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>>>>>>>>> Settimanale di Informazione e cultura - Anno I n. 5 - 4 Febbraio 2011 >>>>>>>>> www.laperiferica.it la Periferica la Periferica WEB Tra una discarica e un’altra Villa Fazio e viale Librino: il problema delle aree abbandonate INTERVISTA AL SINDACO A PAG 5

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Tra una discarica e un’altra

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Tra una discarica e un’altraVilla Fazio e viale Librino: il problema delle aree abbandonate

INTERVISTAAL SINDACO A PAG 5

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Anno I n°54 Febbraio 2011

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>Librino

Si sa che Librino su molti fronti è an-cora un grande cantiere aperto; Unpo’ per le grandi aree incolte e ap-

parentemente senza destinazione chefanno gola alle cooperative edilizie, unpo’ per le grandi opere che, anche a di-stanza di decenni dalla nascita del quar-tiere, vanno man mano completandosi.L’evidente difficoltà degli enti proprietaria controllare e gestire queste grandi areeè un altro dei problemi che, ancora unavolta, finisce per ricadere sulle spalle deipoveri abitanti di Librino.È questo il caso della vasta area racchiusanell’anello del viale Librino nei pressi delcivico numero 15. Per diversi anni e finoa pochi mesi prima di questa estate l’areain questione, che si estende per circa 2 et-tari e che è di proprietà del comune di Ca-tania, era utilizzata come cantiere dalladitta incaricata dei lavori sul costruendoasse attrezzato. Completata e inauguratal’opera e chiuso il cantiere l’area è rima-sta abbandonata a sé stessa. Qualcuno nelfrattempo deve aver pensato che un’areadi queste dimensioni, situata in un quar-tiere nel quale i vigili non si incontranoneanche a cercarli, potesse essere la solu-zione più sbrigativa ed economica persmaltire tonnellate di rifiuti. Peccato peròche questo tipo di soluzione sia, oltre chedel tutto illegale, anche pericolosa per lasalute dei cittadini.Un gruppo di residenti dei nuclei Librino14-15 ha quindi pensato bene di costi-tuirsi in comitato e raccogliere le firmeaffinchè l’area possa essere chiusa e boni-ficata. Per promuovere l’inizativa il neo-comitato ha pensato anche di organizzareuna piccola conferenza stampa proprio inprossimità della discarica. “Da quando hachiuso il cantiere qui c’è un immondez-zaio - lamenta una signora - arrivano coni camion e scaricano di tutto”. MarcelloFailla, responsabile di Rifondazione Co-munista, presente all’iniziativa, aggiunge:“Quest’area doveva essere una spinaverde. Il Comune, ha tutti i mezzi per in-tervenire ma non ha mosso un dito.Adesso, attraverso le firme chiederemol’intervento del Prefetto”.

Biagio Puglisi

Da cantiere per l’assea discarica a cielo apeUn gruppo di residenti in viale Librino denunci

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e attrezzatoertoa il degrado dell’area

Se è vero che a Librino una vastaarea servita da cantiere per i lavoridell'asse attrezzato è divenuta una

enorme discarica a cielo aperto, è gra-vissimo. È inaccettabile che oggi, nel2011, tante famiglie residenti a viale Li-brino siano costrette a vivere vicino auna discarica abusiva di tali dimensioni,con tutti i pericoli che ne conseguono».Così il senatore Enzo Bianco denunciala grave situazione segnalata nei giorniscorsi dal Comitato abitanti di viale Li-brino. «La situazione è allarmante, nonsolo per il degrado ambientale, ma so-prattutto per la salute di chi vive nelquartiere», afferma Bianco. «L'ammini-strazione comunale ha il dovere di veri-

ficare la situazione e occuparsi imme-diatamente della bonifica dell'area,prima che la situazione degeneri. Le au-torità competenti - conclude Bianco -hanno il dovere di intervenire in ognimodo. Gli abitanti di Librino hanno ildiritto di vivere in condizioni civili e disicurezza per la salute, come in qualsiasialtra parte della città».

