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La nutrizione parenterale tra ospedale e domicilio. Presentazione delle nuove linee guida ESPEN e aggiornamenti sui percorsi di governo clinico. Istituto Scientifico Universitario San Raffaele Milano Aula San Raffaele Venerdì 15 aprile 2011 con il contributo incondizionato di La nutrizione parenterale tra ospedale e domicilio. Presentazione delle nuove linee guida ESPEN e aggiornamenti sui percorsi di governo clinico. Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, Milano Aula San Raffaele Venerdì 15 aprile 2011 SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Organizzazione e Sviluppo - Formazione Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor Via Olgettina, 60 - 20132 Milano Tel. 02-2643.2560 - Fax 02-2643.3482 E-mail: [email protected] Per partecipare al Congresso è necessario compilare l’allegata scheda d’iscrizione ed inviarla alla Segreteria Organizzativa

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Page 1: La nutrizione parenterale La nutrizione Seminario ... · Seminario Residenziale sulla Nutrizione Artificiale in Terapia Intensiva Padova, 17/18 marzo 2011 Auletta Nuova Rianimazione

Seminario Residenziale sulla Nutrizione Artificiale

in Terapia IntensivaPadova, 17/18 marzo 2011

Auletta Nuova Rianimazione Centrale

III piano Monoblocco

Az.Ospedaliera-Universitaria di Padova

SEGRETERIA SCIENTIFICADott. Giovanni Pittoni

Direttore Unità Operativa ComplessaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova

Dott.ssa Giuseppina BonaccorsoResponsabile Unità Operativa Semplice

di Terapia Intensiva PostoperatoriaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova

Gentile collega,

la Nutrizione Parenterale Totale e la Nutrizione Enterale rappresentano oggi untrattamento routinario offerto al paziente critico in Terapia Intensiva. I progressieffettuati negli ultimi 50 anni suggeriscono di valutare precocemente la ne-cessità o fabbisogno nutrizionale, di programmare la strategia nutrizionale piùfavorevole, parenterale o enterale, per consentire il mantenimento o il recu-pero dell’omeostasi corporea e ritornare il più presto possibile alla via fisiologicaper l’assunzione degli alimenti che è per os. TPN e NE da sole o combinate traloro consentono di nutrire con efficacia qualsiasi paziente e non c’è virtual-mente limite a questa artificialità, se non il principio di recuperare al più prestola normale fisiologia, come per tutte le funzioni corporee. Gli obiettivi sono difornire una nutrizione adeguata al fabbisogno, per contrastare il catabolismotissutale, e mantenere o migliorare la funzione dei diversi organi e apparati. Unapporto nutrizionale corretto favorisce una migliore risposta immunitaria e fa-vorisce la riparazione senza compromettere la funzione epatica, renale e mu-scolare. Il concetto di tempestività tiene conto di come la malnutrizione nelpaziente critico si possa sviluppare anche rapidamente in seguito ad un insultoacuto, come un trauma o uno stato settico, ed evolvere verso la chronic ca-tabolic illness, una condizione di catabolismo cronico che è per se stessa pa-tologica. Questa devastante condizione fisica condiziona una morbilità e unamortalità che è difficile contrastare anche in terapia intensiva. La nutrizione artificiale è parte dello standard di cura e deve essere integrata conle altre necessità specifiche del trattamento intensivo. Le scelte nutrizionali dell’in-tensivista sono guidate da una visione integrata di tutte le artificialità in atto ed èindispensabile una buona competenza nutrizionistica e metabolica ispirata allaevidence based medicine.Il percorso clinico diagnostico e terapeutico è sovrapponibile a quello de-scritto per altre tipologie di paziente, con alcune specificità. La nutrizione vainiziata prima possibile, e, quando la via enterale non consente di coprire gliadeguati fabbisogni proteico/calorici, la NPT permette il raggiungimentodegli apporti nutrizionali prefissati. Bisogna sempre tener a mente che unodegli obiettivi primari è il recupero della fisiologicità della via nutrizionale. Scopo del corso e motivo dell’invito che Le rivolgiamo, è creare un masterdi riferimento in Nutrizione artificiale adattato alle esigenze dello specialistain ICU e alla tipologia di paziente osservata.E’ un corso per soli 20 partecipanti,altamente selezionati, che saranno seguitie istruiti con il materiale didattico più aggiornato e con personalità scientifi-che di alto profilo.

