La prevenzione, il controllo e il trattamento delle non...

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La prevenzione, il controllo e il trattamento delle non conformità Il capitolo sviluppa l’analisi delle principali funzioni del piano qualità, prevenzione, controllo e trattamento delle non conformità, che permettono di tradurre i risultati dell’analisi dei rischi e del progetto in misure di gestione della qualità. A partire dal nucleo originario di attività concentrate storicamente attorno al controllo della produzione la gestione per la qualità si estende alle fasi a monte della pianificazione e della prevenzione e alle fasi a valle della correzione e dell’analisi delle cause di errore. L’organizzazione stessa dell’impresa ne viene modificata. La prevenzione stimola e richiede che le competenze e le conoscenze di tutti gli operatori siano fin dalle prime fasi del progetto applicate e trasformate in azioni ingrado di ridurre gli insuccessi. Il controllo si estende a tutto il processo applicandosi con gradi di controllo adeguati e appropriati alle attività e agli elementi tecnici critici. Il trattamento delle non conformità, oltre a correggere gli errori, chiude il processo di controllo analizzando le cause degli insuccessi reali e reimmettendo queste informazioni nel sistema qualità. La prevenzione La prevenzione è la principale azione che si può intraprendere per garantire il raggiungimento di un livello di qualità prefissato. La prevenzione si attua attraverso l’applicazione di strumenti appropriati e adeguati secondo una strategia di graduazione definita in relazione al livello di criticità e alle cause di questa. Le misure di prevenzione sono classificabili in misure di ordine organizzativo, che interessano il sistema qualità di impresa e la struttura organizzativa del progetto, e misure di ordine tecnico, rivolte a prevenire l’insorgenza di difetti lungo le fasi di lavorazione. Le misure di prevenzione organizzativa di cui si è trattato nel capitolo 7 sono descritte nel piano della qualità, che in una forma preliminare può essere strumento di prequalificazione, di selezione degli operatori per uno specifico progetto, e in una forma definitiva è il principale strumento di preparazione delle operazioni costruttive. Le misure di prevenzione nella fase di esecuzione consistono in: definizione dei ruoli e delle missioni da assumere e organizzazione delle interfacce fra gli operatori; organizzazione delle prove, delle campionature, etc.; organizzazione del sistema informativo di cantiere; organizzazione del controllo. Le misure di prevenzione si esplicano in un piano di prevenzione e in un piano dei controlli, oltre che in azioni particolari che tendono a ridurre al minimo l’insorgenza delle non conformità in fase di preparazione del cantiere (piano di preparazione del cantiere) e la possibilità di rischi per la salute delle maestranze in cantiere (piano di sicurezza dei lavori). Fra le attività di prevenzione possono essere contemplate tutte quelle azioni e quei comportamenti che tendono a ridurre la probabilità che un’anomalia, una non conformità, un evento accidentale in generale venga ad alterare lo svolgimento previsto di un processo di produzione. La prevenzione è il complemento strumentale dell’analisi dei rischi. Se all’analisi dei rischi spetta il compito di diagnosticare l’incertezza di un progetto

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La prevenzione, il controllo e il trattamento dellenon conformità

Il capitolo sviluppa l’analisi delle principali funzioni del piano qualità, prevenzione, controlloe trattamento delle non conformità, che permettono di tradurre i risultati dell’analisi deirischi e del progetto in misure di gestione della qualità. A partire dal nucleo originario diattività concentrate storicamente attorno al controllo della produzione la gestione per laqualità si estende alle fasi a monte della pianificazione e della prevenzione e alle fasi avalle della correzione e dell’analisi delle cause di errore. L’organizzazione stessadell’impresa ne viene modificata. La prevenzione stimola e richiede che le competenze ele conoscenze di tutti gli operatori siano fin dalle prime fasi del progetto applicate etrasformate in azioni ingrado di ridurre gli insuccessi. Il controllo si estende a tutto ilprocesso applicandosi con gradi di controllo adeguati e appropriati alle attività e aglielementi tecnici critici. Il trattamento delle non conformità, oltre a correggere gli errori,chiude il processo di controllo analizzando le cause degli insuccessi reali e reimmettendoqueste informazioni nel sistema qualità.

La prevenzione

La prevenzione è la principale azione che si può intraprendere per garantire ilraggiungimento di un livello di qualità prefissato. La prevenzione si attua attraversol’applicazione di strumenti appropriati e adeguati secondo una strategia di graduazionedefinita in relazione al livello di criticità e alle cause di questa.Le misure di prevenzione sono classificabili in misure di ordine organizzativo, cheinteressano il sistema qualità di impresa e la struttura organizzativa del progetto, e misuredi ordine tecnico, rivolte a prevenire l’insorgenza di difetti lungo le fasi di lavorazione.Le misure di prevenzione organizzativa di cui si è trattato nel capitolo 7 sono descritte nelpiano della qualità, che in una forma preliminare può essere strumento diprequalificazione, di selezione degli operatori per uno specifico progetto, e in una formadefinitiva è il principale strumento di preparazione delle operazioni costruttive. Le misure diprevenzione nella fase di esecuzione consistono in:• definizione dei ruoli e delle missioni da assumere e organizzazione delle interfacce fra gli

operatori;• organizzazione delle prove, delle campionature, etc.;• organizzazione del sistema informativo di cantiere;• organizzazione del controllo.Le misure di prevenzione si esplicano in un piano di prevenzione e in un piano deicontrolli, oltre che in azioni particolari che tendono a ridurre al minimo l’insorgenza dellenon conformità in fase di preparazione del cantiere (piano di preparazione del cantiere) ela possibilità di rischi per la salute delle maestranze in cantiere (piano di sicurezza deilavori).Fra le attività di prevenzione possono essere contemplate tutte quelle azioni e queicomportamenti che tendono a ridurre la probabilità che un’anomalia, una non conformità,un evento accidentale in generale venga ad alterare lo svolgimento previsto di unprocesso di produzione. La prevenzione è il complemento strumentale dell’analisi deirischi. Se all’analisi dei rischi spetta il compito di diagnosticare l’incertezza di un progetto

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alla prevenzione spetta il compito di definire le misure operative necessarie a limitare taleincertezza. In altri termini se l’individuazione di un rischio corrisponde alla formulazione diun problema - e l’analisi dei rischi definisce il quadro teorico che permette di formularecorrettamente il problema -, la prevenzione rappresenta lo spazio delle soluzioni possibili.

9.1.1 Prevenzione e controllo

Il problema della prevenzione è connesso strettamente al problema del controllo. Lenorme per la qualità della serie UNI EN ISO 9000 trattano il problema della prevenzionelimitatamente al trattamento preventivo dei punti che sottoposti a controllo hannoevidenziato non conformità. Al fine di evitare le potenziali non conformità e la conseguenteripetizione di azioni correttive il piano della qualità deve indicare le azioni di prevenzionespecifiche per il prodotto, il progetto o contratto.37

La strategia di prevenzione è implicita in molte scelte di anticipazione dei controlli ed è unastrategia tipica della moderna gestione della qualità. La prequalificazione ad esempio deifornitori è una procedura di prevenzione applicata all’obiettivo di qualità per gliapprovvigionamenti.La distinzione fra attività di prevenzione e attività di controllo è essenzialmente operativa.Una lista di controlli ad esempio può essere definita a scopi di prevenzione:• allo scopo cioè di prevenire i difetti interni, quelli cioè che interessano fasi intermedie condotte

da un’unica impresa;• allo scopo di prevenire conflitti e contestazioni nel passaggio dei lavori sotto la responsabilità di

un’altra impresa o alle interfacce e quindi si parlerà di difetti esterni;• allo scopo di prevenire contestazioni da parte dell’utente o dal cliente finale.• Sul piano dei metodi, degli strumenti utilizzati e dei costi esiste una differenza

sostanziale fra prevenzione e controllo:• la prevenzione è in generale più complessa e meno facilmente codificabile del controllo;

37 4.14 Azioni correttive e preventive (ISO 9001:1994)4.14.1 GeneralitàIl fornitore deve predisporre e mantenere attive procedure di documentazione per l’attuazione di azionicorrettive e preventive.Ogni azione intrapresa per elilminare le cause di non conformità effettive o potenziali deve essere di livelloappropriato all’importanza dei problemi e commisurata ai rischi relativi.Il fornitore deve attuare tutte le modifiche derivanti dalle azioni correttive e preventive, registrandole nelleprocedure documentate.4.14.2 Azioni correttiveLe procedure per le azioni correttive devono comprendere:a) l’efficace gestione dei reclami dei clienti e dei rapporti relativi alle non conformitàdel prodotto;b) la ricerca delle cause delle non conformità relative al prodotto, ai rpocessi e al sistema qualità, registrando i

risultati delle indagini;c) la definizione delle azioni correttive necessarie per eliminare le cause delle non conformità;d) l’esecuzione di verifiche per assicurare che le azioni correttive siano messe in atto e risultino efficaci;4.14.3 Azioni preventiveLe procedure per le azioni preventive devono comprendere:a) l’uso di idonee fonti di informazioni quali: processi e attività di lavoro che hanno influenza sulla qualità del

prodotto, concessioni, risultati di verifiche ispettive, registrazioni della qualità, rapporti di assistenza ereclami del cliente, per rilevare, analizzare ed eliminare cauase potenziali di non conformità;

b) l’individuazione dei passi necessari per affrontare i problemi che richiedono azioni preventive;c) l’avviamento delle azioni preventive e l’esecuzione dei controlli per assicurarne l’efficacia;d) l’assicurazione che informazioni attinentialle azioni intraprese siano sottoposte al riesame dela direzione.

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• è strettamente dipendente dalla capacità di previsione, dalla capacità di diagnosticare lepossibili cause di una patologia e di individuare le modalità di riduzione della probabilità diripetizione di un evento;

• il controllo, in quanto misurazione ha un livello di complessità inferiore, anche se va detto cheessendo espressione di una misurabilità si lega alla prevenzione nei seguenti modi.

Compito delle attività di prevenzione è anche rendere una data grandezza misurabile, oanche solamente apprezzabile da un punto di vista qualitativo, sia per quanto riguarda laquantificazione di una grandezza fisica sia per quanto concerne l’assegnazione diresponsabilità. Essa fornisce il quadro procedurale nel quale si colloca l’elaborazione delpiano o delle misure di controllo, le fasi e i tempi in cui attuare il controllo.Il controllo definisce la struttura operativa/funzionale per mezzo della quale si applicano lemisure di prevenzione. Il controllo è intuitivamente identificabile come la risposta piùimmediata che da un punto di vista storico è stata data al problema della conformità delleprestazioni di un prodotto di serie e ha da un punto di vista della strumentazione tecnicauna propria identità di metodi e strumenti. Il controllo è principalmente la misurazione più omeno aleatoria, più o meno complessa di una grandezza del processo.Fra prevenzione e controllo si stabilisce una ragione di scambio economica: la riduzionedegli insuccessi del processo e dei controlli attraverso l’adozione di misure di prevenzionepermette di esprimere l’efficienza della prevenzione. La riduzione del costo di ottenimentodella qualità assegna un compito preminente alle azioni di controllo e prevenzione. Ilbeneficio della prevenzione diretta e indiretta o generale è riscontrabile in termini di ore dicontrollo risparmiate e in termini di non conformità evitate.38

La necessità di ricorrere a attività di prevenzione matura nell’esperienza degli operatori inconsiderazioni di diverse condizioni che vengono a verificarsi:• ripetuti controlli rilevano non conformità non episodiche che impongono di rimuovere

preliminarmente le cause della difformità;• una valutazione dei rischi legati allo svolgimento di alcune attività comportano l’esigenza di

introdurre delle misure di prevenzione che riducano questi fattori endogeni di incertezza.L’obiettivo di anticipazione di potenziali derive tecniche fa della prevenzione una attivitàtipicamente progettuale, che si confonde con la progettazione nelle fasi iniziali delprogetto, per acquisire specificità nell’approssimarsi alla produzione in cantiere. Gliobiettivi della prevenzione date queste premesse possono essere elencati nel seguentemodo:• riduzione dei rischi di insuccesso in una determinata attività;• riduzione dei controlli in conseguenza di un controllo delle cause di un insuccesso;• riduzione dei costi di non qualità legati alla difettosità del processo.

9.1.2 Una classificazione delle misure di prevenzione

La prevenzione è una materia dalla ampia gamma di applicazioni. Può essere utiledistinguere fra le misure di prevenzione applicate in ambito organizzativo del progetto,dalle misure di prevenzione specifiche che interessano aspetti tecnici della produzione.Una classificazione delle misure di prevenzione può essere ancorata alla classificazionedei rischi ed alle caratteristiche operative delle soluzioni di prevenzione. Si può distinguerela prevenzione in:

prevenzione generale o prevenzione specificaprevenzione organizzativa o prevenzione tecnica.

La prevenzione generale è soprattutto di tipo organizzativo ed ha come obiettivo unastabilizzazione generale del progetto, una riduzione generalizzata dell’incertezza e una

38 Si veda al riguardo CC&Q, Investissment et rentabilité en la gestion de la qualité, Club Construction &Qualité, Ministère del l’Equipment du Logement et de Transports, Paris 1993.

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limitazione dei rischi dai quali possono conseguire perturbazioni estese a numerosi puntidel processo.La prevenzione specifica è sia organizzativa che tecnica rivolta a ridurre rischi particolariconnessi con un elemento tecnico od un compito.La prevenzione organizzativa consiste in soluzioni di carattere gestionale che operanosulla struttura organizzativa del progetto, mentre la prevenzione tecnica si risolve in azionidi controllo ed in azioni di anticipazione.L’adozione di misure o di strategie di prevenzione generale/organizzativa condiziona nonsolo la graduazione, ma la stessa analisi dei rischi. Il giudizio di criticità si modifica sepreliminarmente vengono prese delle misure rivolte a diminuire l’incertezza. Sul pianoprocedurale quindi a una valutazione preliminare dei rischi del progetto corrispondeun’analisi dello spazio di prevenzione disponibile. La prevenzione specifica/tecnica è piùaderente e subordinata all’analisi dei rischi e agisce preferenzialmente sul controllo versouna sua riduzione.

9.1.3 La prevenzione generale

L’adozione di misure di prevenzione dipende dal grado di vincolo nella progettazione dellastruttura organizzativa del progetto e della fase di realizzazione in particolare. Se vi è lapossibilità di progettare interamente o parzialmente la struttura organizzativa del progetto iproblemi di prevenzione sono ricondotti all’interno di una strategia globale di gestione delprogetto; se invece bisogna introdurre misure di prevenzione nei limiti di una strutturaorganizzativa non innovativa e vincolata, si ricorre a strumenti che migliorino la gestione diuna data organizzazione o delle parti ritenute più critiche.I risultati della prevenzione sono difficili da misurare. Diminuiscono la turbolenza,semplificano laddove possibile il processo di produzione, migliorano la motivazione,stimolano la reattività del sistema e dei singoli operatori, riducono la conflittualità.Gli approcci di prevenzione generale sono stati trattati nella gestione del rischio sviluppatanel capitolo 7 e ad essi si rinvia.Dal contesto europeo emerge una crescente attenzione alle dinamiche di riorganizzazionedelle relazioni industriali fra le imprese partecipanti a progetti di costruzioni. Questestrategie vengono sperimentate mediante approcci che evidenziano l’attenzione posta,secondo modalità proprie dei contesti nazionali, alla progettazione della strutturaorganizzativa come strategia di prevenzione globale. Le operazioni che interessano ladefinizione di una struttura organizzativa per la gestione delle fasi esecutive interessanoprincipalmente:

la progettazione delle interfacce;la suddivisione e il raggruppamento dei compiti in base all’analisi delle interdipendenze fra gli operatori.

La riduzione della complessità organizzativa mediante operazioni quali la progettazionedelle interfacce o il raggruppamento e la suddivisione dei compiti permette di prevenire,attraverso attribuzioni chiare e univoche di responsabilità, le non conformità che sonoriconducibili alla suddivisione tradizionale dei compiti di produzione.

Un esempio: la progettazione delle interfacceLe interfacce tecniche e organizzative nelle loro possibili articolazioni possono essereoggetto di una procedura di progettazione applicabile ad ogni fase del progetto chepreveda:

l’identificazione delle interfacce; il progetto viene scomposto sul piano tecnico eorganizzativo (WBS,OBS, PBS) compilando liste di attività a diversi gradi di analiticità;

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l’analisi delle interfacce; vengono analizzate le interdipendenze, i vincoli, le precedenze, le prescrizioniprestazionali. La stessa analisi mobilita competenze e motiva verso un effetto di concertazione delprogramma di lavoro: gli operatori formulano e scambiano richieste di prestazione, attivano azionidi coordinamento che facilitano la comunicazione e l’operatività dei programmi;

la programmazione delle attività; le reciproche determinazioni sono validate e accettate. Miglioral’adattamento ai profili particolari dei singoli operatori defininendo una rete di impegni che rendeattendibile il programma dei lavori;

la comunicazione formale; il progetto delle interfacce e la programmazione dei lavori è oggetto dicomunicazione formale a tutti gli operatori con l’ausilio di tutta la documentazione utile (disegni,procedure, istruzioni);

il controllo nelle interfacce: il controllo nelle interfacce fra operatori e sequenze di attività diviene ilsistema di controllo in grado di dare affidabilità e stabilità al processo di costruzione.La struttura delle misure di prevenzione esige un accurata identificazione dei ruoli i cuicompiti sono individuati relativamente alle fasi del progetto. Il numero e il livello dellemisure da mettere in atto variano in funzione dell’importanza e della complessità delprogetto e dei rischi da prevenire. Queste si applicano a tutti i livelli del progetto: laprogrammazione, la concezione e l’esecuzione.

Missioni da assumereCompiti da svolgerenella fase diprogrammazione

chi fa o chipropone

chi sintetizza chi da unparere

chi valuta ochi verifica

chi coordina econvalida

chi arbitra

Studio di fattibilitàAcquisizione delterrenoDefinizione delprogrammaMontaggio giuridicoMontaggio finanziarioGestioneamministrativaPianificazione delprogettoScelta dei progettistie definizione degliincarichiDefinizione deicontratti

Tabella 9.1: Le responsabilità degli operatori in fase di programmazione. Fonte: Socotec, 1992, pag. 118.

Prevenzione in fase di programmazione e progettazioneIn queste fasi possono essere decise le opportune strategie di prevenzione complessive,quelle cioè che hanno la possibilità di operare in anticipo sui problemi che si possonopresentare nella dimensione di ostacoli alla fattibilità tecnico economica dell’intervento. Laprevenzione a questo livello viene attuata attraverso l’applicazione di criteri chepermettono di selezionare ruoli competenze modalità di interazione fra gli operatori. Intermini sintetici la prevenzione si attua mediante:

organizzazione, applicando in modo continuo e sistematico metodi e tecniche di gestione del progetto;informazione e comunicazione, progettando e curando l’applicazione di un sistema informativo del

progetto;verifica di fattibilità, acquisendo e motivando le competenze tecniche, economiche e giuridiche

necessarie per valutare la fattibilità del progetto e identificare anticipatamente tutte le criticità.La prima condizione è che il committente sia determinato a sviluppare un’azione diprevenzione sistematica nel progetto che tratti tutte le attività comprese le proprie,assegnando le risorse e i tempi necessari alla loro corretta esecuzione. La secondacondizione è che le azioni di prevenzione siano appropriate e adeguate alla complessità ecriticità del progetto.

