la nostra valle dicembre 2005

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2. Conoscere X Fare 4. Finanziamenti per le aziende 8. Apre la strada a Barghe 12. Mercatini della Valle Sabbia 13. Qui Servizi Sociali 18. Quabba l’Australiano 19. Pesca in Valle Sabbia 21. Niboli campione www.cmvs.it 05 La Nostra Valle dicembre Comunità Montana di Valle Sabbia Già da qualche anno diverse Amministrazioni Comunali hanno iniziato a stampare variopinti calendari per i propri cittadini. Si tratta di felici esperienze che uniscono le comunità locali intorno alle immagini più belle, talvolta storiche, che accompagnano quotidianamente il nostro vivere. Anche la Comunità Montana di Valle Sabbia, grazie alla collaborazione di volenterosi sponsor e dunque senza oneri per tutti noi, vuole donare 13 “scatti d’autore” alle proprie famiglie. Un sentito ringraziamento alla Pro Loco di Anfo ed a tutti gli autori che hanno donato i loro scatti fotografici (asp) per realizzare questo calendario. Con i migliori auguri per un Santo Natale e Felice Anno Nuovo. Ermano Pasini, Presidente Auguri

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la nostra valle dicembre 2005

Transcript of la nostra valle dicembre 2005

2. Conoscere X Fare

4. Finanziamenti per le aziende

8. Apre la strada a Barghe

12. Mercatini della Valle Sabbia

13. Qui Servizi Sociali

18. Quabba l’Australiano

19. Pesca in Valle Sabbia

21. Niboli campionewww.cmvs.it

05

La Nostra Valled i c e m b r e

Comunità Montana di Valle Sabbia

Già da qualche anno diverse Amministrazioni Comunali hanno iniziato a stampare variopinti calendari per i propri cittadini. Si tratta di felici esperienze

che uniscono le comunità locali intorno alle immagini più belle, talvolta storiche, che accompagnano quotidianamente il nostro vivere.

Anche la Comunità Montana di Valle Sabbia, grazie alla collaborazione di volenterosi sponsor e dunque senza oneri per tutti noi, vuole donare 13 “scatti

d’autore” alle proprie famiglie. Un sentito ringraziamento alla Pro Loco di Anfo ed a tutti gli autori che hanno donato i loro scatti fotografici (asp) per realizzare

questo calendario.Con i migliori auguri per un Santo Natale e Felice Anno Nuovo.

Ermano Pasini, PresidenteAuguri

2 La Nostra Valle

Si è svolto sabato 12 novem-

bre nella sede della Comunità

Montana il il convegno “Cono-

scere per Fare: il ruolo degli enti

locali nel governo del territorio”

organizzato dalla stessa Comu-

nità Montana di Valle Sabbia in

collaborazione con SECOVAL.

Oltre 100 sono stati i partecipan-

ti, anche autorevoli, che hanno

seguito attentamente le presen-

tazioni dei qualificati relatori.

Dopo anni dedicati alle proget-

tazioni il convegno ha voluto

segnare un cambiamento: si

tratta ora di passare ai servizi,

perché l’e-government dei

progetti ha lasciato lo spazio

all’e-government dei servizi.

Con questo spirito il convegno

ha interessato principalmente

le pubbliche amministrazioni.

Folta dunque la partecipazione

degli amministratori locali,

con la presenza di tanti Sindaci

anche non valligiani (Salò, San

Felice del Benaco, Nuvolento, ...).

Purtroppo l’invitato d’onore, il

Ministro per l’Innovazione e le

Tecnologie, Lucio Stanca, non è

riuscito ad essere presente.

Si è trattato comunque di un

colloquio progettuale a più voci,

Un convegno di successo: “Conoscere X Fare”, grazie a Secoval

3La Nostra Valle

tutte di comprovata esperienza.

Particolarmente apprezzato

l’intervento del Presidente

della Provincia di Brescia Alberto

Cavalli che ha tratteggiato una

lunga serie di interventi già rea-

lizzati o progettati sul territorio

bresciano.

“Anche se nel quadro della

Comunità Montana di Valle

Sabbia – afferma il presidente

della Comunità Montana Ermano

Pasini – risulta immediata la

rappresentazione della difficoltà

oggettiva per le piccole realtà co-

munali ad affrontare e risolvere

le nuove problematiche legate

alla fiscalità locale e alle argo-

mentazioni di e-government,

molti passi sono già stati fatti”.

Ed il Presidente di Secoval srl,

Dante Freddi aggiunge: “Si deve

ritenere che il “pubblico” può

essere meglio del privato poiché

dispone del “mercato” e non deve

produrre “utili”; resta agli ammi-

nistratori, eletti dalla collettività,

di garantire la migliore qualità

di vita possibile scegliendo la

strada di migliorare la propria

“azienda” anziché delegare a

terzi i propri compiti”.

In sintesi, ha affermato a margi-

ne della conferenza l’Assessore al

Bilancio e Servizi Sovraccomuna-

li Emanuele Vezzola, si tratta di

“spendere meglio per spendere

meno, migliorando la qualità

dei servizi erogati ed utilizzando

appieno, in modo diverso ed

in misura più soddisfacente, le

risorse oggi disponibili”.

- Ermano PasiniPresidente della Comunità Montana di Valle Sabbia

- Alberto CavalliPresidente della Provincia di BresciaLa gestione associata nel governo del territorioattraverso la creazione del centro servizi

- Giulio De PetraMinistero per l’ Innovazione e le Tecno-logieDirettore CNIPAL’e-government come strumento per il governo del territorio

- Roberto LaffiDirigente della Direzione Generale Terri-torio e Urbanistica – Regione LombardiaLa costruzione del Sistema Informativo Locale per il governo del territorio: l’esperienza della Valle Sabbia

- Andrea FerriEsperto Lega Servizi e Consulenza Lega delle Autonomie LocaliAmministratore Unico Società “Roma Entrate”La costituzione dell’anagrafe immobiliare ed il rapporto con il Catasto

- Carlo CannafogliaDirettore Centrale Cartografia, Catasto e Pub-blicità Immobiliare - Agenzia del TerritorioLa revisione dei classamenti: sviluppi e percorsi del processo

- Gianpaolo De PaulisDirigente del Ministero dell’Economia e FinanzeIl governo della fiscalità locale, problemati-che e responsabilità

- Luciano ContiSecoval srl

- Franco Nicoli CristianiAssessore Regione Lombardia

Il programma del convegno

Foto convegno

4 La Nostra Valle

Intervista all’Assessore alle Attività Produttive Ivan Felter

Finanziamenti alle aziende grazie anche alla Comunità Montana

Assessore, a poco più di un anno dall’ufficiale investitura, può tracciare un bilancio del proprio assessorato?Devo innanzitutto fare una pre-messa; spesso parlando di attività produttive si è portati a pensare solo al comparto industriale.L’assessorato ha invece una portata più vasta: si occupa anche, e vorrei dire soprattutto, delle piccole realtà artigianali e commerciali.Sono fortemente convinto che queste ultime negli ultimi 10 anni abbiano subito notevoli perdite. Se in uno dei nostri piccoli comuni

un’attività commerciale al dettaglio chiu-de, non sono solo l’impren-ditore e la sua famiglia a subire un danno: tutto il tessuto sociale perde un utile servizio; è un impoverimento del territorio.Le PMI sono la spina dorsale dell’economia italiana, sono una fonte primaria per combattere la disoccupazione e sono il settore

nel quale nascono maggiori idee commerciali ed innovative; le PMI sono la forza propulsiva dell’inno-

vazione.Ho voluto fare queste considera-zioni perché fanno capire imme-diatamente quale è stata l’atten-zione e la considerazione della Comunità Montana nei confronti di queste importanti realtà. La Comunità Montana, per quanto di competenza, ha svolto altri servizi ma preferisco, in questa intervista, parlare solo di attività produttive e commerciali e dare il necessario spazio all’argomento.

Questa precisazione ci porta alla Sua prima idea: uno sportello gratuito per aiutare tutte le imprese, grandi e pic-cole, commerciali, artigianali e industriali ed Enti Pubblici a reperire finanziamenti e ottenere consulenza.Si tratta di un ufficio apposi-to chiamato “Ufficio finanza agevolata e strutturata” che ogni mercoledì mattina, dalle 9 alle 12, presso la Comunità Montana è disponibile per gli Amministratori dei Comuni e per gli imprenditori valsabbini.Questi saranno opportunamente supportati da personale compe-tente per l’individuazione della migliore soluzione per l’otteni-mento di incentivi, contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati offerti dalle normative regionali, ministeriali e comunita-rie per le imprese e gli Enti Locali. L’Ufficio saprà inoltre ricercare gli strumenti finanziari più idonei per progetti di sviluppo azien-

dale, per l’avviamento di nuove attività, per interventi di rilancio e ristrutturazione d’impresa. Infine sarà fornita ogni utile indicazione per l’analisi delle problematiche aziendali in campo finanziario, societario e gestionale.Per avvicinare il tessuto impren-ditoriale ai servizi dell’Ufficio finanza agevolata e strutturata, se ci sarà la necessità, sempre in Comunità Montana, verranno organizzati appositi incontri aventi a tema, specifici bandi agevolativi.

Quale ruolo hanno avuto i Comuni?L’idea è stata fatta propria dal Consiglio Direttivo ed ha ricevuto poi consensi di alcuni Sindaci; da qui il coinvolgimento di tutti i Comuni della Comunità Montana. I Sindaci e tutti i componenti dell’Assemblea hanno già ricevuto una nota informativa che ho pregato di divulgare a tutte le aziende ed attività commerciali. Sono certo che tutte le Am-ministrazioni comunali hanno apprezzato l’intervento attuato, oggi più che mai, siamo tutti con-sapevoli che ogni tipo di aiuto per le nostre PMI è certamente visto e sentito positivamente. Con questo strumento, se ci sarà la possibilità, desideriamo essere di aiuto anche ai Comuni, specialmente quelli più piccoli: vogliamo essere vicini a quelle Amministrazioni Comunali che non hanno avuto l’opportuni-tà di ottenere contributi significa-tivi nel loro recente passato.

Ivan Felter, Assessore alle Attività Produttive

5La Nostra Valle

Ci sono costi per chi interpelle-rà lo sportello?No, assolutamente, non c’è alcun costo. I professionisti che forniscono le informazioni alle imprese ed ai Comuni sono pa-gati direttamente dalla Comunità Montana. Per maggiore efficienza e per poter formulare al meglio le risposte richieste è stato allestito un apposito ufficio dotato di tutto il necessario. Anche il personale della Comunità Montana per migliorare il servizio, ove fosse necessario, collabora con l’Ufficio. Devo anche precisare che, al momento, si tratta di un servizio sperimentale della durata di sei mesi, eventualmente rinnovabile.

E per il futuro?Ritengo sia di primaria impor-tanza aiutare la piccola e media impresa a nascere e consolidarsi e nel contempo sostenerla e stimolarla nel suo sviluppo e nella sua crescita.Le sfide che le PMI devono

affrontare impongono sempre di più nuove strategie azien-dali vincolate alla capacità di innovazione, alla consapevolezza che la formazione non è una perdita di tempo ma una vera e fondamentale leva per la crescita imprenditoriale.Unitamente alla commissione che collabora con l’Assessorato stiamo pensando di realizzare una “fotografia” reale delle presenze produttive valligiane. Quella di cui disponiamo risale al 2002 ed ha subito certamente alcune modifiche fisiologiche, specialmente nella parte che riguarda le piccole attività imprenditoriali e commerciali. Tale studio dovrebbe inoltre farci capire come è cambiata la PMI nei nostri comuni, quali sono le nuove esigenze e quali aiuti potrebbero essere attuati dagli Amministratori pubblici. La “fotografia” in argomento, che si cercherà di realizzare, magari usufruendo di un apposito fi-

nanziamento ricercato dall’Ufficio finanza agevolata e strutturata, darà indicazioni preziose ed inoltre un elenco attendibile di tutte le aziende valsabbine con le quali dialogare. Al momento non abbiamo grandi strumenti di comunicazione: la Nostra Valle ed alcuni spazi che ci offrono i quotidiani e le televisioni locali; domani, forse con internet ed il nuovo sito della Comunità Montana, potremo fare ancora di più.Anche per le attività commerciali

le difficoltà non mancano, sono realtà che per la loro finalità devono essere considerate attività di servizio vicine alle persone più deboli, meno autosufficienti; per il loro mantenimento, per la loro crescita e per la loro capacità nell’esprimere un sevizio sempre più di qualità saranno sviluppate nuove iniziative.