La preghiamo di compilare la scheda di iscrizione allegata con i dati del col-lega da lei prescelto e spedirla alla Baxter spa.

Ringraziandoti fin d’ora per la tua cortese attenzione,

cordiali salutiDr Giovanni Pittoni

con il contributo incondizionato di

Seminario Residenziale sulla Nutrizione Artificiale

in Terapia IntensivaPadova, 17/18 marzo 2011

Auletta Nuova Rianimazione Centrale

III piano Monoblocco

Az.Ospedaliera-Universitaria di Padova

SEGRETERIA SCIENTIFICADott. Giovanni Pittoni

Direttore Unità Operativa ComplessaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova

Dott.ssa Giuseppina BonaccorsoResponsabile Unità Operativa Semplice

di Terapia Intensiva PostoperatoriaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova

Gentile collega,

la Nutrizione Parenterale Totale e la Nutrizione Enterale rappresentano oggi untrattamento routinario offerto al paziente critico in Terapia Intensiva. I progressieffettuati negli ultimi 50 anni suggeriscono di valutare precocemente la ne-cessità o fabbisogno nutrizionale, di programmare la strategia nutrizionale piùfavorevole, parenterale o enterale, per consentire il mantenimento o il recu-pero dell’omeostasi corporea e ritornare il più presto possibile alla via fisiologicaper l’assunzione degli alimenti che è per os. TPN e NE da sole o combinate traloro consentono di nutrire con efficacia qualsiasi paziente e non c’è virtual-mente limite a questa artificialità, se non il principio di recuperare al più prestola normale fisiologia, come per tutte le funzioni corporee. Gli obiettivi sono difornire una nutrizione adeguata al fabbisogno, per contrastare il catabolismotissutale, e mantenere o migliorare la funzione dei diversi organi e apparati. Unapporto nutrizionale corretto favorisce una migliore risposta immunitaria e fa-vorisce la riparazione senza compromettere la funzione epatica, renale e mu-scolare. Il concetto di tempestività tiene conto di come la malnutrizione nelpaziente critico si possa sviluppare anche rapidamente in seguito ad un insultoacuto, come un trauma o uno stato settico, ed evolvere verso la chronic ca-tabolic illness, una condizione di catabolismo cronico che è per se stessa pa-tologica. Questa devastante condizione fisica condiziona una morbilità e unamortalità che è difficile contrastare anche in terapia intensiva. La nutrizione artificiale è parte dello standard di cura e deve essere integrata conle altre necessità specifiche del trattamento intensivo. Le scelte nutrizionali dell’in-tensivista sono guidate da una visione integrata di tutte le artificialità in atto ed èindispensabile una buona competenza nutrizionistica e metabolica ispirata allaevidence based medicine.Il percorso clinico diagnostico e terapeutico è sovrapponibile a quello de-scritto per altre tipologie di paziente, con alcune specificità. La nutrizione vainiziata prima possibile, e, quando la via enterale non consente di coprire gliadeguati fabbisogni proteico/calorici, la NPT permette il raggiungimentodegli apporti nutrizionali prefissati. Bisogna sempre tener a mente che unodegli obiettivi primari è il recupero della fisiologicità della via nutrizionale. Scopo del corso e motivo dell’invito che Le rivolgiamo, è creare un masterdi riferimento in Nutrizione artificiale adattato alle esigenze dello specialistain ICU e alla tipologia di paziente osservata.E’ un corso per soli 20 partecipanti,altamente selezionati, che saranno seguitie istruiti con il materiale didattico più aggiornato e con personalità scientifi-che di alto profilo.

La preghiamo di compilare la scheda di iscrizione allegata con i dati del col-lega da lei prescelto e spedirla alla Baxter spa.

Ringraziandoti fin d’ora per la tua cortese attenzione,

cordiali salutiDr Giovanni Pittoni

con il contributo incondizionato di

La nutrizione parenterale tra ospedale e domicilio. Presentazione delle nuove linee guida ESPEN e aggiornamenti sui percorsi di governo clinico.

