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11 Giugno 2012 - ANNO 6 | N. 2 NOTIZIE DI VARIA VATICANITÀ - FOGLIO INFORMALE PER I DIPENDENTI DEL GOVERNATORATO G li avvenimenti successi in questi giorni, circa la Curia e i miei collaboratori, hanno recato tristezza nel mio cuore, ma non si è mai offuscata la ferma certezza che, nonostante la debolezza dell’uomo, le difficoltà e le prove, la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo e il Signore mai le farà mancare il suo aiuto per sostenerla nel suo cammino. Si sono moltiplicate, tuttavia, illazioni, amplificate da alcuni mezzi di comunicazione, del tutto gratuite e che sono andate ben oltre i fatti, offrendo un’immagine della Santa Sede che non risponde alla realtà. Desidero, per questo, rinnovare la mia fiducia e il mio incoraggiamento ai miei più stretti collaboratori e a tutti coloro che, quotidianamente, con fedeltà, spirito di sacrificio e nel silenzio, mi aiutano nell’adempimento del mio Ministero. (tratto dal discorso del Santo Padre nell’udienza generale di mercoledì 30 maggio 2012) LA PAROLA DEL PAPA

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G li avvenimenti successi in questi giorni, circa la Curia e i miei collaboratori, hanno recato tristezza nel mio cuore, ma non si è mai offuscata

la ferma certezza che, nonostante la debolezza dell’uomo, le difficoltà e le prove, la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo e il Signore mai le farà mancare il suo aiuto per sostenerla nel suo cammino. Si sono moltiplicate, tuttavia, illazioni, amplificate da alcuni mezzi di comunicazione, del tutto gratuite e che sono andate ben oltre i fatti, offrendo un’immagine della Santa Sede che non risponde alla realtà. Desidero, per questo, rinnovare la mia fiducia e il mio incoraggiamento ai miei più stretti collaboratori e a tutti coloro che, quotidianamente, con fedeltà, spirito di sacrificio e nel silenzio, mi aiutano nell’adempimento del mio Ministero.

(tratto dal discorso del Santo Padrenell’udienza generale

di mercoledì 30 maggio 2012)

LA PAROLA DEL PAPA

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Indice

Notizie utili

3 Chi continua a lanciare l’allarme sulla cappella sistina, ne conosce la vera storia?

6 La visita in Governatorato del M° Mons. Georg Ratzinger

7 Ricevimento del corpo diplomatico pressolevillePontificiediCastelGandolfo

8 Inaugurazione della nuova sede della Direzione delle Telecomunicazioni

9 Da via della Conciliazione in Roma a Plaza de la Constituciones a Santiago del Chile

10 Concerto di canti lirici del Teatro Nazionale Croato di Zagabria

11 “Dai un calcio alla violenza” iniziativaascopobenefico

12 Il ritiro spirituale per il personale della Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile I musei vaticani all’insegna del turismo culturale

13 Germani Reali in Vaticano “Vecchi e Nuovi Amici” in Vaticano

14 Intervista del Card. Bertone al TG1 Tra le mura vaticane - Intervista al Card. Angelo Sodano

15 Notizie liete e ... tristi

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L’Ecc.moMons.Presidentericevetuttiidipendenti,previatelefonata(tel.82505)L’Ecc.moMons.SegretarioGeneralericevetuttiidipendenti,previatelefonata(tel.83158).

Si ricorda che il notiziario all’Ombra del Cupolone è accessibileanche dal sito www.vaticanstate.va/IT/News/Bollettini.

REDAZIONE:Dott.ssa arch. Barbara Cappellato(UfficioProgetti,DST)

IMPAGINAZIONE:Roberto Cortesini(UFN, Governatorato)

STAMPA:TipografiaVaticana

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CHI CONTINUA A LANCIARE L’ALLARMESULLA CAPPELLA SISTINA,

NE CONOSCE LA VERA STORIA? di Sandro Barbagallo

Cappella Sistina.Foto di Biagio Tamarazzo(Direzione Servizi Tecnici)

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Dal 1980, ossia da quan-do hanno avuto inizio i lavori di pulitura degli

affreschi di Michelangelo, afasialternesuigiornalisisonolette opinioni negative sull’esi-to dei restauri. Come se nes-suno avesse mai visto il Tondo Doni o le opere dei manieristi Rosso, Pontormo, Bronzino, si è discusso aspramente sulla perdita del cosiddetto “chia-roscuro di Michelangelo”. A New York, artisti come Se-gal, Rauschenberg, Christo, Rosenquist e Warhol arriva-rono a sostenere che Miche-langelononfossesufficiente-mente esperto come pittore echeavessequindifattolar-go uso della tecnica del trat-teggio a secco. Poi però, a restauri ultimati, il riverbero e lo splendore dei colori della Cappella Sistina, ripuliti dall’annerimento pro-dotto da secoli di polvere grassa, ha placato gli animi e spento le critiche. Dal restau-ro era emerso non solo che Michelangelo aveva fattoun uso estremamente ridotto della tecnica a secco, limita-ta al tratteggio, alle dorature dei tondi monocromi, oltre che ad alcuni pentimenti, ma che il grande artista aveva una straordinaria padronan-zadellatecnica“afresco”.Recentemente, invece, ha avuto inizio un nuovo ciclo di opinioni. Forseperdifenderequei restauri tanto criticati, si discetta sullo stato di salu-te della Cappella. “La Sistina è malata”, si annuncia con titoli catastrofici. E ancora:“bisogna diminuirne il nume-ro dei visitatori”... Forse non hanno del tutto torto, ma crediamo che chi suona l’al-larme non conosca la vera

storia della Sistina, spesso identificatasolocongliaffre-schi di Michelangelo.Pochi sanno infatti che laCappella Sistina è stata realiz-zata a partire dal 1477 all’in-terno di una struttura architet-tonica preesistente: la Cap-pella Magna.È a tutt’oggi sconosciuta la data di costruzione della Cappella Magna, citata per la prima volta nel 1368, così come non sappiamo se sia stata costruita ex novo op-pureconvertendounedificiodestinato ad altro uso. Sap-piamo però con certezza che le sue dimensioni erano di pocoinferioriall’attualeCap-

pellaecheallafinedigenna-io del 1368, solo quattro mesi dopo il ritorno di Urbano V da Avignone, era già arredata e utilizzata. Considerando che alla finedel Duecento della Cappel-la Magna non si ha nessuna notizia, e che a partire dal-la cosiddetta “cattività avi-gnonese” (1305-1367) Roma fu abbandonataa se stessa,tanto che lo stesso Petrarca lamenta lo stato di incuria del-la basilica di San Pietro, in cui pioveva dentro, è temerario pensare che, proprio in que-gli anni, la Cappella Magna sia stata edificata. L’ipotesipiù plausibile è invece che al