Buon lavoro.Grazie.

Forniamo, di seguito, un esempio concreto di agevolazione per le nuove realtà imprenditoriali in base alla L.R. 1/99 “Politiche regionali del lavoro e dei servizi per l’impiego”FINANZIAMENTI A TASSO AGEVOLATO PER LE SOCIETA’ NEOCOSTITUITE.

BENEFICIARISocietà di persone e di capitali costituite per i 2/3 da giovani in età dai 18 ai 35 anni o per 2/3 da donne, già iscritte al registro delle imprese e fondate da non prima di 18 mesi dalla data di presentazione della domanda.LOCALIZZAZIONELe aziende devono avere sede legale ed operativa nell’ambito del territorio della Regione Lombardia.AGEVOLAZIONESono ammissibili i costi sostenuti da non oltre 12 mesi dalla data di pre-sentazione della domanda e relativi a: adeguamenti tecnici ed impiantistici dell’immobile necessario per l’attività; acquisto di beni strumentali, costi di avvio attività in franchising (fee d’ingresso); costi di manutenzione straor-dinaria; costi per la realizzazione di un sito internet; acquisto dell’immobile sede dell’attività; affitto dei locali sede dell’iniziativa per un anno; acquisto di automezzi strettamente necessari allo svolgimento dell’attività; scorte; acquisto di attività preesistente inclusi i costi relativi all’avviamento.SCADENZALe domande possono essere presentate a partire dal 04 ottobre 2005 e fino ad esaurimento fondi.

Per informazioni più dettagliate è possibile consultare un professionista presso l’Ufficio finanza agevolata e strutturata della Comunità Montana Valle Sabbia, aperto ogni mercoledì dalle ore 09.00 alle ore 12.00.

Foto storica di Preseglie concessa gentilmente da Enzo Mascadri

6 La Nostra Valle

Alta Valsabbia “Sport Hand”: un aiuto concreto alla disabilità

Alta Valsabbia “Sport Hand”

nasce nel 2003 dal sodalizio di

amici che, grazie alle esperienze

fatte in ambito “disabilità e

sport” decisero di portare la loro

conoscenza nella nostra realtà

montana.

L’attività inizia con il primo

corso di sci “sulle nevi del Gaver”

dando la possibilità a persone

con disabilità motorie di provare

l’ebrezza dello sci e di vivere in

un ambiente unico e partico-

lare per chi vive su una sedia a

rotelle.

L’interesse riscontrato ci ha

invogliato a promuovere nuove

iniziative. Dal giugno scorso è

iniziato il progetto “Sport Insie-

me” che promuove attività spor-

tiva tra disabili e normodotati in

alcuni centri sportivi valsabbini,

abbattendo così alcune barriere

mentali che ancora oggi tendono

a discriminare ancora prima di

conoscere.

Alta Valsabbia “Sport Hand” non

è solo promozione e inserimento

sociale. Vanta atleti che pratica-

no sport agonistico con ottimi

risultati, a livello nazionale ed

internazionale, in oltre impegna-

ti nelle attività promozionali sul

nostro territorio.

Alta Valsabbia “Sport Hand”

ringrazia tutti coloro che hanno

contribuito alla realizzazione

delle nostre attività svolte nella

stagione 2004-2005.

Il Presidente

Lombardi Sabrina

7La Nostra Valle

Per la prima volta in una struttura scolastica della Provincia e preci-samente presso il nostro istituto “G. Perlasca” di Idro, dal 1° al 3 dicembre 2005, si terrà un corso residenziale di formazione per l’elezione del Presidente della Consulta Provinciale Studente-sca, un organismo istituzionale di rappresentanza degli studenti su base provinciale. I lavori del corso saranno guidati da un’ equipe di operatori specializzati della Coo-

perativa “Tornasole” di Brescia.Entrano a far parte della Consulta due studenti per ogni istituto se-condario superiore della provin-cia, eletti da tutti i loro compagni della scuola.Ha una sede “appositamente at-trezzata e messa a disposizione dall’Ufficio Scolastico locale a

livello provinciale, che assicura alla consulta il supporto organiz-zativo e la consulenza tecnico-scientifica”.Si dota di un proprio regolamen-to, a norma del quale elegge un presidente e un consiglio di pre-sidenza.I compiti sono:• assicurare il più ampio con-

fronto fra gli studenti di tutte le istituzioni di istruzione secondaria superiore della provincia:

• ottimizzare ed integrare in rete le attività extracurricola-ri:

• formulare proposte e espri-mere pareri agli Uffici Scola-stici, agli Enti Locali compe-tenti e agli organi collegiali territoriali;

• formulare proposte che su-perino le dimensioni del sin-golo istituto;

• stipulare accordi con gli Enti Locali, la Regione, le asso-ciazioni e le organizzazioni del mondo del lavoro;

• istituire uno sportello infor-mativo per gli studenti, con particolare riferimento alle attività integrative, all’orien-tamento e all’attuazione dello Statuto delle Studen-

tesse e degli Studenti;• progettare, organizzare e

realizzare attività anche a carattere transnazionale;

• designare due studenti all’in-terno dell’organo provinciale di garanzia istituito dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, art. 5 comma 4 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1988 n° 249.

Tutti i partecipanti al corso resi-denziale di formazione saranno ospitati presso alcune strutture alberghiere locali.Il nostro istituto è orgoglioso di poter contribuire con l’attivo coinvolgimento degli studenti e degli insegnanti dell’Istituto Al-berghiero alla buona riuscita di tale iniziativa.La bellezza e la buona ubicazione degli spazi dell’ edificio scolastico ben si prestano allo scopo.Il corso residenziale di formazione rappresenta un nuovo punto di partenza per una futura proficua collaborazione fra le varie isti-tuzioni scolastiche e le iniziative giovanili, che sono sempre meri-tevoli di particolare attenzione ed incentivazione.

Prof.ssa Bruna Rizzardi

Qui scuola

È tempo di Consulta: si vota!

Lago d’Idro

8 La Nostra Valle

La carenza di infrastrutture riguardo al settore viabilistico, non ha sicuramente favorito i cittadini e le aziende della Valle Sabbia.L’unica strada è la ex S.S. 237 del Caffaro e da oltre 30 anni cittadini

ed amministratori attendono con ansia la realizzazione della variante; purtroppo dopo l’apertura del lotto di Roè Vociano avvenuta nel 2000, i lavori sugli altri tratti hanno subito una battuta d’arresto e giacciono incompleti.

Da un anno esatto in Comunità Montana si è insediato il nuovo direttivo, con grande senso del dovere ci siamo attivati per fare in modo che questa opera ultra decennale abbia fine.Vi confesso che essere Assessore alla Viabilità mi ha consentito, di verificare direttamente quanto sia difficile concretizzare opere pubbliche quando queste non dipendono dal Comune, dalla Comunità Montana di Valle Sabbia o dalla Provincia di Brescia.

I cittadini Valsabbini grandi ed instan-cabili lavoratori versano ogni anno nelle casse dello stato milioni di euro; ricevere infrastrut-ture come la strada di fondo valle non dovrebbe essere un’attesa ultra decennale, ma una conseguenza logica di un territorio laborioso che dando molto, dovrebbe ricevere qualcosa.Le aziende lo-cali soffrono

terribilmente dei disagi legati alla viabilità.Fino allo scorso anno avevo la sensazione che ai cittadini non importasse nulla del disagio della strada, avevo la sensazione che tutti soffrissero e nessuno aves-

se il coraggio di dire nulla, poi finalmente qualcuno si è svegliato e sono nati i comitati così detti spontanei dei cittadini, apartitici ed apolitici.Un proliferare di convegni, intervi-ste, incontri pubblici, assemblee, tavole rotonde e quadrate.In questo anno ho assistito ad un’informazione settimanale da parte degli organi di stampa e tele-visivi locali capillare, un susseguirsi di interventi ed interviste.La strada è un argomento che non dovrebbe avere un colore politico, è un problema per tutti, nonostante ciò le colpe sono sempre altrui, i cittadini intanto si accorgono di attendere una strada da decenni, gli amministratori giustamente premono affinché questa venga realizzata.Attraverso un comitato di coordi-namento con la Provincia presso la sede della Comunità Montana di

Valle Sabbia è possibile verificare periodicamente gli impegni assunti da ANAS.Mai visto così tanti esperti, tuttologi, e professori di verità sul tema della strada di fondo valle, spiace constatare come il problema sia scoppiato solo ora, tardi, troppo tardi, ci sono voluti decenni per accorgersi che senza una nuova strada l’economia di valle soffre, la viabilità è precaria.Le conseguenze più evidenti al mancato completamento e ripri-stino dell’unica arteria della Valle sono interminabili code, tempi di spostamento assolutamente inade-guati alle necessità dell’economia, della vita quotidiana e della salute, precarie condizioni di sicurezza nei centri abitati, oltre a gravi conse-guenze dovute all’impossibilità di utilizzare vie alternative in caso di emergenze: impossibile raggiun-gere l’ospedale e non sempre in

Viabilità della Valle Sabbia: avremo la strada nel marzo 2006?

Giorgio Bontempi, Vicepresidente della Comunità Montana di Valle Sabbia

Ponte Re (Barghe) un anno fa

9La Nostra Valle

L’assessorato Protezione Civile della Comunità Montana di Valle Sabbia particolarmente attento ai problemi della Valle ha provveduto a conse-gnare ai Comuni aggiornamento del piano di emergenza intercomunale necessario a mettere in evidenza i molteplici fattori di rischio.L’analisi di questi fattori a partire dal territorio di ognuno dei venticinque comuni, ha consentito di produrre un quadro esaustivo delle problematiche complessive che, consentiranno ad ogni Comune di avere validi strumenti di consultazione in caso di bisogno.Procedendo nell’ambito della forma-zione presso la Comunità Montana di Valle Sabbia si è organizzato nei mesi di novembre e dicembre 2005 un corso base di Protezione Civile alle Associazioni di volontariato di Prote-zione Civile e alle squadre Antincendio Boschivo operanti sul territorio della

Valle Sabbia al fine di un’adeguata formazione e sensibilizzazione in materia di Protezione Civile.I gruppi presenti da anni sul territorio della Valle Sabbia sono cresciuti notevolmente non solo numerica-mente ma anche qualitativamente, il coordinamento profuso da parte del Dott. Marco Mozzi ha sicuramente dato grandi risultati.E’ per questo motivo che pubblichia-mo l’elenco dei gruppi presenti in Valle, che meritano un grazie di vero cuore.Spesso dimentichiamo, l’utilità e professionalità di volontari, che con grinta e capacità intervengono nello spegnimento di incendi, ma anche in molteplici altre calamità, è doveroso ricordare ed apprezzare non solo quando l’intervento riguarda noi stessi ma anche e soprattutto quando l’intervento è rivolto al prossimo.

