La nostra Coppa Italia · 2011-03-28 · una patatina, buttai lì la fatidica frase: «E se...

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00 I l torneino della domenica pomerig- gio era stato particolarmente noio- so, anche perché, come al solito, le signore dello Sporting ci avevano fatti neri tutti e tre: Gigi, Ermanno e il sottoscritto. Ci stavamo consolando con l’aperitivo, quando, tra un’oliva e una patatina, buttai lì la fatidica frase: «E se facessimo la Coppa Italia, tanto per cambiare un po’?». La squadra è presto fatta: Marina e Gi- gi, Tina ed Ermanno e l’Angela ed io. L’obiettivo è quello di passare il primo girone eliminatorio. La squadra non è propriamente gio- vane ed in compenso... assolutamente inesperta, a cominciare da me che non faccio gare da almeno 35 anni e che per- ciò sono NC. L’unica che si è già misurata nell’arengo nazionale, con una certa conti- nuità ed un discreto successo, è l’Angela che gioca con noi so- lo per amicizia. Ma la squadra non è ancora definitiva perché, dopo qualche giorno, si sparge la notizia bomba che il Paolo e la Luisa, sa- puto che abbiamo fat- to squadra, si unisco- no a noi. Quasi non ci credo! Ma è proprio così, con grande feli- cità di tutti per la bra- vura, ma soprattutto per la simpatia dei no- stri amici. Ora siamo al gran completo e ci presen- tiamo speranzosi il 15 marzo alla prima eliminatoria, che si svolge al nostro circo- lo. La formula è quel- la del girone all’ita- liana di otto squadre, con incontri su dodi- ci smazzate. Passano il turno le prime tre. L’orario di partenza è tragico, le 13 e 30, ed iniziamo con Gigi e Marina ed Angela ed io contro una squadra di Mantova, che si rivelerà alla fine la più forte del girone. Giochiamo bene e con il vento in poppa e vinciamo alla gran- de, 25 a 3. Cosa che si ripete al turno successivo suscitando l’entusiasmo degli amici del- lo Sporting, che fanno un tifo del dia- volo per noi. Ma al terzo incontro una delle nostre coppie rompe rovinosamente e perdia- mo brutto, passando in terza posizione in classifica generale. Siamo stati ridi- mensionati e qualcuno pronostica già una nostra rapida eliminazione. Io sono convinto che si tratti di un incidente di percorso e alla sera Luisa e Marina (i maschietti nel misto contano meno), con una grinta incredibile, fanno polpette dei malcapitati avversari e ripassiamo così al primo posto. Non abbandonere- mo più il comando e concluderemo la nostra entusiasmante galoppata con un ampio distacco sui secondi, tra l’entu- siasmo dei nostri amici e tifosi. Alla sera è festa grande allo splendi- do ristorante dello Sporting. Siamo in dodici, comprendendo le mogli ed i ma- riti che non fanno parte della squadra, ed alla fine il numero di bottiglie vuote sul tavolo è da pranzo di lavoro in Rus- sia! Il 5 aprile ci ripresentiamo al Bridge Club Milano, per il secondo turno, sem- pre alle 13 e 30. Ma quando mangia que- sta gente? Adesso non si scherza più e si gioca sulla distanza di 24 smazzate. Chi perde due volte se ne ritorna a casa. Abbiamo già conse- guito il nostro im- pegno primario ma, si sa, l’appetito vien mangiando ed io mi scervello per trovare la giusta strategia. Da- to il numero delle smazzate da giocare e la forza degli avversa- ri, decido di giocarmi le mie possibilità ruo- tando il più possibile le quattro coppie. Vin- ciamo con qualche affanno il primo in- contro perché gli av- versari chiamano e fanno uno slam in se- conda a non più del 30%. Nell’altra sala i nostri non ci pensano nemmeno, ma secon- CRONACA Il diario del Capitano LA NOSTRA COPPA ITALIA Roberto Boggiali Sport Club MI2. Da sinistra, dietro: Borlone, Sorrentino, Cocianchic, Boggiali, Cocianchic, Scarpini, Rubiano, Delogu.

