La Nota n8

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Sabato, 6 Marzo 2010 Copia Omaggio N°8\Anno VII Sede di Siracusa in via Basento n°14 www.accademiakronos.it Sede di Siracusa in via Basento n°14 www.accademiakronos.it per l’ambiente per l’ambiente in seconda pagina in terza pagina in ultima pagina in ultima pagina CARLENTINI: A SORPRESA SACCA’ CHIEDE LA VERIFICA DI MAGGIORANZA SORTINO – LA CRISI NON E’ ANDATA VIA: CHE FIGURACCIA SINDACO FRANCOFONTE – PROPOSTE UDC SULLA CRISI AGRUMICOLA IN CONSIGLIO COMUNALE SIRACUSA – TRASPORTI PUBBLICI IN CONSIGLIO COMUNALE CON POCHI. GIORDANO CHIEDE AUTOBUS E BICI GRATIS NELLE DOMENICHE ECOLOGICHE Siracusa – Ed ecco che Arturo Linguanti, presidente provinciale di Confesercenti, mette sotto accusa l’intera classe politi- ca siracusana. << Mi sento sempre più indignato – dice il presidente di Confe- sercenti – verso coloro che in questa città hanno poteri decisionali in campo politico, sindacale , amministrativo e continuano a trascurare e sottovalutare i grossi problemi che non consentono a Siracusa di decollare, nonostante, a detta di tutti, ha potenzialità notevoli che però rimangono sempre nel limbo.>> Continua a pag. 2 >>> SIRACUSA OSPITA IL 50 % DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE DELLA SICILIA. CONFESERCENTI ATTACCA POLITICA E SINDACATO Arturo Linguanti Lentini ( GV) Sem- bra strano ma anche a Lentini qualcuno si muove per parlare in Consiglio Comunale di atti che interessano i cittadini, anche se – dobbiamo annotarlo – avviene dopo che quasi tutti i comuni dell’intera provincia si sono dichiarati contro il proseguimento della privatizzazione dell’ac- qua. Parte da Saverio Bosco, consigliere co- munale del PD poco allineato, la proposta di deliberazione nel consesso civico leonti- no di adesione al Coor- dinamento Nazionale Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integra- to che si è costituito a Palermo il 14 mag- gio dello scorso anno. Continua a pag. 3 >>> A LENTINI IL CONSIGLIO COMUNALE USCIRA’ FORSE DAL LETARGO SAVERIO BOSCO DEL PD INVITA A VOTARE UN DOCUMENTO CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA Siracusa – Se prima del Lombardo ter erano in tre i deputati regionali del PD ( Marziano, De Benedictis e Bonomo) dopo sono rimasti in due perché uno è an- dato nell’API di Rutellli. L’ultimo Governo Lombardo, di fatto, ha spaccato profondamente il centrodestra siciliano, e meno gravemente il centrosinistra che in campagna elettorale si era mostrato irriducibile av- versario, per poi diventare alleato come oggi si può constatare. Nel PD però le considerazioni che si fanno sono complesse e oggetto di dibattito serrato sia dentro che fuori il partito guida del centrosinistra. Abbiamo chiesto al deputato regionale Roberto De Benedictis di accettare di rispondere ad una serie di sintetiche domande con un corrispettivo di risposte concise e quanto più possibile chiare, politica per- mettendo. Ecco l’intervista. Intervista di Gregorio Valvo On. De Benedictis come vanno le cose all’Ars? Nonostante le apparenze c’è molta carne sul fuoco, cioè, disegni di legge importanti che saranno la cartina torna sole del quadro politico regionale. Quindi, possiamo dire che il suo partito è in “aspet- tativa”, nel senso dell’attesa? Niente affatto siamo a lavoro e molte iniziative di legge che l’aula ha esaminato in questi mesi ed esaminerà nei prossimi partono da disegni di legge del PD. In sostanza il PD reputa oggi di poter imporre que- sto alla maggioranza che sostiene Lombardo? Le proposte del PD e la ferma posizione su di esse hanno già determinato la spaccatura del primo governo Lombardo, ricordo ad esempio l’abrogazione dell’agen- zia regionale rifiuti ed acque (ex ARA) impero di Cuffaro e la riforma sanitaria, oggi vogliamo essere ancor più determinanti. Linterivista continua a pag. 2 >>> Roberto De Benedictis DE BENEDICTIS: <<A SIRACUSA IL PD DEVE FARE OPPOSIZIONE NON DI FACCIATA>> Siracusa ( givi) Ancora una volta il presidente del consiglio provinciale rende nota la classifica degli asses- sori “buoni” e di quelli “cattivi”: i primi sono quelli che vanno alle adunanze del consesso gli altri sono quelli che preferiscono restare a casa. La prima classifica era stata offerta alla stampa locale nell’estate dello scorso anno ed era più o meno simile a quella di oggi. Continua a pag. 2 >>> PROVINCIA: MANGIAFICO UDC “SGAMA” GLI ASSESSORI DEL SUO PARTITO Melilli (GV) Si potrebbe dire che i consiglieri Gio- vanni Di Battista e Vin- cenzo Pecora si sentono autonomi solamente dopo essere usciti dal Movimen- to per l’autonomia. Non è una battuta gratuita ma la sensazione che ci hanno la- sciato dopo un breve collo- quio e l’intervista congiunta che abbiamo realizzato in redazione. Hanno tanta vo- glia di fare i consiglieri co- munali, magari come non avevano mai pensato quel ruolo che a Melilli non tutti riescono a svolgere. Spe- cialmente quando ci si la- scia trascinare dal vortice delle “esigenze” personali o politiche che dir si voglia. Ecco l’intervista dei due con- siglieri comunali che hanno sorpreso non poco l’appa- rato di maggioranza che fa perno su Sorbello e Iano Sbona detentori delle chiavi di quella macchina politica chiamata MPA, che consu- ma tanto e induce a fare solamente brevi percorsi. Continua a pag. 3 >>> MELILLI - AUTONOMI MA FUORI DAL MOVIMENTO I consiglieri comunali Giovanni Di Battista e Vincenzo Pecora chiariscono la loro scelta Augusta - “Questi signori non temo- no di mostrare tutta la loro sfrontatezza ed arroganza quan- do ripetutamente dichiarano che solo chi vince ha diritto di parola, soprattutto quando attaccano la libera stampa perché colpevole di fare, se- condo il dettato costi- tuzionale, il proprio lavoro con imparziali- tà e correttezza: cosa vorrebbero? Forse a loro piacerebbe una stampa fatta di nani e ballerini, proni ai voleri e alle bizze da bambino capriccioso di chi vuole soltan- to essere incensato con notizie a senso unico, oppure im- bavagliata quando deve riportare la voce dell’opposizione”. Continua a pag. 3 >>> AUGUSTA – INZOLIA:<<VOGLIONO LA STAMPA COME CANE DA COMPAGNIA>>. di Massimo Ciccarello Melilli (GV) Chi pensa- va male del sindaco Pip- po Sorbello, in relazione al suo ricorso al Tar contro la privatizzazione dell’acqua e l’affidamento del servizio idrico a Sai8 deve ricreder- si, perché almeno in questo caso il sindaco di Melilli ha saputo superare ogni ambi- guità. Anche se con ritardo ha saputo convincere che la sua azione a favore del- la cittadinanza melillese è vera e mira a non fare en- trare nella sua città la Sai 8 anche se dovesse perdere il ricorso che il 4 di aprile sarà deciso a Catania. Sor- bello ha fatto pubblicare, pagando, la sua posizione, sfrondandola da ogni pos- sibile equivoco o ambiguità. Continua a pag. 3 >>> MELILLI – SORBELLO RIVELA CHE LA PARTE PUBBLICA E’ DIVENTATA MINORANZA NELLA VICENDA ACQUA. Mezza pagina a pagamento su un quotidiano palermitano per diffidare ATO 8 e Saccecav nell’operare Melilli o fare richieste di beni del Comune. Azione efficace e chiara. Dire che la politica siracusana è in subbuglio non rende l’idea della situazione attuale che vivono i partiti e i suoi rappresentanti ad ogni li- vello. Si annuncia ufficialmente che l’assessore provinciale Roberto Meloni e la collega Ignac- colo, sono diventati presidente e vicepresidente del Consorzio universitario Archimede, poi te li incontri la settimana dopo sempre in Provincia. Se si chiede viene risposto che si aspetta la decisone del CdA del Consorzio. Si legge che Iano Sbona è diventato Presidente dell’Iacp, ma si apprende che si aspetta la decisone del Presidente della Regione. Si legge che Se- bastiano Leone è diventato membro del CdA dell’AMP “Plemmirio”, ma, l’interessato smen- tisce di aver saputo qualcosa. Si fanno anche i nomi sui giornali dei “premiati” in quota Uds. Poi si apprende che gli stessi consiglieri provin- ciali che avevano creato l’Uds con Turi Magro, sono passati di colpo nell’Api di Mario Bonomo, si parla anche della rivendicazione possibile di un assessorato. Il giorno dopo, tocca a Titti Bufardeci far sapere che l’API non sarà ac- cettata nel centrodestra siracusano, per fortu- na che la risposta di Bonono non crea grandi problemi: “ appoggeremo dall’esterno”, però, nessuno approfondisce chi e cosa bisogne- rebbe appoggiare. I Consiglieri provinciali eletti sotto la bandiera del PDL sono divisi su tutto e non manca occasione di menare botte in testa al Presidente Nicola Bono dello stesso partito. Già, ma è dello stesso partito? Confusione. Nel Mpa la situazione non cambia e la parola d’ordi- ne è sempre la stessa: Ognuno per se Lombar- do per tutti. Solo su una cosa sembrano essere d’accordo: mandare a casa il Presidente che a loro dire “fa quello che vuole e non riconosce niente a nessuno perché se continua così Bono farà diventare comune capoluogo Avola al po- sto di Siracusa.” I leader che ricevono le lamen- tele sono pronti a dire “ ci stiamo pensando”. Però non dicono chiaramente a chi o a cosa. Anche loro che la fanno, vivono in confusione. CHI CI CAPISCE E’ BRAVO