Istituto Scientifico Universitario San RaffaeleMilanoAula San Raffaele

Venerdì 15 aprile 2011

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in Terapia IntensivaPadova, 17/18 marzo 2011

Auletta Nuova Rianimazione Centrale

III piano Monoblocco

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SEGRETERIA SCIENTIFICADott. Giovanni Pittoni

Direttore Unità Operativa ComplessaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova

Dott.ssa Giuseppina BonaccorsoResponsabile Unità Operativa Semplice

di Terapia Intensiva PostoperatoriaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova

Gentile collega,

la Nutrizione Parenterale Totale e la Nutrizione Enterale rappresentano oggi untrattamento routinario offerto al paziente critico in Terapia Intensiva. I progressieffettuati negli ultimi 50 anni suggeriscono di valutare precocemente la ne-cessità o fabbisogno nutrizionale, di programmare la strategia nutrizionale piùfavorevole, parenterale o enterale, per consentire il mantenimento o il recu-pero dell’omeostasi corporea e ritornare il più presto possibile alla via fisiologicaper l’assunzione degli alimenti che è per os. TPN e NE da sole o combinate traloro consentono di nutrire con efficacia qualsiasi paziente e non c’è virtual-mente limite a questa artificialità, se non il principio di recuperare al più prestola normale fisiologia, come per tutte le funzioni corporee. Gli obiettivi sono difornire una nutrizione adeguata al fabbisogno, per contrastare il catabolismotissutale, e mantenere o migliorare la funzione dei diversi organi e apparati. Unapporto nutrizionale corretto favorisce una migliore risposta immunitaria e fa-vorisce la riparazione senza compromettere la funzione epatica, renale e mu-scolare. Il concetto di tempestività tiene conto di come la malnutrizione nelpaziente critico si possa sviluppare anche rapidamente in seguito ad un insultoacuto, come un trauma o uno stato settico, ed evolvere verso la chronic ca-tabolic illness, una condizione di catabolismo cronico che è per se stessa pa-tologica. Questa devastante condizione fisica condiziona una morbilità e unamortalità che è difficile contrastare anche in terapia intensiva. La nutrizione artificiale è parte dello standard di cura e deve essere integrata conle altre necessità specifiche del trattamento intensivo. Le scelte nutrizionali dell’in-tensivista sono guidate da una visione integrata di tutte le artificialità in atto ed èindispensabile una buona competenza nutrizionistica e metabolica ispirata allaevidence based medicine.Il percorso clinico diagnostico e terapeutico è sovrapponibile a quello de-scritto per altre tipologie di paziente, con alcune specificità. La nutrizione vainiziata prima possibile, e, quando la via enterale non consente di coprire gliadeguati fabbisogni proteico/calorici, la NPT permette il raggiungimentodegli apporti nutrizionali prefissati. Bisogna sempre tener a mente che unodegli obiettivi primari è il recupero della fisiologicità della via nutrizionale. Scopo del corso e motivo dell’invito che Le rivolgiamo, è creare un masterdi riferimento in Nutrizione artificiale adattato alle esigenze dello specialistain ICU e alla tipologia di paziente osservata.E’ un corso per soli 20 partecipanti,altamente selezionati, che saranno seguitie istruiti con il materiale didattico più aggiornato e con personalità scientifi-che di alto profilo.

La preghiamo di compilare la scheda di iscrizione allegata con i dati del col-lega da lei prescelto e spedirla alla Baxter spa.

Ringraziandoti fin d’ora per la tua cortese attenzione,

cordiali salutiDr Giovanni Pittoni

con il contributo incondizionato di

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SEGRETERIA SCIENTIFICADott. Giovanni Pittoni

Direttore Unità Operativa ComplessaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova

Dott.ssa Giuseppina BonaccorsoResponsabile Unità Operativa Semplice

di Terapia Intensiva PostoperatoriaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova