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Veduta esterna della Cappella Sistina con in primo piano uno dei contrafforti.Foto di Biagio Tamarazzo(Direzione Servizi Tecnici)

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rientro di Urbano V sia stata rapidamente restaurata una qualche struttura preesisten-te.Questa struttura doveva es-sere destinata a contenere alloggiamenti ordinari, ipote-si suffragatadal fatto che laCappella Magna aveva il pa-vimentoeilsoffittoinlegno.Èfacilepensarecheperlasuaveloce realizzazione siano sta-ti smontati i piani intermedi, ottenendo così in breve tem-po un ampio spazio.I muri della Sistina coincido-no dunque in gran parte con quelli della Cappella Magna, utilizzata per l’ultima volta durante la festa della Puri-ficazione della Vergine, il 2febbraio 1477, come riportaun documento conservato alla Biblioteca Nazionale di Parigi. Invece i primi Vespri nella Sistina vennero celebra-ti il 9 agosto 1483, anche se vetrate e arredi vennero ulti-mati un anno dopo.La maggior parte della lette-ratura sulla Cappella Sistina riferiscepoco suimoltidannie riparazioni subiti dalla Sisti-na nel corso dei secoli.

Partedellasuafragilitàderivadall’annoso problema della sua collocazione su un terreno acquitrinoso. Lo stesso proble-ma portò alla ricostruzione ex novo della Basilica di San Pie-tro. Nella primavera del 1504 ilmurocheaffiancailperime-tro della Basilica cominciò a flettersi verso l’esterno, tantoche la Cappella venne chiusa per oltre sei mesi.Sia Burcardo che Paris de Grassis, entrambi Maestri di Cerimonia, riportano nei loro diari che il 15 maggio 1504 la Sistina era “in rovina e tutta danneggiata” e “spaccata nel mezzo”. Sempre da loro apprendiamo che Giulio II la feceriparareconcatene.Le numerose crepe dei muri e della volta vennero quin-di risanate. Quella però che tagliava il pennacchio della Giuditta, era talmente vistosa da doverla riempire con un inserto di mattoni. La decisione di affidare laridipintura della volta a Mi-chelangelo è probabilmente derivata dalla certezza che la decorazione di Piermat-teo d’Amelia era ormai irre-

parabile. Anche dopo però che Michelangelo realizzò gli splendidi affreschi con laGenesi e la genealogia di Gesù, le fondamenta dellaSistina continuarono a cede-re nonostante le numerose catene. Nel Natale del 1522 crollò parte della parete divi-soria con la Sala Regia proprio mentre Adriano VI entrava nel-la Cappella per celebrarvi la Messa. In quell’occasione due guardie svizzere persero la vita sotto un pesante architrave. Quando poi il primo ottobre del 1523 ebbe inizio il con-clave che avrebbe eletto Clemente VII, i cardinali non volleroentrarenellaSistinafinquandononfuronorassicura-ti sulla sua agibilità da Anto-nio da Sangallo. La porta d’ingresso crollò altre due volte: il 12 aprile 1525 e il 1 gennaio 1526, come annota Biagio da Cesena nel suo dia-rio.Aporrefinalmenterimedioal continuo sprofondamentodelle mura della Sistina ci pen-sarono Vignola e Pirro Ligorio che verso il 1570 realizzarono massiccicontraffortiesterni.Gli incidenti non finiscono

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“Riproduzione ideale della Sistina prima dell’intervento di Michelangelo”. Incisione di Gustavo Tognetti, sec. XIX. Foto Servizio Fotografico dei Musei Vaticani. Negativo X.39.14.

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certo qui, perché nell’aprile del 1525, durante una messa, il baldacchino sopra l’altare presefuoco,malepitturedel-la parete non subirono gravi danni. Come si sa la Cappel-laSistinaèfamosanelmondopropriopergliaffreschicheladecorano interamente.Epropriogliaffreschisonostatifindasubitoleprimevittimedeiproblemistrutturalidel’edificio.Con i suoi 40,93 m. di lunghez-za, 13,41 di larghezza e 20,70 di altezza, la Sistina ha una di-mensione simile al Tempio di Salomone. Ma proprio questa dimensione, troppo alta e al-lungata,fasìcheall’internosicrei una strana corrente d’a-ria che spinge la polvere e il nerofumo delle numeroselampade e candele verso l’alto, e poi nella ricaduta le fa depositare sulle pareti.Di questo inconveniente ci si accorse già pochi anni dopo che gli affreschi le Storie di Cristo e di Mosè erano stati terminati. Al 15 agosto 1484 risale infatti il primo paga-mento di scale, pertiche e spugne per il lavaggio perio-dico delle pitture.