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Settimanale di politica, ambiente, commenti e opinioni

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Sabato, 6 Marzo 2010

Copia Omaggio

N°8\Anno VII

Sede di Siracusa in via Basento n°14

www.accademiakronos.it

Sede di Siracusa in via Basento n°14

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per l’ambiente per l’ambiente

in seconda pagina

in terza pagina

in ultima pagina

in ultima pagina

CARLENTINI: A SORPRESA SACCA’ CHIEDE LA VERIFICA DI MAGGIORANZA

SORTINO – LA CRISI NON E’ ANDATA VIA: CHE FIGURACCIA SINDACO

FRANCOFONTE – PROPOSTE UDC SULLA CRISI AGRUMICOLA IN CONSIGLIO COMUNALE

SIRACUSA – TRASPORTI PUBBLICI IN CONSIGLIO COMUNALE CON POCHI.

GIORDANO CHIEDE AUTOBUS E BICI GRATIS NELLE DOMENICHE ECOLOGICHE

Siracusa – Ed ecco che Arturo Linguanti, presidente provinciale di Confesercenti, mette sotto accusa l’intera classe politi-ca siracusana. << Mi sento sempre più indignato – dice il presidente di Confe-sercenti – verso coloro che in questa città hanno poteri decisionali in campo politico, sindacale , amministrativo e continuano a trascurare e sottovalutare i grossi problemi che non consentono a Siracusa di decollare, nonostante, a detta di tutti, ha potenzialità notevoli che però rimangono sempre nel limbo.>>

Continua a pag. 2 >>>

SIRACUSA OSPITA IL 50 % DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE DELLA SICILIA. CONFESERCENTI ATTACCA POLITICA E SINDACATO

Arturo Linguanti

Lentini ( GV) Sem-bra strano ma anche a Lentini qualcuno si muove per parlare in Consiglio Comunale di atti che interessano i cittadini, anche se – dobbiamo annotarlo – avviene dopo che quasi tutti i comuni dell’intera provincia si sono dichiarati contro il proseguimento della privatizzazione dell’ac-qua. Parte da Saverio

Bosco, consigliere co-munale del PD poco allineato, la proposta di deliberazione nel consesso civico leonti-no di adesione al Coor-dinamento Nazionale Enti Locali per l’Acqua Bene Comune e per la ripubblicizzazione del servizio idrico integra-to che si è costituito a Palermo il 14 mag-gio dello scorso anno. Continua a pag. 3 >>>

A LENTINI IL CONSIGLIO COMUNALE USCIRA’ FORSE DAL LETARGO

SAVERIO BOSCO DEL PD INVITA A VOTARE UN DOCUMENTO CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA

Siracusa – Se prima del Lombardo ter erano in tre i deputati regionali del PD ( Marziano, De Benedictis e Bonomo) dopo sono rimasti in due perché uno è an-dato nell’API di Rutellli. L’ultimo Governo Lombardo, di fatto, ha spaccato profondamente il centrodestra siciliano, e meno gravemente il centrosinistra che in campagna elettorale si era mostrato irriducibile av-versario, per poi diventare alleato come oggi si può constatare. Nel PD però le considerazioni che si fanno sono complesse e oggetto di dibattito serrato sia dentro che fuori il partito guida del centrosinistra. Abbiamo chiesto al deputato regionale Roberto De Benedictis di accettare di rispondere ad una serie di sintetiche domande con un corrispettivo di risposte concise e quanto più possibile chiare, politica per-mettendo. Ecco l’intervista.

Intervista di Gregorio Valvo

On. De Benedictis come vanno le cose all’Ars?

Nonostante le apparenze c’è molta carne sul fuoco, cioè, disegni di legge importanti che saranno la cartina torna sole del quadro politico regionale.Quindi, possiamo dire che il suo partito è in “aspet-tativa”, nel senso dell’attesa?Niente affatto siamo a lavoro e molte iniziative di legge che l’aula ha esaminato in questi mesi ed esaminerà nei prossimi partono da disegni di legge del PD.In sostanza il PD reputa oggi di poter imporre que-sto alla maggioranza che sostiene Lombardo? Le proposte del PD e la ferma posizione su di esse hanno già determinato la spaccatura del primo governo Lombardo, ricordo ad esempio l’abrogazione dell’agen-zia regionale rifiuti ed acque (ex ARA) impero di Cuffaro e la riforma sanitaria, oggi vogliamo essere ancor più determinanti.

