Gallerie di Palazzo Leoni MontanariVicenza, contra’ Santa Corona 25dal 5 giugno al 10 ottobre 2010

Apertura al pubblicoda martedì a domenicadalle ore 10 alle ore 18

Ingresso alla Mostra e alle Gallerie€ 5,00 - ridotto € 4,00Vicenza Card Musei intero € 8,00 - ridotto € 6,00

Bookshopcataloghi, guide, libri, cd rome prodotti multimediali

Audioguidepresenti in varie lingue

Informazioni e prenotazioni gruppitel. 800.578875 - fax 0444.991280

Sito webwww.palazzomontanari.com

E-mailinformazioni@palazzomontanari.com

Museo DiocesanoVicenza, piazza Duomo 10dal 5 giugno al 10 ottobre 2010

Apertura al pubblicoda martedì a domenicadalle ore 10 alle ore 13 edalle ore 14 alle ore 18

Ingresso alla Mostra e al Museo€ 5,00 - ridotto € 4,00Vicenza Card Musei intero € 8,00 - ridotto € 6,00

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Informazioni e prenotazioni gruppitel. 0444.226400 - fax 0444.226404

Sito webwww.museodiocesanovicenza.it

E-mailmuseo@vicenza.chiesacattolica.it

LA PIETRA E IL LEONE

1. San Pietro.Particolare dell’icona Resurrezione - Discesa agli InferiRussia centrale, fine del XIX secolo2. San Pietro. Particolare dell’icona Deesis con santiMosca (?), fine del XVIII secolo3. ANTIFONARIO (8). Seconda metà del sec. XIV. Al foglio 170r.Posizione: Z.VI.4. [miniatura di s. Pietro in Cattedra]4. San Pietro.Particolare dell’icona Crocifissione e scene della PassioneRussia centrale, metà del XIX secolo5. ANTIFONARIO (4). Seconda metà del sec. XIV. Al foglio 175r.Posizione: U.VIII.8. [miniatura di Simon Mago]

6. San Marco.Particolare dell’icona Crocifissione “I frutti della Passione del Cristo”Russia centrale, inizio del XVIII secolo7. ANTIFONARIO (5). Seconda metà del sec. XIV. al foglio 78v.Posizione: Z.VI.1. [miniatura di s. Pietro in Vincoli] 8. San Marco.Particolare dell’icona Madre di Dio del roveto ardenteseconda metà - fine del XVIII secolo9. Biblia sacra vulgatae editionis Sixti V pont. max. iussu recognita atque edita. - Venetiis: apud Iuntas et Baba, 1648

San Pietro e san Marco nell’Oriente cristianoIcone dalla collezione Intesa Sanpaolo

I santi Pietro e Marco nelle Scritture

LA PIETRA

E IL LEONE

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le e che pone a suo fondamento tutto il pe-so della tradizione. Se spinta a compiere unviaggio, la tradizione può ritornare a casa ar-ricchita dell’esperienza dell’altro e rileggerela propria storia in modo nuovo. Le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari accol-gono, nel ciclo OrienteOccidente, La pietrae il leone. San Pietro e san Marco nel-l’Oriente cristiano un’accurata selezionedi dodici icone provenienti dalla CollezioneIntesa Sanpaolo. La raccolta, la più importante d’Occidente,ampliata negli anni con mirati acquisti sulmercato d’arte internazionale, conta oggiquasi 500 pezzi, di cui circa 130 esposti inmodo permanente nelle sale del secondopiano del magnifico palazzo barocco. Sindalla metà degli anni Novanta la Collezioneè il motore culturale di attività, ricerche,contatti, esposizioni, convegni che hannoregalato al palazzo vicentino il rango di“ponte”, di trait-d’union fra l’Ovest e l’Est.Le tavole in esposizione ci raccontano Pietroe Marco non come due protagonisti, ma ben-sì come comprimari. Non c’è enfasi nella rap-presentazione pittorica, eppure la loro presenzadiscreta anima un gran numero di composi-zioni a tema narrativo e allegorico. Marco èspesso raffigurato, in compagnia degli altrievangelisti, sulle porte regali dell’iconostasi, la

e vigoroso fra i Vangeli, vescovo di Alessandriad’Egitto, città nella quale trovò il suo martirio.Per la cristianità occidentale sono due fra iprotagonisti più popolari della tradizione difede. Diversa la loro iconografia nella tradi-zione russa e bizantina.