Al finedieffettuareuna spol-veratura periodica di tutte le pareti e della volta, così da preservareilpiùpossibilegliaf-freschi dal deposito di polve-re, il 26 ottobre del 1543 Paolo III istituì l’Ufficio del Munda-tor, affidandolo a FrancescoAmadori, detto l’Urbino, già servitore di Michelangelo.La notte del 31 dicembre del 1544 scoppiò un incendio che distrusse quasi tutto il tet-to della Sistina. Michelangelo, preoccupatissimo, scrisse una lettera affinché la Cappellavenisse coperta anche “sel-vaticamente, se non altrimen-ti, per insino a tempo nuovo, per rispecto delle piogge, che non solamente guaston le pit-ture, ma muovono anche le mura”. L’acqua riuscì però a penetrare lo stesso, tanto che nel 1547 Paolo Giovio scrisse una lettera a Vasari lamen-tando che gli affreschi dellavolta “si vanno consumando colsalnitroelefessure”.Il 20 settembre 1565 Nanni di Baccio Bigio scrive una sup-plica al Governatore di Roma per un nuovo e urgente con-solidamento della struttura

muraria della Cappella, che veniva intanto puntellata. Nei diari dei cerimonieri Cornelio Firmano e Ludovico Branca è annotato che il 29 dicem-bre 1565, durante il conclave successivo alla morte di Pio IV, l’architetto Sallustio Peruzzi e Vignola furono fatti entrarenella Sistina per esaminare una vistosa crepa nella pare-te verso il Belvedere.Sotto il pontificato di Grego-rio XIII si dovettero ridipingere totalmente la Resurrezione di Cristo di Ghirlandaio (1572) e la Disputa sul corpo di Mosè di Signorelli (1574). Mentre nel 1625 la Sistina subì per la prima volta una particolare pulitura , testimoniata da Giulio Macini, archiatra di Urbano VIII: panni di linoepoi“fettedipaneàbaiocco, ò altro più vile stro-picciando diligentemente.Nel 1712 l’abate Agostino Taja testimonia il cattivo sta-to di conservazione degli affreschi. Sul Giudizio scrive addirittura che “si debba ora lasciar perire senza ripa-ro, veggendosi già corrosa dalla fuliggine, dal nitro, edalla rovina”.

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LA VISITA IN GOVERNATORATODEL M° MONS. GEORG RATZINGER

Nella mattinata dello scorso 23 aprile, il Go-vernatorato ha ricevuto la graditissima visi-ta del Rev.moMons.Georg Ratzinger, fra-

tello di Sua Santità, che si trovava in Vaticano per festeggiare l’85°genetliacodelFratelloe ilsettimoanniversariodellaSuaelezionealSoglioPontificio.Accompagnato da Sr. Christine Felder, il Prelato è stato ricevuto da S.E. Mons. Giuseppe Sciacca e successivamente dall’Em.mo Cardinale Presidente negliUfficidiPresidenza.Sièmostratovivamentein-teressato all’attività del Governatorato nei moltepli-cicompitisvoltidalleDirezioniedagliUfficiCentrali.Per lunghi anni Direttore del prestigioso Coro della cattedrale di Ratisbona in Germania, meglio noto come “Regensburger Domspatzen”, Mons. Ratzin-ger si è intrattenuto nella chiesa di Maria Madre della Famiglia, per ascoltare alcuni brani eseguiti all’organo dal M° Antonio Vignera. Per suo tramite, inostriSuperiorihannovolutofarpervenirealSantoPadre i migliori auguri da parte di tutto il personale del Governatorato.

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Clemente XI affidò quindi ilavori ad Annibale Mazzuoli che in 460 giornate lavorative lavò gli affreschi con “spon-ghe fine” di Venezia e vinogreco “della cantina segreta di Nostro Signore”. Oltre alla pulitura vennero fatti nume-rosi ritocchi e applicati perni metallici per evitare la cadu-tadeimuririgonfidall’umido,ricoprendo poi tutto con uno strato di vernice collosa che avrebbe dovuto ravvivare i colori e invece nel tempo di-venne ricettacolo di polvere e nerofumo. Nerofumo chetrent’anni fa, non conside-rando i continui lavaggi con vino greco, fu attribuito aMichelangelo. A dire di molti

l’artista lo usò per sottolineare leombreemigliorareladefi-nizione delle aree a secco.Dall’11dicembre1999gliaf-freschi della Sistina manten-gono intatto il loro ritrovato splendore nonostante che la media registrata dei visitatori dello scorso anno abbia su-perato i cinque milioni di vi-sitatori. Ciò che è cambiato rispetto ai secoli passati è che non viene più illuminata a giorno da torce e candele, ma da luceelettrica.Chelefinestresono perennemente chiuse e che l’aria interna è costante-mente climatizzata e purifi-cata da sistemi all’avanguar-dia. Tant’è vero che nono-

stante il calore, l’umidità, la polvere e i batteri portati al suo interno dai milioni di turi-sti,sonostateeffettuatesoloordinarie spolverature degli affreschi,noncertolavaggi.È assurdo quindi ripetere che “la Cappella Sistina è mala-ta”. Sarebbe invece più giu-sto dire che la Sistina è nata malata, è stata malcurata, ma che, nonostante i suoi cinquecento anni, è una pa-ziente che non desta preoc-cupazioni. E questo non solo grazie al progresso raggiunto dalle nuove tecnologie con cui viene tenuta sotto con-trollo, ma anche alla partico-lare sensibilità della direzione dei Musei Vaticani.

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RICEVIMENTO DEL CORPO DIPLOMATICOPRESSO LE VILLE PONTIFICIE

DI CASTEL GANDOLFOdi Danilo Ambrosetti

Lo scorso 10 maggio gli illustri membri del Corpo Diplomatico accreditato pres-so la Santa Sede, sono stati protagoni-

sti di una splendida cerimonia presso la sede papale di Castel Gandolfo. Gli invitati sonostati accolti da P.Jones Funes (Direttore della Specola Vaticana) che ha dato loro il benve-nuto, illustrando lo svolgimento dell’evento e da P. Jones Maj (Vice Direttore Amministrati-vodella Specola). Infattiè seguitaunavisitaguidata all’interno della Specola Vaticana, considerato uno degli osservatori astronomi-ci più antichi del mondo, preceduta con una visita all’interno della Biblioteca della sede di CastelGandolforiccadicirca22milavolumi,che comprende una collezione di libri antichi tra cui opere di Copernico, Galileo, Newton, Keplero ed altri. Gli invitati sono rimasti tra l’al-troaffascinatinell’ammirare l’importantecol-lezione di meteoriti e strumentazione varia uti-lizzataneitempi,perleinformazionisulsistemaprimordiale solare. Particolare interesse èstato esternato da parte degli ospiti, nel visitare la cupola del Telescopio Visuale, che ha uno