Linterivista continua a pag. 2 >>>Roberto De Benedictis

DE BENEDICTIS: <<A SIRACUSA IL PD DEVE FARE OPPOSIZIONE NON DI FACCIATA>>

Siracusa ( givi) Ancora una volta il

presidente del consiglio provinciale

rende nota la classifica degli asses-

sori “buoni” e di quelli “cattivi”: i primi

sono quelli che vanno alle adunanze

del consesso gli altri sono quelli che

preferiscono restare a casa. La prima

classifica era stata offerta alla stampa

locale nell’estate dello scorso anno ed

era più o meno simile a quella di oggi.

Continua a pag. 2 >>>

PROVINCIA: MANGIAFICO UDC “SGAMA”

GLI ASSESSORI DEL SUO PARTITO

Melilli (GV) Si potrebbe dire che i consiglieri Gio-vanni Di Battista e Vin-cenzo Pecora si sentono autonomi solamente dopo essere usciti dal Movimen-to per l’autonomia. Non è una battuta gratuita ma la sensazione che ci hanno la-sciato dopo un breve collo-quio e l’intervista congiunta

che abbiamo realizzato in redazione. Hanno tanta vo-glia di fare i consiglieri co-munali, magari come non avevano mai pensato quel ruolo che a Melilli non tutti riescono a svolgere. Spe-cialmente quando ci si la-scia trascinare dal vortice delle “esigenze” personali o politiche che dir si voglia.

Ecco l’intervista dei due con-siglieri comunali che hanno sorpreso non poco l’appa-rato di maggioranza che fa perno su Sorbello e Iano Sbona detentori delle chiavi di quella macchina politica chiamata MPA, che consu-ma tanto e induce a fare solamente brevi percorsi.

Continua a pag. 3 >>>

MELILLI - AUTONOMI MA FUORI DAL MOVIMENTO I consiglieri comunali Giovanni Di Battista

e Vincenzo Pecora chiariscono la loro scelta

Augusta - “Questi signori non temo-no di mostrare tutta la loro sfrontatezza ed arroganza quan-do ripetutamente dichiarano che solo chi vince ha diritto di parola, soprattutto quando attaccano la libera stampa perché colpevole di fare, se-condo il dettato costi-tuzionale, il proprio lavoro con imparziali-

tà e correttezza: cosa vorrebbero? Forse a loro piacerebbe una stampa fatta di nani e ballerini, proni ai voleri e alle bizze da bambino capriccioso di chi vuole soltan-to essere incensato con notizie a senso unico, oppure im-bavagliata quando deve riportare la voce del l ’opposiz ione”.Continua a pag. 3 >>>

AUGUSTA – INZOLIA:<<VOGLIONO LA STAMPA COME CANE DA COMPAGNIA>>.

di Massimo Ciccarello

Melilli (GV) Chi pensa-va male del sindaco Pip-po Sorbello, in relazione al suo ricorso al Tar contro la privatizzazione dell’acqua e l’affidamento del servizio idrico a Sai8 deve ricreder-si, perché almeno in questo caso il sindaco di Melilli ha saputo superare ogni ambi-guità. Anche se con ritardo ha saputo convincere che

la sua azione a favore del-la cittadinanza melillese è vera e mira a non fare en-trare nella sua città la Sai 8 anche se dovesse perdere il ricorso che il 4 di aprile sarà deciso a Catania. Sor-bello ha fatto pubblicare, pagando, la sua posizione, sfrondandola da ogni pos-sibile equivoco o ambiguità.

Continua a pag. 3 >>>

MELILLI – SORBELLO RIVELA CHE LA PARTE PUBBLICA E’ DIVENTATA MINORANZA NELLA VICENDA ACQUA.

Mezza pagina a pagamento su un quotidiano palermitano per diffidare ATO 8 e Saccecav nell’operare Melilli o fare richieste di beni del Comune. Azione efficace e chiara.

Dire che la politica siracusana è in subbuglio non rende l’idea della situazione attuale che vivono i partiti e i suoi rappresentanti ad ogni li-vello. Si annuncia ufficialmente che l’assessore provinciale Roberto Meloni e la collega Ignac-colo, sono diventati presidente e vicepresidente del Consorzio universitario Archimede, poi te li incontri la settimana dopo sempre in Provincia. Se si chiede viene risposto che si aspetta la decisone del CdA del Consorzio. Si legge che Iano Sbona è diventato Presidente dell’Iacp, ma si apprende che si aspetta la decisone del Presidente della Regione. Si legge che Se-bastiano Leone è diventato membro del CdA dell’AMP “Plemmirio”, ma, l’interessato smen-tisce di aver saputo qualcosa. Si fanno anche i nomi sui giornali dei “premiati” in quota Uds. Poi si apprende che gli stessi consiglieri provin-ciali che avevano creato l’Uds con Turi Magro, sono passati di colpo nell’Api di Mario Bonomo, si parla anche della rivendicazione possibile di un assessorato. Il giorno dopo, tocca a Titti Bufardeci far sapere che l’API non sarà ac-cettata nel centrodestra siracusano, per fortu-na che la risposta di Bonono non crea grandi problemi: “ appoggeremo dall’esterno”, però, nessuno approfondisce chi e cosa bisogne-rebbe appoggiare. I Consiglieri provinciali eletti sotto la bandiera del PDL sono divisi su tutto e non manca occasione di menare botte in testa al Presidente Nicola Bono dello stesso partito. Già, ma è dello stesso partito? Confusione. Nel Mpa la situazione non cambia e la parola d’ordi-ne è sempre la stessa: Ognuno per se Lombar-do per tutti. Solo su una cosa sembrano essere d’accordo: mandare a casa il Presidente che a loro dire “fa quello che vuole e non riconosce niente a nessuno perché se continua così Bono farà diventare comune capoluogo Avola al po-sto di Siracusa.” I leader che ricevono le lamen-tele sono pronti a dire “ ci stiamo pensando”. Però non dicono chiaramente a chi o a cosa. Anche loro che la fanno, vivono in confusione.