Anche Sinistra Ecologia Libertà esprimepiena solidarietà agli abitanti di viale Li-brino che sono costretti a manifestareper la tutela del diritto inalienabile allasalute. “Ricordiamo che Catania è agliultimi posti delle classifiche per la qua-lità della vita, grazie, anche, all’indiffe-

renza ai problemi ambientali dimostratadall’amministrazione Stancanelli.Il sindaco sapeva che l’area stava pertrasformarsi in discarica a cielo apertama non ha mai mosso un dito per preser-vare il territorio.I cittadini hanno invece dimostratogrande senso civico, organizzandosi perfar sentire la propria voce alle autoritàcompetenti. SEL informerà subito il Pre-fetto di Catania, perché intervengapresso l’Amministrazione comunale, af-finché il territorio di Librino e dell’in-tera città venga tutelato, impedendo loscarico di rifiuti speciali e pericolosi eprovvedendo subito alla totale bonificadell’area interessata.

Intervento di Bianco (PD) e Sinistra Ecologia e Libertà

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>Librino

Iniziativa di Controcampuspulizie generali a Villa FazioLodevole iniziativa, rimangono i problemi della strutturaL’hanno chiamata “quartieripuliti”, un’iniziativa, finan-ziata attraverso i fondi comu-nitari europei, che tende arecuperare gli spazi inutilizzatidella città diffondendo allostesso tempo una cultura am-bientalista. I ragazzi dell’asso-ciazione di studenti universi-tari “Controcampus” hannodeciso di iniziare domenica30 gennaio proprio a VillaFazio a Librino proponendouna giornata dedicata alla pu-lizia della struttura. Per farquesto, e anche per coinvol-gere il quartiere, nei giorniprecedenti erano stati distri-buiti nel territorio i volantinidell’iniziativa. Chiunque po-teva aderire e la stessa associa-zione si è fatta carico difornire a tutti l’attrezzaturaadeguata per la raccolta diffe-renziata dei rifiuti. Indiscuti-bile la buona volontà el’impegno dei volontari chedalle 10:00, armati di tute, ra-mazze e sacchi, hanno iniziatoun lavoro senza sosta prolun-gato fino al pranzo consumatonei pressi della masseria.Da più fronti tuttavia si solle-

vano perplessità sull’impattodell’iniziativa sulla fruibilitàdella struttura. “Sono venutoqui a pulire diversi anni fa - ciracconta uno degli operatoridella Dusty chiamato a darman forte ai volontari e ad oc-cuparsi dei cosiddetti rifiutispeciali - anche allora ab-biamo pulito e oggi è peggiodi prima. Cosa ci concludiamoa pulire di nuovo se almenonon chiudono gli ingressi?”C’è anche un ragazzo cheabita a Librino da 25 anni, eVilla Fazio la ricorda quandostraripava di ragazzi e bam-bini, “ho approfittato dell’ini-ziativa e non ho perso tempo.Sono un biologo e questa ini-ziativa deve essere favorita datutti i punti di vista. Non sonosicuro però che questa attivitàabbia colpito nel segno. Lastruttura è troppo malandata.Una giornata importante maho paura che rimanga fine a séstessa”.I volontari però non si dannoper vinti e ipotizzano nuoveiniziative nella masseria. Perloro, in ogni caso, era impor-tante lanciare un segnale.

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Sindaco, in un comunicatostampa del Comune si invita-vano i cittadini a parteciparealla giornata di oggi per ripor-tare lo sport a Catania. Bastaquesta iniziativa per riportare losport a Villa Fazio?

No, se diciamo che basta questainiziativa diciamo una cosa nonvera, ma questa iniziativa aiuta acreare una cultura dell’ambiente e

anche dell’utilizzazione deglispazi pubblici per lo sport;

Non è un controsenso che l’am-ministrazione inviti i cittadini adare una mano per pulire VillaFazio quando su di essa non esi-ste alcun progetto concreto diutilizzo da parte del Comune?

No, questo no... esiste il progetto...le dico subito cosa esiste a Catania.