Gentile collega,

la Nutrizione Parenterale Totale e la Nutrizione Enterale rappresentano oggi untrattamento routinario offerto al paziente critico in Terapia Intensiva. I progressieffettuati negli ultimi 50 anni suggeriscono di valutare precocemente la ne-cessità o fabbisogno nutrizionale, di programmare la strategia nutrizionale piùfavorevole, parenterale o enterale, per consentire il mantenimento o il recu-pero dell’omeostasi corporea e ritornare il più presto possibile alla via fisiologicaper l’assunzione degli alimenti che è per os. TPN e NE da sole o combinate traloro consentono di nutrire con efficacia qualsiasi paziente e non c’è virtual-mente limite a questa artificialità, se non il principio di recuperare al più prestola normale fisiologia, come per tutte le funzioni corporee. Gli obiettivi sono difornire una nutrizione adeguata al fabbisogno, per contrastare il catabolismotissutale, e mantenere o migliorare la funzione dei diversi organi e apparati. Unapporto nutrizionale corretto favorisce una migliore risposta immunitaria e fa-vorisce la riparazione senza compromettere la funzione epatica, renale e mu-scolare. Il concetto di tempestività tiene conto di come la malnutrizione nelpaziente critico si possa sviluppare anche rapidamente in seguito ad un insultoacuto, come un trauma o uno stato settico, ed evolvere verso la chronic ca-tabolic illness, una condizione di catabolismo cronico che è per se stessa pa-tologica. Questa devastante condizione fisica condiziona una morbilità e unamortalità che è difficile contrastare anche in terapia intensiva. La nutrizione artificiale è parte dello standard di cura e deve essere integrata conle altre necessità specifiche del trattamento intensivo. Le scelte nutrizionali dell’in-tensivista sono guidate da una visione integrata di tutte le artificialità in atto ed èindispensabile una buona competenza nutrizionistica e metabolica ispirata allaevidence based medicine.Il percorso clinico diagnostico e terapeutico è sovrapponibile a quello de-scritto per altre tipologie di paziente, con alcune specificità. La nutrizione vainiziata prima possibile, e, quando la via enterale non consente di coprire gliadeguati fabbisogni proteico/calorici, la NPT permette il raggiungimentodegli apporti nutrizionali prefissati. Bisogna sempre tener a mente che unodegli obiettivi primari è il recupero della fisiologicità della via nutrizionale. Scopo del corso e motivo dell’invito che Le rivolgiamo, è creare un masterdi riferimento in Nutrizione artificiale adattato alle esigenze dello specialistain ICU e alla tipologia di paziente osservata.E’ un corso per soli 20 partecipanti,altamente selezionati, che saranno seguitie istruiti con il materiale didattico più aggiornato e con personalità scientifi-che di alto profilo.

La preghiamo di compilare la scheda di iscrizione allegata con i dati del col-lega da lei prescelto e spedirla alla Baxter spa.

Ringraziandoti fin d’ora per la tua cortese attenzione,

cordiali salutiDr Giovanni Pittoni

con il contributo incondizionato di

La nutrizione parenterale tra ospedale e domicilio.

Presentazione delle nuove linee guida ESPEN e aggiornamenti

sui percorsi di governo clinico.

Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, Milano

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Fondazione Centro San Raffaele del Monte TaborVia Olgettina, 60 - 20132 Milano

Tel. 02-2643.2560 - Fax 02-2643.3482E-mail: [email protected]

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MODERATORI:

D. Radrizzani, M. Braga

13,30 - 13,55 Aspetti farmaceutici della nutrizione parenterale

P. Tadini

13,55 - 14,20 Il controllo glicemico in terapia intensiva

E. Grandi

14,20 - 14,45 La scelta dei lipidi in nutrizione parenterale

R. Caccialanza

14,45 -15,10 La scelta dell’accesso venoso

S. Colombo

15,10 -16,00 La gestione dell’accesso venoso

e la manipolazione delle sacche per NP

L. Bertoldo

16,00 - 16,15 Discussione

16,15 - 16,30 Conclusioni e pratiche ECM

PROgRAMMA

9,00 - 9,15 Registrazione partecipanti

9,15 Apertura lavori e presentazione corso

MODERATORI:

M. Braga, L. Beretta

9,30 - 9,55 La malnutrizione nel paziente ospedalizzato

e a domicilio

L. Gallitelli

9,55 - 10,20 La nutrizione parenterale in chirurgia

S.I. Rocchetti

10,20 -10,45 La nutrizione parenterale in oncologia

C. Gavazzi

10,45 - 11,10 La nutrizione parenterale in terapia intensiva

D. Radrizzani

11,10 - 11,25 Discussione

11,25 - 11,50 La gestione del paziente in nutrizione parenterale

a domicilio nella ASL Monza Brianza

E. Novara

11,50 - 12,15 Introduzione alla gestione del paziente

in nutrizione parenterale a domicilio

A. Ballan

12,15 - 13,30 Lunch

Annamaria Ballan, Monza

Luigi Beretta, Milano

Lorena Bertoldo, Milano

Marco Braga, Milano

Riccardo Caccialanza, Pavia

Sergio Colombo, Milano

Livia gallitelli, Milano

Cecilia gavazzi, Milano

Elisabetta grandi, Milano

Elisabetta Novara, Monza

Danilo Radrizzani, Legnano

Simona Irma Rocchetti, Milano

Patrizia Tadini, Milano

BOARD SCIENTIFICO