CHI CI CAPISCE E’ BRAVO

Page 2: La Nota n8

Ad esempio come?Nel riordino del sistema dei rifiuti in Sicilia. Che insieme alla sanità è stato il luogo del malaffare e del malgoverno di questi ultimi anni e che sarà discusso presto in aula con nostre proposte.Cuffaro era quindi il male assoluto e gli altri non c’erano?Non ci sono persone da crimi-nalizzare ed altre da beatifica-re, ci sono invece politiche in cui crediamo e altre che con-sideriamo sbagliate e provia-mo a cambiare. Eppure c’è un dibattito in-terno al PD sull’avere spo-stato la causa del Governo Lombardo? La scelta di cogliere questo momento per operare delle riforme in Sicilia è stata vo-tata all’unanimità dal gruppo parlamentare e dall’assem-blea regionale dell’intero partito eletta con le primarie, nonché stabilità d’intesa con la segreteria nazionale. Di fronte a questo, apprezzo i dissensi critici e costruttivi di alcuni, assai meno quelli strumentali ed oppor-tunistici di altri.Quindi lei sta con i buoni?Mi metta pure tra i cattivi, la cosa non cambia se cambiano i punti di vista.Come farà il PD alle prossime Regionali, Come si presenterà al suo popolo, ha una qualche idea oggi?Non solo il nostro elettorato, ma tutte le rappre-sentanze imprenditoriali, economiche e sociali dell’Isola hanno chiesto di scongiurare le elezio-ni anticipate, la sua domanda rimandiamola al 2013, perché sono convinto che per allora avre-mo tutti le idee più chiare. Anche se ci si troverà a formulare questa domanda.Eppure nel sentire i comizi delle passate Re-gionali, la Finocchiaro, candidata Presidente, poi tutto il PD descriveva Lombardo e chi lo sosteneva nello sforzo elettorale come dia-voli fuggiti dall’ inferno, cosa è cambiato da quando anche voi siete entrati in questo giro-ne dantesco?Io ho sostenuto Anna Finocchiaro e mi sono bat-

tuto contro Lombardo che non somiglia in nulla al mio ideale di politica e chi ha votato il PD al-lora lo ha fatto sperando che potessimo incide-re per cambiare la Sicilia. E’ cambiato poi che siamo riusciti a spaccare il Pdl e a togliere alla

maggioranza l’Udc, facendo diventare la nostra Regione l’unica d’Italia in cui il cen-trodestra che aveva vinto le elezioni si è frantumato per la nostra strategia. Lombardo quindi è un uomo nuovo? Per nulla, è stato costretto dal-la crisi finanziaria alla Regio-ne da un lato e dal nostro in-calzare dall’altro ad operare in parziale discontinuità col pas-sato, fino a farsi dire traditore da Cuffaro.Eppure Miccichè – vostro at-tuale alleato - fa sapere che mai sarà insieme al PD in un governo.Infatti non siamo alleati di Miccichè, né siamo al Go-verno, rispettiamo il manda-to della nostra assemblea di partito citata che si sintetizza

nel confronto per le riforme. A Siracusa dentro il PD la pensano tutti in questo modo?Una grande maggioranza, ma non tutti. Possiamo fare qualche nome?Le perplessità maggiori le ho ascoltate da parte del mio amico Franzo Bruno e le persone a lui vicine.Il suo collega Bruno Marziano?Abbiamo condiviso lo stesso percorso.Come quello di Mario Bonomo? Bonomo è irraggiungibile.Quindi nel PD siracusano oggi ci si può per-mettere un segretario unitario?Direi invece che non ci si può permettere un par-tito diviso.Ripetereste l’operazione Lombardo in provin-cia di Siracusa? Assolutamente no, perché la scelta palermitana è stata la conseguenza della nostra opposizio-ne al centrodestra, che nella nostra Provincia deve invece diventare più efficace, determina-ta e non di facciata.

Pag. 2 Siracusa e Provincia Sabato, 6 Marzo 2010

direttoreGregorio Valvo

Testata iscritta Al N°7 del 7 aprile2004Registro Stampa del Tribunale di Siracusa Al N° 13051 del R.O.C.

Editrice:ParoleDigitali di E.V. Via Basento, 14 96100 Siracusa Redazione Via Basento,14( p.za Adda) Siracusa Anna Gloria Valvo direttore responsabile

Contatti:Sito: www.lanota7.it Email: [email protected]

Fax 0931 446599 Tel. 0931 449410 Stampa: Tipolitografia Geny Canicattini Bagni (SR)

Distribuzione:DUERRE servizi (SR)

Insomma, Siracusa non de-colla perché secondo Lin-guanti << Se ne parla spes-so ma non si riesce ancora quanto sulla carta viene de-cantato>>. Il punctum dolens della Confesercenti è sem-pre quello del commercio in stagnazione se non in re-gressione:<< Da dieci anni la mia associazione – afferma il presidente Linguanti – con-tinua a ripetere che lo stra-potere della grande distribu-zione organizzata ha messo in ginocchio il commercio siracusano e purtroppo le previsioni sono un atto rea-le che giornalmente porta a registrare chiusure di attività commerciali nell’indifferenza

totale>>. Poi la denuncia for-te che nessuno può riuscire a chiarire a nessun livello:<< In Sicilia per quanto riguarda le autorizzazioni alla G.D.O. il 50 per cento riguarda il ter-ritorio della nostra provincia. Un bel primato visto che la disoccupazione è dilagante da tempo investendo i set-tori Industria, Agricoltura, Commercio e Servizi.>> Poi l’appello finale: <<Di fronte a questo sfacelo – è la spe-ranza di Arturo Languanti - può ancora la classe po-litica continuare a rimanere indifferente anziché cercare di fare squadra nell’interes-se superiore di tutti i cittadi-ni che rappresentano?>>.

Intanto la G.D.O. è sempre in crescita rispetto il giorno prima perché a Carlentini è passata da 24.000 mq a 44.000; a Rosolini si prepara una struttura di 14.000 mq, in contrada spalla ci saranno presto 270 negozi dentro il cosiddetto outlet. In provincia di Siracusa ci sono meno di 400.000 abitanti ma secon-do stime dell’organizzazione Confesercenti in realtà biso-gnerebbe contare al massi-mo su una “forza acquisti” di 210.000 potenziali acquirenti perché è risaputo che i resi-denti della zona nord trovano più agevole recarsi a Cata-nia, e la zona sud verso Mo-dica in provincia di Ragusa.

SIRACUSA OSPITA IL 50 % DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE...dalla prima

dalla prima

DE BENEDICTIS: <<A SIRACUSA IL PD DEVE FARE OPPOSIZIONE NON DI FACCIATA >>

Ieri come oggi i catti-vi sono gli assessori dell’Udc: Nunzio Dol-ce e Paola Consiglio. L’assessore Dolce – afferma il presidente Michele Mangiafico – in Consiglio non va neanche il 5 per cento delle volte ( il 4.84%) che si riunisce, mentre la collega Paola Con-siglio lo doppia (con il 9,68% di presenze) seppur restando in fondo alla classifica. Con lo stesso nume-ro penalizzante anche l’ex assessore di An

Roberto Meloni ora passato alla presiden-za del consorzio uni-versitario Archimede dove si spera sarà più presente perché più motivato. L’assessore Enzo Reale è stato se-gnalato tra i cattivi però non è proprio così in basso alla graduatoria come l’altro lentinese (Dolce), infatti, in pa-gella riporta un 16,13 di percentuale. Anche Giuseppina Ignac-colo risulta in fondo alla graduatoria con il 22,58 di sole presen-

PROVINCIA: MANGIAFICO UDC “SGAMA” GLI ASSESSORI DEL SUO PARTITO

ze. La segnalazione del presidente Miche-le Mangiafico è stata inviata al Presidente della provincia con la raccomandazione di strigliare i componenti assenteisti della sua Giunta. Purtroppo, il Presidente sareb-be invitato a tirare le orecchie a se stesso visto che viene presentato come uno dei “cattivi” che arriverebbe in Consiglio pro-vinciale solamente il 25,81 per cento delle volte; esattamente come l’assessore Pip-po Barbagallo. I “buoni” risulterebbero due, entrambi di Forza Italia: L’assessore Tino Di Rosolini e il collega Salvatore Mangiafi-co. Il primo avrebbe presenziato in aula per il 32,26 per cento delle sedute, il secondo con il 30,25. Ora nell’Udc qualcuno co-mincia ad incavolarsi per “questo profes-sorino che bacchetta, guarda caso, sem-pre i suoi assessori”. Michele Mangiafico dall’alto del suo scranno e senza guardare in faccia nessuno, infatti, ha deciso ugual-mente di tenere la rotta del fustigatore del malcostume di assentarsi e non ascoltare quello che si discute nell’aula del consiglio provinciale. Poco importa se a rimetterci la faccia sono gli assessori del suo partito.