Lei deve sapere che a Catania cisono circa 140 squadre dilettanti dicalcio; gli impianti sportivi di Ca-tania, che sono molti, li abbiamotrovati in stato di estremo abban-dono. I primi interventi li abbiamogià fatti e li abbiamo messi in si-curezza i successivi interventi ser-viranno per far si che questestrutture sportive possano essereadeguate ed utilizzate.

Intervista al Sindaco Stancanelli«i residenti facciano la loro parte»Per il Sindaco l’iniziativa ha un valore simbolico ma su Villa Fazio nessun progetto concreto

Foto di Angelo Copia

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>LibrinoPer Villa Fazio l’impegno, ancheeconomico, però non è da poco

Questa è una struttura che è statavandalizzata e abbandonata e que-sta attività di stamattina vuol farvedere anche ai cittadini del quar-tiere che se considerano questastruttura anche una cosa propriaquesta potrebbe essere meglio uti-lizzata.

Ma dopo questa attività, se nonc’è un progetto di recupero, nonesiste il rischio che quello che èstato pulito oggi torni ad esseresporcato domani?

Questo dipende dall’amministra-zione comunale ma anche dai cit-tadini.

Lei pensa che siano gli abitantidi Librino che vengono a VillaFazio a scaricare materiale con icamion?

No, non dico questo. Perciò met-tevo l’accento sulla necessità diuna collaborazione. Se si aspettache faccia tutto l’amministrazione,considerando che dobbiamo con-trollare tutta la città, ci vorrebberomigliaia di uomini delle forzedell’ordine.

E allora secondo lei un residentedi Librino, per dare una mano alrecupero di Villa Fazio, cosa po-trebbe fare, oltre aiutare i volon-tari a pulire?

Tutti gli immobili del comune chenon saranno dismessi, e Villa

Fazio non sarà dismessa, sarannomessi in un circuito di utilizza-zione. Nel momento in cui VillaFazio entrerà a far parte di questocircuito verrà strutturata in mododa poter essere fruita dal cittadino.

Concretamente questo cosa vuoldire. Con che tempi avverràquesto recupero?

I tempi non glieli posso dare per-chè dipendono anche dalla possi-bilità di intervento economico.

Quindi diciamo che al momentotempi precisi non ce ne sono.

No, non ci sono i tempi e non cisono le risorse economiche.

A proposito di strutture sportive,è passato più di un anno dallaconferenza stampa di presenta-zione della convenzione tra Co-mune di Catania e CalcioCatania per la gestione dell’im-pianto sportivo San Teodoro. Adistanza di un anno però pareche l’unica cosa che abbia fun-zionato sia stata solo la confe-renza stampa.

Questo sarà uno dei motivi di con-tenzioso con il Calcio Catania chein questi giorni ha fatto sapere divoler recedere dall’accordo. Con-clusa questa vicenda cercheremodi inserire anche il San Teodoro inun percorso di recupero.

Intanto, per tornare al tema deirifiuti, le segnaliamo che in vialeLibrino 15 i re-

sidenti lamentano la presenza diuna discarica a cielo aperto.

Da due anni e mezzo a questa parteabbiamo bonificato oltre 1000 di-scariche, abbiamo colto in fla-grante coloro i quali scaricano ilmateriale che, come giustamentediceva lei, non sono gli abitanti delquartiere. Ma non si può vigilaresu tutti i luoghi di Catania, io in-vito i cittadini a farci le segnala-zioni.

A quale ufficio devono rivolgersii cittadini per effettuare le segna-lazioni?

Attraverso il numero verde del-l’Ufficio Relazioni con il Pubblicodel comune di Catania.

Per quanto riguarda questa di-scarica in viale Librino?

Nel momento in cui mi arriverà lasegnalazione darò mandato ai re-sponsabili dell’ambiente di inter-venire.

Intanto la segnalazione glielastiamo facendo noi direttamentein questo momento.

Ecco, già informalmente ma con-cretamente ho ricevuto la vostradenuncia e riferirò in modo che si-curamente nei prossimi giorni siprovvederà ad eliminare la disca-rica.