specialefiltro“H-alpha”permostrareleprotu-beranze e le macchie solari; e la cupola del DoppioAstrofago,unaverararitàconsideran-do che ne esistono 4 in tutto il mondo, un unico supporto dove sono presenti due telescopi, la cuifinalitàèdiclassificareinunasolavoltaunintero gruppo di stelle. A conclusione i rappre-sentanti diplomatici sono stati salutati dal Car-dinale Segretario di Stato S.Em. Tarcisio Bertone, e da S.Em. Giuseppe Bertello Presidente del Governatorato e da S.Ecc. Giuseppe Sciacca Segretario Generale del Governatorato. Quin-diall’internodella splendida scenografiadeigiardinidiCastelGandolfo,con il sottofondomusicale della banda del Corpo di Gendar-meria, si è svolta una ricca cena, che ha sug-gellato questa particolare ed unica giornata. Un particolare ringraziamento è stato espresso da P. Funes, al personale di accoglienza dei Musei Vaticani nel particolare il dott. Luciano Gagliano e Vincenzo Ippoliti che hanno coor-dinato gli operatori presenti e le 10 guide va-ticanechecongrandeprofessionalitàhannoaccompagnato gli ospiti nella visita.

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INAUGURAZIONEDELLA NUOVA SEDE DELLA DIREZIONEDELLE TELECOMUNICAZIONIdi Carla Sanna

Lunedì 16 Aprile 2012, alle ore 16.00, pres-so il Palazzo Belvedere nella Città del Va-ticano, Sua Eminenza il Signor Cardinale

Giuseppe Bertello ha presieduto la cerimonia di benedizione e di inaugurazione dei nuovi locali cheospitanogliufficidellaDirezionedelleTele-comunicazioni.Il Direttore, Padre Fernando Vergez Alzaga, ha formulato alcune parole di introduzione allacerimonia, rivolgendo l’augurio al Santo Padre Benedetto XVI per la ricorrenza dell’85° genet-liaco,salutandoipresenticonvenutiedoffren-do qualche breve cenno della storia che ha riguardato la Direzione delle Telecomunicazioni.La più giovane delle Direzioni del Governatora-to dello Stato della Città del Vaticano, ha ini-ziato ad operare autonomamente nel Febbra-io del 2008 con la nomina del Direttore Padre Fernando Vergez Alzaga e, nel Marzo 2009, ha assunto l’attuale assetto. Essa svolge i propri compiti istituzionali tramite il Servizio Internet Va-ticano(giàUfficioInternetdellaSantaSede),ilServizioTelefoniVaticaniedilServizioPosteVa-ticane, gestendo verso la Santa Sede e, trami-te essa, verso tutto il mondo, le comunicazioni telefoniche,iservizipostalielagestionedeisitiweb istituzionali e dei servizi internet.Il Cardinale Bertello ha aperto il proprio inter-vento prendendo spunto dal brano evangelico che contiene il mandato di Gesù “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura”e, riferendosialla LetteraApostolica“Il rapido sviluppo”, nella quale il Beato Giovan-ni Paolo II indicò nelle nuove tecnologie uno strumento contenente “ulteriori opportunità per una comunicazione intesa come servizio al governo pastorale e all’organizzazione dei molteplici compiti della comunità cristiana…” e

unanuova formadievangelizzazione, ricordachefuproprio ilBeatoGiovanniPaolo IIavo-ler creare, all’interno del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, la Direzione delle Telecomunicazioni. Ad essa è stato assegnato, come obiettivo principale, la razionalizzazione dell’infrastrutturadicomunicazioneelaborativaed applicativa della Santa Sede e dello Stato dellaCittàdelVaticano,alfinedimigliorarelaqualità dei servizi resi ai Dicasteri ed Organismi, perrenderepiùefficientelagestionedeglistessieperpermettereun’evoluzionedelleinfrastrut-ture tecnologiche in modo più omogeneo.Il Cardinale Bertello, quindi, dopo aver ricor-dato il ruolo di Sua Eminenza il Cardinale Gio-vanni Lajolo, Presidente Emerito, presente alla cerimonia, quale primo sostenitore del riassetto della Direzione delle Telecomunicazioni ed aver espresso la propria gratitudine alle Direzioni ed ai Servizi del Governatorato che hanno contri-buito alla realizzazione dei lavori, ha rivolto un saluto ed un ringraziamento speciale alla Fon-dazione dei Cavalieri di Colombo e, in partico-lare, al Supremo Cavaliere il Sig. Carl Anderson, per aver contribuito generosamente alle spese di arredo ed allestimento della nuova sede del-la Direzione delle Telecomunicazioni. IlCardinaleBertelloha,infine,scoperto,insiemeall’Arch. Demajo, in rappresentanza del Sig. Carl Anderson, una targa commemorativa.Alla cerimonia di benedizione e di inaugurazio-ne dei nuovi locali, sono intervenuti: S.E. Mons. Giuseppe Sciacca, Segretario Generale del Governatorato, Mons. Peter Bryan Wells, Asses-sore per gli Affari Generali della Segreteria diStato, il Cappellano della Direzione, Don Alber-toFusi,iDirettorieiCapiUfficiodelleDirezioniedei Servizi del Governatorato.

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DA VIA DELLA CONCILIAZIONE IN ROMA A PLAZA DE LA CONSTITUCIONESA SANTIAGO DEL CHILEdi Danilo Ambrosetti