In occasione della pubblicazione del volumeSan Pietro e san Marco. Arte e iconografia inarea adriatica promosso dal Comitato Na-zionale per i cinquecento anni della Basilicadi San Pietro, le due mostre organizzate a Vi-cenza delineano un percorso culturale dedi-cato a Pietro e Marco, che consente di co-gliere le vicinanze e le distanze dell’ispirazio-ne artistica del Cristianesimo d’Oriente e d’Oc-cidente. Un progetto che non esaurisce lasua forza nella difesa del pluralismo cultura-

parete divisoria decorata con icone che separala navata della chiesa ortodossa, spazio riser-vato ai fedeli, dal presbiterio, lo spazio del sa-crificio, il sancta sanctorum. Una funzione di primo piano gli è attribuitain soggetti dogmatici, di più denso contenu-to teologico come la Madre di Dio del rove-to ardente o I frutti della Passione di Cristo. La centralità di Pietro si ritrova nelle opereche illustrano episodi evangelici (Trasfigura-zione, Resurrezione di Lazzaro, Entrata aGerusalemme, Ultima Cena, Lavanda deiPiedi, Arresto di Cristo, Pietro al sepolcro

tare la sua attività di evangelizzazione. QuiMarco fondò la Chiesa locale diventandone ilprimo vescovo e subì il martirio, sotto l’impe-ratore Traiano. Furono alcuni cristiani ad im-pedire la distruzione del corpo e a seppellirlo,secondo l’uso della nuova religione.Dalla fede raccontata per immagini nelle ico-ne, alle parole della fede.

Al Museo Diocesano, la rassegna I santiPietro e Marco nelle Scritture propone unapprofondimento sulle implicazioni biblichedelle figure di Pietro e Marco. In esposizionerari esemplari di Bibbie del XVI-XVII secolo etre antifonari del secolo XIV, allestiti nella“Saletta dei Manoscritti”. La scelta dei materia-li è il risultato di una ricerca che il Museo hacondotto presso la preziosa Biblioteca delSeminario Vescovile, nella quale sono stati in-dividuati i frontespizi stampati riguardanti sanMarco e le miniature con san Pietro. Nella tradizione latina Pietro si trovò a guida-re la nascente Chiesa, in un periodo crucialeper l’affermazione dei principi del Cristiane-simo e fu ispiratore del Vangelo di Marco.Vescovo e primo papa di Roma per 25 anni,Pietro subì il martirio della crocifissione sottoNerone, nell’anno 64.La figura dell’evangelista Marco è conosciutasoltanto da quanto riferiscono gli Atti degliApostoli e alcune lettere di san Pietro e sanPaolo: fu uno dei primi battezzati da Pietro,che frequentava assiduamente la sua casa elo chiamava in senso spirituale “mio figlio”. Secondo la tradizione, fu Pietro ad inviarlo adevangelizzare l’Italia settentrionale, nella cittàdi Aquileia. Recatosi ad evangelizzare l’Egitto,morì martire ad Alessandria e le sue spoglie,minacciate dagli arabi, furono trasportate inItalia da due mercanti veneziani nell’828. Sul-le reliquie verrà poi costruito quel prodigio dimarmi e di oro che è la Basilica di San Marco,edificio del quale Dante scrisse che “cielo emare vi posero mano”. Dalla dedicazione e con-sacrazione della Basilica, avvenuta il 25 aprile1094, Venezia restò indissolubilmente legataal suo Santo patrono, il cui simbolo di evan-gelista, il leone alato che artiglia un libro conla scritta: “Pax tibi Marce evangelista meus”,divenne lo stemma della Serenissima. Le differenti edizioni a stampa della Bibbia inmostra offrono un panorama ricco di fascinosulle molteplici tipologie con le quali veniva pro-posto il Sacro Testo. Due fra gli esemplari inmostra meritano un’attenzione particolare: laBibbia poliglotta stampata a Londra nel 1655con caratteri in lingua greca, latina, siriaca,araba, etiopica e persiana e un’altra in volga-re stampata a Venezia nel 1553. La finezza diesecuzione dei frontespizi incisi con figure,allegorie e paesaggi e i numerosi riferimentiarchitettonici dal sapore classicheggiante,rendono questi testi delle opere d’arte.

vuoto, Apparizione sul lago di Tiberiade,Ascensione, Pentecoste, Dormizione dellaVergine), più raramente in temi a carattereiconico, liturgico o allegorico (Protezionedella Madre di Dio, Tutti i santi, Salvatore trale potenze, Iconostasi). I due santi sono anche legati ai più antichie prestigiosi patriarcati d’Oriente: quello diAntiochia, che la tradizione vuole fondato daPietro nel corso di uno dei numerosi viaggiche precedettero il suo arrivo a Roma nell’an-no 42, e quello di Alessandria d’Egitto, la cittàin cui Pietro avrebbe inviato Marco ad eserci-

San Pietro e san Marco

Pietro, nato a Bethsaida in Galilea, pescatoresul lago di Tiberiade.Marco, ragazzo benestante di origine ebraica.Il primo, il più impulsivo fra gli Apostoli, de-stinato a diventare, insieme a Paolo, il fondatoredella Roma cristiana.Il secondo, battezzato da Pietro, di cui fudiscepolo e segretario, autore del più schietto

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