Massimiliano Nicosia

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Foto di Angelo CopiaFoto di Angelo Copia

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Foto di Angelo Copia Foto di Angelo Copia

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Il segretario cittadino del Partito De-mocratico etneo, Saro Condorelli,ha nominato i componenti dell’ese-

cutivo comunale che lo affiancherannonella conduzione del partito a Catania.Tra i nominati Sonia Messina, presi-dente del comitato Librinoattivo e pro-motrice del circolo PD nel quartiere,all’interno del direttivo si occuperàdella periferia.

“Col mio contributo cercherò di creareun collegamento costante con il territo-rio e con le associazioni che lavoranonel quartiere” afferma Sonia Messina,“sarò un canale attraverso cui far arri-vare tutte le proposte, tutti i progetti chevengono sviluppati nel territorio. Fa-remo in modo che nell'impostazionedelle iniziative che si svolgeranno a Ca-tania vengano prese in considerazioneanche quelle proposte dalla piattaformaper librino; che vengano presi in consi-derazione progetti di riqualificazionedel territorio come quello della masse-ria Bonaiuto, che non sarà solo unasfida tutta interna a Librino ma una pre-rogativa anche dell'esecutivo comu-nale”.

Il 26 gennaio, si è tenuta la riunione di“insediamento” dell’organismo, unasquadra composta da 11 elementi piùdue invitati permanenti. “E’ una squa-

Sonia Messina (Librinoattivo)nell’esecutivo cittadino PDPromotrice del circolo a Librino si occuperà di periferia

dra di primissimo ordine, composta dadonne, da giovani e meno giovani, tuttidi grande esperienza e professionalità”ha detto Condorelli, che nel corso dellaprima riunione dell’esecutivo ha ringra-ziato ognuno dei componenti “per averaccettato questa sfida importante”.“Sono sicuro – ha aggiunto – cheognuno di noi porterà il proprio entusia-smo e metterà a fattor comune la pro-pria esperienza, impegnandosi ognunoin un settore specifico per dare un con-tributo al partito e all’intera città”. Nellacomposizione dell’esecutivo, infatti, adogni componente è stato affidato un in-carico, una competenza specifica. Eccoi nomi del nuovo esecutivo cittadino delPD e le “deleghe” affidate:

Valentina Riolo, consigliere PD alla IMunicipalità (Diritti di Cittadinanza ePari opportunità), Sonia Messina, pre-sidente comitato Librinoattivo (Perife-rie), Otello Marilli, assistenteuniversitario (Organizzazione e Circolidel PD), Jacopo Torrisi, segretario Cir-colo universitario PD (Università - Cul-tura), Zina Bianca, dirigente scolastico(Istruzione - Giovani generazioni), Ser-gio Cosentino, avvocato (Welfare co-munale - Politiche del Lavoro),Marcello Tringali, consigliere PD allaVII Municipalità (Decentramento),Ennio Costanzo, ingegnere (Ambiente

- Politiche del Territorio), GiovanniD’Avola, consigliere comunale e me-dico (Politiche Socio-Sanitarie), Emi-liano Luca, avvocato (Carta dei Valori- Sussidiarietà - Solidarietà), Alessan-dro Dainotti, rappresentante sindacale(Innovazione).All’esecutivo parteciperanno in qualitàdi invitati permanenti anche: SaroD’Agata, capogruppo PD in Consigliocomunale Livio Gigliuto, segretarioGiovani PD. “Siamo una squadra com-posta da elementi diversi, ognuno conun proprio vissuto, ma una cosa è certa,condividiamo tutti la stessa idea di par-tito: un partito in comunicazione con icittadini e gli elettori, plurale, traspa-rente, aperto e capace di interpretare leesigenze di cambiamento – spiega an-cora Condorelli – Ci impegneremo percontribuire al miglioramento della qua-lità della vita nella nostra città e per ga-rantire i diritti di cittadinanza in uncontesto in cui, dopo dieci anni di am-ministrazioni di centrodestra, la povertàe l’emarginazione sociale sono cre-sciute mentre le giovani generazionisono abbandonate al loro destino”.“L’esecutivo infatti lavorerà a partire datre grandi temi – conclude il segretariocittadino –Attenzione ai contenuti dellaproposta politica del PD, maggiore pre-senza nel territorio e selezione di unanuova classe dirigente”.