La Via Crucis monumentale in bronzo esposta durante la Quaresima del 2011 a Roma in Via della Conciliazione è giunta

in Chile. L’opera monumentale, commissiona-ta dalla Municipalid di Coquimbo in Chile è sta-ta realizzata dalla Domus Dei di proprietà della Congregazione delle Pie Discepole del Divino Maestro e destinata al Santuario della “Cruz delTercerMilenio”diCoquimbo,hafattosostae bella mostra nella Plaza de la Constituciones a Santiago del Chile. Il 1 marzo 2006, venne presentato in Vaticano il progetto della Via Crucis Monumentale a Sua Santità Benedet-to XVI. In quell’occasione presso l’Arco delle Campane in presenza di Sua Eminenza il Car-dinale Jorge Medina Estévez, di Padre Ramón Javier Bravo (coordinatore del progetto), della religiosa messicana Suor Gemma Sandoval, e diPadreHubertFranciscoAbfalter,ilSantoPa-dre benedisse la prima delle quindici stazioni della “Via Crucis Monumentale”. A distanza di 5 anni concluse tutte le maestose 15 stazione, numerosipellegrinieturistihannoaffollatodadomenica 13 marzo 2011, prima domenica di Quaresima, via della Conciliazione, per parte-cipare al momento di preghiera e allo scopri-mento delle statue, della via Crucis in bronzo più grande del mondo, composta da 52 statue, 11 croci alte oltre due metri, che venne ammi-rata finoal 29aprile 2011. Inquell’occasionel’opera venne inaugurata alla presenza di Sua Eminenza Cardinale Francesco Monterisi, Arci-

pretedellaBasilicaPapaledi SanPaolo fuorile Mura, Oscar Pereira il Sindaco di Coquimbo, Cile, Sua Eminenza il Cardinale Dario Castrillon Hoyos, ilSindacodiRomaGianniAlemanno,Padre Ramón Javier Bravo, Sr. M. Regina Ce-sarato, superiora generale delle Pie Discepo-le, Sr. M. Rosalia Rossetti presidente del Domus Dei. Nella Plaza de la Constituciones a San-tiago del Chile, dinanzi il palazzo presidenziale de La Moneda, l’inaugurazione è stata ancor più spettacolare, alla presenza del Presiden-te della Repubblica Cilena Sebastian Pinera, l’intero Consiglio dei Ministri e diverse autorità istituzionali, nonché Sua Eminenza il Cardinale Jorge Medina Estévez, il Nunzio Apostolico in Chile Mons. Ivo Scapolo, l’Arcivescovo Emerito de La Serena mons. Bernardino Piñera Carvallo e Padre Ramòn Javier Bravo, alla presenza di unamoltitudinedifedelichenelleduesettima-ne dall’8 al 22 aprile, hanno visitato la via cru-cis con devota osservanza. A conclusione, la via crucis è stata allestita nel parco circostan-te la Croce del Terzo Millennio a Coquimbo. Un’opera unica che ha visto l’impiego di quasi ventitonnellatedibronzo,fuseconlatecnicadella cera persa e che ha richiesto per la sua realizzazione, circa cinque anni di lavoro, un modoforteeconcreto,perdareun’improntaartistica alla missione apostolica. Le 52 sculture e le 11 croci ora parlano al popolo cileno, con il linguaggio dell’arte e della potenza bronzea, dell’amore di Dio per tutti noi.

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CONCERTO DI CANTANTI LIRICIDEL TEATRO NAZIONALE

CROATO DI ZAGABRIA

L ’Em.mo Cardinale Pre-sidente, l’Ecc.mo Mons. Segretario Generale e

S.E. il Sig. Filip Vučak, Ambascia-tore della Repubblica di Croa-zia presso la Santa Sede, hanno organizzato per il pomeriggio dello scorso 25 maggio nella chiesa di Maria Madre della Fa-miglia un concerto di musica classica proposto dai Cantanti Lirici provenienti dal Teatro na-zionale di Zagabria. L’occasione è stata offerta dalla celebrazione dei venti anni dei Rapporti diplomatici tra Santa Sede e Repubblica Croata.La chiesa, nonostante fosse un venerdì con temperature e tempo estivi, era gremita in

ogni posto. Erano presenti ol-tre all’Em.mo Cardinale Ber-tello anche gli Em.mi Cardinali Cheli e Grech, Superiori ed Of-ficiali dei Dicasteri della Curia Romana, moltissimi Ambascia-tori accreditati presso la San-ta Sede, l’Ambasciatore della Repubblica di Croazia presso il Quirinale, l’Ing. Daniele Dalvai, Consigliere dello Stato, mol-ti cittadini croati residenti a Roma e numerosi altri invitati.Dopo le parole di saluto e pre-sentazione dell’Ambasciatore Vučak, sono stati eseguiti vari brani di musica sacra – tra gli al-tri – di Mozart, Händel e Vivaldi. Superlativi il soprano Miljenka Grđan, il mezzo soprano Tihana

Herceg Ivšić, il tenore Hrid Matić ed il basso Ivica Trubić, accompa-gnati all’arpa da Tajana Vukelić Peić, e dal giovane Gaj Matić Marović al pianoforte - organo.Lunghissimo l’applauso finale che ha portato ad un bis che è uscito dalle righe della musica sacra, per farci ascoltare un noto canto croato. Al termine, l’Ambasciatore Vučak ha ringraziato l’Em.mo Cardi-nale Bertello per l’ospitalità ri-cevuta. donandogli una serie di stampe sulla Dalmazia; dal can-to suo, il Presidente si è com-plimentato con gli artisti ed ha donato loro ed all’Ambasciatore Vučak una serie di monete in Euro vaticane.

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“DAI UN CALCIO ALLA VIOLENZA”Iniziativa a scopo benefico

di Savino Doronzo

Dai un calcio alla violen-za, è questo lo slogan dell’incontro di calcio

che si è svolto sabato 12.05.2012 alle 16:30 presso il campo del centro sportivo della Rigamonti di Buffalora.I protagonisti sono stati gli over 35 del Brescia calcio opposti alla RAPPRESENTATIVA DI CALCIO DEL GOVERNATORATO DELLA CITTA’ DEL VATICANO. L’incon-tro si è concluso con il risultato di due a zero per gli over 35 del brescia calcio. L’incontro, che non ha precedenti per la nostra provincia, ha sottolineato l’ex giocatore del brescia Virginio Canzi, direttore del centro spor-tivo Rigamonti, ha come obiet-tivo principale quello di mettere