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I l torneino della domenica pomerig-gio era stato particolarmente noio-so, anche perché, come al solito, lesignore dello Sporting ci avevanofatti neri tutti e tre: Gigi, Ermanno e

il sottoscritto. Ci stavamo consolandocon l’aperitivo, quando, tra un’oliva euna patatina, buttai lì la fatidica frase:«E se facessimo la Coppa Italia, tantoper cambiare un po’?».

La squadra è presto fatta: Marina e Gi-gi, Tina ed Ermanno e l’Angela ed io.L’obiettivo è quello di passare il primogirone eliminatorio.

La squadra non è propriamente gio-vane ed in compenso... assolutamenteinesperta, a cominciare da me che nonfaccio gare da almeno 35 anni e che per-ciò sono NC. L’unicache si è già misuratanell’arengo nazionale,con una certa conti-nuità ed un discretosuccesso, è l’Angelache gioca con noi so-lo per amicizia.

Ma la squadra nonè ancora definitivaperché, dopo qualchegiorno, si sparge lanotizia bomba che ilPaolo e la Luisa, sa-puto che abbiamo fat-to squadra, si unisco-no a noi. Quasi non cicredo! Ma è propriocosì, con grande feli-cità di tutti per la bra-vura, ma soprattuttoper la simpatia dei no-stri amici.

Ora siamo al grancompleto e ci presen-tiamo speranzosi il15 marzo alla primaeliminatoria, che sisvolge al nostro circo-lo. La formula è quel-la del girone all’ita-liana di otto squadre,con incontri su dodi-

ci smazzate. Passano il turno le primetre. L’orario di partenza è tragico, le 13e 30, ed iniziamo con Gigi e Marina edAngela ed io contro una squadra diMantova, che si rivelerà alla fine la piùforte del girone. Giochiamo bene e conil vento in poppa e vinciamo alla gran-de, 25 a 3.

Cosa che si ripete al turno successivosuscitando l’entusiasmo degli amici del-lo Sporting, che fanno un tifo del dia-volo per noi.

Ma al terzo incontro una delle nostrecoppie rompe rovinosamente e perdia-mo brutto, passando in terza posizionein classifica generale. Siamo stati ridi-mensionati e qualcuno pronostica giàuna nostra rapida eliminazione. Io sono

convinto che si tratti di un incidente dipercorso e alla sera Luisa e Marina (imaschietti nel misto contano meno), conuna grinta incredibile, fanno polpettedei malcapitati avversari e ripassiamocosì al primo posto. Non abbandonere-mo più il comando e concluderemo lanostra entusiasmante galoppata con unampio distacco sui secondi, tra l’entu-siasmo dei nostri amici e tifosi.

Alla sera è festa grande allo splendi-do ristorante dello Sporting. Siamo indodici, comprendendo le mogli ed i ma-riti che non fanno parte della squadra,ed alla fine il numero di bottiglie vuotesul tavolo è da pranzo di lavoro in Rus-sia!

Il 5 aprile ci ripresentiamo al BridgeClub Milano, per ilsecondo turno, sem-pre alle 13 e 30. Maquando mangia que-sta gente? Adesso nonsi scherza più e sigioca sulla distanzadi 24 smazzate. Chiperde due volte se neritorna a casa.

Abbiamo già conse-guito il nostro im-pegno primario ma,si sa, l’appetito vienmangiando ed io miscervello per trovarela giusta strategia. Da-to il numero dellesmazzate da giocare ela forza degli avversa-ri, decido di giocarmile mie possibilità ruo-tando il più possibilele quattro coppie. Vin-ciamo con qualcheaffanno il primo in-contro perché gli av-versari chiamano efanno uno slam in se-conda a non più del30%. Nell’altra sala inostri non ci pensanonemmeno, ma secon-

CRONACA

Il diario del Capitano

LA NOSTRA COPPA ITALIARoberto Boggiali

Sport Club MI2. Da sinistra, dietro: Borlone, Sorrentino, Cocianchic, Boggiali,Cocianchic, Scarpini, Rubiano, Delogu.

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do me il risultato non è mai stato indubbio.

Ci tocca adesso la squadra Colonna diTrieste. Giochiamo alla grande e vin-ciamo a mani basse 58 a 30. Solo allafine il Paolo ci informa che abbiamobattuto una squadra pluridecorata addi-rittura a livello internazionale. Sembraincredibile e mentre ammiro il nostronome in cima al tabellone, sento piùpersone domandare chi sia questa mi-steriosa squadra dello Sporting ClubMI2. Qualcuno avanza singolari ipotesisulla nostra provenienza, quasi fossimoamericani!