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Nella fase di programmazione il committente è il principale e maggiore responsabile dellaprevenzione dei rischi di non qualità del progetto; a lui spetta il controllo della fattibilitàdell’intervento anche mediante l’individuazione e la verifica della struttura organizzativa piùidonea, perseguendo l’adeguamento dell’organizzazione alle esigenze del progetto el’approfondimento sempre più dettagliato dei problemi tecnici per la realizzazione delprogetto.Gli aspetti tecnici sono approfonditi in studi che assolvono al compito di aumentarecapacità complessiva di prevedere i problemi che potrebbero emergere in fase diproduzione quali studi di fattibilità tecnica, studi di fattibilità economica, studi di caratteregiuridico. Possono essere impiegati a supporto delle valutazioni strumenti quali l’analisifunzionale, l’analisi del valore. Queste attività di prevenzione sono fortementecondizionate dal tempo loro assegnato nel programma di gestione del committente.Gli aspetti organizzativi dell’operazione costruttiva si affrontano con metodi di gestione delprogetto curando con procedure verificabili e liste di controllo specifiche, argomenti qualiad esempio:

l’assegnazione dei ruoli nella definizione del programma;la pianificazione dei tempi dell’operazione;la scelta dei progettisti;le interfacce fra gli operatori;i compiti specifici e le competenze rispettive;le informazioni o i documenti da scambiare, etc.

Missioni da assumereCompiti da svolgere nellafase di esecuzione

chi fa o chipropone

chi sintetizza chi da unparere

chi valuta ochi verifica

chi coordinae convalida

chi arbitra

Selezione delle impreseDefinizione dei contratti eordini di servizioPreparazione del cantierePianificazione dei lavoriFormalità amministrativedi apertura del cantiereStudi di esecuzioneEsecuzione dei lavoriPagamento dei lavoriControllo di budgetRicezione delle opereDefinizione dei piani delleopere eseguiteConsegna delle opereServizio dopo laconsegna

Tabella 9.2: Compiti e responsabilità degli operatori. Fonte: Socotec, 1992.

È necessario inoltre verificare periodicamente che l’organizzazione è e rimane adattata alprogetto, che tutte le attività diano risultati conformi alle attese, che le non conformitàrilevate siano corrette.Se il progetto è importante, complesso, innovativo o ad alto rischio può essere necessarioindividuare un pilota o project manager che non solo abbia le funzioni di responsabile delprocedimento, ma abbia anche l’autorità e le competenze per organizzare e coordinaretecnicamente il progetto.39

Lo Schema Direttore della Qualità della CCM francese costituisce un efficace riferimentoper l’organizzazione delle azioni preventive nelle fasi che precedono la realizzazione.

Prevenzione in fase di realizzazione 39 CC&Q, Faire Contruire c’est un Métier: la Gestion de la Qaulité chez le Maitre d’Ouvrage, a cura del ClubConstruction & Qualité per il Ministère de l’Equipement du Logement et de Transports, Paris, 1993.

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La prevenzione generale in fase di realizzazione ha come obiettivo esplicito di integrare gliobiettivi del progetto con le attese dei singoli operatori, di ricomporre i comportamentidivergenti dei singoli operatori.Anche in questa fase la prima condizione è che il committente persegua e richieda unaprevenzione sistematica e continua. La mancanza di azione da parte del committente èalla base di processi facilmente rilevabili:

l’impresa si sente legittimata a perseguire più i propri obiettivi interni che gli obiettivo del progetto;le non conformità tecniche e organizzative generano conflitti il cui esito si misura in transazioni

compromissorie spesso a detrimento della qualità dei risultati.Una accurata opera di prevenzione sotto la responsabilità del committente offre lagaranzia all’impresa che se asseconda gli obiettivi del progetto i margini di rischioindividuale rimangono entro i limiti previsti e formalizzati nelle specificazioni contrattuali.L’approccio gestionale al problema della prevenzione tende a individuare le funzioni diproduzione che creano fattori di rischio e permette di evidenziare gli aspetti che risultanocritici per la conduzione del progetto.

la gestione del cantierela gestione delle comunicazioni e della documentazionela gestione dei tempi di realizzazionela gestione degli approvvigionamenti.

La preparazione del cantiereLa fase di preparazione del cantiere che va dalla aggiudicazione dell’appalto all’aperturadel cantiere è nella prassi tradizionale una sospensione del processo in cui si svolgonoattività prevalentemente amministrative e nessuna attività gestionale formalizzata everificata.Gli strumenti e le procedure di gestione per la qualità richiedono che questo periodo siautilizzato per la redazione del piano della qualità e della pianificazione delle commessa nelsuo complesso prima del debutto in cantiere: senza questa fase formalizzata, senzaquesta sequenza “zero” con le adeguate risorse di tempo e di competenze, senza unprogramma e un controllo dei risultati ottenuti le attività di prevenzione non possonoessere adeguatamente sviluppate e dare il loro contributo non solo alla riduzione dei costidi ottenimento della qualità, ma anche all’incremento dell’efficienza delle successive fasicostruttive.Principalmente in questa fase si possono sviluppare le strategie di riduzione del rischio dicui abbiamo trattato nel capitolo dedicato alla gestione del rischio, quali l’anticipazione, laconcertazione, etc.Condizione necessaria per una fase di preparazione del cantiere è la presenza di tutti glioperatori del progetto; progettisti, impresa, subappaltatori, fornitori, posatori, controlloqualità ecc.Al di là della sperimentazione in esperienze specifiche40 la sequenza “zero”41 e laformalizzazione e il controllo dei suoi risultati in un Dossier Buono Per l’Esecuzionecostituiscono la principale decisione di prevenzione organizzativa da affiancare al pianodella qualitàPossono risultare interessati a questa fase anche i fornitori/produttori dei componenti delsistema a titolo di consulenza, per l’importanza che può rivestire la conoscenzaapprofondita delle caratteristiche del prodotto.42

40cfr. GIARD V., MIDLER CH., Pilotages de project et Entreprises, Economica, Paris 1990, a proposito delpilotaggio con la redazione dei dossiers BPE (Bon pour Exécution); la conferma della bontà dell’approccio è ladiffusione nella prassi corrente del dossiers BPE.41 Il termine “sequenza zero” è derivato dall’organizzazione sequenziale del cantiere, si veda la scheda sulprocesso sequenziale nel capitolo 3 e per approfondimenti MECCA S., NATICCHIA B., 1995 e la relativabibliografia42 CC&Q, Gérer la Qualité sur le Chantier: introduction à une réflexion, a cura del Club Construction & QualitéQualiform, Paris, 2° ed.,1990.

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La presentazione del progetto ai partecipantile caratteristiche e le particolarità del progetto;• natura dell’operazione;• destinazione;• caratteristiche architettoniche;• caratteristiche tecniche;• particolarità del luogo, dell’opera, delle condizioni di costruzione o di uso;• partners del progetto;• costi e tempi;

le disposizioni relative alla qualità, che permettono di sensibilizzare le imprese partendo da disposizioniessenziali:

• ragioni di una politica qualità;• obiettivi del committente;• impegni per i partecipanti;• organizzazione della qualità del cantiere;• azioni di prevenzione;• azioni di controllo;• partecipazione delle imprese;

le disposizioni relative alla sicurezza del lavoro: si tratta di ricordare le disposizioni di sicurezza daosservare, insistendo sulle misure specifiche da prendere, tenuto conto delle particolarità delprogetto:

• prevenzione degli incidenti;• protezioni collettive ed individuali;• presa in conto della sicurezza degli altri operatori;• ordine e pulizia del cantiere;• casi particolari del cantiere. 43

La gestione delle informazioni e della documentazioneLa comunicazione in sistemi produttivi a carattere nomadico ha bisogno di cura particolareper ridurre i rischi che derivano da comunicazioni difettose.In situazioni di interdipendenza in cui il coordinamento fra gli operatori avviene perprogrammazione o per mutuo adattamento la comunicazione svolge un ruolodeterminante: ognuno sviluppa una conoscenza specifica dei risultati intermedi e finalidella propria attività, solitamente comunicata in modo incerto agli altri operatori. I processidi comunicazione fra gli operatori, devono essere analizzati in relazione alla gestione delleoperazioni costruttive del progetto: ogni attività è orientata dalle comunicazioni che gliattori intrattengono fra di loro.44 Una comunicazione filtrata, ma completa facilita ilconfronto reciproco dai diversi operatori e facilita l’integrazione fra obiettivi tecnici eobiettivi gestionaliLa prevenzione si attua attraverso la progettazione e il controllo dei flussi di informazioninecessari mediante:

l’analisi del sistema in relazione agli stati delle comunicazioni (negoziazioni, assunzioni diresponsabilità, rifiuti, promesse ecc.) e quindi rispetto alla coerenza degli impegni con le esigenzetecniche e operative del progetto;

attraverso l’elaborazione di organigrammi per la circolazione delle informazioni;attraverso il controllo degli effettivi flussi di informazioni.

43 SOCOTEC, 199244Il dominio delle relazioni organizzative è costituito dagli atti linguistici che gli operatori producono fra di loro.L’orientamento consensuale all’azione è il frutto di una interazione linguistica fra operatori. Gli atti linguisticiregolano gli impegni che essi assumono fra loro con atti di deliberazione. In questo senso le organizzazioniesistono in quanto reti di direttivi e di commissivi:i direttivi includono: ordini, richieste, consultazioni e offerte;i commissivi includono: promesse, accettazioni e rifiuti.

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La gestione della documentazione è parte integrante del sistema delle informazioni di unprogetto. In maniera crescente in prossimità delle fasi esecutive le informazioni devonorisultare utili, disponibili, rapidamente accessibili, chiare e complete e la loro circolazionenon deve incontrare ostacoli tecnici o procedurali. In generale occorre distinguere fra gliusi ai quali sono destinati i documenti prodotti:

possono essere usati a fini documentari; per informare;possono essere usati con fini esecutivi; sono quelli maggiormente chiamati a rispettare le regole di

produzione e di gestione della documentazione;possono essere prodotti a fini di analisi e quindi assumere forme maggiormente interlocutorie anche nei

confronti del destinatario.La funzione del documento ne determina anche i requisiti: per la gestione delladocumentazione occorre che:

siano definiti e attribuiti i compiti inerenti alla gestione della documentazione e siano definiti i relativiorganigrammi;

siano definite le modalità di circolazione; responsabilità nell’emissione della documentazione deltrattamento delle informazioni, e della loro gestione (modifiche, archiviazione, duratadell’archiviazione, distruzione);

le informazioni contenute nei documenti devono essere:– comprensibili, chiare e complete;– identificate (numerate, con indici e titoli di riferimento, visionate da chi di competenza);– aggiornate (vengono definite le regole per l’aggiornamento e la sostituzione dei documenti) e quindi attendibili

al momento dell’uso;– selettive, ad ogni operatore vengono indirizzate le informazioni strettamente necessarie e nella forma

opportunamente adattata al profilo dell’operatore;– controllate prima dell’emissione.

nella circolazione delle informazioni:– sia rispettato il circuito prestabilito di circolazione;– siano definiti i modi di segnalazione del ricevimento avvenuto;– siano rispettati i limiti di tempo necessari a far pervenire i documenti a chi di dovere;– sia bandita e sanzionata ogni ritenzione impropria di informazioni.

La gestione della sequenza “zero”Nella fase di preparazione del cantiere le azioni di prevenzione di qualità tendono acoincidere con le procedure e gli strumenti di prevenzione di una gestione per progetti chepossono dar luogo ad un processo articolabile in:

una fase preliminare alla preparazione del cantiere che consiste in una definizione degli studi diesecuzione;

una fase di preparazione delle attività di cantiere e di direzione dell’esecuzioneuna fase di ordinamento e di coordinamento dei tempi di esecuzioneuna definizione delle modalità di accettazione dei lavori.

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Schema di procedura per la sequenza “zero” di preparazione del cantiereanalizzare il progetto in ogni sua parteverificare la coerenza tecnica e i documenti del progettoidentificare le attività, i vincoli e le precedenzeidentificare le interfacce tecniche e organizzativedefinire un sistema di codificazione generale delle parti d’opera e delle attività e le modalità di

indicizzazione delle modifiche che seguirannodefinire i compiti di cisacun operatoreriesaminare, modificare e convalidare le modifiche di gestione delle interfaccedefinire i documenti di sintesi delle decisioni assunteprogrammare il calendario di esecuzione dei lavori.

Gli strumenti utilizzati si compongono di schede che organizzano le informazioni relative a:l’identità dell’operazione;le liste dei partecipanti compresi i subappaltatori;i compiti e le relative remunerazioni;gli obiettivi di qualità fissati nel progetto esecutivo;il piano finanziario dei lavori;il piano dei controlli;il programma di massima dell’esecuzione dei lavori.

Ad esempio la definizione delle modalità di accettazione dei lavori finali ed intermediconsidera la necessità di definire le operazioni di accettazione dei lavori e di raccolta delladocumentazione sulle opere eseguite. La procedura è schematizzabile in:

preparazione delle accettazione dei lavori; preaccettazione, accettazione parziale;operazioni preliminari all’accettazione; constatazioni, analisi di risultati di saggi e prove;comunicazione formale dell’accettazione;definizione dei livelli di riserva di accettazione.

9.1.4 La prevenzione specifica

La prevenzione specifica tratta attività ed elementi tecnici particolari e che consente una“sintonizzazione” fine del piano della qualità. La prevenzione specifica corrisponde aquella indicata al paragrafo 4.14 della ISO 9001. Le reiterate non conformità registrate daicontrolli, e interpretate dal loro trattamento, devono attivare sulla scoperta dei dati acquisitimisure di prevenzione specifiche.In cantiere lo scarto o la rilavorazione di elementi comporta generalmente conseguenzegravi sui tempi ed i costi. Molti elementi non possono essere trasportati fuori linea come inuna fabbrica e il flusso di lavorazione può essere facilmente perturbabile. La prevenzionespecifica è determinante quindi per prevenire ove possibile anomalie il cui trattamentorisulta oneroso dal punto di vista dei costi, dei tempi e più in generale della gestione delprocesso.La prevenzione specifica può essere sviluppata anche in assenza di misure diprevenzione generale per individuare soluzioni di riduzione del rischio di insuccesso in fasiavanzate del processo. Si veda ad esempio il rapporto che correntemente si instaura fraimpresa generale e imprese specialistiche: nella gestione tradizionale la prima siaggiudica l’appalto e avvia il processo di preparazione e anche di realizzazione in difettodel know-how organizzativo e tecnico necessario in possesso dell’impresa specializzata.Questa si inserisce nel processo di costruzione quando misure di prevenzione generalenon sono facilmente operabili. Le misure di prevenzione in questi casi riguardanodisposizioni di dettaglio nella divisione e nell’integrazione dei compiti, di progettazioneaccurata delle operazioni costruttive, di prove e controlli preliminari tali da poter limitare leanomalie nello svolgimento dei lavori.

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Studi preliminari e la selezione dei fornitoriLa selezione delle imprese specialistiche da parte dell’impresa generale passa per ladefinizione di studi preliminari che definiscono la fattibilità tecnico economica del contrattodi subappalto di fornitura o di fornitura e posa secondo i casi e le condizioni organizzativeche si presentano.Esempio di integrazione di un sottosistema complesso: una facciata in pietra.Per una facciata ventilata in pietra l’esigenza di una fase preliminare di studi deve essereriferita alla condizione di disaggregazione del processo, nel quale più operatoripartecipano con competenze di progettazione alla redazione del progetto costruttivo;questo viene elaborato a partire dagli studi preliminari forniti dai partners secondocompetenza.Sono interessati principalmente alla progettazione costruttiva:

il progettista della facciata ventilata;l’impresa;il fornitore di ancoraggi;il fornitore dei materiali lapidei;il fornitore dei serramenti;un eventuale organismo di controllo;un eventuale manager di commessa;

Secondariamente vengono consultati:il montatore; riguardo al montaggio, tempi, efficienza e efficacia delle possibili varianti di progetto;consulenti per il controllo qualità.

La selezione e l’integrazione degli operatori comporta un problema di prevenzioneorganizzativa al quale l’impresa deve provvedere pianificando accuratamente le misurenecessarieI rischi di non qualità riguardano l’incertezza originata dall’incompletezza dellaprogettazione a monte, dall’incompletezza della documentazione (difetti di riferimentinormativi, mancanza di elaborati), dai comportamenti cautelativi e divergenti deglioperatori nell’analisi dei costi, dalla opacità delle decisioni, dall’incertezza sui tempi diesecuzione, dalla scarsa fiducia nei partners, specie quelli con i quali si instauranointerdipendenze reciproche.Le misure di prevenzione riguardano la soddisfazione di tutte le esigenze degli operatori inmerito alla completezza e all’affidabilità delle informazioni che ricevono e che trasmettono.Una procedura di prevenzione può prevedere in questi casi che il gestore della commessatrasmette ai partners la lista dei possibili partecipanti e l’organigramma ipotetico dellacommessa. I contatti preliminari hanno due finalità:

possono mettere in luce i punti poco chiari del progetto;possono evidenziare lacune o mancanza di esperienza in taluni operatori.

Ogni operatore deve essere messo nelle condizioni di avere fiducia nei partners con i qualidovrà collaborare. L’evidenziazione di qualche problema può essere risoltapreliminarmente con note informative, disegni di dettaglio, specifiche di lavorazione ecc.Ovvero saranno stimolate tutte quelle comunicazioni che possono abbassare il tasso diopacità del processo e di indeterminatezza delle relazioni.Per progetti importanti, o molto importanti, vengono messe in campo procedure diqualificazione dei fornitori attraverso la partecipazione diretta del gestore della commessaalla selezione dei fornitori che sono chiamati a presentare un piano specifico della qualità.Per i progetti semplici, in assenza di una prequalificazione dei fornitori è auspicabile unatteggiamento propenso alla formazione di interlocutori che rispondano alle attese, unasorta di sensibilizzazione preventiva ai problemi.

Riesame preliminare della documentazione

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Il primo esame del progetto esecutivo svolto nella fase di offerta comporta che dopol’aggiudicazione venga ripreso e approfondito dedicando ad esso le migliori risorse delleimprese. Ogni operatore deve controllare la documentazione che riceve per competenza eprodurre le proprie deduzioni.Il progetto esecutivo viene esaminato e discusso in riunioni nelle quali sono coinvolti tuttigli operatori interessati alla realizzazione.Le specifiche costruttive, fornite da ogni partner, vengono esaminate dai partners coinvoltie devono risultare complete:

di specificazione delle tolleranze di dimensionamento e posizionamento dei componenti;di specificazione dettagliata dei materiali impiegati;di disegni dettagliati che descrivano la procedura di lavorazione o montaggio;di riferimenti necessari a collocare lo studio preliminare rispetto alle determinazioni del progetto

esecutivo.

Il progetto costruttivo di dettaglioIl progetto esecutivo richiede di essere attentamente analizzato e interpretato, specificatoe verificato nella sua costruibiità e nelle scelte merceologiche tali da assicurare lecaratteristiche specificate. Le ambiguità e le incertezze sono un fattore di rischio che puòessere ridotto solo con prevenzioni specifiche finalizzate a:

garantire la costruibilità del progetto. Il progetto costruttivo ha il compito di controllare la completezzadelle decisioni già prese e di integrare i progetti esecutivi parziali per verificarne la compatibilitàdimensionale, chimica, meccanica, etc.;

risolvere i possibili conflitti di interfaccia;organizzare la struttura di produzione di cantiere a partire dalla concertazione delle operazioni e delle

misure di controllo;programmare i tempi di esecuzione in funzione del montaggio organizzativo ottenuto sulla base degli

impegni assunti da ogni operatore.La procedura di prevenzione in questa fase prevede le seguenti azioni da parte delgestore della commessa:

comunicazione ai partners della lista delle attività di prevenzione e controllo, con annesso schema deiruoli e delle responsabilità, da concentrare nella fase di preparazione del cantiere.

definizione dei picchetti temporali del progetto le date milestone della fase di preparazione del cantieree quelle di esecuzione;

definizione di lista delle riunioni previste con gli argomenti che verranno trattati;definizione di inizio, fine e durata delle attività di preparazione;definizione del programma dettagliato della prima riunione e la data e il luogo sia pure indicativa di

convocazione;definizione di regole di aggiornamento dei documenti.definizione della lista documenti che registrano i risultati dell’attività di concertazione del progetto

costruttivo con documenti tipo:– matrice delle interfacce– schede di interazione– schede di interfaccia– fogli di istruzione– schemi di montaggio– dettagli delle soluzioni standard di montaggio– dettagli di nodi particolari– dettagli delle lavorazioni accessorie– programma dei lavori

Le prove su prototipi, i mock-up, le prove su campioneLa prevenzione specifica realizzata attraverso prove o certificazioni, tratta l’adozione dimisure operative volte a prevenire rischi in soluzioni incerte nei risultati per condizioni

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contestuali particolari, per innovatività del progetto, requisiti di qualità di aspetto elevati,ecc.La certificazione dei prodotti, unitamente alle prove di laboratorio per l’accertamento dellecaratteristiche dei materiali può costituire un prerequisito. I prototipi di posa, i mock-up, leprove di assemblaggio costituiscono la verifica operativa preventiva di soluzionicostruttive. Sono interessate le squadre di montaggio per le prove pilota, i produttori dicomponenti per le verifiche su pezzi particolari, o per lavorazioni nuove, il progettista persoluzioni che richiedono calcoli e modelli sperimentali. Lo schema procedurale prevedequindi che in ingresso venga stabilita la lista dei certificati richiesti e delle prove dacondurre e le modalità di conduzione delle stesse. Il risultato atteso è costituito daicertificati dei materiali e dalle relazioni sulle prove condotte.