Il Vice PresidenteGiorgio Bontempi

zone montane può intervenire l’elicottero.Nel frattempo, però i lavori sono ripresi:il lotto 2 Sabbio Chiese – Barghe sarà percorribile dal 09.03.2006.Riguardo al lotto 1 Vobarno – Sab-bio Chiese, estinto il contenzioso con i privati, la progettazione è stata completata, il tempo previsto per l’esecuzione dei lavori è pari a 15 mesi.Per le gallerie (nuovo manufatto crollato) “La Guarda” e “ Monte Castello” i lavori di messa in sicurezza delle piazzole sono stati appaltati alla ditta CO.E.STRA. Spa di Firenze e per effetto contrattuale l’ultimazione dei lavori è fissata al 06.02.2006.Ma non finisce qui, si sta già pen-sando alla Barghe – Storo, l’ese-cutivo della Comunità Montana si adopererà ad agire, in sinergia con la Provincia di Brescia, per conclu-

dere l’iter procedurale del progetto, coinvolgendo necessariamente la Provincia Autonoma di Trento, ma dando priorità alla realizzazione del tratto da Barghe ad Idro e relativi collegamenti al Savallese ed alle provinciali per Capovalle e Treviso Bresciano.Inoltre impegneremo la Provincia di Brescia su iniziativa del Comune di Vestone ad intervenire sulla riquali-ficazione dell’incrocio nell’abitato di Nozza di Vestone.Come vedete le idee sono chiare, la volontà non manca.In qualità di Assessore alla viabilità della Comunità Montana di Valle Sabbia, Vi invito ad una riflessione, i lavori sono ripresi dopo una pausa di qualche anno, le immagini delle fotografie sotto riportate credo siano eloquenti.

Il Vice PresidenteGiorgio Bontempi

Protezione civile

COMUNITÀ MONTANA DI VALLE SABBIA

SERVIZIO FORESTE

SQUADRE ANTINCENDI BOSCHIVI

DENOMINAZIONE SQUADRA PRESIDENTE RESPONSABILE

ANTINCENDIO

GRUPPO ANTINCENDI BOSCHIVI DI AGNOSINE FERREMI SILVANO FERREMI SILVANO

GRUPPO COMUNALE A.I.B. DI ANFO SINDACO MABELLINI SIMONE

GRUPPO VOLONTARI ANTINCENDIO BOSCHIVO E PROTEZIONE CIVILE BAGOLINO BORDIGA ENRICO BORDIGA ENRICO

SQUADRA A.I.B. - A.N.A. BIONE SILVINI GIOVANNI

NUCLEO ANTINCENDIO E PROTEZIONE CIVILE GRUPPO DI CAPOVALLE RIGHETTI CLAUDIO RIGHETTI CLAUDIO

SQUADRA A.I.B. CASTO BENDOTTI GIANCARLO

GRUPPO ANTINCENDIO BOSCHIVO LAVENONE RASSEGA DANIELE RASSEGA DANIELE

GRUPPO ANTINCENDIO BOSCHIVO E PROTEZIONE CIVILE DI MURA PILOTELLI SERGIO RAVANI WALTER

SQUADRA A.I.B. - A.N.A. - NAVONO VIVENZI RENATO

GRUPPO VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE E ANTINCENDIO DI ODOLO CARLI AGOSTINO FRANZONI JAMES

SQUADRA A.I.B. PERTICA BASSA PIALORSI FABRIZIO

GRUPPO VOLONTARI ANTINCENDIO E PROTEZIONE CIVILE PONTE CAFFARO BOLANDINI AURELIO BOLANDINI AURELIO

SQUADRA A.I.B. PRANDAGLIO DUSI SANTINO

SQUADRA A.I.B. - A.N.A. PROVAGLIO VAL SABBIA PEZZOTTINI SILVANO

PROTEZIONE VOLONTARIA CIVILE DI ROÈ VOLCIANO ZUBANI FRANCO TOGNI PIERDOMENICO

SQUADRA A.I.B. - A.N.A. - SABBIO CHIESE ZANETTI UMBERTO

GRUPPO VOLONTARI ANTINCENDIO E PROTEZIONE CIVILE SERLE ZANOLA ANGIOLINO ZANOLA ANGIOLINO

SQUADRA A.I.B. - A.N.A. SOPRAPONTE PELI ENNIO

GRUPPO VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE E ANTINCENDIO BOSCHIVO TREVISO BRESCIANO DUNI FELICE DUNI FELICE

SQUADRA A.I.B. - A.N.A. VALLIO TERME LAZZARINI ADRIANO

PROTEZIONE CIVILE A.I.B. VOBARNO VEDOVELLI BERTUCCIO VEDOVELLI BERTUCCIO

Ponte Re (Barghe) oggi

10 La Nostra Valle

In aula magna durante le olimpiadi di matematica

Un nuovo laborato-rio a Idro grazie alla Comunità Montana

Idro: l’Istituto di valle si arricchi-sce del laboratorio linguistico da 40.000 euro.“Grazie all’attenzione della Comunità Montana di Valle-sabbia” spiega il preside dell’Iis “G. Perlasca” di Vallesabbia prof. Alfredo Bonomi “che destinerà 20.000 euro per questo interven-to, pari al 50% dell’intera cifra (il resto ce lo metteremo noi come scuola) l’istituto di valle si arric-chisce di un nuovo laboratorio. È una tappa ulteriore, un nuovo traguardo sul lungo percorso che tende a dotare l’Istituto di valle delle necessarie attrezzature per-ché sia all’altezza del suo ruolo e dei tempi. I moderni laboratori di Informatica presenti sia a Idro che a Vobarno, la Palestra infor-matica posizionata a Vobarno lo scorso anno, i vari laboratori di chimica, elettronica, disegno, Cad, matematica, automazione, biologia, meccanica, macchine

utensili, ecc. (spicca su tutti il laboratorio di fisica, collaudato a settembre dalla “Settimana della Fisica”, iniziativa di spessore nazionale che ha visto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e l’organizzazione di una settimana “full immersion”, per 50 insegnanti di Matematica e Fisica, con in testa l’Ufficio Re-gionale Scolastico della Regione Lombardia) sono già un’artico-lata e qualificata ricchezza che fanno dell’Istituto di valle un Istituto di qualità.Ora” continua Bonomi “mentre guardiamo all’Europa col pro-getto Comenius, la conoscenza delle lingue straniere è fonda-mentale per gli studenti. Ed un moderno laboratorio linguistico (che sostituisce il precedente) va nell’ottica di offrire agli studenti la possibilità di far proprie le conoscenze di una lingua parlata

non accademicamente ma ogni giorno. Una dimostrazione anche questa che la qualità non è data dalla collocazione (ancorché Idro sia decentrata) ma dal contenu-to. E l’istituto “G. Perlasca” è di sicuro all’avanguardia”.“L’impegno che ci siamo assunti” dice l’assessore comunitario Emanuele Vezzola “secondo intervento dopo quello dedicato alla Palestra Informatica realiz-zata lo scorso anno nella sede di Vobarno, e da aggiungere all’appoggio ad iniziative quali la qualificante “Settimana della Fisica” ed i “Percorsi del Poliva-lente”, va nell’ottica di potenziare le strutture della scuola di valle, per far si che la scuola possa offrire un livello di servizi tale da attrarre sempre più gli studenti”.

Massimo Pasinetti

Alcuni ragazzi in laboratorio vecchio

11La Nostra Valle

Il contributo del Capogruppo Giulia-no Rizzardi, pubblicato sull’ultimo numero de “La nostra Valle”, offre un valido spunto per alcune prime riflessioni sul tema assai vasto e complesso della gestione del servizi pubblici locali, tema sul quale ci si dovrà ancora a lungo confrontare.Il percorso di liberalizzazione dei ser-vizi, auspicato e condiviso da quasi tutte le forze politiche, si sviluppa a cavallo dei primi anni novanta e trova nelle competenze sempre più estese dell’Unione Europea il luogo della propria definizione legislativa. E’ un percorso ancora “in itinere” troppo complesso per essere analizzato in questa occasione. Tento, invece, alcune riflessioni sul primo interrogativo posto dall’Avv. Rizzardi: qual è la ricaduta di questo sistema sulla giustizia sociale, ossia sulla distribuzione della ricchezza?La lettura che ne propone il Consi-gliere Rizzardi è vera, ma incom-piuta. Certo, quando i servizi erano gestiti direttamente dai comuni, si praticavano prezzi politici che, a parere di Rizzardi, compensa-vano il limitato potere d’acquisto degli stipendi. Credo sia necessario interrogarsi, però, su come venissero reperite le risorse pubbliche che ogni ente locale destinava a sostenere

quella parte rilevante di costo non coperto dalla tariffa.E’ del tutto evidente, seppure a quel livello macroeconomico, che talvolta sfugge alla riflessione prettamente comunale, che la parte di costi non coperti dalle entrate contribuivano indirettamente ad aumentare il debito pubblico dello Stato, che ha causato tanti mali economici e sociali di cui maggiormente ne pagava e ne paga le conseguenze “la povera gente”. Non credo, quindi, che la gestio-ne tramite le cosiddette società “multiutility”, tipo di gestione che anche Rizzardi giudica migliore, sia in sé motivo di minore giustizia sociale: semmai è la poca concorren-za del sistema economico a limitare i vantaggi per l’utente finale. Anzi, credo che se i Comuni avessero una reale contabilità economica in grado di determinare il costo di alcuni servizi, si accorgerebbero subito dell’ assoluta non convenienza della gestione in economia. Per quanto attiene al ruolo della politica all’interno di questo scenario, non posso prescindere da una considerazione: così come in passato è stato condiviso il progetto, che ritengo positivo, della società Valgas, così la costituzione delle due società è stata una scelta unanime di tutta la Valle; un dato questo che mi pare particolarmente significativo, specie in questi tempi dove la contrappo-sizione travolge, talvolta, anche i ragionamenti più alti e di interesse generale. I Comuni non si sono senti-ti spogliati delle loro responsabilità e competenze: piuttosto hanno saputo interpretare, credo saggiamente, il loro ruolo sul territorio, non solo per

affrontare più efficacemente i conte-sti locali e sovraccomunali, ma pure per tracciare la strada di un migliore sviluppo futuro. Non sento nostalgia per gli anni in cui per ogni cosa era necessaria una delibera del Consiglio o della Giunta: l’amministrare dovrebbe proiettarsi in un orizzonte più ampio non limitato alla gestione quotidiana del potere.La domanda sulla democrazia è però il tema veramente affascinante che il collega Rizzardi propone. E le preoccupazioni che manifesta sono legittime e reali. Quale equilibrio tra il potere che appartiene al popolo ed il potere delle nuovo tecnocrazie? Come interpretare il ruolo della poli-tica a livello locale, sovraccomunale e nazionale, rispetto alle dinamiche della globalizzazione economica, per evitare che il Comune e gli altri Enti Territoriali, divengano meri sportelli delle società di servizi e la politica si riduca a pratica mercantile di recipro-che convenienze?Non credo che il problema sia negli strumenti, cioè la conduzione mediante società. Non credo che la gestione comunale fosse maggior-

mente efficace e proficua. Non credo neppure che oggi si possa affrontare il futuro chiudendosi dentro i propri confini. La società civile, anche quella del nostro territorio, è sempre più una società complessa; e la complessità ha bisogno di pazienza, approfondimento, competenza e livelli altissimi di collaborazione , di servizi in rete, come si preferisce dire oggi. Quella accennata dall’amico Rizzardi è certamente la sfida culturale dei nostri giorni, è l’orizzonte per l’impegno di quanti vogliono vivere per la politica e non della politica. Credo, purtroppo, che in questi anni siamo troppo schiavi del momento elettorale, dentro il quale il bene comune finisce in secondo piano rispetto alla contrapposizione partiti-ca. Recuperare momenti e occasioni di progettualità condivise è un dovere e un obiettivo. Per far questo, forse, citando un autore, avremmo bisogno di pensare più alle prossime generazioni e meno alle scadenze elettorali.

Emanuele Vezzola

Servizi sovraccomunali:il punto di vista dell’Assessore Vezzola

12 La Nostra Valle

In uno dei precedenti numeri di

questo giornale auspicavo che

l’esperienza estiva dei mercatini

in Valle potesse aumentare non

solo per il numero dei paesi in

cui vengono organizzati ma

anche per il protrarsi del periodo,

prima era solo quello estivo.

Con il patrocinio della Comunità

Montana e l’adesione di alcuni

sindaci i mercatini avranno un

nutrito calendario anche nel

periodo autunno-invernale.