Nunzio Dolce Michele Mangiafico Paola Consiglio

dalla prima

Carlentini ( GV) In con-siglio comunale c’è chi vuole la verifica di mag-gioranza. Romolo Sac-cà e Giovanni Amenta del gruppo Udc. A que-sto punto dovrebbe es-sere qualcosa di grave per l’amministrazione comunale del Sinda-co Pippo Basso, però, così non viene consi-derata da quasi tutto il consiglio. C’è stato addirittura chi ha pre-so la richiesta come una boutade se non addirittura come uno “sfogo umorale dettato da motivi personali di nervosismo”. In con-siglio il capogruppo dell’Udc, Sebastiano Nardo, ha mostrato im-barazzo perché pare non sapesse niente di quella richiesta avan-zata dal collega Saccà. Il sindaco dopo esser-si guardato attorno

avrebbe considerata salda e assolutamente fuori da ogni possibile rischio la maggioranza che lo sostiene, per-tanto avrebbe deciso di respingere quella richiesta informale di verifica. “Se c’è qual-cuno o qualche partito che vuole distinguersi – ha detto Pippo Basso – se ne assuma la re-sponsabilità in maniera formale e lasci all’inte-ra coalizione il giudizio sul lavoro dell’ammini-strazione”. In aula Ro-molo Saccà ha dovuto fare come solista dal momento che Giovan-ni Amenta che la pen-sava allo stesso modo in qualità di presidente del Consesso non po-teva intervenire, senza sminuire la carica di cui è stato investito da tutta l’ampia maggioranza di salute pubblica che ha

eletto il sindaco Basso: PDL; PD; UDC; MPA. La richiesta di verifica tra l’altro non ha trova-to neanche quella che avrebbe potuto essere una sponda naturale nel resto del gruppo Udc, cioè, in Gino Pa-gliaro, in Alfio Spina e Sebastiano Nardo che sostanzialmente si sono espressi con imbarazzo. Neanche i due assessori dello scudocrociato, Ruma e Ferraro, hanno fatto capire in alcun modo di approvare l’uscita a sorpresa di Saccà. Il discorso quindi si è spostato fuori dall’aula non appena approva-ti tre punti dell’ordine del giorno e dichia-rata chiusa la seduta dallo stesso Giovan-ni Amenta. L’accusa che verrebbe mossa nei confronti del capo

dell’amministrazione è quella di “ non essere collegiale nelle scelte e di non concedere nessun ruolo ad altri”. Saccà si è lasciato andare “ in maniera poco ortodossa”, dicono in tanti, ad offendere gli altri consiglie-ri che secondo lui farebbero male a non ribellarsi a quello che lui e alcu-ni anonimi definiscono “strapotere del sindaco”. Comunque andrà a finire questa vicenda la maggio-ranza non corre rischi dal momento che potrà sempre contare sull’ap-poggio di PDL, PD ed Mpa, vale a

dire, tredici consiglieri su 20 qua-lora l’intero gruppo Udc decidesse di seguire l’orientamento di rottura fatto emergere da Romolo Saccà. A margine della vicenda c’è da anno-tare che recentemente è stata au-mentata la superficie edificabile del tanto atteso Outlet che è passata da 24.000 mq a 44.000 mentre pro-seguono i lavori attorno al campo da golf nella zona a mare di Car-lentini. Beghe della politica a parte, per la città di Carlentini si annun-cia anche qualche giornata di sole.

Il Sindaco Pippo Basso con Romolo Saccà

CARLENTINI: A SORPRESA SACCA’ CHIEDE LA VERIFICA DI MAGGIORANZA

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ProvinciaSabato, 6 Marzo 2010 Pag. 3

dalla primaL’iniziativa del giovane Consigliere mira a far riconoscere che anche nello statuto comunale di Lentini “ l’acces-so all’acqua come diritto umano, uni-versale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico e di confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tut-te le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà”. Sono parole che confer-mano un diritto che ogni uomo ha avu-to fin dalla sua nascita e che però re-centemente qualcuno cerca di mettere in discussione usando ogni mezzo

legale e illegale, corruzione non esclu-sa, per favorire una casta di signori delle acque che opera su scala inter-nazionale. Dopo il comune limitrofo di Carlentini, dopo il consiglio comunale di Francofonte, solo prossimamente il Consesso di Lentini sarà chiamato a votare per “riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale che la ge-stione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rile-vanza economica, in quanto essen-ziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d.lgas n. 267/2000.” Secondo il documento presentato per l’approvazione dei 20

consiglieri comunali affinché vengano promosse tutte le iniziative finalizza-te alla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato nel territorio di propria pertinenza e di sottoporre all’Assem-blea dell’Ambito Territoriale Ottimale l’approvazione delle proposte e degli impegni sopra richiamati.” Questa sin-tetica elaborazione delle due cartelle fitte contenute nel documento firmato da Saverio Bosco, una proposta de-stinata ad essere votata all’unanimità. Però a Lentini qualche dubbio sulla unanimità di questo indirizzo politico potrebbe pure nascere, considerato il silenzio che fino adesso si è regi-strato sulla questione. Ad esclusione del tentativo fatto dai Consiglieri Enzo

Crisci e Guido Mirisola (allora insieme nel gruppo Nuova Agorà ndr) contro l’affidamento da parte dell’Ato della gestione delle risorse idriche alla Sai 8, nessuna voce dall’amministrazione o dalla maggioranza che la sostiene si era mai levata a sollevare il problema, oggi divenuto scottante e denunciato ovunque. Il fatto che Saverio Bosco prenda oggi l’iniziativa è comunque segnale che il consiglio comunale non è andato in letargo. Magari qualcuno chiederà in aula di sapere chi rappre-senta il comune di Lentini in sede ATO idrico e cosa ha fatto fino ad ora per in-formare l’ente e il consiglio comunale di quanto avviene in quella sede. E’ il caso di dire che il tardi e meglio del mai.

