La nostra guida alla pedonalizzazione

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27 SPECIALE PEDONALIZZAZIONE MARTEDÌ 21 GIUGNO 2011 OPINIONI ONLINE Lascia il tuo commento sulle modifiche al traffico in centro Di’ la tua su L’INTERVISTA PARLA LA SOVRINTENDENTE ALESSANDRA MARINO «Vogliamo tutelare i nostri gioielli Se ci sono rischi si cambia» www.lanazione.it/firenze LA LETTERA Documentazione grafica per valutare le vibrazioni di OLGA MUGNAINI NESSUN intento polemico, ma lafermezzadichiaspettainume- ri per valutare e decidere. Venerdì inizia la rivoluzione del traffico, con l’introduzione della zona pedonale più grande d’Eu- ropa. Ma a dire l’ultima parola non sarà il sindaco, quanto inve- ce la sovrintendenza ai beni mo- numentali, a cui spetta il compi- to di verificare le conseguenze della nuova viabilità su alcuni punti più fragili della Firenze an- tica: monumenti, ma anche ar- chitetture e contesti paesaggisti- ci. Sovrintendente Alessandra Marino, cosa ne pensa della nuova viabilità? «In linea di principio sono favo- revole alla pedonalizzazione e non c’è alcuna polemica nei con- fronti dell’amministrazione co- munale. Ciò non toglie che i miei uffici si debbano preoccupa- re di valutare le conseguenze sui flussi del traffico prima e dopo l’introduzione dei nuovi provve- dimenti, per vedere quali possa- no essere le ripercussioni su alcu- ni monumenti più deboli di al- tri». Uno dei monumenti in questio- ne è il ponte sui Lungarni Ar- chibusieri e Maria Luisa dei Medici, sotto il Corridoio Vasa- riano. «Esatto, ma non c’è solo quello. In ogni caso sì, quello è uno dei punti su cui si concentreranno le verifiche. Anche se non ho mai detto che puntellerò il Vasaria- no, così come non ho intenzione di fare allarmismi inutili, credo però che si potrà dire qualcosa di certo solo quando avremo i nu- meri dei veicoli che passano gior- nalmente in quel tratto». Il sindaco dice che saranno la metà rispetto a ora. «Bene. Se è così non ci saranno problemi. Penso che neanche lui voglia danneggiare qualche mo- numento della città. E quindi non appena i suoi tecnici saran- no in grado di fornirci i dati sul monitoraggio del traffico si ve- drà se continuare o introdurre modifiche, che possono essere la riduzione dellavelocità, la limita- zione degli accessi o quant’al- tro». Che tempi prevede? «Serve che il provvedimento va- daaregime.Immaginochecivo- glia fino all’autunno». Non c’è il rischio che togliendo il traffico dal centro si compro- mettano i viali e in particolare il viale dei Colli? «Sì, il rischio c’è. Ma anche in questocasomisidicecheilsiste- ma semaforico verrà modificato per rallentare l’ingresso in città. Anche su questo fronte vedremo cosa succederà all’atto pratico». Un altro punto critico che la preoccupa? «Penso a via della Vigna Nuova e alle vibrazioni che potrebbero danneggiare Palazzo Rucellai, vi- sto che si prevede un incremen- to del trasporto pubblico». Lei ha già inviato due lettere all’amministrazione comunale sulla pedonalizzazione... «Sì ma ripeto, senza voler aprire un contenzioso e mantenendo to- ni civili, pur nell’applicazione del nostro mandato di tutela. Ognuno deve fare il suo mestiere e in quest’ottica abbiamo chiesto agli uffici comunali documenta- zione certa su ciò che accadrà». ‘tappo’ degli Assi attraversare la città è un calvario OSSERAVATI SPECIALI Il lungarno che costeggia gli Uffizi, viale dei Colli e via della Vigna Nuova «RITENIAMO necessaria una esauriente documentazione grafica». Dopo una riunione informale con i tecnici dei rispettivi uffici sulla pedonalizzazione di Piazza Pitti, la sovrintendente ai beni monumentali Alessandra Marino, ha inviato una prima lettera al sindaco per chiedere ulteriori elementi per «valutare l’impatto del traffico anche pesante, le cui vibrazioni potrebbero causare impatto negativo sugli edifici storici soggetti a provvedimenti di tutela». Si richiede pertanto che «l’iniziativa venga illustrata con grafici opportunamento distinti, riportanti il maniera differenziata il flusso di automezzi pesanti quali i mezzi pubblici (con indicazione del numero di linee e loro frequenza), il flusso del traffico veicolare e di motocicli privati, il flusso di attraversamento ciclabile e le zone esclusivamente pedonali». Alessandra Marino il traffico è via del Ponte Sospeso. Siamo partiti dall’Esselunga di via Pisana-piazza Pier Vettori. Per fare circa 150 metri e arrivare alla roton- da del Ponte alla Vittoria ci abbia- mo messo sette minuti e un secon- do. Per immetterci sulla rotatoria ci è voluto un altro paio di minuti. A 10 minuti, dalla partenza, siamo riusciti finalmente a... brindare e a «inforcare» il Ponte alla Vittoria. Poi, dopo questa prova del fuoco, è stata quasi una «passeggiata». IL VIALE ROSSELLI lo abbia- mo «contattato» a 17 minuti dalla partenza e un chilometro e trecen- to metri di percorso. Due minuti dopo eravamo alla vasca dei cigni della Fortezza, ma è passato un al- tro minuto per agguantare il viale Spartaco Lavagnini e festeggiare al 23 minuto la bandierina a scacchi del traguardo al Parterre. Tornati indietro, nuovo via da piaz- za Pier Vettori verso Porta Romana (1,5chilometriladistanzae2minu- ti e 48 secondi il tempo), il Piazzale (7,5 km e 10,33 minuti il tempo). Poi, nuovo stop sulla curva degli Assi. Siamo così in piazza Beccaria solo dopo altri 7 minuti di «rodi- mento». L’arrivo, infine, in piazza della Libertà è a 23 minuti e 27 se- condidallapartenza,conunpercor- so totale di 9,4 chilometri e una de- cine di semafori sempre rossi trova- ti. IL PROBLEMA del passaggio dal piazzale Michelangelo è il sema- foro degli Assi. Se senza traffico ci vogliono sette minuti e una colon- na d’auto lunga un chilometro, co- sa accadrà con la pedonalizzazio- ne? Si fa avanti una domanda, senza purtroppo risposta: ma la «famosa» onda verde, cioè la sincronizzazio- ne dei semafori, ad esempio a 40 all’ora, è cosa troppo complicata da realizzare e da mantenere in funzio- ne?