Sono nate così le cadenze

mensili, l’appuntamento della IVa

domenica a IDRO, l’ultimo sabato

del mese a NOZZA di VESTONE.

Sabbio Chiese , dopo aver ospi-

tato il mercatino nelle festività

infrasettimanali vedrà una data

fissa ogni 2a domenica del mese

a partire da febbraio.

A dicembre appuntamenti per

S. Lucia e Natale a Idro, Capo-

valle, Agnosine, Pertica Alta.

Insomma da qui a febbraio ben

17 volte i mercatini verranno

ospitati in Valle Sabbia, mentre

per la primavera e l’estate in can-

tiere ci saranno decine di date.

Una situazione piacevolmente in

evoluzione che potrà offrire alla

nostra comunità la possibilità

di venire a contatto sia con il

passato; quando ci si avvicina

ai banchi delle cose vecchie,

antiche, dell’”artigianato”, sia del

presente, con chi si cimenta con

l’artigianato locale e i prodotti

della natura.

Gli appuntamenti saranno tutti

all’aperto, alcuni nei caratteristici

centri storici dei nostri borghi,

confidando in una gradevole

sorpresa del tempo, abituati

comunque al freddo e, in dicem-

bre, alla possibilità di qualche

fiocco di neve cha farebbe felice

soprattutto i nostri bambini.

A proposito di bambini con i

mercatini di S. Lucia e Natale ci

sarà la possibilità di partecipare

in uno spazio appositamente

allestito, ad un mercatino loro

destinato, anche come espositori.

Con l’avvento della primavera

ecco la possibilità di incremen-

tare gli appuntamenti e le piazze

con l’adesione di altri comuni

della Valle e di portare nuovi

espositori e banchi più ricchi e

interessanti.

Flavio Carretta

Mercatini della Valle Sabbia:occasioni e utilità

Le date 26 novembre 2005 Nozza di Vestone 9.00 - 18.00

27 novembre 2005 Idro - fraz. Pieve 9.00 - 18.00

8 dicembre 2005 Sabbio Chiese - Municipio 9.00 - 18.00

9 dicembre 2005 Idro - fraz. Pieve 9.00 - 18.00

10 dicembre 2005 Agnosine - C.so Roma 12.00 - 23.00

11 dicembre 2005 Capovalle - P.zza Mercato 9.00 - 18.00

18 dicembre 2005 Idro - fraz. Lemprato 14.00 - 20.00

24 dicembre 2005 Idro - fraz. Pieve 9.00 - 18.00

26 dicembre 2005 Pertica Alta - fraz. Livemmo 10.00 - 19.00

30 dicembre 2005 Idro - fraz. Crone - Chiesa 15.00 - 22.30

31 dicembre 2005 Nozza di Vestone 9.00 - 18.00

9 dicembre 2005 Sabbio Chiese - Municipio 9.00 - 18.00

1 gennaio 2006 Preseglie 14.00 - 18.00

INFO Tel 333 37 99 49 58

13La Nostra Valle

Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)Un servizio di qualità

Per i soggetti fragili del territorio valsabbino

Qui Servizi Sociali

Valle Sabbia Solidale, la società consortile per la gestione dei servizi sociali e socio sanitari integrati del territorio valsabbino, sta per raggiungere un obiettivo importante: l’accreditamento per la gestione del servizio ADI sul territorio del distretto n. 12.Questo importante traguardo sta per essere raggiunto grazie alla ferma volontà della Comunità Montana e dei 27 Comuni soci di Valle Sabbia Solidale di offrire un servizio di qualità per tutti i cittadini del territorio che si trovano in situazione di fragilità, e che fino ad oggi hanno potuto usufruire di questo importante

servizio solo attraverso una società di Brescia.Questo importante traguardo sarebbe stato solo impensabile da raggiungere senza la forte volontà e lo spirito di servizio

delle Fondazioni che gestiscono le Case di risposo del nostro territorio, che sono socie di Valle Sabbia Solidale, e che gestiranno operativamente il servizio al domicilio dei cittadini attraverso personale qualificato e motivato.Per essere comprensibili con tutti quanti ci leggeranno vi vogliamo spiegare che il Voucher socio-sa-nitario regionale è un contributo economico non in denaro, sotto forma di “titolo di acquisto”, che può essere utilizzato esclusiva-mente per comprare prestazioni di assistenza domiciliare socio-sanitaria integrata da soggetti accreditati, fra cui a partire da Gennaio Valle Sabbia Solidale.L’unico requisito richiesto per ottenere il servizio è che una persona “fragile” possa essere assistita a casa (es.: anziani o persone in convalescenza dopo un ricovero in un ospedale che hanno bisogno di assistenza oppure disabili o sofferenti di malattie croniche che non hanno bisogno di un ricovero ma che non possono recarsi presso gli ambulatori o lo studio del loro medico di fiducia, etc.).Per usufruirne non ci sono limiti di età e di reddito e le prestazioni che si possono acquistare con il voucher sono prestazioni medi-che, riabilitative, infermieristiche e di aiuto infermieristico.In questi mesi la direzione della

società, i responsabili della case di riposo, l’Assessore ai Servizi Sociali della Comunità Montana hanno lavorato alacremente per creare una forte condivisione e un modello gestionale che possa coniugare qualità ed efficienza, attenzione alla persona e spirito di servizio verso chi è fragile ed ha bisogno.In queste settimane inoltre stiamo stendendo il progetto di servizio, le procedure di gestione e tutto il materiale per essere accreditati ad erogare questo importante servizio a partire dal prossimo anno.Una volta di più il territorio della Valle Sabbia sta dimostrando, che rispetto alle problematiche sociali e ai bisogni dei cittadini, esiste una forte volontà da parte delle amministrazioni e del pri-vato sociale di mettersi a servizio, anche grazie alla creazione di strumenti efficaci ed agili come Valle Sabbia Solidale.Questo 2005 che sta per chiuder-si, grazie a tutto il lavoro che vi abbiamo sintetizzato, porterà nel nuovo anno un servizio che si prenderà cura con attenzione di chi ha bisogno, entrando con discrezione e calore umano nelle loro case.

Il PresidenteVirgilio Magnolini

14 La Nostra Valle

L’AVULSS di Gavardo ha una proposta per te!

L’Associazione per il Volontariato nelle Unità Locali dei Servizi Socio-Sanitari (AVULSS – ONLUS GAVARDO), in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali della Comunità Montana, guidato dall’Assessore Roberto Scandella promuove un corso rivolto a tutte le persone… di buona volontà.Ne abbiamo parlato in un colloquio a più voci fra lo stesso Assessore Scandella, la pre-

sidente della sezione AVULSS dott.ssa Giovanna Derogati, la Vice Presidente Silvana Rivetta e l’Assistente Sociale Mara Ceriotti, Capo Servizio dell’Area Sociale e Coordinatrice dell’Ufficio di Piano di Zona della Comunità Montana di Valle Sabbia.

Presidente, come nasce la vostra Associazione?DEROGATI: L’AVULSS è un ‘Associazione di volontariato che opera a livello nazionale. A Gavardo nasce nel 1984 grazie alla tenacia e al sogno di una persona veramente straordinari: Cecilia Zane. Il suo desiderio era “l’avere un volontariato ade-guatamente formato, aperto e disposto a camminare accanto a chi ha delle difficoltà con discre-zione e umiltà. Un volontariato capace di ascoltare il sofferente, un volontariato poco apparente ma che sa essere lievito nella comunità. Un volontariato che punta sulla formazione per essere testimonianza preziosa per i giovani che si avvicinano al mondo della gratuità”.

Come è strutturata la sezione ed in quali ambiti lavora?RIVETTA: l’AVULSS ONLUS – Gavardo conta oggi 77 soci volontari che operano nei Comu-ni di Gavardo, Prevalle, Sabbio Chiese, Muscoline, Villanuova e Nuvolento. I soci prestano la loro opera accanto agli anziani nelle Case di Riposo, vicino ai minori nei Centri di Aggregazio-ne Giovanile, a sostegno delle famiglie in difficoltà, in aiuto

agli ammalati sia a domicilio che nelle strutture pubbliche. Naturalmente ogni servizio viene coordinato e condotto in collaborazione ed in sintonia con i Servizi Sociali.

Assessore, perché la Comu-nità Montana vuole essere particolarmente vicina a questa associazione?SCANDELLA: la Comunità Montana è molto attenta alle problematiche territoriali dal punto di vista sociale. Apprezza l’attività di volontariato svolta sul territorio valsabbino dall’AVULSS e condivide il progetto che sta realizzando. Anche questa pagina sull’organo di stampa ‘La Nostra Valle’ vuole essere un segno tangibile per far conoscere un’importante realtà a molti ancora sconosciuta.Non è dunque solo il semplice contributo ad un corso di forma-zione, ma qualcosa di molto più concreto e sentito.

CERIOTTI: Il territorio della Valle Sabbia ha bisogno di iniziative formative – culturali come que-sta (vedi box) perché è in questo modo che si riesce a sensibiliz-zare la comunità alle problema-tiche sociali. La costruzione di

Nella foto, da sinistra a destra, Ce-riotti, Rivetta, Scandella, Derogati e Pasini.

Qui Servizi Sociali

15La Nostra Valle

una rete di solidarietà consoli-data all’interno della comunità pone le proprie basi nella forte motivazione ma anche nella formazione adeguata.

Veniamo ora al corso, quali sono le sue “coordinate”?DEROGATI: Il Corso si svolge con il patrocinio della C.M.V.S., del Comune di Gavardo e con il sostegno dei Comuni di Prevalle e Sabbio Chiese. È gratuito e aperto a tutti: l’obiettivo è offrire a chi soffre un aiuto qualificato e adeguato, una giusta risposta ai suoi bisogni.Il Corso inizia il 27 Gennaio 2006 alle ore 20,30 a Gavardo presso l’Auditorium C. ZANE – Via G. Quarena n. 8, con una serata di apertura dal tema“ LA GIOIA DEL COSTRUIRE CON GLI ALTRI

E PER GLI ALTRI”. È diviso in due parti: L’AREA DELLE MOTIVAZIO-NI e L’ AREA DELLE CAPACITA’ E COMPETENZE. Ognuna delle due parti termina con un momento di riflessione in cui viene lasciato spazio ai corsisti per rivedere, approfondire, discutere i temi trattati.A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato che abilita al servizio volontario.

RIVETTA: L’organizzazione del corso non vuole essere solo strumento per avere nuovi soci: nasce dal desiderio di offrire ai partecipanti le esperienze presenti sul territorio, mostrando loro i mille volti della solida-rietà. Tutte le Associazioni sono invitate proprio perché si ritiene fondamentale lo scambio di

esperienze.

È importante un percorso formativo per il volontario?CERIOTTI: E’ sicuramente impor-tante; perché senza il supporto dell’attività formativa il volon-tario, prima o poi, va in crisi. È necessario non fare con l’ansia del fare, a tal proposito ricordo un’indicazione fondamentale e utile per chi intenda operare in ambito sociale che dice “bisogna innanzi tutto sapere, per saper essere e per saper fare”.

Come si colloca la Comunità Montana all’interno del mondo dell’Associazionismo?SCANDELLA: credo che la Comu-

nità Montana debba valorizzare le attività degli enti ed orga-nizzazioni di volontariato, che realizzano, mediante autonome iniziative, forme di solidarietà sociale e di impegno civile con l’obiettivo di contrastare l’emarginazione, di migliorare la qualità della vita, di prevenire e superare situazioni di bisogno.

DEROGATI: L’operare in rete in comunione con le Istituzioni è indispensabile e proficuo. E’ per questo che ringrazio la Comu-nità Montana di Valle Sabbia, i Comuni di Gavardo, Prevalle, Sabbio Chiese che sempre ci hanno sostenuto e spronato a continuare nella nostra opera.

Mara Ceriotti, Assistente Sociale e Capo Servizio dell’Area Sociale.