Il trattamento delle interfacceIl miglioramento delle soluzioni tecniche passa attraverso la discussione coordinata deidettagli di interfaccia, con un risultato di integrazione delle diverse esigenze e di maggiorespecificazione tecnica delle soluzioni.Uno strumento utile sono le schede di trattamento delle interfacce45 integrate con i dettaglidi interfaccia mutuabili dal progetto sequenziale.46 Le schede costituiscono una base diconcertazione fra operatori chiedendo risposte a domande quali “chi fa cosa, quando ecome”, che obbligano gli operatori a adattare le proprie esigenze in relazione a quelledell’operatore a monte e a valle applicando il modello cliente-fornitore.

Cantiere: Scheda di trattamento delle interfaccetra gli operatori

Scheda n°Data:

Operatore ALotto:

Operatore BLotto:

Prestazioni di ciascun operatoreDisposizioni da prendere da ciascun operatore ..... .....

Conclusioni del coordinatore:Capo cantiere:Nominativo e visto dell’operatore A.............................

Nominativo e visto dell’operatore B..................................

Tabella 9.3: Esempio di scheda di trattamento delle interfacce.

Le schede di istruzioneLe schede di istruzione di lavorazioni definendo il contenuto di sapere tecnico eprocedurale delle attività sono finalizzate ad assicurare un corretto svolgimento delcompito.Scheda di istruzione n° scheda

cantiere:Responsabile:

Destinatario:Data:

Descrizione del lavoro:

Istruzioni:

Documentazione di riferimento: Tolleranze:Autocontrollo:Rif. scheda di controllo

Tabella 9.4: Esempio di scheda di trattamento delle interfacce.

45 si veda lo strumento nel capitolo 1246 MECCA S., 1995

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La sicurezza del cantiereL’argomento della sicurezza del cantiere esula per complessità e estensione dai compitidella presente trattazione, pur essendo la prevenzione dei rischi di incolumità e di saluteuna parte fondamentale da integrare nella gestione delle misure di prevenzione dei rischidi non qualità della produzione.Fra le forme di prevenzione la sicurezza è più esemplare per la valorizzazionedell’autocontrollo degli operatori. L’interiorizzazione delle norme di sicurezza sul cantiere èla prima condizione di stabilizzazione dell’incertezza ambientale (compiti, responsabilità) ela possibilità di aumentare la sicurezza di ogni lavorazione.L’obiettivo della prevenzione è garantire la sicurezza delle persone per sé e verso gli altri,durante lo svolgimento di tutte le operazioni. Tutti gli operatori coinvolti nell’esecuzionedelle opere sono interessati alle misure di prevenzione dei rischi per la sicurezza deilavoratori in cantiere. La gravità delle conseguenze di possibili incidenti sono sempre talida coinvolgere la responsabilità diretta e indiretta degli attori del processo di produzione.In fase di preparazione del cantiere si procede alla nomina dei responsabili dellosvolgimento delle operazioni secondo i piani di sicurezza specifici.Le prescrizioni di un piano di sicurezza vengono riportate in un unico documento tabella9.5. Da esso vengono dedotte le checklists per il controllo sul posto del rispetto di quantoprevisto e i diagrammi di flusso per gli aspetti procedurali connessi ad esempio allamovimentazione dei materiali e all’impiego della gru. Alcune integrazioni riguardanti lasicurezza possono essere portate direttamente nei fogli di istruzione e nelle schede dicontrollo di conformità, per collegare le disposizioni di sicurezza di rettamente alle attivitàdel personale.

Esempio di indice indicativo di un piano di sicurezza per il montaggio di una facciata ventilata in pietra

misure generali di organizzazione di cantieregeneralitàmodalità di recinzione, accessi variobblighi discendenti dalla presenza di più imprese incantierearee e modalità di stoccaggio dei materialiimpianti elettrici e di illuminazione del cantieretempi di esecuzione dei lavori previstiforza lavoro previstalimitazioni di accesso in cantiere: sagome massime, carichilimiti sulla via di accessoDescrizione dell’interventodestinazione dell’interventodescrizione dell’interventotecnica costruttiva adottatasistema di ancoraggioDati generali di ordine amministrativoimpresa costruttricedirettore di cantiere e responsabile per l’antinfortunisticanormativa di riferimentoSoc. fornitrice del sistema di ancoraggioSoc. fornitrice della posa in opera del sistema di ancoraggioe del rivestimentoservizio di controllo e direzione dei lavori per le operazionidi posa del sistema di ancoraggio e del rivestimento

responsabile per l’impiantistica relativamente alleoperazioni di posa del sistema di ancoraggio e delrivestimentoNorme antinfortunistiche di carattere generaleimpianti elettrici e messa a terrascalepiccola attrezzaturagru e macchinari varidotazioni antinfortunisticheprestazioni antinfortunistiche personaliprestazioni antinfortunistiche di cantiereNormative antinfortunistiche di carattere particolareattività di posa del sistema di ancoraggio e delrivestimento lapideoscarico autotrenidivieto di sorvolo con gruprelievo materiali dalle aree di stoccaggio con gruscarico di materiali con gru autocarritiri con gru alla ciecaPonteggi e opere provvisionaliponteggipasserelleponti di servizioponti su cavallettoprotezione di vani aperti verso il vuotoprotezione delle aperture lasciate nei solaiponti su ruote a torre (trabattelli)

Tabella 9.5: Esempio di indice indicativo di un piano di sicurezza per il montaggio di una facciata ventilata inpietra

I documenti della prevenzione

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Dalla trattazione emerge che la prevenzione non è circoscrivibile ad alcuni ambiti delprogetto, ma lo investe nella sua interezza, intrecciandosi e sovrapponendosi ad altristrumenti di gestione del progetto. Il piano di prevenzione non deve duplicare né inglobaretali documenti.Le informazioni specifiche contenute nel piano di prevenzione si affiancano al piano dicontrollo e sono complementari ad esso tanto che, se ai fini della trattazione il piano dellemisure di prevenzione viene trattato separatamente dal controllo, ai fini esecutivi le misuredi prevenzione è opportuno che siano integrate con le misure di controllo.

9.2 Il controllo

Le tecniche di gestione della qualità si sono state sviluppate con una progressivadifferenziazione fra strumenti analitici, progettuali e operativi.Nella produzione industriale il controllo di qualità era tradizionalmente comprensivo diquesti tre livelli ed era finalizzato alla conformità a standard prefissati delle prestazioni delprodotto. Con l’estensione delle tecniche di gestione della qualità. all’intero processo diorganizzazione, progettazione e produzione, il controllo si è specificato/specializzato comearticolazione operativa di strumenti analitici e progettuali, quali l’analisi dei rischi e laprevenzione.Il controllo diviene una delle funzioni principali dell’impresa che vuole operare persoddisfare requisiti specificati secondo modalità e procedure dichiarate e verificabili. Ilcontrollo muove a partire dalle risorse e dalle procedure identificate nell’impresa e vieneprogettato in funzione dei risultati dell’analisi dei rischi e delle misure di prevenzione47. Loschema organizzativo base viene delimitato dal modello della ISO 9000 e 9001.

9.2.1 Le esigenze del controllo

La norma ISO 8402:1994 definisce il controllo della qualità come:“Tecniche e attività a carattere operativo messe in atto per soddisfare i requisiti per laqualità”.Il carattere di operatività delle tecniche viene specificata nella nota che segue ladefinizione:“Il controllo della qualità implica tecniche ed attività a carattere operativo volte a teneresotto controllo un processo sia ad eliminare le cause di prestazioni insoddisfacenti in tuttele fasi del cerchio della qualità al fine di conseguire una maggiore efficienza economica.”Gli obiettivi del controllo sono pertanto sia la conformità dei risultati ottenuti ai requisitispecificati sia la conformità della gestione della produzione al piano della qualità e alsistema qualità eventuale. Risulta quindi che da un lato il controllo si specializza in unaserie di metodologie operative e dall’altro si amplia l’ambito applicativo di tali metodologieagli aspetti gestionali e organizzativi.Complessivamente le tecniche e le attività sono chiamate a rispondere a un insieme direquisiti quali: 47 Si veda il capitolo 7

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la tempestività,la pertinenza,l’efficienza.

Rispondere al requisito di tempestività significa specificare il controllo nella sua posizionenel processo di produzione48, definendo controlli:

in input, come nel caso del controllo di conformità dei materiali in ingresso,durante l’operazione costruttiva, come avviene ad esempio per la verifica delle armature di una trave

prima di eseguire il getto;in output, come per la verifica della quota di scavo di fondazione prima di procedere con la

realizzazione delle strutture.La collocazione della misurazione prima, dopo o durante una operazione diversifica gliobiettivi del controllo, la tipologia di informazioni prodotte, il ventaglio di procedure che nepossono conseguire e l’efficacia del controllo stesso. Una organizzazione dei controllibasata sulla struttura processuale delle attività permette di tracciare la “storia” delletrasformazioni del prodotto. La tracciabilità è un requisito costante per la produzione ediletrattandosi frequentemente di processi scarsamente reversibili49.Rispondere al requisito di tempestività significa anche sviluppare le procedure di controllocon la rapidità appropriata al processo di trasformazione: è necessaria rapidità nellaindividuazione delle anomalie e nella loro segnalazione proporzionata alla gravità e allanon visibilità nella prosecuzione del processo di costruzione.La pertinenza riguarda l’oggetto del controllo e le grandezze in esame; riguarda inoltre lemodalità del controllo in relazione alla struttura organizzativa del processo, allecaratteristiche degli operatori che vi intervengono. Identificano la pertinenza il ‘che cosa sicontrolla’ e il ‘come lo si controlla’ con due ordini di implicazioni:

tecniche per quanto riguarda la natura del controllo, le grandezze fisiche in osservazione e le tecnicheper l’analisi dei dati, gli strumenti utilizzati per le misurazioni, le procedure del loro impiego, taraturae manutenzione;

organizzative che permettono di identificare i livelli di controllo;– interni/esterni alla produzione;– interni/esterni all’impresa.

In base a queste caratteristiche l’azione di controllo viene specificata in ogni sua parte econtraddistinta per responsabilità, scopo e risultati attesi.L’efficienza implica la graduazione delle azioni di controllo che vanno dimensionate:

principalmente in funzione dei livelli, variabili da punto a punto, di rischio del processo;e in funzione delle risorse spendibili.

La graduazione dei controlli produce quindi un loro ordinamento, in cui la criticitàcostituisce l’elemento ordinatore. Sono individuabili ad esempio secondo l’impostazionescelta dalla CCM francese (si veda il capitolo 7) tre gradi di applicazione dei controlli:

punti correnti,punti critici,punti di arresto.

La scansione della criticità in livelli tiene conto delle caratteristiche specifiche dellecostruzioni edili e delle modalità organizzative del cantiere. Per ogni livello può variare inmaniera significativa:

il livello di formalizzazione;il numero di operatori coinvolti nei controlli;le conseguenze sulla conduzione del cantiere (arresti della produzione, tempi di attesa, etc.).

Operativamente i controlli sono gestiti per mezzo di un piano che in relazione all’analisi deirischi e al piano di prevenzione viene elaborato per ogni progetto con schede e procedure. 48 Per la ISO 9000-1:1994 la misurazione di un’attività è caratterizzata dalla sua posizione nel processo: “ogniattività è realizzata mediante un processo. Ogni processo ha entità in ingresso. Le entità in uscita sono irisultati del processo”.49 Si veda ISO/DIS 9004/5 Quality management and quality system elements. Part 5, Guidlines for qualityplans. Al paragrafo § 5.8 dice: “Identificazione del prodotto e tracciabilità; dove è richiesta la tracciabilità ilpiano deve definirne lo scopo e l’estensione, includendo le modalità di identificazione dei prodotti interessati”.

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La pianificazione dei controlli si costruisce individuando le attività di controllo, collocandolenel processo di costruzione, definendone i parametri, le tecniche e gli strumenti, leprocedure e le responsabilità per rispondere alle esigenze la cui specificazione scaturiscedall’analisi dei processi e del loro grado di criticità.

9.2.2 Classificazione dei controlli

Nella gestione della qualità la norma ISO 9001 svolge il ruolo della definizione dellastruttura operativa del controllo nell’impresa. Non vi sono contemplati, pur costituendonela premessa, gli aspetti di analisi e di progetto che definiscono l’input del sistema dicontrollo. E’ inoltre uno strumento circoscritto alla conduzione aziendale e in esso nonvengono discusse le interfacce esterne, ad eccezione dei rinvii alle norme che trattano leverifiche ispettive per gli audits esterni: è utile per un’identificazione delle articolazioniinterne al sistema aziendale, ma non esaurisce il sistema del controllo. In questo contestola ISO 9001 può essere utilizzata come principale riferimento per la definizione delmodello operativo di organizzazione del controllo. L’organizzazione e la gestione delcontrollo non sono l’unico argomento della norma, ma ne costituiscono la partepreponderante. Il sistema di controllo può essere suddiviso nei quattro sottosistemiindividuabili dalle coppie controllo esterno all’impresa - controllo interno all’impresa da unaparte e controllo esterno alla produzione (off site) - controllo interno alla produzione (onsite) dall’altra. A partire da questa articolazione l’analisi della struttura del controlloprocede sulla base di una classificazione delle attività sul principio della differenziazione eintegrazione delle attività che definiscono la struttura. Le attività di controllo indicate dallanorma ISO 9001 possono così essere ordinate in uno in schema quale quello della figura9.2.1 che permette di classificare i diversi ambiti di organizzazione e applicazione delleattività di controllo ponendo in ordinata i livelli e in ascissa un’articolazione delle attivitàdistinte in:

attività specifiche di un livello (secondo un criterio di differenziazione);due tipi di attività di interfaccia (secondo un criterio di integrazione, verticale e orizzontale):– attività rivolte a fini organizzativi,– attività informative (mediante report e interrogazioni).

Il controllo ha una funzione operativa e può essere distinto dagli strumenti di analisi eprogettazione. Si compone principalmente di attività di misurazione e di gestione diinformazioni e della loro pianificazione.I singoli punti della norma ISO 9001 trattano le attività di misurazione e gestione delleinformazioni riferendole:

alla definizione di attività specifiche nei sottosistemi della struttura di controllo e quindi di attività relativeai controlli interni e esterni alla produzione e interni e esterni all’impresa,

alle interfacce fra i sottosistemi della struttura di controllo.Le attività di controllo si applicano alla trasformazione di dati e procedure di input inoperazioni che producono informazioni sulle attività, sui prodotti e sulle risorse dislocatelungo il processo produttivo.

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attività specifiche attività organizzative IN OUT

OFF

Livello di pianificazionedella qualità;(piano qualità)

4.7 Controllo del prodotto fornito dalcliente;4.8 Rintracciabilità del prodotto

4.9 Controllo delprocesso;4.18;Addestramento;4.14 Azioni correttivee preventive

4.16 Controllo delleregistrazioni dellaqualità

Qualificazione allarimessadell’offerta**;Audit esternodopoassegnazionecontratto;Concertazione delcontrollo.

ON Livello dell’applicazionee della gestione delPiano della qualità

4.10 Prove controlli e collaudi;4.10.2 Al ricevimento;4.10.3 In produzione (in process);4.10.4 Finali;4.11 Controllo delle apparecchiatureper prova, misurazione e collaudo;4.13 Controllo del prodotto nonconforme

4.14 Azioni correttivee preventive

4.10.5Registrazioni delleprove, controlli ecollaudi;4.12 Stato delleprove, controllicollaudi

Applicazione delcontrollo;Audit esterni.

Tabella 9.6: Classificazione delle attività di controllo

9.2.3 Controllo fuori produzione o controllo off site

Il fuori produzione è un sottosistema cruciale per la gestione della qualità del progetto. L’area dellapianificazione della qualità deve:

rispondere in termini operativi alle specificazioni del sistema qualità,pianificare la gestione della qualità nella fase del cantiere (controllo interno alla produzione),interfacciarsi all’esterno con gli altri attori del processo (controllo esterno all’impresa) sia in fase di pianificazione

che in fase di gestione dei controlli e di documentazione del lavoro eseguito.

L’organizzazione del controlloLa principale prestazione chiesta all’impresa è la capacità di controllare il processo di costruzionedi qualunque complessità esso sia50. L’esperienza ripetuta in lavori differenti è patrimonio costantedel sistema di qualità di ogni singolo operatore che sulla base dell’esperienza, della conoscenzadelle risorse umane con le quali opera, dell’incidenza dei fattori che influenzano la qualità deiprocessi di produzione, definisce il piano dei controlli.La parte contingente relativa alla definizione del piano viene definita sulla base di un insieme difattori e inputs:

valutazione di rischi contingenti;codici e norme generali;richieste da parte della committenza;raccomandazioni interne.

50 L’attività principale che un’impresa è chiamata a svolgere per l’organizzazione del controllo della produzione èindividuata dal punto 4.9 della norma ISO 9001:19944.9 Controllo del processoIl fornitore deve individuare e pianificare i processi di produzione, di installazione e di assistenza che hanno direttainfluenza sulla qualità e deve assicurare che questi processi siano attuati in condizioni controllate. Tali condizioni devonoprevedere:a) procedure documentate che definiscono le modalità di produzione, di installazione e di assistenza, qualora l’assenza

di tali procedure possa influire negativamente sulla qualitàb) l’utilizzazione di apparecchiature idonee per la produzione, l’installazione e l’assistenza e un ambiente di lavoro

adeguatoc) la conformità con norme/codici di riferimento, piani della qualità e/o procedure documentated) il monitoraggio e controllo di appropriati parametri del processo e caratteristiche del prodottoe) l’approvazione dei processi e delle apparecchiature, secondo quanto necessariof) i criteri di lavorazione da definire nel modo più chiaro possibile (per esempio: mediante indicazioni scritte, campioni

significativi o illustrazioni rappresentative)g) la manutenzione delle apparecchiature per assicurare una continua capacità del processo

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Le attività individuate dal paragrafo a) al paragrafo g) del punto della norma danno fortementerisalto all’attività di pianificazione della qualità per processi che presentano una forte componentedi variabilità da progetto a progetto. Come abbiamo esaminato nel capitolo 7 le procedure devonovariare in relazione alle diverse esigenze tecniche caratterizzanti il progetto e in relazione allediverse condizioni organizzative in cui l’impresa si trova a operare.Nel sistema qualità sono definiti requisiti e criteri di definizione delle procedure e anche proceduredocumentate (lettera c), che possono essere anche un elemento di prequalificazione in fase diassegnazione della commessa. L’adozione di procedure non codificate nel sistema di qualità diimpresa richiede una maggiore attenzione da parte dei responsabili della gestione della qualità.Si determina così un campo di variabilità del piano, dal semplice assemblaggio di proceduresperimentate e affidabili alla definizione di procedure ex novo in relazione a particolare esigenzeproduttive. La valutazione degli obiettivi e delle procedure di gestione per la qualità idonee sonosoggette alla valutazione di operatori esterni all’impresa fino dalla fase di perfezionamento delcontratto.51 Un ulteriore aspetto di variabilità è costituito dalla partecipazione di subappaltatori efornitori al processo di costruzione.Obiettivo dunque del piano è la definizione per ciascun elemento d’opera per il quale si ritienenecessario un controllo specifico le caratteristiche i tempi e le modalità tecniche e procedurali delcontrollo. Il piano si articola così in documenti generali riassuntivi della pianificazione e in uninsieme di schede relative alle attività sottoposte a controllo.Il piano dei controlli deve esplicitare per ciascun operatore:

la lista e la criticità degli elementi da controllare;le caratteristiche e le prestazioni attese per ogni controllo o punto di controllo;norme tecniche e regolamenti di riferimento;modalità di conduzione dei controlli e tipo di documentazione corrisposta;modalità e estensione dei controlli concordati preventivamente che saranno eseguiti dalla committenza;organigramma delle responsabilità per la conduzioe del piano e dei singoli controlli;condizioni generali di accettazione delle opere.