Adesso ci tocca la squadra Rampinoimbottita di grandi campioni, tra cui laformidabile coppia Olivieri-De Falco.Ma sono i giovani e simpatici Torielli-Lo Presti che fanno la differenza conuna avventurosa apertura di due deboledi Lo Presti, primo di mano in seconda,che impedisce a me e all’Angela di di-chiarare uno slam imperdibile. Poi,sempre lui, porta a casa 4 cuori indovi-nando la Dama terza d’atout con novecarte e facendo l’impasse al brucio! Ab-biamo perduto ma non abbiamo fattouna figuraccia e, soprattutto nel primotempo, ci siamo battuti alla pari.

Nei recuperi la squadra Colonnavince facilmente, come era ipotizzabile,i suoi due incontri e il 22 aprile ce latroviamo nuovamente davanti. I mira-coli non si ripetono, ma questa volta ab-biamo il consistente vantaggio di 12IMP di carry-over.

Basta rotazione, voglio vincere e met-to in campo le due coppie che, a torto oa ragione, giudico più regolari: la Luisaed il Paolo e l’Angela ed io. Lucriamocon grande soddisfazione altri 6 IMP edil nostro vantaggio passa a 18.

Vorrei confermare la formazione peril secondo tempo, ma l’Angela ha unraffreddore terrificante e la Luisa il maldi testa. Così faccio giocare gli altriquattro che, nonostante la controffensi-va degli avversari, portano a casa l’in-contro per pochi punti grazie al carry-over. I nostri nuovi amici dimostrano laloro sportività congratulandosi sincera-mente con noi e pronosticandoci ulte-riori passi avanti. Spero proprio che ab-biano ragione!

Il 3 maggio ci ritroviamo al solito Brid-ge Club Milano per affrontare, sulla di-stanza di 48 smazzate a K.O., la formi-dabile squadra Brondi. Loro sono im-bottiti di MS e LM, che non sono mar-che di sigarette, mi spiega “Sandokan”Sorrentino, ma, con il GM, i massimiriconoscimenti delle classifiche federa-li. Quando giocavo io, ai tempi diCarlaberto Perroux e di Federico Rosa(detto il “solerte”), c’erano solo la primae la seconda categoria, nonché gli NC.

Ma adesso ho un altro problema per-ché l’Angela non sta bene; ha avuto lafebbre alta fino al giorno prima, ed èvenuta a giocare imbottita di medicine.Guai se ci mancasse la regolarità e laserenità della nostra unica 1ª categoria.

Decido di rischiare e la faccio giocare.Dall’altra parte Gigi e Marina come alsolito al primo turno, anche per scara-manzia. Non va bene ed alla fine delleprime 12 smazzate siamo indietro, an-che se di pochissimo, e mi rendo contoche debbono giocare gli altri sei. A casal’Angela, perché se per caso vinciamodomani mi serve e tanto. Infatti non cisaranno Gigi e Marina, per un impegnoinderogabile di Gigi, che mi ha dettoche tanto avremmo perso. Corna, corna,corna!

Nel secondo tempo c’è una mano ir-regolare che ci costa 13 MP. Faccioreclamo in ritardo e l’arbitro confermail risultato del tavolo ed così che, allafine di un incontro al cardiopalmo, ter-miniamo le 48 smazzate in perfetta pa-rità. Sei mani di spareggio col cuore ingola, ed è la Tina che si porta a casa ilcombattutissimo incontro, mantenendoun contratto di 6 quadri, battuto all’al-tro tavolo da “Sandokan” Sorrentino difronte ad una sorridente Luisa. Nonsbaglia un attacco dal 1966, l’anno delnebbione, quando non ci si vedeva adun palmo dal naso!

Ce l’abbiamo fatto, ma non c’è tempoper festeggiare, perché domani a Bre-scia ci attende l’agguerrita squadra Pivadi Padova. Quando ci ritroviamo la mat-tina dopo davanti allo Sporting, l’Ange-la sta meglio e partiamo tutti molto sol-levati. A Brescia veniamo ricevuti con

squisita ospitalità da Angiolisa Frati, cheha pensato anche al nostro pranzo, sfa-tando così la mia convinzione che gio-cando a bridge non si mangia mai!