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La mappa della nuova viabilità

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27SPECIALEPEDONALIZZAZIONEMARTEDÌ 21 GIUGNO 2011

LA PROVA SUL CAMPO PERCORSO DA 24 MINUTIDA VIA PISANA A PIAZZA DELLA LIBERTA’ ABBIAMOIMPIEGATO LO STESSO TEMPO PASSANDO DAI VIALIE DAL PIAZZALE IN UN GIORNO SENZA TRAFFICO

RIVOLUZIONEE RITOCCHI

I L C O M M E N T O

OPINIONI ONLINE

segue da pagina 21Perché, si sa, Firenze è unacittà talmente condizionatadal traffico che basta pocoper mandarla in tilt.Due aree da cartolina comepiazza Pitti e viaTornabuoni tornano arespirare. Ma cosa succederàvicino? In via della Vigna sifa uno scontrino e si firmauna petizione, stesso copionein qualche zonadell’Oltrarno. Ma c’è chichiede di essere investitodalla rivoluzione dellapedonalizzazione come invia Romana e in viaPalazzuolo. Del resto ilnostro sondaggio ha vistouna divisione a metà deifavorevoli e contrari.Il sindaco è pronto adaggiustare il tiro. Dueesempi: l’allargamentopossibile della «Ztl a più» diS.Spirito e le vie di fuga darinventare per i taxi in zonavia dello Sprone. Certo è chei ’fochi’ di quest’annosaranno indimenticabiliperché i giochi pirotecnicisaranno anche in strada.

di LUIGICAROPPO

Lascia il tuo commentosulle modifiche al trafficoin centroDi’ la tua su

L’INTERVISTA PARLA LA SOVRINTENDENTE ALESSANDRA MARINO

«Vogliamo tutelare i nostri gioielliSe ci sono rischi si cambia»

www.lanazione.it/firenze

LA LETTERADocumentazione graficaper valutare le vibrazioni

di OLGA MUGNAINI

NESSUN intento polemico, mala fermezza di chi aspetta i nume-ri per valutare e decidere.Venerdì inizia la rivoluzione deltraffico, con l’introduzione dellazona pedonale più grande d’Eu-ropa. Ma a dire l’ultima parolanon sarà il sindaco, quanto inve-ce la sovrintendenza ai beni mo-numentali, a cui spetta il compi-to di verificare le conseguenzedella nuova viabilità su alcunipunti più fragili della Firenze an-tica: monumenti, ma anche ar-chitetture e contesti paesaggisti-ci.Sovrintendente AlessandraMarino, cosa ne pensa dellanuova viabilità?«In linea di principio sono favo-revole alla pedonalizzazione enon c’è alcuna polemica nei con-fronti dell’amministrazione co-munale. Ciò non toglie che imiei uffici si debbano preoccupa-re di valutare le conseguenze suiflussi del traffico prima e dopol’introduzione dei nuovi provve-dimenti, per vedere quali possa-no essere le ripercussioni su alcu-ni monumenti più deboli di al-tri».Uno dei monumenti in questio-