Nella definizione nei ruoli la redazione del piano e la responsabilità nella conduzione può essereaffidata a un responsabile indipendente dalla direzione del cantiere. Al responsabile del piano èaffidato il compito di verificare l’applicazione delle disposizioni in materia di gestione della qualitànell’impresa e nei subappaltatori e di eventualmente richiedere eventuali correzioni.Al ruolo di conduzione della qualità competono:azioni organizzative

elaborazione del piano della qualità;organizzazione di audits presso fornitori e subappaltatori;organizzazione della rintracciabilità del prodotto;supporto a fornitori e subappaltatori per l’elaborazione del piano della qualità specifico;formazione del personale interno e supporto su problemi specifici;

azioni di controlloverifica dell’applicazione del piano della qualità da parte dei responsabili di produzione/cantiere;partecipazione ai controlli che ne richiedono la presenza;gestione del trattamento delle non conformità;

azioni di gestione delle informazionigestione dei documenti relativi alla qualitàelaborazione delle informazioni e delle comunicazioni con la committenza e con la direzione d’impresa;archiviazione dei documenti.

La rintracciabilità del prodotto

51 Nel caso in cui i risultati del processo non possano essere completamente accertati medianti successivi controlli,collaudi e prove del prodotto e quando, per esempio, le carenze del processo possono emergere in fase di utilizzazionedel prodotto, i processi stessi devono essere eseguiti da operatori qualificati e/o richiedere un monitoraggio e uncontrollo continuo dei parametri di processo, per assicurare che i requisiti specificati siano soddisfatti.Devono essere specificati i requisiti relativi ad eventuali qualifiche dei processi, compresi le apparecchiature e ilpersonale ad essi connessi. Devono essere conservate, quando appropriato, le registrazioni relative ai processi, alleapparecchiature e al personale qualificati.

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Il tracciamento delle trasformazioni di un prodotto permette inoltre di identificare precisamente leresponsabilità e i fattori che possono determinare uno scostamento o un’assenza di caratteristicherichieste. La visibilità dei flussi viene garantita in particolare per quei prodotti che possonodeterminare situazioni critiche nella gestione del cantiere. La procedura che viene identificatacome tracciabilità del prodotto.52

La gestione della rintracciabilità significa:identificare, in modo univoco, ogni prodotto sottoposto a rintracciabilità con i dovuti riferimenti ai documenti del

lavoro (progetti, preventivi descrittivi, specificazioni), durante tutta la fase di fabbricazione e di messa inopera,

annotare l’identificazione su tutti i documenti di fabbricazione, di messa in opera, di controllo e di collaudo.a alimentare il dossier dei lavori eseguiti.

La rintracciabilità è utile per l’analisi delle patologie e l’analisi dei rischi,53 in quanto consente larintracciabilità delle cause delle patologie.

Il controllo delle informazioniLa conduzione del processo di produzione edile in regime di qualità riguarda, per la parte deicontrolli, sia l’efficienza della conduzione delle attività di controllo sia l’efficienza nella gestionedelle informazioni. Sono due condizioni di efficienza entrambe necessarie poiché rispondono laprima a una esigenza di differenziazione e specializzazione del controllo, la seconda diintegrazione di tali attività in un’unica struttura di gestione adattata agli operatori del processo.Si tratta quindi di controllare la conformità delle attività del sistema informativo attuato rispetto aquanto definito nel piano della qualità: le condizioni di utilizzo delle informazioni sono determinatein relazione a:

la natura delle informazioni;i requisiti delle informazioni;ai meccanismi di circolazione;all’uso specifico richiesto.

9.2.4 Controllo on site o controllo in produzione

I tipi di controlloIl controllo in produzione è l’applicazione dei controlli previsti per il sistema di produzione ossial’applicazione del piano dei controlli in cantiere. Le attività che si possono individuare a questolivello della struttura comprendono anche eventuali controlli da condurre presso i fornitori inofficina. Esse comprendono:

i controlli al ricevimento delle forniture in cantiere;54

52 4.8 Identificazione e rintracciabilità del prodotto (ISO 9001:1994)Quando necessario, il fornitore deve predisporre e mantenere attive procedure documentate per identificare il prodottocon mezzi adeguati, a partire dal ricevimento e durante tutte le fasi di produzione, consegna e installazione.Quando e nei limiti in cui la rintracciabilità è un requisito specificato, il fornitore deve predisporre e mantenere attiveprocedure documentate per la puntuale identificazione del singolo prodotto o lotto. Tale identificazione deve essereregistrata. (vedere 4.16)53 La rintracciabilità è definita dalla norma NFX -50-120 come “l’attitudine a ritrovare la storia, l’utilizzo oppure il noleggiodi uno strumento o di un’attività (o di strumenti ed attività simili), per una identificazione registrata”, da CC&Q, La Gestionde la Qualité dans la Préparation du Chantier,54 4.10 Prove, controlli e collaudi (ISO 9001:1994)4.10.2 Prove, controlli e collaudi al ricevimento4.10.2.1 IL fornitore deve assicurare che il prodotto in arrivo non venga utilizzato o messo in lavorazione (salvo i casi

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i controlli di conformità all’inizio di una fase lavorativa;i controlli in produzione;55

i controlli in output dei cicli di produzione e i controlli finali;56

il controllo delle apparecchiature di prova, misurazione e collaudo;i controlli manutentivi sulle attrezzature di cantiere;i controlli sulla sicurezza degli impianti e delle attrezzature.

Ad esse si affiancano attività che riguardano il sistema informativo della gestione della qualità:registrazione delle prove, controlli e collaudi;stato delle prove, controlli e collaudi.

Responsabilità e ruoli nel controlloOgni operatore o impresa è il primo responsabile per i controlli che gli competono. La delimitazionedei compiti condotta durante la pianificazione specifica le relazioni che si stabiliscono fra diversioperatori per i controlli da realizzare. Le rispettive competenze vengono attribuite in sede dipianificazione e sono il risultato di una concertazione fra gli operatori.Competenze e responsabilità di controllo sono individuate a partire dai compiti e dai ruoliassegnati. Al controllo di produzione interno sono posti obiettivi che si accordano parzialmente coni controlli che in qualche modo ricadono sotto l’interesse della committenza. A quest’ultimacompetono comunque controlli che riguardano la conformità dei risultati del processo diproduzione, mentre all’impresa competono anche i controlli sui modi di conduzione del processoproduttivo.Le responsabilità nella gestione dei controlli sono distinguibili in base al ruolo operativo richiesto aogni operatore. Possiamo identificare:

un ruolo di conduzione del piano dei controlli. L’elaborazione del piano e la sua conduzione sono poste sottoun’unica responsabilità: questo fa sì, ad esempio, che l’integrazione dei piani particolari dei fornitori debbanoessere integrati fra loro e condotti sotto la responsabilità operativa di chi li ha preparati. L’integrazionesignifica in questo caso la possibilità di apportare le modifiche che si rendono necessarie o che vengonoespressamente richieste.

compiti di controllo separati da mansioni operative. Il livello di separazione varia in relazione all’esigenza discindere obiettività del controllo da responsabilità operativa. Si possono in questo ambito individuare:

– mansioni di controllo separate tayloristicamente dalle mansioni esecutive. Tali mansioni possono essere unite amansioni di gestione dell’organizzazione del cantiere;

– mansioni di controllo integrate nei compiti di produzione: la tempestività dell’individuazione del difetto, la risoluzione dellesituazione di interdipendenza è frequentemente dipendente dalle condizioni di pronta reattività che risultano onerose intermini di controlli esterni,

attività richieste a operatori specialisti nella fornitura di un servizio di controllo; a questa soluzione si ricorreanche per consulenze su problemi specifici, talvolta per sostenere l’implementazione del sistema di qualità

indicati 4.10.2.3), senza prima essere stato controllato o aver accertato in altro modo la sua conformità ai requisitispecificati. La verifica della conformità a detti requisiti deve essere effettuata in accordo con il piano della qualità e/o conprocedure documentate.4.10.2.2 nel determinare l’estensione e il tipo dei controlli al ricevimento, occorre considerare l’estensione dei controllieseguiti all’origine presso il subfornitore e la disponibilità di documenti di registrazione a supporto della conformità.4.10.2.3 qualora per motivi d urgenza, un prodotto in arrivo venga immesso direttamente nel ciclo produttivo, esso deveessere identificato in modo certo e registrato (vedere 4.16), onde permettere il suo immediato richiamo e sostituzione nelcaso vengano evidenziate non conformità rispetto ai requisiti specificati.554.10.3 Prove, controlli e collaudi in produzione (in-process)Il fornitore deve:a) controllare, collaudare e provare il prodotto secondo quanto richiesto dal piano della qualità e/o proceduredocumentateb) trattenere il prodotto fino a quando non siano completate le prove, i controlli e i collaudi o siano stati ricevuti e verificatii rapporti richiesti, salvo il caso di prodotti rilasciati sotto procedure di richiamo definite (vedere 4.10.2.3); Il rilascio sottoprocedura di richiamo non deve precludere le attività indicate 4.10.3 a).564.10.4 Prove, controlli e collaudi finaliIl fornitore deve eseguire tutte le prove, controlli e collaudi finali in conformità al piano della qualità e/o a proceduredocumentate per completare l’evidenza della conformità del prodotto finito ai requisiti specificati. Nessun prodotto deveessere spedito finché tutte le attività specificate nel piano della qualità e/o delle procedure documentate non siano statecompletate in modo soddisfacente e i relativi dati e registrazioni non siano disponibili e autorizzati.

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aziendale. Questi compiti sono comunque afferenti alle relazioni interne fra impresa e subappaltatori o ifornitori.

controlli condotti esternamente all’organizzazione aziendale con funzione di validazione delle azioni di controllointerno attraverso procedure quali;

– esame della documentazione, prove dirette, audit delle tecniche di controllo;– esami concordati ai punti critici e di arresto.

Le prestazioni delle attività di controlloLe attività di controllo sono riconducibili ad un insieme di requisiti individuabili:

nella capacità di eseguire controlli senza incorrere in errori;– nel successo con cui si riesce ad individuare eventuali anomalie e a evitare i danni da possibili guasti in corsi d’opera;– efficienza nel comunicare le anomalie, se il loro trattamento prevede il ricorso a competenze di ordine superiore,

nella capacità di garantire in ogni operatore fiducia nella stabilità del processo;nella capacità di integrare le procedure di controllo in istruzioni di lavoro. Le schede di registrazione delle

conformità57, o di controllo, sono un mezzo comune per il trattamento dei punti sensibili. Il loro impiegoindirizza innanzitutto all’autocontrollo e mette in gioco la formazione e l’esperienza dell’operatore. Le schedesono giudicate essenziali per i punti critici e i punti d’arresto, mentre per i controlli correnti la trascrizione nonè necessariamente sistematica e può riguardare solo la registrazione. La compilazione di una scheda vieneeffettuata da parte del responsabile della qualità incaricato di seguire i lavori; tale scheda si inserisce in undossier dei lavori eseguiti58. In esso confluiscono le schede prodotte mano a mano che le operazioni dicostruzione procedono. Alla compilazione può essere chiamato a sovrintendere un responsabile, adesempio con competenze di capocantiere.

nella capacità di trattare correttamente le informazioni e cioè migliorando le comunicazioni fra gli operatori; leattività di controllo devono risultare osservabili dal controllo esterno, o di parte terza; la curadell’organizzazione del controllo riduce l’onere di controlli specializzati;

nella capacità di ottenere una tracciabiltà dei processi, dalla quale si ricava una capacità di documentare iprocessi sia a fini contrattuali che a fini di analisi dei processi.

9.2.5 La natura dei controlli

La natura dei controlli interessa l’insieme delle misurazioni necessarie in un processo gestito inregime di qualità.I procedimenti costruttivi tradizionali richiedono margini di tolleranza e condizioni operativefacilmente verificabili e comunque procedono per mutuo adattamento in maniera tale da renderealeatoria la misurazione delle grandezze fisiche in gioco. Ne è conseguito un comportamentosecondo il quale le richieste di prestazioni, ove vincolanti, risultano mediamente cautelative,mentre laddove non lo sono, subiscono l’aleatorietà del sistema di produzione. Con questa ereditàculturale e professionale e con la difficile applicabilità di tecniche statistiche, a causa dellainstabilità della produzione edilizia, il controllo di qualità in produzione (caratteristiche dei materiali,tolleranze, prestazioni dei componenti) non ha mai avuto un peso rilevante nella gestione delprocesso di costruzione in cantiere.

574.10.5 Registrazione delle prove, controlli e collaudiIL fornitore deve predisporre e conservare le registrazioni che forniscono evidenza che il prodotto è stato provatocontrollato e/o collaudato. Queste registrazioni devono indicare in modo chiaro se il prodotto ha superato o meno leprove, controlli e/o collaudi in conformità ai criteri di accettazione stabiliti. Nel caso in cui il prodotto non superi le prove,controlli e collaudi, si devono applicare le procedure per il trattamento dei prodotti non conformi (vedere 4.13)Le registrazioni devono identificare il responsabile del controllo e collaudo per il rilascio del prodotto.58Il DOE (Dossier des Ouvrages Exécuteés) francese, o Dossier delle Opere Eseguite, la cui compilazione è prescrittacontrattualmente, può essere il modello di riferimento per la costruzione della rintracciabilità degli elementi trattati incantiere.

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L’ipotesi di stabilizzazione del processo sottostante all’implementazione della gestione per laqualità richiede invece al controllo di qualità in cantiere una maggiore operatività. Gli aspetti piùinteressanti per l’operatività dei controlli sono:

ad ogni richiesta di prestazioni contenuta nel progetto deve corrispondere necessariamente una misurabilità ditali prestazioni, o perlomeno una loro valutazione giustificabile;

la disponibilità di tecnologie innovative permette di prendere in considerazione strumenti di misurazione chesiano facili a usarsi oltre che attendibili nelle rilevazioni.La tecnica di controllo si compone di due fasi distinguibili in:

una fase di rilevazione in cui si effettuano delle misurazioni di varia natura;una fase di analisi dei dati raccolti mediante tecniche statistiche attraverso le quali si perviene al dato interpretato

relativo al controllo effettuato.La rilevazione si attua mediante:

controlli con misure quantitative che richiedono l’utilizzo di strumenti opportuni59;controlli con misure qualitative che richiedono un giudizio soggettivo da parte di un operatore.

Per entrambi si deve sviluppare (da parte dell’impresa o del committente) una valutazione di utilitàche può riguardare:

il costo che è composto dal costo di ammortamento delle attrezzature, dei tempi utilizzati anche in relazione adeventuali arresti della produzione, di impiego di competenze che richiedono personale specializzato,

la disponibilità delle risorse necessarie in termini strumentali e di competenze,l’affidabilità dei dati.

Sulla base di questi parametri possono essere decise misurazioni più o meno complesse cherichiedono strumenti più o meno sofisticati in relazione a livelli di precisione maggiori o minorisecondo i casi; in generale una maggiore accuratezza delle misurazioni tende a impegnare ilprocesso per un lasso di tempo maggiore e ad allungare i tempi di ottenimenti dei dati cheinteressano.

Le misurazioni di tipo quantitativoIl cantiere è altro dalle condizioni controllabili e stabili di misura che si possono stabilire in unlaboratorio: temperatura, umidità, polvere possono interferire negativamente sulle misurazioni60.

59 4.11 Controllo delle apparecchiature per prova controllo e collaudo.4.11.1 generalitàIl fornitore deve predisporre e mantenere attive procedure documentate per tenere sotto controllo, tarare e mantenere leapparecchiature per prova misurazione e collaudo ( compreso il software di prova) da lui usate per dimostrare laconformità dei prodotti a requisiti specificati. Le apparecchiature per prova, misurazione e collaudo devono essereutilizzate in modo da assicurare che la loro incertezza di misura sia conosciuta e compatibile con le esigenze dimisurazione richieste.Nel caso in cui un software di prova, o riferimenti comparativi, come nelle attrezzature di prova, sono utilizzati per attivitàdi controllo e collaudo, essi devono essere ricontrollati a intervalli prefissati. Il fornitore deve stabilire l’estensione e lafrequenza di tali controlli e deve conservare le relative registrazioni per darne evidenza (vedere 4.16).nel caso in cui la disponibilità di dati tecnici relativi alle apparecchiature per prova, misurazione e collaudo è un requisitospecificato, tali dati devono essere resi disponibili, quando richiesto dal cliente o da un suo rappresentante, per verificarel’adeguatezza delle apparecchiature stessi dal punto di vista funzionale.60 4.11.2 Procedure di controllo.Il fornitore deve:a) stabilire le misurazioni da eseguire, l’accuratezza richiesta e scegliere l’apparecchiatura per prova, misurazione

collaudo, in grado di assicurare l’accuratezza e la precisione necessarieb) identificare tutte le apparecchiature per prova, misurazione e collaudo che possono influire sulla qualità del prodotto,

tararle e metterle a punto, ad intervalli prefissati o prima dell’uso, a fronte di strumenti certificati riferibili a campioniriconosciuti nazionali o internazionali. In mancanza di tali campioni il criterio utilizzato per la taratura deve esseredocumentato

c) definire il processo da utilizzare per la taratura delle apparecchiature per prova, misurazione e collaudo, compresi idettagli relativi a: tipo di apparecchiatura, identificazione univoca, ubicazione, frequenza delle verifiche, metodo diverifica, criteri di accettazione e provvedimenti da adottare qualora i risultati non fossero soddisfacente

d) identificare le apparecchiature per prova, misurazione e collaudo mediante contrassegno appropriato d documentiapprovati di identificazione per evidenziare lo stato di taratura

e) conservare le registrazioni relative alle tarature delle apparecchiature per prova, misurazione e collaudo (vedere4.16)

f) valutare e documentare la validità dei risultati di precedenti prove, controlli e collaudi qualora risultasse che leapparecchiature per prova, misurazione collaudo sono fuori taratura

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Possiamo identificare fra i controlli di tipo quantitativo:il controllo dimensionale; dimensioni di elementi, posizionamenti di elementi, etc. I tracciamenti iniziali in

qualsiasi opera sono sempre operazioni di una certa criticità per le conseguenze che possono produrre;richiedono spesso competenza e responsabilità esterne con verifica e convalida delle operazioni compiute.

il controllo topografico; condiziona l’impianto del cantiere, l’individuazione delle opere principali, dei punti diriferimento fissi per le opere strutturali e accessorie. Gli strumenti utilizzabili sono molteplici, con diversivalori di precisione e di requisiti di competenza; l’uso di una rotella metrica non richiede proceduraeccezionali, l’impiego di strumenti al laser in posizione fissa richiede protezione da spostamenti accidentali,attenzione nel posizionamento iniziale, assenza di interferenze con strutture, ponteggi, che ne possonopregiudicare il funzionamento.

il controllo delle proprietà fisiche è frequente nell’ambito delle costruzioni ed ampiamente normato. Interessa lecaratteristiche degli aggregati, la resistenza caratteristica dei cementi e dei calcestruzzi, le proprietàreologiche delle malte o le caratteristiche meccaniche degli acciai.

il controllo delle proprietà chimiche riguarda la chimica degli aggregati, dei cementi, degli acciai e serve, peresempio, a verificare la saldabilità o la compatibilità con materiali di finitura, etc.

le misurazioni di tipo qualitativoSono i controlli più economici, di rilevante importanza se codificati e sistematizzati, perché su diessi si basa una parte rilevante delle possibilità di miglioramento del processo. Possiamoidentificare fra i controlli di tipo qualitativo:

controlli a vista;controlli in cui la dotazione strumentale è minima; si tratta di strumenti che danno informazioni qualitative e che

possono richiedere una perizia ridotta per la loro utilizzazione.A compensare la minore precisione questi controlli possono essere applicate alle attività costruttiveper la loro economicità, facilità di applicazione in condizioni difficili, efficienza se correttamente esistematicamente applicati. Possono evitare in condizioni standard misurazioni complesse ofiltrarle verso anomalie e punti critici che emergono in corso d’opera. Sono controlli che attivano lecapacità di osservazione degli operatori, possono essere oggetto di formazione, ma devonoessere regolarizzati e codificati per poter ottenere informazioni omogenee e affidabili. Fra i controlliqualitativi possiamo elencare:

i controlli di integrità dei materiali;i controlli di verifica delle caratteristiche superficiali; l’osservazione della grana, tessitura, colore.le letture qualitative di strumenti di controllo; alcune relativamente semplici altre si basano sull’esperienza

soggettiva. Ad esempio l’osservazione del segno di una matita termografica per piegare a caldo gli acciai agomito; alcune prove sulla composizione degli aggregati attraverso l’osservazione di opportuni rivelatorichimici.. La produzione di test empirici per misurazioni standard è un campo interessante di applicazionetecnologiche se vengono guidate verso la produzione di strumenti economici e utili, che non richiedanotarature complesse e che forniscano indicazioni utili attraverso il confronto con provini di riferimento.