a confronto due compagini che non giocano solo per la vittoria, ma soprattutto per mettere in campo quel fair play, che tra-duce nel rispetto delle regole in campo e nella vita. L’organizza-zione è stata curata per il Gover-natorato con interesse dal Sig. Doronzo Savino e dal presiden-te della Rappresentativa Calcio del Governatorato della Città del Vaticano, Dott. Ing. Pier Car-lo Cuscianna. La sfida calcistica è stata preceduta dall’incontro con le Autorità Politiche, Sporti-ve e Militari Bresciane. I parteci-panti sono stati ricevuti dal Dott. Bianchi Massimo, Assessore allo Sport del comune di Brescia, dal Dott. Bertelli Roberto, Presiden-te della commissione sportiva

della provincia di Brescia, dal Dott. Righetti Roberto, Sindaco di Toscolano Maderno (museo della carta), dal Dott. Ermes Buffoli, Assessore al Turismo di Toscolano Maderno, dal Dott. Ranzetti Ugo, Presidente Pro-vinciale C.O.N.I., dal Maggiore Dott. Donato D’Amato, Coman-dante Provinciale Carabinieri di Brescia e infine dal Dott. Dome-nico Renga, Direttore Golf Club Serenissima.Domenica 13 maggio la Rappre-sentativa di calcio del Governa-torato dello Stato della Città del Vaticano è stata invitata a visita-re alcuni luoghi della nostra pro-vincia, tra i quali il museo della carta di Toscolano Maderno e il circolo di golf di Bogliaco.

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I MUSEI VATICANI ALL’INSEGNADEL TURISMO CULTURALE

di Danilo Ambrosetti

Dal 7 all’11 novembre 2011, i Musei Vaticani sono stati tra i protagonisti del World

TravelMarket,lafieramondialedelturismo, che si è svolta a Londra. La fierahacoinvolto187paesieoltre5 mila sono state le aziende turisti-cheadesporreconunafflussonei4 giorni di oltre 150 mila presenze. Giunta quest’anno alla trentesima edizione, la World Travel Market 2011, si consolida come la più im-portantefieraper ilbusiness-to-bu-siness da non perdere, in quanto offreall’interaindustriaturisticaglo-bale un’opportunità unica di realiz-zare incontri, creare contatti e pro-muovere i propri prodotti. Per il se-condo anno, i Musei Vaticani sono stati presenti con uno stand esposi-tivo al WTM, curato dal responsabile dell’accoglienza dei Musei Vaticani il dott. Luciano Gagliano lì presente con tre collaboratori: Simona Vena,

Alessandro Pernini e Rosa Margot Talamo. La presenza dei Musei Va-ticani a Londra, da un senso che va oltre il significato di turismo legatoalla ricettività, ma va ad allargare l’offertadelturismoculturale,qualetraino di un turismo visto a 360 gradi. I Musei Vaticani hanno chiuso il 2011 superando il muro dei cinque milio-ni di visitatori, più precisamente alla mezzanotte del 31 dicembre scorso risultavano entrati nell’arco dell’an-no 2011, 5.078.004 persone, collo-cando così i Musei Vaticani al terzo posto nel mondo dopo il Louvre e il Metropolitan di New York. Ai Musei Vaticani, infatti, vengono ricono-sciuti ottanta punti di stima contro i centoventi del Louvre, i novanta-sette del Metropolitan e i settanta degli Uffizi. Il punteggio è un mixdimolti fattori quali, fra gli altri: lanotorietàdelle collezioni, il fascinodell’ambiente, la qualità dell’acco-

glienza,laprofessionalitàdeiserviziofferti. Da questo prestigioso risul-tato, diventa ancor più importante la promozione dei Musei Vaticani attraverso la partecipazione a ve-trine internazionali come quella di Londra e le successive a Milano per la BIT (Borsino Internazionale del Tu-rismo)dal16al19febbraio;aFiren-ze dal 18 al 20 maggio all’interno della Fortezza da Basso, per la pri-maedizionediArt&Tourismlafierainternazionale dedicata esclusiva-mente al turismo culturale e dell’ar-te. Un appunto quest’ultimo dove non poteva mancare la presenza dei Musei Vaticani, che attraggono il visitatoreche restaaffascinatoestimolato a conoscere la raccolta d’arte tra le più grandi del mondo, dal momento che i Musei Vaticani espongono l’enorme collezione di opere d’arte accumulata nei secoli dai Papi.

11 giugno 2012

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Nella quiete del Santuario della Verna, in provincia di Arez-zo,neigiorni26-27febbraio/28-29febbraioe1-2marzo2012 i Gendarmi ed i Vigili del Fuoco, divisi in tre turni,

hannotrascorsounagiornatadiriflessioneemeditazionecondi-videndounpercorsospiritualeconifratifrancescanidell’eremo.Il percorso è iniziato nel tardo pomeriggio con la Preghiera dei Vesprie,dopolacena,conlaproiezionediunfilmatosullavitafrancescana.La mattina successiva, è proseguito con le Celebrazioni delle Lodi, unitamente ai religiosi, e successivamente con una me-ditazione sul tema “I Discepoli di Emmaus” guidata da Padre SandroGuarguaglini,esuccessiveriflessioni.La celebrazione della Santa Messa nella Cappella delle Stimma-te, presieduta da Padre Santo Guarguaglini e da Padre Joele Schiavella, Cappellano della Direzione, ha chiuso la mattinata.Nel pomeriggio, il percorso si è concluso con la preghiera nell’OraMediae lapartecipazioneallaprocessione,finoallaCappelladelleStimmate,guidatadaifratifrancescani.