ne è il ponte sui Lungarni Ar-chibusieri e Maria Luisa deiMedici, sotto il Corridoio Vasa-riano.«Esatto, ma non c’è solo quello.In ogni caso sì, quello è uno deipunti su cui si concentreranno leverifiche. Anche se non ho maidetto che puntellerò il Vasaria-no, così come non ho intenzionedi fare allarmismi inutili, credoperò che si potrà dire qualcosa dicerto solo quando avremo i nu-

meri dei veicoli che passano gior-nalmente in quel tratto».Il sindaco dice che saranno lametà rispetto a ora.«Bene. Se è così non ci sarannoproblemi. Penso che neanche luivoglia danneggiare qualche mo-numento della città. E quindinon appena i suoi tecnici saran-no in grado di fornirci i dati sulmonitoraggio del traffico si ve-drà se continuare o introdurremodifiche, che possono essere la

riduzione della velocità, la limita-zione degli accessi o quant’al-tro».Che tempi prevede?«Serve che il provvedimento va-da a regime. Immagino che ci vo-glia fino all’autunno».Non c’è il rischio che togliendoil traffico dal centro si compro-mettano i viali e in particolareil viale dei Colli?«Sì, il rischio c’è. Ma anche inquesto caso mi si dice che il siste-ma semaforico verrà modificatoper rallentare l’ingresso in città.Anche su questo fronte vedremocosa succederà all’atto pratico».Un altro punto critico che lapreoccupa?«Penso a via della Vigna Nuovae alle vibrazioni che potrebberodanneggiare Palazzo Rucellai, vi-sto che si prevede un incremen-to del trasporto pubblico».Lei ha già inviato due lettereall’amministrazione comunalesulla pedonalizzazione...«Sì ma ripeto, senza voler aprireun contenzioso e mantenendo to-ni civili, pur nell’applicazionedel nostro mandato di tutela.Ognuno deve fare il suo mestieree in quest’ottica abbiamo chiestoagli uffici comunali documenta-zione certa su ciò che accadrà».

L’alternativa aiviali, siblocca al ‘tappo’ degliAssiPercorsi a confronto: anche con i negozi chiusi e le scuole in vacanza, attraversare la città è un calvario

OSSERAVATI SPECIALIIl lungarno che costeggiagli Uffizi, viale dei Collie via della Vigna Nuova

«RITENIAMO necessaria una esaurientedocumentazione grafica». Dopo una riunioneinformale con i tecnici dei rispettivi uffici sullapedonalizzazione di Piazza Pitti, lasovrintendente ai beni monumentali AlessandraMarino, ha inviato una prima lettera al sindacoper chiedere ulteriori elementi per «valutarel’impatto del traffico anche pesante, le cuivibrazioni potrebbero causare impatto negativosugli edifici storici soggetti a provvedimenti ditutela». Si richiede pertanto che «l’iniziativavenga illustrata con grafici opportunamentodistinti, riportanti il maniera differenziata ilflusso di automezzi pesanti quali i mezzi pubblici(con indicazione del numero di linee e lorofrequenza), il flusso del traffico veicolare e dimotocicli privati, il flusso di attraversamentociclabile e le zone esclusivamente pedonali».

AlessandraMarino

CACEROLAZO in azione in via Palazzuolo. Gli abitanti dellazona, dopo la raccolta di firme di sabato scorso, la petizione«Palazzuolo Green», ieri alle 18 ha manifestato per le vieasfissiate dal traffico abusivo. «Una manifestazione concasseruole, cartelli fatti in casa e un po’ di buon umore —spiegano gli abitanti — per chiedere con forza al sindaco e allealtre istituzioni di questa città, il rispetto della ztl anche inquesta parte del centro storico». Per questo i residenti chiedonol’installazione delle porte telematiche per garantire il rispettodel divieto d’ingresso a chi non ha il permesso e il ripristino delcorso di marcia in via dell’Albero. «Siamo convinti chel’affermarsi di una buona educazione nel traffico — dicono —rappresenti una via obbligata per cominciare a contrastarel’illegalità diffusa in cui questo quartiere rischia di annegare».