Giovanna Derogati, Presidente dell’Associazione AVULSS, Ermano Pasini, Presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia

Qui Servizi Sociali

16 La Nostra Valle

“Apriti! Sesamo” potremmo sentire risuonare più volte questa frase nei prossimi anni in Valsabbia.Infatti, la CO.GE.S.S. società coope-rativa sociale che dal 1993 svolge attività nel campo della diversabi-lità, intende sviluppare un nuovo fronte di intervento attraverso il “Progetto ABIliTANDO” un proget-to per la costruzione di tre mini unità abitative destinate a soggetti gravemente compromessi dal punto di vista fisico, ma in grado di autodeterminarsi.È il cantiere che a partire dall’estate si è visto crescere velocemente accanto alla rotonda di Barghe. Queste unità abitative sono carat-terizzate da ausili ad alta tecnologia tali da facilitare la vita indipendente di persone con disabilità fisica o sensoriale. La scienza che studia questi ausili si chiama domotica.Il termine “domotica” è una contra-zione di domus robotica, una appli-cazione della tecnologia al servizio dell’uomo nella sua abitazione.I tre apparamenti, trilocali, saranno dotati di ausili quali comandi vocalici, a fotocellula, automatizzati per l’apertura di porte e finestre, l’utilizzo di elettrodomestici, l’accensione di luci etc… tali da favorire la massima espressione della propria indipendenza da parte degli abitanti. Ad esempio si potranno aprire porte e finestre, o accendere e spe-

gnere luci con un comando della voce. Gli arredi saranno mobili per consentire ai pensili di abbassarsi ed essere accessibili anche a chi deambula in carrozzina.Ogni appartamento è adatto per accogliere una o due persone, e sarà arredato sulla base delle esigenze degli inquilini che vi abiteranno.Il nome del progetto ABIliTANDO deriva da una sovrapposizione dei due termini: abitare e abilitare e rimanda all’idea di costruzione di nuove abilità proprio attraverso l’abitare.L’art. 81 della legge 388/00 ribadisce l’importanza di “garantire il diritto alla vita indipendente alle persone con disabilità”. Fornire una casa accessibile è il primo modo di garantire questo diritto. Questa condizione è infatti un diritto acqui-sito per il resto della popolazione. Per garantire a tutti questo diritto è sufficiente mettere a disposizione delle persone le tecnologie attual-mente disponibili e fornire una rete sociale e assistenziale necessaria.Per tessere la rete sociale e assi-stenziale necessaria la cooperativa COGESS ha attuato delle collabo-razioni con l’Ufficio di Piano del Piano di Zona della Vallesabbia per l’attivazione dei voucher sanitari

e la sperimentazione di voucher sociali . L’equipe operativa han-dicap dell’ASL è invece coinvolta per individuare tra la popolazione del territorio chi potrebbe essere interessato a questa opportunità e per progetti di sostegno alla vita indipendente.Gli abitanti saranno supportati oltre che dagli ausili tecnologici, anche da personale assistenziale qualificato (sulla base di una progettazione individualizzata), dal supporto di giovani volontari e dalla presenza di un operatore della cooperativa COGESS referente del progetto.Il progetto abilitando prevede anche, qualora sia interesse dei residenti, una possibilità lavorativa attraverso il telelavoro.Nel corso dell’inverno primavera 2006 verranno messe in atto alcune azioni di sensibilizzazione e di coinvolgimento sul territorio della Vallesabbia.Si è cominciato sabato 19 novem-bre presso l’Oratorio di Barghe, dove la cooperativa insieme al Comune e alla Parrocchia ha orga-

nizzato un incontro aperto a tutta la popolazione.Per informare i giovani del territorio è stato scelto il canale della scuola: nelle tre scuole secondarie superiori si terranno degli incontri con gli studenti riuniti in Assemblea. Interverrà per un confronto il sig. Giuseppe Melchionna, dell’Asso-ciazione Prodigio di Trento, disabile, ideatore e sperimentatore in prima persona di un progetto di vita indipendente.L’intervento, il cui costo finale si aggira intorno al milione di euro è reso possibile grazie ad un finanzia-mento della legge 388/00, che ha coperto circa metà della cifra, ed un contributo della Comunità Montana di Vallesabbia. La cospicua cifra restante sarà coperta dalla coopera-tiva CO.GE.S.S.L’inaugurazione degli appartamenti è prevista per l’estate del 2006.Per ogni informazione contat-tare la cooperativa CO.GE.S.S allo 0365824522 o via e mail [email protected]

D.ssa Giuliana Tonoli

Abilitando a Barghe

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17La Nostra Valle

La Comunità Montana da molti anni si occupa delle problemati-che legate alla disabilità, rico-prendo, tra l’altro l’incarico di Ente Gestore del Centro Socio Educativo di Barghe e Villanuova Sul Clisi.Nell’espletamento di tale atti-vità ha creato una modalità di compartecipazione alle spese del servizio attraverso lo sviluppo di forme di sensibilizzazione del ter-ritorio e la creazione di un fondo di solidarietà, a cui tutti i Comuni della Valle Sabbia partecipano.La Comunità Montana quale ente capofila, designato dai Comuni del Distretto 12 in applicazione della Legge 328/2000, ha costituito

un ufficio (Ufficio di Piano) di cui fanno parte esperti del settore sociale, che lavorano da anni sul territorio della Valle Sabbia, per monitorare le problematiche e i bisogni di carattere sociale dei

cittadini .A conclusione della prima espe-rienza di applicazione del Piano di Zona (Anni 2002/2005) e in previsione della stesura del nuovo Piano di Zona è possibile fare alcune riflessioni in riferimento all’incremento della sensibilità e delle azioni che si sono sviluppate sul territorio nei confronti dell’area disabilità:- Sostegno alla cooperativa Il Faro per la realizzazione di una Casa Alloggio per disabili presso il Comune di Idro, con la compar-tecipazione economica della Pro-vincia dei Comuni dell’Alta Valle e della stessa Comunità montana di Valle Sabbia; - Appoggio alla cooperativa CO.GE.SS per la costruzione di una struttura residenziale deno-minata casa domotica presso il Comune di Barghe, che potrà consentire ad alcuni portatori di handicap fisico di fare un’espe-rienza di vita autonoma mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici;- Sperimentazione di un progetto finalizzato all’acquisizione di abilità sociali e prassiche in ambiente acquatico, rivolto a minori in età evolutiva affetti da disturbo autistico;- Collaborazione con l’associa-zione Sport – Hand Valle Sabbia, che propone spazi di condivisione attraverso l’attività sportiva che vede coinvolti adulti portatori di disabilità e minori normodotati;- Consolidamento dei rapporti

e collaborazione con il Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA- Arcobaleno, gestito dalla Cooperativa La Cordata).Merita una riflessione im-portante quanto rilevato in seguito all’istruttoria relativa all’applicazione della Legge 162/1990 (contributi economici per handicap grave). Le risorse economiche messe a disposizione dalla Regione Lombardia per il distretto 12 hanno coperto circa la metà delle richieste perve-nute (su 21 domande presentate soltanto 11 sono state finanziate). Considerato che la maggior parte dei richiedenti è costituita da persone giovani si ritiene neces-sario trovare risposte alternative quali ad esempio: voucher sociali, attivazione di azioni socializzanti, ecc.L’Ufficio di Piano alla luce di quan-to emerso nel lavoro di questi quattro anni ritiene indispensabile per il prossimo triennio (in ap-plicazione alla Legge 328/2000) costituire un Tavolo tematico per la Disabilità. Il Tavolo avrà un ruolo operativo e determinante nell’affrontare gli aspetti sociali, al fine di coinvolgere sempre più i cittadini alla problematica, ma soprattutto per pianificare azioni concrete che rispondano ai reali bisogni del territorio.

L’Assessore ai Servizi SocialiRoberto Scandella

La Comunità Montana nell’area disabilità

Roberto Scandella, Assessore ai Servizi Sociali

Qui Servizi Sociali

18 La Nostra Valle

Angiolino Quabba nasce a Bione, piccolo centro della Valle Sabbia, il 22 novembre del 1952 e fin dai suoi primi anni di vita manifesta una particolare predisposizione all’osservazione dell’ambiente che lo circonda. Coglie così le prime emozioni e le senzazioni, che ben presto scopre di poter fissare sulla carta con il disegno. Se ne accor-gono i familiari ed in particolare uno zio che quando compie tredici anni gli regala i suoi primi colori, quelli “veri”, ad olio.Da allora Angelo non abbandonerà mai la sua personale ricerca: lo studio delle tecniche pittoriche classiche assorbe gran parte del suo tempo libero, ma ancor più l’esplorazione di quelle emozioni che con sempre maggior coerenza riesce a sublimare nelle sue tele.Negli anni dell’adolescenza sceglie studi tecnici, lo esige l’ambiente

familiare dedito alla fusione dell’ottone in pani. Dopo una breve esperienza lavo-rativa nell’azienda di famiglia c’è il mestiere di chimi-co in un’acciaieria odolese. Un percorso che non frena la sua voglia di esplorare altri aspetti di sé, altri mondi.E continua a dipingere. Per se

stesso prima di tutto. Con la prima personale nella sala delle mostre dell’Azienda di soggiorno di Salò, nel 1977, anche per gli altri. Ha già incontrato Giuly, la sua musa, figlia di italiani nata e cresciuta in Australia. E’ con lei che sceglie quel cambiamento radicale che vale una vita: si trasferisce nella terra dei canguri scoprendo un mondo assai diverso rispetto a quello prealpino che conosceva molto bene: cambiano i gialli, i verdi, le profondità, l’ampiezza degli spazi. Non il “profumo” della trementina, anche se a volte si diletta e con successo con gli acquarelli. Tanto meno la sua voglia di esplorare e di scoprire nuove sensazioni, e nuove modalità per condividerle con gli altri impresse sulle tele.La sua più grande passione, la pit-tura, diventa così una professione: concorsi, mostre e attività docente per conto di associazioni culturali australiane. Alcune gallerie d’arte

a Melbourn e a Sidney ospitano in modo permanente le sue opere. In media ogni lustro torna in Italia, a Bione dove affondano le sue radici, ma anche nelle città d’arte che più lo incuriosiscono, esplora il resto dell’Europa. Fra i soggetti preferiti ci sono i paesaggi naturali, se il verde non è troppo verde, le nature morte, il ritratto, l’imponenza degli edifici negli scorci urbani, le case diroccate. Ogni soggetto gli interessa soprattutto per quanto è in grado di esprimere un vissuto legato all’esperienza umana, ed per Angelo Quabba l’occasione di raccontare una storia.Per i suoi quadri predilige una stesura “alla prima”. Dipingere le sue opere tutto d’un fiato, che può durare anche l’intera giornata, gli permette di cogliere l’attimo e di esaltare la sua visione, istintiva e vitale, degli oggetti e delle cose umane.

Il mondo e i suoi colori, l’odore della trementina, e i quadri “alla prima” di Angelo Quabba: un valsabbino in Australia

A Salò, dal 27 dicembre all’8 gennaio 2006, nella Sala Domus (accanto al Duomo)

Quabba vision (56x76 cm)

Quabba melograni d’ottobre (100x100 cm)

19La Nostra Valle

Il comprensorio valsabbino, è sicuramente tra i più peculiari della Provincia di Brescia, con la presenza di un lago, di un fiume e di una miriade di laghetti alpini. I tortuosi torrenti che discendono le variegate valli la-terali completano un paesaggio naturalistico molto ambito da

tutti gli appassionati pescatori.Raggiungere l’obiettivo di conse-guire uno sviluppo e una crescita significativa nell’ambito della pesca sportiva dilettantistica ed in generale di tutte le forme con cui la stessa è esercitata resta un compito amministrativo di primaria importanza.