IL RITIRO SPIRITUALE PER IL PERSONALEDELLA DIREZIONE DEI SERVIZI DI SICUREZZA

E PROTEZIONE CIVILE diAntonioPerfetti

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All’Ombra del Cupolone

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“VECCHI E NUOVI AMICI”IN VATICANOdi Dodo

“GERMANI REALI” IN VATICANOdi Mauro Olivieri

Ho varcato per la prima volta la porta di S.Anna nel mese di febbraio del 2004, ero

talmente giovane da non capire quello che mi stava succedendo, chi erano questi sconosciuti che mi avevano portato via e non capivo soprattutto cosa volevano da me...quel primo giorno veramente fuunagranconfusione!Nonèfacilecambiarebrancomaa quell’età ci si adatta e poi c’era qualcosa che mi incoraggiava… eravamo tutti impauriti della novità e sotto certi aspetti la cosa era sti-molante, perché così nessuno par-tiva svantaggiato e io potevo pro-vareafarvalerelemieprerogativedi leader. E così ci ho provato, con grinta e determinazione, ma anche con educazione e rispetto, senza mai eccedere, anche perché con il passare del tempo capivo che mi stava succedendo qualcosa di strano, qualcosa che allora non riu-scivoancoraadefinire.Il nuovo branco era...amorevole; non avevo bisogno di lottare per la

ciotola, dovevo solo aspettare, im-paravo a conoscerli e io insegnavo loro a conoscere me. E così comin-ciaiacapirecosasignificaaccet-tare, accettare di mangiare per ultimo, di dormire da solo, non po-ter condividere gli spazi e le cose, accettare anche quello che non ti piace, o che non ritieni giusto: la verità era che mi stavo innamoran-doecheèfacileaccettare,quan-dosiama!Sono stato accolto molto bene da tutti, qui in Vaticano; ho im-parato a riconoscere i saluti delle guardie Svizzere (che hanno im-parato a chiamarmi per nome) e dei gendarmi, sempre curiosi se fossistatoingradoditrovaretar-tufiosepreferissicorreredietrolevolpi (il mio naso sempre a odora-re il terreno sembrava protendere a questo, ma la mia vera passio-ne era invece qualche piccolo pezzo di pane caduto).Poi c’era la gente che incontravo e che non so perché si stupiva di questa mia in Vaticano; all’inizio

pensavo che ci fosse qualcosa disbagliato in me e così ho cerca-to sempre di essere il più anonimo possibile. Non ho mai abbaiato inutilmente, magari qualche volta durante il gioco con il mio branco, non ho mai litigato con nessuno e ho sempre gradito le coccole degli altri cuccioli di uomo che vivevano qui, ho persino evitato difarequiimieibisognifisiologici,aspettando il momento di uscire fuori,e, credetemi, alcunevolteèstataunsofferenza!Ora non sono più qui, veramente non ho capito bene cosa è suc-cesso ma di colpo tutto è cam-biato ma è anche rimasto uguale, percepisco la mancanza dei miei cari ma sento che sono sempre qui vicino a me, continuo ad amarli e ad essere amato, di questo Amo-re che mi è stato donato, di questo Amore di cui mi sono cibato (ma devo dire onestamente non solo di questo!).Approfitto per salutarvi tutti e so-prattutto…perdirvigrazie!

Un caro amico ci scrive...

Come tante altre coppie di giovani sposi, ci piace pensare che anche questa coppia di germani reali sia

venuta a Roma in viaggio di nozze…Se è vero che a loro è interdetta la visita in Basilica o ai Musei Vaticani, sembrano molto felici di potersi fare una nuotatinanell’acqua fresca della fontana di PiazzaSan Pietro, nella cornice del Colonnato del Bernini. Per una visita “a volo d’uccello” resta a disposizione della famiglia volatilela Basilica Vaticana e se poi c’è ancora un pò di tempo le innumerevoli e splendide fontanedeiGiardiniVaticani.

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TRA LE MURA VATICANE

INTERVISTA DEL CARD. BERTONE AL TG1…Ricordo proprio il sabato sera, quan-do tornavamo dal parco Bresso, dal-la grande adunata della sera, verso il Duomo di Milano. Ero con il cardinale Scola ed eravamo vicini in macchina. Abbiamo visto le vetrate del Duomo di Milano illuminate, ed abbiamo com-mentato immediatamente: “Questa è la Chiesa, una casa luminosa, nonostante tutti i difetti di persone nella Chiesa”. La trasparenza, però, è un fatto di im-pegno, un fatto di solidarietà gli uni

con gli altri, di fiducia. Non è un atto di cinismo o un atto di superficialità: non basta venire a conoscenza di alcuni documenti e pubblicare documenti par-ziali per conoscere la piena verità sui fatti. Spesso avviene proprio questo: che le chiarificazioni sono frutto di un lavoro di dialogo, di rapporti persona-li ed anche di conversione del cuore, che non risultano semplicemente dalle carte o dalla burocrazia. Le carte sono importanti, ma i rapporti personali lo

sono molto di più. Ciò che c’è di più triste in questi eventi ed in questi fatti è la violazione della privacy del Santo Padre e dei suoi più stretti collaborato-ri. Vorrei però dire che questi non sono stati e non sono giorni di divisione ma di unità, e vorrei anche aggiungere che sono anzitutto giorni di forza nella fede, di ferma serenità anche nelle de-cisioni. È il momento della coesione di tutti coloro che vogliono servire vera-mente la Chiesa.

INTERVISTA AL CARD. DECANO ANGELO SODANO

11 giugno 2012

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Come è noto, la Curia è l’insieme dei dicasteri e degli organismi che

coadiuvano il Romano Pontefice nel servizio alla Chiesa univer-sale. Il Governatorato invece è preposto alla guida dello Stato della Città del Vaticano. Data la natura della Curia, il suo perso-nale è soprattutto ecclesiastico, mentre quello del Governatorato è in prevalenza laico. Sono uo-mini e donne delle nazionalità più diverse, che conoscono bene l’importanza del loro lavoro per il successore di Pietro, Pastore della Chiesa universale. Secon-do le ultime statistiche, prestano il loro servizio in Curia 2.843 persone e nel Governatorato 2.001. Per esperienza personale posso assicurare che in gene-rale vi è l’impegno a costituire una vera comunità di lavoro, al servizio del Papa. Ovviamente, in una comunità così numero-sa, qualcuno può anche venire meno ai suoi doveri. Impeccabi-li sono solo gli angeli e i santi del Paradiso!È quindi ben comprensibile che fra personalità diverse, diverse per nazionalità, per cultura,