9.2.6 La graduazione del controllo

g) assicurare che le condizioni ambientali siano adatte alle operazioni di taratura per prova, misurazione e collaudo da

eseguireh) assicurare che la manipolazione, la custodia e la conservazione delle apparecchiature di prova, misurazione e

collaudo siano adatte a mantenere l’accuratezza e l’idoneità richiestai) evitare che i sistemi di prova, misurazione e collaudo, incluse le apparecchiature di prova ed il software, subiscano

interventi che possano pregiudicare la taratura.

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La necessità di gestire i controlli efficacemente e efficientemente viene posta come criterio per lavalutazione dei rischi in considerazione delle misure da adottare. I rischi sono classificabili per lorocriticità, in base alla quale è possibile individuare gradi di controllo adeguati e appropriati.61

In altri termini occorre condurre a sistema la strategia di riduzione dei rischi che applicainconsciamente un operatore che dopo aver individuato per la sua esperienza i rischi associati alleattività che è chiamato svolgere e dopo aver ordinato tali rischi secondo la loro grandezza, tenendoconto della loro probabilità e dell’entità delle conseguenze, individui le essenziali misure dicontrollo (e di prevenzione) associate alle attività.Si può facilmente intuire come un controllo del processo difficilmente sia attuato correttamente senon rispetta i requisiti di tempestività, pertinenza ed efficienza che prima si sottolineavano; infattise non progettati con cura :

i controlli tendono a gravare negativamente sui tempi del cantiere, ossia diventano causa di non qualità per lacontrazione del tempo a disposizione per la realizzazione delle attività successive;

l’eccessiva formalizzazione dei controlli riduce l’efficienza degli strumenti, la disponibilità degli operatori adaccettare disposizioni inutilmente gravose diventa con il tempo solo nominale;Occorre ad esempio che sia dimostrata l’utilità dei controlli che vengono prodotti, affinché tutti glioperatori concordino sulla loro necessità. A questo scopo i controlli devono essere definiti sullabase di un’analisi dei rischi effettivi che può essere condotta in modo partecipato.La graduazione dei controlli è il risultato di una attività di concertazione condotta dagli operatori: neconsegue l’esigenza di definire classi formali di controllo che permettano di identificareresponsabilità e risorse assegnate ad un punto di controllo.

Classificazione dei punti sensibiliL’analisi dei rischi permette di ordinare i punti sensibili del progetto in funzione della stima delrischio che viene associata a ogni punto. L’obiettivo di disciplinare i controlli secondo una esigenzadi efficacia e di efficienza equivale a individuare alcune classi di controlli, omogenee da un punto divista procedurale. Proporzionalmente all’aumento del rischio il controllo può caratterizzarsi per:

una specializzazione crescente del controllo;una formalizzazione crescente del controllo;un numero crescente di operatori interessati.

Nell’ambito delle procedure definite dalla CCM62 si utilizzano tre classi di controllo definite:punti correnti o ordinari;punti critici;punti di arresto63.

La scansione nell’individuazione di tre classi di controllo può essere ricondotta alla dimensioneorganizzativa che presiede all’organizzazione dei controlli. Schematicamente possiamo farcorrispondere:

la gestione dei punti ordinari al livello dei controlli interni alla produzionela gestione dei punti critici al livello dei controlli esterni alla produzione, con maggior impegno di risorse

dell’impresa;la gestione dei punti di arresto al livello dei controlli esterni all’impresa.

L’applicazione dell’analisi dei rischi presuppone una struttura organizzativa del progetto alla qualefa riferimento nell’individuazione delle classi di rischio. In relazione a ogni progetto è possibilespecificare una procedura particolare per il trattamento dei punti sensibili; allo stesso modo

61 Si veda il capitolo 7 per una trattazione più ampia della graduazione62 Un utile esempio di conduzione della qualità per parte della committenza è rappresentato dalla azione della CCMfrancese (Commission Centrale des Marchés) rivolta, attraverso la definizione di tre raccomandazioni distinte (si veda lascheda), a armonizzare le azioni per la qualità delle committenze con i sistemi qualità dei produttori. Si veda il capitolo 7e le schede relativa allo Schéme Directeur de la Qualité63 All’individuazione delle classi di controllo viene correlata una analoga scansione nell’individuazione delle classi dirischio. Diviene così possibile suddividere convenzionalmente i rischi in tre classi:- rischi correnti- rischi notevoli- rischi superiori.Questa suddivisione utilizzata in fase di analisi permette di classificare la natura del punto sensibile da controllare.

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all’interno di un unico progetto le varianti organizzative in diverse parti d’opera possono suggerireprocedure variabili di trattamento dei punti sensibili. Secondariamente il trattamento di un puntosensibile viene specificato a partire dalle misure di prevenzione che lo interessano.Le misure di prevenzione e di controllo sono riportate in un quadro sinottico nel quale si evidenziail processo coerente che viene svolto dalla prevenzione al giudizio di conformità. Questespecificazioni sono volta per volta l’oggetto dell’elaborazione dei Piani specifici mentre in generalepossiamo considerare le seguenti definizioni operative.

Punti correnti o ordinariPunti ordinari sono punti per i quali sono necessarie unicamente misure di prevenzione da gestireattraverso l’autocontrollo dell’operatore, fogli di istruzione e schede di registrazione dellaconformità delle operazioni. Il trattamento di eventuali non conformità è previsto fra i compitidell’esecutore fintanto che si tratta di anomalie prevedibili, il cui trattamento è in qualche modocodificato e non coinvolge altre competenze.

Punti criticiSono punti per i quali non è sufficiente l’autocontrollo degli operatori direttamente coinvolti nelleoperazioni esecutive. I controlli sono svolti internamente all’impresa e le registrazioni possonoessere trasmesse a partners o a funzioni di controllo.Un punto critico si riferisce ad una fase essenziale per la quale l’esecutore deve ottenerel’autorizzazione del controllo interno prima di poter proseguire nello svolgimento del compito. Inoperazioni non controllate i punti critici si manifestano in maniera casuale e mettono l’esecutorenelle condizioni di non poter procedere senza consultare personale di competenza interno allapropria impresa.Le schede di constatazione possono essere differenti a secondo che interessino i punti critici o ipunti di arresto. Per i punti critici si può trattare di verbali di ispezione a uso interno, mentre per ipunti di arresto le schede devono rispondere all’esigenza di essere comunicate a operatori diversie devono poter recare le constatazioni di ciascun operatore.

Punti di arrestoUn punto di arresto coinvolge più operatori nell’azione di controllo e può implicare la necessità diottenere:

una constatazione alla quale segue una autorizzazione, ad esempio dell’impresa generale, del committente e/odel controllo di parte terza, dopodiché si procede alla ripresa dei lavori;

una constatazione di conformità che necessita dell’accettazione di più operatori; tipico delle interfaccecomplesse;

una constatazione di completamento di sequenza che implica un controllo completo dell’interfaccia con lapartecipazione di più attori del processo.

9.2.7 Il controllo esterno all’impresa o controllo sulla realizzazione delprogetto

Secondo le norme per la gestione della qualità, a ogni impresa, quale fornitrice di un insieme diprestazioni, è richiesto di essere nella condizione di applicare una norma della famiglia delle ISO9000 secondo quattro possibili articolazioni:

a) guida nella gestione della qualità;b) contrattuale, fra prima e seconda parte;c) approvazione o registrazione di seconda parte;

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d) certificazione o registrazione di terza parte.In ognuna di queste situazioni l’impresa risponde ad una richiesta formulata in termini di qualità daparte della committenza.Il modo in cui la committenza, o in generale un cliente, decide di richiedere e in molti casi dipromuovere una gestione della qualità dell’intervento condiziona il tipo di attività che essa intendesvolgere per il controllo della qualità del progetto. L’interesse della committenza è rivolto allaconformità dei lavori svolti dall’impresa secondo quanto prescritto progettualmente. Per ottenereciò la committenza si accerta che l’impresa o le imprese ne abbiano la capacità, siano in possessodella strumentazione tecnica e dell’organizzazione per la gestione della qualità dell’intervento, chequeste strutture operino secondo quanto asserito preliminarmente alla aggiudicazione della gara eche al dunque dello svolgimento dei lavori siano efficaci nella fornitura delle prestazioni richieste.Il controllo operato dalla committenza è quindi sostanzialmente diverso da quello delle imprese:queste hanno interesse a controllare prestazioni e modalità esecutive in un quadro di efficienzacompatibile con lo sviluppo dell’impresa, il committente ha interesse ad assicurarsi in fase diselezione delle imprese della capacità dell’impresa e alla fine del processo di costruzione leconformità di prodotti e di servizi alle specifiche contrattuali.Questa funzione di controllo viene esercitata a ogni livello: sul sistema qualità, sulla pianificazionedella qualità, sulla gestione del piano qualità piano qualità e durante le fasi di realizzazione,aggiudicazione della commessa, perfezionamento del contratto, preparazione del cantiere egestione del cantiere.64

Operativamente nella gestione della qualità di un intervento la committenza definisce gli obiettivi digestione e uno schema di piano che permettono di sintetizzare alcune procedure di gestione dellaqualità che permettano di svolgere un ruolo di riferimento al committente per l’ottenimento delleprestazioni richieste e prescritte.

La proceduraAl momento dell’iscrizione alla gara la committenza richiede alle imprese:

una presentazione nella quale si descrivano le azioni per la gestione della qualità intraprese in termini diformazione professionale e di formazione specifica sulla gestione della qualità,

un estratto del manuale della qualità che permetta di giudicare l’attitudine di un’impresa a gestire la qualità;a titolo di informazione i rapporti di audits precedenti dell’organizzazione in assenza della certificazione del

sistema qualità,Alla presentazione dell’offerta è richiesto uno schema o un piano preliminare della qualità sullagestione del controllo interno, sui rapporti con i subappaltatori, coerente con lo schema preparatodal committente e che abbia valore contrattuale.La strategia di integrazione fra le esigenze della committenza rappresentata in un ruolo dicoordinamento e gli assetti produttivi dei singoli attori si risolve principalmente nell’azione diconcertazione nella fase che intercorre fra la stipula del contratto e l’apertura del cantiere dipreparazione dei lavori; tale azione si articola sui punti seguenti;

verificare la compatibilità delle disposizioni contenute nei piano qualità piano qualità individuali fra loro e con leesigenze del progetto,

stabilire una procedura di circolazione delle informazioni in cantiere,organizzare le interfacce fra gli operatoristabilire una lista dei punti critici e di arresto dei lavori,organizzare il controllo esterno al cantiere da condurre mediante visite audits.

Il Piano di Assicurazione della QualitàLa documentazione richiesta all’impresa si può ricondurre ai seguenti punti:

studio degli estratti del piano qualità piano qualità delle imprese tali quali dedotti dallo schema organizzativo delpiano qualità piano qualità rimesso dalla gara di offerta;

procedure di circolazione del materiale e di approvazione per parte competente dei dettagli che saranno definitiin corso d’opera.

studio delle interfacce.– documenti che governano le interfacce tecniche:– la rilevazione delle disposizioni concernenti le interfacce tecniche che si trovano nei documenti generali, norme tecniche.– i disegni esecutivi ed un piano di sintesi degli stessi.– disposizioni che definiscono le relazioni fra tutti gli attori, vale a dire le interfacce organizzative.

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lista dei punti critici e di arresto.l’organizzazione del controllo per parte della committenza;gli incarichi alle persone fisiche, i ruoli di coordinamento.istruzioni per il controllo come definite in sede di progettazione esecutiva e riportate nel contratto; istruzioni per i

controlli ai punti di arresto;la documentazione della tracciabilità di alcuni prodotti;le disposizioni comuni concernenti il cantiere.modi in cui la committenza attraverso suoi incaricati ottempera ai propri obblighi.

Le verifiche ispettive della qualitàL’audit o verifica ispettiva è uno strumento gestionale che permette di testare l’affidabilità delsistema di qualità proprio e di quello dei fornitori. Può inoltre essere considerato come unostrumento con cui il committente valuta appaltatori e subappaltatori.La verifica periodica consiste nel controllo dell’applicazione delle procedure di qualità,nell’esecuzione di controlli su materiali prodotti e sulle competenze del personale con mansionioperative. L’audit si contraddistingue per essere una procedura formale che richiede un protocollodi accordo sostanziale sul suo svolgimento fra gli operatori interessati.Esso consiste quindi :

in un documento che ne descrive lo svolgimento di dettaglio e la frequenza se viene ripetuto nel tempo. In essosono descritti gli obiettivi e i punti sui quali si articola il rapporto finale,

in visite di sopralluogo, in questionari sottoposti al personale, in misurazioni e rilevazioni delle caratteristiche deiprodotti lungo il processo,

in un rapporto di audit finale;Lo svolgimento viene articolato in una successione stabilita di azioni: l’ispettore contatta ilresponsabile dell’impresa sottoposta a verifica ispettiva, gli consegna il questionario e gli comunicala data di ispezione con almeno 48 ore di anticipo. Il questionario va completato nella sua totalità el’impresa deve essere in grado d predisporre tutta la documentazione richiesta. La duratadell’ispezione non eccede solitamente la giornata, tempo nel quale possono essere esaminateopere di cantiere con notevole complessità funzionale.I punti sui quali verte il rapporto di ispezione possono essere del tipo:

risultati delle ispezioni;analisi statistica delle non conformitàlacune o fattori di rischio evidenziati con le ispezioni;richieste di azioni correttive o di modifiche organizzative;un riassunto delle eventuali modifiche intraprese e dei miglioramenti registrati da una ispezione successiva;

I punti principali che le ispezioni tendono ad accertare possono essere del tipo:di chi sia la responsabilità dei controlli e se l’attribuzione sia chiara e certa;la circolazione dei documenti sia efficiente e conforme a quanto stabilito anche per la modifica e la sostituzione

dei documenti di gestione;l’efficacia delle misure di prevenzione adottate, delle azioni di formazione per il personale, delle procedure di

controllo stabilite;il rispetto della graduazione dei controlli stabiliti in fase di pianificazione, cioè della corretta gestione dei controlli

interni ed esterni e di parte terza;la reattività alla presenza di anomalie e imprevisti;la convalida dei controlli correnti con verifiche a campione e tramite l’esame delle registrazioni nelle schede di

controllo;l’accertamento sullo svolgimento dei controlli sulle forniture e la cura delle relazioni con i fornitori i e con i

subappaltatori;il corretto utilizzo di strumenti di analisi dei rischi, delle check lists, procedure e schede di controllo.

9.3 Il trattamento delle non conformità

Per non conformità si intende il mancato soddisfacimento dei requisiti specificati nei documenti diprogetto oggetto del contratto d’appalto, nelle determinazioni assunte in fase d’offerta e dipreparazione del cantiere o nel sistema qualità.

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La non conformità può essere rilevata in relazione a:specifiche di prestazione, per scostamento o assenza di una o più caratteristiche di qualità,prescrizioni relative la struttura organizzativa in cantiere o del sistema di qualità delle imprese.

Anomalie, difetti,65 derive patologiche del processo, possono essere riscontrati in molte fasi diproduzione e dipendere dalle funzioni aziendali: le forniture, gli elementi, le lavorazioni di cantiere,etc. possono determinare il mancato ottenimento delle caratteristiche di qualità del prodotto e/o delprocesso in relazione ai requisiti specificati, alle condizioni contrattuali, ai requisiti del sistemaqualità delle imprese.Ogni anomalia, ogni deriva tecnica, ma anche temporale ed economica66, deve essere individuata,analizzata e risolta mediante opportune procedure di trattamento che permettano:

di ricondurre lo scostamento delle previsioni a procedure di correzione già sperimentate nelle misure da adottaree nelle competenze da attivare,

di definire specifiche procedure di correzione,di definire le eventuali correzioni del sistema qualità,di memorizzare l’anomalia e le relazioni causa effetto identificate.

Quindi si possono identificare due principali obiettivi riguardo al trattamento delle non conformitàda gestire attraverso strumenti opportuni:

il primo è porre rimedio per quanto possibile alle non conformità,il secondo è volgere positivamente la non conformità al miglioramento del processo di produzione.