Le associazioni presenti sul territorio all’ultimo censimento ammontano a 26 con circa 3000 praticanti, e costituiscono indub-biamente un’importante risorsa.Esistono inoltre cittadini che praticano la pesca di professione e cittadini che, residenti nei comuni di Anfo e Idro, possono esercitare il diritto all’uso civico di pesca per il sostentamento del nucleo famigliare. Il quadro generale degli appassionati si chiude con tutti coloro che dai territori limitrofi raggiungono le

nostre preziose acque per gode-re, quasi sempre, di bellissime catture.Qualità dell’ambiente, quantità e qualità delle acque, deflussi minimi vitali, controllo e vigilan-za, sono tutti argomenti sentiti e risentiti, sicuramente determi-nanti e fondamentali sui quali

potremmo scrivere e disquisire su intere pagine, ma ritengo oggi fondamentale, proprio per il momento storico che stiamo attraversando, soffermarmi sulla progettualità organizzativa che l’Ente comunitario vorrebbe cogliere per giungere ad uno sviluppo più equilibrato e sostenibile.Mi rendo conto che la comples-sità del tema trattato non può essere semplicemente liquidata con qualche mera pagina di riflessione, ma è altrettanto vero che pochi concetti chiari aiutano a comprendere e guidare tutti noi alla condivisione di opportu-nità future migliori. Ecco dunque alcuni aspetti signi-ficativi sui quali, penso, si debba lavorare serenamente con grande impegno ed abnegazione.L’attività legata alla pesca, in futuro, dovrà avvenire con lo scopo primario di contribuire alla tutela e all’incremento del patrimonio ittico della nostra valle organizzando, sulla base di specifici ordinamenti democratici i pescatori dilettanti, i pescatori professionisti e tutti coloro che esercitano il diritto all’uso civico.Fondamentale sarà quindi diffondere, tra i pescatori, la coscienza ecologica in relazione alla difesa della fauna ittica e all’integrità dell’ambiente naturale, tutelando per quanto

di propria competenza la qualità e la quantità di acqua oltre che l’integrità degli ambienti di pesca, adottando ogni iniziativa atta ad eliminare o ridurre il degrado delle nostre acque.Inderogabile deriverà l’impegno di promuovere o collaborare alla promozione delle attività di vigilanza, che molto spesso, per carenza di personale in rap-porto all’estensione territoriale di competenza, sono state poco efficaci.Incentivare ed operare tutte le forme possibili di istruzione connesse alle conoscenze speci-fiche ittiologiche, ambientali, ai metodi ed alle regole di prelievo.Provvedere, attraverso le strutture che già esistono sul nostro territorio, ad un ripopola-mento significativo e seriamente programmato in coerenza con le linee guida provinciali.Condividere un concetto di pesca più ampio, legato sì all’attività ricreativa e sportiva ma anche e soprattutto all’indotto turistico.Nella speranza che un primo significativo approccio, possa essere finalmente compiuto, auguro a tutti gli appassionati coinvolti una piena e fattiva collaborazione.

Ass.re Turismo, Caccia Pesca e SportMichele Brugnoni

Quale pesca in Vallesabbia?

Lago d’Idro

21La Nostra Valle

Grande soddisfazione in casa

Fondital per l’annuncio del

conferimento del premio Ernst &

Young: un’istituzione nel campo

della consulenza e strategia

d’impresa.

“L’Imprenditore dell’anno”, inizia-

tiva giunta alla nona edizione

italiana con la cerimonia di

premiazione a Palazzo Mezza-

notte, è Zeno Soave che è stato

proclamato vincitore nazionale

del 2005 per “il miglior utilizzo

strategico delle opportunità e

delle leve offerte dall’economia

a livello nazionale ed internazio-

nale grazie all’eccellente capacità

di presidiare il mercato e per i

costanti investimenti in ricerca e

sviluppo”.

Soave sarà chiamato a rappre-

sentare l’Italia al World Entrepre-

neur of the Year 2006, il premio

organizzato da Ernst & Young a

livello internazionale.

Ricordiamo che vincitore na-

zionale nel 2004 è stato Andrea

Illy, amministratore delegato di

Illycaffè, nel 2003 Nerio Alessan-

dri, presidente di Technogym e

nel 2002 Mario Moretti Polegato,

presidente di Geox.

Altri 15 imprenditori, tra i quali

il nostro Silvestro Niboli, hanno

ricevuto i riconoscimenti Ernst &

Young nelle cinque categorie di

Premio: per la categoria Global,

ovvero “per la più efficace azione

imprenditoriale sul mercato

globale”, è risultato vincitore ap-

punto Silvestro Niboli, presidente

Fondital Group. Nella categoria

Innovation è stato insignito

del riconoscimento Roberto

Tunioli di Datalogic. La categoria

Finance, “per l’uso innovativo e

dinamico della leva finanziaria a

supporto dell’idea imprenditoria-

le”, ha invece visto l’affermazione

quale vincitore di Giorgio Basile,

di Isagro.

“Per la più significativa azione di

comunicazione tesa all’afferma-

zione della propria impresa e del

proprio prodotto” è invece stato

premiato quale vincitore per la

categoria Communication Peter

Thun. Infine, per la categoria

Quality of Life è risultata vinci-

trice Giannina Fontana, di F.lli

Fontana.

Dal Presidente della Comunità

Montana giunge un caloroso

messaggio di complimenti alla

famiglia Niboli, a tutti i dipen-

denti e collaboratori di Fondital

per quanto costantemente

realizzano per diffondere nel

mondo il buon nome della Valle

Sabbia. (d.c.)

Niboli imprenditore campione

Ernst&Young premia Silve-stro Niboli della Fondital nella categoria Global, ovvero “per la più efficace azione imprenditoriale sul mercato globale”.

Silvestro Niboli

22 La Nostra Valle

Cosa comporta essere Sindaco di Bagolino?È un compito difficile innanzitutto per la particolare geografia del territorio. Sostanzialmente si tratta di due territori. Uno imprescindibi-le dall’altro. Si passa dal capoluogo di montagna a 800 metri slm, Bagolino, a un territorio lacustre, Ponte Caffaro, nettamente distante e posto a 400 metri slm. Il primo è un territorio chiuso rispetto alla viabilità normale e dunque divenuto una meta a se stante all’interno di una valle chiusa,

con una sua storia, una cultura ed una comunità che vive arrangiandosi e bastando a se stessa. Il secondo invece è una terra sostan-zialmente pianeg-giante, di confine col vicino Trentino e con problematiche completamente diverse. Ecco, fare il Sindaco è una continua e paziente opera di dialogo tra le due diverse realtà, cercando di

comprenderle e capirle al meglio tramite una corretta gestione am-ministrativa. È un valore aggiunto di un comune a vocazione turistica, un comune con un territorio unico dalle mille offerte.

Ci parli delle difficoltà che ha incontrato dal 1999 a oggi nel-la gestione della cosa pubblica?Innanzitutto vivo quotidianamente, come i miei concittadini, la cronica carenza di servizi. Fuori dalla porta di casa non abbiamo un ospedale e tanti servizi che per la maggior parte dei bresciani sono a poca distanza dall’uscio di casa, per noi sono a parecchi chilometri di distanza, proprio perché antiecono-mici in una realtà quale la nostra.È dunque importante lo sforzo che sto compiendo per individuare e far individuare ai bagossi cosa vogliono diventare. Quale sarà la Bagolino del futuro? Un luogo chiuso o un’economia aperta con un buon livello del tenore di vita. Oggi aprire una fabbrica a Bagolino è impossibile…

Avrà anche avuto qualche soddisfazione?Decisamente sì. Oggi Bagolino è una località nota nel panorama italiano. È tornata ad essere una meta turistica rinomata e conside-rata anche grazie ai prodotti che riesce ad offrire. Siamo dunque orgogliosamente bagossi. Una no-stra prerogativa è quella di sentirsi prima bagossi, poi valsabbini ed

infine bresciani!

Bagolino è stato tra i primi comuni a stringere un gemel-laggio con una città straniera. È possibile fare oggi un bilancio di quell’esperienza?Abbiamo ottenuto un gemellaggio ufficiale con la città di Oettingen (Germania) nel 2001, quando nella provincia di Brescia solo 8 comuni avevano stretto rapporti ufficiali con altri concittadini europei: tutti gli altri erano semplici partenariati o rapporti istituzionali non ricono-sciuti. La ritengo una bellissima esperienza che oggi vogliamo ripetere con un comune apparte-nente ad una di quelle nazioni che da poco sono entrate nell’Unione Europea: Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia o altri ancora. Quale ultimo vicepresidente dell’Azienda di promozione turistica di Brescia nel 2004 tenemmo un censimento turistico. Ebbene, proprio in quei mesi la presenza dei turisti provenienti dall’est è iniziata ad aumentare di pari passo con la loro rinnovata ripresa economica e la creazione di una media borghe-sia . Ecco, è proprio a questa fascia che vogliamo rivolgere le nostre attenzioni, anche perché i mesi di giugno e settembre, a loro tradi-zionalmente favorevoli, sarebbero un’ottima occasione per allungare la nostra stagione turistica.

Possiamo definire il Sindaco di Bagolino l’Ambasciatore del

Bagolino: un paese ricco di storia.Da Tintoretto a Harry Potter

Dopo Serle ed il suo Sin-daco, prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei comuni valsabbini.Tocca oggi a Bagolino con il suo poliedrico Sindaco, il geom. Marco Scalvini.

Comune: BagolinoAbitanti: [email protected]: geom. Marco SCALVINI - Sindaco dal 1999

Marco Scalvini, Sindaco di Bagolino.

23La Nostra Valle

Bagoss del 2000?Il Bagoss è il prodotto più tipico di cui disponiamo; non solo, esso è anche lo specchio della qualità e della preziosità del nostro territorio. Se il bagoss è buono, la terra di Bagolino è buona. Entrare ogni giorno sulle tavole degli italiani è una grande soddisfazione, da poco sancita anche dal presidio naziona-le di Slow Food. Siamo soci della conferenza mondiale sull’alimenta-zione e la biodiversità “Terra Madre”, abbiamo vinto il primo premio dell’Accademia italiana di Cucina nel 2002, il Comune ha conseguito il primo premio SKAL International e l’Alto Patrocinio della Regione Lombardia quale miglior comu-ne turistico, alle Olimpiadi del formaggio di Verona abbiamo vinto

la medaglia d’oro, argento e bronzo per i produttori della categoria for-maggi duri, sottocategoria Bagoss. Insomma, siamo di fronte ad un successo nazionale dopo l’altro, sempre grazie alla cooperativa Valle di Bagolino che raccoglie il 100% dei produttori di Bagoss.Voglio comunque sottolineare che non possiamo parlare del solo bagoss, ma dobbiamo valorizzare e far conoscere tante altre realtà che conducono alla tipicità del prodotto locale. Si tratta di alti livelli di manifattura per lo più sconosciuti. Un esempio? Nel recente film di Harry Potter nelle inquadrature delle sontuose tavolate imbandite spiccano i calici in peltro e oro: ebbene, si tratta di una produzione tipica bagossa, quella della Bottega

del Peltro di Tabellini Giorgio.L’altra grande produzione, prima a livello europeo, è quella di uova di trote, della troticoltura Foglio. Oppure l’acqua Maniva, tra le prime in Europa per purezza e oggi sponsor tecnico del Milan. Altri esempi? Quanti di voi sanno che a Bagolino ci sono ben due Tinto-retto? Oppure che la conferenza geologica mondiale ha assegnato a Bagolino il “Chiodo d’oro” per il suo pregevole sito naturalistico ove è possibile vedere tutta la stratigrafia della terra in un colpo d’occhio?Ecco il mio compito e dell’Ammi-nistrazione Comunale che gestisco in questi anni è volto a valoriz-zare questi aspetti troppo spesso

trascurati.

Infine due parole sui rapporti con le opposizioni.Ritengo che si tratti di minoranze, piuttosto che di opposizioni in Consiglio Comunale. Minoranze votate dai cittadini e dunque con una loro dignità. Devono contribui-re al bene del paese con proposte che, come spesso accade, possono venir accolte anche dalla maggio-ranza. Il bagosso respira aria fina e dunque dispone di un cervello fino: lo dimostra quotidianamente sapendo cogliere quel di più che viene fatto o proposto in Consiglio Comunale.