>Librino

da sinistra: Marcello Tringali, Sergio Cosentino, Jacopo Torrisi, Sonia Messina, Alessandro Dainotti, Saro Condorelli,Valentina Riolo, Otello Marilli e Ennio Costanzo.

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>Associazionismo e società civile

Escursioni con Legambiente20 febbraio 2011 - Parco dei Nebrodi -Torrente Torti e Poggio Tornitore

Il Torrente Torti è uno dei rami di originedel torrente Cutò che, a sua volta, forma ilfiume Simeto insieme ai torrenti Martelloe Saracena. L'itinerario si snoda lungo ilcorso del torrente sino ai suoi tratti sor-givi. Dalla cima del Poggio Tornitore (m1571) si potranno ammirare vasti e spet-tacolari panorami su Nebrodi ed Etna.L’area ricade nella zona A di massima tu-tela del Parco dei Nebrodi nella Zona diProtezione Speciale ITA030043 "MontiNebrodi".Attrezzatura consigliata: abbigliamentoadeguato per la probabile la presenza dineve lungo il percorso.Partenza da Catania (piazza Michelan-gelo) ore 8:30, rientro ore 18:30Difficoltà: media; la presenza di neve puòaccrescere la difficoltà.Per info: Legambiente - Piazza Carlo Al-berto 47 - 95129 Catania tel: [email protected]

Due appelli sulla nomina del nuovoProcuratore della Repubblica diCatania

Si trasmettono due appelli che, rispetti-vamente, numerosissimi singoli cittadinied associazioni di società civile hannosottoscritto in merito alla nomina delnuovo Procuratore della Repubblica diCatania.

L’Appello delle associazioniLe associazioni sottoscritte, nel momentoin cui vengono da più parti riportati epi-sodi sconcertanti che coinvolgono fra l'al-tro aspiranti al posto di procuratore capoal Tribunale di Catania, manifestano lapropria preoccupazione per la nominaprevista in conseguenza del pensiona-mento del Dott. Vincenzo D’Agata e sot-tolineano la necessità che chi assumerà

l’incarico riesca finalmente a disvelare ea rendere pubblico l’intreccio fra poterieconomici, politici e mafiosi che, anchein campo nazionale, ormai è noto come il“ Caso Catania”.Come cittadini abbiamo il diritto di spe-rare in un futuro di legalità e giustizia perla nostra città. A questo scopo leAssocia-zioni firmatarie del presente appello, cosìcome già richiesto, auspicano che la no-mina a procuratore capo della Repubblicapresso il Tribunale di Catania ricada suuna personalità di alto spessore che eser-citi l'autonomia della magistratura ri-spetto al potere politico, che sia capace dioperare al di fuori delle logiche propriedel sistema politico-affaristico della città,che possibilmente sia del tutto estranea al-l'ambiente cittadino, che provenga cioè darealtà lontane dall’humus siciliano e ca-tanese in particolare, una personalità chefavorisca il riscatto civile della nostracittà e che contribuisca a restituirle orgo-glio e dignità.

AS.A.A.E., Associazione Centro Astalli-Catania, Associazione “CittàInsieme”,Associazione Domenicani Giustizia ePace, Laboratorio della Politica ONLUSLa Città Felice,Associazione Studentescae Culturale "Nike", Comitato NO-TRIVcontro le trivellazioni gas-petrolifere inSicilia, Associazione Oltre la Periferica –Librino, Punto Pace Pax Christi CataniaSicilia e Futuro,Associazione Talità Kum