A LENTINI IL CONSIGLIO COMUNALE USCIRA’ FORSE DAL LETARGO

Bosco Saverio

Sortino ( AGV) La crisi al Comune non è finita, anzi, inizia ora. Il sinda-co Paolo De Luca lo sa bene anche se è costretto a far

finta di aver risolto il caso che si era aperto molte settimane addietro. Di-chiarare l’apertura di una verifica, dopo avere tolto la spina alla giunta municipale, impone delle novità so-stanziali se non delle discontinuità, ma, questa regola è stata ignorata come se al Comune, (parliamo della istituzione) si fosse giocato agli in-diani e cow boys per poi tornare a casa a far merenda. Nel tentativo di salvare la faccia il sindaco ha nomi-nato anche l’assessore Sofia Silluzio dopo avere riconfermato in fotocopia la giunta azzerata precedentemen-te, ma, questa integrazione dovuta poteva anche esserci prima dell’am-baradam voluto da chissà cosa e da chissà chi. A niente vale anche

avere cambiato vicesindaco perché per quanto bravo neanche Dionisio Mollica è in grado di supplire alle tante deficienze politiche esistenti. L’opposizione è stata accontentata fornendole così la prova che la mag-gioranza di fatto non esiste. L’unico che si è sentito di non nascondere con un dito la vicenda è il presidente del Consiglio comunale, Mario Blan-cato, una mente lucida che sperava nel rimpasto e che ha detto chiara-mente che il sindaco ha deluso tutti e principalmente se stesso. Aprire una crisi senza avere idea di come ricomporla, senza avere tracciati nuovi da prospettare, senza avere innescato meccanismi di dialogo, almeno con parti dell’opposizione,

è cosa senza valore positivo. Gio-care nelle istituzioni è un lusso che gli amministratori della cosa pub-blica non dovrebbero permettersi, i giochi sono consentiti solamente quando si ha del tempo libero da consumare e non si riesce a trova-re altro da fare. Tutti hanno capito che alla prossima riunione del Con-sesso sortinese le cose torneran-no al punto di partenza, continue-ranno a fare tante figuracce quelli che sostengono l’amministrazione in carica che lasceranno perplessi i cittadini. Il sindaco però continua ad essere convinto che se non risol-ve la situazione di crisi permanen-te del suo Palazzo è solo per col-pa degli altri. Sbaglia, ovviamente.

Paolo De Luca

SORTINO – LA CRISI NON E’ ANDATA VIA: CHE FIGURACCIA SINDACO

La vostra fuoriuscita dal Mpa a cosa mira, visto che in merito ognuno dice la sua a Melilli?Abbiamo solamente inteso assumere l’onere di un maggiore im-pegno per la nostra collettività, dal momento che le grandi co-alizioni spesso riducono il dibattito politico ad assemblee che, di solito, appartengono alle cose bulgare, ecco perché riteniamo che pur essendo dentro una maggioranza politica si può lavorare anche senza input che provengono da chi ha il ruolo di massima rappresentanza. Quindi siete ancora nella maggioranza del sindaco Sorbel-lo?Come abbiamo avuto modo di esternare anche in consiglio comu-nale, riteniamo di essere stati eletti dentro questa maggioranza che, a sua volta, ha fatto eleggere il nostro sindaco Sorbello, non saremo certo noi a volere cambiare posizione o casacca, questo vuol solo dire che essere parte di una maggioranza non significa essere lasciati in disparte, bensì, chiamati al dibattito e alla con-divisione degli obiettivi che una amministrazione pubblica intende darsi. Ovviamente anche i percorsi che s’intendono adottare meri-tano di scaturire dalla condivisione e dalla conoscenza.Il confronto che chiedete resta qualcosa di astratto oppure mira a raggiungere qualche scopo particolare?Ci consideri anche degli ingenui ma per noi il confronto significa arricchimento, vuoi sotto il profilo culturale che quello politico-am-ministrativo. Partecipazione e condivisione appartengono anche allo stesso modo di vedere l’amministrazione della cosa pubblica che spesso è deficitaria sotto questo profilo, in modo particolare nel nostro comune.Giusto per chiarire ai lettori di Melilli, non siete più amici del presidente del consiglio Iano Sbona visto che avete lasciato il partito dove lui ancora milita?Siamo stati e siamo fraterni amici e da sempre per giunta. Insie-me abbiamo condiviso diverse esperienze politiche, però, abbia-mo fatto la nostra scelta in piena autonomia di pensiero e questa ci ha portato a divergere politicamente.Qualcuno adombra la vostra scelta sospettando che dietro si possa nascondere una futura richiesta di assessorato, e c’è anche chi fa sapere che la fuoriuscita dal Mpa è stata creata dall’aspettativa di un assessorato che non è arrivato nell’ul-timo rimpasto di Giunta? Sono solo maldicenze messe in atto volutamente nel tentativo di screditare chi come noi vuole solo fare politica non cantando in un coro di muti. Se qualcuno vuole o può sostenere qualcosa di di-verso lo faccia provando e non solo sparlando nei corridoi o sulle strade cittadine.Quali saranno le prossime azioni che farete dalla vostra po-stazione diversa anche se ancora facenti parte della maggio-ranza.Tra non molto comunicheremo al presidente del Consiglio la co-stituzione e il nome che daremo al nostro gruppo oggi impropria-mente ospitato come gruppo misto. Nel contempo stiamo lavoran-do per attingere al sapere che fino ad oggi non è stato possibile avere. Abbiamo richiesto e richiederemo atti amministrativi che ci mettano in condizione di dare il nostro contributo di idee in consi-glio comunale.Il vostro rapporto con il sindaco com’è cambiato in queste settimane?Non è cambiato, almeno per noi. In passato abbiamo cercato con il sindaco un rapporto di collaborazione istituzionale, così come lo cerchiamo anche adesso. Speriamo che, prossimamente, voglia fare la stessa domanda al Sindaco.

MELILLI - AUTONOMI MA FUORI DAL MOVIMENTO dalla prima

Giovanni Di Battista e Vincenzo Pecora

L’attacco è forte, ed investe i banchi dell’am-ministrazione e della maggioranza al con-siglio comunale. Lo sferra Enzo Inzolia, fondatore del movimento “L’altra Augusta” recentemente confluito nel Pdl, a mezzo comunicato stampa. La caratura del per-sonaggio, ex generale dei carabinieri, im-pedisce di liquidare questa polemica, “che come altre probabilmente non troverà spa-zio sulla carta stampata”, alla stregua delle solite schermaglie di politica paesana. La questione sollevata è delicata e impone at-tenta riflessione. Perchè già un paio di vol-te dagli scanni di maggioranza, nel corso delle sedute consiliari, sono partite pesanti bordate contro una locale testata online “colpevole” di aver criticato la qualità del lavoro svolto a palazzo San Biagio. E di-venta sempre più frequente, anche in qual-che movimento di opposizione e persino in qualche istituzione pubblica, la convoca-zione di conferenze stampa “riservate”. In-somma ce n’è abbastanza per chiedersi se la politica augustana, specialmente quella

che si sente “forte”, cerchi di operare una sorta di strisciante condizionamento dell’in-formazione, o se addirittura stia cercando di operare una selezione darwiniana fra testate e giornalisti. Inzolia ha evidenziato un problema, ancora relativamente circo-scritto, ma che sarebbe pericoloso sotto-valutare. E ciò vale per tutti. Perchè non sempre si è maggioranza (la quale pensa di uscire bene sugli organi di informazione a prescindere dalla qualità di ciò che pro-duce), e non sempre i grandi editori danno il giusto spazio alle problematiche solleva-te (specialmente se contrastano con linee editoriali prese molto lontano da Augusta, e non solo in senso geografico). “C’è un pericolo potenziale”, avverte l’ex generale dei carabinieri. Ovviamente, da opposito-re, la sua polemica si appunta verso una “maggioranza che ha innumerevoli modi di farsi sentire, mentre l’opposizione non ha le stesse opportunità”. Maggioranza accu-sata di “volere una stampa a senso unico”. Che non solo eviti garbatamente ogni cri-