per sensibilità sociale, esistano giudizi differenti sui vari metodi di lavoro. Chi non ricorda che già all’inizio della Chiesa vi erano discussioni? Ad esempio, fra Paolo e Barnaba nell’annun-cio del Vangelo. «Il dissenso fu tale che si separarono l’uno dall’altro» si legge negli Atti de-gli apostoli (15, 39). E Barnaba andò a Cipro, mentre Paolo si diresse in Siria. Nei secoli sono poi sorti nella Chiesa gli ordini religiosi più diversi. Fra i loro metodi apostolici appaiono ta-lora antinomie, ma tutto poi si ricompone nell’unità fondamen-tale dello stesso spirito di servi-zio alla Chiesa di Cristo.Segretario di Stato per sedici anni, cosa può dire di questo uf-ficio e di chi ne ha avuto la re-sponsabilità? Ognuno ha la sua personalità e ognuno trova problemi differen-ti, a seconda dei tempi. Anche se per breve tempo, ho conosciuto il cardinale Domenico Tardini, morto nel 1961. Ho avuto poi contatti frequenti con i successi-vi compianti segretari di Stato: Amleto Cicognani, Jean Villot e Agostino Casaroli. Ora sono

lieto di collaborare, in ciò che ancora posso, con il mio succes-sore, il cardinale Tarcisio Berto-ne, al quale mi legano un’antica familiarità e un comune spirito di servizio al Romano Pontefice. Tutti noi cardinali di Curia cer-chiamo di costituire un «cena-colo apostolico» riunito intorno al successore di Pietro, senza meravigliarci delle difficoltà del momento. In ciò siamo ogni giorno incoraggiati dalla grande bontà di Benedetto XVI e dalle sue sapienti direttive, lieti di po-tergli prestare il nostro servizio. Monsignor Giuseppe Del Ton, che era un grande latinista, in una poesia composta nella lin-gua di Virgilio e di Orazio aveva descritto la cupola di San Pietro come simbolo della stabilità del-la Chiesa. Erano gli anni difficili dell’ultima guerra mondiale e al prelato sembrava che il Cupolo-ne dicesse: ho visto altri venti, ho visto altre tempeste (alios vidi ventos, aliasque tempesta-tes). Questa è la serenità che la storia, maestra di vita, insegna anche a noi.

(L’Osservatore Romano,giovedì 7 giugno 2012)

(4 GIUGNO 2012 – PARTE DELL’INTERVISTA)

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NOTIZIE LIETE E TRISTI

All’Ombra del Cupolone

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Damiano (27/01/2012)diStefanoSardella;Rebecca (03/02/2012)di Alessio Maria Tanturri;Nicholas Alexander (06/03/2012)di Dinel Serbu;Giorgio (15/03/2012)di Cesare Marzulli;Daniele (17/03/2012)di Alessandro Umbro;Alberto (29/03/2012)di Marco De Pillis;Matilde (29/03/2012)di Giovanni Potasso;

Arianna (02/04/2012) di Paolo Pallotta;Alessio (04/04/2012) di Mauro Di Ianni;Sofia (05/04/2012) di Fabrizio Arcangeli;Sara (15/04/2012) di Riccardo Baglioni;Luca (19/04/2012) di Massimo Amatori;Viola (25/04/2012) di Monica D’Aleo;Cecilia (10/05/2012) di Daniele Belladonna;Daniele e Silvia (19/05/2012) di Maurizio Leoni;Adriana (23/05/2012) di Filippo Leopardi;Elena (23/05/2012) di Fabio Vagnoni;Greta (23/05/2012) di Carlo Pellegrini;Sara (30/05/2012) di Fernando Dante;Carola (04/06/2012) diFrancescoMinafraMontaruli.

CI SONO ANCH’IO !

DiversefamigliedidipendentidelGovernatoratosonostateallietateinquestoperiododallanascitadifigli:

MATRIMONIHannoformatounanuovafamiglia:

NELLA LUCE DI GERUSALEMME CELESTE

Confedein“CristoGesù,chehafattorisplenderelaVitae l’Immortalità per mezzo del Vangelo”, ricordiamo dei dipendenti:

Antonio Manna e Maria Elena Giardinail 14/04/2012;

Andrea Aresu e Juliana Baltianuil 28/04/2012;

Sara De Luca e David Pelilliil 01/05/2012;

Danilo Massimi e Chiara D’Urbanoil 24/05/2012;

Marica Fabris e Alessandro Valentiniil 26/05/2012;

Giuseppe Di Pasqua e Marika Migliaccioil 03/06/2012;

Danilo Bigini e Emanuela Albanoil 03/06/2012;

Luigi Mariani e Emanuela Breteniil 05/06/2012;

Roberto Pizzicannella e Divina Zingarettiil 10/06/2012.

Renato (17/03/2012) padre di Massimo Minicangeli;

Giuliano Lanciotti (18/03/2012) cognato di Luciano Cingolani;

Michele (28/03/2012) padre di Tonino Di Stasi;

Paola Zamboni (11/04/2012) madre di Valentina Laudonio;

Angelino (12/04/2012) padre di Giuseppe Ledda;

Daniela (14/04/2012) sorella di Luigi Diotallevi;

Raffaela Sini (18/04/2012) madre di Giuseppe Ledda;

Deborah Marucci (21/04/2012) cognata di Savino Doronzo

Sergio (24/04/2012) padre di Alessandro Lauri;

Marianna Siciliano (24/04/2012) madre di Salvatore Grillone;

Umberto (25/04/2012) padre di Marco Maggio;

Giulio (25/04/2012) padre di Luca Della Giovampaola;

Luciana Francioni (28/04/2012) madre di Giuliano Di Gennaro;

Vittorio (29/04/2012) padre di Enrico Chiari;

Gianfranco (02/05/2012) padre di Aldo Sablone;

Adris Battini (05/05/2012) padre di Giordano D’Aurizio;

Carlo (07/05/2012) padre di Augusto Tricerri;

Gina Galeri (09/05/2012) madre di Luciano Cingolani;

Mario (13/05/2012) padre di Maurizio Golinelli;

Salvatore (11/05/2012)fratellodiLidiaGrisetti;

Francesca Francioso (24/05/2012)madre di Maria Carmela Madeo;

Vittoria Ascenzi (07/06/2012) madre di Franco Frusone.

ealcunilorofamiliari:

Francesco Tomassetti (23/05/2012)dipendentedell’UfficiodelPersonale

Viola

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