***L’Appello dei cittadiniLa Sicilia è la regione dove si trova lamaggior economia sommersa del paese,come recenti e qualificati studi hanno evi-denziato, e gran parte dell’imprenditoriache opera nell’isola usufruisce di compli-cità o “alleanze” con le organizzazionicriminali.La mafia ha esteso da tempo i suoi inte-ressi nell'economia “legale”, dove l'ac-cumulazione dellaricchezza avviene attraverso relazioni eattività costruite sulla base del coinvol-gimento diretto e sui favori scambiaticon potentati economici, politici, profes-sionali.Si è creato così uno spazio dove lecito eillecito finiscono per entrare in commi-stione.L'epicentro di questa "area gri-gia", dove si intrecciano gli interessi dimafia ed economia, è oggiCatania, come ribadito in una intervistaanche dal Presidente di ConfindustriaSicilia.Una città dove, da anni, diversamenteche a Palermo o Caltanissetta, l'azionedi contrasto della Procura è stata assolu-tamente inefficace. Emblematica, da

questo punto di vista, è apparsa la ge-stione dell’inchiesta che ha coinvolto ilgovernatore Lombardo e il fratello An-gelo.Gli inquirenti si sono divisi sui provve-dimenti da assumere in merito all'esitodelle indagini sul Presidente della Re-gione e, il Procuratore D'Agata, nelleprese di posizione pubbliche, ha datol’impressione di un evidente imbarazzoe fastidio nei confronti dell’inchiesta.Inoltre nell'intervista rilasciata a ToniZermo, sul quotidiano di Mario Ciancio(a sua volta indagato in altro procedi-mento), il Procuratore sembra esprimerecontrarietà per le considerazioniespresse da Ivan Lo Bello sul peso dellaimprenditoria mafiosa a Catania.Per finire, una fotografia di diversi annifa pubblicata in questi giorni ha riaccesoi riflettori sul cosiddetto “caso Catania”,una vicenda giudiziaria nata dalla de-nunzia di Giambattista Scidà che lanciòl’allarme di contiguità tra criminalitàmafiosa e frange della magistraturaetnea.Alla luce di tutti questi fatti e alla vigiliadella nomina del nuovo Procuratoredella Repubblica di Catania, facciamoappello al Csm affinché la Procura diCatania abbia finalmente un Procuratorecapo assolutamente estraneo ai giochi diPalazzo e all’intreccio delle poco chiarevicende catanesi. Un magistrato che nonsubisca le forti interferenze esterne chehanno condizionato da decenni la dire-zione della Procura catanese. (seguonofirme)

Escursioni con il WWFdomenica 13 febbraio · 8.30 - 16.00Vallone di Piano della Corte

Escursione del WWF Catania presso la ri-serva naturale orientata "Vallone di Pianodella Corte" (Agira, Enna).A cura di Giu-seppe Fabrizio Turrisi (biologo evoluzio-nista) e Rosario Ennio Turrisi.Appuntamento alle ore 8.30 in piazzaRaffaello Sanzio (Catania): si racco-manda puntualità. Si economizzerà lospazio in poche vetture, così da permet-tere la partecipazione anche a chi è sprov-visto di mezzo proprio. Pranzo a sacco. E'previsto il versamento di una quota assi-curativa di euro 3,00 (1,50 per i soci).

Per informazioni e contatti, 3276154174.In alternativa, utilizzare l'apposito mo-dulo e-mail presso la voce "Contatti" al-l'interno del sito (www.wwfcatania.it).

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>Notizie dalla stampa libera

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E' impietosa la valutazione delpresidente della corte d'ap-pello di Palermo Vincenzo

