resettate comela primary graphic che era su pci e non agp. Poi la miascheda consente di aumentare in percentuale il voltaggiodi overclock che ho portato a un più 5%.

Tutti piccoli accorgimenti che ti fanno migliorare leprestazioni del pc. Per cui occhio alle temperature, chinon ha installato un programma di controllo delletemperature del pc, può verificare nel bios direttamentealla voce “hardware monitor”.

Ciao alla prossima.IK2UIQ - Fabrizio

Windows Vista:perché sì e perché noE’ arrivato anche in Italia il nuovo sistema operativo

di MicrosoftPiù bello, più sicuro e più facile. Ma attenti alla

versione da scegliere: ce ne sono ben 13, con prezzi efunzioni molto diversi .

Il «giorno più importante della storia di Microsoft»(come lo ha definito con enfasi l’azienda stessa) èarrivato: Windows Vista è nei negozi, e si porta dietroanche Office 2007. Il nuovo Windows arriva cinqueanni dopo il precedente Xp. Il suo sviluppo è costatopiù di 4 miliardi di euro, ha dato lavoro a ottomilapersone, è stato vivisezionato da 5 milioni di espertinel mondo. Come tutti i prodotti di Bill Gates, ha giàdiviso esperti e appassionati.

Per i detrattori di Microsoft, non offre nulla di diversoda quello che da tempo si trova sui concorrenti Applee Linux.

In verità, basta una rapida prova per mettere tuttid’accordo: Vista è il Windows più attraente, sicuro efacile da usare mai presentato. C’è una nuova funzionedi ricerca che consente di trovare al volo, senza attese,documenti, immagini e video. Una procedura di avvioe chiusura rapida cancella i classici (e mai amati)momenti con la scritta «Attendere, prego». La nuovagrafica, ribattezzata Aero, azzera l’invidia che separavail mondo Windows dai più stilosi Apple: trasparenze,animazioni e finestre tridimensionali si sprecano. E poisi rafforza l’attenzione al discorso sicurezza: unafaticosa rimonta per cancellare la brutta fama dovuta aversioni di Windows (come la sciagurata Millennium)inadeguate alle insidie di Internet.

Vista è equipaggiato a dovere contro virus, spioni emalintenzionati; con le dovute cautele, ovviamente.

Le contropartite però non mancano. Per girare adovere, Vista ha bisogno di potenza e soprattutto diTANTA, TANTA memoria. Un Gigabyte di Ram,meglio due.

I computer adeguati a Vista costeranno di più, incontrotendenza con la cronica discesa dei prezzi nelsettore. E anche Windows non è in vendita a prezzi disaldo: si va dai 149 euro (versione Basic) ai 599 dellaUltimate. Già, le versioni: ce ne sono ben tredici. Nonper tutti sarà facile azzeccare quella giusta.

da INFO-RADIO n. 5

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La Radiospecola - Maggio 2007 pag. 17Anno XLII