Gli avversari sono giovani ed agguer-riti, ma noi giochiamo con grande de-terminazione e se non ci fosse una ma-no disgraziata che, tra andare e venireci costa ben 18 M.P., alla fine delle pri-me 12 smazzate saremmo nettamente intesta anziché soltanto pari. Decido ditentare il colpo duro adesso e metto incampo, pieno di speranza, la nostra for-mazione migliore: Luisa e Paola e l’An-gela ed io. Quando Sandokan esce dallasala aperta con un sorriso a 32 denti 32,capisco che ci siamo riusciti.

Il punteggio impietoso è di 44 a 5 in12 mani! I tentativi di rimonta degli av-versari, nei successivi due turni, servo-no solo a racimolare qualche puntarel-lo, nonostante tre o quattro contratti sulfilo del rasoio, miracolosamente riusci-ti. Alla fine siamo compassati come sefossimo cittadini britannici ma, salutatii valorosi padovani, appena usciamoesplode l’allegria. Le ragazze (si fa perdire) si precipitano sui cellulari per te-lefonare agli amici che attendono trepi-danti allo Sporting, mentre noi tre ma-schietti ci abbandoniamo a manifesta-zioni di entusiasmo. Chissà cosa avran-no pensato i passanti nel vedere tre an-zianotti scambiarsi pacche sulle spallefacendo salti di gioia.

* * *

Solo adesso che scrivo nella quietedella mia cascina nell’alto Monferrato,comincio a realizzare cosa abbiamo fat-

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CRONACA

Bridge Rama Milano Rampino, vincitrice della Coppa Italia Misto, con De Falco, Vanuzzi,Dubini, Olivieri, Torielli, Massaia e Lo Presti.

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to. Abbiamo battuto la bellezza di 279squadre delle 287 ai nastri di partenza!Mia moglie oggi mi ha servito comedessert la “Coppa del Nonno”. Che fa,allude? Eppure alcuni squadroni brilla-vano di luce propria di fronte all’ine-sperienza e alla mancanza di abitudinealle gare della maggioranza di noi.

Ma quale è stata la nostra arma vin-cente? Non ho dubbi che il fattore sor-presa abbia giocato un ruolo determi-nante, ma la nostra vera forza è stata l’a-micizia e l’armonia della nostra improv-visata compagine.

Nessuno ha mai contestato le mie tal-volta cervellotiche decisioni, nessunoha mai recriminato su errori veri o pre-sunti dei compagni di squadra. Anchenei momenti più difficili non si è senti-ta una discussione al tavolo e quando,durante il primo gironcino eliminato-rio, una coppia ha vistosamente e ripe-tutamente sbagliato, i compagni dell’al-tra sala si sono precipitati a giustificarlie tutti gli altri ad incoraggiarli.

Non posso infine vergare una classifi-ca di merito perché tutti ce l’hannomessa proprio tutta, giocando alle volteben al di sopra delle proprie possibilità.

Salsomaggiore, aspettaci che arrivia-mo!

* * *

Lunedì 30 giugnoIl campionato comincia domani, ma

io non sto più nella pelle. Questo avve-

nimento mi fa ritornare indietro neltempo, perché dopo ben 35 anni miriaffaccio ad una competizione di altolivello. Parto nel primo pomeriggio conmia moglie, mentre gli amici arriveran-no soltanto domattina.

Salsomaggiore è una splendida citta-dina, sembra quasi un paese svizzerotanto è pulita e ordinata, con la diffe-renza che si sente nell’aria la cordialitàdella gente dell’Emilia. Hic manebimusoptime! La vita della città ruota intornoalle terme da quando, all’inizio del se-colo scorso, qualcuno ebbe l’idea di sfrut-tare ai fini terapeutici la proprietà del-l’acqua salsoiodica, che qui sgorga inabbondanza.

L’architettura, in particolare per quelche si riferisce al palazzo delle Thermaee a quello dei Congressi, sede di gara, èuna via di mezzo tra il Liberty e il Decò,forse un po’ pesante ma pieno di fasci-no e di atmosfera.