9.3.1 Elementi di classificazione delle non conformità

Occorre distinguere le non conformità da altre condizioni che danno luogo a uno scostamento darequisiti specificati nei documenti di progetto. Le concessioni67 e la deroga68 alle prescrizioniprogettuali o le modifiche del progetto o del contratto sono il risultato di uno scostamentopreventivo e accettato dalle parti in sede di offerta o di preparazione del cantiere, mentre la nonconformità chiama in causa ogni operatore interessato successivamente alla registrazione delguasto o del difetto in cantiere. La concessione e la deroga sono utilizzate a fronte di nonconformità giudicate inevitabili in fase di preparazione del cantiere e sono riconducibili a misure diriduzione del rischio, a misure di prevenzione, mentre la non conformità è l’evento che non si puòprevedere, ma di cui è possibile controllare le cause di insorgenza e gli effetti sul processo diesecuzione organizzando la reattività del sistema di produzione e degli operatori.Dalla registrazione dell’anomalia al trattamento di riparazione si assumono decisioni che sonoriconducibili a tre livelli di operatività nel trattamento delle non conformità:

non si interviene: è l’ipotesi minima secondo la quale la rilevazione della non conformità non dà luogo ad alcuntrattamento

si interviene ponendo riparo all’anomalia: il livello di intervento riguarda lo scostamento accettato a riparazioneconclusa in deroga alle specifiche di prestazione prestabilite. Si va dal ripristino totale a declassamentiprogressivi da stabilirsi in relazione alle caratteristiche delle opere. Nella prassi operativa sono individuateclassi di declassamento a tipologie di opere relativamente all’uso che ne può scaturire in conseguenza diuna non conformità irreparabile (ad esempio le strutture in cls armato possono essere declassate in terminidi sovraccarichi per m2 di solaio);

si elimina completamente la non conformità attraverso la sostituzione dell’elemento che viene demolito oscartato; questa decisione di correzione, propria dei processi industriali, spesso trova difficoltà ad essere 65 Difetto è la non osservanza di requisiti rispetto all’impiego previsto ovvero lo scostamento o l’assenza di una o piùcaratteristiche di qualità rispetto ai requisiti necessari all’impiego previsto. ISO 840266 Nella analisi dei fattori organizzativi di rischio di qualità sviluppata nel capitolo 6 si può rilevare le interdipendenze frarischio tecnico, economico e temporale67 Concessione è l’autorizzazione scritta a usare o consegnare una determinata quantità di materiali, componenti oscorte già prodotti ma non conformi ai requisiti specificati. ISO 840268 Deroga è l’autorizzazione scritta, rilasciata prima della produzione (o della prestazione di un servizio), a scostarsi dairequisiti prestabiliti per una determinata quantità o per un determinato periodo di tempo. ISO 8402

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applicata ad alcuni elementi tecnici a causa della natura additiva dei processi di costruzione. Inoltre ècondizionata dalla tempestività di rilevazione della non conformità e della decisione di correzione.Nella correzione senza sostituzione completa possono essere individuati numerosi gradi etipologie di correzione in relazione alla attitudine degli elementi tecnici o delle opere ad esserecorretti, riparati o adattati. Il progetto obbliga a agire selettivamente sulle opportunità di interventoin base all’importanza delle funzioni lese dalla non conformità dei lavori. I criteri di discriminazionesono individuabili quindi mediante l’analisi funzionale del progetto69 che può fornire unaclassificazione del livello di importanza relativa della funzione o complessivamente dell’elementotecnico, sviluppando un’analisi funzionale per elementi d’opera integrata nell’analisi dei rischi.

9.3.2 Requisiti delle procedure di non conformità

I requisiti delle procedure trattamento della non conformità possono essere articolati in requisiti distruttura organizzativa e requisiti di procedura specifica. Fra i primi possiamo individuare elementidi struttura organizzativa già individuati nel capitolo 7 quali:

individuazione analitica e mediante tecniche di pianificazione dei possibili trattamenti di non conformità e delleconseguenze temporali ed economiche,

coinvolgimento nelle procedure di trattamento di tutti gli operatori interessati alle possibili conseguenze dellecorrezioni.Il trattamento delle non conformità richiede di procedere alla soluzione di conflitti che possonoinsorgere fra gli attori del processo. La procedura più opportuna è individuabile con criteri diminimizzazione della perdita di tempo, risorse economiche e qualità, ma al tempo stesso diriconduzione del conflitto fra gli operatori di processo ad uno schema efficiente di negoziazione deldanno.Nella gestione delle operazioni costruttive si rileva la necessità di contenere contemporaneamentela deriva tecnica (economica e temporale) e il conflitto fra gli operatori, poiché il rispetto di una soladelle due condizioni non è sufficiente ad assicurare una stabilità del processo di produzione. Unaprocedura di ripristino integrale che richiedesse un tempo troppo lungo comporterebbe il rischio dideterminare derive temporali rendendo critiche le condizioni operative delle attività successive.Minimizzare lo scostamento in termini di tempo, qualità e impiego di risorse non è una funzionelineare, perché in fase di produzione i compiti sono stati suddivisi fra operatori che nella maggiorparte dei casi non appartengono alla stessa organizzazione aziendale, tendendo a resistereall’assunzione di responsabilità oltre i confini dei compiti assegnati o a esternalizzare il rischio eancor più le conseguenze delle non conformità; nelle attività costruttive tradizionali se ciò avvienein misura ridotta è solo grazie ad un etica professionale che motiva gli operatori alla risoluzionesostanziale dei problemi, ma spesso a detrimento della qualità della realizzazione.La procedura di trattamento di non conformità non può prescindere dall’attribuzione dellaresponsabilità, specie laddove la correzione ha conseguenze consistenti di aumento dei costi dicostruzione. L’attribuzione delle responsabilità attiva strumenti di ricerca delle cause dell’anomaliache conducano ad individuare non solo le cause tecniche ma anche le cause, le responsabilitàspecifiche. Il soddisfacimento di questo requisito richiede tempestività e celerità della proceduraper non introdurre altri fattori di deriva nel programma dei lavori, mentre da un punto di vista delsolo miglioramento del processo l’analisi delle cause può avere tempi più lunghi e non condizionatida necessità contingenti.La tempestività e celerità nell’individuazione nelle cause in funzione delle responsabilità nelprocesso può essere favorita in più modi:

individuando preventivamente persone, enti ai quali ricorrere in caso di necessità di competenze specialistichenell’analisi delle non conformità;

69 si vedano i riferimenti all’analisi funzionale nei precedenti capitoli 5 e 7 e la scheda specifica nel capitolo 12

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attribuendo se possibile preventivamente le responsabilità nella costruzione e nella correzione in modo da poterindividuare e con minimo errore chi si assume gli oneri relativi. In questo caso si tratta di individuare anche“chi paga” mentre la sola analisi delle cause, con i tempi che richiede, tende a individuare solo “chi è stato”.

Figura: 9.1: Il modello schematico del controllo omeostaticoIn fase di costruzione la necessità di risposte brevi impone, anche se non sempre è possibile, diseparare i due problemi. Al primo si risponde in termini di prevenzione, con la definizione deicompiti e l’integrazione della struttura organizzativa di base del cantiere. Al secondo si rispondeintegrando e correlando in sede di diagnosi e di individuazione delle ipotesi di correzione un’analisi

delle cause, delle responsabilità e delle capacità di correzione, evitando che la sola analisi dellecause possa determinare un arresto del processo.Individuati obiettivi e requisiti del trattamento delle non conformità possiamo definire lo schemaprocedurale del trattamento. Lo schema di riferimento è lo schema già analizzato del processo dicontrollo omeostatico di sistemi aperti70. Un controllo omeostatico a retroazione negativa sicompone di diversi elementi:

un dispositivo di rilevazione,un dispositivo di confronto che misuri il risultato reale rispetto ad un criterio predeterminato od una misura di

efficienza,un segnale di errore nel caso di non corrispondenza tra il criterio di misura ed il risultato ottenuto,una individuazione di una soddisfacente azione correttiva,una risposta.

La procedura di trattamento delle non conformità tecniche (ma è analogo il trattamento delle derivedi costo e di tempo):

individuazione della non conformità; la non conformità viene rilevata e annotata sulle schede di controllo, la parted’opera o l’elemento non conforme viene individuata al fine di impedire che venga confusa con parti di lavoriconformi,

segnalazione della non conformità e isolamento eventuale della parte da trattare; non sempre è possibile, maqualora lo sia è opportuno confinare in una parte del cantiere l’elemento non conforme. In alcuni casil’individuazione e l’isolamento richiedono di arrestare il processo ritardando l’inizio delle lavorazionisuccessive,

70“La funzione generale del controllo consiste nella predisposizione di una misurazione della efficienza del

funzionamento del sistema; in modo più specifico il controllo implica la valutazione e l’interpretazione dell’informazionerelativa il reale funzionamento del sistema, il confronto di questa informazione con il criterio (di efficienza) e lapredisposizione di una azione correttrice necessaria per mantenere il risultato del sistema uguale al livello desiderato.Quando il sistema è in funzione coerentemente con la sua finalità un controllo si contrappone ai cambiamenti nel suostato interno contrari alla finalità che siano provocati sia da modifiche dell’ambiente esterno sia dai risultati delfunzionamento del sistema stesso. Un controllo a retroazione negativa che orienta continuamente il funzionamento delsistema verso la minimizzazione della differenza tra il risultato ottenuto rispetto a criteri predeterminati si dice anchecontrollo omeostatico dinamico. Uno dei migliori esempi di omeostasi è dato dalla regolazione della temperatura delcorpo umano.” MECCA S., Appunti di Metodi e Strumenti di Organizzazione del Cantiere, Università della Calabria, 1995-96

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diagnosi; personale competente attivato dalla scheda di rilevazione della non conformità redatta da chi haeffettuato i controlli, esamina l’elemento non conforme, ne conferma definitivamente la non conformità eattiva l’analisi delle cause e delle responsabilità mediante opportune consultazioni fra gli operatori individuatidal piano della qualità.

formulazione di ipotesi di correzione sia sul piano tecnico che sul piano organizzativo e relativa individuazionedell’operatore che deve assumere la decisione; in linea di principio i ruoli sono analoghi al controllocorrispondente;

decisione di correzioneazioni correttiveverifica della avvenuta correzione e della conformità ai requisiti specificatidocumentazione; i rapporti di non conformità sono indirizzati a chi è interessato dalla procedura e

all’archiviazione per il rapporto finale sulle opere eseguite; sono inoltre finalizzati ad un archivio internodell’impresa per incrementare le conoscenze sulle relazioni causa effetto, sui rischi e sulla efficacia dellemisure di prevenzione.

La diagnosi, la formulazione di ipotesi e la seguente decisione di correzione della non conformità

possono essere una fase complessa di consultazione fra gli operatori del processo. Il piano dellaqualità deve indicarne responsabilità e competenze in modo da orientare preventivamente lasoluzione di possibili conflitti.

Figura 9.2: Schema base della procedura di correzione

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Una strategia utile consiste nel graduare la procedura in relazione alla gravità della non conformità,

nel distinguere immediatamente le non conformità minori dalle maggiori.

Figura 9.3: Schema di procedura di trattamento delle non conformità

Le non conformità minori non interessano operatori esterni all’impresa o al subappaltatore e quindisono risolte in termini di procedure interne sulla base di conoscenze specifiche consolidate chevengono descritte nel piano della qualità. Per le minori è quindi immediatamente chiaral’attribuzione di responsabilità e non occorre formalizzare la procedura di trattamento; per esseesistono misure correnti di trattamento sufficienti a evitare laboriose consultazioni con i partners, iquali, solo se necessario, possono essere informati con funzione cautelativa verso possibiliimprevisti. Le non conformità minori rispondono generalmente ai seguenti requisiti:

sono ripetitive,il loro trattamento è codificato o codificabile,riguardano requisiti classificati da una analisi funzionale meno rilevanti

hanno conseguenze minori sulle attività successive.

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Le non conformità minori possono essere trattate con procedure descritte nel piano della qualità epossono essere valutate in fase di preparazione del cantiere: nel piano della qualità ad esempio sipossono individuare le procedure, o schemi di procedure, per il trattamento di non conformitàrelative a materiali, lavori e alle attrezzature di cantiere. Le non conformità minori sonotendenzialmente relative a elementi d’opera per i quali si prevedono controlli interni.Le non conformità maggiori sono interessano operatori esterni all’impresa e devono essere trattatecon procedure che coinvolgono nella diagnosi-decisione la Direzione Lavori e l’eventuale controllosecondo procedure definite dal piano della qualità. Possono interessare operatori differenti perl’attribuzione delle responsabilità, obbligando a ponderare l’analisi delle cause anche attraverso ilricorso a specialisti esterni, indicati preventivamente ove possibile nel piano della qualità. Le azionicorrettive non sono routinarie e i risultati sono rilevanti per la prosecuzione delle operazionicostruttive; inoltre la correzione può essere onerosa e richiedere sostituzione o demolizione dielementi d’opera già realizzati, richiedendo l’attivazione di meccanismi di soluzione di conflitti fraoperatori.Ai punti di controllo si fanno corrispondere tendenzialmente procedure di trattamento delleanomalie di pari livello. Ciò significa che ai punti correnti e critici possono essere associatepreventivamente procedure che permettano di gestire le anomalie minori mentre per i punti diarresto saranno definite procedure di gestione delle anomalie maggiori. L’associazione preventivaimplica che salvo complicazioni o errori di previsione si possa prevedere sulla base di precedenticicli di controllo e correzione la più efficiente procedura di correzione, tendenzialmente graduata inrelazione criticità dell’operazione costruttiva.Il controllo interno, il controllo esterno, l’operatore stesso, i responsabili di un’ispezione, rilevano lanon conformità ed emettono la scheda relativa all’esecuzione dei lavori, al ricevimento di materialio in fase di prova dei materiali. Chi rileva la non conformità attiva la procedura di trattamento con lapossibilità di indicare quale livello di procedura codificata ritiene debba essere seguito, in formaesplicita o fra le osservazioni nelle schede di controllo.L’emissione di una scheda di non conformità deve anche indicare se è necessario un arresto deilavori in un intorno del punto di localizzazione della non conformità. La decisione di arresto deilavori deve essere confermata sia dalla diagnosi che dalla decisone di correzione.

9.3.3 Fattori decisionali nel trattamento delle anomalie

La diagnosi, la formulazione dell’ipotesi di correzione e la decisione possono essere sostenuteanche da una valutazione dei rischi generati dalla non conformità e dal processo di correzione.Nella valutazione della criticità delle non conformità, e delle patologie e guasti ad esse connessi,può essere opportuno considerare:

la gravità tecnica dello scostamento o dell’assenza delle caratteristiche di qualità; mediante l’analisi funzionale el’analisi della criticità già sviluppate in fase di prevenzione si sono introdotti elementi di valutazione dellagravità che possono essere ora approfonditi sulla base di un livello di informazioni elevato,

il costo associabile al ripristino delle caratteristiche richieste contrattualmente,i tempi necessari al ripristino in rapporto ai limiti di adattamento del programma dei lavori; oltre detti limiti si

introducono derive di tempo con conseguenze tecnico-organizzative ed economiche non sempre facilmentestimabili,

la possibilità di negoziare il declassamento di prestazione del componente da un punto di vista contrattuale ecioè la possibilità di ridurre i possibili conflitti fra gli operatori a schemi negoziali di semplice e rapidaesecuzione.Il trattamento delle non conformità, che riguarda più strettamente il rispetto degli impegnicontrattuali e l’affidabilità del sistema qualità dell’impresa, dovrebbe essere esteso fino allacorrezione di tutte le anomalie del processo, sia non conformità della costruzione che difetti delprogetto. Nella figura seguente si propone uno schema della procedura di correzione delleanomalie.

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Figura 9.4: Schema di procedura di correzione di anomalie

9.3.4 Documentazione della non conformità

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La scheda di trattamento della non conformità è definita dal piano della qualità e contenendo insuccessione tutti gli argomenti prima definiti, costituisce una guida e una registrazione dellaprocedura di trattamento seguita.La documentazione della non conformità consiste in un rapporto che può essere di più pagine erecanti:

nel frontespizio lo schema di circolazione e archiviazione del documento e i nomi degli operatori ai quali èdestinato,

il motivo della non conformità accompagnata da un disegno eventuale o da un schizzo o la scheda di controllo edi segnalazione della non conformità,

gli estremi identificativi del componente o della parte d’opera non conforme,le specifiche, disegni procedure, che descrivono le prestazioni non raggiunte e richieste,chi dove e quando ha rilevato la non conformità,le proposte preliminari e le proposte conclusive per il trattamento,le misure adottate,i risultati ottenuti,le approvazioni e le note da parte di incaricati di verifiche o da operatori cointeressati.

cantiere scheda di non conformità lotto scheda n°individuazione di non conformità da datadescrizionediagnosiprocedura codificata (riferimento al piano della qualità)ipotesi di soluzionedecisionedecisore accordo adattamento rifacimento dataDirettore dei LavoriDirettore di CantiereControllo esteriorecorrezionedescrizioneoperatori responsabilizzatidata di correzione, durata, costiosservazioniverificaoperatore:sig.datafirma

controllo internosig.datafirma

controllo esternosig.datafirma

Tabella 9.7: Schema di scheda di trattamento delle non conformità

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3 ESEMPIO DI PIANO DELLA QUALITÀ PER COPERTUREPIANE

Identificazione del Piano della qualitàCommittenteRicevuto il .........................……………………..da .........................……………………………….Firma:

Direzione lavoriVerificato il .........................……………………..da .........................……………………………….Firma:accettato il .........................……………………..da .........................……………………………….Firma:

Impresa generaleVerificato il .........................……………………..da .........................……………………………….Firma:

Impresa subfornitricePredisposto il ............…………………………...da ..............................…………………………...Firma:

Verificato il ..............…………………………….da ...............................…………………………..Firma:

Responsabile della commessaVerificato il .........................……………………..da .........................……………………………….Firma:accettato il .........................……………………..da .........................……………………………….Firma:

AggiornamentiN° Data pagina Oggetto Impresa Direttore

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Indice del Piano della Qualità- Premessa – Impegno della Direzione• Descrizione del progetto- Identificazione dei lavori e degli operatori interessati dal PdQ- Soluzioni tecniche adottate- Documentazione di riferimento- Prescrizioni del produttore relative a stoccaggio, movimentazione e posa in opera- Prescrizioni del produttore relative a protezione e manutenzione- Identificazione dei lotti operativi- Principali soggetti partecipanti all’attuazione del PdQ, Ruoli e responsabilità- Verifica documenti progettuali – disegni di localizzazione- Verifica documenti progettuali – disegni di particolari di esecuzione

- Descrizione delle risorse- Qualità delle risorse umane- Qualità delle risorse materiali- Qualità delle risorse strumentali- Coordinamento con il Piano della Sicurezza- Documenti e certificati allegati

- Descrizione dell’organizzazione della qualità- Organizzazione dei controlli e attribuzione di ruoli e resposabilità- Analisi delle attività e analisi dei rischi- Valutazione della criticità rilevata e individuazione delle situazioni di rischio maggiore- Trattamento delle Interfacce tecniche ed organizzative- Lista delle attività di prevenzione e controllo- Piano di prevenzione e di controllo- Schede di prevenzione- Schede di controllo- Registrazione dei controlli- Trattamento delle non conformità

- Procedure organizzative- Gestione della documentazione tecnica progettuale (redazione e variazione)- Gestione della documentazione del piano della qualità- Gestione della documentazione della qualità delle opere eseguite

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0 Impegno della Direzione di Impresa

Io sottoscritto in rappresentanza dell’Impresa

in qualità di

conformemente alle procedure previste dal manuale della qualità e/o dal presente piano della

qualità mi impegno ad applicare nel cantiere relativo a:

sito in:

di cui al contratto n°

registrato

l’insieme delle disposizioni e delle procedure descritte nel seguente piano della qualità e a far

rispettare ai fornitori, alle imprese associate e ai subappaltatori gli obblighi, le disposizioni e le

procedure che li riguardano.

data firma

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1. Descrizione del progetto1.1 Identificazione dei lavori e degli operatori interessati dal PdQ

Descrizione sommaria dei lavori

Parti interessateCommittenteIdentificazione:Recapito:Responsabile:Direzione dei lavoriIdentificazione:Recapito:Responsabile:Titolare del contrattoImpresaRecapito:Responsabile:Titolare del subcontrattoImpresaRecapito:Responsabile:Titolare del subcontrattoImpresaRecapito:Responsabile:Oggetto del Piano della Qualità (confini di applicazione e responsabilità)

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1.2 Soluzioni tecniche adottateAggiornamento delle Specifiche tecniche per le strutture prefabbricate in c.a. e c.a.p., carpenteriemetalliche, coibentazioni ed impermeabilizzazioni, lucernai ed EFC.