Oliveri sullo stato della giustizianel distretto del capoluogo sici-liano alla cerimonia di aperturadell’anno giudiziario: "Uno sfascioinarrestabile, un ammalato termi-nale, la fotografia di una societàalla deriva”. Ma tra quelli che l'altomagistrato ha definito "i numeri diuna resa", oltre a quelli del-l'enorme arretrato, dei vuoti in or-ganico e dell'esiguità delle risorsefinanziarie, ne spicca agli occhiuno: le intercettazioni telefonichee ambientali sono aumentate di unterzo con una spesa complessivada record, oltre 43 milioni e mezzodi euro, di gran lunga superiore ai33 milioni dello scorso anno. "Il ri-corso alle intercettazioni - ha dettoOliveri - costituisce il caposaldodell'impianto probatorio in pre-senza della perdurante cultura del-l'omertà".Nonostante i grossi colpi inflittidalle tante operazioni antimafia,cinque latitanti di spicco arrestatitra Palermo e Agrigento, e nono-stante una ripresa delle collabora-zioni con la giustizia, il presidentedella corte d'appello ipotizza il ten-tativo dei boss "di riprendere i lorocontatti per designare un nuovocapo e riprendere le azioni crimi-nose".Ma se alla mafia è ascrivibile unsolo omicidio nell'anno appenaconclusosi, l'aumento degli omi-cidi volontari e colposi fa regi-strare nuove emergenze alle qualila società civile è chiamata a farefronte: come gli omicidi colposi,più che quadruplicati, causati daincidenti stradali e casi di malasa-nità che hanno indotto la Procuradella Repubblica a costituire unapposito pool salute per far fronteal continuo aumento di denunce daparte dei cittadini. mentre aumen-tano furti ed estorsioni: queste ul-time sono quasi triplicate rispettoallo scorso anno. E sono in verti-ginosa crescita anche i reati contro

la pubblica amministrazione: "Uncrescente, desolante quadro di ille-galità diffusa - descrive Oliveri -tanto nelle modalità di esercizio dipubbliche funzioni, nella gestionedella cosa pubblica e nell'impiegodelle risorse, quanto nei rapportidei cittadini con la pubblica ammi-nistrazione". In aumento anche ireati economici: bancarotta, usurae truffe in particolare alle assicura-zioni. Il presidente della corte d'ap-pello segnala anche come siano increscita i reati di violenza sessuali,anche da parte di minori, e la con-sistenza dei procedimenti per ilnuovo reato di stalking. Un capi-tolo a parte è dedicato all'emer-genza carceri con un numero didetenuti, più di 3.500, che superae di molto la capienza massima di2.200 detenuti dei penitenziari deldistretto. Un duro attacco al mini-stro della Giustizia, Angelino Al-fano, è arrivato dal pm Nino DiMatteo, presidente della giunta di-strettuale dell'Anm: «Nessuna rea-zione, in questo clima di insulti edileggio dei giudici è arrivata dalministro della giustizia che col suoassordante silenzio ha fatto cre-scere disagio e disorientamentonella magistratura». Il magistratoha ricordato come gli attacchi alletoghe siano ormai prassi quoti-diana di una certa parte politica,come quella del premier Berlu-sconi. «Da certi esponenti delleistituzioni - ha aggiunto - ci sa-remmo aspettati condotte diverse einvece c'è stato solo un adegua-mento alla volontà del ”sovrano”».

Allarme da Catania: organiciinadeguati

"L'organico della magistraturadegli uffici giudicanti e requirentiè segnalato dappertutto come ina-deguato. A Catania la situazionenon è delle migliori: nelle procureil calo è del 21% rispetto allapianta prevista". Lo afferma, nellarelazione dell'inaugurazione del-l'anno giudiziario del distretto di

Catania, il giudice Alfio Scuto,presidente facente funzioni dellaCorte d'appello, il cui ruolo è va-cante da mesi dopo il pensiona-mento del giudice Guido Marletta."Al di là dei profili di inadegua-tezza delle singole piante organi-che preoccupa sempre più - haaggiunto Scuto - la scoperturacomplessiva del ruolo della magi-stratura cronicizzatasi ormai supercentuali a due cifre e aggrava-tasi nell'ultimo scorcio dell'annoappena decorso per effetto di nor-mativa di legge, che penalizzandotrattamenti retributivi e di fine rap-porto hanno indotto in tutta Italiaben 350 domande di pensiona-mento anticipato (al 31 dicembredel 2010 erano così vacanti 1.266posti di magistrati ordinari su unruolo organico complessivo di10.151). Nel distretto di Catania lascopertura ammontava al 15,19%dell'organico, potendo essere ulte-riormente disaggregata in un12,94% negli uffici giudicanti e inun 21% negli uffici requirenti".Sugli organici inadeguati il presi-dente Scuto, nella sua relazione, licollega ai lunghi tempi tempi dellagiustizia civile e penale sottoline-ando che non ci potranno esseremiglioramenti "senza appropriatiinterventi sul piano normativo edelle risorse disponibili". A Cata-nia non ci sono scoperture soltantonella 'base' dei magistrati, ma si re-gistrano vuoti anche nei posti didirigenti. Oltre a quello di presi-dente della Corte d'appello è va-cante anche il ruolo di presidentedel Tribunale, dopo che il giudiceNino Cardaci è stato messo fuoriruolo per limiti d'età. Alla fine delmese sarà vacante anche il posto diprocuratore capo: il 27 febbraioVincenzo D'Agata lascerà l'inca-rico per andare in pensione. In Pro-cura è vacante anche un posto da'aggiunto' dopo il pensionamentodi Onofrio Lo Re.