Via Palazzuolo, cacerolazo in azione«Chiediamo il rispetto della ztl»

di LUIGI CECCHERINI

VIALI di circonvallazione e vialedei Colli a confronto. Saranno leprincipali arterie di collegamentotra il Nord e il Sud della città dopola pedonalizzazione dell’Oltrarno.Abbiamo fatto una prova sul cam-po, ieri mattina, in una giornata ide-ale per il traffico (negozi chiusi il lu-nedì mattina, scuole chiuse e solesplendente), non è che la prova siaandata a meraviglia. Molti i punticritici che facilmente andranno incongestione.

VIA PISANA-piazza della Liber-tà, meglio in bici o in scooter, al li-mite a piedi. L’auto, una volta arri-vati sul ponte alla Vittoria, viene vo-glia di buttarla in Arno. Ieri matti-na abbiamo provato, cronometro al-la mano, a misurare quanto tempoci vuole per fare il tratto più caldo

delle strade fiorentine: erano solole 8,30 ma la maggioranza degli au-tomobilisti era già paonazza per larabbia, la furia, le sgassate, le frena-te, il tutto per guadagnare dieci cen-timetri d’asfalto in più, rispetto allevetture rivali.

COSÌ, per fare quei «maledetti»2.800 metri, fra via Pisana e piazzadella Libertà, seguendo la stradapiù breve, ci abbiamo messo 23 mi-nuti e 46 secondi, con una velocitàmedia di 7,1 chilometri l’ora. Nul-la, rispetto a quello che sarebbe ac-caduto se solo fosse piovuto, o sefossero state aperte le scuole o an-che se fossero stati aperti i negozi.Roba da battere la testa contro ilmuro, anche perchè facendo, subi-

to dopo, la strada più lunga, ovveropassando da Porta Romana e Piaz-zale Michelangelo, per percorrere i9,4 chilometri di distanza, abbiamoimpiegato 23 minuti e 27 secondi,ovvero 19 secondi in meno con unavelocità media di 24,23 chilometril’ora.Abbiamo anche misurato anchequanto tempo ci voleva per tornareindietro da piazza della Libertà avia Pisana, sempre via Fortezza daBasso: solo 11 minuti e 37 secondi.Questo perchè la mattina il trafficos’incolonna in un’unica direzioneverso il centro e i viali. Pochi i vigi-li ad aiutare lo scorrimento. Unacoppia, a piedi, all’angolo con viadella Scala e una smontata dalle mo-to dentro al sottopasso ferroviariodi viale Rosselli. Un’unica speran-za: forse stavano andando a verifica-re lo stato della strada all’ingressodel sottopasso, ridotto peggio diuna strada di Tripoli bombardatadalla Nato.Il punto al «calore bianco» di tutto

il traffico è via del Ponte Sospeso.Siamo partiti dall’Esselunga di viaPisana-piazza Pier Vettori. Per farecirca 150 metri e arrivare alla roton-da del Ponte alla Vittoria ci abbia-mo messo sette minuti e un secon-do. Per immetterci sulla rotatoriaci è voluto un altro paio di minuti.A 10 minuti, dalla partenza, siamoriusciti finalmente a... brindare e a«inforcare» il Ponte alla Vittoria.Poi, dopo questa prova del fuoco, èstata quasi una «passeggiata».

IL VIALE ROSSELLI lo abbia-mo «contattato» a 17 minuti dallapartenza e un chilometro e trecen-to metri di percorso. Due minutidopo eravamo alla vasca dei cignidella Fortezza, ma è passato un al-tro minuto per agguantare il vialeSpartaco Lavagnini e festeggiare al23 minuto la bandierina a scacchidel traguardo al Parterre.Tornati indietro, nuovo via da piaz-za Pier Vettori verso Porta Romana(1,5 chilometri la distanza e 2 minu-

ti e 48 secondi il tempo), il Piazzale(7,5 km e 10,33 minuti il tempo).Poi, nuovo stop sulla curva degliAssi. Siamo così in piazza Beccariasolo dopo altri 7 minuti di «rodi-mento». L’arrivo, infine, in piazzadella Libertà è a 23 minuti e 27 se-condi dalla partenza, con un percor-so totale di 9,4 chilometri e una de-cine di semafori sempre rossi trova-ti.

IL PROBLEMA del passaggiodal piazzale Michelangelo è il sema-foro degli Assi. Se senza traffico civogliono sette minuti e una colon-na d’auto lunga un chilometro, co-sa accadrà con la pedonalizzazio-ne?Si fa avanti una domanda, senzapurtroppo risposta: ma la «famosa»onda verde, cioè la sincronizzazio-ne dei semafori, ad esempio a 40all’ora, è cosa troppo complicata darealizzare e da mantenere in funzio-ne?

Il nostro cronistaLuigi Ceccherini