Foto: fontana a Bagolino

Foto: il Bagoss

Sede: via Reverberi 2 - 25078 Nozza di Vestone (BS)Uffici operativi: via della Ferriera 14 - 25079 Vobarno (BS)

Telefono: 0365596811 - Fax 0365597131Sito Internet: www.valgas.brescia.it

Il servizio c’è anche quando non si vedePuò anche accadere che un’azienda come Valgas Spa dimostri efficienza nella gestione dei servizidi pubblica utilità, senza che gli utenti se ne accorgano. Anzi: proprio il fatto che nessun cambiamentovenga percepito può diventare il segnale inequivocabile della particolare attenzione da parte di ValgasSpa nei confronti dei fruitori di uno dei servizi che l’Azienda del Gruppo Asm è chiamata a fornire ead ottimizzare, orientandosi al meglio fra le disposizioni di legge che lo regolano.E’ il caso delle nuove utenze gas o gpl attivate dopo che una delibera dell’Autorità per l’Energia Elettricae il Gas, emanata lo scorso mese di marzo ed entrata in vigore dal primo luglio, ha sancito nuovedisposizioni che riguardano la documentazione che gli installatori devono produrre perché il gas possainiziare a scorrere fino a caldaie e cucine. In sostanza l’Autorità ha fissato le regole perché vengaprodotta una certificazione maggiormente dettagliata: documenti che da un lato hanno il compito digarantire maggiori standard di sicurezza a tutto vantaggio dei cittadini, dall’altro hanno finito colcausare ritardi nella fornitura del servizio.È la stessa Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas a rendere noto che fin dal primo mese di attuazionedel regolamento le sono pervenute segnalazioni, da parte degli utenti finali, di allungamento nei tempidi inizio delle forniture. Problematiche nell’attuazione del regolamento che sono state segnalate anchedalle associazioni di categoria di distributori e venditori di gas, nonché dagli installatori. L’Autorità hareso noto che spesso questi problemi sono derivati da un elevato numero di “dichiarazioni di conformità”non corrette nella loro formulazione o incomplete: che non rispondono, insomma alle novità recentementeintrodotte.Tutto questo non è successo in “casa” Valgas.L’azienda di Servizi valsabbina è infatti corsa ai ripari per tempo offrendo fin dal mese di aprile, aitecnici qualificati per l’installazione di impianti gas, l’opportunità di frequentare corsi di aggiornamentosul tema specifico delle certificazioni.Da parte di Valgas Spa, insomma, c’è stata quella veloce risposta al cambiamento delle regole cheha permesso, appunto, che l’utente finale non si accorgesse di nulla.Anche questo è servizio.

25La Nostra Valle

Sede: via Reverberi 2 - 25078 Nozza di Vestone (BS)Uffici operativi: via della Ferriera 14 - 25079 Vobarno (BS)

Telefono: 0365596811 - Fax 0365597131Sito Internet: www.valgas.brescia.it

Il servizio c’è anche quando non si vedePuò anche accadere che un’azienda come Valgas Spa dimostri efficienza nella gestione dei servizidi pubblica utilità, senza che gli utenti se ne accorgano. Anzi: proprio il fatto che nessun cambiamentovenga percepito può diventare il segnale inequivocabile della particolare attenzione da parte di ValgasSpa nei confronti dei fruitori di uno dei servizi che l’Azienda del Gruppo Asm è chiamata a fornire ead ottimizzare, orientandosi al meglio fra le disposizioni di legge che lo regolano.E’ il caso delle nuove utenze gas o gpl attivate dopo che una delibera dell’Autorità per l’Energia Elettricae il Gas, emanata lo scorso mese di marzo ed entrata in vigore dal primo luglio, ha sancito nuovedisposizioni che riguardano la documentazione che gli installatori devono produrre perché il gas possainiziare a scorrere fino a caldaie e cucine. In sostanza l’Autorità ha fissato le regole perché vengaprodotta una certificazione maggiormente dettagliata: documenti che da un lato hanno il compito digarantire maggiori standard di sicurezza a tutto vantaggio dei cittadini, dall’altro hanno finito colcausare ritardi nella fornitura del servizio.È la stessa Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas a rendere noto che fin dal primo mese di attuazionedel regolamento le sono pervenute segnalazioni, da parte degli utenti finali, di allungamento nei tempidi inizio delle forniture. Problematiche nell’attuazione del regolamento che sono state segnalate anchedalle associazioni di categoria di distributori e venditori di gas, nonché dagli installatori. L’Autorità hareso noto che spesso questi problemi sono derivati da un elevato numero di “dichiarazioni di conformità”non corrette nella loro formulazione o incomplete: che non rispondono, insomma alle novità recentementeintrodotte.Tutto questo non è successo in “casa” Valgas.L’azienda di Servizi valsabbina è infatti corsa ai ripari per tempo offrendo fin dal mese di aprile, aitecnici qualificati per l’installazione di impianti gas, l’opportunità di frequentare corsi di aggiornamentosul tema specifico delle certificazioni.Da parte di Valgas Spa, insomma, c’è stata quella veloce risposta al cambiamento delle regole cheha permesso, appunto, che l’utente finale non si accorgesse di nulla.Anche questo è servizio.

Il GAL GardaValsabbia, nel progetto di cooperazione internazionale, finalizzato a creare sviluppo, attraverso lo scambio di esperienze e pro-gettualità, ha condiviso con un GAL scozzese, nel tema “Capacità e tradizioni rurali-utilizzo del legno”, la riscoperta e il rilancio delle attività produttive derivanti

dal bosco, dal legno e dalle sue tradizioni.Dal 7 al 9 maggio u.s. a circa quattro ore di auto da Glasgow, in direzione nord-ovest, nella zona denominata “Morvern”, un gruppo di esperti tecnici italiani

del settore è stato ospitato dal GAL scozzese. La Comunità Montana di Valle Sabbia era rappresentata dall’arch. Lucia-no Quaranta e dal geom. Vito Angeli.Il primo giorno di attività, il 07 maggio u.s., si è partecipato a una giornata dimostrativa sulle tecniche di disboscamento e la-

vorazione del legno in loco. Una giornata caratterizzata da una foltissima e incalzante scaletta di interventi , dalla presenza di molti esperti provenienti da diverse zone della Scozia e da repentini cambiamenti atmo-

sferici (poi abbiamo scoperto che è normale): vento, veloci nubi basse plubee, pioggia, sole. Domenica 08 maggio ci ha visto visitare un sito forestale nel quale è in corso di conclusione un interessante esempio di “Sentiero tematico sulle tracce dell’alfabeto”. I fini didattici si prefiggono l’uso dell’alfabeto gaelico, ogni lettera corrisponde all’iniziale di un albero. Nelle vicinanze,volontari, enti pubblici e privati, come parte del proget-to “Sunart Oakwoods Iniziative” hanno costruito una struttura chiamata “La scuola di legno” ed utilizzata per iniziative didat-tiche, culturali e tradizionali. Il lunedì appresso in un pregevole edificio scolastico si è articolato un incontro con gli studenti che hanno partecipato a varie attività di educazione ambientale, ne è seguito un serrato produttivo confronto su tavoli diversi fra tecnici italiani e scozzesi.Nelle brevi pause dell’attività seminariale abbiamo avuto la possibilità di apprezzare l’ospi-talità, la cultura e la tradizione scozzesi.

Luciano Quaranta

Cooperazione in Scozia

26 La Nostra Valle

Attivato nell’anno scolastico 2003/’04, l’indirizzo scolastico per Operatori dei Servizi Sociali (O.S.S.) presso l’Istituto Superiore “G. Perlasca” di Idro conta oggi cinque classi con 85 alunni.Tale indirizzo professionale di studi consente di conseguire al terzo anno la qualifica di Operatore dei Servizi sociali e il diploma di Tecnico dei Servizi Sociali una volta superato l’esa-me di stato del quinto anno.Certamente la realtà sociale della Valle Sabbia, in continua, rapida evoluzione, richiede ormai competenze specifiche per poter essere in grado di vincere le sfide che già oggi e ancor di più negli anni a venire si porranno sul pia-no della offerta dei servizi sociali indispensabili per le fasce di età più deboli, quelle degli anziani e dei più piccoli, ma anche per le persone disabili.Perciò, si auspica che l’opportu-nità di poter disporre di perso-nale qualificato e appositamente preparato a svolgere mansioni diversificate non venga sottova-lutata a tempo debito da quelle

Agenzie (Case di riposo, Coope-rative, Asili nido) che garantisco-no sul territorio la prestazione di tali servizi fondamentali.Il prossimo anno vedrà i primi 20 alunni conseguire la qualifica di Operatori, dopo la quale potran-no scegliere se aprirsi al mondo del lavoro, oppure proseguire gli studi sino al diploma.In linea con il disposto della legge 196/’97, si è pertanto ritenuto opportuno attivare per quanti frequentano il terzo anno un progetto di tirocinio di formazione e di orientamento al mondo del lavoro presso una struttura esterna.Il progetto ha trovato l’imme-diata e ampia disponibilità della Fondazione “A. Passerini” di Nozza a accogliere gli allievi. Essi saranno così impegnati per 80 ore complessive in varie attività nei diversi reparti della Casa di Riposo, presso il Centro Diurno Integrato e presso l’Asilo Nido aziendale.Affidati a una equipe interna all’azienda e seguiti da alcuni dei loro insegnanti, gli studenti avranno così un’opportunità unica di avvicinarsi al mondo del lavoro, compiendo un percorso formativo importante e significativo per la loro preparazione professionale.

Luigi Ghidinelli

Una classe fra scuola e lavoro: positiva esperienza a Idro

Nelle foto i momenti più salienti delle feste con i bambini: le esercitazioni con i vigili del fuoco, la gara di gaucho.

Grup

po G

auch

o Ca

pova

lleAnche quest’anno, nonostante le serate siano state quadruplicate rispetto alla precedente edizione, la rassegna “Itinerari del Gusto” ha riscosso ampio successo. Numerosi ristoranti hanno raggiunto il pieno già parecchie settimane prima dell’evento.L’appuntamento, al suo quinto anno consecutivo, si rivela ancora una

volta di grande attrazione. Complimenti ai cuochi (nella foto una rappresentanza femminile) ed ai ristoratori per lo sforzo profuso. A loro la sfida per il prossimo anno con nuove ed interessanti novità, sempre proposte dall’Assessore al Turismo arch. Michele Brugnoni.