Alessandro Petronisu “A Sud Europa” Anno V n.ro 3

>Notizie dalla stampa libera

giustifica la resa dei bossGiustizia, sfascio non

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Anche i professionisti di Pa-lermo in prima linea controle infiltrazioni mafiose

nell’economia legale. Un manife-sto e un comitato dedicati a “PaoloGiaccone” uno dei più grandiesperti di medicina legale uccisoda Cosa nostra, per cambiarestrada e cambiare davvero. La vi-cenda del medico Giaccone spiegaquanto oltre alla magistratura, allapolitica ai giornalisti, molto spessosiano i professionisti che operanonel settore economico a fare le dif-ferenza nella battaglia per la lega-lità.Giaccone viveva a Palermo e divi-deva il suo impegno tra l’istituto dimedicina legale che dirigeva e leconsulenze per il palazzo di giusti-zia. Nel dicembre del 1981 rice-vette l’incarico di esaminareun’impronta digitale. Non era unaimpronta qualsiasi ma la prova cheavrebbe incastrato uno dei killer diuna sparatoria avvenuta tra le viedi Bagheria e che aveva lasciatosull’asfalto quattro morti. Il me-dico ricevette delle pressioni per

aggiustare le conclusioni della pe-rizia dattiloscopica. Giaccone ri-fiutò e il killer fu condannatoall’ergastolo. Minacce, pressioni,intimidazioni. E infine l’omicidiodel medico avvenuto l’11 agostodel 1982.A lui oggi è intitolato il policlinicodi Palermo e anche il neonato “Co-mitato Professionisti Liberi” pro-getto nato dall’impegno diAddiopizzo e Libero Futuro, «pertrasferire il lavoro svolto con leimprese e i commercianti sul ver-sante delle libere professioni la cuitrasparenza e onestà incide semprepiù nella battaglia contro lemafie».Il manifesto (on line sul portalewww.professionistiliberi.it) con-tiene norme etiche specifiche che,una volta sottoscritte, impegne-ranno pubblicamente al loro ri-spetto e all’attenta osservanza ognisingolo professionista, penal’esclusione dalla lista stessa.«Questa esperienza nasce - spiegal’ingegnereAlessandro Maria Calì- perchè non potevamo più restare

fermi a guardare. Abbiamo già ri-scontrato più di 500 casi di profes-sionisti collusi che non dovrebberorimanere iscritti ai rispettivi albiprofessionali. Le reazioni inizialidei nostri colleghi sono varie,dall’indifferenza al consenso. Lamaggior parte però è entusiasta diquesto percorso che è solo all’ini-zio». Alessandro Calì è stato ilprimo a proporre - dopo l’inchiestadelle Talpe alla Dda - la radiazionedall’albo del “prestanome di Pro-venzano”, Michele Aiello.«Un’esperienza che nasce voluta-mente in sordina - dichiara EnricoColajanni di Libero Futuro - poi-chè vogliamo raccogliere le ade-sioni, valutare e poi aprire ildibattito in seno agli albi profes-sionali e anche con i non iscritti. APalermo, dunque, nasce una sortadi terza gamba del movimento dicontrasto alle infiltrazioni mafiosenell’economia.

Norma Ferrarasu “verità e giustizia”

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pagina 14 - la Periferica WEB - 4 Febbraio 2011