tica, ma stacchi letteralmente la spina agli suoi avversari più accaniti, motivando col fatto che “chi ha vinto comanda e chi ha perso stia zitto”. Un vizio, quest’ultimo, che purtroppo non ha colore politico. Perchè se qualche consigliere di centrosinistra si è mostrato parecchio insofferente alle criti-che motivate, nemmeno nel campo avver-so c’è chi brilla per “rispetto” della libera informazione quando ritiene di trovarsi sulla plancia di comando. Un tempo si di-ceva che uno degli indicatori di una vera democrazia fosse la presenza di una libera stampa, che fungesse da “cane da guar-dia” contro gli abusi del potere. Adesso, invece, sempre di più e sempre da più par-ti, persino in un buco di paese come Au-gusta, diventano sempre di più quelli che vorrebbero fosse un “cane da compagnia”. Per poi indignarsi e gridare allo scandalo quando, dalle colonne di un articolo ben fatto, poco importa se pubblicato su carta o su foglio elettronico, gli si ricorda in gras-setto che “questa è la stampa, bellezza!”.

AUGUSTA – INZOLIA:<<VOGLIONO LA STAMPA COME CANE DA COMPAGNIA>>.

Avrebbe potuto chiarire in una apposi-ta conferenza stampa, gratuitamente, la sua posizione, ma probabilmente suoi preconcetti sulla stampa locale lo hanno fatto propendere per la ver-sione a pagamento si, ma integrale e senza tagli redazionali. A suo favore va anche detto che la pubblicazione con tanto di logo municipale e di fo-tografia istituzionale quell’articolo è diventato un documento ufficiale a fu-tura memoria che può essere esibito in ogni sede. L’articolo a pagamento del sindaco di Melilli è stato esausti-vo, si è spinto fino a far capire chiara-mente che la vicenda dell’affidamento delle risorse idriche della provincia di Siracusa a dei privati, se non é stata

una truffa poco ci manca. “La nostra grande preoccupazione - ha scritto tra l’altro Sorbello – deriva dall’avere appreso dell’esistenza di una delibera che di fatto ha aumentato il capitale sociale a favore del privato, facendo passare così la parte pubblica in mi-noranza. Succederà perciò che quan-do si renderà necessaria la manuten-zione ordinaria e straordinaria delle opere connesse al servizio, l’onere sarà caricato del tutto sulle bollette e saranno recapitate ai cittadini.” Tra le tante cose sottolineate da Sorbello nel documento-articolo comparso sul-le cronache regionali del Giornale di Sicilia di sabato scorso riteniamo che almeno questa “rivelazione” debba es-

sere chiarita dal presidente dell’autori-tà di controllo: Nicola Bono Presidente dell’ATO8. Qualora ciò non accades-se tempestivamente ogni sindaco, della provincia di Siracusa, dovreb-be avvertire il bisogno istituzionale di chiedere se ciò non sia una palese violazione, a quanto era stato sancito nel corso del dibattito che aveva pre-ceduto l’affidamento stesso. Ci dispia-ce di non avere potuto pubblicare an-che noi quell’articolo, e come è nostro uso, lo avremmo fatto gratuitamente. Questo, ovviamente, non toglie nul-la all’efficacia della comunicazione ottenuta dal sindaco di Melilli attra-verso quella mezza pagina pagata all’autorevole quotidiano palermitano.

MELILLI – SORBELLO RIVELA CHE LA PARTE PUBBLICA E’ DIVENTATA MINORANZA NELLA VICENDA ACQUA.

dalla prima

dalla prima

Page 4: La Nota n8

Tel. 0931 449410Fax 0931 446599

E-mail: [email protected]à: [email protected]

Il giornale elettronico si trova sul sito:

www.lanota7.it

Pachino ( Gabriele Russo)- La prima Oasi dello sport disponibile per i giovani di Pachi-no grazie ad all’iniziativa del Presidente na-zionale della Libertas Luigi Musacchia e dal Presidente nazionale del Movimento Azzurro Corrado Monaca. I due hanno sottoscritto una convenzione in tal senso davanti un pubblico di oltre 150 persone (circa 100 bambini con genitori). All’inaugurazione erano presenti anche Marco Arangio ( presidente dell’Eco-sezione “l’Uliveto” di Pachino del Movimento Azzurro), Paolo Monaca ( responsabile regio-nale Sport del Movimento Azzurro), Domeni-co Coltella (presidente del Centro Sportivo Italiano di Siracusa), Sebastiano Mallia (as-sessore allo Sport del Comune di Pachino), Sebastiano Mandarà (assessore alla P.I. di Pachino). Il capitano del Catania Giuseppe Mascara e il difensore della Sampdoria, Da-

niele Gastaldello sono stati gli ospiti d’onore della serata dedicata all’avvenimento socia-le e sportivo più rilevante che si è registrato in tempi recenti nella città del pomodorino. Nel corso della serata è stato sottolineato che l’Oasi dello Sport di Pachino è il primo risultato raggiunto in Sicilia, dove si mira a costruire iniziative legate sempre al segmen-to ambiente e sport specialmente dedicato ai giovanissimi. Paolo Monaca, responsabile regionale allo Sport del Movimento Azzurro, ha fatto sapere come anticipazione che il Co-ordinamento Regionale del suo movimento, avanzerà la proposta di candidare il Comune di Pachino a ricevere il “Premio Nazionale per l’ambiente Gianfranco Merli”, riconoscimento che annualmente si assegna alla Camera dei Deputati a Enti e personalità che contraddistin-guono nel sostegno alle politiche ambientali.

PACHINO DIVENTA OASI DELLO SPORT

Da sx, Paolo Monaca e l’assessore Sebastiano MaillaL’inaugurazione

Pachino – Giorgio Giliberto, l’amico di sempre di Mario Bonomo, è riuscito a mettere in fibril-lazione l’intero gruppo di Forza Italia, facendo aleggiare che il gruppo consiliare che si richia-ma all’on.Titti Bufardeci presto potrebbe regi-strare fuoriuscite a favore del gruppo API. Molti sono convinti che si tratti di un bluff e che altri tre consiglieri Giliberto non riuscirà a mettere insieme. Le cose reali potrebbero però dare ra-gione alle aspettative dei rutelliani perché il con-fronto interno al gruppo Sicilia si dice sia stato serrato con accuse e contro accuse tra consi-glieri salutisti e malpancisti. Alla fine sembra

aver prevalso la voglia di non rompere il gruppo dei sette e stare insieme almeno per qualche tempo ancora. Il sindaco Paolo Bonaiuto, inter-venuto al plenum come il coordinatore locale Pippo Ciavola, avrebbe garantito la massima collaborazione e attenzione verso il gruppo consiliare rappresentato in aula da Salvatore Midolo. Ecco perché l’API di Pachino dovrà ac-contentarsi di fare rifornimento ma non il pieno. Al massimo saranno in 4 se il consigliere provin-ciale Nino Iacono appena entrato nelle fila dei rutelliani riuscirà a dare il suo contributo attra-verso un consigliere comunale che gli è vicino.