SPECIFICHE TECNICHE DA AGGIORNARE

pacchetto CARRABILE 1 Descrizione soluzione A - Lotto:

SUPPORTO STRUTTURALEIl solaio dovrà essere realizzato con pendenza atta a smaltire le acque piovane di stravento e dilavaggio del parcheggio. La soletta collaborante in calcestruzzo armato, dovrà risultare pulita,asciutta e priva di asperità.

STRATO D’IMPRIMITURAFornitura e posa in opera sulla superficie di supporto di primer bituminoso costituito da unasoluzione bituminosa a base di bitume ossidato, additivi e solventi con residuo secco del 50% eviscosità FORD n.4 a 25°C di 20-25 sec. Consumo ± 400 gr/m2.

STRATO DI COLLEGAMENTOFornitura e posa sulle superfici sulle quali verrà posizionato lo strato isolante di una mano dibitume caldo di adesione R 85/25, temperatura compresa tra 160° e 180°. Consumo 4 Kg/m2.

STRATO DI ISOLAMENTO TERMICOFornitura e posa in opera di isolamento termico costituito da pannelli in vetro cellulare alluminio -silicato FOAMGLAS S3 completamente inorganico, senza aggiunta di leghe, con le seguenticaratteristiche:

Caratteristiche tecniche Rif. Normativo Unità di misura ValoreDENSITA’ kg/mc 135CONDUCIBILITA’ TERMICA W/mK 0.044REAZIONE AL FUOCO D.M. 26/6//84 Classe 0RESISTENZA ALLACOMPRESSIONE

UNI 6350/68 kg/cm2 9

STABILITA’ DIMENSIONALE °C-1 8,5 x 10-6

RESISTENZA ALL’ASSORBIMENTODEL VAPORE

µ infinita

ASSORBIMENTO D’ACQUA % impermeabile

Dopo che il primer sarà asciugato, si poserà ogni pannello di vetro cellulare pressandolo nelbitume finché esso non refluisca dai giunti fino in superficie in modo da renderli cosìcompletamente stagni.I pannelli saranno posati sul supporto e posti per file parallele a giunti sfalsati.La superficie in vetro cellulare posata sarà ricoperta integralmente da una spalmatura di bitumecaldo R 85/25 (temperatura di applicazione 160°C-180°C) in modo da ricoprire completamente tuttii giunti e le cellule di superficie (consumo ± 2 Kg/m2).Durante le interruzioni del lavoro se vi è il rischio di pioggia o al termine della giornata, questaspalmatura di bitume deve essere applicata immediatamente.L’applicazione dei pannelli si potrà realizzare solo se la temperatura dell’aria ambiente e delsupporto è ≥ 5°C.1. STRATO DI TENUTA ALL’ACQUA2. Fornitura e posa in opera di doppia membrana impermeabile prefabbricata a base di bitume

distillato, selezionato e modificato con SBS (strirene-butadiene-stirene), armata con TNT dipoliestere da filo continuo (classificazione UNI 8818: PBE.11.32.32), avente le seguenticaratteristiche:

Caratteristiche tecniche Norma Unità di misura ValoreSPESSORE 8202/6 mm 4 ± 7%

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MASSA AREICAmembrana normale 8202/7 kg/mq v.n. ± 7%RESISTENZA ALLA TRAZIONEcarico di rotturaallungamento a carico max 8202/8

8202/8daN/5cm%

≥ 55≥ 35

RESISTENZA AL PUNZONAMENTOSTATICOsupporto rigidosupporto flessibile

8202/11PS4PS3

RESISTENZA AL PUNZONAMENTODINAMICOsupporto rigidosupporto flessibile

8202/12

PD4PD4

FLESSIBILITA’ A FREDDO 8202/15 °C ≤ -20STABILITA’ DIMENSIONALE ACALDOlongitudinaletrasversale

8202/17 %

± 0,7± 0,7

STABILITA’ DI FORMA A CALDO 8202/18 °C > 100IMPERMEABILITA’ ALL’ACQUA 8202/21 KPa ≥ 60

I teli del primo strato verranno incollati completamente allo strato isolante mediante rinvenimentodella massa impermeabilizzante con fiamma alimentata da bruciatore a gas propano ed appositocannello. I fogli devono essere prima stesi sul supporto, allineati sovrapponendo i bordi (giunzioni)per circa 10 cm di lato e almeno 15 cm di testa. Durante la saldatura delle giunzioni parte delcompound deve fluire ed oltrepassare la linea di giunzione.I teli saranno risvoltati ed incollati sulle parti verticali per una quota superiore di almeno 20 cm illivello max delle acque.A cavallo delle sormonte dello strato precedente verrà incollata completamente a fiamma laseconda membrana impermeabile. I teli saranno risvoltati ed incollati sulle parti verticali per unaquota superiore di almeno 20 cm il livello max delle acque.I lavori di posa dell’impermeabilizzazione devono essere interrotti in caso di pioggia, neve, nebbiaintensa e/o quando la temperatura è inferiore a + 5°C.3. STRATO DI SEPARAZIONE E/O SCORRIMENTOFornitura e posa in opera di doppio foglio in polietilene a bassa densità (LPDE) di spessore 20/100e caratteristiche di allungamento pari al 450%. I teli saranno posati a secco in totale indipendenza,con sovrapposizione di 10 cm e sigillatura dei sormonti con nastro biadesivo.4. STRATO DI PROTEZIONE MECCANICAFornitura e posa in opera di massetto carrabile dosato a minimo 300 Kg di cemento (tipo 325) perm3 di inerte a granulometria regolamentare a formare calcestruzzo tipo Rck 300, armato con doppiarete elettrosaldata del diametro φ 6 e maglia 15x15 cm, spessore minimo 7 cm, compresi gliopportuni giunti di frazionamento, eseguiti ogni 15-20 m2 circa. La finitura superiore sarà realizzatacon frattazzatrice meccanica opportunamente vibrato e levigato a più passate con elicottero.Sul massetto dovrà essere eseguita una pavimentazione in masselli chiusi componibili autobloccanti in cls, riquadratiogni mq. 80÷100 con cordolo in cls (collegato per punti al massetto) di altezza cm. 10.I masselli autobloccanti saranno di forma rettangolare e a T colorati dello spessore di cm. 6 posati a secco su letto disabbia adeguata, secondo le indicazioni di progetto.

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1.2 Soluzioni tecniche adottate

pacchetto CARRABILE 2 Descrizione soluzione B - Lotto:

SUPPORTO STRUTTURALEIl solaio dovrà essere realizzato con pendenza atta a smaltire le acque piovane di stravento e dilavaggio del parcheggio. La soletta collaborante in calcestruzzo armato, dovrà risultare pulita,asciutta e priva di asperità.

STRATO D’IMPRIMITURAFornitura e posa in opera sulla superficie di supporto di primer bituminoso costituito da unasoluzione bituminosa a base di bitume ossidato, additivi e solventi con residuo secco del 50% eviscosità FORD n.4 a 25°C di 20-25 sec. Consumo ± 400 gr/m2.

STRATO DI COLLEGAMENTOFornitura e posa sulle superfici sulle quali verrà posizionato lo strato isolante di una mano dibitume caldo di adesione R 85/25, temperatura compresa tra 160° e 180°. Consumo 4 Kg/m2.

STRATO DI ISOLAMENTO TERMICOFornitura e posa in opera di isolamento termico costituito da pannelli in vetro cellulare alluminio -silicato FOAMGLAS S3 completamente inorganico, senza aggiunta di leghe, con le seguenticaratteristiche:

COPERTURA NON PRATICABILE

PACCHETTO TIPO Non Praticabile 1

SUPPORTO STRUTTURALEIl solaio dovrà essere realizzato con pendenza atta a smaltire le acque piovane. Sarà realizzato ungetto di calcestruzzo alleggerito (tipo Foamcem) dello spessore di circa 4 cm, lisciatoaccuratamente per accogliere gli strati successivi.

STRATO D’IMPRIMITURAFornitura e posa in opera sulla superficie di supporto di primer bituminoso costituito da unasoluzione bituminosa a base di bitume ossidato, additivi e solventi con residuo secco del 50% eviscosità FORD n.4 a 25°C di 20-25 sec. Consumo ± 400 gr/m2.

STRATO DI COLLEGAMENTOFornitura e posa sulle superfici sulle quali verrà posizionato lo strato isolante di una mano dibitume caldo di adesione R 85/25, temperatura compresa tra 160° e 180°. Consumo 4 Kg/m2.

STRATO DI ISOLAMENTO TERMICOFornitura e posa in opera di isolamento termico costituito da pannelli in vetro cellulare alluminio -silicato FOAMGLAS S3 completamente inorganico, senza aggiunta di leghe, con le seguenticaratteristiche:

Caratteristiche tecniche Rif. Normativo Unità di misura ValoreDENSITA’ kg/mc 135CONDUCIBILITA’ TERMICA W/mK 0.044REAZIONE AL FUOCO D.M. 26/6/84 Classe 0RESISTENZA ALLACOMPRESSIONE

UNI 6350/68 kg/cm2 9

STABILITA’ DIMENSIONALE °C-1 8,5 x 10-6

RESISTENZA ALL’ASSORBIMENTODEL VAPORE

µ infinita

ASSORBIMENTO D’ACQUA % impermeabile

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Dopo che il primer sarà asciugato, si poserà ogni pannello di vetro cellulare pressandolo nelbitume finché esso non refluisca dai giunti fino in superficie in modo da renderli cosìcompletamente stagni.I pannelli saranno posati sul supporto e posti per file parallele a giunti sfalsati.La superficie in vetro cellulare posata sarà ricoperta integralmente da una spalmatura di bitumecaldo R 85/25 (temperatura di applicazione 160°C-180°C) in modo da ricoprire completamente tuttii giunti e le cellule di superficie (consumo ± 2 Kg/m2).Durante le interruzioni del lavoro se vi è il rischio di pioggia o al termine della giornata, questaspalmatura di bitume deve essere applicata immediatamente.L’applicazione dei pannelli si potrà realizzare solo se la temperatura dell’aria ambiente e delsupporto è ≥ 5°C.

2. STRATO DI TENUTA ALL’ACQUAFornitura e posa in opera di membrana impermeabile prefabbricata a base di bitume distillato,selezionato e modificato con SBS (strirene-butadiene-stirene), armata con TNT di poliestere da filocontinuo (classificazione UNI 8818: PBE.11.32.32), avente le seguenti caratteristiche:

Caratteristiche tecniche Rif. Normativo Unità di misura Valore

SPESSOREmembrana normalemembrana ardesiata

8202/6 mm4 ± 7%4 ± 7%

MASSA AREICAmembrana normalemembrana ardesiata

8202/7 kg/mqv.n. ± 7%5,5 ± 7%

RESISTENZA ALLA TRAZIONEcarico di rotturaallungamento a carico max

8202/88202/8

daN/5cm%

≥ 55≥ 35

RESISTENZA AL PUNZONAMENTOSTATICOsupporto rigidosupporto flessibile

8202/11PS4PS3

RESISTENZA AL PUNZONAMENTODINAMICOsupporto rigidosupporto flessibile

8202/12PD4PD4

FLESSIBILITA’ A FREDDO 8202/15 °C ≤ -20STABILITA’ DIMENSIONALE ACALDOlongitudinaletrasversale

8202/17 % ± 0,7± 0,7

STABILITA’ DI FORMA A CALDO 8202/18 °C > 100IMPERMEABILITA’ ALL’ACQUA 8202/21 KPa ≥ 60AUTOPROTEZIONE MINERALE:- perdita media di massa areica- perdita media di ardesia

8202/35g/m2

%

≤ 300≤ 30

I teli verranno incollati completamente allo strato isolante mediante rinvenimento della massaimpermeabilizzante con fiamma alimentata da bruciatore a gas propano ed apposito cannello. Ifogli devono essere prima stesi sul supporto, allineati sovrapponendo i bordi (giunzioni) per circa10 cm di lato e almeno 15 cm di testa. Durante la saldatura delle giunzioni parte del compounddeve fluire ed oltrepassare la linea di giunzione.I teli saranno risvoltati ed incollati sulle parti verticali per una quota superiore di almeno 20 cm illivello max delle acque.A cavallo delle sormonte dello strato precedente verrà incollata completamente a fiamma una seconda membranaimpermeabile prefabbricata a base di bitume distillato, selezionato e modificato con SBS (strirene-butadiene-stirene),armata con TNT di poliestere da filo continuo e la faccia superiore ricoperta con scaglie di ardesia naturale(classificazione UNI 8818: PBE.11.51.32), avente le caratteristiche tecniche indicate nella tabella precedente. I telisaranno risvoltati ed incollati sulle parti verticali per una quota superiore di almeno 20 cm il livello max delle acque.

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I lavori di posa dell’impermeabilizzazione devono essere interrotti in caso di pioggia, neve, nebbiaintensa e/o quando la temperatura è inferiore a + 5°C.

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1.3 Documentazione di RiferimentoArticoli del contratto di appalto interessati:

Documenti di progetto

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1.4 Identificazione dei lotti operativi e delle soluzioni tecnicheIdentificazione dei lotti operativiLista dei lotti e soluzioni tecniche relative

Planimetria di identificazione

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1.5 Principali soggetti partecipanti all’attuazione del PdQ, Ruoli e responsabilitàAttribuzione degli incarichiDirettore dei lavori:Coordinatore SicurezzaDirettore del cantiere:Responsabile SicurezzaResponsabile tecnico Imprese subappaltatrici:Responsabile SicurezzaCaposquadraCaposquadraCaposquadraFornitori principali:

Ufficio tecnicoLaboratorio

Organigramma del progettoLista dei compiti e dei nomi dei relativi responsabiliChi NomeElabora il Piano QualitàApplica il Piano Qualità in cantiereVerifica l’applicazione del P.Q. da parte dei subappaltatoriAssicura la continuità nell’applicazione del P.Q. da parte dei subappaltatoriElabora il piano dei controlliEffettua i controlli previsti dal piano dei controlliEffettua i controlli per campionamentoRaccoglie e classifica le schede di controlloAssicura sulla continua compilazione delle schede di controlloElabora le schede di non conformitàAssicura sulla correzione delle non conformitàChiude le schede di non conformitàClassifica le schede di non conformitàE’ responsabile della correzione dei difetti minori che non sono oggetto di schede di nonconformitàDà inizio alle azioni correttiveAssicura la diffusione dei documenti modificatiAssicura la diffusione degli altri documenti

………

……………………………

…………

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1.6 Verifica documenti progettuali – disegni di localizzazioneSoluzione /lotto Contenuto SI NO NR

Indicazione delle pendenzeIndicazione dei pluvialiPosizionamento lucernari e EFCIndicazione dei percorsi praticabiliIndicazione dei sovraccarichiIndicazione delle quotePosizionamento degli impiantiPosizionamento locali ascensoriPosizionamento scalePosizionamento locali tecnici

1.7 Verifica documenti progettuali – disegni di particolari di esecuzioneSoluzione /lotto Contenuto SI NO NR

Giunto di movimentoGradino in corrispondenza di salto di quotaGrondaia internaGronda esternaAeratoreCamino/sfiatatoioTubo passanteBocchettone di scaricoLucernario e EFCSogliaBasamento per impiantiPilastrino per insegneBordo (in assenza di parapetto)ParapettoFissaggio di balaustraTroppopieno

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2 Descrizione delle risorse2.1 Qualità delle risorse umane

Elencare gli operatori abilitati, e annotare la documentazione di qualificazioneVedi Contratto di appalto3.1.1.3 Qualificazione delle risorse umaneIn ottemperanza alla normativa Europea sulla qualità totale, tutti gli operatori utilizzati per la realizzazione delleimpermeabilizzazioni e delle coibentazioni (i materiali isolanti, le membrane impermeabili, primers, bitumi etc.)dovranno avere la qualificazione per la posa rilasciata dai produttori dei materiali o da altro soggetto accreditato.In caso di assenza o di insufficienza di detta qualificazione l’impresa potrà proporre soluzioni in deroga allaDirezione Lavori che comunque prevedano la qualificazione degli operatori della esecuzione.I documenti di qualificazione dovranno:essere sottoposto preliminarmente alla Direzione Lavori per l’accettazione.essere allegato al Piano della Qualità redatto dall’impresa e sottoposto per accettazione alla Direzione Lavori.Quadri intermediNominativo Ruolo Cantieri precedenti

2.2 Qualità delle risorse materialiElencare i materiali, codificarli e annotare la presenza di certificazione

Vedi Contratto di appalto3.1.1.1 Certificazioni dei materialiIn ottemperanza alla normativa Europea sulla qualità totale, tutti i materiali utilizzati per la realizzazione delleimpermeabilizzazioni e delle coibentazioni (i materiali isolanti, le membrane impermeabili, primers, bitumi etc.)dovranno avere le certificazioni del "sistema di qualità" del produttore basato sulle Norme UNI-EN-ISO 9001.Tale certificato, rilasciato da un organismo indipendente accreditato e riconosciuto in campo internazionale dovrà:essere sottoposto alla Direzione Lavori per l’accettazione dei materiali proposti.essere allegato al Piano della Qualità redatto dall’impresa e sottoposto per accettazione alla Direzione Lavori.

2.3 Qualità delle risorse strumentaliElencare i gli strumenti, codificarli e annotare la presenza di certificazione

Vedi Contratto di appaltoIn ottemperanza alla normativa Europea sulla qualità totale, tutti gli strumenti e le attrezzature utilizzati per larealizzazione delle impermeabilizzazioni e delle coibentazioni devono essere idonei e specificaticonformemente alle prescrizioni di posa del produttore

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2.4 Coordinamento con il Piano della sicurezza

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2.5 Documenti e certificati allegati

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3. Descrizione dell’organizzazione della qualità3.1 Descrizione dei controlli e attribuzione dei ruoli e delle responsabilità

Prevenzione specifica interna del subappaltatore

Azioni di prevenzione internaqualificazione degli operatoriidoneità degli strumentiinformazione degli operatori

Responsabile:

Prevenzione specifica interna dell’appaltatore

Azioni di prevenzione internaselezione del subappaltatoreselezione del produttoreredazione del PdQ

Responsabile:

Controllo interno del subappaltatore

controlli effettuato direttamente dall’operatore

pulizia supportocorrispondenza materiali specificaticonformità di realizzazione impermeabilizzazione e coibentazione

Responsabile:

Controllo interno dell’appaltatore

controllo effettuato dall’operatore e dall’impresa

idoneità del supportocorrispondenza materiali specificaticonformità di realizzazione impermeabilizzazione e coibentazione ruoli e responsabilitàaccettazione

Responsabile:

Controllo esterno della direzione dei lavori - Punto di Arresto PA

controllo effettuato dall’operatore, dall’impresa e dalla direzione dei lavori

conformità di realizzazione delle pendenze e dei pianiprova di tenuta

Responsabile:

Termini di preavviso: 7 giorni con conferma di ricezione

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3.2 Analisi delle attività e dei rischi connessi

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3.3 Valutazione della criticità rilevata e individuazione delle situazioni di rischio maggiore

Dall’analisi dei rischi di non conformità per ciascuna attività si individuano le fasi costruttive in cuipossono determinarsi condizioni di rischio di esecuzione non conforme e non idonea a garantire leprestazioni attese e il loro mantenimento nel tempo.

Si individuano le seguenti operazioni di rischio:

Operazioni in condizioni di rischio Subapp App DLOperazioni comuni a tutte le soluzioniconsegna di materiali non conformi X Xaffidamento di operazioni costruttive a operatori non qualificati Xstoccaggio e movimentazione dei materiali non conforme XInterfaccia con supporto non conforme X XEsecuzione delle operazioni costruttive degli strati non conformi X X

Operazioni specifiche di soluzioni/Soluzione BFormazione delle pendenze non conforme X X

Soluzione AInterfaccia con manto non conforme per la tenuta X X

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3.4 Trattamento delle interfacce tecniche e organizzative

Dall’analisi dei rischi si sono individuate le seguenti interfacce e le idonee azioni di trattamento per ridurrenon conformità e conflitti conseguenti.