27La Nostra Valle

Lo Scaffale

Solitamente i nomi riportati nelle intitolazioni delle vie richiamano ai residenti vicende umane signi-fi cative ed ai passanti occasionali curiosità ed interrogativi.Se questo vale in generale, il caso dell’odolese Giuseppe Rebughi, capitano degli alpini, ucciso nel fi ore della giovinezza durante la prima guerra mon-diale mentre tentava di evadere dalla prigionia del castello di

Horovice nell’attuale Repubblica Ceca, solle-cita alcune rifl essioni.La lapide posta nel cimitero della città che ha visto la morte del giovane Rebughi e l’intitolazione di Odolo inquadrano il sacrifi cio di una vita ardimen-tosa in un particolare momento storico che ha coltivato in molti forti idealità ed atti co-raggiosi, portando nel contempo all’umanità

immani tragedie ed immensi dolori.La prima guerra mondiale è stata l’appuntamento drammatico verso il quale si sono incam-minati gli stati europei, in una società che era andata accu-mulando per decenni tensioni e

questioni irrisolte.Inoltre in Italia la guerra ha avuto un risvolto del tutto particolare perché da molti è stata vista e vissuta come il coronamento del Risorgimento ritenuto incom-piuto senza l’annessione del Trentino e della Venezia Giulia.Parecchi intellettuali e buona parte della ricca borghesia italiana hanno coltivato il mito della Patria incompiuta, come una mancanza a cui far fronte con l’azione e, se necessario, con la guerra, ritenuta per questo giusta, doverosa e salutare.In questo clima di fertili e forti sentimenti s’inquadra la fi gura di Giuseppe Rebughi. Rampollo di una distinta e ricca famiglia borghese che ha dominato la vita economica e politica di Odo-lo nella seconda metà del 1800 e nei primi decenni del ‘900 era certamente cresciuto in quella atmosfera culturale ed ideale che legava, in una identità di vedute, molte famiglie bresciane, sostanzialmente laiche, spesso anticlericali perché eredi di quei risorgimentali che avevano alimentato l’orgoglio di aver fatto l’Italia senza il coinvolgimento diretto dei cattolici.La presenza dell’On. Giuseppe Zanardelli al suo battesimo, in

quel di Odolo, è emblematica ed eloquente dei legami che univa-no la famiglia Rebughi ai circoli politici dominanti a Brescia, una famiglia quindi non provinciale ma ben inserita in un circuito più vasto come parecchie altre importanti famiglie valsabbine del tempo.È importante questo accenno per comprendere meglio i risvolti della personalità di Giuseppe Rebughi e per coglierne la vocazione eroica.Egli, come altri giovani che erano cresciuti all’ombra della borghe-sia zanardelliana, era probabil-mente convinto che la guerra fosse una dolorosa necessità per completare l’opera del Risorgi-mento unendo alla patria le terre irredente.Certamente era convinto che la sacralità della patria richiedesse ogni sacrifi cio, compresa la morte, perché non si trattava di andare ad aggredire un popolo vicino ma di liberare dalla tiran-nia straniera una parte dell’Italia.Con ogni probabilità è su questa visione di fondo che s’innesta la testimonianza umana di Giu-seppe Rebughi che, come ogni uomo, ha però una sua specifi ca

L’orgoglio, il dovere, il coraggio

di Elvira Cassetti Pasini

continua da pag. 28

28 La Nostra Valle

personalità.Combattente per la patria per autentica convinzione , corag-gioso perché sicuro delle proprie idee, fu, per quel che si può comprendere dalla tragica vi-cenda, di limpida coerenza, con forte senso del dovere, generoso nell’essere di esempio agli altri, sprezzante del pericolo.Volendo poi defi nire meglio l’aspetto portante della sua personalità, sembra proprio di individuarlo nella propensione a sfi dare le situazioni diffi cili con l’ardimento dato dal coraggio tipico di quei cavalieri leggen-dari che nella storia sono andati incontro alla morte pur amando molto la vita.L’ingiustizia subita dai prigionieri italiani per colpa di un aguzzino che avrebbe invece dovuto essere di tutela della loro dignità nel rispetto delle norme, il rifi uto di rimanere in una situazione che negava i più elementari diretti che pur dovevano essere mantenuti nella situazione di prigionia, spinsero l’ardimentoso capitano odolese alla ribellione, a tentare la via della fuga con

la conseguenza di incontrare la morte come ultimo atto subito in un clima di violenza illegale ed inumana.L’accorrere della popolazione locale ai suoi funerali si tramutò in una grande e corale testimo-nianza di dolore per la morte di un innocente, ingiustamente assassinato mentre cercava di recuperare una dimensione di onorabilità.Elvira Cassetti, non nuova a far rivivere con penna effi cace le pagine della storia odolese, con maestria è riuscita a riproporre questa fi gura inquadrandola con tocchi essenziali nel contesto delle vicende storiche del tempo e del quadro famigliare.La pubblicazione di testi-monianze dirette sulla triste vicenda delle violenze subite dai prigionieri italiani nel campo di prigionia del castello di Horovice e sulla barbara uccisione di Giu-seppe Rebughi, completano un aff resco storico ed umano assai signifi cativo che, per i valori che testimonia, non è superato perché non lo è l’animo umano quando ricerca la giustizia e la libertà.

Alfredo Bonomi

continua da pag. 27L’orgoglio, il dovere, il coraggiodi Elvira Cassetti Pasini

Un nuovo dèpliant per l’Agenzia Territoriale del Turismo

Ecco un volume, del 2004, sulla storia di Paitone diverso dai tanti “mattoni” che spesso vengono editi dalle Amministrazioni Comunali e che poi raramente vengono letti dalla gente. In questo caso la pubblicazione è agile e leggibilissima. Ecco alcuni brani della prefazione di Giancarlo PiovanelliÈ una storia che l’autore, Pietro Bodei, conduce per mano dalla cultura “Lagozza” su su fi no ai nostri tempi, non tralasciando di ricordare come dal 1928 al 1947, il paese di Paitone perse la propria autonomia comunale aggregandosi, per volontà di Mussolini, al vicino paese di Nuvolento.A Pospesio, c’era probabilmen-te l’antico municipio e sulla strada dietro il monte di Paitone

Paitone. Un percorso attraverso il tempo

L’Agenzia Territoriale per il Turi-

smo della Valle Sabbia, con sede

a Idro e diretta da Marca Zeno, ha

dato alle stampe un nuovissimo

e scintillante dèpliant. Venti fac-

ciate ricche di splendide imma-

gini e tradotte in tre lingue… a

misura di turista.

L’opuscolo è disponibile presso la

stessa Agenzia a Idro o richiedibile

via mail a [email protected]

Lo Scaffale

29La Nostra Valle

passarono molti eserciti, condotti da comandanti famosi come Eugenio di Savoia e Napoleone Buonaparte.Paitone è legata a due cose molto importanti: il santuario dedicato alla Madonna e la famiglia Paitoni, dalla quale ha tratto il suo stemma.Nel 1935, il Moretto consegna la sua celebre pala, che rappresenta l’apparizione della Madonna avvenuta tre anni prima al pa-storello sordomuto Filippo Viotti, nel mese di agosto, sulle pendici del monte Lavignone.Giusto ricordare anche la fami-glia del nostro unico pontefi ce bresciano: i Montini, originari della Val Sabbia, che avevano beni anche a Paitone, come risulta dal catasto del 1797 riguardante i beni nelle chiese dell’intera quadra di Rovato.Belle le antiche dimore nobiliari, soprattutto quella del pittore Lui-gi Basiletti, che, nel 1807, primo fra i bresciani, fece un’escur-sione fi no a Napoli e Pompei, e contribuito non poco agli scavi nel colle capitolino a Brescia, fra il 1823 e il 1826, insieme a Gio-vanni Labus e a Rodolfo Vantini.Il 20 luglio del 1826, ebbe la gioia, insieme ad altri due insigni studiosi, di scoprire la famosa

Un minuto a mezzanotte: il terremoto visto da Vobarno

(Dall’introduzione dell’autore)Questo libro è nato quasi per caso. La notte stessa del terre-moto!Poco dopo la scossa, mentre i miei vicini, giustamente, scen-devano in strada per trascorrere alcune ore della notte o all’aper-to o nelle automobili, io, non per eroismo, ma per necessità, rimasi

RIfi utoRIusato ad arte

La mostra prende avvio nel solco dell’iniziativa “Meccaniche della meraviglia” promossa a partire dal duemila dall’Assessorato alle attività e beni culturali e Valo-rizzazione delle identità, culture e lingue locali della Provincia di Brescia.La pluriennale esprienza dedicata all’arte contempora-nea, che nell’arco degli anni ha avuto il merito di rendere visibili alcuni tra i tanti “tesori” presenti, e spesso poco conosciuti sul territorio provinciale ha rappre-sentato un valido e stimolante antecedente per l’iniziativa pro-posta quest’anno dalla Comunità Montana della Valle Sabbia.In accordo con l’Amministrazione Provinciale, la Comunità Mon-

continua da pag. 30

vittoria alata, orgoglio di Brescia romana.Veramente pesante il contri-buto dei cittadini paitonesi alle due guerre mondiali, che io considero vere e proprie guerre civili europee, cui vanno aggiunti quelli dell’epidemia denominata “spagnola” e del bombarda-

mento aereo americano del 29 gennaio 1945.In quel sol giorno, come ricorda Lodovico Galli, perirono ben 52 persone, fra cui quattro sacerdoti.Un plauso ben meritato a Pietro Bodei, che ha collocato una tes-sera in più nel gia ricco mosaico bresciano.

in casa. E dove potevo andare con due bambine, di cui una di soli dieci mesi? Fuori, in una fredda notte di novembre?E fu così che, nella silenziosa cucina, presi un foglio e comin-ciai ad annotare tutto quello che in quell’attimo mi passò per la testa: impressioni, sensazioni, stati d’animo. E forse è proprio così che è nata l’idea di questo scrittto, che non pretende di dare notizie esaurienti su fatti che tutti conosciamo, e nemmeno fornire dati tecnici, cifre, stime. È soltanto un piccolo viaggio dell’anima. L’itinerario dell’inte-riorità che aff ronta un evento. È il semplice ricordo di un mese (il primo dopo il terremoto). È la cronaca interiore di quell’autun-no del 2004 che oggi sembra già così lontano, ma che io desidero ricordare.

Roberto Maggi

Lo Scaffale

30 La Nostra Valle

Direttore: Ermano Pasini

Ufficio di Presidenza: Roberto Piccioli Capelli,

Giuseppe Prandini

Hanno collaborato:Daniele Comini, Nadia Ghidinelli,

Luca Bonini, Massimo Pasinetti, Flavio Carretta, Luciano Quaranta,

Alfredo Bonomi, Marco Mozzi, Bruna Rizzardi, Sabrina Lombardi,

Massimo Gelmini, Virgilio Magnolini, Ilaria Tameni,

Michele Borra, Nicola Adriano, Riccardo Cadamuro,

Secoval ed in particolare Dante Freddi, Marco Baccaglioni, Ezio Almici

Rappresentanti di forze politiche presenti in Assemblea

Saletti Eugenio - Democratici Valsabbini Donini Dario - Lega Nord Padania

Girelli Gian Antonio - Insieme per la ValleBianchi Luigi - Sinistra Democratica

Crescini Giovan Marino - IndipendentiRizzardi Giuliano - Movimento Persone

e ComunitàCarretta Flavio Luigi - Gruppo Misto

In copertina foto di:Angelo Maruelli

La spedizione è curata da:Consorzio Laghi scrl

via Mameli 11Roè Volciano (BS)tel. 0365.564913

Elaborazione grafica e stampa:Tecnoprint - Villanuova s/C. (BS)

tel. 0365.372294

Chiuso il:26/11/05

Chi desidera comparire quale inserzionista su “La Nostra Valle” può contattare gli uffici

di Tecnoprinte-mail: [email protected]

dicembre ‘05

La Nostra Valle

tana di Valle Sabbia ha puntato su quattro edifici rappresenta-tivi dell’archeologia industriale esistenti in loco in cui una serie di artisti dialogheranno tra di loro sui temi dell’arte, del riutilizzo e della storia, con l’intento di sottolineare l’antico e saldo le-game tra questi elementi, parte integrante della vita dell’uomo, con l’obiettivo di conferire valore e unicità alla mostra, allestita per l’occasione presso la Vecchia Fucina “Oliva” di Odolo, la nuova biblioteca nelle aree dismesse ex

Falk di Vobarno, il Vecchio Mulino di Gavardo e l’Area Imprinting dell’ex cotonificio De Angeli-Frua di Roè Volciano.Partendo dalla considerazione che nel “Riutilizzo” la continua-zione della vita nel rispetto della natura, e dalla consapevolezza che l’era del consumismo ha contemporaneamente prodotto enormi quantità di rifiuti che tende a non riutilizzare, gli artisti espongono in questa mostra la propria arte come una possibile resistenza al fenomeno, fornen-do una prova tangibile di come si possano riciclare i rifiuti, anche ad artem.Con questa operazione, che

vede quale capofila la Comunità Montana della Valle Sabbia propone un ulteriore tassello che esemplifica ed arricchisce il panorama della produzione figurativa contemporanea anche nelle realtà locali generalmente escluse dai circuiti di rilievo, ma ricche, di nuovi spunti e ricerche concettuali.

Il Vice Presidente della Provincia di Brescia, Massimo Gelmini

Il catalogo della mostra è disponibile presso la Provincia di Brescia e VALGAS.

continua da pag. 29RifiutoRiusato ad arte

Lo Scaffale