Veniamo accolti con calore dal pro-prietario dell’albergo che è il ritratto fat-to e sputato, almeno così mi sembra,dell’autore dei reportages da Roncofrit-to, e dopo aver sbarcato i bagagli, mi av-vio con sollecitudine verso la sede dellagara. Il Palazzo dei Congressi è qualco-sa di veramente imponente, anche seun bel po’ di manutenzione non sareb-be del tutto fuori luogo, e gli addettidella Federazione sono già all’opera pergarantire un perfetto svolgimento dellacompetizione.

Frattanto, si stanno battendo per desi-gnare l’ottava squadra che farà parte deltabellone, le due formazioni di NapoliCuccorese e di Palermo Belfiore. Vince-rà a mani basse Napoli, che nei quartiincontrerà Torino Prono. Il criterio adot-tato per il seeding è basato sulla classi-

fica federale dei componenti delle squa-dre e così ci ritoviamo a giocare con latesta di serie n. 1, la squadra Rampino,che è l’unica che ci ha battuto nei preli-minari.

Loro vengono da un altro pianetarispetto a noi, ma nel bridge non si puòmai sapere.

* * *

Appena sveglio accendo la Tv per ve-dere il telegiornale, ma stanno trasmet-tendo uno spot pubblicitario con la mar-cia trionfale dell’Aida come sottofondo.Come scongiuro non è niente male. Dioti ascolti cocco! Arrivano per tempo gliamici e ci avviamo verso il Palazzo deiCongressi, hic sunt leones! Infatti pocodopo mi ritrovo dalla stessa parte delsipario con il mio vecchio amico DanoDe Falco a disputare il primo turno di16 smazzate delle 48 totali.

Quanti ricordi! Per esempio di quellavolta che a Zagabria, a latere di un in-contro amichevole con la nazionale ju-niores della Jugoslavia, venimmo inca-strati in una partita libera con i nostricoetanei jugoslavi. Perso il primo rub-ber chiesi di quanto si giocava e vennefuori una posta strabiliante. Meno maleche si giocava in dinari e non in lire,come apprendemmo solo alla fine! Per-demmo qualche soldino, ma ci rifacem-mo abbondantemente massacrando i no-stri avversari nell’incontro ufficiale.

Dall’altra parte del sipario, l’Angelase la deve vedere con una sorridenteGabriella Olivieri. L’emozione è tantaanche perché siamo in Bridgerama contanto di pubblico, tra cui la nostra su-pertifosa Elena Forte, ma noi giochiamodiscretamente. Dano ci dà subito un pic-colo esempio della sua grande classe inquesta smazzata:

Mano n. 6Dich. Est - Est/Ovest in seconda

� A F 6 4 2� A� 9 7 6 5� 9 4 2

� D 9 5 N � 10 3� 10 5 4 O E � R 9 8 7� A R D 8 S � F 4 3 2� R 10 7 � D F 5

� R 8 7� D F 6 3 2� 10� A 8 6 3

EST SUD OVEST NORD

Boggiali Olivieri Delogu De Falcopasso passo 1 � 1 �2 � 2 � passo 2 �passo 4 � tutti passano

CRONACA

LA NOSTRA COPPA ITALIA

Romana Bridge Saccavini, argento nel Misto.

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L’attacco è piccola quadri e l’Angela,fatta la presa con la Dama, ritorna a qua-dri tagliata al morto. Capisco che ha laDama terza di picche e spera di farsela,ma non l’ho capito solo io.

Dano non ci lascia scampo, gioca cuo-ri per l’Asso, quadri tagliata e Dama dicuori per lo scarto di una fiori dalla ma-no. In presa mi precipito a mettere sultavolo la Dama di fiori, ma ormai è tar-di. Asso di fiori, Fante di cuori, viaun’altra fiori, fiori taglio, quadri taglio,fiori taglio, piccola picche per il mio 10ed il gioco è fatto. Dall’altra parte 3 pic-che fatte giuste.

