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S i tratta solo di uno dei numero-si dispositivi sviluppati dal-

l’amministrazione doganale ameri-cana in questi ultimi anni per tute-larsi contro il pericolo di attacchiterroristici. Fra questi possiamosenz’altro ricordare:

a) la Container Security Initiative(CSI), o programma per la sicurezzadei containers, la quale rappresentaun’azione sviluppata dalle doganestatunitensi allo scopo di proteggerele rotte commerciali tra i porti ame-ricani ed i porti stranieri dai qualipartono i maggiori flussi di trafficoverso gli USA. L’iniziativa in que-stione, concepita per rendere più si-cure le spedizioni che avvengonotramite l’utilizzo del container (inquanto anello fondamentale, ma vul-

nerabile, della catena logistica inter-nazionale), si basa su una serie diaccordi a carattere bilaterale con iGoverni dei paesi dai quali partono iflussi di traffico contenitori direttiogni anno negli USA e sul distaccodi alcuni funzionari delle doganestatunitensi, in qualità di "osservato-ri doganali" presso vari porti deiPaesi in questione. La logica è quel-la dell’anticipazione dei controlli disicurezza sui container direttamentea monte della catena logistica (cioègià nei luoghi di partenza dei cari-chi), di modo da evitare la loro effet-tuazione a valle, e cioè nei luoghi diarrivo delle merci, così da ridurre gliintralci nello svincolo delle merci edecongestionare i porti americani;

b) l’iniziativa per la Sicurezza

Le autorità doganaliamericane (la U.S.Customs and BorderProtection o "CBP")hanno recentementesviluppato sulla base delSAFE Ports Act (leggesulla sicurezza portuale)del 2006 un’ulterioremisura di sicurezza voltaa favorire l’individuazionedi carichi sospetti edimpedire l’introduzionenel Paese di armi emateriali destinati ad usoterroristico, così darendere più sicuri itraffici commerciali.Dopo essersi consultatacon i rappresentanti delmondo dell’industria e delcommercio, la CBP hainfatti recentementeformulato una propostadi regolamento intitolato"Importer Security Filingand Additional CarrierRequirements"(Dichiarazione disicurezza dell’importatoree requisiti aggiuntivi peril vettore), nella qualeviene tracciato unprogramma che prevedela presentazione alledogane di una nuovadichiarazione di pre-arrivo denominata“Importer SecurityFiling”, ossia di una seriedi informazioni anticipatedi almeno 24 ore rispettoal momento in cui lemerci vengono caricate abordo delle navi diretteverso gli USA.

La nuovaregola del 10+2

americana

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contro la Proliferazione (PSI), lancia-ta nel maggio 2003, che vede gliUSA insieme ad un’altra sessantinadi Stati di tutto il mondo uniti neltentativo di arrestare la proliferazio-ne degli esplosivi e delle armi di di-struzione di massa. I suoi principifondamentali si basano sulla defini-zione di apposite misure volte ad im-pedire il loro traffico illegale viamare, terra o aria;

c) i programmi Immigration Secu-rity Initiative (ISI) ed Export Secu-rity (EXPS), disegnati per intercetta-re flussi di immigrati clandestini,terroristi ed armi prima che giunganonel territorio degli Stati Uniti;

d) il programma “C-TPAT”, omo-logo al programma di certificazionecomunitaria AEO (Operatore Econo-mico Autorizzato), si basa sul princi-pio della collaborazione tra doganeed operatori privati. Ideato da un ap-posito comitato nazionale (AdvisoryCommittee on Commercial Opera-tions o “COAC”) presieduto dall’As-sistant Commissioner for Field Ope-rations delle dogane americane ecomposto da una cinquantina diesperti di commercio internazionale,ciascuno dei quali agente in rappre-sentanza di vari settori della catenalogistica, rappresenta un programmaad adesione volontaria basato su unalogica di tipo “premiale” che vede ri-conoscere a quegli operatori che de-cidono di sottoporvisi - impegnando-si ad adottare ed a far osservare apropri fornitori e clienti una serie dimisure di sicurezza espressamentedefinite dal programma - un più altogrado di “fiducia” da parte delle do-gane, il quale a sua volta costituisceil presupposto per usufruire di untrattamento privilegiato in termini diprocedure di analisi dei rischi e dicontrollo delle merci, con ispezionidel carico meno frequenti e sdogana-menti più rapidi dei propri carichi;

e) la cd. “regola delle 24 ore", haintrodotto a partire dal 2 febbraio2003 l’obbligo per i vettori maritti-mi di trasmettere elettronicamente

alle dogane statunitensi le informa-zioni relative al manifesto di caricoalmeno 24 ore prima che avvenga ilcaricamento della merce su unanave diretta negli Stati Uniti (lostesso genere di comunicazioneelettronica viene prevista con ri-guardo ai dati della nota di caricoper le spedizioni aeree, sebbenequesta regola non sia stata ancoratotalmente implementata);

f) l’Improving America’s SecurityAct del luglio 2007, legge che rece-pendo una serie di raccomandazioniformulate dalla Commissione 9/11(Commissione Nazionale sugli Attac-chi Terroristici sugli Stati Uniti, co-stituita il 27 novembre 2002 percondurre indagini sui tragici avveni-menti dell’11 settembre 2001 ed ela-borare delle specifiche raccomanda-zioni al fine di scongiurare i pericolidi ulteriori attacchi), introduce, apartire dal luglio 2012, l'obbligo discannerizzazione nei porti da cuipartono le merci, di tutti i contenito-ri che saranno trasportati per via ma-rittima od aerea verso gli USA, non-ché controlli su tutti i bagagli tra-sportati sugli aerei passeggeri direttinegli USA (regola quest’ultima cheverrà applicata in maniera progressi-va entro 3 anni dall’adozione dellalegge in questione).