PACHINO E’ IL COMUNE DOVE L’API FA IL PIENO DI CONSIGLIERI. Siracusa – (a.f.) Nel corso del consiglio comunale dedicato ai Trasporti pubblici nella città di Siracusa, in un intervento di Raimondo Giordano capo-gruppo dell’UDI erano conte-nute due importanti proposte, seppellite sotto una valanga di progetti impossibili che hanno portato in aula dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Un dibattito non certamente esaltante che era stato voluto fortemente dal consigliere Sergio Bonafede che tra l’altro è stato il primo

a dichiararsi deluso dalla non presenza in aula della politi-ca che conta (c’era solo l’on De Benedictis). Dicevamo delle proposte del consigliere Giordano. La prima: “almeno nelle domeniche ecologiche visto che gli autobus girano senza passeggeri a bordo, inquinando più di una flotta di auto, che il Comune li renda gratuiti a tutti i cittadini nella speranza che serva ad edu-care all’utilizzo dei trasporti pubblici.” La seconda propo-sta di Giordano era quella di

“rendere più facile l’utilizzo del servizio ( Go Bike) di bici-clette, magari senza tessera a pagamento per accedere al servizio.” Una terza e ar-ticolata proposta riguardava il miglioramento del ser-vizio taxi a Siracusa attra-verso la creazione di corsie preferenziali e altre ancora. In realtà anche le prossime domeniche ecologiche con-tinueranno ad essere cao-tiche e con alta concentra-zione di traffico in città. Però in Ortigia si potrà respirare.

SIRACUSA – TRASPORTI PUBBLICI IN CONSIGLIO COMUNALE CON POCHI. GIORDANO CHIEDE AUTOBUS

E BICI GRATIS NELLE DOMENICHE ECOLOGICHE

da Sx Raimondo Giordano, Marco Mastriani, Pippo Rabbito

Francofonte – Nel corso della settimana è stato annunciato un patto federativo tra il Mpa e la lista Nello Musumeci di Francofonte. Pra-ticamente disporre di un consigliere comunale in più in Consiglio cambia di poco qualunque situazione politica esistente nella città del ta-rocco, specialmente se si considera che sia Mpa che lista Musumeci sono da considera-re leali alleati del sindaco Giuseppe Castania. Però, l’unione – dice il vecchio adagio – fa la forza, e la forza crea sempre cose nuove. Per cercare di sapere cosa potrebbe creare il “patto” in questione abbiamo rivolto alcune domande ai principali attori dello stesso: Gio-vanni Di Maiuta, Carmelo Pisano e Michele Merenda.Perché un patto federativo se non per far sentire maggiormente il peso dentro l’am-ministrazione comunale?Perchè c’è una tendenza politica comune ai due gruppi consiliari, ed anche perchè l’on. Nello Musumeci, alle ultime elezioni europee, ha concorso assieme all’MPA.Certamente raggruppare più consiglieri, che

FRANCOFONTE – L’OBIETTIVO DEL PATTO FEDERATIVO MPA - LISTA MUSUMECI.hanno tra di loro affinità, aumenta di fatto il “peso specifico” dentro e fuori la coalizione; senza però dimenticare che in politica, oltre ai numeri, contano anche le idee e l’affida-bilità.A Francofonte recentemente c’è stato un rimpasto di giunta che ha trascurato la posizione della lista Musumeci, in quel-la occasione neanche il Mpa ha ottenuto assessorati, cambieranno oggi le cose?Si è vero c’è stata una certa “trascuratezza” e pensiamo che nell’immediato le cose non cambieranno... tuttavia non escludiamo che ad una certa data ci possa essere un nostro rappresentante in Giunta; noi continuiamo comunque a svolgere con impegno e dedi-zione il ruolo che l’elettorato ci ha assegnato - per capirci, quello di Consigliere Comuna-le - collaborando fattivamente per la solu-zione delle problematiche che interessano il nostro territorio e la nostra comunità.E’ sbagliato pensare che il vostro pat-to federativo potrebbe portare qualche vantaggio alla candidatura ad assesso-re provinciale del dottor Franco Sangior-gio?Non solo è giusto pensare che il “patto fe-derativo” porti vantaggio alla sua ipotesi ( anche se le dichiarazioni rilasciate, in que-sti giorni, dall’interessato sono a nostro av-viso, insensate, prive di acume e di qualsia-si logica politica).Tuttavia noi Consiglieri del “patto Federativo” auspichiamo ed invitiamo i vertici provinciali ad impegnarsi al massi-mo per ottenere la postazione alla provincia che consentirebbe alla zona nord di avere più visibilità.

Giovanni DiMaiuta, Carmelo Pisano,Michele Merenda

Francofonte (AF) L’Udc di Francofonte dibatte ormai da set-timane sulla crisi del comparto agrumicolo che mette in ginocchio la comunità della zona nord più di altre zone della Sicilia, ed ecco ancora una proposta: “Istituire una commis-sione permanente di vigilanza sulla crisi del comparto agru-micolo”. Il partito del sindaco Castania e dell’onorevole Gianni mira a comporre un

organismo super par-tes capace di vigilare sulla evoluzione dei problemi di mercato che gli operatori sono chiamati ad affrontare, oltre ad attuare un mo-nitoraggio dei provve-dimenti che vengono dal governo regionale e da quello naziona-le proprio a soste-gno delle aziende di settore. La proposta dell’Udc sarà artico-lata in un documento che presto giungerà al vaglio del consiglio

FRANCOFONTE – PROPOSTE UDC SULLA CRISI AGRUMICOLA IN CONSIGLIO COMUNALE

Giuseppe Castania e Stefano Privitelli

comunale Francofon-tese. Il gruppo con-siliare dell’Unione di Centro, guidato da Stefano Privitelli, in questo senso ha già presentato formale richiesta per l’ inseri-mento dell’argomento all’ordine del giorno di una delle prossi-me sedute del civico consesso. Privitelli ha fatto sapere ai colle-ghi che quella del suo partito è un’iniziativa diretta a sottolineare l’impegno dell’ammi-nistrazione Castania nei confronti degli im-prenditori e lavoratori locali che negli ultimi tempi ha sviluppato le proposte venute dai tavoli tecnici sul tema agricoltura. Dal canto suo il primo cittadi-

no di Francofonte fa sapere di non avere abbassato la guardia sulla scottante crisi economica che lega l’arancia alla città e “non potrebbe essere diversamente – affer-ma Giuseppe Casta-nia – visto che si toc-ca quotidianamente il disagio di centinaia di famiglie che ci in-ducono ad essere portatori delle loro istanze agli interlocu-tori politici, chiamati ad approntare inizia-tive capaci di suppor-tare la cessione delle arance sul mercato, pur nelle ristrettezze finanziarie dell’ente che ci obbligano a chiedere la collabora-zione delle altre isti-tuzioni del territorio”.