In compenso, forse per dare un po’ disuspense all’incontro, in questa mano:

Mano n. 10Dich. Est - Tutti in seconda

� A D F 9� R D 8 5 4 3� –� A 5 2

� 6 4 3 2 N � 10� 10 9 O E � A F 7 6 2� R 9 7 6 5 2 S � A D 10 8 3� 7 � D 8

� R 8 7 5� –� F 3� R F 10 9 6 4 3

mi lasciano giocare 1 cuori meno uno,mentre in chiusa i nostri compagni siportano a casa il piccolo a fiori con tan-to di surlevée. Alla fine delle 16 smaz-zate il nostro score è decisamente posi-tivo, ma l’emozione ha influenzato nonpoco la prestazione dei nostri compagnie così perdiamo di 23 IMP.

Per la formazione del secondo tempodecido di utilizzare al massimo la rota-zione, perché per mal che vada ci aspet-tano ancora due incontri di 32 smazza-te. Dentro gli altri quattro che, nono-stante i commoventi entusiasmi di “San-dokan” Sorrentino, perdono ancora 9IMP.

Siamo sotto di 32 a 16 mani dalla finee non credo che contro una squadra diquesto calibro riusciremo a recuperaree perciò insisto con la rotazione.

Stavolta dalla mia parte del sipariotrovo il simpatico Fabio Lo Presti, men-tre l’Angela si misura con l’altrettantosimpatica Vanessa Torielli. Loro tiranocome disperati e risulta secondo me em-blematica questa smazzata:

Mano n. 8Dich. Ovest - Tutti in prima

� F 6 4 3� A 9 7 4 3 2� –� 8 7 6

� 9 7 N � A R� F 5 O E � R 8 6� A 9 7 6 S � D 8 5� A D F 5 4 � R 10 9 3 2

� D 10 8 5 2� D 10� R F 10 4 3 2� –

OVEST NORD EST SUD

Delogu Lo Presti Boggiali Torielli1 � 1 � 2 � 2 �passo 3 � 3 SA passopasso 4 � contro fine

4 picche, dichiarate in difesa, si rive-lano imbattibili su qualunque attacco,

mentre nell’altra sala i nostri compagnilasciano giocare 3 SA, che vengonomantenuti con facilità.

Alla fine perdiamo complessivamen-te 59 IMP, ma debbo dire che l’assolutainesperienza di quasi tutti noi nellegare di alto livello ci ha giocato un brut-to scherzo. Altro che marcia trionfaledell’Aida!

Negli altri incontri Napoli Cuccoreseregola abbastanza a sorpresa Torino Pro-no 146 a 78, Roma Saccavini batte Ge-nova Martellini 120 a 103 in un incon-tro incerto fino alla fine e Reggio EmiliaFornaciari supera Roma Zampini, se-condo pronostico, 126 a 94.

Questa mano giocata da Enza Rossa-no è probabilmente la più bella di tuttoil campionato:

Mano n. 14Dich. Est - Tutti in prima

� R 6 5� A D 7 3� A 3� R D 8 7

� 9 7 4 N � F 8 3� 10 9 5 4 O E � R 2� 9 8 4 2 S � R F 7 5� F 2 � 10 6 4 3

� A D 10 2� F 8 6� D 10 6� A 9 5

La Rossano in Sud gioca 6 SA e rice-ve il fortunato attacco di 4 di cuori. Bas-so dal morto e Re di Est che ritorna nelcolore. Se fiori e picche sono divise 3-3,non c’è problema, se no bisogna pensa-re ad una compressione ammesso di fa-re 4 prese in uno dei due colori neri.Naturalmente il maggiore indiziato èquello di picche, perché si vince anchecon la 4-2 ed il Fante in caduta.

Picche 4 volte scartando la quadri almorto, Asso di quadri, il magico colpodi Vienna, Asso di cuori ed attaccocomprimente con la Dama di cuori peruna compressione semplice perfetta.Est è visibilmente fregato.

Le semifinali saranno Milano Rampi-no contro Napoli Cuccorese e Roma Sac-cavini contro Reggio Emilia Fornaciari.Ma è per il tabellone dei perdenti checomincia a serpeggiare un certo malu-more.

Palermo Belfiore, che ha perso negliottavi contro Napoli Cuccorese, vieneriammessa nel girone dei perdenti neiquarti “per motivi geografici” (sic etsimpliciter!) scatenando le protestedegli altri. Infatti anziché disputare in-contri di 32 smazzate a KO, si giocheràun gironcino all’italiana su 16 smazzateper determinare la classifica dal 5° al-

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CRONACA

Reggio Emilia Fornaciari, bronzo nel Misto.

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l’8° posto (a pari merito). Una formulastrana in cui i due mezzi tempi di 8smazzate vengono disputati in modosfalsato, perciò si fa veramente fatica acapire qualcosa. Horresco referens, co-me dice Enea a Didone raccontando lamisera fine di Laocoonte e dei suoi figlistritolati dai serpenti marini, ma qual-cuno ventila l’ipotesi di un ritiro gene-rale. Ma alla fine il buon senso prevalee si riprende a giocare.

Certo è che questa formula di giocosarebbe più adatta ad una competizionedi minor caratura.

* * *

Mercoledì 2 luglioQuando ci ritroviamo per la prima co-

lazione, dopo i due turni di 8 smazzatedi ieri sera, capisco che la nostra CoppaItalia finisce qui. Tira un’aria da scam-pagnata domenicale e le signore sem-brano più interessate agli splendidinegozi di Salso ed alle informazionisulle cure di bellezza che alla ripresadel gioco, mentre gli uomini si informa-no su dove comprare il parmigiano el’interessante Nocino locale.

Alla fine della giornata risulteremoottavi ma nessuno ha nulla da recrimi-nare, anche se un quinto/sesto posto eranettamente alla nostra portata. Noi la

nostra Coppa Italia l’avevamo già vinta!Mi è rimasta impressa soltanto questa

smazzata, che ho giocato contro RomaZampini:

� A 8 7 5� A D 5 4� 6 4� R D 5

� D 6 N � F 10 9� R 9 7 6 2 O E � –� R 9 8 S � A F 7 5 3� 10 8 4 � F 9 7 6 3

� R 4 3 2� F 10 8 3� D 10 2� A 2

In Sud gioco 4 cuori e ricevo l’attaccoa fiori. Prendo al morto e gioco subitoquadri al 10, perché con il computernon si può mai sapere. Est prende con ilRe e ripete fiori. Fante di cuori lisciatoe... cattive notizie. Cuori per la Dama eancora quadri per l’Asso di Ovest, cherinvia nuovamente fiori su cui scartouna picche. Re di picche, Dama di qua-dri, via una picche del morto e Asso dipicche. Infine picche per il taglio obbli-gato di Est, che mi deve portare le duecuori finali. La mano si batte solo conl’attacco a picche, che sembra quasi au-tomatico se il dichiarante è Nord.

Sul fronte principale Milano Rampi-no batte con facilità Napoli Cuccorese,che non disputa il terzo tempo, dopo undrammatico secondo dove perde ben 85IMP, mentre Romana Saccavini superaReggio Emilia Fornaciari 112 a 54 con

tre turni di una regolarità impressio-nante.

Alla sera la forte squadra di ReggioEmilia batte Napoli Cuccorese nella fi-nalina dei battuti; 82 a 68 su 32 smaz-zate.

Sull’altro fronte si classificano quintaRoma Zampini e sesta Genova Martelli-ni, guadagnandosi così l’accesso direttoai sedicesimi di finale per il prossimoanno. Intanto i primi due turni della fi-nale tra Milano Rampino e Roma Sacca-vini vedono i romani in vantaggio di 23IMP e l’incontro, con 32 mani da gioca-re è ancora apertissimo. Domani si ve-drà.

* * *Giovedì 3 luglio

Nel terzo turno della mattina la situa-zione non cambia perché Roma guada-gna ancora un solo IMP portandosi a+24, e per il quarto e decisivo turno ledue squadre schierano queste formazio-ni:

ApertaMilano NS Torielli-Lo PrestiRoma EO Paoluzi-Guerra

ChiusaRoma NS Saccavini-RosatiMilano EO Olivieri-De Falco

Debbo dire che finora la squadra chemi ha più impressionato è stata quelladi Roma, ma Milano vanta, altre a duecoppie di grande classe ed esperienza, idue guastatori Torielli-Lo Presti che,anche se molto giovani, hanno dato delfilo da torcere a tutti con il loro bridgescintillante ed aggressivo. Se riusciran-no a fare un ultimo salto di qualità, di-venteranno stelle di prima grandezza.

Alla mano n. 17 i romani in Bridgera-ma incorrono in un incidente dichiara-tivo, capita nelle migliori famiglie, evanno 5 down contrati a 5 fiori, mentrein aperta De Falco gioca 4 picche lisce eva un solo down, 1050 per Milano.

Mano n. 17Dich. Nord - Tutti in prima

� 10 7 6 4� A 9 4� 4� A 9 8 4 2

� R D F 2 N � A 8 3� F 10 8 6 2 O E � D 3� A R S � 7 6 5 3� R 5 � F 7 6 3

� 9 5� R 7 5� D F 10 9 8 2� D 10

CRONACA

LA NOSTRA COPPA ITALIA

Dubini-Vanuzzi opposti in finale a Rosati-Saccavini.

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Aperta

OVEST NORD EST SUD

Paoluzi Lo Presti Guerra Torielli– passo passo 3 � *contro 3 � passo passocontro passo 5 � controtutti passano

* Sottocolore per le quadri

Chiusa

OVEST NORD EST SUD

Olivieri Rosati De Falco Saccavini– passo passo 3 �contro passo 3 � passo4 � tutti passano

Entrambi gli Est-Ovest sono portatifuori contratto dal barrage di Sud, mamentre De Falco è obbligato a parlare, ilsottocolore della Torielli consente aGuerra di passare con risultati disastro-si. Va detto ad onore di Paoluzi-Guerrache riprendono a giocare con l’abitualegrinta senza il minimo segno di scora-mento.

Una volta, durante le eliminatorie, hodetto a Fabio Lo Presti che, se io dichia-rassi in modo superaggressivo come lo-ro, pagherei spesso da 800 in su e lui miha risposto che il loro stile di gioco eraquello e che mettevano in preventivoqualche incidente di percorso. Ed è alla27, con i milanesi già in vantaggio di 3IMP, che l’aggressività dei due ragazzimette praticamente il sigillo sulla vitto-

ria finale.

Mano n. 27Dich. Sud - Tutti in prima

� F 4� A D 7 5� 8 3 2� D 8 6 2

� A R 8 5 N � D 7 6 3� R F 10 9 6 3 O E � 4 2� 7 6 S � A R F 10 9 4� 5 � 10

� 10 9 2� 8� D 5� A R F 9 7 4 3

La Torielli in Sud apre di 5 fiori obbli-gando gli avversari a dichiarare 5 pic-che, mentre la Saccavini apre più uma-namente di 3, permettendo a De Falco-Olivieri di trovare un 4 cuori di facilerealizzazione. Il risultato finale sarà 127a 110 e dopo tre giorni di accanite bat-taglie “habemus Papam”, la favoritissi-ma squadra Bridgerama Milano, anchese debbo dire che se avesse vinto Roma-na non mi sarei minimamente meravi-gliato.

LE FORMAZIONI

GENOVAMartellini ChiaraMartellini Silvia

Colamartino FrancaBenassi EnricoRivara GiorgioDe Vincenzo Massimo

REGGIO EMILIAFornaciari EzioGigliotti DonatellaRuspa Gian PaoloRosetta AnnalisaVivaldi AntonioRossano Enza

ROMANAPaoluzi SimonettaGuerra Enrico SpadaroSaccavini IlariaScriattoli FrancescoRosati FabioCaggese AntonellaBiondo BernardoSalvemini Daniela

SPORTING MILANO 2Boggiali RobertoDelogu AngelaBorlone LuigiRubiano MarinaCociancich ErmannoCociancich TinaSorrentino PaoloScarpini Luisa

NAPOLICuccorese AntonioDe Biasio AngelaFerrara MicheleAllamprese Patrizia

BRIDGE CLUB TORINOProno Silvana MaffèComella AmedeoCorti LeonardoAghemo MonicaD’Avossa MarioTagliaferri Vera

ACCADEMIA ROMABiagiotti Mila SequiPomares Y De Morant C.Cecere AmedeoTedone MarinaMontefredini FabioMontanari Antonio

BRIDGERAMA MILANORampino Enzo C.n.g.Torielli VanessaLo Presti FabioDe Falco DanoOlivieri GabriellaDubini EnricoVanuzzi MarilinaMassaia Simonetta

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CRONACA

Guerra-Paoluzi opposti in finale a De Falco-Olivieri.