L’Importer Security Filing ("ISF")in particolare, va ad integrare la re-gola delle 24 ore, ed è inteso a met-tere a disposizione della CBP delleinformazioni aggiuntive rispetto aquelle contenute nel manifesto di ca-rico, le quali consentiranno alle do-gane di migliorare la loro capacità diindividuazione delle spedizioni adalto rischio. Sebbene non sia stataancora fissata una data definitiva perl’entrata in vigore di tale misura (ètuttavia atteso un regolamento forma-le, istitutivo della stessa, per la finedi luglio 2008), la CBP ha emanatodelle linee guida per gli operatori di-chiarando la sua intenzione di voler-la attuare al più presto. Il programmaImporter Security Filing entrerà in-

fatti formalmente in vigore dopo 90giorni dalla pubblicazione del relati-vo avviso nel Federal Register (unasorta di Gazzetta Ufficiale nellaquale vengono pubblicate le leggi edi regolamenti federali, nonché gli av-visi delle Agenzie Federali e le rela-tive proposte di regolamento). LaCBP ha specificato che il nuovo pro-gramma verrà implementato in ma-niera graduale, nell’arco di un perio-do di alcuni mesi.

Le informazioni che saranno og-getto della dichiarazione in questio-ne sono in particolare:

1. nome ed indirizzo del produtto-re (o del fornitore) delle merci ogget-to della spedizione;

2. nome ed indirizzo del venditore;3. nome ed indirizzo dell’acqui-

rente;4. nome ed indirizzo di colui che

riceverà le merci dopo che queste sa-ranno state svincolate dalla dogana;

5. nome ed indirizzo del luogo fisi-co (o dei luoghi) dove è avvenuta lasistemazione delle merci all’internodel container;

6. nome ed indirizzo del consoli-datore;

7. identificativo dell’importatore:si tratta del codice identificativo chefigura nella dichiarazione doganale,composto dal numero identificativofiscale (“IRS” o Internal RevenueService number), dall’EmployerIdentification Number (EIN), dal nu-mero di previdenza sociale (SocialSecurity Number o “SSN”), o rappre-sentato da altro codice assegnatodalla CBP al soggetto responsabiledel pagamento di tutti i dazi gravan-ti sulla merce e tenuto a conformarsia tutti i requisiti regolamentari pre-scritti dalla legge con riferimentoalle operazioni di import;

8. numero del destinatario dellamerce (si tratta dello stesso sistemadi codifica di cui al punto sopra);

9. paese di origine delle merci; e 10. codice HTS (Harmonized Ta-

riff Schedule-Code/codice di tariffadoganale) a 6 cifre.

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In aggiunta, il vettore deve fornirealla CBP: 1) il piano di stivaggiomerci; e 2) i container status Messa-ges (si tratta di messaggi standardiz-zati che servono per facilitare loscambio intermodale dei containers,semplificando la trasmissione di in-formazioni tra i soggetti coinvoltinella gestione, nel commercio e neltrasporto degli stessi; essi identifica-no le varie manipolazioni, movimen-tazioni o cambi di stato – es. estra-zione delle merci o riempimento -dei container).

Per questo motivo, l’informazioneche costituisce l’oggetto della ISF èanche conosciuta come regola del"10+2."

Saranno inoltre soggette allanuova Importer Security Filing pre-sentata almeno 24 ore prima del ca-ricamento della nave, tutte le spedi-zioni che attraverseranno il territo-rio degli USA, così come le merci

allo stato estero destinate ad essereintrodotte in deposito sotto vincolodoganale negli Stati Uniti ed i cari-chi che transitano nelle acque co-stiere USA, senza essere sbarcati interritorio americano (sebbene inquesto caso i dati da trasmetteresiano semplificati).

I dieci elementi di cui sopra po-tranno essere forniti alla CBP dal-l’importatore o dal suo agente (spedi-zioniere doganale, spedizioniere,vettore od altro soggetto apposita-mente autorizzato). Non è necessarioinfine che la parte che esegue la Im-porter Security Filing risieda entro ilterritorio degli USA.

Sebbene molti aspetti proceduralidella misura in questione non sianoancora stati definiti, è evidente cheessa avrà un impatto significativo siasui tempi che sui modi in cui le in-formazioni relative all’importazionedi beni negli USA sono fornite al-

l’autorità doganale americana. La Import Security Filing modifi-

cherà in particolare la tipologia diinformazioni da trasmettere alle do-gane nell’ambito della catena logisti-ca. Sebbene alcuni dei dati richiestipossano essere ricavati direttamentedagli ordini di acquisito, le aziendeimportatrici dovranno attrezzarsi perfare in modo di ottenere per tempo leinformazioni necessarie a soddisfarei requisiti della misura in questione.Parimenti, gli importatori dovrannofare in modo che i dati presentati tra-mite l’ISF siano coerenti con quelliche verranno presentati al momentodell’introduzione definitiva dellemerci in territorio doganale america-no. Si attendono invece ulteriorichiarimenti dalle dogane americanein ordine alle responsabilità per tra-smissioni di dati tardive, incompletee/o errate.

Danilo Desiderio