Appaltatoresupporto

Repici Appaltatorefinitura

Appaltatoresupporto

Vedi scheda TI-1

Repici / Vedi scheda TI-2Vedi scheda TI-3

Appaltatorefinitura

/ /

Ottimizzano il coordinamento tra i diversi operatori interessati alla realizzazione o installazione diuno stesso componente o parte di opera o le cui attività sono strettamente connesse. Prevengonopossibili conflitti sulle competenze e le responsabilità.Input: Per la compilazione delle schede di trattamento delle interfacce si devono avereinformazioni su:• tipo di operatori (o attività) interessati dall’interfaccia critica;• materiali o componenti da utilizzare;• documentazione di riferimento da fornire agli operatori o da produrre da parte di questi;• tempi realizzativi e priorità temporali.Output: matrice di individuazione delle interfacce critiche;• schede di trattamento delle interfacce.Si ha interfaccia tra due operatori o due attività quando queste risultano per motivi di maggiore ominore rilevanza dipendenti tra di loro. In tali situazioni è necessario che l’interazione tra glioperatori interessati sia attentamente regolata sia nei tempi che nei modi.L’azione di coordinamento deve generalmente essere formalizzata in documenti che esplichino icompiti e le disposizioni per ciascuna delle parti interessate.Il primo livello dell’analisi può essere quello di riportare tutti gli operatori coinvolti nellarealizzazione delle coperture sui due lati di una matrice di interazioni, nella quale è contenuto ilrimando, per mezzo di opportuni indici, a schede di trattamento delle interfacce; in queste siconsidera di volta in volta solo la relazione tra due operatori.In particolare questa analisi e la successiva redazione di schede è finalizzata alla gestione delleinterfacce a valle della realizzazione della impermeabilizzazione, ovvero delle interfacce confiniture e posa di impianti.Nelle schede di trattamento delle interfacce devono essere specificate chiaramente le operazionida compiere da parte dei due operatori o squadre di lavoro coinvolti, i materiali o i componenti dautilizzare, i documenti di riferimento o quelli da fornire ed eventualmente i tempi e le priorità darispettare da parte delle due squadre.Le schede devono essere infine visionate e firmate da parte dei capisquadra o dei singolioperatori.

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TI-1 Scheda di trattamento delle interfacce tra gli operatoriAppaltatoresupportoLotto: tutti i lotti

Repici

Lotto: tutti i lottiPrestazioni di ciascun operatore Fornire un supporto conforme

secondo la scheda di controlloControllare ed accettare o prescriverecorrezioni di non conformità delsupporto

Disposizioni da prendere daciascun operatore

Le non conformità rilevate conscheda di controllo sono corrette adeccezione della pulizia del supporto

Verifica la conformità e la correzionedelle non conformità ed esegue lapulizia del supporto

Scheda di controllo di supportoConclusioni del Direttore di Cantiere:

Nominativo e visto dell’operatore A.............................

Nominativo e visto dell’operatore B..................................

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3.5 Lista delle attività di controllooggetto Subapp. App. DL Doc.

Controllo di Qualificazione degli operatori del subappaltatore x x SC1Controllo di Conformità dei materiali in fase di consegna x SC2Controllo di Conformità di stoccaggio e movimentazione interna SC3Controllo di Conformità dei materiali in fase di posa x SC4Controllo accettazione conformità del supporto x x SC5-A1Controllo accettazione conformità del supporto x x SC5-B1Controllo geometria delle pendenze del supporto x x SC6Controllo di conformità di esecuzione x SC7Controllo di conformità di esecuzione x SC8Controllo di accettazione conformità opere eseguite x SC9Prova di tenuta all’acqua delle opere eseguite x x x SC10

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PPC-1 Piano delle misure di controlloSoluz./lotto

controllo Frequenza. subfornitore app controllo DL riferimenti

tutti SC1 Controllo di Qualificazione degli operatori del subappaltatore Ogni variazione di operatore X X

tutti SC2 Controllo di Conformità dei materiali in fase di consegna Ogni consegna X

tutti SC3 Controllo di Conformità di stoccaggio e movimentazione interna Ogni consegna

tutti SC4 Controllo di Conformità dei materiali in fase di posa Ogni lotto di esecuzione X

Sol.A/tutti

SC5-A1 Controllo accettazione conformità del supporto Ogni lotto di esecuzione X X

Sol.B/tutti

SC5-B1 Controllo accettazione conformità del supporto Ogni lotto di esecuzione X X

Soluz. BLotto

SC6 Controllo geometria delle pendenze del supporto Al tracciamento delle pendenze X X

tutti SC7 Controllo di conformità di esecuzione Ogni giorno X

tutti SC8 Controllo di conformità di esecuzione Casuale a scelta della DC X

tutti SC9 Controllo di accettazione conformità opere eseguite Al termine di ogni lotto diesecuzione

X

Soluz. A SC10 Prova di tenuta all’acqua delle opere eseguite Al termine della esecuzionedello strato di tenuta

X X X

nomi delle persone incaricate dei controlli interiori ed esteriori.

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SC-1 Qualificazione degli operatori del subappaltatore N°obiettivo del controllo tutti gli operatori utilizzati per la realizzazione delle impermeabilizzazioni e delle

coibentazioni (i materiali isolanti, le membrane impermeabili, primers, bitumietc.) devono avere la qualificazione per la posa rilasciata dai produttori deimateriali o da altro soggetto accreditato.

Rif. Istruzione di ControlloControllo eseguito da Nome e cognomeLotto Data Operatore (nome e cognome) conforme non

conforme

Criterio di conformità: verifica della presenza del nominativo dell’operatore fra gli operatori qualificati;se non presente acquisizione e verifica dei documenti attestanti laqualificazione e integrazione dell’elenco. Aggiungere i documenti al punto 2.5del PdQ

Frequenza del controllo All’avvio di ogni lotto di esecuzione.Ad ogni successivo cambiamento nella composizione delle squadre di operatoridi ciascun lotto

Commento in caso di non conformità:In caso di assenza o di insufficienza di detta qualificazione l’Appaltatore può proporre soluzioni in deroga alla DirezioneLavori che comunque prevedano la qualificazione degli operatori della esecuzione.I documenti di qualificazione dovranno essere sottoposti preliminarmente alla Direzione Lavori per l’accettazione.

Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

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SC-2 Conformità dei materiali in fase di consegna N°Materiale Membrana (specificare il tipo) vedi punto 2.2Materiale Membrana (specificare il tipo)Materiale Membrana (specificare il tipo)Materiale Fescoboard (specificare il tipo)obiettivo del controllo Verificare la conformità alla specificazione di cui al punto 1.2

Rif. Istruzione di Controllo Nessun riferimentoControllo eseguito da Nome e cognomeData Quantità Materiale/attrezzatura conform

enonconforme

Criterio di conformità: verifica di corrispondenza merceologica ai materiali specificatiFrequenza del controllo Alla ricezione di ogni fornitura in cantiereCommento in caso di non conformità:In caso di non conformità il Appaltatore può attivare una procedura di correzione o di deroga proponendolaalla Direzione Lavori.I certificati e le schede tecniche dovranno essere sottoposto preliminarmente alla Direzione Lavori per l’accettazionee quindi integrate nel PdQ modificandolo opportunamente.

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

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SC-3 Conformità di stoccaggio e movimentazione dei materiali N°Materiale Membrana (specificare il tipo)Materiale Membrana (specificare il tipo)Materiale Membrana (specificare il tipo)Materiale Fescoboard (specificare il tipo)obiettivo del controllo Verificare la conformità alle specificazioni di cui al punto 1.3

Rif. Istruzione di Controllo Nessun riferimentoControllo eseguito da Nome e cognomeSoluzione A B C LottoData Materiale conforme non

conforme

Criterio di conformità: conformità alle raccomandazioni del produttore al punto 1.3Frequenza del controllo Almeno settimanaleCommento in caso di non conformità:In caso di non conformità il materiale o l’attrezzatura deve essere isolato, marcato con apposito segnale didivieto d’uso e quindi allontanato dal cantiere.Annotare e descrivere di seguito le non conformità

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firma

Osservazioni:

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SC-4 Conformità dei materiali prima della posa N°Caratteristiche oggetto del controllo Verificare la conformità alla specificazione di cui al punto 1.2Rif. Istruzione di Controllo Nessun riferimentoControllo eseguito da Nome e cognomeSoluzione A B C LottoData Materiale conforme non

conforme

Criterio di conformità: verifica di corrispondenza merceologicaFrequenza del controllo Alla ricezione di ogni fornitura in cantiereCommento in caso di non conformità:

In caso di non conformità il materiale o l’attrezzatura deve essere isolato, marcato con apposito segnale di divietod’uso e quindi allontanato dal lotto di esecuzione.

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firma

Osservazioni:

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SC-5 Controllo per accettazione conformità del supporto N°Soluzione A1 Supporto per barriera al vapore

Data Lotto

Caratteristiche oggetto del controllo Verificare la conformità alle caratteristiche sottospecificate

Rif. Istruzione di Controllo Nessun riferimento

Controllo eseguito da Nome e cognome

Controllo eseguito da Nome e cognome

caratteristica conforme

nonconforme

avvallamenti non superiori a 2 cm rispetto ad una stecca di 2 metri appoggiata sul pianoalmeno tre misurazioni per lotto nei punti ritenuti a rischioavvallamenti non superiori a 5 mm rispetto ad un regolo di 20 cm appoggiata sul pianoalmeno tre misurazioni per lotto nei punti ritenuti a rischiodislivelli (scalini) con spigoli vivi non superiori a 5 mmalmeno tre misurazioni per lotto nei punti ritenuti a rischioConglomerato cementizio asciutto (da 8 a 20 giorni sono necessari per una sufficienteasciugatura)Assenza di residui di lavorazioni di cantiere, di polvere, terra o di inertiAssenza di asperitàAssenza di crepe superiori a 3 mm

Criterio di conformità: giudizio e misurazione strumentaleFrequenza del controllo Alla consegna di ogni lottoStrumenti di controllo Stecca di alluminio di 2 metri

Regolo di alluminio di 20 centimetriCommento in caso di non conformità:

In caso di non conformità si veda la scheda di interfaccia TI-1.

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firma

Osservazioni:

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SC-6 Controllo geometria del supporto (Controllo di arresto) N°Soluzione B C Supporto di pendenza per barriera al vapore o strato di tenuta

Data Lotto

obiettivo del controllo Verificare prima della esecuzione dei supporti di pendenza la conformità deitracciamenti effettuati alle caratteristiche sottospecificate

Rif. Istruzione di Controllo Nessun riferimento

Controllo eseguito da Nome e cognome

Controllo eseguito da Nome e cognome

caratteristica conforme

nonconforme

Criterio di conformità: giudizio e misurazione strumentale di conformità al progetto e/o di idoneità delprogetto

Frequenza del controllo Per i lotti delle soluzioni B e C Al tracciamento delle geometrie dei supportiprima delle esecuzioni degli stessi

Strumenti di controllo Strumenti topograficiCommento in caso di non conformità:

In caso di non conformità si veda la scheda di interfaccia TI-1.

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

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SC-7 Controllo di processo di esecuzione (Controllo giornaliero) N°Lotto Sol. Data

obiettivo del controllo Individuare le non conformità, le anomalie di processo e le condizioni di rischio

Rif. Istruzione di Controllo Nessun riferimento

Controllo eseguito da Nome e cognome

Lavorazioni eseguite quantità

non conformità, anomalie di processo e condizioni di rischio non conforme

Criterio di conformità: segnalazioni, commenti e giudizi relativi aFrequenza del controllo Tutti i giorniCommento in caso di non conformità:

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

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SC-8 Controllo di conformità di esecuzione N°Sol. Lotto oggetto

Data

Obiettivo del controllo Verificare la conformità alle caratteristiche sottospecificate

Rif. Istruzione di Controllo Applicare la scheda IC-1Controllo eseguito da Nome e cognome

Controllo eseguito da Nome e cognome

caratteristica conforme nonconforme

Criterio di conformità: giudizio e misurazione strumentaleFrequenza del controllo Almeno una volta per lottoStrumenti di controlloCommento in caso di non conformità:

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

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SC-9 Controllo per accettazione conformità delle opere eseguite N°Soluzione Lotto Data

obiettivo del controllo Verificare la conformità alle caratteristiche sottospecificate

Istruzione di Controllo Si utilizzi la scheda IC-1.7 e IC-1.8Controllo eseguito da Nome e cognome

Controllo eseguito da Nome e cognome

caratteristica conforme

nonconforme

Criterio di conformità: giudizio e misurazione strumentaleFrequenza del controllo Alla consegna di ogni lottoStrumenti di controlloCommento in caso di non conformità:

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

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SC-10 Prova di tenuta all’acqua (controllo di arresto) N°Soluzione Lotto Data

obiettivo del controllo Verificare la tenuta all’acqua delle coperture prima di procedere al completamento

Istruzione di Controllo Nessun riferimento

Controllo eseguito da Nome e cognome

Controllo eseguito da Nome e cognome

Criterio di scelta del luogo delle prove

Modalità di svolgimento delle prove

Risultati delle prove

Valutazione delle prove

Criterio di conformità: tenuta assolutaFrequenza del controllo Almeno due prove su due settori del lotto soluzione A prima della esecuzione

dello strato di separazioneStrumenti di controlloCommento in caso di non conformità:

Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

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RC-1 Registro dei controlli N°Data codice controllo lotto Conforme/

Non conf.Rif. TNC

Osservazioni:

Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firma

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IL-1 Scheda di Istruzione di LavorazioneAttività Soluzione LottoDescrizione della lavorazione

Modalità e risorse necessarie

Controlli correlatiDocumenti o norme tecniche diriferimento:Osservazioni:Data Firma

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IC-1.1 Istruzione del Controllo SC8Controllo: Controllo di conformità di esecuzioneDescrizione delle modalità di controlloCosa controllare Stesura del primer

Barriera al vaporePosa isolante termicoRealizzazione smussiPosa 1° strato del manto impermeabilePosa 2° strato del manto impermeabileStrato di separazione

Come controllareChi controllaQuando controllareCon quale frequenzaCon quali strumentiQuando controllareDocumenti di riferimentonorme di riferimento:Controlli correlati Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

Data Firma

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IC-1.2 Istruzione del Controllo SC8Controllo stesura del primercaratteristica conforme non

conformesufficienza del materiale a mq (specificare i Kg/mq)uniformitàapplicazione su muri perimetraliConsumo complessivo

Frequenza del controllo Almeno un controllo per ciascun lottoStrumenti di controllo Controlli a vistaCommento in caso di non conformità:

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

Osservazioni:

Data Firma

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IC-1.3 Istruzione del Controllo SC8Controllo posa membrana per barriera al vaporecaratteristica conforme non

conformegiunzione lateralesovrapposizione lateralegiunzione di testasovrapposizione di testaadesione al supportoadesione su parti verticalicorretto taglio degli spigoli e degli angolicorretta esecuzione su canalette drenaggiocorretta esecuzione su bocchettoni di scaricocorretta esecuzione su aeratoricorretta esecuzione su caminicorretta esecuzione su lucernaricorretta esecuzione su muretti in clscorretta esecuzione di giunti di dilatazionePrimer essiccatocorretta esecuzione o mancanza delle sguscieapplicazione su muri perimetrali e

Frequenza del controllo Almeno un controllo per ciascun lottoStrumenti di controllo Controlli a vistaCommento in caso di non conformità:

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

Osservazioni:

Data Firma

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IC-1.4 Istruzione del Controllo SC8Controllo posa isolante fesco boardcaratteristica conforme non

conformePosa materiale asciuttoCorretto taglio degli spigoli e degli angoliCorretta esecuzione su muretti in clsCorretta esecuzione di giunti di dilatazionefissaggio al supporto con bitume ossidato

Frequenza del controllo Almeno un controllo per ciascun lottoStrumenti di controllo Controlli a vistaCommento in caso di non conformità:

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

Osservazioni:

Data Firma

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IC-1.5 Istruzione del Controllo SC8Controllo posa 1°strato di tenuta su materiale isolante o supporto in clscaratteristica conforme non

conformefissaggio al supporto con bitume ossidatogiunzione lateralesovrapposizione lateralegiunzione di testasovrapposizione di testaadesione al supportoadesione su parti verticalifissaggio al supporto con sistema di chiodaturacorretto taglio degli spigoli e degli angolicorretta esecuzione su canalette drenaggiocorretta esecuzione su bocchettoni di scaricocorretta esecuzione su aeratoricorretta esecuzione su caminicorretta esecuzione su lucernaricorretta esecuzione su muretti in clscorretta esecuzione di giunti di dilatazionecorretta esecuzione o mancanza delle sguscieapplicazione su muri perimetrali e

Frequenza del controllo Almeno un controllo per ciascun lottoStrumenti di controllo Controlli a vistaCommento in caso di non conformità:

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

Osservazioni:

Data Firma

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IC-1.6 Istruzione del Controllo SC8Controllo posa 2°strato di tenuta su materiale isolante o supporto in clscaratteristica conforme non

conformesufficiente giunzione lateralesufficiente sovrapposizione lateralesufficiente giunzione di testasufficiente sovrapposizione di testasufficiente adesione al supportoadesione su parti verticalisufficiente fissaggio al supporto con sistema di chiodaturacorretto taglio degli spigoli e degli angolicorretta esecuzione su aeratoricorretta esecuzione su caminicorretta esecuzione su lucernaricorretta esecuzione su muretti in clscorretta esecuzione di giunti di dilatazionecorretta esecuzione o mancanza delle sguscieapplicazione su muri perimetrali esufficiente fissaggio al supporto con bitume ossidato

Frequenza del controllo Almeno un controllo per ciascun lottoStrumenti di controllo Controlli a vistaCommento in caso di non conformità:

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

Osservazioni:

Data Firma

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IC-1.7 Istruzione del Controllo SC8Controllo posa 2°strato di tenuta in membrana ardesiatacaratteristica conforme non

conformesufficiente giunzione lateralesufficiente sovrapposizione lateralesufficiente giunzione di testasufficiente sovrapposizione di testasufficiente adesione al supportoadesione su parti verticalisufficiente fissaggio al supporto con sistema di chiodaturacorretto taglio degli spigoli e degli angolicorretta esecuzione su aeratoricorretta esecuzione su caminicorretta esecuzione su lucernaricorretta esecuzione su muretti in clscorretta esecuzione di giunti di dilatazionecorretta esecuzione o mancanza delle sguscieapplicazione su muri perimetrali efissaggio al supporto con bitume ossidato

Frequenza del controllo Almeno un controllo per ciascun lottoStrumenti di controllo Controlli a vistaCommento in caso di non conformità:

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

Osservazioni:

Data Firma

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IC-1.8 Istruzione del Controllo SC8Controllo posa dello Strato di separazionecaratteristica conforme non

conformesovrapposizione lateralesovrapposizione di testacorretta esecuzione su aeratoricorretta esecuzione su caminicorretta esecuzione su lucernaricorretta esecuzione su muretti in clscorretta esecuzione di giunti di dilatazione

Frequenza del controllo Almeno un controllo per ciascun lottoStrumenti di controllo Controlli a vistaCommento in caso di non conformità:

Visto Sub fornitore Appaltatore DLdata data datafirma firma firmaOsservazioni:

Osservazioni:

Data Firma

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TNC Scheda di Trattamento della Non ConformitàAttività Soluzione LottoControllo: riferimento scheda di controlloNon conformità individuata dail:Descrizione:

Proposta di trattamento:

Decisione presaResponsabili Accordo Adattamento Rifacimento DataCommittenteDirettore lavoriImpresaSubappaltatoreAdattamento o rifacimento

Descrizione:

Osservazioni:

VerbalizzazioneLotti interessati:

Impresa:Sig.Firma:

Controllo interno:

Sig.:Data:Firma:

Controllo esterno:

Sig.:Data:Firma: